Invecchiamento e Sport
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PANATHLON SOROPTIMIST UNIONE NAZIONALE BASSANO BASSANO VETERANI DELLO SPORT
Convegno“INVECCHIAMENTO E
SPORT”
Bassano del Grappa26 ottobre 2012
Invecchiamento e Sport
L’attività fisica per i “diversamente giovani”
COME RALLENTARE I PROCESSI FISIOLOGICIDELL’INVECCHIAMENTO
Dr.ssa Birgit RastetterSpecialista in Medicina dello Sport
Le tre età dell’uomo (1502) - Giorgione
Le tre età della donna (1905) – Gustav Klimt
La popolazione anziana è in crescita, soprattutto nei paesi più sviluppati, grazie alle migliorate condizioni di vita
Le proiezioni demografiche dell’OMS prevedono che nel 2050 una persona su cinque (nel mondo) avrà più di 65 anni
Già oggi (2012) in Italia si raggiunge questa percentuale
L’aspettativa di vita in Italia (dati ISTAT) è: - 79,4 anni per gli uomini
- 84,5 anni per le donne
Dopo il Giappone, l’Italia è la nazione al mondo con la popolazione più longeva
Classificazione funzionale degli anzianianziani GIOVANI 65-74 anni
si assiste a volte ad un modesto aumento dell’attività fisica in relazione alla maggiore disponibilità di tempo libero risultante dal pensionamento
anziani MEDI 75-84 anni
molti anziani possono sviluppare diverse disabilità fisiche
anziani VECCHI più di 85 anni
la maggior parte degli anziani perde l’autosufficienza
Quando si parla di invecchiamento, non ci si riferisce solo all’avanzare dell’età cronologica, ma ai cambiamenti organici, cognitivi ed emotivi ad esso correlati.
Non è facile definire quali di queste modificazioni sono normali e quali sono invece patologiche
Invecchiamento
Fattori condizionanti l’invecchiamento
I cambiamenti correlati al progredire dell’età variano da individuo a individuo per vari fattori:
- fattori genetici (non modificabili)- fattori ambientali (modificabili) - alimentazione - stile di vita - esposizione a sostanze nocive
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
MASSA MUSCOLARECon l’invecchiamento si assiste ad una
diminuzione quantitativa e qualitativa della massa muscolare
MASSA MUSCOLAREdiminuzione quantitativa della massa muscolare:Raggiunto il picco alla III-IV decade di vita, la
massa muscolare progressivamente diminuisce, soprattutto agli arti inferiori.
La massa muscolare decresce di una media del 50% tra i 20 e i 90 anni
MASSA MUSCOLAREdiminuzione qualitativa della massa muscolare
Si ha una perdita dell’efficienza dei meccanismi: - neuromuscolari ( progressiva denervazione ) - bioenergetici ( riduzione del glicogeno e ATP ) - enzimatici
MASSA MUSCOLAREL’attività fisica regolare determina:Aumento del tono muscolareAumento della massa muscolare, con
conseguente miglioramento della forza, della velocità e della resistenza
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
FUNZIONE CARDIOVASCOLARE
Con l’invecchiamento si assiste a: Diminuzione della capacità
contrattile del miocardioMaggiore rigidità vascolarePossibili calcificazioni valvolariMinore sensibilità cardiaca agli
stimoli adrenergiciRiduzione della frequenza cardiaca
massimale
La frequenza cardiaca massimale (teorica) si ricava con la formula:
220 – età del soggetto
Al di sopra dei 65 anni c’è un’ampia variabilità individuale e nei soggetti fisicamente attivi la frequenza massimale può risultare superiore a quella teorica
FUNZIONE CARDIOVASCOLARE
FUNZIONE CARDIOVASCOLARE
L’attività fisica regolare determina:Aumento della gittata sistolicaAumento della portata cardiacaAumento dei capillari cardiaci e muscolariRiduzione della frequenza cardiaca a riposoRiduzione del tempo di recupero dopo lo sforzo
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
Con l’invecchiamento si assiste a:Riduzione della massima frequenza
respiratoria, della ventilazione minuto e della capacità di diffusione dell’ossigeno
Minore elasticità del tessuto polmonareMaggiore rigidità di tutte le componenti
della gabbia toracica
FUNZIONE RESPIRATORIA
Come conseguenza di queste modificazioni si ha un calo dell’utilizzo
dell’ossigeno
FUNZIONE RESPIRATORIA
L’attività fisica regolare determina:Potenziamento del diaframma e degli altri
muscoli respiratoriDiminuzione della frequenza respiratoria (gli atti
respiratori sono più profondi)Aumento della capacità vitale
FUNZIONE RESPIRATORIA
Come conseguenza di queste modificazioni si ha un miglioramento dell’utilizzo dell’ossigeno
FUNZIONE RESPIRATORIA
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
TESSUTO OSSEO
Con l’invecchiamento si assiste a:Progressivo impoverimento del contenuto di
calcio e della matrice organica delle ossa.Questa situazione (“osteoporosi”) ha una
maggiore incidenza e gravità nel sesso femminile, soprattutto per i diversi profili ormonali ed ha una brusca accelerazione nel periodo della menopausa
TESSUTO OSSEOL’attività fisica regolare determina:- Un aumento del picco di massa ossea- Un rallentamento della progressione della
perdita di massa ossea
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
COMPOSIZIONE CORPOREA
Con l’invecchiamento si assiste a:Diminuzione della percentuale di massa magraAumento della percentuale di massa grassa, che
tende ad accumularsi selettivamente nelle regioni centrali del tronco, specialmente nel compartimento intra-addominale.
un’attività fisica regolare determina:Stimolazione del metabolismoMaggiore conservazione della massa magraMinore accumulo di massa grassa
COMPOSIZIONE CORPOREA
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
FLESSIBILITA’Flessibilità è un termine generico che indica
l’ampiezza del movimento (ROM: Range Of Motion) di una singola o multipla articolazione.
Con l’invecchiamento si assiste a:
Diminuzione della flessibilità con conseguente riduzione del ROM articolare
Ciò è dovuto al deterioramento della qualità del collagene peri-articolare, all’ipotrofia muscolare e alla frequente presenza di dolore articolare legato a fenomeni degenerativi della cartilagine articolare.
FLESSIBILITA’
L’attività fisica regolare determina:
- un miglioramento dell’efficacia muscolare e tendinea ed un mantenimento della flessibilità articolare, rendendo il movimento più fluido e funzionale
FLESSIBILITA’
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
STABILITA’ POSTURALEIl termine di stabilità posturale definisce la
capacità di mantenere con sicurezza una determinata posizione, statica o dinamica.
STABILITA’ POSTURALE Con l’invecchiamento si assiste ad una
diminuzione della stabilità posturale, a partire dai 60 anni; ciò è un importante fattore che contribuisce al rischio di cadute nell’anziano.
STABILITA’ POSTURALEun’attività fisica regolare determina:- Un miglior controllo della coordinazione motoria- Un miglioramento della stabilità posturale- Una conseguente riduzione del rischio di cadute
PARAMETRI DI EFFICIENZA FISICA COINVOLTI
NELL’INVECCHIAMENTOMassa e forza muscolare
Funzione cardiovascolare
Funzione respiratoria
Tessuto osseo
Composizione corporea
Flessibilità
Stabilità posturale
Funzioni cerebrali
FUNZIONI CEREBRALI
Con l’invecchiamento si assiste a:Declino delle capacità cognitiveRallentamento dei processi mentaliRiduzione dell’attenzione selettiva e della
memoria recente
FUNZIONI CEREBRALIun’attività fisica regolare determina:un miglioramento delle capacità intellettive
(concentrazione, tempi di reazione, autocontrollo)un effetto protettivo nei confronti della comparsa
di malattie neurologiche degenerative (Alzheimer) un miglioramento del tono dell’umore
ALCUNI RECORD DI ATLETICA
IN RELAZIONE ALL’ETA’
100 metri piani
PRIMA ETA’ ANZIANA (65-75) si assiste a volte ad un modesto aumento dell’attività fisica in relazione alla maggiore disponibilità di tempo libero risultante dal pensionamento.MEDIA ETA’ ANZIANA (75-85) molti anziani hanno sviluppato diverse disabilità fisiche.AVANZATA ETA’ ANZIANA (>85) la maggior parte diventa totalmente dipendente
10.000 metri piani
SALTO IN ALTO
RECORD OLIMPIADIHiroshi Hoketsu, giapponese di 71 anni, che ha
gareggiato nella disciplina equitazione dressage, è stato l’atleta più anziano dei Giochi Olimpici di Londra 2012
RECORD OLIMPIADIIan Miller, cavaliere di 65 anni, a Londra 2012 era
alla sua decima partecipazione olimpica. Il record assoluto, per anzianità, spetta al tiratore
svedese Oscar Gomer Swahn, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Stoccolma nel 1912 all’età di 64 anni, che vinse poi la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Anversa nel 1920 (all’età di 72 anni).
Come invecchiare beneRallentare il più possibile il processo di
degrado psico-fisico che inevitabilmente, ma
con ritmi strettamente legati allo stile di vita,
si accompagna al progredire dell’età.
Sviluppare o mantenere uno stile di vita attivo che solleciti regolarmente:
il sistema cardiocircolatorioi grandi gruppi muscolarile articolazionii meccanismi di controllo e di apprendimento motorio
Come invecchiare bene
QUANTITA’ e QUALITA’ DELL’ESERCIZIO FISICO
Fitness cardiovascolare
Frequenza 3-5 volte alla settimanaIntensità 55-65% --> 80% FC maxTipo di attività continua e regolareDurata 20’-60’ esercizio continuo o intermittente (almeno 10’ ogni volta) minore intensità e maggiore durata (nei principianti)
Fitness cardiovascolare❖Attività all’aperto: camminata, corsa,
bicicletta, nuoto, sci di fondo.❖Attività in palestra: esercizi coordinativi,
danze, ginnastica aerobica a basso impatto, circuiti con esercitazioni diversificate a bassa intensità.
❖Attività in piscina: nuoto, ginnastica in acqua (bassa o alta), aquagym.
❖Attività con macchine: tappeto rotante, cyclette, stepper, vogatore.
QUANTITA’ e QUALITA’ DELL’ESERCIZIO FISICO
Forza e resistenza muscolare
Frequenza 2-3 volte alla settimanaIntensità 55-65% --> 80% FC maxTipo di attività esercizi a corpo libero o con carichi ben calibratiDurata 8-12 ripetizioni 2-3 serie di 10-12 esercizi
Forza e resistenza muscolare
❖Attività all’aperto: correre, andare in bicicletta, praticare ginnastica aerobica a basso impatto, fare le scale, camminare in salita, portare oggetti (la spesa).
❖Attività casalinghe: alzarsi dalla sedia‚ dalla poltrona‚ dal letto, fare le scale, fare esercizi di semipiegamento degli arti inferiori senza appoggio delle mani (o con appoggio limitato a garantire la sicurezza).
❖Attività con macchine: tappeto rotante, stepper cyclette
FASI DELL’ESERCIZIOOgni seduta di allenamento deve comprendere : 1) Fase di riscaldamento e stretching (10 minuti)2) Fase di esercizio (da 20 a 60 minuti)3) Fase di defaticamento (graduale riduzione
dell’intensità) e stretching (10 minuti)
CamminataGià Ippocrate 2400 anni fa dichiarava :
“Camminare è la migliore medicina”E’ ideale per iniziare una vita più salutare e più attiva
CamminataÈ il movimento più naturale per l’uomoPraticabile per tutti, in qualsiasi stagioneNon richiede attrezzature particolari, solo un
paio di scarpe idonee Basso rischio di infortuniBen adattabile alle proprie condizioni fisiche
personali
Programma di allenamento
1^- 4^ settimana: 15-20 min 50–60% Fcmax5^- 8^ settimana: 20-30 min 55–60% Fcmax9^- 12^ settimana: 30-45 min 60–70% Fcmax
Una buona regola per valutare l’intensità: bisogna riuscire a conversare senza sentire la mancanza di respiro
DIABETE E SPORTProblematiche nei soggetti diabetici che praticano
attività sportiva:Pazienti con fattori di rischio multipli
(cardiovascolari, neurologici)Rischio di acidosi e di ipoglicemia se in terapia
farmacologicaParticolare predisposizione alle lesioni a carico
dei piedi
DIABETE E SPORTBenefici dell’attività fisica nel diabetico:Miglioramento del controllo glicemico e della
sensibilità all’insulinaPrevenzione e rallentamento dello sviluppo di
complicanze micro- e macro-angiopatichePossibile riduzione o mancata indicazione alla
terapia farmacologica
DIABETE E SPORTLe donne diabetiche che hanno dedicato almeno
4 ore settimanali all’attività fisica moderata o intensa hanno dimostrato una riduzione di patologia cardiovascolare totale del 40% circa.
La stessa riduzione è stata osservata per le coronaropatie e gli ictus cerebrali.
DIABETE E SPORTRaccomandazioni :Attività aerobica di intensità moderata (al 60-70
% della Fc max) almeno a giorni alterniEvitare attività anaerobiche e attività a rischio
(subacquea, sport motoristici, volo)Indossare calzature adeguate e prestare
particolare attenzione alla cura dei piediPortare con se liquidi e snack a base di zuccheri
a rapido assorbimento
OBESITA’ E SPORTProblematiche nei soggetti obesi:Sovraccarico su ossa e articolazioniForte tendenza alla sedentarietàFrequente associazione con altri fattori di rischio - ipertensione - diabete - dislipidemia
OBESITA’ E SPORT
Benefici dell’attività fisica negli obesi:Calo ponderaleDiminuzione del colesterolo LDL e dei trigliceridiAumento del colesterolo HDL
OBESITA’ E SPORTRaccomandazioni:Privilegiare attività in scarico: in acqua,
bicicletta, evitare la corsaNella fase iniziale di un programma di attività
fisica può anche mancare un importante calo di peso, per la sostituzione di massa grassa con massa muscolare
L’attività fisica deve diventare un’abitudine anche una volta raggiunta la perdita di peso
OBESITA’ E SPORTsoggetti che associano la dieta con l’esercizio
fisico possono perdere dal 5 al 10% del loro peso in un intervallo di tempo che varia dai 4 ai 6 mesi.
adulti obesi possono perdere 0‚5 chili per settimana riducendo l’apporto calorico giornaliero di 500-1000 calorie.
IPERTENSIONE E SPORTCon l’invecchiamento si assiste ad un progressivo
aumento del numero di soggetti ipertesiCiò è dovuto ad una diminuzione dell’elasticità
delle pareti vascolari, con conseguente aumento delle resistenze periferiche, ed a fattori ormonali (specie nel sesso femminile)
IPERTENSIONE E SPORTIl trattamento dell’ipertensione non è
necessariamente di tipo farmacologicoLa dieta e un modesto esercizio fisico possono
essere molto efficaci nel ridurre la pressioneUn’attività fisica moderata determina una
riduzione di 5-7 mm Hg dei valori sistolici e di 3-5 mm Hg dei valori diastolici
IPERTENSIONE E SPORTRaccomandazioni:- Eseguire un’attività aerobica almeno 3 volte alla
settimana- Aumentare gradualmente l’intensità dell’esercizio
(valutando la frequenza cardiaca mediante test ergometrico )
- Allenare la forza a bassa resistenza, minimizzando il lavoro isometrico (sollevamento pesi)
- Se necessario, assumere farmaci anti-ipertensivi
IPERTENSIONE E SPORTRaccomandazioni:- Evitare di trattenere il respiro durante l’esercizio
fisico: si ha un aumento della pressione intratoracica, con conseguente aumento delle resistenze, che obbligano il cuore ad un maggior lavoro. La pressione sistolica aumenta bruscamente fino a raggiungere valori di 300 mm Hg (contro i normali 120 mm Hg).
- Questo brusco innalzamento pressorio è potenzialmente pericoloso
QUANDO INTERROMPERE L’ESERCIZIO FISICO
Comparsa di uno di questi sintomi:Dolore al petto (soprattutto se irradiato all’arto
superiore sinistro)Battito cardiaco irregolareNausea, vertigini, forte mal di testaFatica estremaForti dolori muscolari o articolari
CONTROINDICAZIONIALL’ATTIVITA’ SPORTIVA
Malattie cardiache :IMA recenteGravi aritmieGrave insufficienza circolatoriaDiabete scompensatoGravi malattie del SNC
SALUTE e BENESSERESi basano sostanzialmentesu 3 pilastri:
Attività fisica Corretta alimentazione Controllo mirato delle malattie
croniche
BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA
* Migliora globalmente la salute fisica e psicologica* Aiuta a conservare l’autosufficienza* Riduce il rischio di sviluppare alcune malattie
(cardiopatia ischemica, ipertensione, ...)* Aiuta a controllare specifiche condizioni di vita (stress,
obesità) e di patologia (diabete, ipercolesterolemia)* Aiuta a minimizzare le conseguenze di alcune
disabilità e può aiutare nella gestione delle condizioni di dolore cronico
* Aiuta a modificare l’immagine stereotipata della vecchiaia
Benefici per la società Uno stile di vita attivo aiuta gli anziani a
mantenere un’indipendenza funzionale e ad ottimizzare l’entità del contributo che essi sono capaci di apportare alla società.
Benefici per la società Uno stile di vita attivo riduce l’insorgenza di
molte malattie croniche, contribuendo al mantenimento dell’indipendenza dell’anziano e riducendo in misura significativa i costi dell’assistenza sociale e sanitaria.
Consigli per una corretta attività fisica
Fai di un buon stato di salute il tuo obiettivoEsegui una accurata visita medica (in particolare
test ergometrico)Inizia gradualmente e lentamenteAlimentati in maniera adeguata Allenati, quando è possibile, in compagniaUsa la musica durante l’allenamentoAllenati negli stessi orari per stabilire un’abitudine
Consigli per una corretta attività fisica
Considera la sicurezza.Percorri strade con scarso traffico, usa i marciapiedi e abbigliamento facilmente visibile
Prevedi alternative in caso di maltempoUtilizza videocassette e attrezzi indoor
per lavorare in casa, se necessario. Non farti comunque spaventare da una lieve pioggia o da un po’ di vento.
Varia i tipi di esercizio. Vestiti in maniera adeguata per il tipo di attività
Consigli per una corretta attività fisica
Bevi almeno due litri di acqua al giornoAscolta il tuo corpo (il tuo corpo ha bisogno dei
giusti tempi di recupero)Aggiungi dell’attività ricreativa (ballo, bowling)Considera l’esercizio una cosa essenziale, come
il lavarsi, vestirsi, mangiare e dormire
La sindrome di “Highlander”
La sindrome di “Highlander”
L’esagerata ricerca della forma fisica può portare alla convinzione che l’attività sportiva possa preservare da qualsiasi problema di salute, minimizzando eventuali sintomi e sottovalutando i fattori di rischio.
Soprattutto negli atleti che hanno intrapreso tardivamente, anche se con estremo impegno, l’attività sportiva, l’euforia del ritrovato benessere fisico può frequentemente determinare quello stato mentale definito come “sindrome di Highlander o dell’immortalità”.
ATTIVITA’ FISICA
=ELISIR DI LUNGA VITA
in salute
Ippocrate (460 a.C.) diceva:
“se potessimo dare ad ogni individuo la giusta quantità di nutrimento e di esercizio fisico, né troppo né troppo poco, avremmo trovato la
giusta strada per la salute”
GRAZIE