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Discomunicazione Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Decima Lezione

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Discomunicazione Anno accademico 2017/2018

Psicologia della Comunicazione

Prof.ssa Serino

Decima Lezione

Decima lezione: Discomunicazione

Sommario 1. Definizione di discomunicazione

2. Ironia

3. Seduzione

• Capitolo 7 «Discomunicazione e comunicazione patologica» del manuale di Fondamenti di Psicologia della Comunicazione, par 1-3

1. Verso una definizione di

discomunicazione

Discomunicazione: gli aspetti impliciti e

indiretti della comunicazione prevalgono su quelli espliciti e diretti

È un dire per non dire: scarto rilevante fra il detto e il non detto

Ma esiste una soluzione di continuità fra la comunicazione per default e la discomunicazione

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L’opacità intenzionale

•Opacità intenzionale: l’intenzione comunicativa dell’attore risulta essere diversa dall’intenzione espressiva copertura/velatura intenzionale

Vantaggi della discomunicazione:

1) aumenta i gradi di libertà dei partecipanti: apre nuovi scenari comunicativi e dischiude nuove possibilità di interazione sul piano relazionale e di condivisione dei significati

2) va considerata come un’opportunità: potente dispositivo in mano agli interlocutori

1. Comunicazione ironica

"Gianni si presentò all'appuntamento con un'auto da far invidia al gruppo della comitiva. Poche ammaccature, un solo vetro

rotto e la marmitta appena rumorosa."

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La “famiglia” delle ironie

• Ironia sarcastica (blame by praise): disprezzare il partner attraverso parole di elogio

• Ironia bonaria (praise by blame): elogiare il partner facendo ricorso a frasi di critica («Sei stato proprio un disastro!»)

• Ironia socratica: modo di comunicare elegante per mettere in discussione mode e dogmi senza sbilanciarsi, né compromettersi («Oh! E’ davvero interessante quello dici!»)

• Ironia scherzosa (o giocosa): si avvicina alla battuta di spirito e serve a sdrammatizzare eventualmente una situazione tesa

Ironia

•Prospettiva tradizionale: ironia = figura retorica basata sull’antifrasi (esprimere un enunciato per fare intendere l’opposto del suo significato letterale)

• Inversione semantica fra il significato letterale (manifesto) e il significato implicito (latente)

Limiti di questa prospettiva:

• non viene colta la rilevanza comunicativa dell’ironia messa in atto grazie al gioco psicologico degli aspetti impliciti attivi

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Principali teorie sulla comunicazione ironica

1. La prospettiva razionalista [Grice]

▫ Formalizzazione dell’impostazione classica dell’antifrasi: l’enunciato ironico consiste nel “dire p facendo intendere non-p”; trasgressione della massima di Qualità

▫ Ironia = opposizione fra l’atteggiamento soggettivo (intenzione) dell’attore e l’atteggiamento generato dalle attese dell’espressione letterale della frase

•Prospettiva ancorata all’articolazione linguistica della comunicazione

ironica, senza considerare gli aspetti psicologici e relazionali

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2. La prospettiva machiavellica

• Forma comunicativa volta a creare una serie di effetti sul partner, senza tenere in debito conto il rispetto delle regole formali del linguaggio, né la veridicità del messaggio

• Implica la violazione delle attese contestuali del partner

• Ipotesi della simulazione allusiva: gli effetti ironici sono generati dall’allusione a un’attesa mancata, prevista sul piano convenzionale

• Condizione di incongruenza suscitata dall’incoerenza e dalla mancanza di aderenza a uno script atteso

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3. La teoria ecoica (o della menzione) [Sperber e Wilson]

• Il parlante produce un enunciato che fa da eco (menzione implicita) a quanto detto o fatto in precedenza dal partner

• L’ironia è un tipo di citazione indiretta, impiegata con lo scopo di fare eco in modo distorcente

• Fenomeno della tongue-in-cheek (lingua-nella-guancia): commento laterale e di sottofondo a quanto viene detto o fatto da parte di altri

• Modello dell’ironia citazionale: l’ironia è una “citazione” di quanto è accaduto in precedenza

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4. La prospettiva teatrale

• Finzione trasparente: il parlante afferma qualcosa facendo finta di credervi e, nel medesimo tempo, segnala, attraverso gli indicatori paralinguistici, che si tratta di una finzione

• Ironia come simulazione

• La comunicazione ironica si avvicina alla parodia: si fonda sul meccanismo dell’antinomia (contrapposizione antitetica di due termini da cui sorge l’effetto ironico)

• Complicità fra l’autore e il destinatario: richiedono la condivisione dei livelli di comunicazione “primario-secondario”

• Triangolazione comunicativa: esclusione, selezione fra chi deve capire e chi è destinato a restare escluso da una comprensione più profonda

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Tre funzioni psicologiche della comunicazione ironica

Comunicazione ironica = comunicazione obliqua (mostra

ciò che nasconde; nasconde ciò che dice

Modalità rilevante di discomunicazione: è un dire per non dire

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a) Funzioni psicologiche

1. Comunicazione ironica come rispetto delle convenzioni

(come aggirare la censura in modo culturalmente corretto): strategia indiretta ed efficace per “cogliere nel segno” in modo

implicito, senza trasgredire le norme e gli standard previsti dal

sistema cultura di appartenenza (humour inglese);

2. Comunicazione ironica come confine di riservatezza (come

proteggere lo spazio personale): strategia utile per proteggere la

propria riservatezza (privacy), evitando i rischi dell’esposizione di sé

sia in contesti di intimità sia in determinati ambiti pubblici

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3. Comunicazione ironica come ambiguità relazionale

(come rinegoziare i significati): paradosso: per essere meglio

intesi, occorre essere “fraintesi”

Efficacia della parola + innocenza del silenzio

Polisemia pragmatica

(offre diversi percorsi di senso all’interpretazione)

Attenzione alla regolazione del peso dell’implicito: mitigazione (una

critica espressa in modo ironico appare più leggera di un insulto aperto);

accentuazione (un commento sarcastico è più incisivo di una critica aperta)

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La voce dell’ironia

La comunicazione ironica è un fenomeno eminentemente vocale

• Combinazione di tono acuto e modulato, intensità elevata e ritmo

rallentato, in alcuni casi tendenza alla nasalizzazione

• Sorta di sottolineatura caricaturale e marcatura enfatica dei tratti

soprasegmentali “giocare con la voce”

• È diversa dalla menzogna (le parole non sono false, ma finte =

negazione palese di ciò che appare)

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Lo script dell’ironia

Modello del fencing game = gioco comunicativo “di fioretto”: colpisce l’avversario in modo elegante ma pungente

•Script ironico: successione di azioni e di mosse finalizzate a conseguire un certo esito. Quattro fasi distinte

• Premessa: bagaglio di conoscenze reciproche interpersonali condivise dagli interlocutori; orizzonte di riferimento, all’interno del quale collocare lo scambio ironico successivo

• Evento focale: elemento induttore e antecedente della comunicazione ironica

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Commento ironico: manifestazione di una determinata intenzione

comunicativa da parte dell’autore

Effetto ironico: prodotto dal modo in cui il commento ironico è

interpretato da parte del destinatario.

Tre possibili contromosse:

fraintendimento (mancata attribuzione di un’intenzione differente

dal significato letterale all’enunciato; il commento ironico non viene

colto)

disconoscimento (il partner comprende il senso ironico, ma decide

di fermarsi al significato letterale)

touché (la comunicazione ironica arriva a bersagli colpendo

l’ironizzato)

2. Comunicazione seduttiva

• Sequenza strategica e intenzionale di mosse il cui traguardo è quello di attrarre (anche sul piano sessuale) un’altra persona

• La vicinanza e la distanza fisica e psicologica fra gli individui è

oggetto di un complesso sistema di regolazione che non risulta mai né definitivo né stabile, ma che è suscettibile di continue variazioni e oscillazioni (dilemma del porcospino)

• Seduzione: importante processo di avvicinamento fra le persone; l’esito sperato è quello di una notevole riduzione della distanza psicologica fra due individui

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“Dall’essere qualunque all’essere qualcuno”

La danza del corteggiamento: individuazione e selezione di un

partner attraente e interessante, stabilire il contatto con il potenziale

partner attraverso opportune strategie di esibizione, al fine di farsi

notare, di catturare la sua attenzione e di farsi scegliere a sua volta

stabilire un reciproco avvicinamento per instaurare una relazione di

intimità attraverso la riduzione progressiva del grado di incertezza

decisione di mantenere il legame in una cornice di relativa stabilità

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La paradossalità della comunicazione seduttiva

Fase di esibizione = cambiare status: dall’essere qualunque all’essere

qualcuno; aumentano gli aspetti “estetici” della comunicazione e si

riducono i contenuti referenziali

• processo atto a nascondere e mascherare i propri limiti e difetti per

diventare oggetto di desiderio nei confronti dell’altro

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L’obliquità della comunicazione seduttiva

Comunicazione obliqua e allusiva

• il seduttore deve attenersi al principio di dire abbastanza ma

non troppo (possibilità di operare aggiustamenti fra la

manifestazione dei propri intenti e l’eventualità di ritirarsi)

Comunicazione intrigante: forme sottili e allusive di comunicare

che lascia intendere più di quanto si dica con le parole

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Seduzione

= processo di conquista reciproca, in cui entrambi i partner hanno la

propria parte e in cui diventa difficile decidere se le responsabilità

maggiori in fatto di seduzione siano dell’uno o dell’altro

• Vulnerabilità: il seduttore si pone in una condizione di difficoltà e di

richiesta di aiuto, adottando un atteggiamento di sottomissione che

favorisce l’avvicinamento dell’eventuale partner, riducendo il suo grado

di resistenza e aumentando il livello di intimità

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Modalità non verbali della comunicazione seduttiva

Le modalità non verbali sono fondamentali per catturare l’attenzione

e per sedurre l’eventuale partner

• Sguardo: esprime fiducia, credibilità, disponibilità, interesse; la

dilatazione della pupilla è un potente segnale di attrazione verso il

potenziale partner

• Espressioni mimiche del volto: il sorriso “timido”, appena accennato

(coy smile), presente soprattutto nelle donne; la sincronizzazione dei

gesti, aumenta la percezione di soddisfazione e di intesa reciproca

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•I gesti e i movimenti del corpo: si tratta di una molteplicità di

modalità comunicative non verbali in grado di comunicare

avvicinamento, affiliazione e condiscendenza

•La voce attraente è associata a giudizi di piacevolezza e di

desiderabilità sociale; differenze sistematiche nel profilo vocale fra

seduttori efficaci e seduttori non efficaci

Capacità di sintonizzarsi con il partner attraverso l’attenta

valutazione dei suoi feedback a cui adeguare il messaggio

successivo

Applicazioni: L’uso dell’ironia in

pubblicità

• La società di rasoi Dollar Shave Club ha usato il suo tipico umorismo per spingere la propria presenza sui social attraverso la campagna #RazorBurn. Prendendo in giro le aziende che sostengono la (troppa) durabilità dei propri prodotti, DSC ha crato dei meme con l’immagine di un rasoio logoro e didascalie come: “Il tuo rasoio è così vecchio che cena alle 4:30”. La campagna ha portato a un aumento del 24% delle menzioni sui social, il 6% in più di follower, e un aumento del 31% dell’engagement su Twitter.