IRCCS Cura, ricerca e didattica anti-tumore · 2013-09-13 · tarie dei cittadini dell’area...

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Eventi Lunedì 16 settembre 2013 Sanità & Medicina 3 sia in ambito traslazionale, con gruppi particolarmente impegnati nell’identificare firme proteiche o mutazioni geniche utilizzabili a livello prognostico e terapeutico”. Le attività sono anche de- dicate, aggiunge il pro- fessor Paolo Pronzato di Oncologia Medica A, “alla ricerca e allo sviluppo di nuovi farmaci per il cancro della mammella, il cancro del polmone e il melanoma. In caso di fallimento delle cure tradizionali - prosegue - per molti pazienti è impor- Vincenti, che è anche profes- sore di Chimica Analitica. “Si rivolgono a noi in particolare le aziende che debbono effet- tuare test antidroga per i loro dipendenti addetti a mansio- ni che comportano rischi per terzi (autisti, carrellisti, ecc.) e le Commissioni mediche locali che verificano l’ido- neità al rilascio di patente di guida (e porto d’armi) a soggetti a cui è stata sospesa, per abuso alcolico o guida sotto l’effetto di sostanze stu- pefacenti. Nostro compito è di verificare, essenzialmente attraverso l’analisi del capel- ■■ IRCCS / La struttura è organizzata in sei dipartimenti ed eroga prestazioni richieste anche fuori regione ■■ A.BERTINARIA / È il Centro regionale di tossicologia nell’area dell’Ospedale San Luigi di Orbassano (Torino) Cura, ricerca e didattica anti-tumore Perfetta sinergia tra scienza e imprenditoria tante poter accedere a far- maci innovativi, sempre più frequentemente mirati al ca- so particolare, nell’ottica del- la medicina personalizzata. Solo i centri di ricerca dotati di tutte le tecniche necessa- rie, dalla biologia moleco- lare alla radiodiagnostica di ultima generazione, sono in grado di offrire le opportu- ne garanzie perché i pazien- ti possano trarne beneficio”. Dello stesso parere è il pro- fessor Alberto Sobrero di Oncologia Medica, la cui attività è focalizzata sulle te- rapie innovative dei tumori del tratto gastro-enterico. “Anche sotto questo aspetto - aggiunge Pronzato - il no- stro istituto si pone al centro della rete oncologica della Regione, che stiamo svilup- pando in collaborazione con Regione Liguria”. In Italia, puntualizza Ferrarini, “non esistono molte strutture ge- lo, che l’abuso sia stato oc- casionale e non rappresenti invece un comportamento abituale”. A queste due tipo- logie di attività, rivolte a sog- getti economici privati e che rappresentano “le principali fonti di fatturato” del Centro, si aggiungono le prestazioni per gli enti pubblici, fra cui le Asl, le Medicine legali (ana- lisi autoptiche), le Procure e i Tribunali (reati connessi al traffico di droga e all’inci- dentalità stradale), l’Istituto zooprofilattico del Piemonte (illeciti nel campo della sicu- rezza alimentare), diventato nel tempo socio del Centro. In pochi anni, il laboratorio piemontese ha guadagnato una reputazione internazio- nale per il “know-how” che ha sviluppato - ogni anno pubblica una dozzina di studi e ricerche in riviste interna- zionali di primissimo livello - e per la qualità e quantità di analisi che esegue. neraliste con una specifica vocazione oncologica e un annesso Cancer Center: an- che per questo auspichiamo di poter divenire i coordina- tori liguri di tutto il settore oncologico e della Rete dei Servizi. In tal senso sono sta- ti sviluppati i desease mana- gement teams (Dmt), gruppi polispecialistici di medici dedicati alla cura di singo- le patologie neoplastiche e gruppi polispecialistici per la terapia di supporto (terapia del dolore, nutrizione, psi- cologia e riabilitazione, per citarne alcune) che si posso- no avvalere anche di un ho- spice interno all’ospedale, per la presa in carico del malato che necessita supporto nel lungo periodo. Queste for- me organizzative - conclude Ferrarini - possono essere estese ad altri ospedali liguri e venir integrate con le nostre nell’ambito della Rete”. “Siamo il primo Laborato- rio di tossicologia in Italia ad aver ottenuto l’accredita- mento Iso 17025 - sottolinea il direttore Vincenti - e il più grande Centro in Europa per il volume di analisi effettuate sul capello: più di 20mila in due anni”. Complessivamen- te, il Centro gestisce circa 60mila campioni di diverse matrici l’anno, per 300mila determinazioni”. La storia di successo, insom- ma, di una struttura olimpica che ce l’ha fatta a riconvertir- si e di un connubio pubblico- privato che coniuga produt- tività, alta specializzazione e tecnologia in una piccola- media impresa. “L’impronta è universitaria per l’approc- cio metodologico alla nostra attività ed è tipicamente im- prenditoriale per le modalità di gestione, attente ai costi, alle risorse, alle strategie di crescita. In questi anni ab- biamo assunto 25 persone, per lo più giovani laureati, che hanno impresso al lavoro un profilo di alta efficienza, che ci consente di applicare tariffe competitive a livello mondiale, pur operando se- condo altissimi standard di qualità”, conclude il direttore Vincenti. Il Centro, che ha finora ero- gato i propri servizi alle im- prese, ai privati e agli enti del Piemonte, sta espandendo la propria attività ai potenziali clienti di tutta Italia, attraver- so servizi di trasporto veloce dei campioni e refertazione via Internet. Grazie al lavoro di tanti giovani nascono nuovi farmaci Nato per le Olimpiadi del 2006, ha conquistato autonomia economica e di investimenti U n punto di riferimento per le necessità sani- tarie dei cittadini dell’area metropolitana genovese e ligure, ma anche un centro che, per l’alto livello e la qua- lità delle prestazioni offer- te, richiama utenti da tutta Italia e dall’estero. È questo l’Irccs Azienda ospedaliera universitaria San Martino - Ist Istituto nazionale per la Ricerca sul cancro di Ge- nova, nato nel 2011 dall’ac- corpamento dell’Azienda ospedaliera universitaria San Martino e dell’Istituto scientifico Tumori, e a se- guito del riconoscimento del carattere scientifico per la disciplina di oncologia. La struttura, organizzata in sei dipartimenti, eroga ser- vizi e prestazioni di diagnosi e cura delle malattie secondo macroattività quali degenza, day-hospital, day-surgery, blocchi operatori, ambu- latori chirurgici, servizi di diagnostica e di supporto, prestazioni ambulatoria- li complesse e day-service. La fusione delle due strut- ture originarie ha permesso di “implementare l’efficienza nell’impiego delle risorse per U n esempio di perfetta integrazione fra rigore scientifico e capacità impren- ditoriale: in soli sei anni è di- ventato un riferimento certo sulla scena internazionale e ha raggiunto autonomia eco- nomica e capacità di investi- mento. Questi elementi qualificano l’eccellenza del Centro regio- nale antidoping “A. Bertina- ria”, insediato entro le mura dell’ospedale San Luigi di Or- bassano (Torino) e presiedu- to dal professor Francesco Di Carlo, già docente di Farma- cologia all’Università di To- garantire il servizio e di ra- zionalizzare i costi di gestio- ne, consentendo lo sviluppo di un modello innovativo nel Sistema Sanitario Regionale, che permette anche la speri- mentazione di nuove tecno- logie e lo sviluppo di nuovi modelli sia organizzativi che assistenziali”, spiega Manlio Ferrarini, direttore scientifi- co del San Martino-Ist. L’Irccs, realtà polispeciali- stica e con forte vocazione all’integrazione di ricerca scientifica, assistenza e didat- rino. Nato per le Olimpiadi invernali 2006, avendo come soci fondatori tre istituzioni pubbliche (Regione Piemon- te, Aso San Luigi e Univer- sità di Torino) e un soggetto privato (l’Istituto di Medici- na dello Sport di Torino), il Centro si è rivelato una strut- tura “olimpica” in grado di vivere ben oltre l’evento. Al termine delle Olimpia- di, la Regione Piemonte ha rimodulato la mission del Centro (con natura giuridica privata, ma finalità operativa pubblica), affinché divenisse laboratorio di riferimento tica, è “sede delle attività isti- tuzionali in ambito oncologi- co della Facoltà di Medicina dell’Università di Genova e della Scuola di specializza- zione in Oncologia medica”, affermano il professor Fran- cesco Boccardo di Oncologia Medica B e il professor Alber- to Ballestrero di Medicina In- terna a indirizzo Oncologico. “La presenza di tanti giovani consente un’intensa attività scientifica e di ricerca, sia di tipo clinico con la sperimen- tazione di nuovi farmaci, regionale per tutto l’ambito tossicologico e guadagnasse progressivamente totale au- tonomia economica. In prati- ca, il raggio d’azione si è de- cisamente ampliato: le analisi tossicologiche hanno molte- plici campi di applicazione e operano su svariate matrici: urina, sangue, saliva, capelli, reperti cadaverici. “Oggi le nostre analisi rivela- no tutte le tipologie di abuso e di intossicazione: da alcol, da sostanze stupefacenti e da farmaci che agiscono sul si- stema nervoso centrale”, spie- ga il direttore tecnico Marco La sala per la tomoterapia L’area deputata al day hospital presso l’Irccs Azienda ospedaliera universitaria San Martino - Ist Da sinistra: il Centro regionale antidoping e di tossicologia “A. Bertinaria” e alcuni chimici tossicologi al lavoro

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EventiLunedì 16 settembre 2013 Sanità & Medicina 3

sia in ambito traslazionale, con gruppi particolarmente impegnati nell’identificare firme proteiche o mutazioni geniche utilizzabili a livello prognostico e terapeutico”. Le attività sono anche de-dicate, aggiunge il pro-fessor Paolo Pronzato di Oncologia Medica A, “alla ricerca e allo sviluppo di nuovi farmaci per il cancro della mammella, il cancro del polmone e il melanoma. In caso di fallimento delle cure tradizionali - prosegue - per molti pazienti è impor-

Vincenti, che è anche profes-sore di Chimica Analitica. “Si rivolgono a noi in particolare le aziende che debbono effet-tuare test antidroga per i loro dipendenti addetti a mansio-ni che comportano rischi per terzi (autisti, carrellisti, ecc.) e le Commissioni mediche locali che verificano l’ido-neità al rilascio di patente di guida (e porto d’armi) a soggetti a cui è stata sospesa, per abuso alcolico o guida sotto l’effetto di sostanze stu-pefacenti. Nostro compito è di verificare, essenzialmente attraverso l’analisi del capel-

■■■ IRCCS / La struttura è organizzata in sei dipartimenti ed eroga prestazioni richieste anche fuori regione

■■■ A.BERTINARIA / È il Centro regionale di tossicologia nell’area dell’Ospedale San Luigi di Orbassano (Torino)

Cura, ricerca e didattica anti-tumore

Perfetta sinergia tra scienza e imprenditoria

tante poter accedere a far-maci innovativi, sempre più frequentemente mirati al ca-so particolare, nell’ottica del-la medicina personalizzata. Solo i centri di ricerca dotati di tutte le tecniche necessa-rie, dalla biologia moleco-lare alla radiodiagnostica di ultima generazione, sono in grado di offrire le opportu-ne garanzie perché i pazien-ti possano trarne beneficio”. Dello stesso parere è il pro-fessor Alberto Sobrero di Oncologia Medica, la cui attività è focalizzata sulle te-rapie innovative dei tumori del tratto gastro-enterico. “Anche sotto questo aspetto - aggiunge Pronzato - il no-stro istituto si pone al centro della rete oncologica della Regione, che stiamo svilup-pando in collaborazione con Regione Liguria”. In Italia, puntualizza Ferrarini, “non esistono molte strutture ge-

lo, che l’abuso sia stato oc-casionale e non rappresenti invece un comportamento abituale”. A queste due tipo-logie di attività, rivolte a sog-getti economici privati e che rappresentano “le principali fonti di fatturato” del Centro, si aggiungono le prestazioni per gli enti pubblici, fra cui le Asl, le Medicine legali (ana-lisi autoptiche), le Procure e i Tribunali (reati connessi al traffico di droga e all’inci-dentalità stradale), l’Istituto zooprofilattico del Piemonte (illeciti nel campo della sicu-rezza alimentare), diventato nel tempo socio del Centro.In pochi anni, il laboratorio piemontese ha guadagnato una reputazione internazio-nale per il “know-how” che ha sviluppato - ogni anno pubblica una dozzina di studi e ricerche in riviste interna-zionali di primissimo livello - e per la qualità e quantità di analisi che esegue.

neraliste con una specifica vocazione oncologica e un annesso Cancer Center: an-che per questo auspichiamo di poter divenire i coordina-tori liguri di tutto il settore oncologico e della Rete dei Servizi. In tal senso sono sta-ti sviluppati i desease mana-gement teams (Dmt), gruppi polispecialistici di medici dedicati alla cura di singo-le patologie neoplastiche e gruppi polispecialistici per la terapia di supporto (terapia del dolore, nutrizione, psi-cologia e riabilitazione, per citarne alcune) che si posso-no avvalere anche di un ho-spice interno all’ospedale, per la presa in carico del malato che necessita supporto nel lungo periodo. Queste for-me organizzative - conclude Ferrarini - possono essere estese ad altri ospedali liguri e venir integrate con le nostre nell’ambito della Rete”.

“Siamo il primo Laborato-rio di tossicologia in Italia ad aver ottenuto l’accredita-mento Iso 17025 - sottolinea il direttore Vincenti - e il più grande Centro in Europa per il volume di analisi effettuate sul capello: più di 20mila in due anni”. Complessivamen-te, il Centro gestisce circa 60mila campioni di diverse matrici l’anno, per 300mila determinazioni”. La storia di successo, insom-ma, di una struttura olimpica che ce l’ha fatta a riconvertir-si e di un connubio pubblico-privato che coniuga produt-tività, alta specializzazione e tecnologia in una piccola-media impresa. “L’impronta è universitaria per l’approc-cio metodologico alla nostra attività ed è tipicamente im-prenditoriale per le modalità di gestione, attente ai costi, alle risorse, alle strategie di crescita. In questi anni ab-biamo assunto 25 persone, per lo più giovani laureati, che hanno impresso al lavoro un profilo di alta efficienza, che ci consente di applicare tariffe competitive a livello mondiale, pur operando se-condo altissimi standard di qualità”, conclude il direttore Vincenti.Il Centro, che ha finora ero-gato i propri servizi alle im-prese, ai privati e agli enti del Piemonte, sta espandendo la propria attività ai potenziali clienti di tutta Italia, attraver-so servizi di trasporto veloce dei campioni e refertazione via Internet.

Grazie al lavoro di tanti giovani nascono nuovi farmaci

Nato per le Olimpiadi del 2006, ha conquistato autonomia economica e di investimenti

Un punto di riferimento per le necessità sani-

tarie dei cittadini dell’area metropolitana genovese e ligure, ma anche un centro che, per l’alto livello e la qua-lità delle prestazioni offer-te, richiama utenti da tutta Italia e dall’estero. È questo l’Irccs Azienda ospedaliera universitaria San Martino - Ist Istituto nazionale per la Ricerca sul cancro di Ge-nova, nato nel 2011 dall’ac-corpamento dell’Azienda ospedaliera universitaria San Martino e dell’Istituto scientifico Tumori, e a se-guito del riconoscimento del carattere scientifico per la disciplina di oncologia. La struttura, organizzata in sei dipartimenti, eroga ser-vizi e prestazioni di diagnosi e cura delle malattie secondo macroattività quali degenza, day-hospital, day-surgery, blocchi operatori, ambu-latori chirurgici, servizi di diagnostica e di supporto, prestazioni ambulatoria-li complesse e day-service. La fusione delle due strut-ture originarie ha permesso di “implementare l’efficienza nell’impiego delle risorse per

Un esempio di perfetta integrazione fra rigore

scientifico e capacità impren-ditoriale: in soli sei anni è di-ventato un riferimento certo sulla scena internazionale e ha raggiunto autonomia eco-nomica e capacità di investi-mento.Questi elementi qualificano l’eccellenza del Centro regio-nale antidoping “A. Bertina-ria”, insediato entro le mura dell’ospedale San Luigi di Or-bassano (Torino) e presiedu-to dal professor Francesco Di Carlo, già docente di Farma-cologia all’Università di To-

garantire il servizio e di ra-zionalizzare i costi di gestio-ne, consentendo lo sviluppo di un modello innovativo nel Sistema Sanitario Regionale, che permette anche la speri-mentazione di nuove tecno-logie e lo sviluppo di nuovi modelli sia organizzativi che assistenziali”, spiega Manlio Ferrarini, direttore scientifi-co del San Martino-Ist. L’Irccs, realtà polispeciali-stica e con forte vocazione all’integrazione di ricerca scientifica, assistenza e didat-

rino. Nato per le Olimpiadi invernali 2006, avendo come soci fondatori tre istituzioni pubbliche (Regione Piemon-te, Aso San Luigi e Univer-sità di Torino) e un soggetto privato (l’Istituto di Medici-na dello Sport di Torino), il Centro si è rivelato una strut-tura “olimpica” in grado di vivere ben oltre l’evento.Al termine delle Olimpia-di, la Regione Piemonte ha rimodulato la mission del Centro (con natura giuridica privata, ma finalità operativa pubblica), affinché divenisse laboratorio di riferimento

tica, è “sede delle attività isti-tuzionali in ambito oncologi-co della Facoltà di Medicina dell’Università di Genova e della Scuola di specializza-zione in Oncologia medica”, affermano il professor Fran-cesco Boccardo di Oncologia Medica B e il professor Alber-to Ballestrero di Medicina In-terna a indirizzo Oncologico. “La presenza di tanti giovani consente un’intensa attività scientifica e di ricerca, sia di tipo clinico con la sperimen-tazione di nuovi farmaci,

regionale per tutto l’ambito tossicologico e guadagnasse progressivamente totale au-tonomia economica. In prati-ca, il raggio d’azione si è de-cisamente ampliato: le analisi tossicologiche hanno molte-plici campi di applicazione e operano su svariate matrici: urina, sangue, saliva, capelli, reperti cadaverici.“Oggi le nostre analisi rivela-no tutte le tipologie di abuso e di intossicazione: da alcol, da sostanze stupefacenti e da farmaci che agiscono sul si-stema nervoso centrale”, spie-ga il direttore tecnico Marco

La sala per la tomoterapia

L’area deputata al

day hospital presso l’Irccs

Azienda ospedaliera

universitaria San Martino

- Ist

Da sinistra: il Centro regionale antidoping edi tossicologia “A. Bertinaria” e alcuni chimici tossicologial lavoro