Ipotermia: ai confini della vita - fipsasvenezia.com · Segni vitali difficili da apprezzare in...
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Dipartimento di Emergenza,
C.O. 118, Servizio di Anestesia e Rianimazione
AAS 5, Santa Maria degli Angeli, Pordenone
1
Ipotermia:
ai confini della vita
Dr. Tommaso Pellis
Perché parlarne ?
25/01/2006: Porto canale di Lignano Sabbiadoro, strato superficiale ghiacciato.
Mestre 2015
8.6
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8.2
8.68.3
8.5
9.0 - 9.5°C
8.0 - 9.0°C 8.0 - 9.0°C
TEMPERATURA SUPERFICIALE FEBBRAIO 2009
Lezioni apprese
Vittime di ipotermia hanno migliori probabilità di rianimazione rispetto a malati critici normotermici, ma solo se viene presa
seriamente in considerazione l’ipotermia durante le operazioni di recupero e soccorso
medico.
Mestre 2015
Tassi di sopravvivenza attesi
T acqua no buoyancy buoyancy
5 °C
10 °C
15 °C
Non nota
source: INM Report No.97011-The prediction of survival during cold immersion: results from The UK National Immersion Incident Survey (Oakley EH,Pethybridge RJ,1997)
Tempi (ore) stimati prima che il soccorso risulti in „50% survival“.
3 17
6 > 24
12 > 24
5 > 24
Incidenti risultati in ipotermia severa
Sopravvivenza senza danni cerebrali:
60 min arresto cardiaco dopo immersione.
Deutsch Med Wschr 1994; 119: 837-840.
390 min di rianimazione cardiopolmonare.
Arct Med Res 1991; 50: Suppl. 6: 112-14.
13,7 °C temperatura centrale.
The Lancet 2000; 355: 375-376.
Mestre 2015
Ipotermia definizioni
Riduzione della temperatura centrale < 35°C
• Lieve: 35 – 32°C
• Moderata : <32 – 28°C
• Severa : <28°C
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Ipotermia lieve Temperatura centrale 32°-35°C
Manifestazioni cliniche:
• Stabilità emodinamica
•↑frequenza cardiaca, pressione arteriosa e
frequenza respiratoria
•↑metabolismo per termogenesi
• Brivido
• Stato mentale: normale o lievemente alterato
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Ipotermia moderata Temperatura centrale 28°-32°C
Manifestazioni cliniche:
• Ipotensione
• Aritmie: fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, battiti ventricolari ectopici
• Rigidità muscolare e assenza di brivido
• Midriasi (< 30°C)
• Stato mentale alterato: comatoso.
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Ipotermia severa Temperatura centrale <28°
Manifestazioni cliniche:
• Assenza di segni vitali
• Assenza di funzionalità neurologica e riflessi
• Fibrillazione Ventricolare
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Esposizione al freddo
Fattori che influiscono sulla dispersione di calore:
• Condizioni fisiche (malattie)
• Età
• Nutrizione/idratazione
• Condizioni ambientali
• Trauma
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Età Vulnerabili
– Pazienti pediatrici e geriatrici non si difendono bene da ambienti freddi e possiedono minori capacità di generare calore
– Pazienti anziani spesso divengono ipotermici anche in ambienti che sembrano poco freddi
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Improvvisa esposizione ad acqua fredda
• Dolore
• Sospiro incontrollabile che può causare aspirazione & annegamento
• Iperventilazione
• Aumento repentino di pressione, FC, possibili aritmie
• Causa di morte improvvise non spiegabili scomparse
• Assunzione di alcool amplifica tali reazioni
Mestre 2015
Maggiore esposizione = maggior rischio
L’acqua conduce 25 x più dell’aria
Freddo estremo porta a perdita di
coordinazione neuro-muscolare in 10
min, tale da compromettere
autoprotezione/capacità di mettersi in
salvo
Mestre 2015
Meccanismi protettivi
Vasocostrizione
cutanea
Si estende ai muscoli
e distretti periferici
Shell & core
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Trattamento
1. Rimuovere indumenti bagnati
2. Proteggere da ulteriori dispersioni di calore
Conduzione = aria, pavimento
Convezione = wind chill
Evaporazione = indumenti, capelli bagnati
3. Monitorizzare il paziente = non perderlo di vista
4. Non strofinare la vittima
5. Sempre e solo manovre gentili
6. Mantenere paziente in posizione orizzontale
Mestre 2015
Hypothermia
The type of temperature measurement utilized is less important than using the same device and measurement site to detect trends.
Thermometer must be able to read low temperatures.
Mestre 2015
….il modulo della temperatura…dov’è…..?
19 aprile 2015 27
EtCO2
NBP
PI
SpO2
A. O. Santa Maria degli Angeli, Pordenone
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Tympanic
Temperature
Foley Catheter with
Temperature Sensor
Randomized clinical trials of therapeutic
hypothermia after cardiac arrest
Temperature Monitoring
Valutazione generale
Complicanza più temuta: morte improvvisa
– Durante recupero o evacuazione/trasporto
– Detta: “circum-rescue collapse” (peri-soccorso)
Morte a seguito soccorsi:
– Quasi sempre per temperature centrali < 30°C
– L’arresto cardiaco da FV… ma può essere refrattaria
Mestre 2015
Morte improvvisa peri-soccorso
• Sebbene manchino solide conferme scientifiche, si ritiene che possa essere precipitato da:
– Movimenti (imposti al) paziente
– Valutazione
• Quindi evitare:
– Manovre brusche
– Movimenti non strettamente necessari
– Più gentili possibile nell’estrarre e trasportare
Mestre 2015
Ipotesi
Movimenti del paziente causano:
– Spostamento di sangue
– Trasferimento di sangue gelido dalla periferia al core
– Improvviso decremento della temperatura di 1-2°C
– Chiamato “Afterdrop”…un colpo freddo al cuore
– E’ possibile ma manca solida evidenza scientifica a suo supporto
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Ipotesi alternativa
Dopo immersione prolungata:
– Perdita improvvisa della pressione idrostatica
– Improvvisa riduzione del sangue venoso che torna al cuore
– il cuore vuoto riesce a generare poca pressione
– Il problema è esasperato da recupero in posizione verticale
– Evacuare sempre orizzontalmente
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Riscaldamento
– In caso di ipotermia SEVERA il riscaldamento attivo va attuato solo da personale esperto e in ospedale
– A meno di tempi di trasporto lunghi (> 20 min).
– La maggior parte delle morti durante riscaldamento sono da FV (= defibrillabile).
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Caso Clinico
– M 33 aa, senza fissa dimora, etilista
– Epilettico ma non prende i farmaci
– Visto con fiasca la sera prima (0°C)
– Rinvenuto in casolare abbandonato la sera dopo
– In PS T timp 23°C… ma glicemia 16 mg/dl
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Caso Clinico 2
Mestre 2015
– Recuperato dopo ore nel Noncello a novembre
– Grave ipotermia (21°C)
– Univo segno vitale respiro
– Giunge vivo in PS
– ma…
Diagnosi arresto cardiaco
Segni vitali difficili da apprezzare in pazienti con ipotermia severa per:
– Marcata riduzione frequenza cardiaca
– Ridotta frequenza respiratoria
– Ampiezza polso
– Difficilmente ECG disponibile…ma non facile anche con questo
– Ecografia gold standard
Mestre 2015
Prognosi
• Prognosi estremamente migliore per esposizione al freddo rispetto a:
– annegati
– Sommersione da valanga
• Ipotermia dopo annegamento indica:
– Immersione prolungata
– Importante deprivazione di O2 dei tessuti
– Quindi prognosi estremamente scadente
Mestre 2015
Protezione dal freddo
• Solo per raffreddamento rapido in acque molto fredde (vicine a 0°C) si può attendere neuroprotezione
Mestre 2015
Protezione dal freddo
• Solo per raffreddamento rapido in acque molto fredde (vicine a 0°C) si può attendere neuroprotezione
Mestre 2015
Protezione dal freddo
• Solo per raffreddamento rapido in acque molto fredde (vicine a 0°C) si può attendere neuroprotezione
• Sopravvissuti ad annegamento in acque ghiacciate hanno tempi di sommersione di:
– < 40 min
– Max 66 min
Mestre 2015
Valanga
• La maggior parte delle vittime muore di asfissia e solo dopo diviene ipotermica
• Decisiva la presenza di una bolla d’aria per intraprendere la rianimazione
• Modalità di estricazione e trasporto analoghe
• Test decisivo K+ > 10 mmol/L
– Si trova in tutte le cellule
– Se esteso danno ai tessuti (ipossia pre-ipotermia)
– Se ipotermia pre-ipossia rimane quasi normale (< 5)
Mestre 2015
Valanga
• La maggior parte delle vittime muore di asfissia e solo dopo diviene ipotermica
• Decisiva la presenza di una bolla d’aria per intraprendere la rianimazione
• Modalità di estricazione e trasporto analoghe
• Test decisivo K+ > 10 mmol/L
– Si trova in tutte le cellule
– Se esteso danno ai tessuti (ipossia pre-ipotermia)
– Se ipotermia pre-ipossia rimane quasi normale (≈ 5)
Mestre 2015
Valanga
• La maggior parte delle vittime muore di asfissia e solo dopo diviene ipotermica
• Decisiva la presenza di una bolla d’aria per intraprendere la rianimazione
• Modalità di estricazione e trasporto analoghe
• Test decisivo K+ > 10 mmol/L
– Si trova in tutte le cellule
– Se esteso danno ai tessuti (ipossia pre-ipotermia)
– Se ipotermia pre-ipossia rimane quasi normale (≈ 5)
Mestre 2015
La temperatura non è un indicatore
• La T non è predittiva di per sè
• Si può attendere una neuroprotezione solo per T < 30°C
• Esempio, T° record:
– per esposizione accidentale + arresto cardiaco: 13.7°C
– intenzionale 9°C
Mestre 2015
Dipl.-Ing. Dr. med. Wolfgang Baumeier, Department of Anaesthesiology Slide 60
Ipotermia: Segni di vita e segni di morte
„morto“
↓ Ferite letali
Evidenti alterazioni tissutali
Arresto cardiaco da oltre 1 h
„vivi“
↓ Segni vitali
Ne „morti“ ne „vivi“
↓ Rianimare!
Barcis 2012
In una vittima di ipotermia accidentale profonda (13.7°C), 9 ore di rianimazione e stabilizzazione hanno permesso un
buon recupero fisico e neurologico. Questo episodio dovrebbe servire da esempio per tutte le vittime di casi
simili.
Gilbert M et al, Lancet 2000;355:375-7