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Investi 5per guadagnare 10

2 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

L'importanza di valutare pes i e misurenelle v itelle e manzeS egue Lei un modello di pesatura e di misura delle

sue vitelle e manze, al fine di monitorare la lorocrescita e sviluppo?

Una buona maniera di iniziare sarebbe quella di includere lesue vitelle e manze nelle liste di visita di controllo riprodutti-vo e non solo per effettuare la diagnosi di gravidanza dopola fecondazione senza l’osservazione di un nuovo calore...

Includere nella vostra lista di controllo riproduttivo lemanze che raggiungono una certa età senza essere insemi-nate, al fine di procedere nella misurazione per verificare i

parametri minimi previsti in termini di crescita e di sviluppo.Se l’accrescimento è soddisfacente vanno passate in unbox esclusivo in cui si concentrino le attività di rilevazionedel calore e inseminazione, così da essere esplorate daparte del suo veterinario che verifica l’assenza di anomalie(freemartinismo, malformazioni...) e patologie (cisti ovari-che, piometrie ...) da trattare e valuta oltresì l’eventualeinduzione al calore con l’utilizzo di prostaglandine.

Segua i seguenti passaggi per realizzare un programma diinseminazione artificiale nelle sue manze in base alla lorocrescita e sviluppo:

Di Bernat Sales. Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.

11. Crei una stalla unica per le manze che soddisfi i para-metri minimi fissati in termini di crescita e di condizionidi sviluppo, in modo da essere inseminate quandomanifestano il calore, in modo che rimangano lì alme-no fino a diagnosi positiva di gravidanza.

2. Includa nella lista di visita di controllo riproduttivo lemanze che hanno compiuto un’età nella quale raggiun-gano le condizioni minime di crescita e sviluppo: que-sto obiettivo è di 400 kg di peso vivo, con un’altezzaalla groppa sopra i 132 cm.

Un target di età in cui i suoi animali dovrebbero esseregiá intorno a questi parametri di crescita e di sviluppo èquello di 400 giorni d’età.

3. Pesi e misuri le manze che appaiono nella sua lista dicontrollo della riproduzione la prima volta. Il metodopiù accurato per determinare il peso corporeo è l’ usodi una bilancia graduata, di solito difficile da realizzarein un allevamento , anche se ce n’è una disponibile nell’azienda agricola. Ricordi che se non si dispone di unabilancia per pesare le Sue manze, è possibile utilizzareun metro per misurare la circonferenza del torace die-tro gli arti anteriori.

Esistono nel mercato metri appositi per questo scopo,che indicano già nella stessa scala i Kg di peso vivo cor-rispondenti ad ogni fascia di età.

In caso di utilizzo di un nastro standard, Le alleghiamol’immagine con la corrispondenza tra i cm. di circonfe-renza toracica e kg di peso vivo corrispondente in ognicaso per le diverse fasce d’età.

4. La manza che soddisfi i parametri minimi stabiliti puòessere spostata nella stalla di rilevamento del calore edell’inseminazione, sotto il controllo del tecnico azien-dale addetto alla riproduzione.

5. La manza che non soddisfi tali parametri, dovrà res-tare ancora nelle stalle di origine con un obiettivo:

• Ritardare l’età dell’accoppiamento fino a che lamanza raggiunga gli standard minimi per la crescitae lo sviluppo. Non spostando l’animale alla stalla diinseminazione, eviteremo accoppiamenti errati primadi quanto sarebbe auspicabile.

• La convivenza con animali simili per peso ed altezzalimiterà rapporti di competizione, che si tradurrà in unminor numero di vitelli e manze che rimangono pic-cole per i rapporti di competizione sfavorevoli.

Al fine di utilizzare le misure di circonferenza toracica perstimare il peso vivo in vitelle e manze di razza Holstein,prenda la tabella seguente come riferimento:

Nel caso in cui osserviamo deviazioni significative perquanto riguarda l’età cui si raggiungono gli standard mini-mi per accoppiare le Sue manze (> 450 giorni d’età), con-trollate i seguenti punti critici:

1. Limitare l’incidenza e la gravità di condizioni sfavore-voli che potrebbero ostacolare la crescita e lo sviluppodelle vitelle e manze, applicando modelli di gestionealimentare, di comfort e di individuazione dei tratta-menti adeguati. La somministrazione nel vitello appenanato del colostro per quantità e qualità giocano unruolo chiave in questo ambito. Lavori con il Suo veteri-nario al fine di progettare un programma di vaccinazio-ne delle vacche adulte, vitelli e manze che copra inmodo soddisfacente il loro fabbisogno.

2. Raggruppare vitelle e manze in modo funzio-nale, ma sempre cercando di standardizzarle il più pos-sibile in termini di peso e altezza, al fine di minimizza-re gli svantaggi che potrebbero incontrare animali trop-po piccoli all’interno dello stesso box.

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3LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Cm Kg Cm Kg Cm Kg Cm Kg Cm Kg Cm KgCirc peso Circ peso Circ peso Circ peso Circ peso Circ peso

Toracica Holstein Toracica Holstein Toracica Holstein Toracica Holstein Toracica Holstein Toracica Holstein

Rapporto cm circonferenza toracica - peso vivo nella razza Holstein

68,6 37,2 94,0 73,9 119,4 151,5 144,8 254,9 170,2 390,5 195,6 563,8

71,1 37,4 96,5 80,3 121,9 161,9 147,3 266,3 172,7 403,2 198,1 584,2

73,7 38,6 99,1 87,1 124,5 169,6 149,9 279,0 175,3 421,8 200,7 600,6

76,2 40,6 101,6 94,3 127,0 179,6 152,4 289,8 177,8 435,9

78,7 43,5 104,1 101,6 129,5 189,1 154,9 305,3 180,3 455,0

81,3 46,7 106,7 110,7 132,1 200,0 157,5 316,2 182,9 474,0

83,8 51,7 109,2 117,5 134,6 210,0 160,0 331,6 185,4 489,4

86,4 56,2 111,8 126,6 137,2 220,9 162,6 343,8 188,0 507,1

88,9 61,2 114,3 134,3 139,7 230,4 165,1 360,2 190,5 525,3

91,4 67,1 116,8 143,3 142,2 242,7 167,6 374,7 193,0 539,8

33. Comfort e installazioni: rispetti la superficieminima utile per animale, sia nei box individuali, col-lettivi, cuccette o lettiere, mantenendo una superficiepulita, asciutta e confortevole. Soprattutto in teneraetà, tenga gli animali protetti dall’aria e dalla pioggia,soprattutto nella stagione invernale.

4. Abbia cura in particolare in tutti gli aspetti riguardantila gestione del cibo per le vitelle e manze in ognifase, al fine di ottimizzare i livelli di assunzione disostanza secca.

5. Lavori con il Suo nutrizionista, se non si soddisfano leaspettative in termini di parametri di crescita e sviluppodelle Sue vitelle e manze, al fine di effettuare unapossibile regolazione delle razioni.

Il programma precedente di gestione sarebbe il minimo periniziare a lavorare su qualcosa che gestisca la crescita e losviluppo delle vitelle e delle manze, ma è fortemente rac-comandabile sviluppare un programma più completo, checi permetta di creare la propria curva di la crescita, impo-stare l’ età della prima inseminazione e cosí da stabilire unobiettivo ragionevole per l’ età del primo parto con condi-zioni di crescita e di sviluppo soddisfacenti.

In generale si consiglia il monitoraggio dei parametri dicrescita e sviluppo delle manze almeno cinque volte primadei due anni d’età. Per fare questo lavoro con una serie dipesature e misure in età fisse nei seguenti momenti delciclo di allevamento:

• Pesatura e misurazione alla nascita.• Allo svezzamento.• All’ inseminazione.• Quando si passa alla stalla di vacche asciutte e di

pre-parto.• Dopo il parto.

In ognuno dei momenti del ciclo di allevamento, registra-remo i seguenti parametri di crescita e sviluppo:

a. Peso corporale.b. Altezza al sacro.c. Condizione corporale.

a. Il peso corporeo a una certa età è il criterio piùcomunemente utilizzato per la crescita delle manze,anche se non dovrebbe essere l’unico poichè da solonon riflette lo stato nutrizionale delle manze.

b. Devono essere effettuate anche misure della crescitascheletrica come l’altezza alla groppa.

c. La misura della condizione fisica deve essere utilizza-ta anche per valutare i programmi di alimenta-zione. Le manze non dovrebbero presentare un BCSsuperiore ai 2,5-2,75 punti durante il periodo dai 3

mesi di età alla pubertà. Dopo la pubertà e fino aprima della fecondazione, una condizione corporaledi 2,75 - 3 è desiderabile per una buona fertilità. Almomento del parto, un BCS di 3,25-3,5 è accettabi-le.

Quando tutti i parametri vengono valutati insieme, permet-tono non solo la quantificazione, ma anche la modalitàdella crescita, sia scheletrica, sia muscolare e adiposa(grasso).

Utilizzazione di un grafico di crescita.

I. Consiste nella registrazione a diverse età dei parame-tri di crescita e di sviluppo (peso e altezza in partico-lare) durante il ciclo di allevamento.

II. Il confronto dei valori rispetto a quello di una curvastandard ci consente di valutare pratiche di alimenta-zione, salute e gestione in vitelle e manze.

III. Lo scopo è quello di raggiungere un peso vicinoai 665 kg al parto, con un’altezza del sacro di145 cm. e un BCS di 3,25-3,5 ai 23 a 24 mesi dietà. Il peso dopo il parto dovrebbero essere di circa600 kg

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Investi 5 per guadagnare 10 - L'importanza di v alutare pes i e misure nelle v itelle e manze

0 42 751 64 0,70 802 35 0,70 843 114 0,94 89 2,24 142 0,94 945 171 0,94 986 200 0,94 102 2,37 228 0,94 1078 257 0,94 1119 235 0,94 115 2,4

10 314 0,94 11911 343 0,94 12412 371 0,94 128 2,813 400 0,94 13214 424 0,79 13315 448 0,79 134 316 473 0,79 13617 497 0,79 13718 521 0,79 138 3,219 545 0,79 13920 569 0,79 14021 593 0,79 141 3,422 618 0,79 14323 642 0,79 14424 666 0,79 145 3,5

7 giorni pp 59930 giorni pp 559

Peso Guadagno Condizionecorporale giornaliero Altezza corporale

Età Kgs Kgs cms

Fasce dei diversi parametri di crescita e sviluppo corporale per manze Holsteinsotto una gestione ideale.

Per quanto riguarda i valori di riferimento da segnare comeobiettivo durante il ciclo di allevamento, possiamo fare rife-rimento alla tabella precedente.

CCONCLUSIONI

Per iniziare a lavorare con la pesatura e la misurazionedelle Sue manze puó creare un modello di gestione sem-plice in relazione alla Sua strategia di controllo della ripro-duzione:

Crei una stalla unica per le manze che soddisfano età,peso e altezza sufficienti per essere inseminate.

Includa nella lista di controllo riproduttivo delle manze glianimali che soddisfano l’età minima che Lei ritiene piùappropriata per la prima fecondazione e che non hannovisto inseminazione.

Pesi e misuri queste manze che compaiono nella Suo listadi controllo della riproduzione per la prima volta, facciauna visita ginecologica e passi alla stalla di inseminazionele manze che raggiungano i 400 kg di peso con un mini-mo di 132 cm di altezza alla groppa.

Se non si dispone di una bilancia calibrata nella sua azien-da, valuti il peso del corpo attraverso la misurazione dellacirconferenza del torace delle manze.

Ritardi una o due settimane il peso e la misura di animaliche non soddisfano i minimi requisiti, fino a che non li pas-sano alla stalla di inseminazione.

Si prenda cura di quanto incidono e quanto sono gravi levarie malattie che possono colpire le Sue vitelle e manze.Le raggruppi nel modo più omogeneo possibile in terminidi peso e altezza, rispettando i requisiti minimi di base delcomfort. Faccia attenzione anche a tutti gli aspetti relativialla gestione dell’ alimentazione, lavorando con il Suonutrizionista per fornire in ogni fase la razione più appro-priata. Tutto questo si tradurrà in migliori parametri di cre-scita e d sviluppo.

Se Lei opta per un programma più ambizioso di controllodi pesi e misure potrà formulare una propria curva di cre-scita. Registri il peso, l’ altezza della groppa e la condizio-ne del corpo, almeno nei seguenti momenti del ciclo diallevamento:

1. Nascita.2. Svezzamento.3. Prima inseminazione.4. 220 giorni di gestazione.5. Immediatamente dopo il parto.

Confronti i parametri di crescita e sviluppo di vitelle emanze nel tempo e con i valori di riferimento della lettera-tura specializzata, al fine di poterne valutare l’entità eapportare le modifiche necessarie, se ritenuto opportuno.

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Informazione Tecnica

Perché una buona riproduzione?

Se analizziamo la curva media di lattazione in un’azien-da, ció che ci si dovrebbe aspettare è che questa raggiun-ga il picco della produzione sui 45 - 50 giorni per le vac-che pluripare, e circa i 90 per le vacche di primo parto.

Ne consegue che l’ideale sarebbe quello di mantenerela nostra mandria ad una media di 90 giorni in latte per lenostre manze di primo parto, e di 45 giorni per le nostrevacche adulte al fine di massimizzare la produttività delnostro bestiame.

Chiaramente non è impossibile considerare questoobiettivo, in qualsiasi in modo lo immaginiamo, peró avvi-chinarse a questa realtà con un approccio ragionevole ecoerente è il fatto di stabilire come obiettivo il mantenere lamandria a 150 giorni in latte, in media con 55 - 60 giornidi asciutta.

Per adempiere a tale schema ideale dobbiamo porci unobiettivo di 90 giorni di intervallo dal parto - concepimen-to, con asciugature a 215 giorni di gestazione, cosa che cida una lattazione media di 305 giorni e un parto ogni 365giorni, cioè ogni anno.

Semplificando notevolmente le cose, questo sarebbe ilsistema “classico” da seguire che, se prestiamo attenzione,riesce a mantenere il nostro allevamento ad una media dicirca 150 giorni di latte e 55 - 60 giorni in media perl’asciutta.

Questo contesto sarebbe quello in cui massimizzare laproduttività del nostro allevamento in relazione alla ripro-

duzione, e sarebbero più che sufficente per le esigenze dirimonta, contando quest’ ultima circa un 35% annuo, conuna percentuale di perdite di vitelle e manze molto bassa.

Come facciamo a valutare la nostracapacità riproduttiva?:tassi riproduttivi

Abbiamo una serie di parametri indicativi della capaci-tà riproduttiva.

La prima cosa da notare è che i parametri e gli indiciriproduttivi devono essere valutati SEMPRE INSIEME, vale adire, considerando il numero più grande possibile di tutti idati disponibili.

Rimanere con un singolo dato è causa sicura di errorenell’interpretazione riproduttiva di un allevamento.

In secondo luogo, si deve essere consapevoli del fattoche alcuni indici e parametri sono difficili da ottenere, pernon parlare monitorizzabili, senza un buon supporto infor-matico.

Principali indici e parametri riproduttivi comunementeutilizzati: sono molti quelli interessanti, quelli che seguonosono solo un campionario di quelli che a livello pratico,possono essere più facilmente maneggiabili nel gestire edinterpretare lo stato riproduttivo nella nostra mandria:

1. Giorni in latte, i giorni medi dalla data del partodegli animali di mungitura nella sua mandria. Obiettivo:160.

6 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Impat to economico della riproduzioneDi Bernat Sales. Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.

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2. Percentuale di vacche adulte (chehanno già partorito almeno una volta) ingravidanza: 50%.

I due precedenti tassi di riproduzionedevono essere sempre valutati insieme,perché non ci sia stazionalità nell’ alleva-mento, per esempio per una fertilità moltomolto bassa in estate, oppure con l’acqui-sto di un grosso numero de capi dall’esterno con parti raggruppati in pochimesi.

In ogni caso, deve essere rispettata piùo meno questsa proporzione:

50% di vacche gravide / 160 gg latta-zione =% di vacche gravide nel alleva-mento / gg di lattazione nella sua mandria

3. Giorni aperti: si devono contareSOLO SU VACCHE GESTANTI. C’è chi conta i giorni aper-ti anche nelle mucche vuote, che non é altro che come cal-colare l’aspettativa di vita contando l’età della popolazio-ne che ancora non è morta, cosa palesemente assurda.

Come obiettivo tecnico ci si deve tenere i 90 giorni. Inpratica, un’ azienda con 100 - 110 giorni aperti va bene,mentre con 120 o più, abbiamo un’occasione importanteper migliorare.

4. Percentuale di vacche in mungitura: 88% (12% divacche asciutte). Un allevatore può mascherare problemiriproduttivi con la messa in asciutta del bestiame prima dei200 giorni di gestazione, ottenendo una soddisfacente pro-duzione per vacca al giorno, dal momento che i giorni inlatte andranno bene, ma la quota di vacche in latte saràinferiore.

Le produzioni annue (media economica) degli animalisaranno meno, la patologia post-parto tenderà ad aumen-tare perché molto probabilmente gli animali partorirannograssi...

Tenete a mente che le percentuali di vacche asciutte aldi sopra o al di sotto del 12% può anche essere dovuto allastazionalità di cui sopra, per cui ció che si deve cercare èil numero di animali in questa azienda in asciutta prima dei200 DCC.

5. Percentuale di vacche con più di 150 gg di latteancora vuote: obiettivo 10%.

6. Giorni alla prima inseminazione: bisogna vederequanti giorni in latte hanno gli animali quando sono inse-minati per la prima volta. Non dovrebbero essere superio-ri al periodo volontario di attesa +11 giorni (metà di unciclo), specialmente nelle situazioni dove utilizziamo ormo-ni per sincronizzare i calori. Come riferimento 70 giorni diintervallo constituisce un buon obiettivo.

Se questo parametro viene estremizzato, puó essereindicativo di un mal rilevamento dei calori, scarse condizio-ni corporali, un eccesso di problemi di salute nel periodopost-parto, problemi podali e altri problemi di salute ...

7. Fertilità individuale per inseminatore: è il dato chepiú si guarda, anche se in realtà la sua importanza è spes-so relativa. Un buon inseminatore di vacche in mungituranon dovrebbe ingravidare meno del 30% delle insemina-zioni effettuate.

In manze vergini potrebbe probabilmente avere unminimo del 55% e un obiettivo tecnico del 63%.

8. Heat Detection Rate: il tasso di rilevazione dei caloriè la percentuale di animali rilevati sul totale delle vacchedisponibili (> 50 DIM, non in gravidanza e non destinateal macello), in un certo periodo di tempo, di solito di 21giorni.

9. Pregnancy Rate: considereremo il tasso di gravidan-za o “pregnancy rate“ come la percentuale di animali chehanno raggiunto una gravidanza sul totale di vacchedisponibili, in un certo periodo di tempo, di solito 21 gior-ni.

Impatto economico della riproduzione

Le valutazioni di cui sopra sono esclusivamente tecni-che, al fine di assicurare una serie di parametri corretti,come avere pochi giorni in latte per ottimizzare la produtti-vità della mandria attraverso il controllo del tasso di fertili-tà e con un periodo di asziutta medio che non superi i 60giorni.

Ma, come si traduce finanziariamente l’impatto dellanostra capacità riproduttiva?

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Investi 5 per guadagnare 10 - IImpat to economico della riproduzioneo

Uno studio realistico dei benefici economici che com-porta un buona riproduzione non è facile da effettuare:quando aumenta la capacità riproduttiva, tutte le variazio-ni di flusso di cassa derivanti dal miglioramento dovrebbe-ro essere prese in considerazione.

Questo è il motivo per cui una corretta analisi dovreb-be includere almeno stime realistiche delle curve di latta-zione, ingestione, il rischio di scarto involontario, i prezzidell latte, vitelle, manze di sostituzione e animali da macel-lo, i costi di lavoro, il seme e trattamenti riproduttivi.

Le vacche che rimangono gravide prima passano lamaggior parte del loro tempo vitale nella prima parte dellalattazione, e soffrono un minor rischio di scarto involonta-rio per problemi riproduttivi.

Al contrario, le vacche con più giorni in asciutte sonospesso a rischio di scarto involontario a causa di problemidurante il parto e dopo il parto.

Tenete presente che la politica degli scarti comporta unimpatto economico molto importante (per quanto tempocontinuiamo ri - inseminando vacche vuote) cosí come leaquisizioni di manze di sostituzione e dovrebbero essereincluse nell’analisi dell’ efficienza riproduttiva.

Al fine di semplificare per l’agricoltore e per tecniciun’analisi così complessa, la maggior parte degli studidella letteratura specializzata cercano di riassumere l’im-

patto economico della riproduzione su una stima del costoaggiuntivo per giorno aperto, espresso per vacca per anno.

Nel nostro paese, si lavora con il riferimento concorda-to di 8-10 € al giorno aperto / vacca / anno superiore a 90giorni aperti come valore ideale, a condizione di valutarel’impatto economico di una scarsa capacità riproduttiva.

Così, in una azienda di 100 vacche con 116 giorniaperti si perderebbero:

100 vacche * (116 dopn - 90 dopn) * 8 € = 20.800 €all’anno solo come carenze nel rendimento riproduttivo.

Comunque questa valutazione strettamente economicadella riproduzione, basata nella valutazione del giornoaperto, non é altro che una approssimazione, securamen-te al ribasso:

• ¿Come quantifichiamo economicamente il rischiosanitario (tra altri), nel quale ci ritroviamo a doveracquistare bestiame da fuori a causa di una malariproduzione?

• ¿Come quantifichiamo i problemi post-parto derivatidall’ingrassamento successivo a una gestazione tardi-va?

• …

Esistono molteplici esempi di variabili impossibili daquantificare economicamente che si possono vedere alte-rati frutto di un rendimento riproduttivo deficitario, e chealla fine, in una manera o in un’altra, danneggeranno lostato dei conti finali della nostra azienda da latte.

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Genetica

AA ccoppiamento bilanciato,c’è molto da guadagnare

A bbiamo sempre sostenuto che il miglior toro, è iltoro utilizzato correttamente. Non è il toro piùcostoso, né quello di moda, né quello che si trova

in cima alla lista, è quello che usiamo correttamente colle-gato alle esigenze di ogni vacca.

Non c’è nulla di casuale, dietro un buon allevamento, c’èun allevatore con chiari obiettivi economici, preoccupato diavere animali efficienti, in grado di produrre un buon fat-turato prima di andare al macello e questo può essere rag-giunto solo, tra altre cose, con un buon programma gene-tico. Questo allevatore vuole vacche con elevata produzio-ne, ma anche con una buona conformazione e che sianoefficienti al fine di evitare problemi di gestione. Per miglio-rare questa efficienza dobbiamo capire bene che animaliabbiamo nella nostra azienda, l’ambiente in cui si trovanoe come dobbiamo lavorare con loro per migliorare le pre-stazioni della nuova generazione.

In Semex contiamo con Promate, un efficente programmadi accoppiamenti usato per molti anni con ottimi risultati,nelle stalle di molti nostri clienti. I nostri tecnici lavorano siacon il pedigree degli animali come in azienda analizzandouno per uno ciascuno dei soggetti e decidendo insieme alallevatore i tori che meglio si adattino alle aree di miglio-ramento identificate.

Inoltre, oggi, con la genomica l’ impatto che ha Promatenella gestione dei programmi genetici è ancora maggiore,se possibile. Il genoma non è solo uno strumento che con-sente di selezionare con una maggiore affidabilità i poten-ziali migliori soggetti della razza, ma permette anche dicomprendere come è l’ interrelazione dei geni di due sog-getti con un certo pedigree e l’impatto che questa interre-lazione può avere su aspetti, come per esempio, la fer-tilità.

Un esempio sono gli aplotipi H1, H2 e H3. Unaplotipo è una catena di geni e questi aplo-tipi recentemente scoperti li hanno unaparte importante della popolazioneHolstein, e possono causare riassor-bimenti embrionali durante l’accop-piamento di due portatori. Promateha già inserito tutta l’ informazio-ne pubblicata dai centri di FA dilinee di sangue portatrici di que-sti aplotipi in modo che Lei avràtutta la garanzia che non avrànessun accoppiamento checausi problemi.

I principali vantaggi di Promate sono:

• Lavora con i dati genealogici disponibili della stalla.

• Valuta individualmente i principali punti da migliora-mento per ciascun animale in funzione della confor-mazione dell’animale e del suo ambiente.

• Controlla e previene la consanguineità, il programmatiene conto di fino a 8 generazioni complete per isuoi calcoli.

• Aggiorna di continuo delle informazioni genetiche egenomiche per il controllo dei caratteri recessivi, evi-tando accoppiamenti che possano generare incrocicon rischi.

• Consente la libera scelta dei tori da usare, di tutte leorigini e aziende commerciali.

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Chieda al suo rappresentante Semex, il servizio è gratuitoe la nostra disponibilità è immediata.

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Da Gianluigi Marinoni, Tecnico Semex Italia

Genética

La genomica è arrivata in I tal ia. Ques ta rivo-luz ione, s icuramente ci aiuterà tanto a acceler-are il progresso genetico nei nostr i allevamentiperò, per farlo bisogna valutare bene i rischi egli impatti che veramente la genomica può avereoggi. Con questo obiet tivo, qui di seguito v i pre-sentiamo alcuni dei dati più importanti r iferit ialla genomica e a quanto ha fatto f ino ad oraSEMEX.

SEMEX E LA GENOMICA

Da 2007 Semex ha collaborato in diversi studi di ricercasulla genomica in Canada ed in altri paesi esteri, tra questiil più importante è quello del consorzio Nord americanoche ha come punto di riferimento la USDA. Questo prog-etto ha sviluppato il suo programma utilizzando quasi sem-pre il test 50K che si appoggia all'analisi di oltre 50.000marcatori genetici identificati. Come parte del progettoiniziale, fra il 2007 ed il 2008 si sono genotipizzati più di5.000 tori, di questi oltre 1.500 sono della Semex, circa il30% del totale. Oggi abbiamo più di 9.000 tori con ilgenotipo depositato solo in Nord America.

L'obiettivo principale della Semex con la genomica è quel-lo di aumentare il numero e la diversità dei tori di elitedisponibili per gli allevatori, al fine di permettere unanotevole accelerazione del progresso genetico aziendale.Allevare i migliori soggetti é un arte ed una scienza. Semexutilizza tutte due attività per aumentare il vostro reddito!

I PRINCIPALI TERMINI DELLA GENOMICA

In Canada, l'indice genetico di ogni toro viene calcolatoutilizzando il DGV, che è la somma degli effetti di tutti imarcatori che il soggetto ha e che vengono analizzati conil test genomico. Per animali giovani come manze o torigiovani questo DGV si combina con il pedigree (PA) del-l'animale al fine di avere l'indice genetico ufficiale o gPA.Per animali più adulti, con informazioni basate sulle perfor-maces della progenie, il DGV si combina con la perform-ance di questa progenie o EBV, in tale modo si ottiene ilgEVB che è per esempio il dato che abbiamo oggi per untoro provato per LPI in Canada e l'indice LPI diventa gLPI.

Il GPA e il DGV sono pubblicati gratuitamente attraverso ilCanadian Dairy Network (CDN) per tutti gli animali coninformazione genomica disponibile. Ogni mese vengonopubblicati i nuovi soggetti testati ed ogni quattro mesi conl'uscita dei dati Interbull, vengono aggiornati tutti gli indici,compresi quelli genomici di tutti i soggetti.

ATTENDIBILITÀ DELLA GENOMICA

Adesso arriviamo al punto fondamentale. La genomica èsicuramente lo sviluppo tecnologico più importante dellaselezione genetica FA degli ultimi 50 anni e ci aiuta apredire meglio il potenziale genetico di un animale e dellasua progenie. Fino a che punto è attendibile questo dato?La genomica è in grado di sostituire da subito i dati delleprove di progenie attuali? Che rischio abbiamo se usiamotori genomici nel nostro allevamento?

Per capire megl io tutt i questi aspett i, Semex haportato avanti uno studio di validazione dei datigenomici , att raverso l 'anal is i dei dati di un grup-po di tori Semex:

549 Tori Holstein Semex che avevano un dato pedigree eduno genomico a gennaio 2010 e che successivamentehanno avuto un dato ufficiale basato sulle performancesdelle figlie entrate in produzione;Confronto del dato medio di questi 549 tori provati con ilgiro indici di agosto 2011, con il PA e GPA medio di gen-naio 2010 per gli stessi tori.

RISULTATI:

Tratto EBV - PA EBV - GPA EBV - GEBV

LPI (indice) -529 -270 -4

Latte(kg) -387 -159 -0.3

Grasso (kg) -16.9 -7.2 0.0

Proteina (kg) -12.5 -5.1 -0.1

C. Somat iche -0.04 -0.02 0.00

Tipo (punti ) -1.8 -1.4 -0.1

App. Mamm. (p) -1.3 -1.0 -0.0

Arti & piedi (p) -1.4 -1.0 0.1

Longevi tà -0.3 -0.1 -0.2

Fertil ità f igl ie -1.1 -1.0 0.1

Fonte: Studio di validazione SEMEX Aprile 2010 - Agosto 2011

Il risultato è sorprendente, in MEDIA, la differenza fra ilGPA e il EBV di questi tori è solo la metà che la differenzarispetto al PA. Questo ci fa vedere chiaramente i vantaggilegati agli indici genomici e ci permette avere un progres-so medio genetico molto più alto.Tuttavia, questo risultato è la media e quindi non vuole direche tutti i soggetti si comportino allo stesso modo. La devi-azione di ogni singolo soggetto rispetto alla media puòessere molto più alta. Nel seguente grafico potete vederequesta variabilità in funzione dei dati disponibili per untoro:

10 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

La G enomica v is ta da Semex ItaliaDa Jose Alfonso Ahedo, Direttore SEMEX ITALIA

Genética

Certamente la genomica rappresenta qualche cosa dimeglio rispetto alla attendibilità dei dati legati ai pedigree,ma è ancora molto più bassa della attendibilità di un toroprovato con figlie, fondamentale per garantire un progres-so genetico sicuro per la nostra mandria. Anche i toriprovati, avendo già delle figlie, possono soffrire dei cambi-amenti nei loro dati e questo è ancora più evidente per itori con dati genomici e con dati pedigree.

Inoltre, bisogna capire che l'attendibilità d'un toro genomi-co cambia con il tempo anche prima d'avere le prime figliein lattazione. Alcuni dei principali aspetti che influiscono inquesta attendibilità sono:

La prova del padre: non hanno la stessa attendibilità untoro genomico figlio di un toro genomico ed un toro figliodi un toro provato. Più attendibile è il padre e più lo sonoi figli.

Dati della famiglia: Le lattazioni della madre, le prestazionedei fratelli e o sorelle. L'evoluzione della famigli ha unimpatto sul dato di ogni individuo che la compone.Il genoma della progenie: Più sono i figli e le figlie testategenomicamente di un singolo toro e più aumenta la suaattendibilità.

Per questi motivi è fondamentale analizzare continuamentei dati dei tori genomici che come abbiamo detto prima, siaggiornano ogni quattro mesi, con dei cambiamenti allevolte molto importanti.

Un altra formula per comparare l'attendibilità di un torocon indice genomico, rispetto al dato di un toro provato èquello di guardare l'equivalente in numero di figlie chel'analisi del DNA d'un toro aggiunge al suo PA. Nellaseguente tabella possiamo vedere il risultato di quest'anal-isi fatto in Canada. Come si può apprezzare dallo studio,il dato genomico corrisponde ad un aumento di attendibil-ità equivalente all'ingresso del calcolo degli indici di 12-15

figlie per gli aspetti produttivi e di 15-22 figlie per gli aspet-ti morfologici. Per i tratti gestionali sono 19 figlie per le cel-lule, 35 figlie per la longevità e 41 per la fertilità delle. Perquesti due ultimi tratti, il dato genomico rappresenta unvalore così alto perche per il proprio dato di Longevità o diFertilità, il peso d'ogni singola figlia è molto basso

TRATTO Attendibilità Attendibi lità EquivalenzaPA GPA num. f igl ie

Latte 38 68 12

Grasso 38 68 15

Proteina 38 67 12

Tipo 36 63 15

App. Mam. 37 64 17

Arti & Piedi 35 65 22

C. Somatiche 37 65 19

Longevità 31 58 35

Fertilità Figlie 30 54 41

Fertilità Parto 38 66 86

Fac. Parto Figlie 30 52 42

Fonte: CDN Aprile 2010

In conclusione, bisogna essere molto attenti quandoguardiamo l'attendibilità di un dato. I tori genomici nonhanno l'attendibilità di un toro provato, per lo meno con lemetodologie e le informazioni disponibili oggi.

L'utilizzo o meno dei tori genomici da parte di ogni singoloallevamento dipende principalmente dall'obiettivo che l'all-evamento si pone.

Per gli allevamenti che vogliono fare degli accoppiamential fine di fornire dei potenziali riproduttori per la I.A., un50% d'accoppiamenti fatti con i principali tori genomici,potrebbe essere una cifra giusta, attualmente alcuni centridi I.A. usano circa il 60% di tori genomici nei loro accop-piamenti come padri di toro.

Invece, per un allevamento classico, orientato alla pro-duzione di latte, sicuramente una buona strategia è quelladi non usare più di un 15%-20% di tori genomici, cambian-do spesso i tori per ridurre il rischio di avere tante figlie diun solo riproduttore.

Per tutti quelli interessati ad incorporare la genomica nellastrategia genetica aziendale, Semex mette a vostra dispo-sizione il programma GENOMAX con una selezione dialcuni dei tori con un dato genomico più interessanti delmercato. Contattate il vostro rappresentante Semex per val-utare come il programma GENOMAX può aiutarvi a rag-giungere i vostri obiettivi.

11LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Attendibilità (%)

Genetica

I nos t ri tori cont inuano a rimanere invet ta alle clas s ifiche: i comment i di M ike W es t

12 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

M ike West, uno dei sire analyst più noti in Canada ha preparato per noi una relazione aggior-nata sull’evoluzione dei tori che vengono utilizzati maggiormente negli ultimi tempi. Si trat-ta di tori che cominciano ad avere già figlie in terza lattazione, le cui manze si distinguono

negli allevamenti e quindi tori che dopo diverse valutazioni, continuano ad avere prove di spessore, conun apporto genetico che senza dubbio sarà apprezzato dai nostri clienti.

Alcuni si distinguono per le prove equilibrate con un’eccellente combinazione di produzione e tipo, altriper i buoni caratteri di salute e vita produttiva degna di nota o l’eccellente conformazione… cionono-stante, hanno tutti una caratteristica in comune: si distinguono come i migliori della razza. Le valutazio-ni di Mike confermano infatti tutto ciò.

Crackholm FeverUn toro che lascerà il segnonella razza Holstein.

Man mano che entrano nella terza lattazione, le figliehanno uno sviluppo spettacolare, con una maggiorequalità e una migliore struttura dairy. Fever garantiscevacche alte e lunghe, con stile, che si distinguono inbreve tempo dalle altre vacche in allevamento.

È un altro toro eccellente per migliorare arti e piedi eil sistema mammario, che si mantengono poi partodopo parto. Con unamammella di qualità ebuoni attacchi, leFever sono vacchedalla produzionemedia e con un’eleva-

ta vita produttiva, fra le più alte della razza. Sono ani-mali senza problemi, che partoriscono bene, s’ingravi-dano facilmente e che sono quindi redditizie per tuttiquesti motivi. Alcune delle migliori manze del Canadasono figlie di Fever, senza dubbio figurano fra lemanze che si distinguono nelle fiere e il suo impattosulla razza si noterà molto presto.

Si consiglia di usare Fever su vacche di qualità, dairye con testa e collo solidi. È un toro che migliora moltola mammella, la forza lombare, la struttura della grop-pa e gli arti e piedi delle vacche che ne hanno biso-gno. Da usare sulle figlie di Denzel, Toystory,September Storm, Final Cut e Spirte.

Ckrackholm Fever

Genetica

13LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Gillette JORDANUno dei migliori tori di questarazza per la combinazione diarti e piedi e sistema mammario.

Produce il tipo di vacche che tutti noi allevatori amia-mo mungere, vacche dairy, di dimensioni medie, conuna buona conformazione e senza problemi. Unadelle cose più evidenti nelle Jordan è come maturanofra la prima e la seconda lattazione e adesso passan-do alla terza. Queste vacche presentano migliora-menti nell’anteriore e nella profondità, diventandovacche adulte più bilanciate e complete. Hanno moltaqualità nella mammella e ottimi attacchi, uniti allaforma del tallone, all’angolo del piede e alla posizio-ne degli arti, tutti davvero notevoli e senza dubbio frai migliori della razza.

Nella maggior parte delle aziende in cui Jordan èstato usato estensivamente, le manze si distinguonoper la loro qualità e la loro ottima forma. Vale inoltrela pena sottolineare i caratteri di salute, il fatto chesono vacche con poche cellule somatiche e un’eleva-ta vita produttiva. Senza dubbio Jordan è un toro com-pleto per gli allevatori che ricercano un’elevata produ-zione con vacche con buona conformazione e conpochi problemi.

Si consiglia di usare Jordan su vacche forti che hannobisogno di migliorare arti e piedi e mammella. Unbuon incrocio è con le figlie di Dolman, Baxter, FinalCut, Bolton, Mr Burns, Shottle, Spirte, SeptemberStorm.

Gil lette WindbrookSenza dubbio uno dei tori più com-pleti della razza.

Windbrook soddisfa i criteri di selezione di qualsiasiallevatore: già in primo parto le sue figlie sono vaccheche si distinguono per l’elevata produzione, il tipomolto buono e l’alta redditività. In seconda lattazionemigliorano ulteriormente, producono di più e diventa-no vacche migliori.

È uno dei tori più coerenti degli ultimi anni. Le figliecontinuano a confermare le prove iniziali di questotoro e hanno attacchi posteriori notevoli a livello dialtezza e larghezza. La combinazione di tipo e svilup-po con il secondo parto e l’elevata produzione rendo-no le Windbrook non solo le vacche più notevoli degliallevamenti in cui si trovano, ma anche le più redditi-zie.

Windbrook funzionerà meglio nelle vacche angolosecon una buona qualità ossea. La parte migliore diquesto toro sono gli attacchi posteriori e la larghezzadella groppa, per cui andrà bene usarlo sulle figlie diFrosty, Final Cut, Mr Burns, September Storm, Talent,Goldwyn e Buckeye.

Rocsel Jordan Margot MB-87 3a

Dualane Windbrook Cierra MB-86 2a

Genetica

14 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Comestar LauthoritySi colloca fra i migliori.

Di recente alcuni gruppi internazionali di allevatori sisono recati nella parte occidentale del Canada avedere le figlie dei nostri tori. Tutti commentano che laparte migliore del viaggio sono state le figlie diLauthority: sono vacche con eccellenti qualità, struttu-ra dairy e statura. Hanno arti e piedi molto buoni, otti-mi attacchi della mammella, notevoli in seconda latta-zione. Senza dubbio, considerando il suo pedigree,sarà un toro che garantirà una buona mammella.

Le manze di Lauthority contribuiscono a creare fiduciain questo toro, poiché si distinguono dalle altre, sonofacilmente individuabili in allevamento, hanno moltostile e struttura e arti e piedi eccellenti. Alcune dellemigliori manze del Paese sono Lauthority e quando sivede la mammella delle figlie di secondo parto, ci sirende conto di quanto siano grandi le possibilitàquando si usa un grande toro.

Si consiglia di usare Lauthority preferibilmente su vac-che con un buon anteriore e con una buona altezzadell’attacco posteriore. Quando lo si usa, garantisceuna maggior statura, migliora l’attacco anteriore, laprofondità del costato e la qualità in generale. Dausare sulle figlie di Dolman, Bolton, Howie, Mr Burn eToystory.

Pine- Tree SidPochissimi tori hanno creatocosì tanto interesse ed entu-siasmo fra gli allevatoriamanti del tipo.

Le figlie di Sid di primo parto erano già vacche che sidistinguevano per la loro armonia e la fantasticamammella. Ciononostante, man mano che passano inseconda lattazione, le sue figlie continuano a esserealtrettanto bilanciate e con la stessa mammella, mamigliorano a livello di qualità, angolarità e forza dalatte. Si sviluppano quindi seguendo il modernomodello di vacche di qualità, angolose e con un eccel-lente sistema mammario.

Le manze di Sid sono come le vacche in lattazione: sinotano, sono bilanciate e corrette e si può già vedereche questo toro produrrà ottimi animali. Si consiglia di usare Sid su vacche con una buona pro-duzione e buoni arti e piedi in generale. Migliora iltipo e il sistema mammario, pertanto possiamo usarlopreferibilmente sulle figlie di Buckeye, Baxter,Goldwyn, Spirte, Shottle e Talent.

Valrick Sid Mironde MB-89 3a

Winall Wildly Lauthority MB-85 3a

A Caraglio, ai piedi delle Alpi in provincia di Cuneotroviamo l’allevamento Muri Holstein. Ad accoglierciMario con le figlie Claudia e Stefania che insiemegestiscono l’azienda.

DD: Come nasce l’allevamento Muri Holstein?R: Era il 1977. Io, Mario, e mio fratello Franco acquistam-mo 35 Holstein nel pavese e in questo gruppo c’erano 4animali importati dal Canada. Già nel 1978 abbiamocostruito una stalla a stabulazione libera andando a 60animali. Poi siamo cresciuti gradualmente nel tempo e nel1992 una nuova parte di stalla è stata costruita.Attualmente mungiamo 250 capi e i nostri 100 ettari di ter-reno sono destinati a produrre foraggi e cereali interamen-te destinati all’alimentazione del bestiame.Nel 1998 abbiamo acquisito un’azienda qui vicino cheoggi è gestita da Franco e suo figlio Ivan in cui alleviamo250 bufale, conosciuta oggi con il nome di AllevamentoMoris.D: Quali cambiamenti avete dovuto affrontare in que-sti anni di continua crescita?R: Sicuramente abbiamo dovuto migliorare la nostra capa-cità di gestire l’allevamento nel suo complesso e ancoraoggi riteniamo questo aspetto fondamentale per ottenererisultati soddisfacenti, con particolare riferimento al benes-sere della mandria. Oggi grazie a sistemi di controllo comeAfimilk anche la gestione riproduttiva della mandria è sottocontrollo. Attualmente produciamo 38.6 l di latte al3,86% grasso e 3,24 % di proteina con Css intorno a170000. La nostra media di allevamento è circa 126Q/capo.

D: A livello genetico che tipo di scelte effettuate?R: Siamo sempre stati fautori dell’accoppiamento bilancia-to e abbiamo cercato di utilizzare tori che unissero ottimiindici morfologici ,soprattutto nella mammella e negli arti,a buoni indici produttivi. Tori come Complite, Prelude eRudolph hanno creato ottime famiglie nel nostro alleva-mento. Oggi utilizziamo tori come Lautority, Mural,Windbrook, Jordan, Doberman, Levi, Artes e alcuni giova-ni tori genomici. Dal nostro lavoro e grazie anche a Semexoggi abbiamo in casa una importante famiglia che ha isuoi animali di punta in Muri Planet Popsy e Muri PlanetPepsy che hanno indici in GLPI di 3283 e 2933 (GTPI 2560E 2230) e sono tra i più alti in Europa. Provengono da unaprofonda famiglia che attraverso Bolton, Mtoto,Eddie,Storm arrivano ad una Complite che può definirsi lacapostipite e che ha trasmesso alle generazioni successiveanche solidi indici gestionali oltre che produttivi. Con que-sti animali abbiamo contratti con Semex per maschi con

Numero Uno e Supersonic due giovani torigenomici.

D: Qual è allora il vostro approccio con lagenomica?R: Crediamo possa essere un mezzo efficace perindividuare individui in grado di trasmetterecaratteri morfologici, produttivi e funzionalimigliorativi per la razza. Nello stesso tempo peròutilizziamo una percentuale ridotta di tori geno-mici , indirizzando questi ultimi ad accoppiamen-ti particolari su vacche di interesse per i centrigenetici, poiché la variabilità del dato oggi èancora alta e la genetica ci insegna che permigliorare un carattere ci vuole attendibilità del99 %!

GRAZIE E BUON LAVORO ALLA MURIHOLSTEIN!!

M UR I HO LSTEIN :Allevare vacche bilanciateper produrre con profitto

Claudia Moris iasco, Mario Moris iasco, RobertoPautasso e Stefania Moris iasco, della Muri Holste in

Fra Amici

15LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

MURI BOLTON NUTELLA EX90

Q uando usiamo un toro nella nostra azienda,uno dei punti che ci preoccupa di più è l’atten-dibilità. Vogliamo che fra tre anni le primipare

che mungeremo siano veramente come le abbiamo pensa-te quando abbiamo fecondato la madre.

La valutazione genetica italiani di dicembre ha evidenziato,ancora una volta, quanto siano affidabili i tori Semex configlie in produzione in Italia, in fatti i risultati ottenuti sonoveramente eccezionali.

Se mettiamo in classifica per PFT i tori di second crop pro-vati in Italia, con attendibilità superiore al 95 % e con rankminimo 98 troviamo oggi ventisei riproduttori e di questiben sette sono tori Semex, un 27% del totale.

Semex stacca tutti gli altri centri, il secondo centro in que-sta classifica ha 4 tori, quasi la metà dei tori Semex.

Ma non solo in quantità la Semex dimostra la sua affidabi-lità. Se guardiamo solo i tori di questo gruppo nel rank 99troviamo dodici tori di cui tre, un 25%, sono sempre toriSemex. Di nuovo il centro con più tori anche in questogruppo.

Se noi andiamo a vedere dove sono oggi nella classificacanadese per LPI gli stessi tori Semex presenti in questaclassifica per PFT, ci accorgiamo che i tre tori rank 99 sonoancora oggi nel TOP 100 per LPI.

Questo risultato non è conseguenza della fortuna. I pro-grammi di raccolta dati in Canada sono molto efficienti eimposti dagli allevatori. La Holstein Canada gestisce la rac-colta dei dati e la CDN elabora questi dati in modo indi-pendente. Infatti, col Test Day Model, la Holstein Canadaraccoglie una quantità incredibile di dati di diverse lattazio-ni per ogni toro.

Prendiamo come esempio Gillette Jordan. Jordan ha avutoil suo primo dato ad Agosto 2010 e nel dicembre 2011 hagià 2.882 controlli produttivi registrati, alcuni anche diterze lattazioni. Ma se prendiamo anche i dati gestionali cistupisce la quantità dei dati raccolti. Sempre per Jordan,oggi la CDN ha informazione di 8.679 parti in 3.069 alle-vamenti. Di questi, sappiamo che 3.321 parti sono dimanze e che nel 92% dei parti le manze hanno partorito dasole o con un piccolo aiuto. Dato molto positivo se pensia-mo che la media di razza è dell’ 86% per i parti dellemanze.

PPer tutti questi motiv i vi consigl iamo di sceglierei tori in base al loro indice in origine. Le figliesono nel paese d’origine, i dati vengono aggior-nano lì e questo ci da la totale sicurezza nel lascelta di un riprodut tore sul la base dei suoi indi-ci genetici .

Per questo motivo la Semex vi presenta i torinel loro dato originale, per LPI se sono

provat i in Canada e per TPI se sonoprovati in America.

Rapporto

16 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

ROCSEL JORDAN MARGOT MB-86 2a1ª Lat tazione

ROCSEL JORDAN MARGOT MB-87 3a2ª Lat tazione

Tori Semex di s econd crop,la garanzia del s ucces s o Da Jose Alfonso Ahedo,

Direttore SEMEX ITALIA

Panorama

17LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

S e analizziamo i dati delle inseminazioni in Italia nel2011* troviamo che quasi mezzo milione di insemina-

zioni registrate corrispondono a tori giovani (sia a provache in attesa), che rappresenta il 23% del totale delle inse-minazioni artificiali registrate. Questo dato non è omoge-neo per tutto il territorio nazionale e in alcune regioni, laregistrazione di inseminazioni di tori in prova arriva a supe-rare il 40% di tutte le inseminazioni registrate.

La crisi economica sta spingendo gli allevatori a risparmia-re in ognuna delle voci di spesa aziendali, ma a volte sideve fare bene i conti, perché il risparmio X può risultareveramente costoso.

Come tutti sappiamo ci sono vari pilastri per l’economia diun’azienda agricola, che se non vanno bene, non funzionaniente sopratutto in questi tempi.

Chiaramente il pilastro fondamentale è la produzione dilatte, se non produciamo, non fatturiamo. La riproduzione,se non funziona, ci costringe ad arrivare al punto in cuinelle lattazioni, le vacche mangiano più di quanto produ-cono. Le cellule somatiche ci evitano problemi di mastite,di produzione e costi di medicamenti. La facilità al parto,perché se la vacca partorisce male, non c’è più latte e tuttosi trasforma in problemi.

Quando inseminiamo una vacca si deve pensare che in treanni la figlia di questa verrà in sala di mungitura, e dob-biamo cercare che sia un animale con tutte le garanzie.Perché i tori ci offrano determinate garanzie, e anche senon possono essere tutte, i tori che usiamo devono averedati, figlie controllate, partorite, in stato di gravidan-za.......... Senza informazione, senza dati, può esseremessa a rischio una parte della nostra azienda.

I vantaggi del l’ut il izzo di tori in prova:

• Il costo della dosi è molto basso, di 1 o 3 euro, anchegratuito.

Rischi dell ’uti li zzo di tori in prova:

• I tori giovani non hanno dati sulla fertilità del toro equindi si potrebbe utilizzare un toro di bassa fertilitàcon le gravi conseguenze che ha. La prima cosa chetutti vogliamo è avere la vacca gravida, perché ognigiorno aperto ci costa 6 € **. Pertanto, in ogni calo-re si possono buttare 126 € se il toro che usiamo nonè fertile.

• Non hanno dati di cellule somatiche e senza datipotremmo usare tori con cellule alte senza saperloaspetto che, senza un accoppiamento corretto, puòdarci più avanti problemi di mastite e quindi di reddi-tività.

• Non hanno dati di facilità al parto e questo è un pro-blema quando viene utilizzato in manze perché leconseguenze di un parto difficile, influiscono diretta-mente sulla redditività della lattazione.

Dei rischi che si corrono quando si utilizza tori in prova nonparlerò. La perdita di opportunità quando si usano tori pro-vati, il progresso genetico della produzione e della redditi-vità, anche se questo è un dato di fatto che, se non si svi-luppa quotidianamente come i tre punti indicati, farà la dif-ferenza nella futura economia della fattoria.

Non c’è dubbio che l’uso di tori in prova è fondamentaleper progredire nello sviluppo genetico di test genetici per-ché sempre avremo bisogno di provare i tori per avereGARANZIE X nell’uso di tori provati. Tuttavia, estenderel’uso di questi come strategia genetica totale può generarefastidiosi problemi in futuro. Il costo del seme rappresentatra 1% e 2% dei costi totali di un’ azienda. Il risparmio nonè lì.

Utili zz i tori provati che le garant iscano risultati.Oggi ci sono tori molto economici nel mercatocon garanzia di al ta fertili tà del seme, poche cel-lule, MOLTA faci lità di parto e vacche senza pro-blemi, senza necessità di mettere a rischio il futu-ro del la Sua az ienda.

* I dati ANAFI con inseminazioni registrate fino a novem-bre 2011

** Studio condotto dall’ Università di Cornell nel 2011

L’USO MASSIVO DEI TORI IN PROVANON È ECONOMICO

Panorama

D i recente la rivista Holstein International ha pubblica-to un elenco delle vacche viventi con i migliori pun-

teggi a livello mondiale, da cui possiamo estrarre datisignificativi sulla qualità della nostra genetica: delle 32vacche con i migliori punteggi in ogni Paese, 22 sono figliedi tori Semex e 7 di queste con 97 punti.

Una vacca con un buon punteggio è una vacca con mag-giori possibilità di avere una produzione più efficiente e perun maggior numero di anni, rispetto a vacche con punteg-gi più bassi. Questo non significa né più né meno che tuttele vacche debbano essere Eccellenti. Ciononostante, biso-gna prendere coscienza del fatto che una vacca con menodi 80 punti avrà più problemi che non le permettono diraggiungere i livelli minimi di efficienza richiesti in ogniallevamento, perché dovrà lavorare molto e in sala di mun-gitura, dovremo lavorare molto per posizionare il macchi-nario correttamente per mungerla. È vero che le vacchecon una buona conformazione devono comunque ripro-dursi correttamente, avere poche cellule somatiche e inquesto modo, essere redditizie nel corso degli anni, ma apriori, le opportunità saranno maggiori.

La nuova campionessa per produzione in Canada è unafiglia di FBI, Lil lesdale FBI Charmed EX92, che a 4anni, in 305 giorni, ha prodotto 214,98 quintali di lattecon il 5,9% di grasso e il 3,1% di proteine, ossia, oltre 70chili di latte al giorno. Con i tori Semex, la conformazio-ne ci aiuta a ricercare la reddit ivi tà ott imale.

I n un’altra rivista americana compaiono le Goldwyn coni migliori punteggi degli Stati Uniti. Nonostante sia

ancora un toro giovane senza figlie con molti parti, ha giàraggiunto le 50 figlie classificate con oltre 92 punti, 8 dellequali EX93, 5 EX94 e una EX95. Di certo, nei prossimi anni,ne vedremo più di una con 96 e 97 punti.

In un altro elenco dell’Associazione Holstein USA compa-iono 37 figlie di Goldwyn che hanno prodotto oltre 181,81quintali di latte in una lattazione di 365 giorni, quasi tuttedi primo e secondo parto. In testa alla classifica c’è True-Blue Goldwyn 1571 EX91 con 230,95 quintali di latte e lasua sorella piena EX92, la segue di pochissimo. Fra queste 37 figlie di Goldwyn figurano 13 EX, una dellequali EX94, 22 MB e solo 2BB.

18 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

IL 69% DELLE VACCHE CON I MIGLIORIPUNTEGGI A LIVELLO MONDIALE È SEMEX

LA STORIA DI GOLDWYN CONTINUAA MACINARE RECORD.

Salem Goldwyn Theresa 09 EX943.5 a- 365 d- 18.525 Kg- 4.1% G-3.0%P

GoldenFlo Lheros Bubble Gum EX -96

Winte rbay Goldwyn Lotto EX95

19LA GAZZETTA DI SEMEX Nº9 Febbraio 2012

Panorama

R icordo che correva l’anno 1975 quando una figlia diRosafé Citation R importata dal Canada, chiamata

Shorelea Citation Constance, diventò la prima vaccaEccellente classificata a La Travesia. È stato motivo di gran-di celebrazioni: arrivare ad avere una vacca così corretta,così vicina alla vacca ideale, raggiungere l’obiettivo di chialleva per selezione, sono ragioni più che sufficienti daricordare sempre.

A distanza di 37 anni sono successe molte cose nel setto-re. L’allevamento delle Holstein è cambiato completamen-te sotto tutti i punti di vista, dalle dimensioni delle aziendee la gestione al rendimento delle vacche, con allevamentisempre più focalizzati sull’efficienza. Ciononostante, alcu-ne cose sono rimaste le stesse: per esempio, la sensazionedi orgoglio quando un classificatore decreta che alcunedelle nostre vacche sono Eccellenti, la soddisfazione per unbuon lavoro di selezione.

Senza dubbio ogni Paese è una realtà a sé a livello di alle-vamento, con circostanze diverse, costi di produzione eobiettivi differenti. In funzione di ciò cambiano i modellieconomici, con alcune aziende ancora focalizzate sullaselezione e altre che si espandono, perché hanno obiettividiversi o perché li hanno dovuti modificare, in una logicadi pragmatismo e ricerca dell’efficienza.

In Canada si continua ad avere un eccellente prezzo dellatte, di circa 55 centesimi di euro, con un sistema basatosulle quote latte che dipende dall’andamento del consumo:se il consumo diminuisce, l’allevatore deve produrremeno e se il consumo sale, l’allevatore può

produrre di più. Il prezzo della quota latte ha un valore ele-vatissimo e quello che in passato era più unico che raro –vedere vacche nelle cuccette – è diventato ora il sistema piùdiffuso, al punto tale che in province come l’Ontario, cisono più vacche nelle cuccette che in stabulazione fissa. Gliobiettivi e le dimensioni degli allevamenti sono in costantecambiamento ovunque a livello mondiale.

Ciononostante, ci sono ancora gli allevatori tradizionaliche ricercano l’eccellenza, giorno dopo giorno, selezio-nando il meglio del meglio e un buon esempio di ciò èQuali ty Holsteins. Quality non ha certo bisogno di pre-sentazioni, numerosissimi appassionati di Holstein cono-scono i suoi meriti e la sua storia. Tuttavia, l’anno scorsohanno ottenuto qualcosa d’incredibile: 6 figlie della famo-sa Campionessa della Royal e tre volte All Canadian,Quali ty B C Frant isco EX96-3E-16*, zono state classi-ficate Eccellenti lo stesso giorno e 5 di loro per la primavolta: tre figlie di Goldwyn, una Morty, una Outside e unaBlitz. Oltre a queste, ha altre 4 figlie Eccellenti, il che portaa 10 EX e 3 maschi EX.

Come se non bastasse, una delle sue figlie, Qual ityGibson Finsco EX95-3E-3*, ha le prime 4 figlie clas-sificate con 89 punti, 3 Goldwyn e 1 Final Cut. Tre di que-ste hanno vinto il premio Breeder’s Herd della Royal nel2010, che ha portato poi all’All-Canadian Breeder’s Herd.E come se anche ciò non bastasse, una di queste sorelle,Quali ty Goldwyn Flansco MB89 (Nom. All CanadianSr.2), nella nuova era del genoma, è la n. 5 per tipo inCanada, con GLPI +2.162 e +18 per tipo nel genomadiretto o DGV.

Evidentemente, possiamo dire chealla Quality si

raggiunge l’eccellenza …

QUALITY HOLSTEINS:RAGGIUNGE L’ECCELLENZA

Quality Gibson Finsco EX -95-3E-3*

Quality Goldwyn Flansco MB-89