ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI FANTAPPIÉ” · Il piano dell’offerta formativa è la carta...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI FANTAPPIÉ” VITERBO PTOF La nostra offerta formativa 2016 -2019 ….crescere insieme…. per….crescere meglio….. Istituto Comprensivo “Luigi Fantappiè” Viterbo Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2 016 /2 019

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ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI FANTAPPIÉ”

VITERBO

PTOF La nostra offerta formativa

2016 -2019

….crescere insieme….

per….crescere meglio…..

Istituto Comprensivo “Luigi Fantappiè” Viterbo

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

2 016 /2 019

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INDICE Introduzione e contesto socio-culturale

Sezione n°1:L’organizzazione generale dell’Istituto

Allegato: Verbale dell’incontro delle scuole della provincia di

Viterbo con i rappresentanti

dei soggetti del territorio

pag. 100

MISSION D’ISTITUTO

pag. 9

Sezione n°2: La Pianificazione Curricolare pag. 12

Allegato: Documento di Valutazione

pag. 102

Progetti per l’Arricchimento/Ampliamento dell’Offerta Formativa

pag. 19

Ambienti di Apprendimento supportati dalle Tecnologie Digitali

pag. 42

Sezione n° 3: Governance d’Istituto pag. 46

Funzioni e ruoli a livello di organismi collegiali e di persone

Fabbisogno di organico

pag. 48

Schede Organico Potenziato

pag. 49

Sicurezza nel PTOF

pag. 63

Sezione n° 4: Piano di Miglioramento

pag. 66

Sezione n° 5: Formazione del Personale

pag. 99

Allegato n° 1: Verbale dell’incontro delle scuole della provincia di Viterbo

con i rappresentanti dei soggetti del territorio

pag. 100

Allegato: Documento di Valutazione

pag. 102

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INTRODUZIONE E CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Il piano dell’offerta formativa è la carta d’identità di ogni scuola in

condizione di autonomia. Nel P.T.O.F sono indicati tutti i progetti, le attività e

i servizi offerti dall'Istituto.

IL P.T.O.F è un documento pubblico, che ha come fonte di ispirazione la

Costituzione italiana e nasce dall’esigenza di ricercare intendimenti comuni

tra le diverse parti, interagenti nel processo di crescita, educativo e di

apprendimento. Elaborato dal Collegio dei Docenti nonché approvato dal Consiglio d'Istituto,

il documento illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività

che vi si svolgono. Lo scopo principale è quello di definire le caratteristiche

specifiche della scuola e di fornire le necessarie informazioni alle famiglie,

agli enti locali o ad altri soggetti con i quali la scuola opera.

Partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dalla attenta

valutazione delle competenze professionali del personale scolastico, il

P.T.O.F. rappresenta la ricerca ragionata di informazioni, impegni, procedure

e scadenze che il Collegio dei Docenti, organizzato in commissioni di lavoro,

propone all'approvazione degli altri Organi Collegiali, affinché tutta la

comunità scolastica si renda responsabile della qualità del servizio.

Lo scopo, infatti, è quello di perseguire una strategia della qualità che passi

attraverso l’individuazione dei bisogni, la conoscenza del contesto interno-

esterno, l’impegno didattico e valutativo.

Le scelte educative, gli aspetti formativi e pedagogici sono integrati dal

Regolamento d'Istituto, che si conforma al principio generale della

responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche, nei confronti delle

loro specifiche attività.

Il regolamento stabilisce le funzioni degli Organi Collegiali, le norme che

regolano il comportamento degli alunni, dei docenti, del personale A.T.A. e

dei genitori in una struttura organizzativa, in cui i doveri d'ufficio e quelli

della funzione docente devono adeguarsi alla complessità del sistema.

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In generale possiamo dire che l’utenza scolastica risulta di varia

natura riguardo alla sua caratterizzazione socio-culturale ed

economica. La maggior parte degli alunni proviene dalla città, con

buone disponibilità di risorse economiche e culturali, mentre una

fascia di popolazione non è esente da situazioni di disagio

ambientale, riflettendo i problemi legati ai rapidi mutamenti che

stanno ridisegnando l'intero quadro sociale, come l’immigrazione di

alunni stranieri.

Di qui lo stimolo ad ampliare al massimo delle nostre possibilità

l'offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri nella

crescita degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa

come ideale referente educativo.

Il nostro Istituto è pertanto impegnato nell'accoglienza di nuove

esigenze culturali e formative, attraverso progetti in grado di favorire

integrazione, intercultura e valorizzazione delle differenze.

L'offerta formativa della scuola è, inoltre, volta a far fronte alle

esigenze di una preparazione di base che permetta agli alunni di

comprendere ed elaborare la moltitudine di informazioni e messaggi a

cui, indipendentemente dalla condizione sociale, sono sottoposti.

La scuola si propone come:

una comunità dove alunni, famiglie e tutto il personale, nella

ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente

positivo, attento ai bisogni di ognuno;

un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso

unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle

proposte educative offerte dalla famiglia, dal territorio e dalle

varie agenzie culturali;

PTOF

SCUOLA

FAMIGLIA STUDENTI

Territorio Comuni Provincia

Enti pubblici Mondo produttivo

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un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di

affidabilità e responsabilità;

mira alla formazione di un alunno che sia cittadino:

consapevole di sé e degli altri

capace di collaborare in modo costruttivo

abituato a porsi delle domande e a ricercare delle risposte

capace di operare scelte responsabili

solidale e aperto nei confronti di ogni persona

preparato a leggere criticamente messaggi diversi in linguaggi

diversi

abile ad esprimersi in modo chiaro ed efficace, in relazione alle

situazioni

capace di organizzare le proprie conoscenze in modo sistematico

ed esauriente

I In questo percorso, accanto alle professionalità della scuola, sono

necessarie altre risorse fondamentali che si sostanziano nella

condivisione del progetto educativo da parte della famiglia e della

società.

La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta solo di stringere

rapporti nei momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i

loro reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni

SCELTA

CONSAPEVOLE

ABILITA’

TECNOLO- GICHE

EDUCATIVE

ABILITA’ LOGICHE

ABILITA’ LINGUISTICHE

ABILITA’

ESPRESSIVE

SOLIDARIETA’ E

RISPETTO

VALORIZZA- ZIONE DELLE DIFFERENZE

ACCOGLIENZA E

CONTINUITA’

ALUNNO

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finalità educative.

Lo scopo, pertanto, della sottoscrizione del ”patto di

corresponsabilità" tra scuola e famiglia è quello di sancire la

condivisione dello scopo, del piano dell’offerta formativa e delle

regole dell’istituzione scolastica.

SEZIONE N°1: ORGANIZZAZIONE GENERALE

DELL’ISTITUTO

1.1 - Sedi scolastiche: la sede centrale e gli altri

plessi

L’Istituto comprensivo “Luigi

Fantappié” è dislocato in tre sedi

logistiche, così caratterizzate:

Sede di Via Vetulonia n. 44

Ufficio di Presidenza

Ufficio di segreteria

Scuola secondaria di 1° grado

Fantappiè

Scuola primaria Concetti

Sede di Piazza S.Sisto

Scuola dell’infanzia

S.Sisto

Sede di Via Minciotti s.n.c.

Scuola dell’infanzia

Pilastro

Scuola dell’Infanzia San Sisto

Piazza San Sisto, 6 01100 Viterbo Telefono: 0761-228187 La Scuola dell’Infanzia San Sisto è composta da tre sezioni con turno antimeridiano e pomeridiano. L’antico edificio che la ospita risale ai primi anni del '900. Orario di funzionamento: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00 Responsabile di plesso: Gobattoni Giovanna

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SCUOLA DELL’INFANZIA PILASTRO

Via Minciotti 01100 Viterbo Telefono: 0761 340601 La Scuola dell’Infanzia Pilastro è composta da quattro sezioni con turno antimeridiano e pomeridiano. L'edificio, recentemente ristrutturato, è circondato da un ampio giardino.

Orario di funzionamento: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00 Responsabile di plesso: Giovannelli Elvira

Scuola Primaria Luigi Concetti

Via Vetulonia, 44 01100 Viterbo Telefono: 0761 343161 La scuola è situata all'interno delle mura cittadine, nei pressi di Porta della Verità. Quello che ospita la scuola Primaria “Luigi Concetti” (anche la scuola Secondaria “Fantappié”) è il primo edificio a Viterbo progettato e costruito come scuola elementare nel 1936. Tale dato risulta da un Documento dell'Archivio di Stato del 27/10/1936, Anno XIV, del Consiglio Superiore dei LLPP, Sezione I: "Il progetto prevede la costruzione di un edificio per le scuole elementari del Comune di Viterbo col precipuo scopo di raccogliere in un unico fabbricato la numerosa popolazione scolastica della parte est della città…." La scuola viene ricordata da molti come “Principe di Napoli” ma anche come “le scuole rosse” (in origine infatti l’intonaco che ricopriva l’edificio era di colore rosso)

Notizie su Luigi Concetti

Luigi Concetti è nato a Viterbo nel 1855 e è morto a Roma nel 1920). È stato un medico attivo nel campo della pediatria, ma anche grande clinico romano e ministro dell’istruzione. Ottenne la laurea in medicina del 1879 e prestò subito attenzione particolare alla cura del fanciullo. Nel 1882 divenne comprimario della Sala Alessandrina dell’Ospedale S. Spirito in Sassia, con annesso un piccolo reparto infantile e successivamente istituì una sezione pediatrica, trasferita nel 1906 al Policlinico Umberto I. Concetti fu il primo in Italia ad applicare la sieroterapia antidifterica, la puntura lombare sui bambini, a compiere degli studi sulla malaria in età infantile e ad indagare sulla secrezione interna, in particolare della tiroide, nel bambino. Promosse il Primo Congresso Italiano di Pediatria e fu fondatore e presidente della Società Italiana di Pediatria nel1903.

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Orario di funzionamento:

sei classi a 27 ore per cinque giorni (con rientro settimanale)

cinque classi a 40 ore per cinque giorni (tempo pieno)

Responsabile di plesso: Rosella Spanata

Scuola Secondaria di 1° grado Luigi

Fantappié

Via Vetulonia, 44 01100 Viterbo Telefono: 0761 304774L’edificio scolastico che ospita la scuola Secondaria è lo stesso nel quale si trova la Scuola primaria Concetti.

Notizie su Luigi Fantappié

Luigi Fantappié è nato a Viterbo il 15 settembre 1901 e ha frequentato l’Università di Pisa, laureandosi con lode in matematica pura il 4 luglio del 1922. Dal 1922 al 1924 è stato presso varie Università straniere, nel 1926 ha vinto la cattedra di Analisi Algebrica all’Università di Firenze e nel 1927 la cattedra di Analisi Infinitesimale all’Università di Palermo. Nel 1929 ha vinto la medaglia d’oro per la matematica della Società Italiana delle Scienze. Tra il 1934 al 1939 è stato a San Paolo in Brasile, dove ha fondato all’interno dell’Università l’Istituto matematico. È morto a Bagnaia di Viterbo il 28 luglio 1956, a soli 55 anni di età.

Orario di funzionamento:

nove classi a 30 ore con sei ore di lezione al giorno per cinque giorni (da

lunedì a venerdì)

cinque classi a 30 ore con sei ore di lezione al giorno per sei giorni (da

lunedì a sabato)

Responsabile di plesso: Antonella Monterosso

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Risorse finanziarie Le risorse finanziarie provengono

prevalentemente dai finanziamenti

ministeriali; il Comune di Viterbo

rende disponibile un finanziamento

per la piccola manutenzione

ordinaria.

Nello specifico la scuola si avvale dei

seguenti contributi:

Contributi istituzionali della

Direzione Generale;

contributi speciali del MIUR, della

Direzione Generale;

contributi volontari delle famiglie

degli studenti, come da delibera del

C.d.I.;

RISORSE UMANE E

CULTURALI

La comunità scolastica è

costituita da un insieme di

soggetti che interagiscono, in

ambiti e in aggregazioni

diverse, per il raggiungimento

del fine istituzionale che la

legge assegna alla scuola

statale: l’istruzione e la

formazione dei giovani.

Gli alunni

Il contributo degli studenti, considerati protagonisti

del processo educativo, consiste non solo nel mettere

a disposizione della comunità scolastica conoscenze e

competenze acquisite in altri ambiti, ma anche nel

collaborare attivamente all’organizzazione e al

successo delle manifestazioni di vita scolastica.

Le famiglie

Il contributo di questa componente viene assicurato

tramite la partecipazione ai Consigli di Classe,

interclasse, intersezione e al Consiglio d’Istituto.

Vengono, inoltre, utilizzate e valorizzate le esperienze

umane e professionali di coloro che intendono

metterle a disposizione.

Il Dirigente Scolastico, gli insegnanti, il personale

amministrativo e il personale ATA

Le figure professionali presenti nella scuola

concorrono, ciascuna per le proprie competenze, alla

gestione organizzativa, didattica ed amministrativa.

La scuola dell’autonomia prevede, oltre al dirigente

Risorse materiali e

strutturali

L’Istituto ha cura di

incrementare il proprio

patrimonio di risorse

materiali e strutturali, in

quanto valido supporto alle

molteplici iniziative previste.

Attualmente è dotata di:

Sede Via Vetulonia n. 44

Aule d’informatica

12 Aule con LIM

Palestra

Aula cinema/teatro

Aula di musica

Accesso a palestre esterne

Sala mensa

Sede di Piazza S.Sisto

Giardino

Sala mensa

2 Aule laboratori

Sede di Via Minciotti s.n.c.

Giardino

Sala mensa

Aula laboratori

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scolastico, organismi e figure professionali di

sistema, dotati di compiti specifici quali: il direttore

dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), i

collaboratori del dirigente, docenti con funzioni

strumentali al piano dell’offerta formativa (F.S. al

PTOF), le rappresentanze sindacali unitarie per la

contrattazione integrativa d’istituto (R.S.U.), il

rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il

responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

IN ALLEGATO IL VERBALE DELL’INCONTRO DELLE SCUOLE DELLA

PROVINCIA DI VITERBO CON I RAPPRESENTANTI

DEI SOGGETTI DEL TERRITORIO

I NOSTRI CONTATTI – IL SITO SCOLASTICO

NUMERI DI TELEFONO

Tel. Segreteria Via Vetulonia e

Scuola primaria Concetti

0761/343161

Tel. Scuola sec. di 1° grado

Fantappiè 0761/304774

Fax 0761/227453

Tel. Scuola dell’infanzia S.

Sisto

Tel. Scuola dell’infanzia

Pilastro

0761/228187

0761/340601

INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA

e-mail istituzionale

[email protected]

[email protected]

SITO INTERNET

www.icfantappie.gov.it

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Ricevimenti

La segreteria è aperta: lun/merc/ven dalle ore 11.30 alle ore

13.30;

mart/giov/sab dalle ore 8.00 alle ore

10.00.

Il dirigente scolastico riceve previo appuntamento.

LA MISSION D’ISTITUTO

Le Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell’Istruzione (2009)

dell’UNESCO suggeriscono che:

“La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del

sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ... Un sistema

scolastico “incluso” può essere creato solamente se le scuole comuni

diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori

nell’“educazione di tutti i bambini della loro comunità”.

L’Italia, a differenza degli altri Paesi europei, può vantare un’esperienza di

ormai trenta anni d’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella

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scuola ordinaria, a partire dalla prima legge datata 1971 (118/71 art.28), fino

ad arrivare alla Legge Quadro 104 del 1992.

Il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal

termine “inclusione” come suggerisce la CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR

“Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 –

Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica".

“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i

principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture,

considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. La scuola

consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di

cittadinanza non italiana promovendone la piena integrazione.

Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento

formativo precoce (…) Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o

con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e

didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta

formativa”.

(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo

Ciclo d’Istruzione- Settembre 2012)

L’Integrazione:

È un percorso che fa riferimento

all’ambito educativo che:

Riguarda un singolo alunno.

Ha un approccio compensatorio.

Interviene sul soggetto, poi sul

contesto.

Incrementa una risposta

specialistica.

L’inclusione:

È un processo che:

Riguarda tutti gli alunni

(indistintamente/differentemen

te) e tutte le loro potenzialità,

coinvolgendo la globalità delle

sfere educative, sociali e

politiche.

Interviene prima sul contesto,

poi sul soggetto.

Trasforma la risposta

specialistica in ordinaria.

Una scuola che” include” è una scuola che pensa a tutti i suoi alunni e

intraprende un percorso, dove essi possano “star bene”; sarà un cammino

che continuerà nel tempo e che aiuterà a contrastare le disuguaglianze,

costruire una società più giusta, valorizzare le differenze e garantire a tutti

il diritto di partecipare ai processi educativi e formativi, secondo le proprie

possibilità e le proprie caratteristiche.

La scuola di oggi è sicuramente complessa e articolata, fatta di molti

soggetti diversi che convergono in uno stesso ambito.

Se si analizzano, infatti, le componenti e poi si mettono insieme, quello che si

ottiene è un soggetto, dove le parti e i ruoli a volte sono separati, a volte si

confondono o si sovrappongono.

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I “soggetti principali” sono sia i singoli studenti sia la classe; quando

parliamo di classe, dobbiamo tenere conto che la stessa è un qualcosa di

profondamente diverso dalla somma dei singoli alunni.

Se non si pensasse in questo modo, non si spiegherebbero certe dinamiche

emozionali e comportamentali che possono migliorare in un clima

relazionale positivo.

Lo studente è il soggetto di cui la scuola si occupa e di cui esso stesso ne è

una componente, ma va ricordato che prima di essere un alunno, è un

ragazzo inserito in una famiglia, in un contesto socio-culturale-economico

preciso e con un carattere definito, quindi innanzitutto e prima di tutto, un

individuo.

A volte si commetta l’errore di non tenere conto di ciò e di mettere in

secondo piano l’individuo rispetto all’alunno.

L’adozione di quest’ottica richiede:

la personalizzazione dei percorsi educativi e di apprendimento per i

soggetti individuati come BES e immediatamente, per tutti gli studenti

della scuola;

la valorizzazione delle eccellenze.

E’ una scuola che risponde in maniera adeguata, individualizzata, ai vari e

diversissimi Bisogni Educativi Speciali mostrati da tanti alunni, anche non

certificati come disabili.

In questo percorso i docenti non rispondono solo di loro stessi e del loro

lavoro: sono chiamati alla costruzione di un progetto formativo comune,

coerente e unitario, attraverso la strategia pedagogica condivisa del team

docente.

È un lavoro complesso e impegnativo che mette al centro del processo

d’inclusione gli insegnanti curricolari che cooperano con gli insegnanti

specializzati di sostegno nella co-progettazione.

Lavorare per una scuola inclusiva comporta quindi una presa di

responsabilità e un pensiero pedagogico attivo che si dovrebbe riflettere

nell’azione didattica.

STRATEGIE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Partire dalle competenze dell’alunno.

Favorire la condivisione di sentimenti ed emozioni.

Stimolare il senso di fiducia.

Favorire la motivazione ad accettare e interiorizzare le regole sociali di

convivenza.

Utilizzare molteplici linguaggi (pittorico, teatrale, musicale…) per

esprimere e valorizzare le diverse personalità. Utilizzare un approccio

operativo esperienziale per l’acquisizione dei saperi.

Attuare un processo di apprendimento-insegnamento che ponga

l’alunno al centro del processo come protagonista attivo della

costruzione delle proprie conoscenze, secondo una logica costruttivista.

Promuovere la riflessione su ciò che si apprende: metacognizione.

La didattica mira a far sviluppare nell’alunno una maggiore

consapevolezza dei suoi processi di

apprendimento e di memorizzazione, per meglio utilizzarli.

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Tutto questo implica anche la conoscenza e l’uso dei diversi stili

cognitivi e mnestici (uditivo,

visivo, globale, analitico) e l’individualizzazione/ personalizzazione

degli apprendimenti di tutti gli

alunni, non solo di quelli con bisogni speciali, rendendoli protagonisti

nell’individuazione delle

strategie.

In quest’ottica l’utilizzo di mappe concettuali e delle tecnologie

interattive risulta molto

significativo.

Tenere conto che ogni soggetto ha i propri tempi di sviluppo

(eterocronia).

Ragionare in termini di potenzialità, per favorirne lo sviluppo ottimale

(non nel senso del “sa fare/ non sa fare”).

Lavorare con una didattica laboratoriale-esperienziale per promuovere

l’apprendimento per scoperta.

La scuola deve suggerire l’idea dell’attività, della ricerca, della

produttività creativa attraverso

cui apprendere, attivamente e vantaggiosamente, quelle abilità con

cui costruire il proprio

sapere in modo critico e autonomo.

Promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso lavori di gruppo

(piccolo o grande), tutoring.

Nel gruppo è necessario che ciascun alunno possa mettere a

disposizione di tutti il proprio

sapere e le proprie capacità e possa imparare a condividerle con gli

altri in un’ottica tesa alla

pro socialità (apprendimento reciproco,educazione tra pari.)

Conoscere i contenuti della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e

dell’Adolescenza.

Per attuare e vivere quotidianamente i principi di tale convenzione, si

devono promuovere e

valorizzare percorsi formativi finalizzati alla realizzazione del diritto

ad apprendere, garantendo

a tutti le medesime opportunità di diventare protagonisti del futuro.

Promuovere e valorizzare l’Educazione alla Cittadinanza e alla

Costituzione ,la partecipazione e la cultura della legalità come

dimensione trasversale di tutti i saperi, nonché premessa culturale

indispensabile a tutte le discipline di studio.

Promuovere il dialogo come strumento della consapevolezza di sé.

Ascoltare le opinioni degli alunni, promuovere la loro partecipazione e il

loro protagonismo e coinvolgerli direttamente nei processi di

apprendimento.

Favorire la socializzazione, l’autocontrollo, l’autodisciplina ,la capacità

di ascolto, la capacità di interagire all’interno di un gruppo con un

proprio ruolo specifico; promuovere i valori di rispetto reciproco e delle

regole di convivenza.

La valutazione deve essere coerente con i percorsi programmati, le sue

modalità vanno dichiarate e condivise con gli alunni e le famiglie,

tenendo conto soprattutto dei percorsi e non soltanto dei risultati.

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La valutazione assume la funzione di strumento regolatore dei processi

e ha carattere:

promozionale: per dare all’alunno la percezione dei suoi punti forti,

prima di sottolineare i suoi punti deboli;

formativo: per dare all’alunno la percezione del punto in cui è arrivato,

per permettergli di capire, all’interno del processo formativo, che cosa

deve fare e che cosa deve chiedere alla scuola;

orientativo: per rendere consapevole l’alunno dei propri aspetti di forza

e di debolezza e acquisire maggiore capacità di scelta e di decisione.

Una scuola inclusiva utilizza la valutazione anche come mezzo per

“giudicare” sé stessa, in un’ottica di continuo miglioramento sia per

quanto riguarda l’utilizzo delle risorse umane sia delle materiali.

“Ognuno è un genio.

Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui

passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”

Albert Einstein

SEZIONE N° 2 LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

La fase operativa: il rilevamento dell’utenza

La scuola rileva ogni anno i bisogni formativi dell’utenza e l’adeguatezza degli

strumenti attraverso:

Collegi docenti periodici

Dipartimenti Disciplinari

La programmazione settimanale di 2 ore ( scuola primaria)

Consigli di classe, di interclasse ed intersezione

Incontri periodici dei gruppi di lavoro

Incontri di inizio d’anno con i genitori degli alunni, assemblee di classe.

Ricevimento famiglie in orario pomeridiano: novembre/ dicembre – marzo/ aprile;

colloqui individuali con i genitori, in orario antimeridiano, due ore al mese a

settimane alterne.

Rilevazione ed elaborazione di dati relativi alle condizioni socio-culturali delle

famiglie di provenienza, ottenuti attraverso le schede di iscrizione, le

informazioni della scuola di provenienza o le segnalazioni fornite da ASL o altri.

L’azione didattica

L’azione didattica si esprime attraverso la scelta di metodologie, strategie, obiettivi,

contenuti e attività, criteri di valutazione.

Modalità e tempi

Al fine di rendere effettivo il lavoro collegiale dei docenti, vengono programmate

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all’inizio dell’anno scolastico riunioni per Dipartimenti disciplinari, classi parallele,

consigli di classe, di interclasse, di intersezione, (modalità diverse a seconda del

grado di scuola), durante i quali si ridefiniscono e/o si individuano e si scelgono:

criteri, contenuti e modi per organizzare i saperi in relazione alle diverse fasi

dello sviluppo dell’alunno

le metodologie e le strategie comuni

obiettivi parziali intermedi (relativi al saper essere/ al saper fare/al sapere)

le singole competenze che gli alunni dovranno dimostrare di aver

progressivamente raggiunto e i relativi tempi e modi di valutazione

i contenuti e le azioni didattiche più efficaci per la cui realizzazione risulta

particolarmente significativa la varietà delle risorse umane, didattiche,

organizzative e logistiche di cui la scuola dispone.

i percorsi mirati al soddisfacimento di determinati bisogni formativi (Progetti

specifici)

le modalità organizzative più adeguate al raggiungimento degli obiettivi

formativi.

Linee metodologiche

E’ necessario dedicare una particolare cura alle condizioni che favoriscono lo

sviluppo dell’affettività e dello star bene a scuola, al fine di ottenere la

partecipazione più ampia ,dei bambini e degli adolescenti, a un progetto educativo

condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di

porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione

indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le

basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso

proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le

chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei

saperi, rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile

evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di

conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali,

antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.

In un’ottica di scuola flessibile ed aperta alle evoluzioni del processo di

insegnamento/apprendimento, l’Istituto sta cercando di offrire una gamma di

opportunità educative/formative diversificate, adeguate alle varie età dei suoi

alunni(3/14 anni) e in grado di rispondere alle complesse ed eterogenee esigenze di

crescita e di formazione-istruzione.

Variare l’offerta formativa non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche delle

modalità, è fondamentale in un’azione di insegnamento/apprendimento che voglia

accogliere la pluralità degli stili individuali.

Ove possibile, si propongono percorsi integrati, percorsi individualizzati, percorsi

mirati in piccolo gruppo.

Gli obiettivi prioritari dei percorsi sono:

Scuola dell’infanzia

Fare in modo che i bambini acquisiscano atteggiamenti di fiducia e sicurezza.

Avvicinare i bambini all’inedito per renderli capaci di interagire

costruttivamente con gli altri, l’ambiente, gli oggetti.

Fare in modo che i bambini sviluppino abilità necessarie per comprendere,

interpretare, rielaborare e comunicare le proprie idee.

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Premessa al curricolo

Definizione:

il curricolo della scuola dell’infanzia si pone come generativo del curricolo complessivo. Il curricolo si pone come ricerca dei criteri, dei contenuti e dei modi per organizzare la conoscenza in relazione alle diverse fasi dello sviluppo del bambino. E’ inoltre un curricolo flessibile e contestualizzato, libero da rigidità disciplinari, non si risolve in una scansione predeterminata di obiettivi e contenuti settorializzati, non prescinde dai vissuti, dalle esperienze, dall’identità personale e culturale di ogni bambino.

Traguardi per lo sviluppo della competenza per la Scuola dell’Infanzia

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie

esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,

della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è

bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri

diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il

suo comportamento.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che

esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.

È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.

Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di

vista.

Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in

modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.

Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire

regole di comportamento e assumersi responsabilità.

Il curricolo della Scuola dell’Infanzia riconosce 3 nuclei di competenze trasversali

irrinunciabili:

LINGUAGGIO SIMBOLICO

Capacità di dare forma al mondo interno del

bambino.

Tale capacità si esprime nel gioco del far finta,

nel disegno, nella narrazione, nella

costruzione di realtà immaginarie, nella

elaborazione di ipotesi e

di teorie sul mondo. Inoltre costituisce un

dispositivo forte di affermazione dell’io -

costruzione dell’identità – uno strumento di

organizzazione dell’esperienza – capacità di

generalizzare e fare comparazioni- e

costituisce la via di accesso alle discipline

LINGUAGGIO VERBALE

Capacità di esprimersi verbalmente

comunicando bisogni, condividendo emozioni,

pensieri, ricordi, creando mondi immaginari,

collegando concetti e conoscenze.

18

5) La conoscenza del mondo

4) I discorsi e le parole

3)Linguaggi, creatività, espressione

2) Il corpo in movimento

1) Il sé e l’altro

Aree di apprendimento

con attività laboratoriali

Le varie forme del linguaggio verbale sono

strumenti da arricchire e sviluppare nel corso

della scuola dell’infanzia.

LINGUAGGIO RELAZIONALE

Tener conto del punto di vista altrui

nell’azione e

nella comunicazione: cooperare, apprendere

tramite lo scambio valorizzando le diversità.

Scuola primaria

Educare alla conoscenza e al rispetto di sé e dell’altro

Educare a riconoscere nell’altro valori – potenzialità

Educare al confronto, all’interazione, alla reciprocità

Educare al rispetto del singolo, della diversità etnica, sociale, religiosa,

psicofisica

Educare alla disponibilità, allo scambio, all’aiuto reciproco, alla

collaborazione responsabile

Educare alla condivisione di esperienze, di progetti e di relazioni

Fare apprezzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale

del proprio contesto di vita

Permettere forme autonome di espressione

Favorire l’acquisizione di competenze essenziali per comprendere il

presente e progettare il futuro attraverso scelte metodologiche che

puntano su:

1) la ricerca-azione

19

2) la personalizzazione dei percorsi

3) la problematizzazione dell’esperienza

4) la multimedialità

5) la didattica laboratoriale

Scuola secondaria di 1° grado agevolare il completamento, per tutti, del percorso educativo-formativo;

contrastare il fenomeno della dispersione scolastica proponendo percorsi

caratterizzati dall'integrazione di teoria e pratica, di conoscenze e abilità e

da contesti di apprendimento efficaci;

stimolare la produzione di esperienze di valutazione formativa e

orientativa, che affianchino e integrino la tradizionale valutazione delle

conoscenze acquisite;

rafforzare capacità di orientamento e motivazione, accompagnando gli

alunni in una scelta consapevole;

sostenere e stimolare la ricerca e la sperimentazione per quanto riguarda:

1) aspetti didattici,

2) metodologie,

3) stili di lavoro,

4) modalità di relazione con gli studenti

offrire agli studenti esperienze significative di apprendimento. L'obiettivo è

creare percorsi di eccellenza, lungo i quali ogni studente abbia la possibilità

di sperimentare stili di apprendimento diversificati e possa crescere, con

maggiore consapevolezza scoprendo se stesso, i propri interessi e le proprie

attitudini.

Progettazione comune e condivisa tra i docenti della scuola

Forte accordo tra istituzione scolastica e agenzie formative del territorio

Condivisione della valutazione, esaltandone gli aspetti orientativi e

formativi.

Particolare attenzione è riservata agli alunni in situazione di disagio, per i

quali sono organizzati percorsi didattici individualizzati e attività di

integrazione, con specifico riferimento agli alunni diversamente abili.

Obiettivi e competenze specifiche

Scuola primaria

Tenendo conto delle esigenze delle agenzie educative e della vocazione culturale del

territorio si è giunti all’individuazione di alcune linee guida per la costruzione del

Curricolo della Scuola Primaria:

20

Si è tenuto conto dell’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA basata su scelte di

curricola e progetti che si attuano con metodologie appropriate e condivise, si

realizzano attraverso risorse, strumenti ed organizzazione, si servono di spazi e

tempi adeguati. Inoltre si promuovono occasioni di apprendimento diversificato per

trasformare le potenzialità di ciascun alunno in Traguardi di sviluppo delle

competenze ( T. S. C.) coerenti con gli standard delle “ Indicazioni per il Curricolo”( Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo

d’Istruzione- Settembre 2012)

FLESSIBILITÀ

Si esplica con alcune variabili: distribuzione differenziata del monte-ore delle discipline

affidate ai docenti secondo l’organizzazione prescelta distribuzione del tempo-scuola settimanale adattamento del calendario scolastico definizione delle unità temporali d’apprendimento

VALENZA DEL TERRITORIO Trova la sua esplicazione nella progettazione ed attuazione del PTOF.

CONTESTO DELLA SCUOLA

le cui variabili sono:

i progetti integrati, i laboratori, le attività di arricchimento l’ampliamento dell’offerta formativa

SNODI STRUTTURALI

a)TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

b) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

c) ATTIVITA’ OPZIONALI

d) PROGETTI

e) CURRICOLO IMPLICITO

21

Scuola secondaria di 1° grado

In conformità ai principi e alle scelte educative concordate, vengono precisati, nelle

Unità di apprendimento predisposte, programmate e verificate in itinere dal

Consiglio di classe, gli obiettivi specifici, definiti in termini di competenze, che gli

alunni dovranno progressivamente acquisire sul piano del saper essere, del saper

fare, del sapere.

La scansione in obiettivi intermedi costituisce il presupposto per la costruzione dei

criteri secondo i quali viene valutato il grado di competenza acquisito dallo studente

nei diversi ambiti e la base su cui vengono poi elaborati i giudizi per la valutazione

intermedia e finale.

Contenuti e attività

I contenuti di studio e le attività, proposti agli alunni, vengono scelti e organizzati

in modo funzionale, organico e coerente agli obiettivi stabiliti sul piano del saper

essere, del saper fare, del sapere.

Nello scegliere le attività, i docenti si impegnano a soddisfare in primo luogo i

bisogni formativi primari, quali l’autostima e la motivazione.

A tal fine, le attività, attraverso le quali si offre agli studenti la possibilità di

accostarsi ai contenuti delle singole discipline, si articolano in una molteplice

varietà di proposte, strutturate in un complesso di unità di apprendimento e di

progetti rivolti a tutte le classi, a singole classi, a gruppi di alunni di classi diverse, a

piccoli gruppi di una stessa classe.

Ciò consente di:

offrire un approccio ai contenuti più stimolante, in grado di suscitare e

rafforzare la motivazione

rispettare i diversi stili cognitivi e rispondere quindi in modo più adeguato ai

bisogni formativi di ciascuno

consolidare la padronanza nella comprensione e nell’uso dei diversi linguaggi

permettere un’ampia gamma di esperienze, utili a sviluppare capacità di

scegliere in modo consapevole

potenziare l’acquisizione di atteggiamenti maturi e responsabili anche verso

gli altri.

Finalità educative di istituto Valorizzazione ambientale, intesa sia come conoscenza del territorio e delle sue

componenti culturali, sia come promozione di quei comportamenti volti a

salvaguardare, conservare, migliorare il patrimonio naturale e artistico a

disposizione di tutti;

Convivenza civile, intesa come conoscenza dei diritti e consapevolezza dei doveri

del cittadino, come assunzione di comportamenti, di rispetto per gli altri e per gli

impegni del vivere comune;

Valorizzazione delle diversità, intesa come:

educazione all’interculturalità, per ampliare la capacità di relazione degli

alunni, per superare stereotipi e pregiudizi e per affrontare una società

sempre più multiculturale;

presa di coscienza della realtà dei diversamente abili, cui offrire opportunità di

crescita, mediante interventi individualizzati da attivarsi in classe o in contesti

22

diversi.

Orientamento, inteso come processo educativo-evolutivo, attraverso il quale la

persona va riconoscendo e maturando una specifica personalità, in vista anche

delle future scelte professionali.

OBIETTIVI Acquisire atteggiamenti di fiducia e sicurezza.

Crescita delle capacità autonome di studio

Sviluppo di un metodo di apprendimento, comune a tutte le discipline

Rafforzamento delle attitudini all’integrazione sociale

Consolidamento del processo di formazione di una propria identità personale e

sociale

Sviluppo armonico della personalità, attraverso il sapere ed il saper fare

Sviluppo armonico della personalità, attraverso l’essere ed il saper essere

Autoconoscenza delle capacità e attitudini di ciascuno, finalizzata alla

costruzione di un personale progetto di vita.

Educazione alla convivenza democratica, anche in situazioni multi etniche e

pluri-confessionali

2.4 - Ambiti di sviluppo della programmazione

2.4.a - Sviluppo generale

Acquisizione delle competenze linguistico-espressive

Acquisizione delle competenze logico - intellettuali

Acquisizione delle competenze operativo - motorie

Acquisizione delle competenze sociali, di lavoro, di autonomia

Utilizzo dei linguaggi specifici delle discipline

Sviluppo dei processi logici insiti in ogni disciplina

Sviluppo progressivo delle competenze e delle capacità di scelta

Sviluppo del corretto rapporto con le attività didattiche

Sviluppo del rispetto dell’ambiente

Riconoscimento delle proprie potenzialità e sviluppo di corretti rapporti con gli

altri

Le attività interdisciplinari sono finalizzate a:

Fornire all’alunno opportunità formative unitarie e non settoriali

Educare l’alunno ad interpretare unitariamente la realtà, tramite il contributo

delle varie discipline

2.4.b - Sviluppo disciplinare

La programmazione didattica è elaborata:

per progetto dai docenti della scuola dell’infanzia, che tiene conto dei campi di

esperienza che rappresentano i luoghi del fare e dell'agire del bambino e

introducono ai sistemi simbolico-culturali.

Durante le riunioni d’inizio d’anno dal team delle docenti di scuola primaria che

23

operano nelle stesse classi e per discipline nei Dipartimenti disciplinari.

Per materie , durante le riunioni d’inizio anno tra docenti delle stesse

discipline, riuniti in Dipartimenti disciplinari, per renderla omogenea in tutte le

classi della scuola secondaria di 1° grado.

Per classi nei consigli di Classe; in quest’ambito si delinea il percorso formativo

individualizzato, con riferimento alle necessità della classe e del singolo

allievo.

La progettazione nell’ambito dell’Educazione alla convivenza civile è programmata

dal Dipartimento educazionale.

1. Il progetto della scuola dell’infanzia è lo sfondo integratore di tutte le

attività. Ogni insegnante prenderà spunto dalle tematiche proposte per

sviluppare percorsi individualizzati e di sezione.

2. La programmazione è elaborata in forma di piano di studi personalizzato,

per mezzo di unità di apprendimento ed obiettivi formativi.

Spetta ai consigli di Classe, interclasse ed intersezione, di cui fanno parte anche i

rappresentanti dei genitori, sottoporre sistematicamente a verifica il lavoro svolto,

per adeguarlo ed adattarlo alle mutevoli esigenze della classe e dei singoli alunni.

Sono prese in seno ai Consigli le decisioni sulla definizione di particolari obiettivi

educativi, sull’adattamento degli obiettivi didattici e/o formativi, delle metodologie

usate alle particolari condizioni dell’alunno, sugli interventi di sostegno, recupero,

consolidamento, potenziamento da effettuare su gruppi d’alunni o su singoli

individui.

2.5 - Strategie educative

Scuola secondaria di 1° grado

Due snodi cruciali rispetto all'obiettivo centrale del contenimento della dispersione

scolastica

la didattica;

la valutazione.

La didattica come spazio aperto alle dimensioni di ricerca e scoperta, con

l'obiettivo di favorire il riavvicinamento alla scuola di allievi che, probabilmente,

vivono un difficile contesto familiare o di integrazione sociale o che hanno già

registrato difficoltà (e sconfitte) scolastiche e che, anche per questo, sono poco

motivati allo studio. Queste modalità didattiche, intrecciate con le tecniche

dell'apprendimento cooperativo, con il tutoring, la focalizzazione, la

comunicazione a due vie, la ricerca guidata, la libera scoperta, possono essere un

ulteriore stimolo anche per altri studenti che hanno minori o nessuna difficoltà e

che possono, attraverso questa esperienza, approfondire interessi e vocazioni,

ma soprattutto scoprire le proprie potenzialità, che in un ambito più rigido

difficilmente vengono alla luce.

La valutazione come strumento di orientamento e non esclusivamente come

strumento accertativo. Essa va arricchita, valorizzandone la dimensione

formativa e quella orientativa. L'innovazione didattica e l'innovazione nella

valutazione costituiscono due aspetti strettamente interdipendenti: se cambia la

didattica nell'ottica dell'apprendimento come ricerca e scoperta e

dell'apprendimento cooperativo, allora anche gli strumenti e le modalità

valutative devono cambiare, valorizzando la dimensione formativa e orientativa.

24

Al tempo stesso, se cambia la valutazione, allora anche la didattica deve

cambiare, perché non è possibile valutare gli allievi in termini formativi e

orientativi se essi sono chiamati prevalentemente ad assistere passivamente a

lezioni frontali e a lavorare solo individualmente.

Le modalità di lavoro proposte privilegiano le dimensioni della ricerca sul campo e

della sperimentazione in classe, in un'ottica di ricerca-azione intesa a sostenere la

progettazione e la pratica didattica comune e una ricaduta sulla pratica didattica

effettiva.

Per sostenere qualitativamente lo sviluppo e l'evoluzione dei percorsi si

promuoveranno:

un coordinamento provinciale con il coinvolgimento attivo delle scuole e delle

agenzie formative;

studi e ricerche sulla soddisfazione di allievi e docenti;

corsi di formazione;

gruppi di lavoro su didattica e valutazione;

materiali informativi e pubblicazioni con la sintesi dei risultati raggiunti.

2.5.a - Metodi e strumenti

Per il conseguimento delle finalità e degli obiettivi, le attività educative sono

distribuite nelle seguenti attività:

accoglienza

progettazione disciplinare e pluridisciplinare

interventi individualizzati

attività di recupero, di potenziamento e di approfondimento

apprendimento cooperativo

orientamento

progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa

visite guidate

fruizione di spettacoli teatrali

attività sportive e integrative

laboratori

strumentazione audiovisiva e informatica

strumenti di riproduzione sonora.

IN ALLEGATO IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

Legenda

P I Progetto svolto da docenti interni

P E Progetto svolto in collaborazione con esperti esterni

P P Progetto svolto dai docenti dell’organico potenziato

Salute e Ben-essere

Denominazione

progetto

PROGETTO BIODANZA

25

Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “S. Sisto”

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di Cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Uniformità nella osservazione del comportamento degli

alunni.

Altre priorità

(eventuale)

Benessere emotivo dell’alunno in età prescolare

Situazione su cui

interviene

Progetto finalizzato alla scoperta del proprio corpo nella

relazione con l'altro attraverso

il ritmo e la musica.

Attività previste Attività che utilizzano la musica ed il ritmo per conoscere il

proprio corpo nella relazione con l’altro.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuno

Risorse umane / tempi Esperto esterno – ins. Giovanna Gobattoni . Intero anno

scolastico

Altre risorse

necessarie

Nessuna

Indicatori utilizzati Benessere scolastico dell’alunno

Valori / situazione

attesi

Benessere scolastico dell’alunno

Denominazione

progetto

PROGETTO TETRAEDRO

Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “S. Sisto”

Altre priorità Percorsi di approfondimento interdisciplinari afferenti ai

diversi Campi di Esperienza

Situazione su cui

interviene

Coinvolgimento ed integrazione alunni con B.E.S.

Attività previste Teatro

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Esperti esterni – ins. Giovanna Gobattoni Intero anno

scolastico

Altre risorse

necessarie

Materiali di recupero

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni durante il progetto

Valori / situazione

attesi

Competenze linguistiche e mimico gestuali

Denominazione

progetto

HAPPY CHILDREN "LA PRATICA PSICOMOTORIA DI TIPO

RELAZIONALE”

Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “Pilastro”

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di Cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Uniformità nella osservazione del comportamento degli

alunni.

Altre priorità

(eventuale)

Benessere emotivo dell’alunno in età prescolare

26

Situazione su cui

interviene

Il progetto nasce dalla consapevolezza che il corpo è il

nucleo dell'organizzazione psichica e sociale dell'individuo,

la cui crescita armonica avviene attraverso il corpo in

relazione a sé a al mondo.

Attività previste Attività di psicomotricità

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuno

Risorse umane / tempi Docenti – referente ins. Elvira Giovannelli Intero anno

scolastico

Altre risorse

necessarie

Nessuna

Indicatori utilizzati Benessere scolastico dell’alunno

Valori / situazione

attesi

Benessere scolastico dell’alunno

Denominazione

progetto e codice

PROGETTO “LIBRI A SCUOLA” P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Logistica e didattica Ridisegnare l’ambiente formativo, la

ristrutturazione degli spazi, la revisione dei modi di

insegnare, il potenziamento concreto di quanto attiene ai

valori fondanti: la responsabilità, l’ospitalità, la comunità.

Attività previste Le classi prime e seconde a tempo pieno organizzeranno una

didattica in base alla quale gli alunni effettueranno i

compiti durante le lezioni lasciando i libri a scuola.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Progettazione dei team docenti . Intero anno scolastico

Altre risorse

necessarie

Spazi alternativi (laboratori)

Indicatori utilizzati Benessere degli alunni e capacità di gestire questa nuova

organizzazione

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine anno scolastico

Valori / situazione

attesi

Competenza dell’alunno di autogestirsi

Denominazione

progetto

PROGETTO “ZAINO LEGGERO” P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

27

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Logistica e didattica Ridisegnare l’ambiente formativo, la

ristrutturazione degli spazi, la revisione dei modi di

insegnare, il potenziamento concreto di quanto attiene ai

valori fondanti: la responsabilità, l’ospitalità, la comunità.

Attività previste Le classi terze, quarte e quinte a tempo pieno effettueranno

la maggioranza dei compiti durante le lezioni; solo per le

materie orali vi potrà essere uno studio casalingo.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Progettazione dei team docenti. Intero anno scolastico

Altre risorse

necessarie

Spazi alternativi (laboratori)

Indicatori utilizzati Benessere degli alunni e capacità di gestire questa nuova

organizzazione

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine anno scolastico

Valori / situazione

attesi

Competenza dell’alunno di autogestirsi

Denominazione

progetto

BENESSERE A COLORI: FRUTTA NELLE SCUOLE P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Educazione alimentare - Benessere dell’alunno – clima

organizzativo

Situazione su cui

interviene

Corrette abitudini alimentari. Alimentazione come parte

integrante dei processi di insegnamento/apprendimento.

Attività previste Progetto finanziato dal MIUR per favorire la conoscenza ed

il consumo della frutta nelle scuole

Risorse finanziarie

necessarie

Finanziamento MIUR

Risorse umane / tempi Docenti – Collaboratori Scolastici – referente Sensi Letizia

Tempi in base al programma fornito

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Approccio dell’alunno nei confronti dei cibi proposti

Stati di avanzamento Autovalutazione di fine anno

Valori / situazione

attesi

Consumo da parte degli alunni di tutti i tipi di frutta

proposti

28

Denominazione

progetto

SAPERE SAPORI-SLOW FOOD P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Educazione alimentare – Benessere degli alunni

Situazione su cui

interviene

Con “Sapere i Sapori”, la Regione Lazio intende svolgere un

ruolo informativo rispetto all’importanza della corretta

alimentazione, della conoscenza dei prodotti, della

responsabilità alimentare e della salute nella sua ampia più

accezione: come corretto stile di vita e benessere. Inoltre si

propone di favorire e sviluppare attraverso laboratori e

attività educative, comprendenti il gioco, un confronto

diretto con l’ambiente, il mondo agricolo e il cibo.

Attività previste il progetto “LAZIO, SAPORE DI BUONO” vuole essere un viaggio

che parte dalla terra e, attraverso le filiere agricole e della

pesca,

attraverso le migrazioni e le alchimie di popoli, tra passato

e presente, serve a raccontare la storia e le tradizioni

dell’agricoltura e dei suoi prodotti e produttori fino a far

comprendere l’importanza di una corretta e responsabile

alimentazione. Di qui la promozione alla salute personale e

sociale, che nell'età evolutiva è a carico delle agenzie

formative, prima fra tutte la scuola.

Risorse finanziarie

necessarie

Finanziamento Regione Lazio

Risorse umane / tempi Docenti classi interessate, esperti esterni – Referente :

Rosella Spanata. Tempi indicati dal progetto (settembre –

novembre)

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati far conoscere l’agricoltura e il sistema agroalimentare del

Lazio;

• informare e favorire lo sviluppo di comportamenti

alimentari e di stili di vita corretti sensibilizzando al

consumo di prodotti agroalimentari biologici e legati al

territorio;

• promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare,

informando sugli aspetti

storici, culturali, antropologici delle produzioni

agroalimentari e del loro territorio d’origine, i cambiamenti

in corso legati ai nuovi mutamenti sociali e ad una presenza

nelle scuole di italiani di seconda generazione;

• promuovere un confronto tra il mondo della scuola e

l’ambiente, l’agricoltura, il cibo, e costruire le condizioni per

una conoscenza diretta e proficua del mondo del lavoro e

delle professioni che ruotano attorno al comparto agro-

alimentare;

• favorire l’integrazione, nelle attività didattiche, di

esperienze dirette di agricoltura;

29

• utilizzare una metodologia didattica improntata alle ICT,

per loro natura facilmente accessibili, democratiche e

universali.

Stati di avanzamento Monitoraggio del progetto secondo la calendarizzazione

progettata

Valori / situazione

attesi

Raggiungimento degli obiettivi sopra indicati

Denominazione

progetto

ALFABETIZZAZIONE MOTORIA: SPORT DI CLASSE P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

Riduzione della variabilità tra classi

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Approfondimento attività motoria scuola Primaria –

Benessere degli alunni – clima organizzativo

Situazione su cui

interviene

L’obiettivo è la valorizzazione dell’educazione fisica e

sportiva nella scuola primaria per le sue valenze trasversali

e per la promozione di stili di vita corretti e salutari,

favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica

dell’inclusione sociale, in armonia con quanto previsto dalle

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia

e del I ciclo d’Istruzione, di cui al Decreto Ministeriale 16

novembre 2012, n. 254.

Attività previste Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:

coinvolgimento di tutte le classi dalla 1^ alla 5^ delle

Istituzioni scolastiche ed educative statali, paritarie

sedi di scuola primaria per l’anno scolastico 2015/16 a

partire da dicembre 2015;

insegnamento dell’Educazione fisica per due ore

settimanali impartite dal docente titolare della

classe;

coinvolgimento dei docenti di Educazione fisica

eventualmente presenti nei posti dell’organico

dell’autonomia per effetto della Legge 107/2015;

inserimento della figura del Tutor Sportivo Scolastico

all’interno del Centro Sportivo Scolastico per la scuola

primaria come figura a supporto dell’Istituzione

scolastica;

affiancamento del Tutor all’insegnante titolare della

classe per due ore mensili in compresenza durante le

lezioni di Educazione fisica e realizzazione delle altre

attività trasversali previste dal progetto;

piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere

del Tutor sportivo scolastico;

coinvolgimento dell’insegnante titolare della classe e

del docente referente per l’Educazione fisica di plesso

30

in momenti informativi sull’attuazione del progetto;

realizzazione di attività che prevedono percorsi

d’inclusione degli alunni con “Bisogni Educativi

Speciali” (BES) e con disabilità;

realizzazione dei Giochi di primavera nella seconda

metà del mese di marzo e dei Giochi di fine anno

scolastico che si terranno in occasione della

settimana dello sport scolastico programmata dal 29

maggio al 4 giugno 2016;

realizzazione di un percorso valoriale contestuale alle

attività del progetto, aventi ad oggetto i corretti stili

di vita ed i principi educativi dello sport;

coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali in

eventuali implementazioni e sinergie relative al

progetto Sport di Classe;

compatibilità con altre progettualità promosse dagli

Uffici Scolastici Regionali, Enti e Organismi del

territorio, riferite alla promozione ed al

potenziamento dell’Educazione fisica nella scuola

primaria.

Risorse finanziarie

necessarie

Finanziamento MIUR

Risorse umane / tempi Docenti della classe – Esperto esterno . Gennaio - maggio

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli

alunni

Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico

Valori / situazione

attesi

Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima

organizzativo

Denominazione

progetto

- PROGETTO CALCIO CON ASS.

BARCOMURIALDINA, CON GIORNATA FINALE

PRESSO CAMPO SPORTIVO DELL’ASS.

- PROGETTO DANZA SPORTIVA CON TECNICO

FIDS, ( ACCORDO STIPULATO TRA MIUR E

COMITATO REGIONALE LAZIO DELLA F.I.D.S.)

- GIOCATLETICA: ATTIVITÀ DI ATLETICA PRESSO

IL CAMPO SPORTIVO DI VITERBO

P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

Riduzione della variabilità tra classi

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Approfondimento attività motoria scuola Primaria –

Benessere degli alunni – clima organizzativo

Situazione su cui

interviene

L’obiettivo è la valorizzazione dell’educazione fisica e

sportiva nella scuola primaria per le sue valenze trasversali

31

e per la promozione di stili di vita corretti e salutari,

favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica

dell’inclusione sociale, in armonia con quanto previsto dalle

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia

e del I ciclo d’Istruzione, di cui al Decreto Ministeriale 16

novembre 2012, n. 254.

Attività previste Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:

coinvolgimento alcune classi dalla 1^ alla 5^ della

scuola primaria

collaborazione tra il docente titolare della classe e

l’esperto esterno

realizzazione di attività che prevedono percorsi

d’inclusione degli alunni con “Bisogni Educativi

Speciali” (BES) e con disabilità;

realizzazione della giornata finale dello sport a

giugno 2016;

realizzazione di un percorso valoriale contestuale alle

attività del progetto, aventi ad oggetto i corretti stili

di vita ed i principi educativi dello sport;

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti della classe – Esperto esterno . Intero anno

scolastico, una volta la settimana

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli

alunni

Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico

Valori / situazione

attesi

Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima

organizzativo

Denominazione

progetto

- PROGETTO IN RETE PER LA PROMOZIONE

DELL’ ATTIVITA’ SPORTIVA SCOLASTICA

“SCUOLA – MOVIMENTO – SPORT – SALUTE”

- GRUPPO SPORTIVO STUDENTESCO

PREPARAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE GARE DEI

CAMPIONATI STUDENTESCHI PROVINCIALI E

REGIONALI PROGETTO “CLASSI IN GIOCO”

P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

Riduzione della variabilità tra classi

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Approfondimento attività motoria scuola Secondaria di 1° –

Benessere degli alunni – clima organizzativo

Situazione su cui

interviene

promuovere e accrescere l’offerta formativa delle

Istituzioni scolastiche con interventi destinati alla

totalità degli alunni/e volti ad un arricchimento delle

abilità tecniche già in loro possesso; a tal fine ogni

32

incontro interscolastico comprenderà una fase iniziale

didattica tenuta da un esperto, seguita dallo

svolgimento della parte ludica, indispensabile per

sostenere la motivazione degli alunni sia come

momento di confronto che come “fase applicativa” di

quanto inizialmente spiegato ed appreso;

coinvolgere il maggior numero di ragazzi anche con

compiti di giuria-arbitraggio ed organizzazione di

eventi sportivi;

arricchire la propria corporeità attraverso pratiche

motorie codificate e non, con l’apprendimento di

schemi tecnici sui quali cimentarsi per esperienze

gratificanti e d’impegno personale;

proporre significativi momenti di aggregazione

sociale che siano d’impulso per una continuità nella

pratica sportiva per tutta la vita, organizzati in rete

con modalità di partecipazione per rappresentativa

“di classe” e “di Istituto”.

Attività previste Completata la procedura di adesione alla rete, Il

nostro Istituto, scuola capofila, invierà la

comunicazione relativa ad una conferenza di servizio

aperta a tutti gli insegnanti di educazione fisica e di

sostegno, che si terrà in orario antimeridiano nella

prima decade di settembre 2015, immediatamente

prima dell’inizio delle lezioni;

In tale occasione sarà presentato un “calendario di

massima” con il ventaglio degli eventi e delle attività

previste;

Ciascun Istituto potrà aderire all’intero programma o a

parte di esso, dandone una comunicazione “di

massima” iniziale; la conferma della effettiva

partecipazione alla singola attività potrà essere data

al referente organizzativo in corso d’anno, ma

comunque in tempo utile per la stesura del calendario

relativo;

Dopo la conferenza di servizio, tutti i contatti tra i

docenti ed il referente organizzativo avverranno via

mail;

Per facilitare l’organizzazione, ogni Dirigente

Scolastico individuerà un insegnante di riferimento e

lo comunicherà all’Istituto capofila al momento

dell’adesione;

Ogni Istituto avrà cura di inserire le attività prescelte

tra quelle proposte, in sede di “riunione di

dipartimento” per la programmazione annuale di

educazione fisica;

Ogni evento sarà indetto con una comunicazione

ufficiale dell’Istituto capofila in cui saranno definiti

tutti gli aspetti organizzativi (giorni, orari ed impianti

di svolgimento) e regolamentari dell’attività; a tale

comunicazione sarà anche allegato l’elenco degli

studenti e degli insegnanti “specialisti” che dovranno

di volta in volta ricoprire funzioni di giuria-arbitraggio

e/o organizzative e pertanto essere esonerati

temporaneamente dalle lezioni o dal servizio per tale

33

scopo;

Per le attività che si svolgeranno al di fuori delle

palestre scolastiche sarà garantita l’assistenza

sanitaria; per alcune attività di particolare impegno

sarà richiesta la certificazione medica “non

agonistica”;

Al termine di ogni giornata di incontro interscolastico,

l’insegnante della rappresentativa ospitante dovrà

compilare e restituire al referente organizzativo via

mail entro 24 ore un’apposita scheda di rilevazione

dell’attività svolta con i dati relativi alla

partecipazione, alle tematiche affrontate in sede di

approfondimento tecnico ed i risultati della parte

dedicata al gioco stesso; sarà inoltre possibile inserire

una nota per suggerimenti utili al miglioramento

dell’attività.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti di ed fisica – esperti esterni- Tempi di svolgimento

in base alla calendarizzazione delle date

Altre risorse

necessarie

associazioni partner

Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli

alunni

Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico

Valori / situazione

attesi

Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima

organizzativo

Consolidamento della rete.

Denominazione

progetto

PROGETTO PIEDIBUS P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Altre priorità

(eventuale)

Autonomia dell’alunno

Situazione su cui

interviene

Organizzazione di una modalità diversa di accompagnare gli

alunni a scuola in considerazione del fatto che il nostro

Istityto non è servito da Scuolabus

Attività previste Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una

carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo,

accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un

“controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero

autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un

percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate”

predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario

prefissato.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

34

Risorse umane / tempi Genitori degli alunni . Intero anno scolastico

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Numero Alunni partecipanti

Stati di avanzamento Aumento delle linee

Valori / situazione

attesi

Buon rapporto percentuale tra alunni che vengono

accompagnati dai genitori ed alunni che usufruiscono del

piedi bus.

Denominazione

progetto

LABORATORIO CREATIVO P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Ambiente di apprendimento

Orientamento strategico e organizzazione didattica

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

Potenziamento di percorsi di inclusione a seguito di

Formazione “Progetto B.E.S.”

Situazione su cui

interviene

Laboratorio creativo per alunni con B.E.S.

Attività previste Il laboratorio è stato finalizzato all’integrazione degli alunni

con disabilità e allo sviluppo delle loro capacità creative

attraverso attività manipolative

Risorse finanziarie

necessarie

Materiale di facile consumo

Risorse umane / tempi Docenti di sostegno. 2 ore settimanali

Altre risorse

necessarie

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al laboratorio

Stati di avanzamento Monitoraggio bimestrale

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze e benessere psicofisico

dell’alunno.

Denominazione

progetto

PROGETTO ALIMENTAZIONE P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Corretta alimentazione

Attività previste Lezione tematica sula prevenzione delle malattie legate alla

corretta alimentazione (Diabete, obesità ecc) per gli alunni

35

della scuola secondaria di 1°

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:

docenti di scienze

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di corrette abitudini alimentari

Denominazione

progetto

PROGETTO FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO ALUNNI P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni

sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.

107/2015

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Comportamenti corretti in caso di interventi di primo

soccorso

Attività previste Lezione teorico pratica sulle tecniche di primo soccorso per

gli alunni delle classi 4^/5^ Scuola Primaria e Scuola

secondaria di 1°gr.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:

tutti i docenti

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze nel campo del primo soccorso

Denominazione

progetto

A SCUOLA DI BENESSERE

P I + PE

Priorità cui si

riferisce

Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni

sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.

107/2015.

Traguardo di

risultato (event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Interventi specifici sul tema della sicurezza scolastica,

integrati e coordinati nell’ambito del progetto per

36

l’educazione alla salute.

1) promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

2) informarsi per prevenire;

3) interiorizzazione del “bene salute” come valore di

riferimento nelle scelte di vita.

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Comportamenti corretti in caso di situazioni di pericolo

Attività previste Norme sulla sicurezza in classe.

Prove di simulazione e di evacuazione annunciate e a

sorpresa.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane /

tempi

Esperti esterni- tutti i docenti/ Referente: Mattioli Daniele

Altre risorse

necessarie

Nessuna

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di

avanzamento

Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze nel campo della sicurezza

ambientale e personale

Denominazione

progetto

SCUOLA SICURA VIGILI DEL FUOCO P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni

sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.

107/2015

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Comportamenti corretti in caso di situazioni di pericolo

Attività previste Norme sulla sicurezza in classe, nell’ambito familiare e

personale

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:

tutti i docenti

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze nel campo della sicurezza

ambientale e personale

37

Denominazione

progetto

PROGETTO GOJI VIP – VITERBO P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà ed inclusione

Attività previste Incontro dei volontari dell’associazione con gli alunni per

presentare il volontariato dei Clown in corsia.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:

tutti i docenti

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave di cittadinanza

Lingue e linguaggi Denominazione

progetto

CORO E CONCERTO DI NATALE P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Continuità e orientamento

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Potenziamento attività artistico/musicali in una prospettiva

di continuità didattica tra i 3 ordini di scuola presenti

nell’Istituto.

Attività previste Canti natalizi degli alunni Scuola Primaria e bambini di 5

anni delle Scuola dell’Infanzia e concerto di natale degli

alunni della Scuola Secondaria di 1°

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Progetto svolto in orario curricolare

Altre risorse

necessarie

Materiale di facile consumo, strumenti musicali

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

38

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di maggiori competenze nell’attività musicale

Denominazione

progetto

PROGETTO CONTINUITÀ INFANZIA/PRIMARIA

PROGETTO CONTINUITÀ PRIMARIA/SEC. 1° GRADO

P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/ Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

Riduzione della variabilità tra classi in un prospettiva di

continuità Progettazione nei Dipartimenti Disciplinari

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Continuità didattica

Attività previste Lezioni condivise tra alunni cinquenni della Scuola

dell’Infanzia di San Sisto e alunni e docenti delle classi

quinte di Scuola Primaria

Lezioni condivise tra alunni e docenti delle classi quarte e

quinte di Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti classi ponte. Incontri da gennaio a maggio

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Realizzazione delle lezioni condivise

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Realizzazione di percorsi di attività didattica in continuità e

non solo a livello progettuale

Denominazione

progetto

ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI P P

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Alfabetizzazione alunni stranieri

Attività previste Percorsi di prima alfabetizzazione e di consolidamento di

Italiano come L2 per alunni stranieri

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti dell’organico potenziato (Scuola Primaria e

Secondaria di 1°). Intero anno scolastico

39

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati livello di alfabetizzazione di Italiano come L2

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Aumento della competenza in Italiano degli alunni stranieri

dell’Istituto.

Denominazione

progetto

LABORATORI DI RECUPERO DIDATTICO P P

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Alunni con B.E.S.

Attività previste Percorsi di recupero e potenziamento per alunni con B.E.S.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti dell’organico potenziato (Scuola Primaria e

Secondaria di 1°) - Intero anno scolastico

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati livello di competenza nelle discipline di Italiano, Matematica

ed altre discipline

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Aumento della competenza in Italiano, Matematica ed altre

discipline

Denominazione

progetto

CINEFORUM P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Cittadinanza, tematiche sociali

Attività previste Visione di film d’autore su tematiche di carattere

sociale/culturale e successive schede didattiche. Incontro

con i registi.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Progetto svolto in orario curricolare

40

Altre risorse

necessarie

LIM

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di maggiori competenze in competenze chiave

di cittadinanza

Denominazione

progetto

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN LINGUA

INGLESE CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR SCHOOL

P I

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Potenziamento della lingua inglese

Attività previste Corso di potenziamento per la certificazione delle

competenze in lingua inglese CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR

SCHOOL per gli studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°

grado

Risorse finanziarie

necessarie

FIS

Risorse umane / tempi Docenti di Inglese Scuola Secondaria di 1° - Lezioni

pomeridiane 20 ore a gruppo.

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati livello di competenza in inglese

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Superamento dell’esame ed acquisizione della certificazione

Denominazione

progetto

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN LINGUA

FRANCESE DELF SCOLAIRE

P P

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Potenziamento della lingua francese

Attività previste Corso di potenziamento per la certificazione delle

competenze in lingua inglese CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR

SCHOOL per gli studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°

grado

41

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docente di francese dell’organico potenziato - Lezioni

pomeridiane 20 ore a gruppo.

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati livello di competenza in francese

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Superamento dell’esame ed acquisizione della certificazione

Denominazione

progetto

PROGETTO ERASMUS + P I + P P

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici

Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Scambio culturale

Attività previste Anche per questo anno scolastico il nostro istituto è

coinvolto in un progetto europeo “Erasmus +“ che vedrà la

scuola secondaria di I grado “L.Fantappiè” gemellarsi e

confrontarsi con tre istituti europei, l’INSTITUT D'AURO di

Santpedor, Catalogna , Spagna e gli istituti “Ticaret Odası

Vakfı Mesleki ve Teknik Anadolu Lisesi” di Gebze, Kocaeli,

Turchia e “Gimnazjum nr 2 im. Jana Wegnera “di Łowicz,

Polonia.

Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un Musical,

prevede una iniziale fase di progettazione nella quale sono

coinvolti i docenti referenti di ogni Istituto e

successivamente, lo scambio degli alunni così come è

avvenuto per il progetto Comenius.

Rispetto al precedente progetto, la mobilità dei nostri

alunni e l’accoglienza dei ragazzi stranieri, si sostanzierà in

5-6 giorni, viaggio compreso.

Destinatari: studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°

grado.

Risorse finanziarie

necessarie

Finanziamento apposito € 26.000 per il biennio

Risorse umane / tempi Docenti referenti. Gruppo di lavoro del progetto.

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento ne progetto

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere e a fine anno

Valori / situazione

attesi

Riuscita del progetto in tutti i suoi aspetti (mobilità,

realizzazione del musical, scambio di esperienze ecc..)

42

Legalità e Convivenza democratica

Denominazione

progetto

PROGETTO “TENERE LA CLASSE” P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Inclusione e differenziazione

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –

prevenzione bullismo

Attività previste Il progetto in rete con altri 20 istituti della Provincia,

precede una fase di formazione per gli insegnanti e

successivamente attività in classe sulle tematiche del

bullismo.

Destinatari : alunni delle classi 5^ Scuola Primaria e studenti

della Scuola sec. di 1° grado.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti referenti Filoscia Serena – Carrozza Roberta.

Percorsi didattici in classe secondo le modalità stabilite dai

gruppi di lavoro (formazione) con altri docenti degli altri

Istituti partecipanti alla rete -

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

PROGETTO SAFER INTERNET CENTER P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –

prevenzione bullismo

Attività previste Diffusione di iniziative ed attività volte a favorire un uso

corretto e consapevole di Internet e dei nuovi media

Destinatari: alunni classi quarte Scuola Primaria e studenti

43

Scuola sec. di 1° grado

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Docenti referenti Spanata Rosella – Cavalletti Monica

Percorsi didattici in classe secondo le modalità stabilite dal

progetto

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

- ANGOLO DELLA LEGALITÀ: “UNA VITA DA

SOCIAL” “ECONOMIA SICURA”

LA QUESTURA A SCUOLA

- POLIZIOTTI DI QUARTIERE: SPORTELLO DI

ASCOLTO

P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

/

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –

prevenzione bullismo e cyberbullismo

Attività previste - Incontri tematici con la Polizia Postale, la Polizia di

Stato e Guardia di Finanza. Destinatari: studenti Scuola

sec. di 1° grado

- Lezioni sulla prevenzione del bullismo scolastico, tra

amici, in famiglia, ad opera di agenti della Questura di

Viterbo. Destinatari: studenti Scuola sec. di 1° grado

- Per due ore la settimana i poliziotti di quartiere

mettono a disposizione degli studenti uno sportello di

ascolto, volto ad affrontare e risolvere situazioni di

disagio che possono crearsi all’interno e a’esterno

della scuola.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe

Gli incontri vengono di volta in volta concordati con gli

esperti esterni. Il progetto “Sportello di Ascolto” viene

effettuato per due ore settimanali.

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

44

Denominazione

progetto

CITTADINANZA ATTIVA P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Uniformità nella valutazione del comportamento degli

alunni

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –

prevenzione bullismo e cyberbullismo

Attività previste Coinvolge tutte le classi della scuola secondaria di 1° grado,

secondo la seguente una articolazione: educare al rispetto

delle regole – la costituzione italiana; ambiente e territorio

(globale e locale) per le classi prime; educazione alla salute:

benessere psico-fisico (rispetto di sé e degli altri) per le

classi seconde; educazione alla legalità (individuale e

collettiva) per le classi terze.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe. Oltre a lezioni tematiche

specifiche, le attività sono trasversalizzate in tutte le

discipline

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

PROGETTO ANTI ABBANDONO DEGLI ANIMALI DA

AFFEZIONE

P E

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà – tematiche sociali.

Attività previste Incontri tematici per Sensibilizzare gli alunni sul problema

dell’abbandono degli animali da affezione

Destinatari : alunni classi 4^ Scuola Primaria; studenti classi

1^ e 2^ Scuola sec. di 1° grado.

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

45

Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe. 1 ora a classe

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Multiculturalità: valorizzazione delle differenze Denominazione

progetto

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA PACE P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà – tematiche sociali.

Attività previste Attraverso i personaggi di un fumetto, costruendone la

storia gli alunni imparano il valore e l’importanza della pace

in famiglia, a scuola e nei vari ambienti

Destinatari: alunni classi prime Scuola Primaria

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe

Altre risorse

necessarie

Attrezzature multimediali della scuola (LIM)

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

STAFFETTA DEI POPOLI P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà – tematiche sociali.

46

Attività previste Partecipazione ad una maratona che prevede la

partecipazione degli alunni di vari Istituti scolastici; si terrà

a “Prato Giardino” in primavera.

Destinatari: alunni classi quinte Scuola Primaria

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

1) PROGETTO ORIENTAMENTO

2) REDAZIONE DEL “DIARIO DI BORDO”

3) INCONTRO CON E PROFESSIONI

(ORIENTAMENTO)

4) OPEN DAY

P I

P E

Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/ Risultati scolastici

Risultati a distanza

Traguardo di risultato

(event.)

Riduzione della variabilità tra classi in un prospettiva di

continuità Progettazione nei Dipartimenti Disciplinari

Obiettivo di processo

(event.)

Curricolo, progettazione e valutazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Orientamento

Attività previste 1) Attività di Orientamento propedeutiche alla scelta

della Scuola Secondaria di 2° grado. Test di

autovalutazione. Incontri con le famiglie. Destinatari:

studenti classi seconde Scuola sec. di 1° grado.

Referente Pangari Giuseppe Massimo /docenti della

classe

2) All’interno delle attività di orientamento, gli alunni

elaborano testi in cui sottolineano le proprie

competenze scolastiche ed extrascolastiche

Destinatari: studenti classi terze Scuola sec. di 1°

grado Referente: Quaratino Roberta

3) Nell’ambito delle attività sull’orientamento, gli

studenti hanno incontrato ed intervistato in singoli

incontri professionisti legati a diversi aspetti del

mondo del lavoro. Destinatari: studenti Scuola sec. di

1° grado Referenti: tutti i docenti

4) Tutti i docenti e gli alunni organizzano laboratori

didattici pomeridiani aperti all’utenza per la

presentazione dell’Istituto in vista delle future

iscrizioni . Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto

47

Referenti: Giovannelli Elvira e Carozza Roberta

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane e

tempi

Docenti, Funzioni Strumentali, Esperti esterni. I progetti

vengono effettuati in momenti diversi e/o coincidenti

durante l’anno scolastico

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Sviluppo dei progetti

Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere

Valori / situazione

attesi

Raggiungimento degli obiettivi progettati

Denominazione

progetto

LA GIORNATA DELLA MEMORIA P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Inclusione e differenziazione

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà – tematiche sociali.

Attività previste Rievocazione della Shoah con lezioni tematiche trasversali

alle diverse discipline.

Manifestazione finale ala presenza delle autorità.

Destinatari: studenti Scuola sec. di 1° grado

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Denominazione

progetto

1) INCONTRI TEMATICI SULLA CONVENZIONE DEI

DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

2) PROGETTO PER TUTTO L’ISTITUTO “VERSO UNA

SCUOLA AMICA”

P I

Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza

Traguardo di risultato

(event.)

Obiettivo di processo

(event.)

Orientamento strategico ed organizzazione della scuola

Inclusione e differenziazione

48

Altre priorità

(eventuale)

/

Situazione su cui

interviene

Solidarietà – tematiche sociali.

Attività previste 1) Attività, lezioni per far conoscere i vari articoli della

Convenzione. Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto

2) Il progetto intende promuovere la piena conoscenza e

la valorizzazione della convenzione sui diritti

dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo della scuola;

mira ad attivare processi che rendano le scuole

medesime luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei

ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi un

ambiente a loro misura, fino ad arrivare avere

l’attestazione di “Scuola Amica”. Destinatari: tutti gli

studenti dell’Istituto

Risorse finanziarie

necessarie

Nessuna

Risorse umane / tempi Referenti: tutti i docenti

Per Scuola Amica: Della Casa / Petronio. Intero anno

scolastico

Altre risorse

necessarie

/

Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto

Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto

Valori / situazione

attesi

Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza

Normativa

Valutazione degli alunni

Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica

(trimestrale o quadrimestrale) e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di

apprendimento acquisiti sia al comportamento.

Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni

del primo ciclo (scuola primaria e scuola secondaria di I grado) la valutazione, in

base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in

decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento,

in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli

studenti della secondaria di I e di II grado. Per gli alunni della scuola primaria la

valutazione viene espressa invece con giudizio, non con voto in decimi.

La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per le classi

terminali (terzo anno di scuola secondaria di I grado, ultimo anno delle superiori)

avviene per esame di Stato.

Una disposizione prevede che l'anno scolastico non sia considerato valido,

indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha

frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste.

Valutazione nella scuola primaria La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,

nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono

adottate dai docenti della classe.

49

La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda

individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni;

viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.

Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3

legge 169/2008), l'eventuale non ammissione deve essere assunta all'unanimità.

Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento

delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).

Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.

Valutazione nella scuola secondaria di I grado La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,

nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate

per scrutinio dai docenti della classe.

La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individuale

dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene

consegnata alla famiglia e accompagnata, all’occorrenza, da un colloquio

esplicativo. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o all'esame

(art. 3 legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina,

nonché nel comportamento (art. 2 legge 169/2008).

L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è,

comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe.

Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno

tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali,

le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al

suddetto limite.

Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo

indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.

L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto

in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola

secondaria.

Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi,

l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico.

La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi.

Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento

delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).

Valutazione degli alunni

In una visione di scuola formativa, la valutazione serve a migliorare il processo di

insegnamento-apprendimento, nei suoi aspetti metodologici e programmatici.

Si effettueranno interventi valutativi:

prima dell’intervento didattico (valutazione diagnostica)

durante l’intervento didattico (valutazione formativa)

dopo l’intervento didattico (valutazione sommativa).

Certificazione dei Traguardi di Sviluppo delle Competenze

Nella scuola dell’Infanzia, per formalizzare alcuni momenti valutativi intermedi

e finali, si usano l’osservazione e la rilevazione che ogni plesso elabora

secondo modalità proprie.

50

La valutazione diagnostica, prima dell’intervento didattico, consiste nell’analisi

della situazione iniziale. Si procede attraverso un’attenta azione di osservazione

sistematica, volta alla conoscenza dei cosiddetti prerequisiti e abilità di base.

La valutazione formativa non ha lo scopo di dare un giudizio sull’allievo in relazione

al suo profitto, ma serve all’insegnante per poter valutare la correttezza del suo

operato (programma di lavoro), permettendogli una immediata presa di coscienza di

eventuali errori. In questo modo egli può adottare tempestivamente dei correttivi,

apportando al programma le modifiche necessarie.

La valutazione degli apprendimenti è una procedura sistematica e continua, distinta

in valutazione disciplinare e valutazione globale.

La valutazione disciplinare è condotta conformemente alle indicazioni ed ai criteri

riportati nei singoli progetti disciplinari, i quali costituiscono la continuità

documentale del presente piano.

L’insegnamento di informatica, considerato trasversale alle varie discipline, è

valutato all’interno delle stesse.

La valutazione globale è articolata in due quadrimestri.

Integrazione alunni con bisogni educativi

speciali(Bes)

Criteri organizzativi delle attività didattiche integrative e di

sostegno Nell’ambito dell’accoglienza a tutti gli alunni, una particolare attenzione sarà

prestata ai diversamente abili.

Per assicurare un servizio scolastico adeguato si ricorrerà, oltre che agli interventi

di sostegno, anche ad interventi specialistici (neuro-psichiatrici, psicologici,

riabilitativi).

I Piani Educativi Individualizzati (PEI) e i Profili Dinamico Funzionali sono redatti

dagli insegnanti di sostegno con la collaborazione dei docenti del consiglio di classe,

interclasse, intersezione e, in sede di GLHO, confermati ed approvati dagli operatori

del servizio specialistico AUSL.

Il progetto educativo e didattico, relativo agli alunni diversamente abili, si esprime

attraverso le seguenti fasi:

Conoscenza del tipo di svantaggio e delle difficoltà da esso derivanti, per

un corretto ed equilibrato rapporto con la classe e tutta la comunità scolastica;

Valutazione iniziale volta a verificare il grado di capacità e di abilità di base, indispensabili per ulteriori sviluppi sia a livello di apprendimenti cognitivi che di

comportamenti sociali e relazionali;

Formulazione degli obiettivi di carattere sociale, affettivo e cognitivo che si

intende raggiungere;

Individuazione di particolari metodologie, quali la sperimentazione, la

concettualizzazione, la rappresentazione, la scelta dei contenuti;

Verifiche sistematiche degli obiettivi specifici di apprendimento;

51

Progettazione educativa personalizzata.

Tra le proposte metodologiche si adotterà anche quella delle classi aperte; l’alunno

esperirà le sue competenze con alunni di altre classi, in piccoli gruppi.

Il processo d’insegnamento-apprendimento avrà sempre come costante punto di

riferimento il vissuto del ragazzo e le competenze già da lui acquisite; si mirerà al

consolidamento di queste, all’acquisizione di nuove abilità, nel rispetto dei ritmi

individuali e delle gradualità degli apprendimenti.

I docenti di sostegno promuovono l’attivazione di laboratori, che propongano anche

attività ludiche e motorie.

Nel caso in cui vi sia la presenza di alunni con particolari esigenze, sarà necessario

attrezzare un apposito locale multifunzionale, ove poter svolgere attività specifiche:

musicali, motorie, pratiche, pittoriche, informatiche.

2.7.c Piano annuale per l’inclusività

A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha

elaborato per l’Anno Scolastico 2013/14, il “Piano Annuale per l’Inclusività” alla

stesura del quale hanno collaborato le F.S., i coordinatori di classe, intersezione,

interclasse e referente al Progetto.

Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013

Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili

significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di

inclusività dell’istituzione scolastica.

LA NOZIONE DI INCLUSIONE

La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la

programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione

rispetto alla precedente nozione di integrazione.

Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul

contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo

soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di

carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e

per essere integrato nel sistema .

Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una

nuova impostazione e , quindi, importanti modifiche e messe a punto:

esse debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria , quindi

dall’interno;

il nuovo punto di vista deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo-

didattica quotidiana, ovvero della “normalità” ( non della “straordinarietà”) del

funzionamento scolastico.

Ne consegue che:

l’adozione di questa ottica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e di

apprendimento per i soggetti individuati come BES, ma anche , immediatamente, per

tutti gli studenti della scuola.

IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

La scuola italiana si è mossa in direzione dell’accoglienza e delle pari opportunità di

studio,(anche in anticipo rispetto ad altre nazioni europee di grande tradizione

educativa) , con una normativa,la legge 104 /1992 e norme susseguenti o collegate ,

indirizzata all’ “handicap” , oggi “disabilità”.

52

L’introduzione di studenti D.A. nella scuola è stata per molto tempo il segno di

apertura di una scuola capace d’innovare, di accogliere e di operare adeguatamente

rispetto a nuove esigenze.

La spinta propulsiva si è , però, in determinati casi, stemperata e ristretta in un

ambito tecnico “medicalizzato” , piuttosto che allargarsi a prospettiva

generalizzata.

Successivamente sono state affiancate altre categorie di bisogno, definito

impropriamente “svantaggio’’, con un termine generalizzante che elude la

necessaria disamina fra categorie totalmente diverse fra loro : DSA, immigrati.

In ultimo , prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno

introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES), aggiungendo ulteriori

profili quale, ad es., lo svantaggio socio-culturale.

Il nostro Istituto riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e

ritiene doveroso procedere alla redazione ed all’applicazione di un piano di

inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua

ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti;

ritiene che, nella programmazione e nell’effettuazione del percorso, l’indicazione

didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi

debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento

afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES; precisa che, proprio nel rispetto

dell’individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e

nell’effettuazione del percorso, con piena consapevolezza dello specifico delle

diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la

generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici

tutt’affatto diverse;

ritiene , di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli

strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta

,in relazione a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a

studenti stranieri, oltre che a studenti DSA e DA.

Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:

1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

3) strumenti compensativi;

4) misure dispensative;

utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla

normativa nazionale e/o alle direttive del POF.

Propone altresì:

un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già

disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne ( ministero, enti locali ecc.

es. facilitatore linguistico, psicologo );

ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo

studio che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche

per quanto riguarda i DA ) o funzionali (mancanza della dotazione della

strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto riguarda lo svantaggio

socio-economico e culturale).

53

Nel nostro Istituto verranno effettuate degli Screenings, prove didattiche per la

prevenzione delle difficoltà di apprendimento che saranno somministrate:

ai bambini di 5 anni della Scuola dell’infanzia;

agli alunni delle classi prime della Scuola primaria;

agli studenti delle classi prime della Scuola secondaria di 1° grado.

Il nostro Istituto è stato eletto Scuola polo del Centro Studi ITAD – Scuola

Pedagogica Clinica accreditata MIUR.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI

DALLE TECNOLOGIE DIGITALI

Premessa

La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.html), per perseguire obiettivi:

di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,

di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati,

di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella amministrazione,

di potenziamento delle infrastrutture di rete,

di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale (AD), una nuova figura che coordina – in collaborazione con il DS e il DSGA - la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.

L’Animatore sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa

54

“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le

politiche legate all'innovazione didattica

attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano

Nazionale Scuola digitale”

(rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015)

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

Formazione interna

Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Creazione di soluzioni innovative

Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Progetto – azioni preliminari

In attesa dell’avvio della formazione specifica prevista per gli AD dalla nota 17791 del 19/11/2015, la sottoscritta individua le azioni preliminari da intraprendere in questa prima fase del proprio intervento:

pubblicazione nel sito della scuola del Piano Nazionale Scuola Digitale all’interno di un’area dedicata

condivisione del documento con l’intero corpo docente attraverso la diffusione di materiali e dispense nell’area riservata del sito

somministrazione di un questionario online per la rilevazione di conoscenze, competenze, tecnologie e aspettative dei docenti per l’individuazione dei bisogni sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione)

elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine

55

Piano di attuazione PNSD – interventi triennio 2016-2019

Ambito Interventi A.S. 2016-2017

Formazione interna

Creazione di uno sportello di assistenza Partecipazione alla formazione specifica per Animatore

Digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori

Digitali. Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti

tecnologici già presenti a scuola. Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti

digitali dei testi in adozione. Formazione per l’uso di software per la Lim. Formazione all’utilizzo di cartelle condivise e documenti

condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione

delle pratiche. La sicurezza e la privacy in rete. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze

digitali acquisite.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (per es. Google apps for Education)

Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale

Partecipazione a progetti ed eventi nazionali ed internazionali eTwinning o Erasmus+

Coordinamento con lo staff dirigenziale e con le altre figure di sistema per la creazione di un gruppo di lavoro in ogni plesso dell’istituto, costituito da coloro che intendono mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi.

Creazione di una commissione web di Istituto. Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai

genitori e agli alunni, sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)

Ambito Interventi A.S. 2017-2018

Formazione interna

Mantenimento dello sportello di assistenza Formazione specifica per AD - Partecipazione a comunità

di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

56

Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational

per l’organizzazione e per la didattica. Formazione all’uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del

pensiero computazionale. Utilizzo di piattaforme di e-learning (per es. Edmodo o

Fidenia) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e il gruppo di lavoro.

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale.

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione: programmazioni, relazioni finali, monitoraggio azioni del PTOF e del PdM

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Creazione di soluzioni innovative

Stimolare e diffondere la didattica project-based. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un

ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).

Potenziamento di Google apps for Education Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-

prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le competenze digitali,

soprattutto trasversali o calati nelle discipline. Creazione biblioteca mediatica

57

Creazione di aule 2.0 Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica

(linguaggio Scratch) Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video

delle attività svolte nella scuola sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e

software. Ambito Interventi A.S. 2018-2019

Formazione interna

Mantenimento dello sportello di assistenza Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla

didattica per competenze. Realizzazione di learning objects con la LIM o altri

strumenti dedicati. Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo

sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Utilizzo di piattaforme di elearning per potenziare e

rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento

Utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione tra i membri della comunità scolastica - relativa formazione ed implementazione

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.

Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale. Utilizzo di e-portfoli da parte di docenti ed alunni.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Eventi aperti al territorio, sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education).

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.

Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni /

58

Università

Creazione di soluzioni innovative

Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie

nella didattica: webquest, flipped classroom, eTwinning

Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.

Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch). Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul

territorio. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti

digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme

digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.

Implementazione biblioteca mediatica. Creazione di aule 2.0 o 3.0

Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.

L’Animatore Digitale Monica Cavalletti

SEZIONE N° 3: GOVERNANCE D’ISTITUTO

Funzioni e ruoli a livello di organismi collegiali e di persone

Le attività della scuola sono gestite attraverso i seguenti organi:

3.1 – Organigramma

Dirigente Scolastico:

Prof. Alessandro Ernestini

Collaboratori del D.S.:

Monterosso Antonella, con funzione vicario e responsabile scuola sec.

di 1°grado Fantappiè

Spanata Rosella, responsabile scuola primaria Concetti

Gobattoni Giovanna, responsabile scuola dell’ infanzia S. Sisto

Giovannelli Elvira, responsabile scuola dell’infanzia Pilastro

59

Funzioni strumentali:

Interventi e servizi per gli studenti

1. Eutizi Daniela/ Gobattoni Giovanna – Intercultura

2. Pangari Giuseppe Massimo – Orientamento

3. Giovannelli Elvira/ Carrozza Roberta - Continuità

4. Bastianini Evelina– Gestione disturbo specifico d’apprendimento

– DSA

5. Cavalletti Monica – Tecnologie informatiche

6. Sensi Letizia – P.T.O.F. e autovalutazione d’Istituto

Organi collegiali d’istituto:

Consiglio d’Istituto

Giunta esecutiva

Collegio dei docenti (articolato in gruppi di lavoro e commissioni)

Consigli di classe, interclasse, intersezione

Comitato per la valutazione del servizio

Collegio di Garanzia.

Ufficio di Segreteria

Direttore dei servizi generali e amministrativi: Sig. ra Zega Dina

Assistenti amministrativi:

Sig.ra Billi Maria Lilia

Sig.ra Lana Nadia

Sig.ra Sarzana Paola

Sig.ra Zega Paola

Collaboratori scolastici

Sig.ra Baldi Maria Assunta

Sig.ra Bernabei Palmira

Sig.ra Burratti Mauro

Sig.ra Cignini Lucia

Sig. Costantini Alfredo

Sig.ra Latini Annina

Sig.ra Lombardo Domenica

Sig.ra Madrignani Tiziana

Sig.ra Pianura Anna Rita

Sig. Puglisi Sergio

Sig.ra Ragonesi Paola

Sig. Sensi Paolo

Sig.ra Troiano Maria Giovanna

Sig.ra Vannini Lucia

60

FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in

riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e

collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il

triennio

Motivazione: indicare il

piano delle sezioni

previste e le loro

caratteristiche (tempo

pieno e normale,

pluriclassi….)

Posto

comune

Posto di

sostegno

Scuola

dell’infanzia

a.s. 2016-

17: n. 17

15

2

a.s. 2017-

18: n.

15

2

a.s. 2018-

19: n.

15

2

Scuola

primaria

a.s. 2016-

17: n. 22

18

2

a.s. 2017-

18: n.

18

2

a.s. 2018-

19: n.

18

2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

Classe di

concorso/sostegno

a.s.

2016-17

a.s. 2017-

18

a.s.

2018-19

Motivazione:

indicare il piano

delle classi previste

e le loro

61

caratteristiche

A028

ED. ART.

1 + ore 8

(C.O.)

( Cont.

Orario)

1 + ore 8 (C.O.)

( Cont. Orario)

1 + ore 8

(C.O.)

( Cont.

Orario)

A030

ED. FIS.

1 + ore 8

(C.O.)

1 + ore 8 (C.O.)

1 + ore 8

(C.O.)

A032

ED. MUS.

1 + ore 8

(C.O.)

1 + ore 8 (C.O.)

1 + ore 8

(C.O.)

A033

ED. TEC.

1 + ore 8

(C.O.)

1 + ore 8 (C.O.)

1 + ore 8

(C.O.)

A043

LETTERE

7 + 4 ore

(C.O.)

7 + 4 ore (C.O.)

7 + 4 ore

(C.O.)

A059

MATEMAT.

4 + 6 ore

(C.O.)

4 + 6 ore (C.O.)

4 + 6 ore

(C.O.)

A245

FRANCESE

1

1

1

A345

INGLESE

2 + 3 ore

(C.O.)

2 + 3 ore (C.O.)

2 + 3 ore

(C.O.)

A445

SPAGNOLO

Ore 10 (C.O.)

Ore 10 (C.O.)

Ore 10 (C.O.)

SOSTEGNO

5

5

5

RELIGIONE

ORE 13

ORE 13

ORE 13

Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto

comune primaria,

classe di concorso

scuola secondaria,

sostegno…)

n.

docenti

Motivazione

Scuola primaria – Posto Comune

Scuola primaria – Ambito logico

mat.

1

1

Scuola secondria I grado:

A028

A030

A043

A059

Sostegno

1

1

1

1

1

Sarà accantonato preliminarmente un posto di docente

della classe concorso A028 per il semiesonero del primo

collaboratore del Dirigente Scolastico.

62

Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario,

nel rispetto di quanto

stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo

4

Collaboratore scolastico

13

Assistente tecnico e relativo

profilo (solo scuole superiori)

Altro - DSGA

1

SCHEDE INDIVIDUALI DEI DOCENTI DELL’ORGANICO

POTENZIATO

SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO

POTENZIATO

SCHEDA INDIVIDUALE

ISTITUTO I. C. “L.

FANTAPPIE’”

VITERBO

INDIRIZZO Via Vetulonia n.

44

codice

meccanografico

VTIC 82900N

Cognome e nome

del docente

MURA ANTIOCO Luogo e data di

nascita

Ardauli (OR)

07/06/1962

CLASSE DI

CONCORSO

Docente Scuola

Primaria

NOMINATO IN

RUOLO FASE C

SUPPLENTE FINO

AL 30/06/2016

Si prevede

l’utilizzo

nelle seguenti

classi

Corso A, Corso B, 4

C

Numero totale di

ore

settimanali di

impegno nel

progetto

22

63

L’insegnante

sostituisce

figure di

collaborazione

del dirigente

scolastico

(se sì, indicare in

quali

classi)

NO Numero totale di

ore

settimana

/

Si prevede anche

l’utilizzo per

supplenze

brevi si/no

SI Numero totale di

ore

settimana

In base alle

esigenze

L’insegnante sarà

utilizzato

in un grado di

scuola

diverso rispetto a

quello

della sua nomina?

Si/No

NO

Indicare

l’eventuale

grado di scuola

differente

e l’eventuale

diverso

Istituto di

titolarità

/

AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON

L’ART. 1 C. 7 LEGGE

107/2015

RELAZIONE CON LE

PRIORITA’

INDIVIDUATE NEL

RAV

64

Supporto alunni con

B.E.S.

Attività

individualizzata

e/o in piccolo

gruppo con alunni

B.E.S.

Classi 2B, 3A, 3B,

4A, 4C, 5A, 5B

12 ore settimanali

Art. 1, comma 7,

lett

i) potenziamento

delle metodologie

laboratoriali e

delle attività di

laboratorio;

l) potenziamento

dell'inclusione

scolastica e del

diritto allo studio

degli alunni con

bisogni educativi

speciali

attraverso

percorsi

individualizzati e

personalizzati

anche con il

supporto e la

collaborazione dei

servizi socio-

sanitari ed

educativi del

territorio e delle

associazioni di

settore;

n) riduzione del

numero di

alunni e di

studenti per

classe o per

articolazioni di

gruppi di

classi,

p) valorizzazione

di percorsi

formativi

individualizzati e

coinvolgimento

degli alunni e degli

studenti;

r) alfabetizzazione

e perfezionamento

dell'italiano come

lingua seconda

attraverso corsi e

laboratori per

studenti di

cittadinanza o di

lingua non italiana

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi Area di

Processo

Inclusione e

differenziazione:

potenziamento

percorsi di

inclusione a

seguito di Piano di

Formazione

“Progetto B.E.S.

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola:

creazione di spazi

per la condivisione

di strumenti e

materiali didattici.

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane:

Formazione per

l’aggiornamento

professionale dei

docenti (“Progetto

B.E.S.”).

Potenziamento area

matematico/scientifica

4 A e 4 C

progetto Miur:

Programma il

Futuro

b) potenziamento

delle competenze

matematico-

logiche e

65

10 ore settimanali scientifiche;

h) sviluppo delle

competenze

digitali degli

studenti, con

particolare

riguardo al

pensiero

computazionale,

all'utilizzo critico

e consapevole dei

social network e

dei media

Modularità dell’utilizzo

in supplenze brevi

a) competenze

linguistiche

(lingua

nazionale e

lingua

straniera);

b) competenze

matematiche e

scientifiche e

tecnologiche

c) imparare a

imparare;

d) competenze

sociali e civiche;

Art 1, comma 7,

lett:

a) valorizzazione e

potenziamento

delle competenze

linguistiche,

con particolare

riferimento

all'italiano;

b) potenziamento

delle competenze

matematico-

logiche e

scientifiche;

d) sviluppo delle

competenze in

materia di

cittadinanza

attiva e

democratica

attraverso la

valorizzazione

dell'educazione

interculturale e

alla pace, il

rispetto delle

differenze e il

dialogo tra le

culture, il

sostegno

dell'assunzione di

responsabilità

nonché della

solidarietà e della

cura dei beni

comuni e della

consapevolezza

dei diritti e dei

doveri;

e) sviluppo di

comportamenti

responsabili

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

66

ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda della modularità) ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

1 2B 4 A 4 C 4 C 4 A

2 2 B 4 A 4 C 4 A 4 A

3 5 B 2 B 3 A 4 A

4 5 B 4 C 3 A 3 B

5 5 B 4 C 3 A 3 B

Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di

Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di

competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e

modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà

oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e

potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso

dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO

SCHEDA INDIVIDUALE

ISTITUTO I. C. “L.

FANTAPPIE’”

VITERBO

INDIRIZZO

Via Vetulonia n. 44

codice

meccanografico

VTIC 82900N

Cognome e nome

del docente SASSARA

ANTONELLA

Luogo e data di

nascita

Viterbo, 20/01/1970

CLASSE DI CONCORSO

A246 NOMINATO IN RUOLO

FASE C

SUPPLENTE FINO

30/06/2016

SI

ispirati alla

conoscenza e al

rispetto della

legalità della

sostenibilità

ambientale, dei

beni paesaggistici,

del patrimonio e

delle attività

culturali;

67

Si prevede l’utilizzo

nelle seguenti classi

di concorso

Storia, italiano,

matematica,

scienze e lingue

straniere.

Numero totale di

ore

settimanali di

impegno nel

progetto

18/18

L’insegnante

sostituisce

figure di

collaborazione

del dirigente

scolastico

(se sì, indicare in

quali

classi)

NO Numero totale di

ore

settimana

Si prevede anche

l’utilizzo per

supplenze

brevi si/no

SI Numero totale di

ore

settimana

In base alle

esigenze

L’insegnante sarà

utilizzato in un

grado di scuola

diverso rispetto a

quello della sua

nomina? Si/No

SI

Indicare l’eventuale

grado di scuola

differente

e l’eventuale

diverso

Istituto di titolarità

Scuola Secondaria

AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON

L’ART. 1 C. 7

LEGGE 107/2015

RELAZIONE CON LE

PRIORITA’

INDIVIDUATE NEL

RAV

Recupero e

potenziamento nelle

discipline di Italiano,

Matematica, Storia,

Scienze, Lingue Straniere

Suddivisione del

gruppo classe in

gruppi di livello e

gruppi di interesse

art. 1, comma 7

lett.

a) valorizzazione

e potenziamento

delle

competenze

linguistiche,

con particolare

riferimento

all'italiano

nonché alla

lingua inglese

e ad altre lingue

dell'Unione

europea;

b)

potenziamento

delle

competenze

matematico-

logiche e

scientifiche;

n) riduzione del

numero di

alunni e di

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

68

studenti per

classe o per

articolazioni di

gruppi di

classi;

p)valorizzazione

di percorsi

formativi

individualizzati

e coinvolgimento

degli alunni;

- Alfabetizzazione

alunni stranieri

- Supporto alunni con

B.E.S.

Alfabetizzazione

alunni stranieri

Attività

individualizzata e

supporto alunni

B.E.S.

art. 1, comma 7

lett.

i)

potenziamento

delle

metodologie

laboratoriali e

delle attività di

laboratorio;

l) potenziamento

dell'inclusione

scolastica e del

diritto allo

studio

degli alunni con

bisogni

educativi

speciali

attraverso

percorsi

individualizzati

e personalizzati

anche con il

supporto e la

collaborazione

dei servizi socio-

sanitari ed

educativi del

territorio

e delle

associazioni di

settore;

p)

valorizzazione

di percorsi

formativi

individualizzati

e

coinvolgimento

degli alunni e

degli studenti;

r)

alfabetizzazione

e

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Inclusione e

differenziazione:

potenziamento

percorsi di

inclusione a

seguito di Piano

di Formazione

“Progetto B.E.S.

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola:

creazione di spazi

per la

condivisione di

strumenti e

materiali

didattici.

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane:

Formazione per

l’aggiornamento

professionale dei

docenti

(“Progetto

B.E.S.”).

69

perfezionamento

dell'italiano

come lingua

seconda

attraverso corsi

e laboratori per

studenti di

cittadinanza o

di lingua non

italiana;

Certificazione “Delf

Scolaire” Lingua Francese

Classi 2 e 3 A, 2 e 3

B, 2 e 3 D

Orario

extracurricolare

Lunedì 14.15 – 16.15

Rientri

pomeridiani per la

preparazione al

conseguimento

della certificazione

“Delf Scolaire”

n) apertura

pomeridiana

delle scuole e

riduzione del

numero di

alunni e di

studenti per

classe o per

articolazioni di

gruppi di

classi, con

potenziamento

del tempo

scolastico

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

Modularità dell’utilizzo in

supplenze brevi

e) competenze

linguistiche

(lingua

nazionale e

lingua

straniera);

f) competenze

matematiche e

scientifiche e

tecnologiche

g) imparare a

imparare;

h) competenze

sociali e civiche;

art. 1, comma 7

lett.

a) valorizzazione

e potenziamento

delle

competenze

linguistiche,

con particolare

riferimento

all'italiano;

b)

potenziamento

delle

competenze

matematico-

logiche e

scientifiche;

d) sviluppo delle

competenze in

materia di

cittadinanza

attiva e

democratica

attraverso la

valorizzazione

dell'educazione

interculturale e

alla pace, il

rispetto delle

differenze e il

dialogo

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

70

tra le culture, il

sostegno

dell'assunzione

di

responsabilità

nonché della

solidarietà e

della cura dei

beni comuni e

della

consapevolezza

dei diritti e dei

doveri;

e) sviluppo di

comportamenti

responsabili

ispirati alla

conoscenza e al

rispetto della

legalità della

sostenibilità

ambientale, dei

beni

paesaggistici,

del patrimonio e

delle attività

culturali;

ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda della modularità)

ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

1 Matematica Italiano Italiano

2 Matematica Italiano

3 Storia Italiano Italiano

4 Inglese Inglese Matematica

5 Italiano Spagnolo Inglese

6 Matematica Italiano

7* Delf Scolaire

8* Delf Scolaire

* = orario extracurricolare

Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di

Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di

competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e

modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà

oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e

potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso

dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.

71

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO

SCHEDA INDIVIDUALE

ISTITUTO I. C. “L.

FANTAPPIE’”

VITERBO

INDIRIZZO

Via Vetulonia n. 44

codice

meccanografico

VTIC 82900N

Cognome e nome

del docente IACARELLI

SAHARA

Luogo e data di

nascita

Roma, 27/10/1978

CLASSE DI CONCORSO

A028 NOMINATO IN RUOLO

FASE C

SUPPLENTE FINO

30/06/2016

SI

Si prevede l’utilizzo

nelle seguenti classi

Corso A – Corso B –

1 e 3 C – 1D (st.arte)

1B (supporto 2

alunni BES)

2C (alfabetizzazione

1 alunno)

Numero totale di

ore

settimanali di

impegno nel

progetto

18

L’insegnante

sostituisce

figure di

collaborazione

del dirigente

scolastico

(se sì, indicare in

quali

classi)

NO Numero totale di

ore

settimana

/

Si prevede anche

l’utilizzo per

supplenze

brevi si/no

SI Numero totale di

ore

settimana

In base alle

esigenze

L’insegnante sarà

utilizzato

in un grado di

scuola

diverso rispetto a

quello

della sua nomina?

Si/No

NO

Indicare l’eventuale

grado di scuola

differente

e l’eventuale

diverso

Istituto di titolarità

/

AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON

L’ART. 1 C. 7

LEGGE 107/2015

RELAZIONE CON LE

PRIORITA’

INDIVIDUATE NEL

RAV

72

Potenziamento Storia

dell’Arte

Corso A – Corso B

– 1 e 3 C – 1D

Numero di ore

settimanali :

8/10 ore a

settimane

alternate.

consapevolezza ed

espressione

culturale (st.arte)

Ogni giorno i

ragazzi sono

sottoposti a una

pluralità di stimoli

visivi che non

sempre

decodificano. Il

modulo di

potenziamento

nasce dalla

necessità di

comprendere e

approfondire i

meccanismi con

cui guardiamo il

mondo, attraverso

un percorso che

permetta di

leggere e

individuare gli

elementi che

compongono il

linguaggio visivo.

Oltre a maturare

una maggiore

attenzione verso

la realtà esterna

imparando a

tradurre ciò che

osservano

attraverso i mezzi

offerti

dall’operare

artistico. La

comprensione di

una lingua non

può prescindere

dalla sua pratica:

è perciò

necessario

sperimentare l’uso

della grammatica

visuale, che va a

comporre il

linguaggio

art. 1, comma 7

lett.

c)

potenziamento

delle

competenze

nella pratica e

nella cultura

dell'arte e nella

storia dell'arte

f)

alfabetizzazione

all'arte, alle

tecniche e ai

media di

produzione e

diffusione delle

immagini;

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

73

universale usato

dagli artisti per

comunicare idee,

sentimenti ed

emozioni e che si

serve di tecniche

come il disegno, la

pittura, la scultura

e l’architettura.

Questo progetto di

potenziamento

vuole indagare

aspetti inerenti il

mondo dell’arte,

mettendo in

evidenza non solo

modalità legate

alle arti visive ma

anche attraverso

l’attuale ricerca

utilizzando come

strumenti i media

interattivi e il

cinema. Questi

strumenti

disciplinari che

hanno

caratteristiche e

linguaggi

differenti,

saranno infatti un

fertile campo

d’indagine per

rielaborare.

- Alfabetizzazione

alunni stranieri

- Supporto alunni

con B.E.S.

(Laboratorio

creativo)

1 B – 2 C

Alfabetizzazione

alunni stranieri

+ Laboratorio

Creativo (

supporto Alunni H)

art. 1, comma 7

lett.

i)

potenziamento

delle

metodologie

laboratoriali e

delle attività di

laboratorio;

l) potenziamento

dell'inclusione

scolastica e del

diritto allo

studio

degli alunni con

bisogni

educativi

speciali

attraverso

percorsi

individualizzati

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Ambiente di

apprendimento:

miglioramento

dell’organizzazione

degli spazi

(creazione di

laboratori)

Inclusione e

differenziazione:

potenziamento

percorsi di

inclusione a

74

e personalizzati

anche con il

supporto e la

collaborazione

dei servizi socio-

sanitari ed

educativi del

territorio

e delle

associazioni di

settore;

p)

valorizzazione

di percorsi

formativi

individualizzati

e

coinvolgimento

degli alunni e

degli studenti;

r)

alfabetizzazione

e

perfezionamento

dell'italiano

come lingua

seconda

attraverso corsi

e laboratori per

studenti di

cittadinanza o

di lingua non

italiana;

seguito di Piano di

Formazione

“Progetto B.E.S.

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola:

creazione di spazi

per la condivisione

di strumenti e

materiali didattici.

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane:

Formazione per

l’aggiornamento

professionale dei

docenti (“Progetto

B.E.S.”).

Modularità dell’utilizzo

in supplenze brevi

i) competenze

linguistiche

(lingua

nazionale e

lingua

straniera);

j) competenze

matematiche e

scientifiche e

tecnologiche

k) imparare a

imparare;

l) competenze

sociali e civiche;

art. 1, comma 7

lett.

a) valorizzazione

e potenziamento

delle

competenze

linguistiche,

con particolare

riferimento

all'italiano;

b)

potenziamento

delle

competenze

matematico-

logiche e

scientifiche;

d) sviluppo delle

competenze in

materia di

cittadinanza

attiva e

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione.

75

democratica

attraverso la

valorizzazione

dell'educazione

interculturale e

alla pace, il

rispetto delle

differenze e il

dialogo

tra le culture, il

sostegno

dell'assunzione

di

responsabilità

nonché della

solidarietà e

della cura dei

beni comuni e

della

consapevolezza

dei diritti e dei

doveri;

e) sviluppo di

comportamenti

responsabili

ispirati alla

conoscenza e al

rispetto della

legalità della

sostenibilità

ambientale, dei

beni

paesaggistici,

del patrimonio e

delle attività

culturali;

ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda

della modularità)

Settimana A

ORA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

1 3A st arte supporto 2B st arte supporto

/alfab

2 3A st arte supporto

/alfab

2B st arte supporto

/alfab

3 supporto/alfab supporto

/alfab

4 supporto

/alfab

supporto

/alfab

1C st arte supporto

/alfab

3C st arte

5 supporto

/alfab

1C st arte 3C st arte

Settimana B

76

ORA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’

1 supporto

/alfab

1A st arte supporto

/alfab

2A st arte

2 supporto

/alfab

1A st arte supporto

/alfab

2A st arte

3 supporto

/alfab

supporto

/alfab

4 3B st arte 1D st arte supporto

/alfab

1B st arte supporto

/alfab

5 3B st arte 1D st arte 1B st arte

Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di

Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di

competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e

modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà

oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e

potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso

dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------

SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO

SCHEDA INDIVIDUALE

ISTITUTO I. C. “L.

FANTAPPIE’”

VITERBO

INDIRIZZO Via Vetulonia n. 44

codice

meccanografico

VTIC 82900N

Cognome e nome

del docente PECORARI

FRANCESCO

Luogo e data di

nascita

Orvieto (TR), 29/12/1984

CLASSE DI

CONCORSO

A032 SUPPLENTE FINO

30/06/2016 SU

POSTO ORGANICO

POTENZIATO

NOMINATO IN

RUOLO

FASE C

SI (per 4 ore settimanali)

Si prevede

l’utilizzo

nelle seguenti

Numero totale di

ore

settimanali di

77

classi impegno nel

progetto

L’insegnante

sostituisce

figure di

collaborazione

del dirigente

scolastico

(se sì, indicare in

quali

classi)

NO Numero totale di

ore

settimana

/

Si prevede anche

l’utilizzo per

supplenze

brevi si/no

SI Numero totale di

ore

settimana

All’occorrenza

L’insegnante sarà

utilizzato

in un grado di

scuola

diverso rispetto a

quello

della sua nomina?

Si/No

NO

Indicare

l’eventuale

grado di scuola

differente

e l’eventuale

diverso

Istituto di

titolarità

/

78

AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON

L’ART. 1 C. 7 LEGGE

107/2015

RELAZIONE CON LE

PRIORITA’

INDIVIDUATE NEL

RAV

Potenziamento

nelle disciplina

Musica

Suddivisione del

gruppo classe in

gruppi di livello e

gruppi di interesse

Venerdì dalle 12.10

alle 14.10

Art. 1, comma 7,

lett:

c) potenziamento

delle competenze

nella pratica e

nella cultura

musicali;

n) riduzione del

numero di alunni e

di studenti per

classe o per

articolazioni di

gruppi di classi;

p)valorizzazione di

percorsi formativi

individualizzati e

coinvolgimento

degli alunni.

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Progetto Erasmus

+ KA2

Partnership con tre

istituti europei,

l’Institut D'Auro di

Santpedor,

Catalogna , Spagna

e gli istituti “Ticaret

Odası Vakfı Mesleki

ve Teknik Anadolu

Lisesi” di Gebze,

Kocaeli, Turchia e

“Gimnazjum nr 2 im.

Jana Wegnera “di

Łowicz, Polonia.

Il progetto,

finalizzato alla

realizzazione di un

Musical, prevede

una iniziale fase di

progettazione nella

quale sono

coinvolti i docenti

referenti di ogni

Istituto e

successivamente,

loscambio degli

alunni La mobilità

dei nostri alunni e

l’accoglienza dei

ragazzi stranieri, si

sostanzierà in 5-6

giorni, viaggio

Classi 3 A, 3 B, 3 C, 3

D, 3 E, 3F

Rientri pomeridiani

per la preparazione

del Musical

Orario : 14.30 –

16.30

n) apertura

pomeridiana delle

scuole e riduzione

del numero di

alunni e di studenti

per classe o per

articolazioni di

gruppi di classi,

con potenziamento

del tempo

scolastico

Priorità

Esiti degli

studenti/Risultati

scolastici

Traguardo

Riduzione della

variabilità tra

classi

Area di Processo

Curricolo,

progettazione e

valutazione

79

compreso.

Destinatari:

studenti classi 2^ e

3^ Scuola

Secondaria di 1°.

ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche

a seconda della modularità)

ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO

1

2

3

4

5 Potenziamento

Musica

6 Potenziamento

Musica

7* Progetto Erasmus

+

8* Progetto Erasmus

+

* = orario extracurricolare

Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di

Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di

competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e

modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà

oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e

potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso

dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.

ORGANIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Dipartimenti disciplinari Dipartimento educazionale

Commissioni e gruppi di lavoro

Docenti

Ciccarelli Carmela

Falesiedi Stefania

Filosomi Anna

Girelli Antonella

80

Scuola dell’infanzia S.

Sisto

Posti comuni

Gobattoni Giovanna

Migani Anna Maria

Patassini Rosalba

Docenti

Scuola dell’infanzia

Pilastro

Posti comuni

Adami Maria

Bellumore Francesca

Cima Paola

Cignini Maria Teresa

Errera Alessandra

Giovannelli Elvira

Migani Anna Maria

Prisco Domenica

Rampolli Mariani Roberta

Docenti

Scuola Primaria Concetti

Posti comuni e

posti docenti specializzati

L2

Buttinelli Rosanna

Codino Teresa Antonella

Confessa Carmela

Croce Emilia

D’Agostino Giovanna

Delfino Margherita

Della Casa Anna Rita

Filoscia Maria Serena

Giorni Margherita

Lupi Ilaria

Manfroni Sabina

Olimpio Maria Dolores

Pagnottelli Maria Chiara

Pallotta Francesca

Pasquini Patrizia

Primavera Paola

Sacconi Luciana

Sensi Letizia

Spanata Rosella

81

Docenti

Classi di concorso

Scuola secondaria di 1°

grado

Fantappiè

Auricchio Natalia

Barberio Maria Rosaria

Buzzi Lanfranco

Cardarelli Maria Valentina

Carrozza Roberta

Cavalletti Monica

Ceccarini Liana

Chiatti Rosa

Cicconi Luigino

Eutizi Daniela

Faccenda Valerio

Fioravanti Carla

Fontana Enrico

Fortugno Paolo

Giorni Gabriella

Lazzari Emilia

Marziali Manuela

Mencarelli Alessandra

Menghini Emanuela

Mercurio Rossana Daniela

Mezzetti Claudia

Monterosso Antonella

Mura Claudia

Pangari Giuseppe Massimo

Pedichini Paolo

Polidori Antonella

Pontremoli Manuela

Quaratino Roberta

Sbandi Anna

Scarponi Laura

Tesoriere Maria

Tomarelli Laura

Vozzella Simona

82

Docenti di sostegno dell’Istituto Fantappiè

SCUOLA DELL’INFANZIA SAN SISTO

SCUOLA DELL’INFANZIA PILASTRO

Achilli Giorgia

Bellitto Luigina

SCUOLA PRIMARIA CONCETTI Buratti Raffaella

Mattioli Daniele

SCUOLA SEC. DI 1° GRADO

FANTAPPIÈ

Bartoletti Alessandra

Bastianini Evelina

Cerolini Luigi

Patitucci Carla

Peruzzi Ester

Petronio Lucia

LA SICUREZZA NEL PTOF

SICUREZZA SCOLASTICA

Il P.O.F. dell’I.C. Fantappiè assume il tema della sicurezza quale

termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per

l’educazione alla salute.

Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati

nell’ambito di un progetto unitario denominato “ a scuola di

benessere” che comprende le seguenti parti:

a) DESTINATARI:

tutti gli alunni della scuola;

b) FINALITA’

Le finalità del progetto prevedono:

1) promozione della cultura della prevenzione dei rischi;

2) informarsi per prevenire;

3) sviluppare l’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili

conseguenze delle

proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali;

4) interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle

scelte di vita.

83

c) AZIONI

Le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono:

1) contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei

programmi ordinari di

educazione alla salute inseriti in “Cittadinanza e Costituzione”;

2) rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli

ambienti scolastici e

3) adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;

4) partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza,

lettura

consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne;

5) trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza

anche in ambito

extra-scolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali

pubblici ecc);

6) ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura:

interventi informativi sui fattori di rischio presenti negli ambienti

scolastici;

interventi informativi sul corretto uso delle strutture,

strumentazioni e dotazioni scolastiche;

interventi informativi sui comportamenti preventivi.

SUI REGISTRI/AGENDE DEGLI INSEGNANTI E DI CLASSE

riportare periodicamente la seguente dicitura:

data........: in conformità con le opzioni programmatiche è

stato effettuato intervento informativo sui temi della tutela

del bene-salute e della sicurezza scolastica; in particolare è

stata ribadita l’informazione sui fattori di rischio presenti

nei locali scolastici e sui comportamenti preventivi

conseguenti.

SUI VERBALI DEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE/INTERCLASSE/CLASSE

inserire una formula di questo tipo:

Gli insegnati confermano di aver regolarmente attuato le

indicazioni previste dal progetto “A scuola di benessere”

riportato nel PTOF 2016-2019 ed effettuato l’informazione

preventiva in ordine ai rischi rilevati.

Obbligo D.lg.626/94- D.Lvo 81/08

Figure sensibili per la sicurezza scolastica, organizzate nei seguenti

servizi:

84

Servizio di primo soccorso

Scuola dell’infanzia S.Sisto Scuola dell’infanzia

Pilastro Sig.ra Venanzi Silvana Ins. Giovannelli Elvira

Ins. Girelli Antonella

Scuola Primaria Concetti Ins. Codino Teresa Antonella

Ins. Sensi Letizia

Sig.ra Vannini Lucia

Scuola Secondaria di 1° grado Fantappiè Prof.ssa Bastianini Evelina

Prof.ssa Tesoriere Maria

Prof.ssa Monterosso Antonella

Sig. Costantini Alfredo

Servizio antincendio evacuazione

Scuola dell’infanzia S.Sisto Scuola dell’infanzia Pilastro Ins. Patassini Rosalba Sig.ra Ragonesi Paola

Sig.ra Venanzi Silvana Sig. Sensi Paolo

Scuola primaria Concetti Ins. Olimpio Maria Dolores

Ins. Codino Teresa Antonella

Ins. Sensi Letizia

Sig. Buratti Mauro

Scuola secondaria di 1° grado Fantappiè Sig.ra Pianura Anna Rita

Sig. Costantini Alfredo

Servizio di prevenzione e protezione

Datore di lavoro: D.S. Alessandro Ernestini

Membri del servizio di prevenzione e protezione

Ing. Amalio Rosati – Responsabile SPP

Prelegatiposti: Monterosso Antonella, Gobattoni Giovanna,

Giovannelli Elvira

ASPP: Ins. Mattioli Daniele, Ins. Patassini Rosalba, Ins. Errera

Alessandra

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Ins. Cignini Maria

Teresa

85

SEZIONE N°4 PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO (ai sensi del comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015 e previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80.)

Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni: Sezione 1: scelta degli obiettivi di processo più rilevanti Sezione 2: individuazione delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo Sezione 3: pianificazione delle azioni per ciascun obiettivo di processo Sezione 4: valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del Piano di Miglioramento Le prime due sezioni nascono da una riflessione approfondita e condivisa sulla scelta degli obiettivi di processo e delle azioni di miglioramento ad esse connesse (Sezione 5 del RAV). Le sezioni 3 e 4 costituiscono invece, il cuore della progettazione del Piano di Miglioramento e de monitoraggio del suo andamento.

SEZIONE 1. SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIU’ RILEVANTI IN 3 PASSI Passo1. Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. Connessione tra ogni obiettivo di processo e le priorità individuate in modo da ottenere un quadro sinottico degli obiettivi di processo collegate alle priorità e traguardi.

TABELLA 1. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVI DI PROCESSO E’ CONNESSO ALLE PRIORITA E TRAGUARDI

Priorità Traguardo

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

1. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

Esiti degli studenti/Risultati scolastici: Elaborazione della Rubrica di Valutazione (indicatori e descrittori)

Riduzione della variabilità tra classi

2. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

Competenze chiave e di Cittadinanza

Uniformità nella valutazione del comportamento degli alunni.

3. Elaborazione ex novo prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle prove iniziali e finali

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

4. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle

Esiti degli studenti/ Risultati nelle prove standardizzate nazionali: Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari

Riduzione della variabilità degli esiti delle prove standardizzate nazionali tra le classi

86

discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

AMBIENTE DI APRENDIMENTO

1.Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

2. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

3. Potenziamento della rete Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

1.Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

1. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.

Risultati a distanza: Maggior coinvolgimento delle famiglie nelle attività di Orientamento

Aumentare del 10% (nel triennio) della coincidenza tra consiglio orientativo espresso dal Consiglio di Classe e scelta delle famiglie

ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

1. Creazione di spazi per la

condivisione di strumenti e

materiali didattici

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

1. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

Esiti degli studenti/Risultati scolastici

Riduzione della variabilità tra classi

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

1.

2.

3.

4.

Passo 2. Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

TABELLA 2. CALCOLO DELLE NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ E IMPATTO

Al fine di valutare la rilevanza di ciascun obiettivo di processo, è stata effettuata una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo è stato quindi attribuito un valore di fattibilità ed uno di impatto, determinando così una scala di rilevanza. La stima della fattibilità è stata attuata sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.

87

La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che potrebbero avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo descritto.

Indici di fattibilità e di impatto

1 Nullo

2 Poco

3 Abbastanza

4 Molto

5 Del tutto

Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo, nella tabella è stata riportata la stima sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici

OBIETTIVI DI PROCESSO ELENCATI

FATTIBILITA’ (DA 1 A 5)

IMPATTO (DA 1 A 5)

PRODOTTO: VALORE CHE IDENTIFICA LA RILEVANZA DELL’INTERVENTO

1. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

5

5

10

2. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

5

5

10

3. Elaborazione ex novo prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle prove iniziali e finali

5

5

10

4. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

5

5

10

5. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

4 5 9

6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

4

5

9

7. Potenziamento della rete 4 5 9

8. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

4

5

9

9. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari

3

4

8

88

orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.

10. Creazione di spazi per la

condivisione di strumenti e

materiali didattici

5

5

10

11. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

4

5

9

Passo 3. Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati.

Sulla base della pianificazione e valutazione ex ante sopra riportata, è stata ridefinita la lista degli obiettivi di processo che saranno oggetto di nuova pianificazione. Per ogni obiettivo sono stati definiti i risultati attesi e gli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese.

TABELLA 3. RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO Nella colonna “indicatori di monitoraggio”, è stato espresso un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto. L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile o comunque accertabile in modo univoco)

OBIETTIVI DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE

RISULTATI ATTESI

INDICATORI DI MONITORAGGIO

MODALITA’ DI RILEVAZIONE

1. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

Revisione delle prove di ingresso per classi parallele

Produzione dei materiali durante gli incontri dipartimentali

Controllo dei verbali

2. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

Elaborazione della Rubrica di Valutazione

Produzione dei materiali durante gli incontri dipartimentali

Controllo e verifica dei materiali prodotti

3. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza

Elaborazione di criteri comuni per le competenze

Produzione dei materiali durante gli incontri

Indicatori condivisi per la valutazione del

89

all’interno della Rubrica di Valutazione

chiave di Cittadinanza

dipartimentali comportamento e modalità operative di attuazione.

4. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

Creazione del laboratorio informatico di scuola Primaria e Biblioteca di Istituto

Sinergie tra Ente Locale, Associazione ACLI e ARCI

Colloqui e tavoli di concertazione

5. Creazione di spazi per la

condivisione di strumenti

e materiali didattici

Aule laboratorio alunni con BES e aula per la personalizzazione dell’insegnamento (alfabetizzazione alunni stranieri ad es.)

Sistemazione degli spazi (tinteggiatura e arredi)

Controllo

6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

Avvio classe 2.0 Produzione dei materiali durante le riunioni propedeutiche di avvio e nel corso dell’anno scolastico “in situazione”

Controllo dei materiali prodotti e dei verbali.

7. Potenziamento della rete Collegamento alla Scuola Secondaria di 1° della rete internet attraverso cavo ethernet

Controllo dei lavori della ditta appaltatrice

Funzionalità della rete

8. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

Formazione Progetto “BES”. Diffondere a tutto il personale la cultura dell’inclusione e della personalizzazione degli apprendimenti

Progettazione e realizzazione delle attività, osservazione, (screenings, sportello di ascolto) effettuati in collaborazione con l’Associazione

Controllo dei materiali prodotti e dei verbali

9. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

Laboratorio creativo per alunni con BES e percorsi di personalizzazione

Realizzazione di quanto appreso durante la formazione

Funzionalità del laboratorio creativo e verifica delle competenze raggiunte dagli alunni con BES

10. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete

Maggior coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di

Partecipazione dei genitori

Maggior coincidenza tra le indicazioni date dalla

90

attività di orientamento in uso nell’Istituto.

orientamento per la scelta della scuola secondaria di 2°: informazione, incontri collegiali, sportello di ascolto, sezione dedicata sul sito della scuola.

scuola e le scelte effettuate da alunni/genitori, in merito alla prosecuzione del percorso di studi nella Scuola Secondaria di 2°

SEZIONE 2. DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO IN DUE PASSI

Passo 1. Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e lungo termine TABELLA 4. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI

AZIONE PREVISTA

EFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE

EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE

EFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE

EFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE

Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

Creazione di sinergie educativo/didattiche nella progettazione e realizzazione di attività comuni.

Nessuno

Riduzione della variabilità tra classi sia nello svolgimento delle programmazioni che nelle modalità di verifica.

Nessuno

Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori

Creazione di un tangibile ed immediato punto di riferimento per tutti i docenti nell’atto di

Difficoltà da parte di qualche docente, di cambiare

Realizzazione di una progettualità condivisa da parte di tutti i docenti, in linea

Nessuno

91

e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

programmare modalità operative

con la mission di Istituto.

Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

Creazione di un tangibile ed immediato punto di riferimento per tutti i docenti nell’atto di valutare le competenze chiave di Cittadinanza e quindi il Comportamento degli alunni

Difficoltà da parte di qualche docente, di cambiare modalità operative

Realizzazione di una modalità condivisa da parte di tutti i docenti, in linea con la mission di Istituto per quanto concerne le competenze e la valutazione delle competenze chiave di Cittadinanza.

Nessuno

Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

Creazione di aule speciali (lab. Informatica Scuola Primaria), Biblioteca di Istituto, Lab. Musicale (prossimo a.s.)

Nessuno

Percorsi educativo-didattici realizzati in aule speciali con l’adeguato supporto strumentale

Nessuno

Creazione di spazi

per la condivisione

di strumenti e

materiali didattici

Creazione di spazi di condivisione: aula alunni BES (lab. Creativo) e aula per la personalizzazione dei percorsi didattici (alfabetizzazione alunni stranieri ad es.)

Nessuno

Percorsi educativo-didattici realizzati in aule speciali con l’adeguato supporto strumentale e spazi per la condivisione di materiali da parte dei docenti

Nessuno

Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

Avvio di attività didattiche relative all’attività della classe 2.0, con l’utilizzo quindi di supporti informatici per ogni alunno

Difficoltà da parte di alcuni docenti ad inserirsi in un sistema didattico informatizzato

Realizzazione di buone pratiche condivisibili

Nessuno

Potenziamento della rete

Miglioramento della rete Scuola Secondaria di 1° (passaggio dai router wifi al cavo ethernet

Nessuno

Miglioramento della rete Scuola Secondaria di 1° (passaggio dai router wifi al cavo ethernet

Nessuno

Formazione per l’aggiornamento professionale dei

Formazione di tutto il personale

Reticenza iniziale dopo anni di

Formazione come elemento imprescindibili

92

docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

formazione facoltativa (formazione che in questo Istituto era lasciata esclusivamente all’iniziativa dei singoli docenti)

della professionalità del personale

Nessuno

Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

Avvio di percorsi di personalizzazione dell’apprendimento in riferimento agli alunni con BES attraverso il supporto dell’Associazione UNIPED

Reticenza iniziale dei docenti

Buone pratiche educativo didattiche nella redazione della documentazione (PEI e PDP) ma soprattutto nello svolgimento delle attività di personalizzazione per tutti i tipi di BES

Nessuno

Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.

Reazione di sinergie Scuola – Famiglia circa la scelta della Scuola Secondaria di 2° degli alunni.

Nessuno

Aumento della percentuale di coincidenza, nella scelta della Scuola Secondaria di 2°, tra le indicazioni della Scuola e quelle degli alunni e famiglie.

Nessuno

Passo 2. Rapportare gli effetti delle azioni un quadro di riferimento normativo

TABELLA 5. CARATTERI INNOVATIVI (connessione delle azioni previste con gli obiettivi triennali previsti dalla L. n. 107/2015)

CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO

CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERIMENTO (L. N. 107/2015, ART. 1

COMMA 7)

Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

Lett. a), b),c), f), g)

Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

Lett. a), b),c), f), g), h)

93

Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

Lett. d), e)

Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

Lett. h), i)

Creazione di spazi per la condivisione di

strumenti e materiali didattici

Ett. I), r)

Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

Lett. h)

Potenziamento della rete Lett. h)

Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

Lett. l), p)

Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

Lett. l), p)

Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.

Lett. s)

SEZIONE 3. PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO IN 3

PASSI

I passi di questa sezione vengono ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere nell’anno in corso. Di seguito vengono specificati gli obiettivi di miglioramento che saranno perseguiti nel corrente anno scolastico e quelli che saranno differiti agli anni scolastici successivi.

N. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO A.S. 2015/2016 A.A.S.S. SUCCESSIVI

1. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie

Introduzione Dipartimenti Disciplinari e revisione prove iniziali e finali in tutte le discipline.

Elaborazione prove intermedie in tutte le discipline

2. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.

X

3. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

X

4. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)

Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di

Realizzazione della Biblioteca di Istituto, del laboratorio di Informatica di Scola Primaria e

94

informatica Scuola Primaria

del Laboratorio di Musica

5. Creazione di spazi per la condivisione di

strumenti e materiali didattici

Aula per

laboratorio

creativo alunni

B.E.S. e aula per

gruppi di lavoro

alunni B.E.S. (ad

es.

alfabetizzazione

alunni stranieri)

6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0

X Acquisto LIM (sua base dei fondi eventualmente disponibili)

7. Potenziamento della rete Potenziamento della rete Scuola Secondaria di 1°

Potenziamento della rete Scuola Primaria e introduzione rete internet Scuola del’Infanzia “S. Sisto”

8. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)

Formazione “Progetto B.E.S.”

X

9. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.

X

X

10. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.

Somministrazione questionari agli alunni, piattaforma Orientamento sul sit web dell’Istituto per comunicazioni con i genitori

Incontri con i genitori in apposite riunioni

Passo 1. Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali IN QUESTA SEZIONE VENGONO PIANIFICATE, PER OGNI OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDICATO NELLA TABELLA SOPRASTANTE, LE AZIONI DA COMPIERE.

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 1 Introduzione Dipartimenti Disciplinari e revisione prove iniziali e finali in tutte le discipline. TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

95

DOCENTI Dipartimenti Disciplinari

All’interno delle ore previste dall’art. 29 comma 3 lett. B CCNL 2006/09

Nessuno /

PERSONALE ATA

Vigilanza collaboratori scolastici

4 ore (2 coll. Scol.)

12,50 X 4= € 50,00 (lordo dipendente) X 4 D.D. = € 200,00 (lordo dipendente)

FIS

ALTRE FIGURE No

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Dipartimenti Disciplinari

X X X X X

Revisione delle prove di ingresso e finali per disciplina

X

iniziali

X

iniziali

X

finali

X

finali

X

finali

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Dipartimenti

96

Disciplinari

Revisione delle prove di ingresso e finali per disciplina

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATA DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

31/10/2015 Dipartimenti Disciplinari. Elaborazione delle prove iniziali comuni per classi parallele nelle diverse discipline

Verifica della documentazione prodotta

Nessuna

31/05/2016 Dipartimenti Disciplinari. Elaborazione delle prove finali comuni per classi parallele nelle diverse discipline

Verifica della documentazione prodotta

Nessuna

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO N. 2 e 3 Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Attività di avvio anno scolastico e Dipartimenti Disciplinari

All’interno delle ore previste dall’art. 29 comma 3 lett. A e B CCNL 2006/09

Nessuno /

PERSONALE Vigilanza Nessuna ora aggiuntiva. Nelle attività di avvio

97

ATA collaboratori scolastici

dell’anno scolastico il personale ATA ha osservato il normale orario di servizio. Per quanto riguarda i Dipartimenti Disciplinari il costo è stato indicato nella tabella apposita dell’obiettivo di miglioramento n. 1 pertanto non sono presenti ulteriori costi

ALTRE FIGURE No

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Elaborazione della Rubrica di Valutazione e Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

X X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

98

Elaborazione della Rubrica di Valutazione e Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

AAC

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATA DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

22/09/2015 Stato di attuazione della Rubrica di Valutazione e dei criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione

Verifica della documentazione prodotta

Nessuna Testo elaborato e deliberato con Delibera n. 24 nel Collegio dei Docenti del 06/10/2015

Nessuna

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 4 Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di informatica Scuola Primaria TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Individuazione degli spazi e progettazione degli ambienti

/

/

/

99

PERSONALE ATA

Collaboratori Scolastici (tinteggiatura dei locali)

6 ore 6 ore X 12,50 = € 75,00 (lordo dipendente)

FIS

ALTRE FIGURE /

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di informatica Scuola Primaria

X X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

100

DATA DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

30/10/2015 Stato di attuazione del progetto da parte dei docenti e dei lavori da parte del collaboratore scolastico

Report dei docenti e sopralluogo dei locali

Economiche da parte dell’Ente Locale per il cablaggio dell’aula informatica

Progetto in fase di sviluppo e Ambienti tinteggiati

Coinvolgimento delle associazioni ACLI e ARCI per l’organizzazione della Biblioteca

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 5

Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri) TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Individuazione degli spazi

/

/

/

PERSONALE ATA

Collaboratori Scolastici (sistemazione degli ambienti)

/

/

/

ALTRE FIGURE /

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

101

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri)

X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri)

AAC

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATA DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

14/09/2015 Sistemazione dei locali

sopralluogo dei locali

/ / /

102

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 6 Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0 TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Progettazione attività classe 2.0

5 ore X 10 docenti

5 ore X 17,50= € 875,00 (lordo

dipendente)

FIS

PERSONALE ATA

/ / / /

ALTRE FIGURE /

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE 1 LIM 25 PC portatili

3 LIM 1 LIM

1= finanziamenti classe 2.0 25 PC portatili=

finanziamenti classe 2.0 Finanziamento CARIVIT

Avanzo di amministrazione

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Classe 2.0 X Riunione docenti

X Installazione

X Riunione docenti

X Riunione docenti

X Riunione docenti

Acquisto e sistemazione LIM

X X X

103

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Classe 2.0

Acquisto e sistemazione LIM

AAC

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATE DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

22/09/2015 27/10/2015 24/11/2015

Progettazione delle attività classe 2.0

Verbalizzazioni

Iniziale disorientamento dei docenti

Progressiva acquisizione di sicurezza nel progettare e realizzare le unità di apprendimento.

30/11/2015 Messa in opera LIM acquistate

Funzionalità dei materiali acquistati

Qualche ritardo nelle consegna delle LIM

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 7

Potenziamento della rete Scuola Secondaria di 1° TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI / / / /

PERSONALE ATA

/ / / /

DITTA Dimensione Telefonia

Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria

/

€ 3.767,80 Classe 2.0= € 1.740,79 A05 (manutenzione edifici)= € 2.027,01

104

1°alla rete internet

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI Ditta Dimensione Telefonia Classe 2.0= € 1.740,79 A05 (manutenzione edifici)= € 2.027,01

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria 1°alla rete internet

X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria 1°alla rete internet

AAC

105

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATE DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

14/09/2015 Verifica stato dei lavori di installazione dei cavi ethernet

Funzionalità /

/

/

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 8

Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti. Formazione “Progetto B.E.S.” TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Formazione per tutti i docenti

5 (15 in orario non aggiuntivo) X 25 docenti per

coordinamento formazione all’interno del Consiglio di

Intersezione/Interclasse/Classe

€ 2.187,50 (lordo

dipendente)

Avanzo di amm.ne

PERSONALE ATA

Vigilanza 5 x un Coll Scol € 62,50 (lordo dipendente)

FIS

RESPONSABILE DI PROGETTO

Coordinamento della formazione in orario curricolare ed extracurricolare ed on line (piattaforma Edmodo)

8 X 1 docente

€ 140,00 (lordo

dipendente)

FIS

ASSOCIAZIONE UNIPED, Prof. Mauro Spezzi

Organizzazione della formazione: lezioni in presenza, predisposizione degli screenings, sportello di ascolto

€ 1.259,04 (lordo dipendente)

P 04 (Formazione)

106

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI Prof. M. Spezzi Associazione UNIPED

P04 (Formazione)

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’

PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr . Mag.

Giu.

Progetto “Formazione B.E.S.”

Formazione attività avvio a.s.

10 ore

Sportello di

ascolto (pianificazione delle

attività)

Organizzazione e somministrazione

screenings classi ponte

Organizzazione e somministrazione

screenings classi ponte

Organizzazione e somministrazione

screenings classi ponte

Sportello di

ascolto (Monitoraggio delle

attività)

Formazione in

presenza (5 ore extracurricolari)

Autoformazione on line (5 ore)

piattaforma

Edmodo

Sportello di

ascolto

(Verifica

delle attività)

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Progetto “Formazione B.E.S

AAC

AAC

AAC

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

107

DATE DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

14/09/2015 Formazione iniziale in presenza

Foglio firme Nessuna /

/

30/10/2015 Organizzazione sportello di ascolto

Presenza alla riunione

Nessuna

30/11/2015 Organizzazione degli screenings

Report dei docenti

Nessuna

22/12/2015 Organizzazione degli screenings

Report dei docenti

30/01/2016 Organizzazione degli screenings

Report dei docenti

29/02/2016 Organizzazione sportello di ascolto

Presenza alla riunione

31/03/2016 Formazione in presenza

Foglio firme

30/04/2016 Autoformazione on line

Accesso piattaforma Edmodo

31/05/2016 Organizzazione sportello di ascolto

Presenza alla riunione

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 9

Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S. TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Potenziamento dei percorsi di

inclusone alunni B.E.S. in orario

curricolare attraverso

personalizzazione dei percorsi in classe e nei

laboratori

/

/

/

PERSONALE ATA

/ / / /

108

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI Si veda tabella 7 obiettivo di miglioramento n. 8

Si veda tabella 7 obiettivo di miglioramento n. 8

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Potenziamento dei percorsi di inclusone alunni B.E.S. in orario curricolare attraverso personalizzazione dei percorsi in classe e nei laboratori

X X X X X X X X X X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Potenziamento dei percorsi di inclusone alunni B.E.S. in orario curricolare attraverso personalizzazione dei percorsi in classe e nei laboratori

109

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATE DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

Date dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe come da Piano Annuale delle attività

Personalizzazione percorsi alunni BES

Verifica progettualità e monitoraggio delle azioni durante i Consigli di Classe

Iniziale difficoltà organizzativa da parte di alcuni

docenti

Acquisizione di maggior sicurezza

nelle azioni progettate grazie alla formazione effettuata

OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 10 Orientamento. Somministrazione questionari agli alunni, piattaforma Orientamento sul sit web dell’Istituto per comunicazioni con i genitori TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

FIGURE PROFESSIONALI

TIPOLOGIA DI ATTIVITA’

ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE

COSTO PREVISTO

FONTE FINANZIARIA

DOCENTI Organizzazione attività curricolari di orientamento

/

/

/

PERSONALE ATA

/ / / /

FUNZIONE STRUMENTALE

Organizzazione delle attività: elaborazione e somministrazione questionari agli alunni, organizzazione delle giornate di orientamento, supporto ai docenti nelle attività curricolari, organizzazione

45 X 1 docente € 791,35 (lordo dipendente)

FIS

110

della piattaforma WEB insieme alla FS tecnologie

TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI

IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA

IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA

FORMATORI / /

CONSULENTI / /

ATTREZZATURE / /

SERVIZI / /

ALTRO / /

Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività

TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella

ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti

AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.

AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti

ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei docenti

X

Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto

X

Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare

X

X

Somministrazione dei questionari agli alunni

X

Giudizio orientativo da parte del Consiglio di

X

111

classe

Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni

X

ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .

Mag. Giu.

Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei docenti

Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto

Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare

Somministrazione dei questionari agli alunni

Giudizio orientativo da parte del Consiglio di classe

Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni

Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DATE DI RILEVAZIO

NE

INDICATORI DI

MONITORAGGIO DEL

PROCESSO

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

CRITICITA’

RILEVATE (testo

libero)

PROGRESSI RILEVATI

(testo libero)

MODIFICHE/NECESSITA’ DI

AGGIUSTAMENTI (testo libero)

06/10/2015 Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei

Progettazione inserita nel P.O.F. annuale

Nessuna

112

docenti

30/10/2015 Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto

Verifica sul sito internet della scuola

Nessuna

22/12/2015 Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare

Pianificazione degli incontri

Nessuna

30/01/2016 Somministrazione dei questionari agli alunni

Elaborazione del questionario

Nessuna

29/02/2016 Giudizio orientativo da parte del Consiglio di classe

Consigli di Classe

Nessuna

31/03/2016 Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni

Presenza all’incontro

Alcune non

coincide coi tra il giudizio

orientativo dato dalla

scuola e la

volontà dei

genitori circa la

prosecuzione degli

studi dei propri figli

SEZIONE 4. VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTAT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IN 4 PASSI

Passo 1. Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi al traguardi del RAV

TABELLA 10. LA VALUTAZIONE IN ITINERE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI In questa sezione si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione degli esiti previsti; è stata ripresa quindi la Sezione 5 del RAV e la mappa degli indicatori ed è stata fatta questa

113

azione per ciascuna priorità individuata per le priorità già sviluppate, per le altre tale sezione sarà compilata al termine dell’anno scolastico.

PRIORITA’ 1

TRAGUARDO DELLA

SEZIONE V DEL RAV

DATA RILEVAZIO

NE

INDICATORI SCELTI

RISULTATI

ATTESI

RISULTATI RISCONTRA

TI

DIFFERENZA

CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE DI

INTEGRAZIONE E/O MODIFICHE

Esiti degli studenti . Risultati scolastici

06/10/2015 Elaborazione della Rubrica di Valutazione (indicatori e descrittori)

Riduzione della variabilità tra classi

Il testo è stato agevolmente elaborato all’interno dei Dipartimenti Disciplinari

Nessuna Il testo potrebbe essere rivisto a seguito dei processi di autovalutazione di istituto di fine anno scolastico.

PRIORITA’ 2

TRAGUARDO DELLA

SEZIONE V DEL RAV

DATA RILEVAZIO

NE

INDICATORI SCELTI

RISULTATI ATTESI

RISULTATI RISCONTR

ATI

DIFFERENZA

CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE

DI INTEGRAZION

E E/O MODIFICHE

Esiti degli studenti. Risultati nelle prove standardizzate nazionali.

30/11/2015 Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari per la revisione delle prove di ingresso e finali nelle diverse discipline.

Riduzione della variabilità degli esiti delle prove standardizzate nazionali tra le classi.

Nessuna difficoltà nel confronto tra docenti grazie anche al fatto che i DD erano stati introdotti in via sperimentale già nel precedente anno scolastico.

PRIORITA’ 3

TRAGUARDO DELLA SEZIONE V DEL RAV

DATA RILEVAZIO

NE

INDICATORI SCELTI

RISULTATI ATTESI

RISULTATI RISCONTR

ATI

DIFFERENZA

CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE

DI INTEGRAZION

E E/O MODIFICHE

Esiti degli studenti.

06/10/2015 Elaborazione, all’interno della

Uniformità nella valutazione del

114

Rubrica di Valutazione, di criteri comuni per le competendo chiave di cittadinanza

comportamento

PRIORITA’ 4

TRAGUARDO DELLA

SEZIONE V DEL RAV

DATA RILEVAZIO

NE

INDICATORI SCELTI

RISULTATI

ATTESI

RISULTATI RISCONTR

ATI

DIFFERENZA

CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE

DI INTEGRAZION

E E/O MODIFICHE

Maggior coinvolgimento delle famiglie nelle attività di orientamento

22/12/2015 elaborazione e somministrazione questionari agli alunni, organizzazione delle giornate di orientamento, supporto ai docenti nelle attività curricolari, organizzazione della piattaforma WEB

Passo 2. Descrivere i processi di condivisione del piano al’interno della scuola

TABELLA 11. CONDIVISIONE INTERNA DELL’ANDAMENTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA

MOMENTI DI CONDIVISIONE INTERNA

PERSONE COINVOLTE

STRUMENTI CONSIDERAZIONI NATE DALLA

CONDIVISIONE

Collegio dei Docenti Tutti Slide Partecipazione e condivisione del 90% dei docenti

Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe

Team dei docenti

Verbali Partecipazione e condivisione del 90% dei docenti

Consiglio di Istituto Consiglieri Documentazione prodotta

Partecipazione e condivisione

115

Passo 3. Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno, sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.

TABELLE 12 E 13. LE AZIONI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA

STRATEGIA DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA

METODI/STRUMENTI DESTINATARI TEMPI

Collegio dei Docenti Docenti dell’Istituto 01/09/2015; 10/09/2015;

06/10/2015; 15/01/2016; 20/05/2016; 30/06/2016

Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe

Team dei docenti Infanzia e Primaria: 26/11/2015; 11/02/2016; 28/04/2016. Secondaria di 1°: Consigli di Ottobre, Dicembre, Aprile e Maggio.

Consiglio di Istituto Consiglieri 29/10/2015; 02/12/2015 e negli altri che saranno via via effettuati

Comunicazioni interne sito web dell’Istituto

Tutto il Personale Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta

STRATEGIA DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM ALL’ESTERNO

METODI/STRUMENTI DESTINATARI DELLE AZIONI

TEMPI

Consiglio di Istituto Consiglieri 29/10/2015; 02/12/2015 e negli altri che saranno via via effettuati

Comunicazioni sulla home page del sito internet dell’Istituto

Utenza in generale Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta

Comunicazioni specifiche Enti, associazioni, scuole partner e/o in rete

Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta

Articoli per giornali e giornali on line

Utenza in generale In caso di eventi di particolare rilevanza

Passo 4. Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Valutazione TABELLA 14 E FORMAT 15. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE E CARATTERISTICHE DEL PERCORSO SVOLTO

NOME RUOLO

Alessandro Ernestini Dirigente Scolastico

Elvira Giovannelli Docente Scuola del’Infanzia F.S. continuità

Rosella Spanata Docente Scuola Primaria Collaboratrice del DS

Letizia Sensi Docente Scuola Primaria F.S. P.O.F., autovalutazione e

116

I.N.V.A.L.S.I.

Daniele Mattioli Docente Scuola Primaria, Responsabile interno Dlgs. 81/2008

Evelina Bastianini Docente Scuola Secondaria di 1° FS area B.E.S.

Daniela Eutizi Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Intercultura

Roberta Carozza Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Continuità

Daniela Mercurio Docente Scuola Secondaria di 1° ex FS area Orientamento

Giusepe Massimo Pangari Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Orientamento

15.1 Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica in qualche fase del PdM?

[ X] sì [ ] no

15.2 Se sì, chi è stato coinvolto? [ X] genitori, classi Terze [ ] studenti classi……………. Altri membri della comunità scolastica (specificare quali) Consiglio di Istituto

15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? [ ] sì [X ] no

15.4 Se sì, da parte di chi?

15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di Valutazione nel percorso di miglioramento?

[X ] sì [ ] no

15.6 Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?

[ X] sì [ ] no

SEZIONE N° 5 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

FORMAZIONE DEL PERSONALE; PIANO FORMATIVO D’ISTITUTO 2016-20119

La formazione per il personale costituisce uno dei principali fattori di

sviluppo delle risorse umane dell’istituto, per tale ragione si dà luogo ad uno

specifico Piano Formativo d’Istituto (PFI) per il triennio 2016-2019; il predetto

piano integra le previsioni riportate nelle disposizioni di seguito richiamate:

- commi 12, 121, 122, 124 e 125 dell’Art. 1 della L. 107/2015;

- nota MIUR n° 35 del 7/1/2016;

- Art. 66 e seguenti del vigente CCNL;

- Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) ex Art. 1, commi 56, 57, 58 e 59

della L. 107/2015.

Il PFI 2016-2019 opera in continuità e sinergia con:

a) il piano nazionale di formazione e il PNSD;

b) le iniziative di formazione promosse dalla rete

c) le scelte individuali di ciascun dipendente con particolare riferimento a

quelle accessibili per

mezzo della “carta elettronica per l’aggiornamento” del docente, ex commi

121 e 122.

Il piano prevede anche la progressiva messa a regime del “portfolio

personale del docente” ex nota MIUR 35/2016.

In attesa dell’assegnazione all’istituto delle risorse finanziarie

espressamente destinate alla formazione e della compiuta definizione dei

117

piani di cui alla precedente lettera “a”, di seguito vengono indicate le

priorità strategiche del PFI 2016-2019.

7-A) FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Durante il triennio di riferimento, compatibilmente con le risorse

effettivamente assegnate, verranno organizzate le seguenti attività

formative.

1) DOCENTI NEO-ASSUNTI

Per i docenti neo-assunti, impegnati nell’anno di prova-formazione verrà

data attuazione alle iniziative di tutoraggio e formative previste per questa

particolare categoria di docenti dal DM 850 del 27/10/2015. Al momento

attuale i predetti docenti risultano così distribuiti:

SEGMENTO SCOLASTICO N° DOCENTI IMPEGNATI

NELL’ANNO

DI FORMAZIONE-PROVA

Scuola dell’infanzia N°……… di cui di

sostegno……..

Scuola primaria N°……… di cui di

sostegno……..

Scuola secondaria di 1° grado N°……… di cui di

sostegno……..

Scuola secondaria di 2° grado N°……… di cui di

sostegno……..

2) INIZIATIVE DI FORMAZIONE CONSEGUENTI ALLA GESTIONE DEL RAV

TEMATICA N° ore e

collocazione

temporale

FORMAT MONITORAGGIO

DEGLI ESITI

Formazione per

l’aggiornamento

professionale

dei docenti (Nel

secondo e terzo

anno saranno

indicate altre

iniziative di

formazione

sulla base delle

procedure di

autovalutazione

di Istituto)

8-9/09/2015 – 8

ore

19/01/2016 – 2

ore

Incontri d’aula

seguiti da

laboratori di

lavoro

1) riscontro del

raggiungimento degli

obiettivi di processo e dei

traguardi aree 5.1 e 5.2 del

RAV;

2) questionario di

autovalutazione e

soddisfazione del docente

Potenziamento

percorsi di

inclusione a

seguito di Piano

Due incontri

d’aula seguiti da

laboratori di

lavoro

1) riscontro nel

raggiungimento degli

obiettivi di processo e dei

traguardi aree 5.1 e 5.2 del

RAV;

118

di Formazione

“Progetto B.E.S.

2) questionario di

autovalutazione e

soddisfazione del docente

2) INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE AL PNSD

TEMATICA N° ore e

collocazione

temporale

FORMAT MONITORAGGIO

DEGLI ESITI

Le risorse in

rete per la

didattica

digitale.

Due incontri nel

laboratorio

informatico con

esperienze simulate e

il tutoraggio

dell’Animatore

Digitale

Vedere 3^ riga

La gestione

della “area

studenti” del

sito scolastico

Un incontro nel

laboratorio

informatico con

esperienze simulate e

il tutoraggio

dell’Animatore

Digitale

Vedere 3^ riga

L’interazione

digitale fra la

postazione del

docente e i

terminali di

lavoro degli

alunni/

studenti

Tre incontri nel

laboratorio

informatico con

esperienze simulate e

il tutoraggio

dell’Animatore

Digitale

1) Un monitoraggio

conclusivo a cura

dell’Animatore Digitale

per la verifica di:

a) aumento degli accessi

a Internet per reperire

sorgenti e materiali di

studio;

b) aumenti degli accessi

nella area studenti”;

c) aumento del grado di

impiego

delle LIM e tablet nella

comunicazione didattica.

2) questionario di auto-

valutazione e

soddisfazione del docente

3) INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE ALLA SICUREZZA-IGIENE NEI LUOGHI DI

LAVORO EX D.L.vo 81/2008 (NB: UNITAMENTE AL PERSONALE ATA)

TEMATICA N° ore e

collocazione

temporale

FORMAT MONITORAGGIO

DEGLI ESITI

informazione e

formazione di base

in materia di igiene

e sicurezza nei

luoghi di lavoro.

5 H tutti gli AA.SS. Incontro collegiale

con

formatore esterno

seguito da

question-time e

dibattito

questionario di

autovalutazione e

soddisfazione del

personale

119

7-B) FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

Durante il triennio 2016-2019 verranno organizzate le seguenti attività

formative:

INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE AL PNSD

TEMATICA N° ore e

collocazione

temporale

FORMAT MONITORAGGIO

DEGLI ESITI

La digitalizzazione

dei flussi

documentali (DSGA e

AA)

Due incontri nel

laboratorio informatico

con esperienze

simulate e il tutoraggio

dell’Animatore Digitale

questionario di

autovalutazione

e soddisfazione

del personale

La pubblicazione

degli atti sull’area

“pubblicità legale”

del sito scolastico

(DSGA e AA)

Un incontro nel

laboratorio informatico

con esperienze

simulate e il tutoraggio

dell’Animatore Digitale

questionario di

autovalutazione

e soddisfazione

del personale

INIZIATIVE FORMATIVE PER IL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO

TEMATICA N° ore e

collocazione

temporale

FORMAT MONITORAGGIO

DEGLI ESITI

Assistenza di base

e ausilio materiale

agli alunni/studenti

disabili

Incontro

collegiale con

formatore

esterno seguito

da question-time

e dibattito

questionario di

autovalutazione e

soddisfazione del

personale

ALLEGATI AL POTF

Allegato n°1

In base al comma 5 del nuovo Art. 3 DPR 275/1999, così come modificato dalla L. n. 107/2015, si riporta, in appendice, il verbale dell’incontro di consultazione con i soggetti del territorio avvenuto il 19 ottobre 2015

120

VERBALE DELL’INCONTRO DELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI VITERBO CON I RAPPRESENTANTI

DEI SOGGETTI DEL TERRITORIO

Il giorno 19 ottobre 2015, alle ore 10, presso l’aula magna dell’ITE “P. Savi” di Viterbo si è svolto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 5 del DPR 275/1999, come modificato dall’art. 1, comma 14 della L. 107/2015, un incontro fra rappresentanti delle istituzioni scolastiche della provincia di Viterbo e delle realtà istituzionali, sociali, culturali ed economiche del territorio. Il predetto incontro si è svolto secondo la modalità dell’invito rivolto alla grande maggioranza delle realtà sopra richiamate. All’incontro ha partecipato un rilevante numero dei soggetti invitati, consiglieri comunali, sindacati, ordini professionali, presidenti/membri dei consigli d’istituto, genitori, insegnanti e dirigenti di un alto numero di scuole etc; l’elenco completo è allegato agli atti presso l’ITE “P. Savi”. Presiede l’incontro la DS Maria Patrizia Gaddi; svolge la relazione introduttiva il dirigente dell’USR del Lazio, uff. 10° AT di Viterbo, dott. Daniele Peroni; funge da segretario il DS Giuseppe Guastini. Dopo una breve nota introduttiva della DS M. Patrizia Gaddi, che richiama l’importanza del sopra citato comma 5 e dei rapporti con il territorio, prende la parola il dott. Daniele Peroni che illustra i nuovi importanti spazi di autonomia e di sviluppo aperti dalla L. 107/2015 e alcuni significativi risultati conseguiti dal sistema formativo della provincia di Viterbo, risultati che collocano la nostra provincia in posizione di rilievo in ambito regionale. Successivamente il DS Giuseppe Guastini richiama l’importanza dei rapporti scuola-territorio e come l’incontro provinciale consegua al fatto che un alto numero di importanti soggetti territoriali siano ubicati nella città di Viterbo. Successivamente prendono la parola i rappresentanti dei seguenti soggetti:

3) AUSER e rete delle scuole migranti: Giovanna Cavarocchi e Raimondo Raimondi; 4) SORRISI CHE NUOTANO: Maurizio Casciani; 5) AT di Viterbo, responsabile per l’inclusione scolastica e del progetto UNICEF “scuola amica”

Rachelina Maio; 6) ASL di Viterbo, dott. Adrio Savini; 7) UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA: prof.ssa Patrizia Sibi, responsabile TFA e LABFORM

(formazione docenti); 8) CENTRI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO, Massimiliano Venturi; 9) ASS. SPORTIVA PARALIMPICA: Paola Grispigni; 10) ARCHEOTUSCIA: Letizia Pasquini; 11) UNICEF: Mauro Sarnari; 12) AUCS, BOTTEGA COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: Umberto Cinalli; 13) GENITORINFORMA: Attilio Pisicchio.

Ciascuno dei sopra elencati rappresentanti illustra il campo d’interesse dell’ente rappresentato e i punti di forza e di debolezza dell’interazione scuola-territorio; tutti dichiarano la piena disponibilità a collaborare e supportare le istituzioni scolastiche. Di seguito è riportato l’elenco dei soggetti che hanno dichiarato la propria disponibilità e i relativi contatti.

SOGGETTO CAMPO DI INTERESSE CONTATTI

AUSER rete scuole migranti

Ass. volontariato: 1)alfabetizzazione in Italiano quale L.2 per stranieri; 2) “invecchiamento attivo” dialogo fra generazioni; 3) mediazione culturale e inclusione migranti

[email protected] [email protected]

121

CAI (club alpino Italiano) Ass. volontariato: ed. ambientale.

[email protected]

UNICEF infanzia e scuola [email protected]

ARCHEOTUSCIA tutela beni archeologici, artistici e culturali

[email protected]

ARLAF onlus famiglia e minori [email protected] [email protected]

FONDAZIONE OLTRENOI inclusione attraverso lo sport cultura del volontariato

[email protected]

ASS. SPORTIVA “SORRISI CHE NUOTANO” ETA BETA

inclusione [email protected]

VITERSPORT sport paralimpico [email protected]

AIPD inclusione persone down [email protected]

UNUVERSITA’ DELLA TUSCIA

orientamento [email protected]

UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA formazione docenti [email protected]

ARCI SOLIDARIETA’ cultura e sociale [email protected]

GENITORINFORMA genitorialità [email protected]

CENTRO SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO CESV-SPES

cultura e promozione del volontariato

[email protected]

LIBERA COORD. VITERBO cultura e promozione del volontariato

[email protected]

AUCS bottega commercio equo e solidale

ambiente pace integrazione [email protected]

Alle ore 12.45, terminati gli interventi dei soggetti territoriali, la DS M. P. Gaddi conclude l’incontro ringraziando gli intervenuti e rilevando la ricchezza e la vivacità della società civile del Viterbese. Il presente verbale è redatto in un momento successivo sulla base di appunti presi in corso di seduta e verrà trasmesso a tutte le istituzioni scolastiche della provincia. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE F/to Giuseppe Guastini F/to Maria Patrizia Gaddi

Allegato n°2

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

122

ISTITUTO COMPRENSIVO“ LUIGI FANTAPPIE’” Via Vetulonia, 44 -01100 VITERBO - Tel. 0761/343161 Fax 0761/227453

Pec: [email protected] mail: [email protected] C.F. 80014890562

Il presente documento, elaborato dal Collegio dei Docenti nella composizione dipartimentale, si compone di diverse sezioni:

Parte Prima. Quadro Generale (Premessa) Parte Seconda. Traguardi per lo sviluppo delle Competenze Parte Terza. Scala dei parametri valutativi per la Scuola Primaria e Secondaria di I grado. Parte Quarta. Indicatori per la valutazione dei compiti scritti e delle interrogazioni (Scuola

Primaria e Secondaria di 1°) Parte Quinta. Indicatori e descrittori per ogni Campo di Esperienza dai 3 ai sei anni per la

Scuola dell’Infanzia Parte Sesta. Indicatori e descrittori per ogni Ambito Disciplinare dalla Classe Prima alla Classe

Quinta di Scuola Primaria. Parte Settima. Indicatori e descrittori per ogni Disciplina dalla Classe Prima alla Classe Terza di

Scuola Secondaria di I grado. Parte Ottava. Indicatori e descrittori per la valutazione del Comportamento. Parte Nona. Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo d’istruzione: criteri per la definizione delle

tracce, criteri per la correzione delle prove scritte e per il colloquio pluridisciplinare. Parte Decima. Protocollo di accoglienza e continuità tra i tre ordini scolastici dell'istituto Parte Undicesima. Indicazione per la valutazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali

PARTE PRIMA QUADRO GENERALE (PREMESSA)

LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO

In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente: per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi sia le opportunità. Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono i più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. Le funzioni educative sono meno definite di quando è sorta la scuola pubblica. In particolare ivi è un’attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite e sono, così, diventati più faticosi i processi di identificazione e differenziazione da parte di chi cresce e anche i compiti della scuola in quanto luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il «saper stare al mondo». Per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell’educazione. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola , con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società» (articolo 4 della Costituzione). Dunque il «fare scuola» oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili, sia perché rappresentano le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso ma anche perché

123

rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. Poiché le relazioni con gli strumenti informatici sono tuttora assai diseguali fra gli studenti come fra gli insegnanti, il lavoro di apprendimento e riflessione dei docenti e di attenzione alla diversità di accessi ai nuovi media, diventa di decisiva rilevanza. In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a

selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare

da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di

saperi a partire da concreti bisogni formativi. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza e all’esterno, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire. In entrambi i casi, perseguendo la finalità sancita dalla nostra Costituzione, cioè quella di garantire e di promuovere la dignità e l'uguaglianza di tutti gli studenti «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire «il pieno sviluppo della persona umana».

CENTRALITÀ DELLA PERSONA Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l'originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti. È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio, che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell' azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendo le continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.

PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime

124

l'esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l'intero arco della vita (Life Long Learning); quella orizzontale indica la necessità di un' attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta a un'emergenza. Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della società in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti più disparati della vita degli studenti, con l'intento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. L’obiettivo non è solo quello di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un'educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. La scuola perseguirà costantemente l'obiettivo di costruire un' alleanza educativa con i geni- tori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall' autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L’acquisizione dell' autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito "dell'insegnare ad apprendere» quello dell'insegnare a essere». L’ obiettivo è quello di valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un'opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Non dobbiamo dimenticare che fino a tempi assai recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea. Oggi, invece, può porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato. Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche. A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l'esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi. La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell'Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l'umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all'interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un'unica comunità di destino europea così come di un'unica comunità di destino planetaria. Perché gli studenti acquisiscano una tale

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comprensione, è necessario che la scuola li aiuti a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell'umanità. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell'intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.

PER UN NUOVO UMANESIMO Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell'umanità e del pianeta, devono essere intese oggi in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall' altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell'umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l'elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo. In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:

insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza - l'universo, il pianeta, la natura, la vita, l'umanità, la società, il corpo, la mente, la storia - in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d'insieme;

promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento;

diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell' attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l'incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Nel contempo, lo studio dei contesti storici, sociali, culturali nei quali si sono sviluppate le conoscenze, è condizione di una loro piena comprensione. Inoltre, le esperienze personali che i bambini e gli adolescenti hanno degli aspetti a loro prossimi della natura, della cultura, della società e della storia, sono una via di accesso importante per la sensibilizzazione ai problemi più generali e per la conoscenza di orizzonti più estesi nello spazio e nel tempo. Ma condizione indispensabile per raggiungere questo obiettivo è ricostruire insieme agli studenti le coordinate spaziali e temporali necessarie per comprendere la loro collocazione rispetto agli spazi e ai tempi assai ampi della geografia e della storia umana, così come rispetto agli spazi e ai tempi ancora più ampi della natura e del cosmo. Oggi la scuola italiana può proporsi concretamente un tale obiettivo, al fine di generare un essere umano integrale, capace di concentrare nella singolarità del microcosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano.

PROFILO DELLO STUDENTE La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione, la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi.

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La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall'età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre, entro un unico percorso strutturante. Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo, costituisce l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità

è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e

testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell'incontro con persone di diverse nazionalità, è in grado di esprimersi in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e

fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento, si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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LA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

La Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione ( scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado) ricoprono un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le conoscenze di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione e promuove la pratica consapevole della cittadinanza.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione si costituiscono come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal proposito, l’istituto Comprensivo si pone, da sempre, l’obiettivo di rendere flessibili gli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica , disponendo di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie,la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. In tal senso, gli interventi quotidiani mirano a:

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

Favorire l’esplorazione e la scoperta

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo (cooperative learning)

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

Realizzare attività didattiche anche in forma di laboratorio

PARTE SECONDA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

IL SÉ E L’ALTRO

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della

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giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. IMMAGINI, SUONI, COLORI

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

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SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

LINGUA INGLESE

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.

Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. STORIA

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

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Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

GEOGRAFIA

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

MATEMATICA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

SCIENZE

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi

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personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

MUSICA

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.

Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.

Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.

Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

ARTE E IMMAGINE

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)

Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

EDUCAZIONE FISICA

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.

Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.

Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.

Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso

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degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.

Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.

Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

TECNOLOGIA

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

ITALIANO

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

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Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

LINGUA INGLESE

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. SECONDA LINGUA COMUNITARIA

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.

Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. STORIA

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.

Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

134

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

MATEMATICA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.

Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

SCIENZE

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici

135

contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

ARTE

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

EDUCAZIONE FISICA

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. TECNOLOGIA

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di

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descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

PARTE TERZA. SCALA DEI PARAMETRI VALUTATIVI PER LA SCUOLA PRIMARIA E

SECONDARIA DI I GRADO Il Documento di Valutazione dell’I.C. “L. Fantappiè” di Viterbo, è parte integrante del P.O.F. di Istituto e ne rappresenta la naturale continuità in base alle scelte effettuate in sede di Collegio dei Docenti. Tutti i docenti, nell’atto di programmare e nelle procedure di valutazione intermedia e finale, si riferiscono agli indicatori e descrittori ivi presenti nonché ai principi esposti e procedure descritte. Tutto ciò per perseguire l’obiettivo di una progettazione / valutazione che possa essere coerente ed in continuità tra i diversi ordini di scuola che compongono l’Istituto Comprensivo. Il Collegio Docenti di questa scuola, nell’elaborare il Documento di valutazione sopracitato, ha posto criteri chiari, distinguendo tra

- misurazione delle prestazioni, declinata attraverso descrittori specifici, proposti dalle strutture sottocollegiali dei Dipartimenti Disciplinari, sistemati in scala da 3 a 10 per la valutazione sulla scheda quadrimestrale dell’alunno

- valutazione come conseguenza di una serie di elementi pedagogici applicati ai singoli casi relativi alle persone alunni (vedi i concetti di potenziale di apprendimento, metacognizione, valore didattico aggiunto, puntualmente dichiarati in premessa al nostro documento di valutazione)

In base al “combinato disposto” dei criteri sopra esposti i docenti sono tenuti a vagliare tutti gli elementi validi alla considerazione di una valutazione formativa, congruente con la programmazione didattico-educativa realizzata, con gli esiti in relazione agli obiettivi di apprendimento, che tenga conto dei processi formativi dell’alunno e del differenziale di apprendimento, nonché del peso della preparazione generale rispetto al raggiungimento di traguardi di sviluppo di competenze, I Criteri – guida per la valutazione degli alunni equa e trasparente nel rispetto della libertà d'insegnamento muovono quindi da:

considerazione del “valore aggiunto” di ogni alunno che si sostanzia nella differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo (valutazione autentica)

considerazione dell’impegno dell’alunno nell’affrontare i doveri scolastici, il rispetto delle regole della comunità scolastica, la partecipazione, il comportamento e l’atteggiamento nei confronti delle proposte educativo – didattiche

valutazione che assuma il valore di valutazione formativa e non meramente aritmetica a garanzia di equità e trasparenza dell’atto valutativo.

Da quanto sopra esposto si evince chiaramente che la valutazione seppur fondata su parametri oggettivi e validi per tutti gli alunni, deve tener conto anche del percorso personale effettuato da ogni alunno e quindi del valore educativo intrinseco all’atto del valutare. Si deve tener presente inoltre che vi sono alunni con bisogni educativi speciali che necessitano di una valutazione che tenga conto delle loro

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caratteristiche personali, della loro specificità affinché il loro potenziale venga valorizzato. Tutto ciò si pone ovviamente in linea con la vigente normativa e con una scelta precisa del nostro Istituto che mira alla piena valorizzazione di tutti gli alunni frequentanti le nostre scuole.

SCALA DEI PARAMETRI VALUTATIVI PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA PRIMARIA Valutazione globale quadrimestrale La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: La valutazione e l’attribuzione dei voti decimali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4 del DPR 122/2009, viene effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati.

la gamma dei voti decimali da 5 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile

i “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella che segue

SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO RANGE

fase pre-disciplinare conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari

5

assistenza con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e le conoscenze disciplinari essenziali

6

padronanza l'alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari

7 - 8

eccellenza l'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra particolare impegno, attenzione, brillantezza di ragionamento ecc

9 - 10

I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella attribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il “range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito. Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio rappresentativo del livello di

preparazione disciplinare dell’alunno. I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti precedenti, hanno a

disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc.

Agli alunni i quali, partendo da una situazione di insufficienza in una o più discipline, raggiungano una votazione positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, nelle discipline in parola viene in ogni caso attribuito il voto "sei decimi".

Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate.

I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione.

Il giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno di cui all’art. 3, comma 1 della L. 169/208, viene espresso mediante i seguenti indicatori di profitto

AREA LINGUISTICA : _________________________________________________ comprensione e produzione di testi orali/scritti e riflessione sulla lingua

OPERAZIONI LOGICO-INTELLETTUALI: _______________________________

138

capacità di elaborazione e restituzione dell’informazione disciplinare

AREA OPERATIVO-MOTORIA:_________________________________________ sviluppo e coordinamento della motricità fine e globale

COMPORTAMENTO SOCIALE _________________________________________ qualità delle relazioni; partecipazione; autocontrollo verbale,motorio, ed emotivo; rispetto degli ambienti e delle regole comunitarie

COMPORTAMENTO DI LAVORO______________________________________________ impegno, sforzo e concentrazione; cura, gestione ed organizzazione dei materiali e dei tempi di lavoro

A ciascuno degli indicatori sopra riportati i docenti attribuiscono, sulla base delle valutazioni condotte

durante l’AS, uno dei seguenti giudizi sintetici: insufficiente –sufficiente –buono –distinto -ottimo.

INDICATORI DI PROCESSO

Sono le categorie formative entro le quali si collocano e si distribuiscono gli esiti delle attività didattiche, suddivisi in due macro aree

Macro area non cognitiva

Indicatore del comportamento sociale: sviluppo delle competenze relazionali; rispetto delle regole; autocontrollo

Indicatore del comportamento di lavoro: attenzione e concentrazione; organizzazione degli strumenti di lavoro; esecuzione di compiti e consegne

Macro area cognitiva

Indicatore linguistico: sviluppo delle competenze nella produzione e comprensione di testi scritti e orali

Indicatore logico-intellettuale: sviluppo delle competenze nell’elaborazione dei materiali culturali e di studio

INDICATORI DI LIVELLO

Ciascuno degli indicatori di processo sopra riportati hanno il compito di specificare il livello raggiunto dall’alunno

INSUFFICIENZA Voto 5

Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione prescolare e predisciplinare; non risponde alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti

INSUFFICIENZA LIEVE Voti tra il 5 e il 6

Con l’assistenza e il richiamo dei docenti l’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato

LIVELLO DELLA SUFFICIENZA Voti tra il 6 e il 7

L’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato

LIVELLO MASSIMALE Voti tra l’ 8 e il 9

L’alunno organizza in modo sistematico gli apprendimenti relativi all’indicatore considerato

LIVELLO DELL’ECCELLENZA Voti tra il 9 e il 10

L’alunno è in grado di trasferire in contesti nuovi gli apprendimenti realizzati attraverso le proposte didattiche e educative

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: Valutazione disciplinare Tipologia delle verifiche

Prove oggettive

Questionari a risposta chiusa

Esercizi a risposta multipla

Compilazione di griglie e schemi

Esercizi strutturati

139

Prove soggettive

Questionari a risposta aperta

Resa dei contenuti

Elaborazione personale

Osservazioni sistematiche

Prove pratiche Le verifiche conclusive dovranno essere almeno tre per quadrimestre Valutazione globale quadrimestrale La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: La valutazione e l’attribuzione dei voti decimali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4 del DPR 122/2009, viene effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati.

la gamma dei voti decimali da 3 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile

i “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella che segue:

SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO RANGE

deconcentrazione/demotivazione funzioni attentive e di concentrazione e motivazione/interesse carenti in misura tale da compromettere forme significative di apprendimento disciplinare

3

deficit di elaborazione strutture cognitive di base non in grado di consentire l'elaborazione dell'informazione disciplinare

4

fase pre-disciplinare conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari

5

assistenza con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e le conoscenze disciplinari essenziali

6

padronanza l'alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari

7 – 8

eccellenza l'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra particolare impegno, attenzione, brillantezza di ragionamento ecc

9 - 10

I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella attribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il “range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito.

Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio rappresentativo del livello di preparazione disciplinare dell’alunno.

I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti precedenti, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc.

Agli alunni i quali, partendo da una situazione di insufficienza in una o più discipline, raggiungano una votazione positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, nelle discipline in parola viene in ogni caso attribuito il voto "sei decimi".

INDICATORI DI PROCESSO

Sono le categorie formative entro le quali si collocano e si distribuiscono gli esiti delle attività didattiche, suddivisi in due macro aree

Macro area non cognitiva

Indicatore del comportamento sociale: sviluppo delle competenze relazionali; rispetto delle regole; autocontrollo

Indicatore del comportamento di lavoro: attenzione e concentrazione; organizzazione degli strumenti di lavoro; esecuzione di compiti e consegne

140

Macro area cognitiva

Indicatore linguistico: sviluppo delle competenze nella produzione e comprensione di testi scritti e orali

Indicatore logico-intellettuale: sviluppo delle competenze nell’elaborazione dei materiali culturali e di studio

INDICATORI DI LIVELLO

Ciascuno degli indicatori di processo sopra riportati hanno il compito di specificare il livello raggiunto dall’alunno

INSUFFICIENZA Voti tra il 3 e il 4

Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione prescolare e predisciplinare; non risponde alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti

INSUFFICIENZA Voti tra il 4 e il 5

Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione sostanzialmente prescolare e predisciplinare; non risponde o risponde in modo scarsamente significativo alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti

INSUFFICIENZA LIEVE Voti tra il 5 e il 6

Con l’assistenza e il richiamo dei docenti l’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato

LIVELLO DELLA SUFFICIENZA Voti tra il 6 e il 7

L’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato

LIVELLO MASSIMALE Voti tra l’ 8 e il 9

L’alunno organizza in modo sistematico gli apprendimenti relativi all’indicatore considerato

LIVELLO DELL’ECCELLENZA Voti tra il 9 e il 10

L’alunno è in grado di trasferire in contesti nuovi gli apprendimenti realizzati attraverso le proposte didattiche e educative

Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate.

I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione.

PARTE QUARTA

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI E DELLE INTERROGAZIONI ORALI

SCUOLA PRIMARIA

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI ITALIANO 1. Correttezza ortografica, sintattica e competenza lessicale 2. Pertinenza alla traccia e coerenza discorsiva. 3. Ricchezza, creatività, originalità dei contenuti.

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI MATEMATICA 1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato 2. Tecnica di calcolo. 3. Impostazione analitica. 4. Rappresentazione grafica. 5. Comprensione e uso dei linguaggi specifici

141

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI STORIA E GEOGRAFIA

1. Conoscenza degli argomenti 2. Esposizione degli argomenti 3. Capacità di collegamento 4. Lessico specifico 5. Metodo di studio

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA LINGUA STRANIERA 1. Scrivere 2. Leggere 3. Comprendere 4. Ascoltare

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI 1. Padronanza della lingua (conoscenza dello specifico linguaggio disciplinare) 2. Acquisizione delle conoscenze 3. Coerenza, organicità delle argomentazioni e ricchezza espositiva. 4. Discussione ed approfondimento critico

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI ITALIANO 1. Correttezza ortografica grammaticale e sintattica 2. Ricchezza lessicale 3. Coerenza e approfondimento della trattazione. 4. Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale.

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI MATEMATICA 1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato e numero dei quesiti svolti. 2. Tecnica di calcolo 3. Impostazione analitica 4. Rappresentazione grafica 5. Uso del linguaggio specifico INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DELLE LINGUE COMUNITARIE

1. Correttezza ortografica 2. Correttezza lessicale 3. correttezza grammaticale 4. correttezza funzionale- comunicativa

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI TECNOLOGIA

1. Linguaggi (grammatica, semantica, pragmatica) 2. Operazioni Logiche (osservazione, riconoscimento, inferenza) 3. Produzione (materiali, regole, tempi)

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI 1. Padronanza della lingua (conoscenza dello specifico linguaggio disciplinare)

142

2. Acquisizione delle conoscenze 3. Coerenza, organicità delle argomentazioni e ricchezza espositiva. 4. Discussione ed approfondimento critico

PARTE QUINTA

INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI CAMPO DI ESPERIENZA DAI 3 AI SEI ANNI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La griglia verrà modulata in modo individualizzato per ciascun alunno evidenziandone i passaggi che concernono il curricolo di ogni singolo bambino.

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

IL S

É E

L’A

LT

RO

⃝ Il bambino è piuttosto incostante nei

giochi, in particolare non ama giochi in cui ci sono regole e turni da rispettare. Entra spesso in contrasto con i coetanei e vive l’intervento dell’adulto con un atteggiamento di sfida.

⃝ Il bambino gioca volentieri con gli amici,

ma non sceglie le sue attività. Spesso segue iniziative altrui. Si relaziona con gli adulti solo per le richieste essenziali.

⃝ Non rispetta le regole e deve essere

spesso invitato a ricordarle .

⃝ Il distacco dalla famiglia è ancora

problematico. Ha raggiunto livelli di autonomia minimi anche nelle operazioni di routine.

⃝ Il bambino gioca volentieri da solo, con gli amici e si

relaziona positivamente anche con gli adulti.

⃝ È autonomo e ha superato il distacco dalla famiglia.

Ha sviluppato il senso di appartenenza alla sezione e al proprio nucleo familiare.

⃝ Ha compreso la necessità di regole condivise, le

rispetta ed è collaborativo con adulti e bambini.

⃝ Ha raggiunto buoni livelli di autonomia sia nelle

operazioni di routine sia durante i pasti. Porta a termine il lavoro, ha cura delle sue cose Risolve problemi senza chiedere l'aiuto dell0insegnante. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti ed è disponibile all'esplorazione di altri spazi.

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

143

IL S

É E

L’A

LT

RO

⃝ Il bambino è piuttosto incostante nei giochi ed entra

spesso in conflitto con i compagni, quando non accettano le sue proposte reagisce molto male.

⃝ Non è molto collaborativo con i compagni, il suo aiuto

è condizionato alla considerazione per le sue iniziative.

⃝ L'interiorizzazione delle regole non è ancora

avvenuta: ogni cosa deve essergli ripetuta.

⃝ A volte i suoi lavori sono incompleti, difficilmente

porta a termine un lavoro assegnato

⃝ Nel rapportarsi con gli altri tende a imporsi con

prepotenza o ad accettare supinamente iniziative di altri. Se stimolato mostra di non conoscere le norme che regolano la vita di gruppo, ma a volte non le osserva.

⃝ Il bambino gioca volentieri sia da solo, sia con gli amici ed è in

grado di relazionarsi con adulti e bambini .

⃝ Ha maturato il senso della propria identità e acquisito un buon

livello di sicurezza. Aiuta i compagni che ne hanno bisogno e si lascia aiutare se non riesce in qualcosa.

⃝ Ha raggiunto buoni livelli di autonomia nel lavoro, nelle operazioni

di routine e durante i pasti.

⃝ Porta a termine il lavoro, ha cura delle sue cose.

⃝ Ha iniziato a porre domande di tipo esistenziale e su ciò che è

bene e ciò che non lo è.

⃝ Conosce la sua storia personale e familiare, le proprie usanze e

tradizioni e quelle del contesto sociale.

⃝ Nei lavori di gruppo è abbastanza collaborativo con i compagni e

con gli adulti.

⃝ È sufficientemente autonomo riguardo semplici necessità, quali

cercare il necessario per un lavoro da svolgere. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti.

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

IL S

E E

L’A

LT

RO

⃝ Il bambino gioca volentieri con i compagni, non ha molta

iniziativa e si limita ad aggregarsi ad altri. Non sempre rispetta le regole e risistema giochi e materiali solo se sollecitato.

⃝ Nel rapportarsi agli altri tende a imporsi con prepotenza o

ad accettare supinamente iniziative di altri. Mostra di conoscere le norme che regolano la vita di gruppo, ma a volte non le osserva.

⃝ Dimostra un discreto interesse per le tematiche

esistenziali.

⃝ Non sempre riesce a portare a termine un lavoro senza

distrarsi. Ha spesso bisogno di sollecitazioni.

⃝ Nei lavori di gruppo è abbastanza collaborativo con i

compagni e con gli adulti.

⃝ Il bambino gioca con i compagni in modo costruttivo e

creativo condividendo giochi e materiali. Non è mai aggressivo, e mostra di accettare e rispettare le regole. Sa argomentare e sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

⃝ Ha sviluppato il senso dell’identità personale: è consapevole

dei propri bisogni e desideri ed è capace di esprimerli. Conosce la sua storia personale e familiare; le proprie usanze e tradizioni e quelle del contesto sociale.

⃝ Nel rapportarsi agli altri comincia a riconoscere la reciprocità

di attenzione e l’importanza di norme che regolano la vita di gruppo.

⃝ Inizia a porsi domande di tipo etico su temi esistenziali, ha

compreso la necessità di regole sociali e dei diritti/ doveri che regolano la convivenza civile.

⃝ Riesce sempre a portare a termine un lavoro senza distrarsi,

senza disturbare i compagni, e senza bisogno di sollecitazioni.

⃝ Dimostra una buona capacità di collaborare con i compagni e

con gli adulti e partecipa ad attività comuni con spirito di cooperazione.

⃝ Risolve semplici problemi senza chiedere l’aiuto

dell’insegnante. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti, è disponibile a esplorarne altri.

144

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

CO

RP

O E

MO

VIM

EN

TO

⃝ Il bambino non ha ancora acquisito completamente il

concetto di schema corporeo. Sa riprodurre la figura umana in modo ancora incompleto.

⃝ È capace di eseguire semplici movimenti in modo

coordinato ma non valuta situazioni di rischio.

⃝ Riconosce le differenze sessuali ma non ha cura della

propria igiene né dei propri oggetti personali.

⃝ Ha migliorato le proprie percezioni sensoriali e

ampliato la gamma delle sue capacità di movimento.

⃝ Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali

e teatrali costituendo spesso un motivo di disturbo.

⃝ La dominanza laterale è quasi definita.

⃝ Il bambino riconosce le parti del viso e del corpo e sa

riprodurre graficamente la figura umana in tutte le sue parti.

⃝ Ha raggiunto una buona capacità di controllare i

movimenti e gli schemi dinamico-posturali di base.

⃝ Riconosce le differenze sessuali, ha iniziato ad avere

cura della propria igiene e del proprio materiale.

. ⃝ Ha acquisito fiducia nelle proprie capacità fisiche e

nelle proprie potenzialità. Ha maturato una buona percezione sensoriale e sa esprimersi anche attraverso il corpo. Compie con i compagni attività motorie, musicali, teatrali.

⃝ La dominanza laterale è definita.

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2 C

OR

PO

E M

OV

IME

NT

O

⃝ Il concetto di schema corporeo non è ancora acquisito

completamente. Sa riprodurre graficamente la figura umana in modo sommario e non orienta correttamente rispetto al foglio.

⃝ È capace di eseguire semplici movimenti

⃝ Riconosce le differenze sessuali ma non ha cura della

propria igiene né dei propri oggetti personali.

⃝ I suoi movimenti sono tali da costituire un pericolo per

sé e per gli altri.

⃝ Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali

e teatrali costituendo spesso un motivo di disturbo.

⃝ La lateralità non è ancora definita.

⃝ Il bambino ha acquisito una conoscenza sufficiente dello

schema corporeo. Graficamente è capace di riprodurre in modo schematico la figura umana.

⃝ Ha raggiunto una discreta capacità di eseguire

movimenti e si muove negli spazi con sicurezza.

⃝ Riconosce le differenze sessuali, cura l’igiene personale

e i propri oggetti.

⃝ Ha maturato il controllo dei movimenti e inizia a

comunicare attraverso il corpo.

⃝ Utilizza il corpo per imitare posizioni e semplici

movimenti. Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali, teatrali.

⃝ La dominanza laterale non è ancora perfettamente

definita.

145

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

IMM

AG

INI,

SU

ON

I E

CO

LO

RI

⃝ Il Bambino si è cimentato ad usare pennarelli, pennelli

stampi e digito-pittura.

⃝ Gli piace l’attività pittorica della quale ha sperimentato

tutti i colori.

⃝ Gradisce anche le attività di manipolazione dei

materiali: dal pongo riesce ad ottenere palline e strisce.

⃝ Ha provato tutte le modalità di comunicazione e ha

partecipato a piccole recite e saggi musicali.

⃝ Ha sperimentato le possibilità espressive della

corporeità

⃝ Il bambino ha imparato a usare correttamente

Pennarelli, pennelli, stampi e digito pittura

⃝ Dimostra di gradire molto l’attività pittorica, della quale

ha sperimentato e ha appreso tutti i colori.

⃝ Sa produrre oggetti riconoscibili.

⃝ Ha già preso parte a piccole recite e saggi musicali

fornendo buona prova di sé.

⃝ Ha appreso le possibilità espressive del corpo e le

utilizza anche nel gioco.

CRITERI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

IMM

AG

INI,

SU

ON

I E

CO

LO

RI

⃝ Durante le attività pittoriche ha scoperto i colori

derivati e li utilizza unitamente ai colori primari.

⃝ Il Bambino prova ad esprimersi senza molto successo

attraverso le modalità espressive che gli sono state proposte.

⃝ Assiste e partecipa con interesse a spettacoli teatrali

e musicali,

⃝ Utilizza le varie modalità espressive nel disegno, nella

pittura, nella drammatizzazione e nei giochi di imitazione

⃝ Dimostra di gradire molto l’attività pittorica, della quale

ha appreso anche i colori secondari, che utilizza insieme agli altri colori, per esprimere stati d’animo.

⃝ Il Bambino ha sperimentato i diversi linguaggi ed ha

appreso la possibilità di esprimersi attraverso di essi.

⃝ Assiste e partecipa a spettacoli teatrali e musicali, ama

parteciparvi e ascoltare musica .

⃝ Sa utilizzare nuovi linguaggi per drammatizzare storie e

vissuti, sa rappresentare le storie graficamente attraverso la pittura , la drammatizzazione e la corporeità.

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2 IL

CO

RP

O E

IL

MO

VIM

EN

TO

⃝ Il concetto di schema corporeo non è ancora

completamente acquisito: viso e corpo sono rappresentati in modo incompleto. Sa riconoscere le parti del corpo ma non è in grado di denominarle.

⃝ Non ha ancora raggiunto un sufficiente livello di

organizzazione dinamica e la sua capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo è limitata.

⃝ Non sempre è in grado di controllare i propri

movimenti mettendo a rischio la propria e l’altrui incolumità. Nelle drammatizzazioni, nella musica e nella danza, l’interazione con i compagni è, spesso, di disturbo.

⃝ La capacità di orientarsi nello spazio fisico e grafico, è

sufficiente.

⃝ Percepisce, riconosce e denomina le parti del corpo, su

di sé e sugli altri, è in grado di rappresentare il viso con completezza e la figura umana, statica e in movimento, con ricchezza di particolari.

⃝ Possiede una buona capacità dinamica e si muove negli

spazi a lui familiari con sicurezza. Conosce le differenze sessuali e le pratiche igieniche e di sana alimentazione.

⃝ Ha affinato le proprie percezioni sensoriali ed è in grado

di esprimersi, e di comunicare attraverso il corpo.

⃝ Sa controllare i propri movimenti e valutarne il rischio,

interagisce coi compagni nei giochi motori, nelle drammatizzazioni, nella musica e nella danza.

⃝ Padroneggia lo spazio fisico e grafico, riconoscendo le

posizioni spaziali.

146

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

IMM

AG

INI,

SU

ON

I E

CO

LO

RI

⃝ Il bambino ha appreso la capacità di esprimersi e

comunicare attraverso i vari linguaggi (corporeo, grafico - pittorico -plastico, sonoro, teatrale, massmediale) con risultati sufficienti.

⃝ È capace di inventare storie e sa esprimerle

utilizzando il disegno, la pittura, la corporeità, la drammatizzazione.

⃝ Assiste e partecipa a spettacoli teatrali e musicali,

ascolta canzoncine e musica in generale

⃝ Conosce gli elementi musicali di base e prova a

produrre semplici sequenze sonoro-musicali con risultati non sempre positivi.

⃝ Ama il disegno spontaneo. Ha appreso il piacere di

sperimentare i colori primari e secondari per esprimersi

⃝ Ha interiorizzato le nozioni elementari degli strumenti

tecnologici.

⃝ Il bambino ha appreso la capacità di esprimersi e

comunicare attraverso i vari linguaggi (corporeo, grafico - pittorico -plastico, sonoro, teatrale, massmediale), mediati da buone capacità creative e immaginative.

⃝ È capace di inventare storie partendo da elementi

casuali e sa esprimerle utilizzando il disegno, la pittura, la corporeità, la drammatizzazione.

⃝ Assiste e partecipa, con piacere, a spettacoli teatrali e

musicali, è interessato all’ascolto della musica

⃝ Conosce gli elementi musicali di base e sa produrre

semplici sequenze sonoro-musicali.

⃝ Ha appreso il piacere di sperimentare i colori primari e

secondari per esprimere sentimenti ed emozioni.

⃝ Si è accostato all’esplorazione di strumenti tecnologici e

ne ha interiorizzato i rudimenti e le possibili applicazioni.

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

I D

ISC

OR

SI

E L

E P

AR

OL

E

⃝ La capacità di ascolto è appena sufficiente, il

bambino tende a distrarsi spesso.

⃝ L’attenzione e la comprensione sono limitati a

momenti abbastanza brevi.

⃝ Di un racconto ricorda alcuni elementi.

⃝ Non ama raccontare le sue esperienze.

⃝ Non sempre ricorda le consegne che gli vengono

date.

⃝ Pronuncia in modo comprensibile parole e fonemi.

⃝Non sempre risponde in modo logico alle domande

che gli vengono rivolte.

⃝ Memorizza per sommi capi filastrocche e

canzoncine.

⃝ Non riconosce segni alfabetici

⃝ Il bambino ascolta con interesse racconti, storie, fiabe.

⃝ Ha buone capacità di attenzione e comprensione.

⃝ È capace di memorizzare un breve racconto e riferire i

personaggi principali.

⃝ Se stimolato, racconta le sue esperienze con un

linguaggio comprensibile.

⃝ Comprende e segue le semplici istruzioni che gli

vengono date.

⃝ Pronuncia in modo corretto parole e fonemi.

⃝Risponde alle domande che gli vengono rivolte in

modo logico.

⃝ Memorizza brevi filastrocche e canzoncine.

⃝ Sa riconoscere l’iniziale del suo nome e prova a

riprodurlo.

147

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

I D

ISC

OR

SI

E

LE

PA

RO

LE

⃝ I momenti di attenzione sono ancora abbastanza

brevi, la comprensione è, di conseguenza, ridotta.

⃝ Nel riassumere un racconto ricorda gli elementi

principali se stimolato.

⃝ Dietro sollecitazione parla delle sue esperienze

usando un vocabolario semplice.

⃝ Non sempre ricorda e/o applica le consegne che gli

vengono date.

⃝ A volte risponde in modo logico alle domande che gli

vengono rivolte, altre volte sembra non capire le domande.

⃝ Memorizza brevi filastrocche, poesie e canzoncine.

⃝ Sa riconoscere e riscrivere l’iniziale del suo nome e

copiarlo per intero.

⃝ Ha buone capacità di attenzione e comprensione.

⃝ È capace di memorizzare un breve racconto e di

riassumerne la storia e i personaggi.

⃝ Racconta le sue esperienze con un linguaggio corretto e

ben organizzato. ⃝ Comprende e segue le istruzioni che

gli vengono date e le applica. All’occorrenza chiede altre spiegazioni.

⃝ Il bambino apprende e utilizza vocaboli nuovi.

⃝Risponde alle domande in modo logico e coerente.

⃝ Memorizza con facilità filastrocche poesie e canzoncine.

⃝ Sa riconoscere il suo nome e sa riprodurlo. Sa copiare

altre lettere stampate

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

I D

ISC

OR

SI

E L

E P

AR

OL

E

⃝ Possiede un discreto livello di attenzione e

comprensione.

⃝ Memorizza il contenuto di un racconto, o di una

conversazione ed è in grado di riassumerlo con l’aiuto dell’insegnante.

⃝ È poco incline a esprimersi verbalmente: solo se

molto stimolato dall’adulto, riferisce brevi frasi sul suo vissuto. Esprime bisogni e desideri solo in situazioni di necessità.

⃝ Utilizza le istruzioni concernenti i compiti assegnatigli

e, se occorre, chiede l’aiuto dell’adulto.

⃝ Memorizza rime, filastrocche canzoni e

drammatizzazioni.

⃝ Sa riconoscere e produrre simboli alfabetici.

⃝ Possiede buone capacità di attenzione e comprensione.

⃝ Memorizza il contenuto di un racconto, o di una

conversazione ed è in grado di riassumerlo.

⃝ Sa esprimere sentimenti, emozioni, vissuti personali e

opinioni, con un linguaggio corretto.

⃝ Comprende e utilizza le istruzioni concernenti i compiti

assegnatigli e, se occorre, richiede ulteriori precisazioni.

⃝ Memorizza con facilità rime, filastrocche canzoni e

drammatizzazioni.

⃝ Sa riconoscere e produrre simboli alfabetici utilizzandoli

per scrivere brevi frasi.

148

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER TRE ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

L

A C

ON

OS

CE

NZ

A D

EL

M

ON

DO

⃝ Confronta quantità (niente -poco -tanto).

⃝ Raggruppa in base al colore o alla forma.

⃝ Riconosce una forma geometrica quando gli viene

mostrata.

⃝ Classifica oggetti e materiale di uso comune.

⃝ Sa riconoscere uguaglianze e differenze e gli

indicatori grande- piccolo, sopra- sotto.

⃝ Nei rapporti di tempo percepisce prima- dopo, le

azioni svolte nell’arco della giornata e la successione giorno-notte.

⃝ Riconosce le principali forme geometriche (cerchio,

quadrato, triangolo, ).

⃝Esplora e conosce gli spazi della scuola e si orienta

autonomamente negli spazi scolastici.

⃝ Sa individuare uguaglianze e differenze e gli indicatori

grande- piccolo, sopra- sotto, .

⃝ Confronta quantità (poco – tanto- niente)

⃝Raggruppa in base al colore, alla forma e alla dimensione.

⃝ Nei rapporti di tempo percepisce prima- dopo, la

cronologia delle azioni principali della giornata, e la successione giorno-notte. Conosce la diversità delle stagioni .

⃝ Mostra curiosità rispetto a ciò che accade intorno a lui e

manifesta interesse riguardo eventi nuovi. ⃝ Riconosce e denomina le principali forme geometriche

(cerchio, quadrato, triangolo, ).

INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

LA

CO

NO

SC

EN

ZA

DE

L M

ON

DO

⃝ Sa raggruppare elementi in base a due criteri,

ordinare in ordine crescente e decrescente. Riconoscere uguaglianze e differenze. ⃝ Percepisce i rapporti del tempo, colloca un evento

nell’arco della giornata e sa dire se un fatto è avvenuto prima o dopo. Sa ordinare in sequenza una storia di tre elementi. È consapevole dello scorrere delle stagioni e della loro diversità. ⃝ Riconosce i principali indicatori spaziali.

⃝ Sa raggruppare elementi in base a due criteri, ordinare in

ordine crescente e decrescente. Riconosce uguaglianze e differenze, usa il perché causale per spiegare le sue scelte. ⃝ Confronta quantità (poco - niente -tanto) le mette in

relazione tra loro e utilizza simboli (palline, quadratini) per registrare fino a cinque elementi. ⃝ Percepisce i rapporti del tempo, è in grado di collocare un

evento nell’arco della giornata e sa dire se un fatto è avvenuto prima, dopo o si sta svolgendo. Sa ordinare una sequenza temporale di tre o più elementi. Individua in una sequenza di tre elementi, quello fuori posto. È consapevole dello scorrere delle stagioni e della loro diversità. ⃝ Sa riconoscere i principali indicatori spaziali e le direzioni

orizzontale – verticale.

149

PARTE SESTA

INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI AMBITO DISCIPLINARE DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE QUINTA DI SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

CLASSE PRIMA

INDICATOR

E

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 - 10

INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA

DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2

LA

CO

NO

SC

EN

ZA

DE

L M

ON

DO

LA

CO

NO

SC

EN

ZA

DE

L M

ON

DO

⃝ Ha discrete capacita di raggruppare,

ordinare classificare confrontare e seriare oggetti e materiali in base a un criterio. ⃝ confronta quantità e ne individua

uguaglianze e differenze. ⃝ Sa usare strumenti di misura alla sua

portata e riferire il risultato dell’operazione. ⃝ Conosce fenomeni, fatti ed eventi

concernenti il passare delle stagioni e ai cambiamenti che comportano. ⃝ È’in grado di collocare un evento nell’arco

del breve e medio termine e riferire sul passato recente. ⃝ Ha raggiunto un sufficiente livello di

organizzazione spaziale. Sa riconoscere e verbalizzare le posizioni assunte dal suo corpo rispetto a un punto usando termini come davanti/dietro, sopra/sotto. ⃝ Sa riconoscere le direzioni orizzontale e verticale e impostare grafismi da sinistra a destra e dall’alto in basso. ⃝ Sa contare e distingue caratteristiche

fondamentali delle figure geometriche e sa disegnarle. Riconosce negli oggetti la figura geometrica corrispondente.

⃝ Ha appreso la capacita di raggruppare, ordinare

classificare, confrontare e seriare oggetti e materiali secondo criteri diversi( colori, forme, dimensioni). ⃝ Confronta e valuta quantità, utilizzando simboli per

registrarle. ⃝ Sa usare strumenti di misura arbitrari e registrare

misurazioni. ⃝ Esplora, con curiosità fenomeni, fatti ed eventi, per

darsi delle risposte riguardo alla loro natura. ⃝ È in grado di collocare un evento nell’arco della

giornata e della settimana; sa riferire sul passato recente e formulare ipotesi sul possibile evolversi delle situazioni. ⃝ È consapevole e curioso della complessità del suo

corpo, degli altri organismi viventi e dei loro ambienti; sa riconoscere i loro cambiamenti e prevederli. ⃝ Ha raggiunto un buon livello di organizzazione

spaziale e sa collocare nello spazio se stesso e gli oggetti in rapporto a più elementi usando termini come davanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra. ⃝ Sa riconoscere le direzioni e disporre oggetti e

grafismi in base alle istruzioni. ⃝ Ha familiarità con i numeri che riconosce, denomina

e riproduce, e sa utilizzarli per eseguire piccole operazioni aritmetiche delle quali riconosce i principali simboli.

Formula domande e ipotizza soluzioni

Ricerca causa – effetto di un fenomeno.

150

CO

MU

NIC

AZIO

NE

OR

ALE

- Non mantiene

l’attenzione su

un semplice

messaggio

orale, espresso

anche in

maniera

diversa dal

linguaggio

verbale

(gestualità,

immagini ecc.)

- Ascolta,

comprende e

riferisce frasi

semplici,

tenendo

almeno conto

della

concordanza

tra genere e

numero, con

difficoltà.

- Mantiene

l’attenzione su

un semplice

messaggio

orale, espresso

anche in

maniera

diversa dal

linguaggio

verbale

(gestualità,

immagini ecc.)

- Ascolta,

comprende e

riferisce frasi

semplici,

tenendo

almeno conto

della

concordanza

tra genere e

numero.

- Mantiene

l’attenzione sul

messaggio

orale, ponendo

attenzione

anche al

contesto e al

linguaggio

verbale e non

verbale.

- Ascolta,

comprende e

riferisce frasi

ben articolate,

tenendo conto

della

concordanza

tra genere e

numero.

- Mantiene

l’attenzione sul

messaggio

orale,

avvalendosi del

contesto e dei

diversi

linguaggi

verbale e non

verbale

(gestualità,

mimica, tratti

prosodici,

immagini,

grafica).

- Ascolta,

comprende e

riferisce frasi

anche

complesse,

tenendo conto

della

concordanza

tra genere e

numero, dei

tratti prosodici

(accento,

durata, pausa,

intonazione).

- Mantiene

l’attenzione sul

messaggio

orale,

avvalendosi del

contesto e dei

diversi linguaggi

verbale e non

verbale

(gestualità,

mimica, tratti

prosodici,

immagini,

grafica).

- Ascolta,

comprende e

riferisce frasi

anche

complesse,

tenendo conto

della

concordanza tra

genere e

numero, dei

tratti prosodici

(accento,

durata, pausa,

intonazione) e

inserendole nei

vari contesti

comunicativi

(frasi

affermative,

negative,

interrogative,

esclamative).

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

EL C

ON

TEN

UTO

DELLA

CO

MU

NIC

AZIO

NE O

RA

LE E

SCR

ITTA

- Non ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale,

semplici frasi o

richiesta

basate sul

proprio

vissuto.

- Non narra

oralmente

esperienze

personali

molto semplici,

seguendo un

ordine

temporale.

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale,

semplici frasi o

richiesta

basate sul

proprio vissuto.

- Narra

oralmente

esperienze

personali molto

semplici,

seguendo un

ordine

temporale

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale,

frasi lunghe o

contenuti

essenziali di

brevi brani

ascoltati.

- Narra

oralmente

esperienze

personali e

non, seguendo

un ordine

temporale

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale,

frasi lunghe e

anche

complesse e

contenuti di

brani letti.

- Narra

oralmente

esperienze

personali e non

e brevi

racconti,

seguendo un

ordine

temporale

- Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, frasi

complesse e

brevi narrazioni,

oltre che il

contenuto di

brani letti.

- Narra

oralmente

esperienze

personali e non

e racconti

fantasiosi,

seguendo un

ordine

temporale

151

TECN

ICH

E D

I LE

TTU

RA

- Non legge

parole e frasi

semplici in

maniera

comprensibile

e

sufficientemen

te scorrevole.

- Legge con

difficoltà

parole e frasi

semplici in

maniera

comprensibile

e

sufficientemen

te scorrevole.

- Ha difficoltà

di comprende e

memorizzare

parole semplici

e semplici

rime.

- comprende e

memorizza

parole semplici

e semplici rime

in maniera non

sempre

adeguata.

- Legge parole e

frasi semplici in

maniera

comprensibile e

sufficientement

e scorrevole.

- Comprende e

memorizza

parole semplici

e semplici rime

- Legge brevi

testi in

maniera

scorrevole e

comprensibile.

- Comprende e

memorizza sia

il contenuto di

brevi testi che

filastrocche

- Legge testi

lunghi in

maniera

comprensibile,

scorrevole e

con

espressività.

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

testi lunghi e

semplici poesie

tratte dalla

letteratura

infantile.

- Legge testi

lunghi in

maniera molto

scorrevole,

comprensibile e

con giusta

espressività ed

intonazione,

rispettando le

pause.

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

testi lunghi e

semplici poesie

tratte dalla

letteratura

infantile.

CO

NV

EN

ZIO

NI

DI

SCR

ITTU

RA

E

PU

NTEG

GIA

TU

RA

- Ha difficoltà

ad effettuare la

corrispondenza

tra fonema e

grafema, la

scansione in

sillabe legata al

ritmo delle

parole

- Scrive semplici

parole e frasi

minime legate

al proprio

vissuto con

difficoltà.

- Conosce la

corrispondenza

tra fonema e

grafema, la

scansione in

sillabe legata al

ritmo delle

parole

- Scrive semplici

parole e frasi

minime legate

al proprio

vissuto

- Conosce la

corrispondenza

tra fonema e

grafema, la

scansione in

sillabe anche

scritta, il

raddoppiament

o delle

consonanti.

- Scrive parole

trisillabe,

quadrisillabe e

frasi semplici

legate al

proprio vissuto.

- Conosce la

corrispondenza

tra fonema e

grafema, la

scansione in

sillabe anche

scritta, il

raddoppiament

o delle

consonanti,

l’accento e

l’uso del punto.

- Scrive parole

trisillabe,

quadrisillabe e

frasi lunghe

legate al

proprio vissuto.

- Conosce la

corrispondenza

tra fonema e

grafema, la

scansione in

sillabe anche

scritta, il

raddoppiament

o delle

consonanti,

l’accento e l’uso

del punto, della

virgola, del

punto di

domanda.

- Scrive parole e

frasi anche

complesse

legate e non al

proprio vissuto.

152

DIV

ER

SIT

A’ TR

A C

AR

ATTER

I G

RA

FIC

I E

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLA

PA

GIN

A

- Non sa

organizzare lo

spazio del

foglio rispetto

al disegno, ad

un ritmo, ai

segni grafici.

- Sa organizzare

lo spazio del

foglio rispetto

al disegno, ad

un ritmo, ai

segni grafici.

- Conosce, usa e

legge lo

stampato

maiuscolo

- Sa

organizzare lo

spazio del

foglio sia nel

disegno che

nella scrittura,

che nella

preparazione di

semplici schemi

- Conosce, usa

e legge lo

stampato

maiuscolo e

minuscolo.

- Sa

organizzare lo

spazio del

foglio nel

disegno, nella

scrittura, nella

preparazione di

tabelle e

schemi.

- Conosce, usa e

legge lo

stampato

maiuscolo,

minuscolo e

corsivo.

- Sa organizzare

lo spazio del

foglio nel

disegno, nella

scrittura, nella

preparazione di

tabelle, schemi

e grafici

semplici.

- Conosce, usa e

legge lo

stampato

maiuscolo,

minuscolo e

corsivo,

usandoli a sua

discrezione e

spontaneament

e.

CLASSE SECONDA INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 - 10

CO

MU

NIC

AZIO

NE

OR

ALE

- Non

mantiene

l’attenzione

all’ascolto di

semplici

descrizioni o

narrazioni

- Mantiene

l’attenzione in

modo

discontinuo

nell’ascolto di

semplici

descrizioni o

narrazioni

-Mantiene

l’attenzione

all’ascolto di

semplici

descrizioni o

narrazioni e

ne riferisce gli

elementi

essenziali.

-Mantiene

l’attenzione

ponendosi in

modo attivo

all’ascolto di

semplici

descrizioni o

narrazioni.

- Comprende e

riferisce

descrizioni di

semplici

narrazioni.

-Mantiene

l’attenzione

ponendosi in

modo attivo

all’ascolto e si

orienta nella

comprensione

di testi

descrittivi e

narrativi.

- Ascolta,

comprende e

riferisce il

contenuto di

descrizioni e

narrazioni.

-Mantiene

l’attenzione

ponendosi in

modo attivo

all’ascolto e si

orienta nella

comprensione di

testi descrittivi e

narrativi e

semplici testi

argomentativi.

- - Ascolta,

comprende e

riferisce il

contenuto di

descrizioni,

narrazioni e

semplici testi

argomentativi.

153

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

EL C

ON

TEN

UTO

DELLA

CO

MU

NIC

AZIO

NE

OR

ALE E

SCR

ITTA

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, il

significato e

la funzione di

semplici

descrizioni con

difficoltà.

- Narra

oralmente e

produce

semplici testi,

legati al

proprio

vissuto, con

difficoltà.

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, il

significato e

la funzione di

semplici

descrizioni .

- Narra

oralmente e

produce

semplici testi,

legati al

proprio

vissuto..

Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, il

significato e la

funzione di

semplici

descrizioni e

narrazioni.

- Narra

oralmente e

produce brevi

testi di tipo

descrittivo,

basati

sull’esperienza

personale.

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, il

significato e la

funzione di

semplici

descrizioni e

narrazioni e ne

individua i

personaggi, i

luoghi e i tempi.

- Narra

oralmente e

produce brevi

testi di tipo

descrittivo,

basati

sull’esperienza

personale.

-Ascolta,

comprende,

ricorda e

riferisce,

seguendo una

successione

temporale, il

significato e la

funzione di

semplici

descrizioni e

narrazioni e ne

individua i

personaggi, i

luoghi e i tempi,

l’introduzione, lo

sviluppo e la

conclusione.

- Narra

oralmente e

produce brevi

testi di tipo

descrittivo,

basati

sull’esperienza

personale e non

TECN

ICH

E D

I LETTU

RA

- Non legge in

modo

comprensibile

frasi e brevi

testi in cui

compaiono

parole

semplici.

- Legge con

difficoltà

brevi testi in

cui compaiono

parole

semplici.

- Legge in

modo

comprensibile

frasi e brevi

testi in cui

compaiono

parole

semplici.

- Comprende e

memorizza

semplici

filastrocche.

- Legge testi

brevi e

mediamente

lunghi in

maniera

comprensibile e

scorrevole.

- Comprende e

memorizza

semplici poesie.

- Legge testi

lunghi in

maniera

scorrevole in cui

compaiano

anche parole

complesse,

eseguendo la

lettura sia in

silenzio che ad

alta voce.

- Comprende e

memorizza

poesie di

struttura più

complessa

tratte dalla

letteratura

infantile.

- Legge testi

lunghi in

maniera

scorrevole in cui

compaiano

anche parole

complesse,

eseguendo la

lettura sia in

silenzio che ad

alta voce con la

giusta

intonazione e in

forme diverse

funzionali allo

scopo.

- Comprende e

memorizza

poesie di

struttura più

complessa e più

lunga, tratte

dalla letteratura

infantile.

154

GR

AM

MA

TIC

A E

SIN

TA

SSI

- Riconosce

con

difficoltà la

presenza

dell’accento

nelle parole

e la

divisione in

sillabe.

- Scrive con

difficoltà

parole e

frasi

minime

legate al

proprio

vissuto.

- Riconosce la

presenza

dell’accento nelle

parole e le sa

dividere in

sillabe; riconosce

una frase

minima.

- Scrive semplici

parole e frasi

minime legate al

proprio vissuto.

- Riconosce la

presenza

dell’accento

nelle parole, la

presenza delle

doppie e sa

dividere in

sillabe;

riconosce una

frase semplice.

- Scrive parole

trisillabe,

quadrisillabe e

frasi semplici

legate al

proprio vissuto.

- Riconosce la

presenza

dell’accento

nelle parole, la

presenza delle

doppie e le sa

dividere in

sillabe;

riconosce una

frase

complessa,

riconosce le

situazioni in cui

si richiede l’uso

dell’h, del

discorso diretto

e della

punteggiatura

forte.

- Scrive parole

trisillabe,

quadrisillabe e

frasi lunghe

legate al

proprio vissuto.

- Riconosce la

presenza

dell’accento nelle

parole, la

presenza delle

doppie e le sa

dividere in

sillabe; riconosce

una frase

complessa,

riconosce le

situazioni in cui

si richiede l’uso

dell’h, del

discorso diretto

e della

punteggiatura

forte e debole.

- Scrive parole

trisillabe,

quadrisillabe e

frasi lunghe

legate al proprio

vissuto.

CLASSE TERZA

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 - 10

CO

MU

NIC

AZIO

NE

OR

ALE

Non

mantiene

l’attenzione e

non si pone

in modo

attivo

all’ascolto

- Mantiene

un’attenzione

discontinua e

si pone in

modo

passivo

all’ascolto.

- Ascolta,

comprende e

riferisce

parzialmente

descrizioni e

narrazioni

semplici

come pure

semplici

regole

-Mantiene

l’attenzione e si

pone in modo

attivo

all’ascolto

- Ascolta,

comprende e

riferisce

descrizioni e

narrazioni

semplici come

pure semplici

regole.

-Mantiene

l’attenzione e si

pone in modo

attivo

all’ascolto e sa

orientarsi nella

comprensione.

- Ascolta,

comprende e

riferisce

descrizioni,

narrazioni testi

regolativi

semplici.

- Si pone in

modo attivo e

partecipativo

all’ascolto,

orientandosi

nella

comprensione.

- Ascolta,

comprende e

riferisce

descrizioni,

narrazioni testi

regolativi in

modo

adeguato, per

informarsi e

discutere

rispettando

regole stabilite.

- Si pone in modo

attivo e

partecipativo

all’ascolto,

orientandosi

nella

comprensione

proponendo

argomenti di

discussione e

comunicazione

condivisa.

- Ascolta,

comprende e

riferisce

descrizioni,

narrazioni testi

regolativi in

modo adeguato,

per informarsi,

richiedere,

spiegare e

discutere,

rispettando

regole stabilite.

155

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

EL C

ON

TEN

UTO

DELLA

CO

MU

NIC

AZIO

NE O

RA

LE E

SCR

ITTA

- Non sa

raccogliere

idee dal

proprio

vissuto per

organizzare

semplici frasi

con una o più

espansioni.

- sa

raccogliere

con difficoltà

idee dal

proprio

vissuto per

organizzare

semplici frasi

con una o più

espansioni.

-Sa raccogliere

idee dal proprio

vissuto per

organizzare

semplici frasi

con una o più

espansioni.

- produce

semplici

descrizioni e

narrazioni

basate sul

proprio vissuto.

-Sa raccogliere

idee dal proprio

vissuto ed usare

anche

l’invenzione per

organizzare

narrazioni e

descrizioni

brevi.

- produce

semplici

descrizioni e

narrazioni

basate sul

proprio vissuto

e

sull’invenzione.

-Sa raccogliere

idee per

organizzare

narrazioni e

descrizioni

traendo spunto

dal proprio

vissuto e

dall’invenzione,

scegliendo le

idee essenziali

in base al

destinatario e

allo scopo.

- produce

descrizioni e

narrazioni

traendo spunto

dal proprio

vissuto e

dall’invenzione,

ponendo

attenzione al

destinatario e

allo scopo.

-Sa raccogliere

idee per

organizzare

narrazioni e

descrizioni e

semplici testi

regolativi,

traendo spunto

dal proprio

vissuto e

dall’invenzione,

scegliendo le

idee essenziali in

base al

destinatario e

allo scopo.

- produce

descrizioni,

narrazioni e

testi traendo

spunto dal

proprio vissuto e

dall’invenzione,

ponendo

attenzione al

destinatario e

allo scopo ed

utilizzando

semplici

strategie di

autocorrezione.

TECN

ICH

E D

I LETTU

RA

- Non legge

in modo

scorrevole

periodi con

parole di

varia

lunghezza.

- Legge con

difficoltà

periodi con

parole di

varia

lunghezza.

- legge in modo

scorrevole

periodi con

parole di varia

lunghezza

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

brevi periodi e

semplici poesie.

- Legge brevi

testi descrittivi

e narrativi in

maniera

scorrevole e

rispettando la

punteggiatura.

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

brevi testi e

semplici poesie

- Legge in

maniera

scorrevole e

rispettando la

punteggiatura,

testi descrittivi

e narrativi con

la giusta

intonazione.

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

testi e poesie

tratte dalla

letteratura

infantile.

- Legge in

maniera

scorrevole,

rispettando la

punteggiatura e

con la giusta

intonazione ed

espressività,

testi descrittivi e

narrativi e

argomentativi.

- Comprende e

memorizza il

contenuto di

testi e poesie

tratte dalla

letteratura

infantile e non.

156

GR

AM

MA

TIC

A E

SIN

TA

SSI

- Non

comprende il

rapporto tra

parola e

significato, i

nomi

all’interno di

semplici frasi

come pure il

verbo e

l’articolo.

- Comprende

con difficoltà

il rapporto tra

parola e

significato e i

nomi

all’interno di

semplici frasi

come pure il

verbo e

l’articolo.

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce i

nomi

all’interno di

semplici frasi

come pure il

verbo e

l’articolo.

- Sa scrivere in

maniera

corretta un

breve periodo

descrittivo

attraverso la

lettura del

reale.

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce i nomi,

gli articoli e i

verbi all’interno

di una frase; sa

analizzare il

verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo presente,

passato e futuro.

- Sa scrivere in

maniera corretta

un breve testo

descrittivo e

narrativo

attraverso la

lettura del reale

o basandosi sul

proprio vissuto.

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce i

nomi e le loro

alterazioni, gli

aggettivi, gli

articoli e i

verbi

all’interno di

una frase; sa

analizzare il

verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo

presente,

passato e

futuro.

Riconosce il

modo

indicativo.

- Sa scrivere in

maniera

corretta un

testo

descrittivo e

narrativo

attraverso la

lettura del

reale o

basandosi sul

proprio vissuto

o

sull’invenzione.

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce i nomi

e le loro

alterazioni, gli

aggettivi, gli

articoli e i verbi

all’interno di una

frase; sa

analizzare il

verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo presente,

passato e

futuro.

Riconosce il

modo indicativo.

Ricerca nuovi

vocaboli e

arricchisce il

lessico.

- Sa scrivere in

maniera corretta

un testo

descrittivo e

narrativo

attraverso la

lettura del reale

o basandosi sul

proprio vissuto o

sull’invenzione

pianificando ciò

che deve

scrivere e

distinguendo le

idee superflue

da quelle

essenziali.

157

CLASSI QUARTA E QUINTA

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 - 10

CO

MU

NIC

AZIO

NE

OR

ALE

Asco

lto

e p

arla

to

- Non

mantiene

l’attenzione e

non è in grado

di riferire un

contenuto

ascoltato

- Ha difficoltà

a mantenere

l’attenzione e

a riferire un

contenuto

ascoltato.

- Sa esporre in

modo

sufficientemente

chiaro un

contenuto

ascoltato.,

comprende le

informazioni

essenziali di

conversazioni,

consegne e

istruzioni

- Sa esporre in

modo

sufficientemente

chiaro e completo

un contenuto,

relativo a

discussioni,

dialoghi, messaggi

mediali, consegne e

istruzioni

- Sa esporre un

contenuto

ascoltato

secondo un

ordine

prestabilito.

Coglie in una

discussione

posizioni diverse

9:- Partecipa in

modo attivo e

collaborativo alle

interazioni

comunicative ed

espone un qualsiasi

contenuto con

proprietà di

linguaggio

adeguandolo alla

situazione

comunicativa e sa

dare una

valutazione sul

contenuto

ascoltato.

10: - Mantiene

l’attenzione e si

pone in modo

attivo all’ascolto

nelle situazioni

comunicative orali

formali, in contesti

abituali e non;

partecipa alle

interazioni

comunicative; pone

attenzione ai

messaggi derivanti

dai media.

- Ascolta,

comprende e

riferisce in maniera

spontanea o

pianificata pensieri

e stati d’animo,

affetti, rispettando

l’ordine causale e

temporale, facendo

uso anche del

dialogo e della

conversazione.

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

EL C

ON

TEN

UTO

DELLA

CO

MU

NIC

AZIO

NE O

RA

LE E

SCR

ITTA

Scrit

tu

ra

- Non è in

grado di

produrre frasi

coerenti e

coese

all’interno di

un breve testo.

- non sempre è

in grado di

produrre frasi

coerenti e

coese

all’interno di

un breve testo.

- Costruisce frasi

semplici e coese

che sa legare

per produrre un

breve testo.

- Produce un

semplice testo,

coerente e coeso in

relazione alla

tipologia testuale

richiesta.

- Produce un

testo coerente e

coeso in

relazione alla

tipologia

testuale

richiesta con

buona

competenza

lessicale.

9: - Utilizza le

competenze

testuali acquisite

settorialmente per

produrre un testo

aderente a un tema

assegnato.

10: - Utilizza le

competenze

testuali acquisite

settorialmente per

produrre un testo

aderente a un tema

assegnato

rielaborato in modo

originale.

158

TECN

ICH

E D

I LETTU

RA

- Legge con

difficoltà e

necessita della

guida

dell’insegnante

per

comprendere

un semplice

testo.

- Legge con

qualche

difficoltà e

comprende in

parte un testo

narrativo

espositivo.

- Legge

correttamente,

comprende ed

estrapola da un

testo narrativo,

descrittivo o

espositivo,

sequenze

personaggi

principali, tempo

e luogo.

- Legge in modo

scorrevole,

comprende ed

estrapola da un

testo narrativo,

descrittivo o

espositivo,

sequenze

personaggi, tempo

e luogo e le

informazioni

principali e

secondarie.

- coglie l’idea

centrale di un testo

- Legge ad alta

voce e in

maniera

espressiva testi

di vario tipo

adattando la

tecnica di lettura

alle tipologie

testuali ed

utilizzando le

figure suono

(rime, assonanze,

timbro…) nei

testi poetici.

- Comprende ed

estrapola da un

testo narrativo,

descrittivo o

espositivo,

sequenze

personaggi,

tempo e luogo e

le informazioni

principali e

secondarie

- ricerca e

individua

informazioni in

testi di diversa

natura e

provenienza per

scopi pratici o

conoscitivi

- Legge ad alta

voce e in maniera

espressiva testi di

vario tipo

adattando la

tecnica di lettura

alle tipologie

testuali ed

utilizzando le figure

suono (rime,

assonanze,

timbro…) nei testi

poetici. Comprende

ed utilizza la

componente sonora

dei testi

(accentazione,

intonazione ecc.)

- Comprende ed

estrapola da un

testo narrativo,

descrittivo o

espositivo,

sequenze

personaggi, tempo

e luogo e le

informazioni

principali e

secondarie.

Estrapola dati dai

testi legati a temi

di interesse

scolastico. Sa

sintetizzare le

informazioni

generali di un

testo. Applica

tecniche di

supporto alla

comprensione

(mappe, schemi,...)

159

GR

AM

MA

TIC

A E

SIN

TA

SSI

- Non

riconosce le

varie parti del

discorso e non

sempre

comprende il

rapporto tra

parola e

significato.

- Riconosce con

difficoltà

riconosce le

varie parti del

discorso;

comprende il

rapporto tra

parola e

significato.

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce i nomi,

gli articoli, i

verbi all’interno

di una frase; sa

analizzare il

verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo presente,

passato e

futuro.

Abbina soggetto

e predicato per

formare frasi

minime.

- Comprende il

rapporto tra parola

e significato,

riconosce i nomi, gli

articoli, i verbi

all’interno di una

frase; sa analizzare

il verbo

individuandone

l’infinito, la persona

e sa collocarlo nel

tempo presente,

passato e futuro.

Riconosce il modo

indicativo.

Arricchisce la frase

minima con le

principali

espansioni

- Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce tutte

le parti variabili

e invariabili del

discorso; sa

analizzare il

verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo presente,

passato e

futuro.

Riconosce il

modo indicativo

e congiuntivo;

individua i nessi

logici all’interno

di un testo.

Ricerca nuovi

vocaboli e

arricchisce il

lessico.

Distingue

soggetto,

predicato,

espansioni

9: - Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce tutte le

parti variabili e

invariabili del

discorso; sa

analizzare il verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo presente,

passato e futuro.

Riconosce il modo

indicativo,

congiuntivo e

condizionale;

individua i nessi

logici all’interno di

un testo. Ricerca

nuovi vocaboli e

arricchisce il

lessico. Riconosce

la frase minima

(soggetto e

predicato) e le

principali

espansioni

10: - - Comprende il

rapporto tra

parola e

significato,

riconosce tutte le

parti variabili e

invariabili del

discorso; sa

analizzare il verbo

individuandone

l’infinito, la

persona e sa

collocarlo nel

tempo adeguato.

Riconosce il modo

indicativo,

congiuntivo,

condizionale e i

modi indefiniti;

individua i nessi

logici. Ricerca nuovi

vocaboli e

arricchisce il

lessico. Comprende

l’uso e il significato

figurato delle

parole in semplici

frasi o testi.

160

Disciplina: INGLESE

Classi 1ª - 2ª - Scuola

Primaria

COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI di VOTO VOTO

Ricezione Orale Sa ascoltare e

comprendere…

In modo attivo e completo.

In modo sicuro e attivo

In modo sicuro.

In modo adeguato ed essenziale.

In modo frammentario e superficiale

10-9

8

7

6

5

Ricezione Scritta Sa leggere… Con pronuncia corretta e comprendendo

il significato.

Comprendendo il significato generale.

Comprendendo in modo adeguato.

Comprendendo il significato essenziale.

In modo non corretto e senza

comprendere il significato.

10-9

8

7

6

5

Interazione Orale Sa dialogare … Con sicurezza e padronanza.

Usando le strutture apprese.

Se guidato.

Con una certa insicurezza.

Non partecipa alle conversazioni di

gruppo.

10-9

8

7

6

5

Produzione

Scritta

Sa scrivere…

(solo per la classe

2ª)

In modo autonomo e corretto.

In modo corretto seguendo un modello

Con qualche incertezza.

In modo parziale e incompleto.

Non associa il grafema al significato.

10-9

8

7

6

5

Classi 3ª - 4ª - 5ª

Scuola Primaria

COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI di VOTO VOTO

Ricezione Orale Sa ascoltare e

comprendere…

In modo completo testi orali che

contengano anche termini non noti.

In modo globalmente corretto.

In modo sostanzialmente corretto.

In modo parziale.

Non comprende il significato complessivo di

conte, filastrocche, canzoncine.

10-9

8

7

6

5

Ricezione Scritta Sa leggere… Con pronuncia e intonazione corrette,

comprendendo in modo sicuro il significato.

Con pronuncia sostanzialmente corretta e

buona comprensione.

Comprendendo il significato generale e in

modo essenziale.

Comprendendo il significato se supportato

Senza comprendere il significato del

discorso.

10-9

8

7

6

5

161

Interazione Orale Sa dialogare… Con disinvoltura e padronanza, utilizzando

lessico e strutture note.

In modo sostanzialmente corretto e sicuro.

In modo semplice e corretto.

In modo essenziale

Non partecipa alle conversazioni.

10-9

8

7

6

5

Produzione

Scritta

Sa scrivere…

In modo autonomo e corretto

In modo autonomo e sostanzialmente

corretto.

In modo non del tutto autonomo e corretto.

un lessico noto seguendo un modello

Non è in grado di scrivere autonomamente.

10-9

8

7

6

5

MATEMATICA

CLASSE I /II /III Indicatori :

1. Numeri

2. Spazio e figure

3. Relazioni dati e previsioni

Competenze e/o

Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto

Numeri Leggere, contare, scrivere,

rappresentare ordinare e operare

con oggetti e numeri naturali.

Eseguire semplici operazioni e

verbalizzare le procedure di

calcolo

Memorizzare regole e

procedimenti di calcolo

Conta/calcola in modo sicuro

e corretto

Conta/calcola in modo corretto

Conta/calcola in modo

adeguato

Conta/calcola in modo

inadeguato

9/10

7/8

6

5

Spazio E Figure

Sapersi orientare nello spazio

fisico

Localizzare oggetti nello spazio

Rappresentare e descrivere figure

geometriche e operare con esse.

*Si orienta nello

spazio/conosce, comprende e

utilizza i contenuti in maniera

autonoma

*Si orienta nello

spazio/conosce, comprende e

utilizza i contenuti in modo

corretto

*Si orienta nello

spazio/conosce, comprende e

utilizza i contenuti con qualche

incertezza

*Si orienta nello

spazio(conosce i contenuti e li

utilizza in modo inadeguato

9/10

7 / 8

6

5

Relazioni

misure dati e

previsioni

Raccogliere dati e raggrupparli

con semplici rappresentazioni

grafiche

Risolvere situazioni problematiche

utilizzando le quattro operazioni

*Raccoglie e rappresenta dati /

individua e applica relazioni e

procedure in modo autonomo

e corretto

*Raccoglie e rappresenta dati /

individua e applica relazioni e

procedure in modo corretto

*Raccoglie e rappresenta dati

9/10

7/8

6

162

/ individua e applica relazioni e

procedure in modo essenziale

* Raccoglie e rappresenta dati

/ individua e applica relazioni e

procedure in modo inadeguato

5

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE /DISCIPLINA: MATEMATICA CLASSI IV/ V

Indicatori :

1. Numeri

2. Spazio e figure

3. Relazioni dati e previsioni

Competenze e/o

Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto

Numeri

Leggere, scrivere, rappresentare,

ordinare e operare con i numeri

naturali, decimali e frazionari

Eseguire le quattro operazioni

Calcola in modo rapido e

preciso .Applica proprietà e

individua procedimenti in

modo autonomo

Calcola in modo corretto .

Applica proprietà e individua

procedimenti in modo

corretto

Calcola in modo adeguato

Individua e applica proprietà

e procedure di base

Calcola in modo inadeguato

Individua e applica proprietà

e procedure di base in modo

inadeguato

9/10

7/8

6

5

Spazio E Figure

Rappresentare, descrivere e

operare con misure e figure

geometriche piane

Conosce, comprende e

utilizza i contenuti in

maniera autonoma

Conosce, comprende e

utilizza i contenuti in

maniera corretta

Conosce i contenuti

essenziali e comprende i

procedimenti di base

Conosce i contenuti

essenziali e comprende i

procedimenti di base in

modo inadeguato

9/10

7/8

6

5

163

Relazioni misure

dati e previsioni

Confrontare, misurare e operare

con grandezze e unità di misura

Risolvere situazioni

problematiche utilizzando

formule, tecniche e procedure di

calcolo

Osserva, classifica e coglie

analogie e differenze di un

fenomeno in modo

autonomo e corretto

Elabora in modo autonomo

procedure risolutive di

situazioni problematiche

Osserva, classifica e coglie

analogie e differenze di un

fenomeno in modo corretto

Elabora procedure risolutive

di situazioni problematiche

in modo corretto

Osserva i fenomeni e ne

coglie gli elementi essenziali

Risolve semplici problemi

Osserva i fenomeni in modo

inadeguato Risolve semplici

problemi solo se sostenuto

9/10

7/8

6

5

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE /DISCIPLINA: SCIENZE CLASSE I II III Indicatori :

1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

2. Osservare e sperimentare sul campo

3. L’uomo, i viventi e l’ambiente

Competenze e/o

Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto

Esplorare e

descrivere

oggetti e

materiali

Individuare qualità e

proprietà, trasformazioni degli

oggetti e dei materiali

mediante l’uso dei cinque sensi

Osserva

individua/classifica/

coglie analogie e differenze

con sicurezza le qualità e le

proprietà degli oggetti e dei

materiali

Osserva, individua,/classifica/

coglie analogie e differenze

le proprietà degli oggetti e

dei materiali

Osserva e

individua/classifica/ coglie

analogie e differenze con

qualche incertezza le qualità

e le proprietà degli oggetti

Osserva, individua/classifica/

coglie analogie e differenze

in modo inadeguato le

qualità e le proprietà degli

oggetti

9/10

7/8

6

5

Osservare elementi della

realtà circostante

Effettua esperimenti /

formula ipotesi e prospetta

soluzioni in modo autonomo

e corretto

9/10

7/8

164

Osservare e

sperimentare sul

campo

Formulare ipotesi e verificarle

sperimentalmente

Stabilire e comprendere

relazioni di causa - effetto

Effettua semplici esperimenti

/ formula ipotesi e prospetta

soluzioni in modo corretto

Guidato effettua semplici

esperimenti / formula ipotesi

e prospetta soluzioni

Effettua esperimenti /

formula ipotesi e prospetta

soluzioni in modo

inadeguato

6

5

L’uomo, i viventi

e l’ambiente

Utilizzare semplici tecniche di

osservazione per descrivere

proprietà e caratteristiche dei

viventi e dell’ambiente

circostante

Riconoscere le diversità dei

viventi e la loro relazione con

l’ambiente

Osserva e descrive le

caratteristiche dei viventi e

dell’ambiente in modo

corretto e completo /usa il

linguaggio scientifico con

padronanza.

Osserva e descrive le

caratteristiche dei viventi e

dell’ambiente in modo

corretto / usa il linguaggio

scientifico corretto.

Osserva e descrive le

caratteristiche dei viventi e

dell’ambiente in modo

essenziale / usa il linguaggio

specifico in modo

sufficientemente corretto.

Osserva e descrive le

caratteristiche dei viventi e

dell’ambiente in modo

inadeguato / usa il linguaggio

specifico in modo inadeguato

9/10

7/8

6

5

DISCIPLINA: SCIENZE CLASSI IV V

Indicatori:

1. Oggetti ,materiali e trasformazioni

2. Osservare e sperimentare sul campo

3. L’uomo ,i viventi e l’ambiente

Competenze e/o

Nuclei tematici

Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto

Oggetti

materiali e

trasformazioni

Utilizzare la classificazione come

strumento per interpretare

somiglianze e differenze tra fatti e

fenomeni

Individuare qualità, proprietà e

trasformazioni di oggetti,

materiali, e fenomeni

Osserva, classifica e coglie

analogie e differenze di un

fenomeno in modo completo

Osserva ,classifica e coglie

analogie e differenze di un

fenomeno in modo corretto

Osserva i fenomeni

cogliendone gli elementi

essenziali

9/10

7/8

6

5

165

Osserva i fenomeni in modo

inadeguato

Osservare e

sperimentare

sul campo

Eseguire semplici esperimenti e

descriverli verbalmente

Formulare ipotesi che

giustifichino un fenomeno

osservato(le rocce

,sassi ,terricci, acqua, corpi celesti

ecc…)

Stabilire e comprendere relazioni

di causa - effetto

Effettua esperimenti, formula

ipotesi e prospetta soluzioni in

modo corretto e autonomo

Effettua esperimenti, formula

ipotesi e prospetta soluzioni in

modo corretto

Sostenuto effettua

esperimenti, formula ipotesi e

prospetta soluzioni

Effettua esperimenti, formula

ipotesi e prospetta soluzioni in

modo inadeguato

9/10

7/8

6

5

L’uomo i viventi

e l’ambiente

Osservare descrivere, analizzare

elementi del mondo vegetale,

animale, umano

Riconoscere e descrivere fenomeni

del mondo fisico, biologico,

tecnologico

Utilizzare termini specifici della

disciplina

Mettere in atto comportamenti di

cura e di rispetto di sé e del

proprio corpo (alimentazione,

salute …)

Usa con padronanza il

linguaggio scientifico (

raccoglie dati, rappresenta

graficamente, interpreta)

Usa un linguaggio scientifico

corretto (raccoglie i dati,

rappresenta graficamente,

interpreta)

Usa il linguaggio specifico in

modo sufficientemente

corretto

Usa il linguaggio specifico in

modo inadeguato

9/10

7/8

6

5

STORIA

CLASSE PRIMA

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

166

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLE I

NFO

RM

AZIO

NI Non

rappresenta né

graficamente né

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati

Rappresenta

graficamente le

attività, i fatti

vissuti e narrati

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate temporali

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate temporali;

conosce la

funzione e l'uso

degli strumenti

convenzionali

perla misurazione

del

tempo

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate temporali;

conosce la funzione

e l'uso degli

strumenti

convenzionali

perla misurazione

del

tempo; riconosce

relazioni di

successione e di

contemporaneità e

cicli temporali

167

USO

DEI

DO

CU

MEN

TI

Non riconosce

semplici

successioni di

azioni

Riconosce

semplici

successioni di

azioni

Riconosce la

successione

delle

azioni in una

storia

Riconosce la

successione delle

azioni in una

storia o in una

esperienza

vissuta;

colloca nel

tempo fatti ed

esperienze

vissute

Riconosce la

successione delle

azioni in una

storia o in una

esperienza

vissuta;

colloca nel

tempo fatti ed

esperienze

vissute;

riconosce

rapporti di

successione

esistenti tra loro

STR

UM

EN

TI

CO

NCETTU

ALI

E C

ON

OSCEN

ZE

Non ha alcuna

conoscenza

dei

concetti

fondamentali

della Storia

Conosce

alcuni

concetti

relativi

all'ambito

familiare

Conosce alcuni

concetti

relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo e alle

regole

Conosce alcuni

concetti relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo, alle

regole e

all'ambiente

Costruisce

concetti

fondamentali

relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo, alle

regole e

all'ambiente

PR

OD

UZIO

NE

Non riesce a

rappresentare

conoscenze e

concetti

Riesce a

rappresentare

semplici

conoscenze

attraverso

disegni

Rappresenta

semplici

conoscenze con

grafismi

Rappresenta

conoscenze

mediante

grafismi,

racconti

orali e disegni

Rappresenta

conoscenze

mediante

grafismi, racconti

orali e disegni

collocandoli nel

tempo e

riconoscendo

rapporti di

successione

esistenti tra di

loro

168

CLASSE SECONDA INDICATOR

E

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLE I

NFO

RM

AZIO

NI

Non

rappresenta

graficament

e

verbalmente

le attività, i

fatti

vissuti e

narrati

Rappresenta

graficament

e le

attività, i

fatti

vissuti e

narrati

Rappresenta

graficament

e e

verbalmente

le

attività, i

fatti

vissuti e

narrati;

definisce le

durate

temporali

Rappresenta

graficament

e e

verbalmente

le

attività, i

fatti

vissuti e

narrati;

definisce le

durate

temporali;

conosce la

funzione e

l'uso

degli

strumenti

convenzional

i

perla

misurazione

del

tempo

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate

temporali;

conosce la

funzione e l'uso

degli strumenti

convenzionali

perla

misurazione del

tempo;

riconosce

relazioni di

successione e di

contemporaneità

.

cicli temporali e

mutamenti

USO

DEI

DO

CU

MEN

TI

Non riesce a

ricavare

semplici

informazioni

sul

passato

personale

e familiare

Ricava

semplici

informazioni

sul

passato

personale

e familiare

Ricava

conoscenze sul

passato

personale

e familiare

Individua le

tracce come

fonti

per ricavare

conoscenze sul

passato

personale

e familiare

Individua e usa

le tracce come

fonti per ricavare

conoscenze sul

passato

personale

e familiare e

della comunità di

appartenenza

STR

UM

EN

TI

CO

NCETTU

ALI

E C

ON

OSCEN

ZE

Non ha alcuna

conoscenza

dei

concetti

fondamentali

della Storia

Conosce

alcuni

concetti

relativi

all'ambito

familiare

Conosce alcuni

concetti

relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo e alle

regole

Conosce alcuni

concetti relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo, alle

regole e

all'ambiente

Costruisce

concetti

fondamentali

relativi

all'ambito

familiare, al

gruppo, alle

regole e

all'ambiente

169

PR

OD

UZIO

NE

Non riesce a

rappresentare

conoscenze e

concetti

Riesce a

rappresentare

semplici

conoscenze

attraverso

disegni

Rappresenta

semplici

conoscenze

con

grafismi

Rappresenta

conoscenze

mediante

grafismi,

racconti

orali e disegni

Rappresenta

conoscenze

mediante

grafismi, racconti

orali e disegni

collocandoli nel

tempo e

riconoscendo

rapporti di

successione

esistenti tra di

loro

CLASSE TERZA

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLE I

NFO

RM

AZIO

NI

Non

rappresenta

graficamente

verbalmente

le attività, i

fatti

vissuti e

narrati

Rappresenta

graficamente

le

attività, i

fatti

vissuti e

narrati

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e

narrati;

definisce le

durate

temporali

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate

temporali;

conosce la

funzione e l'uso

degli strumenti

convenzionali

perla

misurazione del

tempo

Rappresenta

graficamente e

verbalmente le

attività, i fatti

vissuti e narrati;

definisce le

durate temporali;

conosce la

funzione e l'uso

degli strumenti

convenzionali

perla

misurazione del

tempo;

riconosce

relazioni di

successione e di

contemporaneità.

cicli temporali e

permanenze in

fenomeni ed

esperienze

vissute e narrate

170

USO

DEI

DO

CU

MEN

TI

Non riesce a

ricavare

alcuna

informazioni

dalle fonti a

disposizione

Ricava da

semplici fonti

semplici

alcune

conoscenze sui

momenti del

passato

Individua le

tracce per

ricavare

semplici

conoscenze sul

passato

personale

e familiare

Individua le

tracce per

ricavare

informazioni sul

passato

personale

e familiare

Individua e usa

le tracce per

ricavare

informazioni sul

passato

personale

e familiare

STR

UM

EN

TI

CO

NCETTU

ALI

E

CO

NO

SCEN

ZE

Non riconosce

i

quadri sociali

significativi

Riconosce

alcuni

quadri sociali

significativi

Riconosce i

quadri sociali

significativi

Organizza le

conoscenze in

quadri sociali

significativi

Organizzale

conoscenze in

quadri sociali

significativi;

individua

analogie e

differenze tra

quadri sociali

diversi

PR

OD

UZIO

NE

Non

rappresenta

le conoscenze

acquisite in

alcun

modo

Rappresentare

le

conoscenze

acquisite con

semplici

racconti

orali

Rappresenta

essenziali

conoscenze

acquisite con

semplici

racconti

Rappresenta con

precisione

conoscenze e

concetti appresi

mediante

grafismi e

racconti orali

Rappresenta con

precisione

conoscenze e

concetti appresi

mediante

grafismi e

racconti orali e

scritti

CLASSE QUARTA

INDICATOR

E

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLE

INFO

RM

AZIO

NI

Non sa usare

carte storico-

geografiche

Sa usare carte

storico-

geografiche se

guidato

Sa usare

autonomament

e

carte storico-

geografiche

Confronta i

quadri storici

delle civiltà

studiate

Confronta i

quadri storici

delle civiltà

studiate e usa

cronologie e

carte storico-

geografiche per

rappresentare

le

conoscenze

studiate

USO

DEI

DO

CU

MEN

TI Non riesce a

ricavare alcuna

informazioni

dai

documenti

Ricava semplici

informazioni

dai

documenti

Ricava

informazioni

dai

documenti

Ricava

informazioni da

documenti di

diversa natura

utili alla

comprensione

di

un fenomeno

storico

Ricava

informazioni da

documenti di

diversa natura

utili alla

comprensione

di

più fenomeni

storici

171

STR

UM

EN

TI

CO

NCETTU

ALI

E

CO

NO

SCEN

ZE

Non riconosce

ad

elaborare

rappresentazio

ni

sintetiche delle

società

studiate

Elabora

semplici

rappresentazio

ni

sintetiche delle

società

studiate

Elabora

rappresentazio

ni

sintetiche delle

società

studiate

facendo

semplici

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti

Elabora

rappresentazio

ni

sintetiche delle

società

studiate

mettendo in

rilievo le

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti

Elabora

rappresentazio

ni

sintetiche delle

società

studiate

mettendo in

rilievo le

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti;

usa la

cronologia

storica

PR

OD

UZIO

NE

Non ricava

informazioni

da

alcuno

strumento

storico-

geografico

Ricava

semplici

informazioni

da

grafici,

tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici

Ricava semplici

informazioni

da

grafici, tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi

di

genere diverso

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi di

genere diverso;

elabora in forma

di racconto gli

argomenti

studiati

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle,

carte geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi di

genere diverso;

elabora in forma

di racconto gli

argomenti

studiati;

confronta aspetti

caratterizzanti le

diverse società

studiate anche in

rapporto al

presente

172

CLASSE QUINTA

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

GA

NIZ

ZA

ZIO

NE D

ELLE

INFO

RM

AZIO

NI

Non sa usare

carte storico-

geografiche

Sa usare

carte

storico-

geografiche

se

guidato

Sa usare

autonomamente

carte storico-

geografiche

Confronta i

quadri storici

delle civiltà

studiate

Confronta i

quadri storici

delle civiltà

studiate e usa

cronologie e

carte storico-

geografiche per

rappresentare le

conoscenze

studiate

USO

DEI

DO

CU

MEN

TI

Non riesce a

ricavare

alcuna

informazioni

dai

documenti

Ricava

semplici

informazioni

dai

documenti

Ricava

informazioni dai

documenti

Ricava

informazioni da

documenti di

diversa natura

utili alla

comprensione di

un fenomeno

storico;

rappresenta il

sistema di

relazioni tra i

segni del

passato

presenti sul

territorio

vissuto

Ricava

informazioni da

documenti di

diversa natura

utili alla

comprensione di

più fenomeni

storici;

rappresenta in

un

quadro storico e

sociale il sistema

di relazioni tra i

segni e le

testimonianze

del

passato presenti

sul territorio

vissuto

STR

UM

EN

TI

CO

NCETTU

ALI

E

CO

NO

SCEN

ZE

Non riconosce

ad

elaborare

rappresentazion

i

sintetiche delle

società studiate

Elabora semplici

rappresentazion

i

sintetiche delle

società studiate

Elabora

rappresentazion

i

sintetiche delle

società studiate

facendo semplici

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti

Elabora

rappresentazion

i

sintetiche delle

società studiate

mettendo in

rilievo le

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti

Elabora

rappresentazion

i

sintetiche delle

società studiate

mettendo in

rilievo le

relazioni fra gli

elementi

caratterizzanti;

usa la

cronologia

storica

PR

OD

UZIO

NE

Non ricava

informazioni da

alcuno

strumento

storico-

geografico

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle.

carte

geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi di

genere diverso

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi di

genere diverso;

Ricava semplici

informazioni da

grafici, tabelle,

carte

geografiche

e reperti

iconografici,

consultando

semplici testi di

genere diverso;

173

elabora in forma

di racconto gli

argomenti

studiati

elabora in forma

di racconto gli

argomenti

studiati;

confronta

aspetti

caratterizzanti

le

diverse società

studiate anche

in

rapporto al

presente

CITTADINANZA E COSTITUZIONE INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 - 10

CIT

TA

DIN

AN

ZA

- Agisce in

modo poco ( o

non o

parzialmente)

responsabile

nei confronti

di se stesso,

degli altri e

dell’ambiente

- Non (o non

sempre)

rispetta le

regole della

convivenza

civile.

- Non (o non

sempre)

coopera con

gli altri.

- Non ( o

non sempre)

manifesta

apertura al

dialogo

interculturale.

- Agisce in

modo

corretto nei

confronti di

se stesso,

degli altri e

dell’ambiente

- Conosce e

rispetta le

regole della

convivenza

civile.

- Coopera

con gli altri.

- Agisce in

modo

responsabile

nei confronti

di se stesso,

degli altri e

dell’ambiente

- Conosce,

condivide e

rispetta le

regole della

convivenza

civile

- coopera

con gli altri, è

solidale.

- Agisce in

modo

responsabile nei

confronti di se

stesso, degli

altri e

dell’ambiente

- conosce,

condivide e

rispetta le

regole della

convivenza civile

- - coopera con

gli altri, è

solidale.

- Conosce il

dialogo tra

culture e

sensibilità

diverse

- Agisce in

modo

responsabile nei

confronti di se

stesso, degli altri

e dell’ambiente

- conosce,

condivide e

rispetta le regole

della convivenza

civile

- coopera con

gli altri, è

solidale.

- Conosce ed

apprezza il

dialogo tra

culture e

sensibilità

diverse

- è responsabile

rispetto alla

comunità in cui si

vive.

174

CO

STIT

UZIO

NE

- Conosce,

ma non

sempre

rispetta, il

concetto di

diritto

all'esistenza e

all'integrità

fisica;

- riconosce,

ma non

sempre

rispetta, le

libertà

inviolabili

dell'individuo

- non

sempre

individua il

concetto di

uguaglianza

- conosce,

ma non

sempre

rispetta, il

significato di

democrazia e

convivenza

civile.

- Conosce il

concetto di

diritto

all'esistenza e

all'integrità

fisica;

- riconosce

le libertà

inviolabili

dell'individuo

- individua

il concetto di

uguaglianza

- conosce il

significato di

democrazia e

convivenza

civile.

- Conoscere

gli elementi

che

compongono

lo Stato

- Comprende

in che modo si

è formata la

collettività e

come funziona

- Conosce le

forme di vita

associata

esterne alla

famiglia

- Conosce gli

elementi che

compongono

lo Stato

- Conosce le

differenze tra le

varie forme di

stato e di

governo

- Conoscere gli

organi e i poteri

dello Stato

- Conosce i

principi e le

garanzie

presenti nella

Costituzione

italiana

- Conosce il

percorso storico

della Costituzione

e comprende i

motivi che stanno

alla base della

nascita della

Costituzione della

Repubblica

Italiana.

175

GEOGRAFIA

CLASSE PRIMA

PA

ESA

GG

IO

Non è in grado

di

osservare il

territorio

mediante

l'osservazione

diretta

Esplorare il

territorio

attraverso

l'osservazione

diretta se

guidato

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta e ne

individua gli

elementi fisici e

antropici

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta e ne

individua gli

elementi fisici e

antropici;

descrive gli

elementi fisici e

antropici che

caratterizzano

l'ambiente

INDICATORIE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

IEN

TA

MEN

TO

Non riconosce

gli indicatori

spaziali

Si muove

nello

spazio

circostante

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante con

consapevolezza

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientare

attraverso i

punti

di riferimento.

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientare

attraverso i

punti

di riferimento

utilizzando gli

indicatori

topologici

CA

RTE M

EN

TA

LI

Non riconosce

oggetti e

ambienti noti

Riconosce

semplici

oggetti

e alcuni

ambienti

noti

Rappresenta

gli

oggetti e gli

ambienti noti

Rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti in

prospettiva

verticale

Rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti in

prospettiva

verticale;

rappresenta

percorsi esperiti

nello spazio

circostante

176

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

IEN

TA

MEN

TO

Non riconosce

gli indicatori

spaziali

Si muove

nello

spazio

circostante

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante con

consapevolezza

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientare

attraverso i

punti

di riferimento.

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientare

attraverso i punti

di riferimento

utilizzando gli

indicatori

topologici

LIN

GU

AG

GIO

DELLA

GEO

-GR

AFIC

ITA

Non riconosce

oggetti e

ambienti noti

Riconosce

semplici

oggetti

e alcuni

ambienti

noti

Rappresenta

gli

oggetti e gli

ambienti noti;

legge e

interpreta

la pianta di

alcuni spazi

noti

Rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti in

prospettiva

verticale;

legge e

interpreta

la pianta di

alcuni spazi noti

e non noti

Rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti in

prospettiva

verticale;

rappresenta

percorsi esperiti

nello spazio

circostante;

legge e

interpreta

la pianta di

alcuni spazi noti

e non noti,

utilizzando i

punti di

riferimento fissi.

PA

ESA

GG

IO

Non è in grado

di

osservare il

territorio

mediante

l'osservazione

diretta

Esplorare il

territorio

attraverso

l'osservazione

diretta se

guidato

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta e ne

individua gli

elementi fisici e

antropici

Esplorare

autonomamente

il territorio

attraverso

l'osservazione

diretta e ne

individua gli

elementi fisici e

antropici;

descrive gli

elementi fisici e

antropici che

caratterizzano

l'ambiente

177

CLASSE TERZA INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

IEN

TA

MEN

TO

Non riconosce

gli indicatori

spaziali

Si muove

nello

spazio

circostante

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante con

consapevolezza

riconoscendo

alcuni

indicatori

spaziali

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientale

attraverso i

punti

di riferimento.

Si muove nello

spazio

circostante

consapevolmente

sapendosi

orientale

attraverso i punti

di riferimento

utilizzando gli

indicatori

topologici

LIN

GU

AG

GIO

DELLA

GEO

-

GR

AFIC

ITA

Non effettua

nessun

percorso

relativo alla

geo-

graficità

Effettua

semplici

percorsi

Effettua

percorsi;

rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti

Effettua percorsi;

rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti;

legge e

interpreta

la pianta dello

spazio vissuto

Effettua percorsi;

rappresenta gli

oggetti e gli

ambienti noti;

legge e

interpreta

la pianta dello

spazio vissuto

basandosi sui

punti di

riferimento fissi

PA

ESA

GG

IO

Non individua

la

differenza tra

elementi fisici

e

antropici

Individua

alcuni

elementi fisici

e

antropici

Individua e

descrive

elementi

fisici e

antropici

E' consapevole

che lo spazio

geografico è

costituito da

elementi fisici e

antropici legati

da rapporti di

connessione e/o

di

interdipendenza

Individua e

descrive elementi

fisici e antropici;

E' consapevole

che lo spazio

geografico è

costituito da

elementi fisici e

antropici legati

da rapporti di

connessione e/o

di

interdipendenza

178

CLASSE QUARTA INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

IEN

TA

MEN

TO

Non si orienta

né nello spazio

né sulle carte

geografiche in

quanto non

riesce ad

utilizzare gli

organizzatori

topologici

Si orienta nello

spazio e sulle

carte

geografiche,

utilizzando

alcuni semplici

organizzatori

topologici

Si orienta nello

spazio e sulle

carte

geografiche,

utilizzando i

punti cardinali

Si orienta nello

spazio e sulle carte

geografiche,

utilizzando i punti

cardinali e la

bussola con

consapevolezza

Utilizza il linguaggio

della geo-graficità

per interpretare

carte geografiche e

per realizzare

semplici schizzi

cartografici

LIN

GU

AG

GIO

DELLA

GEO

-

GR

AFIC

ITA

Non riconosce

fatti e fenomeni

locali e globali

interpretando

carte

geografiche

Riconosce

semplici fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche

Riconosce e

analizza alcuni

fatti e fenomeni

locali leggendo

carte

geografiche

Analizza fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche, carte

tematiche e grafici

"Analizza fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche, carte

tematiche e grafici;

localizza sulla carta

geografica gli

aspetti fisici e

politici del proprio

territorio

179

PA

ESA

GG

IO E

TER

RIT

OR

IO

Non conosce e

non descrive gli

elementi che

caratterizzano i

diversi

paesaggi;

non comprende

le connessioni

tra

elementi fisici e

antropici del

territorio

Conosce e

descrive alcuni

elementi del

paesaggio;

comprende le

connessioni tra

elementi fisici e

antropici del

territorio

Conosce e

descrive gli

elementi del

paesaggio;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti

Conosce e

descrive gli

elementi

caratterizzanti i

principali

paesaggi italiani

individuando

analogie e

differenze ;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti e

che l'intervento

dell'uomo li può

modificare;

individua

problemi relativi

alla tutela e

valorizzazione

del patrimonio

naturale e

culturale

Conosce e

descrive gli

elementi

caratterizzanti i

principali

paesaggi italiani

individuando

analogie e

differenze e gli

elementi di

particolare valore

ambientale e

culturale;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti e

che l'intervento

dell'uomo li può

modificare;

individua

problemi relativi

alla tutela e

valorizzazione

del patrimonio

naturale e

culturale

analizzando le

soluzioni

adottate e

proponendo

soluzioni idonee

nel contesto di

appartenenza.

CLASSE QUINTA INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

5 6 7 8 9 – 10

OR

IEN

TA

MEN

TO

Non si orienta

né nello spazio

né sulle carte

geografiche in

quanto non

riesce ad

utilizzare gli

organizzatori

topologici

Si orienta nello

spazio e sulle

carte

geografìche,

utilizzando

alcuni semplici

organizzatori

topologici

Si orienta nello

spazio e sulle

carte

geografiche,

utilizzando i

punti cardinali

Si orienta nello

spazio e sulle carte

geografìche,

utilizzando i punti

cardinali e la

bussola con

consapevolezza

Utilizza il linguaggio

della geo-graficità

per interpretare

carte geografiche e

per realizzare

semplici schizzi

cartografici

180

LIN

GU

AG

GIO

DELLA

GEO

-

GR

AFIC

ITA

’ Non riconosce

fatti e fenomeni

locali e globali

interpretando

carte

geografiche

Riconosce

semplici fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche

Riconosce e

analizza alcuni

fatti e fenomeni

locali leggendo

carte

geografiche

Analizza fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche,

carte tematiche e

grafici

Analizza fatti e

fenomeni locali

leggendo carte

geografiche,

carte tematiche e

grafici;

localizza sulla

carta geografica

dell'Italia gli

aspetti fisici e

politici del

proprio territorio

181

PA

ESA

GG

IO E

TER

RIT

OR

IO

Non conosce e

non descrive

gli

elementi che

caratterizzano

i

diversi

paesaggi;

non comprende

le connessioni

tra

elementi fisici

e

antropici del

territorio;

ha difficoltà ad

individuare il

concetto di

regione

geografica

Conosce e

descrive alcuni

elementi del

paesaggio;

comprende le

connessioni

tra

elementi fisici

e

antropici del

territorio;

ha una

conoscenza

limitata del

concetto di

regione

geografica

Conosce e

descrive gli

elementi

caratterizzanti

del paesaggio;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti;

conosce i diversi

aspetti del

concetto di

regione

geografica

riferiti

al contesto

italiano

Conosce e

descrive gli

elementi

caratterizzanti i

principali

paesaggi italiani

individuando

analogie e

differenze ;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti e

che l'intervento

dell'uomo li può

modificare;

individua

problemi relativi

alla tutela e

valorizzazione

del patrimonio

naturale e

culturale;

conosce e applica

il concetto di

regione

geografica

riferito al

contesto italiano

Conosce e

descrive gli

elementi

caratterizzanti i

principali

paesaggi italiani

individuando

analogie e

differenze e gli

elementi di

particolare valore

ambientale e

culturale;

comprende che il

territorio è

costituito da

elementi fisici e

antropici

connessi e

interdipendenti e

che l'intervento

dell'uomo li può

modificare;

individua

problemi relativi

alla tutela e

valorizzazione

del patrimonio

naturale e

culturale

analizzando le

soluzioni

adottate e

proponendo

soluzioni idonee

nel contesto di

appartenenza;

conosce e applica

il concetto di

regione

geografica

riferito al

contesto italiano

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE/ DISCIPLINA: TECNOLOGIA

CLASSI I/ II/ III / IV / V

Indicatori:

1. Vedere e osservare

2. Prevedere e immaginare

3. Intervenire e trasformare Osservazione ed analisi

della realtà tecnica in

relazione all’uomo e

all’ambiente

Progettazione

realizzazione e verifica

delle esperienze

lavorative

Conoscenze tecniche

e tecnologiche

Comprensione ed uso

di linguaggi specifici

Voto

Sa riconoscere gli

elementi e i fenomeni

attraverso

un'osservazione

autonoma; si orienta ad

acquisire un sapere più

integrale

Realizza semplici

modelli o

rappresentazioni

grafiche in modo

autonomo; usa gli

strumenti tecnici o

multimediali con

Conosce ed usa le

vari oggetti e

strumenti di uso

quotidiano in

maniera autonoma

Comprende e usa

completamente il

linguaggio tecnico

10

9

182

scioltezza e proprietà

Sa riconoscere gli

elementi e i fenomeni

attraverso una buona

osservazione; si orienta

ad acquisire un sapere

completo

Realizza semplici

modelli o

rappresentazioni

grafiche in modo

razionale; usa gli

strumenti tecnici o

multimediali con

sicurezza e in modo

appropriato

Conosce ed usa i

vari oggetti e

strumenti di uso

quotidiano in

maniera sicura

Comprende e usa con

padronanza il

linguaggio tecnico

8

Sa riconoscere gli

elementi e i fenomeni

attraverso

un’osservazione

abbastanza corretta;

conosce nozioni e

concetti

Realizza semplici

modelli o

rappresentazioni

grafiche in modo

corretto ;usa gli

strumenti tecnici o

multimediali in modo

adeguato ed

abbastanza

appropriato

Conosce ed usa i vari

oggetti e strumenti

di uso quotidiano in

modo corretto

Comprende e usa il

linguaggio tecnico in

modo chiaro ed

idoneo

7

Riconoscere gli elementi

e i fenomeni attraverso

un'osservazione

essenziale

Realizza semplici

modelli o

rappresentazioni

grafiche in modo

essenziale; usa gli

strumenti tecnici o

multimediali in modo

sufficientemente

corretto

Conosce ed usa i vari

oggetti e strumenti

di uso quotidiano più

semplici

Comprende e usa il

linguaggio tecnico in

modo

sufficientemente

corretto

6

Conosce in modo

parziale gli elementi e i

fenomeni della realtà

tecnologica

Rappresenta e

riproduce semplici

modelli o

rappresentazioni

grafiche in modo

incerto; usa gli

strumenti tecnici o

multimediali in modo

poco corretto

E’ incerto nell’usare

i vari oggetti e

strumenti di uso

quotidiano

Comprende

complessivamente il

linguaggio tecnico,

ma ha la difficoltà nel

suo utilizzo

5

MUSICA (TUTTE LE CLASSI)

INDICATORE 5 6 7 8 9-10

Conoscenza e

ascolto

del linguaggio

musicale

le

Non mostra

interesse

verso alcun

tipo di evento

sonoro

Riconosce

eventi sonori

in relazione

alle fonti

Percepisce e

riconosce gli

eventi sonori

Percepisce e

discrimina eventi

sonori dal punto

di vista

qualitativo e

spaziale.

Percepisce,

discrimina ed

elabora eventi

sonori dal punto

di vista

qualitativo e

spaziale.

Produzione e

interpretazione

Esegue in

gruppo

semplici brani

vocali non

sempre ben

articolati.

Esegue in

gruppo

semplici brani

vocali

Esegue in

gruppo

semplici

brani vocali

e strumentali

Esegue in gruppo

semplici brani

vocali e

strumentali con

espressività

Esegue in gruppo

semplici brani

vocali e

strumentali

curandone

l’espressività e

l’esecuzione.

Conoscenza e

ascolto del

linguaggio

musicale

Non riconosce

e non mostra

interesse

verso gli

elementi di

base che

caratterizzano

un brano

musicale.

Riconosce

alcuni elementi

di base che

caratterizzano

un brano

musicale.

Discrimina e

rappresenta

gli elementi

di base di un

brano

musicale

attraverso

parole,

immagini e

azioni.

Riconosce gli

elementi di base

all'interno di un

brano musicale

rappresentandoli

con parole,

immagini e

azioni.

Riconosce e

discrimina gli

elementi di base

all'interno di un

brano musicale

rappresentandoli

con parole,

immagini e

azioni.

183

ARTE E IMMAGINE (TUTTE LE CLASSI)

INDICATORE 5 6 7 8 9-10

Percettivo

visivo

(osservare le

immagini)

Riconosce con

difficoltà gli

elementi base

del linguaggio

dell'immagine.

Riconosce gli

elementi base

del linguaggio

dell'immagine

ma mostra

poco impegno

ed interesse.

Riconosce e usa

gli elementi

base (linee,

forme, colori)

del linguaggio

dell'immagine.

Riconosce e usa

in modo

autonomo gli

elementi base

(linee, forme,

colori) del

linguaggio

dell'immagine.

Riconosce e usa

in modo

autonomo ed

appropriato gli

elementi base

(linee, forme,

colori) del

linguaggio

dell'immagine.

Produrre

esprimersi e

comunicare

Si esprime

attraverso

semplici

produzioni

grafiche spesso

incomplete.

Esprime

pensieri

attraverso

semplici

produzioni

grafiche.

Esprime

pensieri

attraverso

produzioni

grafiche

complete.

Esprime

sensazioni e

pensieri

attraverso

produzioni

grafiche

complete.

Esprime

sensazioni ,

pensieri e

emozioni

attraverso

produzioni

grafiche complete

e

particolareggiate.

Manipola in

modo non

sempre

corretto

materiali per

produrre

immagini.

Manipola

diversi

materiali per

produrre

semplici

immagini.

Osserva e

manipola

materiali

diversi per

produrre

immagini.

Osserva,

manipola e

associa codice,

tecniche per

produrre

diversi tipi di

immagini.

Osserva,

manipola,

rielabora e

associa codice,

tecniche e

materiali diversi

per produrre

immagini di vario

tipo.

EDUCAZIONE MOTORIA (TUTTE LE CLASSI)

INDICATORE 5 6 7 8 9-10

Coordinazione

dinamica generale

( schemi motori di

base in funzione di

spazio, tempo,

equilibri).

Sa mettere in

pratica solo

alcuni schemi

motori di

base

Sa mettere in

pratica solo

alcuni schemi

motori di base

con sufficiente

controllo del

corpo.

Sa mettere in

pratica alcuni

schemi di

base con

discreto

controllo del

corpo.

Gestisce

l’equilibrio

statico e

dinamico del

proprio corpo.

Sa mettere in

pratica, con

sicurezza,

diversi

schemi di

base; sa

controllare

condizioni di

equilibrio

statico e

dinamico.

Sa mettere in

pratica, con

sicurezza, tutti

gli schemi di

base; sa

controllare

condizioni di

equilibrio

statico e

dinamico.

Gioco, sport e

linguaggio del

corpo.

Sa rispettare

le regole del

gioco per

tempi molto

brevi; ha

difficoltà nel

linguaggio

non verbale.

Sa applicare

sufficientemente

e sa e sa

rispettare le

regole del gioco;

comunica

attraverso corpo

e movimento in

modo discontinuo

e non sempre

consapevole

Sa applicare le

regole del

gioco e le

modalità

esecutive.

Comunica

attraverso

corpo e

movimento,

contenuti

emozionali.

Riconosce e

rispetta le

regole dei

giochi di

movimento

pre-sportivi;

utilizza in

modo

personale il

linguaggio del

corpo.

Applica e

rispetta

correttamente

le regole dei

giochi di

movimento e

pre-sportivi,

interagendo e

cooperando con

gli altri; utilizza

in modo

personale e

consapevole il

linguaggio del

corpo.

184

PARTE SETTIMA. INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI DISCIPLINA DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE TERZA DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ITALIANO

I sottostanti indicatori sono finalizzati al raggiungimento di competenze trasversali di base che afferiscono a tutte le classi di Scuola Secondaria di 1°, pertanto per questa Disciplina non sono state operate distinzioni tra la classe prima, seconda e terza. In tutti i descrittori di Italiano-Storia e Geografia si individua un livello 3 corrispondente alla impossibilità di rilevare elementi accertabili, per manifesta e netta impreparazione, anche a livello elementare e di base.

Competenza Descrittori

Ascolta e

decodifica

messaggi

orali

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Non

individua

l’idea

centrale di

un

messaggio,

nemmeno se

guidato

Non

individua

l’idea

centrale di

un

messaggio,

solo se

guidato

Individua

l’idea

centrale di

un

messaggio

Individua

l’idea

centrale di

un

messaggio,

in modo

autonomo

Individua l’idea

centrale di un

messaggio e

riconosce le

informazioni

implicite, se

guidato

Individua l’idea

centrale di un

messaggio e

riconosce le

informazioni

implicite , in

modo autonomo

Non

individua le

sequenze

individua le

sequenze

solo se

guidato

Individua le

sequenze e la

loro

tipologia

Individua,

riordina e

riconosce la

tipologia

delle

sequenze

Individua,

riordina, titola e

riconosce la

tipologia delle

sequenze

Individua,

riordina, titola e

riconosce la

tipologia delle

sequenze, in

modo autonomo

Nemmeno

se guidato,

distingue e

comprende

le

informazioni

principali da

quelle

secondarie

distingue e

comprende

le

informazioni

principali da

quelle

secondarie

solo se

guidato

Distingue e

comprende le

informazioni

principali da

quelle

secondarie

Distingue e

comprende le

informazioni

principali da

quelle

secondarie e

riconosce

suoni e

tonalità di

una frase

Distingue e

comprende le

informazioni

principali da

quelle

secondarie e

riconosce il

registro

linguistico,

individua scopo,

argomento e

informazioni

principali, solo

se guidato

Distingue e

comprende le

informazioni

principali da

quelle secondarie

e riconosce il

registro

linguistico,

individua scopo,

argomento e

informazioni

principali in

modo autonomo

Non riesce a

elaborare

una sintesi

riesce a

elaborare

una sintesi

solo se

guidato

Elabora una

sintesi

Elabora

sintesi e

completa

schemi

semplici

Prende appunti,

se guidato

Prende appunti

in modo

autonomo

185

ABILITA’: RIFLETTERE SULLA LINGUA

Competenza Descrittori

Conosce e

analizza la

costruzione

della frase

complessa e

la

caratteristic

he dei

principali tipi

e generi

testuali

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Non

riconosce le

caratteristic

he dei diversi

generi e tipi

testuali

riconosce

parzialmente

le

caratteristich

e dei diversi

generi e tipi

testuali

Riconosce le

caratteristic

he dei diversi

generi e tipi

testuali, se

guidato

Riconosce le

caratteristic

he dei diversi

generi e tipi

testuali, in

modo

autonomo

Riconosce le

caratteristiche

dei diversi

generi e tipi

testuali e ne

coglie le

differenze se

guidato

Riconosce le

caratteristiche

dei diversi

generi e tipi

testuali e ne

coglie le

differenze, in

modo

autonomo

Non

riconosce le

caratteristic

he delle

principali

parti del

discorso

Solo se

guidato,

riconosce le

caratteristich

e delle

principali

parti del

discorso

Riconosce le

caratteristic

he delle

principali

parti del

discorso

Riconosce e

analizza le

caratteristic

he delle

principali

parti del

discorso, se

guidato

Se guidato,

riconosce,

analizza e

applica

correttamente

le nozioni base

della

morfologia

In modo

autonomo,

riconosce,

analizza e

applica

correttamente

le nozioni base

della

morfologia

Competenza Descrittori

Produce testi

orali coerenti,

utilizzando

correttamente

forma e

lessico

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Riferisce

oralmente

su un

argomento

di studio in

modo non

chiaro;

espone le

informazioni

in modo

incoerente e

si esprime

con

inflessione

dialettale

Riferisce

oralmente

su un

argomento

di studio in

modo non

del tutto

chiaro;

espone le

informazioni

in modo

talvolta

incoerente

Riferisce

oralmente su

un argomento

di studio in

modo

coerente ma

semplice nella

forma e nel

linguaggio; si

esprime

talvolta con

lessico

semplice e

non sempre

appropriato

Riferisce

oralmente su

un argomento

di studio in

modo

coerente e

completo; usa

un registro

adeguato

all’argomento

e alla

situazione e si

avvale di un

lessico

semplice ma

appropriato

Se guidato,

riferisce

oralmente su

un argomento

di studio

presentando

in modo

chiaro

l’argomento:

espone le

informazioni

secondo un

ordine

prestabilito e

coerente, usa

un registro

adeguato

all’argomento

e alla

situazione,

controlla il

lessico

specifico

In modo

autonomo,

riferisce

oralmente su un

argomento di

studio

esplicitando lo

scopo e

presentando in

modo chiaro

l’argomento:

espone le

informazioni

secondo un

ordine

prestabilito e

coerente, usa

un registro

adeguato

all’argomento e

alla situazione,

controlla il

lessico specifico

Non

interviene e

non

partecipa a

una

discussione

nemmeno se

sollecitato

Non

interviene in

modo

pertinente e

non

partecipa a

una

discussione

Interviene in

una

conversazione

e/o in una

discussione

solo se

stimolato

Interviene in

una

conversazione

e/o in una

discussione

esprimendo il

proprio

parere,

rispettando

tempi e turni

di parole

Interviene in

una

conversazione

e/o in una

discussione

rispettando i

tempi e i turni

di parola

tendendo

conto del

destinatario,

esprimendo il

proprio

parere, solo

se guidato

Interviene in

una

conversazione

e/o in una

discussione

rispettando i

tempi e i turni

di parola,

esprimendo il

proprio parere

tendendo conto

del destinatario

186

Non usa gli

strumenti di

consultazion

e neanche se

stimolato

usa gli

strumenti di

consultazione

solo se

guidato

Usa gli

strumenti di

consultazion

e solo se

stimolato

Usa in

maniera

autonoma gli

strumenti di

consultazion

e

Usa gli

strumenti di

consultazione

in modo

autonomo, ma

applica le

conoscenze

metalinguistic

he per

monitorare e

migliorare

l’uso orale e

scritto della

lingua solo se

guidato

Applica le

conoscenze

metalinguistic

he per

monitorare e

migliorare

l’uso orale e

scritto della

lingua e usa gli

strumenti di

consultazione

in modo

autonomo

ABILITA’: SCRIVERE Competenza Descrittori

Produce

testi

coerenti,

coesi e

corretti

nella lingua

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Non

riproduce le

più

consuete

tipologie di

espressione

scritta,

neanche se

guidato

riproduce le più

consuete

tipologie di

espressione

scritta, solo se

guidato

Riproduce in

maniera

semplificata le

più consuete

tipologie di

espressione

scritta, se

guidato

Riconosce e

riproduce in

maniera

semplificata le

più consuete

tipologie di

espressione

scritta in

maniera

autonoma

Riconosce e

riproduce le

più consuete

tipologie di

espressione

scritta, in

maniera

creativa ma

non del tutto

autonoma

Riconosce e

riproduce le

più consuete

tipologie di

espressione

scritta, in

maniera

creativa e

autonoma

Non

riscrive, nè

manipola

semplici

testi

narrativi

neanche se

guidato

Non riscrive, nè

manipola

adeguatamente

semplici testi

narrativi

neanche se

guidato

Riscrive e

manipola

semplicemente

testi narrativi

con procedure

creative

guidate

Riscrive e

manipola in

maniera

autonoma testi

narrativi con

procedure

creative

guidate

Riscrive e

manipola in

maniera

creativa ma

non del tutto

autonoma

testi narrativi

secondo

procedure

guidate

Riscrive e

manipola in

maniera

creativa e

autonoma

testi

narrativi

secondo

procedure

guidate

ABILITA’: LEGGERE Competenza Descrittori

Legge in modo

attivo

e ricava

informazioni

da testi di

vario tipo,

letterari e non

(narrativo,

descrittivo,

espositivo,

ecc…)

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Legge ancora

in modo

stentato i

vari tipi

testo

Legge

ancora in

modo poco

espressivo e

non fluido i

testi noti

Legge

ancora in

modo poco

espressivo i

testi noti

Legge in

modo

espressivo

i testi noti

Legge i vari

tipi di testo in

modo

espressivo

usando

le giuste pause

e intonazioni

Legge e

interpreta i vari

tipi di

testo,usando le

giuste pause e

intonazioni,

permettendo a

chi ascolta di

capire

Non ricava le

informazioni

principali

dai vari tipi

di testo

ricava le

informazioni

principali

dai vari tipi

di testo solo

se guidato

Ricava le

informazioni

principali

dai vari tipi

di testo solo

se

guidato

Ricava le

informazioni

principali

solo dai

testi

noti

Ricava le

informazioni

principali

dai vari tipi

di testo

Ricava le

informazioni

principali,

esplicite

e implicite,

dai vari tipi

di testo

187

Non

comprende,

nei testi di

vario

tipo,

le

informazioni

principali

comprende,

nei testi di

vario

tipo,

le

informazioni

principali

solo se

guidato

Comprende,

nei testi di

vario

tipo,

le

informazioni

principali

solo se

guidato

Comprende,

nei testi di

vario

tipo, solo

le

informazioni

principali

Comprende,

nei testi di

vario

tipo,

tutte le

informazioni

Comprende,

nei testi di vario

tipo,

tutte le

informazioni

ed esprime

semplici

giudizi

STORIA e CITTADINANZA E COSTITUZIONE

In tutti i descrittori di Storia e Geografia si individua un livello 3 corrispondente alla impossibilità di rilevare elementi accertabili, per manifesta e netta impreparazione, anche a livello elementare e di base.

CLASSE 1

Competenz

a

Descrittori

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Conoscenz

a degli

eventi

storici

Non sa

ancora

cogliere le

informazio

ni

principali

degli

eventi

anche se

guidato

Non sa ancora

cogliere le

informazioni

principali

degli eventi

Sa cogliere

in modo

essenziale i

fatti storici

principali

Sa cogliere

globalment

e le

informazio

ni da

acquisire.

Seleziona

automaticamen

te le

informazioni

acquisite.

Seleziona e

rielabora

automaticamen

te le

informazioni

acquisite

Collocazion

e degli

eventi

nello

spazio e

nel tempo

Non è

riuscito ad

acquisire il

concetto di

spazio-

tempo

Non è riuscito

ad acquisire

adeguatamen

te il concetto

di spazio-

tempo

L’acquisizion

e del

concetto di

spazio-

tempo non è

ancora

funzionale

E’ in grado

di collocare

gli eventi

stoici nello

spazio e

nel tempo.

Colloca in modo

autonomo gli

eventi storici

nello spazio e

nel tempo

Colloca

agevolmente gli

eventi storici

nello spazio e

nel tempo

Capacità di

cogliere la

correlazione

tra causa ed

effetto in

una serie di

eventi

Manifesta

incertezze e

difficoltà

nell’individuar

e relazioni tra

eventi storici

anche se

guidato

Manifesta

incertezze e

difficoltà

nell’individuar

e relazioni tra

eventi storici.

Stabilisce

semplici

relazioni

tra eventi

stoici (se

guidato)

Sa

individuare

globalmente

relazioni di

causa -

effetto

Sa individuare

autonomament

e relazioni di

causa - effetto

Sa individuare

autonomament

e e con

sicurezza

relazioni di

causa - effetto

Comprension

e dei

fondamenti

delle

istituzioni e

della vita

sociale,

politica e

civile.

Ha difficoltà,

nel costruire,

anche se

guidato, un

semplice

quadro

storico.

Ha

difficoltà, nel

costruire un

semplice

quadro

storico.

E’ in

grado di

costruire un

semplice

quadro

storico

delle civiltà

studiate.

Costruisc

e un quadro

storico delle

civiltà

studiate.

Costruisce un

quadro storico

delle civiltà

studiate in

modo

abbastanza

autonomo.

Costruisce

autonomament

e un quadro

storico delle

civiltà studiate.

Capacità di

riconoscere

ed usare

termini del

linguaggio

storico

Non sa usare

in modo

appropriato al

contesto il

lessico

specifico,

anche se

guidato

Non sa usare

in modo

appropriato al

contesto il

lessico

specifico

Comprende

( ed utilizza)

singoli

termini

specifici

Elabora

discorsi

utilizzando

in modo

abbastanza

adeguato i

termini

specifici

Elabora

discorsi

utilizzando in

modo

appropriato il

lessico

specifico

Elabora

discorsi

utilizzando più

termini

specifici e

collegandoli tra

loro in modo

autonomo

188

Comprension

e ed uso di

strumenti

specifici

Ha molte

difficoltà ad

interpretare

grafici,

tabelle,

cartine e

documenti

Ha difficoltà

ad

interpretare

grafici,

tabelle,

cartine e

documenti

Ricava solo

semplici

informazio

ni da

grafici,

tabelle,

cartine e

documenti

Usa grafici,

tabelle,

cartine e

documenti

per ricavare

informazioni

Ricava

agevolmente

informazioni da

grafici, tabelle,

cartine e

documenti

Sa usare ed

interpretare

con metodo e

in autonomia

grafici, tabelle,

cartine e

documenti

STORIA CLASSE 2 Competenz

a

Descrittori

Capacità di

stabilire

relazioni

tra i fatti

storici

(causa –

effetto)

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

non

comprende

la

succession

e

temporale

di fatti ed

eventi ne

conosce

eventi

riguardanti

i popoli

studiati

non

comprende la

successione

temporale di

fatti ed

eventi e

conosce

pochi eventi

riguardanti i

popoli

studiati,

esponendoli

in modo poco

coerente e

strutturato

conosce gli

eventi

principali

riguardanti i

popoli

studiati ma

non li colloca

a pieno in

quadri di

civiltà,

facendo

spesso salti

logici

sa collocare i

fatti di

maggiore

rilevanza

storica e, se

guidato, è in

grado di

realizzare

un'organizzazi

one logica

delle

informazioni

sa collocare i

fatti di

maggiore

rilevanza

storica,

organizzand

o in modo

coerente e

strutturato

le

informazioni

Comprendere

la successione

temporale di

fatti ed eventi

e conoscere gli

eventi

principali

riguardanti i

popoli

studiati,

attuando

sintesi,

astrazione e

organizzazion

e logica delle

informazioni

in modo

autonomo

Capacità di

stabilire

relazioni

tra i fatti

storici

(causa –

effetto)

non sa

cogliere

semplici

nessi di

causa-

effetto

non sa

cogliere

pienamente

semplici

nessi di

causa-effetto

sa cogliere

solo semplici

nessi di

causa-effetto,

dimostrando

difficoltà

nell'esposizio

ne degli

aspetti

politici,

economici,

sociali e

culturali

connessi

Sa

comprendere

le relazioni di

causa- effetto

e, se guidato,

aspetti politici,

economici,

sociali e

culturali

Sa

comprendere

le relazioni

di causa-

effetto,

approfonden

do aspetti

politici,

economici,

sociali e

culturali,

Sa

comprendere

le relazioni di

causa- effetto,

distinguendo

fra le varie

conseguenze

di un evento,

gli aspetti

politici,

economici,

sociali e

culturali. Sa

individuare

analogie e

similarità con

il presente in

modo

autonomo

Comprensio

ne ed uso

dei

linguaggi e

desii

strumenti

specifici

non

conosce il

lessico

specifico e

non

riconosce

fonti

iconografic

he e scritte

non conosce

adeguatame

nte il lessico

specifico e

non

riconosce

fonti

iconografich

e e scritte

Sa utilizzare

semplici

termini storici

sa leggere le

fonti

iconografiche

e scritte ma

non riesce ad

interpretarle

autonomame

nte

Sa utilizzare

semplici

termini storici,

sa leggere le

fonti

iconografiche

e scritte ma le

interpreta solo

se guidato

Sa utilizzare

termini

storici

specifici, sa

leggere e

interpretare

fonti

iconografich

e e scritte

nelle loro

linee

generali

sa utilizzare

termini storici

specifici,

esponendo

con lessico

appropriato e

motivandone

la scelta..

□ Sa

leggere e

interpretare

fonti

iconografiche

e scritte,

comprendend

one la

fondamentale

funzione nella

ricostruzione

storica

189

STORIA CLASSE 3

Competenza Descrittori

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Anche se

guidato, non

sa ricostruire

la

successione

temporale di

fatti ed

eventi

Costruisce

parzialmente la

successione

temporale di

fatti ed eventi

sa

ricostruire

la

successione

temporale

di fatti ed

eventi

Sa ricostruire

in linea

generale la

successione

temporale di

fatti ed

eventi

Sa ricostruire

correttamente

la successione

temporale di

fatti ed eventi

Sa ricostruire

con precisione

la successione

temporale di

fatti ed eventi

Conoscere e

argomentar

e gli eventi

delle civiltà

trattate

Anche se

guidato, non

sa ricostruire

gli eventi.

Anche se

guidato, non sa

ricostruire

opportunamen

te gli eventi.

sa

ricostruire e

argomentar

e in maniera

semplice gli

eventi

Sa ricostruire

e

argomentare

in linea

generale gli

eventi

Sa ricostruire e

argomentare

correttamente

gli eventi

Sa ricostruire e

argomentare

con precisione

e sicurezza gli

eventi

Comprender

e e

argomentar

e le relazioni

di causa-

effetto ed

individuare

analogie e

similarità

con il

presente

Anche se

guidato, non

sa

individuare le

cause e le

conseguenze

degli eventi

storici più

semplici e le

più evidenti

analogie e

similarità

con il

presente

Anche se

guidato, non sa

individuare

adeguatament

e le cause e le

conseguenze

degli eventi

storici

fondamentali e

le più evidenti

analogie e

similarità con il

presente

individua

alcune

cause e

conseguenz

e semplici

degli eventi

storici e le

più evidenti

analogie e

similarità

con il

presente

Individua in

linea

generale le

cause e le

conseguenze

degli eventi

storici e le

analogie e

similarità

con il

presente

Individua

autonomament

e le cause e le

conseguenze

degli eventi

storici e le

analogie e

similarità con

il presente

Individua

autonomament

e e con

precisione le

cause e le

conseguenze

degli eventi

storici e le

analogie e

similarità con

il presente

Comprender

e e

argomentar

e i

fondamenti

e le

istituzioni

della vita

sociale,

politica e

civile

Non conosce

norme di vita

sociale ed

aspetti di

vita

istituzionale

conosce le

principali

norme di vita

sociale ed

aspetti di vita

istituzionale

Conosce

norme di

vita sociale

ed aspetti di

vita

istituzionale

.

Comprende e

analizza

norme di vita

sociale ed

aspetti della

vita

istituzionale

Comprende e

rispetta norme

di vita sociale

e conosce e

analizza

aspetti della

vita

istituzionale

Condivide il

valore della

collaborazione

e della

solidarietà tra

individui e

popoli

Comprender

e ed

utilizzare un

linguaggio

specifico

Non utilizza

la

terminologia

storica

specifica

Utilizza una

limitata

terminologia

storica

Conosce ed

utilizza

parzialment

e una

terminologi

a

appropriata

Conosce ed

utilizza una

terminologia

appropriata

Conosce ed

utilizza in

modo

pertinente una

terminologia

appropriata

Conosce ed

utilizza in

modo

pertinente ed

autonomo una

terminologia

appropriata

Leggere ed

interpretare

fonti

iconografich

e e/o scritte

Anche se

guidato, ha

difficoltà a

consultare

correttament

e fonti

iconografich

e e/o scritte

ha difficoltà a

consultare

correttamente

fonti

iconografiche

e/o scritte

Guidato,

consulta in

modo

parzialment

e corretto

fonti

iconografich

e e/o scritte

In linea di

massima

consulta

correttament

e fonti

iconografich

e e/o scritte

e sa cogliere

le

informazioni

Consulta in

maniera

autonoma

fonti

iconografiche

e/o scritte e sa

cogliere le

informazioni

Consulta in

maniera

autonoma

fonti

iconografiche

e/o scritte e sa

cogliere e

utilizzare le

informazioni

190

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

INDICATORE

LIVELLI DI VALUTAZIONE

4 – 5 6 7 8 9 - 10

CIT

TA

DIN

AN

ZA

- Agisce in

modo poco (

o non o

parzialment

e)

responsabile

nei confronti

di se stesso,

degli altri e

dell’ambient

e

- Non (o non

sempre)

rispetta le

regole della

convivenza

civile.

- Non (o non

sempre)

coopera con

gli altri.

- Non ( o non

sempre)

manifesta

apertura al

dialogo

intercultural

e.

- Agisce in

modo

corretto

nei

confronti

di se

stesso,

degli altri

e

dell’ambi

ente

- Conosce e

rispetta

le regole

della

convivenz

a civile.

- Coopera

con gli

altri.

- Agisce in

modo

responsabile

nei confronti

di se stesso,

degli altri e

dell’ambiente

- conosce,

condivide e

rispetta le

regole della

convivenza

civile

- coopera con

gli altri, è

solidale.

- Agisce in modo

responsabile nei

confronti di se

stesso, degli altri e

dell’ambiente

- conosce, condivide

e rispetta le regole

della convivenza

civile

- - coopera con gli

altri, è solidale.

- Conosce il dialogo

tra culture e

sensibilità diverse

- è responsabile

rispetto alla

comunità in cui si

vive.

- Agisce in modo

responsabile nei

confronti di se

stesso, degli altri

e dell’ambiente

- conosce,

condivide e

rispetta le regole

della convivenza

civile

- coopera con gli

altri, è solidale.

- Conosce ed

apprezza il

dialogo tra

culture e

sensibilità

diverse

- È consapevole del

concetto di

cittadinanza

europea e della

sua

interpretazione

nel contesto

quotidiano.

191

CO

STIT

UZIO

NE

- Conosce, ma

non sempre

rispetta, il

concetto di

diritto

all'esistenza

e

all'integrità

fisica;

- riconosce,

ma non

sempre

rispetta, le

libertà

inviolabili

dell'individu

o

- non sempre

individua il

concetto di

uguaglianza

- conosce, ma

non sempre

rispetta, il

significato

di

democrazia

e convivenza

civile.

- Conosce

il

concetto

di diritto

all'esisten

za e

all'integri

tà fisica;

- riconosce

le libertà

inviolabili

dell'indivi

duo

- individua

il

concetto

di

uguaglian

za

- conosce il

significat

o di

democraz

ia e

convivenz

a civile.

- Conoscere

gli

elementi

che

compong

ono lo

Stato

- conosce il

contesto

storico-

sociale e i

caratteri

generali della

Costituzione

italiana

- Conoscere gli

elementi che

compongono

lo Stato e le

forme che

esso può

assumere

- Conosce il

percorso storico-

giuridico della

Costituzione.

- Conoscere gli

elementi che

compongono lo

Stato e le forme

che esso può

assumere

- Comprende come

sono regolati i

rapporti tra i

diversi stati del

mondo;

- Conosce il

percorso storico-

giuridico della

Costituzione e

comprende i

motivi che stanno

alla base della

nascita della

Costituzione della

Repubblica

Italiana.

- Comprendere

come sono

regolati i rapporti

tra i diversi stati

del mondo;

GEOGRAFIA CLASSE I

Competenza Descrittori

Conoscenza

dell’ambiente

fisico e

umano anche

attraverso

l’osservazione

Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Non è ancora

in grado di

riconoscere

gli elementi

fisici e

antropici

dello spazio

geografico

Riconosce i

principali

elementi

fisici e

antropici

dello spazio

geografico

solo se

guidato

Riconosce i

principali

elementi

fisici e

antropici

dello spazio

geografico

È in grado di

individuare

gli elementi

fisici e

antropici

dello spazio

geografico

Individua in

modo

abbastanza

agevole gli

elementi

fisici e

antropici

dello spazio

geografico

Individua

autonomamente gli

elementi fisici e

antropici dello

spazio geografico

Uso degli

strumenti

propri della

disciplina:

leggere carte,

tabelle e

grafici

Non è in

grado di

comprendere

e/o

interpretare

il linguaggio

specifico

della geo-

graficità

Solo se

guidato

ricava

semplici

informazioni

da grafici,

tabelle e

documenti.

Ricava

semplici

informazioni

da grafici,

tabelle e

documenti.

Utilizza in

modo

adeguato il

linguaggio

specifico

della geo-

graficità

È

abbastanza

autonomo

nell’utilizzar

e il

linguaggio

specifico

della geo-

graficità

Utilizza

approfonditament

e e in autonomia il

linguaggio

specifico della geo-

graficità

Comprensione

del rapporto

uomo –

ambiente

nell’ambito

della realtà

europea e

italiana

Non sa

ancora

cogliere il

collegamento

tra fatti e

fenomeni

geografici

Solo se

guidato sa

individuare

solo alcuni

collegamenti

spaziali e

ambientali

nel territorio

studiato

Sa

individuare

solo alcuni

collegament

i spaziali e

ambientali

nel territorio

studiato

Riconosce i

più evidenti

collegament

i spaziali e

ambientali

nel territorio

studiato

Riconosce in

modo

abbastanza

corretto i

collegamenti

spaziali e

ambientali

nel territorio

studiato

Riconosce in modo

autonomo e

corretto i

collegamenti

spaziali e

ambientali nel

territorio studiato

192

Comprensione

e uso del

linguaggio

specifico

Non sa

utilizzare il

linguaggio

specifico

anche se

guidato

Solo se

guidato usa

il linguaggio

specifico in

modo

abbastanza

corretto ma

non sempre

in modo

appropriato

Usa il

linguaggio

specifico in

modo

abbastanza

corretto ma

non sempre

in modo

appropriato.

Si esprime

con un

linguaggio

specifico

abbastanza

appropriato

Utilizza un

linguaggio

specifico

appropriato

Utilizza un

linguaggio

specifico chiaro e

appropriato.

GEOGRAFIA CLASSE II

Competenza Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

non conosce

l'ambiente

che lo

circonda né

tantomeno le

caratteristic

he generali

del territorio

europeo

Se guidato,

osserva e

conosce

solo

l'ambiente

in cui vive e

si sa

orientale in

esso

osserva e

conosce

solo

l'ambiente

in cui vive e

si sa

orientale in

esso

conosce solo

le

caratteristic

he generali

del territorio

europeo

conosce le

caratteristic

he generali

del territorio

europeo e

attua

collegamenti

tra aspetti

economici,

politici e

sociali, solo

se guidato

conosce le

principali

caratteristiche

naturali,

demografiche,

economiche,

sociali e

politiche del

territorio

europeo e

analizza,

autonomamente,

le problematiche

e le principali

fasi storiche

dell'umanizzazio

ne del territorio

europeo

Uso degli

strumenti

propri della

disciplina:

leggere

carte fisiche

e politiche

non sa

leggere carte

fisiche e

politiche del

territorio

europeo

Se guidato,

distingue i

tipi di carta

ma

interpreta

solo i

simboli

elementari

distingue i

tipi di carta

ma

interpreta

solo i

simboli

elementari

sa leggere

una carta

nelle sue

informazioni

essenziali

Sa leggere,

se guidato,

carte fisiche

e politiche

del territorio

europeo

Sa leggere carte

fisiche e

politiche del

territorio

europeo

interpretando

autonomamente

i dati osservati

Comprension

e delle

relazioni tra

situazioni

ambientali,

culturali,

socio-

politiche ed

economiche

non sa

stabilire

correlazioni

tra i diversi

aspetti

naturali,

economici e

politici del

territorio

europeo

Se guidato,

conosce i

diversi

aspetti

naturali,

economici e

politici ma

non ne

comprende

le relazioni

conosce i

diversi

aspetti

naturali,

economici e

politici ma

non ne

comprende

le relazioni

stabilisce

solo relazioni

minime tra

eventi

geografici

stabilisce, se

guidato,

correlazioni

tra i diversi

aspetti

naturali,

economici e

politici del

territorio

europeo

stabilisce

autonomamente

correlazioni tra i

diversi aspetti

naturali,

economici e

politici del

territorio

europeo

Comprension

e e uso del

linguaggio

specifico

non utilizza

la

terminologia

essenziale

Se guidato,

utilizza una

terminologi

a

geografica

elementare

utilizza una

terminologi

a

geografica

elementare

utilizza solo

terminologia

geografica

generale

utilizza, se

guidato, la

terminologia

essenziale

della

geografia

economica e

sociale

utilizza in modo

appropriato e

pertinente la

terminologia

essenziale della

geografia

economica e

sociale

GEOGRAFIA CLASSE III

Competenza Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

Conoscere

ed

individuare

le principali

caratteristic

he fisiche e

Anche se

guidato,

non sa

individuar

e i fattori

fisici ed

Se guidato,

individua

alcuni fattori

fisici ed

antropici di

un ambiente.

individua

alcuni fattori

fisici ed

antropici di

un ambiente.

Individua in

modo

generale i

fattori fisici

ed antropici

di un

Individua

autonomame

nte i fattori

fisici ed

antropici di

un ambiente.

Individua

autonomame

nte e con

precisione i

fattori fisici

ed antropici

193

antropiche

dei paesi

extraeuropei

antropici

di un

ambiente.

ambiente di un

ambiente

Orientarsi

nello spazio

e costruire

mappe

mentali

Anche se

guidato,

non sa

orientarsi

nello

spazio e

costruire

sommarie

carte

mentali

Se guidato, sa

orientarsi

nello spazio e

costruire

sommariame

nte delle

carte mentali

sa orientarsi

nello spazio e

costruire

sommariame

nte delle

carte mentali

Sa orientarsi

nello spazio e

costruire

sommariame

nte delle

carte mentali

Sa orientarsi

nello spazio

con

autonomia e

costruire

mappe

mentali

Sa orientarsi

nello spazio

con

autonomia e

sicurezza e

costruire in

maniera

precisa

mappe

mentali

Stabilire

correlazioni

tra gli

elementi

fisici e

antropici dei

sistemi

territoriali

locali e

globali

Anche se

guidato,

ha

difficoltà

ad

analizzare

le

situazioni

geografic

he ed

umane

Guidato,

analizza e

confronta

situazioni

geografiche

ed umane

analizza e

confronta

situazioni

geografiche

ed umane

Analizza e

confronta

situazioni

geografiche

ed umane

Analizza e

confronta

autonomame

nte situazioni

geografiche

ed umane

Analizza e

confronta con

precisione ed

autonomia

situazioni

geografiche

ed umane

Leggere ed

utilizzare

tabelle,

grafici, carte

geografiche

e immagini

dallo spazio

Anche se

guidato,

ha

difficoltà

ad

utilizzare

gli

strumenti

propri

della

disciplina

Guidato,

utilizza

correttament

e gii

strumenti

propri della

disciplina

Utilizza

correttament

e gli

strumenti

propri della

disciplina

Utilizza

correttament

e gli

strumenti

propri della

disciplina,

avviandosi a

esaminare le

informazioni

Utilizza

correttament

e gli

strumenti

propri della

disciplina,

esamina e

confronta i

dati in modo

autonomo

Utilizza

autonomame

nte gli

strumenti

propri della

disciplina,

confronta i

dati ed

esprime

valutazioni

Comprender

e ed

utilizzare il

linguaggio

specifico

Non usa il

linguaggi

o

specifico

in modo

improprio

Usa il

linguaggio

specifico In

modo

improprio

Usa il

linguaggio

specifico In

modo

approssimati

vo

Usa il

linguaggio

specifico

Usa un

linguaggio

specifico

appropriato

Usa con

padronanza il

linguaggio

specifico

LINGUE COMUNITARE

GRIGLIA di VALUTAZIONE DELLA PRODUZIONE

IN

DI

CA

TO

RI

COMPRENSIONE:

- comprensione della

traccia

- sviluppo della traccia

- comprensione della

tipologia testuale

PRODUZIONE

- adeguatezza delle funzioni

comunicative allo scopo

- ricchezza lessicale e

strutturale

STRUTTURE

Correttezza

strutturale e

ortografica

V

A

L

D

E

S

C

R

I

T

La traccia è sviluppata in

modo esauriente, completo

e personale.

Il testo è correttamente

impostato

L’uso della lingua è ricco e

sempre adeguato alle

situazioni comunicative.

Si evidenzia padronanza

lessicale e comunicativa

L’ortografia e le strutture

sono corrette. /

Si rilevano solo alcune

imperfezioni ortografiche

o lievi errori strutturali.

10

La traccia è sviluppata in

modo esauriente.

Il testo è correttamente

impostato

L’uso della lingua è sempre

adeguato alle situazioni

comunicative e abbastanza

complesso.

Si evidenzia una più che

buona conoscenza di

lessico, strutture e

funzioni.

Corretta / Abbastanza

corretta l’ortografia.

9

La traccia è sviluppata in

modo semplice ma

completo.

Il testo è globalmente

correttamente impostato

La produzione è articolata e

per lo più adeguata allo

scopo comunicativo

L’uso del lessico e delle

strutture è per lo più

adeguato. Si rilevano lievi

errori strutturali che non

compromettono la

comunicazione.

8

194

T

O

R

I

La traccia è sviluppata in

modo semplice ma

completo.

L’impostazione del testo

non è sempre completa o è

imprecisa

La produzione è semplice, ma

sempre adeguata allo scopo

della comunicazione

L’uso del lessico è il più

delle volte adeguato.

Si rilevano diversi errori

strutturali che non

compromettono tuttavia

la comunicazione.

L’ortografia non sempre è

precisa.

7

La traccia è sviluppata

nelle sue linee essenziali in

modo semplice e conciso.

L’impostazione del testo è

carente in alcune sue parti,

ma globalmente rispettata

La produzione è essenziale,

globalmente adeguata allo

scopo della comunicazione

L’uso del lessico, delle

funzioni e delle strutture

non sempre è corretto,

ma il messaggio è quasi

sempre comprensibile.

6

La traccia non è stata

sviluppata in tutti i suoi

punti.

L’impostazione del testo

non è rispettata

La produzione si articola in

modo non sempre

comprensibile.

Il messaggio non è sempre

chiaramente espresso

Si evidenziano numerosi

errori nell’uso del lessico,

delle funzioni e delle

strutture.

5

La traccia è stata

sviluppata solo

parzialmente.

Non è rispettata la

struttura testuale

Il messaggio non è sempre

comprensibile. L’uso di

lessico, funzioni e strutture

non è adeguato alla

situazione comunicativa

L’uso del lessico e delle

strutture presenta gravi

errori.

4

La traccia non è stata

compresa

Il messaggio non è stato

prodotto

L’uso del lessico e delle

strutture è inesistente

3

QUESTIONARIO – READING COMPREHENSION

IN

DI

CA

TO

RI

COMPRENSIONE:

comprensione delle

informazioni richieste

PRODUZIONE:

produzione a carattere

personale

STRUTTURE:

uso di strutture

uso del lessico

V

A

L

D

E

S

C

R

I

T

T

O

R

I

L’alunno ha ricavato tutte

le informazioni richieste.

Nel rispondere alle domande

ha rielaborato

personalmente le frasi.

La produzione personale è

completa e ricca, l’uso della

lingua è sempre adeguato.

Non si rilevano

imperfezioni ortografiche

e strutturali.

10

L’alunno ha compreso la

quasi totalità delle

informazioni richieste.

Nel rispondere alle domande

ha usato un linguaggio solo a

volte personale.

La produzione libera è

esauriente e complessa.

Si rilevano solo lievi

imperfezioni ortografiche

o strutturali.

9

L’alunno ha compreso tutte

la maggior parte delle

informazioni richieste.

Nel rispondere alle domande

ha usato un linguaggio per lo

più legato al testo.

La produzione libera è

esauriente.

L’uso delle strutture, del

lessico e l’ortografia sono

globalmente corretti.

8

L’alunno ha compreso

parte delle informazioni

richieste

Nel rispondere alle domande

ha utilizzato le parole del

testo.

La produzione libera è

completa

La produzione è

abbastanza corretta dal

punto di vista lessicale,

funzionale e strutturale.

Si evidenziano

imperfezioni ortografiche.

7

L’alunno ha compreso il

testo nelle sue linee

essenziali

Nel rispondere alle domande

è rimasto legato al testo.

La produzione libera è

essenziale.

Si evidenziano errori

strutturali, funzionali e

lessicali,ma il messaggio

è per lo più

comprensibile

6

Il testo è stato solo

parzialmente compreso.

Nel rispondere alle domande

ha usato la lingua del testo. Il

messaggio non è sempre

comprensibile.

La produzione personale non

è del tutto completa.

Si evidenziano errori

strutturali, lessicali e

funzionali

5

Il testo non è stato

adeguatamente compreso.

L’alunno ha ripreso il testo

con errori ed in maniera non

Si evidenziano numerosi

errori strutturali, lessicali

4

195

adeguata.

La produzione personale non

è completa e comprensibile

e funzionali; il messaggio

spesso non è

comprensibile

Il testo non è stato

compreso

La produzione è quasi nulla L’uso della lingua non è

strutturato. Il lessico è

inadeguato.

3

VERIFICA ORALE: Interrogazioni (dal posto, in gruppo, a coppia, alla lavagna, alla cattedra)

INDICA

TORI

COMPRENSIONE

PRODUZIONE

VAL

D

E

S

C

R

I

T

T

O

R

I

E’ in grado di capire prontamente

espressioni e frasi impegnative

sa riutilizzare funzioni, strutture e

vocaboli appresi in modo personale e

creativo, con ottima pronuncia e

scioltezza

10

E’ in grado di capire prontamente

espressioni e frasi

sa utilizzare in modo corretto funzioni,

strutture e vocaboli appresi con buona

pronuncia e sicurezza

9

E’ in grado di capire espressioni e frasi Sa utilizzare le strutture e le funzioni

apprese correttamente

8

E’ in grado di capire espressioni e frasi Sa utilizzare le strutture e le funzioni

apprese abbastanza correttamente

7

E’ in grado di capire espressioni e frasi

semplici ripetute in modo lento

sa produrre frasi elementari con l’aiuto

dell’insegnante o con qualche incertezza

6

Comprende solo il messaggio si limita a ripetere qualche espressione o

frase molto semplice in modo non

sempre corretto

5

Comprende parzialmente il messaggio ha difficoltà a ripetere espressioni o

frasi molto semplici

4

Non comprende il messaggio ripete in modo frammentario e confuso

espressioni e frasi molto semplicI

3

MATEMATICA CLASSE PRIMA

IL

NUMERO

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Il

Numero

Operazio

ni con i

numeri

naturali

I sistemi

di

numerazione

e le

caratteristic

he del

sistema di

numerazione

decimale;

I numeri

naturali;

I numeri

decimali;

Operazion

i con i numeri

naturali e

loro

proprietà

Uso delle

parentesi e

ordine di

esecuzione

delle

operazioni

nelle

espressioni

aritmetiche

Non

definisce il

significato

di

numerazion

e decimale e

non sa

scrivere i

numeri in

cifre e

parole;

Non

riconosce la

parte intera

e la parte

decimale di

un numero e

non sa

indicare il

valore

posizionale

delle cifre di

numeri

interi e

decimali

Riconosce il

significato

di

operazione

diretta e

inversa, i

simboli e i

termini

dell’addizion

e,

sottrazione,

moltiplicazi

one,

divisione

Non sempre

esegue

addizioni e

sottrazioni

con numeri

interi e

decimali;

esegue

moltiplicazi

oni con

numeri

interi e

Riconosce il

significato

di

operazione

diretta e

inversa, i

simboli e i

termini

dell’addizio

ne,

sottrazione,

moltiplicazi

one,

divisione

esegue

addizioni e

sottrazioni

con numeri

interi e

decimali;

esegue

moltiplicazi

oni con

numeri

interi e

decimali a 1

Definisce

adeguatame

nte termini

e proprietà

relativi alle

operazioni;

Esegue

divisioni con

dividendo e

divisore

decimale

fino a 2 cifre

Calcola

espressioni

con le 4

operazioni e

con le

parentesi

Riconosce il

significato

dell’insieme

N e lo

definisce;

Definisce il

concetto di

numero ;

Rappresenta

i numeri

decimali

sulla

semiretta

Riconosce il

significato

di elemento

neutro e di

elemento

assorbente;

Trova i dati

mancanti

con le

Conosce le

caratterist

iche di

altri

sistemi di

numerazio

ne

Determina

soluzioni

possibili e

impossibili

delle

operazioni

nell’insiem

e N

Calcola

espression

i più

complesse

196

Non

rappresenta

e dispone i

numeri

interi sulla

semiretta

Non

riconosce il

significato

di

operazione

diretta e

inversa, i

simboli e i

termini

dell’addizio

ne,

sottrazione,

moltiplicazi

one,

divisione

Non esegue

addizioni e

sottrazioni

con numeri

interi e

decimali;

non esegue

moltiplicazi

oni con

numeri

interi e

decimali a 1

o a 2 cifre;

non esegue

divisioni con

numeri

interi con

divisori a 1

o 2 cifre.

Non conosce

l’uso delle

parentesi e

l’ordine di

esecuzioni

delle

operazioni

nelle

espressioni

;

non sa

calcolare

semplici

espressioni

decimali a 1

o a 2 cifre;

esegue

divisioni con

numeri

interi con

divisori a 1 o

2 cifre.

Non sempre

conosce

l’uso delle

parentesi e

l’ordine di

esecuzioni

delle

operazioni

nelle

espressioni;

sa calcolare

semplici

espressioni

in modo

approssima

tivo

o a 2 cifre;

esegue

divisioni con

numeri

interi con

divisori a 1

o 2 cifre.

Conosce

l’uso delle

parentesi e

l’ordine di

esecuzioni

delle

operazioni

nelle

espressioni;

sa calcolare

semplici

espressioni

operazioni

inverse

Conosce ed

applica le

proprietà

delle

operazioni

per il calcolo

rapido

Calcola

espressioni

più

complesse

Potenze

di

numeri

naturali

Significat

o di potenza;

ordine di

grandezza di

un numero

Non conosce

l’operazione

di

elevamento

a potenza

Non ha

assimilato

del tutto

l’operazione

di

elevamento

a potenza

Definisce in

modo

inadeguato

i termini

dell’operazi

Conosce

l’operazione

di

elevamento

a potenza

Definisce i

termini

dell’operazi

one di

potenza;

Riconosce

Conosce ed

espone le

proprietà

delle

potenze;

Applica le

proprietà

delle

potenze;

Calcola

espressioni

utilizzando

le proprietà

delle

potenze

Calcola la

potenza di

un numero

decimale.

Calcola la

potenza di

un numero

decimale;

Riconosce

l’ordine di

grandezza

di un

numero.

197

one di

potenza;

Esegue

l’operazione

di

elevamento

a potenza;

Calcola, con

l’aiuto

dell’insegna

nte,

semplici

espressioni

con

potenze.

ed esegue

l’operazione

di

elevamento

a potenza;

Calcola

semplici

espressioni

con

potenze.

La

divisibili

tà,

Numeri

primi e

numeri

compost

i, m.c.m

e M.C.D

Multipli e

divisori di un

numero;

significat

o di numero

primo e

numero

composto

Criteri di

divisibilità

Scomposi

zione in

fattori primi

Massimo

Comun

Divisore

minimo

comune

multiplo

Non conosce

il significato

di multiplo e

divisore di

un numero;

Non conosce

gli elementi

riguardanti

la

divisibilità

Non

possiede il

concetto di

numero

primo e

numero

composto;

Non conosce

i criteri di

divisibilità

Non conosce

la regola

per

determinare

il M.C.D. e il

m.c.m. di

due o più

numeri

Conosce il

significato

di multiplo e

divisore di

un numero,

ma ha

difficoltà a

stabilire

relazioni

Conosce

parzialment

e gli

elementi

riguardanti

la

divisibilità

Non

individua

tutti gli

elementi

che

costituiscon

o l’insieme

dei multipli

e dei

divisori di

un numero

assegnato;

non sempre

individua i

divisori di

un numero

Applica solo

i criteri di

divisibilità

per 2, 3 e 5

nella

scomposizio

ne di un

numero in

fattori

primi;

non sempre

individua il

M.C.D. tra

insiemi di

divisori di n

dati e il

m.c.m. tra

insiemi di

Conosce il

significato

di multiplo e

divisore di

un numero;

Conosce gli

elementi

riguardanti

la

divisibilità

Individua il

significato

di multiplo e

di

sottomultipl

o ;

Determina

l’insieme dei

multipli e

dei divisori

di un

numero

assegnato;

Possiede il

concetto di

divisibilità

ed individua

i criteri di

divisibilità;

Applica i

principali

criteri di

divisibilità

nella

scomposizio

ne di un

numero in

fattori

primi;

Individua il

M.C.D. tra

insiemi di

divisori di n

dati e il

m.c.m. tra

insiemi di

multipli di n

dati;

Calcola il

Individua la

relazione

tra: “è

multiplo di

“, “è divisore

di”; “è

divisibile

per”

Individua i

criteri di

divisibilità e

li definisce;

Applica i

principali

criteri di

divisibilità

nella

scomposizio

ne di un

numero in

fattori

primi;

Calcola il

M.C.D. e il

m.c.m. tra

due o più

numeri con

la

scomposizio

ne in fattori

primi

Conosce e sa

utilizzare il

criterio

generale di

divisibilità

Applica i

criteri di

divisibilità

nella

scomposizio

ne di un

numero in

fattori

primi;

Risolve

problemi

relativi al

calcolo del

M.C.D. e del

m.c.m.

Conosce il

criterio di

Eratosten

e;

198

multipli di n

dati;

confonde

spesso nel

calcolo il

M.C.D. con il

m.c.m. tra

due numeri

M.C.D. e il

m.c.m. tra

due numeri

con la

scomposizio

ne in fattori

primi

La

frazione

come

operator

e

Concetto

di frazione;

classifica

zione delle

frazioni;

frazioni

equivalenti;

numeri

misti,

frazione

complement

are, frazione

inversa;

Operazion

i con le

frazioni

(addizione,

sottrazione,

moltiplicazio

ne, divisione,

elevamento

a potenza)

Non conosce

gli elementi

relativi ai

numeri

razionali

Non conosce

le regole e

le tecniche

per operare

con le

frazioni

Generalmen

te riconosce

gli elementi

di una

frazione;

Riconosce le

frazioni

proprie,

mentre ha

più

difficoltà

con quelle

improprie e

apparenti;

incerto nell’

operare su

una

grandezza

con gli

elementi di

una

frazione;

Confronta

solo frazioni

con lo

stesso

denominato

re;

Addiziona e

sottrae due

o più

frazioni con

uguale o

diverso

Denominato

re con

l’aiuto

dell’insegna

nte;

Moltiplica

due frazioni

anche se

spesso non

riduce ai

minimi

termini

Individua il

reciproco di

una

frazione;

Calcola

semplici

espressioni

con le

frazioni

Riconosce

gli elementi

di una

frazione;

Riconosce le

frazioni

proprie,

improprie e

apparenti;

Sa operare

su una

grandezza

con l’unità

frazionaria

e con gli

elementi di

una

frazione;

Confronta

due frazioni;

Addiziona e

sottrae due

o più

frazioni con

uguale o

diverso

denominato

re;

Moltiplica

due frazioni

Sa ricavare

il reciproco

di una

frazione e

trasforma

la divisione

in

moltiplicazi

one;

Calcola

semplici

espressioni

con le

frazioni

Riconosce

un numero

misto;

Riconosce le

classi di

equivalenza

e le frazioni

riducibili e

non

Trasforma

la frazione

imporpora

in numero

misto e

viceversa

Sa calcolare

due numeri

a e b noti

a+b e a=

(m/n)b

Sa calcolare

due numeri

a e b noti

a-b e a=

(m/n)b

Calcola

espressioni

con le

frazioni

Sa definire

un numero

razionale;

Riconosce la

frazione

come

quoziente

tra

numeratore

e

denominato

re, cioè

come

numero

razionale

Ordina in

modo

crescente e

decrescente

le frazioni

Rappresenta

le frazioni

proprie,

improprie e

apparenti su

una

semiretta

Calcola

espressioni

a termini

frazionari

Calcola

espression

i

complesse

a termini

frazionari

199

IL

PENSIERO

RAZIONALE

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Soluzione

di

Problemi

Metodi

per la

risoluzione

di problemi

Non conosce

metodi per

la

risoluzione

di problemi

Affronta la

risoluzione

di semplici

problemi

con

difficoltà

Il

linguaggio

relativo

alle fasi di

risoluzione

dei

problemi è

confuso e

inadeguato

Conosce

metodi per

la

risoluzione

di semplici

problemi

Risolve

semplici

problemi

Usa il

linguaggio

relativo

alle fasi di

risoluzione

dei semplici

problemi

Individua i

dati

espliciti e le

fasi di

risoluzione

di un

problema

Analizza il

problema e

individua i

dati

impliciti

Risolve i

problemi

utilizzando il

procedimento

più adatto

(metodo

grafico,

espressioni

aritmetiche,

diagramma

di flusso)

Esegue con

schema

logico il

procedimento

che ritiene

più adatto

per risolve

problemi

complessi

DATI E

PREVISIONI

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Indagine

Statistic

a

Conosce e

comprend

e il

linguaggi

o grafico

Non

conosce e

non

comprend

e il

linguaggi

o grafico

Non sempre

comprende il

linguaggio

grafico

Ha difficoltà

a

rappresentar

e semplici

situazioni

con un

istogramma

Conosce e

comprende il

linguaggio

grafico

Sa

rappresentar

e semplici

situazioni

con un

istogramma

e con un

piano

cartesiano

Sa

rappresentar

e e leggere

situazioni

anche con un

ideogramma

Sa

individuare,

nella lettura

di un grafico,

l’andamento

della

situazione o

del fenomeno

rappresentat

o

Sa

individuare

con

sicurezza,

nella lettura

di un grafico,

l’andamento

della

situazione o

del fenomeno

rappresentat

o

SPAZIO E

FIGURE

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Enti

Fondamen

tali

Punti,

rette e piani;

semirette

e segmenti;

gli angoli;

confronto

e

classificazion

e di angoli;

rette

perpendicolar

i e parallele;

angoli

formati da

due parallele

e una

trasversale

Non

conosce la

definizione

degli enti

fondament

ali e non ne

possiede il

concetto

Ha

compreso il

concetto di

angolo ma

non sa

darne una

definizione

chiara e

precisa;

Rappresent

a gli angoli

fondament

ali (acuto,

retto,

ottuso,

piatto,

giro)con

disegni

approssima

Conosce la

definizione

di angolo e

ne

possiede il

concetto;

Rappresent

a gli angoli

fondament

ali (acuto,

retto,

ottuso,

piatto,

giro);

Conosce le

definizione

dei vari

enti

Rappresent

a vari tipi

di angolo e

quelli

formati da

due rette

tagliate da

una

trasversale

,

Applica le

nozioni

apprese a

semplici

problemi

Esegue le

operazioni

grafiche di

addizione,

sottrazione e

moltiplicazio

ne per un

intero con le

grandezze

geometriche

Applica le

nozioni

apprese ai

problemi;

Applica le

proprietà

studiate

nella

Conosce le

definizioni

dei vari enti

geometrici

e i primi

assiomi

della

geometria

euclidea;

Applica le

nozioni

apprese ai

problemi

più

complessi;

200

tivi e senza

usare le

lettere;

Conosce in

modo

impreciso

le

definizione

dei vari

enti

fondament

ali

fondament

ali e li

rappresent

a

risoluzione

dei problemi

Grandezze

e loro

misura

Il sistema

metrico

decimale;

Le misure

angolari e di

tempo

Non

conosce gli

elementi

riguardanti

il Sistema

Metrico

Decimale;

Non

conosce

l’unità di

misura di

tempo e di

angolo

Non sa

usare l

goniometr

o

Conosce gli

elementi

riguardanti

il Sistema

Metrico

Decimale

Conosce

l’unità di

misura

principali

Usa il

goniometro

in modo

improprio

Elenca le

unità di

misura

fondament

ali ma ha

difficoltà

ad operare

con multipli

e

sottomultip

li;

Sa eseguire

solo

semplici

operazioni

di

addizione e

di

moltiplicazi

oni con tali

misure.

Conosce gli

elementi

riguardanti

il Sistema

Metrico

Decimale

Conosce

l’unità di

misura di

tempo e di

angoli

Sa usare il

goniometr

o

Riconosce

ed elenca

le unità di

misura

fondament

ali con

multipli e

sottomulti

pli:

lunghezza,

peso,

superficie,

capacità;

Sa eseguire

le

operazioni

di

addizione e

di

moltiplicazi

oni con tali

misure.

Distingue

tra

grandezze

omogenee

ed

eterogenee

;

Opera

trasformazi

oni di

misure con

multipli e

sottomultip

li

Riconosce

ed elenca le

unità di

misura di

tempo e di

angolo con

multipli e

sottomultip

li:

Sa eseguire

l’operazion

e di

sottrazione

con misure

di tempo e

di angolo

Moltiplica e

divide una

grandezza

per un

numero

Sa dividere

una misura di

tempo e di

angolo per

un numero

intero

201

Poligoni Classificaz

ione dei

quadrilateri in

relazione al

parallelismo

dei lati e loro

proprietà

Non

conosce la

definizione

di

poligono, i

poligoni in

generale,

le

proprietà

comuni, la

loro

classificazi

one

Non

possiede il

concetto di

perimetro

Riconosce

un

poligono,

ma non sa

definirlo;

Sa

disegnare

vari tipi di

poligoni;

Sa

tracciare le

diagonali di

un

poligono;

Risolve solo

semplici

problemi

relativi al

perimetro

dei poligoni

Riconosce

e definisce

un

poligono, i

vari tipi di

poligoni, i

poligoni

regolari;

Sa

classificare

e

disegnare

vari tipi di

poligoni;

Sa

tracciare le

diagonali

di un

poligono;

Risolve

problemi

relativi al

perimetro

dei

poligoni

Sa

riconoscere

un poligono

concavo da

uno

convesso;

Sa

determinar

e la somma

degli angoli

esterni ed

interni di

un poligono

Individua

le proprietà

dei poligoni

relative ai

lati

Applica le

regole

studiate

nella

risoluzione

dei problemi

utilizza

prevalent

emente

un

linguaggi

o grafico

e

sintetico

corretto

Sa

leggere e

riassumere

le proprietà

dei poligoni

con

linguaggio

sintetico;

Applica

le regole

studiate

nella

risoluzione

dei

problemi

più

complessi

utilizza

costant

emente

un

linguag

gio

grafico

e

sintetic

o

corretto

Triangoli Classificaz

ione dei

triangoli in

relazione ai

lati e agli

angoli e loro

proprietà

Non

conosce la

classificazi

one dei

triangoli e

le loro

proprietà

Conosce e

la

classificazi

one dei

triangoli e

solo in

parte le

loro

proprietà

Conosce e

comprende

la

classificazi

one dei

triangoli e

le loro

proprietà

Riconosce e

definisce

gli elementi

di un

triangolo

Sa

classificare

e

rappresent

are i vari

tipi di

triangoli

anche con

l’uso degli

strumenti

Sa

tracciare le

altezze, le

mediane, le

bisettrici e

gli assi di un

triangolo

Riconosce

i punti

notevoli

Sa

risolvere

problemi

relativi agli

angoli

esterni di un

triangolo

utilizza

prevalent

emente

un

linguaggi

o grafico

e

sintetico

corretto

Sa

leggere

e

riassum

ere le

propriet

à dei

triangol

i con

linguag

gio

sintetic

o;

Sa

rappres

entare e

definire

i punti

notevoli

di un

triangol

o;

Applica

le

regole

studiate

nella

risoluzio

ne dei

problem

i

comples

si

Utilizza

costant

emente

un

linguag

gio

grafico

202

e

sintetic

o

corretto

MATEMATICA CLASSE SECONDA

IL NUMERO CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

I numeri

razionali

I numeri

decimali

finiti o

illimitati;

La

classificazi

one dei

numeri

razionali;

L’approssi

mazione

per difetto

e per

eccesso di

un numero

decimale;

Il

significato

di frazione

generatric

e

Non

sempre

riconosc

e un

numero

decimal

e finito

da uno

illimitat

o;

Individu

a con

difficolt

à la

parte

intera, il

periodo

e

l’antiper

iodo ;

sa

ordinare

parzialm

ente una

successi

one di

numeri

interi e

decimali

sa

ricavare

con

difficolt

à da una

frazione

il

numero

decimal

e

corrispo

ndente;

aiutato

sa

ricavare

la

frazione

generatr

ice di un

numero

decimal

e finito

o

periodic

o;

calcola

parzialm

Riconos

ce un

numero

decimal

e finito

da uno

illimitat

o;

individu

a la

parte

intera, il

periodo

e

l’antiper

iodo ;

general

mente

sa

ordinar

e una

successi

one di

numeri

interi e

decimali

general

mente

sa

ricavare

da una

frazione

il

numero

decimal

e

corrispo

ndente;

general

mente

sa

ricavare

la

frazione

generat

rice di

un

numero

decimal

e finito

o

periodic

o;

calcola

semplici

espressi

Conosce la

definizione

di frazione

decimale,

numero

decimale

periodico

semplice e

periodico

misto;

Determina il

tipo di

numero che

si origina

da una

frazione

ordinaria

senza

eseguire la

divisione;

Calcola

espressioni

con numeri

interi e

decimali

Conosce il

significato

di

approssima

zione e sa

eseguire

l’approssim

azione per

eccesso e

per difetto

di un

numero

decimale

Calcola

espressioni

con numeri

decimali,

interi e con

le potenze

Calcola

espressioni

a con interi

e decimali a

termini

frazionari

Comprende

la

differenza

tra numeri

decimali

razionali e

numeri

decimali

irrazionali e

conosce

qualche

numero

irrazionale

(es.π)

Calcola

complesse

espressioni

con numeri

decimali a

termini

frazionari

203

ente

semplici

espressi

oni con i

numeri

decimali

e interi

oni con i

numeri

decimali

e interi

Radice

Quadrata

Gli

elementi

dell’estrazi

one della

radice

quadrata

di un

numero;

Le

proprietà

delle radici

quadrate;

I quadrati

perfetti;

La radice

quadrata

approssim

ata di un

numero

Non

conosce

la

definizi

one di

radice

quadrat

a;

Non

conosce

il

signific

ato di

quadrat

o

perfett

o, non

conosce

a

memori

a i

primi 10

quadrat

i

perfetti

e non

sa

calcolar

e

mental

mente

la

radice

quadrat

a di un

numero

appross

imando

all’unit

à;

Non

applica

le

proprie

tà della

radice

quadrat

a;

Non

calcola

la

radice

quadrat

a di

quadrat

i

perfetti

median

te la

scompo

sizione

in

fattori

Conosce

la

definizio

ne di

radice

quadrat

a;

Non

conosce

il

significa

to di

quadrat

o

perfetto

,

conosce

parzialm

ente a

memoria

i primi

10

quadrati

perfetti;

Applica

solo

parzialm

ente le

propriet

à della

radice

quadrat

a;

aiutato

calcola

la radice

quadrat

a di

quadrati

perfetti

mediant

e la

scompos

izione in

fattori

primi

calcola

la radice

quadrat

a

approssi

mata di

un

numero

minore

di 1000

utilizzan

do le

tavole

calcola

la radice

quadrat

a di

Conosce

la

definizi

one di

radice

quadrat

a;

conosce

il

signific

ato di

quadrat

o

perfetto

,

conosce

a

memori

a i primi

10

quadrat

i

perfetti;

a volte

applica

le

propriet

à della

radice

quadrat

a;

general

mente

calcola

la

radice

quadrat

a di

quadrat

i

perfetti

mediant

e la

scompo

sizione

in

fattori

primi

calcola

la

radice

quadrat

a

appross

imata di

un

numero

minore

di 1000

utilizzan

do le

tavole

calcola

Conosce le

proprietà

della radice

quadrata;

sa calcolare

la radice

quadrata di

un numero

compreso

tra 1.001 e

1.000.000

utilizzando

le tavole;

sa calcolare

la radice

quadrata di

numeri

naturali

applicando

l’algoritmo

calcolare la

radice

quadrata di

semplici

espressioni

con le

frazioni e

con le

potenze

Conosce e

comprende

il

significato

di numero

irrazionale

Sa

individuare

l’utilizzo

non

corretto

della radice

quadrata e

delle

proprietà

Calcolare la

radice

quadrata di

un numero

decimale

mediante le

tavole;

calcola la

radice

quadrata di

un numero

decimale

mediante

l’algoritmo

e sa

eseguire la

prova

calcola il

valore della

radice

quadrata di

una

espressione

Sa

individuare

con

sicurezza

utilizzi non

corretti

della radice

quadrata e

delle

proprietà

Calcola il

valore della

radice

quadrata di

espressioni

complesse

Calcola il

valore di

espressioni

con numeri

irrazionali

Individua

procedimen

ti non

corretti

204

primi

Non

calcola

la

radice

quadrat

a

appross

imata

di un

numero

minore

di 1000

utilizza

ndo le

tavole

Non

calcola

la

radice

quadrat

a di

semplic

i

espress

ioni con

le

frazioni

semplici

espressi

oni con

le

frazioni

la

radice

quadrat

a di

semplici

espressi

oni con

le

frazioni

Rapporti e

proporzio

ni

Il concetto

di rapporto

e i termini

di un

rapporto;

Le

proprietà

del

rapporto;

Riduzioni

ed

ingrandime

nti in

scala;

i termini di

una

proporzion

e

le

proprietà

di una

proporzion

e

Non

conosce

il

concett

o di

rapport

o, la

sua

definizi

one ;

Non

conosce

i

termini

del

rapport

o;

Non

conosce

il

signific

ato di

rapport

o fra

grandez

ze

omogen

ee e

non

omogen

ee,

Non

calcola

il

rapport

o

diretto

e

inverso

Conosce

il

concetto

di

rapport

o, la sua

definizio

ne ;

Conosce

i termini

del

rapport

o;

Non

sempre

calcola il

rapport

o diretto

e

inverso

tra due

numeri ;

Insicuro

nell’appl

icare la

nozione

di

rapport

o a

semplici

problemi

Non

sempre

calcola il

rapport

o tra

due

Conosce

il

concett

o di

rapport

o, la sua

definizi

one ;

Conosce

i termini

del

rapport

o;

Conosce

il

signific

ato di

rapport

o fra

grandez

ze

omogen

ee e non

omogen

ee,

calcola

il

rapport

o

diretto

e

inverso

tra due

numeri ;

calcola

un

termine

del

Comprende

il

significato

di

grandezze

commensur

abili e

incommens

urabili e le

riconosce;

calcola il

rapporto

tra elementi

di figure

piane

utilizza le

scale di

ingrandime

nto e di

riduzione

calcola il

rapporto

tra

grandezze

non

omogenee e

lo esprime

nella

corretta

unità di

misura;

conosce le

proprietà

delle

proporzioni

e le applica

per ricavare

altre

riconosce

due

grandezze

commensur

abili e

incommens

urabili e

individua il

sottomultip

lo comune;

utilizza la

nozione di

rapporto in

riproduzioni

in scala di

piante,

mappe,

cartine

geografiche

comprende

il

significato

fisico dei

principali

rapporti di

grandezze

non

omogenee

(velocità,

peso

specifico..);

risolve

proporzioni

applicando

le varie

proprietà ;

Applica le

proporzioni

Costruisce

esempi

geometrici

di

grandezze

incommens

urabili

Applica la

nozione di

rapporto

alla

risoluzione

di problemi

con

grandezze

fisiche

(spazio,

velocità,

tempo,

peso

specifico..)

Applica le

proporzioni

alla

risoluzione

di

complessi

problemi

geometrici

205

tra due

numeri

e non

ne

compre

nde il

signific

ato;

Non

calcola

un

termine

del

rapport

o

conosce

ndo il

valore

del

rapport

o e

dell’altr

o

termine

;

Non

applica

la

nozione

di

rapport

o a

semplic

i

proble

mi

Non

calcola

il

rapport

o tra

due

segmen

ti

Non

utilizza

le scale

di

ingrand

imento

e di

riduzion

e per

ricavar

e la

misura

reale

Non

conosce

il

signific

ato di

proporz

ione e i

suoi

segment

i

Conosce

parzialm

ente il

significa

to di

proporzi

one e i

suoi

termini

Non

sempre

sa

applicar

e la

propriet

à

fondam

entale

per

ricavare

il

termine

incognit

o in

semplici

proporzi

oni e in

proporzi

oni

continue

rapport

o

conosce

ndo il

valore

del

rapport

o e

dell’altr

o

termine;

applica

la

nozione

di

rapport

o a

semplici

problem

i

calcola

il

rapport

o tra

due

segmen

ti

conosce

il

signific

ato di

proporzi

one e i

suoi

termini

applica

la

propriet

à

fondam

entale

per

ricavare

il

termine

incognit

o in

semplici

proporzi

oni e in

proporzi

oni

continu

e

proporzioni;

risolve

proporzioni

i cui termini

sono

espressi

mediante

espressioni

applicando

la proprietà

fondament

ale

Sa calcolare

due numeri

a e b noti

a+b e a=

(m/n)b

applicando

le tecniche

di calcolo

delle

proporzioni

Sa calcolare

due numeri

a e b noti a-

b e a=

(m/n)b

applicando

le tecniche

di calcolo

delle

proporzioni

Risolve le

catene di

rapporti

alla

risoluzione

di problemi

geometrici

206

termini

Non

applica

la

proprie

fondam

entale

per

ricavar

e il

termine

incogni

to in

semplic

i

proporz

ioni e in

proporz

ioni

continu

e

La

proporzio

nalità

Le

grandezze

direttamen

te e

inversame

nte

proporzion

ali;

il problema

del tre

semplice(di

retto e

inverso);

i problemi

di

ripartizion

e semplice

e

composta;

il concetto

di

percentual

e;

i problemi

di

matematic

a

finanziaria

Non

disting

ue

grandez

ze

costant

i da

grandez

ze

variabil

i;

Non

disting

ue

funzioni

empiric

he da

funzioni

matem

atiche;

Non

costruis

ce il

grafico

cartesi

ano di

funzioni

empiric

he data

la

tabella

dei

valori;

Non

disting

ue

coppie

di

grandez

ze

diretta

mente

proporz

ionali e

inversa

mente

proporz

Distingu

e con

difficolt

à

grandez

ze

costanti

da

grandez

ze

variabili;

Aiutato

distingu

e

funzioni

empirich

e da

funzioni

matema

tiche;

costruis

ce il

grafico

cartesia

no di

funzioni

empirich

e data

la

tabella

dei

valori;

aiutato

distingu

e coppie

di

grandez

ze

direttam

ente

proporzi

onali e

inversa

mente

proporzi

onali;

General

mente

distingu

e

grandez

ze

costanti

da

grandez

ze

variabili

;

distingu

e

funzioni

empiric

he da

funzioni

matema

tiche;

costruis

ce il

grafico

cartesia

no di

funzioni

empiric

he data

la

tabella

dei

valori;

in modo

parziale

distingu

e coppie

di

grandez

ze

diretta

mente

proporzi

onali e

inversa

mente

proporzi

onali;

Conosce

le

definizio

ni di

grandez

ze

direttam

ente e

inversa

mente

proporzi

onali e

degli

indici di

matema

tica

finanzia

ria

Costruis

ce la

tabella

dei

valori di

una

proporzi

onalità

diretta e

inversa

assegna

to il

coefficie

nte e

disegna

il grafico

e scrive

la legge

matema

tica;

Ricava

la legge

matema

tica

dalla

lettura

di un

diagram

ma

Riconos

ce la

legge di

proporzi

onalità

nelle

principa

li leggi

fisiche

compre

ndendo

ne il

significa

to e ne

disegna

il

grafico

-risolve

problem

i di

ripartizi

one

diretta

e

inversa

imposta

ndo

catene

di

rapporti

;

costruis

ce

aerogra

mmi a

settori

circolari

data un

una

tabella

di valori

risolve

problem

i di

matema

tica

finanzia

Risolve

comples

si

problem

i del tre

semplic

e e di

ripartizi

one

diretta

e

inversa

Risolve

articola

ti

problem

i di

matema

tica

finanzia

ria

207

ionali;

Non

costruis

ce il

grafico

cartesi

ano

della

proporz

ionalità

diretta

e

inversa

con

tabella

dei

valori

assegn

ata

Non

compre

nde il

signific

ato di

percent

uale e

sa

calcolar

e il

tasso

percent

uale, il

valore

parziale

e il

valore

totale

in

semplic

i

proble

mi

Non

compre

nde il

signific

ato di

“Interes

se”,

“Capital

e” e

“period

o di

capitali

zzazion

e”

general

mente

costruis

ce il

grafico

cartesia

no della

proporzi

onalità

diretta e

inversa

con

tabella

dei

valori

assegna

ta

aiutato

compren

de

parzialm

ente il

significa

to di

percentu

ale e

tasso

percentu

ale

applican

doli in

semplici

problemi

costruis

ce il

grafico

cartesia

no della

proporzi

onalità

diretta

e

inversa

con

tabella

dei

valori

assegna

ta

compre

nde

parzial

mente il

signific

ato di

percent

uale e

tasso

percent

uale

applica

ndoli in

semplici

problem

i

cartesia

no

ricavand

o il

coefficie

nte di

proporzi

onalità

Risolve

problemi

del tre

semplice

mediant

e la

rappres

entazion

e

schemat

ica

Risolve

semplici

problemi

di

ripartizi

one

Rappres

enta

grafica

mente

dati

espressi

in

percentu

ale

mediant

e un

areogra

mma a

settori

circolari

Risolve

semplici

problemi

di

matema

tica

finanzia

ria

ria

SPAZIO E

FIGURE

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

L’area

delle

Il concetto

di equivalenza

Il concetto

di

equiscomponi

bilità

Le formule

per calcolare

Non

conosce il

significato

di figure

equivalenti

e la

relazione

tra

Conosce

il

significato

di figure

equivalenti

e la

differenza

tra

Conosce

il

significato

di figure

equivalenti

e la

relazione

tra

Applica

il concetto

di

equivalenz

a nella

risoluzione

di problemi

di

risolve

problemi con

figure

composte;

risolve

problemi con

poligoni con

angoli

Risolve

con

sicurezza

problemi

complessi di

geometria

piana;

Dimostra

208

figure

piane

l’area di un

poligono

Le formule

inverse

congruenza

e

equivalenz

a;

Non

riconosce

figure

equivalenti

;

Non

conosce le

formule

dirette e

inverse per

il calcolo

dell’area;

Non

disegna

con gli

strumenti

le

principali

figure della

geometria

piana

Non

risolve

semplici

problemi di

calcolo

area delle

principali

figure

piane

congruenza

e

equivalenza

;

riconosc

e figure

equivalenti;

conosce

parzialment

e le formule

dirette e

inverse per

il calcolo

dell’area;

disegna

con gli

strumenti,i

n modo

poco

corretto, le

principali

figure della

geometria

piana

se

guidato

risolve

semplici

problemi di

calcolo

area delle

principali

figure

piane

congruenza

e

equivalenz

a;

riconos

ce figure

equivalenti

;

conosce

le formule

dirette e

inverse per

il calcolo

dell’area;

disegna

con gli

strumenti

le principali

figure della

geometria

piana

risolve

semplici

problemi di

calcolo

area delle

principali

figure

piane

geometria

piana;

risolve

problemi di

geometria

piana

usando

formule

dirette e

inverse;

utilizza

correttame

nte la riga,

la squadra

e il

compasso

per il

disegno

delle

figure;

risolve

problemi

nota l’area

A e il

rapporto

fra le

dimensioni

per

semplici

figure

particolari

(30°, 45°, 60°)

descrive il

procediment

o da

utilizzare per

ricavare le

formule delle

aree;

produce

esempi e

relativi alla

congruenza,

equivalenza,

isoperimetria

utilizza

per di piu un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

le proprietà

dei triangoli

con angoli

particolari

(30°, 45°,

60°)

descrive

le proprietà

dell’equivale

nza, della

congruenza

e della

isoperimetri

a utilizzando

il linguaggio

appropriato

(sintetico,

grafico..)

producendo

esempi

significativi

utilizza

costanteme

nte un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

Il

Teorema

di

Pitagora

e le sue

applicazi

oni

l’enunciato

del Teorema

di Pitagora;

le formule

dirette e

inverse;

il Teorema

di Pitagora e i

Poligoni;

Non

conosce

l’enunciato

del

Teorema di

Pitagora;

Non

conosce il

significato

di terna

pitagorica

e non sa

verificarla

Non

conosce le

formule

dirette e

inverse del

teorema di

Pitagora;

Non

risolve

problemi di

calcolo

perimetro e

area di un

triangolo

rettangolo

mediante

l’applicazio

ne del

Teorema di

Pitagora

conosce

l’enunciato

del

Teorema di

Pitagora;

conosce

le formule

dirette e

inverse del

teorema di

Pitagora;

ha

difficoltà a

risolvere

problemi di

calcolo

perimetro e

area di un

triangolo

rettangolo

mediante

l’applicazio

ne del

Teorema di

Pitagora

conosce

l’enunciato

del

Teorema di

Pitagora;

conosce

il

significato

di terna

pitagorica

e sa

verificarla

conosce

le formule

dirette e

inverse del

teorema di

Pitagora;

risolve

semplici

problemi di

calcolo

perimetro e

area di un

triangolo

rettangolo

mediante

l’applicazio

ne del

Teorema di

Pitagora

conosc

e il

significato

di terna

primitiva e

terna

derivata e

sa

ricavare

una terna

derivata

risolve

problemi

di calcolo

perimetro

e area di

un

poligono

mediante

l’applicazi

one del

teorema di

Pitagora;

conosc

e le

formule

dirette e

indirette

Applica con

sicurezza il

teorema di

Pitagora alle

figure del piano

per risolvere

problemi di

geometria

piana;

conosce i

metodi per

ricavare terne

pitagoriche

utilizza

prevalentemen

te un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

conosce

la

dimostrazio

ne del

Teorema di

Pitagora;

risolve

con

sicurezza

complessi

problemi di

geometria

piana

scegliendo

di volta in

volta il

procedimen

to che

ritiene più

adatto

utilizza

costanteme

nte un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

La

similitud

ine e i

le

caratteristich

e di una

Non

conosce il

significato

individu

a coppie di

figure

conosce

il

significato

risolve

problemi

di calcolo

conosce gli

enunciati dei

principali

conosce

le

dimostrazio

209

Teoremi

di

Euclide

similitudine;

la

similitudine

nei poligoni;

le

applicazioni

della

similitudine e

il calcolo degli

elementi di

poligoni simili;

i Teoremi

di Euclide

di

similitudin

e.

Non

individua

coppie di

figure

simili;

Non

calcola gli

elementi

corrispond

enti di due

poligoni

simili

Non

risolve

semplici

problemi di

calcolo del

perimetro e

dell’area di

poligoni

simili;

Non

conosce gli

enunciati;

Non

risolve

semplici

problemi di

calcolo

perimetro e

area di

triangoli

con

applicazion

e dei

Teoremi di

Euclide.

simili;

non

sempre

calcola gli

elementi

corrispond

enti di due

poligoni

simili

risolve

elementari

problemi di

calcolo del

perimetro e

dell’area di

poligoni

simili;

conosce

solo gli

enunciati

dei

Teoremi di

Euclide;

non

sempre

risolve

semplici

problemi di

calcolo

perimetro e

area di

triangoli

con

applicazion

e dei

Teoremi di

Euclide.

di

similitudin

e.

individu

a coppie di

figure

simili;

calcola

gli

elementi

corrispond

enti di due

poligoni

simili

risolve

semplici

problemi di

calcolo del

perimetro e

dell’area di

poligoni

simili;

conosce

gli

enunciati;

risolve

semplici

problemi di

calcolo

perimetro e

area di

triangoli

con

applicazion

e dei

Teoremi di

Euclide.

perimetro

e area di

un

poligono

mediante

l’applicazi

one del

teorema di

Pitagora;

conosc

e le

formule

dirette e

indirette

teoremi di

applicazione

della

similitudine

(Teorema della

parallela al

lato di un

triangolo,

Teorema delle

altezze di due

triangoli simili,

Teorema dei

perimetri e

delle aree di

poligoni simili);

applica tali

teoremi alla

risoluzione di

problemi

utilizza

prevalentemen

teun linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

ni dei

Teoremi di

Euclide e dei

Teoremi

della

similitudine;

risolve

con

sicurezza

complessi

problemi di

geometria

piana

scegliendo

di volta in

volta il

procedimen

to che

ritiene più

adatto

utilizza

costanteme

nte un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

RELAZIONI

E

FUNZIONI

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Il Piano

Cartesia

no

Il piano

cartesiano

(I°

quadrante);

Non

conosce

gli

elementi

del piano

cartesiano

e il

significato

dei termini

(riferiment

o, assi,

ascissa,

ordinata);

Non

rappresen

ta un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano

;

Non

determina

le

Conosce

gli elementi

del piano

cartesiano e

il significato

dei termini

(riferimento,

assi,

ascissa,

ordinata);

rapprese

nta un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano;

determin

a le

coordinate

di punti

rappresenta

ti nel piano

cartesiano

Calcola

Conosce

gli elementi

del piano

cartesiano e

il significato

dei termini

(riferimento,

assi,

ascissa,

ordinata);

rapprese

nta un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano;

determin

a le

coordinate

di punti

rappresenta

ti nel piano

cartesiano

Traccia i

Conosce

le principali

definizioni

del piano

cartesiano

Conosce

la formula

delle

distanze e la

applica per

calcolare la

distanza

coppie di

punti;

Rappres

enta nel

piano

cartesiano

linee

spezzate e

ne calcola il

perimetro;

Rappres

enta nel

Rappres

enta nel

paino

cartesiano

circonferenz

e di centro e

raggio

assegnato e

calcola

perimetro e

area

Disegna

figure

simmetriche

rispetto ad

una retta

Rapprese

nta

complesse

figure piane

nel piano

cartesiano e

calcola

perimetro e

area.

210

coordinate

di punti

rappresen

tati nel

piano

cartesiano

Non

calcola la

distanza

tra due

punti in

casi

particolari

(punti

sull’asse c

o sull’asse

y);

Non

Disegna il

punto

medio di

un

segmento

e non ne

calcola le

coordinate

Non

rappresen

ta nel

piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate.

la distanza

tra due

punti;

Disegna

il punto

medio di un

segmento e

ne calcola le

coordinate

Rappres

enta nel

piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate.

punti

simmetrici

di punti

assegnati

rispetto

all’asse x e

all’asse y;

Calcola

la distanza

tra due

punti;

Disegna

il punto

medio di un

segmento e

ne calcola le

coordinate

Rappres

enta nel

piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate.

piano

cartesiano

le principali

figure piane

e ne calcola

il perimetro

e l’area.

Elementi

di

Calcolo

delle

Probabil

ità

Il

significato

di evento

casuale

Il

significato

di eventi

impossibili,c

erti, incerti,

incompatibil

i, compatibili

e

complement

ari

La legge

dei “grandi

numeri”

La

probabilità

di un evento

composto

Non

comprend

e il

significato

di evento

causale o

aleatorio

Non

distingue

tra eventi

probabili e

improbabil

i, certo e

impossibil

e;

Non

conosce la

definizion

e di

probabilit

à

matematic

a e non la

sa

calcolare

in semplici

esempi.

Compren

de il

significato

di evento

causale o

aleatorio

Non

sempre

distingue

tra eventi

probabili e

improbabili,

certo e

impossibile;

Calcola

la

probabilità

esclusivame

nte in

semplici

esempi e se

guidato.

Compren

de il

significato

di evento

causale o

aleatorio

Distingue

tra eventi

probabili e

improbabili,

certo e

impossibile;

Conosce

la

definizione

di

probabilità

matematica

e la sa

calcolare in

semplici

esempi.

Compren

de il

significato

di eventi

incompatibil

i,

compatibili,

complement

ari

Conosce

le proprietà

di eventi

complement

ari e

incompatibil

i;

Individua

eventi

compatibili,

incompatibil

i e

complement

ari e ne

calcola la

probabilità

Conosce

il significato

di

probabilità

composta e

probabilità

condizionat

a

È in

grado di

distinguere

eventi

dipendenti e

eventi

indipendenti

Conosce

il teorema

della

probabilità

composta e

lo applica

alla

risoluzione

di problemi

Risolve

con sicurezza

complessi

problemi di

calcolo delle

probabilità

scegliendo di

volta in volta

il

procedimento

che ritiene

più adatto e

la modalità di

rappresentaz

ione più

idonea;

Utilizza

costantemen

te un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

211

MATEMATICA CLASSE TERZA

IL

NUME

RO

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

L’INSIE

ME R

DEI

NUMERI

RELATI

VI

Gli insiemi

Z, Q, R

La

rappresentaz

ione grafica

dei numeri

relativi

Le

quattro

operazioni

con i numeri

relativi

Le

potenze e le

radici con i

numeri

relativi

Non

conosce il

significato

di numero

relativo;

Non

produce

esempi di

grandezze

esprimibili

con numeri

relativi;

Non

rappresent

a sulla

retta

orientata

numeri

interi,

decimali,

irrazionali

relativi;

Non

determina

l’immagine

sulla retta

reale di

numeri

relativi;

Non

conosce le

caratteristi

che dei

numeri

relativi ;

Non

riconosce

coppie di

numeri

concordi,

discordi,

opposti;

Non

determina

un

ordinament

o crescente

e

decrescente

di numeri

relativi;

Non

esegue le 4

operazioni

con numeri

relativi

interi e

frazionari;

Non

esegue la

potenza di

un numero

relativo

Non

Conosce

in parte il

significato

di numero

relativo;

Produce,

con aiuto,

esempi di

grandezze

esprimibili

con numeri

relativi;

Rappres

enta sulla

retta

orientata

numeri

interi;

Determi

na

l’immagine

sulla retta

reale di

numeri

relativi;

Conosce

parzialment

e le

caratteristic

he dei

numeri

relativi ;

Riconosc

e coppie di

numeri

concordi,

discordi,

opposti;

Determi

na

parzialment

e un

ordinament

o crescente

e

decrescente

di semplici

numeri

relativi;

Esegue

solo

parzialment

e le 4

operazioni

con numeri

relativi

interi e

frazionari;

Esegue

con aiuto

semplici

potenze di

un numero

relativo

Conosce

il significato

di numero

relativo;

Produce

esempi di

grandezze

esprimibili

con numeri

relativi;

Rappres

enta sulla

retta

orientata

numeri

interi,

decimali

relativi;

Determi

na

l’immagine

sulla retta

reale di

numeri

relativi;

Conosce

le

caratteristic

he dei

numeri

relativi ;

Riconosc

e coppie di

numeri

concordi,

discordi,

opposti;

Determi

na un

ordinament

o crescente

e

decrescente

di semplici

numeri

relativi;

Esegue

le 4

operazioni

con numeri

relativi

interi e

frazionari;

Esegue

semplici

potenze di

un numero

relativo

Esegue

semplici

espressioni

con i numeri

relativi

(interi e

Definisc

e

adeguatam

ente

termini e

proprietà

relativi alle

operazioni;

conosce

il

significato

di somma

algebrica.

Esegue

la somma

algebrica

graficamen

te

Conosce

e definisce

gli Insiemi

Z, Q, I ed R

Conosce

le proprietà

delle

potenze;

Esegue

espressioni

con le

quattro

operazioni e

con le

potenze

Calcola le

potenze ad

esponente

negativo

Conosce il

significato di

radice

quadrata di un

numero

relativo

Risolve

espressioni

con potenze di

numeri relativi

Calcola il

valore di

espressioni

sotto il segno

di radice

Calcola

complesse

espressioni

con numeri

relativi

applicando le

conoscenze

acquisite

Conosce il

significato di

radice di un

numero

relativo.

Calcola

espressioni

con numeri

irrazionali

212

esegue

semplici

espressioni

con i

numeri

relativi

(interi e

frazioni)

Esegue

con aiuto

semplici

espressioni

con i numeri

relativi

(interi e

frazioni)

frazioni)

IL

CALCOL

O

LETTER

ALE

Espressio

ni letterali e

monomi

Le

operazioni

con i monomi

I polinomi

Le

operazioni

con i

polinomi

I prodotti

notevoli

Non

calcola il

valore di

semplici

espressioni

letterali

Non

individua

monomi

simili e

opposti

Non

esegue la

moltiplicazi

one, la

divisione

tra due

monomi;

Non

esegue

semplici

espressioni

con i

monomi

Non

esegue le 4

operazioni

con i

polinomi

(somma

algebrica ,

prodotto,

divisione

per un

monomio, )

Non

calcola

semplici

espressioni

con i

polinomi

Calcola il

valore di

semplici

espressioni

letterali

Individu

a monomi

simili e

opposti

Esegue

semplici

moltiplicazi

oni,

divisioni

tra due

monomi;

Esegue

semplici

espressioni

con i

monomi

Conosce

le

caratteristic

he dei

polinomi;

Insicuro

nell’eseguir

e le 4

operazioni

con i

polinomi

(somma

algebrica ,

prodotto,

divisione

per un

monomio, )

calcola

semplicissi

me

espressioni

con i

polinomi

Calcola il

valore di

semplici

espressioni

letterali

Conosce

le

caratteristic

he dei

monomi

(coefficiente

, parte

letterale,

grado di un

monomio

rispetto ad

una lettera,

grado

complessivo

)

Individu

a monomi

simili e

opposti

Esegue

la

moltiplicazi

one, la

divisione

tra due

monomi;

semplici

potenze di

un

monomio;

Esegue

semplici

espressioni

con i

monomi

Conosce

in modo

generico le

caratteristic

he dei

polinomi;

distingu

e un

polinomio

omogeneo,

ordinato e

completo;

esegue

le 4

operazioni

con i

polinomi

(somma

algebrica ,

prodotto,

divisione

Calcola

il valore di

espressioni

letterali

definisc

e un

monomio e

un

polinomio e

le

caratteristi

che;

calcola

espressioni

con i

polinomi a

coefficienti

frazionari

definisc

e e applica i

prodotti

notevoli

Calcola il

valore di

espressioni

letterali fratte

e interpreta il

risultato

(determinata,

indeterminata

e impossibile)

Calcola

espressioni

con i polinomi

applicando le

conoscenze

acquisite

Applica le

conoscenze

acquisite alla

soluzione di

problemi di

geometria

piana e solida

utilizza

prevalenteme

nteun

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

conosce

l’interpretazi

one

geometrica

dei prodotti

notevoli

Applica

con sicurezza

le

conoscenze

acquisite alla

soluzione di

problemi di

geometria

piana e

solida

scegliendo di

volta in volta

il

procediment

o che ritiene

più adatto e

la modalità

di

rappresentaz

ione più

idonea;

Utilizza

costantemen

te un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

213

per un

monomio, )

calcola

semplici

espressioni

con i

polinomi

LE

EQUAZI

ONI

Le

equazioni

I principi

di

equivalenza

e le relative

conseguenze

La forma

normale di

un’equazione

La

risoluzione di

un’equazione

di primo

grado

La

risoluzione di

particolari

equazioni di

secondo

grado

Non

risolve

semplici

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi e

frazionari;

Non

esegue la

verifica di

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi con

soluzione

positiva e

negativa

Non

sempre

risolve

semplici

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi;

esegue

solo la

verifica di

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi con

soluzione

positiva e

negativa

risolve

semplici

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi e

frazionari;

esegue

la verifica di

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi con

soluzione

positiva e

negativa

Conosce

la forma

normale di

una

equazione

di I° grado

Distingu

e

un’equazion

e

determinat

a da una

indetermina

ta o

impossibile

conosce

il

significato

di equazioni

equivalenti

e riconosce

equazioni

equivalenti;

conosce

i principi di

equivalenza

delle

equazioni;

risolve

equazioni di

I° grado a

coefficienti

interi e

frazionari

ed esegue

la verifica;

Conosce il

significato di

equazione

determinata,

indeterminata

e impossibile

Risolve

equazioni di I

grado a forma

intera

Risolve

particolari

equazioni di

II grado

(equazioni

prive del

termine di I°

grado,

equazioni

date dal

prodotto di

due polinomi

di I° grado)

Conosce

la legge di

annullament

o del

prodotto

PENSIERO

RAZIONAL

E

CONOSCEN

ZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

RISOLUZIO

NE DI

PROBLEMI

MEDIANTE

EQUAZION

I

meto

do

algebric

o di

risoluzio

ne dei

problemi

Non

applica le

conoscenz

a alla

risoluzione

di semplici

problemi

A volte

applica le

conoscenze

alla

risoluzione

di semplici

problemi

Applica

le

conoscenze

alla

risoluzione

di semplici

problemi

Formalizz

a le fasi del

metodo

algebrico e

le applica

per

determinare

la soluzione

di semplici

problemi di

geometria

piana

Applica le

conoscenze

acquisite per

risolvere

problemi

aritmetici e di

geometria

piana e solida

Esegue il

confronto tra il

metodo

algebrico e

quello

aritmetico

Esegue la

discussione

delle soluzioni

determinate

algebricamente

utilizza

Applica

con sicurezza

le conoscenze

acquisite alla

soluzione di

complessi

problemi

scegliendo di

volta in volta

il

procedimento

(aritmetico e

algebrico) che

ritiene più

adatto e la

modalità di

rappresentazi

one più

idonea;

Utilizza

214

prevalentemen

teun linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

costantement

e un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

IL PIANO

CARTESIA

NO

Il

piano

cartesia

no

Non

rappresent

a un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano

;

Non

determina

le

coordinate

di punti

rappresent

ati nel

piano

cartesiano

Non

traccia i

punti

simmetrici

di punti

assegnati

rispetto

all’asse x e

all’asse y,

rispetto

alle

bisettrici

dei

quadranti

e rispetto

all’origine

e non ne

scrive le

coordinate

Non

calcola la

distanza

tra due

punti

Non

disegna il

punto

medio di

un

segmento

e ne

calcola le

coordinate

Non

rappresent

a nel piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate e

ne calcola

il

perimetro.

rapprese

nta un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano;

incerto

nel

determinare

le

coordinate

di punti

rappresenta

ti nel piano

cartesiano

Non

sempre

traccia i

punti

simmetrici di

punti

assegnati

rispetto

all’asse x e

all’asse y;

Calcola la

distanza tra

due punti;

Disegna

con aiuto il

punto medio

di un

segmento e

ne calcola le

coordinate

Rapprese

nta con

difficoltà nel

piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate e

ne calcola il

perimetro.

rapprese

nta un

insieme di

punti nel

piano

cartesiano;

determin

a le

coordinate

di punti

rappresenta

ti nel piano

cartesiano

Traccia i

punti

simmetrici di

punti

assegnati

rispetto

all’asse x e

all’asse y, e

scrive le

coordinate

Calcola la

distanza tra

due punti

Disegna il

punto medio

di un

segmento e

ne calcola le

coordinate

Rapprese

nta nel

piano

cartesiano

semplici

linee

spezzate e

ne calcola il

perimetro.

applica

la formula

delle

distanze per

calcolare la

distanza

coppie di

punti;

Rapprese

nta nel

piano

cartesiano

linee

spezzate e

ne calcola il

perimetro;

Rapprese

nta nel

piano

cartesiano le

principali

figure piane

e ne calcola

il perimetro

e l’area.

Rappresent

a nel paino

cartesiano

circonferenze

di centro e

raggio

assegnato e

calcola

perimetro e

area

Disegna

figure

simmetriche

rispetto ad una

retta

Rappresen

ta complesse

figure piane

nel piano

cartesiano e

calcola

perimetro e

area.

215

SPAZIO E

FIGURE

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

LA

CIRCONFEREN

ZA E IL

CERCHIO

Circonfer

enza,

cerchio e

loro parti

Posizioni

reciproch

e di una

retta e

una

circonfer

enza

Posizioni

reciproch

e di due

circonfer

enza

Angolo al

centro e

angolo

alla

circonfer

enza e

loro

proprietà

Poligono

inscritto

e

poligono

circoscrit

to

Relazioni

tra

raggio di

una

circonfer

enza e

elementi

dei

poligoni

inscrittibi

li,

circoscrit

tibili,

regolari

Non è

in

grado

di

definir

e e

rappre

sentar

e la

circonf

erenza,

il

cerchio

e le

loro

parti

Non

Ricono

sce le

posizio

ni

recipro

che di

una

retta e

una

circonf

erenza

e di

due

circonf

erenze

Non

acquisi

sce i

concett

i di

poligon

o

inscritt

o, di

poligon

o

circosc

ritto e

di

poligon

o

regolar

e,

Non sa

calcola

re

l’area

di un

poligon

o

regolar

e

Non

conosc

e le

formul

e

dirette

e

inverse

Non

sempre

è’ in

grado

di

definir

e in

modo

comple

to e

corrett

o la

circonf

erenza,

il

cerchio

e le

loro

parti

Non

sempre

riconos

ce le

posizio

ni

recipro

che di

una

retta e

una

circonf

erenza

e di

due

circonf

erenze

Appren

de i

concett

i di

angolo

al

centro

e

angolo

alla

circonf

erenza

Non sa

operar

e con i

poligon

i

inscritt

i,

circosc

ritti e

regolar

i.

Non sa

calcola

re

l’area

di un

poligon

o

regolar

E’ in

grado

di

definir

e e

rappre

sentar

e la

circonf

erenza,

il

cerchio

e le

loro

parti

Ricono

sce le

posizio

ni

recipro

che di

una

retta e

una

circonf

erenza

e di

due

circonf

erenze

Appren

de i

concett

i di

angolo

al

centro

e

angolo

alla

circonf

erenza

e loro

proprie

Appren

de i

concett

i di

poligon

o

inscritt

o, di

poligon

o

circosc

ritto e

di

poligon

o

regolar

e,

sa

calcola

re

l’area

di un

conosce

le

regole

per

inscrive

re e

circoscr

ivere un

poligon

o ad

una

circonfe

renza

conosce

le

condizio

ni di

inscrivi

bilità

dei

poligoni

conosce

le

condizio

ni di

circoscr

ivibilità

dei

poligoni

conosce

le

propriet

à dei

poligoni

regolari

risolve

semplici

proble

mi sui

poligoni

inscrivi

bili e

circoscr

ivibili

sa

calcolar

e l’area

di un

poligon

o

circoscr

itto

conosce

le

formule

dirette

e

inverse

per il

calcolo

dell’are

a di un

settore

circolar

e, di un

segmen

to

conosce il

significato

di π

conosce le

definizioni

di rette

tangenti, e

secanti a

duna

circonferen

za

conosce le

definizioni

di

circonferen

ze tangenti,

secanti,

esterne e le

relative

condizioni

analitiche

applica la

proporzioni

per ricavare

l’area del

settore

circolare e

la

lunghezza

di un arco

di

circonferen

za

applica le

conoscenze

acquisite

per la

risoluzione

di problemi

utilizza

prevalente

menteun

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

conosce

le

dimostra

zioni

della

formula

per il

calcolo

dell’area

di un

poligono

circoscrit

to;

compren

de e

descrive

la

formula

per il

calcolo

dell’area

del

cerchio

come

limite

delle

aree dei

poligoni

inscritti;

conosce

e

descrive

i

procedim

enti per

ricavare

l’area del

segment

o

circolare

e di una

corona

circolare

Applica

con

sicurezza

le

conoscen

ze

acquisite

alla

soluzion

e di

compless

i

problemi

sceglien

do di

volta in

volta il

procedim

ento

(aritmeti

co e

algebrico

) che

ritiene

216

per il

calcolo

della

lunghez

za della

circonf

erenza

e

dell’are

a del

cerchio

Non

risolve

semplic

i

proble

mi

relativi

al

cerchio

e alla

circonf

erenza

e

Conosc

e solo

le

formul

e

dirette

per il

calcolo

della

lunghez

za della

circonf

erenza

e

dell’are

a del

cerchio

risolve

solo se

guidat

o

semplic

i

proble

mi

relativi

al

cerchio

e alla

circonf

erenza

poligon

o

regolar

e

conosc

e le

formul

e

dirette

e

inverse

per il

calcolo

della

lunghez

za della

circonf

erenza

e

dell’are

a del

cerchio

risolve

semplic

i

proble

mi

relativi

al

cerchio

e alla

circonf

erenza

circolar

e e di

una

corona

circolar

e

applica

le

conosce

nze

acquisit

e per la

risoluzi

one di

semplici

proble

mi

più

adatto e

la

modalità

di

rapprese

ntazione

più

idonea;

Utilizza

costante

mente

un

linguaggi

o grafico

e

sintetico

corretto

RETTE E

PIANI NELLO

SPAZIO

Piani

nello

spazio

Rette

complan

are e

rette

sghembe

Posizioni

reciproch

e di due

rette , di

due piani,

di retta e

piano

Angoli

diedri,

sezione

normale

di un

diedro

Non

conosc

e le

posizio

ni

recipro

che di

due

rette,

di due

piani ,

di retta

e piano

Conosc

e

parzial

mente

le

posizio

ni

recipro

che di

due

rette,

di due

piani ,

di retta

e piano

Conosc

e

generic

amente

le

posizio

ni

recipro

che di

due

rette,

di due

piani ,

di retta

e piano

Conosce

le

definizi

oni

degli

enti

dello

spazio

Applica

le

conosce

nze

acquisit

e per

risolver

e

semplici

<proble

mi

applica le

conoscenze

acquisite

per la

risoluzione

di problemi

utilizza

prevalente

menteun

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

Applica

con

sicurezza

le

conoscen

ze

acquisite

alla

soluzion

e di

compless

i

problemi

sceglien

do di

volta in

volta il

procedim

ento che

ritiene

più

adatto e

la

modalità

di

rapprese

ntazione

più

idonea;

Utilizza

costante

mente

un

linguaggi

o grafico

e

sintetico

217

corretto

I POLIEDRI I poliedri:

generalità

Il prisma, il

cubo, Il

parallelepipe

do, la

piramide:

caratteristic

he, area,

volume

Non

disting

ue i

poliedri

dai

solidi

di

rotazio

ne

Non

conosc

e i

poliedri

e non

sa

individ

uare le

loro

caratte

ristiche

Non

conosc

e il

concett

o di

estensi

one di

un

solido

e il

signific

ato di

solidi

equival

enti

Non

conosc

e il

concett

o di

volume

di un

solido

Non

conosc

e il

concett

o di

superfi

cie

lateral

e e

totale

Non

conosc

e le

formul

e

Disting

ue i

poliedri

dai

solidi

di

rotazio

ne

Conosc

e i

poliedri

, ma

non sa

individ

uare le

loro

caratte

ristiche

Non

conosc

e il

concett

o di

estensi

one di

un

solido

e non

sempre

compre

nde il

signific

ato di

solidi

equival

enti

Conosc

e il

concett

o di

volume

di un

solido

Conosc

e il

concett

o di

superfi

cie

lateral

e e

totale

Conosc

e solo

le

formul

e

dirette

Disting

ue i

poliedri

dai

solidi

di

rotazio

ne

Conosc

e i

poliedri

e saper

individ

uare le

loro

caratte

ristiche

Conosc

e il

concett

o di

estensi

one di

un

solido

e

compre

nde il

signific

ato di

solidi

equival

enti

Conosc

e il

concett

o di

volume

di un

solido

Conosc

e il

concett

o di

superfi

cie

lateral

e e

totale

Conosc

e le

formul

e

dirette

e non

sempre

quelle

inverse

Distingu

e

poliedri

convess

i da

poliedri

concavi

e

saperne

la

definizi

one

Conosce

e

applica

la

relazion

e di

Eulero

Risolve

proble

mi di

calcolo

superfic

ie

laterale

, totale

e

volume

e di

applica

zione

del

concett

o di

equival

enza

Risolve

proble

mi di

applica

zione

del

peso

specific

o

Risolve

semplici

proble

mi di

calcolo

superfic

ie e

volume

con

solidi

compos

ti

Conosce le

definizionI

relative ai

poliedri e

agli enti.

applica le

conoscenze

acquisite

per la

risoluzione

di problemi

utilizza

prevalente

menteun

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

Applica

con

sicurezza

le

conoscen

ze

acquisite

alla

soluzion

e di

compless

i

problemi

sceglien

do di

volta in

volta il

procedim

ento che

ritiene

più

adatto e

la

modalità

di

rapprese

ntazione

più

idonea;

Utilizza

costante

mente

un

linguaggi

o grafico

e

sintetico

corretto

218

dirette

e

inverse

per il

calcolo

della

superfi

cie

lateral

e,

totale

e del

volume

dei

solidi

Non

risolve

semplic

i

proble

mi di

calcolo

superfi

cie

lateral

e,

totale,

volume

e peso.

per il

calcolo

della

superfi

cie

lateral

e,

totale

e del

volume

dei

solidi e

le

applica

solo in

contest

i noti.

Risolve

semplic

i

proble

mi di

calcolo

superfi

cie

lateral

e,

totale,

volume

e peso

in

modo

non

sempre

corrett

o.

per il

calcolo

della

superfi

cie

lateral

e,

totale

e del

volume

dei

solidi

Risolve

semplic

i

proble

mi di

calcolo

superfi

cie

lateral

e,

totale,

volume

e peso.

I SOLIDI DI

ROTAZIONE

I solidi di

rotazione:

generalità

Il cilindro, il

cono, la

sfera:

caratteristic

he, area,

volume

Non

conosc

e i

solidi

di

rotazio

ne e

non sa

individ

uare le

loro

caratte

ristiche

Non Sa

calcola

re

l’area

lateral

e,

totale

e il

volume

Conosc

e i

poliedri

, ma

non sa

individ

uare le

loro

caratte

ristiche

Conosc

e solo

le

formul

e

dirette

per il

calcolo

della

superfi

cie e

del

volume

dei

solidi

Risolve

semplic

i

proble

mi di

calcolo

superfi

cie,

volume

Conosc

e i

poliedri

e saper

individ

uare

parzial

mente

le loro

caratte

ristiche

Conosc

e le

formul

e

dirette

e

parzial

mente

quelle

inverse

per il

calcolo

della

superfi

cie e

del

volume

dei

solidi

Risolve

semplic

i

proble

Risolve

proble

mi di

calcolo

superfic

ie e

volume

e di

applica

zione

del

concett

o di

equival

enza

Risolve

proble

mi di

applica

zione

del

peso

specific

o

Risolve

semplici

proble

mi di

calcolo

superfic

ie e

volume

con

solidi

Conosce le

definizionI

relative ai

poliedri e

agli enti.

Applica le

conoscenze

acquisite

per la

risoluzione

di problemi

utilizza

prevalente

menteun

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

Applica

con

sicurezza

le

conoscen

ze

acquisite

alla

soluzion

e di

compless

i

problemi

sceglien

do di

volta in

volta il

procedim

ento che

ritiene

più

adatto e

la

modalità

di

rapprese

ntazione

più

idonea;

Utilizza

costante

mente

un

linguaggi

219

, peso

in

modo

non

sempre

corrett

o.

mi di

calcolo

superfi

cie,

volume

, peso

compos

ti

o grafico

e

sintetico

corretto

DATI E

PREVISIO

NI

CONOSCENZE

(SAPERE)

ABILITÀ (SAPER FARE)

4 5 6 7 8 9 - 10

Element

i di

Statisti

ca

Le fasi di

una

ricerca

statistica

L’elabora

zione dei

dati

I vari tipi

di

rapprese

ntazione

grafica

Il

significat

o di

media

aritmetic

a, moda e

mediana

Non

comp

rende

la

differ

enza

tra

rileva

ment

o per

censi

ment

o e

rileva

ment

o per

campi

one;

Non

conos

ce il

signif

icato

di

frequ

enza

assol

uta,

relati

va e

perce

ntual

e;

Non

comp

rende

il

signif

icato

di

media

aritm

etica,

moda

e

media

na

Compren

de in modo

frammentar

io la

differenza

tra

rilevamento

per

censimento

e

rilevamento

per

campione;

Non

conosce il

significato

di frequenza

assoluta,

relativa e

percentuale;

Non

comprende

il significato

di media

aritmetica,

moda e

mediana

conosc

e le fasi di

una

statistica;

compre

nde la

differenza

tra

rilevament

o per

censiment

o e

rilevament

o per

campione;

conosc

e

parzialmen

te il

significato

di

frequenza

assoluta,

relativa e

percentual

e e la sa

calcolare

solo in

semplici

esempi;

compre

nde il

significato

di media

aritmetica,

moda e

mediana e

non

sempre li

sa ricavare

da una

tabella di

dati

rapprese

nta

insiemi di

dati

mediante

tabelle a

doppia

entrata,

istogram

mi,

areogra

mmi ;

ricava/ca

lcola

dalla

lettura di

un

grafico i

principali

indici

statistici

legge

tabelle di

dati e

grafici e

sa

ricavare

le

informazi

oni più

significat

ive;

imposta

un’indagi

ne

statistica

raccoglien

do i dati,

sistema i

dati in

una

tabella e

calcola

tutti i

valori

significati

vi

possibili;

confronta

e discute i

risultati

ottenuti

imposta

articolare

indagini

statistich

e,

scegliendo

il metodo

di

rappresen

tazione

grafica

più idoneo

per la

presentazi

one dei

risultati;

utilizza

costantem

ente un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

Element

i di

Calcolo

delle

Probabi

lità

Il

significat

o di

evento

casuale

Il

significat

Non

comp

rende

il

signif

icato

di

Compren

de solo

parzialm

ente il

significa

to di

evento

Compre

nde il

signific

ato di

evento

causale

o

Compren

de il

significat

o di

eventi

incompat

ibili,

Conos

ce il

signifi

cato di

proba

bilità

compo

Risolve

con

sicurezza

complessi

problemi

di calcolo

delle

220

o di

eventi

impossibi

li, certi,

incerti,

incompat

ibili,

compatib

ili e

complem

entari

La legge

dei

“grandi

numeri”

La

probabili

tà di un

evento

compost

o

event

o

causa

le o

aleat

orio

Non

distin

gue

tra

event

i

proba

bili e

impro

babili,

certo

e

impos

sibile;

Non

conos

ce la

defini

zione

di

proba

bilità

mate

matic

a e

non

sa

calcol

arla

in

sempl

ici

esem

pi.

Non

calcol

a la

proba

bilità

in

sempl

ici

esem

pi

Non

applic

a le

conos

cenze

acqui

site in

sempl

ici

probl

emi

causale

o

aleatorio

Non

sempre

distingu

e tra

eventi

probabili

e

improba

bili,

certo e

impossib

ile;

Conosce

sommari

amente

la

definizio

ne di

probabili

matemat

ica e la

sa

calcolare

in

semplici

esempi.

Calcola

la

probabili

tà solo

in

semplici

esempi

Applica

le

conosce

nze

acquisite

in

semplici

problemi

aleatori

o

Disting

ue tra

eventi

probabi

li e

improb

abili,

certo e

impossi

bile;

Conosc

e la

definizi

one di

probabi

lità

matem

atica e

la sa

calcolar

e in

semplic

i

esempi

esprime

ndola

in

frazion

e,

valore

decimal

e,

percent

uale.

Calcola

la

probabi

lità in

semplic

i

esempi

Applica

le

conosc

enze

acquisit

e in

semplic

i

proble

mi

compatib

ili,

complem

entari

Conosce

le

proprietà

di eventi

complem

entari e

incompat

ibili;

Individua

eventi

compatib

ili,

incompat

ibili e

complem

entari e

ne

calcola la

probabili

sta e

proba

bilità

condiz

ionata

È in

grado

di

distin

guere

eventi

dipend

enti e

eventi

indipe

ndenti

Conos

ce il

teore

ma

della

proba

bilità

compo

sta e

lo

applic

a alla

risoluz

ione di

proble

mi

probabilit

à

scegliendo

di volta in

volta il

procedime

nto che

ritiene più

adatto e

la

modalità

di

rappresen

tazione

più

idonea;

Utilizza

costantem

ente un

linguaggio

grafico e

sintetico

corretto

221

SCIENZE (TUTTE LE CLASSI)

Competenz

a

Descrittore

Area dei

voti fino

al 3

Area del 4 Area del 5 Area del 6 Area del 7 Area dell’8 Area del 9 e

del 10

Conoscenz

a dei

contenuti

Competen

za

assente

Conosce gli

argomenti

in maniera

confusa

È incerto

nell’esposizi

one dei

contenuti

che ha

acquisito in

minima

parte.

Riferisce

nelle linee

essenziali e

in maniera

sostanzialme

nte corretta

gli argomenti

studiati

Riferisce

sugli

argomenti

studiati in

maniera

corretta

Riferisce

sugli

argomenti

studiati in

modo

appropriato

Riferisce

sugli

argomenti

studiati con

ricchezza di

particolari

Osservazio

ni di fatti e

fenomeni

anche con

l’uso degli

strumenti

Competen

za

assente

Osserva

fatti e

fenomeni in

modo

superficiale

e non riesce

a coglierne

gli aspetti

più evidenti

Guidato

osserva

fatti e

fenomeni

cogliendone

solo gli

aspetti

principali

Osserva fatti

e fenomeni

cogliendone

gli aspetti

principali

Osserva

fatti e

fenomeni

utilizzando

alcuni

strumenti

Osserva

fatti e

fenomeni

utilizzando

gli

strumenti

più

adeguati.

Osserva

fatti e

fenomeni in

modo

autonomo

utilizzando

le tecniche

di

osservazion

e e gli

strumenti

più adeguati

e ne rileva

dati sia

quantitativi

che

qualitativi

Formulazio

ne di

ipotesi e

loro

verifica

anche

sperimenta

le

Competen

za

assente

Stenta a

formulare

ipotesi di

interpretazi

oni di

semplici

fatti e

fenomeni

Guidato

formula

ipotesi di

interpretazi

oni di

semplici

fatti e

fenomeni,

eseguendo

semplici

esperimenti

Formula

ipotesi di

interpretazio

ni di fatti e

fenomeni

semplici

eseguendo

semplici

esperimenti

Formula

ipotesi di

interpretazi

one e

realizza

anche

semplici

esperienze

di verifica

Formula

ipotesi di

interpretazi

one e

realizza

anche

esperienze

di verifica

Formula

ipotesi di

interpretazi

one,

progetta e

realizza

anche

semplici

esperienze

di verifica

Comprensi

one ed uso

dei

linguaggi

specifici

Competen

za

assente

Incontra

difficoltà a

comprender

e ed

utilizzare i

linguaggi

specifici

anche

molto

semplici

Non sempre

comprende

e utilizza i

linguaggi

specifici

Utilizza un

linguaggio

semplice ma

corretto

Utilizza i

linguaggi

specifici

Utilizza in

modo

appropriato

i linguaggi

specifici

Utilizza con

padronanza

i linguaggi

specifici

TECNOLOGIA(TUTTE LE CLASSI)

VALUTAZIONE AMBITO COGNITIVO

2.1 Linguaggi 2.2 Logica 2.3 Produzione

2.1 Linguaggi

Voti Descrizione delle competenze

3 -

4

Non organizza il sistema simbolico, non comprende i significati, non riconosce le regole di base.

222

2.2 Logica

Voti Descrizione delle competenze

3 - 4 Non seleziona elementi dalle osservazioni, non classifica, non astrae concetti.

5 –

6

Riconosce gli elementi essenziali, distribuisce in modo accettabile sull’asse spazio-temporale,

ricostruisce procedimenti semplici.

7 –

8

Riferisce conoscenze contestualizzate, stabilisce relazioni, riconosce procedimenti.

9 – 10 Riferisce, in modo pertinente, stabilisce relazioni, le conoscenze in contesti specifici, formula

ipotesi e modelli.

2.3 Produzione

Voti Descrizione delle competenze

3 - 4 Non sceglie i “materiali” e gli strumenti idonei, non sa scegliere le regole adatte alla situazione

produttiva.

5 –

6

Usa discretamente i “materiali”, sa scegliere gli “strumenti”, riconosce le regole adatte alla

situazione produttiva.

7 –

8

Utilizza le caratteristiche dei “materiali” e degli “strumenti”, usa le regole di produzione.

9 – 10 Utilizza, con pertinenza e creatività “materiali” e “strumenti”, valorizza l’uso delle regole.

VALUTAZIONE AMBITO COMPORTAMENTALE

1.1 Rapporto con il lavoro 1.2 Rapporto con l’ambiente 1.3 Rapporto con le persone

1.2 Rapporto con l’ambiente

Voti Descrizione delle competenze

3 - 4 Non rispetta le attrezzature, non usa correttamente gli ambiente, non conosce o non rispetta le

regole.

5 – 6 Talvolta non rispetta le attrezzature, non usa correttamente gli ambiente, non conosce o non

rispetta le regole.

7 – 8 Conserva le attrezzature, rispetta gli ambienti, rispetta le regole.

9 – 10 Conserva accuratamente le attrezzature, rispetta e valorizza gli ambienti, applica le regole

proponendo miglioramenti.

1.3 Rapporto con le persone

Voti Descrizione delle competenze

3 - 4 Si rapporta con difficoltà con i coetanei, non riconosce ruoli e funzioni dei diversi operatori

scolastici, non cura molto se stesso.

5 – 6 Non sempre rispetta il turno di parola, diversifica poco i rapporti in relazione all’interlocutore,

conosce solo in parte i propri interessi e le proprie risorse.

5 –

6

Percepisce e riconosce i singoli “segni”,attribuisce significati espliciti, non sempre si orienta nelle

varie situazioni.

7 –

8

È disponibile ad operazioni connotative (interpretazione), riconosce il sistema simbolico, si orienta

nelle diverse situazioni comunicative.

9–

10

Applica le regole di combinazione del sistema simbolico, opera collegamenti con altri elementi della

realtà culturale di appartenenza, opera contemporaneamente con più sistemi simbolici.

1.1 Rapporto con il lavoro

Voti Descrizione delle competenze

3 - 4 Non si adatta al tipo di lavoro richiesto, non predispone gli strumenti necessari, perde molto tempo

nel passare da un’attività all’altra.

5 –

6

Non sempre si adatta al tipo di lavoro richiesto, predispone gli strumenti necessari solo su

sollecitazione, ha bisogno di tempo nel passare da un’attività all’altra.

7 –

8

Si adatta alle caratteristiche delle diverse discipline, progetta le fasi di lavoro, passa rapidamente

da una disciplina all’altra.

9–

10

Si adatta rapidamente alle condizioni di lavoro proposto, individua rapidamente strumenti e

materiali, elabora con sicurezza e rapidità le risposte.

223

7 – 8 Diversifica i rapporti con i coetanei in relazione all’interlocutore, riconosce i i diversi ruoli degli

operatori scolastici, conosce i propri interessi e le proprie risorse.

9 – 10 Si adatta all’interlocutore ed alle sue caratteristiche, collabora con gli adulti, riconosce le strategie

positive del proprio comportamento.

ARTE (TUTTE LE CLASSI)

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Capacità di osservare -

uso dei linguaggi visivi

specifici

Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e

netta impreparazione, anche a livello elementare e di

base.

3

Osserva con molta difficoltà messaggi visivi ed elementi

della realtà. Non ha assolutamente acquisito la

conoscenza delle principali regole del linguaggio visuale.

4

Osserva con difficoltà messaggi visivi ed elementi della

realtà. Non ha ancora acquisito la conoscenza delle

principali regole del linguaggio visuale.

5

Osserva in modo complessivo messaggi visivi ed elementi

della realtà. Conosce in modo accettabile le principali

regole del linguaggio visuale.

6

Osserva in modo abbastanza dettagliato messaggi visivi

ed elementi della realtà. Conosce in modo abbastanza

dettagliato le principali regole del linguaggio visuale.

7

Osserva in modo dettagliato messaggi visivi ed elementi

della realtà. Conosce in modo dettagliato le principali

regole del messaggio visuale.

8

Osserva in modo completo e dettagliato gli elementi della

realtà. Conosce e applica in modo completo e corretto le

principali regole del linguaggio visuale.

9/10

Conoscenza ed uso

delle tecniche

Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta

impreparazione, anche a livello elementare e di base.

3

Applica con estrema difficoltà le tecniche espressive. Si

esprime con un linguaggio grafico inadeguato.

4

Incontra difficoltà nell’uso delle tecniche in relazione alle

esigenze espressive. Si esprime con un linguaggio grafico

incerto.

5

Sa usare in modo accettabile strumenti e tecniche espressive.

Si esprime con un linguaggio grafico accettabile.

6

Conosce ed applica in modo abbastanza corretto strumenti e

tecniche espressive. Si esprime con un linguaggio grafico

abbastanza accurato.

7

Conosce e applica correttamente strumenti e tecniche

espressive. Si esprime con un linguaggio grafico accurato.

8

Conosce e applica con sicurezza e padronanza strumenti e

tecniche espressive. Si esprime con un linguaggio grafico

preciso e sicuro e rappresenta in modo completo e dettagliato

elementi della realtà.

9/10

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Rappresentazione della

realtà e rielaborazione

personale

Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta

impreparazione, anche a livello elementare e di base.

3

Incontra molta difficoltà nel rappresentare elementi della

realtà e rielabora solo parzialmente i temi proposti.

4

Incontra difficoltà nel rappresentare elementi della realtà e

rielabora i temi proposti in modo elementare e poco

personale.

5

Dimostra qualche incertezza nel rappresentare elementi della

realtà, rielabora i temi proposti anche senza apporti originali.

6

Rappresenta in modo abbastanza dettagliato gli elementi

della realtà e rielabora i temi proposti in modo abbastanza

personale.

7

Rappresenta in modo dettagliato gli elementi della realtà e

rielabora i temi proposti in modo personale.

8

Conosce ed applica in modo completo e corretto le principali 9/10

224

regole del linguaggio visuale. Rappresenta in modo

dettagliato elementi della realtà. Rielabora i temi proposti in

modo personale e originale.

Lettura e conoscenza

della storia dell’arte

Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta

impreparazione, anche a livello elementare e di base.

3

Non sa collocare un’opera d’arte o un messaggio visivo nel

giusto contesto storico e culturale. Utilizza con molta

difficoltà i termini specifici relativi alla storia dell’arte.

4

Incontra difficoltà nel collocare un’opera d’arte o un

messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale.

Utilizza con difficoltà i termini specifici relativi alla storia

dell’arte.

5

Presenta qualche incertezza nel collocare un’opera d’arte o un

messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale. Legge

in modo globale un messaggio visivo o un ‘opera d’arte. Sa

utilizzare solo i principali termini specifici.

6

Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo

abbastanza dettagliato. Sa collocare in modo adeguato

un’opera d’arte nel giusto contesto storico e culturale.

Comprende e utilizza in modo abbastanza corretto i termini

specifici relativi alla storia dell’arte.

7

Sa collocare in modo corretto un’opera d’arte nel giusto

contesto storico e culturale. Legge un messaggio visivo o

un’opera d’arte in modo dettagliato. Comprende e utilizza in

modo corretto i termini specifici relativi alla storia dell’arte.

8

Sa collocare con molta sicurezza un’opera d’arte o un

messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale. Legge

un’opera d’arte in modo corretto e dettagliato. Comprende ed

utilizza in modo corretto e con precisione i termini specifici

relativi alla storia dell’arte.

9/10

MUSICA(TUTTE LE CLASSI)

OBIETTIVI DISCIPLINARI di MUSICA

Cantare e suonare, individualmente e

in gruppo

La pratica musicale, sia vocale sia strumentale, consente

all’alunno di vivere attivamente l’esperienza del “far musica”. Al

pari degli altri ambiti disciplinari, anche l’attività pratica utilizzerà

metodi tendenti all’acquisizione delle conoscenze attraverso

esperienze attive sul suono. L’esecuzione per imitazione delle varie

espressioni musicali proposte, nonché l’ascolto delle stesse,

scomposte nelle componenti ritmiche e melodiche, favoriranno in

modo spontaneo l’interiorizzazione delle tecniche vocali e

strumentali attraverso un procedimento didattico di tipo

induttivo.

Rielaborare materiali sonori I diversi ambiti della disciplina, trattati come momenti

fondamentali di un unico percorso formativo, condurranno

gradatamente l’alunno ad acquisire gli elementi linguistici di base

per giungere alla rielaborazione di materiali sonori e alla

costruzione di espressioni musicali di senso compiuto. Come già

specificato precedentemente, l’esperienza pratica sul suono,

realizzata attraverso l’ascolto e l’esecuzione vocale e strumentale

per imitazione e lettura, porterà gli alunni all’acquisizione

spontanea di tutte quelle nozioni teoriche utili alla realizzazione di

idee originali, non certo prime di concreto significato musicale.

Ascoltare e comprendere le diverse

espressioni musicali

Le attività riguardanti l’ascolto saranno caratterizzate da

un’attenzione verso la cultura non solo musicale del ragazzo. Il

discente sarà guidato ad utilizzare le sue conoscenze in una più

ampia prospettiva operativa tendente a stimolare la

partecipazione attiva attraverso l’analisi di fenomeni sonori e

delle varie espressioni musicali. Partendo dal bagaglio musicale

dell’allievo, in particolare dal mondo della canzone, si giungerà ad

approfondire i contenuti relativi ai diversi generi, in una

dimensione che renderà l’alunno consapevole del vasto panorama

musicale cui può attingere per ampliare le proprie conoscenze.

Gradatamente il ragazzo sarà in grado di appropriarsi di tutti gli

strumenti espressivi e tecnici per “ascoltare” in modo consapevole.

Il percorso comprenderà quindi l’analisi di brani musicali

225

appartenenti ai vari generi, in un contesto formativo

caratterizzato da frequenti collegamenti interdisciplinari.

Decodificare i simboli della scrittura

musicale

Le attività riguardanti la conoscenza del linguaggio specifico

saranno trattate attraverso concrete esperienze musicali mirate

all’acquisizione degli elementi teorici di base.

I diversi settori della materia non saranno sviluppati come

momenti fra loro indipendenti, ma come diversi elementi di un

unico sapere che si estrinseca attraverso la pratica del linguaggio

specifico in tutte le sue forme (educazione dell’orecchio musicale,

ascolto, apprendimento della notazione, pratica vocale e

strumentale, creatività).

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E VALUTAZIONE

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Comprensione ed uso

dei linguaggi

specifici

non si evidenziano elementi accertabili per manifesta

impreparazione anche a livello elementare e di base

3

Comprende e usa la simbologia musicale con difficoltà 4

Comprende e sa usare la simbologia musicale solo se

guidato

5

Comprende e usa la simbologia musicale in modo

accettabile

6

Comprende e usa la simbologia musicale in modo

corretto

7

Comprende e usa la simbologia musicale

consapevolmente

8

Comprende e usa la simbologia musicale con scioltezza e

padronanza

9/10

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Espressione vocale

ed uso dei mezzi

strumentali

non si evidenziano elementi accertabili per manifesta

impreparazione anche a livello elementare e di base

3

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia con difficoltà

4

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia in modo incerto

5

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia in modo non sempre preciso

6

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia in modo corretto

7

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia in modo consapevole

8

Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una

semplice melodia con scioltezza e padronanza

9/10

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Ascolto e

comprensione dei

fenomeni sonori e

dei messaggi

musicali

non si evidenziano elementi accertabili per manifesta

impreparazione anche a livello elementare e di base

3

Riconosce con difficoltà altezza, durata, intensità e

timbro dei suoni

Riconosce, di un brano, l’aspetto ritmico e melodico con

molta difficoltà

4

Sa riconoscere di un suono altezza durata intensità e

timbro solo se guidato

Sa riconoscere di un brano l’aspetto ritmico e melodico

con una certa difficoltà

5

Sa riconoscere di un suono altezza durata intensità e

timbro in modo accettabile

Sa riconoscere di un brano,complessivamente, l’aspetto

ritmico e melodico

6

226

Sa riconoscere in modo corretto altezza durata intensità

e timbro dei suoni

Riconosce di un brano l’aspetto ritmico e melodico in

modo corretto

7

Sa riconoscere, consapevolmente, altezza durata

intensità e timbro dei suoni

Riconosce di un brano l’aspetto ritmico e melodico in

modo consapevole

8

Riconosce, con padronanza, altezza durata intensità e

timbro dei suoni

Sa riconoscere di un brano l’aspetto ritmico e melodico

Con scioltezza e padronanza

9/10

INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE

Rielaborazione

personale di

materiali sonori

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

Con difficoltà

4

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

solo se guidato

5

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

in modo elementare

6

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

in modo corretto

7

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

in modo consapevole

8

Sa intervenire su una data realtà musicale

Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica

con scioltezza e padronanza

9/10

EDUCAZIONE FISICA(TUTTE LE CLASSI)

Competenza Descrittori

Schemi motori

Livello 4-5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10

è in difficoltà a

realizzare

semplici

richieste

motorie e ad

adeguarsi a

semplici

proposte

operati

utilizza

schemi

motori di

base in

situazioni

meccaniche

in maniera

poco

strutturati

utilizza schemi

motori anche se

non sempre con

efficacia e

disinvoltura

motoria

utilizza schemi

motori

complessi in

modo

abbastanza

sicuro e con

certa

disinvoltura

realizza e utilizza

abilità motorie in

modo

personale,produttiv

o e con buona

disinvoltura ed

efficacia

227

Potenziamento

fisiologico

poco incline

nelle attività

specifiche

propone livelli

di prestazione

carenti anche

sotto il profili

esecutivo

incontra

difficoltà a

portare a

termine le

prestazioni

richieste

proponendo

un

rendimento

meccanico

esprime un

adeguato grado di

prestazione

motoria applicando

diligentemente i

contenuti specifici

mostra una

buona

conoscenza ed

una

responsabile

applicazione

dei contenuti

specifici,

evidenziando

un rendimento

efficace

evidenzia spiccate

attitudini

specifiche, esegue

in modo autonomo

personalizzando il

gesto motorio

Conoscenza

degli obiettivi

e

caratteristiche

proprie

dell’attività

motoria

deve essere

aiutato a

collegare le

conoscenze

strutturali alla

pratica

motoria; si

esprime in

modo incerto

ed

approssimativ

o

conosce in

maniera

superficiale

le relazioni

anatomico

strutturali

legate

all’attività

motoria;

esposizione

poco

appropriata e

sicura

conosce in modo

accettabile gli

aspetti strutturali

e funzionali legati

all’attività motoria;

si esprime in modo

corretto

conosce in

modo completo

gli aspetti

anatomico

funzionali

legati

all’attività

motoria ;

esposizione

appropriata

conosce in modo

approfondito e

sicuro gli aspetti

anatomici e

fisiologici e sa

correlarli

all’attività motoria

svolta;

si esprime con

proprietà di

linguaggio

Conoscenza

delle regole

nella pratica

sportiva

evidenzia

conoscenze

parziali riferite

agli aspetti più

elementari

della tecnica e

della

terminologia

propone

conoscenze

settoriali

limitate solo

all’aspetto

descrittivo

delle varie

procedure

metodologich

e

evidenzia

conoscenze

piuttosto

superficiali e

necessita di guida

nell’operare

semplici

collegamenti

tecnico/metodologi

ci

propone un

adeguato livello

conoscitivo

delle tecniche e

della

metodologia

propria dei vari

settori di

attività

possiede

conoscenze

complete,

organiche ed

approfondite, sa

collegare in modo

autonomo le

conoscenze tra i

vari settori di

contenuto

228

Comportament

o ludico

sportivo

denota

incertezza

nell’applicazion

e della tecnica

acquisita e

difficoltà ad

inserirsi

nell’applicazion

e di tattiche

elementari;

non riesce

ancora a

partecipare in

modo

disinvolto e

sciolto

modesta

l’applicazione

della tecnica

che risente di

atteggiament

i

stereotipati,

poco incline

all’aspetto

ludico;

partecipa in

modo

superficiale

applica una tecnica

adeguata in

condizioni tattiche

elementari e

ripetitive; deve

essere incitato alla

partecipazione più

attiva

esprime un

buon livello

tecnico

operativo

proponendo

diligentemente

schemi tattici

poco elaborati;

collabora

spontaneament

e

□□□ applica la tecnica

acquisita in

modo efficace e

personale

collaborando

attivamente e

con

atteggiamento

propositivo al

risultato finale

RELIGIONE (TUTTE LE CLASSI)

COMPETENZE DESCRITTORI

Conosce i

fondamenti

della

Religione

Cattolica

Livello 4-5

( Non

Sufficiente)

Livello 6

( Sufficiente )

Livello 7

( Buono )

Livello 8

( Distinto )

Livello 9-10

( Ottimo )

- L'alunno ha

maturato

conoscenze

parziali.

- Si esprime in

modo non

sempre

coerente e

incontra

difficoltà

nell'utilizzo

del

linguaggio

specifico.

- Ha bisogno di

aiuto per

organizzare il

proprio

lavoro.

- Necessita di

guida per

operare

anche su

processi

semplificati.

- L'alunno ha

maturato

conoscenze

essenziali

anche se

non sempre

sicure.

- Nel

complesso

si esprime in

modo

soddisfacen

te, ma

commette

alcuni

errori.

- Organizza il

proprio

lavoro in

modo

generalmen

te

adeguato.

- Utilizza gli

strumenti in

maniera

parziale.

- L'alunno ha

maturato la

conoscenza

degli elementi

essenziali della

disciplina.

- Si esprime in

modo coerente

e

sostanzialment

e corretto.

- Organizza il

proprio lavoro

con una certa

efficacia.

- Sa usare gli

strumenti

disponibili,

anche se non

sempre in

modo

appropriato.

- L'alunno ha

maturato

conoscenze più

che soddisfacenti

- Si esprime con

correttezza e

adeguata

proprietà

lessicale.

- Organizza il

proprio lavoro in

modo efficace.

- Sa usare

adeguatamente

strumenti e

tecniche.

- L'alunno ha

maturato

conoscenze

complete ed

approfondite,

che sa

rielaborare in

modo personale.

- Si esprime con

sicurezza,

correttezza e

proprietà

lessicale.

- Organizza il

proprio lavoro in

modo efficace e

produttivo.

- Utilizza

autonomamente

gli strumenti e le

tecniche apprese.

229

PARTE OTTAVA. INDICATORI E DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La valutazione del comportamento è un atto collegiale effettuato da

tutti i docenti componenti il Consiglio di Interclasse/Classe. Gli

indicatori sono i seguenti:

1. Impegno e attenzione.

2. Consegna compiti e presenza del materiale scolastico.

3. Rispetto delle regole, degli altri e convivenza civile.

Per la Scuola Secondaria di I grado sarà effettuata una valutazione mensile

del comportamento secondo gli indicatori sopra descritti e ne sarà data

comunicazione alle famiglie qualora si evidenzino situazioni problematiche.

Tale procedura sostituirà il patentino educativo.

Per quanto concerne la comunicazione alle famiglie delle insufficienze che si

rilevano nei Consigli di Classe mensili, essa avverrà attraverso l’invio della

consueta lettera, ma considerati alcuni casi di non ricezione delle missive, si

chiederà alle famiglie comunicazione dell’avvenuta ricezione. Se tale

comunicazione non perverrà al coordinatore entro una settimana, la famiglia

sarà contattata telefonicamente dal coordinatore stesso. Sarà poi possibile

monitorare costantemente il percorso scolastico del proprio figlio attraverso

il libretto on line, di prossima istituzione per tutte le classi di Scuola

Secondaria di I grado dell’Istituto. Sarà effettuato un sondaggio presso le

famiglie per accertare la possibilità delle stesse di accedere al libretto on

line. In caso di impossibilità i genitori sono pregati di informare il

coordinatore affinché possano essere inviate comunicazioni esclusivamente

cartacee e per le vie brevi.

INDICATORI COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA

VOTO DESCRITTORE

SUFFICIENTE

L'alunno, pur conoscendo le regole dell’ambiente scolastico, va sollecitato al

rispetto delle stesse per migliorare il rapporto con compagni ed adulti con

richiami verbali e scritti.

Spesso arriva in ritardo.

A volte ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive

E’ saltuariamente disponibile al dialogo educativo, ma la partecipazione è

incostante.

Il lavoro scolastico è approssimativo.

Deve essere spesso invitato alla partecipazione nell’attività didattica.

Non sempre è munito del materiale necessario.

BUONO

L’alunno usa in modo corretto le strutture e il materiale scolastico, di cui è quasi

sempre munito.

Ha un buon rapporto con i docenti e riconosce i diversi ruoli degli operatori

scolastici.

Rispetta nel complesso le regole e l’ambiente, comprende le caratteristiche delle

diverse discipline e rispetta le consegne.

DISTINTO

L’alunno ha un comportamento responsabile e corretto con compagni, docenti e

personale della scuola.

E’ sempre interessato alle varie attività, vi interviene spontaneamente, rispetta le

consegne che svolge con serietà e regolarità.

Collabora volentieri con compagni ed insegnanti.

Rispetta gli altri e i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.

Rispetta strutture ed è sempre munito del materiale scolastico.

230

Non ha a suo carico alcuna ammonizione o sanzione disciplinare.

OTTIMO

L’alunno collabora attivamente con compagni ed insegnanti.

Offre un apporto proficuo nel dialogo educativo.

Ha capacità organizzative e spontaneamente approfondisce e sviluppa le attività

didattiche proposte.

E’ preciso nella consegne.

INDICATORI COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA I GRADO

VOTO DESCRITTORE

5

L'alunno ha difficoltà a rapportarsi con i coetanei ed i docenti e non riconosce i

ruoli degli operatori scolastici.

Non rispetta le regole e l'ambiente ed è fonte continua di disturbo.

Si assenta per lunghi periodi.

Non si adatta al tipo di lavoro richiesto, non rispetta le consegne ed è privo del

materiale necessario. E' stato oggetto di provvedimenti disciplinari per

inosservanza del Regolamento d’Istituto.

6

L'alunno ha spesso bisogno di essere richiamato al rispetto delle regole.

Non ha pienamente acquisito una piena comprensione e condivisione delle

norme e del loro valore autoregolativo.

Continuamente arriva in ritardo.

Evidenzia ancora difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive e in alcuni

casi è stata necessaria l’irrogazione di richiami e sanzioni disciplinari.

La partecipazione alla vita scolastica è saltuaria e l’interesse è incostante e

settoriale.

Non sempre è munito del materiale necessario.

7

L'alunno, pur conoscendo le regole dell’ambiente scolastico, va sollecitato al

rispetto delle stesse per migliorare il rapporto con compagni ed adulti con

richiami verbali e scritti.

Spesso arriva in ritardo.

E’ disponibile al dialogo educativo, ma la partecipazione è incostante.

Il lavoro scolastico, pur essendo generalmente puntuale, è approssimativo.

Deve essere spesso invitato alla partecipazione nell’attività didattica.

8

L’alunno usa in modo corretto le strutture e il materiale scolastico, di cui è quasi

sempre munito.

Ha un buon rapporto con i docenti e riconosce i diversi ruoli degli operatori

scolastici.

Rispetta nel complesso le regole e l’ambiente, comprende le caratteristiche delle

diverse discipline e rispetta le consegne.

9

L’alunno ha un comportamento responsabile e corretto con compagni, docenti e

personale della scuola.

E’ sempre interessato alle varie attività, vi interviene spontaneamente, rispetta

le consegne che svolge con serietà e regolarità.

Collabora volentieri con compagni ed insegnanti.

Rispetta gli altri e i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.

Rispetta strutture ed è sempre munito del materiale scolastico.

Non ha a suo carico alcuna ammonizione o sanzione disciplinare.

10

L’alunno collabora attivamente con compagni ed insegnanti.

Offre un apporto proficuo nel dialogo educativo.

Ha capacità organizzative e spontaneamente approfondisce e sviluppa le

attività didattiche proposte.

E’ preciso nella consegne.

231

INDIRIZZI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

COMPORTAMENTI DI DISTURBO

Per essi si procederà con:

a) richiamo verbale

b) annotazione sul libretto personale, diario, registro di classe e on line

ANNOTAZIONI DIMINUISCONO IL VOTO DI UNA UNITA'

Eventi NON GRAVI:

1. Ritardo ripetuto e non motivato

2. Disturbo occasionale delle lezioni

3. Mancanza di materiale didattico

4. Mancata esecuzione dei compiti

COMPORTAMENTI di disturbo GRAVI

Per essi si procederà con:

a) annotazione sul registro di classe/on line

b) comunicazione scritta del docente e/o della scuola alla famiglia

DIMINUISCONO IL VOTO DI UNA UNITA' per OGNI EVENTO

Eventi GRAVI:

1 Offesa o turpiloquio al personale della scuola o compagni-

2 Falsificazione della firma dei genitori-

3 Uso del cellulare per telefonare-

4 Scrittura sui banchi e muri-

5. Danneggiamento di oggetti e suppellettili della scuola o dei compagni-

6. Fumare nell'edificio scolastico-

7. Grave disturbo della lezione-

8. Sottrazione di materiale della scuola o dei compagni

COMPORTAMENTI di disturbo GRAVISSIMI

Per essi si procederà con:

a) annotazione sul registro di classe/on line

c) comunicazione scritta del docente e/o della scuola alla famiglia

Dopo la procedura prevista dal reg. ist. la valutazione puo' essere insufficiente.

Eventi GRAVISSIMI:

1 Uso del cellulare per riprese e foto nell'ambito scolastico, con diffusione di vario

genere all'esterno, con violazione della privacy-

2 Azioni di bullismo-

3 Aggressione pianificata-

4 Azione di discriminazione religiosa, etnica, razziale-

L'alunno che dimostra un cambiamento duraturo del proprio comportamento dopo un

evento dei 3 livelli, potrà, a giudizio della maggioranza del Consiglio di Classe. vedere

migliorata la valutazione.

Per favorire atteggiamenti autoregolativi da parte dell’alunno e non esclusivamente

di tipo sanzionatorio esterno, la valutazione del comportamento avverrà non solo

obbligatoriamente all’interno degli scrutini intermedi (febbraio) e finali (giugno), ma

anche in ogni consiglio di classe programmato (dicembre, marzo, maggio). tale

valutazione, che sarà comunicata agli alunni, consentirà agli stessi di porre in essere

232

atteggiamenti migliorativi finalizzati, da una parte alla presa di coscienza dei

comportamenti errati, dall’altra a far elevare il voto riassuntivo quadrimestrale.

Si fa presenta che resta ad insindacabile e motivato giudizio del consiglio di classe

l’esclusione dalle visite guidate e/o viaggi di istruzione degli alunni che hanno

manifestato comportamenti legati agli eventi sopra descritti; seppur un numero

considerevole di “note” (superiori alle 5) possa ipotecare seriamente la

partecipazione degli alunni alle gite, resta di fondamentale importanza la gravità

degli eventi commessi.

in sostanza: anche un solo comportamento che si configura come evento grave e/o

gravissimo, oltre a determinare l’irrogazione di un provvedimento disciplinare

secondo quanto prescritto dal regolamento di istituto, può avere come diretta

conseguenza anche l’esclusione dalle visite guidate e viaggi di istruzione.

PARTE NONA. ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE: CRITERI PER LA

DEFINIZIONE DELLE TRACCE, CRITERI PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE E PER IL

COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE.

CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE PROVE SCRITTE DELL’ESAME

PROVA DEFINIZIONE DELLE TRACCE NOTE

Prova di Italiano Le tracce riguarderanno:

1. Una relazione su un’esperienza

scolastica o argomento di

studio.

2. Un testo argomentativo su un

tema di attualità o storico-

letterario.

3. Un testo espositivo afferente

alla sfera personale

Nella prova scritta di

Italiano (4 ore), si avrà

cura di proporre

argomenti vicini agli

interessi degli alunni,

attraverso una

formulazione chiara e

non troppo specifica ,

allo scopo di permettere

a tutti un’adeguata

trattazione.

Prova di Matematica Le tracce riguarderanno quattro

quesiti strutturati su argomenti di:

1. Geometria piana e solida.

2. Aritmetica.

3. Algebra.

4. Scienze (quesiti risolvibili con

procedure matematiche

facendo uso del linguaggio

grafico)

La prova di Matematica

(3 ore), si articolerà in

più sezioni (Geometria,

Algebra e Scienze),

finalizzate a certificare

le competenze logico-

operative di ciascun

alunno.

Prove di Lingue

Comunitarie

Questionario o lettera Le prove di Lingue

Comunitarie (2 ore

ciascuna), si

articoleranno su più

sezioni relative ai diversi

ambiti morfologico-

grammaticali e della

padronanza linguistico-

espressiva, affinché ogni

alunno possa esprimere

le competenze

raggiunte.

Prova Nazionale

I.N.V.A.L.S.I.

Come da >C. M. n. 32/09 e altre

normative di riferimento.

233

CRITERI PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE ITALIANO

1. Correttezza ortografica, sintattica e competenza lessicale 2. Pertinenza alla traccia e coerenza discorsiva. 3. Ricchezza, creatività, originalità dei contenuti.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Lo svolgimento risulta……

L’elaborato/la prova si

presenta/è……..

L’articolazione dell’elaborato si

presenta…..

Pienamente attinente alla traccia 9/10

Attinente/pertinente 8

Sostanzialmente/globalmente

pertinente

7

Parzialmente attinente 6

Non attinente 5

Completamente fuori traccia Inferiore

al 5

L’impostazione generale è…

Originale e ben articolata/coerente a

livello ideativo e narrativo

9/10

Organicamente strutturata 8

Ben strutturata/strutturata in modo

adeguato

7

Adeguatamente

strutturata/sufficientemente

strutturata

6

Disorganica 5

Non coerente Inferiore

al 5

L’esposizione presenta un

linguaggio/registro

linguistico/lessico (coesione)…..

Ricco ed appropriato/Adeguato alla

tipologia richiesta

9/10

Ben articolato; funzionale al contesto 8

Appropriato alla tipologia testuale

richiesta

7

Sufficientemente corretto 6

Semplice 5

Confuso – approssimativo - elementare Inferiore

al 5

L’elaborato, dal punto di vista

orto-sintattico risulta…

Corretto e rivela padronanza nell’uso

dei connettivi logici e dei periodi

complessi

9/10

Corretto e ben strutturato dal punto di

vista sintattico

8

Corretto dal punto di vista sintattico 7

Nel complesso corretto 6

Poco corretto 5

scorretto Inferiore

al 5

L’elaborato presenta un’analisi

dei contenuti /uno sviluppo

argomentativo…

Approfondito alla tematica proposta,

in cui sono evidenziate capacità di

analisi e maturità di pensiero critico.

9/10

Originale 8

Esauriente nelle sue parti, rispetta i

requisiti richiesti

7

Nel complesso adeguata 6

Approssimativa 5

Confuso/incompleto/superficiale Inferiore

234

al 5

Il candidato dimostra (coerenza)…

Di aver rielaborato in modo coerente

ed articolato l’argomento.

9/10

Di avere una conoscenza approfondita

dell’argomento

8

Un’adeguata conoscenza

dell’argomento

7

Una conoscenza sufficiente

dell’argomento

6

Di conoscere l’argomento in modo

superficiale

5

Di non conoscere l’argomento Inferiore

al 5

La valutazione complessiva

risulta pertanto…

Ottima 9/10

Più che buona 8

Buona 7

Sufficiente/quasi sufficiente/ai limiti

della sufficienza

6

Non pienamente sufficiente 5

Del tutto insufficiente Inferiore

al 5

MATEMATICA

1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato e numero dei quesiti svolti. 2. Tecnica di calcolo 3. Impostazione analitica 4. Rappresentazione grafica 5. Uso del linguaggio specifico

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA

L’elaborato rivela una ….

conoscenza ed applicazione

di formule e proprietà

Esatta 9/10

Corretta 7/8

Accettabile 6/7

Incerta 6/5 e inferiore a 5

L’elaborato rivela una …. nel

procedimento logico

Esattezza 8/9/10

Correttezza 6/7

Incertezza 6/5 e inferiore a 5

L’elaborato rivela una ….

abilità nella

rappresentazione grafica

Esatta 9/10

Corretta 7/8

Accettabile 6/7

Incerta 6/5 e inferiore a 5

L’elaborato rivela una…

forma

Esatta 9/10

Corretta 7/8

Accettabile 6/7

Incerta 6/5 e inferiore a 5

LINGUE COMUNITARIE Questionario:

1. Comprensione del testo 2. Pertinenza delle risposte 3. Correttezza grammaticale, ortografica e lessicale

235

Lettera: 1. Pertinenza del testo 2. Correttezza grammaticale, ortografica e lessicale 3. Ricchezza di contenuti

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI LINGUE COMUNITARIE QUESTIONARIO RISPOSTE APERTE

Comprensione.

Comprensione delle

informazioni richieste

L’alunno ha ricavato tutte le informazioni richieste 10

L’alunno ha compreso la quasi totalità delle

informazioni richieste (90-95%)

9

L’alunno ha compreso la maggior parte delle

informazioni richieste (80-89%)

8

L’alunno ha compreso parte delle informazioni

richieste (70-79%)

7

L’alunno ha compreso il testo nelle sue linee

essenziali (60-69%)

6

Il testo è stato solo parzialmente compreso

(50/59%)

5

Il testo non è stato adeguatamente compreso (0-

50%)

4

Produzione.

Produzione a carattere

personale – uso delle

funzioni

Nel rispondere alle domande ha rielaborato

personalmente le frasi. La produzione personale è

completa e ricca, l’uso della lingua è sempre

adeguato.

10

Nel rispondere alle domande ha usato un

linguaggio solo alle volte personale. La produzione

libera è esaustiva e complessa.

9

Nel rispondere alle domande ha usato un

linguaggio per lo più legato al testo. La produzione

libera è esauriente.

8

Nel rispondere alle domande ha usato le parole

del testo. La produzione libera è completa.

7

Nel rispondere alle domande è rimasto legato al

testo. La produzione libera è essenziale.

6

Nel rispondere alle domande ha usato la lingua del

testo. Il messaggio non è sempre comprensibile, la

produzione personale non è del tutto completa.

5

L’alunno ha ripreso il testo con errori ed in

maniera non adeguata. La produzione personale

non è completa e comprensibile.

4

Conoscenze.

Uso di strutture e lessico

Si rilevano solo lievi imperfezioni ortografiche o

strutturali

10

L’uso delle strutture, del lessico e l’ortografia sono

globalmente corretti

9

La produzione è abbastanza corretta dal punto di

vista lessicale, funzionale e strutturale. Si

evidenziano imperfezioni ortografiche

8

Si evidenziano errori strutturali, funzionali e

lessicali

7

Si evidenziano errori strutturali, funzionali e

lessicali ma il messaggio è per lo più

comprensibile.

6

Si evidenziano numerosi errori strutturali,

funzionali e lessicali

5

L’uso della lingua non è strutturato. Il lessico non

è adeguato.

4

236

QUESTIONARIO RISPOSTE CHIUSE L’alunno ha compreso la totalità delle informazioni richieste 9/10

L’alunno ha compreso la quasi totalità delle informazioni richieste (90-95%) 8

L’alunno ha compreso la maggior parte delle informazioni richieste (80-89%) 7

L’alunno ha compreso parte delle informazioni richieste (70-79%) 6

L’alunno ha compreso il testo nelle sue linee essenziali (60-69%) 5

Il testo è stato solo parzialmente compreso (50-59%) 4

LETTERA

Comprensione.

Sviluppo della traccia,

comprensione della

tipologia testuale.

La traccia è sviluppata in modo esauriente,

completo e personale. La lettera è correttamente

impostata.

9/10

La traccia è sviluppata in modo completo,

completo e personale. La lettera è globalmente

correttamente impostata.

8

La traccia è sviluppata in modo semplice ma ,

completo. L’impostazione della lettera non è

sempre completa o è imprecisa.

7

La traccia è sviluppata nelle sue linee essenziali, in

modo semplice e conciso. L’impostazione della

lettera è carente in alcune sue parti, ma

globalmente rispettata.

6

La traccia non è stata sviluppata in tutti i suoi

punti. L’impostazione della lettera non è

rispettata.

5

La traccia è stata solo parzialmente sviluppata e

non è rispettata la struttura testuale.

4

Produzione.

Adeguatezza delle funzioni

comunicative allo scopo,

ricchezza lessicale e

strutturale

L’uso della lingua è ricco e sempre adeguato alle

situazioni comunicative. Si evidenzia padronanza

lessicale e comunicativa

10

L’uso della lingua è sempre adeguato alle

situazioni comunicative e abbastanza complesso.

9

La produzione è articolata e per lo più adeguata

allo scopo comunicativo

8

La produzione è semplice ma sempre adeguata

allo scopo comunicativo

7

La produzione è essenziale, globalmente adeguata

allo scopo comunicativo

6

La produzione si articola in modo non sempre

comprensibile. Il messaggio non è sempre

chiaramente espresso.

5

Il messaggio non è sempre comprensibile. L’uso di

lessico, funzioni e strutture non è adeguato alla

situazione.

4

Conoscenza.

Correttezza strutturale e

ortografica

Si rilevano solo alcune imperfezioni ortografiche o

lievi errori strutturali. L’ortografia e le strutture

sono corrette.

10

Si evidenzia una più che buona conoscenza del

lessico, strutture e funzioni. Corretta/abbastanza

corretta l’ortografia

9

L’uso del lessico e delle strutture è per lo più

adeguato. Si rilevano lievi errori strutturali che

8

237

non compromettono la comunicazione.

L’uso del lessico è il più delle volte adeguato. Si

rilevano diversi errori strutturali che non

compromettono tuttavia la comunicazione.

L’ortografia non è sempre precisa.

7

L’uso del lessico, delle funzioni e delle strutture

non è sempre corretto, ma il messaggio è quasi

sempre comprensibile.

6

Si evidenziano numerosi errori nell’uso del lessico,

delle funzioni e delle strutture.

5

L’uso delle strutture e del lessico presenta gravi

errori.

4

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

Il colloquio avrà carattere pluridisciplinare e verrà condotto per il

tramite di argomenti di carattere trasversale che il candidato potrà

sviluppare impiegando ed integrando le diverse competenze, sia

disciplinari che trasversali. L’integrazione delle competenze potrà

riguardare non soltanto i contenuti e le metodologie

disciplinari/trasversali, ma anche gli strumenti per l’esposizione che

comprenderanno tanto i tradizionali supporti cartacei che le tecnologie

digitali quali PC, video-proiezioni, LIM ecc. Il colloquio sarà adeguato a

ciascun alunno, alla sua situazione emotiva, alle sue capacità

intellettive ed operative, alle abilità evidenziate ed al grado di

rielaborazione delle conoscenze; pertanto la Commissione imposterà la

prova orale in modo da mettere l’alunno nella condizione più

favorevole possibile per poter affrontare nel migliore dei modi il

colloquio. Per mettere gli studenti a loro agio, i candidati

all’occorrenza, potranno iniziare la prova con un argomento scelto

personalmente, al quale i docenti hanno facoltà di collegare ulteriori

domande ed approfondimenti nelle varie discipline. La prova orale sarà

impostata sul piano del dialogo e della comunicazione e dovrà

consentire la valutazione complessiva del livello globale di

preparazione.

VALUTAZIONE DELLA PROVA D’ESAME

Nella valutazione ci si atterrà alle disposizioni ministeriali vigenti e si

terrà conto del curriculum dell’alunno nel triennio, dei risultati

raggiunti rispetto ai livelli di partenza, dell’impegno, della

partecipazione, della serietà e della maturità con cui ha affrontato gli

impegni scolastici. Il voto finale d’esame sarà espresso in decimi e sarà

il risultato della media aritmetica tra i seguenti elementi:

Voto di ammissione (giudizio di idoneità).

Risultati ottenuti nelle cinque prove scritte: Italiano, Matematica,

Inglese, Seconda Lingua Comunitaria, Prova Nazionale I.N.V.A.L.S.I.

Voto del colloquio pluridisciplinare.

I risultati, in forma decimale, saranno arrotondati per eccesso allo 0,5

e per difetto allo 0,49.

238

PROTOCOLLO DI

ACCOGLIENZA E

CONTINUITA' TRA I TRE

ORDINI SCOLASTICI

DELL'ISTITUTO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E CONTINUITA' TRA I TRE ORDINI SCOLASTICI

DELL'ISTITUTO INDICE:

PREMESSA

CRITERI GENERALI

SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PREMESSA

Dall'esame dei punti di criticità discussi nell'ambito degli incontri

effettuati dalla commissione continuità, sia sulla base delle esperienze

personali presenti e pregresse dei docenti, sia sulla base dei risultati

del monitoraggio effettuato nelle classi prime della scuola primaria e

secondaria dell'istituto, si è ritenuto necessario produrre il presente

documento.

All'interno di esso vengono stabiliti criteri operativi a cui i docenti delle

prime classi dovranno attenersi per garantire agli alunni un passaggio

239

graduale al nuovo ordine scolastico, sia attraverso la creazione di un

clima di classe relazionale positivo e favorevole all'interscambio, sia

attraverso un raccordo curricolare e metodologico che tenga conto

delle reali competenze possedute dagli allievi in entrata.

CRITERI GENERALI

Al fine di garantire la gradualità nel passaggio tra i diversi ordini

scolastici e di favorire un buon inserimento degli alunni, il team

docente deve porsi i seguenti obiettivi:

1.scegliere prove d'ingresso che tengano conto delle competenze finali acquisite dagli alunni al termine della classe finale e, pertanto, concordate in tempo utile con gli insegnanti dell'anno scolastico precedente; 2.sulla base di quanto rilevato all'inizio dell'anno scolastico, progettare tempestivamente percorsi iniziali di recupero/consolidamento/potenziamento delle abilità di ingresso (esempio: scuola primaria - rinforzo della motricità fine, consolidamento dello schema corporeo, rinforzo della lateralizzazione, ... ; scuola secondaria: rinforzo ortografico, consolidamento delle abilità di calcolo e di studio, ...). Non tener conto debitamente delle abilità di ingresso può, infatti, pregiudicare l'acquisizione delle nuove abilità e competenze. 3.Creare un clima di classe favorevole all'apertura e al dialogo, attraverso attività socializzanti, quali discussioni finalizzate, lavori di gruppo, apprendimento cooperativo, giochi di squadra, .... 4.presentare un lessico (sia orale che scritto) adeguato alle competenze linguistiche degli alunni, aumentando gradualmente le difficoltà e verificando, di volta in volta, l'avvenuta comprensione delle consegne, delle spiegazioni, del linguaggio dei libri di testo.

SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA

Per rendere graduale e motivante il passaggio tra la scuola

dell'infanzia e la scuola primaria, si ritiene opportuno attenersi ai

seguenti criteri:

1.durante l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, cercare di aumentare gradualmente i tempi di attenzione dei bambini, sempre nel rispetto delle loro abilità e competenze, e avviarli al rispetto di semplici regole da rispettare durante le attività didattiche (alzare la mano per prendere la parola, rimanere seduti durante i lavori, ... ); 2.ridurre il tempo scolastico nei primi giorni di scuola per non affaticare eccessivamente i bambini; 3.strutturare l'orario provvisorio (primo mese) alternando ad ogni ambito disciplinare un'educazione ed evitando il susseguirsi di attività che richiedono un'eccessiva concentrazione ed attenzione;

4.assegnare compiti a casa adeguati alle effettive competenze degli alunni e che essi possano svolgere in modo autonomo. Concordare i compiti da assegnare con i colleghi per evitare sovraccarichi di lavoro (come suggerito da psicologi e pedagogisti, il tempo da dedicare ai compiti non deve superare un'ora di lavoro per i bambini più lenti).

240

SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Per rendere graduale il passaggio tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, si ritiene opportuno osservare i seguenti criteri:

1.durante l'ultimo anno della scuola primaria, avviare lavori gradualmente più complessi ed utilizzare un lessico sempre più specialistico all'interno dei vari ambiti disciplinari; 2.all'inizio della classe prima della scuola secondaria, progettare attività di consolidamento, recupero e potenziamento delle abilità di ingresso (in particolare: ortografia, abilità di calcolo e di studio, comprensione del testo); 3.strutturare un orario provvisorio equilibrato, alternando discipline di studio ad educazioni; 4.assegnare compiti a casa adeguati alle effettive competenze degli alunni e che essi possano svolgere in modo autonomo. Concordare i compiti da assegnare con i colleghi per evitare sovraccarichi di lavoro; 5.guidare gli alunni nell'organizzazione del lavoro e nelle attività di studio e ricerca; 6.verificare se il linguaggio utilizzato nelle spiegazioni e nei libri di testo è compreso; 7.organizzare un orario ben distribuito nell'arco della settimana.

Bisogni Educativi Speciali Le recenti novità introdotte all’interno del sistema scolastico italiano

intendono superare e considerare la complessa realtà presente nel

variegato contesto Scuola, che va al di là della distinzione tra alunni

con disabilità e alunni senza disabilità. La normativa che reca

indicazioni operative in materia di BES, a oggi, fa riferimento alla

Direttiva Ministeriale del 27/12 12, la successiva Circolare n.8 del 6

Marzo 2013 e l’ultima Circolare Ministeriale del 22 Novembre 2013. Ma

più in generale si può fare riferimento al DPR 275 /99 sull’Autonomia e

la Flessibilità, in cui si promuovevano già principi costituzionali del

nostro ordinamento scolastico: la personalizzazione degli

apprendimenti, la valorizzazione delle diversità nella prospettiva dello

sviluppo delle potenzialità di ciascuno. L’attuale normativa introduce

i BES a partire dalla lettura dei bisogni di alcuni alunni che non

necessariamente sono in possesso di una Certificazione clinica. Per la

lettura di tali bisogni si fa riferimento al modello

diagnostico ICF (International Classification of Functioning) che valutai

bisogni e considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva

bio-psico-sociale. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per

241

determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,

rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e

personalizzata risposta.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special

Educational Needs, raffigura l’area dello svantaggio scolastico e

comprende tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità;

quella dei disturbi evolutivi specifici;

quella dello svantaggio socio-economico, culturale, linguistico

Le prime due categorie afferiscono all’area CLINICA e giuridicamente

posseggono requisiti di riconoscibilità e tutela (certificazione; L.104/92

e L.170/10). La realtà dei Disturbi Evolutivi Specifici include ora alcune

tipologie di disturbi, non esplicitati inizialmente nella legge 170/2010

(Dislessia, Disgrafia, Discalculia), che danno diritto adesso ad usufruire

delle stesse misure previste in quanto presentano problematiche

specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma (ADHD,

Deficit del linguaggio e delle abilità motorie. Per tali alunni, afferenti

all’area Clinica, si predisporranno P.E.I. (per gli alunni con Disabilità) e

PDP con piani personalizzati per gli altri alunni con Disturbi Evolutivi

Specifici; in tutte due i casi Percorsi Formalizzati. Le altre categorie di

BES, quella dello svantaggio socio-economico e culturale, vanno

sostenute per il raggiungimento pieno delle loro potenzialità,

attraverso la valutazione dei loro bisogni e la progettazione di percorsi

flessibili, PDP o percorsi di Individualizzazione o Personalizzazione. Per

i BES di tipo Linguistico va predisposta una didattica che miri

all’accoglienza e al conseguimento dello strumento linguistico come

medium indispensabile. Per tali alunni si possono prevedere percorsi

Individualizzati o Personalizzati, solo se necessario si provvederà alla

redazione del PDP.

Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di Classe, sulla

documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di

considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono

avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e

delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della

Legge 170/2010 (DM 5669/2011)., verbalizzando tale scelta con

motivazioni pedagogico-educative per evitare qualunque tipo di

contenzioso da parte di altri alunni. Il C. di Classe ha quindi un ruolo

centrale in quanto riconoscendone il DIRITTO, INDIVIDUA strategie

didattiche adeguate e VALUTA l’efficacia di strumenti specifici Per

242

raggiungere obiettivi di inclusività che promuovano il successo

formativo di tutti gli alunni, migliorando le qualità dell’apprendimento

e dell’insegnamento, sarà necessario che la Scuola orienti quindi le

proprie strategie organizzative così da prevedere e attuare

percorsi di apprendimento che assicurino le conoscenze comuni e,al co

ntempo, prevedano percorsi individuali/

personalizzati adeguati alle peculiarità ed alle esigenze di ciascun allie

vo. Il P.D.P, con valenza annuale, individuale o anche riferito a tutti

gli alunni della classe con BES, va inteso come l’occasione per una

pianificazione pedagogica concertata dal Consiglio di Classe (anche su

criteri stabiliti dal C. dei Docenti) che, se pur con molte difficoltà, punti

quindi al successo formativo dell’alunno. Il Piano Didattico

Personalizzato va inteso allora come uno strumento in più per curvare

la metodologia alle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua persona.

Tale strumento rimette con forza alla discrezionalità dei docenti le

decisioni in ordine alle scelte didattiche, ai percorsi da seguire ed alle

modalità di valutazione. In tale ottica, la personalizzazione non è

questione procedurale (che riduce la relazione educativa a

adempimenti burocratici) ma si salda fortemente col POF. Tale

percorso, centrale rispetto ai temi dell’inclusione e del riconoscimento

delle diversità, mira alla valorizzazione di ogni individuo nella comunità

educante, alla capacità della scuola stessa di “individuare” soluzioni

adeguate ai diversi problemi

243

Area Clinica

Difficoltà APPRENDIMENTO O Difficoltà comportamentali -normali e transitorie-(cons. DIDATT.E/O DOCUMENTAZIONE CLINICA) ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO E CULTURALE

ALUNNI STRANIERI

ALUNNO H Certificazione (L.104/92) ()(L.104/92) ALUNNO DSA (Dislessia- Disgrafia- Discalculia- -

Certificazione-(L.170/10)

DIST. EVOL. SPECIFICI:ADHD

–IPERATTIVITA’- DEFICIT LINGUAGGIO- delle abilità non verbali- R.M.L. RITARDO MATURATIVO- S. DI ASPERGER- Dist. lievi spettrautistico (est. L-170/10)

P.E.I. P.D.P.

Il Consiglio di Classe VALUTA e INDIVIDUA pedagogicamente i bisogni dell’alunno

Interventi didattici per l’apprendimento della lingua. Solo eccezionalmente si redige il P.D.P.

POSSIBILE REDAZIONE DI UN P.D.P. (percorso formalizzato) C. di Classe + Famiglia (facoltativo)

Consiglio di Classe+ Serv.Socio Sanitari+Fam. Consiglio di Classe+ event. Esperti+Fam.

Percorso Obbligato e formalizzato= Valore Legale

Lettura del BISOGNO PERSONALIZZAZIONE PERCORSO DIDATTICO (formale o informale)

VERBALIZZAZIONE Del C.di Classe

PERSONALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO SENZA P.D.P. PERCORSI INDIVIDUALIZZATI: PERCORSO PERSONALE per OBIETTIVI COMUNI

O PERSONALIZZATI: diversificazione obiettivi e percorso

(percorso NON formalizzato)