Alpini nel presepio… per un Natale di solidarietà · Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Con queste...

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ANNO  XXXIII  - N.  4 - DICEMBRE 2012  -  Pubblicazione  trimestrale - 3 0,05   Spedizione  in  abbonamento  postale  -  Pubbl.  inf.  50% PERIODICO  INFORMATIVO RISERVATO AI SOCI  DELLA  SEZIONE  DI  FELTRE  DELL’A.N.A. IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE ALL’UFFICIO P.T. DI BELLUNO DETENTORE DEL CONTO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA BELLUNO TAXE PERÇUE TASSA RISCOSSA Alpini nel presepio… per un Natale di solidarietà

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ANNO  XXXIII  - N.  4 - dIcembre 2012  -  Pubblicazione  trimestrale - 3 0,05   Spedizione  in  abbonamento  postale  -  Pubbl.  inf.  50%

periodico  informativo riServato ai Soci  della  Sezione  di  feltre  dell’a.n.a.

in caSo di mancato recapito rinviare all’ufficio p.t. di belluno detentore del conto per reStituzione al mittente che Si impegna a pagare la relativa tariffa

beLLUNOTAXe PerÇUe

TASSA rIScOSSA

Alpini nel presepio…per un Natale di solidarietà

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2  alpini… Sempre!2

ANNO  XXXIII  - N.  4 - DICEMBRE 2012  -  Pubblicazione  trimestrale - 3 0,05   Spedizione  in  abbonamento  postale  -  Pubbl.  inf.  50%

PERIODICO  INFORMATIVO RISERVATO AI SOCI  DELLA  SEZIONE  DI  FELTRE  DELL’A.N.A.

IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE ALL’UFFICIO P.T. DI BELLUNO DETENTORE DEL CONTO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA

BELLUNOTAXE PERÇUE

TASSA RISCOSSA

Alpini nel presepio…per un Natale di solidarietà

di questo numero sono state stampate 5.500 copie

PreSIdeNTe:

carlo balestra

dIreTTOre reSPONSAbILe:

gianpaolo Sasso

AddeTTO ALLA PUbbLIcITà:

nino zampiero

AddeTTO AgLI INdIrIzzI: 

giancarlo garbuio

redazionedIreTTOre: roberto casagrandeVIce dIreTTOre: italo rieraCollaborano:giancarlo ghizzo, Stefano mariech, espedito pagnussat, bruno Saccaro e Sergio caddeo

direzione, redazione e Amministrazionepresso la sede ANA - Via mezzaterra, 11/AFeLTre - Tel. 0439/80992 - Fax 0439.83897e-mail: [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di bellunoN. 6/79 - Prot. N. 23337 del 22 ottobre 1979

Stampa dbS - rasai di Seren del grappa (bL)

in copertina:natale 2011:

presepio nella chiesa di murle

(Foto maria Balen)

in 4ª di copertina:natale 2011:

soci del Gruppo m. caurioldavanti alla chiesa

del sacro cuore(Foto erretre)

Sabato 23 febbraio 2013Ore 20.30 Istituto Canossiano

Feltre - Via Monte Grappa, 1. “Voci dalla steppa”, racconti dei Reduci della Campagna di Russia. Concerto con la fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave e un coro alpino

Domenica 24 febbraio 2013Ore 7.30 Istituto Canossiano - Feltre - Apertura

seggio elettorale e votazione per l’elezione del Presidente, del Consiglio Direttivo Sezionale, del Collegio dei Revisori dei Conti, della Giunta di Scrutinio e dei Delegati all’Assemblea di Milano. Assemblea Generale dei Delegati: prima convocazione.

Ore 8.00 Santa Messa in onore dei Caduti di tutte le guerre.

Ore 8. 45 Assemblea Generale dei Delegati: seconda convocazione.

Nomina del Presidente dell’Assemblea. Relazione Morale del Presidente della Sezione. Relazione Finanziaria del Tesoriere. Relazione del Coordinatore della Protezione Civile. Approvazione delle relazioni. Saluto delle Autorità.

Ore 11.20 Ammassamento nel Piazzale della Stazione.Ore 11.35 Inizio sfilamento: Viale Piave, Via Garibaldi,

Largo Castaldi, Via XXXI Ottobre, Via Cesare Battisti, Monumento ai Caduti.

Ore 11.45 Onore ai Caduti. Ore 13,00 Pranzo sociale presso il ristorante

Birreria Pedavena.

Alla sfilata sarà presente la Fanfara Alpina di Borsoi d’Alpago e la Fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di San Donà di Piave.

tutti i soci sono inVitati a partecipare aLL’assemBLea GeneraLe

assemBLea GeneraLe 2013

Programma

In occasione delle manifestazioni del 4 novembre, festa delle Forze Armate e commemorazione dei Ca- duti di tutte le guerre, si è svolta anche a Feltre una cerimonia ufficia-le, con la deposizione di alcune coro-ne d’alloro in vari significativi luoghi della città: al cimitero tedesco in località San Paolo, al cimitero austro-ungarico e all’ossario italiano, oltre che al monumento ai Caduti, a cui si riferisce la foto qui a fianco.

ceLebraZione DeL 4 noVembre

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alpini… Sempre! 33

iL meSSaGGio nataLiZio DeL PreSiDente aLLa SeZione

Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Con queste parole rivolgo a Voi cari Alpini il tradi-zionale messaggio natalizio in un momento di grande preoccupazione per tutti noi. Il perdurare della crisi eco-nomica, la preoccupante fase di recessione che attraversa il Paese e la conseguente perdi-ta di moltissimi posti di lavo-ro sono elementi che minano gravemente il nostro presen-te, non offrendo per ora pur-troppo nessuna prospettiva di

risoluzione positiva. Il Governo ha inasprito le imposte con il conseguente aumento del costo della vita che si fa sentire soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione.

Si respira un’ atmosfera di profondo pessimismo tra quanti si trovano senza lavoro o in cassa integrazione, tra i giovani che non trovano un’occupazione, nelle famiglie sempre più in difficoltà a far fronte al costo crescente della vita. Sono sempre di più coloro che si vedono costretti a rivolgersi agli uffici competenti dei comuni per avere un aiuto non solo per pagare le utenze, ma anche per ottenere un sostegno alimentare.

La nostra Sezione non è estranea a questa particolare con-dizione di disagio, se è vero che alcuni soci rinunciano a rinnovare la tessera, perché anche all’interno della spesa delle famiglie si opera necessariamente quella “politica dei tagli” che ci rende tutti ogni giorno più poveri.

La politica, come da troppo tempo avviene, mette in mostra ancora una volta uno spettacolo deprimente. L’immagine che ne deriva è quella di un Parlamento sempre più litigioso, incapace di dare risposte adeguate ai reali problemi della gente. Mai come in questo periodo c’è stata una disaffezione nei confronti della politica. Lo dimostra la partecipazione alle recenti elezioni regionali in Sicilia, dove la gente ha mani-festato il proprio disgusto non andando a votare. Il segnale però pare non sia stato compreso dalla casta, che continua a difendere i propri privilegi, mentre la disparità economica si

allarga e la ricchezza si concentra sempre più nelle mani di una minoranza di cittadini.

Mi chiedo quale tipo di augurio Vi possa fare in una tale difficile situazione.

Un messaggio che comunque Vi invio di tutto cuore è quel-lo di stare uniti, di ripensare ad un nuovo modo di vivere, anzi “antico”, com’era in un recente passato lo stile di vita delle nostre famiglie. Dobbiamo abbandonare la strada dell’indivi-dualismo, che ci ha portato a condurre un’esistenza fondata più sull’apparire che sull’essere, per riscoprire quei principi di solidarietà sociale da troppo tempo dimenticati. In questi ultimi decenni la nostra società su questo piano è regredi-ta, ma oggi è necessario ritrovare quei valori che la nostra Associazione ha sempre sottolineato: la dignità dell’indivi-duo, il rispetto del prossimo, il sostegno alla famiglia. Questi devono tornare ad essere fondamenti esistenziali per ognuno di noi. Gli auguri assumono quindi un profondo significato, perché proprio in questo particolare tempo natalizio si deve trovare non l’obbligo, ma il bisogno di mettere in pratica e sostenere con determinazione queste nobili qualità morali. L’amore verso il prossimo in questi momenti di festa assume un significato più intimo e sincero. La solidarietà, principio fondamentale del nostro operare alpino, si fonde a Natale con lo spirito cristiano e questo crea sempre un’energia nuova in ognuno di noi, ma questo sentimento non deve spegnersi con le luminarie del Natale, ma deve trasformarsi in un nuovo stile vita. Solo così l’essere trionferà sull’apparire, spro-nandoci ad un atteggiamento più generoso, più comprensivo e disponibile verso tutta la società. Queste festività di fine d’anno non devono rappresentare solo ed esclusivamente un momento di gioia e divertimento, ma devono portarci soprat-tutto a farci riflettere sui nostri limiti e sulle nostre debolezze, per sentirci tutti uniti nei valori cristiani evocati dal Santo Natale.

Un augurio particolare va agli ammalati, alle persone che soffrono e poi a tutti i militari impegnati nelle missioni di pace e alle forze dell’ordine occupate per la sicurezza di noi cittadini.

Auguro un sereno Natale e un felice Anno Nuovo a tutti Voi Alpini, alle Vostre Famiglie e alla nostra amata Italia.

Il PresidenteCarlo Balestra

commemoraZione DeL 70° anniVerSario DeLLa battaGLia Di niKoLaJeWKa

Gennaio 1942

Sabato 16 febbraio 2013ore 11,00 Sede ANA - Feltre - Via Mezzaterra, 11/AInaugurazione Mostra fotografica “L’altra russia 1941 - 1943. i Bolscevichi visti da vicino” a cura di Italo Riera.

ore 17.30 Aula Magna dell’Istituto A. ColottiFeltre - Viale Mazzini, 12.Presentazione del libro “Voci dalla steppa” a cura di C. Balestra, I. Riera, R. Casagrande, P. Plini.

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4  alpini… Sempre!

Mauro Tieppo vincitore del premio nazionale ”Alpino dell’anno”

di Giancarlo dallo

Il 16 settembre scorso a Savona, in occasione dell’80° anniversario di fondazione della locale Sezione ANA e del 140° delle Truppe Alpine, è stato consegnato all’Alpino in congedo Mauro Tieppo, appartenente alla nostra Sezione e socio del Gruppo di Lentiai, il premio “Alpino dell’anno 2011 in congedo”, istituito nel 1974 e giunto quindi alla sua 38ª edizione. Tra l’altro esiste anche un premio riservato agli alpini in armi assegnato nel 2001 ad un altro membro del Gruppo lentiaiese e cioè all’allora Caporal Maggiore Michele Endrighetti, figlio dell’attuale vice presidente sezionale Cav. Odino Endrighetti. Riferendosi all’ambito riconoscimen-to, il presidente nazionale ANA Corrado Perona afferma: “L’Albo d’Onore che elenca nomi e motivazioni rappresenta il lungo sentiero percorso da uomini coraggiosi che in azioni eroiche o di grande rilevanza morale e di umana solidarietà hanno offerto il meglio di loro stessi a favore del prossimo”. Scorrendolo si può infatti notare come, accanto ad Alpini noti (uno per tutti il presidente nazionale Nando Caprioli) figurino anche altri noti solo nella loro Sezione di apparte-nenza e che tuttavia hanno sempre rappresentato degnamente l’Associazione, i suoi valori, la sua riservatezza nel non sbandierare ai quattro venti quanto di bello e di positivo ha saputo costruire per i meno fortunati. La cerimonia di con-segna si è svolta nel cortile del Maschio della Fortezza di Priamar dove, presenti numerose Autorità tra le quali il vice comandante delle Truppe Alpine generale Franco Macor, è stata data lettura della motivazione:”L’Alpino Mauro Tieppo, incurante dei pericoli, interveniva per domare un incendio, scoppiato a Stabie di Lentiai (Belluno) mettendo in salvo un anziano affetto da disabilità motoria e la sua badante. Riusciva nel contempo a frenare, con mezzi di fortuna, il fuoco che minacciava di estendersi drammaticamente a tutta la frazione. Chiaro esempio di senso civico, spirito di inizia-tiva e capacità organizzative che rendono onore all’uomo e all’Associazione Nazionale Alpini”.

Detto questo, per meglio capire la portata dell’atto del Tieppo è forse necessario ripercorrere quella giornata attra-verso un estratto della lettera inviata per la partecipazione al Premio:

“Il 21 luglio 2011, intorno alle 9.30, a Stabie, piccola fra-zione di montagna del Comune di Lentiai (Bl) situata a circa 700 m. di altitudine, scoppiava un improvviso incendio in una baracca, adibita a fienile e magazzino, eretta in pieno centro frazionale e adiacente l’abitazione del proprietario Giuseppe Bertuol, affetto da disabilità motoria, che si trovava in quel momento in casa assieme alla badante.

Immediato l’intervento dei vicini (perlopiù anziani visto

che, stante l’ora, i giovani erano tutti al lavoro): tra i primi ad accorrere anche l’alpino in congedo Mauro Tieppo, clas-se 1984, titolare di una piccola impresa agricola attiva in Stabie. Resosi conto della gravità della situazione, il Tieppo provvedeva ad adottare le misure più urgenti, inviando alcuni presenti a presidiare gli incroci per facilitare il percorso dei pompieri (di stanza a Feltre e a Belluno e cioè rispettivamente a 20 e 30 km. di distanza dal luogo dell’incendio) già in pre-cedenza allertati e accertandosi personalmente che il Bertuol e la badante fossero stati messi in salvo.

Non pago, si muniva di gomme da innaffio collegate ai rubinetti delle vicine abitazioni e, incurante del pericolo rappresentato dalla presenza nel locale incendiato di 3 bom-bole di gpl (due delle quali sarebbero poi scoppiate durante l’intervento dei Vigili del Fuoco scagliando ad un’altezza di circa 50 metri alcune pesanti lamiere di protezione), saliva nel sottotetto per bagnare le travature in legno ed evitare così che le fiamme si propagassero alle abitazioni vicine.

Dopo l’arrivo dei pompieri, il Tieppo, assistito da altri frazionisti, proseguiva la sua opera prodigandosi fino al com-pleto spegnimento delle fiamme…..”

Quasi superfluo sottolineare come l’evento abbia suscitato sentimenti di profondo e legittimo orgoglio vuoi tra i membri della Sezione e del Gruppo e, più ancora, tra i concittadini di Mauro.

Una nota di merito anche per il capogruppo Grigoletto che, dopo aver avviato in prima persona l’iter burocratico, si è fatto promotore e interprete dell’organizzazione di un pul-lman che ha condotto a Savona per assistere alla premiazione, nella quale rappresentava la Sezione feltrina, una trentina tra soci e compaesani, tra i quali in rappresentanza dell’ammi-nistrazione comunale di Lentiai anche il vice sindaco alpino Francesco Battiston.

Mauro Tieppo con le autorità presenti alla consegna del premio.

www.labirreriapedavena.it - e-mail: [email protected]

L’alpino Mauro Tieppo al centro della foto.

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Ancora caduti tra i soldati ita-liani impegnati nella missione di peacekeeping in Afghanistan. La prima vittima si è avuta lo scorso 25 giugno, quando a seguito delle conseguenze dell’esplosione di un razzo all’interno di un poligo-no di tiro è deceduto il carabinie-re Manuele Braj, 30 anni, origi-nario della provincia di Lecce ed inquadrato nel 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia. Il fatto è accaduto nel campo di addestra-mento di Adraskan ed ha coin-volto altri tre militari, due dei

quali italiani, rimasti feriti. Tutti appartenevano alla PSTT (Police Speciality Training Team), uno speciale reparto che svolge attività di addestramento alla polizia afgana. Il cara-

biniere Braj lascia la moglie e un figlio di pochi mesi. Il secondo militare che ha perso la vita è l’al-pino Tiziano Chierotti, un giova-ne ligure di 24 anni, effettivo del 2° Reggimento alpini con stan-za a Cuneo, Brigata Taurinense. Chierotti è stato ferito a morte il 25 ottobre nel corso di un conflit-to a fuoco, che si è verificato con un gruppo di ribelli nella provin-cia di Farah, mentre era in corso un’operazione di pattugliamento in collaborazione alle forze rego-lari afgane. Nello scontro sono rimasti feriti altri tre alpini dello stesso Reparto. Con l’alpino Tiziano Chierotti salgono a 52 i militari che hanno perso la vita in Afghanistan.

Un carabiniere e Un aLPino caDUti in afGHaniStan

Gruppo GioVani deLLa seZione: noi dopo di VoiL’iniziativa in corso da parte di alcuni giovani alpini ren-

derà finalmente possibile l’istituzione di un Gruppo Giovani anche nella nostra Sezione. In effetti già da alcuni anni esiste un nucleo di giovani alpini feltrini, ma finora, non essendosi mai organizzati ufficialmente, hanno partecipato a diverse iniziative sempre aggregandosi al Gruppo Giovani della Sezione di Bassano.

Nell’anno in corso hanno partecipato tra l’altro alla cerimo-nia per ricordare il 70° anniversario dell’affondamento della

nave Galilea a Muris (UD), all’adunata nazionale di Bolzano, al raduno triveneto di Feltre, alla cerimonia sul monte Tomba e al raduno dei Reduci di Russia a Villabruna.

Come detto l’intenzione è quella di fondare un Gruppo Giovani sezionale, ma per realizzare questo è necessario che tutti i capigruppo sensibilizzino ad aderire all’iniziativa i gio-vani dei loro sodalizi. Per facilitare tale scopo è intenzione degli attuali componenti del Gruppo Giovani incontrare tutti i Gruppi della Sezione per farsi conoscere e presentare le loro prossime iniziative. Infatti in calendario vi è un incontro con il prof. Idri, esperto conoscitore delle operazioni militari nella zona del monte Grappa nel corso della Grande Guerra, e la partecipazione alla rappresentazione teatrale “Diario di guerra” e la disponibilità a collaborare all’organizzazione di manifestazioni sezionali.

Attualmente compongono il nucleo fondatore i soci: Daniele Colle, Davide Solagna, Oreste Signorelli e Ilario Brandalise del Gruppo di Lentiai e Michele Canal, Luca De Bastiani, Matteo De Bastiani, Alan Gaio, Emanuele Pagnussat, Danilo Zanin, Moreno Zucco, Diego Zucco, Johnatan Zurli, del Gruppo di Santa Giustina.

Attuale responsabile del Gruppo Giovani è Danilo Zanin, suo vice è Moreno Zucco.

I giovani sono il nostro futuro e saranno “loro dopo di noi” a tener alto il vessillo dei nostri valori.

R.C.

manuele braj tiziano chierotti

Alcuni rapppresentanti del Gruppo Giovani con il Reduce di Russia Pietro Dalla Rosa.

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6  alpini… Sempre!

Gli Alpini rappresentano una tradizione che ha fatto tanta parte di storia della nostra città e dell’Italia stessa. Lo hanno fatto con la dignità delle persone umili e concrete e continua-no a farlo con i fatti.

Il 20, 21 e 22 Luglio a Feltre si riunisce il Triveneto dell’Associazione Nazionale Alpini per celebrare il 90° di fondazione della Sezione di Feltre.

Novant’ anni di presenza attiva in una città legata per tradi-zione, affetti, orgoglio e fierezza al Suo Battaglione, insignito della cittadinanza onoraria. In novant’ anni quanti avveni-menti, quante storie di uomini si intrecciano, quanti momenti di lieta convivenza e quanti di drammi annodati ad arrivi e partenze ed alle sofferenze di due guerre! Ricorrenze storiche vissute con vivi ma misurati entusiasmi, tempi grevi sempre sopportati con dignitosa compostezza e generosità fraterna. Caratteri che si debbono ricordare quando si parla di eventi che lasciano traccia e ricreano gli animi.

Credo sia utile un preambolo affinché quanto seguirà non venga valutato come l’esaltazione rituale di una circostanza, poiché se in tale modo fosse inteso, si sottrarrebbero signi-ficativi meriti a molte persone. Quando molti uomini …e donne si riuniscono, considerandosi un solo corpo, determi-nando un’unica volontà diretta alla realizzazione di un fine in favore di una comunità, allora si approda al compimento di “egregie cose”. Queste vitalità sono potenti e semplici, non sottoposte a interessi miserevoli e sono rivolte a fini di elevato significato ed a sostegno di valori essenziali.

La Sezione ha trovato le linee direttrici indovinate e ne ha dato la prova con i fatti. È quanto la città si aspettava. Sfrondati gli intenti, ci si può rivolgere direttamente a tutti coloro, uomini e donne, alpini e non, che hanno concorso a concretizzare una manifestazione che ha fatto emergere molti aspetti simbolici oltre a quelli organizzativi, tradizionalmente alpini o spettacolari.

In questo tempo di sconfortante egoismo nel quale il dena-ro, lo sfrenato desiderio di potere, l’ambiguità più meschina, la pretesa di apparire, queste persone hanno dato una lezione di coraggio, di dignitoso altruismo ed hanno inferto un colpo rilevante alle mode del momento. Sarebbe un atto di falsa modestia sottacere il fatto di aver dato luogo ad un evento riu-scito che ha coinvolto non soltanto la città e l’intero territorio, ma diverse componenti della società e quanto a mio parere ha più valore, ha dissepolto molti di quei sentimenti che sembra-vano spariti e che invece erano soltanto sopiti dalla coltre di insipienza sotto la quale domina l’ indifferenza. La disponi-bilità e la forza morale di un’ antica città con origini illustri, di una popolazione composta e nei tempi colta ed assennata, hanno fatto capolino attraverso le emozioni, e permettete lo si dica con vivo piacere, che gli alpini hanno saputo suscitare.

La Sezione di Feltre ha dato prova di avere menti e volon-tà capaci di reggere l’impegno in una organizzazione che richiede intelligente programmazione, fantasia, estro, abilità nel proporre novità, nell’indirizzarle al fine migliore ed alla giusta conclusione. Se qualche mancanza si è rivelata non ha comunque diminuito i meriti.

Dare spazio alle diverse componenti istituzionali, alle molte

rappresentanze, a diverse associazioni, in una manifestazione prevalentemente alpina è stato un valido modo per offrire un generoso riconoscimento ai meriti che molte di queste componenti hanno acquisito. La Sezione stessa, per questa sua maniera di essere e di proporsi ha guadagnato nuova distinzione e considerazione e ciò, ci sia concesso dirlo, non è cosa di poco conto!

Si dice che un popolo che non ha rispetto per la propria storia, per i propri simboli, è destinato a perdere la propria dignità. Noi alpini non siamo un popolo, anche se qualcuno molto generosamente ci ha definito tali, ma abbiamo un pro-fondo riverente rispetto per la memoria di chi ha compiuto il proprio dovere sino a dare il bene supremo della vita, abbiamo, lo ripeto, rispetto delle regole e delle persone, delle istituzioni, dalle quali pretendiamo altrettanto con esempi di serietà e pulizia morale.

Abbiamo riverente rispetto per la bandiera poiché rappre-senta:

QUANDO LE VOLONTà SI UNISCONO…!di Giancarlo cozzi

Giancarlo Cozzi, autore dell’articolo, sfila in occasione del Raduno Triveneto. Alle sue spalle l’amico Arnaldo Lorenzoni. (Foto Fernanda Zardin)

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alpini… Sempre! 7

FELTRE (BL)Tel. 0439.2736 - Fax 0439.83011

Buffet Stazione F.S.

Caffetteria e ristoratore Giornali e Tabacchi

“il sangue di chi è caduto nell’adempimento di un dovere o nel raggiungimento di un ideale per permetterci di vivere liberiLa zolla che ricopre i nostri morti, la fede, l’amore, il vibrante entu-siasmo dei nostri aviLa fatica, l’affanno, la gioia di chi studia e di chi produce con la mente e con il braccioil dolore, il sudore e la struggente nostalgia degli emigrantiLa famiglia, la casa, gli affetti più cari, la speranza, la vita dei nostri figli”.

La bandiera rappresenta la Patria, onoriamola, rispettiamo-la, difendiamola, è un simbolo di fratellanza e finché apparirà libera noi saremo liberi.

Ho riproposto quanto rappresenta per noi la bandiera per ricordare che tutte le emozioni, la commozione di quei giorni sono in sostanza partite da quei principi che per noi non sono soltanto un simbolo ma il modo di essere in una società che si chiama Patria. Principi, lo hanno dimostrato presenza ed entusiasmo, che sono in fondo condivisi.

Molti ricordi ci hanno assalito e ci hanno fatto andare alle fonti che provocano gli avvenimenti salienti della nostra sto-ria, ai momenti di una Feltre nel tormento degli eventi bellici, alla memoria di tanta gioventù sacrificata, al tempo pesante di fatti che hanno tanto segnato la vita della città. Sono i ricordi dei momenti felici di una libertà riconquistata e che non deve essere mai tradita, come non deve essere mai dimenticata né sminuita la generosità dei tanti volontari che hanno realizzato quelle entusiasmanti ore.

Mi piace pensare che quei giorni di luglio abbiano ricon-fermato quanto noi crediamo che la bandiera rappresenti, e

quanto noi siamo grati ai molti che ci hanno fatto godere quei giorni lieti. Mi pare giusto anche affermare che nonostante le tante miserie e contraddizioni, possiamo essere fieri delle nostre genti dalle umili glorie, della grande passione per la nostra bella terra, alla quale saremo ancora capaci di dare motivi di fierezza e di pulito orgoglio civico.

Abbiamo manifestato la nostra gratitudine a tanta parteci-pazione in numeri e passione e vogliamo augurarci che tutto ciò non passi come l’acqua di un torrente, ma che restino nell’animo di ognuno quei sentimenti e siano una forza incitante a travolgere la mediocrità di mode contrarie alla dignità di un popolo con tanta storia e tanti uomini di valore; ad acquisire il senso dello Stato, e al rispetto di quel diritto che abbiamo dato al mondo. Potremo così dare un esempio concreto e determinante alla vita dei nostri figli.

Avvicinandosi le festività natalizie, vorremmo fare gli auguri, a tutta questa “Gente”, per il Natale, la festa più bella e sentita di tutto l’anno, con sentimenti di sincera ricono-scenza e ammirazione, per tutto il grande lavoro svolto in umiltà e dedizione, con determinazione e generosa volontà, senza chiedere altro compenso che il “plauso della propria coscienza”.

Il compiacimento del Sindaco di Feltre (Foto Linda Garlet)

I bambini che hanno sfilato al Triveneto. (Foto R. Faccini)

OFFERTE AL GIORNALELucia fumarola cassol (San Gregorio nelle alpi)

euro 10; Gr. alpini aune/Salzen 50 euro; argenta fausto 20 euro; Pontin francesco 30 euro; Gorza Vittorio 20 euro; Gruppo farra 20 euro; Gruppo marziai 20 euro; Vittorino turrin 20 euro.

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8  alpini… Sempre!

i volontari della zannettelliMolti sono stati i volontari, alpini e non, che hanno reso

possibile la realizzazione del Raduno Triveneto e ad ognuno va riconosciuto il giusto merito per quanto hanno saputo fare nelle diverse situazioni in cui sono stati impegnati. Tra i tanti impegni da portare a termine, sicuramente uno tra i più gra-vosi è stato quello relativo alla pulizia interna della caserma Zannettelli, riaperta proprio nei tre giorni della manifestazio-ne. L’averla resa ancora accessibile, almeno negli spazi ester-ni e nella parte delle cucine e del refettorio è stato uno degli obiettivi che la Sezione si era proposta in occasione di questo grande evento. Nella sua piazza d’armi il sabato pomeriggio il vescovo Giuseppe Andrich ha celebrato la messa, all’ex cir-colo sottufficiali gli artiglieri hanno potuto allestire la mostra

fotografica del Gruppo Agordo, alcuni muli sono tornati ad occupare i locali delle salmerie e nelle cucine, riattivate con notevole sforzo, si sono confezionati e distribuiti migliaia di pasti.

Purtroppo non è stato possibile nascondere il degrado in cui versa la struttura, ma il lavoro di quanti hanno reso possibile l’agibilità e la funzionalità di parte di essa va certamente sottolineato.

Oggi il grande cancello della porta carraia è nuovamente chiuso, ma la speranza di tutti, non solo degli alpini, è di vederlo nuovamente aperto in un futuro non troppo lontano.

R.C. I volontari impegnati nella pulizia della Zannettelli nelle setti-mane precedenti il Triveneto.

I volontari addetti alla cucina alla Zannettelli. (Foto Patrizio Giacomin)

incontri tra aLPini

Nel corso del Raduno Triveneto svoltosi a Feltre lo scorso mese di luglio si sono incontrati a 28 anni dal congedo Diego Dal Molin, Primo Dal Zotto e Antonio Gaio, tutti e tre insieme alla 125ª compagnia del Battaglione Feltre. Colgono l’occasione per salutare dalle nostre pagine i commilitoni dell’ottavo scaglione 1983.

Si sono incontrati dopo 42 anni a Strigno alcuni compo-nenti della prima squadra mortai della 125ª compagnia mortai da 120 “LA TONANTE” del Btg. Feltre di stanza a Strigno nel 1970/71. Tra questi il consigliere sezionale Claudio Dal Pos.

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qui di seguito riportiamo le ultime tre note di commento, scelte tra le tantissime, giunteci in riferimento al raduno triveneto.

Pregiatissimo Presidentea nome dei componenti della Banda “Città di Feltre”, del

Consiglio Direttivo e a titolo personale, la volevo ringraziare per averci fatto vivere un’esperienza indimenticabile ed emo-zionante come la Notte Verde e la Sfilata. Ma tutte tre le gior-nate e serate sono state davvero splendide. Auspichiamo che la collaborazione iniziata con il raduno possa continuare in modo proficuo e che assieme si riescano ad organizzare altri eventi di richiamo. La preghiamo di voler estendere il nostro grazie ai signori Stefano Mariech e Roberto Casagrande. Nel ringraziarla nuovamente porgo i più cordiali saluti.

Il PresidenteDott.ssa Francesca Gabrielli

Gentile Presidente,desidero esprimere a Lei ed a quanti hanno con Lei col-

laborato ed operato tutta la mia sincera ammirazione per la

perfetta, splendida ed indimenticabile manifestazione di ieri. Gli Alpini e la città di Feltre ci hanno accolto con una simpa-tia, un amore, un calore, una disponibilità che rimarranno per sempre nel cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di esse-re presenti. L’idea di coinvolgere in modo così rilevante tutte le Associazioni d’Arma si è rivelata vincente ed ha dato al Raduno un tono di novità che mi auguro possa trovare acco-glienza anche in futuro. Complimenti vivissimi e “ad majora”

Generale Vezio Vicini

Caro Presidente,poche righe per esprimerTi a nome dell’Associazione che

rappresento e mio personale, il più sentito compiacimento per l’esito del Raduno del 20-22 luglio u.s.. Non ho potuto presenziare alle manifestazioni del venerdì e sabato, ma so che hanno vivacizzato non poco l’intera città. La sfilata di tutte le Armi e Specialità delle Forze Armate ritengo sia stato il momento più vibrante, il “Caricat”, si direbbe in Cavalleria, dell’intera Manifestazione. Grandi, sono stati per noi, l’orgo-glio e la soddisfazione di percorrere le vie cittadine ognuno con i propri colori reggimentali; ancor più grande però la gioia derivante dalla consapevolezza di essere testimoni ed eredi, tutti insieme, di Coloro che tanto hanno dato per questa nostra Patria. Come già ho avuto modo di esternar-Ti, è un’idea sicuramente vincente e credo d’ora in avanti irrinunciabile. A mio avviso, ha materializzato quell’unità d’intenti, quella solidarietà e quella distensione che poche realtà purtroppo, attualmente, sono in grado di esprimere. Auguro sia d’intento per coloro che rivestono incarichi ben più importanti dei nostri, ma anche per quelle persone che conducono un’esistenza priva di valori e sensibilità per chi gli passa accanto. Ancora un plauso e un grazie caro Carlo, a Te e Sezione tutta.

Il Presidente dell’Arma di Cavalleria Primo Capitano Paolo Vello

Associazione Nazionale Alpinisezione di feltre

90° di fondazione

città di Feltre comunità montana FeltrinaProvincia di Belluno

feltre 20-21-22 luglio 2012raduno triveneto

ultimi commenti Sul 

triveneto

Nel corso di una conferenza stampa una delegazione sin-dacale dei dipendenti della Dolomitibus ha consegnato al presidente Carlo Balestra l’ultimo assegno del contributo raccolto a favore dei terremotati dell’Emilia. Una prima quota di quanto raccolto era già stata consegnata al presi-dente nazionale Corrado Perona in occasione del Raduno Triveneto. All’atto della consegna erano presenti Aldo Spada per la FAISA-Cisal Rsa, Marchet Renato per la FIT-Cisl Rsa, Maurizio Boaretto per la UILT-Uil Rsa, Giuseppe Sacchet per la FILT-Cgil Rsu Dolomitibus.

Nel ringraziare i dipendenti dell’azienda di trasporto della provincia, Balestra ha ricordato come il Raduno Triveneto voleva rappresentare anche un’occasione di solidarietà nei confronti delle popolazioni emiliane. Per questo era stata interessata anche l’Ascom locale, per sensibilizzare gli eser-centi sull’iniziativa. Solo la Ciokkolateria di piazza Isola ha però concretamente risposto all’appello.

I rappresentanti sindacali hanno ricordato che l’iniziativa della raccolta fondi a sostegno dell’Emilia era partita dalle sedi nazionali dei sindacati di categoria, ma per la fiducia e la capacità organizzativa da sempre riconosciuta agli alpini, i dipendenti della Dolomitibus hanno voluto consegnare il frutto della raccolta alla Sezione di Feltre. Questo contributo si andrà a sommare a quanto stanziato dalla Sezione, alle offerte raccolte in occasione del torneo di calcio sezionale e al contributo del Gruppo artiglieria da montagna Agordo, che in occasione del Triveneto ha organizzato il suo primo raduno.

Alla conferenza stampa erano presenti i corrispondenti de “Il Gazzettino”, de “Il Corriere delle Alpi” e de “L’Amico del Popolo. Per gli alpini, oltre al presidente Balestra sono intervenuti il consigliere sezionale Stefano Mariech e per “Alpini…Sempre!” Roberto Casagrande.

R.C.

contribUto Dei DiPenDenti DoLomitibUS ai terremotati DeLL’emiLia

I rappresentanti sindacali della Dolomitibus consegnano il contributo raccolto tra i dipendenti dell’Azienda al presidente Carlo Balestra.

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Tra i novantaquattro soci alpini fondatori della nostra Sezione abbiamo trovato anche un nome a noi fami-liare: Antonio Zanetti. Non si tratta ovviamente del colon-nello Antonio, che molti degli alpini feltrini conoscono, ma del nonno di cui egli porta con grande orgoglio il nome.

Antonio Zanetti nasce a Domegge di Cadore il 2

novembre 1988, unico figlio maschio di un funzionario del Regno d’Italia, che trascorse per servizio molti anni a Vienna. La sua famiglia è originaria da Fregona, in Cansiglio. Una sorella sposa un noto artista dell’epoca, Bortolo Artico di Vittorio Veneto. Finite le scuole primarie, Antonio intrapren-de gli studi tecnici e fin da giovane esprime un particolare interesse per la musica, passione questa che troverà la sua realizzazione quando nei primi anni venti egli entrerà a far parte della banda cittadina di Feltre. Terminati gli studi inizia a lavorare presso la tipografia Castaldi, della quale assume a distanza di pochi anni la direzione.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, nel maggio del 1915, Antonio si pre-senta volontario e viene arruolato nel reparto dei Volontari alpini cadore, dove presta servizio con il grado di sergente fino al maggio 1916, quan-do viene ammesso a fre-quentare un corso allievi ufficiali istituito al fronte. Nell’agosto di quello stesso anno viene nominato aspi-rante ufficiale e un mese dopo sottotenente ed asse-gnato al Battaglione Val piave del 7° Reggimento Alpini. Alla fine di novem-bre del ’17 assume l’inca-rico di aiutante maggiore in seconda del Battaglione, ruolo che ricopre fino allo scioglimento del Reparto. Gli viene quindi affidata

una funzione di comando al Battaglione Val cordevole per circa due mesi. Nel maggio del 1918 è promosso tenente e trasferito al Battaglione Complementare del Xii corpo alpino, rivestendo l’incarico di aiutante maggiore sino al ter-mine del conflitto. Viene congedato con il grado di capitano il 13 aprile 1919. Nel corso del suo servizio si merita una Croce al merito.

Nel primo dopoguerra entra a far parte dell’Associazio-ne reduci volontari Feltre-Cadore. Come già accennato nell’autunno del 1922 è componente del gruppo dei reduci fondatori della Sezione alpini di Feltre. In un vecchio arti-colo di Mario Dell’Eva abbiamo trovato queste due brevi memorie: “L’alpino del 5 luglio 1924 scrive che il 13 aprile si tenne l’assemblea generale della sezione di Feltre. presidente collarini cav. Giuseppe, consiglie-ri…,Zanetti antonio.” “L’alpino del 15 settembre 1934 da notizia delle dimis-sioni da consigliere dei soci Giacomelli Lorenzo e Zanetti antonio, sostitu-iti nell’incarico da Zillio mario e cecchet Luigi.”.

Come poi si può leggere nel documento firmato dal presidente Collarini e qui accanto riprodotto, Zanetti è anche eletto nel collegio dei revisori dei conti per il biennio 1924/25.

Nel secondo conflitto mondiale Antonio è richia-mato con il grado di mag-giore e dirige il magazzino equipaggiamento dei richiamati allestito presso la rocca della cittadella di Feltre. Al termine della guerra si congeda defi-nitivamente dall’esercito con il grado di tenente colonnello.

Nel secondo dopoguerra ritorna alla sua attività di tipo-grafo e in società con Giovanni Possiedi, dopo aver rilevato un piccolo stabilimento da tempo chiuso, avvia la tipografia Castaldi di Agordo, che successivamente diventerà di esclu-siva proprietà della famiglia Zanetti ed è ancor oggi condotta dal nipote Mario.

Nel corso della sua conduzione l’attività dell’azienda si svi-

l’angolo della Storia

antonio zanetti: uomo, alpino, imprenditore

Antonio Zanetti al fronte. è il 1916.

La lettera originale firmata da Collarini che nomina reviso-re dei conti sezionale Antonio Zanetti.

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luppa, allargando la propria clientela anche fuori dai confini dell’Agordino.

Antonio Zanetti muore tragicamente, a 69 anni, il 25 set-tembre 1958 a seguito di un’uscita di strada sul tratto che uni-sce gli abitati di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore, mentre a bordo di una Fiat cinquecento giardinetta si recava da un cliente insieme ad un suo giovane operaio, rimasto illeso.

Lascia il figlio Bruno, futuro presidente della Sezione di Belluno, e le figlie Lina, Jole e Olga.

L’uso del tempo presente in questo articolo vuole sottoline-

are il legame che dopo novant’anni ci unisce ancora a tutti i Soci Fondatori della nostra Sezione.

E così nel concludere questo breve e sicuramente incomple-to profilo di Antonio Zanetti ci piace ricordare con lui anche tutti gli altri novantatrè Soci Fondatori della nostra Sezione. Grazie a loro è nata quella comunanza di ideali e di amicizia fraterna che unisce ancor oggi tutti coloro che portano con tanta dignità, sia in guerra che in pace, il cappello alpino.

Roberto Casagrande1924: Antonio Zanetti (indicato dalla freccia) posa con i com-ponenti della Banda di Feltre.

La famiglia Zanetti in una vecchia foto. Uno dei bambini in prima fila è il nipote del protagonista di questo articolo, l’ami-co Antonio Zanetti junior.

Era il 15 ottobre 1872 quando un Regio Decreto, il nume-ro 1056, firmato da Vittorio Emanuele II, sancì la nascita del Corpo degli Alpini e poco tempo dopo, con la chiamata alla leva della classe 1852, furono istituite le prime quindici compagnie alpine. Fu questo il risultato di un forte impegno condotto a tale scopo dal capitano dello Stato Maggiore del regio esercito Giuseppe Domenico Perrucchetti, originario di Cassano d’Adda, che non divenne mai alpino, ma che per primo comprese come un’adeguata difesa militare dei valichi alpini si potesse garantire solo con uomini reclutati nei territori montani dove sarebbero poi andati ad operare. Da allora gli Alpini sono stati protagonisti di innumerevoli vicende storiche del nostro Paese: da quelle più tragiche e sanguinose legate ai conflitti mondiali e non solo, a quelle di solidarietà e sostegno sociale, che dalle prime traggono quello spirito fondamentale che noi riassumiamo nel motto “aiutare i vivi per onorare i morti!” Anche oggi al raggiungimento di questo significativo traguardo non ci fermiamo a celebrare questi 140 anni di sto-ria, ma continuiamo ad operare nelle tante emergenze che, in divisa ed in borghese, richiedono la presenza di noi Alpini in tante parti dell’Italia e del mondo, portando sempre con noi quel cappello con la penna che ci accompagna da una vita e ci accompagnerà, credo, anche al momento di mettere lo zaino a terra…nel paradiso di Cantore!

Buon compleanno Alpini! R.C.

Da 140 anni aLPini

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12  alpini… Sempre!

L’oro di Londra è stato il coronamento di una strepitosa carriera sportiva che Oscar De Pellegrin ha iniziato nel tiro a segno a Barcellona nel 1992 con un bronzo e poi ad Atlanta nel 1996 con un altro bronzo, proseguendo nel tiro con l’arco a Sydney nel 2000 con un oro a squadre ed un bronzo indi-viduale e a Pechino nel 2008 con un bronzo. Londra 2012 sarebbe stata la sua sesta ed ultima partecipazione alle para-limpiadi; si è preparato con caparbietà e rigore per cinque mesi con intensi allenamenti sul campo verde ed in palestra, proprio per cercare di chiudere la sua carriera con il miglior risultato individuale. Mai e poi mai avrebbe immaginato di avere l’onore di essere scelto “portabandiera” azzurro nella sfilata di apertura dei giochi di fronte a 80.000 spettatori, peraltro legittimando questa scelta della squadra italiana con la conquista dell’oro paralimpico. “stavo coronando un sogno - precisa de pellegrin - e ho capito che ce l’avrei fatta quando stavo per scoccare l’ultima freccia, quella freccia

che avevo provato più di 500 volte con il mio allenatore. quando l’ho vista colpire l’anello del 9, tendente al 10, ho maturato la convinzione che il mio avversario, il malese Hasihin sanawi, non sarebbe riuscito a fare meglio di me ed è stato oro. L’edizione di Londra è stata uno spettacolo ed una visibilità senza precedenti per le discipline riservate agli atleti disabili. Lo sport per disabili - prosegue oscar - è nato in inghilterra, a stoke mandeville, e come è giusto, in inghilterra ha ottenuto la sua consacrazione. mi auguro che questo riconoscimento sia definitivo perché significhe-rebbe un salto culturale decisivo per la storia dell’umanità ed ancora una volta lo sport sarebbe l’attore principale”.

Tutti noi siamo fieri che ad innalzare questo pennone sia anche Oscar, sportivo bellunese di Sopracroda, alle pendici del monte Serva, che a vent’anni si è visto stravolgere la vita in un incidente con il trattore, costringendolo su di una sedia a rotelle. Ma il suo grande maestro di vita e bussola che gli ha indicato la rotta da seguire, Renzo Colle, fonda-tore e presidente dell’ASI (Associazione Sportiva Invalidi), lo sprona alla pratica dello sport come percorso di rinascita, di sacrifici, di affermazioni, di successi, ma soprattutto di esempio per i giovani la cui vita si potrebbe presentare tutta in salita. Ma siamo orgogliosi anche noi Alpini perché il bril-lare della medaglia d’oro fa risplendere anche quel “7“ che Oscar De Pellegrin porta sul Cappello Alpino, fiero di aver prestato servizio alla Brigata Cadore nel 7° Rgt Alpini e con quel Cappello in testa nel 2006 accese in Piazza dei Martiri a Belluno il tripode della fiaccola olimpica di Torino. Oscar certamente non poserà lo zaino a terra, come diciamo simbo-licamente noi Alpini, almeno ce lo auguriamo. Già presidente dell’ASSI di Belluno (Ass. Sociale Sportiva Invalidi) e termi-nata l’attività agonistica, avrà il tempo giusto per impegnarsi dietro una scrivania per portare avanti la sua causa, dare sempre più visibilità a questo movimento, intensificando la diffusione dei valori dello sport in molti ragazzi disabili. Sarà questa la sua vittoria più importante, conoscendone la sua umanità, il suo impegno per gli altri, i suoi principi e valori che la “naja” e la famiglia gli hanno trasmesso. Caro Oscar, hai vinto tante gare portando lustro all’Italia e alla nostra terra, ora ti auguriamo di vincere la “battaglia” strategica, perché le Istituzioni sportive italiane ed internazionali hanno bisogno di veder attuati quei valori che tu rappresenti e che hai dimostrato di esercitare sempre nella tua vita quotidiana.

Ezio Caldart

oScar De PeLLeGrin: iL SorriSo Di Un oro oLimPico

La Medaglia d’Oro di Londra fotografata nel corso di un mo-mento celebrativo del suo grande successo olimpico.

Oscar De Pellegrin al momento di scoccare una freccia.

Oscar De Pellegrin festeggiato dai concittadini, presenti il Sindaco del capoluogo e il Prefetto della provincia di Belluno.

atleti belluneSi alle paralimpiadi di londra

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alpini… Sempre! 13

Davide Dalla Palma si è fatto grande onore alle paralimpia-di di Londra. Dopo diversi risultati di assoluto rilievo a livello nazionale ed europeo e dopo il continuo miglioramento del record personale l’approdo alla competizione londinese ha rappresentato un’esperienza indimenticabile. La vicenda di Davide è stata vissuta con grande trepidazione nel Feltrino e in tutta la Provincia per le qualità che il giovane studente universitario ha saputo mettere in mostra.

Il risultato conseguito rallegra più che mai la nostra fami-glia alpina perché egli corre per i colori della nostra Ana Atletica Feltre, sotto la guida esperta di Valerio Stach, mentre il padre Claudio è alpino iscritto al Gruppo Vellai-Cart.

In occasione del suo rientro a Feltre è stato festosamente accolto dal sindaco Perenzin, da dirigenti e atleti dell’ Ana Atletica Feltre e dagli amici più cari.

Vellai, suo paese di origine, non è stato da meno. nel padi-glione dei festeggiamenti paesani è stata organizzata, con la collaborazione dell’ U.S. Dynamo, del Gruppo Ana, della Sezione Donatori di sangue di Vellai-Cart e del Comitato S.Libera di Cart una suggestiva manifestazione dove Davide e i suoi familiari sono stati accolti dall’applauso di un folto pubblico e dalle note di ”We are the Champions”.

Un video ha riproposto le immagini della sfilata inaugurale di Londra 2012 e della finale dei 1.500 metri nella quale il

nostro Dalla Palma era l’unico atleta europeo e dove ha rag-giunto l’ennesimo record personale.

Gianpaolo Sasso ha condotto la serata sottolineando tra l’altro come nel caso di Davide un problema si sia trasfor-mato in un’ opportunità e quest’ultima in gratificazione sulla base dell’impegno, della costanza, della forza di volontà e della determinazione dimostrati. Davide ha risposto ricor-dando i momenti più emozionanti e i suoi prossimi impegni agonistici.

Espressioni di grande compiacimento e augurio sono venu-te anche dal parroco don Evaristo, dal presidente provinciale del Coni Trevisson e lo stesso capogruppo ANA Graziano Fent ha rimarcato l’orgoglio degli alpini locali.

Al termine, dopo la consegna di una targa di ringraziamen-to e di un omaggio floreale, epilogo solenne con tutti in piedi al suono e al canto dell’Inno di Mameli.

GranDe onore ancHe Per La noStra famiGLia aLPina a LonDra DaViDe DaLLa PaLma, braViSSimo!

Davide Dalla Palma posa con sullo sfondo il Tower Bridge.

L’atleta feltrino in gara durante la finale delle paralimpiadi di Londra.

L’amico Nino Zampiero per tantissimi anni addetto alla raccolta pubblicitaria di “Alpini…Sempre!” ha dovuto rinunciare per motivi di salute al suo prezioso incarico. Prezioso perché nel periodo in cui ha puntualmente svolto la sua attività ha permesso al nostro giornale di reperire le risorse economiche indispensabili per il progressivo miglioramento della sua veste grafica e per l’incremento del numero di pagine, ma crediamo abbia anche dato la possibilità a molti inserzionisti di presentare e reclamizzare la propria attività al cospetto di una vasta platea di famiglie alpine.

caro nino nel momento in cui lasci la tua “postazione” e rientri nei “ranghi” della sezione ricevi l’affettuoso abbraccio e il sentito grazie del comitato di redazione e il caloroso saluto di tutti coloro che, leggendo queste pagine, si sentono “alpini…sempre!”

Il Comitato di Redazionedi “Alpini…Sempre!”

GraZie nino!

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GLi aLpini saLGono in cattedra: proGetto scuoLe 2012

Il Gruppo A.N.A. Feltre “Monte Cauriol” si vede prota-gonista da oramai 14 anni di un’attività di stampo diverso rispetto ad altre forse più tradizionalmente legate alla realtà alpina, per certi versi si potrebbe definire un’iniziativa meno “scarpona” e più didattica, volta cioè all’incontro conoscitivo e formativo con gli alunni delle scuole primarie del territorio.

L’obiettivo del progetto (Progetto Scuole per la precisio-ne) è ambizioso: far conoscere ai ragazzi la storia d’Italia attraverso gli occhi degli alpini, le loro vicende, i loro valori. Gli strumenti sono la schiettezza, la preparazione, la predi-sposizione del personale A.N.A. coinvolto, la disponibilità e la fiducia delle maestre, la sete di sapere dei ragazzi. Il tutto arricchito ed amalgamato da strumenti multimediali apposi-tamente realizzati e dalla collaudatissima (e sempre gradita) escursione sui luoghi della Grande Guerra.

La bontà e la lungimiranza del progetto, portato avanti con ostinata convinzione dal Gruppo “Monte Cauriol”, sono state dimostrate nei fatti dal gradimento manifestato dalle Scuole Primarie feltrine che di anno in anno arricchiscono sempre più la già nutrita lista degli incontri con nuove adesioni. Al contempo si assiste alla diffusione di analoghe iniziative pro-mosse e portate avanti a livello regionale e nazionale dall’As-sociazione Nazionale Alpini e da varie Regioni italiane.

Gli incontri si suddividono sostanzialmente in due fasi: una prima parte teorica svolta in classe nella quale si tratta

in maniera semplificata ma chiara la storia d’Italia e degli alpini dalle origini sino all’epoca moderna;

una parte “pratica”, sul territorio, con un’escursione su uno dei luoghi simbolo della nostra memoria e della storia alpina: il Monte Grappa.

In entrambe le situazioni l’attenzione dimostrata dai ragazzi si è sempre dimostrata viva con frequenti domande di appro-fondimento non di rado pertinenti e mirate.

Per alleggerire il “carico di lavoro” e lasciar sedimentare i concetti esposti a lezione non sono comunque mancati piccoli

momenti di ascolto di brani tipici della tradizione corale alpi-na con un notevole successo tra i ragazzi.

L’imminente Raduno Triveneto A.N.A. di Feltre è stato poi l’occasione per fornire agli scolari feltrini la possibilità di confrontarsi in un inedito concorso di disegno dedicato agli alpini i cui elaborati grafici verranno esposti in un’apposita mostra a partire dal prossimo 20 luglio.

L’escursione sul Monte Grappa ha infine rappresentato per alcuni ragazzi uno dei primi (in alcuni casi il primo!) approc-ci con la realtà montana consentendo loro di osservare in una sorta di museo all’aperto i segni del conflitto ed il terreno su cui sono state scritte le pagine di quella storia spiegata loro in classe. Un ulteriore aspetto non trascurabile di questa gita è stato sicuramente il senso di legame e di appagamento che la montagna sa dare rafforzando i vincoli di amicizia tra i ragazzi e trascorrendo al contempo una piacevole giornata all’aria aperta.

Alla luce di quanto esposto il bilancio dell’iniziativa non può che dirsi ancora una volta positivo e l’oramai collaudata squa-dra guidata dal Capogruppo Stefano Mariech può considerarsi più che soddisfatta del lavoro svolto con un occhio natural-mente rivolto al futuro per il quale già fervono nuove idee ed iniziative in attesa del Progetto Scuole del prossimo anno.

Un piccolo bilancio dell’attività 2012: alunni incontrati: 148; soci impegnati negli incontri in classe: 4 per complessi-ve 54 ore di lezione; soci impegnati ad accompagnare i ragaz-zi nell’escursione sul Monte Grappa:12; ore totali dedicate all’iniziativa: 232.

Nicola Mione

Una lezione del socio Arnaldo Lorenzoni in una classe.

coLLetta DeL banco aLimentare

Si è svolta sabato 24 novembre la giornata nazionale dedicata alla raccolta di viveri per il Banco Alimentare, che ogni anno vede impegnati molti soci dei nostri Gruppi alpini in tutto il Feltrino. Nella foto alcuni soci del Gruppo “Monte Cauriol” di Feltre impegnati in un negozio della città.

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alpini… Sempre! 15

premio fedeltÀ alla montagna

Anche quest’anno in occasione della consegna del premio nazionale “Fedeltà alla Montagna” il Gruppo di Aune-Salzen ha organizzato un viaggio in pullman per assistere all’importante manifestazione. Il ricono-scimento giunto alla 32ª edizione è stato quest’anno assegnato all’alpino Pietro Screm di Paularo, centro della valle dell’Incarojo in Carnia. La comitiva feltrina era composta da 32 partecipanti, provenienti anche da altri Gruppi della Sezione. Alla cerimonia di consegna erano infatti presenti con il vessillo sezionale anche i gagliardetti di Servo, Moline-Sorriva, Farra, Pedavena, Pez e, ovviamente Aune-Salzen.

La gita di tre giorni prevedeva anche una visita al lago di Bled in Slovenia. Il sabato si è svolta una cerimonia al tempio ossario di Timau ed è stata inaugurata una targa in memoria della Medaglia d’Oro Maria Plozner Mentil nel luogo dove la portatrice carnica venne uccisa. La serata è stata allietata dall’esibizione del coro alpino Cive.

Il giorno seguente si è tenuta la consegna del premio in centro di Paluaro. Presenti molti alpini vincitori del riconoscimento in passato e il presidente nazionale Corrado Perona che ha consegnato personalmente l’attestato al socio Pietro Screm. La motivazione è stata ben sintetizzata nell’intervento del sindaco del paese Ottorino Franceschini: “Siamo orgogliosi che questo prestigioso premio sia stato assegnato a un nostro concittadino che ha sapu-to testimoniare il suo grande attaccamento alla montagna con un impegno instancabile, privilegiando il lavoro di malgaro a una facile carriera sportiva nel reparto sportivo nazionale e coinvolgendo tutta la famiglia nell’attività intrapresa garantendo un futuro sicuro ai figli”.

Nei laboratori del repar-to di anatomia patologica dell’ospedale di Feltre si è tenuta la consegna ufficiale del microscopio elettroni-co, importante strumento di diagnosi, donato dalle penne nere feltrine attraverso la rac-colta fondi “Un fiore per aiu-tare” dell’anno scorso. Alla cerimonia erano presenti il direttore generale dell’ULSS feltrina dott. Bortolo Simoni, il direttore sanita-rio dott. Domenico Scibetta

e il primario di Anatomia Patologica dott. Guido Della Libera.

La nuova apparecchiatura, il cui costo di ottomila euro è stato totalmente coperto dalla nostra donazione, andrà ad accrescere la dotazione strumentale di un laboratorio tecnologicamente e profes-sionalmente all’avanguardia, come è stato illustrato dai dirigenti ospedalieri presenti.

Rappresentavano la Sezione il vice presidente Vieni a tentare la fortuna!

di Gianantonio CampigottoTel. 0439 568017

Un fiore per aiutare 2011conSeGnato iL microScoPio aLL’oSPeDaLe

Un momento della cerimonia.

Lo strumento diagnostico ac-quistato dal nostro ospedale con la raccolta 2011 di “Un fiore per aiutare”

vicario Paolo Zanella, i con-siglieri Giambattista Lira ed Espedito Pagnussat e il di-rettore di “Alpini…Sempre!” Roberto Casagrande.

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protezione civile Sezionale concLUSo L’interVento a.n.a.in emiLia

A metà ottobre si è ufficialmente concluso l’impegno dell’Ana nelle operazioni di soccorso alle popolazioni col-pite dal sisma in Emilia. La nostra Unità di Protezione civile è stata impegnata per sette turni di sette giorni ciascuno coinvolgendo complessivamente 46 volontari. Il resocon-to dell’operazione nelle risposte ad un’intervista a Gina Maccagnan, valida volontaria della protezione civile Ana di Lamon.

Gina, in quale periodo e dove sei stata in soccorso alle popolazioni terremotate?

sono stata nella cittadina di cento, in provincia di Ferrara, presso la tendopoli di santa Liberata dall’8 al 15 settembre insieme a edi Loat, alessandro corrà, Giancarlo cassol e michele Falcata.

Quale altre associazioni o enti erano presenti al campo?oltre ai 33 volontari dell’ ana c’erano una decina di agenti

del corpo Forestale dello stato provenienti dalla Basilicata e dalla provincia di cosenza, oltre ad alcuni carabinieri, poli-ziotti e militari in servizio effettivo.

Quanti e di quali nazionalità erano gli ospiti della ten-dopoli?

Vi erano circa 200 persone con scarsa presenza di italia-ni. in maggioranza vi erano accolti pakistani, marocchini e tunisini.

Quali erano i compiti che il capocampo vi aveva asse-gnati?

io sono stata destinata alla tenda di primo soccorso con compiti di tipo sanitario. agli altri volontari di Feltre sono stati assegnate mansioni di sorveglianza alla porta carraia e di manutentori delle strutture campali. io personalmente ho collaborato a circa un centinaio di interventi sanitari. in gran parte si è trattato di misurazioni della pressione, di controlli del livello glicemico e medicazioni di piccole ferite. in una’occasione ci è capitato di chiamare l’ambulanza per un bambino che presentava forte tosse e febbre alta.

Dovevate operare anche di notte?certamente. noi sanitari eravamo reperibili anche di notte,

intervenendo in diverse occasioni.

Qual è stata la situazione più critica o particolare che avete vissuto al campo?

personalmente sono stata colpita dal fatto che una signora straniera rivoltasi al nostro primo soccorso perché infor-tunata ha voluto che la visitassi io perché nel loro paese è tradizione che le donne debbano essere viste svestite solo da altre donne.

e l’aspetto più piacevole?il fatto di venire a conoscenza di culture diverse e di aver

avuto la possibilità di relazionarmi con persone di tante etnie diverse. dalle conversazioni ho capito tanto delle loro culture e sono venuta a conoscenza che apprezzano molto l’ospitalità del popolo italiano. ricordo con piacere anche quella mat-tina che per intrattenere i numerosi bambini presenti, visto che le animatrici non c’erano, abbiamo creato dal nulla un piccolo spazio ludico dove si sono alternati i volontari che per qualche momento erano liberi da incarichi.

avete avuto problemi di comunicazione per le differenze linguistiche?

no. era presente al campo un ragazzo straniero che, spo-sato con una signora siciliana e conoscendo discretamente la nostra lingua, svolgeva al bisogno il ruolo di interprete

come ti è sembrata la gestione del campo?era un campo molto ben disposto, sia per la dislocazione

delle tende, delle cucine e del refettorio, sia per le zone appo-sitamente create per consentire alle donne straniere di avere un minimo di relazione tra loro.

Durante il giorno erano presenti solo donne?no. c’era anche qualche uomo. ma loro si vedevano

soprattutto alla sera quando rientravano dai posti di lavoro. i pakistani, ad esempio, lavorano soprattutto all’interno delle aziende agricole.

avete avuto rapporti anche con i cittadini di cento?abbiamo avuto sono sporadici contatti; c’è stata la visita

del campo da parte di qualche assessore locale.Si sono mai verificati atti di violenza?sì. una sera dopo una ripresa televisiva da parte di una

nota emittente, alcuni ospiti sono venuti alle mani.

Questa tua ulteriore esperienza di volontaria cosa ha lasciato dentro di te?

mi ha arricchito tantissimo sul piano umano e mi ha fatto capire ancora una volta che sono fortunata ad avere un marito molto comprensibile di fronte alle mie numerose assenze come moglie e per questo lo ringrazio pubblicamen-te. ricordo anche la simpatia del collega sanitario, il signor trova della sezione ana di asti.

Ing. Giovanni Boschet

Volontari feltrini impegnati a Cento. (Foto Alessandro Corrà)

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alpini… Sempre! 17

cronaca sportiva sezionaleULtime Gare e cLaSSificHe finaLi Per SeZioni

Anche quest’anno siamo giunti alla conclusione dei Campionati Nazionali e la nostra Sezione ha raggiunto il sesto posto finale sia nella classifica del Trofeo Scaramuzza che in quella del Trofeo del Presidente, che tengono conto dei piazzamenti delle singole competizioni, ma anche del numero di atleti presentati dalle sezioni alle diverse gare rapportato al numero dei loro soci iscritti.

Gli ultimi Campionati si sono svolti in tempi ravvicinati, il 16 settembre a Lozzo di Cadore abbiamo partecipato al 36° Campionato Naz.le di corsa in montagna a staffetta, dov’è da segnalare l’ottimo sesto posto ottenuto dalla squadra compo-sta da Stefano Bertelle, Mauro Rubin e Federico Pat. Le altre squadre partecipanti sono state Armando Cemin - Livio Eboli - Adriano Sommariva (19i), Loris Mazzocco - Luca Fantinel - Marco Forcellini (51i), Paolo Centa - Ivano Carpene - Marco Cecchet (87i), Rud Stramare - Marco Dal Farra - Michele Glicidio (93i), Luca Zatta - Riccardo De Cecco - Michele De Paris (110i). Infine nella loro categoria si sono classificati al 25° posto Felice Antiga e Renato Zatta. La Sezione al termine ha ottenuto il 9° posto.

Il 30 settembre a Perledo (Lecco) 9 atleti hanno partecipato al 4° Campionato Nazionale di corsa in montagna indivi-duale. Il miglior piazzamento è stato ottenuto da Armando Cemin, classificatosi al 43° posto assoluto. Altri partecipanti alla gara Vittorio Facchin, Luca Fantinel, Giovanni Argenti,

Luca Zatta, Ivano Carpene, Michele De Paris, Paolo Centa e Marco Dal Farra. Nelle loro rispettive categorie si sono clas-sificati all’8° posto Renato Zatta e al 18° Felice Antiga. La Sezione ha raggiunto il 19° posto finale.

Denis Budel

43° camPionato a.n.a. Di tiro a SeGno carabina Libera e 29° Di PiStoLa StanDarD

Negli stand del poligono di tiro di Vicenza si sono svolti i campionati di tiro a segno dell’ANA, ai quali la Sezione di Feltre ha partecipato con i propri cecchini.

Come di norma i risulta-ti sono stati in linea con le aspettative della vigilia, con il 5° posto nella graduato-ria a squadre nella specialità carabina ed il 7° posto nella pistola. Grandissimo exploit invece, lo ha ottenuto il tira-tore Domenico Chiartano, che nella sua categoria ha occu-pato la seconda piazza con il punteggio di 281 su 300, che gli è valso il terzo posto asso-luto, risultato mai verificatosi nelle precedenti edizioni nella specialità della pistola. Molto buoni anche i piazzamenti degli altri tiratori che, su un lotto di 214 tiratori divisi equamente nelle due specialità, hanno concluso la gara di carabina al 7° posto con Fabio Masoch cat. Open, al 4° posto Antonio De Girardi cat. Master1, al 5° posto Gian Marco Boschet cat. Master2, e detto del risultato strepitoso di Domenico Chiartano, nella specialità di pistola si è attestato all’8° posto nei Master1 il tiratore Maurizio Alfaré Lovo, mentre al 23° ed al 25° nella cat. Master 2 si sono piazzati Romano Facchin e Diego Tamburrino.

Giovanni Da Poian

Colgo l’occasione per augurare a voi lettori e alle vostre famiglie i più sentiti auguri di un Felice Natale e un Prosperoso 2013.

Il responsabile allo sportDenis Budel

I nostri atleti presenti al campionato individuale di corsa in montagna a Perledo.

La squadra dei nostri tiratori: in piedi da sx Da Poian, Chiartano, Facchin, Chiartano, Alfarè Lovo, il consigliere Budel, De Girardi, accosciati Boschet, il consigliere Sossai e Masoch.

Domenico Chiartano sul podio.

Lady Giulia DanceAss. Sportiva Dilettantistica

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18  alpini… Sempre!

Cronache dai Gruppi

Gruppo di aune-salzen

Gruppo di lamon

Gruppo di farra

eScurSione Sulle vetteSabato 11 agosto gli alpini di Aune-Salzen sono saliti come

da tradizione alla Busa delle Vette e al monte Pavione, da cui prende nome il Gruppo. Quest’anno l’escursione ha avuto un significato particolare, ricorrendo i quarant’anni della posa in opera del cippo sulla cima del Pavione che nel 1972 ricorda-va il centenario di fondazione del Corpo degli alpini e tutti i Caduti nelle guerre. Alla vetta sono arrivate una trentina di persone per deporre dei fiori e recitare una breve preghiera. Tra loro anche il sindaco di Sovramonte Federico Dalla Torre e il parroco padre Vito. Più tardi, alle dodici, da Saverio presso la malga “Alle Vette” è stata celebrata la messa alla quale è seguito il rancio che ha concluso una bella giornata in montagna con gli alpini.

gradita viSita del gruppo di palSeLo scorso 2 giugno, Festa della Repubblica, in piazza

Battaglione Feltre il Gruppo di Farra ha accolto le penne nere del Gruppo di Porcìa (Palse), che nel corso di una gita hanno voluto fare una breve sosta a Feltre. Nel corso di una semplice cerimonia hanno deposto una corona d’alloro al monumento che ricorda la conquista del monte Cauriol e a seguire è stata

la fanfara della taurinenSe in piazza a lamon

Se per gli alpini ed i cittadini di Feltre i tre giorni del Raduno del Triveneto e del 90° della sezione A.N.A. rimarranno scol-piti come un bellissimo ricordo indelebile nel tempo, anche per gli abitanti di Lamon la “storica” esibizione della Fanfara della brigata alpina Taurinense che in tale contesto si è esibita in piazza sabato 21 luglio resterà un ricordo indimenticabile nella sua unicità. La magnifica serata è iniziata con la sfilata che dal duomo ha portato il corpo musicale innanzi al monu-mento in piazza 3 novembre dove proprio il comandante della stessa ha impartito gli ordini per l’alzabandiera e per l’onor Caduti. Al pubblico appassionato sono stati proposti pezzi classici del proprio repertorio diretti dall’attenta regia della madrina, signora Lucetta, che con professionalità asso-luta ha impartito una lezione di vera storia alpina dedicata a tutti i presenti, ma in particolar modo ai due reduci presenti. Giopp Alberto classe 1917 e Da Rugna Giuseppe classe

1922 commossi ed orgoglio-si di essere lì presenti hanno ascoltato con attenzione e partecipazione i brani propo-sti, colonne sonore della loro gioventù vissuta in gran parte in periodo di guerra. Finale a sorpresa con la Fanfara che, complice il bel tempo, si è esibita nel carosello di musica a passo di marcia per lo stupore e la gioia dei presenti, per finire con l’inno di Mameli, cantato in coro da tutta la piazza. Un gra-zie di cuore da parte delle penne nere lamonesi a tutti i componenti della Fanfara, alla Sezione A.N.A. Feltre, all’Amministrazione comu-nale, all’Assessore alla cul-tura, alla Pro Loco, al coro Monte Coppolo ed a tutti i presenti.

celebrata una messa al campo. Lo scambio dei gagliardetti e di alcuni doni ha preceduto la “merenda” offerta dagli ospiti pordenonesi. Significativa la presenza del sindaco di Feltre Paolo Perenzin.

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iniziativa in ricordo del Socio pauletti attilio

Semplice ma significativa iniziativa quella ideata dal Gruppo A.N.A. di Mugnai per ricordare Pauletti Attilio, socio e consigliere del Gruppo ma soprattutto Portiere simbolo del paese di Mugnai.

In occasione dell’ incontro valevole per il campionato pro-vinciale di terza categoria fra Juventina Mugnai e San Vittore un’apposita commissione ha voluto premiare, in ricordo di Attilio, un giocatore distintosi per lealtà e determinazione: la scelta è caduta su Matteo Morbin difensore centrale della Juventina.

Soddisfatto il capogruppo Luigi Lusa che ha voluto ricor-dare lo scopo della manifestazione ma soprattutto ha sotto-lineato l’importanza di creare momenti di aggregazione per ricordare gli amici andati avanti.

Attilio ha “volato” una vita fra i pali della Juventina.A gennaio se n’è volato via, per sempre, lasciando un vuoto

che non si colma in tutti noi così com’è il vuoto che ora è lì in mezzo alla porta che ha difeso senza paura, così come difendeva quei valori, tanto cari a noi alpini, in cui credeva.

Grazie Attilio, grazie delle tue parate ma soprattutto della tua testimonianza di vita.

il Saluto di nicola vieceliNel prossimo mese di dicembre ci sarà

il rinnovo del Consiglio Direttivo del Gruppo Alpini di Paderno, non mi rican-diderò alla carica di Capogruppo per-ché ho assunto, come Sindaco, la guida del Comune di S. Gregorio N.A., per-tanto, indistintamente, rivolgo all’intera Sezione di Feltre (Presidente, Comitato di Presidenza, CDS, Capigruppo della Sezione, Periodico “Alpini…Sempre!”) ed a tutti i Soci del Gruppo Alpini di Paderno UN SENTITO RINGRAZIAMENTO PER IL COSTANTE SUPPORTO OFFERTOMI. La disponibilità, la collaborazione, la serietà e la solidarietà che ho trovato in questa grande Associazione non è cosa di tutti i giorni, sono orgoglioso di farne parte e di aver potuto dare il mio contributo diretto. Grazie a tutti.

Nicola Vieceli

Settant’anni fa la tragedia del piroScafo “galilea”

Il 25 marzo 2012 a Mauris (UD) alcuni rappresentanti del Gruppo Alpini di Santa Giustina (nella foto con il Presidente Nazionale Perona) hanno partecipato alla cerimonia del 70° Anniversario dell’affondamento del piroscafo “Galilea” avvenuto il 28 marzo 1942 nelle acque del Mediterraneo. Si salvarono solo 248 alpini sui 1275 imbarcati del Battaglione Gemona della Julia. Alla commemorazione erano presenti anche quattro reduci della tragedia che hanno reso omaggio ai loro commilitoni periti nell’affondamento.

i novant’anni del reduce  giuSeppe da rugna

Il reduce Bepi fa novant’anni. Forse la paura fa novanta, ma non nel caso di Da Rugna Giuseppe (Dio Naia) classe 1922 e reduce di Russia, alpino per antonomasia e figura storica del gruppo A.N.A di Lamon. Da sempre attivo ed instancabilmente presente nelle attività del Gruppo, giovedì l° novembre, nella sua “casa” naturale, la sede degli alpini, ha ricevuto gli auguri e gli onori per il suo 90° compleanno. In tanti non hanno voluto mancare all’appuntamento per una stretta di mano e una pacca sulla spalla a questo Alpino con la “A” maiuscola. Presente anche il capogruppo di Moline Sorriva, Giovanni Appocher. “auguri di cuore caro Bepi a te, alla tua famiglia e alla tua e “nostra” Gina, anche lei sempre validissima collaboratrice e da sempre in prima linea come te.

il tuo Gruppo alpini.”

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20  alpini… Sempre!

gli alpini del “monte mieSna” a feltreSabato 8 settembre alcuni soci del Gruppo “Monte Miesna”

hanno fatto trascorrere una bella giornata di fine estate agli ospiti del pensionato della casa di riposo “Brandalise” di Fel-tre, organizzando un pranzo a base di una ricca grigliata mista e polenta e allietando gli ospiti con l’esecuzione di tradiziona-li motivi musicali con la fisarmonica. Sono queste occasioni socializzanti molto apprezzate dagli anziani e che offrono lo-ro l’opportunità di variare la quotidianità, migliorare l’umore e rivivere ricordi di altri tempi. Presenti insieme agli ospiti an-che il presidente dell’azienda Feltrina per i servizi alla perso-na dott. Giuseppe Zaiotti e la direttrice della struttura dott.ssa Maria Chiara Santin, oltre a diversi operatori socio assistenzia-li e personale educativo.

Nella stessa struttura la Fanfara alpina di Borsoi d’Alpago aveva tenuto nel mese di luglio un breve concerto in occasione della sua presenza a Feltre per il Ra-duno Triveneto.

Da segnala-re che alcuni soci sempre del Mie-sna qualche setti-mana dopo hanno allestito il pranzo per oltre cinquan-ta commensali al-la festa annua-le della coopera-tiva “Portaperta” presso la struttura d’accoglienza per disabili “Il Sorri-so” di Pont.

gli alpini vicini agli anziani

il coro “adunata” a lentiaiIl coro alpino “Adunata” si è recentemente esibito nella

casa di soggiorno per anziani di Lentiai, allietando per un pomeriggio gli ospiti con alcuni brani del loro repertorio e suscitando una particolare emozione in tanti anziani, parti-colarmente sensibili alla magica atmosfera che le armonie sonore del Coro hanno saputo creare. Alla buona riuscita dell’evento hanno collaborato anche gli alpini del Gruppo di Lentiai contribuendo all’allestimento del rinfresco che ha concluso il bel pomeriggio.

Alcuni soci del “Monte Miesna” all’opera in casa di riposo a Feltre.

Il coro alpino “Adunata” durante l’esibizione davanti agli ospiti della casa di riposo Mione di Lentiai.

le amiche degli alpiniDopo molti anni di fedele servizio ai fornelli, in qualità di

cameriere e in tante altre mansioni di collaborazione in occa-sione di feste e manifestazioni, le signore e le signorine del Gruppo di Santa Giustina sono state promosse ad “Amiche degli alpini”. D’ora in poi porteranno una bella maglietta sulla quale fa bella mostra il logo costituito da un cuore sor-montato da un cappello alpino, che è stato ideato da un’emer-gente stilista bellunese-romana. Il logo vuole significare che le nostre donne pur non potendo portare il cappello hanno l’alpinità nel cuore. Detto in altro modo “Amica degli alpini: nel cuore e in cucina vi è sempre vicina!”

feSta del gruppoIl gruppo di Vellai-Cart, guidato da Graziano Fent,

ha celebrato la sua festa annuale domenica 26 agosto. I momenti salienti della giornata hanno previsto l’alza-bandiera, la messa, celebrata dal parroco don Evaristo Campigotto e il tradizionale pranzo alpino. La manifesta-zione ha registrato come al solito un’ottima partecipazione. Da segnalare l’ ese-cuzione all’organo del Trentatrè da parte del socio del Gruppo Gianpaolo Sasso, direttore responsabile di “Alpini…Sempre!” ed abile organista.

Un’ada t t amen to strumentale incon-sueto per il nostro inno, che, eseguito all’interno della chie-sa parrocchiale, ha suscitato una parti-colare emozione tra i presenti.

Gruppo di Vellai-Cart

Gruppo monte CauriolteSSeramento per il 2013

Il Gruppo �Monte Cauriol� comunica ai propri soci che dal 1° dicembre è possibile rinnovare il tesseramento all�A.N.A., oltre che presso la sede sezionale di via Mezzaterra, anche nei seguenti recapiti:

- Bar “Alpino” in via Belluno- Ottica Cappello in piazza Isola- Bar “Al Cantonet” in piazzetta Trento e Trieste- Pub “Loch Ness” in via Tezze

Una bella rappresentanza delle Amiche degli alpini durante la festa estiva a Campel.

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alpini… Sempre! 21

notizie liete e anniverSari

gruppo di arSiè

Il socio Manolo Rocca annuncia la nascita del figlio Christian, che nella foto si vede in braccio al papà e con accanto il nonno Bruno. Felicitazioni da parte delle penne nere del Gruppo al papà, alla mamma Katia, alle sorelle, agli zii e ai nonni.

La piccola Anna nel giorno del suo terzo compleanno manda un grosso bacio a tutti i familiari, amici e alpini. Nella foto è in braccio al nonno Valerio Sergio Faoro, capogruppo di Arsié, ed ha accanto la sorellina Sofia.

gruppo di aune-Salzen

Il socio Pietro Bortolin, alpino del Battaglione Feltre, ha festeggiato il 75° compleanno e i 48 anni di matrimonio con la signora Fiorita. Nell’occasione erano presenti in massa familiari e parenti come si può vedere nella foto. Felicitazioni dagli alpini del Gruppo.

gruppo di ceSiomaggiore

Il gruppo Cimonega di Cesiomaggiore desidera presentare la nuova arriva-ta Nicole Marcon in braccio al papà Manuele. Dietro orgogliosi da destra i nonni Diego Zandonà e Renato Marcon il bisnonno Luigi Zandonà e lo zio Simone Marcon.

Il 13 settembre 2012 il “Vecio” Capogruppo Enzo Cadore dopo 60 anni di matrimonio con la sua Nives ha rice-vuto per regalo una festa a sorpresa dai giovani e meno giovani soci del Gruppo “Cimonega”.

gruppo di farra

Il socio Giancarlo Pocecco e la signo-ra Agnese Forlin hanno festeggiato lo scorso 8 aprile i loro 40 anni di matri-monio. Nella foto li vediamo con la loro bella famiglia. Felicitazioni e auguri di tanti anni ancora insieme da tutte le penne nere del Gruppo.

gruppo di lamon

Elia Vettorel, figlio del consigliere sezionale Emanuele, è orgoglioso di presentare il suo fratellino alpino Eric nato il 4 maggio 2012.

Durante la Festa ai Bellotti di Domenica 9 settembre, a sorpresa, si sono festeggiati i quarant’anni di unio-ne del socio e validissimo collaboratore del gruppo di Lamon Graziano Faoro e della gentile moglie Luisa. Sincere congratulazioni e auguri di cuore a tutta la famiglia Faoro dal Gruppo Alpini di Lamon.

gruppo di lentiai

Il piccolo Simone Bodo festeggia il suo primo compleanno con il papà Yuri, lo zio Angelo, entrambi alpini, e la sorellina Chiara.

gruppo monte cauriol

In una splendida cornice famigliare lo scorso 30 maggio Aldo Zatta, socio e già Capogruppo del Monte Cauriol e la gentile signora Anna hanno festeggiato

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22  alpini… Sempre!

i loro primi 50 anni di matrimonio. Assieme ai quattro figli, ai cinque ado-rati nipotini ed ai parenti gli sposi hanno trascorso un’ indimenticabile giornata. Auguri di cuore anche da parte di tutto il Gruppo Monte Cauriol.

Il nonno Vit-torino Turrin tiene in brac-cio il nipotino Mattia, nato lo scorso 3 otto-bre e figlio di Elisa Turrin e Mauro Gli-cidio.

gruppo monte mieSna

Il 7 Febbraio scorso è nata Arianna Zannini, figlia dell’alpino Devis e nipo-te dell’alpino Efrem. Nella foto papà e nonno tengono orgogliosamente in braccio la loro prima figlia e nipotina. Tantissime felicitazione da tutti gli alpi-ni del gruppo.

gruppo di mugnai

Il piccolo Leonardo Lusa, nato il 26 marzo scorso, in braccio al nonno Luigi, capogruppo di Mugnai, e con accanto il papà Giuliano.

gruppo di Quero

Il consigliere di sezione Dal Pos Claudio presenta il nipotino Alessandro mandando un saluto a tutti.

gruppo di San gregorio

Il bisnonno Valerio Gazzi con il nipo-te Davide Feltrin. Valerio, nato a San Gregorio il 24 agosto 1930, è socio del Gruppo “Generale Nasci” dalla sua fon-dazione, maggio 1954.

gruppo di vellai

Il nonno Felice Zanella, socio del Gruppo di Vellai, in compagnia dei tre suoi meravigliosi nipotini Tommaso, Niccolò e l’ultima arrivata Teresa.

gruppo di carpen 

Nonno Franco e i suoi due adorati nipotini, Nicola di cinque anni e Filippo di tre, augurano buone feste a tutti i nonni e ai loro piccoli nipoti.

notizie brevi

La foto è stata scattata lo scorso 9 luglio e ritrae l’alpino del Gruppo di Moline-Sorriva Gianni Moretton con la figlia Alessandra sulla cima dell’Ortigara, la montagna sacra agli alpini.

ricordo daLL’ortiGara

aLPino emiGrantein canaDa

raDUno 51° corSo aUc

Il socio di Udine Gianpaolo Scarel intende organizzare a distanza di 45 anni un raduno dei componenti il 51° corso AUC svoltosi ad Aosta tra l’aprile e l’ottobre 1968. Essendo sprovvisto dell’elenco dei partecipanti al corso, chiede a tutti loro di prendere diret-tamente contatto con lui ai seguenti recapiti:

telefono 0432.231210e-mail [email protected]

Ad Arten nel corso delle celebrazio-ni del 4 novembre il socio Luciano Dalari, emigrato in Canada da molti anni ha voluto salutare il presidente Carlo Balestra. Con loro nella foto an-che Vittorio Templari, Gianbattista Lira e Giovanni Slongo.

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alpini… Sempre! 23

Sono andati avanti

la redazione di “alpini…Sempre!” 

partecipa al dolore di tutte 

le famiglie dei Sociandati avanti

gruppo arSiéIl Gruppo è in lutto per la

morte di Mario Faoro, 87 an-ni, già assessore alla cultu-ra del Comune nella secon-da metà degli anni ottanta. Laureato, era noto come “il professore” che si dedicava a coordinare i corsi di lin-gue del circolo Auser loca-le. Aveva lavorato a Milano in una nota casa farmaceuti-ca. Alla figlia e ai familiari il sincero cordoglio delle pen-ne nere di Arsié.

Mario Faoro.

gruppo aune-SalzenHa messo lo zaino a terra

l’alpino Remo Zannin, clas-se 1941. Caporal maggiore del Battaglione Feltre parte-cipò alle operazioni di soc-corso in occasione del disa-stro del Vajont. Era il papà del vice capogruppo Alfonso Zannin. Ad Alfonso e a tutti i familiari dello scomparso giungano le condoglianze da tutti i soci del Gruppo.

Remo Zannin.

gruppo marziaiIl 10 novembre è anda-

to avanti il socio e consi-gliere del Gruppo Valentino Vergerio, classe 1948. Le penne nere di Marzia rinno-vano le più sentite condo-glianze ai suoi cari.

Valentino Vergerio.

gruppo mugnaiIl Gruppo di Mugnai

comunica con immen-so dolore la scomparsa del Presidente dell’Associazio-ne Combattenti e Reduci di Mugnai Angelo Pauletti (Anzur) classe 1920, re-duce di Albania e Grecia.Siamo vicini in questo tri-ste momento ai figli Piero e Maurilio ed ai loro famigliari. Si associa alle condoglianze il Gruppo Alpini Lamon.

Angelo Pauletti.

gruppo padernoLo scorso 11 aprile è de-

ceduto il socio Sebastiano Volpez di 68 anni. Gli alpini di Paderno rinnovano il lo-ro sentito cordoglio alla fa-miglia.

Sebastiano Volpez.

gruppo pedavenaCi ha lasciati improv-

visamente il socio Franco Vedova, classe 1942. Fu uno dei primi alpini soccorritori arrivati a Longarone dopo la sciagura del Vajont. Alla fa-miglia giungano le più senti-te condoglianze dal Gruppo di Pedavena.

Franco Vedova.

gruppo pezIl 30 luglio scorso è anda-

to avanti il socio Cappellin Ivano, classe 1946. È stata

una presenza costante alle feste del nostro Gruppo. Le penne nere di Pez rinnovano le più sentite condoglianze ai familiari.

Ivano Cappellin.

gruppo San vito d’arSiéSono andati avanti i so-

ci Bruno Tonin, classe 1925, da sempre iscrit-to al Gruppo di San Vito e Silvio Strappazzon, clas-se 1953. Silvio negli anni ’90 fu membro del direttivo, ricoprendo anche l’incarico di vice capogruppo, quan-do alla guida del sodalizio vi era il compianto Giovanni Strappazzon. Alle due fami-glie il direttivo e tutti i so-ci del Gruppo rinnovano le condoglianze.

Bruno Tonin.

Silvio Strappazzon.

gruppo Santa giuStinaÈ andato avanti il socio

alpino Alberto Paniz detto “Sisto”, di 89 anni. Aveva preso parte alla Campagna greco-albanese. Ai familiari le più sentite condoglianze da tutti gli alpini del Gruppo.

Alberto Paniz.

gruppo vellaiIl Gruppo di Vellai-Cart ri-

corda l’alpino Luigi Cecchin, classe 1941, andato avanti lo scorso 17 gennaio. Oltre che grande affezionato al nostro sodalizio alpino, Luigi è sta-to valente podista, anche a livello nazionale, per i colori dell’ U.S. Dynamo.

Luigi Cecchin.

ViaGGio a rossoscH

A cura del Gruppo di Alano di Piave viene orga-nizzato un pellegrinaggio nei luoghi della ritirata di Russia. Il viaggio è pre-visto nel mese di agosto del 2013 e prevede una durata di sette giorni. Per ogni tipo di informazione contattare il capogruppo Valentino Rech al numero 0439.779288

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Buone Feste

FOTO ERRETRE