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ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
PREMESSA
INTRODUZIONE La convinzione diffusa di vivere in tempi difficili, rafforzata dalla lettura della realtà contemporanea come società complessa e dialettica, caratterizzata da pluralità di elementi e di soggetti in ogni campo e dalla presenza strutturale di un certo disordine, provoca l’impressione nella cultura, nella scienza, nell’economia, nella politica, nella società di un fluire esistenziale policentrico e provvisorio. Si può assumere la complessità della realtà contemporanea come limite, mancanza di valori, perdita dei punti di riferimento, oppure la si può intendere come ricchezza di possibilità, legittimazione del pluralismo, ricerca responsabile di un personale universo di valori. Quest’ultima direzione appare quella più costruttiva per vivere consapevolmente il proprio tempo, ma anche quella più problematica in educazione, anch’essa policentrica nei soggetti e “plurale” nei valori veicolati, anche se attiene alla scuola, più impegnativo che mai il valore irrinunciabile della democrazia e della promozione della persona. Anche la singola istituzione scolastica è una realtà complessa, non solo perché sono numerosi i soggetti istituzionali, i rapporti interistituzionali, gli organi di autogoverno interessati, ma anche perché ciascuno di loro possiede un proprio spazio di autonomia decisionale: il POF non può ignorare tale complessità e, nella sua formulazione, rispecchia la complessità della realtà sociale e della scuola stessa.
Per tale ragione il POF di questa scuola vuole essere una proposta complessiva che non si limita a enumerare gli impegni di natura didattica ma diventa lo specchio di una scuola…
…progettata come Sistema (articolata in aree a “legame debole” e a potere decisionale autonomo) …con Sottosistemi (famiglia, organi di gestione, risorse, vincoli ) che interagiscono tra di loro …e con altri sistemi (Enti Locali,sistema economico, società civile)
Figura 1 UN SISTEMA CHE INTERAGISCE CON ALTRI SISTEMI
Altro elemento peculiare della realtà contemporanea è la dinamicità: il quotidiano è percorso da rapidissimi mutamenti nella tecnologia, nei modelli culturali, nei costumi, negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi che stimolano continui adattamenti e innovazioni.
Il POF, dunque , descrive un progetto complesso e, possibilmente, flessibile :
per questa ragione la sua struttura è stata pensata come un sistema articolato per aree autonome ed interattive
Sono state individuate sei aree, alle quali si aggiunge la sezione degli allegati.
Figura 2 LE AREE DEL POF
Il coordinamento tra le varie parti è garantito dall’“AREA DEGLI OBIETTIVI” , dove sono condivisi gli scopi comuni e le scelte di carattere generale.
L’articolazione per “AREE” consente di:
Sviluppare ogni settore rispettandone le scelte di fondo e le peculiarità;
Tener presenti le interconnessioni di ciascuna area con le altre;
Evidenziare la relativa autonomia di ogni area, senza perdere la visione d’insieme;
Modificare in tempo reale i cambiamenti che si rendono necessari, lasciando se
possibile invariato il quadro sistemico generale
Se la struttura per “aree” aiuta a descrivere la complessità, la sua formulazione deve facilitare la comprensione delle proposte.
Come previsto dall’art. 3 del D.P.R. 275/99
Scopo del POF è:
DI RENDERE PUBBLICO E COMUNICARE, , a tutti coloro che ne sono coinvolti l’agire dell’istituzione scolastica
oltre che PIANIFICARE e CONDURRE AD UNITA’ . gli interventi di ciascun operatore
Figura 3 LO SCOPO DEL POF GLI INDIRIZZI GENERALI
Per rispondere a tali intenti il Consiglio d’Istituto ha indicato i seguenti “indirizzi generali per le attività della scuola”, sottolineandone la validità pluriennale, salvo eventuali adeguamenti successivi:
Individuare gli obiettivi perseguibili riguardo alla preparazione degli alunni, alla professionalità dei docenti,all’efficienza del settore amministrativo.
Individuare i possibili ambiti di miglioramento della qualità del servizio ed, in
funzione di ciò, elaborare progetti di sperimentazione e/o di aggiornamento del personale.
Progettare azioni graduali per l’applicazione delle Nuove “Indicazioni per il curricolo”
per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, con particolare attenzione alla revisione del curricolo e all’innovazione della didattica.
Confermare i programmi di collaborazione, associazione in rete, consorzio o
partenariato con EELL, associazioni e altre scuole, curando anche la dimensione europea.
Confermare i progetti di arricchimento del curricolo da svolgere in orario
extrascolastico, in aggiunta al tempo scuola obbligatorio e opzionale.
Organizzare i rapporti con le famiglie, curando in particolare l’informazione sulle nuove “Indicazioni per il curricolo”; facilitare le comunicazioni e le informazioni agli utenti.
LA FUNZIONE COMUNICATIVA
1. DESTINATARI DEL POF Per conseguire efficacemente l’obiettivo della comunicazione, ne vengono individuati i destinatari, e in funzione di ciascuno viene formulata una stesura adeguata. I lettori del P.O.F. sono:
Gli alunni, o per essi i genitori, che possono condividere o no le scelte e valutarne l’efficacia, sia allo scopo di decidere se fare l’iscrizione, sia lo scopo di scegliere il tipo di collaborazione da offrire all’istituzione, o per poterne effettuare rilievi, integrazioni, proposte aggiuntive.
Gli enti, che concorrono a fornire il servizio scolastico.
Gli operatori della scuola, che nel POF ritrovano la risultante dei diversi
atteggiamenti e delle diverse convinzioni, ma anche un promemoria per gli impegni assunti e una “pista di lavoro condivisa” cui attenersi.
Tutti quelli che per le più svariate ragioni, sono a contatto con la scuola, perché dal
progetto complessivo e dalle scelte di fondo dell’istituzione scolastica discendono necessità, collaborazioni, intese.
Il Dirigente Scolastico, insieme allo staff di direzione, che senza tale documento non
può garantire le collaborazioni, le risorse umane e la copertura finanziaria per l’attuazione degli impegni contenuti nel documento.
Allo scopo, infine, di articolare con chiarezza i contenuti del POF, si individuano le funzioni essenziali , che ne condizionano la stesura:
Figura 4 LE FUNZIONI DEL POF
2. LE VERSIONI P.O.F.
IDENTIFICA LA SCUOLA
GARANTISCE I RISULTATI
DISTRIBUISCE LE RESPONSABILITÀ
INDIVIDUA I PERCORSI DI MIGLIORAMENTO
RENDE EFFICIENTE L’ORGANIZZAZIONE
PIANIFICA CON EFFICACIA
RENDE ESPLICITE LE SCELTE
FORMULA IL PROGETTO DIDATTICO
A causa della varietà dei destinatari, della molteplicità degli usi per cui nasce e delle funzioni cui si vuole che risponda, il POF necessità una trascrizione in almeno due versioni, che rispondono a due logiche diverse;
una versione cartacea che possa esplicitare i contenuti in successione;
una versione ipertestuale che ne evidenzi le complessità.
Inoltre il P.O.F. può essere considerato un documento a durata pluriennale , articolato in due parti :
a. una fissa, per tutte le sezioni che possono essere confermate di anno in anno; b. una variabile, per tutte le parti a periodicità annuale.
Nella versione cartacea, la ricerca degli argomenti è possibile attraverso l’indice
annesso, che contiene anche il riferimento al programma annuale (in allegato la relazione della giunta esecutiva) e indica l’aggregato o il progetto nel quale sono rinvenibili le risorse finanziaria necessaria alla realizzazione delle iniziative .
Agli effetti pratici, è utile:
a. Una versione cartacea integrale è destinata a tutti i destinatari del documento, ma soprattutto ad uso interno, in particolare per il Dirigente ed il suo staff;
b. una versione cartacea sintetica, destinata agli utenti , in particolare i genitori, che
sono interessati ad un profilo essenziale, con particolare attenzione agli aspetti didattici;
c. una versione con lo schema organizzativo e finanziario (chi fa che cosa, con quali risorse) , ad uso del settore amministrativo e della dirigenza.
Nella versione ipertestuale è rinvenibile la struttura per aree che caratterizza il P.O.F. Ciascuna area, però, non esaurisce mai le tematiche che vi si riferiscono e rimanda alle altre aree, sottolineando così l’integrazione tra le parti e l’idea di scuola come sistema, altrove evidenziata.
Va prevista:
a. La versione ipertestuale a validità pluriennale, rinvenibile sul web, che risponde allo scopo essenziale del P.O.F. di pubblicizzare l’agire della scuola.
b. Una versione multimediale sintetica per la presentazione del P.O.F. in occasione degli incontri con le famiglie.
SCADENZARIO Entro la fine dell’anno scolastico precedente:
Il Consiglio d’Istituto delibera gli indirizzi generali, ai sensi dell’art.3, comma 3 del DPR 275/99.
Entro dicembre sarà predisposto:
Comunicazione sintetica alle famiglie per illustrare il progetto formativo previsto per l’anno.
Testo in versione multimediale per gli incontri di accoglienza rivolti ai genitori.
Entro dicembre:
Il Collegio dei docenti elabora il POF per l’anno in corso. Il Dirigente Scolastico stipula il contratto d’istituto e predispone il Programma
Annuale. Il Consiglio d’istituto approva il POF e il Programma Annuale.
Entro dicembre deve essere predisposto:
POF per l’anno scolastico successivo (almeno per la parte che si conferma di anno in anno), da consegnare alle famiglie all’atto dell’iscrizione.
IL GRUPPO DI LAVORO
Il gruppo di lavoro per l’elaborazione del P.O.F. è così costituito:
COORDINAMENTO:
dirigente scolastico progettazione presidente del Consiglio d’istituto condivisione docenti F.S. Pizzileo S., Taurino L. redazione ed esecuzione operativa direttore dei servizi generali ed amministrativi
Organizzazione personale ATA
Docenti dei tre ordini di scuola Condivisione e organizzazione
PROGETTAZIONE DEL LAVORO DI AULA
PROGETTI E SEZIONI DEL POF
Scuola dell’Infanzia. Consiglio di intersezione a sola componente docente
classi di scuola Primaria Consigli di interclasse a sola componente docente
classi di scuola Secondaria 1° grado Consigli di classe a sola componente docente
Integrazione. Gruppo di lavoro per gli alunni in difficoltà
Gruppi di studio Staff della Dirigenza – Docenti dei tre ordini di scuola
Progetti Referente responsabile e/o funzione
ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DEGLI OBIETTIVI
AREA DEGLI OBIETTIVI
CONTESTO
1. LA CITTA’ L’area territoriale del Comune di Gallipoli è delimitata per la maggior parte dal mare. La
presenza del mare ne costituisce la peculiarità e influenza le consuetudini e le attività lavorative a esso legate: pesca, turismo e tutto l’indotto che vi ruota intorno.
La città moderna, che viene chiamata “Borgo”, sorge su un tratto di costa sporgente verso il mare, quasi la punta di un triangolo, al cui vertice , su una isoletta, sorge un caratteristico centro storico, collegato alla terraferma da un unico ponte seicentesco.
La città sembra protendersi verso il mare,
ignorando i limiti della terraferma ; oltre l’isoletta, infatti, sorgono alcuni scogli che annunciano,appena visibile sullo sfondo della foto a lato , una seconda isoletta, ora disabitata, su cui sorge un faro.
E’ l’isola di Sant’ Andrea, che fino a pochi decenni fa aveva persino una piccola scuola per i figli del guardiano. Oggi è area protetta, caratterizzata da un interessante ecosistema.
(La foto a destra è tratta dal sito del Comune di Gallipoli)
Figura 5 IL CENTRO STORICO
Il centro storico situato su un’isola vicinissima alla terraferma, collegata da un ponte e, fino a pochi anni fa, fittamente abitata, costituiva un mondo a sé, dove la vita era legata al mare e alle vicende della pesca… …e per le donne e i giovani, ruotava intorno al mondo del vicolo, con i suoi odori, le sue voci, le sue minuscole piazzette e il suo sistema di valori, le credenze religiose, i riferimenti alle leggende, le abitudini… che davano agli abitanti una forte identità culturale.
Si narra che molte persone non
attraversassero mai quel ponte. La foto a sinistra è tratta dal CD “ La casa a corte “, visitabile sul sito della scuola. Figura 6 LA CORTE
Negli ultimi vent’anni l’isola si è andata gradualmente svuotando e di recente sono sorti, e stanno ancora sorgendo, quartieri che accolgono le famiglie dei pescatori e dei disoccupati, delle persone che lasciano un luogo ricco di riferimenti significativi e si trasferiscono in quartieri a tratti desolati, dove sono presenti atti di vandalismo…
….ed in lontananza, da qualche finestra, si vede il mare. Sull’isola vi è la Cattedrale, il palazzo di città,chiese e palazzi signorili…
…Sulla terraferma il territorio urbano, ben più vasto, è chiamato “Borgo”.
Il “Borgo” è una cittadina non dissimile da tutte le piccole città della zona , che si estende sempre più verso l’interno, diventando periferia: qui sorge la scuola.
Il contesto di riferimento dell’ Istituto Comprensivo 3° POLO è un popoloso quartiere che sotto il profilo socio-culturale contiene tutti gli elementi che caratterizzano la società contemporanea.
La zona viene denominata “Città nuova” .
Figura 7 IL QUARTIERE DI PROVENIENZA DEGLI ALUNNI
Gli elementi conoscitivi necessari a comprendere la situazione sociale di riferimento della scuola sono tratti da analisi statistiche i cui dati sono raccolti in un prezioso libretto “Conoscere la provincia di Lecce” pubblicato nel 2000 dalla Provincia di Lecce e reperibili sul suo sito.
Altra fonte informativa è il testo “Relazione sullo stato dell’ambiente 2003” pubblicato dalla Regione Puglia.
Sono state utili, infine, le informazioni reperite localmente, anche con la collaborazione del Comune.
2. ANALISI QUANTITATIVE:
a) POPOLAZIONE
DATI PROVINCIALI:
La popolazione scolastica nella provincia è stata per alcuni anni in controtendenza rispetto ai dati nazionali: a partire dal 2000, dopo un lieve incremento o comunque una sostanziale stabilità, il numero dei nati diminuisce improvvisamente. A partire dal 2001, anche nella città di Gallipoli si riscontra una diminuzione di nati mediamente pari a circa 50 unità.
Anno di riferiment
o
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Numero di nascite
213 197 159 159 205 184 208 191 178 175 170
A partire dal 2004 il numero dei nati rientra nella media di circa 200 nati ogni anno. La città è tra le più popolose della zona; vi è anche un certo incremento per il trasferimento dai comuni vicini per motivi di lavoro legati alla presenza di molti uffici. Vi è anche un certo movimento contrario e molti residenti spostano la residenza nel comune vicino, dove il costo delle abitazioni è più contenuto. Esiste, in misura modesta, la presenza di immigrati extracomunitari.
Figura 8 LA DISTRIBUZIONE DEGLI ABITANTI
Se si considera anche il fenomeno dello spostamento delle famiglie verso le zone di recente urbanizzazione , si può facilmente prevedere nei prossimi anni una diminuzione della popolazione scolastica nei quartieri già ora meno popolosi.
DISTRIBUZIONE DEGLI ABITANTI IN AMBITO TERRITORIALE
città nuova68%
borgo19%
centrostorico12%
resto1%
La distribuzione degli abitanti nel territorio
è tale che la diminuzione dei nati interessa in modo diverso le varie zone della città.
Lo studio effettuato dagli uffici comunali in occasione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche vede la popolazione distribuita in quattro zone fortemente eterogenee (vedi grafico riportato. Fonte: Comune di Gallipoli ).
b) LAVORO
Figura 9 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Si va sempre più sviluppando un terziario di servizi: c’è un ospedale , la pretura ed il commissariato di polizia, molti uffici pubblici.
Sono caratterizzanti la pesca e il turismo, che differenziano la città dal contesto provinciale e regionale.
La pesca
La Città, oltre al porto mercantile e a quello turistico, dispone di un porto peschereccio; il numero di aziende attive nella pesca pone la città al secondo posto tra i comuni della provincia; Gallipoli e Porto Cesareo rappresentano oltre il 60% del totale provinciale, dato che a sua volta è pari quasi al 50% del dato regionale .
Figura 10 AZIENDE NEL SETTORE PESCA A GALLIPOLI
La pesca è pertanto un’attività lavorativa che caratterizza fortemente il contesto ; vi sono attualmente circa 150 motopescherecci. La pesca assorbe un apprezzabile numero di occupati sia nell’attività in mare, sia nella commercializzazione.
Va precisato che, oltre al porto peschereccio, al porto turistico ed al porto commerciale, c’è una Capitaneria di porto e l’unico istituto Nautico della Provincia.
N° AZIENDE
PUGLIA 726
PROVINCIA LECCE 315
GALLIPOLI 74
A Gallipoli l’economia è basata su una rete commerciale e di attività turistiche , per lo più a conduzione familiare , e spesso a carattere stagionale . E’ praticamente assente l’attività industriale ; meno presente rispetto alle zone limitrofe quella agricola. Vi è un artigianato tipico, quello della cartapesta, cui è legata anche la tradizione del carnevale, ormai piuttosto nota,con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati.
N° aziende nel settore pesca nei comuni della provincia
Gal
lipol
i
port
o
Ces
areo
Cas
trig
nano
Cas
tro
Lecc
e
Nar
dò
c) TURISMO
Al pari di tutto il Salento, la città dispone di strutture ed iniziative per il turismo ed il tempo libero: la costa che, con l’alternarsi di tratti sabbiosi e scogliere, offre panorami affascinanti ed un mare limpido dai colori cangianti; il caratteristico centro storico , l’arte, le fiere, i locali ed i ristoranti , il lungomare…
….tutto il contesto produttivo del settore turistico dà opportunità di lavoro , spesso a cadenza stagionale , che caratterizzano l’economia cittadina.
Vi sono alberghi, un mercato per alloggi in affitto, case per ferie, e un movimento turistico che dura alcuni mesi, favorito dal clima mite, con consueti picchi di presenze nei mesi estivi.
Figura 11 ACCOGLIENZA TURISTICA NELLA PROVINCIA
L'analisi della dinamica dei flussi turistici conferma l'esistenza di un fenomeno in consolidata crescita nel medio periodo. La tendenza di massima risulta infatti nettamente in rialzo, passando le presenze dei turisti italiani e stranieri da 1.902.109 del 1997 a 2.875.204 nel 2002.
Le cifre della tabella indicano nella città un buon movimento turistico . Va detto che si registra una buona presenza di stranieri, soprattutto tedeschi . Nel 2002 le presenze di stranieri in città sono state 30 439 Figura 12 IL TURISMO A GALLIPOLI
Figura 13 GALLIPOLI: LA SPIAGGIA
Gallipoli % provincia
alberghi 524 17% 2 593
presenze 301 337 9% 2 875 204
arrivi 57 284 11% 455 288
RISORSE
1. DESCRIZIONE DELLA RISORSA DOCENTI
Le risorse culturali e professionali dei docenti in servizio presso il nostro Istituto sono così caratterizzate:
Le competenze professionali degli insegnanti, descritte in tabella, sono evidentemente incrementate da esperienze scolastiche e professionali. La maggior parte delle specializzazioni post-diploma riportate riguardano l’insegnamento degli alunni disabili: è una risorsa professionale importante per la didattica. E’ degno di nota, ma non eccezionale, il numero dei docenti in possesso di un titolo di studio superiore a quello necessario per l’accesso alla professione. Le altre occupazioni riferite riguardano comunque l’ambito dell’insegnamento e vi sono alcune esperienze negli uffici e nell’amministrazione che costituiscono nell’insieme un’apprezzabile ricchezza di esperienze professionali.
Titolo di Studio Scuola Infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria totale
Scuola Magistrale 3 0 0 3
Scuola Secondaria Superiore 8 22 2 32
Specializzazione post –Diploma 2 9 10 21
Laurea 2 6 18 26
Figura 14 LE RISORSE CULTURALI
Risorse Aggiuntive Scuola Infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria
Totale
Competenze informatiche 15 25 20 60
Lingue straniere 2 6 5 10
Altre competenze o esperienze 5 10 12 22
Figura 15 LE COMPETENZE PROFESSIONALI
Il personale docente è stabile: La stabilità dei docenti è una risorsa particolarmente preziosa perché permette di capitalizzare esperienze, professionalità e collaborazioni. Ciò non toglie che non vi sia nella scuola un certo rinnovamento, dovuto all’arrivo di giovani insegnanti; l’età media, in rapporto all’età media dei docenti di molte scuole, infatti non è molto elevata.
2. LE RISORSE LOGISTICHE
ORDINE DI SCUOLA
SEDE N° CLASSI
N° AULE ALTRI LOCALI COSA MANCA
INFANZIA Via Spoleto 6 11
Sala motoria, sala mensa, antibagno e bagno, cucina, deposito impresa pulizia, deposito sottoscala.
Rinnovo attrezzature sala motoria. Armadi e sedie.
PRIMARIA Via Modena 5 11
Spazi – laboratorio n° 4 Palestra Laboratorio d’informatica
Armadi, banchi, sedie.Rinnovo attrezzature educazione motoria.
PRIMARIA Via Gorizia 13 14
Palestra Laboratorio d’informatica Laboratorio scientifico Sala polifunzionale Biblioteca Saletta postazione docenti
Rinnovo attrezzature educazione motoria Banchi e sedie. Armadi
SECONDARIA 1° GRADO
Via Torino 9 14
Aula insegnanti-biblioteca Laboratorio scientifico Laboratorio musicale Laboratorio artistico Palestra Laboratorio d’informatica
Di ruolo in sede
Non di ruolo o fuori sede
Scuola dell’Infanzia 15 1 Scuola Primaria 26 0 Scuola secondaria di 1° Grado 17 4
3. LA RISORSA ALUNNO
La situazione dell’infanzia e dell’adolescenza presenta situazioni eterogenee ed articolate che rispecchiano le caratteristiche della società contemporanea. Si osservi come a fronte di buone possibilità economiche per la maggior parte delle famiglie, non sempre sono soddisfatti i bisogni formativi dei ragazzi. Nelle nostre classi abbiamo spesso incontrato casi di deprivazione culturale che, fanno intravedere un forte disagio sociale. A questo si aggiungono i problemi che i ragazzi vivono oggi un po’ dappertutto, primo tra i quali la frequente assenza di punti di riferimento, e quelli derivati dal vivere in una località sprovvista di molti servizi e di attività ricreativo - culturali a loro dedicate . Solo di recente è stata aperta una ludoteca. Alcuni ragazzi vivono situazioni di disgregazione familiare e in questi casi la scuola si trova nella condizione di essere l’unica agenzia educativa. Da qualche anno, infine, come nel resto dell’Italia anche nel territorio comunale si è verificato, in misura contenuta, un flusso di immigrazione multietnica: si tratta soprattutto di albanesi, marocchini, cinesi che arrivano con le famiglie ed i cui figli vengono iscritti alla scuola di base e presentano evidenti difficoltà linguistiche. Nella zona dove opera la scuola, tuttavia, non si registrano in numero rilevante alunni extracomunitari, perché i cittadini stranieri risiedono soprattutto nella zona del paese che viene abbandonata a favore della periferia. La scuola, infatti, è collocata nella fascia intermedia tra il centro che viene abbandonato e la periferia più estrema che viene progressivamente urbanizzata, spesso dalle famiglie che lasciano il centro storico. Più numerose degli immigrati sono le famiglie di ex emigranti che al rientro in paese si stabiliscono in questa zona. Molto spesso in questi bambini che rientrano dalle zone di emigrazione, si registra una forte esigenza formativa nella lingua italiana, anche nel caso in cui i genitori non hanno mai abbandonato la lingua madre. Sono bambini ormai integrati nel posto in cui sono vissuti e che vivono il rientro in patria come una perdita di punti di riferimento. Una situazione in qualche modo simile, ma in misura molto ridotta, vivono le famiglie che abbandonano il centro storico e si trasferiscono in periferia. In questo caso viene a mancare il rapporto con i nonni, il vicinato e la vita del cortile; tutte abitudini che sopravvivono ancora oggi in quella zona della città.
Alunni
Incremento della popolazione anno 2002
Saldo naturale
(eccedenza delle nascite rispetto ai decessi)
+ 24
Saldo migratorio
(eccedenza degli iscritti rispetto alle cancellazioni
anagrafiche)
Maggiorenni
+ 57
Minorenni
+10
Figura 16 Gli immigrati a Gallipoli nel 2002
La situazione nell’Istituto
Figura 17 PROSPETTO ALUNNI Figura 18 bis PROSPETTO ALUNNI
4. LA RISORSA FAMIGLIA La situazione delle famiglie è, ovviamente, eterogenea: a fronte di una maggioranza di nuclei familiari regolari si registra una discreta presenza di alunni che vivono situazioni familiari problematiche (nuclei familiari a monoreddito, disoccupazione, presenza di un solo genitore, separazione dei coniugi, convivenza di più nuclei familiari) che ricadono sui minori generando disagio e inadeguatezza alle richieste scolastiche. Il numero medio di componenti del nucleo familiare in città è di 3,0 componenti, a fronte di una media provinciale di 2,9 componenti. Risultano all’anagrafe 85 divorziati , 55 dei quali sono donne. Si può presumere, da questi dati, che sia frequente la presenza di ”figli unici” e la situazione di bambini che vivono solo con la madre.
Maschi
Femmine
TOTALE
Scuola Infanzia 86 72 158
Scuola primaria 205 197 403
Scuola Secondaria1°grado
83 117 200
TOTALE ALUNNI 758
Scuola Infanzia
Scuola primaria
Scuola Secondaria1°grado
TOTALE
Diversamente abili 4 5 5
14
Extracomunitari / / / /
Ex emigranti / / / /
I BISOGNI E LE OPPORTUNITA’ L’alunno non ha solo diritto all’istruzione, ha diritto a un apprendimento significativo in
funzione della propria crescita e del proprio sviluppo. Ogni alunno vale per se stesso e non in rapporto competitivo rispetto agli altri e deve essere messo nella condizione di saper riconoscere i propri limiti.
L’insegnante ha il compito di riconoscere le cause degli insuccessi, evitando che gli stessi si rinforzino portando l’alunno all’abbandono scolastico.
Partendo da queste considerazioni e tenendo conto di quanto emerge dall’analisi della situazione, si possono individuare gli obiettivi formativi ritenuti prioritari.
Essi non riguardano esclusivamente i bisogni degli alunni, comunque prioritari . Per lo
stretto rapporto personale e umano con forte connotazione affettiva che lega non solo i genitori ai figli, ma anche i docenti agli alunni , vengono considerati rilevanti i bisogni di formazione di genitori e docenti.
BISOGNI EVIDENZIATI DALL’ANALISI DEL CONTESTO
1. Conoscenza del centro storico, che è la radice culturale comune ai residenti che
cambiano quartiere e agli emigranti che rientrano. 2. Buona conoscenza delle lingue straniere, per le opportunità lavorative presenti nel
settore del turismo.
3. Interventi compensativi per le situazioni di disagio economico ed ambientale e per la presenza di immigrati e la crescita delle adozioni internazionali.
4. Competenze informatiche nei docenti.
5. Sostegno e opportunità formative per le famiglie.
OPPORTUNITA’ EMERSE DALL’ANALISI DELLE RISORSE
1. L’esistenza di una realtà lavorativa eterogenea, di iniziative commerciali, uffici e servizi, professionalità eterogenee rende possibile la nascita di forme di partenariati, collaborazioni, accordi…
2. La tipologia delle competenze dei docenti aiuta a realizzare interventi compensativi
per gli alunni in difficoltà e a favore dell’integrazione.
3. La stabilità dei docenti aiuta a creare servizi e a valorizzare le risorse professionali.
4. L’esistenza di un turn-over moderato e di un corpo docente di età medio - giovane permette l’avvio di innovazioni didattiche e piccole sperimentazioni.
Figura 19 I BISOGNI FORMATIVI
BISOGNI INDIVIDUATI DALLA SCUOLA:
a. BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
Contesto af fet t ivo accogl iente
Certezze d i d i r i t t i e d i obb l igh i
Ricchezza cu l tura le de l le proposte d idatt iche
Percors i d i apprendimento access ib i l i e personal izzat i
Esper ienze d i auto - or ientamento
b. BISOGNI FORMATIVI DEI GENITORI
Consapevolezza dei rea l i b isogn i af fet t iv i e cogn i t iv i del f ig l io
Percez ione de l rapporto con la scuo la come rapporto c i t tad ino–
serv iz io pubbl ico
Consapevolezza de l ruo lo educat ivo de l la Famig l ia
c. BISOGNI FORMATIVI DEI DOCENTI
Formaz ione e aggiornamento de l le competenze profess iona l i
Migl ioramento de l le interaz ion i ne l gruppo
Pred ispos iz ione a l rapporto d i co l laboraz ione
Consapevolezza de l ruo lo de l la scuo la come centro d i erogaz ione d i
serv iz i
Incremento de l la cu l tura progettua le e de l l ’autoanal is i
BISOGNI FORMATIVI
DEI DOCENTI
BISOGNI FORMATIVI
DELLEFAMIGLIE
BISOGNI FORMATIVI
DEGLI ALUNNI
DALLE SCELTE AGLI OBIETTIVI
COSA VEDE LA SCUOLA ATTRAVERSO LA “ LENTE COLORATA “
DELLA LETTURA DEI BISOGNI ?
Figura 20 LA VISION DELLA SCUOLA
La scuola vede la necessità di:
Rendere compatibili le esigenze formative ed affettive degli alunni con un contesto sociale composito ed a tratti eterogeneo;
Assumere un ruolo informativo e formativo nei confronti della famiglia;
Rispondere adeguatamente ad esigenze culturali elevate ed aggiornate;
Rendere centrale il percorso di crescita di ciascun alunno, migliorandone i
rapporti personali e sociali.
Assumere un ruolo compensativo rispetto a: - deprivazioni, disagi, insuccessi,
- modelli educativi improvvisati sulle mode,
- modelli di globalizzazione della cultura e perdita dei riferimenti
culturali,
- sradicamento affettivo conseguente anche a spostamenti di residenza.
Svolgere in modo adeguato una funzione orientativa.
LA MISSION DELLA SCUOLA
Attraverso l’azione quotidiana di tutto il personale e l’uso delle risorse umane, strumentali e finanziarie di cui dispone, la scuola intende. . . . . . . . creare le condizioni interne (i servizi , l’organizzazione, le metodologie didattiche, i percorsi di apprendimento, la valutazione)
. . . . e le relazioni (accordi interistituzionali, cura della continuità, valorizzazione delle esperienze extrascolastiche). . . . . . per consentire agli alunni, relativamente alle diverse fasce d’età presenti nella scuola, di . . .
COSTRUIRE PROFILI FORMATIVI COERENTI CON LE RICHIESTE DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA NEL CAMPO DE LLA CONOSCENZA, DEL SAPERE DISCIPLINARE, DELLA RELAZIONE, DELL ’AFFETTIVITÀ, DELLA CREATIVITÀ E DELL ’ INIZIATIVA PERSONALE.
E ’ UN OBIETTIVO FORTEMENTE SENTITO DALLE FAMIGLIE , ORMAI SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLI E INFORMATE SULL ’EVOLUZIONE SOCIALE, TECNOLOGICA E CULTURALE DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA, MA È ANCHE UNA ESPLICITA VOLONTÀ DEI DOCENTI CHE ASSUMONO L ’EUROPEISMO COME SCELTA PROPRIA:
1. L ’OBIETTIVO DELLA COSTRUZIONE DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA INDICATO COME PRIORITARIO DALLA COMMISSIONE EUROPEA NELL ’AGENDA 2000
2. IL RAGGIUNGIMENTO DI ESITI FORMATIVI DOCUMENTABILI , COME PREVISTO DAL DOCUMENTO DI LISBONA.
AIUTARE GLI ALUNNI A STRUTTURARE LA PROPRI A IDENTITÀ SPIRITUALE, MORALE E CIVILE, RIFERITA AL CONTESTO LOCALE, NAZIONALE ED EUROPEO.
E’ UN OBIETTIVO ESSENZIALE DA PERSE GUIRE PERCHÉ OCC ORRE SEMPRE PIÙ ESSE RE PE RSONALITÀ FORTI , CAPACI DI AFFRONTARE LA SOCIETÀ COMPLESSA E POLICENTRICA DESCRITTA IN PREMESSA COME CONTESTO DI RIFERIMENTO DEI GIOVANI, OGGI .
GUIDARE GLI ALUNNI AD IMPADRONIRSI DEGLI STRUMENTI CULTURALI NECESSARI PER CERCARE LA PROPRIA STRADA, A C OSTRUIRE UN AUTONOMO PROFILO DI PERSO NALIT À ED EFFETTUARE UNA CONSAPEVOLE SCELTA DEI PERCORSI DI STUDIO E DI VITA.
COINVOLGERE I DOCENTI IN SCELTE CONDIVISIBILI DA TUTTI, CONSAPEVOLMENTE PENSATE E TALI DA COSTITUIRE OPPORTUNITA’ ATTRAVERSO UN AM BIENTE DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
LE SCELTE DIDATTICHE
LE SCELTE GENERALI
PLURALISMO
PERSONALISMO
SOLIDARIETÀ
LEGALITÀ
EUROPEISMO
PACE
CONTINUITA’ Ovvero: Favorire apprendimenti inseriti in un processo evolutivo caratterizzato da coerenza.
UNITARIETA’ Ovvero: Privilegiare apprendimenti Unitari significativi sul piano tematico ed incisivi sul piano concettuale e disciplinare, che favoriscano la crescita complessiva
DIFFERENZIAZIONE Ovvero: Rispettare le esigenze e le caratteristiche di ogni età e di ogni alunno.
ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELLE RELAZIONI
RETI, ACCORDI, CONSORZI
La scuola favorisce tutte le attività, anche occasionali, che vengono svolte con la collaborazione di altre Istituzioni, scolastiche e non, purché :
1. connesse con le finalità e gli obiettivi definiti prioritari dalla scuola; 2. coerenti con i progetti e le attività programmate; 3. adeguate a perseguire l’innovazione ; 4. funzionali al migliore utilizzo delle risorse umane e finanziarie.
Si può trattare di attività connesse al funzionamento amministrativo, a iniziative didattiche,
ad attività a supporto dell’azione del dirigente, all’aggiornamento del personale, a sperimentazioni … …
Le iniziative trovano fondamento normativo nell’art. 7 del Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
L’insieme delle iniziative di associazioni in rete, alle quali la scuola aderisce possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:
1. RETI AD ESTENSIONE SUB-PROVINCIALE,
nate intorno a ”centri-servizi”: Centro Risorse per l’Handicap
Sede: presso l’Istituto Comprensivo 2° Polo – Casarano Partner della rete: scuole Tipo di collaborazione: gestione di servizi e acquisti
Mette a disposizione risorse materiali, corsi di formazione, risorse economiche per le sperimentazioni.
Centro Risorse per l’aggiornamento Sede:presso l’I.S.S. “A. Vespucci” – Gallipoli Partner della rete: scuole Tipo di collaborazione: Formazione
Gestisce attività di aggiornamento in rete. Il Centro Risorse mette a disposizione le strutture per corsi di aggiornamento attivati dalle scuole.
Centro Risorse per immigrati territoriali: C.R.I.T. Sede: presso l’Istituto Comprensivo 2° Polo – Gallipoli Partner della rete: scuole Tipo di collaborazione: Progettazione didattica, servizi.
Mette in rete: banca dati, mediatori culturali, formazioni e risorse varie per interventi a favore di alunni extracomunitari inseriti nelle scuole della rete.
Centro risorse per la dispersione Sede:presso l’I.S.S. “A. Vespucci” – Gallipoli Partner della rete: scuole Tipo di collaborazione: Progettazione didattica, attività comuni.
Gestisce le risorse destinate alla prevenzione della dispersione. A questa scuola è riservato un modulo formativo destinato agli alunni di scuola secondaria di 1° grado, a impostazione laboratoriale per alunni a rischio di dispersione.
Rete “Salento” con le istituzioni scolastiche dei vari comuni del Salento. Rete U.L.I.S.S.E.” costituita tra 86 scuole della provincia
Reti per attività didattiche Rete tra gli Istituti comprensivi di Gallipoli e con l’I.S.S. “A. Vespucci” – Gallipoli
( progetto PON - F3) Rete con Istituto Professionale Servizi Per L’enogastronomia e l’Ospitalita’
Alberghiera "Aldo Moro" di Santa Cesarea Terme (Le) ( progetto PON - 4All) Rete con Istituto Comprensivo Racale e scuole della Rete Salento (Progetto
"Robotica Theatre Ecosostenibile”)
2. ASSOCIAZIONI TEMPORANEE DI SCOPO
Associazione con l’Ente Certificatore Nazionale Trinity Sede: Gallipoli Partner della rete: Trinity College London Tipo di collaborazione: Certificazione internazionale delle competenze
acquisite. Oratorio /Circolo ANSPI " Il Gabbiano" Kajak club Gallipoli - associazione sportiva dilettantistica " canoa mare ".
3. CONSORZI PER L’ATTUAZIONE DI PARTICOLARI NORME DI LEGGE:
L 285/97 e LR 10/99
Sede: Comune di Gallipoli Sede: Partner della rete: Comune, Scuole Tipo di collaborazione: Progettazione didattica, servizi.
Attua interventi di sostegno didattico e azione educativa familiare nelle situazioni di disagio.
Tipo di collaborazione: Servizi
3. COLLABORAZIONI Liceo Psicopedagogico Strutture universitarie,
Partner: Università agli studi – Roma / Lecce e Bari Tipo di collaborazione: progettazione, sperimentazioni.
Strutture comunali: UNICEF ONLUS: ILMA ONLUS: cittadinanza attiva ONLUS: cuore amico ARCOBALENO su Tanzania ONLUS struttura “Emporio della Solidarietà”, ONLUS: noi nel mondo
Partner : ONLUS Tipo di collaborazione: attività didattica, formazione, servizi.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La famiglia è il contesto di vita degli alunni più significativo ai fini della formazione globale della personalità ed ai fini del successo formativo : per questa ragione i rapporti con la famiglia sono oggetto di particolare attenzione.
I rapporti con le famiglie sono spesso pianificati, ma sono più spesso lasciati all’iniziativa degli interessati e alle esigenze del momento.
Entrambe le modalità sono valide. Le più comunemente usate sono:
Occasioni pianificate in calendario: 1. Colloqui con le famiglie in orario di ricevimento 2. Colloqui collettivi 3. Incontri all’inizio dell’anno
Incontri occasionali o su richiesta di una delle parti:
1. Assemblee 2. Appuntamenti su richiesta dei docenti e/o dei genitori 3. Incontri congiunti con operatori extrascolastici 4. Colloqui telefonici 5. Comunicazioni scritte
Figura 21 SCUOLA e FAMIGLIE INFORMAZIONE
Informazioni individuali . all’atto della prima iscrizione . all’inizio dell’anno scolastico . all’avvio di particolari iniziative
Informazioni a carattere generale, anche con funzione documentale: . attraverso il sito : www terzopolo.com . in occasione di manifestazioni organizzate dalla scuola . a seguito della diffusione del POF . attraverso il sito : www istruzione.it. (iscrizioni on line /la scuola in chiaro )
VALUTAZIONE
SCUOLA E FAMIGLIE:
INFORMAZIONE
VALUTAZIONE
COLLABORAZIONE
FORMAZIONE
Valutazione individuale dei risultati scolastici: . incontri pianificati scuola-famiglia . appuntamenti quadrimestrali per la visione e la firma del documento di valutazione
Valutazione e programmazione delle attività della classe . Consigli di classe/interclasse/intersezione . Assemblee
COLLABORAZIONE Nella Scuola Secondaria, perché risulti maggiormente incisiva l'azione educativa e di maturazione della personalità, i genitori e gli alunni, all'atto dell'iscrizione alla prima classe, sottoscrivono il Patto di Corresponsabilità che fa parte integrante del Regolamento Disciplinare interno. COMITATO DEI GENITORI Nella scuola opera un Comitato dei genitori, i cui membri sono i rappresentanti di classe eletti, con un proprio Statuto e Regolamento( vedi sezione Regolamenti interni ). Esso affianca l'operato della Dirigenza e dei docenti, soprattutto per quanto attiene all'organizzazione e ai rapporti con gli Enti, e avanza proposte per attività e/o eventi.
I docenti, nel rispetto delle “Indicazioni per il curricolo” formulano il programma completo, valutano gli alunni, esercitano gli spazi decisionali consentiti.
La valutazione, effettuata dai docenti su tutto il programma è documentata nella scheda ministeriale.
I genitori scelgono l’eventuale anticipo dell’iscrizione al primo anno, possono formulare proposte.
DOCUMENTAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE L’itinerario che si compie nella scuola acquista pieno significato solo se può essere
adeguatamente rievocato, riesaminato, ricostruito e socializzato.
Pertanto l’ambiente scolastico deve caratterizzarsi come risorsa sia per la didattica che per
l’autoformazione, attraverso la realizzazione di un modello laboratoriale necessariamente
attento agli aspetti della documentazione, permettendo così di recuperare esperienze e attività
che altrimenti andrebbero perdute.
Proprio per assolvere alla funzione di pubblicità e trasparenza della documentazione e rendere
visibile e leggibile il progetto educativo, la storia e la memoria di un particolare gruppo di
bambini e adulti, i titolari di F.S. per l'Area 2 hanno il compito di
Organizzare e curare il giornalino d’istituto, on-line e/o cartaceo, “SEMI”, che
periodicamente raccoglierà le esperienze più significative, scritte dagli alunni, e verrà
dato in copia ad ogni alunno dell’Istituto.
Curare i rapporti con Enti esterni e istituzioni
Curare e aggiornare la Banca Dati delle Competenze docenti
Nel sito web dell’Istituto saranno pubblicati i dati aggiornati e la documentazione delle attività
(prodotti multimediali, il giornalino “Semi”, materiale fotografico…).
Per quanto attiene alle nuove tecnologie, va inoltre precisato che nella scuola Secondaria di 1o
grado è adottato, ormai a regime, il registro elettronico che viene utilizzato anche nella scuola
Primaria ma, per quest'anno, in via sperimentale.
IL SITO E’ attivo dal 2005 il sito della scuola all’indirizzo:
www terzopolo.com
Nel corrente anno però, per adeguarsi al d.lgs. 33/2013, sarà attivato il nuovo sito
www.ICPolo3.gov.it
in cui possono essere rinvenuti il progetto didattico, i lavori prodotti dagli alunni, i servizi della
scuola e l'albo pretorio.
Il sito viene periodicamente aggiornato e ristrutturato a cura di un'unità di personale docente,
per quanto attiene alla parte organizzativo - didattica, e da un amministrativo per ciò che
riguarda il settore relativo agli uffici e all'albo pretorio.
ISTITUTO COMPRENSIVO
3° POLO GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELLA DIDATTICA:
accoglienza, continuità e orientamento
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO “TUTTI INSIEME VERSO DOMANI” Compito primario della scuola è quello di aiutare i giovani ad orientarsi negli studi, nel lavoro, nella vita. In particolar modo le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado hanno il compito di far crescere il bambino, aiutandolo a dare un significato al mondo, un senso a ciò che accade e alle cose che impara. Sin dalla scuola dell’Infanzia, pertanto è necessario predisporre interventi sistematici e articolati che, attraverso esperienze orientative significative, pongano i destinatari del processo educativo nelle condizioni di :
Conoscere se stessi Conoscere le proprie abilità e attitudini Fare scelte giuste e consapevoli Porsi di fronte alla realtà complessa con spirito critico e responsabile
In quest’ottica l’orientamento deve essere inteso come Processo continuo di maturazione che accompagna la persona lungo l’arco della vita, concepito, pertanto, come processo formativo e strategia d’intervento. Allo stesso modo, l’accoglienza di un bambino a scuola non deve limitarsi alle situazioni dei primi giorni, ma è un “vivere accanto” , uno stare vicino quotidiano e un porsi nei confronti dell’ altro come persona. L’accoglienza deve identificarsi in un metodo di lavoro che valorizzi il mondo del bambino/adolescente: le sue aspettative, i suoi progetti, le sue ipotesi. Nell’anno scolastico 2013/2014 si intende realizzare un percorso di continuità e orientamento attraverso attività che coinvolgono i bambini di cinque anni della scuola dell’ Infanzia, quelli di classe quinta della scuola Primaria e delle classi prime e terze delle scuola Secondaria di primo grado. PERCORSO METODOLOGICO E DIDATTICO Le iniziative di continuità tra la scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria prevedono attività programmate dai docenti delle classi coinvolte e che si inseriscono nelle unità di apprendimento programmate.
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO DEL PROCESSO
EDUCATIVO
FINALITA’ Rafforzare lo
spirito di collaborazione fra i docenti dei tre ordini di scuola
Attuare un raccordo dei curricoli
Potenziare l’ Istituto nel territorio
OBIETTIVI ALUNNI Sviluppare il
rapporto di conoscenza con le altre scuole
Sviluppare i rapporti con gli alunni delle altre scuole
Superare le condizioni di disagio relative al passaggio
ATTIVITA‘ DIFFERENZIATE PER CICLO Iniziative di
informazione Colloquio di
orientamento Visita del sito web
provinciale sull’ orientamento
OBIETTIVI DOCENTI
Condividere gli obiettivi
Aiutare gli alunni a superare le condizioni di disagio
COLLEGAMENTO CON IL TERRITORIO Associazioni a sostegno e
potenziamento delle attività
ATTIVITA’COMUNI
Accoglienza Didattica
laboratoriale Didattica
orientativa
PUBBLICIZAZIONE Presentazione al pubblico dei materiali attraverso
Mostre Spettacoli Incontri con
genitori
QUANDO COSA COME CHI
Settembre
Continuità S. Infanzia e S. Primaria dell'Istituto
Commissione continuità S. Infanzia e S. Primaria Progettazione iniziative di continuità. "I processi di comprensione"
Docenti ultimo anno della S. Infanzia e docenti classi quinte S. Primaria
Ottobre Orientamento Scuola Secondaria
Progettazione percorsi orientativi Docenti
Novembre Dicembre Gennaio
Continuità S. Primaria e S. Secondaria dell'Istituto
" Il francese in quinta" Lezioni frontali e laboratorio
Prof N. Ricciato, alunni classi quinte dell'Istituto
Orientamento Scuola Secondaria
Attività laboratoriali in compresenza e in ore curricolari con le sezioni Classico e Linguistico del Liceo Q. Ennio di Gallipoli. Incontri con i docenti degli Istituti superiori del territorio e limitrofi.
Docenti Secondaria I e di II grado, alunni classi terza della Secondaria I grado
Febbraio
Continuità S Primaria e S. Secondaria dell'Istituto
"Open Day".
Docenti e alunni classi quinte, docenti e alunni Secondaria , genitori alunni quinte
Continuità S. Infanzia e S. Primaria dell'Istituto
Progettazione di laboratori per favorire la conoscenza reciproca (alunni ultimo anno S.Infanzia / docenti ultimo anno Scuola Primaria)
Docenti ultimo anno della S. Infanzia e docenti classi quinte S. Primaria
Orientamento
Incontri / assemblea con i genitori delle classi terminali. Visita degli alunni ad alcuni istituti di Scuola Secondaria di II grado
Genitori degli alunni e Docenti Secondaria
Marzo Aprile Maggio
Continuità Primaria e Infanzia
Attività didattiche e di laboratorio inerenti progetti in continuità.
Alunni ultimo anno della S. Infanzia e docenti classi quinte S. Primaria
ATTIVITA’ ORIENTAMENTO
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
“CHI SONO?”
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI
Saper ricostruire la propria identità presentando se stesso fisicamente e descrivendo gli aspetti del proprio carattere, le attività del tempo libero, le proprie attitudini, gli hobbies.
Saper relazionarsi con gli altri (coetanei ed adulti).
ATTIVITA’
Realizzazione della propria carta d’identità: cartelloni con dati anagrafici, foto, aspetti del carattere, gusti, ecc.
Realizzazione di un orologio del tempo (come trascorro la mia giornata). Realizzazione di un autoritratto da inserire eventualmente nella carta d’identità. Attività per conoscersi maggiormente compilazione di una scheda di rilevazione di dati sul
modo di comportarsi con gli altri.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
L’insegnante valuta attraverso i prodotti realizzati nelle diverse attività se l’alunno ha raggiunto una realistica consapevolezza di sé e la sa esporre utilizzando diversi linguaggi
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI
Saper individuare nuovi elementi che caratterizzano la propria personalità rispetto all’anno precedente per aggiornare e/o ridefinire la propria carta d’identità.
Saper attuare comportamenti adeguati e corretti di interazione e collaborazione con gli altri.
Orientamento
Attivazione e funzionamento dello sportello di ascolto relativo al progetto " Diritti a Scuola" tipo C.
Psicologo, Orientatore Docenti, alunni scuola secondaria e famiglie
Giugno
Continuità S. Infanzia e S. Primaria dell'Istituto
Commissione continuità S. Infanzia e S. Primaria: Analisi dati della scheda di osservazione " I processi di comprensione"
Docenti della S. Primaria (quinte) e docenti della S. Infanzia (sez. A e B)
Continuità S Primaria e S. Secondaria dell'Istituto
Passaggio informazioni sul profilo alunni e prima bozza di programmazione per il successivo a.s.
Docenti della S.della Infanzia. S. Primaria (quinte), docenti S. Secondaria dell'Istituto
ATTIVITA’
Realizzazione di una nuova carta d’identità. Attività varie da svolgere in gruppo (sport, teatro, musica, ricerche, discussioni).
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
L’insegnante valuta la nuova carta d’identità e verifica i progressi fatti nella capacità di autoanalisi e di relazione con gli altri, per arricchire il profilo dell’alunno.
CLASSE TERZA
OBIETTIVI
Prendere coscienza dei propri limiti, capacità e attitudini. Saper effettuare una scelta adeguata alle proprie potenzialità. Individuare i condizionamenti della propria situazione familiare e ambientale in relazione
alle scelte future. ATTIVITA’
Questionari o test di autovalutazione. Tabulazione dati dei questionari e discussione in classe.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
Attraverso i lavori svolti, i risultati dei questionari e le discussioni, l’insegnante verifica se l’alunno ha raggiunto maturità e autonomia nei rapporti interpersonali. SCUOLA PRIMARIA
“IO E LA SCUOLA”
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI
Saper orientare nella nuova scuola. Cogliere analogie e differenze tra i due ordini di scuola (primaria e secondaria).
ATTIVITA’
Gli alunni delle classi prime guidano i compagni della quinta elementare alla scoperta della loro futura scuola.
Incontro per interviste reciproche.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
Alla fine di ogni attività, l’insegnante valuta attraverso i vari elaborati, il grado di acquisizione degli obiettivi programmati.
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI
Valutare il proprio rendimento scolastico e ricavare indicazioni sui punti deboli e i punti di forza.
Individuare le difficoltà e analizzare il proprio metodo di studio. Conoscere varie strategie per affrontare lo stesso problema.
ATTIVITA’
Compilazione di un questionario di valutazione della propria situazione scolastica. Confronto e discussione in classe.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
Sulla base dei diversi test eseguiti, gli insegnanti verificano se l’alunno è consapevole delle proprie carenze e potenzialità ed è in grado di analizzare i propri stili cognitivi.
CLASSE TERZA
OBIETTIVI
Conoscere i vari indirizzi delle scuole superiori presenti nel territorio e le loro caratteristiche.
Individuare le abilità necessarie per affrontare con successo i percorsi di studio. Sensibilizzare i genitori sui problemi scolastici dei figli nel passaggio scuola secondaria di
primo grado-secondo grado).
ATTIVITA’ Creare una rete di informazioni scuole secondarie di primo grado-secondo grado con
attività di sportello o altro. Informa giovani. Illustrazione del materiale divulgativo prodotto ed inviato dalle scuole secondarie di 2°
grado. Incontro con alunni e docenti di scuole secondarie di 2° grado e interviste.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
Attraverso discussioni in classe e gli elaborati prodotti, l’insegnante verifica se l’alunno ha raggiunto la capacità di fare una scelta ragionata tenendo conto delle sue competenze e aspirazioni e delle specifiche caratteristiche delle diverse scuole secondarie di 2° grado.
“DOVE VIVO?” CLASSE PRIMA
OBIETTIVI
Conoscere il proprio ambiente fisico, sociale ed economico. Avere un primo approccio con il mondo del lavoro. Conoscere la storia e la cultura locale. Saper individuare le risorse del territorio e le interazioni uomo-ambiente.
ATTIVITA’
Costruire e leggere carte topografiche e tematiche. Visitare i servizi socio-sanitari (visita alla biblioteca, al distretto sanitario, alla casa di
riposo, ad un ipermercato). Ricercare informazioni presso Enti o archivi su storia, usi, tradizioni e cultura. Ricerca sulle attività lavorative del passato nella propria zona e sulla situazione
ambientale del periodo esaminato.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
La produzione di cartelloni riassuntivi del lavoro svolto, di opuscoli, di relazioni, cartine ed altri materiali consentirà agli insegnanti di valutare se gli obiettivi programmati sono stati raggiunti.
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI
Conoscere i settori di lavoro della propria zona. Conoscere la legislazione sul lavoro e gli Enti preposti alla tutela e al coordinamento. Conoscere le prospettive occupazionali e le nuove professioni. Analizzare i vari problemi del mondo del lavoro: disoccupazione, emigrazione, parità
uomo-donna, lavoro nero.
ATTIVITA’
Raccolta dati sul mondo del lavoro all’interno del territorio. Visita alle aziende (con questionari, relazioni, foto) e intervista ai lavoratori e ai datori di
lavoro. Informazioni sugli Enti che tutelano i lavoratori e sull’Ufficio circoscrizionale del lavoro. Incontro con esperti. Ricerca sui canti legati al mondo del lavoro.
MATERIE COINVOLTE Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
I vari materiali prodotti (cartelloni riassuntivi del lavoro svolto, opuscoli, relazioni, disegni, ecc.) consentiranno agli insegnanti di valutare se gli obiettivi programmati sono stati raggiunti.
CLASSE TERZA
OBIETTIVI
Essere in grado di: rispondere ad un’inserzione, sostenere un colloquio di lavoro, compilare una domanda di assunzione e un curriculum vitae.
Saper ricercare le opportunità di lavoro, utilizzando i vari mezzi di comunicazione. Conoscere Enti, associazioni, Comune, Banche, Ufficio Postale, ecc. e capire la loro
funzione e la loro interazione con il territorio. Saper utilizzare in modo adeguato la modulistica specifica in rapporto ad uno scopo
preciso.
ATTIVITA’ Lettura e analisi di brevi testi (domanda di assunzione, inserzione, ecc.), scoprendone la
struttura e la funzione. Esercitazione di vario tipo. Simulazione in classe: selezionare dai giornali offerte di lavoro e rispondere per iscritto. Incontro con un libero professionista o con un Dirigente d’Azienda per le seguenti
attività: lezione frontale “requisiti indispensabili per sostenete un colloquio di lavoro”, simulazione di un colloquio di lavoro.
Consultare varie fonti per cercare lavoro. Lezione frontale “la funzione dei vari Enti presenti nel Territorio”. Visita guidata ai vari Enti. Spiegazione e compilazione di modulistica particolare.
MATERIE COINVOLTE
Potrebbero essere coinvolti in questa attività i docenti di tutte le discipline.
VERIFICA
Verranno valutati gli elaborati prodotti durante le varie unità di insegnamento-apprendimento, in rapporto agli obiettivi programmati.
ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELLA DIDATTICA: IL LAVORO D’AULA
LE SCELTE DELLA SCUOLA
La scelta della continuità (Ovvero: Il docente organizza apprendimenti inseriti in un processo evolutivo caratterizzato da coerenza.)
L’istituto accoglie alunni di età compresa tra i 3 ed i 14 anni, una fascia di età molto
ampia, nel corso della quale gli alunni passano da un ordine di scuola ad un altro per ben due volte. Le indicazioni per il curriculo individuano per ogni ordine di scuola dei Traguardi da raggiungere ed elaborano i “traguardi” delle tappe intermedie, riferiti alle varie fasi di crescita.
Sono state individuate:
Una tappa nella scuola dell’infanzia; Tre tappe per il Primo Ciclo (scuola Primaria e Secondaria.)
CONTINUITA’
DIFFERENZAZIONE
UNITARIETA’
Nella prospettiva della continuità verticale i momenti cui fare attenzione sono: Il passaggio dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola Primaria, anche per effetto
dei possibili anticipi . La formulazione di un “Profilo” in quella fase può essere un utile elemento informativo sul livello di maturità raggiunto dal bambino, nato nel periodo settembre – aprile, che la famiglia volesse iscrivere alla prima classe di scuola primaria.
Il passaggio dal primo al secondo biennio della scuola primaria, quando si introduce l’insegnamento delle discipline in maniera più formalizzata.
Il momento conclusivo, nella scuola secondaria, quando l’adolescente effettua le prime scelte consapevoli che orientano il percorso di vita.
La scelta dell’unitarietà.
(Ovvero: il docente privilegia apprendimenti unitari, significativi sul piano tematico ed incisivi sul piano concettuale e disciplinare, che favoriscano la crescita complessiva.)
La scelta dell’unitarietà ha lo scopo di:
coinvolgere globalmente l’alunno nell’esperienza di apprendimento organizzata dalla scuola
perseguire la crescita armoniosa dell’alunno in tutte le direzioni dello sviluppo utilizzare in ciascuna esperienza conoscitiva il maggior numero possibile di abilità
dell’alunno far percepire all’alunno ogni nuovo sapere come integrato e integrabile con le
precedenti conoscenze
Per questo i docenti concordano l’oggetto, la modalità ed il succedersi degli interventi attraverso la progettazione di una griglia iniziale contenente due elementi che sono i punti di riferimento concordati per ciascun docente del team:
l’apprendimento unitario l’eventuale tematica ed il concetto e/o processo cognitivo attivati
La scelta della differenziazione (Ovvero: Il docente rispetta le esigenze e le caratteristiche di ogni età e di ogni alunno) 1. Differenziazione nella metodologia ed i laboratori: Il termine laboratorio ha diverse accezioni: Laboratorio come luogo mentale dove esercitare curiosità e acquisire abilità operative:
è il significato prevalente nella scuola dell’infanzia. Laboratorio come metodo: è l’accezione più appropriata per gli alunni di scuola
primaria, dove l’apprendimento è più efficace se diretto e operativo. Laboratorio come spazio attrezzato: è il significato considerato più adeguato per gli
alunni di scuola secondaria, dove la conoscenza è un processo più maturo e può avvenire attraverso una mediazione (computer, attrezzo o strumento scientifico…)
2. Differenziazione degli aspetti organizzativi
Avendo adottato per l’anno in corso il tempo scuole di 27 ore, per renderlo più fruibile didatticamente si è convenuto di adottare il seguente orario flessibile:
Lunedì, martedì, mercoledì: 8:30 – 13:30 Giovedì, venerdì, sabato: 8:30 – 12:30
Per quanto concerne l’organizzazione didattica è prevista la prevalenza in tutte le classi
IL PROGETTO DIDATTICO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:
“ IL GIRO DEL…CORPO IN 200 GIORNI”
I bambini scoprono le loro qualità fisiche mentre esplorano il mondo con i sensi. Il bambino
prende coscienza dell'”io corporeo” attraverso il movimento, consapevolezza che rafforza in lui il
concetto di persona come essere con caratteristiche proprie e irripetibili,e ha la possibilità di
instaurare rapporti con gli altri e con l'ambiente.
Il corpo costituisce lo strumento privilegiato attraverso il quale il bambino percepisce la realtà e
si rapporta ad essa, acquisisce, consolida, sperimenta capacità, abilità e competenze e conquista
l'autonomia intellettuale, morale e sociale.
Con il corpo si raccontano storie (vissuti personali), si costruiscono messaggi(manifestazioni dei
bisogni) e si ascoltano gli altri.
Il percorso didattico sarà suddiviso in tre nuclei tematici che avranno lo scopo di sviluppare
gradualmente”la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo
proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso esso per
giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di
orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività”.
FINALITA’
Promuovere la crescita-maturazione complessiva del bambino.
Favorire la presa di coscienza del valore del proprio corpo come espressione della
personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva ,comunicativa e
pratica.
Progetto Accoglienza: ”Pronti…Partenza…Via!” Settembre Promuovere e instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo accoglie.
Progetto: “Il mio corpo…una macchina fantastica”
Ottobre/ Dicembre
Riconoscere e nominare su di sé le principali parti del corpo.
Progetto Natale: ”In viaggio tra le stelle” Dicembre
Cogliere l’atmosfera di gioia e di festa che annunciano il Natale.
Progetto: “Il corpo come un puzzle” Gennaio/ Marzo Prendere coscienza del proprio corpo.
Progetto: “Il corpo vede…sente…parla” Aprile/ Maggio Scoprire, conoscere ed usare i cinque sensi.
Progetto Psicomotorio: “Non solo capriole” Gennaio/ Maggio Utilizzare lo schema motorio nel gioco.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
a.s. 2013 - 2014
SCUOLA INFANZIA Sez. “C” “D” anni 3.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
a.s. 2013 - 2014
SCUOLA INFANZIA Sez. “E” F” anni 4
Progetto Accoglienza: ”Pronti…Partenza…Via!” Settembre Rafforzare l’autostima e la sicurezza di sé
attraverso l’iniziativa personale.
Progetto: “Il mio corpo…una macchina fantastica”
Ottobre/ Dicembre
Riconoscere e nominare le parti del corpo su di sé, sugli altri e su modelli tridimensionali.
Progetto Natale: “In viaggio tra le stelle” Dicembre
Riconoscere e comprendere il valore della collaborazione e della solidarietà.
Progetto: “Il corpo come un puzzle” Gennaio/ Marzo Coordinare e controllare i movimenti.
Progetto: “Il corpo vede…sente…parla” Aprile/ Maggio
Esplorare con i cinque sensi alcuni elementi tipici delle varie stagioni.
Progetto Psicomotorio: “Non solo capriole” Gennaio/ Maggio
Consolidare ed utilizzare gli schemi motori di base.
Progetto Accoglienza: ”Pronti…partenza…via!” Settembre Favorire nel bambino la relazione, la comunicazione interpersonale e la socializzazione con i pari e con gli adulti.
Progetto: “Il mio corpo…una macchina fantastica”
Ottobre/ Dicembre
Riconoscere e nominare su di sé, sugli altri e su immagini tutte le parti del corpo e le loro funzioni.
Progetto Natale: “In viaggio tra le stelle” Dicembre
Prendere coscienza che ci sono diversi modi di festeggiare e trascorrere il tempo dedicato al Natale.
Progetto: “Il corpo come un puzzle” Gennaio/
Marzo
Rappresentare lo schema corporeo in modo completo e strutturato; maturare competenze di motricità fine e globale.
Progetto: “Il corpo vede…sente…parla” Aprile/ Maggio
Conoscere il funzionamento dei cinque sensi.
Progetto Psicomotorio: “Non solo capriole” Gennaio/ Maggio
Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli arti.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
a.s. 2013 - 2014
SCUOLA INFANZIA Sez. “A” “B” anni 5
I PROGETTI
PROGETTO ACCOGLIENZA: :”PRONTI, PARTENZA, VIA!”
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Facilitare il distacco dai genitori
Favorire l'esperienza autonoma di ciascun bambino
Rafforzare l'autostima e la sicurezza di se' attraverso l'iniziativa personale
Attivare rapporti di reciproco scambio
Sollecitare alla comunicazione e alla relazione interpersonale
Consentire l'esplorazione e la ricerca attraverso il gioco e il fare con le mani e con il corpo
Acquisire e potenziare la capacità dei bambini di orientarsi, sia fisicamente che
psicologicamente, nel nuovo contesto con crescente sicurezza e rispetto delle regole d'uso e
di convivenza
Verbalizzare esperienze ed emozioni vissute durante i giochi
Partecipare alle attività proposte e alle conversazioni
ATTIVITÀ
Conversazioni in piccolo gruppo
Canti con movimenti
Racconti e filastrocche
Giochi psicomotori per rafforzare l'identità e la coscienza di sé
Visione e produzione di immagini
Gioco libero e guidato
Produzioni grafico-pittorico-manipolative
ORGANIZZAZIONE
Il percorso si esplicherà. Per i bambini di tre, quattro e cinque anni, attraverso modalità
differenziate, relative ai campi di esperienza.
SPAZI
Sezione ,scuola, giardino.
TEMPI Le varie attività elencate in questo progetto saranno realizzate nel mese di settembre
RISORSE
Docenti Scuola dell'Infanzia.
PROGETTO “Il corpo una macchina fantastica”
OBIETTIVI
Acquisire e rafforzare la propria identità personale e la coscienza di sè
Comprendere il contenuto globale di una narrazione ascoltata
Percepire globalmente il proprio corpo e le sue potenzialità
Conoscere e nominare le diverse parti del corpo
Ricostruire lo schema corporeo
Rielaborare iconograficamente esperienze di vissuto quotidiano
Spostarsi in uno spazio strutturato
Comprendere il valore della cura e dell’igiene del proprio corpo
ORGANIZZAZIONE
Il percorso è articolato in diverse fasi in cui vengono proposte attività di vario tipo: attività di
movimento che permettano di far acquisire un controllo globale degli
schemi motori dinamici generali e posturali( camminare, correre, saltare, lanciare, calciare),
canzoni, giochi, storie, drammatizzazioni, attività grafico-pittoriche e plastiche. In ogni fase
del percorso, inoltre, i momenti dell'osservazione e della rielaborazione rappresentano per
ciascuno un'opportunità per imparare ad esprimere le proprie idee e ascoltare quelle degli altri.
Nella conversazione, grazie alle domande stimolo, il bambino potrà rielaborare il proprio
percorso, interiorizzandolo.
SPAZI
Saranno usati spazi interni ed esterni alla scuola
TEMPI
Le varie attività elencate in questo progetto saranno realizzate nel corso dei mesi di
ottobre e novembre
RISORSE
Docenti Scuola dell'Infanzia.
PROGETTO “IL CORPO COME UN PUZZLE”
OBIETTIVI
Prendere coscienza del proprio corpo
Precisare gli schemi dinamici generali
Muoversi nell'ambiente e nel gioco, controllando e coordinando i movimenti degli arti
Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo
Coordinare e controllare i movimenti
Esplorare lo spazio, occupandolo con il proprio corpo
Imitare movimenti e atteggiamenti con il corpo.
ORGANIZZAZIONE
Il percorso è articolato in diverse fasi in cui vengono proposte attività di vario tipo:giochi di
movimento, canzoni, storie, drammatizzazioni, attività grafico-pittoriche e plastiche. In ogni fase
del percorso,inoltre, i momenti dell'osservazione e della rielaborazione rappresentano per
ciascuno un'opportunità per imparare ad esprimere le proprie idee e ascoltare quelle degli altri.
Nella conversazione,grazie alle domande stimolo, il bambino potrà rielaborare il proprio percorso
interiorizzandolo.
SPAZI
Saranno usati spazi interni ed esterni ala scuola
TEMPI
Le varie attività elencate in questo progetto saranno realizzate nel corso dei mesi
Gennaio/Marzo
RISORSE
Docenti Scuola dell'Infanzia.
PROGETTO “IL CORPO VEDE…SENTE…PARLA” OBIETTIVI
Scoprire e conoscere i sensi e le loro principali funzionalità
Affinare le competenze senso-percettive
Comprendere il funzionamento dei sensi
Favorire lo sviluppo cognitivo
Migliorare la coordinazione oculo-manuale e quella motoria
Rafforzare la capacità di osservazione e attenzione
Stimolare il desiderio della scoperta della realtà sensoriale
ORGANIZZAZIONE
Il percorso è articolato in diverse fasi in cui vengono proposte attività di vario tipo: attività di
movimento che permettano di far acquisire un controllo globale degli schemi motori dinamici
generali e posturali ( camminare, correre, saltare, lanciare, calciare), canzoni, giochi, storie,
drammatizzazioni, attività grafico-pittoriche e plastiche. In ogni fase del percorso,inoltre, i
momenti dell'osservazione e della rielaborazione rappresentano per ciascuno un'opportunità per
imparare ad esprimere le proprie idee e ascoltare quelle degli altri. Nella conversazione,grazie
alle domande stimolo, il bambino potrà rielaborare il proprio percorso interiorizzandolo.
SPAZI
Saranno usati spazi interni ed esterni ala scuola
TEMPI
Le varie attività elencate in questo progetto saranno realizzate nel corso dei mesi Aprile-
Maggio
RISORSE
Docenti Scuola dell'Infanzia
PROGETTO NATALE “IN VIAGGIO TRA LE STELLE “
OBIETTIVI
Conoscere e approfondire i valori propri del periodo natalizio (pace,solidarietà,
fratellanza attenzione verso gli altri)…
Collegare esperienze personali a concetti e valori universali;
Vivere “l’attesa “ come momento significativo;
Costruire relazione di continuità con le famiglie, il territorio e alcune tradizioni locali;
Sollecitare sul piano relazionale l’abitudine ad ascoltare, collaborare e a lavorare in
gruppo per raggiungere uno scopo comune.
Favorire lo svilupparsi di relazioni positive di collaborazione.
Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi,
cognitivi;
Sviluppare un clima di festa sereno e gioioso in attesa del Natale.
FASI OPERATIVE
Esperienze di ascolto (Conversazioni guidate e domande stimolo; Narrazioni di semplici
racconti a tema natalizio– Poesie, filastrocche canzoni a tema natalizio – Lettura di immagini )
Attività ludiche :giochi strutturati e non.; giochi psicomotori
Attività manipolative( Realizzazione di addobbi per l’ambiente scolastico, presepe –albero) –
Realizzazione di doni alle famiglie e/o biglietto augurale)
Attività grafico pittoriche (realizzazione del calendario dell’avvento-Disegni e riproduzione di
simboli natalizi –– Attività individuali e di gruppo di coloritura, decorazione, Realizzazione
scenografie).
Attività espressive ( drammatizzazioni, canti e danze di vario genere. Realizzazione
coreografie per animazione ,–preparazione di uno spettacolo finale).
TEMPI
20 Novembre/20 Dicembre in orario antimeridiano con i bambini, in orario pomeridiano
per le sole insegnanti. Le attività che verranno proposte riguarderanno la produzione di
cartelloni, realizzazione di disegni, canti , piccole coreografie e lavori manipolativi.
RISORSE
Docenti della scuola dell’Infanzia
BENI E SERVIZI
Il materiale usato sarà quello di facile consumo:pennarelli, pastelli, colla, cartoncini
,pennelli e tempere.
PROGETTO PSICO-MOTORIO “NON SOLO CAPRIOLE” OBIETTIVI
Favorire lo sviluppo di una motricità globale, dinamica, coordinata
Proporre esperienze stimolanti
Prendere coscienza delle proprie emozioni e pulsioni di vario genere, saperle gestire nel
rapporto con se stessi e con gli altri
Favorire l’apertura all’altro, il piacere della condivisione e l’esprimersi all’interno di un
gruppo
Comprendere messaggi mimico-gestuali
Sviluppare e potenziare gli schemi ritmici e di movimento
Padroneggiare gli schemi motori di base
Rappresentare il proprio corpo nello spazio
ORGANIZZAZIONE
Il progetto coinvolgerà tutti i bambini (3-4-5 anni) per una volta a settimana , in giornate
diverse, secondo un orario stabilito congiuntamente dalle insegnanti.
SPAZI
Aula di psico-motricità, sezione
TEMPI
Gennaio-maggio
RISORSE
Docenti Scuola dell’Infanzia
IL PROGETTO DIDATTICO DELLA SCUOLA PRIMARIA
COSA E’
A COSA SERVE
CHI LO DEFINISCE
COSA CONTIENE
È la rappresentazione delle tappe che gli insegnanti considerano fondamentali per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Aiuta ad individuare obiettivi didattici a forte connotazione formativa .
Crea un indispensabile terreno di condivisione tra i docenti del team pedagogico.
Coordina le singole Unità di apprendimento.
I docenti delle classi, attraverso l’esercizio dell’autonomia
didattica (art. del DPR 275/99) ed in coerenza con le scelte generali della scuola e con i criteri di valutazione.
Gli “apprendimenti unitari” perseguiti nel tempo scuola di ciascun anno scolastico .
Le attività svolte nelle singole classi. L’assetto del gruppo docente.
CLASSI PRIME
IL PAESE DEI BAIOCCHI
Il titolo dovrebbe fornire immediatamente delle indicazioni sul contesto socio –
economico - culturale che fa da sfondo al progetto, cioè la rilevanza che ha l’economia
nella vita di tutti i giorni, sia che si tratti delle tribolazioni cui sono sottoposte le
famiglie per le conseguenze della crisi (disoccupazione, precarietà, insicurezza, …) , sia
che si tratti di immaginare quale possa essere il futuro destino dei bambini, che
quest’anno iniziano il percorso della scuola Primaria nella società della comunicazione e
della informazione e, probabilmente, della crisi persistente.
Pertanto siamo pronti a riflettere con le famiglie e con chi, come noi, ha a che fare con
la formazione sugli eventuali effetti negativi, ma anche sulle opportunità, della crisi
sfruttando tutte le occasioni di incontro che si presenteranno e creandone di proposito.
Il termine “balocchi” in sostituzione di “baiocchi”, al quale peraltro si avvicina dal
punto di vista grafico e sonoro, ci aiuta a connotare la “nuova” scuola che intendiamo
proporre ai bambini: una forte presenza del “ludico” e del “ludiforme” per fare
appassionare gli alunni alla scuola e condurli quasi senza sforzo all’impegno e alla
partecipazione attiva per una costruzione del sé tanto complessa, quanto complicata.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
primo grado dell’istruzione a.s. 2013 - 2014 SCUOLA PRIMARIA Classe prima
N° 1. Nel paese dei baiocchi Settembre
Novembre
Avviamento alla letto-scrittura
Prima alfabetizzazione negli altri linguaggi culturali (artistico-espressivo, logico-scientifico, comunicativo, multimediale, storico-geografico,
mimico-gestuale)
N° 2. Un posto per tutti … un posto per ognuno
Dicembre Gennaio
Educazione emotiva Ordinalità e cardinalità del numero Letto – scrittura Organizzazione spazio – temporale
N° 3. Una nuova identità: IO - alunno
Febbraio Marzo
Nuovi elementi dell’identità personale Trasformazioni Cambiamenti nel tempo Letto - scrittura
N° 4. Una nuova identità: IO – cittadino
Aprile Maggio
Rafforzamento del versante sociale dell’identità (condivisione, partecipazione, responsabilità, reciprocità …)
Codifica e transcodifica di messaggi in codici diversi (artistico-espressivo, logico-scientifico, comunicativo, multimediale, storico-geografico, mimico-gestuale) Rafforzamento del versante sociale dell’identità (condivisione, partecipazione, responsabilità, reciprocità …)
Codifica e transcodifica di messaggi in codici diversi (artistico-espressivo, logico-scientifico, comunicativo, multimediale, storico-geografico, mimico-gestuale)
Io e …
Primo anno della Scuola Primaria
Traguardi formativi alla fine della Scuola Primaria
Processi formativi
IDENTITÁ Benessere psico – fisico (sentirsi fisicamente adeguati) Equilibrio emotivo (essere fondamentalmente felici) Decisionalità (essere determinati ) Creatività (ricercare soluzioni personali) Ottimismo (essere attivi) Onestà (praticare la giustizia)
CONVIVENZA
Mostrare sensibilità nei confronti dei diritti di tutti Essere incline alla collaborazione e alla cooperazione Praticare la solidarietà Agire per la salvaguardia dell’ambiente Operare per la pace
CONOSCENZA
Essere curioso Lasciare spazio all’intuito Essere aperti nei confronti dei punti di vista e delle opinioni degli altri Trattare criticamente le informazioni Seguire con consapevolezza il proprio gusto estetico.
CLASSI SECONDE La classe seconda prevede il piano annuale delle attività “A PICCOLI PASSI LASCIO
IL SEGNO ”, che tiene conto del percorso dello scorso anno scolastico, percorso teso a
potenziare gli strumenti culturali necessari agli alunni perché siano protagonisti e non
spettatori passivi del loro processo di crescita.
Gli alunni troveranno quest’anno nuove risposte ai loro bisogni, potranno
riflettere ancora sulle proprie esperienze e, contemporaneamente, scoprire nuovi
ambienti di apprendimento
Il percorso didattico prende il via dalla lettura del testo: “Storia di una
gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda, il testo sarà il filo
conduttore delle unità di apprendimento, ed offrirà esperienze di apprendimento,
ispirate alle vicende del protagonista, e nel contempo spunti per tutte le discipline.
Si porrà il bambino di fronte a situazioni reali e motivanti che potranno incuriosirlo e
metterlo a contatto con il mondo della lettura e della scrittura.
Gli alunni saranno guidati nell’osservazione, nella ricerca, nel porsi domande e
nel cercare risposte ai propri interrogativi con il metodo del “problem solving”.
Acquisiranno nuove conoscenze e abilità e saranno stimolati a metterle in gioco nei
contesti di vita. Le unità programmate si articoleranno, in maniera consequenziale, in
proposte tese a dare unitarietà e significatività alle conoscenze.
Due macrounità comprenderanno i due quadrimestri,
DI NUOVO INSIEME PER …
1. CRESCERE
2. CONOSCERE E SCOPRIRE
La prima comprenderà l’accoglienza e due unità di apprendimento:
IO BAMBINO
IO E GLI ALTRI
La seconda comprenderà le altre due unità di apprendimento:
LA FANTASIA
IL MONDO
e una unità breve come nel caso dell’accoglienza, per la chiusura dell’anno
scolastico.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
Primo grado dell’istruzione a.s. 2013 - 2014 SCUOLA PRIMARIA Classe seconda
“ Di nuovo insieme per … CRESCERE – CONOSCERE E SCOPRIRE”
“La cordata dell’amicizia” Accoglienza.
16/09 30/09
Il bambino ritrova persone e luoghi frequentati, per la prima volta, lo scorso anno e interrotti con il tempo delle vacanze. Ritrova affetti, amicizie per ricominciare e a “piccoli passi” lasciare l’impronta.
N° 1. “Io bambino”
01/10 30/11
Il bambino ha preso coscienza del suo essere persona, la scuola è divenuta per lui un ambiente più familiare, ma comunque, fatto di regole necessarie per vivere serenamente e “far bene”.
N° 2. “Io e gli altri” 01/12 31/01
Lavorando insieme, la parola d’ordine diventa “lavoro di squadra”, il bambino che sta bene con se stesso sta bene anche con gli altri, si accorge dell’altro, dei tanti bisogni e si apre alla solidarietà.
N° 3. “La fantasia” 01/02 31/03
Il bambino viene stimolato perché divenga più fantasioso e creativo e sviluppi il pensiero divergente, il solo che lo possa aiutare a maturare atteggiamenti più consoni al suo essere in una società sempre più immersa nel digitale e sempre più alienante.
N° 4 “Il mondo” 01/04 31/05
Il bambino ha acquisito più autonomia, è pronto ad affrontare il reale ed essendosi staccato un po’ dall’adulto è anche pronto a guardare il mondo circostante da più punti di vista.
N° 5 “A presto amici …” 03/06 09/06
Il bambino lascia la scuola per il nuovo periodo di vacanza, cosciente dell’utilità dell’istruzione e dello stare insieme agli altri e per gli altri.
“A PICCOLI PASSI LASCIO IL SEGNO ”
(Mappa dei processi attivati per il percorso formativo dell’anno scolastico in corso.)
Ogni unità di apprendimento attiva determinati processi, che si pongono, tra di loro,
in continuità.
Essi, in linea con le scelte della scuola (continuità, unitarietà, differenziazione)
guardano la persona nella sua interezza, tenendo presente: la sfera motoria, la sfera
socio-affettiva, la sfera valoriale, la sfera cognitiva e metacognitiva e fanno leva
sulla motivazione ad apprendere, premessa e condizione del successo scolastico.
☻BISOGNI FORMATIVI
☻CAMBIAMENTI
☻SPAZI VISSUTI
☻IO SONO
☻IO CON GLI ALTRI… MI “REGOLO”
☻Alfabetizzazione culturale
☻Il senso dell’esperienza
CLASSI TERZE Iniziamo un nuovo anno scolastico con tante aspettative, nostre e dei bambini, e su
queste dobbiamo incentrare la nostra azione educativa e didattica.
Terremo presenti le loro conoscenze, le competenze acquisite per sollecitarne di
nuove., ma soprattutto considereremo le loro motivazioni.
In classe si creerà un ambiente di condivisione in modo che ciò che è conoscenza
individuale diventi patrimonio comune. Perciò saranno favorite tutte quelle situazioni in
cui l’allievo propone, progetta, ipotizza e realizza ciò che ha pensato. Si potenzierà la
capacità di ascolto, di attenzione e di interazione, attraverso la conversazione e la
capacità di lettura e comprensione, per abituarsi ad ascoltare gli altri senza
interrompere, ad attendere il proprio turno di parola, a parlare in modo chiaro e con il
tono di voce adeguato, a fare domande per avere chiarimenti, a manifestare
impressioni ed opinioni.
Si proporranno attività motivanti affinché i bambini, con sempre maggiore sicurezza,
imparino a raccontare, descrivere, ricercare, raccogliere informazioni.
Saranno individuate una serie di competenze fondamentali da promuovere
gradualmente , con un’azione metodologica e didattica basata su operazioni mentali e
percettive.
Gli alunni cominceranno a percepire la distinzione tra le diverse discipline ed inizieranno
ad approfondire le conoscenze con lo studio personale.
“ Imparare ad imparare” li vedrà impegnati nella costruzione del proprio sapere, per
acquisire gradualmente il gusto per la conoscenza, la voglia di scoprire, di riconoscere
problemi, cercare risposte, porre domande, capire per sviluppare sempre più il pensiero
divergente e creativo. Il
percorso educativo, metodologico e didattico si articolerà attraverso quattro Unità di
apprendimento così denominate:
- Parole per raccontare …. tante storie tra realtà e fantasia.
- Parole per … descrivere.
- In viaggio verso …
- Il mio mondo.
Apprendimento unitario Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
primo grado dell’istruzione SCUOLA PRIMARIA
CLASSI QUARTE
Classi TERZE N° 1. PAROLE PER RACCONTARE … TANTE STORIE TRA REALTA’ E FANTASIA L’alunno sa costruire la linea narrativa di esperienze personali e di storie reali; racconta fatti e distingue il vero dal fantastico. Coglie rapporti di successione e contemporaneità in eventi vicini e lontani nel tempo e verbalizza con linguaggio appropriato. Racconta storie reali e fantastiche con l’uso di tecniche specifiche, ricostruendo o inventando fatti ed eventi. Ascolta e apprezza gli interventi dei coetanei, rispetta i turni di parola, in un clima sereno e motivante.
Dal 16/09
al 30/11 2013
Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e la struttura.
N° 2. PAROLE PER … DESCRIVERE L’alunno sa osservare e descrivere la realtà attraverso l’uso dei dati sensoriali. Raccoglie idee per la scrittura, attraverso la lettura del reale e il recupero in memoria. Distingue la descrizione connotativa da quella denotativa- scientifica. Progetta e struttura semplici descrizioni di persone, animali, ambienti … sulla base di un’attenta osservazione e nel rispetto dell’ordine descrittivo prestabilito.
Dall’ 1/12 2013
al 31/01 2014
Produrre testi descrittivi soggettivi riguardanti esperienze personali e testi descrittivi oggettivi riguardanti contenuti storici, geografici o scientifici.
N° 3. IN VIAGGIO VERSO … L’alunno sa individuare e verbalizzare, con la lingua orale e scritta, relazioni di causa - effetto in diverse situazioni della vita quotidiana e nella lettura del territorio. Attraverso il confronto tra passato e presente, si avvia alla ricostruzione di fatti lontani nel tempo e nello spazio. Scopre aspetti del presente, analizza in modo sempre più consapevole ogni elemento del proprio contesto spaziale ed osserva la realtà da diversi punti di vista.
Dal 01/02
al 31/03 2014
Leggere e osservare la realtà mediante forme verbali e iconiche. Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale. Produrre semplici testi argomentativi di tipo storico, geografico e scientifico. Leggere cartine e legende..
N° 4 IL MIO MONDO L’alunno è sempre più protagonista nella costruzione del proprio processo formativo: potenzia la capacità di osservazione, di porsi domande, di formulare ipotesi e di verificarle. Esplora il proprio ambiente di vita, coglie relazioni, caratteristiche, trasformazioni , somiglianze e differenze, sperimentando e applicando le nuove abilità e conoscenze nell’esperienza diretta. Risolve in modo appropriato, da solo o in collaborazione, situazioni problematiche di natura relazionale, operativa e culturale.
Dal 01/04 2014
a Giugno 2014
Ricercare informazioni avvalendosi di fonti di vario tipo. Esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano. Orientarsi nello spazio e nel tempo operando confronti costruttivi tra realtà geografiche e storiche diverse.
Nel progettare il percorso per la classe quarta gli insegnanti si prefiggono di partire dalle
conoscenze spontanee degli alunni che, opportunamente guidati , saranno indotti a ricercare
informazioni e processi oggettivi riconducibili poi ai saperi formalizzati delle singole discipline.
Uno degli obiettivi fondamentali di quest’anno è l’acquisizione , di una metodologia di lavoro
nuova, orientata a contesti concreti, a scopi ben precisi ,delineati e condivisi per essere di
stimolo agli stessi alunni che così impareranno a progettare,produrre e a risolvere problemi.
Questo vuol dire indurli a porsi verso la realtà con un atteggiamento curioso, propositivo e
critico così da leggere i risultati delle diverse esperienze non come verità oggettive e
dogmatiche ma come risultanze di osservazione, di confronto e di ricerca.
In questo modo si tenderà a promuovere un apprendimento orientato allo sviluppo di
competenze, intese come pratiche attive di conoscenze e abilità applicate a problemi autentici
in coerenza con le richieste,i vincoli e le risorse del contesto. Interesse e motivazione
costituiranno le leve fondamentali per lo sviluppo di un proficuo apprendimento.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
primo grado dell’istruzione SCUOLA PRIMARIA Classe quarta
N° 1. “ INSIEME A SCUOLA !” Conoscersi meglio sarà lo scopo principale del percorso che porterà gli alunni a riflettere su loro stessi. Il racconto di esperienze personali li condurrà alla consapevolezza delle proprie emozioni e sentimenti. La conoscenza poi dei popoli che ci hanno preceduto consentirà loro di cogliere che i cambiamenti e le conquiste sono la risposta alle esigenze legate al vissuto dell’uomo
Dal 16/09 al 16/ 11
2013
Gli alunni saranno guidati ad ordinare ,sulla linea del tempo, eventi personali e, dopo aver ricavato informazioni dall’analisi e dall’interpretazione di documenti e fonti diverse, ricostruiranno, nelle diverse tipologie testuali,alcuni aspetti della propria vita prima e dell’uomo in genere poi, cogliendone l’evoluzione e i cambiamenti nel tempo.
N° 2. “ EMOZIONI E SENTIMENTI IN GIOCO” L‘unità mira a stimolare il coinvolgimento emotivo e l’interesse degli alunni per indurli a conoscere il proprio contesto socio culturale
Dal 17/11
al
30/01/14
Gli alunni saranno condotti ad interpretare i “cunti” come documento storico del proprio territorio per promuovere una “cultura delle emozioni” significative del proprio contesto esistenziale
CLASSI QUINTE
L’ultimo anno della Scuola Primaria è una tappa importante dell’ “IMPARARE … A
CRESCERE”, tappa che si propone di:
Rendere consapevoli gli alunni delle proprie conoscenze per maturare e superare
le difficoltà attraverso l’impegno;
Stimolare i ragazzi a riflettere, prendere decisioni in modo autonomo ed abituarli
a selezionare i numerosi stimoli provenienti dall’ambiente esterno
La finalità è quella di offrire occasioni per sviluppare abilità concettuali ed operative,
comportamenti e atteggiamenti che migliorano il rapporto con se stessi, con gli altri e
con l’ambiente, atteggiamenti fatti di consapevolezza e di responsabilità:
consapevolezza dei limiti e delle potenzialità in cui si opera e responsabilità di fare
scelte coerenti, atteggiamenti propri di una cittadinanza attiva.
Il percorso prenderà il via da problemi veri, reali, concreti, ricchi di particolarità locali,
ma capaci di accedere a dimensioni globali ( in un problema vicino è più facile scoprire
collegamenti e rendersi conto che ci sono nessi imprevisti; a partire da un problema
vicino è possibile seguire le relazioni che mettono in connessione la dimensione locale
con quella globale e divenire consapevoli che il ”mondo è tutto attaccato”).
N° 3. “ CONOSCO LA MIA TERRA” Conoscere il passato del proprio territorio, comprendere il rapporto tra passato e presente della realtà locale, consentirà agli alunni di acquisire gradualmente una memoria storica che li renderà consapevoli del valore conoscitivo dei beni culturali e ambientali del territorio di appartenenza.
Dal 31/01 al
31/03/14
Gli alunni saranno portati a costruire una identità culturale condivisa per diventare cittadini consapevoli, responsabili, critici, valorizzando le radici locali.
N° 4. “ IO ,GLI ALTRI E IL MIO MONDO ” Scopo dell’unità è aiutare gli alunni ad aprirsi agli altri favorendo esperienze interpersonali e migliorando i comportamenti sociali e relazionali
Dal 01/04 alla fine
a. s.
Gli alunni saranno avviati a riconoscedifferenze e le uguaglianze valoriali e comportamentali, ciò che individualizzaciò che è condiviso al fine di arrivare aduna lettura più ampia delle reciproche esperienze individuali
Il filo conduttore dell’intero anno sarà il tema del viaggio reale e/o virtuale, viaggio che
avrà quattro fermate per approfondire tematiche quali:
Il viaggio: l’importanza di arricchire le proprie conoscenze.
L’alimentazione.
I diritti ( riconosciuti e negati).
La tutela dell’ambiente.
Temi e percorsi didattici saranno ispirati alla metodologia della ricerca e del lavoro sul
campo con l’obiettivo di fornire spunti per la costruzione di stili di vita coerenti.
L’intreccio dei temi e dei percorsi consentirà ad ogni disciplina di dare il suo contributo
nella costruzione e nella gestione del processo educativo.
Inoltre attraverso gli alfabeti delle discipline verranno esercitate differenti potenzialità
di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo di quello riflessivo e critico.
Apprendimento unitario
Dal /Al
Possibile tematica Concetto/processo da attivare
primo grado dell’istruzione SCUOLA PRIMARIA Classe QUINTA
“SI … VIAGGIARE …(TRA REALTÀ E FANTASIA)”
Settembre Ottobre
Novembre
L’alunno intraprende un “fantastico” viaggio nel tempo e nello spazio che lo porta a conoscere, sia realmente sia tramite visite multimediali, Roma, centro politico, amministrativo, storico e culturale.
“MANGIA BENE … CRESCI SANO” Dicembre Gennaio
L’alunno, analizzando la propria alimentazione, riflette sulle abitudini alimentari, individua comportamenti adeguati alla salvaguardia della salute, intuisce il rapporto tra alimenti, territorio e clima.
“ DIRITTI … PER CHI … DOVE … DA QUANDO?” Febbraio Marzo
L’alunno riflette sui propri e altrui diritti- doveri partendo dall’ ambiente in cui vive (la famiglia, la scuola, …) e allarga lo sguardo nel tempo e nello spazio (il proprio Paese, la nazione, l’Europa, i mondo) per scoprire che non dappertutto e non in tutti i tempi sono state e vengono garantite le stesse opportunità.
PROGETTO ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA FINALITÀ:
Il Progetto si propone come finalità quella di comprendere che la "diversità" è un valore
aggiunto che, quindi, va valorizzata e non nascosta o cancellata, perché arricchisce la vita di
tutti.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
o Sviluppare la capacità di ascolto e di riflessione. o Educare alla comprensione, alle diversità, alla tolleranza e allo spirito di accettazione degli
altri. o Rafforzare le capacità espressive. o Stimolare la curiosità.
RISULTATI ATTESI
o Intensificazione della sensibilizzazione ai valori del rispetto delle diversità .
“DA COSA … NASCE COSA” Aprile
Maggio
L’alunno, attraverso l’esame delle problematiche legate alla raccolta differenziata, alla produzione e al risparmio di energia, comprende le relazioni tra il microcosmo personale e il macrocosmo del pianeta ed assume atteggiamenti più responsabili.
“ DIRITTURA D’ARRIVO” Giugno
L’alunno, ripensando alle esperienze vissute nel periodo della scuola Primaria, prende consapevolezza della maturazione e della autonomia raggiunta in questa importante tappa del proprio processo di crescita.
PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO
Lettura del testo “ L’ORSO ROSA - LA DIVERSITÀ CHE ARRICCHISCE” di Ester Obbiassi
Panagìa
Conversazione per aiutare la comprensione.
Compilazione di schede per esercitare l’attenzione, l’osservazione e la memoria.
Esecuzione di proposte per favorire la riflessione e sviluppare la creatività.
CONTENUTI
Il motivo conduttore del Progetto è il racconto delle avventure dell’Orso Rosa che, attraverso attività di narrazione, di brain storming, di drammatizzazione e realizzazione di disegni, conduce i bambini alla scoperta del sé, dell’altro e del mondo intero.
VERIFICA E VALUTAZIONE
o Alla fine del primo e del secondo quadrimestre verranno presi in considerazione, per la valutazione, l’impegno e la partecipazione dimostrati durante le attività.
DESTINATARI:
Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della R.C. (plesso di via Gorizia)
TEMPI
Si svolge, relativamente all’anno scolastico 2013/2014, ogni martedì nella classe quinta B dalle
ore 11.30 alle ore 13.30
PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO
“ PASSO DOPO PASSO ....”
Destinatari
Scuola : Primaria
Plesso : via Gorizia
Classi: tutte le classi
Obiettivi misurabili che si intendono perseguire
RECUPERO: acquisizione degli obiettivi minimi delle discipline curriculari.
POTENZIAMENTO degli obiettivi delle discipline curriculari attraverso attività di
ricerca, lavori a piccoli gruppi e individuali, rielaborazione di testi di vario tipo.
Contenuti e metodologie utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi
Si porteranno avanti attività di recupero relative alle discipline curriculari.
Il lavoro verrà svolto organizzando piccoli gruppi di alunni in difficoltà per permettere
loro di conseguire le strumentalità di base e sviluppare le potenzialità individuali.
Durata
Periodo: intero anno scolastico
Orario : da concordare con gli insegnanti prevalenti all'inizio dell'anno scolastico.
Risorse umane
Docenti coinvolti :Stefanì Anna Maria
Laboratori da utilizzare
Laboratorio informatico, sala biblioteca, aula.
Elementi di reporting
Verifiche: verranno svolte verifiche orali e scritte.
IL PROGETTO DIDATTICO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Cosa è
Finalità
È la previsione di un piano di azione che impegna gli insegnanti nell’impresa educativa.
I documenti che si producono sono mappe che guidano, orientano, dirigono l’azione e la sottraggono all’approssimazione ed alla casualità.
Promuovere il pieno sviluppo della persona attraverso un percorso di efficacia e di efficienza nell’ottica della continuità.
Obiettivi
Strategie
COSA CONTIENE
La struttura del curricolo Le discipline insegnate secondo le “Indicazioni Nazionali” della Scuola Secondaria di 1°
grado sono ripartite tra i docenti, assegnando il monte-ore indicato nella terza colonna. Il
monte-ore assegnato a ciascuna area disciplinare è calcolato cumulando il tempo obbligatorio e
quello opzionale, per evidenziare l’articolazione dell’offerta complessiva.
Area disciplinare
Insegnamento obbligatorio ore Insegnamento
opzionale/facoltativo ore Totale area
AREA UMANISTICA
Italiano 6
10 Storia e geografiaApprofondimento
3 1
AREA SCIENTIFICA Matematica e scienze 6 8
Promuovere il successo dell’azione formativa Prevenire le più varie forme di disagio degli alunni
Aiutare gli studenti a crescere serenamente a star bene con se stessi, con gli altri, con l’ambiente Fare acquisire competenze adeguate
Ogni disciplina è aperta all’interdisciplinarità più completa, a cui segue il salto transdisciplinare, ovvero il confronto con una visione personale unitaria di sé, degli altri, della cultura, del mondo.
Le Unità di Apprendimento per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze suggerite dalle “Indicazioni
Nazionali”
Tecnologia 2
LINGUE STRANIERE
Lingua Inglese 3 5
Lingua Francese 2
Arte e immagine 2 2
Scienze motorie e sportive
2 2
Musica 2 2
Religione Cattolica 1 1
IL CURRICOLO DELLE CLASSI PRIME
APPRENDIMENTO UNITARIO
TEM
PI POSSIBILE TEMATICA
CONCETTO/PROCESSO DA ATTIVARE
IL CURRICOLO DELLE CLASSI SECONDE
PRESENTIAMOCI (ACCOGLIENZA) L’alunno ascolta e rispetta le esperienze dei compagni, imparando a pensare al gruppo-classe come luogo positivo di interazione sociale e come comunità finalizzata all’apprendimento.
Settembre Ottobre
Accoglienza: incontrare e conoscere gli alunni della classe e della scuola; prime prove d’ingresso.
IO E GLI ALTRI L’alunno impara a riconoscere ed assumere come proprio il valore delle diverse forme e funzioni dello stare insieme..
Novembre Dicembre Gennaio
Imparare a gestire l’irrequietezza emotiva cercando di attuare positive modalità di interazione con i compagni.
ALLA SCOPERTA DI “NUOVI SAPERI” L’alunno impara a porsi in atteggiamento attivo e consapevole nei confronti della crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne senza subirle e in modo da poterle giudicare.
Febbraio marzo
Approccio al “nuovo” attraverso letture, produzioni scritte, grafiche, elaborazioni dati ecc.
GLI STRUMENTI DI LAVORO L’alunno conosce e impara ad utilizzare i codici delle varie discipline necessari per realizzare lavori che siano frutto delle capacità e delle aspirazioni personali
Aprile maggio giugno
I linguaggi specifici delle discipline
APPRENDIMENTO UNITARIO
TEM
PI POSSIBILE TEMATICA
CONCETTO/PROCESSO DA ATTIVARE
IL CURRICOLO DELLE CLASSI TERZE
TUTTI A SCUOLA (ACCOGLIENZA) L’alunno individua i nuovi elementi che caratterizzano la propria personalità rispetto all’anno precedente, per aggiornare e/o ridefinire la propria carta d’identità, attuando comportamenti adeguati e corretti d’interazione e collaborazione con gli altri.
Settembre Ottobre
Cambiamento: fisico e psicologico in relazione all’anno precedente e agli altri.
I MIEI INTERESSI L’alunno acquisisce consapevolezza della dinamica che porta all’affermazione della propria identità, alla conoscenza di sé e dei propri interessi
Novembre Dicembre Gennaio
Orientamento: partendo dai punti di forza, individuare le proprie attitudini.
CRESCO, SCOPRO….CAPISCO L’alunno, attraverso le conoscenze acquisite, impara a padroneggiare strumenti culturali (linguaggi, tecniche, procedimenti, contenuti) adeguati alle proprie capacità.
Febbraio marzo
I linguaggi settoriali.
MI GUARDO INTORNO L’alunno individua e analizza le maggiori problematiche connesse all’ambiente che lo circonda, maturando un atteggiamento di rispetto nei confronti del patrimonio comune.
Aprile maggio giugno
Osservazione di luoghi fisici e antropici, attraverso varie attività, tra cui visite guidate, ecc.
APPRENDIMENTO UNITARIO
TEM
PI POSSIBILE TEMATICA
CONCETTO/PROCESSO DA ATTIVARE
U.A. Preliminare trasversale L’ACCOGLIENZA
PROGETTO IL MIO FUTURO (ORIENTAMENTO)
L’alunno elabora, esprime ed argomenta un proprio progetto di vita, basandosi non solo sulle proprie esperienze ma anche su quelle dei personaggi che hanno dato senso e valore all’umanità.
Settembre Ottobre
Auto-analisi mirata all’acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità.
A COME ADOLESCENZA L’alunno il punto di vista su di sé e sulla propria collocazione nel mondo
Novembre Dicembre Gennaio
Letture, produzioni scritte e orali, visione di film, elaborati grafici finalizzati all’acquisizione di un maggiore equilibrio interiore .
LA SCOPERTA DELL’ALTRO L’alunno si orienta nello spazio e nel tempo operando confronti costruttivi tra realtà geografiche e storiche diverse.
Febbraio marzo
Lettura di quotidiani e ascolto di telegiornali e confronto di opinioni. Organizzazione di testi di vario genere sulle tematiche affrontate
A CONCLUSIONE DI QUESTO PERCORSO SONO IN GRADO DI….. L’alunno riconosce e gestisce i diversi aspetti delle esperienze maturate e possiede la consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e potenzialità.
Aprile Maggio giugno
Lavori di gruppo, esercitazioni, attività varie mirate al consolidamento delle conoscenze e delle abilità acquisite
Classe Seconda
TUTTI A SCUOLA
Classe Prima
PRESENTIAMOCI
APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE
Questa U.A. mira a far entrare a “passi allegri” in classe i nuovi allievi. Essi si trovano ad
affrontare un nuovo ciclo scolastico: ciò significa un diverso ambiente, nuovi compagni, ma
soprattutto nuovi insegnanti e un’organizzazione scolastica più complessa. Gli insegnanti
aiuteranno i ragazzi a tirar fuori le esperienze fatte e le conoscenze possedute al fine di
indirizzarli verso una iniziale e corretta socializzazione.
PERCORSO
Lettura di base, comprendere testi e rispondere a questionari o riorganizzare le informazioni
in tabelle, realizzare una breve presentazione di se stessi, esporre i sogni, i propositi, le
paure; esprimere in modo corretto i propri pensieri, riflettere sulle esperienze scolastiche
OBIETTIVI FORMATIVI
socializzare con un nuovo gruppo classe;
avviarsi ad una più matura capacità di attenzione
conversare;
produrre carte di identità (codificate e creative);
produrre un breve testo di presentazione di sé;
indagare sui propri livelli affettivo-relazionali;
leggere testi a tema;
riconoscere situazioni problematiche;
misurarsi con le proprie capacità logiche
orientarsi nei laboratori didattici
riconoscere le strumentazioni specifiche delle varie educazioni
METODOLOGIA: lezione dialogata, lezione frontale introduttiva, scoperta guidata.
MATERIALI, STRUMENTI, SPAZI: fotocopie, fotografie, aula scolastica, laboratori.
VERIFICA: prove di ingresso.
VALUTAZIONE: individuazione fasce di livello.
STRATEGIE: accoglienza formativa.
TEMPI: Settembre
APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE
Questa U.A. mira a accogliere gli allievi del secondo anno della scuola secondaria di 1° grado:
ciò significa riprendere il discorso interrotto a giugno con i docenti e con i compagni,
socializzare le esperienze fatte durante l’estate alla luce delle conoscenze apprese nella classe
prima, predisporsi ad affrontare nuove esperienze con maturità e responsabilità adeguate
all’età. Gli insegnanti guideranno gli alunni verso il nuovo anno scolastico facilitando il dialogo
e la partecipazione attiva.
PERCORSO
ettura di base, comprendere testi e rispondere a questionari o riorganizzare le informazioni in
tabelle, relazionare sulle esperienze vissute, esporre i sogni, i propositi, le paure; esprimere in
modo corretto i propri pensieri, riflettere sulle esperienze scolastiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
socializzare con il gruppo classe;
avviarsi ad una più matura capacità di attenzione
conversare;
produrre un breve testo di presentazione di sé;
indagare sui propri livelli affettivo-relazionali;
leggere testi a tema;
riconoscere situazioni problematiche;
misurarsi con le proprie capacità logiche
orientarsi nei laboratori didattici
riconoscere le strumentazioni specifiche delle varie educazioni
METODOLOGIA: lezione dialogata, lezione frontale introduttiva, scoperta guidata.
MATERIALI, STRUMENTI, SPAZI: fotocopie, fotografie, aula scolastica, laboratori.
VERIFICA: prove di ingresso e/o controllo e correzione del lavoro estivo
VALUTAZIONE: individuazione fasce di livello.
STRATEGIE: accoglienza formativa.
TEMPI: Settembre
L’ORIENTAMENTO
Classe Terza
PROGETTO IL MIO FUTURO
APPRENDIMENTO UNITARIO DA PROMUOVERE
L’U. A. si propone di riprendere, definendolo, il percorso educativo e didattico intrapreso negli
anni scolastici precedenti. Gli alunni sono informati in merito alle finalità formative e agli
obiettivi dell’insegnamento-apprendimento per consentire loro un impegno consapevole e
motivato. Le attività proposte mirano a favorire, in ciascun alunno, il graduale emergere del
senso di appartenenza alla nuova realtà scolastica ed una maggiore consapevolezza di sè, delle
proprie risorse, motivazioni ed aspettative nonché delle caratteristiche e dei compiti afferenti il
nuovo iter scolastico.
PERCORSO
Lettura di base, comprendere testi e rispondere a questionari o riorganizzare le informazioni in
tabelle, relazionare sulle esperienze vissute, esporre i sogni, i propositi, le paure; esprimere in
modo corretto i propri pensieri, riflettere sulle esperienze scolastiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
socializzare con il gruppo classe;
avviarsi ad una più matura capacità di attenzione
maturare relazioni interpersonali rispettose
indagare sui propri livelli affettivo-relazionali;
sostenere tramite esempi il proprio punto di vista o quello altrui;
leggere testi a tema;
riconoscere situazioni problematiche;
misurarsi con le proprie capacità logiche
orientarsi nei laboratori didattici
riconoscere le strumentazioni specifiche delle varie educazioni
METODOLOGIA: lezione dialogata, lezione frontale partecipata, scoperta guidata.
MATERIALI, STRUMENTI, SPAZI: fotocopie, fotografie, aula scolastica, laboratori.
VERIFICA: prove di ingresso e/o controllo e correzione del lavoro estivo
VALUTAZIONE: individuazione fasce di livello.
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SAPERI DI CITTADINANZA
La scuola è sicuramente l’istituzione alla quale la società demanda il compito di conservare il proprio patrimonio culturale e consegnarlo, di generazione in generazione, ai suoi giovani; ma la scuola è necessariamente anche l’istituzione che fornisce ai giovani gli strumenti necessari a decifrare il presente e soprattutto ad essere cittadini del futuro: non potrebbe svolgere adeguatamente il suo compito se non sapesse insegnare linguaggi e abilità adeguate ai tempi nei quali vivranno i suoi alunni. Ci si riferisce particolarmente a quelle conoscenze che, nella situazione storica attuale, sono considerate essenziali per comunicare con il mondo intero. La globalizzazione dell’economia e la costruzione della società della conoscenza voluta dalla comunità europea, nel rendere evidente la necessità di attrezzare criticamente le generazioni future, mostra con prepotenza la necessità di fornire gli strumenti di appartenenza alla comunità internazionale. Due strumenti essenziali Sono individuati due strumenti essenziali per dialogare con la comunità internazionale. Senza di essi non si dispone di alcune conoscenze essenziali per esercitare i diritti di cittadinanza europea nel mondo del lavoro e non si possono usare le chiavi di accesso alla civiltà della conoscenza e della comunicazione
Sono:
La padronanza delle lingue straniere L’uso del mezzo informatico
Figura 22 I SAPERI DI CITTADINANZA LA LINGUA INGLESE COME LINGUA VEICOLARE
SAPERI DI CITTADINANZA
La padronanza delle lingue straniere con:
-una particolare organizzazione per l’insegnamento della lingua inglese, avviato sin dalla scuola dell’infanzia
-la certificazione internazionale delle competenze acquisite
-l’insegnamento della seconda lingua straniera nella Scuola Secondaria di 1° grado
L’uso delle tecnologie nella didattica:
-l’attivazione di un sito web
-l’aggiornamento dei docenti
TITOLO GO! WALKING TO…THE BEST! CONTESTO
L’apprendimento di una lingua straniera è incontro con un’altra cultura, è un diverso
modo di esprimersi, connotato da una precipua gestualità e una differente organizzazione della
vita ed è funzionale al ridimensionamento degli stereotipi culturali. Promuove, infatti, nel
bambino la consapevolezza sociale, la comprensione e il rispetto di stili di vita diversi, ma anche
di punti di vista e di opinioni talvolta contrastanti. Il diverso codice linguistico, nella sua
complessità, è un mezzo di promozione individuale e sociale, è strumento di organizzazione
delle conoscenze, attraverso il quale ogni individuo ha la possibilità di arricchire il proprio
bagaglio cognitivo, di conoscere e accettare contesti culturali diversi dal proprio, di assumere
comportamenti orientati alla solidarietà e all’accoglienza. Contribuisce, inoltre, ad ampliare la
sfera dei rapporti con altre persone, disponendo al dialogo e alla comprensione reciproca.
In tal senso, il progetto, si colloca pienamente all’interno di una società multiculturale e/o
multirazziale.
BISOGNI FORMATIVI
Esigenze socio-culturali: uso diffuso e socialmente condiviso della lingua inglese;
Necessità di condividere una lingua comune, in grado di fornire un’identità comunicativa,
avente il valore di “glotto-passaporto”.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
1. Avvicinare i bambini ad un codice linguistico (nella fattispecie “lingua inglese”) diverso
dal proprio;
2. Sviluppare e potenziare le capacità di ascolto e comprensione;
3. Apprendere a parlare una lingua diversa dalla propria;
4. Potenziare ed affinare la capacità comunicativa.
RISULTATI ATTESI
1. L’alunno padroneggia un lessico essenziale ( scuola dell’infanzia);
2. L’alunno gradisce l’apprendimento di una lingua diversa dalla propria (scuola
dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado);
3. L’alunno consolida la funzione comunicativa (scuola primaria e secondaria di 1° grado)
4. L’alunno approfondisce la funzione comunicativa (scuola primaria e secondaria di 1°
grado).
PERCORSO METODOLOGICO – DIDATTICO
GO! Scuola dell’Infanzia:
Nella Scuola dell’Infanzia il percorso didattico si rifarà alla programmazione di sezione, per ciò
che attiene i contenuti. Inoltre, terrà conto delle specificità de bambini piccoli e, pertanto:
delle loro caratteristiche strategie di apprendimento,
del breve periodo di concentrazione di cui sono capaci;
della necessità di creare un ambiente stimolante e attento alle loro esigenze.
Si privilegeranno mezzi quali l’ascolto, la drammatizzazione, la manipolazione e il gioco,
avvalendosi dei sussidi che si riterranno più opportuni.
WALKING TO…Scuola Primaria
Nella Scuola Primaria il progetto si collega ad un percorso di approfondimento, attraverso il
rispetto del Sillabo Trinity il quale prevede una certificazione esterna finale, mediante ente
certificatore Trinity.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Nella scuola dell’infanzia si prescinde da un’attività valutativa formale. Una sorta di
verifica sarà attuata mediante giochi di comunicazione orale.
Nella scuola primaria l’attività di verifica e di valutazione si integra con le normali attività di
verifica e valutazione, previste in itinere.
L’attività di potenziamento, stante il parere favolrevole dei genitori, verrà verificata e valutata
mediante “certificazione esterna” (Ente Certificatore Trinity), certificazione attestante
l’acquisizione di livelli di competenza, determinati dai parametri e dai descrittori definiti dal
Consiglio d’Europa.
ORGANIZZAZIONE
GO! Scuola dell’Infanzia
Arco temporale: intero anno scolastico
Fasi operative: 2 ore settimanale, in orario antimeridiano ;
Attività da svolgere: drammatizzazioni, canzoncine, giochi.
WALKING TO … Scuola Primaria Arco temporale: intero anno scolastico;
Fasi operative: n. 3 ore settimanali .
THE BEST! Potenziamento/Classi terminali Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado
Arco temporale: gennaio – giugno;
Fasi operative:
50h di formazione modulo obiettivo/Azione C1 PON“Speaking at the top 1, Speaking at the top 2, Speaking at the top 3” (Scuola Primaria) e “Mind the gap” (Scuola Secondaria di 1° grado);
Attività da svolgere:
domande stimolo –risposta;
approfondimento lessicale
RISORSE UMANE GO! Scuola dell’Infanzia:
Numero 2 docenti interni (orario di servizio eccedente).
WALKING TO…Scuola Primaria:
Docenti interni (orario di servizio non eccedente).
THE BEST! Potenziamento/Classi terminali Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado:
Docenti interni (orario coperto da compenso PON ), DSGA, un assistente amministrativo, un
collaboratore scolastico, ( docente a contratto PON),un esaminatore esterno, un referente /
responsabile.
BENI E SERVIZI GO! Scuola dell’Infanzia: Aula della sezione e/o aula di inglese;
WALKING TO…Scuola Primaria: aula della classe, atrio, aula magna;
THE BEST! Potenziamento/Classi terminali Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado:
aula della classe e/o aula informatica
LABORATORIO D’INFORMATICA MULTIMEDIALE
CONTESTO
L’ insegnamento dell’informatica si inserisce a pieno titolo tra i linguaggi in uso che devono essere appresi sin dalla più tenera età, purché ne venga insegnato l’aspetto più adatto ai processi cognitivi dell’età considerata.
Oltre ad essere un linguaggio, l’informatica è una tecnologia, si avvale di strumenti ed apparecchiature ad è essa stessa uno strumento potente e flessibile a disposizione dell’uomo moderno.
Forte è la sua vicinanza con la scrittura alfabetica: entrambe si avvalgono di attrezzi (il PC e l’inchiostro); hanno bisogno di una particolare manualità e di coordinazione oculo-manuale (la penna ed il mouse) e di supporti (il quaderno e l’hard disc); entrambe facilitano la comunicazione. L’informatica, al pari della scrittura, vanno insegnate presto, ma non sopportano precocismi: come non si insegna la scrittura alfabetica attraverso la conoscenza della chimica dell’inchiostro e della cellulosa così non si comincia l’insegnamento dell’informatica studiando le parti del computer ed il microprocessore : l’approccio è necessariamente giocoso e funzionale e gli alunni vengono messi a contatto con la macchina allo scopo di sviluppare attività adatte all’età.
Nella scuola dell’infanzia e negli anni di scuola primaria gli alunni usano prevalentemente programmi per giocare, colorare, raccontare…
Negli anni successivi gli alunni usano il computer per realizzare lavori connessi con l'attività didattica, per reperire informazioni…
La scuola primaria si è attrezzata anche per consentire lezioni all’intera classe, quando il docente pianifica questa tipologia di intervento.
Nella Scuola secondaria di 1° grado il laboratorio di informatica viene usato anche come supporto alla normale attività didattica. Questo istituto dispone di:
1. un laboratorio informatico sito presso il plesso di scuola primaria di via Gorizia, composto da 15 computer tutti collegati in rete
2. un laboratorio informatico presso il plesso di scuola primaria di via Modena, composto da 15 computer tutti collegati in rete
3. un laboratorio informatico presso il plesso di scuola secondaria di primo grado di via Torino, composto da 15 computer tutti collegati in rete
REGOLAMENTAZIONE
SCOPO: definire le attività, la responsabilità e la documentazione dell’erogazione del servizio di "Laboratorio di informatica" al fine di poterne valutare l’efficienza e l’efficacia.
CAMPO DI APPLICAZIONE: la presente procedura si applica a tutte i laboratori di informatica delle scuole dell’istituto.
RESPONSABILITA’: la responsabilità della presente procedura è dei "responsabili dei laboratori di informatica" di ogni plesso.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: Regolamento di istituto, Piano dell’offerta formativa, verbali Collegio dei docenti e Consiglio d’Istituto, L. n.626/dpr 81
GENERALITÀ Gli obiettivi del presente regolamento sono:
Garantire un servizio efficiente in tutti i plessi. Assicurare la funzionalità dei laboratori di informatica durante gli orari scolastici. Arricchire e aggiornare, potendo, i laboratori di informatica, acquistando nuovo hardware
e software. Soddisfare le eventuali richieste dei docenti.
Esso viene a far parte integrante del Regolamento d’istituto e del Piano dell’offerta formativa, verbalizzato nel Collegio dei docenti e Consiglio d’istituto e affisso nei laboratori.
PROGRAMMAZIONE E CALENDARIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Il responsabile spiegherà ai colleghi come accedere al servizio e come utilizzarlo, facendo riferimento al regolamento.
Sarà compito del responsabile l’osservanza dell’orario di fruizione del laboratorio. Laddove non è previsto un orario fisso ogni docente può prenotare la fruizione del
servizio in un apposito foglio (modello prenotazione) o dandone notizia al responsabile.
MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE
Nel momento in cui si usufruisce del laboratorio è doveroso compilare il registro predisposto con indicazione della classe, del giorno , dell’ora e la firma del docente che accompagna la classe.
Ai laboratori di informatica possono accedere classi o gruppi di alunni accompagnati dall’insegnante il quale sovrintenderà all’accensione dei computer e al loro uso, nonché ad un corretto spegnimento delle macchine stesse. Sarebbe buona prassi assegnare sempre la stessa macchina ad ogni alunno o gruppo di alunni al fine di renderli responsabili della stessa.
I docenti comunicano per iscritto eventuali guasti, disfunzioni, esaurimento componenti al responsabile che, a sua volta ne informerà l’ufficio di segreteria.
Non si possono installare programmi, applicativi, ecc. senza un accordo preventivo coi responsabili dei laboratori di informatica.
Entro la fine di giugno gli insegnanti dovranno "far pulizia" di eventuali proprie cartelle salvate.
Nel caso di installazione di nuovi applicativi, ogni responsabile procederà alla informazione dei colleghi.
Ogni responsabile di laboratorio controllerà lo stato del materiale e delle attrezzature, procedendo al loro riordino; nel mese di giugno di ogni anno sarà sua cura verificare la corrispondenza con il registro di carico, da riconsegnarsi, dopo essere stato firmato, al direttore amministrativo.
MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio laboratorio di informatica viene monitorato con frequenza annuale (fine anno scolastico) attraverso i seguenti indicatori:
analisi frequenza ed utilizzo dell’ambiente (dal registro delle presenze) soddisfazione docenti coinvolti: (interesse dei colleghi per l’arricchimento del laboratorio
con segnalazioni di acquisti, rilevazione soddisfazione e aspettative attraverso questionari).
riunione di verifica dei responsabili a fine anno scolastico.
VALUTAZIONE
1. La valutazione dell’alunno tra standard e personalizzazione
Le tematiche sulla valutazione degli alunni appartengono a quella tipologia di concetti complessi, nella quale confluiscono diversi significati.
Valutare in rapporto ad uno standard appare una esigenza dettata da richieste di elevato livello culturale che provengono dalla società e dal mondo del lavoro, ma è soprattutto una esigenza implicita alla autoregolamentazione che deriva dall’autonomia. L’esigenza della personalizzazione, molto radicata nella esperienza professionale degli insegnanti, comporta valutare in rapporto a punti di partenza molto differenti da alunno ad alunno, considerare ciò che accade nella ricchezza quotidiana della vita personale di ciascuno, evidenziare le tappe del percorso evolutivo sul quale rapportare un programma autonomamente elaborato dagli insegnanti.
Dunque la prima esigenza nasce dall’autonomia del sistema, la seconda dall’autonomia delle persone.
Il processo di autonomia scolastica, nel dare alla scuola la responsabilità di elaborare il progetto complessivo dell’azione educativa e didattica che essa intende realizzare, impegna i docenti a ripensare in termini autonomi tutta la procedura di valutazione dell’alunno.
Pertanto ogni team docente elabora, all’inizio dell’anno scolastico, uno scenario che abbraccia l’intero percorso formativo dell’alunno tenendo presente non solo i traguardi di apprendimento ma soprattutto lo sviluppo integrale della persona.
Al termine di ogni Unità di Apprendimento prevista nello scenario si propone un compito in situazione per verificare il grado di raggiungimento dell’O.F. posto (elementare, maturo, esperto).
Tabella per l’attribuzione delle valutazioni nella scuola Primaria
Tabella per l’attribuzione delle valutazioni nella scuola Secondaria di 1° grado
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
5
Conosce gli argomenti trattati in modo superficiale e poco approfondito.
Applica le conoscenze acquisite in modo impreciso e frammentario.
Solo se guidato è in grado di mettere in relazione i concetti elementari con un linguaggio povero.
6 Conosce gli argomenti trattati in modo essenziale.
Applica le conoscenze acquisite con qualche inesattezza e solo nella esecuzione di compiti semplici.
Sa mettere in relazione i concetti elementari in maniera autonoma con un linguaggio sufficientemente corretto.
7 Conosce gli argomenti trattati con discreta sicurezza.
Applica le conoscenze acquisite in situazioni nuove anche se con lievi imprecisioni.
Sa mettere in relazione i concetti in modo chiaro usando un linguaggio discretamente corretto e scorrevole nella struttura e nel lessico.
8 Conosce gli argomenti trattati in modo organico e approfondito.
Applica le conoscenze acquisite correttamente in situazioni nuove.
Sa mettere in relazione i concetti con competenza e in modo autonomo usando un linguaggio appropriato e ben articolato.
9
Conosce gli argomenti trattati in modo completo e ben organizzato.
Applica le conoscenze acquisite in modo appropriato e in contesti nuovi e complessi.
Sa mettere in relazione i concetti con competenza in maniera originale utilizzando un linguaggio ricco lessicalmente e ben strutturato.
10
Conosce gli argomenti trattati in modo ampio ben articolato, e molto approfondito.
Applica le conoscenze acquisite rielaborandole in maniera critica e con grande padronanza.
Sa mettere in relazione i concetti con competenza e ricchezza di particolari, utilizzando un linguaggio coerente, coeso, originale e creativo.
COMPORTAMENTO
CONOSCENZE E
ABILITA’
ATTIVITA’ PER GLI INSEGNAMENTI
OPZIONALI POMERIDIANI
COMPETENZE
10/10 L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare consapevolmente le regole convenute e di utilizzare in modo autonomo le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare. L’alunno/a riflette criticamente sul proprio percorso di apprendimento 9/10 L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare le regole convenute e di utilizzare pienamente le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare. L’alunno/a riflette sul proprio percorso di apprendimento.
10/10 pieno e completo raggiungimento di conoscenze e abilità; uso corretto e logico-razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive. 9/10 completo raggiungimento di conoscenze e abilità; uso corretto e razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive.
10/10 L’alunno/a partecipa con motivazione, interesse e responsabilità alle attività opzionali e manifesta un efficace metodo di studio e di lavoro; applica in modo corretto e razionale il metodo sperimentale nella risoluzione di situazioni problematiche; è creativo/a nella realizzazione di prodotti grafico-manuali. E’ stimolato al potenziamento riflessivo, ordinato e organizzato delle conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali. 9/10 L’alunno/a partecipa con motivazione, interesse e responsabilità alle attività opzionali e manifesta un efficace metodo di studio e di lavoro; applica in modo corretto il metodo sperimentale nella risoluzione di situazioni problematiche; è abbastanza creativo/a nella realizzazione di prodotti grafico-manuali. Potenzia, ordina e organizza conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali.
ECCELLENTE (EC):
la competenza programmata è manifestata in modo positivo con - completa autonomia, originalità, responsabilità; - piena consapevolezza e padronanza delle conoscenze a abilità connesse; - buone integrazione dei diversi saperi.
8/10 L’alunno/a partecipa in modo corretto alle attività e agli interventi
8/10 Complessivo
raggiungimento di conoscenze e abilità;
8/10 L’alunno/a partecipa con motivazione e interesse alle
MEDIO (M):
la competenza programmata è manifestata in
educativi programmati, dimostrando di rispettare in modo adeguato le regole convenute; utilizza le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare. L’alunno/a cerca di riflettere sul proprio percorso di apprendimento. 7/10 L’alunno/a cerca di partecipare in modo corretto alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare in modo adeguato le regole convenute; guidato/a utilizza le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare.
uso corretto dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive.
7/10 sostanziale
raggiungimento di conoscenze e abilità;
uso adeguato dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive.
attività opzionali e guidato/a manifesta un adeguato metodo di studio e di lavoro; cerca di applicare le fasi del metodo sperimentale nella risoluzione di situazioni problematiche; realizza prodotti grafico-manuali ordinati e precisi. Consolida le conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali. 7/10 L’alunno/a partecipa saltuariamente alle attività opzionali; necessita di guida nello studio e nel lavoro; ha difficoltà nell’applicazione del metodo sperimentale e nella realizzazione di prodotti grafico-manuali; Recuperare le conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali.
modo soddisfacente con
- buona autonomia;- discreta
consapevolezza e padronanza delle
conoscenze a abilità connesse;
- parziale integrazione dei diversi saperi.
6/10 L’alunno/a necessita di richiamo all’assunzione di atteggiamenti corretti nei confronti
6/10 essenziale
raggiungimento di conoscenze e abilità;
sufficiente uso
6/10 L’alunno/a non sempre partecipa con interesse alle attività opzionali; necessita di guida nello studio e nel lavoro sia a
ESSENZIALE (ES):
la competenza programmata è dimostrata in
dei diversi contesti educativi; non sempre rispetta le regole convenute; deve essere guidato nella realizzazione di un compito. 5/10 L’alunno/a non assume atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi; non rispetta le regole convenute anche se richiamato; manifesta disinteresse e non motivazione all’apprendimento.
dei linguaggi specifici e degli strumenti.
5/10 limitato e
parziale raggiungimento di conoscenze e abilità in situazioni semplici;
uso non sufficiente uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
scuola che a casa; sta recuperando conoscenze e abilità di base; ha ancora difficoltà nel raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali stabilite.
forma essenziale con - relativa autonomia; - basilare consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse.
<4/10 mancato
raggiungimento di conoscenze e abilità in situazioni semplici;
gravemente insufficiente l’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
NON CERTIFICABILE
(NC):
la competenza programmata non è dimostrata neanche in forma essenziale; necessita di forme di recupero e interventi individualizzati. n.b. questo livello va usato in itinere nel primo ciclo; non va usato al termine del terzo anno di scuola secondaria di primo grado.
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO FINALITÀ
Analisi dello “stato” dell’Istituto Adempimenti SNV/2013 – 2014 (Sistema Nazionale di Valutazione)
OBIETTIVI:
1. Valutare lo stato organizzativo/funzionale dell’Istituto 2. Assolvere agli adempimenti delle prove nazionali di valutazione, 3. Compilare il questionario di sistema (se previsto dall’Invalsi).
DESCRIZIONE DEL PERCORSO:
ORGANIZZAZIONE:
Formulazione dei questionari di valutazione
Immissione dati
Pianificazione logistica, atta alla somministrazione prove SNV/2013 –2014
RISULTATI ATTESI:
Descrizione finalizzata di tratti o aspetti dell’istituto
Formulazione ipotesi migliorative
INDICATORI DI QUALITÀ:
Rispetto dei tempi
Somministrazione di questionari finali. Tabulazione dati.
Autovalutazione
Autoanalisi
Definizione dei livelli di prestazione complessiva · Riconoscimento del valore dei risultati
come qualità realizzata o qualità dell’offerta formativa attuata
· Punti di forza e di debolezza dell’istituto · Strategie di miglioramento
Pubblicizzazione dati
VALUTAZIONE D’ISTITUTO VALUTAZIONE MODELLO
ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELLA DIDATTICA: OLTRE L’AULA
I Progetti extracurricolari
PROGETTO: “IL CORPO NELLO ZAINETTO”
CONTESTO:
Dopo poco più di un mese di convivenza la maggior parte dei bambini, rispondendo positivamente alle sollecitazioni del contesto scolastico, predisposte ponendo al centro dell’esperienza scolastica il gioco come espressione immediata, quasi spontanea, del corpo proprio, ha disvelato un soddisfacente livello di adattamento. Disposizione all’ascolto, curiosità, intraprendenza, adattabilità ai tempi e ai livelli di impegno attentivo richiesti, entusiasmo esecutivo in particolari situazioni ludiche caratterizzano lo stile di partecipazione di molti alla vita scolastica. Aver scelto di procedere in continuità con l’esperienza scolastica precedente si è rivelata una buona scelta strategica. Quali allora i motivi per la proposta di un progetto di arricchimento formativo? Riuscire a coinvolgere da protagonisti nelle vicende scolastiche e prima possibile i pochi bambini che indugiano “ai margini” e che aspettano sempre di essere “tirati dentro”. Che cosa li trattiene ? Nell’intento di “far luce” sulla situazione personale di questi bambini si è pensato di prendere in considerazione alcuni aspetti dell’esperienza scolastica quotidiana che possono determinare “inciampi”, “nodi”, “strettoie”. Ci riferiamo alla fiducia di base, alla relazione, alla capacità di comunicare, all’affettività, all’emotività. L’unico modo per indagare e al tempo stesso sanare eventuali carenze è allestire un “laboratorio del corpo” nel quale, sfruttando una più attenta strutturazione di spazi e tempi e potendo contare su una dimensione relazionale facilitante come quella del piccolo gruppo, i bambini vengano raggiunti da sollecitazioni e stimoli più adeguati ai bisogni formativi del momento. --- Ma come, con gli zaini così pesanti si ha l’ardire di metterci anche il corpo? E se fosse l’unico modo per garantire ai bambini di stare con i piedi ben piantati nella realtà da interpretare e conoscere?
BISOGNI FORMATIVI
Allacciare facilmente rapporti interpersonali con i coetanei. Controllare l’emotività. Scoprire le proprie capacità. Sentirsi accettati nel nuovo ambiente.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
Educazione senso-motoria (coordinazione oculo-manuale, percezione e discriminazione visiva, uditiva e tattile, …).
Educazione al ritmo. Affinamento degli schemi motori di base. Prima alfabetizzazione dei linguaggi del corpo (prossemica, posture e gesti). Drammatizzazione una storia. Rappresentazione grafica e verbale di una storia o un evento. Alfabetizzazione emotiva.
RISULTATI ATTESI
Maggiore coinvolgimento e partecipazione alla vita della scuola. Superamento dei blocchi emotivi e relazionali. Sviluppo della fiducia di base e dell’autonomia personale.
PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO
Ogni seduta a tema, attraverso il recupero delle esperienze personali di ciascun bambino (dirette o mediate) e con l’aiuto degli animatori, avrà forma di narrazione e, facendo enfasi sul contesto considerato, costituirà un copione da interpretare attraverso il gioco/drammatizzazione. Rilasciamento, giochi motori, ritmo/musica e movimento, creazione di storie, drammatizzazione, realizzazione di elementi scenografici, rappresentazioni grafiche, sono alcune delle attività del laboratorio. Sopralluoghi, attività di simulazione, indagini socio-storiche, progetti di valorizzazione di luoghi, giochi di ruolo.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Osservazione diretta dei comportamenti degli alunni. Prodotti finali.
DESTINATARI:
Alunni delle classi i di via Gorizia.
TEMPI I bambini di volta in volta formeranno gruppi guidati nelle diverse attività da un docente - animatore. Ogni seduta a cadenza settimanale avrà la durata di due ore e si svolgerà nella palestra e nelle aule del plesso di via Gorizia. Numero di sedute 10.
SPAZI E MATERIALI
Palestra, aule, atrio, cd player, strumenti musicali, fotocamera, computer, Lim. Laboratorio del corpo, gruppi di alunni, tutoring, mentoring.
PROGETTO: “ANIMAZIONE TEATRALE”
MOTIVAZIONE:
L'animazione teatrale è un mezzo privilegiato nella scuola come strumento per
rispondere a tutta una serie di "bisogni" formativi, comunicativi, cognitivi,
metacognitivi, dinamico-relazionali e di socializzazione.
Fare teatro significa esprimersi liberamente, conoscere se stessi e la società,
progettare, creare , in un contesto di gioia, di felicità e di gioco che stimoli
l’autoformazione e l’attività creatrice.
L’obiettivo del progetto è quello di proporre il teatro come stimolo per l’autoconoscenza
e come occasione per mettersi in gioco, come possibilità di confronto e relazione con gli
altri. È un modo per riappropriarsi della libera e vivace espressività.
Il Teatro, fra l’altro, inteso come forma interattiva di linguaggi diversi ( verbale, non
verbale, mimico, gestuale, prossemico, prosodico, iconico, musicale) si configura come
prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
o Rafforzare l’identità e l’autonomia esercitando le proprie competenze in
compiti significativi.
o Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria
identità e comprendere se stesso,ponendosi in relazione con gli altri.
o Imparare ad interagire con i compagni e gli adulti.
o Saper progettare.
o Porsi domande sulle cose, su sé, sugli altri.
o Acquisire competenze in ordine a programmare e organizzare progetti di
diverso genere.
o Agire in relazioni significative.
o Imparare a leggere la realtà,a capirla, a spiegarla.
o Assumere ruoli diversi per provare a vivere esperienze da punti di vista
diversi;
o Sperimentare la formalizzazione delle scene e il lavoro creativo sul
personaggio e sulla storia.
o Imparare a comunicare attraverso il proprio corpo e saperlo gestire con
padronanza, controllando i propri impulsi.
RISULTATI ATTESI
o Miglioramento della coordinazione e dell’orientamento spazio-temporale.
o Valorizzazione della propria fisicità e maggiore rispetto nei confronti del proprio corpo e
di quello degli altri.
o Maggiore controllo dei propri impulsi.
o Maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, della capacità di gestirle e di veicolarle.
o Maturazione della capacità di ascolto reciproco all’interno del gruppo classe.
o Acquisizione di una maggiore autonomia e della pratica di libere scelte individuali, in
uno spazio di sana convivenza democratica.
PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO
Il laboratorio è organizzato in:
o una parte propedeutica finalizzata alla scoperta delle possibilità espressive e
comunicative del corpo, dello sguardo e della voce;
o una parte di creazione attraverso l'improvvisazione in cui, partendo da un tema dato,
avviene la creazione collettiva di una serie di scene che in seguito si montano in una
linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripetizione della singola
"scena" con "attori" diversi permette un percorso di ulteriore scoperta e approfondimento
nonché di stimolo dell'invenzione; è la fase in cui maggiormente si esprime la creatività
dei ragazzi e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e infine
comunicazione;
o una parte di formalizzazione o prove in cui quanto creato viene ripetuto "pulito" e reso
efficace alla comunicazione teatrale.
Conclude il percorso il saggio finale, che lungi dal costituire un obiettivo primario, ha però la
duplice valenza di finalizzare il lavoro agli occhi dei ragazzi e di presentarlo al pubblico.
CONTENUTI
Il copione sarà realizzato, durante tutto l’anno scolastico, dai ragazzi, in orario curricolare,
affrontando temi relativi al curricolo dell’anno in corso.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica del processo didattico sarà regolare e continua per una costante valutazione dei ritmi
e dei livelli di apprendimento di ciascun alunno e dell’acquisizione dei contenuti e sarà
finalizzata anche a valutare l’efficacia del metodo adottato, ad operare modifiche e ad
individuare tempestivamente gli eventuali correttivi da introdurre.
Modalità e strumenti di valutazione dei risultati saranno:
o Confronto con gli alunni
o Confronto tra alunni
o Attività di gruppo
o Attività collettive
o Confronto attraverso discussione orale
o Confronto attraverso produzioni scritte e multimediali
o Osservazione diretta
o Tabulazione delle osservazioni
o Utilizzo di questionari di gradimento
DESTINATARI:
Alunni delle classi V sell’Istituto Comprensivo 3° Polo.
TEMPI
Intero anno scolastico in orario curriculare, per le attività di cui ai punti a) – b) esplicitati nella
metodologia. N°100 di insegnamento e N° 40 ore di non insegnamento in orario extracurricolare
da svolgersi nel secondo quadrimestre.
SPAZI E MATERIALI
Palestra; laboratorio multimediale (computer, scanner, stampante a colori).
risme di carta A3 e A4. cartucce per stampante a colori; tempere; barattoli di colla vinilica;
rotoli di nastro adesivo largo e stretto; nastro carta; pennarelli; pennelli; carta crespa colorata;
cartoncino di diversi colori; 10 CD; 10 DVD; pennarelli uniposca.
PROGETTO DI LINGUA FRANCESE
FINALITÀ:
1. Stimolare l’ interesse verso la lingua francese.
2. Favorire un’attitudine positiva verso l’apprendimento della lingua francese.
3. Scoprire analogie e differenze tra la lingua e cultura italiana e la
lingua e cultura francofona. OBIETTIVI SPECIFICI:
FAR APPRENDERE:
Forme linguistiche semplici.
Il lessico minimo relativo alle situazioni presentate
Funzioni linguistiche minime.
Far riconoscere comandi e semplici messaggi orali.
Far riprodurre parole, modi di dire, canzoni e filastrocche
presentate in classe.
Interagire in modo semplice nelle situazioni create.
MATERIALI
1. Risme di carta
METODI
L’insegnante sarà guida e regia dell’apprendimento.
I metodi utilizzati saranno due:
- Metodo comunicativo: si utilizzerà la conversazione e l’interazione insegnante-alunno
prima, tra pari poi.
- Metodo ludico: attraverso le azioni, gli esempi, le canzoni e le jeu de rôle,, le poesie e le
immagini si realizza un contesto spontaneo di apprendimento motivante, coinvolgente e
divertente.
DESTINATARI
Alunni delle classi quinte della scuola primaria.
TEMPI
36 ORE (12 per ogni classe che aderisce al progetto) da Novembre a Marzo
BENI E SERVIZI
Aule delle classi; laboratorio multimediale; risme di carta.
PROGETTO di Matematica:”Allena-mente” Referenti del Progetto: prof. B. Francesco e M. Lezzi DESTINATARI: Alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado; circa 50 allievi che hanno dimostrato una buona attenzione, partecipazione ed impegno alle attività scolastiche FINALITA’:
Rafforzare i concetti di base acquisiti Sviluppare e/o potenziare intuizione e creatività Scoprire che la matematica è logica e creativa, imparando a vedere al di là del calcolo e
delle formule Sollecitare ad esprimersi con un linguaggio sempre più chiaro e specifico
OBIETTIVI:
Saper comprendere ed utilizzare linguaggi specifici Saper individuare ed applicare relazioni, proprietà, procedimenti e calcoli anche in
situazioni complesse Saper analizzare situazioni problematiche, tradurre il testo in termini matematici ed
utilizzare abilità logico-matematiche per cercare la soluzione. TEMPI:
30 ORE (I e II) + 30 ORE (III)
METODOLOGIA:
Problem solving - cooperative learning MEZZI E STRUMENTI:
Aula informatica, presentazione dei contenuti anche con sussidi multimediali. MATERIALI
Quaderni – fotocopie
PROGETTO: “Canto la vita ”
Referenti del Progetto: prof.ssa Colucci Anna Maria - pr. Casole Fabio DESTINATARI: tutti gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I° grado. FINALITA’:
"Canto la vita"è un progetto di Educazione all'Interculturalità che, partendo dallo studio della
realtà culturale e sociale del Salento, vuole fornire agli studenti conoscenze e competenze
disciplinari che permettano loro di comprendere la realtà sempre più complessa e
"globalizzata" in cui vivono. In particolare, si propone di:
1. Promuovere la formazione di conoscenze e atteggiamenti che inducono a stabilire rapporti
dinamici tra le culture;
2. Creare un clima relazionale nella classe e nella scuola favorevole al dialogo, alla
comprensione e alla collaborazione, intesi non solo come accettazione e rispetto delle idee
e dei valori e delle altre culture, ma come rafforzamento della propria identità culturale,
nella prospettiva di un reciproco cambiamento ed arricchimento.
OBIETTIVI:
1. Conoscenza e comprensione dei processi che hanno generato le varie culture;
2. Consapevolezza e possesso individuale e collettivo di valori in relazione ai diritti di
ciascuno, al rispetto della propria storia e alla costruzione di quella comune;
3. Interiorizzazione di conoscenze ed esperienze che conducano al confronto e
all'interazione fra diversi;
4. Instaurazione di uno spirito critico quale consapevolezza della relatività delle proprie
identità particolari (religiose, nazionali, etniche, sociali, …) riconoscendo la loro specifica
evoluzione spaziale e temporale.
5. Ricerca e studio di alcuni aspetti dicotomici della vita nel Salento.
TEMPI: Il progetto si svolgerà nell'a.s. 2013-14 e coinvolgerà gli alunni per 15 ore di lezione da
tenersi in orario extracurricolare.
Ogni insegnante gestirà un gruppo di alunni.
METODOLOGIA: I metodi didattici privilegeranno una didattica centrata su pratiche riflessive ed esperienze
formative. Con una metodologia essenzialmente tecno-pratica e laboratoriale, si proporrà
agli alunni di ricercare ed esaminare come vari aspetti della vita: nascita-morte, sacro-
profano, lavoro-festa siano stati e sono vissuti e celebrati nel Salento. Il risultato di tale
lavoro sarà un DVD in cui i ragazzi stessi illustreranno i risultati della loro ricerca
intercalandoli con musiche e canti popolari.
BENI E SERVIZI: Sala computer, aule scolastiche, risorse già in dotazione della scuola: videocamera,
microfoni, casse acustiche, lim.
MEZZI E STRUMENTI: DVD, risma di carta per stampante, toner
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI FINALITÀ
1. Educare attraverso la pratica sportiva OBIETTIVI GENERALI
1. Promozione della salute e corretta interazione con l’ambiente; 2. Avere coscienza del corpo; 3. Educare alla legalità.
OBIETTIVI SPECIFICI
Propricezione del corpo e delle sue funzioni
Migliorare le capacità condizionali
Coordinazione e lateralizzazione
Esprimersi tramite il corpo
Sviluppare lo spirito di squadra e il pieno rispetto delle regole
Educare attraverso lo sport alla cura del corpo
Abituare i giovani alla pratica sia ludica sia agonistica delle attività fisiche
Educare attraverso lo sport attivo al Fair Play ed a assumere comportamenti corretti da
spettatore e tifoso
consolidare la capacita’ di socializzazione e lo spirito sportivo anche al di fuori del
contesto scolastico
DESTINATARI
Alunni di tutte le classi della scuola secondaria di 1° grado previo richiesta e
autorizzazione da parte dei genitori
ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI:
Corsa campestre maschile;
Corsa campestre femminile;
Atletica leggera maschile;
Atletica leggera femminile;
Pallavolo femminile;
Calcio a 5 maschile;
Calcio a 5 femminile;
Pallamano maschile.
RISORSE UMANE
Insegnante referente del progetto: prof. Luca Errico
TEMPI
N°4 ore settimanali per un totale di 10 settimane e 40 ore da febbraio 2014 a maggio 2014.
Scu
ola
Infa
nzia
PROGETTO
ACCOGLIENZA " PRONTI ... PARTENZA....
VIA"
L. Spada Tutti
PROGETTO “ IN VIAGGIO TRA LE STELLE ”
P. Minerba Tutti
“IL MIO CORPO ... UNA MACCHINA FANTASTICA “
A. Bianco Tutti
" IL MIO CORPO
COME UN PUZZLE" R. Chetta Tutti
"IL CORPO VEDE ... SENTE ... PARLA"
C. Tricarico Tutti
" NON SOLO CAPRIOLE" L.Barba Tutti
** "READ,SET,GO!" INGLESE NELL'INFANZIA
A. Biancamano n. 2 docenti
Scu
ola
Prim
aria
GO WALKING
TO…THE BEST (Trinity)
Grimaldi Maria Teresa Inserito nel Piano Integrato 2013/14
LINGUA E CULTURA FRANCESE Ricciato Nicola Docenti/ classi V
PROGETO DI ANIMAZIONE TEATRALE
Benvenga Francesca Docenti/ classi V
** IL CORPO NELLO ZAINETTO
Fontanarosa Tommaso Docenti/classi I
** PROGETTO “SCREENING DSA” ( progetto di classe )
Benvenga Francesca Docenti/classi II
Scu
ola
Sec
onda
ria
** “CANTO LA VITA”
Casole - Colucci Classi I e II
PROGETTO MATEMATICA ALLENA-MENTE
Buellis- Lezzii tutte
** “(IN) … VOLO … (SULLA MIA TERRA)”
A. Margarito tutte
** “JE PEINS EN PLEIN AIR" ALLA SCOPERTA DEI BENI ARTISTICI DELLA NOSTRA CITTÀ
A. Manco Classi II e III
... ANDIAMO A SCUOLA DI SPORT
( giochi sportivi tudenteschi )
L L. Errico tutte
** I progetti così contrassegnati sono approvati dal Collegio ma non finanziabili per incapienza del FIS
E inoltre ... FRUTTA NELLE SCUOLE
L'istituto ha deliberato la partecipazione al programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto
dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288
della Commissione del 7 aprile 2009. Esso è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e
verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini
alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro
abitudini alimentari.
Infatti gli obiettivi del programma sono:
incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici
anni di età;
realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore” e il consumatore,
indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una
consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”;
offrire ai bambini più occasioni ripetute nel tempo per conoscere e “verificare
concretamente” prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta
alternativa, per potersi orientare fra le continue pressioni della pubblicità e sviluppare una
capacità di scelta consapevole; le informazioni “ai bambini” saranno finalizzate e rese con
metodologie pertinenti e relative al loro sistema di apprendimento (es: laboratori
sensoriali).
Gli strumenti:
distribuzione di prodotti ortofrutticoli; (FINANZIATI INTERAMENTE CON AIUTO
COMUNITARIO E NAZIONALE)
campagna di informazione sulle caratteristiche dei prodotti ortofrutticoli, in termini di
qualità, aspetti nutrizionali e sanitari, stagionalità, territorialità e rispetto dell’ambiente,
rivolto sia ai docenti che ai genitori, al fine di prolungare l’effetto di induzione del
consumo; (FINANZIATA PARZIALMENTE CON AIUTO COMUNITARIO E NAZIONALE)
utilizzo di idonee attrezzature, nei limiti indicati dal regolamento comunitario, in grado di
supportare la distribuzione, l’utilizzo e la degustazione dei prodotti distribuiti;
(FINANZIATI PARZIALMENTE CON AIUTO COMUNITARIO E NAZIONALE)
avviare e consolidare la realizzazione di una Rete - costituita da Mipaaf, Regioni, Provincie
Autonome e Istituti scolastici disponibili a partecipare in modo continuativo al
Programma-, nell’ambito della quale coordinare le azioni coerenti a raggiungere gli
obiettivi definiti e recependo misure accompagnatore definite;
eventuale elaborazione di misure di accompagnamento complementari.
Destinatari del programma sono i bambini in età scolare dai sei agli undici anni o, come usa nel
sistema scolastico nazionale, i bambini che frequentano la scuola primaria/elementare
Poiché è il terzo anno che la scuola partecipa al programma in questione, nell'atrio della sede
centrale di via Gorizia è posizionato un totem multimediale istallato nel primo anno tramite il
quale i bambini possono ricercare informazioni e quant'altro inerenti la frutta.
Progetto ROBOTICA THEATRE ECOSOSTENIBILE La Scuola, con delibera del Collegio del 22/11/2013, ha aderito al seguente progetto di Robotica
presentato dall'I.C. Racale e per il quale viene sottoscritto un accordo di rete.
PREMESSA:
Tra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente, descritte nella
raccomandazione europea del 18/12/2006, le competenze base in scienza e tecnologia, nonché
le competenze digitali rivestono notevole importanza in una società come la nostra basata sulla
conoscenza informatica.
Inoltre, nell’ambito della strategia “Ripensare l’istruzione: investire nelle abilità in vista di
migliori risultati socioeconomici” (COM (2012) 669), varata dalla Commissione Europea nel
novembre 2012, l’apprendimento delle lingue straniere viene considerato una dimensione
fondamentale della modernizzazione dei sistemi europei di istruzione.
La direttiva del MIUR N.93 del dicembre 2009 indica la “robotica educativa” come priorità della
scuola italiana in tema di ampliamento dell’offerta formativa. Il profilo particolare di questa
nuova scienza implica e promuove una brillante attitudine creativa degli studenti
(http://www.roboticaeducativa.it/).
La robotica è un’attività innovativa destinata ad entrare con forza nella didattica per la sua
capacità di contribuire in maniera forte all’acquisizione di competenze praticamente in tutte le
discipline, stimolando negli alunni una brillante attitudine creativa.
In particolare, sviluppa negli studenti un atteggiamento nuovo e attivo verso le nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC), le quali, ormai ineludibili anche perché discipline
trasversali e importanti per l’inserimento nel mondo del lavoro, devono però essere utilizzate in
modo consapevole dai giovani.
Inoltre l’utilizzo della robotica nelle attività scolastiche contribuisce all’acquisizione negli studenti
di competenze non solo disciplinari, ma anche relazionali, comunicative, toccando, quindi,
aspetti non solo prettamente didattici, ma anche educativi.
L’impiego della robotica nella didattica permette numerosi vantaggi, derivanti dalle
caratteristiche intrinseche del mezzo, se paragonati ai consueti strumenti educativi:
i giovani apprendono più rapidamente e facilmente avendo a che fare con oggetti
concreti e tridimensionali, in grado di muoversi nell’ambiente, come i robot, piuttosto che
unicamente con formule e astrazioni, come avverrebbe se dovessero unicamente
imparare a programmare computer;
tutti gli alunni, anche quelli solitamente con più difficoltà, sono maggiormente stimolati
all’apprendimento, poiché ottenere un obiettivo quale il funzionamento di una macchina
intelligente quale il robot, importante per il loro immaginario, è altamente motivante;
lo studio può essere svolto con “metodi attivi” quali: il “problem solving” inteso genericamente come capacità di risolvere una qualsiasi situazione problematica; il “cooperative learning” inteso come sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e
relazionali da parte di tutti i componenti del gruppo di lavoro, ciascuno responsabile del
proprio impegno, la “laboratorialità” intesa come condizione per un apprendimento
collaborativo e condiviso, con forte interattività tra docenti e studenti e per l’attuazione del
metodo della ricerca sperimentale;
Il recupero della manualità, necessaria per l’assemblaggio dei robot mediante l’utilizzo di
“materiali poveri”, come momento importante di apprendimento.
L’alunno è posto al centro del processo educativo come “costruttore del suo apprendimento”,
mentre il gruppo classe funziona come comunità di pratiche scientifiche in cui i bambini/ragazzi
comunicano e condividono le loro idee, si confrontano, imparano l’uno dall’altro.
Da Fondazione Mondo Digitale:
“Insegnare attraverso la robotica significa:
porre l’alunno al centro del processo educativo;
promuovere l’individualizzazione dell’insegnamento;
promuovere l’apprendimento attraverso il fare;
promuovere un nuovo ruolo del docente quale mediatore didattico che coordina, guida,
sollecita, confronta, incoraggia in caso di errore, ruolo già individuato dalla Montessori
nella “maestra direttrice”;
promuovere la meta cognizione;
programmare le attività tenendo conto della tecnica dello “scaffolding”, cioè agli alunni
verranno proposte delle attività graduate per complessità, sempre maggiore rispetto a
quelle padroneggiate.
Apprendere attraverso la robotica significa per l’alunno:
lavorare secondo le proprie capacità, preferenze e attitudini;
valorizzare al massimo le personali intelligenze: linguistica, matematica, motorio-
prassica, emotica, ecc;
lavorare in gruppo con i compagni;
confrontarsi, scambiare idee e opinioni, ipotizzare, sperimentare, verificare;
acquisire consapevolezza attraverso un adeguato processo di meta cognizione dei propri
punti di forza e di debolezza;
avere la visione del risultato che potrà constatare in maniera concreta alla fine del
lavoro”
Sfruttando le caratteristiche fin ora illustrate, si è pensato ad un utilizzo innovativo della
robotica come mezzo :
a) per l’acquisizione di competenze in campo ambientale e scientifico in genere, allo scopo di
sensibilizzare l’alunno ad un atteggiamento eco sostenibile, grazie anche all’utilizzo
consapevole di tecnologia e materiali per i robot “a costo zero”;
b) per l’acquisizione, grazie al gemellaggio con l’associazione di volontariato VIS, di un
atteggiamento più favorevole allo spirito collaborativo in generale, ma anche più partecipato
nei riguardi delle differenti culture di provenienza delle scuole internazionali collegate in
rete;
c) per l’acquisizione, grazie alla motivazione legata alla partecipazione ad una manifestazione
di livello nazionale legata alla rete internazionale RoboCup, di spirito cooperativo tra pari
con lo scopo di un sano fine competitivo.
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
Oltre agli obiettivi tradizionali verso cui si è rivolta la robotica negli ultimi anni, specificati in
premessa, finalità specifiche ed innovative di questo progetto sono le seguenti:
1. Creare una rete di scuole, nazionali ed internazionali, impegnate in progetti
relativi all’applicazione dello studio della robotica alle tematiche ambientali. La
scuola e il comune capofila, difatti, appartengono al territorio della costa
salentina, il cui ambiente naturale, dalla nota bellezza, deve essere preservato e
tutelato. Nell’ottica, però, di un atteggiamento che potremmo definire GLOCAL
(cioè GLObale e LOCale contemporaneamente), le tematiche ambientali di
interesse riguardano anche i territori della foresta amazzonica e dell’Africa, a cui
appartengono le scuole internazionali collegate in rete, luoghi tra i più ricchi di
biodiversità al mondo.
Implicite in questo primo obiettivo sono il conseguimento, al termine del progetto,
della capacità di lavorare in modo collaborativo e costruttivo, sia da parte degli
studenti che dei docenti delle diverse scuole che aderiscono rete. Anche all’interno
di ogni singolo Istituto, ciò potrà essere attuato, concorrendo alla creazione di un
curricolo in verticale, che coinvolga i diversi gradi dell’istruzione, come auspicato
dal Ministero dell’Istruzione.
2. Diffondere un nuovo approccio ai contenuti relativi alla robotica, intesa, data la
sua valenza trasversale, come veicolo per l’apprendimento di discipline quali
l’educazione all’eco-sostenibilità, e all’ intercultura.
Questo progetto, infatti, esalta la valenza implicita alla robotica di contribuire
all’acquisizione di competenze relazionali e comunicative, in quanto consente
l’arricchimento culturale degli allievi, messi in rete grazie alla partnership con
l’associazione di volontariato internazionale VIS e con la rete di scuole della
RoboCup Jr.
3. Garantire attività di formazione dei docenti delle scuole che aderiranno alla rete,
con un corso di formazione in robotica presso la scuola capofila, l’Istituto
Comprensivo di Racale. I corsi saranno propedeutici all'ottenimento della
certificazione AICA in robotica che nel 2014 verrà presentata nelle scuole .
4. Interpretare la robotica in termini di ecosostenibilità, in quanto gli studenti
vengono educati all’assemblaggio di robot mediante l’utilizzo di materiali poveri e
di riciclo come vecchi giocattoli non più utilizzati da bambini, gli stessi che, tra
l’altro, possono essere reperiti e utilizzati, in percorsi didattici paralleli, dagli
alunni delle scuole in gemellaggio internazionale.
5. Rappresentare questa nuova interpretazione della robotica theatre, con robot eco-
sostenibili e su tematiche ambientaliste, a livello nazionale ed internazionale,
partecipando alla finale nazionale di aprile 2014 della RoboCup Jr 2014, presso
l’Istituto S. Anna di Biorobotica a Pisa, nella categoria “Theatre U14 A DISTANZA
(con invio registrazione video)” (http://www.robocupjr.it/4/)
6. Garantire attività laboratoriali di orientamento formativo e professionale, in
quanto gli alunni delle scuole del primo ciclo di istruzione che partecipano ai
laboratori di robotica e teatrali, potranno usufruire di attività tutoring da parte
degli alunni e dei docenti presso i laboratori interni alle scuole di II grado in rete.
Ciò sia allo scopo di contribuire all’allestimento della rappresentazione che
parteciperà alla finale nazionale RoboCup Jr di aprile 2014, (consulenze
riguardanti il testo e le modalità di rappresentazione dello spettacolo teatrale, la
scenografia e i costumi), sia di garantire attività, successive alla finale RoboCup
Jr, di laboratorio, informatiche o di altro tipo, utili all’orientamento professionale.
DESTINATARI DEI PROGETTI:
1. Bambini della scuola primaria;
2. Ragazzi della scuola secondaria di primo grado;
3. Ragazzi del biennio della scuola secondaria di secondo grado.
FASI DEL PROGETTO:
Ogni scuola che aderirà al progetto che ha nell’Istituto Comprensivo di Racale il fulcro delle
attività di coordinamento, potrà, in seguito alla stipulazione di un’apposita Convenzione, aderire
a tutte le fasi del progetto o solo ad alcune di esse, consorziandosi però in modo tale che venga
raggiunto lo scopo finale di allestire una serie di rappresentazioni di robotica theatre
ecosostenibili, con le quali partecipare alla finale nazionale della RoboCup Jr 2014 e al Primo
Festival di robotica theatre di Racale e quello successivo di orientamento professionale. Per tale
motivo l’accordo dovrà avere la durata di almeno un anno scolastico, dal momento della
sottoscrizione.
Tutte le scuole del primo ciclo di istruzione che sottoscriveranno la Convenzione, aderiranno alle
attività di formazione in robotica di alcuni loro docenti referenti presso la sede della scuola
capofila, l’Istituto Comprensivo di Racale .
1. IDEAZIONE STORIE ANIMATE E ROBOT
a. Apprendimento dei software di programmazione:
i. Nella scuola primaria: Scratch e robotica educativa, indirizzato agli alunni
della scuola primaria, prevede la costruzione vere e proprie storie animate
sul pc utilizzando la piattaforma gratuita SCRATCH, messa a disposizione
dal M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Scratch è un
software basato su un linguaggio di programmazione a blocchi che
permette anche ai bambini più piccoli di creare storie interattive,
animazioni, giochi, musiche e prodotti artistici. Utilizzare Scratch significa
utilizzare la logica e la creatività per incastrare tra loro dei blocchi con
funzioni differenti e realizzare oggetti multimediali. Tale ambiente
didattico, prevede di realizzare semplici procedure di ordinamento logico.
Le attività realizzate tramite Scratch, avranno lo scopo di creare
delle storie animate generate dalla rielaborazione, da parte dei
piccoli alunni, della storia, a tema ambientalista, che sarà oggetto
della rappresentazione degli alunni più grandi, come esempio di
continuità didattica di elevato contenuto culturale e simbolico. I riferimenti
didattici per l’uso delle tecnologie in ambito formativo ed educativo
rimandano a Seymour Papert, padre del costruzionismo..
ii. Nella scuola secondaria di I e II grado: Arduino e la robotica, indirizzato ai
ragazzi della scuola secondaria di primo grado e al primo biennio del 2°
ciclo ha come obiettivo principale l’introduzione della robotica attraverso
l’uso di Arduino. Arduino è una piattaforma hardware che, affiancata ad un
software compatibile con i più comuni sistemi operativi (Linux, Apple
Macintosh e Windows), permette ai ragazzi e a tutti coloro che sono
inesperti dell’informatica, di programmare utilizzando un linguaggio
semplice ed intuitivo. Poiché alla piattaforma Arduino è possibile
connettere qualsiasi oggetto elettronico, computer, sensori e attuatori, la
costruzione dei robot stimolerà la creatività e la fantasia dei ragazzi e
migliorerà le loro capacità di problem solving.
L’ambiente di sviluppo sarà anche esso ad icone e utilizzerà la piattaforma
“S4A” (Scratch for Arduino) messa a disposizione dal CitiLab di Barcellona,
Istituto Tecnologico.
Tale ambiente gratuito, unisce alla programmazione Scratch la scheda
Arduino, rendendo facile la programmazione della stessa, la quale in ultima
analisi sarà il “core” di ogni robot costruito. L’utilizzo di S4A rende
accessibile la prototipazioni di piccoli robot in quanto esula della
conoscenza del linguaggio C (linguaggio complesso) con cui la scheda
Arduino viene normalmente programmata.
b. Laboratorio: costruzione di robot “a costo zero”:
Mediante l’utilizzo di materiali “poveri” e di riciclo come vecchi
giocattoli non più utilizzati, si costruiranno piccoli robot in grado di
muoversi con gli alunni nel corso di una rappresentazione teatrale.
Tale approccio alla robotica, consentirà la partecipazione al progetto di
scuole della foresta Amazzonica del Perù, collegate in rete.
La ricaduta educativa di un approccio culturale di questo tipo, che inserisce
i processi di apprendimento degli alunni in una dimensione internazionale,
è fornire gli strumenti per l’acquisizione di una consapevolezza da cittadino
attivo e partecipe, inserito nella società moderna.
I robot avranno l’intelaiatura realizzata in compensato/plastilina/cartapesta
e saranno mobili grazie a dei servomotori comandati dalla scheda Arduino a
bordo. Tale scheda sarà programmata con la piattaforma S4A. Il costo
stimato dei robot è inferiore a 50 euro completi di scheda Arduino.
2. ALLESTIMENTO DI RAPPRESENTAZIONI DI ROBOTICA THEATRE:
Nella scuola secondaria di I grado: verrano allestite le rappresentazioni teatrali di
tema ambientale che vedranno in scena anche i robot a costo zero costruiti
dagli altri alunni.
Ogni rappresentazione verrà filmata e parteciperà alla finale nazionale di aprile
2014 della RoboCup Jr 2014, nella categoria “Theatre U14 A DISTANZA (con
invio registrazione video)”.
3. CONDIVISIONE IN RETE:
Per promuovere e facilitare la condivisione tra pari delle esperienze effettuate ed
incentivare la diffusione dell’educazione alla eco-sostenibilità, verrà incentivata la
comunicazione in rete dei progressi ottenuti dagli alunni nel corso delle varie attività.
4. ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
Le scuole secondarie di II grado metteranno a disposizione i loro laboratori e attività di
tutoring da parte dei loro alunni, con la guida dei loro insegnanti, nei riguardi degli alunni
delle scuole secondarie di I grado che partecipano ai laboratori di robotica e teatrali
finalizzati alla preparazione dei robot per la rappresentazione teatrale alla finale nazionale
Robo Cup Jr di aprile 2014. Nel corso di queste attività laboratoriali, gli alunni delle
scuole secondarie di I grado acquisiranno anche competenze informatiche specifiche di
introduzione al linguaggio di programmazione più complesso rispetto quello ad icone di
Schratch 4 Arduino (il linguaggio C), ma anche competenze nel campo della formazione
artistica, letteraria e coreutica.
5. ATTIVITA DI COMUNICAZIONE:
Allo scopo di coinvolgere l’intera comunità appartenente al territorio e creare efficaci
canali di comunicazione con i media, sono previsti:
Un convegno di apertura dei lavori e una manifestazione finale.
i. Ruolo centrale in questa attività di comunicazione avrà l’allestimento, come
manifestazione conclusiva delle attività, di un festival di spettacoli teatrali presso
l’Istituto Comprensivo di Racale, con la metodologia della Robotica Theatre (in
collaborazione con la Rete internazionale di scuole della RoboCup jr). Le
rappresentazioni saranno su tematica ambientalista e con scenografia creata dagli
alunni con materiale di riciclo, all’insegna dell’ecosostenibilità. In scena ci saranno
alcuni alunni insieme sia ai robot “a costo zero” realizzati da loro stessi. I robot
eseguiranno coreografie realizzate grazie ad apposita programmazione.
ii. L’impostazione del progetto verrà illustrato in un convegno iniziale a cui saranno
invitati tutti i rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e Amministrazioni
Comunali aderenti alla Rete e comunque appartenenti al territorio, della Provincia
di Lecce, delle Associazioni di Volontariato del territorio e la cittadinanza tutta.
Focus group con la componente dei genitori, audit interni ed esterni con le
Istituzioni aderenti alla Rete, con le Amministrazioni Comunali coinvolte, con le
Associazioni del territorio, con i rappresentanti delle aziende del territorio
interessate all’azione nel campo dell’eco-sostenibilità.
Ciò al fine di monitorare costantemente le fasi di attuazione del progetto e
rendicontarne le ricadute effettive sull’offerta formativa, sui rapporti con il
territorio, in linea con le attività previste all’interno dei processi di valutazione di
sistema che ogni Istituzione scolastica potrà adottare.
Pubblicizzazione sul sito istituzionale della scuola capofila, l’Istituto Comprensivo di
Racale (www.icsracale.gov.it) delle attività relative al progetto di rete.
Qualora gli impegni già assunti non consentissero la partecipazione a tutte le fasi del
progetto, ci si limiterà alla fase di formazione docenti e ad una prima attività in
classe senza la partecipazione alle fasi successive.
Fanno anche parte DELL'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA i seguenti progetti/attività LA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE
A fine percorso (ultimo anno del secondo biennio della scuola primaria e ultimo anno della
scuola secondaria di primo grado), stante il parere favorevole dei genitori, gli alunni potranno
accedere alla “certificazione esterna”, certificazione attestante l’acquisizione di livelli di
competenza, determinati dai parametri e dai descrittori definiti dal Consiglio d’Europa.
Il nostro istituto consiglia propri studenti di iniziare il percorso delle certificazioni nella
competenza della lingua inglese alla fine della scuola primaria (5° elementare ) e di accedere
ad un livello superiore alla fine del primo ciclo d’istruzione ( 3° media ). L’accesso agli esami è
facoltativo e volontario e non interferisce con il normale percorso scolastico.
SERVIZIO DI CERTIFICAZIONE
Gli alunni dell’istituto vengono preparati alla prova oltre che attraverso il normale
apprendimento curricolare, anche mediante un modulo formativo PON, di n. 30 ore di
approfondimento, che nella scuola primaria prevede 10 ore antimeridiane e 20 pomeridiane e
nella scuola secondaria di I grado 30 ore pomeridiane.
Il nostro Istituto è centro registrato “ Trinity ” ed è, pertanto, autorizzato a condurre esami.
La sessione d’esame avviene presso la sede di via Gorizia, con un docente madrelingua
appositamente inviato dal Trinity ; sono inviati direttamente dal Trinity anche i certificati che
attestano la certificazione conseguita . L’esame richiede il versamento della quota ridotta,
stabilita dal Trinity per gli alunni delle scuole registrate
L’ istituto fornisce un servizio gratuito per l’iscrizione e per la consegna degli attestati finali
anche per alunni esterni, docenti e persone interessate a qualsiasi livello di certificazione, ma
la quota richiesta dal Trinity, in tal caso, non prevede riduzioni.
Ulteriori informazioni agli utenti interessati possono essere rinvenute nella apposita sezione del
sito dell’istituto.
PON: FSE- FESR-F3 Il nostro Istituto ha elaborato un piano integrato di interventi, rispondendo alle proposte del
Programma Operativo Nazionale 2013-2014– Obiettivo Convergenza.
Tale programma prevede due assi fondamentali:
Asse FSE (Fondo Sociale Europeo) “Competenze per lo sviluppo”
Asse FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) “Ambienti per l’apprendimento”.
Questi propongono i seguenti obiettivi generali:
1. Rafforzare, integrare e migliorare le capacità dei sistemi di istruzione, formazione e
lavoro e il loro collegamento al territorio;
2. Innalzare il livello di apprendimento e di competenze chiave, l’effettiva equità di accesso
ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e formazione
iniziale;
3. Aumentare la partecipazione ad opportunità formative lungo tutto l’arco della vita;
4. Migliorare l’accessibilità e l’attrattività delle strutture scolastiche per gli studenti e per gi
adulti.
In relazione agli obiettivi generali, si enucleano diversi obiettivi specifici e relative funzioni.
Il nostro Istituto ha adottato i seguenti Obiettivi/Azioni:
FSE
Obiettivo Azione
Titolo del Modulo formativo
Descrizione azione
C 1 A B C Sviluppo competenze in lingua madre – Scuola Primaria
C 1 MANIPOLINGUA Sviluppo competenze in lingua madre – Scuola Secondaria
C 1 UN MONDO DI PERCHE' Sviluppo competenze scientifiche – Scuola Primaria
C 1 IL RESPIRO DELLA NATURA Sviluppo competenze scientifiche – Scuola Primaria
C 1 DAL MICRO ... AL MACRO ... Sviluppo competenze scientifiche – Scuola Secondaria
C 1 PROBLEMA SU PROBLEMA
Sviluppo delle competenze matematiche – Scuola Primaria
C 1 MATEMAGIA Sviluppo delle competenze matematiche – Scuola Primaria
C 1 SPEAKING AT THE TOP 2 Formazione in lingua inglese – Scuola Primaria C 1 SPEAKING AT THE TOP 1 Formazione in lingua inglese – Scuola Primaria SPEAKING AT THE TOP 3 Formazione in lingua inglese – Scuola Primaria C 1 MIND THE GAP Formazione in lingua inglese – Scuola Secondaria
C 1 CORTE ... GGIAMO LA SCUOLA Sviluppo competenze digitali – Scuola Secondaria
C 2 CONOSCERSI PER SCEGLIERE E COSTRUIRE IL PROPRIO FUTURO
Orientamento formativo e riorientamento
FESR FESR (Laboratori ed agenda digitale): è stato presentato, in ottemperanza al Bando 10621-
05/07/2012, un piano per la digitalizzazione di ogni aula scolastica , mediante installazione di
lavagna LIM. Lo stesso risulta in fase di valutazione.
F3 L’istituto partecipa ad un programma F3 che ha l’intento di ‘Promuovere il successo scolastico, le
pari opportunità e l'inclusione sociale’, attraverso lo ‘Sviluppo di reti contro la dispersione
scolastica e la creazione di prototipi innovativi’, con il progetto “Tra le maglie della rete”.
La rete, che vede l’Istituto Amerigo Vespucci di Gallipoli quale istituto capofila, coinvolge oltre
che la nostra scuola, anche il Polo I e il Polo II di Gallipoli.
Il progetto , iniziato nel precedente anno scolastico, si articola in tre percorsi formativi, e
precisamente:
Marinando.
In ogni itinerario didattico si farà attenzione al rispetto di alcuni e fondamentali obiettivi
formativi, propri dello sport in generale, ma ugualmente validi e degni di rispetto nella
relazione sociale più allargata, mirando alla crescita di modelli comportamentali corretti,
capaci di influire direttamente sulla nostra società e di migliorarla.
Di esso sono già stati svolti i moduli Snorky e Scuola di vela I; è ancora da attuarsi il
modulo scuola di Vela II e da completarsi il modulo di Accoglienza.
Destinatari:gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Legali: liberi di volare.
Il progetto sviluppa due tematiche formative: una riguarda i pericoli della rete Web,
rivolta agli allievi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo ciclo; l'altra
inerisce i pericoli derivanti dalla diffusione del gioco d'azzardo, rivolta ai soli allievi della
scuola secondaria di primo grado. Si articola nei moduli formativi dell’ ‘Accoglienza’, di
‘Continuiamo a giocare’ e ‘Collega in rete’.
Destinatari: alunni e genitori della scuola primaria e secondaria di primo grado
Riprendiamoci la costa.
Il percorso, coinvolge gli allievi della scuola dell'infanzia e dei primi anni della primaria, e
intende portare gli alunni, animati dalla propria curiosità e sotto lo sguardo dei docenti
responsabili, a raccogliere ogni oggetto delle più svariate natura e provenienza, a
suscitare la curiosità su una data superficie di costa. Successivamente, rifletttendo sulla
natura e provenienza di ogni singolo oggetto raccolto, dando ordine logico e sistematico
allo stesso in relazione al suo stato, naturale o artificiale e, soprattutto, attribuendogli un
"racconto" del proprio passato; l'insieme dei racconti permetterà di leggere la storia del
luogo attraverso lo spazio ed il tempo, aprendo nuovi orizzonti cognitivi ma anche nuove
consapevolezze negli allievi coinvolti.
Si articola nei moduli formativi dell’ ‘Accoglienza’, di ‘ Laboratorio ambientale 1’,
Laboratorio ambientale 2’ e Laboratorio ambientale 3’.
Destinatari: alunni e genitori della scuola dell’infanzia e primaria.
SI' ... VIAGGIARE
VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
In base a quanto sancito dalla C.M. n. 291 del 14/10/92, “il viaggio d’istruzione
rappresenta un momento di arricchimento conoscitivo, culturale, umano e
professionale”, necessario agli studenti per acquisire tutti gli elementi utili per un’adeguata
formazione ai fini dell’integrazione e della socializzazione . In tal senso, all’inizio dell’anno
scolastico, le scuole devono provvedere ad un’apposita programmazione didattica e culturale,
configurando viaggi d’istruzione compatibili con le attività curricolari definite. Tale fase
programmatoria si basa su progetti articolati e coerenti che consentono di qualificare dette
iniziative come vere e proprie attività complementari della scuola e non come semplici occasioni
di evasione.”
L’art.1-bis del DPR n.567 del 10-10-1996 così recita: ” Tutte le attività organizzate dalle
istituzioni scolastiche sulla base di progetti educativi, anche in rete o in partenariato con
altre istituzioni e agenzie del territorio, sono proprie della scuola; in particolare sono da
considerare attività scolastiche a tutti gli effetti, con relativi oneri, ivi compresi quelli
dell'ordinaria copertura assicurativa INAIL per conto dello Stato e quelli connessi alla tutela del
diritto d'autore, ai tirocini, alle attività extra curriculari culturali, di sport per tutti, agonistiche e
preagonistiche e, comunque, tutte le attività svolte in base al regolamento.scolastico"
Gli istituti scolastici, pertanto, in base alla C.M. n. 623 del 02/10/96, decidono autonomamente
ogni modalità di attuazione delle escursioni, nel rispetto delle seguenti tipologie:
Viaggi e visite d’integrazione culturale;
Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali;
Viaggi connessi ad attività sportive.
Pertanto nel corrente anno sono state programmate le uscite riportate nel seguente schema:
PROSPETTO DELLE VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE – A. S. 2013/2014 SCUOLA DELL'INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA
CLASSI INTERESSATE DESTINAZIONE PERIODO MEZZO DI TRASPORTO
Sezioni Scuola Infanzia
FANTASYLANDIA COPERTINO MAGGIO PULLMAN
Classi PRIME Via Gorizia Via Modena
// // //
Classi SECONDE Via Gorizia Via Modena
MAGICÒ LECCE APRILE
PULLMAN (a cura di Magicò)
Classi TERZE Via Gorizia e Via Modena
MUSEO PALEONTOLOGICO
MAGLIE FEBBRAIO PULLMAN
Classi QUARTE Via Gorizia - Via Modena
CASTELLANA GROTTE MAGGIO PULLMAN
Classi QUINTE Via Gorizia - Via Modena
ROMA 25,26 e 27 NOVEMBRE 2014 PULLMAN
Classi QUINTE Via Gorizia - Via Modena
MATERA MAGGIO PULLMAN
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
N.B. Sono possibili altre visite guidate in provincia della durato massima di una giornata con pullman GT. Nel territorio Comunale non vi è limite al numero di uscite
I-II-III i ROMA 25,26 e 27
novembre 2014 PULLMAN
I-II-III SILA 5, 6 E 7 MARZO
2014 PULLMAN
II-II GALLIPOLI: "Grease" spettacolo in lingua inglese
20 MARZO 2014 PULLMAN
I-II-III TAVIANO:" Merlino - Il musical" 9 APRILE 2014 PULLMAN
I LECCE: visita del centro storico e dei laboratori
di cartapesta e ceramica9 MAGGIO 2014 PULLMAN
II-III GALATINA: aeroporto, Chiesa di S. Caterina
d'Alessandria, Chiesa di S. Pietro e Paolo,
Cappella di S. Paolo, Museo della Taranta
15 MAGGIO 2014 PULLMAN
III CAP D'AIL -PRINCIPATO
DI MONACO: stage di lingua francese
25, 26, 27, 28, 29 E 30 MAGGIO
2014 PULLMAN
ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELLA DIDATTICA: PER GLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ
118
DIVERSITA’ O CARENZA …
LA DIFFERENZA COME NORMALITA’ I principi ed i valori condivisi, altrove evidenziati, insieme al richiamo alla valorizzazione delle diversità che proviene da istanze sociali, spiegano le scelte della scuola:
1. L’attenzione agli alunni diversamente abili 2. L’integrazione come risorsa: ovvero l’insegnante di sostegno intesa come ricchezza
professionale che si attiva attraverso la collaborazione; il bambino come ricchezza umana e simbolo della diversità
3. La differenza come normalità: ovvero le scelte organizzative, metodologiche e didattiche per il disabile diventano un modello generale di attenzione ai bisogni del soggetto
La Legge n. 53/2003 ci richiama ad un forte impegno sul fronte dell’integrazione, del sostegno e del recupero “attraverso adeguati interventi che forniscano la valorizzazione delle diversità individuali con particolare riguardo a quelle che derivano da inabilità”. Affinché ciò non resti una mera affermazione di principio, la nostra scuola si attiva a trasformare l’idea di uguaglianza delle opportunità in percorsi didattici concreti, mettendo in campo risorse professionali. L’istituto intende promuoversi come luogo di accoglienza, di confronto, di integrazione e insieme di valorizzazione delle “diversità” e assumersi una responsabilità primaria nella trasmissione di un atteggiamento di apertura nei confronti di ogni diversità. Va precisato che la diversità più evidente è quella del disabile, ma le diversità possono essere tante e tutte degne di accoglienza; questa scuola intende dare particolare attenzione alle diversità che derivano dalla marginalità sociale o dal disagio personale o familiare, soprattutto quando producono insuccesso.
Figura 23 la differenza come normalità RISORSE DELLA SCUOLA Gli insegnanti di sostegno specializzati rappresentano una risorsa fondamentale per l’Istituto in quanto, oltre a valorizzare la diversità degli alunni con disabilità certificata attraverso interventi personalizzati, sono un prezioso supporto ai colleghi e agli alunni di sez/classe in cui il bambino disabile è inserito. Gli assistenti personali, messi a disposizione dell’ASL, si occupano di adempiere alle necessità connesse alla mobilità, ai bisogni fisiologici e all’igiene personale di ciascun bambino disabile assegnato. Poiché il servizio prestato dagli assistenti non è sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti i soggetti con disabilità, l’Istituto riserva una quota delle risorse economiche da destinare ad alcuni collaboratori scolastici incaricati con funzioni aggiuntive. Nel bilancio della scuola, inoltre, viene prevista una quota per l’acquisto di materiale strutturato e/o di facile consumo a scopo educativo-didattico. Particolare attenzione viene prestata a quegli alunni che presentano difficoltà di inserimento o apprendimento spesso dovute a disagio personale, familiare e sociale e che non sono configurabili come disabilità o handicap. Ove possibile, pertanto, vengono individuati uno o più docenti che, compatibilmente con la loro organizzazione oraria di servizio, collaborano con i docenti della sez/classe a supporto degli alunni che manifestano tali difficoltà.
HANDICAP DISAGIO MARGINALITA’ O ESCUSIONE INSUCCESSO SCOLASTICO
119
L’aspetto logistico è suscettibile di miglioramenti: Abbattimento di barriere architettoniche ancora presenti in molti edifici
Disponibilità di un maggior numero di aule al pian terreno
Disponibilità di aule dedicate ad attività individualizzate.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA All’interno dell’Istituto è presente una Commissione H con la funzione di rendere operative, coerentemente con gli indirizzi del presente P.O.F. , le scelte pedagogico - didattiche ed organizzative destinate agli alunni con disabilità. Tale Commissione, costituita dal Dirigente Scolastico e da tutti i docenti di sostegno della scuola, si occupa di:
Creare le condizioni favorevoli all’inserimento degli alunni diversamente abili
Individuare strategie didattiche rispondenti ai bisogni delle specifiche disabilità
Analizzare l’andamento didattico – disciplinare degli alunni disabili
Segnalare eventuali casi problematici emersi nella quotidianità scolastica e che necessitano di interventi mirati
Destinare parte del fondo di Istituto per l’integrazione
Promuovere iniziative progettuali che coinvolgano attivamente anche gli alunni diversamente abili.
In attuazione della Legge 104/92, art. 15 n.2 , e dei successivi atti di indirizzo ministeriale, per ciascun alunno diversamente abile, è previsto un Gruppo tecnico di lavoro(GLH). E’ composto dal Dirigente Scolastico, l’insegnante di sostegno, le insegnanti di sez./classe, i genitori dell’alunno, i servizi sociali, l’equipe multidisciplinare con il compito di indicare, sulla base della documentazione clinica risultante dalla DF (Diagnosi Funzionale), i criteri per la realizzazione del PEI(Piano Educativo Individualizzato) e del PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della relativa elaborazione oltreché della verifica congiunta dei risultati conseguiti da ciascun alunno in itinere. il PDF indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle caratteristiche della persona diversamente abile. Dall’accurata lettura della DF e del PDF e dopo una scrupolosa osservazione condotta nel primo periodo di inserimento scolastico, si individueranno le aree di potenzialità sulle quali intervenire per promuovere il massimo sviluppo possibile del soggetto. L’insegnante di sostegno, all’interno del GLH, condivide strategie da applicare, strumenti da utilizzare, metodologie da seguire per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel PEI quali:
promuovere l’autonomia dell’alunno in un processo di integrazione continua e dinamica
creare stimoli adeguati per far vivere all’alunno esperienze motivanti a livello sociale, motorio, affettivo - relazionale e culturale
sviluppare l’autostima, favorendo la crescita personale nel rispetto delle diversità .
120
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:** n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 10
minorati vista 0 minorati udito 0 Psicofisici 10
2. disturbi evolutivi specifici DSA 2 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro
Totali % su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 10 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate
in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento 5 + 2 collaboratori
D.S.+2 responsabili di
plesso Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES) 1(disabilità)+1
(DSA e BES ) Psicopedagogisti e affini esterni/interni 2 est. ( Diritti a
scuola )+1est. ( classi prima A
121
e B primaria ) Docenti tutor/mentor 3 ( Ref. Diritti )
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
si
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Altri docenti
Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili si Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
si
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante si
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su disagio e simili si
Progetti territoriali integrati si Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
si
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Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Sarà compito del D.S e dello Staff della dirigenza nonché, per quanto di sua competenza, dell'ufficio amministrativo • Collaborare con altre istituzioni scolastiche, soprattutto per gli alunni provenienti da altro istituto, e con Enti di formazione ed Enti Locali per favorire la realizzazione dei progetti e dei percorsi di integrazione. • Organizzare l il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione in modo che elabori percorsi comuni ai due ordini di scuola • Curare i rapporti con le famiglie degli alunni interessati I Consigli di classe cureranno: • L'elaborazione dei “Progetti accoglienza” • La rilevazione dei bisogni, a inizio anno, tramite questionari, indagini, osservazioni dirette
atti a riconoscere le problematiche degli alunni con B.E.S., anche attraverso la predisposizione e la somministrazione di materiale specifico.
• L'Individuazione di strategie educativo-didattiche diversificate e mirate, con la collaborazione delle équipe – psicopedagogiche.
• Attività di rimotivazione allo studio, con l’attivazione di percorsi integrati I docenti curricolari porranno particolare attenzione nel Far acquisire gradualmente un efficace metodo di studio e una buona autonomia di lavoro a casa; Monitorare i risultati di apprendimento per le varie discipline di studio attraverso le attività proposte; Monitorare le relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti.
123
Incrementare l’autostima e sviluppare positive relazioni interpersonali, anche attraverso il reciproco aiuto nella gestione delle attività organizzate educare i ragazzi all’accettazione delle proprie difficoltà e alla gestione delle emozioni conseguenti; �potenziare i loro punti di forza, per riequilibrare la sfera emotiva e la personalità;
• allenarli all’uso di strategie compensative di apprendimento;
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Si opererà in modo da favorire: • La partecipazione di docenti ai progetti sui DSA; • La realizzazione di formazione interna sulla rilevazione dei BES
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
• Attenta rilevazione delle abilità di base degli apprendimenti e del raggiungimento degli obiettivi, anche individualizzati, raggiunti.
• incontri periodici e finali dei partecipanti ai Progetti, che si concludono con un'azione di monitoraggio e di valutazione finale che viene effettuata dai Consigli di classe e di Interclasse e dal Collegio dei Docenti e riportata nei verbali dei Consigli stessi, nonché dal Collegio dei Docenti.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
• Ore a disposizione utilizzate per recupero / sostegno nelle classi; • progetti interni specifici; • coinvolgimento degli alunni con svantaggio Socio-economico o comportamentale nei
progetti sia interni che finanziati ( PON , Diritti a Scuola, Area a Rischio...) • Proseguimento nella classi seconde della scuola primaria del progetto “ Franca “ • utilizzo delle metodologie del lavoro di gruppo e dell’apprendimento cooperativo
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Proseguimento, se sarà ancora in atto, del progetto comunale “ Free school” e/o adesione a progetti analoghi proposti da Enti Locali e dai Servizi Sociali. Stretta collaborazione con i Servizi Sociali del comune di Gallipoli Adesione, con priorità di iscrizione, per gli alunni a rischio di dispersione a proposte didattiche esterne che rendano più accattivante la frequenza a scuola( corsi di scacchi, lezioni di vela e kayak, laboratori pratici etc... ) Sarebbe auspicabile un percorso di counseling con le famiglie per trovare nuove e più funzionali strategie educative, per far comprendere con chiarezza il tipo di difficoltà del figlio ed i vari risvolti della stressa, per comunicare costantemente gli obiettivi che si intendono raggiungere le modalità che vengono utilizzate. Tale percorso dovrebbe vedere però l'intervento di almeno un esperto ( psicolo e/o orientatore ) per retribuire il quale la scuola avrebbe bisogno di adeguati finanziamenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • comitato genitori con ruolo attivo nell'organizzazione soprattutto di uscite didattiche,
manifestazioni etc.. • Assemblee di classe in cui discutere e monitorare eventuali situazioni comportamentali
problematiche • Per i ragazzi diversamente abili collaborazione tra scuola e associazione onlus “ Noi nel
mondo” ospitata peraltro nei locali dell'istituto per eventuale realizzazione di attività/progetti
124
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Saranno attuati
- test di screening
• nella scuola d’infanzia per far emergere alunni con difficoltà, in particolar modo quelli che presentano scarse abilità di ordine fonologico/metafonologico e simbolico. Nel contempo si attueranno percorsi di potenziamento delle competenze a livello linguistico, simbolico ed operativo a favore dei bambini di 5 anni per favorire il passaggio alla scuola primaria.
• nella scuola primaria, per far emergere i bambini che potrebbero essere potenziali dislessici/disortografici e, conseguentemente, intraprendere adeguati potenziamenti delle abilità deficitarie. Nei casi di persistenza di difficoltà, nonostante l’intervento, si darà dettagliata informazione alle famiglie coinvolte, avviandole ad ulteriori accertamenti presso gli specialisti sanitari del settore, in tempi utili per eventuali trattamenti logopedici.
– appositi laboratori di recupero/rinforzo mirati allo sviluppo delle competenze deficitarie
– interventi didattici programmati in continuità tra i vari ordini di scuola Valorizzazione delle risorse esistenti Assegnazione di incarico
• a docenti di sostegno per attività di recupero • a docenti con titoli attinenti all'azione di inclusione intrapresa reperiti attingendo ai
curricola agli atti della scuola o tramite bandi interni. • a collaboratori scolastici
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Risulta già in fase di avvio il progetto PON “ Tra le maglie della rete” , Bando 11666 del 31/07/2012 - Candidatura (F3), che prevede azioni rivolte ad alunni sia della scuola primaria che della secondaria di1o grado Ovviamente per quanto attiene a risorse aggiuntive utilizzabili si è, attualmente, nel campo delle ipotesi. Di preciso:
• Nell'ambito del Bando 2373 del 26/02/2013 - Piani integrati 2013 sono stati richiesti 12 moduli relativi all'obiettivo C-1 Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani ed un modulo orientamento
• Si è richiesta la partecipazione al programma “ Scuola Amica “ promosso dall'UNICEF • Si è deliberato positivamente circa la partecipazione ai “Giochi sportivi studenteschi”
proprio con la convinzione che le attività sportive possono avere un'azione trainante per la frequenza ed il superamento del disagio
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Azioni in continuità tra i diversi ordini di scuola sono normalmente programmate, soprattutto per le classi ponte, nel corso dell'intero anno scolastico a cominciare dal periodo Ottobre – Novembre in cui si attua un'uscita didattica in continuità che vede protagonisti gli alunni delle classi V di scuola primaria e quelli della scuola secondaria. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24/06/2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28/06/2013. L'approvazione è stata rinnovata nel Collegio del 22/11/2013
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ISTITUTO COMPRENSIVO 3° POLO
GALLIPOLI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2013/2014
AREA DELL’ ORGANIZZAZIONE
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REGOLAMENTI INTERNI Approvati con delibera n. 19 del 25 ottobre 2013
REGOLAMENTO DISCIPLINARE‐ Sintesi schematica
Il Regolamento, redatto, in appositi incontri, da studenti, genitori e dalla docente Referente
per la legalità in funzione di coordinatrice, prende in esame i comportamenti degli studenti
nei confronti dell'istituzione, della persona e dell'impegno e della partecipazione a scuola.
Esso viene adottato dall'istituto e deliberato annualmente dal Consiglio d'Istituto.
LO STUDENTE E L’ISTITUZIONE
COMPORTAMENTI SCORRETTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ORGANI SANZIONATORI
1. Danni ai locali e agli arredi.
2. Danni o sottrazione di
attrezzature della scuola.
3. Danni o sottrazione di
oggetti o valori ai compagni.
4. Trasgressioni al
regolamento per la sicurezza (Vedi “ NORME GENERALI DI SICUREZZA E DI IGIENE DEL LAVORO” del 03 / 03 / 07)
La sanzione sarà ispirata alla riparazione del danno con restituzione di ciò che è stato sottratto o eventuale reintegro del materiale,se reso inutilizzabile,anche con rimborso del valore dell’oggetto. Gli arredi sporcati saranno ripuliti dal responsabile.
Nei casi valutati dal docente come meno gravi, la sanzione sarà stabilita direttamente dall’insegnante, nei casi più gravi dal Dirigente scolastico
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LO STUDENTE E LA COMUNITA’
COMPORTAMENTI SCORRETTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ORGANI SANZIONATORI
1. Fatti che turbino il regolare svolgimento della vita scolastica o comportamenti che violino la dignità ed il rispetto della persona o che mettano in pericolo l’incolumità della stessa.
2. Linguaggio
genericamente offensivo,turpiloquio e simili.
3. Offesa alle istituzioni,
alle credenze o al patrimonio culturale di ciascun individuo.
4. Offesa al capo
dell’Istituzione, al personale docente e non docente, ai compagni.
5. Possesso ed uso di
sostanze alcoliche ,di droghe,di materiale lesivo del comune senso del pudore.
Richiamo verbale; nota sul Registro di classe; richiamo scritto per i genitori; assolvimento di compiti a favore della comunità scolastica; attività di ricerca; produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica del/degli episodi verificatisi nella scuola; esclusione da visite guidate,viaggi d’istruzione,manifestazioni ludiche e sportive se la presenza dell’alunno costituisce rischio per la comunità. In caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art.3 del D.P.R. n249/98, la sanzione comporterà l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni. Se vi saranno fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale(ad es.:violenza privata, minacce, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, ecc.), l’alunno sarà allontanato dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni o fino al termine dell’anno scolastico (se in situazione di recidiva e se non sono possibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente) o sarà escluso dallo scrutinio finale o non sarà ammesso all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.
Il richiamo verbale, la nota sul registro di classe, il richiamo scritto per i genitori sono di competenza del Docente.
Le sanzioni che contemplano il risarcimento del danno e quelle relative a percorsi formativi aggiuntivi sono decise dal Consiglio di classe presieduto dal Dirigente scolastico e con la componente genitori.
L’allontanamento dalla comunità scolastica è inflitto dal Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico se previsto per un periodo inferiore a 15 giorni.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano un allontanamento dalla comunità scolastica superiore a 15 giorni sono inflitti dal Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico e con la componente dei genitori.
L’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottati dal Consiglio d’Istituto.
128
LO STUDENTE E L’IMPEGNO
COMPORTAMENTI SCORRETTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ORGANI SANZIONATORI
1. Mancanza ai doveri
scolastici e superficialità nella esecuzione dei compiti assegnati.
2. Assenze
ingiustificate.
3. Ritardi.
4. Custodia reiterata di materiali non attinenti alle attività scolastiche: cellulari,apparecchi di riproduzione sonora, figurine, giochi...
5. Mancanza di
autocontrollo
6. Danneggiamento del materiale oggetto di comunicazione scuola-famiglia.
7. Partecipazione
saltuaria e incostante alla vita scolastica.
Richiamo verbale; nota sul registro di classe; richiamo scritto per i genitori; percorso didattico aggiuntivo; convocazione della famiglia; sequestro dei materiali e riconsegna a fine giornata. Se il comportamento scorretto è reiterato, i materiali saranno consegnati ai genitori convocati per iscritto.
Il richiamo verbale, la nota sul registro di classe, il richiamo scritto per i genitori o la telefonata sono di competenza del Docente.
Avverso le sanzioni comminate, specie se gravi, gli alunni, per il tramite dei genitori, possono ricorrere all'ORGANO di GARANZIA
GESTIONE DELL'INTERVALLO L'intervallo si attua dalle 10,25 alle10,35. Gli alunni possono muoversi liberamente nei corridoi senza correre o rincorrersi. I Docenti vigilano sul comportamento degli alunni che transitano nel corridoio antistante all'aula in cui stanno espletando il loro servizio. Il personale Ata controlla il comportamento degli alunni nei bagni. In qualunque ora della giornata è vietato introdurre cellulari nei bagni e scattare foto. Ogni comportamento poco corretto è punito facendo trascorrere in aula la restante parte dell'intervallo al trasgressore.
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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”
Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/2008 e D.P.R. n. 235 del 22/11/2007 “Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n. 30 del 25 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica , irrogazioni di sanzioni
disciplinari , dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Questo istituto,volendo definire,in maniera puntuale e condivisa,diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica autonoma,famiglie e studenti,stipula con la famiglia dell’alunno il seguente
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Con esso
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
- fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee,
nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
- offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione
di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
- offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di
favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il
merito e incentivare le situazioni di eccellenza;
- avviare relazioni aperte al dialogo e alla collaborazione,per favorire il pieno sviluppo del
soggetto educando,con le famiglie,gli alunni e tutte le agenzie educative presenti sul
territorio;
- garantire la massima trasparenza comunicando le valutazioni delle prove scritte,grafiche e
orali tramite la scheda di valutazione e i colloqui con le famiglie nel rispetto della privacy;
- fare rispettare le norme di comportamento,i regolamenti e i divieti prendendo i
provvedimenti disciplinari contenuti nel Regolamento d’Istituto in caso di infrazioni.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
- conoscere l’Offerta formativa della scuola e a valorizzare l’istituzione scolastica
instaurando un clima di dialogo nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise
oltre a un atteggiamento di collaborazione con i docenti;
130
- informare la scuola di eventuali problematiche che possano avere ripercussioni
sull’andamento scolastico dello studente salvaguardando il diritto dello studente alla
riservatezza;
- rispettare l’istituzione scolastica favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle
lezioni curricolari ed extracurricolari e curando l’espletamento costante degli impegni di
studio;
- partecipare attivamente agli organismi collegiali;
- controllare quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola discutendo
eventuali provvedimenti disciplinari e stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto;
- fare in modo che l’abbigliamento dei propri figli sia consono all’ambiente scolastico;
- giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro e vigilare sulla puntualità di
ingresso a scuola-(un ritardo è possibile,se giustificato;in mancanza di giustifica lo
studente attenderà l’inizio della seconda ora di lezione e la famiglia sarà avvisata
telefonicamente del ritardo);
- impedire ai propri figli di fare uso di cellulari e di introdurre materiale non attinente
l’attivitàscolastica nei locali di pertinenza della scuola (la violazione di tale disposizione
comporterà il temporaneo ritiro del cellulare o altro materiale e il deferimento alle autorità
competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse i dispositivi per riprese non autorizzate e
,comunque,lesive dell’immagine della scuola,della dignità degli operatori scolastici e dei
compagni);
- sensibilizzare i propri figli sulla necessità del rispetto verso le persone che della scuola
fanno parte e dell’uso responsabile di strutture, macchinari e sussidi didattici;
- organizzare una “scuola genitori” spazio in cui confrontarsi sulla vita scolastica e familiare
e mettere a disposizione del tempo per supportare altre famiglie che vivono momenti
difficili.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
- prendere coscienza dei propri diritti-doveri e rispettare la scuola intesa come insieme di
persone, ambienti e attrezzature: collaborando con le persone, mantenendo puliti gli
ambienti e non danneggiando le attrezzature;
- frequentare regolarmente i corsi favorendo lo svolgimento dell’attività scolastica e
formativa con la puntualità, l’attenzione e la partecipazione;
- assolvere assiduamente agli impegni di studio e riferire in famiglia le comunicazioni
provenienti dalla scuola e dagli insegnanti;
- accettare , rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le
ragioni dei loro comportamenti;
131
- usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera e vestire con
un abbigliamento adeguato(se l’alunno dovesse presentarsi in abiti succinti,la
scuola,telefonicamente,avviserà la famiglia perché subito provveda a dotarlo
dell’abbigliamento appropriato);
- evitare di arrecare danni a persone e cose che si trovino sul territorio che appartiene alla
scuola.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca,per potenziare le finalità dell’Offerta formativa e per guidare gli studenti al successo
scolastico.
Il genitore e lo studente stesso,presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per
una corretta convivenza civile,sottoscrive,condividendone gli obiettivi e gli impegni,il presente
Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico.
Copia di tale Patto è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del Verbale del Consiglio
d’Istituto.
Il Dirigente scolastico Il Genitore Lo Studente
REGOLAMENTAZIONE VISITE GUIDATE
E VIAGGI D’ISTRUZIONE. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Regolamento dell’autonomia scolastica (DPR 275 del 8 marzo1999) C.M. n. 291 del 14/10/92 DPR n.567 del 10-10-1996 C.M. n. 623 del 02/10/96 e successive integrazioni
PREMESSA
In base a quanto sancito dalla C.M. n. 291 del 14/10/92, “il viaggio d’istruzione
rappresenta un momento di arricchimento conoscitivo, culturale, umano e
professionale”, necessario agli studenti per acquisire tutti gli elementi utili per
un’adeguata formazione ai fini dell’integrazione e della socializzazione . In tal senso, all’inizio
dell’anno scolastico,le scuole devono provvedere ad un’apposita programmazione didattica e
culturale, configurando viaggi d’istruzione compatibili con le attività curricolari
definite. Tale fase programmatoria si basa su progetti articolati e coerenti che consentono
di qualificare dette iniziative come vere e proprie attività complementari della scuola e non
come semplici occasioni di evasione.”
L’art.1-bis del DPR n.567 del 10-10-1996 così recita: ” Tutte le attività organizzate dalle
istituzioni scolastiche sulla base di progetti educativi, anche in rete o in partenariato
con altre istituzioni e agenzie del territorio, sono proprie della scuola; in particolare sono da
132
considerare attività scolastiche a tutti gli effetti, con relativi oneri, ivi compresi quelli
dell'ordinaria copertura assicurativa INAIL per conto dello Stato e quelli connessi alla
tutela del diritto d'autore, ai tirocini, alle attività extra curriculari culturali, di sport per tutti,
agonistiche e preagonistiche e, comunque, tutte le attività svolte in base al
regolamento.scolastico"
Gli istituti scolastici, pertanto, in base alla C.M. n. 623 del 02/10/96, decidono autonomamente
ogni modalità di attuazione delle escursioni, nel rispetto delle seguenti tipologie:
Viaggi e visite d’integrazione culturale;
Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali;
• Viaggi connessi ad attività sportive.
CRITERI ORGANIZZATIVI
• Qualunque uscita, anche se nell’ambito dell’orario di servizio, deve essere
programmata con congruo anticipo ed effettuata secondo le procedure di seguito
riportate . Le uscite organizzate durante l'orario delle lezioni, prevedono il rientro a
scuola per la fine delle stesse.
• La partecipazione dei genitori sarà consentita dietro decisione del consiglio di classe
o interclasse, soprattutto per uscite fuori dal territorio comunale, e limitatamente a
posti disponibili nei pullman o per eventuali soggiorni. Tale partecipazione non deve
tuttavia comportare oneri per il bilancio della scuola e, in generale, dello Stato.
• Il numero di docenti accompagnatori è stabilito in 1 ogni 15 alunni ed eventuale
compenso per la partecipazione alle uscite viene stabilito in sede di contrattazione
• Tutti gli alunni sono tenuti a partecipare all'uscita didattica programmata per una
mattinata e comunque nell’ambito dell’orario di servizio. I casi di assenza e/o di
impedimento sopraggiunti vanno giustificati per iscritto dai genitori.
• Gli alunni non autorizzati dalle famiglie a partecipare all'uscita scolastica, per validi
motivi, sono accolti a scuola per la regolare frequenza delle lezioni ed assegnati al
gruppo classe/sezione possibilmente dello stesso ciclo, nella scuola primaria, e ad una
classe parallela nella scuola secondaria di I grado.
133
La partecipazione all'uscita scolastica degli alunni diversamente abili richiede la preventiva
valutazione da parte dei docenti sulla fruibilità dell'itinerario per le condizioni
riguardanti:
- eventuali barriere architettoniche dei luoghi da visitare;
- le norme di sicurezza e la fruibilità del mezzo di trasporto;
- le condizioni personali di salute del bambino rispetto ai tempi ed alla lontananza dalla famiglia. E' prioritario il confronto con la famiglia dell'alunno ed è prevista la
possibilità che i genitori partecipino all'uscita didattica e/o al viaggio d'istruzione.
Nel momento in cui la famiglia firma l’autorizzazione, verrà richiesta una caparra, come
anticipo della quota di partecipazione, minima e proporzionale all’intera somma.
Il piano generale annuale delle visite guidate che comportano una pianificazione di spesa in
bilancio per cui , prima di essere deliberato dal Consiglio di Istituto, è soggetto al controllo
preventivo, in termini di fattibilità, dal DSGA. La ripartizione finanziaria dei fondi da destinarsi
alla gestione del piano delle uscite didattiche va vista, infatti, in relazione agli altri impegni di
spesa programmati dalla Scuola per l'attuazione del POF.
Considerate le fasce d’età degli alunni e le esigenze proprie dei tre ordini di scuola facenti
parte del comprensivo, si ritiene di stabilire i seguenti criteri:
Per tutti e tre gli ordini non vi è limite numerico per uscite didattiche nel territorio
comunale, se non quello dato dal buonsenso.
Nella scuola dell’Infanzia si prevedono uscite e visite guidate per i bambini di 5 anni,
nell’ambito della provincia o nelle provincie viciniori, della durata massima dell’intera
giornata.
Per la scuola Primaria sono consentite uscite fuori dal territorio comunale o
provinciale, della durata di un intera giornata, per tutte le classi. Le classi possono,
per fondati motivi, recarsi anche fuori dalla regione e per più di una giornata.
Per la scuola Secondaria di primo grado sono autorizzate uscite senza limiti di
territorialità che possono prevedere fino ad un massimo di 3 pernottamenti salvo
motivate deroghe.
Nella scuola secondaria le uscite programmate per partecipazioni a eventi o spettacoli
relative alle varie discipline, non possono essere superiori all’unità salvo deroghe
concordate con la Dirigenza e i genitori degli alunni interessati.
PROCEDURE
Il docente o il team - docenti proponente l’uscita
134
dopo un sondaggio presso le famiglie che assicuri l’adesione degli alunni alla
stessa, ne informa per tempo il consiglio di interclasse e compila gli appositi
stampati ( allegati A e B ).
Si accerta che vi siano le condizioni richieste (es: disponibilità di giorni e posti
desiderati presso eventuali strutture da visitare o dove soggiornare, eventuale
necessità di prenotazioni, etc … )
Una volta sicuro della fattibilità, compila l’allegato 1 che va consegnato alla
prof.ssa Colucci, quale “Referente coordinatrice uscite didattiche e viaggi
organizzati”, riportando l’indicazione precisa dei luoghi che si intendono visitare
La comunicazione del solo comune di appartenenza, specialmente se
trattasi di località in aperta campagna o comunque fuori dai centri abitati, può non
essere sufficiente ai fini di una corretta formulazione del preventivo da parte delle
aziende invitate alla presentazione delle offerte.
• La suddetta docente Referente,raccolte le varie richieste, farà pervenire le stesse
all’ufficio di segreteria avendo cura di compilare uno schema riassuntivo.( allegato 2 )
• Al massimo 15 giorni prima dell’effettuazione della visita guidata/ viaggio
d’istruzione, i docenti proponenti consegneranno alla Referente, compilati, gli
allegati C, D ed eventualmente E assumendosi le responsabilità di quanto scritto
soprattutto riguardo al numero di partecipanti che non potrà, da quel momento in
poi, subire variazioni salvo casi eccezionali.
Nel caso in cui si preveda la consumazione di pasti è importantissimo accertarsi,
dell’eventuale presenza di alunni che presentino intolleranze particolari e
inserirla quale nota nella richiesta, al fine di poterne dare comunicazione
tempestiva ai ristoratori
Al rientro a scuola dovrà/dovranno compilare la relazione informativa
( allegato F ) da consegnare alla prof.ssa Colucci, la quale avrà cura, al
termine dell’anno scolastico, di consegnare il tutto alla Dirigenza.
TEMPI
Il docente o il team - docenti proponente devono formulare la proposta ai consigli di
Intersezione/classe o Interclasse e consegnare gli allegati 1 a entro il 15 dicembre
dell'anno in corso.
La Referente dovrà consegnare gli schemi riassuntivi ( allegato 2 ) al DSGA entro il
23 dicembre .
135
Per uscite non prevedibili entro tali date (es: partecipazioni a mostre, convegni,
manifestazioni di cui al momento non si ha notizia ), che dovranno comunque
configurarsi come casi eccezionali, si prevedono i seguenti intervalli
Almeno una settimana prima va interessato il consiglio di interclasse tramite il
coordinatore dello stesso
Sarà cura del coordinatore o dello stesso proponente informare la
docente Referente e consegnare a quest’ultima l’allegato 1
La stessa , nel più breve tempo possibile, ne darà informazione al DSGA
per l’eventuale attività amministrativa necessaria.
Il presente, approvato dal Consiglio di Istituto del 29/10/2010, è stato rinnovato nella
seduta del 25/10/2013, senza necessità di sostanziale modifica se non per il riferimento
alla docente Referente e non alle FF.SS ( delib. n. 6 del Collegio Docenti del
20/09/2013), e fa parte integrante del regolamento di Istituto.
Regolamentazione dei laboratori di informatica SCOPO: definire le attività, la responsabilità e la documentazione dell’erogazione del
servizio di "Laboratorio di informatica" al fine di poterne valutare l’efficienza e l’efficacia.
CAMPO DI APPLICAZIONE: la presente procedura si applica a tutte i laboratori di
informatica delle scuole dell’istituto.
RESPONSABILITA’: la responsabilità della presente procedura è dei "responsabili dei
laboratori di informatica" di ogni plesso.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: Regolamento di istituto, Piano dell’offerta formativa,
verbali Collegio dei docenti e Consiglio d’Istituto, L. n.626/dpr 81
Generalità
Gli obiettivi del presente regolamento sono:
Garantire un servizio efficiente in tutti i plessi.
Assicurare la funzionalità dei laboratori di informatica durante gli orari scolastici.
Arricchire e aggiornare, potendo, i laboratori di informatica, acquistando nuovo
hardware e software.
Soddisfare le eventuali richieste dei docenti.
136
Esso viene a far parte integrante del Regolamento d’istituto e del Piano dell’offerta formativa,
verbalizzato nel Collegio dei docenti e Consiglio d’istituto e affisso nei laboratori.
Programmazione e calendarizzazione delle attività
Il responsabile spiegherà ai colleghi come accedere al servizio e come utilizzarlo, facendo
riferimento al regolamento.
Sarà compito del responsabile l’osservanza dell’orario di fruizione del laboratorio.
Laddove non è previsto un orario fisso ogni docente può prenotare la fruizione del servizio in
un apposito foglio (modello prenotazione) o dandone notizia al responsabile.
Modalità di utilizzazione
• Nel momento in cui si usufruisce del laboratorio è doveroso compilare il registro
predisposto con indicazione della classe, del giorno , dell’ora e la firma del docente
che accompagna la classe.
• Ai laboratori di informatica possono accedere classi o gruppi di alunni
accompagnati dall’insegnante il quale sovrintenderà all’accensione dei computer e al
loro uso, nonché ad un corretto spegnimento delle macchine stesse. Sarebbe buona
prassi assegnare sempre la stessa macchina ad ogni alunno o gruppo di
alunni al fine di renderli responsabili della stessa.
• I docenti comunicano per iscritto eventuali guasti, disfunzioni, esaurimento
componenti al responsabile che, a sua volta ne informerà l’ufficio di segreteria.
• Non si possono installare programmi, applicativi, ecc. senza un accordo preventivo
coi responsabili dei laboratori di informatica.
• Entro la fine di giugno gli insegnanti dovranno "far pulizia" di eventuali proprie
cartelle salvate.
• Nel caso di installazione di nuovi applicativi, ogni responsabile procederà alla
informazione dei colleghi .
• Ogni responsabile di laboratorio controllerà lo stato del materiale e delle
attrezzature, procedendo al loro riordino; nel mese di giugno di ogni anno sarà sua
cura verificare la corrispondenza con il registro di carico, da riconsegnarsi, dopo
essere stato firmato, al direttore amministrativo.
Monitoraggio e misurazione del servizio
Il servizio "laboratori di informatica" viene monitorato con frequenza annuale (fine anno
scolastico) attraverso i seguenti indicatori:
analisi frequenza ed utilizzo dell’ambiente (dal registro delle presenze) soddisfazione
docenti coinvolti: (interesse dei colleghi per l’arricchimento del laboratorio con
segnalazioni di acquisti, rilevazione soddisfazione e aspettative attraverso
questionari).
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riunione di verifica dei responsabili a fine anno scolastico Il presente, approvato dal Consiglio di Istituto del 29/10/2010, è stato rinnovato nella seduta
del 25/10/2013, senza necessità di sostanziale modifica.
Regolamentazione uso della fotocopiatrice
La fotocopiatrice costituisce patrimonio della scuola e bene pubblico; Ne va salvaguardata l’integrità e la funzionalità con un uso corretto, ad3eguato e equilibrato. Pertanto il personale si atterrà alle seguenti modalità:
1. L’uso della fotocopiatrice può avvenire a scopo didattico o amministrativo- gestionale e mai personale.
2. L’uso diretto è affidato ai collaboratori scolastici e, per esigenze di ufficio, agliu assistenti amministrativi e al DSGA.
3. Nessun altro può procedere all’utilizzazione in prima persona, salvo particolari e occasionali autorizzazioni del Dirigente o del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. I responsabili dei tre plessi che usufruiscono del servizio saranno anche responsabili del presente Regolamento.
4. Per un uso ottimale della fotocopiatrice si invitano i docenti a Programmare le necessità con adeguato anticipo senza pretenderne la realizzazione immediata in particolare se si richiede un consistente numero di copie. La richiesta va inoltrata con adeguato anticipo ( almeno un giorno prima se le copie non sono in numero rilevante ) ai collaboratori scolastici e con gli stessi vanno concordati i giorni di consegna.
5. Per richieste superiori al numero di alunni affidati va acquisita l’autorizzazione del DS o del DSGA o, in assenza dei due, di un loro collaboratore.
6. I collaboratori scolastici registreranno, in un apposito registro, il numero di fotocopie richiesto, la classe destinataria e ill nome del docente richiedente.
7. Si ricorda che, poiché per legge si può duplicare solo il 15% di un testo protetto da diritti d’autore, è vietata la richiesta di riproduzione di intere opere protette da copyright.
8. La carta in dotazione della scuola viene messa a disposizione nei seguenti casi: 8.1 svolgimento di compiti in classe 8.2 svolgimento di attività legate a progetti deliberati ( es: autorizzazioni,
comunicazioni alle famiglie, ecc… )
Negli altri casi gli interessati useranno carta propria, salvo diversa autorizzazione, per un numero limitato di volte onde evitare eccesivo consumo di toner.
Per quanto non previsto nei punti suindicati, il personale si rivolgerà alla Presidenza o al DSGA o, in loro assenza, ai rispettivi Collaboratori. SORVEGLIANZA SANITARIA Si raccomanda al personale addetto all'uso della macchina di rispettare scrupolosamente quanto riportato nel manuale d'uso del fabbricante circa la sicurezza. Assolutamente è vietato l'uso delle apparecchiature di fotoriproduzione dal personale non autorizzato. Per la salvaguardia della salute dei lavoratori, il personale autorizzato deve sostare nei locali adibiti all'uso delle macchine, e specialmente in prossimità di esse, per il tempo strettamente necessario ed evitare di maneggiare i toner. Il presente, approvato dal Consiglio di Istituto del 10/10/2012, è stato rinnovato nella seduta
del 25/10/2013, senza necessità di sostanziale modifica.
138
REGOLAMENTO DEL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI
ART. 1 GENERALITA’
Il diritto di accesso consiste nel diritto degli interessati di prendere visione dei
documenti amministrativi, di esaminarli ed estrarne copia (art. 22 legge n. 241/90).
ART. 2 SOGGETTI INTERESSATI
I soggetti legittimati sono tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici
o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una
situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso. Non
è consentito l’accesso per soddisfare una mera curiosità. Ai sensi della nota ministeriale n.
7657 del 20.12.2005 viene favorito l’esercizio del diritto –dovere del genitore separato o
divorziato non affidatario (artt. 155 e 317 c.c.) di vigilare sull’istruzione ed educazione dei
figli e, di conseguenza, l’esercizio del diritto di accedere alla documentazione scolastica degli
stessi.
ART. 3 CASI DI ESCLUSIONE
La legge esclude l’accesso ai documenti coperti da segreto di stato, o per i quali il segreto o il
divieto di divulgazione è stabilito da altre leggi. Inoltre il diritto di accesso è escluso nei
confronti dell’attività diretta all’emanazione di atti normativi amministrativi generali, di
pianificazione e di programmazione e nei procedimenti tributari. Se la conoscenza di
determinati documenti amministrativi è resa necessaria per curare o difendere i propri interessi
giuridici, l'accesso ad essi viene comunque garantito ai richiedenti.
Nel caso di documenti contenenti dati sensibili o giudiziari, l’accesso è consentito nei limiti in
cui è strettamente indispensabile e nei termini previsti dall’art. 60 del D.Lgs. 30.06.2003, n.
196, in caso di dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
ART. 4 DOCUMENTI SOTTRATTI ALL’ACCESSO
Ai sensi del D.M. n. 60/1996 si ha il diniego di accesso per le seguenti categorie di
documenti:
- Rapporti informativi sul personale dipendente, quando la diffusione possa pregiudicare il
diritto alla riservatezza;
- Documenti concernenti informazioni di carattere psico-attitudinale, con esclusione di
quelli concernenti i criteri generali fissati dall’amministrazione;
- Documenti rappresentativi di accertamenti e dichiarazioni medico – legali;
- Documenti relativi alla salute delle persone;
139
- Documenti rappresentativi di interventi dell’autorità giudiziaria o delle Procure della
Corte dei Conti relativi a soggetti per i quali si delinea responsabilità civile, penale o
amministrativa, comprese relazioni alla Corte dei conti e atti per promuovere azioni di
responsabilità davanti all’autorità giudiziaria.
Con atto motivato, l’Istituzione Scolastica ha facoltà di sottrarre all’accesso, di volta in
volta, quei documenti o parte di essi nei quali ravvisi , per effetto della divulgazione, la
possibilità di arrecare danno o pregiudizi a terzi o all’Ente .
ART. 5 DOCUMENTI AI QUALI VIENE CONSENTITO L’ACCESSO
Tutti gli atti e documenti amministrativi e scolastici, anche interni, relativi alla carriera degli
allievi e candidati compresi gli elaborati scritti e quelli degli scrutini e degli esami, sono oggetto
del diritto di accesso da parte di chi vi abbia interesse per la cura di interessi giuridici, non
necessariamente connessi a ricorsi. Nel caso in cui dai documenti precedentemente identificati
emergano fatti e situazioni che attengono alla vita privata ovvero alla riservatezza anche di
terzi, i richiedenti non possono ottenere copia degli atti, né trascriverli, ma possono solo
prenderne visione ART. 6 FORME DI PUBBLICITA’
Il Regolamento di accesso completo della modulistica verrà pubblicato nell’Albo della Scuola e
nel sito Internet.
ART. 7 ACCESSO INFORMALE
Se sulla base del documento richiesto non risultano esservi dei controinteressati, il diritto di
accesso può essere esercitato in via informale mediante richiesta, anche verbale, rivolta
all’amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente. ART. 8 ACCESSO FORMALE
Se sulla base del contenuto del documento si riscontra l’esistenza di controinteressati,
la richiesta d’accesso deve essere formale (D.P.R. 184/2006).
ART. 9 MODALITA’ DELLA RICHIESTA FORMALE
L’istanza di accesso, redatta in carta semplice sulla base del modello allegato (All. 1)
indirizzata al Dirigente Scolastico
Il diritto di accesso può essere esercitato anche in via telematica ai sensi dell’art. 13 del
D.P.R. 184/2006. Le modalità di invio delle domande e le relative sottoscrizioni sono
disciplinate dall’art. 38 del D.P.R. 445/2000 e successive modificazioni, dagli art. 4 e 5 del
D.P.R. 11.02.2005 n. 68 e dal D.Lgs. n. 82/2005, e successive modificazioni.
140
ART. 10 ISTRUTTORIA DELLA RICHIESTA
Il procedimento d’accesso deve concludersi entro 30 gg. decorrenti dalla presentazione della
richiesta o dalla ricezione di quest’ultima. Se la richiesta è incompleta l’amministrazione deve
consentirne la regolarizzazione entro dieci gg, dopodichè il termine del procedimento
ricomincia a decorrere dalla data della richiesta corretta.
ART. 11 ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ACCESSO
Il diritto di accesso si esercita mediante esame e/o estrazione di copia di documenti
amministrativi. L’esame del documento è gratuito ed avviene presso l’Ufficio indicato
dall’Istituzione Scolastica, alla presenza di personale addetto. L’accesso ad un documento
comporta la facoltà del richiedente di accedere anche ad altri documenti nello stesso
richiamato ed appartenenti al medesimo procedimento, salvo i divieti di cui alla legge e al
presente regolamento.
Il rilascio di copie e documenti, autorizzato con le formalità di cui al comma
precedente, è subordinato al pagamento del foglio per la riproduzione + diritti
(versamento in c/c postale o presso l’Istituto Cassiere), salve le disposizioni vigenti in
materia di bollo.
ART. 12 DIFFERIMENTO DELL’ACCESSO
L’accesso non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento (art.
24 comma 4 L.241/90). Il differimento può essere disposto al fine di tutelare gli interessi
dell’amministrazione (art. 24 comma 6, L. 241/90). L’atto che dispone il differimento
dell’accesso ne indicherà la durata (art. 9 D.P.R. 194/2006).
Il D.M. n. 60/1996 consente il differimento dell’accesso con riguardo ai seguenti documenti:
- Relazione finale e documentazione richiamata in caso di incarichi ispettivi nei confronti di
dipendenti, scuole o enti vigilati (fino alla conclusione del procedimento);
- Elaborati e schede di valutazione nei procedimenti concorsuali e di selezione del
personale (fino alla conclusione delle varie fasi procedurali ed esclusi gli atti relativi ad
altri concorrenti);
- Offerte contrattuali nei procedimenti di scelta del contraente (fino alla conclusione del
procedimento).
Il differimento può essere disposto altresì in presenza di esigenze eccezionali che determinano
un flusso di richieste alle quali non è possibile dare esito entro i termini prescritti. Il
provvedimento che dispone il differimento deve essere motivato e comunicato al richiedente
entro il termine stabilito per l’accesso.
141
ART. 13 ESCLUSIONI E LIMITAZIONI ALL’ACCESSO
L’eventuale rifiuto o limitazione dell’accesso ai documenti amministrativi nei casi stabiliti
dall’art. 8 del D.P.R. 352/1992 e successive modifiche ed integrazioni, deve essere sempre
motivato e comunicato per iscritto al richiedente entro il termine ordinario stabilito per
l’accesso.
Nel caso in cui l’esclusione riguardi solo una parte dei contenuti di un documento, possono
essere esibite in visione o rilasciate copie parziali dello stesso.
La comunicazione del differimento, della esclusione o limitazione dell’accesso (All.5), deve
contenere l’indicazione dei termini e l’autorità cui è possibile promuovere ricorso
giurisdizionale ai sensi dell’art. 25, comma 5 della L. 241/90.
ART. 14 SOSPENSIONE DEL TERMINE
Il termine per la conclusione del procedimento rimane sospeso (All. 6):
- Nei casi in cui per la prosecuzione del procedimento debba essere compiuto un
adempimento da parte dell’interessato, per il tempo impiegato per tale adempimento;
- Per il tempo necessario all’acquisizione di atti di altre Amministrazioni che debbano
essere acquisiti al procedimento. ART. 15 DOCUMENTAZIONE PER L’ACCESSO
Le dichiarazioni ovvero le attestazioni rese per l’esercizio del diritto di accesso potranno essere
rese con le modalità di cui alla L. 15/1968 e successive modifiche e integrazioni.
142
IL PIANO DI EMERGENZA L’Istituto è dotato di un PIANO DI EMERGENZA che è stato redatto in ottemperanza agli
adempimenti sulla sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro previsti dal D.Lgs. 19 settembre
1994 n. 626 e dal D.M. 10 marzo 1998.
Il piano di emergenza è stato redatto, dopo sopralluoghi effettuati nel mese di ottobre ed è
prevista entro il 30-10-2008 una ulteriore revisione.
SCOPO
Il piano di emergenza ha lo scopo di organizzare e guidare i comportamenti delle persone
presenti nei locali scolastici, onde evitare situazioni di disordine e di fuga incontrollata
limitando così al minimo i danni; ha applicazione periodica mediante esercitazioni che fanno
diventare automatici e corretti i comportamenti da mettere in atto in caso di emergenza.
SEQUENZA DI UNA EMERGENZA
In una emergenza, si possono, in generale distinguere le seguenti fasi:
Avvistamento: rilevazione di una situazione di allarme nella Scuola e chiamata
telefonica del Responsabile della Squadra di Emergenza.
Attuazione di contromisure per l’emergenza:
-intervento degli addetti all’antincendio ed al primo soccorso;
-organizzazione delle necessarie azioni di contenimento e messa in sicurezza degli
impianti;
-messa in allarme di tutte le aule.
Eventuale coinvolgimento di enti esterni quali V.V.F. o Ambulanze.
Eventuale evacuazione del personale qualora la situazione non sia più controllabile.
Fine dell’emergenza.
NORME DI COMPORTAMENTO PER TUTTI GLI ALLIEVI PRESENTI NELL’EDIFICIO
Alla diramazione dell’allarme:
1. Mantieni la calma
2. Interrompi immediatamente ogni attività
3. Lascia tutto l’equipaggiamento (non preoccuparti di libri, abiti o altro)
4. Incolonnati dietro
5. Ricordati di non spingere, non gridare e non correre
6. Attieniti a quanto ordinato dall’insegnante
7. Non fare azioni pericolose per se stessi o per gli altri
8. Segui le vie di fuga indicate; non entrare assolutamente in nessun locale ma
direttamente all’uscita
9. Raggiungi la zona di raccolta assegnata
143
10. Mantieni la calma
In caso di incendio
1. Se l’incendio si è sviluppato all’interno della propria classe uscire subito chiudendo la
porta
2. Se l’incendio è fuori dalla propria classe ed il fumo rende impraticabili le scale e i
corridoi chiudere bene la porta e sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati;
aprire la finestra e, senza esporsi troppo chiedere soccorso
3. Se il fumo non fa respirare, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e
sdraiarsi sul pavimento
MODALITA’ DI EVACUAZIONE
In ogni classe devono essere individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni:
2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di
raccolta;
2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e
chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro;
2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il
punto di raccolta.
Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell’insegnante.
Appena avvertito, l’ordine di evacuazione va immediatamente eseguito, mantenendo per
quanto possibile la massima calma; le persone presenti nell’edificio dovranno:
Lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti.
L’insegnante prende il registro di classe e coordina le operazioni di evacuazione,
intervenendo dove necessario.
Gli studenti escono dall’aula, al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e
tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti.
I serrafila garantiscono che non vi siano compagni rimasti indietro.
Prima di imboccare il corridoio verso l’uscita assegnata l’apri-fila accerterà che sia
completato il passaggio delle classi secondo le precedenze stabilite.
NOTA: nella revisione del piano di sicurezza, verificare che i ragazzi posizionino gli zaini e
quanto di possibile ostacolo all’evacuazione lontano dai banchi (possibilmente addossati al
muro in fondo all’aula).
144
LA PRODUZIONE DI SERVIZI L’ organizzazione è funzionale alla…
… PRODUZIONE DI SERVIZI DIDATTICI E AMMINISTRATIVI ….
… attraverso … AZIONI DI SUPPORTO
AZIONI DECISIONALI AZIONI DI CONTROLLO
AZIONI DI PROGETTAZIONE
così strutturate :
Figura 23 ORGANIZZAZIONE
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
REFERENTI DI
PLESSO
PIANO OFFERTA
FORMATIVA
FUNZIONI STRUMENTALI
SPP
DIRETTORE DEI SERVIZI
AMMINISTRATIVI RSU
Gruppi di progetto
CONSIGLIO D’ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI GIUNTA CONSIGLI DI CLASSE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Integrazione disabili
145
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
La scuola dell’Infanzia funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 15:00; il sabato (per gli alunni che richiedono il servizio) dalle ore 08:00 alle ore 13:00.
Accoglienza h. 08:00/09:00
Attività di routine h. 09:00/10:00
Attività in piccoli gruppi h. 10:00/11:45
Attività di vita pratica h. 11:45/13:00
Cura dell’igiene personale h. 13:00/13:30
Laboratori h. 13:30/15:00
La scuola Primaria funziona dal lunedì al mercoledì dalle ore 08:30 alle ore 13:30; dal
giovedì al sabato dalle 08:30 alle 12:30 Il Team pedagogico è così strutturato:
Classi Prime Organizzazione con docente prevalente
Classi Seconde Organizzazione con docente prevalente
Classi Terze Organizzazione con docente prevalente
Classi Quarte Organizzazione con docente prevalente
Classi Quinte Organizzazione con docente prevalente
La scuola Secondaria di primo grado funziona dal lunedì al sabato dalle ore 08:30 alle
ore 13:30. Ad ogni materia viene abbinato un monte ore settimanale.
Italiano 6 ore Storia e Geografia Approfondimento
3 ore 1 ora
Matematica e Scienze
6 ore (4h. mat. + 2 h. scienze)
Tecnologia 2 ore
Lingua Inglese 3 ore
Lingua Francese 2 ore
Musica 2 ore
Arte e Immagine 2 ore
Scienze motorie e Sportive 2 ore
Religione cattolica 1 ora
146
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI: IL CALENDARIO SCOLASTICO
CALENDARIO DELLE LEZIONI:
Calendario delle attività didattiche, dei giorni festivi e delle sospensioni delle lezioni nella scuola primaria e secondaria
Calendario delle attività educative nella scuola dell’Infanzia.
16settembre Inizio delle lezioni nelle scuole dell’Istituto e delle attività educative nella scuola dell’Infanzia.
1 novembre Festività di Tutti i Santi
2 novembre Sospensione delle lezioni e delle attività educative
8 dicembre Immacolata Concezione
dal 23 dicembre al 6 gennaio Vacanze di Natale
20 gennaio Festa del Santo patrono.
4 marzo Sospensione delle lezioni e delle attività educative
dal 17 aprile al 22 aprile. Vacanze pasquali
25 aprile Anniversario della Liberazione
26 aprile Sospensione delle lezioni e delle attività educative
1 maggio Festa del lavoro
2 giugno Festa Nazionale della Repubblica
9 giugno
Fine delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado. Dopo tale data nella scuola dell’Infanzia funziona un numero di sezioni ridotto, in relazione ai bambini frequentanti
30 giugno Fine delle attività educative nella scuola dell’Infanzia
Pertanto, il periodo delle lezioni è determinato in 204 giorni per la scuola primaria e
secondaria di 1° grado. Nella scuola dell’Infanzia il periodo delle attività educativa è determinato in 221 giorni.
CALENDARIO DI CHIUSURA DEGLI UFFICI Il calendario di chiusura degli uffici, oltre alle giornate festive, è stabilito nei giorni: 02/11/2013, 24/12/2013, 31/12/2013, 19/04/2014, 26/04/2014. Inoltre gli uffici, nei mesi di luglio e agosto, funzionano dal lunedì al venerdì.
CALENDARIO DEI SERVIZI
Il servizio mensa nella scuola dell’infanzia funziona da ottobre a maggio. In coincidenza di particolari iniziative didattiche il servizio mensa viene sospeso.
147
ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE: QUADRO DEGLI INCARICHI
a. PERSONALE DOCENTE
O
RG
AN
IGR
AM
MA
/FU
NZ
ION
IGR
AM
MA
Staff dirigenza
- Francesca Benvenga 1a collaboratrice
Luca Errico 2° collaboratore
Responsabili plessi
- Francesca Benvenga scuola Primaria via Gorizia - Antonia Nascente scuola Primaria via Modena - Concetta Casole scuola dell’Infanzia - Luca Errico scuola Secondaria
Funzioni strumentali all’autonomia didattica e di ricerca.
Grimaldi Maria Teresa - Di Liddo Rosa - Referenza progetti PON: preparazione progetti, invio e contatti con
l'Autorità di Gestione - Autovalutazione d’istituto: miglioramento degli strumenti, raccolta e
tabulazione dati, lettura e interpretazione - Cura del monitoraggio INVALSI d’istituto
Pizzileo Speranza - Lucia Taurino
Revisione e aggiornamento del POF e monitoraggio intermedio e finale delle attività di istituto ( in collaborazione con le responsabili di plesso)
Preparazione sintesi del POF Gestione e coordinamento dei progetti extracurricolari Cura delle azioni di continuità tra i tre ordini di scuola
Casole Fabio - Margarito Antonella
Organizzazione e cura del giornalino d’istituto on-line e cartaceo Cura dei rapporti con Enti esterni e istituzioni Cura e aggiornamento della Banca Dati delle Competenze docenti
Gruppo H Referente: ins. Concetta Casole
Referente Trinity Grimaldi
148
b. PERSONALE AMMINISTRATIVO
Referente Salute Carrozza Paola
Responsabile UNICEF e solidarietà in genere Benvenga Francesca
Referente Orientamento (scuola secondaria ) Margarito Antonella
Referente Legalità
Colucci Anna Maria
Referente viaggi e visite guidate Colucci A. Maria
Responsabili laboratori
Laborat. Scienze Pizzileo Speranza Primaria - via Gorizia Faita Lena Primaria - via Modena Buellis Francesco
Scuola Secondaria Rizzo Patrizia Laborat. Multimediale Carrozza Marilù Primaria -via Gorizia Federico M. G. Primaria -via Modena Mirto Maria Scuola Secondaria Laborat. Musicale Margarito A. Scuola Secondaria Laborat. attività pratiche ( Arte/Tcnica ) Manco Adele Scuola Secondaria
Coordinatrice intersezione Coppola Maria Assunta
Coordinatrici interclasse
Classi Prime e Seconde R. Di Liddo Classi Terze e Quarte I. Lopez Classi Quinte Liaci Antonietta
Coordinatori di classe
Classe 1°A Nicola Ricciato Classe 1°B Lucia D'errico Classe 1°C Maria Lezzi Classe 2°A Marinella Carrozza Classe 2°B Francesco Buellis Classe 2°C Adriana Ghiaccio Classe 3°A Patrizia Rizzo Classe 3°B Marusca Coppola Classe 3°C Fabio Casole
Centro Sportivo Scolastico Errico Luca Bove A.M.
149
SETTORE SERVIZI AFFARI GENERALI Area 1
FUNZIONI AMMINISTRATIVE OGGETTO Gestione del Protocollo Cura, smistamento e archivio della Corrispondenza. Cura dell'albo Procedimenti di accesso ai documenti
Servizi postali Accesso a documenti amministrativi
Rapporti con il Comune Cura, manutenzione e gestione locali
Edifici e locali scolastici Richiesta manutenzione Richiesta intervento tecnico Mensa scolastica
Gestione Privacy
Tutela dati personali Documento informatico
Rapporti con il pubblico
Gestione del Patrimonio della Scuola Gestione della Biblioteca Tenuta degli inventari e del facile consumo
Inventario Collaudo dei beni Eliminazione dei beni Gestione del materiale didattico
Forniture sussidi, rapporti con i consegnatari, discarico dei beni
Passaggio di consegne Scarto d’archivio Furti
Richiesta preventivi Acquisti Richiesta preventivi
Contatti servizi e forniture Materiale didattico e di facile consumo e inventariabile
SETTORE SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE ALUNNI E SUPPORTO ALLA DIDATTICA AREA 2
150
FUNZIONI AMMINISTRATIVE OGGETTO
Gestione alunni iscrizioni, frequenza, trasferimenti, assenze, certificati, controllo fascicoli e corrispondenza con le famiglie
Iscrizione alunni Richiesta e trasmissione notizie alunno Richiesta e rilascio certificati Richiesta nulla osta Obbligo formativo Statistiche alunni Rilevazioni integrative Orientamento scolastico Tasse scolastiche Comunicazioni agli alunni e alle famiglie
Gestione. assicurazione e infortuni alunni Polizza assicurativa Infortunio alunno.
Gestione scrutini, esami, valutazioni e pagelle Compilazione diplomi Licenza media
Gestione adozioni libri di testo Libri di testo
Attività medico - psico - pedagogica; sostegno portatori di handicap
Integrazione alunni H Assistenza alunni portatori di handicap
Gestione organici
Organico docenti Organico Ata Personale ex LSU Organico Ins. ReI. Cattolica. Formazione delle classi
Visite guidate e viaggi di istruzione; scambi culturali Viaggi e visite guidate
Programmazione didattica generale Supporto e raccolta documentazione
Progetti/attività didattiche ed extracurriculari Programmi Europei (PON, Socrates ..) Concorsi per alunni –Manifestazioni alunni
Attività sportiva Esoneri e partecipazione attività
Gestione Privacy Tutela dati personali Documento informatico
Funzionamento degli Organi Collegiali interni:elezioni, decreti costitutivi, convocazioni Cura del calendario attività didattiche
Elezioni scolastiche Collegio docenti Consiglio Istituto Consigli Interclasse,classe, intersezione Calendario attività didattiche
Rilevazioni telematiche MIUR – URSP e div. Rapporti con il pubblico
SETTORE SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE AREA 3
151
FUNZIONI AMMINISTRATIVE OGGETTO
Gestione del Personale Assunzioni a T.I. Cura fascicolo personale e stato di servizio Adempimenti immessi in ruolo (Anno di formazione, periodo di prova, documenti di rito, conferma in ruolo)
Fascicolo personale Assunzione in servizio Richiesta e trasmissione notizie amministrative Procedimento disciplinare Certificati di servizio
Gestione ricostruzioni di carriera
Dichiarazione dei servizi Ricostruzione di carriera Inquadramento
Infortuni al personale Procedimenti di riconoscimento causa di servizio
Causa di servizio - Equo indennizzo Riconoscimento infermità per causa di servizio Pensione di inabilità
Procedimenti di computo/riscatto e ricongiunzione
Riscatto/computo/ricongiunzione servizi ai fini INPDAP Previdenza e Assistenza INPDAP Assistenza
Cessazioni dal servizio Variazione stato giuridico
Cessazioni dal servizio Variazione stato giuridico
Gestione del contenzioso Controversie individuali di lavoro
Ricorso amministrativo Attività di conciliazione Ricorso al giudice di lavoro
Gestione mobilità del personale Gestione graduatorie interne e individuazione soprannumerari
Trasferimenti, passaggi, assegnazioni provvisorie,comandi, utilizzazioni
Gestione degli scioperi
Sciopero Assenze per sciopero
Gestione Privacy
Tutela dati personali Documento informatico
Rapporti con il pubblico
152
SETTORE SERVIZI CONTABILI E PATRIMONIO Area 4
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
OGGETTO
Anagrafe delle prestazioni
Contratti di prestazione d’opera
Assunzioni a T.D.
Fascicolo personale Assunzione in servizio Richiesta e trasmissione notizie amministrative Certificati di servizio
Gestione assenze del personale Adempimenti connessi
Trattamento economico al personale a t.d. e a t.i.
Contratti con il personale interno ed esterno Calcolo e/o liquidazione di compensi a qualsiasi titolo Trattamento di missione Autorizzazione uso mezzo proprio- Trattamento economico Espero- Adempimenti contributivi e fiscali Mod. 770 - INPS – DMA Gestione TFR- INPDAP Indennità disoccupazione
Graduatorie di Istituto
Individuazione supplenti Adempimenti connessi Proposta di assunzione
Gestione privacy
Tutela dati personali Documento informatico
Rapporti con il pubblico
153
COLLABORATORI SCOLASTICI
Plesso di Via Gorizia UNITA’
MANSIONI ASSEGNATE
1
Accoglienza e vigilanza alunni e pulizia delle aule poste al piano terra di Via Galatone. Pulizia bagni dopo la ricreazione delle ore 10,30. Pulizia settimanale del cortile che affaccia su via Galatone.
1
Accoglienza e vigilanza alunni e pulizia delle aule poste al primo piano di Via Gorizia. Pulizia bagni dopo la ricreazione delle ore 10,30. Pulizia settimanale del cortile esterno che affaccia su via Gorizia
1
Accoglienza e vigilanza alunni e pulizia delle aule poste al primo piano di Via Galatone. Pulizia bagni dopo la ricreazione delle ore 10,30. Pulizia settimanale del cortile interno.
1
Accoglienza e vigilanza alunni. Portineria. Permessi entrata/uscita alunni Circolari interne
Plesso di Via Modena UNITA’
MANSIONI ASSEGNATE
1
Accoglienza e vigilanza alunni. Pulizia aule, aula sostegno, bagni insegnanti e laboratori. Spazio esterno antistante ingresso. Palestra.
1
Accoglienza e vigilanza alunni. Pulizia aule, aula sostegno, bagni insegnanti e laboratori. Spazio esterno antistante ingresso. Palestra
154
Plesso di Via Spoleto
UNITA’
MANSIONI ASSEGNATE
1
Accoglienza, vigilanza e assistenza alunni durante la consumazione del pasto. Pulizia servizi igienici, aule dopo la colazione in collaborazione con l’altra unità. Zona direzione, aula medica, cucina, palestra e spazi esterni non coperti da pulizia L.S.U. in collaborazione con l’altra unità
1
Accoglienza, vigilanza e assistenza alunni durante la consumazione del pasto. Pulizia servizi igienici, aule dopo la colazione in collaborazione con l’altra unità. Zona direzione, aula medica, cucina, palestra e spazi esterni non coperti da pulizia L.S.U. in collaborazione con l’altra unità.
Plesso di Via Torino UNITA’
MANSIONI ASSEGNATE
1
Accoglienza e vigilanza alunni. Pulizia laboratori, sala docenti e bagno docenti Scale e atrio ingresso principale.
1
Accoglienza e vigilanza alunni. Pulizia laboratori, sala docenti e bagno docenti. Scale e atrio ingresso principale.