ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE POFstore.storageecc.it/148/pdf/pof_2013-2014.pdf · ISTITUTO...
Transcript of ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE POFstore.storageecc.it/148/pdf/pof_2013-2014.pdf · ISTITUTO...
1
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ Gen.le Macaluso”Racalmuto
POF Piano Offerta Formativa
Anno scolastico 2013/2014
Approvato dal Collegio dei Docenti del 30 Ottobre 2013
Adottato dal Consiglio d’Istituto l’8 Novembre 2013
L’ALUNNO DI OGGI …
IL CITTADINO DI DOMANI
Quando qualcuno gli chiedeva da dove venisse,
egli rispondeva: “Io sono cittadino del mondo” Diogene Laerzio
2
INDICE
Premessa 4
Struttura POF 6
Integrazione con il territorio 6
Responsabilita’ 6
Flessibilita’ 6
Scuola e territorio 10
Bisogni educativi e didattici 12
Curricolo verticale 12
Obiettivi educativi e didattici 56
Impostazioni metodologiche 56
Indirizzi generali del Consiglio d’Istituto 58
Risorse umane e professionali 58
Risorse strutturali, strumentali e finanziarie 58
Struttura organizzativa 60
Ampliamento offerta formativa 61
Pianificazione delle attività 61
Verifica e valutazione 64
Valorizzazione del personale 66
Integrazione e rapporti con le agenzie educative 66
Aggiornamento e formazione in servizio 67
Strutturazione oraria e organizzativa 69
Corsi ad indirizzo musicale 71
Riferimenti legislativi 71
Allegato n. 1 - Regolamento d’Istituto
Allegato n. 2 - Regolamento disciplina alunni
Allegato n. 3 - Patto Formativo
Allegati n. 4 - Carta dei servizi della scuola
Allegati n. 5 - Griglia valutazione alunni
Allegati n. 6 - Ampliamento e miglioramento dell’offerta formativa
3
Tutti i disegni inseriti nel POF sono stati prodotti dagli alunni dell’Istituto.
Una giuria composta da alunni ha attribuito il miglior punteggio al disegno in copertina che è
stato realizzato da Alessi Francesco, Brucculeri Marika, Cino Sabrina e Turco Emanuela.
4
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento in cui vengono presentate le scelte
pedagogiche, organizzative e gestionali dell’Istituto e si attiene alle indicazioni nazionali per
il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di Istruzione del 2012. Il POF è
strumento aperto e flessibile nel rispetto degli indirizzi del Consiglio d’Istituto e dei pareri del
Collegio dei Docenti.
Lo sviluppo del tema della “cittadinanza” è centrale nel POF del nostro istituto per le
sfide che la società moderna chiama ad affrontare. Un buon cittadino, è innanzitutto
“cittadino del mondo” intendendo con tale espressione, la possibilità concessa ad ogni
individuo di aprirsi a tutte la manifestazioni umane. Questa apertura è essenziale per la
conoscenza di se stessi, ma garantisce anche ad ognuno la possibilità di trovare la soluzione
ottimale ad eventuali problemi. Questo obiettivo si può raggiungere solo mediante lo
scambio culturale e la disponibilità a mettere in discussione le proprie opinioni e le proprie
convinzioni nell’ottica del confronto con le altre culture. La nostra scuola fornisce strumenti,
opportunità di apprendimento ed attiva strategie e percorsi didattici finalizzati al
raggiungimento di tale ambizioso obiettivo: l’alunno diventerà cittadino responsabile di
domani “onesto” e “virtuoso”. Protagonista del futuro nel quale metterà in pratica le
conoscenze e le competenze acquisite a scuola.
POF
Il piano dell’offerta formativa
È un documento degli organi collegiali attraverso cui la scuola
Si presenta al territorio e
dichiara i servizi
formativi che offre
Si impegna a realizzarli, assumendosi
responsabilità nei confronti dell’utenza e
del territorio
Rappresenta un vincolo per
Consiglio d’Istituto
Collegio docenti
Consigli di classe,
interclasse e sezioni
Personale non docente
Genitori
6
STRUTTURA P.O.F.
Il POF sarà strutturato tenendo presenti i seguenti principi:
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
RESPONSABILITA’
FLESSIBILITA’.
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
La nostra scuola, aperta al territorio, in una proficua interazione tra piano pedagogico-
didattico e gestione amministrativa, propone attività che scaturiscono dall’ambiente, quale
tessuto di relazioni umane, sociali, affettive, mettendo a disposizione i propri spazi e le
proprie risorse e, allo stesso modo, accoglie le offerte formative provenienti dall’esterno.
Sarà istituita una rete tra Istituzioni, Associazioni e Genitori per favorire:
• l'arricchimento dell'offerta formativa;
• la realizzazione di un sistema formativo integrato in un clima di scambio e collaborazione
tra le diverse agenzie educative (scuola, famiglia, enti locali, associazioni).
RESPONSABILITA’
• La progettazione e l’attuazione del P.O.F. richiede un’assunzione condivisa di
responsabilità a vari livelli: dai Consigli di classe al Collegio dei Docenti, al Consiglio
d’Istituto.
La stesura dei Progetti, la loro organizzazione e l’individuazione di modalità di verifica è di
competenza delle Commissioni di lavoro, composte da insegnanti in rappresentanza dei
diversi ordini di scuola individuati all’interno del Collegio Docenti.
Sono le stesse Commissioni di lavoro, con i collaboratori del Dirigente Scolastico e le
funzioni strumentali, a seguire e monitorare la realizzazione dei vari Progetti. La
programmazione delle attività e la loro valutazione, che avviene in tre fasi (iniziale,
intermedia, finale) permette anche di costituire una “banca-dati” delle varie esperienze, a cui
ciascun insegnante può attingere per approfondire, integrare, ampliare il proprio lavoro
didattico.
La responsabilità si eserciterà a tutti i livelli decisionali, sia individuale che collegiale, sia a
livello micro che macro-sistemico, secondo il principio della rendicontazione del proprio
operato in merito ai risultati e alle scelte progettuali esplicitate nel POF.
La scuola attraverso l’autovalutazione e la valutazione esterna INVALSI, innescherà
meccanismi di miglioramento continuo volti ad innalzare la qualità del servizio scolastico, ma
soprattutto la qualità degli apprendimenti degli alunni.
FLESSIBILITA’
Il POF, per le sue caratteristiche, è strumento aperto e flessibile, pur nel rispetto degli indirizzi
del Consiglio d’Istituto e dei pareri del Collegio dei Docenti.
Flessibilità curricolo
• Nel Piano dell’Offerta Formativa viene definito il curricolo seguendo il Regolamento
recante “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione”. Il curricolo sarà integrato da attività di arricchimento dell’offerta formativa
attraverso l’introduzione di percorsi educativi-didattici scelti dalla scuola, condivisi con i
genitori e condotti da docenti interni e/o esperti esterni. E’ prevista anche la compensazione
tra le discipline e la progettazione di attività obbligatorie, opzionali, facoltative all’interno del
curricolo.
8
Flessibilità didattica
• La flessibilità della didattica consente di orientare l’azione dei docenti non solo verso
l’istruzione, verso la formazione dell’allievo, inteso come individuo, come persona che è
messa in grado di espletare mediante un processo educativo comune e condiviso le sue
potenzialità ed esprimere meglio i suoi valori.
• Forme di personalizzazione dei percorsi di apprendimento mediante un uso funzionale
delle ore di contemporaneità (strategie d’intervento individualizzato).
• Opportunità formative differenziate tra coloro che hanno diversi ritmi di apprendimento.
• Raggruppamenti degli alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi (es. gruppi di
livello a classi aperte in orizzontale/verticale). Utilizzo di metodologie alternative. Attività
di laboratori.
• Il Collegio dei docenti si propone, inoltre, di ampliare la conoscenza dei disturbi
dell’apprendimento per affiancare gli alunni che presentano queste specifiche difficoltà
mediante l’attivazione di specifiche strategie creando:
un clima di collaborazione e di scambio di materiali, informazioni ed esperienze tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola;
approfondendo alcuni temi legati alla dislessia, all’interno di un gruppo di lavoro
formato da insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola presenti nell’Istituto;
fornendo strumenti compensativi e dispensativi ed attivando strategie di lavoro per gli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali)
Flessibilità oraria
• Diversificazione di modelli di tempo scuola e flessibilità oraria, secondo le decisioni
assunte dal Collegio dei Docenti per soddisfare le diverse realtà dei plessi.
• Regolazione dei tempi delle attività di insegnamento/apprendimento.
• Organizzazione flessibile dell’orario complessivo del curricolo e delle singole attività
tesa a favorire le iniziative di recupero, potenziamento e continuità.
Per la scuola secondaria di primo grado saranno attivati dei progetti trasversali per ambiti
disciplinari, della durata di una o due ore, con verifiche, da espletare in caso di assenza
giustificata di un docente.
Flessibilità organizzativa
Rappresenta lo strumento di governo dell’Istituzione scolastica e si esplica attraverso una
chiara individuazione dei ruoli e delle competenze dei diversi soggetti che operano
nell’ambito dell’Istituto:
• Costituzione di uno staff funzionale alle esigenze organizzative e didattiche della scuola,
che si identifica con il Dirigente Scolastico, i collaboratori, responsabili di plesso e funzioni
strumentali al POF
• Commissioni di lavoro organizzativo-gestionali e didattico-educative .
L’Autonomia organizzativa “rafforza” la scuola e i propri operatori, assicura il diritto allo
studio e la formazione del personale, mette l’ambiente nelle condizioni di essere flessibile
nell’utilizzare saperi, competenze e strumenti in rapporto a valori/esigenze finalizzate ad una
crescita individuale e collettiva.
Flessibilità nell’accoglienza e nel inserimento degli alunni
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, con particolare riguardo alle classi
iniziali. All’inizio di ogni anno si attivano moduli di accoglienza per l’integrazione degli
alunni nel gruppo classe e nell’intero istituto.
10
Il nostro Istituto ha visto, negli ultimi anni, un notevole incremento di alunni stranieri che
appartengono prevalentemente a famiglie di varia estrazione socio-culturale e presentano
difficoltà di apprendimento per carenze linguistiche e forme di disagio emotivo. Per favorire
l’inserimento degli alunni stranieri, si organizzeranno interventi didattici individualizzati o in
piccoli gruppi, differenziate in base all’età e al ciclo di scuola frequentata.
Per gli alunni disabili e BES il Consiglio di Classe programma percorsi educativi e didattici
personalizzati per favorire condizioni per il recupero nel campo della socializzazione e
dell’apprendimento.
Ogni anno si costituisce il gruppo misto con l’equipe di neuropsichiatria infantile con il
compito di aggiornare il PDF (Profilo dinamico funzionale) e il PEDP (Progetto educativo
didattico personalizzato) dei vari alunni.
In riferimento alla L. 517/74 con le sue circolari applicative e alla L. 104/92 e alla circolare
ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, l’insegnante specializzato è di sostegno all’intera classe e
favorisce la crescita, l’integrazione e l’autonomia dell’alunno disabile e BES (Bisogni
educativi speciali), lavorando all’interno della classe. Gli alunni disabili sono sempre inseriti
nel contesto eterogeneo della classe.
Le attività individualizzate rispondono alle effettive esigenze dell’alunno e sono concordate
dal Consiglio di Classe in sede di stesura del PSP (Piano studio personalizzato) e con
l’approvazione del GLIS (Gruppo di lavoro istituto scolastico).
All’inizio dell’anno, è compito del Consiglio di classe elaborare il PEDP dopo una fase di
attenta osservazione, così come è dovere dello stesso curare con attenzione la realizzazione
del PEDP in tutte le sue parti, anche in assenza totale o parziale dell’insegnante di sostegno.
Scuola e Territorio
L’Istituto Comprensivo “ Generale Macaluso “ si articola in quattro Plessi :
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “PADRE ELIA LAURICELLA”
SCUOLA PRIMARIA PLESSO “ M. A. ALAIMO”
SCUOLA PRIMARIA PLESSO “ GENERALE MACALUSO”
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLESSO “PIETRO D’ASARO”
Racalmuto, un comune di circa ottomila abitanti, di origini medioevali, sorge su un altopiano
ad una quota media di 500 m sul livello del mare. Nel passato, l’economia del paese
dipendeva in larga parte dall’industria estrattiva: le miniere di zolfo e di sale davano lavoro a
gran parte della popolazione. Centri più o meno vicini sono Grotte, Castrofilippo,
Montedoro, Favara, facilmente raggiungibili da strade provinciali. Racalmuto è un paese
“aperto” ad ogni novità che possa venire dall’esterno. Oggi il settore estrattivo risulta colpito
dalla crisi dello zolfo che ha falcidiato l’occupazione, spingendo la popolazione
all’emigrazione. Attuale risorsa del territorio è l’agricoltura, anche se il settore presenta
aspetti di criticità, tra l’altro, rappresentati dalla scarsa capacità di innovazione e dalla
difficoltà di essere presente nel mercato globale. Altra risorsa economica è la zootecnia,
anch’essa ferma e attraversata da crisi di innovazione tecnologica e di adeguamento alle
normative comunitarie. Le attività artigianali, negli ultimi anni, hanno registrato un forte
incremento che però non ha fatto diminuire il tasso di disoccupazione giovanile, soprattutto
per i giovani in possesso di un titolo di studio. Tuttavia, nonostante la precarietà economica
del paese, uomini famosi come Pietro D’Asaro e Leonardo Sciascia, hanno dato lustro a
Racalmuto, permettendogli di continuare ad essere un centro di riferimento per la cultura
dell’isola e dell’intero Paese.
12
BISOGNI EDUCATIVI E DIDATTICI
Il Collegio dei docenti, dopo avere effettuato un'attenta analisi della situazione ambientale in
cui sono inseriti gli alunni, perviene alla conclusione che è dovere dell’Istituto provvedere a
soddisfare i seguenti bisogni:
1) Sviluppo integrale della personalità e maturazione dell’identità di ciascun allievo;
2) Sviluppo delle competenze e promozione del processo formativo, in coerenza con le abilità
personali degli alunni, con i loro stili e i loro tempi di apprendimento.
3) Socialità, intesa come capacità di inserirsi attivamente, consapevolmente e
responsabilmente nel tessuto sociale assimilando i valori di riferimento (solidarietà, dignità,
tolleranza, dialogo e pace);
4) Assimilazione e sviluppo della capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni
e discorsi, per dare significato, in termini di verità e di valore, alle esperienze;
5) Orientamento, inteso come capacità dell’alunno di operare scelte consapevoli, sviluppo
della libertà di pensiero e conquista dell’autonomia.
CURRICOLO VERTICALE
Nelle Indicazioni Nazionali si legge: “il curricolo di istituto è espressione della libertà di
insegnamento e dell’autonomia scolastica” esplicitando, così, “le scelte e l’identità
dell’Istituto”.
È importante fare riferimento al “profilo dello studente al termine del primo ciclo di
istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di
apprendimento” .
Al termine del primo ciclo vengono individuati i traguardi per lo sviluppo delle competenze e
“rappresentano dei riferimenti ineludibili … piste culturali e didattiche da percorrere” poiché
“aiutano a finalizzare l’azione educativa”.
Gli Obiettivi di apprendimento, poi, individuano Campi del sapere, Conoscenze e Abilità
ritenuti indispensabili per il raggiungimento dei Traguardi.
Ogni scuola ha la libertà e la responsabilità di organizzare e scegliere l’itinerario più
opportuno “per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati”.
Le Indicazioni descrivono un modello di scuola che si articola su quattro grandi presupposti
pedagogici:
• La scuola nel nuovo scenario
• La centralità della persona
• Una nuova cittadinanza
• Un nuovo umanesimo
1-La scuola di oggi è immersa in molteplici stimoli, è il luogo in cui imparare a stare insieme
nel rispetto delle regole e in cui si collabora all’educazione dei piccoli cittadini italiani.
Siamo chiamati a raccogliere una sfida universale di apertura al mondo in cui l’obiettivo è
quello di aiutare i nostri studenti a formarsi sul piano cognitivo e culturale, per “affrontare
positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e
futuri”.
14
2- La scuola delle Indicazioni è costruita attorno alla persona e nel rispetto della sua unicità.
Lo studente di ogni età è “al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi”.
Principi che riteniamo essenziali per la costruzione di un curricolo che si riferisce, non ad
individui “astratti”, ma a “persone che vivono qui e ora”, ponendo le basi per un percorso
formativo che attraverserà le fasi di crescita degli alunni passando per i vari ordini di scuola e
ribadendo,così, l’importanza di una continuità educativa come strumento per la didattica
centrata sulla persona.
3-“La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini
dell’Europa e del mondo” ed è, quindi, essenziale che si passi attraverso la conoscenza e la
trasmissione delle tradizioni, delle memorie nazionali, attraverso la valorizzazione dei beni
culturali e artistici del territorio.
Inoltre , si sottolinea l’importanza di costruire “costantemente” “un’alleanza educativa con i
genitori” con relazioni che riconoscano i reciproci ruoli e che si “supportino vicendevolmente
nelle comuni finalità educative”.
4-“ Il bisogno di conoscere non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in
vari campi”; riteniamo, per questo, che fin dalla scuola dell’Infanzia si possono porre le basi
per aiutare gli alunni a capire come “conoscere e imparare” superando il “nozionismo” e
arrivando gradualmente al “sapere globale” .
Nelle Finalità generali leggiamo: “La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e
contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese
e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione” e nel Profilo dello
Studente si legge che “il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce
l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”.
Emerge, inoltre, l’ evidenza di una serie di innegabili vantaggi dati da una soluzione di
verticalità:
- la realizzazione della continuità educativa- metodologico - didattica;
- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;
- l'impianto organizzativo unitario;
- la continuità territoriale; - l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del
soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche,
costruisce la sua identità.
Il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale,
anche quella verticale.
La ricerca di coordinamento dei curricoli riguarda entrambi i versanti del curricolo stesso: il
programma e la programmazione; si tratta infatti di individuare linee culturali comuni tra
l’oggetto delle attività delle diverse scuole per giungere alla definizione di veri e propri
"obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni
proprie di ciascun ordine di scuola.
Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato, parte dall’individuazione
preventiva di obiettivi di apprendimento e traguardi per lo sviluppo delle competenze che
appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C. (chiaramente definiti nelle Nuove Indicazioni
Ministeriali), che siano misurabili, osservabili, trasferibili, e che garantiscano la continuità e
l’organicità del percorso formativo.
L'ipotesi di curricolo verticale realizzata vuole esprimere l'impegno dell'Istituto di un nuovo modo
di "fare scuola" che miri a sviluppare nell'alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del
perchè lo fa e di quanto è opportuno farlo, unitamente allo sviluppo di abilità mentali che lo
rendono "competente", anche al di fuori del contesto scolastico, e contribuiscono allo sviluppo di
condizioni positive che lo motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione di problemi.
16
I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
Il bambino:
1. Usa la lingua italiana, arricchisce e
precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
2. Sa esprimere e comunicare agli altri
emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni comunicative.
3. Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i suoni e i
significati.
4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta
e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa
il linguaggio per progettare attività e per
definirne regole.
5. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza
di lingue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la
creatività e la fantasia.
6. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e
sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussioni di classe o di gruppo)
con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più adeguato alla situazione.
2. Ascolta e comprende testi orali “diretti” o
“trasmessi” dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
3. Legge e comprende testi di vario tipo,
continui e non continui, ne individua il senso
globale e le informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguati agli scopi.
4. Utilizza abilità funzionali allo studio:
individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette
in relazione; le sintetizza, in funzione anche delle
esposizione orale; acquisisce il primo nucleo di
terminologia specifica.
5. Legge testi di vario genere facenti parte
della letteratura per l‟infanzia, sia a voce alta sia
in lettura silenziosa e autonoma e formula su di
essi giudizi.
6. Raccogliere le idee, organizzarle per punti,
pianificare la traccia di un racconto o di
un’esperienza.
7. Produrre racconti scritti di esperienze
personali o vissute da altri e che contengano le
informazioni essenziali relative a persone,
luoghi, tempi, situazioni, azioni.
8. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i
vocaboli fondamentali e quelli di alto uso.
9. Capisce ed utilizza i più frequenti termini
specifici legati alle discipline di studio.
10. È consapevole che nella comunicazione
sono usate varietà diverse di lingua e lingue
differenti.
11. Padroneggia e applica in situazioni diverse
le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico- sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principi connettivi.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Interagisce in modo efficace in diverse
situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli
altri; con ciò matura la consapevolezza che
il dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore
civile e lo utilizza per apprendere
informazioni ed elaborare opinioni su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
2. Usa la comunicazione orale per collaborare
con gli altri, ad esempio nella realizzazione
di giochi o prodotti, nell’elaborazione di
progetti e nella formulazione di giudizi su
problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
3. Ascolta e comprende testi di vario tipo
"diretti" e "trasmessi" dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia,
l’intenzione dell’emittente.
4. Espone oralmente all’insegnante e ai
compagni argomenti di studio e di ricerca,
anche avvalendosi di supporti specifici
(schemi, mappe, presentazioni al computer,
ecc.).
5. Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi (continui, non continui e misti)
nelle attività di studio personali e
collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti;
costruisce sulla base di quanto letto testi o
presentazioni con l’utilizzo di strumenti
tradizionali e informatici.
6. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi,
poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con
compagni e insegnanti.
7. Scrive correttamente testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo, destinatario.
8. Produce testi multimediali, utilizzando in
modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori.
9. Comprende e usa in modo appropriato le
parole del vocabolario di base
(fondamentale; di alto uso; di alta
disponibilità).
10. Riconosce e usa termini specialistici in base
ai campi di discorso.
11. Adatta opportunamente i registri informale
e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate.
12. Riconosce il rapporto tra varietà
linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo)
e il loro uso nello spazio geografico, sociale
e comunicativo.
13. Padroneggia e applica in situazioni diverse
le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, All’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione i
significati dei testi e per correggere i propri
scritti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1-Prendere parte a conversazioni con il gruppo
dei pari e con gli adulti
-Descrivere ciò che si osserva
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO FINE
CLASSE TERZA
ASCOLTO E PARLATO
-Interagire in una conversazione formulando
domande e dando risposte pertinenti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ASCOLTO E PARLATO
– Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi
dai media, riconoscendone la fonte e
individuando scopo, argomento, informazioni
17
-Confrontarsi con parole nuove e fare ipotesi
sul significato
-Eseguire semplici consegne
2-Manifestare intenzioni, idee, opinioni
personali
-Rielaborare esperienze attraverso il dialogo
-Riconoscere e denominare i personaggi di una
storia associandone le caratteristiche
-Descrivere l’ambiente in cui vive
3-Memorizzare e ripetere semplici poesie,
canti e filastrocche.
-Giocare con le parole trovandone altre con
cui fanno rima
-Partecipare a semplici drammatizzazioni
4- Ascoltare, comprendere e raccontare e una
breve storia
-Leggere immagini e descriverle
-Operare confronti tra storie note
-Concordare regole con il gruppo per attivare
un gioco
5-Confrontarsi con compagni che parlano
un’altra lingua
-Sperimentare l’uso di termini linguistici
diversi da quelli della propria lingua materna
-Riconoscere e riorganizzare frasi e sequenze
di una storia
-Scegliere il finale di una storia
-Inventare il finale di una storia
6 Sperimentare e apprendere diverse forme di
comunicazione
-Associare immagini a parole e simboli
numerici
-Rielaborare messaggi pubblicitari e riflettere
sulle esperienze vissute con la TV
-Avvicinarsi alle nuove tecnologie digitali
conoscendone l’uso
-Comprendere l'argomento e le informazioni
principali di discorsi affrontati in classe.
-Seguire la narrazione di testi ascoltati mostrando
di saperne cogliere il senso globale.
-Raccontare oralmente rispettando l'ordine
cronologico e/o logico.
-Comprendere e dare semplici istruzioni.
LETTURA -Leggere testi cogliendo l'argomento centrale, le
informazioni essenziali, le intenzioni
comunicative di chi scrive.
-Comprendere testi di tipo diverso in vista di
scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di
svago.
-Leggere semplici e brevi testi letterari sia
poetici sia narrativi, mostrando di saperne
cogliere il senso globale.
SCRITTURA -Produrre semplici testi di vario tipo legati a
scopi concreti (per utilità personale, per stabilire
rapporti interpersonali) e connessi con situazioni
quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).
-Produrre testi legati a scopi diversi (narrare,
descrivere, informare).
-Comunicare per iscritto con frasi semplici e
compiute, strutturate in un breve testo che rispetti
le fondamentali convenzioni ortografiche.
ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL
LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO -Comprendere in brevi testi il significato di
parole non note basandosi sia sul contesto, sia
sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di
parole.
-Ampliare il patrimonio culturale attraverso
esperienze scolastiche ed extrascolastiche e
attività di interazione orale e di lettura.
-Usare in modo appropriato le parole man mano
apprese.
-Effettuare semplici ricerche su parole ed
espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso.
ELEMENTI DI GRAMMATICA
ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI
DELLA LINGUA
-Ascolto
-Comprendere un saluto e semplici istruzioni
-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di
uso quotidiano pronunciate chiaramente e
lentamente
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO FINE
CLASSE QUINTA
ASCOLTO E PARLATO
-Cogliere l'argomento principale dei discorsi.
-Prendere la parola negli scambi comunicativi
rispettando i turni di parola, ponendo domande
pertinenti e chiedendo chiarimenti.
-Riferire su esperienze personali organizzando il
racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando
l'ordine cronologico e/o logico e inserendo
elementi descrittivi funzionali al racconto.
-Cogliere in una discussione le posizioni espresse
dai compagni ed esprimere la propria opinione su
un argomento con un breve intervento preparato
in precedenza.
-Comprendere le informazioni essenziali di
un'esposizione, di istruzioni per l'esecuzione di
compiti, di messaggi trasmessi dai media.
-Organizzare un breve discorso orale o una breve
esposizione utilizzando una scaletta.
LETTURA
-Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici
sia fantastici, distinguendo 1'invenzione letteraria
dalla realtà.
-Sfruttare le informazioni della titolazione, delle
immagini e delle didascalie per farsi un'idea del
testo che si intende leggere.
-Leggere e confrontare informazioni provenienti
principali e punto di vista dell’emittente.
– Intervenire in una conversazione o in una
discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza
e coerenza, rispettando tempi e turni di parola e
fornendo un positivo contributo personale.
– Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo
per adottare strategie funzionali a comprendere
durante l’ascolto.
– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto
alla comprensione: durante l’ascolto (presa di
appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive,
segni convenzionali) e dopo l’ascolto
(rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle
parole chiave, ecc.).
– Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici
e sonori del testo poetico.
– Narrare esperienze, eventi, trame selezionando
informazioni significative in base allo scopo,
ordinandole in base a un criterio logico-
cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed
esauriente e usando un registro adeguato
all’argomento e alla situazione.
– Descrivere oggetti, luoghi, persone e
personaggi, esporre procedure selezionando le
informazioni significative in base allo scopo e
usando un lessico adeguato all’argomento e alla
situazione.
– Riferire oralmente su un argomento di studio
esplicitando lo scopo e presentandolo in modo
chiaro: esporre le informazioni secondo un
ordine prestabilito e coerente, usare un registro
adeguato all’argomento e alla situazione,
controllare il lessico specifico, precisare le fonti e
servirsi eventualmente di materiali di supporto
(cartine, tabelle, grafici).
– Argomentare la propria tesi su un tema
affrontato nello studio e nel dialogo in classe con
dati pertinenti e motivazioni valide.
LETTURA
– Leggere ad alta voce in modo espressivo testi
noti raggruppando le parole legate dal significato
e usando pause e intonazioni per seguire lo
sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di
capire.
– Leggere in modalità silenziosa testi di varia
natura e provenienza applicando tecniche di
supporto alla comprensione (sottolineature, note
a margine, appunti) e mettendo in atto strategie
differenziate (lettura selettiva, orientativa,
analitica).
– Utilizzare testi funzionali di vario tipo per
affrontare situazioni della vita quotidiana.
– Ricavare informazioni esplicite e implicite da
testi espositivi, per documentarsi su un
argomento specifico o per realizzare scopi
pratici.
– Ricavare informazioni sfruttando le varie parti
di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli,
sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie,
apparati grafici.
– Confrontare, su uno stesso argomento,
informazioni ricavabili da più fonti, selezionando
quelle ritenute più significative ed affidabili.
Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale
(liste di argomenti, riassunti schematici, mappe,
tabelle).
– Comprendere testi descrittivi, individuando gli
elementi della descrizione, la loro collocazione
nello spazio e il punto di vista dell’osservatore.
– Leggere semplici testi argomentativi e
individuare tesi centrale e argomenti a sostegno,
valutandone la pertinenza e la validità.
– Leggere testi letterari di vario tipo e forma
(racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie)
individuando tema principale e intenzioni
comunicative dell’autore; personaggi, loro
caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione
delle loro azioni; ambientazione spaziale e
temporale; genere di appartenenza.
Formulare in collaborazione con i compagni
18
da testi diversi per farsi un'idea di un argomento,
per trovare spunti a partire dai quali parlare o
scrivere.
-Ricercare informazioni in testi di diversa natura
e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi
applicando semplici tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineare, annotare
informazioni, costruire mappe o schemi, ecc.).
-Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti,
per regolare comportamenti, per svolgere
un'attività, per realizzare un procedimento.
-Leggere semplici e brevi testi letterari
mostrando di riconoscere le caratteristiche
essenziali che li contraddistinguono ed
esprimendo semplici pareri personali su di essi.
-Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di
testi dialogati letti a più voci, inserirsi
opportunamente con la propria battuta,
rispettando le pause e variando il tono della voce.
SCRITTURA
-Raccogliere le idee, organizzarle per punti,
pianificare la traccia di un racconto o di
un'esperienza.
-Produrre racconti scritti di esperienze personali
o vissute da altri e che contengano le
informazioni essenziali relative a persone,
luoghi, tempi, situazioni, azioni.
-Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.
-Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti,
adeguando le forme espressive al destinatario e
alla situazione di comunicazione.
Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati
d'animo.
Realizzare testi collettivi.
-Compiere operazioni di rielaborazione sui testi.
-Produrre testi corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui
siano rispettate le funzioni sintattiche e
semantiche dei principali segni interpuntivi.
ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL
LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO
-Comprendere ed utilizzare in modo appropriato
il lessico di base.
-Arricchire il patrimonio letterale attraverso
attività comunicative orali, di lettura e di scrittura
e attivando la conoscenza delle principali
relazioni di significato tra le parole.
-Comprendere che le parole hanno diverse
accezioni e individuare l’accezione specifica di
una parola in un testo.
-Comprendere, nei casi più semplici e frequenti,
l’uso e il significato figurato delle parole.
-Comprendere e utilizzare parole, termini
specifici legati alle discipline di studio.
-Utilizzare il dizionario come strumento di
consultazione.
ELEMENTI DI GRAMMATICA
ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI
DELLA LINGUA
-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di
uso quotidiano se pronunciate chiaramente e
lentamente e identificare il tema generale di un
discorso in cui si parla di argomenti conosciuti
(la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti,
...).
-Conoscere i principali meccanismi di
formazione delle parole (parole semplici,
derivate, composte).
-Comprendere le principali relazioni di
significato tra le parole (somiglianze, differenze,
appartenenza a un campo semantico).
– Riconoscere la struttura del nucleo della frase
semplice (la cosiddetta frase minima): predicato,
soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.
–Riconoscere in una frase o in un testo le parti
ipotesi interpretative fondate sul testo.
SCRITTURA
– Conoscere e applicare le procedure di
ideazione, pianificazione, stesura e revisione del
testo a partire dall’analisi del compito di
scrittura: servirsi di strumenti per
l’organizzazione delle idee (ad es. mappe,
scalette); utilizzare strumenti per la revisione del
testo in vista della stesura definitiva; rispettare le
convenzioni grafiche.
– Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,
descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) corretti dal punto di vista
morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e
coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.
– Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni
per l’uso, lettere private e pubbliche, diari
personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca,
recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base
di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione,
argomento, scopo, destinatario, e selezionando il
registro più adeguato.
– Utilizzare nei propri testi, sotto forma di
citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi
prodotti da altri e tratti da fonti diverse.
– Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi,
di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.
– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi,
curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali
(ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche
come supporto all’esposizione orale.
– Realizzare forme diverse di scrittura creativa,
in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici,
riscritture di testi narrativi con cambiamento del
punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali,
per un’eventuale messa in scena.
ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL
LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO
–Ampliare, sulla base delle esperienze
scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale,
così da comprendere e usare le parole dell’intero
vocabolario di base, anche in accezioni diverse.
–Comprendere e usare parole in senso figurato.
–Comprendere e usare in modo appropriato i
termini specialistici di base afferenti alle diverse
discipline e anche ad ambiti di interesse
personale.
–Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla
situazione comunicativa, agli interlocutori e al
tipo di testo.
–Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni
di significato fra le parole e dei meccanismi di
formazione delle parole per comprendere parole
non note all’interno di un testo.
–Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare
all’interno di una voce di dizionario le
informazioni utili per risolvere problemi o dubbi
linguistici.
ELEMENTI DI GRAMMATICA
ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI
DELLA LINGUA
–Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità
della lingua. –Stabilire relazioni tra situazioni di
comunicazione, interlocutori e registri linguistici;
tra campi di discorso, forme di testo, lessico
specialistico.
–Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei
principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,
regolativi, espositivi, argomentativi).
–Riconoscere le principali relazioni fra significati
delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione);
conoscere l’organizzazione del lessico in campi
semantici e famiglie lessicali.
–Conoscere i principali meccanismi di
formazione delle parole: derivazione,
composizione.
–Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica
della frase semplice.
–Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-
19
del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i
principali tratti grammaticali; riconoscere le
congiunzioni di uso più frequente (come e, ma,
infatti, perché, quando).
-Conoscere le fondamentali convenzioni
ortografiche e servirsi di questa conoscenza per
rivedere la propria produzione scritta e
correggere eventuali errori.
sintattica della frase complessa almeno a un
primo grado
di subordinazione.
–Riconoscere in un testo le parti del discorso, o
categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.
–Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i
segni interpuntivi e la loro funzione specifica.
–Riflettere sui propri errori tipici, segnalati
dall’insegnante, allo scopo di imparare ad
autocorreggerli nella produzione scritta.
21
I DISCORSI E LE PAROLE LINGUA STRANIERA: INGLESE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Il bambino:
5- Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse, riconosce
e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività
e la fantasia.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. Comprende brevi messaggi orali
relativi ad ambiti familiari.
2. Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice, aspetti del
proprio vissuto.
3. Interagisce nel gioco.
4. Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante.
5. Comprende brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari.
6. Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice, aspetti del
proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati.
7. Interagisce nel gioco; comunica in
modo comprensibile, anche con
espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici di
routine.
8. Svolge compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
9. Individua alcuni elementi culturali
e coglie rapporti tra forme
linguistiche e usi della lingua
straniera.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. Comprende oralmente e per iscritto
i punti essenziali di testi in lingua
standard su argomenti familiari o
di studio che affronta normalmente
a scuola e nel tempo libero.
2. Descrive oralmente situazioni,
racconta avvenimenti ed
esperienze personali, espone
argomenti di studio.
3. Interagisce con uno o più
interlocutori in contesti familiari e
su argomenti noti.
4. Legge semplici testi attinenti a
contenuti di studio.
5. Scrive semplici resoconti e
compone brevi lettere o messaggi
rivolti a coetanei e familiari.
6. Individua elementi culturali
veicolati dalla lingua materna o di
scolarizzazione e li confronta con
quelli veicolati dalla lingua
straniera, senza atteggiamenti di
rifiuto.
7. Affronta situazioni nuove
attingendo al suo repertorio
linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di
ambiti disciplinari diversi e
collabora fattivamente con i
compagni nella realizzazione di
attività e progetti.
8. Autovaluta le competenze
acquisite ed è consapevole del
proprio modo di apprendere.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
5-Confrontarsi con compagni che
parlano un’altra lingua
-Sperimentare l’uso di termini
linguistici diversi da quelli della
propria lingua materna
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
FINE CLASSE TERZA
ASCOLTO
-Comprendere un saluto e semplici
istruzioni;
-Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano pronunciate
chiaramente e lentamente.
PARLATO
-Rispondere ad un saluto, intonare
semplici canzoni in lingua, anche
associando parole e movimenti;
-Interagire con un compagno per
presentarsi, giocare e soddisfare
bisogni di tipo concreto utilizzando
espressioni e frasi memorizzate adatte
alla situazione, anche se formalmente
difettose.
LETTURA -Riconoscere parole scritte di uso
comune, o con cui si è familiarizzato
oralmente, preferibilmente
accompagnate da supporti visivi;
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ASCOLTO (COMPRENSIONE
ORALE)
-Comprendere i punti essenziali di un
discorso, a condizione che venga usata
una lingua chiara e che si parli di
argomenti familiari, inerenti alla
scuola, al tempo libero, ecc..
-Individuare l’informazione principale
di programmi radiofonici o televisivi su
avvenimenti di attualità o su argomenti
che riguardano i propri interessi, a
condizione che il discorso sia articolato
in modo chiaro.
-Individuare, ascoltando, termini e
informazioni attinenti a contenuti di
studio di altre discipline.
PARLATO (PRODUZIONE E
INTERAZIONE ORALE)
-Descrivere o presentare persone,
condizioni di vita o di studio, compiti
quotidiani; indicare che cosa piace o
non piace; esprimere un’opinione e
22
-Comprendere biglietti di auguri,
cartoline:
-Comprendere brevi testi e messaggi,
accompagnati da supporti visivi,
cogliendo parole e frasi con cui si è
familiarizzato oralmente.
SCRITTURA -Copiare e scrivere parole e semplici
frasi attinenti alle attività svolte in
classe.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
FINE CLASSE QUINTA ASCOLTO
-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e lentamente e identificare
il tema generale di un discorso in cui si
parla di argomenti conosciuti (la
scuola, le vacanze, passatempi, i propri
gusti, ...).
PARLATO
-Interagire con un compagno o con un
adulto con cui si ha familiarità per
presentarsi, giocare e scambiare
semplici informazioni afferenti alla
storia personale, utilizzando espressioni
e frasi adatte alla situazione e
all’interlocutore, anche se a volte non
connesse e formalmente difettose;
-Sostenere ciò che si dice o si chiede
con mimica e gesti chiedendo
eventualmente all’interlocutore di
ripetere.
LETTURA
Comprendere brevi e semplici testi
(cartoline, messaggi di posta
elettronica, lettere personali, storie per
bambini…) accompagnati
preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo nomi familiari, parole e frasi
basilari.
SCRITTURA
Scrivere messaggi semplici e brevi,
come biglietti e brevi lettere personali
(per fare auguri, per ringraziare o
invitare qualcuno, per chiedere notizie,
per raccontare proprie esperienze…)
anche se formalmente difettosi, purché
siano comprensibili.
motivarla con espressioni e frasi
connesse in modo semplice.
-Interagire con uno o più interlocutori,
comprendere i punti chiave di una
conversazione ed esporre le proprie
idee in modo chiaro e comprensibile.
-Gestire conversazioni di routine,
facendo domande e scambiando idee e
informazioni in situazioni quotidiane
prevedibili.
LETTURA (COMPRENSIONE
SCRITTA)
-Leggere e individuare informazioni
esplicite in brevi testi di uso quotidiano
e in lettere personali.
-Leggere globalmente testi
relativamente lunghi per trovare
informazioni specifiche relative ai
propri interessi e a contenuti di studio
di altre discipline.
-Leggere testi riguardanti istruzioni per
l’uso di un oggetto, per lo svolgimento
di giochi, per attività collaborative.
-Leggere brevi storie, semplici
biografie e testi narrativi più ampi in
edizioni graduate.
SCRITTURA (PRODUZIONE
SCRITTA)
-Produrre risposte a questionari e
formulare domande su testi.
-Raccontare per iscritto esperienze,
esprimendo sensazioni e opinioni con
frasi semplici.
-Scrivere brevi lettere personali
adeguate al destinatario e brevi
resoconti che si avvalgano di lessico
sostanzialmente appropriato e di
sintassi elementare.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA E
SULL’APPRENDIMENTO
-Rilevare semplici regolarità e
differenze nella forma di testi scritti di
uso comune.
-Confrontare parole e strutture relative
a codici verbali diversi.
-Rilevare semplici analogie o
differenze tra comportamenti e usi
legati a lingue diverse.
-Riconoscere come si apprende e che
cosa ostacola il proprio apprendimento.
24
LINGUA STRANIERA: FRANCESE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. Comprende brevi messaggi orali e
scritti relativi ad ambiti familiari.
2. Comunica oralmente in attività che
richiedono solo uno scambio di
informazioni semplice e diretto su
argomenti familiari e abituali.
3. Descrive oralmente e per iscritto,
in modo semplice, aspetti del
proprio vissuto e del proprio
ambiente.
4. Legge brevi e semplici testi con
tecniche adeguate allo scopo.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
ASCOLTO (COMPRENSIONE
ORALE)
-Comprendere istruzioni, espressioni e
frasi di uso quotidiano se pronunciate
chiaramente e identificare il tema
generale di brevi messaggi orali in cui
si parla di argomenti conosciuti.
-Comprendere brevi testi multimediali
identificandone parole chiave e il senso
generale.
PARLATO (PRODUZIONE E
INTERAZIONE ORALE)
-Descrivere persone, luoghi e oggetti
familiari utilizzando parole e frasi già
incontrate ascoltando o leggendo.
Riferire semplici informazioni afferenti
alla sfera personale, integrando il
significato di ciò che si dice con
mimica e gesti.
-Interagire in modo comprensibile con
un compagno o un adulto con cui si ha
familiarità, utilizzando espressioni e
frasi adatte alla situazione.
LETTURA (COMPRENSIONE
SCRITTA)
-Comprendere testi semplici di
contenuto familiare e di tipo concreto e
trovare informazioni specifiche in
materiali di uso corrente.
SCRITTURA (PRODUZIONE
SCRITTA)
-Scrivere testi brevi e semplici per
raccontare le proprie esperienze, per
fare gli auguri, per ringraziare o per
invitare qualcuno, anche con errori
formali che non compromettano però
la comprensibilità del messaggio.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA E
25
SULL’APPRENDIMENTO
-Osservare le parole nei contesti d’uso
e rilevare le eventuali variazioni di
significato.
-Osservare la struttura delle frasi e
mettere in relazione costrutti e
intenzioni comunicative.
-Confrontare parole e strutture relative
a codici verbali diversi.
-Riconoscere i propri errori e i propri
modi di apprendere le lingue.
27
LA CONOSCENZA DEL MONDO- MATEMATICA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
Il bambino:
1. Raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta e
valuta quantità; utilizza simboli per
registrare;
2. Esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata;
3. Ha familiarità sia con le strategie del
contare e dell’operare con i numeri sia
con quelle necessarie per eseguire le
prime misurazioni di lunghezze, pesi, e
altre quantità;
4.Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra ecc…;
5. Segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica, attraverso
esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli
strumenti matematici che ha
imparato a utilizzare siano utili per
operare nella realtà;
2. Riconosce e quantifica, in casi
semplici, situazioni di incertezza;
3. Legge e comprende testi che
coinvolgono aspetti logici e
matematici;
4. Riconosce e rappresenta forme del
piano e dello spazio, relazioni e
strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall’uomo.
5. Si muove con sicurezza nel calcolo
scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità
di ricorrere a una calcolatrice.
6. Riconosce e risolve problemi in
contesti diversi e valutando le
informazioni e la loro coerenza.
7. Spiega il procedimento seguito,
anche in forma scritta, mantenendo
il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati.
8. Riesce a risolvere facili problemi in
tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e
riconosce strategie di soluzione
diverse dalla propria.
9. Costruisce ragionamenti formulando
ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista
di altri.
10. Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di oggetti
matematici (numeri decimali,
frazioni, percentuali, scale di
riduzione, ...).
11. Descrive, denomina e classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli
concreti di vario tipo.
12. Percepisce, descrive e rappresenta
relazioni spaziali, forme e strutture
che si trovano in natura o che sono
state create dall’uomo, utilizzando
in particolare strumenti per il
disegno geometrico (riga, compasso,
squadra).
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. si muove con sicurezza nel calcolo
anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza
di un numero e il risultato di
operazioni.
2. Riconosce e denomina le forme del
piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
3. Analizza e interpreta
rappresentazioni di dati per ricavarne
misure di variabilità e prendere
decisioni.
4. Riconosce e risolve problemi in
contesti diversi valutando le
informazioni e la loro coerenza.
5. Spiega il procedimento seguito,
anche in forma scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo,
sia sui risultati.
6. Confronta procedimenti diversi e
produce formalizzazioni che gli
consentono di passare da un
problema specifico a una classe di
problemi.
7. Produce argomentazioni in base alle
conoscenze teoriche acquisite (ad
esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di
definizione).
8. Sostiene le proprie convinzioni,
portando esempi e controesempi
adeguati e utilizzando concatenazioni
di affermazioni; accetta di cambiare
opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una
argomentazione corretta.
9. Utilizza e interpreta il linguaggio
matematico (piano cartesiano,
formule, equazioni, ...) e ne coglie il
rapporto col linguaggio naturale.
10. Nelle situazioni di incertezza (vita
quotidiana, giochi,…) si orienta con
valutazioni di probabilità.
11. Ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica
attraverso esperienze significative e
ha capito come gli strumenti
matematici appresi siano utili in
molte situazioni per operare nella
realtà.
28
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1-Raggruppare, confrontare e ordinare
secondo criteri diversi
-Usare quantificatori
-Utilizzare simboli per registrare
quantità
-Riconoscere e descrivere le proprietà
di un oggetto
2-Eseguire misurazioni utilizzando
oggetti o il corpo
-Sapersi orientare nello spazio
seguendo indicazioni
3- Avere familiarità con le strategie del
contare
-Riconoscere piccole quantità
numeriche
-Conoscere i numeri entro la decina
-Associare la quantità al numero
-Eseguire semplici operazioni
numeriche
-Individuare attributi comuni per
costruire insiemi
-Individuare e utilizzare strumenti per
la registrazione delle conoscenze
-Eseguire semplici misurazioni
utilizzando i simboli numerici
-Riconoscere e rappresentare
graficamente le forme geometriche.
4-5 Utilizzare i descrittori spaziali
-Saper localizzare gli oggetti nello
spazio secondo indicazioni
-Riconoscere le relazioni spaziali
-Eseguire correttamente un percorso in
base ad indicazioni verbali
-Rappresentare spazi conosciuti
-Riconoscere e diversificare gli spazi
dell’ambiente scuola
-
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO FINE
CLASSE TERZA
NUMERI
-Contare oggetti o eventi , con la voce
o mentalmente in senso progressivo e
regressivo e per salti di due, tre...
-Leggere e scrivere i numeri naturali
in base dieci, confrontarli e ordinarli,
anche rappresentandoli sulla retta.
-Eseguire mentalmente semplici
operazioni con i numeri naturali e
verbalizzare le procedure di calcolo.
-Conoscere con sicurezza le tabelline
della moltiplicazione dei numeri fino a
10.
-Eseguire le quattro operazioni con i
numeri naturali
-Leggere, scrivere, confrontare
numeri decimali, rappresentarli sulla
retta ed eseguire semplici addizioni e
sottrazioni, anche con riferimento alle
monete o ai risultati di semplici
misure.
SPAZIO E FIGURE -Comunicare la posizione di oggetti
nello spazio fisico, sia rispetto al
soggetto, sia rispetto ad altre persone
o oggetti, usando termini adeguati.
-Eseguire un semplice percorso
partendo dalla descrizione verbale o
al disegno, descrivere un percorso che
si sta facendo e dare le istruzioni a
qualcuno perché compia un percorso
desiderato.
-Riconoscere e denominare figure
geometriche, disegnare figure
geometriche e costruire modelli
materiali.
RELAZIONI, DATI E
PREVISIONI -Classificare numeri, figure, oggetti in
base ad una o più proprietà,
utilizzando rappresentazioni
opportune, a seconda dei contesti e dei
fini.
-Argomentare sui criteri che sono stati
usati per realizzare classificazioni e
ordinamenti assegnati. -
Rappresentare relazioni e dati con
diagrammi, schede e tabelle.
-Misurare lunghezze utilizzando unità
di misura arbitrarie e convenzionali.
-Collegare le pratiche di misura alla
conoscenza dei numeri e delle
operazioni.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE
QUINTA
NUMERI
-Leggere, scrivere, confrontare
numeri decimali.
-Eseguire le quattro operazioni con
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
NUMERI
-Eseguire addizioni, sottrazioni,
moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti
e confronti tra i numeri conosciuti
(numeri naturali, numeri interi, frazioni
e numeri decimali), quando possibile a
mente oppure utilizzando gli usuali
algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli
di calcolo e valutando quale strumento
può essere più opportuno.
-Dare stime approssimate per il
risultato di una operazione e controllare
la plausibilità di un calcolo.
-Rappresentare i numeri conosciuti
sulla retta.
-Utilizzare scale graduate in contesti
significativi per le scienze e per la
tecnica.
-Utilizzare il concetto di rapporto fra
numeri o misure ed esprimerlo sia nella
forma decimale, sia mediante
frazione.
-Utilizzare frazioni equivalenti e
numeri decimali per denotare uno
stesso numero razionale in diversi
modi, essendo consapevoli di vantaggi
e svantaggi delle diverse
rappresentazioni.
-Comprendere il significato di
percentuale e saperla calcolare
utilizzando strategie diverse.
-Interpretare una variazione
percentuale di una quantità data come
una moltiplicazione per un numero
decimale.
-Individuare multipli e divisori di un
numero naturale e multipli e divisori
comuni a più numeri.
-Comprendere il significato e l’utilità
del multiplo comune più piccolo e del
divisore comune più grande, in
matematica e in situazioni concrete.
-In casi semplici scomporre numeri
naturali in fattori primi e conoscere
l’utilità di tale scomposizione per
diversi fini.
-Utilizzare la notazione usuale per le
potenze con esponente intero positivo,
consapevoli del significato, e le
proprietà delle potenze per semplificare
calcoli e notazioni.
-Conoscere la radice quadrata come
operatore inverso dell’elevamento al
quadrato.
-Dare stime della radice quadrata
utilizzando solo la moltiplicazione.
-Sapere che non si può trovare una
frazione o un numero decimale che
elevato al quadrato dà 2, o altri numeri
interi.
-Utilizzare la proprietà associativa e
distributiva per raggruppare e
semplificare, anche mentalmente, le
29
sicurezza, valutando l’opportunità di
ricorrere al calcolo mentale, scritto o
con la calcolatrice a seconda delle
situazioni.
-Eseguire la divisione con resto fra
numeri naturali; individuare multipli e
divisori di un numero.
-Stimare il risultato di una operazione.
-Operare con le frazioni e riconoscere
frazioni equivalenti.
-Utilizzare numeri decimali, frazioni e
percentuali per descrivere situazioni
quotidiane.
-Interpretare i numeri interi negativi
in contesti concreti.
-Rappresentare i numeri conosciuti
sulla retta e utilizzare scale graduate
in contesti significativi per le scienze
e per la tecnica.
-Conoscere sistemi di notazione dei
numeri che sono o sono stati in uso in
luoghi, tempi e culture diverse dalla
nostra.
SPAZIO E FIGURE
-Descrivere, denominare e classificare
figure geometriche, identificando
elementi significativi e simmetrie,
anche al fine di farle riprodurre da
altri.
-Riprodurre una figura in base a una
descrizione, utilizzando gli strumenti
opportuni (carta a quadretti, riga e
compasso, squadre, software di
geometria).
-Utilizzare il piano cartesiano per
localizzare punti.
-Costruire e utilizzare modelli
materiali nello spazio e nel piano
come supporto a una prima capacità
di visualizzazione.
-Riconoscere figure ruotate, traslate e
riflesse.
-Confrontare e misurare angoli
utilizzando proprietà e strumenti.
-Utilizzare e distinguere fra loro i
concetti di
perpendicolarità, parallelismo,
orizzontalità, verticalità,
parallelismo.
-Riprodurre in scala una figura
assegnata (utilizzando, ad esempio, la
carta a quadretti).
-Determinare il perimetro di una
figura utilizzando le più comuni
formule o altri procedimenti.
-Determinare l’area di rettangoli e
triangoli e di altre figure per
scomposizione o utilizzando le più
comuni formule.
-Riconoscere rappresentazioni piane
di oggetti tridimensionali,
identificare punti di vista diversi di
uno stesso oggetto (dall’alto, di
fronte, ecc.).
operazioni.
-Descrivere con un’espressione
numerica la sequenza di operazioni che
fornisce la soluzione di un problema.
-Eseguire semplici espressioni di
calcolo con i numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato
delle parentesi e delle convenzioni
sulla precedenza delle operazioni.
-Esprimere misure utilizzando anche le
potenze del 10 e le cifre significative.
SPAZIO E FIGURE
-Riprodurre figure e disegni
geometrici, utilizzando in modo
appropriato e con accuratezza
opportuni strumenti (riga, squadra,
compasso, goniometro, software di
geometria).
-Rappresentare punti, segmenti e figure
sul piano cartesiano.
-Conoscere definizioni e proprietà
(angoli, assi di simmetria, diagonali,
…) delle principali figure piane
(triangoli, quadrilateri, poligoni
regolari, cerchio).
-Descrivere figure complesse e
costruzioni geometriche al fine di
comunicarle ad altri.
-Riprodurre figure e disegni geometrici
in base a una descrizione e
codificazione fatta da altri.
-Riconoscere figure piane simili in vari
contesti e riprodurre in scala una figura
assegnata.
-Conoscere il Teorema di Pitagora e le
sue applicazioni in matematica e in
situazioni concrete.
-Determinare l’area di semplici figure
scomponendole in figure elementari, ad
esempio triangoli, o utilizzando le più
comuni formule.
-Stimare per difetto e per eccesso l’area
di una figura delimitata anche da linee
curve.
-Conoscere il numero π, e alcuni modi
per approssimarlo.
-Calcolare l’area del cerchio e la
lunghezza della circonferenza,
conoscendo il raggio, e viceversa.
-Conoscere e utilizzare le principali
trasformazioni geometriche e i loro
invarianti.
-Rappresentare oggetti e figure
tridimensionali in vario modo tramite
disegni sul piano.
-Visualizzare oggetti tridimensionali a
partire da rappresentazioni
bidimensionali.
-Calcolare l’area e il volume delle
figure solide più comuni e darne stime
di oggetti della vita quotidiana.
-Risolvere problemi utilizzando le
proprietà geometriche delle figure.
RELAZIONI E FUNZIONI
30
RELAZIONI, DATI E
PREVISIONI
-Rappresentare relazioni e dati e, in
situazioni significative, utilizzare le
rappresentazioni per ricavare
informazioni, formulare giudizi e
prendere decisioni.
-Usare le nozioni di frequenza, di
moda e di media aritmetica, se
adeguata alla tipologia dei dati a
disposizione.
-Rappresentare problemi con tabelle e
grafici che ne esprimono la struttura.
-Utilizzare le principali unità di
misura per lunghezze, angoli, aree,
volumi/capacità, intervalli temporali,
masse, pesi per effettuare misure e
stime.
-Passare da un’unità di misura a
un’altra, limitatamente alle unità di
uso più comune, anche nel contesto
del sistema monetario.
-In situazioni concrete, di una coppia
di eventi intuire e cominciare ad
argomentare qual è il più probabile,
dando una prima quantificazione nei
casi più semplici, oppure riconoscere
se si tratta di eventi ugualmente
probabili.
-Riconoscere e descrivere regolarità
in una sequenza di numeri o di figure.
-Interpretare, costruire e trasformare
formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale
relazioni e proprietà.
-Esprimere la relazione di
proporzionalità con un’uguaglianza di
frazioni e viceversa.
-Usare il piano cartesiano per
rappresentare relazioni e funzioni
empiriche o ricavate da tabelle, e per
conoscere in particolare le funzioni del
tipo y=ax, y=a/x, y=ax2, y=2n e i loro
grafici e collegare le prime due al
concetto di proporzionalità.
-Esplorare e risolvere problemi
utilizzando equazioni di primo grado.
DATI E PREVISIONI
Rappresentare insiemi di dati, anche
facendo uso di un foglio elettronico. In
situazioni significative, confrontare
dati al fine di prendere decisioni,
utilizzando le distribuzioni delle
frequenze e delle frequenze relative.
Scegliere ed utilizzare valori medi
(moda, mediana, media aritmetica)
adeguati alla tipologia ed alle
caratteristiche dei dati a disposizione.
Saper valutare la variabilità di un
insieme di dati determinandone, ad
esempio, il campo di variazione.
-In semplici situazioni aleatorie,
individuare gli eventi elementari,
assegnare a essi una probabilità,
calcolare la probabilità di qualche
evento, scomponendolo in eventi
elementari disgiunti.
-Riconoscere coppie di eventi
complementari, incompatibili,
indipendenti.
32
LA CONOSCENZA DEL
MONDO-IL CORPO E IL
MOVIMENTO
SCIENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino:
5-Osserva con attenzione il suo corpo,
gli organismi viventi e i loro ambienti,
i fenomeni naturali,accorgendosi dei
loro cambiamenti;
6-Si interessa a macchine ed a
strumenti tecnologici, prova a
scoprirne le funzioni e i possibili usi
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino:
2-Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze sessuali e
di sviluppo e adotta pratiche corrette
di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
5-Conosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il corpo in
stasi e in movimento.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Sviluppa atteggiamenti di curiosità
e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di
quello che vede succedere.
2. Esplora i fenomeni con un
approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza
semplici esperimenti.
3. Individua nei fenomeni somiglianze
e differenze, fa misurazioni, registra
dati significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
4. Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche di livello
adeguato, elabora semplici modelli.
5. Riconosce le principali
caratteristiche e i modi di vivere di
organismi animali e vegetali.
6. Ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo, nei
suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli
intuitivi ed ha cura della sua salute.
7. Ha atteggiamenti di cura verso
l‟ambiente scolastico che condivide
con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e
naturale.
8. Espone con forma chiara ciò che ha
sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato.
9. Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi degli adulti,…)
informazioni e spiegazione sui
problemi.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. Esplora e sperimenta, in laboratorio e
all’aperto, lo svolgersi dei più
comuni fenomeni, ne immagina e ne
verifica le cause; ricerca soluzioni ai
problemi, utilizzando le conoscenze
acquisite.
2. Sviluppa semplici schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici
formalizzazioni.
3. Riconosce nel proprio organismo
strutture e funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e
dei suoi limiti.
4. Ha una visione della complessità del
sistema dei viventi e della loro
evoluzione nel tempo; riconosce
nella loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici
contesti ambientali.
5. È consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a
esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
6. Collega lo sviluppo delle scienze allo
sviluppo della storia dell’uomo.
7. Ha curiosità e interesse verso i
principali problemi legati all’uso
della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:-La
conoscenza del mondo
5-Comprendere la struttura del corpo
umano e le sue funzioni
-Conoscere gli organismi viventi e i
loro ambienti
-Cogliere le trasformazioni stagionali
6-Scoprire le funzioni e gli usi di
macchine e strumenti tecnologici
OBIETTIVI DI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO FINE
CLASSE TERZA
ESPLORARE E DESCRIVERE
OGGETTI E MATERIALI
-Individuare, attraverso l’interazione
diretta, la struttura di oggetti semplici,
analizzarne qualità e proprietà,
descriverli nella loro unitarietà e nelle
loro parti, scomporli e ricomporli,
riconoscerne funzioni e modi d’uso.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
FISICA E CHIMICA
-Utilizzare i concetti fisici fondamentali
quali: pressione, volume, velocità,
peso, peso specifico, forza,
temperatura, calore, carica elettrica,
ecc., in varie situazioni di esperienza;
in alcuni casi raccogliere dati su
variabili rilevanti di differenti
fenomeni, trovarne relazioni
quantitative ed esprimerle con
33
APPRENDIMENTO:-il corpo e il
movimento
2-Prendere coscienza della propria
identità sessuale
-Capire l’importanza di una sana
abitudine igienico-alimentare
-Assumere corrette pratiche di igiene
-Conoscere gli alimenti della propria
dieta
5-Conoscere globalmente il proprio
corpo.
-Percepire, riconoscere e denominare
le parti del corpo su di sé e sugli altri.
-Rappresentare il corpo in stasi e in
movimento
-Seriare e classificare oggetti in base
alle loro proprietà.
-Individuare strumenti e unità di
misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, fare misure e
usare la matematica conosciuta per
trattare i dati.
-Descrivere semplici fenomeni della
vita quotidiana legati ai liquidi, al
cibo, alle forze e al movimento, al
calore, ecc.
OSSERVARE E SPERIMENTARE
SUL CAMPO
-Osservare i momenti significativi
nella vita di piante e animali,
realizzando allevamenti in classe di
piccoli animali, semine in terrari e
orti, ecc. Individuare somiglianze e
differenze nei percorsi di sviluppo di
organismi animali e vegetali.
-Osservare, con uscite all’esterno, le
caratteristiche dei terreni e delle
acque.
-Avere familiarità con la variabilità
dei fenomeni atmosferici (venti,
nuvole, pioggia, ecc.) e con la
periodicità dei fenomeni celesti
(dì/notte, percorsi del sole, stagioni).
-Osservare e interpretare le
trasformazioni ambientali naturali (ad
opera del sole, di agenti atmosferici,
dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera
dell’uomo (urbanizzazione,
coltivazione, industrializzazione,
ecc.).
L’UOMO, I VIVENTI E
L’AMBIENTE
-Riconoscere e descrivere le
caratteristiche del proprio ambiente.
-Osservare e prestare attenzione al
funzionamento del proprio corpo
(fame, sete, dolore, movimento,
freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo
come organismo complesso,
proponendo modelli elementari del
suo funzionamento.
-Riconoscere in altri organismi
viventi, in relazione con i loro
ambienti, bisogni analoghi ai propri.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO FINE
CLASSE QUINTA
OGGETTI, MATERIALI E
TRASFORMAZIONI
-Individuare, nell’osservazione di
esperienze concrete, alcuni concetti
scientifici quali: dimensioni spaziali,
peso, peso specifico, forza,
movimento, pressione, temperatura,
calore, ecc.
-Cominciare a riconoscere regolarità
nei fenomeni e a costruire in modo
elementare il concetto di energia.
-Osservare, utilizzare e, quando è
rappresentazioni formali di tipo
diverso. Realizzare esperienze quali ad
esempio: piano inclinato.
galleggiamento, vasi comunicanti,
riscaldamento dell’acqua, fusione del
ghiaccio, costruzione di un circuito
pila-interruttore-lampadina.
-Costruire e utilizzare correttamente il
concetto di energia come quantità che
si conserva; individuare la sua
dipendenza da altre variabili;
riconoscere l’inevitabile produzione di
calore nelle catene energetiche reali.
Realizzare esperienze quali ad esempio:
mulino ad acqua, dinamo, elica rotante
sul termosifone, riscaldamento
dell’acqua con il frullatore.
-Padroneggiare concetti di
trasformazione chimica; sperimentare
reazioni (non pericolose) anche con
prodotti chimici di uso domestico e
interpretarle sulla base di modelli
semplici di struttura della materia;
osservare e descrivere lo svolgersi delle
reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare
esperienze quali ad esempio: soluzioni
in acqua, combustione di una candela,
bicarbonato di sodio + aceto.
ASTRONOMIA E SCIENZE
DELLA TERRA
-Osservare, modellizzare e interpretare
i più evidenti fenomeni celesti
attraverso l’osservazione del cielo
notturno e diurno, utilizzando anche
planetari o simulazioni al computer.
Ricostruire i movimenti della Terra da
cui dipendono il dì e la notte e
l’alternarsi delle stagioni. Costruire
modelli tridimensionali anche in
connessione con l’evoluzione storica
dell’astronomia.
-Spiegare, anche per mezzo di
simulazioni, i meccanismi delle eclissi
di sole e di luna. Realizzare esperienze
quali ad esempio: costruzione di una
meridiana, registrazione della traiettoria
del sole e della sua altezza a
mezzogiorno durante l’arco dell’anno.
-Riconoscere, con ricerche sul campo
ed esperienze concrete, i principali tipi
di rocce ed i processi geologici da cui
hanno avuto origine.
-Conoscere la struttura della Terra e i
suoi movimenti interni (tettonica a
placche); individuare i rischi sismici,
vulcanici e idrogeologici della propria
regione per pianificare eventuali attività
di prevenzione. Realizzare esperienze
quali ad esempio la raccolta e i saggi di
rocce diverse.
BIOLOGIA
-Riconoscere le somiglianze e le
differenze del funzionamento delle
diverse specie di viventi.
34
possibile, costruire semplici strumenti
di misura: recipienti per misure di
volumi/capacità, bilance a molla,
ecc.) imparando a servirsi di unità
convenzionali.
-Individuare le proprietà di alcuni
materiali come, ad esempio: la
durezza, il peso, l’elasticità, la
trasparenza, la densità, ecc.; realizzare
sperimentalmente semplici soluzioni
in acqua (acqua e zucchero, acqua e
inchiostro, ecc).
-Osservare e schematizzare alcuni
passaggi di stato, costruendo semplici
modelli interpretativi e provando ad
esprimere in forma grafica le relazioni
tra variabili individuate (temperatura
in funzione del tempo, ecc.).
OSSERVARE E SPERIMENTARE
SUL CAMPO
-Proseguire nelle osservazioni
frequenti e regolari, a occhio nudo o
con appropriati strumenti, con i
compagni e autonomamente, di una
porzione di ambiente vicino;
individuare gli elementi che lo
caratterizzano e i loro cambiamenti
nel tempo.
-Conoscere la struttura del suolo
sperimentando con rocce, sassi e
terricci; osservare le caratteristiche
dell’acqua e il suo ruolo
nell’ambiente.
-Ricostruire e interpretare il
movimento dei diversi oggetti celesti,
rielaborandoli anche attraverso giochi
col corpo.
L’UOMO, I VIVENTI E
L’AMBIENTE
-Descrivere e interpretare il
funzionamento del corpo come
sistema complesso situato in un
ambiente; costruire modelli plausibili
sul funzionamento dei diversi
apparati, elaborare primi modelli
intuitivi di struttura cellulare.
-Avere cura della propria salute anche
dal punto di vista alimentare e
motorio. Acquisire le prime
informazioni sulla riproduzione e la
sessualità.
-Riconoscere, attraverso l’esperienza
di coltivazioni, allevamenti, ecc. che
la vita di ogni organismo è in
relazione con altre e differenti forme
di vita.
-Elaborare i primi elementi di
classificazione animale e vegetale
sulla base di osservazioni personali.
-Proseguire l’osservazione e
l’interpretazione delle trasformazioni
ambientali, ivi comprese quelle
globali, in particolare quelle
conseguenti all’azione modificatrice
-Comprendere il senso delle grandi
classificazioni, riconoscere nei fossili
indizi per ricostruire nel tempo le
trasformazioni dell’ambiente fisico, la
successione e l’evoluzione delle specie.
Realizzare esperienze quali ad esempio:
in coltivazioni e allevamenti, osservare
della variabilità in individui della stessa
specie.
-Sviluppare progressivamente la
capacità di spiegare il funzionamento
macroscopico dei viventi con un
modello cellulare (collegando per
esempio: la respirazione con la
respirazione cellulare, l’alimentazione
con il metabolismo cellulare, la crescita
e lo sviluppo con la duplicazione delle
cellule, la crescita delle piante con la
fotosintesi). Realizzare esperienze quali
ad esempio: dissezione di una pianta,
modellizzazione di una cellula,
osservazione di cellule vegetali al
microscopio, coltivazione di muffe e
microorganismi.
-Conoscere le basi biologiche della
trasmissione dei caratteri ereditari
acquisendo le prime elementari nozioni
di genetica.
-Acquisire corrette informazioni sullo
sviluppo puberale e la sessualità;
sviluppare la cura e il controllo della
propria salute attraverso una corretta
alimentazione; evitare
consapevolmente i danni prodotti dal
fumo e dalle droghe.
-Assumere comportamenti e scelte
personali ecologicamente sostenibili.
Rispettare e preservare la biodiversità
nei sistemi ambientali. Realizzare
esperienze quali ad esempio:
costruzione di nidi per uccelli selvatici,
adozione di uno stagno o di un bosco.
35
dell’uomo.
LA CONOSCENZA DEL
MONDO-IL SE E L’ALTRO
STORIA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Il bambino
7-Sa collocare le azioni quotidiane
nel tempo della giornata e della
settimana;
8-Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo;
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
ILSE E L’ALTRO
Il bambino
3- Sa di avere una storia personale
e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
5-Pone domande sui temi religiosi,
sulle diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
6-Si orienta nelle prime
generalizzazioni di passato,
presente, futuro
7-Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle città e delle
piccole comunità.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Conosce elementi significativi del
passato del suo ambiente di vita.
2. Usa la linea del tempo, per
collocare un fatto o un periodo
storico.
3. Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni delle società e civiltà
che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal Paleolitico alla
fine del mondo antico, con
possibilità di apertura e di
confronto con la
contemporaneità, con particolare
riferimento alla storia del passato
dell’Italia.
4. Individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
5. Organizza la conoscenza,
tematizzando ed usando semplici
categorie(alimentazione, difesa,
cultura).
6. Comprende semplici testi storici e
sa individuarne e caratteristiche.
7. Usa carte geo-storiche, anche con
l’ausilio di strumenti informatici.
8. Sa raccontare i fatti studiati.
9. Riconosce le tracce storiche
presenti sul territorio e
comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici anche
mediante l’uso di risorse digitali.
2. Produce informazioni storiche
con fonti di vario genere – anche
digitali – e le sa organizzare in
testi.
3. Comprende testi storici e li sa
rielaborare con un personale
metodo di studio.
4. Espone oralmente e con scritture
– anche digitali – le conoscenze
storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le
proprie riflessioni.
5. Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nella complessità del
presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i
problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
6. Comprende aspetti, processi e
avvenimenti fondamentali della
storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere
medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita
della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti
con il mondo antico.
7. Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
europea medievale, moderna e
contemporanea, anche con
possibilità di aperture e confronti
con il mondo antico.
8. Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
mondiale, dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione.
9. Conosce aspetti e processi
essenziali della storia del suo
ambiente.
10. Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità
e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:-La
conoscenza del mondo
7-Cogliere le principali azioni della
giornata
-Saper collocare le principali azioni
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE
TERZA
USO DELLE FONTI
-Individuare le tracce e usarle come
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
USO DELLE FONTI
–Conoscere alcune procedure e
tecniche di lavoro nei siti
archeologici, nelle biblioteche e
36
nell’arco della settimana
8-Percepire la sequenza temporale
Prima-Dopo
-Riferire eventi del passato recente
-Formulare ipotesi in un futuro
immediato e prossimo
-saper mettere in sequenza le
immagini di una storia ascoltata
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:-il se e
l’altro
3- Saper parlare della propria
famiglia
-Riconoscersi appartenenti al
gruppo famiglia
-Comprendere le relazioni parentali
-Ricostruire la propria storia e
confrontarle con quelle dei
compagni
5-6-Riconoscere il valore di alcuni
temi religiosi
-Conoscere elementi culturali
diversi da quelli appartenenti al
proprio territorio e confrontarli
-Condividere regole di
comportamento e assumerle come
strumenti indispensabili alla
convivenza
-Riflettere sui comportamenti
pericolosi
-Partecipare alla vita quotidiana
assumendo ruoli
-Rispettare le altre forme di vita
-Sapersi orientare all’interno degli
spazi scolastici
-Sapersi orientare rispetto ad azioni
svolte nell’imminente
passato,presente o futuro
7-Avere familiarità con il proprio
territorio
-Conoscere gli uffici pubblici, le
figure istituzionali più importanti e
le loro funzioni
fonti per produrre conoscenze sul
proprio passato, della generazione
degli adulti e della comunità di
appartenenza.
-Ricavare da fonti di tipo diverso
informazioni e conoscenze su
aspetti del passato.
ORGANIZZAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
-Rappresentare graficamente e
verbalmente le attività, i fatti vissuti
e narrati.
-Riconoscere relazioni di
successione e di contemporaneità,
durata, periodi, cicli temporali,
mutamenti in fenomeni ed
esperienze vissute e narrate.
-Comprendere la funzione degli
strumenti convenzionali per la
misurazione e la rappresentazione
del tempo (orologio, calendario,
linea temporale…).
STRUMENTI CONCETTUALI
-Seguire e comprendere vicende
storiche attraverso l’ascolto o
lettura di testi dell’antichità, di
storie, racconti, biografie di grandi
del passato.
-Organizzare le conoscenze
acquisite in semplici schemi
temporali.
-Individuare analogie e differenze
attraverso il confronto tra quadri
storico-sociali diversi, lontani nello
spazio e nel tempo.
PRODUZIONE SCRITTA E
ORALE
-Rappresentare conoscenze e
concetti apprese mediante grafismi,
di segni, testi scritti e con risorse
digitali.
-Riferire in modo semplice e
coerente le conoscenze acquisite
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE
QUINTA
USO DELLE FONTI
-Produrre informazioni con fonti di
diversa natura utili alla
ricostruzione di un fenomeno
storico.
-Rappresentare, in un quadro
storico-sociale, le informazioni che
scaturiscono dalle tracce del passato
presenti sul territorio vissuto.
ORGANIZZAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
-Leggere una carta storico-
geografica relativa alle civiltà
negli archivi.
–Usare fonti di diverso tipo
(documentarie, iconografiche,
narrative, materiali, orali, digitali,
ecc.) per produrre conoscenze su
temi definiti.
ORGANIZZAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
–Selezionare e organizzare le
informazioni con mappe, schemi,
tabelle, grafici e risorse digitali.
–Costruire grafici e mappe spazio-
temporali, per organizzare le
conoscenze studiate.
–Collocare la storia locale in
relazione con la storia italiana,
europea, mondiale.
–Formulare e verificare ipotesi
sulla base delle informazioni
prodotte e delle conoscenze
elaborate.
STRUMENTI CONCETTUALI
–Comprendere aspetti e strutture
dei processi storici italiani, europei
e mondiali.
–Conoscere il patrimonio culturale
collegato con i temi affrontati.
–Usare le conoscenze apprese per
comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza
civile.
PRODUZIONE SCRITTA E
ORALE
–Produrre testi, utilizzando
conoscenze selezionate da fonti di
informazione diverse,
manualistiche e non, cartacee e
digitali.
– Argomentare su conoscenze e
concetti appresi usando il
linguaggio specifico della
disciplina.
37
studiate.
-Usare cronologie e carte storico-
geografiche per rappresentare le
conoscenze.
-Confrontare i quadri storici delle
civiltà affrontate.
STRUMENTI CONCETTUALI
-Usare il sistema di misura
occidentale del tempo storico
(avanti Cristo/ dopo Cristo) e
comprendere i sistemi di misura del
tempo storico di altre civiltà.
-Elaborare rappresentazioni
sintetiche delle società studiate,
mettendo in rilievo le relazioni fra
gli elementi caratterizzanti.
PRODUZIONE SCRITTA E
ORALE
-Confrontare aspetti caratterizzanti
le diverse società studiate anche in
rapporto al presente.
-Ricavare e produrre informazioni
da grafici, tabelle, carte storiche,
reperti iconografici e consultare
testi di genere diverso, manualistici
e non, cartacei e digitali.
-Esporre con coerenza conoscenze e
concetti appresi, usando il
linguaggio specifico della
disciplina.
-Elaborare in testi orali e scritti gli
argomenti studiati, anche usando
risorse digitali.
39
LA CONOSCENZA DEL
MONDO-IL SE E L’ALTRO-
GEOGRAFIA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
L’alunno:
4.Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini
come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra ecc…;
5. Segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
7-Sa collocare le azioni quotidiane
nel tempo della giornata e della
settimana;
8-Riferisce correttamente eventi del
passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e
prossimo;
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
IL SE E L’ALTRO
L’alunno:
3- Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le mette a
confronto con altre.
5-Pone domande sui temi religiosi,
sulle diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima consapevolezza
dei propri diritti e doveri, delle
regole del vivere insieme.
7-Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle città e delle
piccole comunità.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Si orienta nello spazio
circostante e sulle carte
geografiche, utilizzando
riferimenti topologici e punti
cardinali.
2. Utilizza il linguaggio della geo-
graficità per interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi
cartografici e carte tematiche,
progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
3. Ricava informazioni geografiche
da una pluralità di fonti
(cartografiche, satellitari,
tecnologie digitali, artistico-
letterarie).
4. Riconosce e denomina i
principali “oggetti” geografici
fisici (fiumi, monti, pianure,
coste, colline, laghi, mari, oceani
etc).
5. Individua i caratteri che
connotano i paesaggi (di
montagna, collina, pianura,
vulcanici etc) con particolare
attenzione a quelli italiani e
individua analogie e differenze
con i principali paesaggi europei
e di altri continenti.
6. Coglie nei paesaggi mondiali
della storia le progressive
trasformazioni operate
dall’uomo sul paesaggio
naturale.
7. Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema
territoriale, costituito da elementi
fisici e antropici legati da
rapporti di connessione e/o di
interdipendenza
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Si orienta nello spazio e sulle
carte di diversa scala in base ai
punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una
carta geografica a grande scala
facendo ricorso a punti di
riferimento fissi.
2. Utilizza opportunamente carte
geografiche, fotografie attuali e
d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni
digitali, grafici, dati statistici,
sistemi informativi geografici
per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
3. Riconosce nei paesaggi europei e
mondiali, raffrontandoli in
particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e
valorizzare.
4. Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani, nello
spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell’uomo sui
sistemi territoriali alle diverse
scale geografiche.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:-la
conoscenza del mondo
4-5 Utilizzare i descrittori spaziali
-Saper localizzare gli oggetti nello
spazio secondo indicazioni
-Riconoscere le relazioni spaziali
-Eseguire correttamente un percorso
in base ad indicazioni verbali
-Rappresentare spazi conosciuti
-Riconoscere e diversificare gli
spazi dell’ambiente scuola
7-Cogliere le principali azioni della
giornata
-Saper collocare le principali azioni
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE
TERZA
ORIENTAMENTO
-Muoversi consapevolmente nello
spazio circostante, orientandosi
attraverso punti di riferimento,
utilizzando gli indicatori topologici
(avanti, indietro, sinistra, destra
etc) e le mappe di spazi noti che si
formano nella mente (carte
mentali).
LINGUAGGIO DELLA GEO-
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
ORIENTAMENTO
-Orientarsi sulle carte e orientare le
carte a grande scala in base ai punti
cardinali (anche con l’utilizzo della
bussola) e a punti di riferimento
fissi.
-Orientarsi nelle realtà territoriali
lontane, anche attraverso l’utilizzo
dei programmi multimediali di
visualizzazione dall’alto.
LINGUAGGIO DELLA GEO-
GRAFICITÀ
40
nell’arco della settimana
8-Percepire la sequenza temporale
Prima-Dopo
-Riferire eventi del passato recente
-Formulare ipotesi in un futuro
immediato e prossimo
-saper mettere in sequenza le
immagini di una storia ascoltata
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:- il se e
l’altro
3- Saper parlare della propria
famiglia
-Riconoscersi appartenenti al
gruppo famiglia
-Comprendere le relazioni parentali
-Ricostruire la propria storia e
confrontarle con quelle dei
compagni
5-Riconoscere il valore di alcuni
temi religiosi
-Conoscere elementi culturali
diversi da quelli appartenenti al
proprio territorio e confrontarli
-Condividere regole di
comportamento e assumerle come
strumenti indispensabili alla
convivenza
-Sapersi orientare all’interno degli
spazi scolastici
7-Avere familiarità con il proprio
territorio
-Conoscere gli uffici pubblici, le
figure istituzionali più importanti e
le loro funzioni
GEOGRAFICITA’
-Rappresentare in prospettiva
verticale oggetti e ambienti noti
(pianta dell’aula etc) e tracciare
percorsi effettuati nello spazio
circostante.
-Leggere e interpretare la pianta
dello spazio vicino.
PAESAGGIO
-Conoscere il territorio circostante
attraverso l’approccio percettivo e
l’osservazione diretta.
-Individuare e descrivere gli
elementi fisici e antropici che
caratterizzano i paesaggi
dell’ambiente di vita della propria
regione.
REGIONE E SISTEMA
TERRITORIALE
-Comprendere che il territorio è
uno spazio organizzato e
modificato dall’attività umana.
-Riconoscere, nel proprio ambiente
di vita, le funzioni dei vari spazi e
le loro connessioni, gli interventi
positivi e negativi dell’uomo e
progettare soluzioni, esercitando la
cittadinanza attiva.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE
QUINTA
ORIENTAMENTO
-Orientarsi utilizzando la bussola e
i punti cardinali anche in relazione
al sole.
-Estendere le proprie carte mentali
al territorio italiano, all’Europa e ai
diversi continenti, attraverso gli
strumenti dell’osservazione
indiretta (filmati e foto, documenti
cartografici, immagini da
telerilevamento, elaborazione
digitale etc)
LINGUAGGIO DELLA GEO-
GEOGRAFICITA’
-Analizzare i principali caratteri
fisici del territorio, fatti e fenomeni
locali e globali, interpretando carte
geografiche di diversa scala, carte
tematiche, grafici, elaborazioni
digitali, repertori statistici relativi a
indicatori socio-demografici ed
economici.
-Localizzare sulla carta geografica
dell’Italia le regioni fisiche,
storiche e amministrative;
localizzare sul planisfero e sul
globo la posizione dell’Italia in
Europa e nel mondo.
-Localizzare le regioni fisiche
principali e i grandi caratteri dei
diversi continenti e degli oceani.
PAESAGGIO
-Leggere e interpretare vari tipi di
carte geografiche (da quella
topografica al planisfero),
utilizzando scale di riduzione,
coordinate geografiche e
simbologia.
-Utilizzare strumenti tradizionali
(carte, grafici, dati statistici,
immagini, ecc.) e innovativi
(telerilevamento e cartografia
computerizzata) per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni
territoriali.
PAESAGGIO
-Interpretare e confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi italiani,
europei e mondiali, anche in
relazione alla loro evoluzione nel
tempo.
-Conoscere temi e problemi di
tutela del paesaggio come
patrimonio naturale e culturale e
progettare azioni di valorizzazione.
REGIONE E SISTEMA
TERRITORIALE
-Consolidare il concetto di regione
geografica (fisica, climatica,
storica, economica) applicandolo
all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti.
-Analizzare in termini di spazio le
interrelazioni tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed economici
di portata nazionale, europea e
mondiale.
-Utilizzare modelli interpretativi di
assetti territoriali dei principali
Paesi europei.
41
-Conoscere gli elementi che
caratterizzano i principali paesaggi
italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie e le
differenze (anche in relazione ai
quadri socio-storici del passato) e
gli elementi di particolare valore
ambientale e culturale da tutelare e
valorizzare.
REGIONE E SISTEMA
TERRITORIALE
-Acquisire il concetto di regione
geografica (fisica, climatica,
storico-culturale, amministrativa) e
utilizzarlo a partire dal contesto
italiano.
-Individuare problemi relativi alla
tutela e valorizzazione del
patrimonio naturale e culturale,
proponendo soluzioni idonee nel
proprio contesto di vita.
43
IL CORPO E IL MOVIMENTO- EDUCAZIONE FISICA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Il bambino:
1. Vive pienamente la propria
corporeità, ne percepisce il
potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che
gli consentono una buona
autonomia nella gestione della
giornata a scuola.
2. Riconosce i segnali e i ritmi del
proprio corpo, le differenze
sessuali e di sviluppo e adotta
pratiche corrette di cura di sé, di
igiene e di sana alimentazione.
3. Prova piacere nel movimento e
sperimenta schemi posturali e
motori, li applica nei giochi
individuali e di gruppo, anche
con l’uso di piccoli attrezzi ed è
in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno
della scuola e all’aperto.
4. Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, si coordina con
gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione
espressiva.
5. Conosce il proprio corpo, le sue
diverse parti e rappresenta il
corpo in stasi e in movimento.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e posturali
nel continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali
contingenti.
2. Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicale e coreutiche.
3. Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
maturare competenze di gioco
sport anche come orientamento
alla futura pratica sportiva.
4. Sperimenta, in forma
semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
5. Agisce rispettando i criteri base
di sicurezza per sé e per gli altri,
sia nel movimento che nell’uso
degli attrezzi e trasferisce tale
competenza nell’ambiente
scolastico ed extrascolastico.
6. Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo, a un
corretto regime alimentare e alla
prevenzione dell’uso di sostanze
che inducono dipendenza.
7. Comprende, all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. È consapevole delle proprie
competenze motorie sia nei punti
di forza che nei limiti.
2. Utilizza le abilità motorie e
sportive acquisite adattando il
movimento in situazione.
3. Utilizza gli aspetti comunicativo-
relazionali del linguaggio
motorio per entrare in relazione
con gli altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi (fair
– play) come modalità di
relazione quotidiana e di rispetto
delle regole.
4. Riconosce, ricerca e applica a se
stesso comportamenti di
promozione dello “star bene” in
ordine a un sano stile di vita e
alla prevenzione.
5. Rispetta criteri base di sicurezza
per sé e per gli altri.
6. È capace di integrarsi nel gruppo,
di assumersi responsabilità e di
impegnarsi per il bene comune.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1- Stabilire relazioni corporee
attraverso il contatto con gli altri e
gli oggetti
-Utilizzare il linguaggio non
verbale e la drammatizzazione per
esprimersi
-Sviluppare la conoscenza del
proprio corpo attraverso
l’esperienza sensoriale e perceTtiva
2-Prendere coscienza della propria
identità sessuale
-Capire l’importanza di una sana
abitudine igienico-alimentare
-Assumere corrette pratiche di
igiene
-Conoscere gli alimenti della
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL CORPO E LA SUA
RELAZIONE CON LO SPAZIO
E IL TEMPO
-Coordinare e utilizzare diversi
schemi motori combinati tra loro.
-Saper controllare e gestire le
condizioni di equilibrio statico-
dinamico del proprio corpo.
-Organizzare e gestire
l’orientamento del proprio corpo in
riferimento alle principali
coordinate spaziali e temporali
(contemporaneità, successione e
reversibilità) e a strutture ritmiche.
-Riconoscere e riprodurre semplici
sequenze ritmiche con il proprio
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL CORPO E LA SUA
RELAZIONE CON LO SPAZIO
E IL TEMPO
-Saper utilizzare e trasferire le
abilità per la realizzazione dei gesti
tecnici dei vari sport.
-Saper utilizzare l’esperienza
motoria acquisita per risolvere
situazioni nuove o inusuali.
-Utilizzare e correlare le variabili
spazio-temporali funzionali alla
realizzazione del gesto tecnico in
ogni situazione sportiva.
-Sapersi orientare nell’ambiente
naturale e artificiale anche
attraverso ausili specifici (mappe,
44
propria dieta
3-Armonizzare i propri movimenti
liberi, spontanei o guidati con quelli
dei compagni
-Controllare gli schemi dinamici
grosso e fino motori per adattarli
alla situazione
-Muoversi riconoscendo le
relazioni spaziali
-Precisare la coordinazione oculo-
manuale attraverso giochi motori
-Utilizzare piccoli attrezzi
-Rafforzare la coordinazione oculo-
manuale con esercizi di
pregrafismo e riproduzione di
numeri e lettere
4-Conoscere il significato di rischio
e pericolo
-Comprendere le istruzioni di un
gioco e coordinarsi con gli altri per
eseguirlo
-Lavorare con giochi motori nei
circuiti: singolarmente, a coppie e
in gruppo
-Esercitare le potenzialità ritmiche
ed espressive del corpo
-Narrare di se con il corpo e la
parola
5-Conoscere globalmente il proprio
corpo.
-Percepire, riconoscere e
denominare le parti del corpo su di
sé e sugli altri.
-Rappresentare il corpo in stasi e in
movimento
corpo e con attrezzi.
--Acquisire consapevolezze delle
funzioni fisiologiche (cardio –
respiratorie e muscolari) e dei loro
cambiamenti in relazione e
conseguenti all’esercizio fisico,
sapendo anche modulare e
controllare l’impiego delle capacità
condizionali (forza, resistenza,
velocità) adeguandole all’intensità
e alla durata del compito motorio.
IL LINGUAGGIO DEL
CORPO COME MODALITA’
COMUNICATIVO-
ESPRESSIVA -Utilizzare in modo personale il
corpo e il movimento per
esprimersi, comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti,
anche nelle forme della
drammatizzazione e della danza.
-Assumere e controllare in forma
consapevole diversificate posture
del corpo con finalità espressive.
-Comprendere il linguaggio dei
gesti.
-Organizzare condotte motorie
sempre più complesse, coordinando
vari schemi di movimento in
simultaneità e in successione.
-Riconoscere e valutare traiettorie,
distanze, ritmi esecutivi e
successioni temporali delle azioni
motorie, sapendo organizzare il
proprio movimento nello spazio in
relazione a sé, agli altri e agli
oggetti.
-Organizzare condotte motorie
sempre più complesse, coordinando
vari schemi di movimento in
simultaneità e in successione.
-Riconoscere e valutare traiettorie,
distanze, ritmi esecutivi e
successioni temporali delle azioni
motorie, sapendo organizzare il
proprio movimento nello spazio in
relazione a sé, agli altri e agli
oggetti.
IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
-Applicare correttamente modalità
esecutiva di numerosi giochi di
movimento e presportivi,
individuali e di squadra, e nel
contempo assumere un
atteggiamento positivo di fiducia
verso il proprio corpo accettando i
propri limiti, cooperando e
interagendo positivamente con gli
altri, consapevoli del “valore” delle
regole e dell’importanza di
rispettarle.
-Utilizzare in forma originale e
creativa modalità espressive e
bussole).
IL LINGUAGGIO DEL CORPO
COME MODALITÀ
COMUNICATIVO-
ESPRESSIVA
-Conoscere e applicare semplici
tecniche di espressione corporea
per rappresentare idee, stati
d’animo e storie mediante
gestualità e posture svolte in forma
individuale, a coppie, in gruppo.
-Saper decodificare i gesti di
compagni e avversari in situazione
di gioco e di sport.
-Saper decodificare i gesti arbitrali
in relazione all’applicazione del
regolamento di gioco.
IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
-Padroneggiare le capacità
coordinative adattandole alle
situazioni richieste dal gioco in
forma originale e creativa,
proponendo anche varianti.
-Sa realizzare strategie di gioco,
mette in atto comportamenti
collaborativi e partecipa in forma
propositiva alle scelte della
squadra.
-Conoscere e applicare
correttamente il regolamento
tecnico degli sport praticati
assumendo anche il ruolo di arbitro
o di giudice.
-Saper gestire in modo consapevole
le situazioni competitive, in gara e
non, con autocontrollo e rispetto
per l’altro, sia in caso di vittoria sia
in caso di sconfitta.
SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONE E SICUREZZA
-Essere in grado di conoscere i
cambiamenti morfologici
caratteristici dell’età ed applicarsi a
seguire un piano di lavoro
consigliato in vista del
miglioramento delle prestazioni.
-Essere in grado di distribuire lo
sforzo in relazione al tipo di attività
richiesta e di applicare tecniche di
controllo respiratorio e di
rilassamento muscolare a
conclusione del lavoro.
-Saper disporre, utilizzare e riporre
correttamente gli attrezzi
salvaguardando la propria e l’altrui
sicurezza.
-Saper adottare comportamenti
appropriati per la sicurezza propria
e dei compagni anche rispetto a
possibili situazioni di pericolo.
-Praticare attività di movimento per
migliorare la propria efficienza
fisica riconoscendone i benefici.
45
corporale anche attraverso forme di
drammatizzazione, sapendo
trasmettere nel contempo contenuti
emozionali.
-Elaborare semplici coreografie o
sequenze di movimento.
-Conoscere e applicare i principali
elementi tecnici semplificati di
molteplici discipline sportive.
-Partecipare attivamente ai giochi
sportivi e non, organizzati anche in
forma di gara, collaborando con gli
altri, accettando la sconfitta,
rispettando le regole, accettando la
diversità, manifestando senso di
responsabilità.
SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONE E SICUREZZA
-Utilizzare in modo corretto e
appropriato gli attrezzi e gli spazi
di attività.
-Assumere comportamenti adeguati
per la prevenzione degli infortuni e
per la sicurezza nei vari ambienti di
vita.
-Riconoscere il rapporto tra
alimentazione ed esercizio fisico in
relazione a sani stili di vita.
Acquisire consapevolezza delle
funzioni fisiologiche (cardio-
respiratorie e muscolari) e dei loro
cambiamenti in relazione
all’esercizio fisico.
-Conoscere ed essere consapevoli
degli effetti nocivi legati
all’assunzione di integratori, di
sostanze illecite o che inducono
dipendenza (doping, droghe,
alcool).
47
IMMAGINI, SUONI, COLORI- MUSICA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Il bambino:
1-Comunica, esprime emozioni,
racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
2-Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di animazione…);
sviluppa interesse per l’ascolto
della musica..
3-Scopre il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti.
4-Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro-musicali.
5-Esplora i primi alfabeti musicali
di base, utilizzando eventualmente i
simboli di una notazione informale
per codificare i suoni percepiti e
riprodurli.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Esplora, discrimina ed elabora
eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
2. Esplora diverse possibilità
espressive della voce, di oggetti
sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso
e gli altri; fa uso di forme di
notazione analogiche o
codificate.
3. Articola combinazioni timbriche,
ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari; le esegue con
la voce, il corpo e gli strumenti,
ivi compresi quelli della
tecnologia informatica.
4. Improvvisa liberamente e in
modo creativo, imparando
gradualmente a dominare le
tecniche e materiali.
5. Esegue, da solo e in gruppo,
semplici brani vocali o
strumentali, appartenenti a generi
e culture differenti, utilizzando
anche strumenti didattici e auto-
costruiti.
6. Riconosce gli elementi costitutivi
di un semplice brano musicale.
7. Ascolta, interpreta e descrive
brani musicali di diverso genere.
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
L’alunno:
1. Partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze
musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani
strumentali e vocali appartenenti
a generi e culture differenti.
2. Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi
e alla produzione di brani
musicali.
3. È in grado di ideare e realizzare,
anche attraverso
l’improvvisazione o partecipando
a processi di elaborazione
collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto
critico con modelli appartenenti
al patrimonio musicale,
utilizzando anche sistemi
informatici.
4. Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria
esperienza musicale e ai diversi
contesti storico-culturali.
5. Integra con altri saperi e altre
pratiche artistiche le proprie
esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e
sistemi di codifica.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1- Esprimersi e comunicare in
modo narrativo-teatrale
-Esprimere emozioni e sentimenti
attraverso la mimica
-Partecipare a giochi con ruoli
2-Mostrare interesse verso brevi
spettacoli di vario tipo
-Partecipare all’esecuzione
collettiva di canti, filastrocche e
balli
-Conoscere alcune opere d’arte
famose
-Esplorare opere d’arte per trovare
modi nuovi di rappresentare
3-Produrre suoni utilizzando il
proprio corpo e gli oggetti come
uno strumento musicale
-Coordinare i movimenti
associandoli alla musica
-Collaborare alla realizzazione di
interpretazioni collettive vocali e
strumentali
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
-Usare la voce, lo strumentario
ritmico e gli oggetti sonori per
riprodurre fatti sonori e semplici
brani musicali.
-Discriminare i suoni in base alle
loro caratteristiche.
-Cogliere all’ascolto gli aspetti
espressivi e strutturali di un brano
musicale, traducendoli con parole e
azioni motorie.
-Riconoscere e riprodurre suoni di
diversa intensità, durata, timbro,
altezza.
-Eseguire in gruppo semplici brani
vocali e strumentali, curando
l’espressività e l’accuratezza
esecutiva in relazione ai diversi
parametri sonori.
-Leggere partiture ritmiche e
melodiche convenzionali e non.
-Codificare il suono: scrivere
partiture ritmiche e melodiche con
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
-Eseguire in modo espressivo,
collettivamente e individualmente,
brani vocali e strumentali di diversi
generi e stili, anche avvalendosi di
strumentazioni elettroniche.
-Improvvisare, rielaborare,
comporre brani musicali vocali e
strumentali, utilizzando sia strutture
aperte, sia semplici schemi ritmico-
melodici.
-Riconoscere e classificare anche
stilisticamente i più importanti
elementi costitutivi del linguaggio
musicale.
-Conoscere, descrivere e
interpretare in modo critico opere
d’arte musicali e
progettare/realizzare eventi sonori
che integrino altre forme artistiche,
quali danza, teatro, arti visive e
multimediali.
-Decodificare e utilizzare la
48
-Tradurre in immagini suoni
percepiti
4-Affinare la percezione uditiva
rispetto al suono e al silenzio
-Distinguere suoni di timbro
differente
-Adeguare il movimento alle parole
e alla velocità di un ritmo
-Riprodurre una breve sequenza
ritmica
5- Affinare il senso estetico
attraverso l’ascolto attivo
-Percepire e apprendere semplici
ritmi basilari della musica
-Comporre, con suoni lunghi, brevi
e pause, una sequenza ritmica e
riprodurla
-Individuare gli strumenti musicali
dal loro suono
-Conoscere le caratteristiche del
suono (timbro-durata-intensità).
segni convenzionali e non.
-Utilizzare voce e strumenti in
modo consapevole e creativo,
ampliando le propria capacità di
interpretazione sonoro-musicale.
-Leggere canti e partiture sempre
più complessi, anche a due voci
pari.
-Interpretare e tradurre in altri
codici (verbale, grafico, del corpo e
del movimento) un brano musicale.
-Rappresentare gli elementi
sintattici basilari di eventi sonori
musicali attraverso sistemi
simbolici.
notazione tradizionale e altri
sistemi di scrittura.
-Orientare la costruzione della
propria identità musicale,
ampliarne l’orizzonte valorizzando
le proprie esperienze, il percorso
svolto e le opportunità offerte dal
contesto.
-Accedere alle risorse musicali
presenti in rete e utilizzare software
specifici per elaborazioni sonore e
musicali.
50
LA CONOSCENZA DEL
MONDO-
IMMAGINI SUONI COLORI
TECNOLOGIA
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Il bambino:
6-Si interessa a macchine ed a
strumenti tecnologici, prova a
scoprirne le funzioni e i possibili
usi
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino:
8-Esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. Riconosce e identifica nell’ambiente
che lo circonda elementi e fenomeni di
tipo artificiale.
2. E’a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo
di energia, e del relativo impatto
ambientale.
3. Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne il
funzionamento.
4. Sa ricavare informazioni utili di sua
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini o
altra documentazione tecnica e
commerciale.
5. Si orienta fra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni.
6. Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del
disegno tecnico o strumenti
multimediali.
7. Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti
della tecnologia attuale.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO:
6-8-Scoprire le funzioni e gli usi
di macchine e strumenti
tecnologici
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
VEDERE E OSSERVARE
-Eseguire semplici misurazioni e rilievi
fotografici sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
-Leggere e ricavare informazioni utili da
guide d’uso o istruzioni di montaggio.
-Impiegare alcune regole del disegno
tecnico per rappresentare semplici
oggetti.
-Effettuare prove ed esperienze sulle
proprietà dei materiali più comuni.
-Riconoscere e documentare le funzioni
principali di una nuova applicazione
informatica.
-Rappresentare i dati dell’osservazione
attraverso tabelle, mappe, diagrammi,
disegni, testi.
PREVEDERE E IMMAGINARE
-Effettuare stime approssimative su pesi
o misure di oggetti dell’ambiente
scolastico.
-Prevedere le conseguenze di decisioni o
comportamenti personali o relative alla
propria classe.
-Riconoscere i difetti di un oggetto e
immaginarne possibili miglioramenti.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
VEDERE, OSSERVARE E
SPERIMENTARE
-Eseguire misurazioni e rilievi grafici o
fotografici sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
-Leggere e interpretare semplici
disegni tecnici ricavandone
informazioni qualitative e quantitative.
-Impiegare gli strumenti e le regole del
disegno tecnico nella rappresentazione
di oggetti o processi.
-Effettuare prove e semplici indagini
sulle proprietà fisiche, chimiche,
meccaniche e tecnologiche di vari
materiali.
-Accostarsi a nuove applicazioni
informatiche esplorandone le funzioni
e le potenzialità.
PREVEDERE, IMMAGINARE E
PROGETTARE -Effettuare
stime di grandezze fisiche riferite a
materiali e oggetti dell’ambiente
scolastico.
-Valutare le conseguenze di scelte e
decisioni relative a situazioni
problematiche.
51
-Pianificare la fabbricazione di un
semplice oggetto elencando gli strumenti
e i materiali necessari.
-Simulare l’organizzazione di una gita o
di una visita ad un museo usando internet
per reperire notizie e informazioni.
INTERVENIRE E TRASFORMARE -Smontare semplici oggetti e
meccanismi, apparecchiature obsolete o
altri dispositivi comuni.
-Eseguire interventi di decorazione,
riparazione e manutenzione sul proprio
corredo scolastico.
-Realizzare un oggetto in cartoncino
descrivendo e documentando la sequenza
delle operazioni.
-Utilizzare semplici procedure per la
selezione, la preparazione e la
presentazione degli alimenti.
-Cercare, selezionare, scaricare e
installare sul computer un comune
programma di utilità.
-Immaginare modifiche di oggetti e
prodotti di uso quotidiano in relazione
a nuovi bisogni o necessità.
-Pianificare le diverse fasi per la
realizzazione di un oggetto impiegando
materiali di uso quotidiano.
-Progettare una gita d’istruzione o la
visita a una mostra usando internet per
reperire e selezionare le informazioni
utili.
INTERVENIRE, TRASFORMARE
E PRODURRE
-Smontare e rimontare semplici oggetti,
apparecchiature elettroniche o altri
dispositivi comuni.
-Utilizzare semplici procedure per
eseguire prove sperimentali nei vari
settori della tecnologia (ad esempio:
preparazione e cottura degli alimenti).
-Rilevare e disegnare la propria
abitazione o altri luoghi anche
avvalendosi di software specifici.
-Eseguire interventi di riparazione e
manutenzione sugli oggetti dell’arredo
scolastico o casalingo.
-Costruire oggetti con materiali
facilmente reperibili a partire da
esigenze e bisogni concreti.
-Programmare ambienti informatici e
elaborare semplici istruzioni per
controllare il comportamento
di un robot.
RELIGIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino:
Scopre nel Vangelo la persona e
l’insegnamento di Gesù, da cui
apprende che Dio è Padre di tutti
e che la Chiesa è la comunità di
uomini e donne riunite nel suo
nome, per sviluppare un positivo
senso di sé e sperimentare
relazioni serene con gli altri,
anche appartenenti a differenti
tradizioni culturali e religiose.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1.Maturare un positivo senso di
se in relazione e nel rispetto
dell’altro
2. Scoprire in Gesù un amico e
interiorizzare i valori sociali ed
umani dei suoi insegnamenti.
I DISCORSI E LE PAROLE.
Il bambino:
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
DA INSERIRE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
L’alunno:
1. È aperto alla sincera ricerca della
verità e sa interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di
senso, cogliendo l’intreccio tra
dimensione religiosa e culturale. A
partire dal contesto in cui vive, sa
interagire con persone di religione
differente, sviluppando un’identità
capace di accoglienza, confronto e
dialogo.
2. Individua, a partire dalla Bibbia, le
tappe essenziali e i dati oggettivi
della storia della salvezza, della vita
e dell’insegnamento di Gesù, del
cristianesimo delle origini.
3. Ricostruisce gli elementi
fondamentali della storia della
Chiesa e li confronta con le vicende
della storia civile passata e recente
elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
4. Riconosce i linguaggi espressivi
della fede (simboli, preghiere, riti,
ecc.), ne individua le tracce presenti
in ambito locale, italiano, europeo e
52
Impara alcuni termini del
linguaggio cristiano, ascoltando
semplici racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi appresi, per sviluppare
una comunicazione significativa
anche in ambito religioso.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1.Conoscere e saper narrare il
racconto della creazione
2.Conoscere e saper narrare gli
avvenimenti principali della
vita di Gesù.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO.
Il bambino:
Riconosce nei segni del corpo
l’esperienza religiosa propria e
altrui per cominciare a
manifestare anche in questo
modo la propria interiorità,
l’immaginazione e le emozioni.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1. Interiorizzare i sentimenti di
bontà, amore e solidarietà che
hanno caratterizzato la vita dei
santi.
IMMAGINI, SUONI E
COLORI
Il bambino:
Riconosce alcuni linguaggi
simbolici e figurativi
caratteristici delle tradizioni e
della vita dei cristiani (segni,
feste, preghiere, canti, gestualità,
spazi, arte), per poter esprimere
con creatività il proprio vissuto
religioso.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1.Valorizzare la festa
scoprendone il significato di
dono e condivisione.
2 Valorizzare la preghiera quale
dialogo di amicizia con Dio.
LA CONOSCENZA DEL
MONDO.
Il bambino:
Osserva con meraviglia ed
esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da
tanti uomini religiosi come dono
di Dio Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei
nel mondo imparando ad apprezzarli
dal punto di vista artistico, culturale
e spirituale.
5. Coglie le implicazioni etiche della
fede cristiana e le rende oggetto di
riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili. Inizia a
confrontarsi con la complessità
dell’esistenza e impara a dare valore
ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa
con se stesso, con gli altri, con il
mondo che lo circonda.
53
confronti della realtà, abitandola
con fiducia e speranza.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
1. Scoprire nella creazione un
dono d’amore che va custodito
e rispettato
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CLASSE: I
DIO E L’UOMO
-Cogliere nelle domande dell’uomo e
in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
-Comprendere alcune categorie
fondamentali della fede ebraico-
cristiana (rivelazione, promessa,
alleanza, messia, risurrezione, grazia,
Regno di Dio, salvezza…) e
confrontarle con quelle di altre
maggiori religioni.
-Approfondire l’identità storica, la
predicazione e l’opera di Gesù e
correlarle alla fede cristiana che, nella
prospettiva dell’evento pasquale
(passione, morte e risurrezione),
riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto
uomo, Salvatore del mondo che invia
la Chiesa nel mondo.
CLASSE: II
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
-Individuare i testi biblici che hanno
ispirato le principali produzioni
artistiche (letterarie, musicali,
pittoriche…) italiane ed europee.
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
-Comprendere il significato principale
dei simboli religiosi, delle celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della
Chiesa.
-Riconoscere il messaggio cristiano
nell’arte e nella cultura in Italia e in
Europa, nell’epoca tardo-antica,
medievale, moderna e contemporanea.
-Individuare gli elementi specifici
della preghiera cristiana e farne anche
un confronto con quelli di altre
religioni.
-Focalizzare le strutture e i significati
dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri
giorni.
CLASSE: III
DIO E L’UOMO
-Conoscere l’evoluzione storica e il
cammino ecumenico della Chiesa,
realtà voluta da Dio, universale e
locale, articolata secondo carismi e
ministeri e rapportarla alla fede
cattolica che riconosce in essa l’azione
dello Spirito
Santo.
-Confrontare la prospettiva della fede
54
cristiana e i risultati della scienza
come letture distinte ma non
conflittuali dell’uomo e del mondo.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
-Saper adoperare la Bibbia come
documento storico-culturale e
apprendere che nella fede della Chiesa
è accolta
come Parola di Dio.
-Individuare il contenuto centrale di
alcuni testi biblici, utilizzando tutte le
informazioni necessarie ed
avvalendosi
correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI
-Cogliere nelle domande dell’uomo e
in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
-Riconoscere l’originalità della
speranza cristiana, in risposta al
bisogno di salvezza della condizione
umana nella sua fragilità, finitezza ed
esposizione al male.
-Saper esporre le principali
motivazioni che sostengono le scelte
etiche dei cattolici rispetto alle
relazioni affettive e al valore della vita
dal suo inizio al suo termine, in un
contesto di pluralismo culturale e
religioso.
-Confrontarsi con la proposta cristiana
di vita come contributo originale per la
realizzazione di un progetto libero
e responsabile.
56
OBIETTIVI EDUCATIVI
Nel quadro delle Finalità generali, contenute nelle indicazioni nazionali per il curricolo, degli
assi culturali, degli obiettivi individuati per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione, della realtà ambientale e socio-culturale locale, il Collegio dei Docenti Unitario
fissa i seguenti obiettivi che, nel rispetto della libertà d'insegnamento dei singoli Docenti,
devono costituire elementi di convergenza e di unità per tutti gli insegnanti:
1. Sviluppo della persona
2. Sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e
religiose
3. Conquista di corrispondenti capacità di base
4. Conquista di corrispondenti capacità di interazione sociale
5. Consolidamento di capacità decisionali
6. Promozione dell’alfabetizzazione culturale di base attraverso l’acquisizione dei
linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un
orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo
OBIETTIVI SPECIFICI
- Costruire una cultura di sana convivenza civile
- Costruire una comunità umana capace di includere le prospettive locali,
nazionale, europea e mondiale
RISULTATI ATTESI
- Acquisizione di un corretto stile di vita
- Prevenire la dispersione scolastica
- Formare alunni in grado di affrontare con responsabilità le varie situazioni della
vita
OBIETTIVI DIDATTICI
Valorizzare l’alunno nel processo di apprendimento, la sua esperienza e le sue conoscenze.
Valorizzare il modo di pensare, di conoscere e di comunicare proprio dell’alunno
nella sua particolare età, la sua identità psicologica e mentale.
Promuovere la consapevolezza delle proprie emozioni e la capacità di gestirle al fine di “imparare a riflettere”.
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità.
Favorire l’esplorazione e la ricerca.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, con l’adozione di percorsi didattici che prevedano la collaborazione attiva dell’alunno con i propri compagni, in una
comune ricerca e reciproco aiuto.
Attribuire pari dignità a tutti i saperi, consapevoli dell’importanza di un approccio multidisciplinare integrato per la risoluzione dei problemi.
IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE
Le scelte didattiche operate dalla nostra scuola sono la risultante dell’antica tradizione
pedagogica posta in relazione con il contesto sociale e culturale in cui essa opera. Il Collegio
dei docenti, nel delineare i contenuti, gli obiettivi di apprendimento, i traguardi per lo
sviluppo delle competenze, gli obiettivi formativi delle competenze “chiave” di cittadinanza,
ha fatto riferimento al quadro normativo italiano, al documento tecnico Europeo, dei titoli e
58
delle qualifiche, ma anche alla situazione specifica degli alunni dell’Istituto. La realizzazione
più efficace e completa dell’offerta formativa e dei processi di insegnamento/apprendimento
viene garantita da una didattica che punta l’attenzione sui destinatari di tali processi, sui
contenuti dell’istruzione e sui metodi utilizzati nella scuola. Da ciò deriva l’importanza della
programmazione degli interventi scolastici che consente di rispettare gli stili cognitivi dei
singoli alunni e di mediare tra contesto scolastico e territoriale e “cultura” in generale.
I docenti, pertanto, se da un lato pongono l’attenzione al raggiungimento di risultati che
corrispondono all’essenziale socialmente richiesto, dall’altro intendono garantire a ciascuno
livelli di risultati corrispondenti al massimo individuale raggiungibile.
I docenti s’impegnano, altresì, a realizzare, con una precisa assunzione di responsabilità,
azioni e atti congruenti a quanto esplicitato nel suddetto curricolo essenziale e alle priorità
prescelte.
INDIRIZZI GENERALI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Le attività curriculari finalizzate all’apprendimento delle competenze di base, proprie di ogni
ambito disciplinare, sono da considerare prioritarie su ogni altra attività aggiuntiva. Ogni atto
o progetto extra curricolare del POF deve essere la conseguenza di un bisogno della comunità
scolastica, condiviso ed espresso in sede di analisi.
• Dovranno essere impegnate risorse umane e materiali per il recupero degli alunni che
evidenziano difficoltà nell’acquisizione delle competenze essenziali.
• Dovranno essere impegnate risorse umane e materiali per l’acquisizione, da parte di tutti gli alunni, dei segmenti infanzia, primaria - secondaria 1° grado, degli elementi di
base di lingua inglese, d’informatica e di musica.
• Bisogna tener in conto le capacità recettive degli alunni ed evitare che essi siano
sovraccaricati e frastornati da un numero indiscriminato di attività aggiuntive.
• Bisogna assicurare l’igiene di tutti i locali, nonché la sorveglianza in tutti gli ambienti
della scuola, organizzando apposite turnazioni per il personale ausiliario.
• Bisogna prestare cura all’orientamento in tutti i suoi vari aspetti.
• Bisogna favorire il raccordo educativo tra scuola, famiglia ed altre agenzie educative.
RISORSE
Nell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa la scuola si avvale di risorse umane e
professionali, strutturali, strumentali e finanziarie .
Risorse umane e professionali
Nell’istituto operano complessivamente 84 docenti.
Negli uffici di segreteria svolgono la loro opera 5 unità: un direttore dei servizi generali amministrativi e 4 assistenti amministrativi.
Il personale ausiliario, composto da 9 unità, è distribuito nei quattro edifici che ospitano
alunni di scuola dell’infanzia (188), primaria (344) e secondaria di I° grado(255) .
Risorse strutturali
L’istituto comprende quattro edifici destinati uno alla scuola dell’infanzia, due alla scuola primaria ed uno, con annessa palestra agibile, alla scuola secondaria di I° grado.
Adiacente ad ognuno dei quattro edifici si trova un cortile interno per lo svolgimento delle attività all’aria aperta.
Le aule scolastiche sono complessivamente 40 ( 9 nella scuola dell’infanzia, 20 nella
59
scuola primaria e 12 nella scuola secondaria di I° grado).
L’istituto dispone di aule attrezzate così distribuite: - Scuola dell’infanzia: aula mensa, ampio atrio di ingresso adibito per varie manifestazioni.
- Scuola Primaria (plesso Macaluso): sala per le riunioni, biblioteca, aula multimediale,
(PON- FESR “Ambiente per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo 2007/2013);
laboratorio linguistico Mass-mediale, aula attrezzata con tecnologia LIM.
- Scuola Primaria (plesso Alaimo): biblioteca, laboratorio Mass-mediale, aula di
psicomotricità, laboratorio informatico, laboratorio scientifico (PON- FESR “Ambiente
per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo 2007/2013), aula sostegno, laboratorio
di matematica((PON- FESR “Ambiente per l’apprendimento” Competenze per lo sviluppo
2007/2013); aula tirocinanti corso di laurea in scienze della formazione primaria.
- Scuola secondaria di I° grado: adeguati uffici per la dirigenza scolastica ed
amministrativa, biblioteca, sala riunioni, una vicepresidenza, palestra. Aule sperimentali
attrezzate con tecnologia LIM, aula multimediale, aula video, aula per ragazzi disabili,
aula di musica e laboratorio artistico-musicale.
9.c Risorse strumentali
La scuola dispone di strumenti ed attrezzature per uso didattico:
un adeguato numero di sussidi didattici
sussidi audiovisivi
strumenti tecnologici (LIM, lavagna luminosa, proiettore, registratori, videoregistratori,
fotocopiatrici, fotocamera …)
aule multimediali
software didattici
attrezzi ginnici
strumenti musicali.
9.d Risorse finanziarie
Accanto alle risorse umane e professionali, strutturali e strumentali, la scuola dispone di
risorse finanziarie provenienti da:
Fondi europei PON (FSE- FSER)
Fondi regionali
Fondo L. 440
Contributi comunali
contributi da privati.
60
10. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La scuola, conseguentemente alle scelte formative prefissate e condivise, attua scelte
organizzative e di gestione secondo livelli di responsabilità e di leadership condivisa.
Definiti i piani d’azione delle micro organizzazioni, i ruoli delle figure di sistema e gli ambiti
di intervento delle funzioni obiettivo, si delinea una rete di microstrutture che interagiscono e
che si avvalgono di nuclei di progettazione o équipe di lavoro.
Staff di dirigenza
Dirigente scolastico
Prof.ssa Rosa Pia Raimondi
Docente collaboratore
Prof. Luigi Romano
Docente collaboratore
Prof.ssa Rosetta Morreale
Docente responsabile plesso”Lauricella”
Ins. Luigia Tirone
docente responsabile plesso “G. Macaluso”
Ins. Patrizia Zagarella
Docenti funzione strumentale
Prof.ssa Maria Busuito, prof. Luigi Schillaci, prof.ssa Eduarda Leone, prof.ssa Maria
Tirone, prof.ssa Anna Vitello, ins. Paola Sardo, prof. Matteo Vento, prof. Sergio Scimè,
ins. G. Costanza, ins. M. Zagarella
Direttore Servizi Generali Amministrativi
Dott.ssa Ignazia Ciraolo
Responsabile dell’indirizzo musicale
Prof. Luigi Amico
Commissioni di lavoro
- GLIS (Gruppo di Lavoro di Istituto)
- DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento)
- Accoglienza alunni
- Continuità
- Per le attività in rete con gli Enti e le Associazioni del territorio
- Per il Curricolo
- Predisposizione prove di verifica “debiti scolastici”
Consiglio di istituto Presidente Morreale Salvatore
Docenti
Romano Luigi, Scimè Sergio, Sardo Concetta Paola, Di Sano Maria Rosaria, Busuito
Maria, Cino Carmela, Salvaggio Anna Sabrina Morreale Rosetta
Personale ATA
Destro Vincenzo, Giudice Angelo
Genitori
Taverna Giuseppe, Puma Calogero, Matteliano Maria Giovanna, Falletti Luigi, Merulla
Santa, Scibetta Bartolomeo, Giglia Calogero
Morreale Salvatore
Collegio dei docenti Presidente
Dirigente scolastico
Componenti
Docenti delle classi
Consiglio di intersezione -
interclasse -classe Presidente:
Dirigente scolastico
Componenti:
Docenti delle classi
61
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Area 1 : Gestione del piano dell’offerta formativa
Prof.ssa Maria Busuito
Prof. Sergio Scimè
Ins. Giuseppina Alexandra Costanza
Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti Prof. Luigi Schillaci
Area 3: Interventi e servizi per studenti
Prof.ssa Eduarda Leone
Prof. ssa Maria Tirone
Prof.ssa Maria Rosaria Di Sano
Area 4 : Coordinamento gruppo h
Prof.ssa Anna Vitello
Ins. M. Zagarella
Area 5: Viaggi d’istruzione rapporti con l’esterno
Prof. Matteo Vento
Ins. Paola Sardo
11. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Con modalità, tempi e spazi definiti nei singoli progetti, l’offerta formativa viene ampliata e
arricchita dalle seguenti attività:
1. Approfondimento della lingua Italiana
2. Alfabetizzazione o approfondimento di conoscenze informatiche per tutti gli alunni
3. Corsi ad indirizzo musicale: pianoforte, chitarra, violino, clarinetto
4. Visite d’istruzione guidate di un giorno e/o di più di un giorno.
12. PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Il nostro Istituto si organizza ed opera in modo da garantire il successo formativo di tutti gli
alunni, pertanto i docenti di ogni segmento scolastico, avvalendosi del contributo di un
curricolo strutturato per campi di esperienza e per singola disciplina, individuano e
pianificano i percorsi didattici ed educativi più idonei all’acquisizione delle competenze.
12.a progettazione annuale
Il Collegio dei docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto degli indirizzi
generali del C.d.I.
I docenti delle classi parallele della scuola primaria, e delle sezioni parallele della
scuola dell’infanzia, elaborano il piano dell’azione didattico-educativa delle loro classi e
sezioni.
I docenti della scuola secondaria di I° grado elaborano il piano dell’azione didattico–
educativa che si articola in due momenti:
1. Stesura di una programmazione disciplinare
2. Stesura della programmazione coordinata del Consiglio di classe.
12.b programmazione a medio termine
Con cadenza bimestrale, i docenti di scuola primaria e con cadenza mensile i docenti della
scuola dell’infanzia, per interclasse/intersezione, definiscono gli obiettivi specifici da
sviluppare, prove e criteri di verifica per l’accertamento delle competenze acquisite; attività
pluridisciplinari e obiettivi trasversali.
Con cadenza mensile, i docenti di ogni singola classe di scuola secondaria di I° grado
effettuano la verifica del lavoro svolto e programmano l’azione mensile. I consigli di classe
62
con la presenza dei rappresentanti dei genitori si svolgeranno ogni due mesi, fatte salve
esigenze particolari.
12.c programmazione a breve termine
Con cadenza settimanale, i diversi team di lavoro della scuola primaria, elaborano le unità
didattiche, operano in itinere eventuali aggiustamenti alla programmazione e concordano
l’adozione di strategie comuni.
64
Durante gli incontri i docenti, oltre a fissare gli obiettivi, i contenuti e le attività da svolgere
concordano:
stili educativi
stili comunicativi
sistema di regole di comunicazione tra
sistema di regole nel team
sistema di gratificazione e eventuali punizioni
modalità di programmazione e valutazione
raccordi, pause ed accelerazioni
spazi e mezzi
lavori di gruppo per
scelte delle metodologie
autoanalisi
Il piano annuale delle attività per l’anno scolastico 2013/2014 prevede:
12.d scuola dell’infanzia
attività di inizio anno a livello di intersezione e/o commissioni
quattro incontri di due ore di cui un'ora con la presenza dei genitori e un’ora con i solo i
docenti
incontri per assemblee dei genitori
12.e Scuola primaria
attività di programmazione di inizio anno a livello di interclasse o di commissioni di
lavoro in orario di servizio
quattro incontri di due ore per la programmazione bimestrale d’interclasse
quattro incontri di due ore con la presenza dei genitori per la verifica bimestrale
d’interclasse
cinque assemblee di due ore con i genitori :
1.Elezioni
2.Andamento didattico
3.Comunicazioni quadrimestrali
5.Assemblea finale
12.f Scuola secondaria di I° grado
attività di inizio anno a livello di consiglio di classe, gruppi disciplinari e/o commissioni
in orario di servizio
sei incontri per consigli di classe, di cui due per scrutini senza la presenza dei
rappresentanti dei genitori
tre incontri di tre ore per assemblee con i genitori
disponibilità dei docenti in orario scolastico un’ora di ricevimento settimanale in orario
antimeridiano.
13. VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione globale, sia quadrimestrale che di fine anno, così come gli esami di licenza
media sottostanno strettamente ai criteri individualizzati previsti dalla normativa (L.104 e
circolari applicative).
La relazione tra insegnanti ed alunni è profondamente cambiata; gli alunni che realizzano
l’apprendimento saranno posti in condizione di costruire e sperimentare in modo continuo e
sistematico le competenze apprese.
Insegnanti
Alunni
Alunni ed insegnanti
Scuola e famiglia
Approfondimenti
Laboratori
Recupero
Uscite
65
Il clima sociale positivo e le relazioni che si sviluppano progressivamente nella classe sono
fattori fondamentali per il successo del processo insegnamento/apprendimento; i vari approcci
confluiranno in una generale concezione umanistica dell’insegnamento, centrata
sull’accettazione e condivisione delle esperienze e dei sentimenti degli allievi, con una loro
rielaborazione ai fini dell’insegnamento specifico. La comunicazione tra l’insegnante e la
classe sarà di tipo interattivo e l’organizzazione della classe sarà basata sulla cooperazione e
sui lavori di gruppo con assegnazione di compiti specifici ed interdipendenti.
Sarà cura degli insegnanti sperimentare ed organizzare in modo flessibile procedure e metodi
didattici diversi.
14. VERIFICA
Le varie attività sviluppate in classe saranno strumenti di verifica costante, che si
articoleranno in: verifiche di ingresso, verifiche in itinere, verifiche finali o sommative.
A qualsiasi livello la verifica manterrà sempre unitarietà con il resto dell’intervento educativo
e sarà di tipo formativa.
VERIFICA DELLE CONOSCENZE/ABILITÀ E CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
L’accertamento delle conoscenze e delle abilità con i tradizionali metodi di tipo quantitativo
(test, questionari, prove aperte…) precederà la vera fase di verifica, del livello di
apprendimento degli obiettivi formativi che saranno del tipo:
analitico – quantitativo attraverso test, questionari, schede di verifica, eserciziario del libro di testo e/o di schede riprodotte;
qualitativo che terrà conto, durante lo svolgimento del compito unitario, dei seguenti
elementi strutturali: A) se la situazione posta è vera o simulata; B) se il compito è stato
portato a termine con soddisfazione; C) se ci sono evidenti elementi di creatività
personale; D) se e fino a che punto l’allievo ha utilizzato le conoscenze e le abilità
apprese.
15. VALUTAZIONE (vedi allegato SCHEDE)
L'istituto, per monitorare e valutare il processo di apprendimento e per ottimizzare l’azione
didattica, utilizza strategie e strumenti opportunamente costruiti.
I docenti si propongono di procedere periodicamente a costanti ed attente verifiche mediante
colloqui, libere espressioni, composizioni, esercitazioni, questionari, forme creative ed
artistiche.
Valutazione degli apprendimenti
Con riferimento ad un obiettivo essenziale, in generale, sarà considerato raggiunto il livello di
accettabilità, se l’alunno sarà in possesso di un bagaglio minimo di conoscenze, abilità e
competenze tali da garantirgli gli strumenti indispensabili per comprendere le consegne e
mettere in atto procedure.
Valutazione del comportamento
La valutazione terrà conto dell’osservazione coerente e sistematica di come il ragazzo pratica
i doveri a cui è tenuto e dell’unità inscindibile di logica ed etica, nel senso che non esiste
conoscenza ed abilità umana che non implichi una responsabilità morale, un giudizio, un
impegno, un coinvolgimento personale.
66
- La valutazione finale terrà conto oltre che del livello di preparazione, dei progressi
compiuti dall’alunno rispetto alla situazione di partenza, della partecipazione in classe,
dell’interesse dimostrato, della costanza nell’impegno, del ritmo di apprendimento ed in
generale del livello di maturazione individuale.
La certificazione delle competenze personali, osservabili , descrivibili e giudicabili, scaturirà
dall’integrazione delle verifiche quantitative e qualitative, tenendo conto di quelle che sono le
valutazioni degli apprendimenti e del comportamento.
16. VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE
Le scelte operate, che comportano forme organizzative differenziate in ordine a gruppi di
lavoro e orari diversi dal consueto, richiedono l’apporto del personale ATA. Questo dovrà
assicurare la presenza e l’opera in tutti i momenti in cui si svolgeranno attività didattiche,
anche ricorrendo a prestazioni aggiuntive da remunerare con il fondo dell’istituzione.
L’offerta formativa, d’altra parte, consente una gestione flessibile delle risorse professionali
docenti e non che può concretizzarsi con forme di scambio o prestiti professionali fra diversi
ordini di scuola.
17. INTEGRAZIONE E RAPPORTI CON LE AGENZIE EDUCATIVE
Famiglia:
L'integrazione con le famiglie si esplicita tramite:
- collaborazione e condivisione nella scelta e nella pratica dello stile educativo;
- positive scansioni relazionali scuola/famiglia.
- valorizzazione delle competenze dei genitori.
I colloqui con le famiglie avvengono:
- per la scuola d’infanzia, in quattro incontri distribuiti nell’anno scolastico.
- per la scuola primaria in cinque incontri di due ore con cadenza bimestrale e,
all’occorrenza, nelle ore di programmazione.
- per la scuola secondaria di I° grado in tre incontri dedicati alle assemblee e in un incontri
individuali di un’ora a scelta dei docenti sulla base delle loro disponibilità.
Territorio:
La scuola, come centro propulsore di crescita culturale collabora con altre agenzie
territoriali:
Dipartimento Regionale Protezione Civile
ASP- Agenzia sanitaria provinciale
SERT Canicattì
Soat Grotte
Ente Comune Racalmuto
Lions Club
Ufficio Massima Occupazione Canicattì
Associazione ARCI Arcobaleno – Fidapa
Carabinieri
Polizia Municipale
Associazione Casa di Nazareth
Biblioteca Comunale
67
18. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO
L'istituzione scolastica promuove la formazione in servizio e il miglioramento della qualifica
professionale degli operatori scolastici tramite iniziative di aggiornamento e sperimentazione
che si articoleranno sui temi deliberati dal Collegio dei Docenti.
I corsi d’aggiornamento e di formazione interesseranno i seguenti ambiti :
Tecnologico – informatico - linguistico
Sociale
Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
Prevenzione dei disturbi dell’apprendimento e del comportamento
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Per ottenere significative informazioni sulle condizioni e sulla funzionalità del sevizio
scolastico viene effettuata una ricognizione tramite questionari e griglie di rilevazione.
L’autoanalisi viene intesa come attività sistematica che coinvolge collegialmente i
partecipanti e, così facendo, consente di operare una revisione e di intervenire sugli aspetti
dell’organizzazione e del curricolo a garanzia del raggiungimento e ottimizzazione della
qualità del servizio.
69
19. STRUTTURAZIONE ORARIA E ORGANIZZATIVA
MONTE ORE SETTIMANALE
Finalità e scelte formative si realizzano, di norma, secondo gli orari settimanali che si
riportano di seguito:
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Linguaggi, creatività,
espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
- 40 ORE SETTIMANALI
(tempo normale)
- 25 ORE SETTIMANALI
(orario antimeridiano)
SCUOLA PRIMARIA
Monte ore settimanale
DISCIPLINE Classe I Classe II Classi III Classi IV
Classi V
Italiano 8 7 7 7 7
Inglese 1 2 3 3 3
Storia, Citt. e Cost. 3 3 3 3 3
Geografia 2 2 1 1 1
Matematica 6 6 6 6 6
Scienze 1 1 1 1 1
Tecnologia 1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine 1 1 1 1 1
Corpo movimento sport 1 1 1 1 1
Religione cattolica 2 2 2 2 2
Laboratorio lettura
logica e scientifico
3
Laboratorio lettura
logica e scientifico
3
Laboratorio lettura
logico creativo
3
Laboratorio lettura
logico e
creativo/scientifico
3
Totale 27
30
30
30
30
70
Scuola Secondaria Di I° Grado
Materie Monte ore settimanale Annuale
Italiano, storia geografia 9 297
Approfondimento in materie letterarie 1 33
Matematica e Scienze ch. , fis, nat. 6 198
Tecnologia 2 66
Lingua inglese 3 99
Seconda lingua comunitaria: Lingua
francese
2 66
Arte e Immagine 2 66
Scienze motorie sportive 2 66
Musica 2 66
Religione 1 33
TOTALE 30 990
TEMPO SCUOLA
Scuola dell’infanzia: 5 giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:00 alle ore 13:00 (orario
antimeridiano), dalle ore 08:00 alle ore 16:00 (orario pomeridiano)
Scuola primaria: Classi prime: martedì, giovedì e sabato 8.20/13.20
Classi prime: lunedì, mercoledì e venerdì 8.20/12.20 Un insegnante della classi prime, a
turno, accoglie gli alunni che per motivi di famiglia non possono far rientro a casa per le ore
12.20. Per questi alunni l’uscita è per le ore 13.20
Scuola secondaria di I° grado:
6 giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 08:10 alle ore 13:10; più 5 rientri pomeridiani per il
corso ad indirizzo musicale
CRITERI PER LA FORMAZIONE CLASSI PRIME
I gruppi classe saranno formati rispettando i seguenti criteri:
- garantire e promuovere l’identità, la dignità, la libertà e l’uguaglianza di trattamento a
tutti gli alunni
- classi equieterogenei per sesso, profitto, situazione socio-affettiva e indirizzo musicale
- distribuzione degli alunni di ogni classe in più sezioni, garantendo la presenza di almeno
un compagno\a della classe di provenienza
- garanzia per gli alunni diversamente abili di ritrovarsi insieme ad almeno altri due
compagni di classe, l’assegnazione nelle classi avverrà in maniera intenzionale con il
contributo dell’equipe sociosanitaria e i genitori
- i figli dei docenti verranno inseriti nelle classi in cui non insegna il genitore
- i gruppi così formati verranno assegnati per sorteggio, alla presenza dei genitori, nei vari
corsi
71
I CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE
Nella curricolo della scuola secondaria di I° grado “Pietro D’Asaro” è presente
l’insegnamento in orario pomeridiano di quattro strumenti: pianoforte, chitarra, violino e
clarinetto.
I corsi sono aperti agli alunni che, entro i termini previsti per l'iscrizione, abbiano manifestato
la volontà di frequentarli e che abbiano superato l'apposita prova orientativo attitudinale
dinanzi ad una commissione nominata e dal Dirigente scolastico. La frequenza è di due ore
settimanali e le lezioni, individuali e di musica d’insieme, si svolgono in orario pomeridiano.
L’attività, soggetta a valutazione come tutte le altre discipline di studio, si completa con
gratificanti manifestazioni pubbliche nelle quali il valore formativo dell’esibizione si fonde,
spesso, con la dimensione ludica della musica d’insieme.
Il seguente documento è stato redatto seguendo i seguenti riferimenti legislativi:
- D.P.R Autonomia
- D.P.R. N 89 del 20 marzo 2009
- Atto di indirizzo 8 settembre 2009
- Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di
istruzione:
- D.M. del 31 luglio 2007
- Legge 28 marzo 2003 N.53
- D.L.gs 19 febbraio 2004 N. 59
- Capo IV del D.L.gs 17 ottobre 2005 N. 226 ( Raccordo e continuità tra il primo e il
secondo ciclo )
- Art. 1, commi 1e7, del Decreto - legge 7 settembre 2007 N. 147, convertito, con
modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007 N. 176