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IntroduzIone

In occasione dell’Anno dell’Eucaristia, da più par-ti è stato chiesto di offrire un sussidio per la preghie-ra di adorazione davanti al santissimo Sacramento.

Consapevoli che in questo settore ci sono già molte pubblicazioni di pregio e di forte valenza spi-rituale, si propone questo semplice sussidio come strumento per introdurre e accompagnare il fedele nell’adorazione personale.

Gli schemi di preghiera proposti non sono nati a tavolino, ma sono il frutto di un’esperienza di me-ditazione adorante di un gruppo di persone di una comunità cristiana.

Il sussidio è pensato per la preghiera persona-le, ma può, con semplici adattamenti, essere usato anche per l’adorazione comunitaria guidata, pur-ché siano sempre mantenuti opportuni tempi di silenzio.

Vengono proposti sette schemi di preghiera di-versi per contenuto, ma simili nell’impianto struttu-rale. Oltre a questi ci sono tre schemi di adorazio-ne per le Quarantore che, nel nostro contesto, sono tradizionalmente celebrate nei primi tre giorni della Settimana Santa.

In appendice vengono riportati alcuni canti per l’esposizione, la benedizione e la riposizione eucari-stica insieme ai testi delle orazioni del Rito dell’espo-sizione e della benedizione eucaristica (cfr. Cei, Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico, 1979).

Completa il volumetto una raccolta di preghiere e invocazioni per la preghiera personale o comuni-taria.

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L’AdorAzIone eucArIstIcA

Il sacrificio eucaristico è “fonte e culmine di tut-ta la vita cristiana” (LG 11). Infatti “nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa” (PO 5) in quanto nella celebrazione eucari-stica, sacramento del sacrificio della croce, viene an-che oggi attualizzata l’opera di salvezza di Cristo e reso al Padre il vero culto della Chiesa.

Queste due citazioni del Concilio Vaticano II evi-denziano molto bene la centralità dell’Eucaristia nella vita del cristiano e della Chiesa.

Per questo nel corso dei secoli, proprio a partire dalla Messa, si è sviluppato un particolare culto ver-so l’Eucaristia, il quale ha nella celebrazione la sua origine e il suo fine.

IL cuLto eucArIstIco

I cristiani hanno sempre riservato un posto parti-colare al culto eucaristico fuori della Messa, in quan-to nelle specie consacrate vedono la presenza rea-le e sostanziale di Cristo, il segno più vero della sua presenza e permanenza in mezzo al suo popolo. Ma è soprattutto a partire dall’XI secolo che, in conco-mitanza con la precisazione della dottrina sulla pre-senza reale di Cristo nel pane e nel vino consacrati, si sviluppa il culto verso l’Eucaristia, sino a condizio-nare anche la struttura architettonica delle chiese, dando vita alla maestà e allo splendore dei taberna-coli e delle suppellettili per l’adorazione. Possiamo dire che il momento centrale si ha nel 1264 con l’istituzione della festa e della relativa processione del Corpus Domini, ancor oggi molto sentita e parte-cipata nelle nostre parrocchie.

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Da questo momento diventa una pratica costan-te della vita spirituale della Chiesa offrire ai fede-li con sempre maggior frequenza l’esposizione del santissimo Sacramento per l’adorazione, e l’invito a far visita quotidianamente alla chiesa per soffermar-si in preghiera davanti al tabernacolo nel quale so-no conservate le specie eucaristiche. Pensiamo, ad esempio, alla tradizionale pratica delle Quarantore o ad altri momenti nei quali nelle nostre parrocchie si espone il Santissimo.

Bisogna convenire che la nostra spiritualità è fortemente eucaristica e ha contribuito a plasmare moltitudini di santi e a sostenere tanti cristiani nel loro cammino di conformazione a Cristo.

L’AdorAzIone eucArIstIcA

Il nuovo Rito della comunione fuori della Messa e culto Eucaristico, frutto della riforma voluta dal con-cilio, offre preziose indicazioni.

Anzitutto precisa i motivi per cui nella Chiesa vie-ne conservata l’Eucaristia dopo la Messa: “scopo pri-mario e originario” è l’amministrazione del Viatico; mentre “scopi secondari sono la distribuzione del-la comunione e l’adorazione di nostro Signore Gesù Cristo, presente nel Sacramento. La conservazione delle sacre specie per gli infermi portò infatti alla lo-devole abitudine di adorare questo celeste alimen-to e custodirlo nelle chiese” (n. 5). Anzi il Rituale rac-comanda vivamente i pii esercizi legati alla devozio-ne sia personale che pubblica e comunitaria verso la santissima Eucaristia anche fuori della Messa, pur-ché si armonizzino con il tempo liturgico dal quale in qualche modo devono trarre ispirazione (n. 87).

Viene raccomandato che nell’esposizione, anche breve (che non può mai essere fatta unicamente

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per impartire la benedizione), sia dedicato un tem-po conveniente a letture della parola di Dio, a canti e preghiere e a un po’ di orazione silenziosa. Proprio a queste indicazioni vuole rispondere il presente li-bretto.

come porsI In AdorAzIone

Il primo atteggiamento sarà quello di fede nel-la presenza reale di Gesù, unito alla preghiera allo Spirito Santo affinché ci lasciamo plasmare dal mi-stero eucaristico. Occorre entrare in comunione spi-rituale con Gesù, unione che trova il suo culmine nella comunione sacramentale.

Nell’adorazione sarà pertanto importante avere riferimento continuo alla celebrazione della Messa. Anche nell’esposizione si dovrà porre attenzione af-finché appaia con chiarezza il rapporto inscindibile tra santissimo Sacramento e santa Messa (n. 90); per questo motivo è fatto divieto di celebrare la Messa, in chiesa, durante l’adorazione (n. 91).

Quanto agli atteggiamenti del corpo, viene solo detto che dinanzi al Santissimo si genuflette con un solo ginocchio.

GLI schemI propostI

I dieci schemi di adorazione, tre dei quali per le Quarantore, che sono contenuti in questo sussidio, variano nei temi proposti, ma seguono una mede-sima struttura nell’articolazione dei vari momenti della preghiera.

Questo può aiutare chi si accosta a questo gene-re di preghiera a ordinare bene il tempo a disposi-zione. Come da tradizione, la proposta è articolata

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per circa un’ora di preghiera personale che può es-sere ampliata o ridotta a seconda delle necessità.

In ogni capitolo è sempre riportata una serie di indicazioni che aiutano a vivere la preghiera e sug-geriscono alcuni atteggiamenti da mettere in atto davanti al Santissimo.

Dopo l’iniziale invocazione allo Spirito è il mo-mento della gratuità, tempo nel quale si orientano sguardo e cuore all’Eucaristia, cercando di vincere la tentazione del riferimento a se stessi e alle proprie cose. Da questo nascono la lode e il ringraziamento per il dono che si sta vivendo. Si lascia spazio, quin-di, alla Parola del Signore che aiuta ad interpretare la vita; la preghiera, infine, diventa intercessione per le necessità della propria vita e di quella di tutti gli uomini.

Per aiutare a maturare uno stile di preghiera per-sonale si suggerisce che dei cinque momenti pro-posti per l’adorazione si dia più consistenza ai tre centrali (lode, ascolto e intercessione) con un tempo di almeno quindici minuti ciascuno; più brevi il mo-mento iniziale e quello finale. Certamente ognuno, poi, troverà il suo modo e il suo stile: questo libretto è solamente un sussidio e una traccia.

AdorAzIonI

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I Adorazione

“QuestI È IL FIGLIo dI dIo”

Mi dispongo a vivere un tempo di adorazione di fronte a Gesù qui presente nel Pane consacrato.Mi metto in ginocchio, per ricordarmi che sono piccolo di fronte alla sua grandezza e al suo amore senza limiti. In seguito, durante l’adorazione posso anche sedermi, assumen-do così una posizione che meglio mi permette di stare in ascolto di ciò che Egli, oggi, vuole dire alla mia vita.

Invoco lo Spirito Santo perché sia lui a risvegliare nel mio cuore la disponibilità all’incontro con il Signore Gesù.

Vieni, Spirito Santo,“infondi nei nostri cuorila disposizione del tuo amore”,diventa tu stesso per noi corrente che ci trascina,poiché troppo debole è la nostra forzaper portarci fino a te.

Sii pioggia sulla nostra aridità,fiume attraverso il nostro terreno,in modo che esso in teabbia il centro e la causadel suo crescere e fruttificare.

E se irrigandoci la tua grande acquaproduce in noi fiori e frutti,non li tratteremo come nostra proprietà,poiché da te provengono,e sin d’ora li vogliamo depositarefra i tuoi invisibili beni,dei quali tu disponi secondo il tuo volere.

Sono frutti del nostro terrenoma da te suscitati,e tu li puoi usare per te o per noi,metterli in serbo per chi non ha nulla. (H. U. v. Balthasar)

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1. tempo dI silenzio adorante

In questo tempo di gratuità, in cui sto semplicemente dinanzi a Gesù, gli rivolgo la mia attenzione, il mio sguardo, il mio cuore.Provo a superare la tentazione di seguire i miei pensieri, le mie preoccupazioni, per far spazio dentro di me al suo dono di amo-re, alla sua presenza. Se le preoccupazioni mi assillano e non si staccano da me, le condivido con Gesù perché mi conforti con la sua luce.Mi esercito a rivolgere costantemente il mio pensiero a lui.

2. tempo dI relazione adorante

Dedico un tempo di lode e di ringraziamento al Signore con que-ste parole:

Grazie, Signore, perché il tuo Spirito ti rende realmente presente in questo pane;grazie perché tu sei con me tutti i giornifino alla fine del mondo.In te, presenza umile e povera,vi è fedeltà, vi è autenticità, vi è garanzia:posso mettere la mia vita su questa roccia che sei tu.Mi sottometto a te, mi misuro con te, imparo da come sei tu chi sono io,dal tuo essere Figlio, il mio vivere da figlio.Sto a guardarti come uno che ti vedee nel guardarti riconosce presente l’amore del Padre.

3. tempo dI ascolto adorante

In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.

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Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.

Il brano biblico è seguito da semplici riflessioni e domande che possono aiutarmi nella meditazione.

Dal Vangelo seconDo gioVanni (1,29-34)

Il giorno dopo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’agnello di Dio, ecco co-lui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele”.

Giovanni rese testimonianza dicendo: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva det-to: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.

Giovanni battezza nelle acque del Giordano quan-ti vanno a lui dopo aver ascoltato la sua testimo-nianza. Il suo battesimo prepara il cuore a ricono-scere e ad accogliere Gesù.

Anche Gesù si fa battezzare da Giovanni e su di lui si posa e rimane lo Spirito. Lo Spirito Santo, che ri-mane su Gesù, attesta che egli è veramente colui che ci dona l’amore del Padre e la vita in pienezza.

Il Figlio di Dio che viene “verso di noi”, nella nostra vita, ci libera dal peccato e ci rende figli di Dio.

Nel Battesimo, dunque, siamo immersi nello stesso Spirito di Gesù e diventiamo creature nuove.

Come preparo il mio cuore a riconoscere e ad accogliere la presenza di Gesù, che con il suo Spirito viene a dimorare in me?

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Quali testimonianze mi conducono a lui?

Riconosco nella mia storia la novità di vita che Gesù mi ha donato con il Battesimo?

Quali frutti di conversione ha prodotto o sta producendo questa novità nella mia vita?

4. tempo dI intercessione adorante

L’ascolto assiduo della Parola di Dio si fa preghiera che mi avvici-na alla preghiera di Gesù. Egli intercede presso il Padre per ciascu-no di noi, per chi ha fede e per chi è lontano da lui. Mi unisco alla sua voce, affidando al Signore le persone e le situa-zioni che più mi stanno a cuore.

Tu, Signore, sei venuto a togliere il peccato dal mon-do. Ti preghiamo per tutte le situazioni di divisione

e di guerra presenti nel mondo: vieni a portare la tua pace e la tua salvezza.

Il tuo Spirito Santo ci dona la vita nuova. Ti preghiamo perché la Chiesa tutta sia portatri-

ce e testimone, nella vita quotidiana, dei frutti del tuo Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevo-lenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.

Il tuo Spirito, Signore, viene in aiuto alla nostra de-bolezza. Donaci l’umiltà del cuore, per saper affidare a te,

con speranza, le situazioni di fatica e di dolore che ci troviamo a vivere.

Il tuo Spirito, Signore, cancella dal nostro cuore il ti-more. Donaci la consapevolezza di essere figli di Dio; li-

beraci dallo spirito di schiavitù e poni nella no-stra bocca il grido: “Abbà, Padre”.

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5. preGhIerA concLusIvA

Concludo questo tempo di relazione con Gesù, rivolgendo al Signore la preghiera che viene qui proposta o una preghiera spontanea.

Padre onnipotente ed eterno,con il Battesimo nel fiume Giordano hai rivelato Gesù come tuo Figlio diletto.Ci hai fatto rinascere dall’acqua e dallo Spiritoe ci hai resi figli tuoi.Concedi a noi di vivere e rimanere sempre nel tuo amore che salva e dona la vita in pienezza.Per Cristo nostro Signore. Amen.

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II Adorazione

“chI seGue me AvrÀ LA Luce deLLA vItA”



Spirito del Padre e del Figlio, vieni.Spirito d’amore, vieni.Spirito d’infanzia, di pace, di confidenza e di gioia, vieni.

Esultanza segretache brilla attraverso le lacrime del mondo, vieni.Vita più forte di ogni nostra morte, vieni.

Padre dei poveri e avvocato degli oppressi, vieni.Luce di eterna veritàe amore diffuso nei nostri cuori, vieni. Amen.



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Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?

Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signoretutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signoreed ammirare il suo santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugionel giorno della sventura. Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe. Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco. (Sal 27,1.3-5.7-8)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.

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Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



Di nuovo Gesù parlò loro: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle te-nebre, ma avrà la luce della vita”.

Gli dissero allora i farisei: “Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera”.

Gesù rispose: “Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sa-pete da dove vengo o dove vado”.

Gesù si presenta come “luce del mondo”, cioè come Colui che sa e che può illuminare il cammino della vita degli uomini.

Gesù sa e può illuminare la nostra vita, perché Egli è la Verità, cioè la manifestazione e comunicazione del disegno di amore del Padre.

Gesù-Verità è l’amore di Dio che si dona senza nes-sun limite e senza nessuna condizione.

Per avere la luce della vita, per non camminare nel-le tenebre, dobbiamo seguire Gesù, dobbiamo sta-re dietro a lui, ascoltando la sua Parola, imitando il suo esempio, nutrendoci del suo Corpo.

Dove cerco luce, risposte per la mia vita?

Contemplando Gesù nell’Eucaristia credo che in lui posso conoscere la verità su di me e su ciò che mi circonda?

Quali sono le esperienze in cui ho fatto e sto facendo esperienza che Gesù è luce per la mia vita?

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Gesù, tu sei la luce della nostra coscienza.Illumina le scelte quotidiane in famiglia, al lavoro, a scuola, perché diveniamo capaci di riconoscere e compiere il bene. In particolare ti prego per...

Gesù, tu sei la luce che fa conoscere la verità.Illumina le persone divise da incomprensioni, rancori e discordie. In particolare ti prego per...

Gesù, tu sei la luce che ridona speranza nella sofferenza e nella tristezza.Illumina gli anziani, gli ammalati, le persone provate dal dolore. In particolare ti prego per...

Gesù, tu sei la luce che guida i nostri passi.Illumina il cammino dei giovani, di tutti coloro che ti cercano e desiderano incontrarti. In particolare ti prego per...

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Signore Gesù Cristotu sei la luce della vita,che illumina ogni uomo:fa’ che il mio sguardo ti riconosca,il mio cuore ti accolga,la mia volontà si decida solo per te. Amen.

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III Adorazione

“Io sono IL pAne deLLA vItA”



Credo in te, Spirito Santo,Signore e datore di vita,che ti libravi sulle acque della prima creazionee scendesti sulla Vergine accoglientee sulle acque della nuova creazione.

Tu sei il vincolo della carità eterna,l’unità e la pace dell’amato e dell’amante,nel dialogo eterno dell’amore.

Tu sei l’estasi e il dono di Dio,colui in cui l’amore infinitosi apre nella libertàper suscitare e contagiare amore.

Tu sei in noi ardente speranza,tu che unisci il tempo e l’eterno,la Chiesa pellegrina e la Chiesa celeste,tu che apri il cuore di Dioall’accoglienza di tutti,e il cuore di noi, poveri peccatori,al dono dell’amore che non conosce tramonto.In te ci è data l’acqua della vita,

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in te il pane del cielo,in te il perdono dei peccati, in te ci è anticipata e promessala gioia senza fine.





Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande!

Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni. Se nascondi il tuo volto, vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.

La gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere. Egli guarda la terra e la fa sussultare, tocca i monti ed essi fumano.

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Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio finché esisto. A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore.

Scompaiano i peccatori dalla terra e più non esistano gli empi. Benedici il Signore, anima mia. (Sal 104,1.27-35)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



“Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: “Come può costui darci la sua carne da mangia-re?”. Gesù disse: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non be-vete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

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Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Pa-dre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e mo-rirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno”.

Gesù è il Pane della vita. È Pane che sazia la fame di ogni cuore.

Gesù ci invita alla comunione piena con lui, ci chie-de di prendere parte al banchetto della vita eterna.

Egli vuole che impariamo a vivere secondo la sua vita, nutrendoci della sua Parola e del suo Corpo eucaristico, cioè del Pane donato per la nostra esi-stenza.

Gesù ci chiede di passare un po’ del nostro tempo con lui, per dimorare nella sua Parola di salvezza davanti a quel Pane eucaristico che è il suo corpo offerto in sacrificio per tutti noi.

Il suo Pane ci dona la vita, dà senso e gioia alla no-stra esistenza.

È Pane che ci nutre e ci trasforma. È alimento che ci fa rimanere nella comunione viva con lui e fra di noi, che siamo il suo corpo, cioè la Chiesa.

Al Signore il nostro grazie, perché continua a ren-dersi presente nella sua Chiesa, nel sacramento dell’Eucaristia. La sua presenza è speranza per ogni uomo, è vita eterna per coloro che lo cercano inces-santemente.

Credo che Gesù è il Pane che dona la vita vera? Cosa significa questo per me?

Riconosco che in questo Pane il Signore mi in-vita a fare comunione con lui? In che modo?

Gesù è per me, oggi, speranza di vita eterna? Come si realizza questo?

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Gesù, Pane vivo, saziaci di te!

Signore Gesù, tu solo hai parole di vita eterna: ac-cresci la nostra fede e rendici veri testimoni del tuo Vangelo. Gesù, Pane vivo, saziaci di te!

Signore Gesù, tu resti sempre con noi nella santa Eu-caristia. Fa’ che, sostenuti dal tuo amore, spezziamo per tutti il pane del perdono. Gesù, Pane vivo, saziaci di te!

Signore Gesù, nostra vita e risurrezione, tu ci hai aperto le porte del regno dei cieli: accendi nei nostri cuori il desiderio della vita eterna. Gesù, Pane vivo, saziaci di te!

Signore Gesù, donaci sempre fame e sete di te, per-ché il nostro desiderio sia orientato a ciò che è buo-no, vero e giusto, per il bene di tutti.Gesù, Pane vivo, saziaci di te!



Signore Gesù, noi crediamoe desideriamo credere sempre più fortemente

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che tu sei il Pane di vita,il cibo con cui il Padre,chinandosi pietoso su di noi,vuole saziare la nostra fame e sete di amore e di felicità.Nutrìti di tee tenendo fisso su di te il nostro sguardo,fa’ che camminiamo in santità di vita,diffondendo attorno a noi l’amoreche da te abbiamo ricevuto.Amen.

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Iv Adorazione

“donnA, perché pIAnGI?

chI cerchI?”



O Spirito Santo consolatore,vieni in aiuto alla mia debolezza.Voglio incontrare il Signore,voglio trovare il mio Maestro.Desidero riconoscere la sua voce, la sua Parola,per vivere con lui e come lui.Aiutami: illumina la mia mente,apri il mio cuore perché sappiadire il mio “sì” a Gesù.



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Ascolta, Signore, la mia voce.Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,non respingere con ira il tuo servo.Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,ma il Signore mi ha raccolto.

Mostrami, Signore, la tua via,guidami sul retto cammino,a causa dei miei nemici.Non espormi alla brama dei miei avversari;contro di me sono insorti falsi testimoniche spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signorenella terra dei viventi.Spera nel Signore, sii forte,si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. (Sal 27,7-14)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.

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Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e pian-geva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispo-se loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”.

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”.

Gesù le disse: “Maria! ”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro!

Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non so-no ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.

Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.

Maria di Magdala si reca al sepolcro quando an-cora è buio: piange, si china alla ricerca del corpo di Gesù. Lo aveva conosciuto, aveva vissuto, come i discepoli, un’intensa relazione con lui e ora, dopo la sua morte, è preoccupata di sapere dov’è stato posto il corpo di Gesù.

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Una voce la chiama: “Perché piangi? Chi cerchi?”. Maria apre il suo cuore, si sente chiamata per no-me da Gesù.

È riconosciuta nella sua identità, profondamente amata dal Signore.

Ora che ha ritrovato il suo Signore e Maestro, vor-rebbe trattenersi a lungo con lui, ma Gesù la invia ai fratelli per essere testimone della sua resurre-zione.

Quale volto di Gesù cerco nella mia vita?

Quando e in quali situazioni concrete mi sento chiamare per nome da Gesù, mi sento ricono-sciuto e amato?

Quali sono i frutti di salvezza che la Pasqua del Signore ha portato nella mia vita?

Come testimoniare ai fratelli il Signore risorto?


L’ascolto assiduo della Parola di Dio si fa preghiera che mi avvici-na alla preghiera di Gesù. Egli intercede presso il Padre per ciascuno di noi, per chi ha fede e per chi è lontano da lui. Mi unisco alla sua voce, affidando al Signore le persone e le situa-zioni che più mi stanno a cuore.

Per quanti sono in ricerca di Dio...

Per tutte le persone che stanno vivendo un mo-mento di buio, di non senso, di fatica nel cammino di fede...

Per i giovani che desiderano incontrare Gesù Signo-re...

Per i cristiani: laici, consacrati, ordinati, perché guar-dino sempre a Gesù Signore...

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Signore, il tuo amore mi stupisce.Non faccio fatica ad immaginareciò che ha provato Maria di Magdalaquando hai pronunciato il suo nome.Lei cercava te, e tu l’hai trovata.Apri il mio cuore, fa’ che io ti sentaquando pronunci il mio nome,fa’ che ti riconosca come mio Signore e Maestro.Donami il coraggio di testimoniare, con la mia vita,il tuo amore e la tua misericordia.Amen.

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v Adorazione

“verrÀ A voI IL consoLAtore”



Vieni, Spirito Creatore,visita l’intimo dei tuoi fedeli,riempi della tua grazia divinail cuore che tu hai creato.

Tu, difensore di Cristo,dono dell’Altissimo Iddio,sorgente viva, fuoco, carità,soave persuasore dell’uomo interiore.

Vieni a noi con i tuoi sette doni,o dito della mano del Padre,o dono grande promesso da Dio:con la tua sapienzada’ forma alla nostra parola.

Illumina con la tua luce il nostro pensiero,metti l’amore nei nostri cuori,rendi forte con la tua azione creatricela nostra fragile natura umana.

Allontana da noi il nostro nemico,e tu, nostro difensore, donaci la pace,

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così mentre cammini davanti a noipotremo evitare ogni male.

Guidaci tu a conoscere il Padre,a “imparare” il Figlio Gesù e fa’ che crediamo in te,che nel Padre e nel Figliosei lo Spirito eterno. (Traduzione di G. Moioli)





Donami una parola, Signoreper ringraziarti della parola d’amorenelle quale mi hai chiamato all’esistenza.

Donami, Signore, un puro silenzioper adorare il mistero del tuo cuoreche mi viene instancabilmente a cercare.

Donami Signore, un cantico di gioiaper accogliere l’ora di grazia che il tuo amore rinnovalungo la storia di continui smarrimenti.

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Donami ancora, Signore, un’umiltà di cuorecapace di comprendere il mistero d’indigenza– follia d’amore –in cui ti annichiliscifino ad avere bisogno del mio niente.

E donami, infine, Signore,di entrare pienamente nella tua missioneper essere, ai fratelli,la “lieta novella” che tu sei per me.Amen. (A. M. Canopi)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiu-ta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.


Dal Vangelo seconDo gioVanni (5,26-27;16,7-15)

“Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Pa-dre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò an-dato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giu-

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stizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudi-zio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momen-to non siete capaci di portarne il peso.

Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi gui-derà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annun-zierà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà”.

Gesù promette ai suoi discepoli che non li lascerà soli. Manderà lo Spirito Consolatore, lo Spirito di ve-rità a rivelare fino in fondo il senso della sua venu-ta nel mondo, delle sue parole, dei suoi gesti fra la gente, il senso della sua passione, morte e risurre-zione.

Anche a noi, oggi, il Signore promette lo Spirito Consolatore.

Ci invia il Paraclito perché difenda la “nuova crea-tura” che in noi è a sua immagine, e non ci permet-ta di “inventare” un Gesù Cristo secondo i nostri schemi, le nostre idee...

Cosa significa credere che lo Spirito Santo è il Consolatore della mia vita? Per quali aspetti di me gli chiedo che Egli venga?

Il peccato del mondo è l’incredulità; Gesù in-via lo Spirito di verità a sostenere la nostra fede spesso vacillante e la nostra testimonianza di vita cristiana che fatica ad essere coerente.

Invoco, nella mia giornata, lo Spirito di verità perché mi ispiri sentimenti, parole, gesti, scel-te secondo quell’amore che Gesù mi ha rive-lato?

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L’ascolto assiduo della Parola di Dio si fa preghiera che mi avvici-na alla preghiera di Gesù. Egli intercede presso il Padre per ciascuno di noi, per chi ha fede e per chi è lontano da lui. Mi unisco alla sua voce, affidando al Signore le persone e le situa-zioni che più mi stanno a cuore.

Spirito del Padre e del Figlio, vieni. Sii tu il maestro del nostro desiderio di verità, di

bene, di santità. Spirito del Padre e del Figlio, vieni. Sii tu il difensore di Gesù Cristo in noi, perché è

lui la nostra verità. Spirito del Padre e del Figlio, vieni. Sii tu il consolatore di coloro che sono nella sof-

ferenza, nella ricerca, nel dubbio, per coloro che non ritrovano più il senso della vita.

Spirito del Padre e del Figlio, vieni. Sii tu la forza del nostro credere in Gesù risorto,

presente nell’Eucaristia: Pane adorato, spezzato, condiviso...

Spirito del Padre e del Figlio, vieni. Sii tu sostegno della nostra speranza, della fidu-

cia, della pazienza, della benevolenza, perché nella quotidianità della vita portiamo ai fratelli il Regno di Dio e lo diffondiamo nel mondo.

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Concludo questo tempo di relazione con Gesù rivolgendo al Signore la preghiera che viene qui proposta o una preghiera spontanea.

Dona la forza del tuo Spirito, Padre,a noi che, scelti per essere totalmente tuoi,vogliamo seguire le ormedi Gesù, nostro Maestro,e dare coraggiosa testimonianza,della sua morte e risurrezionedi fronte al mondo che ancora non crede.Fa’ che, conformandoci a lui,all’odio opponiamo l’amore,alla violenza la mitezza,alla vendetta il perdono,all’inimicizia la pace,alla maledizione la benedizione.Fa’ che sempre più ci conformiamo a luie la nostra vita porti il fruttoche tu desideri da noiper il bene di tutti gli uomini.Amen.

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vI Adorazione

“AmAtevI GLI unI GLI ALtrI”



Ispira al nostro cuore, Spirito Santo,la tenerezza che conviene all’amore;fa’ che nella nostra condotta appaiain riflesso la tenerezza di Dio.

Ispiraci la vera e sincera bontàche si apre largamentealle gioie e ai dolori di ogni fratello e sorella,per prendervi parte.

Ispiraci le parole di calda simpatia,di delicata attenzione,che possano recare sostegno e conforto a tutti gli afflitti.

Ispiraci l’azione più appropriata,il gesto affettuosoche sappia soccorrere, calmare, rallegrare,far dimenticare la pena.

Ispiraci sempre una mitezza più fortedegli istinti di lotta,per procurare in mezzo ai conflitti,unione e riconciliazione. Amen.

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Beato l’uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore.

Indicami, Signore, la via dei tuoi decretie la seguirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io osservi la tua leggee la custodisca con tutto il cuore. Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi, perché in esso è la mia gioia.

Quanto amo la tua legge, Signore; tutto il giorno la vado meditando. Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, perché sempre mi accompagna. (Sal 119,1.33-35.97-98)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.

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Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore.Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi ave-te scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frut-to rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”.

Gesù ci esorta ad amarci gli uni gli altri, non come servi, ma come fratelli e figli di un unico Padre. Egli si offre a noi come modello e fonte del nostro amo-re.

Come cristiani, siamo chiamati ad amare come ama Gesù: con i suoi tratti, i suoi gesti, le sue paro-le.

Talvolta crediamo che questo non sia possibile nel-la nostra vita quotidiana, segnata da relazioni cal-colate, frammentarie, superficiali.

Gesù, con le parole del Vangelo, ci dona speranza e coraggio, affinché impariamo ad amare i fratelli come lui ci ha amato.

Con quello che siamo, il Signore, ogni giorno, con-tinua ad amarci e ci invita ad andare ai fratelli per portare frutto, affinché il nostro frutto rimanga.

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Cosa significa per la mia vita: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati”?

Mi riconosco scelto e amato dal Signore Gesù? Coltivo la relazione con lui nell’ascolto della sua Parola, nella preghiera, nei Sacramenti?

In famiglia, a scuola, nel lavoro, amo il prossimo con i tratti di Gesù? Rendo visibile l’amore di Gesù?



Donaci il tuo amore, o Signore.

Signore Gesù, tu hai amato la nostra terra, i fiori dei campi che il Padre riveste più splendidi di Salomo-ne, gli uccelli del cielo che Dio nutre nella sua prov-videnza. Donaci il tuo amore, o Signore.

Signore Gesù, tu hai amato tutti i bambini che dan-zano sulla strada al suono del flauto, le donne che piangono per aver molto amato. Donaci il tuo amore, o Signore.

Signore Gesù, tu hai amato le nostre case, il pane fragrante della tavola di Betania, il vino festoso delle nozze di Cana.Donaci il tuo amore, o Signore.

Signore Gesù, tu hai amato i peccatori e i sofferenti e hai donato loro il perdono e la vita.Donaci il tuo amore, o Signore.

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Signore Gesù, tu hai amato la nostra terra, che è di-ventata la tua a Betlemme e che ora fai nuova insie-me ai cieli.Donaci il tuo amore, o Signore.



Quanto sei buono, mio Dio, nel donarci questi princìpi così generosi, così vasti, che abbracciano tutta la nostra vita e di cui ciascuno serve da direzione per tutti i momenti dell’esistenza.Bisogna metterci fin dall’inizio all’opera per la nostra conversione, per fondarci nell’amore divino;allora Dio farà produrre ai nostri più piccoli sospiri, alle nostre più piccole azioni,un frutto stupendo...Tu ci getti, o Gesù, nell’amore di Dio «affinché la tua gioia sia in noi», e l’amore per Dio produca nella nostra anima come nella tua una gioia perfetta. (Ch. de Foucauld)

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vII Adorazione

“seGuImI”



Vieni, Spirito Santo, illuminami,dimmi quello che devo fare,tutto quello che desideri da me.

Signore Gesù, morto e risorto per me,venuto a me per mezzo del tuo Spirito,donami un po’ della forza del sì di Maria:pronto a qualsiasi volere divino,confermato sempre giorno per giorno.

Fa’ che contempliamo te e la tua Chiesa,che acconsentiamo ed eseguiamociò che richiede la nostra missione,in uno Spirito sempre nuovo,lo Spirito del sì della Madre.

Poiché ci hai chiamati in questa Chiesa,trasforma ciascuno di noiin un luogo dove soffi lo Spirito della tua Chiesa,perché si compia in noila volontà del Padre. Amen.

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Signore, tu mi scruti e mi conosci,tu sai quando seggo e quando mi alzo.Penetri da lontano i miei pensieri,mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie;la mia parola non è ancora sulla linguae tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondie poni su di me la tua mano.Stupenda per me la tua saggezza,troppo alta, e io non la comprendo.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;sono stupende le tue opere,tu mi conosci fino in fondo.

Scrutami, Dio e conosci il mio cuore,provami e conosci i miei pensieri;vedi se percorro una via di menzognae guidami sulla via della vita. (Salmo 139,1-6.14.23-24)

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Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio! ”. E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Ge-sù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguiva-no, disse: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abi-tava e quel giorno si fermarono presso di lui; era-no circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Gio-vanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fra-tello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Mes-sia (che significa il Cristo)” e lo condusse da Ge-sù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”.

Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”. Filip-po era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Fi-lippo incontrò Natanaèle e gli disse: “Abbiamo tro-vato colui del quale hanno scritto Mosè nella Leg-ge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”.

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Gesù non si stanca di passare nella nostra vita. Per-corre le nostre strade perché desidera incontrarci e donarci la sua parola di salvezza.

Come ai discepoli, anche a noi oggi rivolge la stes-sa domanda: “Che cercate?”. Egli ci chiede cosa cer-chiamo nella vita, qual è il desiderio profondo che muove la nostra esistenza.

La proposta di Gesù è radicale: “Seguimi”. Gesù ci invita a stare con lui per conoscerlo di più. Ci

invita a dimorare presso di lui, per condividere tut-ta la sua vita, i gesti, le parole. Ci fa conoscere e par-tecipare alla sua relazione d’amore con il Padre.

Di fronte a Gesù, mi chiedo: cosa cerco?

Chi è per me Gesù?

È così importante per me da desiderare di do-nargli la mia vita?



Per la Chiesa, chiamata ad indicare Gesù come l’uni-co Salvatore al quale affidare la propria vita...

Perché tutti i cristiani sappiano riconoscere i segni del Signore che passa nella storia...

Per i giovani e le giovani che cercano la volontà di Dio...

Per quanti si sentono chiamati a seguire il Signore nella via del sacerdozio, nella consacrazione religio-sa o laicale...

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Per i fidanzati che si stanno preparando al matrimo-nio...

Per chi non riesce a trovare un senso che orienti e dia pienezza alle situazioni quotidiane di vita...



Chiamaci ancora, Signore,e fa’ che possiamo ogni giorno trovarci disposti a camminare con tee come te pensare, sentire e agire,lasciandoci trasformare da tein tutto quello che siamo,in tutto quello che sappiamo e possediamo.Cresca in noi l’entusiasmo sincerodi incontrarci con te,di seguirti sempre più da vicino,accogliendo in pienezza il tuo Vangeloe abbracciando, con amore, il mistero della tua chiamatache ci porterà alla piena felicità,insieme con molti fratelli. Amen. (A. M. Canopi)

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vIII Adorazione (Quarantore del Lunedì santo)

“non sempre Avete me”



Vieni, Santo Spirito,manda a noi dal cieloun raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,vieni, datore dei doni,vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto;ospite dolce dell’anima,dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,nella calura, riparo,nel pianto, conforto.

O luce beatissima,invadi nell’intimoil cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,nulla è nell’uomo,nulla senza colpa.

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Lava ciò che è sordido,bagna ciò che è arido,sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,scalda ciò che è gelido,drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeliche solo in te confidanoi tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,dona morte santa,dona eterna gioia. Amen.





Ti lodo, Signore, perché esisti.Ti ringrazio, Signore, perché mi hai dato la vita.

Ti lodo, Signore, perché sei amore.Ti ringrazio, Signore, perché mi hai reso capace di amare.

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Ti lodo, Signore, perché ti sei donato a noi.Ti ringrazio, Signore, perché mi insegni a prendermi cura dei fratelli.

Ti lodo, Signore, perché sei morto per noi.Ti ringrazio, Signore, perché morendo mi hai donato la vita eterna.


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore. Un po’ alla volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betà-nia, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risu-scitato dai morti.

E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai pre-zioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento.

Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio pro-fumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”.

Questo egli disse non perché gli importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome te-

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neva la cassa, prendeva quello che vi metteva-no dentro.

Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conser-vi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infat-ti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”.

Nella santa Eucaristia adoriamo Gesù che ci ricor-da il suo sacrificio, specialmente in questi giorni che ci preparano a vivere la sua Pasqua.

Maria, a Betania, venera Gesù cospargendolo di prezioso olio profumato: il suo gesto delicato ma-nifesta l’affetto per il Maestro e la riconoscenza per il dono della vita.

Giuda è irritato per lo spreco dell’olio, a motivo del-lo sperpero economico: ma non è solo questo a su-scitare il suo risentimento.

È, soprattutto, la sovrabbondanza dell’amore di Gesù, come quella dell’olio cosparso, che non lo la-scia “in pace”.

L’amore gratuito, che a volte riceviamo, ci trova impreparati e facilmente ci fa mettere sulla difen-siva: sembra “troppo” a noi, che siamo duri calco-latori.

L’amore del Padre, “sprecato” per noi nella morte del Figlio, può metterci a disagio al punto da non essere accolto e, talora, perfino negato.

Ci lasciamo amare da Gesù?

Ci lasciamo voler bene da chi ci sta accanto e si prende cura di noi?

Ci lasciamo interrogare dal sorprendente amo-re del Padre, che ci ha donato tutto il suo amo-re nel Figlio, consegnandolo per sempre a noi nell’Eucaristia?

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«Maria cosparse di olio profumato i piedi di Gesù». Ti preghiamo, Signore, per le persone lontane da

te... Ti preghiamo, Signore, rendici umili e amorevoli

come Maria, capaci di “sprecare” il nostro tempo e il nostro cuore per stare ai tuoi piedi ad ascol-tare la tua Parola, ad adorarti...

«Allora Giuda disse: “Perché quest’olio non si è vendu-to?”». Perdona, Signore, le chiusure, i calcoli e gli egoi-

smi del nostro cuore. Perdona, Signore, la nostra ipocrisia, il nostro giu-

dizio senza misericordia. Perdona, Signore, quando il nostro servizio agli

altri non si nutre del tuo amore.

«Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura”». Grazie, Signore, perché accogli anche il nostro

più piccolo gesto d’amore. Aiutaci a riconoscerti e a servirti nei fratelli, spe-

cie nei più poveri. Grazie, Signore, perché per noi hai donato tutto

di te, fino alla morte. Aiutaci a vivere questi giorni della Settimana

Santa con fede, affinché accogliamo il mistero della tua Pasqua, dono di salvezza.

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Signore Gesù, Figlio di Dio,venuto nel mondo per essere l’uomo più familiare della nostra casa,vieni questa sera e ogni sera a condividere presso di noila cena degli amici.Fa’ di ciascuno di noila tua Betania profumata di nardo,dove gli intimi segreti del tuo cuoretrovino la via silenziosa del nostro cuore,affinché possiamo vivere con tel’ora suprema dell’amoree dirti con un gesto di muta adorazionequanto ci sia caro– poiché tu stesso l’hai fatto per noi – vivere la tua vitae morire la tua morte. Amen. (A.M. Canopi)

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IX Adorazione (Quarantore del martedì santo)

“È GIuntA L’orA”



Vieni, Spirito creatore:vieni, legge nuova, aprici gli occhiperché possiamo contemplareil mistero di Dioche opera nella storia.

Vieni, Spirito consolatore,e aprici il cuoreperché possiamo conoscerecome noi, grazie a te,siamo parte attiva di quel mistero.

Vieni, Spirito di Cristo,e mostraciil volto di Gesù nella storia,mostraci il volto della Chiesa di Gesù. (C. M. Martini)


In questo tempo di gratuità, in cui sto semplicemente dinanzi a Gesù, gli rivolgo la mia attenzione, il mio sguardo, il mio cuore.

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Provo a superare la tentazione di seguire i miei pensieri, le mie preoccupazioni, per far spazio dentro di me al suo dono di amo-re, alla sua presenza. Se le preoccupazioni mi assillano e non si staccano da me, le condivido con Gesù perché mi conforti con la sua luce.Mi esercito a rivolgere costantemente il mio pensiero a lui.


Dinanzi alla fatica di farmi dono al Signore lo invoco e lo ringra-zio con le parole del salmo:

Amo il Signore perché ascoltail grido della mia preghiera.Verso di me ha teso l’orecchionel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,ero preso nei lacci degli inferi.Mi opprimevano tristezza e angosciae ho invocato il nome del Signore:«Ti prego, Signore, salvami».

Ho creduto anche quando dicevo:«Sono troppo infelice».

Che cosa renderò al Signoreper quanto mi ha dato?Alzerò il calice della salvezzae invocherò il nome del Signore.

Sì, io sono il tuo servo, Signore,io sono tuo servo, figlio della tua ancella;hai spezzato le mie catene.A te offrirò sacrifici di lodee invocherò il nome del Signore. (Salmo 116, 1-4.10-13.16-17)

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Dal Vangelo seconDo gioVanni (12,20- 28)

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvi-cinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: “Signore, vogliamo vedere Gesù”. Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: “È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano ca-duto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol ser-vire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Ora l’anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, sal-vami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome”. Venne al-lora una voce dal cielo: “L’ho glorificato e di nuo-vo lo glorificherò! ”.

Alcuni greci chiedono a Filippo di poter vedere Ge-sù. La risposta di Gesù a questa richiesta appare inaspettata: “È giunta l’ora che sia glorificato il Fi-glio dell’uomo”. Se volete vedere me, dice Gesù, at-

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tendete il compimento della mia esistenza. L’ora sta per giungere.

Perché il Signore sia glorificato, perché sia resa ma-nifesta la pienezza di senso della sua vita, è neces-sario che sopraggiunga la sua morte. Solo così la vita terrena porterà frutto di vita eterna.

Solo imitando Gesù nel suo dono di sé agli uomini, la nostra vita porta frutto. La dinamica naturale del chicco di grano ce lo insegna. Non dobbiamo teme-re se, donandoci ai fratelli, perdendo un po’ di noi, del nostro tempo, ci sembrerà di sprecare la nostra vita. È la via del Vangelo: essa fa della nostra vita frutto fecondo di vita eterna.

Quali desideri dimorano nel mio cuore rispet-to alla mia esistenza? Desidero “conservarla” o “perderla”? Per chi? Per che cosa?

Desidero vedere Gesù? Cosa sto facendo con-cretamente perché questo avvenga nelle mie giornate?



«Signore, vogliamo vedere Gesù» Mostraci il tuo volto, Signore... Manifesta la tua bellezza e la tua fecondità...

«È giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo» Fa’ che ogni uomo accolga il compimento della

sua vita terrena con serenità e speranza. Rendici fiduciosi di entrare nella dimora gioiosa

del Padre.

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«Se il chicco di grano muore, produce molto frutto» Benedici, Signore, chi dedica tutta la vita ad ama-

re te... Benedici, Signore, chi dona il suo tempo per con-

solare chi è solo e sofferente...



Padre mio,io mi abbandono a te:fa’ di me ciò che ti piace!Qualunque cosa tu faccia di me,ti ringrazio.Sono pronto a tutto,accetto tutto,purché la tua volontà si compia in mee in tutte le tue creature.Non desidero niente altro, mio Dio.Rimetto la mia anima nelle tue mani,te la dono, mio Dio,con tutto l’amore del mio cuore,perché ti amo.Ed è per me una esigenza d’amoreil donarmi,il rimettermi nelle tue manisenza misura,con una fiducia infinita,poiché tu sei il Padre mio. (Ch. de Foucauld)

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X Adorazione (Quarantore del mercoledì santo)

“come Luce sono venuto”



Vieni, o Spirito Santo,dentro di me, nel mio cuoree nella mia intelligenza.

Accordami la tua intelligenzaperché io possa conoscere il Padrenel meditare la parola del Vangelo.

Accordami il tuo ardoreperché anche quest’oggi,esortato dalla tua parola,ti cerchi nei fatti e personeche ho incontrato.

Accordami la tua sapienzaperché io sappia rivivere alla luce della Parolaquello che oggi ho vissuto.

Accordami la perseveranzaperché io con pazienza penetriil messaggio di Dio nel Vangelo.

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Accordami la tua fiduciaperché sappia di essere fin da orain comunione misteriosa con Dioin attesa di immergermi in luinella vita eternadove la sua parolasarà finalmente svelatae pienamente realizzata. (T. d’Aquino)


In questo tempo di gratuità, in cui sto semplicemente dinanzi a Gesù, gli rivolgo la mia attenzione, il mio sguardo, il mio cuore.Provo a superare la tentazione di seguire i miei pensieri, le mie preoccupazioni, per far spazio dentro di me al suo dono di amore, alla sua presenza. Se le preoccupazioni mi assillano e non si stacca-no da me, le condivido con Gesù perché mi conforti con la sua luce.Mi esercito a rivolgere costantemente il mio pensiero a lui.



Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Ho giurato, e lo confermo, di custodire i tuoi precetti di giustizia. Sono stanco di soffrire, Signore, dammi vita secondo la tua parola.

Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre.

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Meravigliosa è la tua alleanza, per questo le sono fedele. La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Apro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti. (Sal 119,105-107.111-112. 129-131)


In questo tempo mi metto in ascolto di ciò che il Signore vuole dir-mi attraverso la sua Parola.La lettura calma, attenta e ripetuta della Parola di Dio mi aiuta a comprendere meglio ciò che Gesù vuole dirmi attraverso di essa.Talvolta mi risulterà utile sottolineare parole ed espressioni che mi colpiscono... per lasciare che si imprimano nel mio cuore. Un po’ al-la volta scoprirò che è una Parola che parla alla vita e che si offre come Buona Notizia nella mia storia e in quella di chi mi circonda.



Gesù allora gridò a gran voce: “Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io co-me luce sono venuto nel mondo, perché chiun-que crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me”.

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Gesù “grida” la sua proposta di vita: credere in lui e in colui che lo ha mandato. “Grida”, perché non sia-mo abituati ad ascoltarlo. Alza la voce, perché ci trova occupati a fare altro.

Mentre si avvicina la sua passione, e sta terminan-do il tempo della sua esistenza terrena, Gesù “grida” la sua sofferenza dinanzi alla nostra indifferenza. Ci esorta ad ascoltare attentamente la sua voce. Ci in-vita a guardarlo: “Chi vede me”, vede l’amore del Pa-dre. Ci invita ad accogliere la sua parola come Paro-la promettente, che il Padre gli ha affidato per ognu-no di noi. La sua Parola è salvezza per la nostra vita.

Io credo in Gesù?

Lo ascolto quando si rivolge a me con la sua Parola di salvezza?

Accolgo la sua promessa di vita?



Padre buono, che ti manifesti a me nel tuo Figlio Ge-sù, aiutami a vivere la mia figliolanza. Signore, fa’ che io creda nel tuo amore di Padre.

Padre buono, che hai mandato Gesù come luce nel mondo, illumina le nostre paure e i momenti bui della nostra esistenza. Signore, illumina la nostra vita.

Padre buono, che hai donato il tuo Figlio come Paro-la di salvezza per gli uomini. Signore, fa’ che crediamo nella tua Parola di salvezza.

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Chiediamo al Signore che il nostro sguardo, la nostra conoscenza del tesoro che è il dono di Dio, Gesù Cristo, stia davanti a noi.Chiediamo al Signore, che il nostro cuorestia in questo tesoro,si trovi lì, sia questa la nostra memoria. Amen. (G. Moioli)

AppendIcI

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Appendice n. 1

rIto deLL’esposIzIone e deLLA BenedIzIone

eucArIstIcA

esposIzIone

Quando il ministro incaricato dell’esposizione del Sacramento si reca all’altare si esegue un canto che può essere uno dei seguenti:

mIstero deLLA cenA

1. Mistero della Cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi. Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi.

2. Mistero della Chiesa è il Corpo di Gesù. Mistero della pace è il Sangue di Gesù. Il pane che mangiamo fratelli ci farà. Intorno a questo altare l’amore crescerà.

Oppure:

hAI dAto un cIBo

1. Hai dato un cibo a noi, Signore, germe vivente di bontà. Nel tuo vangelo, o buon pastore, sei stato guida e verità.

r. Grazie, diciamo a te, Gesù! resta con noi, non ci lasciare: sei vero amico solo tu!

2. Alla tua mensa accorsi siamo pieni di fede nel mister.

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O Trinità, noi t’imploriamo: Cristo sia pace al mondo inter. r.

Oppure:

seI tu sIGnore IL pAne

1. Sei tu, Signore, il pane, tu cibo sei per noi. Risorto a vita nuova, sei vivo in mezzo a noi.

2. Nell’ultima sua cena Gesù si dona ai suoi: “Prendete pane e vino, la vita mia per voi.

3. Mangiate questo pane: chi crede in me vivrà. Chi beve il vino nuovo, con me risorgerà”.

4. È Cristo il pane vero, diviso qui fra noi: formiamo un solo corpo e Dio sarà con noi.

5. Se porti la sua croce, in lui tu regnerai. Se muori unito a Cristo, con lui rinascerai.

6. Verranno i cieli nuovi, la terra fiorirà. Vivremo da fratelli: la Chiesa è carità.

Oppure un altro di quelli da pag. 82.

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AdorAzIone

Segue un tempo prolungato di adorazione personale o comuni-taria davanti al Sacramento. Per questa preghiera si possono usare gli schemi delle pagine pre-cedenti di questo sussidio. Questi schemi, debitamente adattati, possono essere usati anche per l’adorazione comunitaria.

BenedIzIone

All’ora stabilita per la benedizione si canta:

Tantum ergo sacramentum veneremur cernui, et antiquum documentum novo cedat ritui; Præstet fides supplementum sensuum defectui.

Genitori Genitoque laus et jubilatio, salus, honor, virtus quoque sit et benedictio; procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen.

Oppure:

Adoriamo il Sacramento che Dio Padre ci donò. Nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì. Al mistero è fondamento la parola di Gesù.

Gloria al Padre onnipotente, gloria al Figlio Redentor, lode grande, sommo onore all’eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore alla santa Trinità. Amen.

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Il ministro dice una delle seguenti orazioni:

Preghiamo.

Dopo una breve pausa di silenzio, prosegue:

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.R. Amen.

Oppure:

Guarda, o Padre, al tuo popolo, che professa la sua fede in Gesù Cristo, nato da Maria Vergine, crocifisso e risorto, presente in questo santo sacramento e fa’ che attinga da questa sorgente di ogni grazia frutti di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.R. Amen.

Oppure:

Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero, e fa’ che un giorno possiamo contemplarlo nello splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.R. Amen.

Oppure:

O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo,

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fa’ che viviamo sempre in te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.R. Amen.

Oppure:

Donaci, o Padre, la luce della fede e la fiamma del tuo amore, perché adoriamo in spirito e verità il nostro Dio e Signore, Cristo Gesù, presente in questo santo sacramento. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen.

Oppure:

O Dio, che in questo sacramento della nostra redenzione ci comunichi la dolcezza del tuo amore, ravviva in noi l’ardente desiderio di partecipare al convito eterno del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.R. Amen.

Oppure:

O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera della tua misericordia, perché nell’assidua celebrazione del mistero pasquale riceviamo i frutti della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.R. Amen.

Il ministro, indossato il velo omerale, senza dire nulla fa con il Sacramento il segno di croce sul popolo.

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reposIzIone

Se si ritiene opportuno, prima della reposizione, si possono dire o cantare, secondo le consuetudini locali, le seguenti acclamazioni:

Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.Benedetto il nome di Gesù.Benedetto il suo sacratissimo Cuore.Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima. Benedetta la sua santa ed immacolata concezione. Benedetta la sua gloriosa assunzione. Benedetto il nome di Maria, vergine e madre. Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.

La celebrazione si può concludere con un canto.

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Appendice n. 2

preGhIere, GIAcuLAtorIe ed InvocAzIonI

In questa Appendice sono raccolti alcuni testi che possono es-sere utilizzati sia nella preghiera personale, sia in una eventuale Adorazione comunitaria guidata.

In particolare, queste preghiere possono essere usate nel tempo del silenzio adorante.

Signore, noi ti adoriamo!

Signore, noi crediamo in te!

Signore, noi speriamo in te!

Signore, noi ti amiamo!

Signore, noi ti lodiamo!

Signore, noi ti benediciamo!

Benedetto colui che viene nel nome del Si gnore!

Signore, noi crediamo, ma aumenta la nostra fede!

Signore, aumenta il nostro amore!

Oppure:

Ti adoro, Signore Gesù, per il quale sono state create tutte le cose.

Ti adoro, Signore Gesù, che ti sei fatto uomo per la mia salvezza.

Ti adoro, Signore Gesù, che hai annunciato il Vangelo di verità.

Ti adoro, Signore Gesù, che ti sei annientato, facendoti obbediente fino alla morte sulla croce.

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Ti adoro, Signore Gesù, che sei risorto glorioso dalla morte e sei asceso al cielo.

Ti adoro, Signore Gesù, che ti sei fatto cibo e conforto dell’anima mia nel Sacramento dell’altare.

Oppure:

Signore, insegnami a pregare.

Signore Gesù, apri il mio cuore perché possa riconoscerti presente.

Credo in te, spero in te, amo te, Signore Gesù.

Signore, sei per me via, verità e vita.

Oppure:

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù esaudiscimi. Dentro le tue piaghe nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami: e comanda che io venga a te, affinché ti lodi con i tuoi santi, nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Tu hai detto: «Io sono il Pane di vita».r. signore, io credo in te!

Tu hai detto: «Io sono la risurrezione». r. signore, io credo in te!

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Tu hai detto: «Chi crede in me vivrà». r. signore, io credo in te!

Il tuo corpo ci dona la vita. r. signore, io credo in te!

La tua parola ci libera. r. signore, io credo in te!

La tua parola ci conforta. r. signore, io credo in te!

Oppure:

Con la tua Eucaristia tu ci hai dato tutto: r. signore, noi ti ringraziamo.

Con la tua Eucaristia tu ci doni la vita: r. signore, noi ti ringraziamo.

Con la tua Eucaristia tu ci doni l’amore: r. signore, noi ti ringraziamo.

Il tuo amore è la nostra legge: r. signore, noi ti amiamo.

II tuo amore è la nostra speranza: r. signore, noi ti amiamo.

II tuo amore è verità: r. signore, noi ti amiamo.

Per la tua Eucaristia sorgente di vita: r. signore, noi ti benediciamo.

Per la tua Eucaristia sorgente di gioia: r. signore, noi ti benediciamo.

Per la tua Eucaristia sorgente di speranza: r. signore, noi ti benediciamo.

Oppure:

Perché tu sei la nostra lode e il nostro ringraziamento al Padre.

r. Grazie, signore Gesù!

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Perché tu ci doni incessantemente la luce della tua Parola.


Perché continuamente ci elargisci il tuo perdono.


Perché ci hai raccolto nella comunità ecclesiale dei fratelli.


Perché ci sostieni nei nostri quotidiani scoraggiamenti.


Perché dai un senso anche al nostro soffrire. r. Grazie, signore Gesù!

Perché ci doni una patria cui tendere dopo la nostra morte.


Oppure:

Con la nostra vita che in te trova un Pane che la nutre.

r. noi ti lodiamo e ti adoriamo, signore Gesù.

Con la nostra parola che in te trova la concretezza di un cammino.


Con la nostra povertà che in te trova la ricchezza di un cuore beato.


Con la nostra gioia che in te trova la stabilità di una pace vera.


Con la nostra carità che in te trova il suo vero significato per un dono di condivisione.


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Con la nostra offerta quotidiana che nella tua croce

riceve la forza della radicalità. r. noi ti lodiamo e ti adoriamo, signore Gesù.

Con i nostri sacrifici e le nostre sofferenze che nella tua risurrezione trovano motivo di purificazione e di conforto.


Con le nostre speranze ed aspirazioni che in te trovano la certezza di un mondo futuro rinnovato.


Con le nostre Eucaristie nelle quali in te, vivo e presente,

riviviamo il dono della redenzione. r. noi ti lodiamo e ti adoriamo, signore Gesù.

Con le nostre preghiere che ci fanno scoprire ogni giorno la forza del tuo amore. r. noi ti lodiamo e ti adoriamo, signore Gesù.

Con la nostra morte che sarà in te una vittoria nella festa del tuo Regno.


Oppure:

Medico del corpo e dello spirito, che sei venuto a guarire le nostre infermità.

r. soccorri quanti soffrono, signore.

Uomo dei dolori, che hai portato le nostre debolezze e hai preso su di te le nostre sofferenze.


Tu che hai voluto essere in tutto simile a noi per rivelarci la tua misericordia.


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Tu che hai sperimentato i limiti della nostra condizione umana, per liberarci dal male.


Oppure:

Credo in te, Signore Gesù: chi accoglie te accoglie il Padre. Spero in te, Signore Gesù: tu sei la mia vita. Ti amo, Signore Gesù: tu mi hai amato fino alla fine, hai dato la tua vita per me. Per aderire pienamente a te, o Cristo, voglio concentrare in te in un atto di adorazione la fede, la speranza e la carità che lo Spirito ha infuso in me nel Battesimo: “Mio Signore e mio Dio”.

Oppure:

Eccomi, o mio amato buon Gesù, che alla santissima tua presenza, prostrato, ti prego con fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti; mentre io con tutto l’amore e con tutta la mia compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: “hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa”.

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Oppure:

O Signore, tu mi conosci per nome e vedi la mia solitudine, la mia sofferenza, il mio dolore. Io non posso nulla! Accetta questa mia povertà e trasformala in grazia e benedizioni per il bene dei miei cari, per la pace nel mondo, per i missionari messaggeri del vangelo. Suscita abbondanti vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie, affinché venga il tuo regno di pace e di amore tra tutti i popoli della terra. Signore, sono ammalato, sono solo e povero, con un cuore stanco e abbattuto. Salgo con fatica il mio Calvario. Ridonami, se a te piace, la salute del corpo, donami forza e pace nel cuore. Unisco la mia sofferenza alla tua sofferenza sulla croce e a quella dei popoli emarginati, dei bambini oltraggiati, dei poveri abbandonati, E tu, Maria, Madre di Dio, stammi vicina e prega per me. Amen.

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Appendice n. 3

ALtrI cAntI eucArIstIcI

Adoro te devote

1. Adoro te devote, latens Deitas, quæ sub his figuris vere latitas: tibi se cor meum totum subicit, quia te contemplans totum deficit.

2. Visus, tactus, gustus in te fallitur, sed auditu solo tuto creditur. Credo quidquid dixit Dei Filius: nil hoc verbo veritatis verius.

3. In cruce latebat sola Deitas, at hic latet simul et humanitas. Ambo tamen credens atque confitens peto quod petivit latro paenitens.

4. Plagas, sicut Thomas, non intueor; Deum tamen meum te confiteor. Fac me tibi semper magis credere, in te spem habere, te diligere.

5. O memoriale mortis Domini, Panis vivus, vitam præstans homini, præsta meæ menti de te vivere, et te illi semper dulce sapere.

6. Pie pelicane, Jesu Domine, me immundum munda tuo sanguine, cuius una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere.

7. Jesu, quem velatum nunc aspicio, oro fiat illud quod tam sitio: ut te revelata cernens facie, visu sim beatus tuæ gloriæ. Amen.

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tI Adoro, o dIo (traduzione conoscitiva di G. Moioli)

Come uno che l’amore rende pronto, io Ti adoro, o Dio che ti nascondi e in questi simboli a noi vero ti dai, inafferrabile. Interamente a te si sottomette il cuore: ché troppo sei grande, e vinci ogni sua forza di penetrazione.

Se mi lascio guidare da ciò che vedo, o tocco, o gu-sto, io cado nell’inganno. Posso soltanto udire: ma basta, a dare sicurezza alla mia fede. Tutto quello che il Figlio di Dio disse, io lo credo: di questa tua parola di verità, nulla è più vero.

Quando fosti crocifisso, il divino era nascosto; ma qui, anche l’umano tuo ci vien sottratto. E proprio qui, l’uno e l’altro credendo e proclamando, ti faccio anch’io la preghiera del ladrone in pentimento.

Neppure, come a Tommaso, m’è dato di scrutare le tue piaghe; e, nonostante, ti rendo confessione: «Sei tu il mio Dio!». Fa’ che a te sempre di più io creda, e in te abbia speranza, e che ti ami.

O memoriale della morte del Signore! O pane vivo che all’uomo vai donando vita! Fammi un dono: viva di te l’anima mia, e sempre abbia gusto per te, come per un sapore grato.

La tua tenera e santa dedizione, Gesù Signore, giun-ge a donare interamente il sangue. Di questo san-gue, anche una goccia piccola è in grado di salvare il mondo intero. Con questo sangue, fai nettezza in me! Sono un immondezzaio.

Ti sto guardando, Gesù, che ti sei messo un velo. So-no assetato; e ti faccio una preghiera: fissare quel tuo volto d’uomo senza più schermi ormai; e, dal ve-der direttamente la tua divina gloria, tutto restarne beatificato. Amen.

84

AdorAzIone

1. Mio Dio, sono davanti a te. Tutto intorno è silenzio.

rit. mio dio, ti adoro,sono tuo e solo tuo.mio dio, ti adorodal profondo del mio spirito.

2. Mio Dio, cosa ho fatto per meritare tanta grazia? rit.

AmAtevI, FrAteLLI

1. Amatevi, fratelli come io ho amato voi! Avrete la mia gioia che nessuno vi toglierà! Avremo la sua gioia che nessuno ci toglierà!

2. Vivete insieme uniti come il Padre è unito a me! Avrete la mia vita se l’Amore sarà con voi! Avremo la sua vita se l’Amore sarà con noi!

3. Vi dico queste parole perché abbiate in voi la gioia! Sarete miei amici se l’Amore sarà con voi! Saremo suoi amici se l’Amore sarà con noi!

AnImA chrIstI

rit. Anima christi, sanctifica me. corpus christi, salva me. sanguis christi, inebria me. Aqua lateris christi, lava me.

1. Passio Christi, conforta me. O bone Iesu, exaudi me. Intra vulnera tua absconde me. rit.

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2. Ne permittas a te me separari. Ab hoste maligno defende me. In hora mortis meæ voca me. rit.

3. Et iube me venire ad te, ut cum sanctis tuis laudem te per infinita sæcula sæculorum. Amen. rit.

credo In te, sIGnor

1. Credo in te, Signor, credo in te: grande è quaggiù il mister, ma credo in te.

rit. Luce soave, gioia perfetta sei, credo in te, signor, credo in te.

2. Spero in te, Signor, spero in te: debole sono ognor, ma spero in te. rit.

3. Amo te, Signor, amo te: o crocifisso Amor, amo te. rit.

4. Resta con me, Signor, resta con me: pane che dai vigor, resta con me. rit.

crIsto Gesù, sALvAtore

1. Cristo Gesù, Salvatore, tu sei Parola del Padre, qui ci raduni insieme, tu ! Qui ci raduni insieme.

2. Cuore di Cristo Signore, tu cambi il cuore dell’uomo, qui ci perdoni e salvi, tu! Qui ci perdoni e salvi.

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3. Luce, che rompe la notte, noi ti cerchiamo feriti, a te volgiamo gli occhi, a te! A te volgiamo gli occhi.

4. Pane, spezzato alla cena, corpo del Cristo vivente, in te restiamo uniti, in te! In te restiamo uniti.

5. Vino, versato ai discepoli, sangue di un Dio crocifisso, in te la nostra gioia, in te! In te la nostra gioia.

6. Alleluia! Alleluia! Alleluia! Alleluia! Cristo, sei Salvatore, tu! Cristo sei Salvatore.

IL pAne deL cAmmIno

rit. Il tuo popolo in cammino cerca in te la guida, sulla strada verso il regno sei sostegno col tuo corpo, resta sempre con noi, o signore!

1. È il tuo pane, Gesù, che ci dà forza e rende più sicuro il nostro passo; se il vigore nel cammino si svilisce la tua mano dona lieta la speranza! rit.

2. È il tuo vino, Gesù, che ci disseta e sveglia in noi l’ardore di seguirti; se la gioia cede il passo alla stanchezza la tua voce fa rinascere freschezza! rit.

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3. È il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa, fratelli sulle strade della vita; se il rancore toglie luce all’amicizia dal tuo cuore nasce giovane il perdono! rit.

4. È il tuo sangue, Gesù, il segno eterno dell’unico linguaggio dell’amore; se il donarsi come te richiede fede nel tuo Spirito sfidiamo l’incertezza! rit.

5. È il tuo dono, Gesù, la vera fonte del gesto coraggioso di chi annuncia; se la Chiesa non è aperta ad ogni uomo il tuo fuoco le rivela la missione! rit.

LAudA JerusALem

rit. Lauda, Jerusalem, dominum. Lauda deum tuum, sion. hosanna! hosanna! hosanna Filio david!

1. Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.

2. Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

3. Egli ha messo pace nei tuoi confini e ti sazia con fior di frumento.

4. Manda sulla terra la sua parola, e il suo messaggio corre veloce.

5. Fa scendere la neve come lana, come polvere sparge la brina.

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6. Getta come briciole la grandine, di fronte al suo gelo chi resiste?

7. Manda una sua parola ed ecco si scioglie, fa soffiare il vento e scorrono le acque.

8. Annunzia a Giacobbe la sua parola, le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

9. Così non ha fatto con nessun altro popolo, non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

10. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

11. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

LAudAte, omnes Gentes

rit. Laudate, omnes gentes, laudate dominum. Laudate, omnes gentes, laudate dominum.

pAne dI vItA nuovA

1. Pane di vita nuova, vero cibo dato agli uomini nutrimento che sostieni il mondo, dono splendido di grazia.

2. Tu sei sublime frutto di quell’albero di vita che Adamo non poté toccare: ora è in Cristo a noi donato.

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rit. pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda, cibo di grazia per il mondo.

3. Sei l’Agnello immolato nel cui sangue è la salvezza, memoriale della vera pasqua della nuova Alleanza.

4. Manna che nel deserto nutri il popolo in cammino, sei sostegno e forza nella prova per la Chiesa in mezzo al mondo. r.

5. Al banchetto ci inviti che per noi hai preparato, doni all’uomo la tua Sapienza, doni il Verbo della vita.

6. Segno d’amore eterno, pegno di sublimi nozze, comunione nell’unico corpo che in Cristo noi formiamo. r.

7. A te, Padre, la lode, che donasti il Redentore, e al Santo Spirito di vita sia per sempre onore e gloria. Amen. r.

pAne vIvo, spezzAto per noI

rit. pane vivo, spezzato per noi, a te gloria, Gesù! pane nuovo, vivente per noi, tu ci salvi da morte!

1. Ti sei donato a tutti, corpo crocifisso; hai dato la tua vita, pace per il mondo. rit.

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2. Hai condiviso il pane che rinnova l’uomo; a quelli che hanno fame tu prometti il Regno.

rit. pane vivo, spezzato per noi, a te gloria, Gesù! pane nuovo, vivente per noi, tu ci salvi da morte!

3. Tu sei fermento vivo per la vita eterna. Tu semini il Vangelo nelle nostre mani. rit.

4. Venuta la tua ora di passare al Padre, tu apri le tue braccia per morire in croce. rit.

5. Per chi ha vera sete cambi l’acqua in vino. Per chi si è fatto schiavo spezzi le catene. rit.

6. A chi non ha più nulla offri il vero amore: il cuore può cambiare se rimani in noi. rit.

7. In te riconciliati, cielo e terra cantano! Mistero della fede: Cristo, ti annunciamo! rit.

restA con noI, sIGnore, LA serA

1. Resta con noi, Signore, la sera; resta con noi e avremo la pace.

rit. resta con noi, non ci lasciar, la notte mai più scenderà. resta con noi, non ci lasciar per le vie del mondo, signor.

2. Ti porteremo ai nostri fratelli, ti porteremo lungo le strade. rit.

3. Voglio donarti queste mie mani, voglio donarti questo mio cuore. rit.

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seI QuI presente

1. Sei qui presente, Signore, in mezzo a noi con il tuo Corpo che ci offri ancora; dona la fede nel gran Mistero ai tuoi fedeli che si accostano a te.

rit. noi ti ringraziamo, dio di salvezza, per tutto quello che tu dai a noi; ogni giorno, riconoscenti, fa’ che ti lodiamo, fa’ che ti serviamo in umiltà. (2 v.)

2. Sei qui presente, Signore, in mezzo a noi nella tua Chiesa che trasformi in te; dona vigore nella speranza ai tuoi fedeli che si accostano a te. rit.

3. Sei qui presente, Signore, in mezzo a noi in chi è solo e nella povertà; dona coraggio e forza d’amare ai tuoi fedeli che si accostano a te. rit.

tu Fonte vIvA

1. Tu fonte viva, chi ha sete beva! Fratello buono che rinfranchi il passo: nessuno è solo se tu lo sorreggi, grande Signore!

2. Tu pane vivo, chi ha fame venga! Se tu lo accogli entrerà nel Regno. Sei tu la luce per l’eterna festa, grande Signore!

3. Tu segno vivo, chi ti cerca veda! Una dimora troverà con gioia. Dentro l’aspetti, tu sarai l’amico, grande Signore!

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eLenco deI cAntI, AutorI, edIzIonI

Adorazione, M. Marighetto, inedito.

Adoriamo il sacramento, gregoriano.

Adoro te devote, gregoriano.

Amatevi, fratelli, D. Macchetta, LDC, Leumann (TO).

Anima christi, M. Frisina, Paoline, Roma.

credo in te, signor, tradizionale, LDC, Leumann (TO).

cristo Gesù, salvatore, Melodia tradizionale occitana, LDC, Leu mann (TO).

hai dato un cibo, ignoto, LDC, Leumann (TO).

Il pane del cammino, P. A. Sequeri, Rugginenti, Milano.

Lauda Jerusalem, M. Decker.

Laudate, omnes gentes, J. Berthier, Presses de Taizé, Taizé.

mistero della cena, R.L. de Pearsall, LDC, Leumann (TO).

pane di vita nuova, M. Frisina, Paoline, Roma.

pane vivo, spezzato per noi, J. Akepsimas, Studio SM, Parigi.

resta con noi, signore, la sera, D. Macchetta, LDC, Leumann (TO).

sei qui presente, M. Pozzobon, Editrice S. Liberale, Treviso.

sei tu, signore, il pane, G. Kirbye, LDC, Leumann (TO).

tantum ergo sacramentum, gregoriano.

tu, fonte viva, dall’Antifonario parigino, LDC, Leumann (TO).

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IndIce

Introduzione .........................................................................5

L’adorazione eucaristica ..................................................7

AdorAzIonI

I Adorazione“Questi è il Figlio di dio” ........................................... 13

II Adorazione“chi segue me avrà la luce della vita” ................. 18

III Adorazione“Io sono il pane della vita” ........................................ 23

IV Adorazione“donna, perché piangi? chi cerchi?” ................... 29

V Adorazione“verrà a voi il consolatore” ...................................... 34

VI Adorazione“Amatevi gli uni gli altri” ........................................... 40

VII Adorazione“seguimi” ......................................................................... 45

VIII Adorazione (Quarantore Del luneDì santo)“non sempre avete me” ............................................. 50

IX Adorazione (Quarantore Del MarteDì santo)“È giunta l’ora” ............................................................... 56

X Adorazione (Quarantore Del MercoleDì santo)“come luce sono venuto” .......................................... 61

94

AppendIcI

Appendice n. 1rito dell’esposizione e della Benedizione eucaristica ............................. 69

Appendice n. 2preghiere, giaculatore ed invocazioni ................ 75

Appendice n. 3Altri canti eucaristici .................................................... 82

IntroduzIone - WebDiocesi€¦ · Gesù, gli rivolgo la mia attenzione, il mio sguardo, il mio...

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