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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo “ILARIA ALPI” Via Salerno 1 - 20142 Milano Tel. 02 88444696 Fax 02 88444704 e-mail uffici: [email protected] posta certificata: [email protected] [email protected] PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO INTEGRATO CON IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Condiviso con gli enti che erogano gli interventi educativi in regime di accreditamento con il Comune di Milano Alunno/a: Classe: Anno scolastico: 1

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della RicercaIstituto Comprensivo “ILARIA ALPI”

Via Salerno 1 - 20142 MilanoTel. 02 88444696 Fax 02 88444704

e-mail uffici: [email protected] certificata: [email protected]

[email protected]

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO INTEGRATO CON IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

Condiviso con gli enti che erogano gli interventi educativi in regime di accreditamento con il Comune di Milano

Alunno/a:

Classe:

Anno scolastico:

1

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2 - GRUPPO DI LAVORO

Dirigente scolastico Cognome e nome

Gruppo Docente/Consiglio di classe Cognome e nome Docente di

Educatore - Assistente alla comunicazioneCognome e nome Ente di riferimento

GenitoriCognome e nome Riferimenti telefonici

Neuropsichiatra infantile di riferimento Cognome e nome Riferimenti telefonici

Altri operatori Assistente sociale del Comune, Tecnico tiflologo, Interprete LIS, Operatore psicopedagogicoCognome e nome Figura e Ente di appartenenza

Il Gruppo di Lavoro nomina al suo interno un insegnante referente che costituisca il punto di riferimento organizzativo e garantisca la continuità:

nel rapporto con famiglie e altri servizi nel coordinamento delle attività nella cura della documentazione

Referente del GL__________________________________________________________

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3 - RACCOLTA DATI

Cognome:Nome:Data di nascita:Luogo:Residente a:Via e numero civico: Telefono:

Scolarità pregressa (indicare le scuole frequentate in precedenza, eventuali ripetenze)

Diagnosi clinica (consultabile presso la segreteria della scuola)

Diagnosi funzionale sintetica (consultabile presso la segreteria della scuola)AREA COGNITIVA -

AREA AFFETTIVO RELAZIONALE -

AREA COMUNICAZIONE -

AREA SENSORIALE -

AREA PRASSICO-MOTORIA -

AREA NEUROPSICOLOGICA -

AREA AUTONOMIA -

Composizione del nucleo familiare / Comunità / affido

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4 - INTERVENTI RIABILITATIVI ED EDUCATIVI PER L’ANNO IN CORSO

INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO SCOLASTICO (con uscita dalla scuola per recarsi c/o

strutture specialistiche)

Tipo di intervento (medico specialistico, neuropsichiatrico, psicologico, logopedico, psicomotorio,

altro):

Operatore di riferimento:

Tempi (giorni e orari):

Raccordo con l'attività scolastica (cadenza incontri tra specialisti e scuola):

INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO EXTRA-SCOLASTICOTipo di intervento: (medico specialistico, neuropsichiatrico, psicologico, logopedico, psicomotorio,

altro)

Operatore di riferimento:

Tempi (giorni e orari):

Raccordo con l'attività scolastica (cadenza incontri tra specialisti e scuola):

INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALITipo di intervento:

Operatori di riferimento:

Tempi (giorni e orari):

Raccordo con l'attività scolastica (cadenza incontri tra specialisti e scuola):

ALTRE ATTIVITÀ / INTERVENTI EXTRASCOLASTICI

TERAPIE FARMACOLOGICHE

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5 - PROFILO DINAMICO FUNZIONALEcompilazione in condivisione con l’educatore

“Il profilo dinamico funzionale è atto successivo alla diagnosi funzionale e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni).” (D.P.R. 24/02/1994).Il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona con disabilità.La seguente griglia di osservazione passa in rassegna alcune aree relative alle autonomie di base, alle autonomie sociali, alle abilità cognitive e quelle didattiche. Sono stati presi in considerazione dei comportamenti da analizzare per avere un quadro, il più completo possibile, delle capacità già acquisite dal bambino e meglio definire le difficoltà incontrate nel suo percorso di crescita. Si chiede di dare una valutazione accanto a ciascuno, come indicato, sul continuum da 1 a 4 (idealmente da “per niente” a “totalmente”), dove:• 1 corrisponde ad una acquisizione non raggiunta, l’abilità risulta assente, attualmente non

modificabile.• 2 corrisponde ad una acquisizione raggiunta solo in minima parte, l’abilità risulta emergente,

modificabile con opportuni interventi.• 3 corrisponde ad una acquisizione raggiunta solo in parte, deve essere consolidata. L’abilità risulta

raggiunta parzialmente, modificabile con opportuni interventi.• 4 corrisponde alla totale acquisizione, l’abilità risulta raggiunta.Si tratta di uno strumento condiviso e che deve tener conto dello sguardo congiunto di docenti di classe, docenti di sostegno ed educatori che lavorano con lo stesso bambino.

ATTENZIONE: Nella seziona PROGRAMMAZIONE sarà opportuno declinare gli obiettivi relativi alle aree delle autonomie e delle abilità cognitive che in questa sezione (Profilo Dinamico Funzionale) sono risultate avere valori 2 e 3.Per le voci a cui si sono attribuiti i valori 1 e 4 non corrisponderanno obiettivi poiché l’abilità risulta attualmente non modificabile o totalmente raggiunta.

AUTONOMIE PERSONALI DI BASE

Alimentazione

n° voce 1 2 3 4

1. Mastica cibi solidi

2. Ha un’alimentazione varia (non eccessivamente selettiva o, ad esempio, influenzata da forme o colori)

3. Utilizza correttamente le posate

4. Utilizza correttamente il tovagliolo

5. E’ in grado di versarsi l’acqua

6. Rispetta le regole di comportamento a tavola

7. Consuma la merenda in modo autonomo

8. Mangia in modo autonomo

5

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AUTONOMIE PERSONALI DI BASE

Altro:

Controllo sfinterico

n° voce 1 2 3 4

1. Sa comunicare a gesti il suo bisogno di andare in bagno

2. Distingue correttamente i suoi bisogni

3. Sa chiedere verbalmente di andare in bagno al bisogno

4. E’ autonomo nell’igiene personale

5. Possiede il controllo sfinterico anche in condizioni emotivamente cariche o per lui/lei salienti

Altro:

Cura e consapevolezza del proprio corpo

n° voce 1 2 3 4

1. Sa vestirsi e svestirsi da solo

2. Si mantiene in modo pulito ed ordinato durante l’intera giornata

3. Sa infilare le scarpe

4. Si sa allacciare la scarpe

5. Al bisogno, si pulisce, lava e asciuga da solo

6. Riconosce le principali parti del corpo

7. Utilizza correttamente il fazzoletto

8. Non ha comportamenti di tipo consolatorio o masturbatorio, come ad esempio la suzione del pollice, la sollecitazione dell’orecchio, stimolazione delle parti intime (ad esempio, barra 4 se non vengono riscontrati e sono totalmente assenti, 1 se quotidianamente manifesti.) Se presenti, specificare nella sezione successiva le situazioni in cui si presentano tali comportamenti

Altro:

FUNZIONAMENTO PRASSICO-MOTORIO

n° voce 1 2 3 4

1. E’ autonomo negli spostamenti

6

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2. Cammina e corre senza urtare cose e/o persone

3. Ha una postura corretta

4. Sale e scende le scale senza aiuto alternando i piedi

5. Esegue gesti su imitazione

6. Sa lanciare e afferrare una palla

7. Sa saltare

8. Impugna correttamente una matita per scrivere o disegnare

9, Esercita una corretta pressione del segno grafico

10. Scrive le forme delle lettere in modo regolare

11. Sa rappresentare graficamente una figura umana

12. Sa disegnare

113. Colora rispettando i margini della figura

14. Ritaglia rispettando i margini della figura

15. Esegue lavori di precisione

Altro:

FUNZIONAMENTO AFFETTIVO RELAZIONALE

Socializzazione

n° voce 1 2 3 4

1. Cerca la compagnia dei propri compagni

2. Instaura rapporti positivi con bambini / ragazzi della propria classe

3. Instaura rapporti positivi con bambini / ragazzi di altre classi

(Segnala se tende a frequentare bambini / ragazzi più grandi o più piccoli: ________________________________)

4. Partecipa a giochi e attività collettive

5. Instaura rapporti positivi con gli adulti di riferimento e con altri adulti della scuola

6. Riesce a convidere l’attenzione dell’adulto con altri compagni

7. Reagisce positivamente alle sollecitazioni da parte dell’adulto

8. Reagisce positivamente alla gratificazione

9. Si adatta facilmente a situazioni nuove

10. E’ in grado di modulare il contatto fisico

7

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11. Rispetta lo spazio altrui

12. Rispetta il materiale altrui

13. Condivide il proprio materiale

14. Sa chiedere aiuto all’adulto per sé quando si trova in difficoltà

15. Sa chiedere aiuto all’adulto per gli altri in situazioni di difficoltà

16. Rispetta i propri compagni evitando valutazioni giudicanti

17. Ripete azioni che pensa possano metterlo al pari dei propri compagni

(Segnala però di che tipo di comportamento si tratta:

18. Riconosce il ruolo degli adulti presenti nella scuola

Altro:

Emotività

n° voce 1 2 3 4

1. Manifesta piacere nello stare a scuola

2. Riporta verbalmente il suo piacere di stare a scuola (dice che gli piace venire a scuola)

3. Mostra interesse alle attività scolastiche proposte

4. E’ sereno anche di fronte alla richiesta di una prestazione

5. Riesce a sopportare tempi di attesa

6. Riesce a sopportare una frustrazione (ad esempio un no ad una richiesta)

7. E’ in grado di distinguere i propri stati emotivi primari (felicità, rabbia, tristezza, paura, …)?

8. E’ in grado di distinguere i propri stati emotivi complessi (colpa, vergogna, …)?

9. Riesce a manifestare in un modo chiaro un suo bisogno o ad esprimere un suo dubbio o una sua preoccupazione

10. Si fida dell’adulto (ad esempio non rifiuta il contatto fisico)

11. Non manifesta momenti di agitazione e iperattività (barra 4 se non vengono riscontrati e sono totalmente assenti, 1 se quotidianamente manifesti e attualmente non modificabili, 2 se quotidianamente manifesti, ma modificabili con opportuni interventi)

12. Non cerca di attrarre l’attenzione (barra 4 se questi atteggiamenti non vengono riscontrati e sono totalmente assenti, 1 se

8

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quotidianamente manifesti e attualmente non modificabili, 2 se quotidianamente manifesti, ma modificabili con opportuni interventi)

13. Non ricorre a comportamenti di tipo asociale (picchiare, mentire o rubare) (barra 4 se non vengono riscontrati e sono totalmente assenti, 1 se quotidianamente manifesti e attualmente non modificabili, 2 se quotidianamente manifesti, ma modificabili con opportuni interventi)

14. Mangia in modo diverso a seconda degli stati d’animo (barra 4 se questi atteggiamenti non vengono riscontrati e sono totalmente assenti, 1 se quotidianamente manifesti e attualmente non modificabili, 2 se quotidianamente manifesti, ma modificabili con opportuni interventi)

15. Viene influenzato dal clima del gruppo (indicare, nella sezione successiva se viene influenzato positivamente o negativamente)

Altro:

FUNZIONAMENTO COMUNICAZIONE

n° voce 1 2 3 4

1. Sa comunicare attraverso il linguaggio non verbale

2. Sa comunicare con mimica facciale

3. Utilizza modalità alternative di comunicazione (simboli- immagini- caa- …) (barra 4 se non necessita di modalità alternative di comunicazione)

4. Comunica utilizzando in modo appropriato il linguaggio verbale

5. Denomina correttamente gli oggetti

6. Si esprime utilizzando semplici parole-frase (barra 4 se è stata raggiunta l’abilità o anche se è stata raggiunta una competenza più complessa)

7. Si esprime utilizzando la frase minima

8. Si esprime utilizzando frasi con connessioni spaziali, temporali o causali

9. Comunica utilizzando strutture sintattiche corrette

10. Utilizza un lessico appropriato al contesto

11. Si inserisce in modo pertinente nella comunicazione

12. E’ in grado di attendere il suo turno di parola

13. Comprende le comunicazioni semplici (parole, semplici frasi) dell’insegnante e dei compagni rivolte individualmente a lui

14. Comprende le comunicazioni semplici (parole, semplici frasi) dell’insegnante e dei compagni rivolte al gruppo

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15. Comprende le comunicazioni complesse dell’insegnante e dei compagni (periodi, racconti, più consegne consecutive)

Altro:

FUNZIONAMENTO NEUROPSICOLOGICO

Memoria

n° voce 1 2 3 4

1. Dispone di una buona memoria di lavoro

2. Dispone di memoria a breve termine dichiarativa (relativa cioè agli argomenti di studio)

3. Dispone di memoria a lungo termine dichiarativa (relativa cioè agli argomenti di studio)

4. Dispone di memoria a breve termine procedurale (relativa alle procedure con cui si eseguono azioni e gesti comuni)

5. Dispone di memoria a lungo termine procedurale (relativa alle procedure con cui si eseguono azioni e gesti comuni)

6. Ricorda le fasi di un’esperienza vissuta

7. Usa strategie di memorizzazione

Altro:

Attenzione e concentrazione

n° voce 1 2 3 4

1. Riesce a stare seduto per un arco di tempo adeguato all’attività / lezione

10

FUNZIONAMENTO SENSORIALE

Funzioni visiva, uditiva, olfattiva, tattile, gustativa

n° voce 1 2 3 4

1. Funzionalità visiva (barra 4 se non vengono riscontrati deficit, 1 se il deficit è presente e attualmente non modificabile, 2 se il deficit è presente, ma modificabile con opportuni interventi)

2. Funzionalità uditiva (barra 4 se non vengono riscontrati deficit, 1 se il deficit è presente e attualmente non modificabile, 2 se il deficit è presente, ma modificabile con opportuni interventi)

3. Funzionalità olfattiva (barra 4 se non vengono riscontrati deficit, 1 se il deficit è presente e attualmente non modificabile, 2 se il deficit è presente, ma modificabile con opportuni interventi)

4. Funzionalità tattile (barra 4 se non vengono riscontrati deficit, 1 se il deficit è presente e attualmente non modificabile, 2 se il deficit è presente, ma modificabile con opportuni interventi)

5. Funzionalità gustativa (barra 4 se non vengono riscontrati deficit, 1 se il deficit è presente e attualmente non modificabile, 2 se il deficit è presente, ma modificabile con opportuni interventi)

Altro:

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2. Riesce a portare a termine l’attività se ha un rinforzo positivo che lo gratifichi al termine dell’attività stessa

3. Riesce ad iniziare e portare a termine l’attività senza interrompersi e/o senza cercare di iniziarne altre

4. Riesce a concentrarsi per tutto l’arco di tempo necessario allo svolgimento del compito proposto

Altro:

Organizzazione spazio/temporale

n° voce 1 2 3 4

1. Prepara il materiale scolastico necessario allo svolgimento dell’attività

2. Organizza il materiale sulla superficie di lavoro in modo funzionale

3. Ha cura del proprio materiale

4. Utilizza gli strumenti in modo adeguato

5. Al termine delle attività ripone correttamente materiale e strumenti

6. Prepara correttamente la cartella

7. Stabilisce relazioni di causa - effetto

8. Si orienta nel tempo (sa la data in corso: giorno della settimana, mese, anno)

9. Conosce i giorni della settimana

10. Conosce i mesi dell’anno

11. Conosce le stagioni e le loro caratteristiche

12. Si orienta nel tempo in relazione alle attività scolastiche

13. Si orienta negli spazi scolastici

14. Comprende e utilizza correttamente tutti i riferimenti topografici (destra/sinistra, avanti/dietro, alto/basso, ....)

15. Si orienta nello spazio grafico (usa correttamente gli spazi della pagina)

Altro:

FUNZIONAMENTO COGNITIVO

Area linguistica

n° voce 1 2 3 4

11

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1. Abbina forme uguali

2. Abbina segni grafici uguali

3. Distingue lettere dell’alfabeto da altri segni grafici

4. Legge vocali

5. Legge consonanti

6. Legge sillabe

7. Legge parole bisillabe con sillabe formate da consonante+vocale

8. Legge parole bisillabe con sillabe complesse (consonante+ vocale+consonante o consonante+consonante+vocale…)

9. Legge parole complesse

10. Legge sillabando

11. Legge scorrevolmente frasi

12. Legge rispettando la punteggiatura

13. Legge con espressività

14. Riconosce lo stampatello maiuscolo

15. Riconosce lo stampatello minuscolo

16. Riconosce il corsivo

17. Presenta una grafia ordinata

18. Scrive lettere / sillabe copiando

19. Scrive parole copiando

20. Scrive lettere / parole su dettatura

21. Scrive parole autonomamente

22. Scrive frasi autonomamente

23. Nelle produzioni personali il contenuto è coerente

24. È corretto/a ortograficamente

25. Usa lo stampatello maiuscolo nella scrittura

26. Usa lo stampato minuscolo nella scrittura

27. Usa il corsivo nella scrittura

28. Usa in modo corretto la punteggiatura

29. Comprende la consegna orale per eseguire un compito

30. Comprende la consegna scritta dell’esercizio proposto

Altro:

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Area logico - matematica

n° voce 1 2 3 4

1. Classifica gli elementi di un insieme

2. Stabilisce relazioni di grandezza

3. Ha il concetto di uguale e diverso

4. Conosce oralmente la successione numerica

5. Ha il concetto di quantità: associa la quantità al numero

6. Confronta e ordina quantità

7. Conosce e comprende la simbologia matematica

8. Confronta e ordina numeri

9. Conosce il valore posizionale delle cifre

10. Sa eseguire calcoli con supporti (specificare quali…)

11. Sa eseguire calcoli mentali

12. Comprende il testo del problema illustrato

113. Comprende il testo del problema scritto

14. Risolve problemi con supporti

15. Risolve problemi con addizioni

16. Risolve problemi con sottrazioni

17. Risolve problemi con moltiplicazioni

18. Risolve problemi con divisioni

19. Conosce le unità di misura

20. Utilizza concretamente stumenti di misura (es. il centimetro)

21. Esegue equivalenze

22. Svolge equivalenze con le unità di misura

23. Sa riconoscere le principali figure geometriche

24. Disegna le principali figure geometriche utilizzando il righello

25. Classifica figure geometriche in base a criteri

26. Conosce e applica semplici formule

27. Conosce e sa utilizzare l’euro

28. Conosce e legge le ore

Altro:

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Strategie d’apprendimento

n° voce 1 2 3 4

1. Ricava le informazioni essenziali da una fonte

2. Usa strategie per lo studio (mappe, schemi, riassunti, etc...)

3. Espone con ordine i concetti appresi

4. È curioso

5. Approfondisce gli argomenti trattati

6. Utilizza gli apprendimenti in contesti diversi

7. Ha capacità critiche

8. Integra tra loro le competenze raggiunte

Altro:

6 - PROFILO SINTETICO DELL'ALUNNOcompilazione in condivisione con l’educatore

In considerazione di quanto emerso dal PDF individuare

PUNTI DI FORZA DELL'ALUNNO (capacità, interessi, …)

PUNTI DI DEBOLEZZA DELL'ALUNNO

Area autonomie personali

Area prassico-motoria

Area affettiva-relazionale

Area comunicazione

Area sensoriale

Area neuropsicologica

Area cognitiva

OBIETTIVI DI INTERVENTO CONCORDATI FRA SCUOLA (docenti, educatori, ass. alla comunicazione), FAMIGLIA, OPERATORI SOCIO-SANITARI NELL'INCONTRO DI PROGETTAZIONE

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STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI MOMENTI DI CRISI O DI EMERGENZASul piano comportamentale: descrivere eventuali fattori scatenanti, le strategie utili per affrontare i comportamenti problematici.

Sul piano medico: eventuali fattori scatenanti la crisi, specificare chi è autorizzato ad intervenire sul minore, con quali modalità, dove sono custoditi i farmaci, se richiesti per quel il tipo di emergenza, numeri telefonici per i contatti esterni eventualmente necessari

Presenza di un protocollo sanitario

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7 - SITUAZIONE DELLA CLASSE

Numero alunni:

Tempo scuola e tempo di frequenza dell’alunno:

Tempo di sostegno:

Intervento educativo:

Risorse ambientali presenti nella scuola (spazi):

Strumenti a disposizione:

Facilitatori e barriere di contesto:

ORARIO SETTIMANALE DELLA CLASSEIndicare le presenze e le eventuali contemporaneità dei docenti curricolari, dei docenti di sostegno, degli educatori - assistenti all'autonomia/comunicazione

ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 1 Venerdì 2 8.30 – 9.30 9.30 – 10.3010.30 – 11.3011.30 – 12.3012.30 – 13.3013.30 – 14.3014.30 – 15.3015.30 – 16.30

Allegare la tabella oraria di frequenza dell’alunno in caso di orario ridotto (da contratto formativo personalizzato)

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8 - PROGRAMMAZIONE Compilazione in condivisione con l’educatore

Nella progettazione è opportuno declinare gli obiettivi relativi alle aree delle autonomie e delle abilità cognitive che nel PDF sono risultate avere valori corrispondenti a 2 e 3.

Valutazione: assegnare un valore secondo la seguente scala:R: obiettivo raggiuntoQ.R: obiettivo quasi raggiuntoPR: obiettivo parzialmente raggiuntoNR: obiettivo non raggiunto

AREA DELLE AUTONOMIE DI BASEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

AREA PRASSICO-MOTORIA Obiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

AREA AFFETTIVO-RELAZIONALEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

AREA DELLA COMUNICAZIONEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

AREA SENSORIALEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

AREA NEUROPSICOLOGICAObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

ABILITÀ COGNITIVE (strategie d’apprendimento)Obiettivo/i a lungo termine

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Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termine

9 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE

AMBITO LINGUISTICOAscolto e parlato

Obiettivo/i a lungo termineValutazione

1° q. 2° qObiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

LetturaObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

ScritturaObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

Riflessione sulla linguaObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

INGLESEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

STORIAObiettivo/i a lungo termine

Valutazione

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1° q. 2° qObiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

GEOGRAFIAObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

AMBITO LOGICO-MATEMATICONumeri

Obiettivo/i a lungo termineValutazione

1° q. 2° qObiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

Spazio e figureObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

SCIENZEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

MUSICAObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

ARTE E IMMAGINE

Obiettivo/i a lungo termineValutazione

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1° q. 2° qObiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

TECNOLOGIA E INFORMATICAObiettivo/i a lungo termine

Valutazione1° q. 2° q

Obiettivi a breve termineContenutiModalità di valutazione

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10 - ASPETTI DIDATTICO-EDUCATIVI ORGANIZZATIVI DELLA PROGETTAZIONE IN FUNZIONE INCLUSIVA

Compilazione in condivisione con l’educatoreIn questa sezione viene descritto ciò che la scuola, e/o il team di classe promuovono per favorire l’esperienza di una classe inclusivaLa classe come risorsa (interventi per avvicinare i compagni all’alunno, per favorire la relazione di aiuto, per educare alla cittadinanza, per il superamento di stereotipi…)

11 - RACCORDO CON L’ATTIVITÀ DELLA CLASSECompilazione in condivisione con l’educatore

Nella progettazione delle attività individuare quali sono le modalità di raccordo con la classe più adatte all’alunno.

Sostituzione: l'obiettivo per la classe e per l'alunno con disabilità è il medesimo. Le modalità di accesso alle attività relative a un obiettivo sono diversificate rispetto alla classe

(visive, uditive, grafiche, motorie); si utilizzano tecnologie assistive, cioè prodotti, strumentazioni, dispositivi, applicazioni,

programmi informatici che rendono accessibili all’ alunno con disabilità le attività scolastiche, compensando la limitazione o il deficit.

Facilitazione: l'obiettivo resta il medesimo della classe. (È una modalità adatta agli alunni che non riescono a intraprendere e a portare a termine il compito a causa di difficoltà nella sfera dell'attenzione, del comportamento, o in presenza di disturbi specifici).

Si introducono elementi che facilitino l'alunno nell'affrontare il lavoro, secondo le seguenti modifiche:Spazio:

si allontanano dalla postazione di lavoro dell'alunno stimoli disturbanti e si introducono elementi agevolanti Tempo:

si concede maggiore tempo per l'esecuzione del compito: la consegna di lavoro è frazionata in più tappe.

Strumenti: si forniscono strumenti di lavoro alternativi a quelli dei compagni.

Contenuti: si facilita la comprensione e l'esecuzione del compito aggiungendo ulteriori informazioni,

immagini, schede guida, mappe.Didattica interattiva:

si propongono compiti da svolgere in gruppi cooperativi, a coppie o con modalità laboratoriali.Strategie metacognitive:

si aiuta l'alunno a maturare la consapevolezza delle sue modalità di apprendimento. È possibile costruire con lui schede di autoistruzione che lo supportino nel lavoro.

Riduzione: all’interno delle medesime proposte previste per la classe si riducono e si semplificano le richieste per l'alunno:

la complessità concettuale: si semplifica il lessico, aggiungendo materiali iconici, esempi

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la consegna: si richiede l'esecuzione di una sola parte del compito, ad esempio quella iconica o quella verbale

alcune modalità di lavoro: si consente l'uso di strumenti facilitanti come la calcolatrice, la tavola pitagorica, un programma di

supporto alla lettura, alla scrittura; si offre la possibilità di compilare il compito con il disegno, con parole chiave.

Scomposizione dei nuclei fondanti: l'obiettivo è diverso per l'alunno con disabilità e per la classe. Il punto di contatto è nei nuclei fondamentali delle discipline. Ad esempio: i numeri, lo spazio e le

figure, le relazioni e funzioni in matematica; l'ascolto, il parlato, la lettura e la scrittura in lingua italiana.

Partecipazione alla cultura del compito: (per alunni con deficit importanti) Partecipare alla cultura del compito significa essere immersi in una situazione di apprendimento fatta di parole, movimenti, sguardi, rumori, contatti fisici, scambi: una varietà di sollecitazioni importanti per lo sviluppo di ciascuno. Attraverso alcune strategie si può rendere significativa e visibile la partecipazione dell'alunno con disabilità: Si esplicita alla classe il lavoro assegnato al compagno, valutandolo al termine Si inseriscono le produzioni dell'alunno (parole, frasi, disegni, scarabocchi), gli interessi, le

preferenze, in proposte di lavoro per la classe: un problema, un tema, una produzione artistica, il testo di una canzone

durante la lezione l’insegnante ha cura di nominare l’alunno, richiamarlo, sfruttare tutto ciò che può agganciarlo sul piano emotivo e cognitivo

si incoraggiano le interazioni di aiuto nel lavoro con i pari

Altro:

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI (indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno):

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Favorire le attività in piccolo gruppo e il tutoraggio in classe Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,…) Utilizzare materiale strutturato e non strutturato per introdurre nuovi apprendimenti Sollecitare le conoscenze precedenti per introdurre nuovi argomenti e creare aspettative Utilizzare strategie di rinforzo positivo (premi, elogi…) Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe …) Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella

discriminazione delle informazioni essenziali Riproporre e riprodurre gli stessi concetti attraverso modalità e linguaggi differenti Utilizzare immagini e didascalie Dividere un testo in sequenze per favorire la comprensione Semplificare i contenuti Adattare testi Altro

STRATEGIE EDUCATIVE UTILIZZABILI (indicare solo quelle che risultano più adatte per l’alunno)

Promuovere le autonomie personali legate ai vari momenti della giornata scolastica

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Allontanare dal banco oggetti non necessari al lavoro Presentare le attività della giornata in scaletta (agenda, cartellone…) Fissare delle regole scritte in positivo, con un’ immagine che le ricordi Alternare le attività in base al tempo di attenzione Usare metodi di insegnamento che permettano la risposta attiva Non togliere l’intervallo Evidenziare i successi e non gli errori Dare incarichi che permettano un movimento controllato nello spazio scolastico Assegnare incarichi di responsabilità Permettere di stare in piedi vicino al proprio posto Diminuire la lunghezza del compito, dividendolo in parti più brevi che possono essere ultimate in

momenti diversi Nel presentare il compito usare il tipo di messaggio adeguato alla comprensione dell’alunno

(verbale, iconico, gestuale…) Parcellizzare il lavoro Organizzare lavori da eseguire in coppia o in piccolo gruppo Incoraggiare l’alunno a tenere un diario dove scrivere, colorare o altro Fare insieme all’alunno, privatamente e con l’intenzione di aiutarlo e non di colpevolizzarlo, un

elenco dei suoi comportamenti negativi e decidere le strategie che possono essere adottate per evitare guai

Scegliere insieme all’alunno un solo atteggiamento da cambiare e tenere il conto di quante volte al giorno riesce ad attuare una strategia positiva

Gratificare l’alunno anche se non raggiunge completamente l’obiettivo Programmare attività nelle quali la riuscita dipende dalla cooperazione di tutti Rinforzare gli altri alunni quando includono nelle loro attività il compagno Introdurre progressivamente nuove regole per favorire il rispetto della buona convivenza civile

GLI INTERVENTI SI CONCRETIZZANO:A. In classe

Con attività individuali e specifiche Con attività principalmente individuali ma raccordandosi con la classe Con attività condotte a coppie Con attività in gruppo (massimo 4 alunni) Seguendo la metodologia adottata per l’intera classe

B. Fuori dalla classe

Con attività individuali e specifiche Con attività principalmente individuali ma raccordandosi con la classe Con attività condotte a coppie Con attività in gruppo

Laboratori (specificare quali laboratori sono attivati per sostenere il processo di inclusione, si ricorda che non possono essere strutturati raggruppamenti di soli alunni con disabilità, linee guida 2009)

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Altri progetti

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12- CONSUNTIVO PRIMO QUADRIMESTRE1. Descrivere l’andamento dell’alunno in riferimento a: relazione (con i pari e con gli adulti) motivazione (rispetto alle attività proposte) autonomia (personale, sociale, nel lavoro)

2. Dare una valutazione sugli apprendimenti dell’alunno (sulla base degli obiettivi previsti dal suo P.E.I.):

prendere in considerazione gli esiti delle verifiche alla fine di ogni unità didattica/di apprendimento, alla fine di ogni quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico.

Tenere conto anche delle osservazioni sistematiche sui processi di apprendimento e del punto di partenza dell’alunno/a; là dove possibile, vanno incentivate anche forme di autovalutazione da parte dell’alunno stesso.

3. Dare una valutazione dell’efficacia del percorso didattico riferita a: validità e appropriatezza degli obiettivi proposti a breve e a lungo termine; validità delle strategie didattico-educative utilizzate: i facilitatori hanno funzionato? Le barriere

sono state ridotte/eliminate? Le strategie metodologiche proposte si sono rivelate opportune? I raccordi con le attività della classe sono stati efficaci? Cosa non ha funzionato e perché?

validità degli accorgimenti organizzativi messi in atto: l’orario proposto è stato funzionale alle esigenze dell’alunno? La scelta delle diverse figure educative coinvolte (docente di classe, sostegno, educatore, altre figure…), dei luoghi, dei raggruppamenti (classe, piccolo gruppo, individuale), dei laboratori, di eventuali progetti è stata efficace? Cosa non ha funzionato e perché?

CONSUNTIVO SECONDO QUADRIMESTRE

Per il consuntivo del secondo quadrimestre seguire i punti indicati nel consuntivo del primo quadrimestre.

CONSUNTIVO FINALE A CURA DELL’EDUCATORE

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13 - INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA / REFERENTI DI COMUNITÀ

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

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14 - INCONTRI CON SPECIALISTI

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

Data – Presenti

Oggetto dell’incontro

Decisioni assunte

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I docenti ……………………………………….……… ……………………………………………………

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L’educatore …………………………………………………………………………………………………………

L’assistente alla comunicazione ………………………………………… ……………………………………………

I genitori ……………………………………….…………………. …………………………………………………........

La Dirigente Scolastica ……………………………………………………………………………………………………

Data …………………………………

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I.C. Ilaria Alpi – P.E.I. dell’alunno ……………………………………………………….. a.s. ………………...................

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