IPOTESI DI LAVORO LAREA DELLE DISCIPLINE GEO-STORICO-SOCIALI, TRASVERSALE A MOLTI CURRICOLI, SI...
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IPOTESI DI LAVOROIPOTESI DI LAVORO
L’AREA DELLE DISCIPLINE GEO-STORICO-SOCIALI, TRASVERSALE A MOLTI CURRICOLI, SI AVVALE, PER STATUTO, DI STRUMENTI DI RICOSTRUZIONE, MODELLIZZAZIONE, COMPRENSIONE DELLA REALTA’ TIPICAMENTE MULTIMEDIALI NEL SENSO ETIMOLOGICO DELLA PAROLA
L’AREA DELLE DISCIPLINE GEO-STORICO-SOCIALI, TRASVERSALE A MOLTI CURRICOLI, SI AVVALE, PER STATUTO, DI STRUMENTI DI RICOSTRUZIONE, MODELLIZZAZIONE, COMPRENSIONE DELLA REALTA’ TIPICAMENTE MULTIMEDIALI NEL SENSO ETIMOLOGICO DELLA PAROLA
PLURALITA’ DI MEZZI DI VEICOLAZIONE DELLE INFORM.
PLURALITA’ DI CODICI DI LETTURA E INTERPRETAZIONE
SSIS 2002
Il ricorso a tecnologie eterogenee, in simbiosi con l’apparato didattico tradizionale, non rappresenta un’integrazione accessoria, quanto piuttosto un requisito che permette la realizzazione piena degli obiettivi formativi interni alle scienze umane
Il ricorso a tecnologie eterogenee, in simbiosi con l’apparato didattico tradizionale, non rappresenta un’integrazione accessoria, quanto piuttosto un requisito che permette la realizzazione piena degli obiettivi formativi interni alle scienze umane
UN CONTESTO DI APPRENDIMENTO CONNOTATO DA MULTIFORMITA’ DEI MEDIA
UN CONTESTO DI APPRENDIMENTO CONNOTATO DA MULTIFORMITA’ DEI MEDIA
ENTRA IN SINTONIA E AMPLIFICA LA DIMENSIONE MULTIMEDIALE PROPRIA DEGLI “OGGETTI” DISCIPLINARI AFFRONTATI
PERMETTE UN DOMINIO DELLA COMPLESSITA’ ALTRIMENTI IMPENSABILE
QUANTITA’ DATI
ETEROGENEITA’ DATI
GEOGRAFIA
Mediatori di conoscenza e apprendimento
Mediatori di conoscenza e apprendimento
Contatto diretto o mediato da strumenti
Supporti audiovisivi o multimediali
Riproduzioni fotografiche e iconografiche
Modelli: carte, grafici, plastici, simulazioni
Analisi quantitativa
DescrizioneArgomentazioneInterpretazione
STORIA
Mediatori di conoscenza e apprendimento
Mediatori di conoscenza e apprendimento
Fonti documentali cartacee
Fonti audiovisive e multimediali
Fonti orali
Fonti archeologiche e museali
NarrazioneDescrizione
Argomentazione
Analisi quantitativa
IL CENTRO DI INTERESSEIL CENTRO DI INTERESSE
Il focus non è riferibile alle singole tecnologie - che appartengono alla gamma di prodotti largamente diffusi - quanto piuttosto al contesto di apprendimento e alle dinamiche formative attivate al suo interno.
MOTIVO ISPIRATORE
Il successo didattico cresce in funzione della multiformità di metodi e strumenti che facciamo interagire su uno stesso obiettivo.
Gli oggetti di conoscenza, colti da prospettive diverse, risultano più facilmente ricostruibili nella loro tridimensionalità e come tali più facilmente dominabili.
IL DTB AL CENTRO DI UN SISTEMA INTEGRATO DI MEDIATORI ETEROGENEI DELL’APPRENDIMENTO
IL DTB AL CENTRO DI UN SISTEMA INTEGRATO DI MEDIATORI ETEROGENEI DELL’APPRENDIMENTO
DTB
TESTUALITA’ E SUPPORTI CARTACEI
STRUMENTI MULTI-IPERMEDIALI
CARTOGRAFIA
AUTOMATICA
FOGLIO DI CALCOLO
RISORSE DI RETE
Interazione verbale
PROGETTO DIDATTICO
COSTRUZIONE DI UN DTB per lo studio di alcuni aspetti significativi dell’evoluzione economica e sociale dell’Italia nel corso dell’ultimo secolo
UTILIZZAZIONE DI UN DTB (per attività di ricerca) finalizzata alla comprensione del fenomeno dellosviluppo ineguale nel mondo
COSA?
TRASVERSALI:
•Utilizzare in modo dinamico dati quantitativi
•Integrare in modo dinamico diverse dimensioni della conoscenza:
qualitativa quantitativa
semplice complessa
vicina lontana
•Educare alla complessità attraverso la pratica del confronto
•Formalizzare, classificare, correlare
Quali obiettivi?
Integrazione di strumenti e mediatori di conoscenza diversi
• Procedure euristiche
• Pratiche cooperative e metacognitive
• Rapporto tra scale spazialidiverse: storia locale - storianazionale
• Uso incrociato di fonti diverse: le fonti orali• Strumenti e metodi quantitativi
Quali metodi?
Contenutidisciplinari
ST
OR
IA
Indicatori per la comprensionedei fenomeni socioeconomici
Superamento del determinismo nell’analisi della realtà socioec.
Natura sistemica dei fenomeni geo.
Contenutidisciplinari
GE
OG
RA
FIA
IL DATABASE
INDIVIDUA
linee di tendenza, omogeneita’
SEGNALAanomalie, discontinuità
SEGNALAanomalie, discontinuità
RENDE DINAMICI – PONE IN CRISI scenari di preconoscenza RENDE DINAMICI – PONE IN CRISI scenari di preconoscenza
INVITA all’approfondimentoINVITA all’approfondimento
RISPONDE A DOMANDE
PONE DOMANDE
ALLARGO L’INDAGINE AD ALTRE SORGENTI DI INFORMAZIONE
SISTEMA “APERTO” DI APPRENDIMENTOSISTEMA “APERTO” DI APPRENDIMENTO
Il perno
PROBLEM FINDINGABILITA’ E TECNICHE DI ITERROGAZIONE DELLE SORGENTI DI INFORMAZIONE
PROBLEM FINDINGABILITA’ E TECNICHE DI ITERROGAZIONE DELLE SORGENTI DI INFORMAZIONE
Intervento formativoGESTIONE EQUILIBRATA
DEL RAPPORTO TRA CONOSCENZE POSSEDUTE E CONOSCENZE DA SCOPRIRE
GESTIONE EQUILIBRATA
DEL RAPPORTO TRA CONOSCENZE POSSEDUTE E CONOSCENZE DA SCOPRIRE
Quantità e qualità dei dati introdotti dall’esterno in funzione della capacità di alimentare attitudini e propensioni verso pratiche di ricerca
PRECONDIZIONEPRECONDIZIONE
Qualità del contesto d’usodegli strumenti
Numero e qualità delle postazioni di lavoro
Tempi ed accessibilità
Flessibilità nell’aggregazione dei gruppi
SCHEMA DI PERCORSO STANDARDSCHEMA DI PERCORSO STANDARD
A) AVVICINAMENTO AL TEMA: Recuperare le preconoscenze, motivare e generare domande
B) 1) FAMIGLIARIZZAZIONE CON LE FONTI DI
INFORMAZIONE: contenuto e forma2) PERCORSI DI ORDINAMENTO E RAPPRESENTAZIONE
CARTOGRAFICA DEI DATI: tentativi di descrizione della realtà
3) PERCORSI DI RICERCA SELETTIVA: perfezionamento della descrizione
4) IPOTESI E VERIFICA DI CORRELAZIONI: interpretazione degli scenari precedentemente costruiti
C) ALLARGAMENTO DEL PUNTO DI OSSERVAZIONE: nuove fonti per conferme, smentite e approfondimenti
QUALE VALORE AGGIUNTO DALL’INTRODUZIONE DELLE TECNOLOGIE ?
Permettono un rapporto attivo con l’oggetto di indagine: l’oggetto viene manipolato e ricostruito
Il contesto sollecita l’attivazione di una tipica situazione di ricercasperimentale
Rinforza la capacità diA) Definire problemi
B) Formulare ipotesi
C) Verificare ipotesi
Lo/gli strumenti amplificano e in certa misura rendono praticabili queste operazioni cognitive
• Di fatto la costruzione o la modifica operativa di una base di dati, condiziona in positivo la definizione del contesto problematico (A,B)• L’automazione rende praticabile in termini di tempo la verifica (C)
CONFRONTO CON STRUMENTI ANALOGHI CARTACEICONFRONTO CON STRUMENTI ANALOGHI CARTACEI
OBSOLESCENZA RIGIDITA’ OPERATIVA
I manuali incominciano a suggerire processi di timida integrazione col mondo WEB
Consapevolezza dei limiti
Paesi del mondoda Colonna B
69,4 a 80 (96)58,9 a 69,4 (42)48,4 a 58,9 (29)37,9 a 48,4 (20)
Spe vita
SPERANZA DI VITA
74,1 a 80 (46)69,7 a 74,1 (48)58,3 a 69,7 (47)37,9 a 58,3 (47)
Spe vita
Paesi del mondoda Colonna B
10.600 a 37.200 (47)4.300 a 10.600 (44)1.800 a 4.300 (44)
400 a 1.800 (49)
Prodotto Interno Lordo p.c.
Paesi del mondoda Colonna B
73,8 a 100 (46)56,5 a 73,8 (46)37 a 56,5 (47)0,2 a 37 (47)
POPOLAZIONE URBANA
ISU
0,817 a 0,935 (43)0,725 a 0,817 (43)0,555 a 0,725 (44)0,252 a 0,555 (44)
ISU
MODA
ANNI ‘50
SCUOLA
ANNI ‘30
FAMIGLIA
ANNI 50’
MODA
ANNI ‘30
FINE (Individuo gli obiettivi)
APPRENDIMENTIDISCIPLINARI
TECNOLOGIE AVANZATE
MEZZO
APPRENDIMENTI TRASVERSALI
•Metodologie di pensiero•Concettualizzazioni•Problem solving
TECNOLOGIE AVANZATE
FINE MEZZO/FINE
I vincoli e le opportunità operative dello strumento incentivano, facilitano e guidano procedure di ragionamento
QUALE CONTESTO DI APPRENDIMENTO?
INTEGRAZIONE DELLE DIMENSIONI QUALITATIVA EQUANTITATIVA PER L’ATTIVAZIONE DI UNITA’ TEMATICHE DI APPRENDIMENTO NELL’AREA
GEO-STORICO-SOCIALE
INTEGRAZIONE DELLE DIMENSIONI QUALITATIVA EQUANTITATIVA PER L’ATTIVAZIONE DI UNITA’ TEMATICHE DI APPRENDIMENTO NELL’AREA
GEO-STORICO-SOCIALE
DALLA REALTA’ AI NUMERI
DALL’OSSERVAZIONE ALLA FORMALLIZZAZIONE
DALLA DESCRIZIONE ALL’ELABORAZIONE DEI DATI