Introduzione Ferri - I Nuovi Media e Il Web 2.0

2

Click here to load reader

Transcript of Introduzione Ferri - I Nuovi Media e Il Web 2.0

Page 1: Introduzione Ferri - I Nuovi Media e Il Web 2.0

INTRODUZIONE

Tra il 1992 e il 1993, quando Tim Berners Lee inventò e rese di pubblico domino,

insieme ai protocolli http, www e al linguaggio html, l’attuale modalità di fruire di

Internet e quindi la possibilità di condividere l’intero insieme delle conoscenze umane

in una rete interattiva e navigabile, nessuno avrebbe pensato che questo sistema

tecnologico di trasmissione dei dati avrebbe radicalmente modificato la nostra

società, il nostro modo di produrre, di insegnare, di vivere e la stessa modalità di

trasmettere il sapere.

Oggi questo nuovo modo/mondo non gutenberghiano di comunicare è diventato una

realtàfo quotidiana e i nostri figli, nativi digitali, soprattutto quelli che non hanno

ancora dieci anni, non riescono neppure ad immaginare, un mondo senza la

molteplicità di schermi interconnessi e interattivi che ci circonda e che li coinvolge.

E’ molto difficile, forse impossibile spiegare ad un bambino di 6 anni che quando suo

papà era piccolo la televisione era in bianco e nero e non si poteva telefonare

camminando per strada e nemmeno si poteva immaginare di accedere attraverso un

computer ad un sterminata quantità di giochi, cartoni animati, informazioni e saperi

che sono disponibili oggi su Internet. Anche l’Internet 1.0, oggi che viviamo

nell’epoca del Web 2.0, quella semi-passiva fatta di ipertesti navigabile attraverso

browser grafici e di connessioni a banda stretta è oggi quasi un ricordo nostalgico.

Nel 2009 più di un miliardo e mezzo di persone praticano tutti i giorni la rivoluzione

del social networking e del Web 2.0, a volte senza saperlo. Milioni di individui e

gruppi plasmano e re-inventano questa tecnologie e a volte la subiscono attraverso

You Tube, i Blog, i Social Network, l’invenzione di nuove applicazioni che rendono

sempre più “umane”, forse “troppo umane” le tecnologie digitale della trasmissione

del sapere e della comunicazione. Il fenomeno è insieme globale e locale, globale

perché come ha sostenuto Manuel Castells, non si sarebbe data la globalizzazione

economica e sociale, così come la conosciamo oggi, non si sarebbe data la “new

economy” e la prodigiosa crescita economica globale tra il 1996 e il 2000, così come

la crisi finanziaria globale del 2008. Tutto questo non sarebbe accaduto senza il

sistema nervoso digitale che si è progressivamente ed inesorabilmente steso attorno

al mondo. La storia avrebbe avuto un corso diverso senza che Internet si innervasse

nelle aziende e poi nelle case, nelle scuole, nelle nostre tasche e anche i nostri corpi.

Locale perché si tratta anche di una rivoluzione di natura molecolare e personale oltre

che collettiva. L’ecosistema di Internet cresce in maniera “organica”, come un

grande rizoma globale/locale che si ramifica sotto e sopra la terra e i cielo man mano

che le singole comunità locali o i singoli individui si connettono ad essa. E’ un

ecosistema anche locale perché permette a tutti di diventare “autori” e di comunicare

anche alle piccole comunità, linguistiche, religiose o locali di manifestarsi di rendersi

visibili almeno potenzialmente a tutto il mondo.

Questo volume prova a dar conto di questa grande tra strumenti del comunicare ed ha

un natura duplice. Si presenta, infatti, insieme come un saggio e come un manuale.

Un saggio perché fornisce una chiave interpretativa e prova ad analizzare in maniera

organica e il tema dell’impatto del Web 2.0 e del social networking, sulle nostre

pratiche comunicative, sociali e professionali. Un manuale poiché presenta le nozioni

fondamentali delle Teorie e delle tecniche dei nuovi media e delle Tecnologie

didattiche, discipline in rapido sviluppo, nelle di tutto il mondo e, anche se con

maggiore fatica, anche in quelle italiane, L’approccio che adottiamo potrebbe essere

Page 2: Introduzione Ferri - I Nuovi Media e Il Web 2.0

riassunto in questa frase “sono gli uomini che usano la tecnologia e dall’uso e

dall’interazione con le tecnologie gli uomini vengono trasformati”. Nei quattro

capitoli che compongono il testo vengono cioè analizzate le interazioni dinamiche che

si manifestano nel mondo della comunicazione e dell’editoria così come in quello

della formazione e dell’economia in questa epoca di radicale discontinuità nella

modalità di creare, produrre distribuire e trasmettere i saperi. Una “seconda

rivoluzione digitale” la rivoluzione del social networking e del web 2.0 che ancora

tutta da scoprire.

Paolo Ferri

Milano, 21 settembre 2009