Introduzione e fondamenti di Psicologia della Comunicaione 6.pdf · Passaggio dal concetto di...
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Il significato Anno accademico 2017/2018
Psicologia della Comunicazione
Prof.ssa Serino
Sesta Lezione
Sesta lezione: Il significato
• Sommario
1. Semantica a tratti vs. Modello del prototipo
2. Stabilità vs. variabilità del significato
3. La metafora
• Capitolo 3 «Comunicazione e Significato» del manuale di Fondamenti di Psicologia della Comunicazione (SOLO le parti viste a lezione)
Componenzialità e prototipicità del
significato
Il significato appare come una realtà eterogenea: per spiegare tale eterogeneità, sono stati propositi due grandi indirizzi:
a) Il significato è scomponibile in tratti semantici
considerati come condizioni necessarie e sufficienti (CNS) per la sua formazione (semantica a tratti)
b) Il significato è definibile facendo riferimento ad un
esempio paradigmatico di quel dato significato (modello del prototipo)
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1. Semantica a tratti
La semantica a tratti definisce il significato sulla base di due condizioni:
• Il significato è scomponibile in tratti semantici per la sua formazione;
• Il numero dei tratti semantici costituisce un inventario limitato.
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I principi del modello CNS:
1. Nessun tratto può essere cancellato in quanto ognuno di essi è
una condizione necessaria
2. Nessun tratto può essere aggiunto, poiché i tratti semantici sono
condizioni sufficienti
3. Tutti i tratti hanno la medesima rilevanza e sono sul medesimo
piano, senza nessuna organizzazione gerarchica
4. Il significato di qualsiasi termine presenta confini netti e precisi
secondo la logica booleana di natura binaria (presenza o
assenza); di conseguenza, il significato o esiste nella sua
interezza o non c’è
Esempio: i tratti semantici necessari per definire uomo, donna, bambino, bambino:
Uomo: ANIMATO & UMANO & MASCHIO & ADULTO
Donna: ANIMATO & UMANO & NON MASCHIO & ADULTO
Bambino: ANIMATO & UMANO & MASCHIO & NON ADULTO
Bambina: ANIMATO & UMANO & NON MASCHIO & NON ADULTO
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Il modello CNS è un sistema binario: la presenza di un tratto implica l’assenza del tratto opposto
Distinzione e separazione fra
o conoscenze dizionariali : costitutive del significato
o conoscenze enciclopediche : secondarie e accessorie, di natura fattuale e caratterizzate da un numero illimitato di aspetti
Il significato di una parola è univoco, assoluto e determinato in modo preciso dalle sue componenti
costitutive
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Limiti della semantica a tratti
• non ammette eccezioni: la modifica di un solo tratto renderebbe inapplicabile il modello;
• i significati sono considerati come entità discrete, senza sfumature e senza posizioni intermedie o marginali;
• l’ipotesi che il significato sia determinato in modo univoco e definitivo da un numero limitato e chiuso di proprietà costitutive ;appare fragile e insostenibile
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• la distinzione netta fra proprietà necessarie e accidentali non risulta percorribile: nel significato di qualsiasi parola esiste una gradualità delle proprietà semantiche
• La distinzione fra conoscenza dizionariale ed enciclopedica appare inconsistente: sono entrambe formazioni culturali; i dizionari sono enciclopedie parziali e limitate
• la definizione di confini netti fra un significato e l’altro non è sostenibile: per molti oggetti ed eventi esiste una zona di vaghezza semantica (per esempio, un oggetto può essere considerata un bicchiere o una ciotola a seconda degli usi)
2. La semantica del prototipo
Si base sul processo di categorizzazione: processo di segmentazione del flusso continuo
della realtà e dell’esperienza in categorie, analizzate secondo due dimensioni (Rosch):
verticale e orizzontale.
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a) dimensione verticale = consente di collegare fra loro diverse categorie attraverso il processo di inclusione.
• Tre livelli di inclusione:
- sovraordinato: arredamento
- di base: sedia, tavolo
- subordinato: sedia da cucina, tavolo da soggiorno
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Le categorie di base sono quelle più importanti e le prime
ad essere apprese da bambino. Validità dell’indizio (cue validity): probabilità che un
oggetto appartenga a una certa categoria se possiede una data proprietà
▫ Categorie sovraordinatte = più astratte e
inclusive
▫ Categorie subordinate = più specifiche e particolari, meno informative
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b) dimensione orizzontale: concerne in che modo ogni categoria è organizzata al proprio interno e che relazioni sono istituite fra i suoi diversi membri in termini di appartenenza e di rappresentatività
Concetto di prototipo. Due accezioni
1) La concezione standard
2) La teoria estesa
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1. La teoria standard del prototipo
Il prototipo è il migliore esemplare di una data categoria, quello che la rappresenta meglio e che è dotato di maggiore salienza: nella categoria «volatili», il passero, la rondine o l’aquila sono più rappresentativi di struzzo.
Principio di somiglianza e di analogia: si confrontano e valutano i vari elementi di una categoria con il prototipo secondo giudizi di maggiore o minore somiglianza, procedendo in maniera graduale, fondandosi su attività logiche di natura inferenziale
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Limiti della teoria standard del prototipo
• si confondono i concetti di rappresentatività (il possesso del maggior numero delle proprietà tipiche di una categoria) e di appartenenza (ha bisogno di criteri più forti di quelli di “somiglianza di famiglia” e di confronto con il prototipo)
• occorre separare i concetti di prototipo e di struttura della categoria
• il concetto di validità dell’indizio non spiega le ragioni per cui certe proprietà sono tipiche e distintive e altre non lo sono
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2. La teoria estesa del prototipo
Passaggio dal concetto di prototipo come istanza reale e come occorrenza concreta al concetto di prototipo come entità astratta e come costrutto mentale Il prototipo diventa un insieme di proprietà astratte Configurazione degli effetti prototipici: insieme delle proprietà salienti che distinguono una categoria dall’altra
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Si ottengono diversi effetti – una categoria può rimandare a una gamma di referenti diversi senza essere percepita come ambigua (polisemia analitica)
– le proprietà di una categoria possono essere differenti, di importanza diversa, fra loro sovrapponentisi
– esistenza di esemplari con un maggior numero di effetti prototipici
– presenza eventuale (ma non necessaria) di confini sfumati della categoria
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Proprietà essenziali (proprietà comuni a tutti i membri di una categoria; in negativo per escludere chi non le possiede)
Proprietà tipiche: proprietà specifiche aggiunte, soggette a eccezioni e cancellabili, senza per questo inficiare il processo stesso di appartenenza
Tra le proprietà essenziali e quelle tipiche esiste una gerarchia di rilevanza: le prime sono più importanti delle seconde
3.Il significato metaforico
• «Il mio avvocato è uno squalo»
• «Il lavoro è una prigione»
• «Il mio chirurgo è un macellaio»
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Tre modelli per spiegare la comprensione della metafora
a) modello semantico: la metafora è un’anomalia e una
deviazione semantica. Occorre una correzione, trasformando
il senso metaforico con una parafrasi letterale corrispondente
e procedendo alla successiva sostituzione
b) modello della comparazione: la metafora è un confronto indiretto e
implicito in cui si asserisce che il primo termine (topic) ha una certa
somiglianza con il secondo termine (vehicle) sulla base della
condivisione di determinate proprietà (ground)
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c) modello della attribuzione di proprietà: le metafore sono comprese direttamente, in quanto al primo termine sono attribuite proprietà della categoria costituita dal secondo termine. In tal modo si include il topic in una categoria attributiva attraverso il processo «X è un Y»
Questo modello spiega: • l’irreversibilità della metafora grazie al processo di
inclusione
• la valutazione della metaforicità (valore metaforico dell’enunciato, dato dal grado di inclusione del topic nella categoria attributiva del vehicle)
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1. la possibilità che enunciati letterali assumano valenza metaforica
2. la genesi della metafora attraverso la doppia referenza («i ragazzi sono
ragazzi»)
La metafora è un’interfaccia importante fra il linguaggio (è un’importante forma
comunicativa) e il pensiero (forma di rappresentazione concettuale; metaforicità del
pensiero)
Applicazione: la metafora in pubblicità
• l linguaggio della pubblicità è ricco di metafore e similitudini e la loro trasposizione visiva sicuramente rafforza il concetto creativo rendendo il messaggio più suggestivo.
• Si pongono come espressione linguistica familiare, “ingannando” il pubblico in modo insidioso ma estremamente intelligente.