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53 Logistica Management >gennaio/febbraio 2009< protagonisti PLAN-WHILE-EXECUTING: L'ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Solo parafrasando il messaggio lasciato dalla volpe al Piccolo Principe, nell’omo- nimo capolavoro di Antoine de Saint-Exupery, sarà forse considerazione largamente condivisa: per supportare strategie “demand-driven”, in cui il livello di servizio verso il cliente finale rappresenta il principale vantaggio compe- possibile trasmettere la novi- tà dell’approccio che i prin- cipali esperti di organizza- zione aziendale hanno defi- nito “Plan-while-Executing”. Il punto di partenza è una titivo, le aziende sono chia- mate a dotarsi di strumenti di supply chain management in grado di rispondere in tempo reale al continuo e improv- viso mutare delle condizioni operative. Secondo tale visione, il tradi- zionale approccio “Plan, then execute” (“prima pianifica, quindi fai”), va sostituito con un più flessibile “Plan-while- Executing” (“pianifica mentre fai”), unica via per garantire efficienza ed efficacia in una realtà quotidiana dove il tempo è diventato il vero fat- tore critico di successo. Gli elementi chiave Sul fronte dei sistemi infor- mativi aziendali per la gestio- ne, la pianificazione e il con- trollo della produzione, gli elementi distintivi del nuovo approccio possono venire riassunti in tre parole chiave: bidirezionalità: ogni scelta di programmazione può dive- nire subito esecutiva in repar- to e, viceversa, ogni evento operativo comporta un im- mediato riflesso all’interno delle sfere decisionali. Per fare un esempio, è possibile rendere istantaneamente di- di Fabio Candussio* Un approccio innovativo nella gestione, pianificazione e controllo dei processi produttivi. L’esperienza Tecnest in Bormioli Rocco

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Plan-while-executing: l'essenziale

è invisibile agli occhi

“L’essenziale è invisibile agli occhi”. Solo parafrasando il messaggio lasciato dalla volpe al Piccolo Principe, nell’omo-nimo capolavoro di Antoine de Saint-Exupery, sarà forse

considerazione largamente condivisa: per supportare strategie “demand-driven”, in cui il livello di servizio verso il cliente finale rappresenta il principale vantaggio compe-

possibile trasmettere la novi-tà dell’approccio che i prin-cipali esperti di organizza-zione aziendale hanno defi-nito “Plan-while-Executing”.Il punto di partenza è una

titivo, le aziende sono chia-mate a dotarsi di strumenti di supply chain management in grado di rispondere in tempo reale al continuo e improv-viso mutare delle condizioni operative. Secondo tale visione, il tradi-zionale approccio “Plan, then execute” (“prima pianifica, quindi fai”), va sostituito con un più flessibile “Plan-while-Executing” (“pianifica mentre fai”), unica via per garantire efficienza ed efficacia in una realtà quotidiana dove il tempo è diventato il vero fat-tore critico di successo.

Gli elementi chiaveSul fronte dei sistemi infor-mativi aziendali per la gestio-ne, la pianificazione e il con-trollo della produzione, gli elementi distintivi del nuovo approccio possono venire riassunti in tre parole chiave: ■ bidirezionalità: ogni scelta di programmazione può dive-nire subito esecutiva in repar-to e, viceversa, ogni evento operativo comporta un im-mediato riflesso all’interno delle sfere decisionali. Per fare un esempio, è possibile rendere istantaneamente di-

di Fabio Candussio*

Un approccio innovativo nella gestione, pianificazione e controllo dei processi produttivi. L’esperienza Tecnest in Bormioli Rocco

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sponibili su monitor all’inter-no degli stabilimenti produt-tivi le modifiche urgenti al piano di produzione. Per con-tro, dalle linee in reparto gli operatori possono avvisare real-time l’ufficio program-mazione su eventuali criticità (macchina guasta, problemi sull’ordine di produzione in esecuzione…);■ responsabilità distribuita: il sistema di pianificazione non si riduce a una consolle si-mulativa, ma alimenta e per-vade l’intera realtà aziendale, offrendo a più utenti simul-taneamente la possibilità di operare – nel rispetto delle competenze e responsabilità assegnate – a partire dalle scelte centrali. La potenza algoritmica che per anni è stata privilegio di pochi, viene sapientemente distribuita su più persone, attraverso inter-facce semplici e di immediato utilizzo. Per fare due esempi: nei reparti produttivi è possi-bile adottare un sistema di sequenziazione “lean” in grado di operare – per ecce-zione – rispetto alla schedu-lazione centrale, fornendo peraltro funzioni di ricalcolo tempi, di controllo dei vincoli e di verifica sulla disponibili-tà materiali; nell’ufficio acqui-sti, più utenti possono ope-rare in sinergia con l’elabo-razione dei fabbisogni, usu-fruendo di evolute funziona-lità di analisi solitamente ri-servate a un unico pianifica-tore centrale;■ visibilità: per tradurre l’at-tenzione al cliente in una vera e propria cultura aziendale condivisa, il sistema informa-tivo pone al centro della sua architettura il demand fulfill-ment. Trasversale a tutte le funzioni aziendali (ammini-strazione, area commerciale, ufficio tecnico, programma-zione della produzione, logi-stica, magazzino, spedizioni), esso rappresenta una vera e propria “backbone aziendale” in grado di garantire la massi-

funzione strategica per l’azienda. Il gruppo non ha bisogno di presentazioni: fondato nel 1825 sulla tradizione secolare dei maestri vetrai Bormioli, grazie a importanti acquisi-zioni, oggi Bormioli Rocco rappresenta un marchio lea-der a livello mondiale.Infatti, grazie soprattutto alla sinergia fra plastica e vetro e ad una riuscita diversificazio-ne produttiva, Bormioli Rocco è uno dei principali attori operanti sul mercato del packaging con riferimento ai settori farmaceutico, alimen-tare, cosmetico e profumiero.La ricerca continua di eccel-lenza nella qualità e nel servi-zio consegnano all’operation una grande responsabilità nella gestione dei flussi logi-stico-produttivi.Variabilità nel mercato, esten-sione della gamma, vincoli produttivi, affidabilità nelle consegne, reattività e flessi-bilità concorrono a definire un quadro caratterizzato da un’elevata complessità.Ma è proprio nella capacità di governare tale complessità che risiede il valore che diffe-renzia Bormioli Rocco dai diretti concorrenti. Governare la complessità: Tecnest parte da lì.

ma visibilità real-time a ogni attore coinvolto nelle attività di planning e di execution.

Pianificare la supply chain con TecnestAlla luce di tali considerazio-ni e dell’esperienza maturata in oltre vent’anni di attività al servizio delle aziende ma-nifatturiere, Tecnest, azienda che realizza soluzioni soft-ware per la pianificazione della supply chain, ha ripen-sato la propria suite applica-tiva, JFlex. Lo sforzo ha coinvolto le prin-cipali aree funzionali in am-bito APS (Advanced Planning & Scheduling), MES (Manu-facturing Execution System) e ERP (Enterprise Resource Planning).Più che di risultati ottenuti, sarebbe corretto parlare di un continuo processo di crescita e apprendimento: l’approc-cio Plan-while-Executing rap-presenta infatti una sorta di “rivoluzione silente”, invisi-bile appunto (per richiamare il Piccolo Principe), ma essen-ziale. In questa sede, più che soffer-marsi sui singoli processi e descrivere da un punto di vista teorico le componenti innovative, si è preferito spo-sare la concretezza e raccon-tare sinteticamente uno dei casi di successo, dove il “Plan-while-Executing” ha trovato naturale applicazione.

Bormioli Rocco: governare la complessitàQuando la Divisione Plasti-ca del Gruppo Bormioli sce-glie Tecnest come partner per l’implementazione del sistema di programmazione e controllo della produzio-ne, i responsabili della mul-tinazionale di Fidenza hanno un dichiarato obiettivo: in-trodurre innovazione orga-nizzativa all’interno di una

Un progetto con obiettivi chiari e ambiziosiMarco Saglia, responsabile della programmazione della divisione plastica di Bormio-li Rocco, e Alessio Todon, consulente senior per Tec-nest sulle tematiche Advan-ced Planning & Scheduling, con competenza e visione manageriale hanno inqua-drato in breve tempo la tematica, declinando l’obiet-tivo generale in sottofasi progettuali e attivando azio-ni mirate ed efficaci.L’analisi congiunta porta a stabilire le principali diret-trici che il sistema informa-tivo di programmazione e controllo JFlex dovrà sod-disfare (Fig. 1):■ analizzare l’evabilità delle richieste del mercato e ga-rantire date di consegna af-fidabili; ■ ottimizzare e armonizzare l’impiego delle risorse pro-duttive nei tre stabilimenti della divisione plastica;■ utilizzare le informazioni in tempo reale dai reparti per intervenire con prontez-za sul piano di produzione;■ disporre di uno strumento agile per la simulazione di scenari alternativi.

Nel “Closed-loop” multi-stabilimeNto realizzato iN bormioli, i proCessi di piaNifiCazioNe ed eseCuzioNe

NoN soNo solo sequeNziali, ma bidirezioNali e simultaNei.

figura 1

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Ottimizzare risorse e materiali in una realtà multi-stabilimentoIn risposta a tali obiettivi si stabilisce uno sviluppo pro-gettuale articolato su tre ambiti di intervento:■ pianificazione di lungo pe-riodo (budget annuale risorse e materiali);■ pianificazione di medio-breve periodo (analisi di eva-dibilità domanda indipen-dente, elaborazione dei fab-bisogni con evolute logiche di nettifica, assegnazione delle lavorazioni alle singole risor-se negli stabilimenti);■ pianificazione di breve-brevissimo periodo (sche-duling puntuale delle atti-vità e loro dichiarazione in reparto). Mentre l’informatizzazione dell’avanzamento produzio-ne non presenta particolari insidie (in poco tempo il siste-ma di raccolta dati va in ope-rativo), lo scheduling delle risorse si rivela sin dal prin-cipio tema affascinante ma impegnativo. Ne nasce una modellizzazione sofisticata ed efficace, che considera principalmente (Fig. 2):

Benefici tangibili e intangibiliGrazie al lavoro congiunto di Saglia e Todon e al clima col-laborativo instauratosi con tutte le persone coinvolte in Bormioli Rocco, in soli sette mesi il nuovo sistema di pro-grammazione e controllo della produzione va in ope-rativo, portando subito gli attesi benefici:■ superamento della fram-mentazione in sistemi infor-mativi locali (es.: fogli Excel), grazie a uno strumento inte-grato dedicato alla gestione della produzione;■ riduzione dei tempi di improduttività in linea, per effetto dell’ottimizzazione dei setup e della gestione multi-stabilimento degli stampi;■ incremento del livello di servizio ai clienti, grazie a date di consegna sempre più affidabili;■ riduzione degli stock-out a magazzino ottenuta attra-verso l’efficacia della pro-grammazione (“fare la cosa giusta al momento giusto”) e non con l’incremento di scorte;■ diffusione di una nuova

■ stampi multi-impronta componibili, con versioni di-verse in base a tasselli e altri elementi strutturali;■ alternative produttive in funzione delle diverse linee e degli stampi utilizzabili per la realizzazione del medesimo articolo;■ regole di schedulazione (euristiche) in grado di otti-mizzare le sequenze nel ri-spetto dei vincoli logici, tec-nologici e organizzativi.Il modello organizzativo pre-vede un planner “Master”, che si occupa del coordinamento della pianificazione multi-stabilimento, e di tre pianifi-catori “Slave”, responsabili della pianificazione e schedu-lazione operativa su ognuno dei tre stabilimenti (Castel-guelfo e Rivanazzano in Italia, S. Sulpice in Francia). Al pianificatore “Master” viene anche assegnato il compito di esplodere il budget commer-ciale annuale, in modo tale da valutare con largo anticipo – grazie alla dettagliata model-lizzazione – la reale capacità produttiva richiesta all’intera divisione plastica, il fabbiso-gno di materie prime e la con-gruenza fra mix produttivo ed efficienza di linea.

“cultura aziendale”, con distribuzione di responsabi-lità e visibilità a tutti gli atto-ri all’interno del flusso logi-stico-produttivo.Come anticipato nella prima parte dell’articolo, vero fat-tore chiave di successo per il progetto è stato l’approccio “Plan-while-Executing”, che ha consentito una naturale sinergia fra le scelte di pro-grammazione e le attività operative e che ha permesso al sistema JFlex di inserirsi come un “cuore pulsante” all’interno dell’operation della Divisione Plastica di Bormioli Rocco.

Rocco e i suoi fratelliBormioli Rocco non è certo per Tecnest un isolato caso di successo.Prendendo in prestito il titolo dal capolavoro cinematogra-fico di Luchino Visconti, di “fratelli” in questo caso Roc-co (Bormioli) ne ha davvero molti: aziende manifatturiere alle quali il nuovo approccio “Plan-while-Executing” della soluzione JFlex ha assicurato una capillare copertura fun-zionale per la gestione, la pia-nificazione e il controllo della logistica produttiva.Non è tuttavia una semplice questione di software: per garantire risultati eccellenti e tempi brevi è necessario con-dividere un processo di rior-ganizzazione non solo infor-matica, ma anche e soprat-tutto culturale in accordo con gli obiettivi strategici delle aziende.Ci vogliono professionalità, competenza e visione. Ma soprattutto impegno, e pas-sione. E qui ritorna con forza la lezione della volpe al Pic-colo Principe: “È il tempo che hai donato al tuo fiore che l’ha reso così importante”.

* Fabio Candussio, direttore della divisione Supply Chain

Planning & Execution, Tecnest

la sChedulazioNe adotta uN sofistiCato modello per l’ottimizzazioNe di sequeNze e stampi. figura 2