Introduzione - Cosa è la Storia

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Introduzione Cosa è la Storia Contenuto della lezione 1. La Storia ci dice chi siamo Approfondimento: Il metodo storico 2. Come si studia la Storia Lezioni di Storia (rev. 0.1) di Francesco Barritta Rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale. Copia della licenza disponibile su http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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Lezioni di Storia (rev. 0.1)Anno Scolastico 2015-2016.Rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.Copia della licenza disponibile su http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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IntroduzioneCosa è la Storia

Contenuto della lezione• 1. La Storia ci dice chi siamo• Approfondimento: Il metodo storico• 2. Come si studia la Storia

Lezioni di Storia (rev. 0.1) di Francesco Barritta

Rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.Copia della licenza disponibile su http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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1. La Storia ci dice chi siamo

LA STORIA CI PARLA DI NOIDa dove veniamo? Perché siamo diventati ciò che siamo? Sono questi interrogativi che, prima o poi nella vita, tutti ci poniamo. È il bisogno dell’uomo di conoscere l’insieme delle vicende che lo hanno preceduto, che ha vissuto e che vive, per capire meglio quale sarà il suo domani. Si tratta, in sostanza, della propria storia. Anche i popoli, a grandi linee, hanno bisogno di soddisfare le stesse necessità, di conosce-re il proprio passato, per capire i motivi che lo hanno condotto ad arrivare alla situazione presente.

IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTEChi conosce il proprio passato ha l’opportu-nità di capire e di scegliere ciò che è stato giusto e buono e ciò che non lo è stato, quin-di ciò che merita di essere conservato e ciò che non si dovrà più ripetere. Chi vuole capire quanto si è compiuto, fa-

cendo un viaggio a ritroso per ricostruire gli eventi storici, deve essere capace di cono-scere gli eventi e i fenomeni oltre a collocarli correttamente nel tempo e nello spazio.

DOCUMENTI, SPAZIO E TEMPOPer far ciò è necesario saper leggere i docu-menti e attribuirgli il giusto significato. Biso-gna inoltre saper collegare i vari avvenimenti tra di loro, per comprenderli meglio. Per mettere in relazione i vari avvenimen-ti, bisogna saperli collocare nel tempo, cioè capire quando si sono verificati, riuscendo a capire se sono contemporanei o no, cioè se un avvenimento viene prima (anteriore) e uno dopo (posteriore), e saper inoltre indica-re per quanto tempo sono durati. Oltre a saper collocare bene nel tempo un evento, è poi necessario saperlo collocare nello spazio, cioè capire dove l’avvenimento si sia verificato.

L’APPROCCIO DELLO STORICOUna ricostruzione storica si basa sempre su fonti in grado di comunicarci qualcosa sugli eventi che lo storico sta studiando. Il primo passo della ricerca dello storico coincide con la raccolta delle informazioni. Mentre nello studio delle civiltà antiche il primo problema è la mancanza di fonti giun-te intatte fino ai nostri giorni, gli studiosi di storia contemporanea hanno difficoltà nel selezionare fonti tra le tante disponibili. Per non perdersi nel compito di scelta della fonte, è necessario formulare ipotesi utili a indirizzare l’attività dei ricerca. Dopo essere state raccolte, le fonti vengo-no sottoposte ad una rigorosa metodologia, riassumibile in tre fasi: lettura accurata, per capire quale è il messaggio della fonte e come viene trasmesso; contesto, per stabili-re quando e perché la fonte è stata prodotta; valutazione, per stabilire se le fonti posso-no supportare le ipotesi formulate all’inizio.

ApprofondimentoIl metodo storico

La storia è la ricostruzione del pas-sato “effettuata affinché le conquiste dell’umanità non vengano dimentica-te con il passare del tempo e le impre-se grandi e meravigliose [...] ricevano il tributo di gloria che meritano” (Erodoto).

(adattamento dell’articolo Beyond Lesson Learned, di Luciano Garagna )

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DATARE GLI EVENTINella datazione, tutti i popoli hanno scelto di far cominciare la loro storia a partire da un determinato avvenimento, scegliendo quindi il loro anno 0. Ci fu chi scelse la fondazio-ne di una città, come i romani, chi ancora un evento storico, come i musulmani con la fuga di Maometto da Medina, chi la nascita di un uomo, come i cristiani, che indicano gli anni prima della nascita di Cristo come a.C., cioè avanti Cristo, e quelli successivi alla sua na-scita come d.C., cioè dopo Cristo.

Per noi, gli anni che vanno dall’1 al 100 dopo la nascita di Cristo rientrano nel I secolo dopo Cristo, quelli dal 101 al 200 rientrano nel II secolo e via discorrendo. Allo stesso modo, il I secolo avanti Cristo comprende gli anni dall’1 al 100 prima di Cristo e così via.

2000 a.C. <----- anno 0 -----> 2015 d.C.

Gli storici utilizzano la linea del tempo, gra-zie alla quale è possibile collocare gli eventi sul piano.

COLLOCARE GLI EVENTI NELLO SPAZIOPer indicare lo spazio in cui un evento è ac-caduto, ci si serve delle carte storiche, che rappresentano situazioni politiche, militari, sociali ed economche di un territorio in un preciso momento. Per leggere bene la carta bisogna partire dal titolo, comprendendo l’argomento, e utiliz-zare le informazioni contenute nella leggen-

da. Viceversa, per costruire una carta storica, bisogna riportare sulla carta le informazioni di un testo, che vanno quindi capite bene, e inserire simboli e date in corrispondenza con i luoghi in cui avvenne un evento.

STUDIARE LA STORIAMa per comprendere la storia e conoscere le informazioni contenute nel testo, è neces-sario acquisire un metodo di studio. Ognu-no deve trovare il proprio, più vicino al suo modo di studiare, anche se alcuni accorgi-menti per farlo in modo più efficace sono va-lidi per tutti. Bisogna dapprima leggere bene i titoli, stare attenti a eventuali frasi o parole chiave, osservare le immagini e le eventuali carte. Dopo essersi orientati sull’argomento, è necessario capire quali siano le informa-zioni principali, infine può essere utile pre-parare delle sintesi o degli schemi.

LE FONTI E I DOCUMENTIInfine, tra le varie fonti e i documenti di-sponibili (come le fonti scritte, orali, icono-grafiche e materiali), bisogna stare attenti a distinguere quelle coeve, cioè prodotte du-rante lo stesso periodo di cui lasciano trac-cia, da quelle non coeve, cioè postume (ad esempio dipinti che illustrano un evento av-venuto in precedenza). Tra le fonti, è impor-tante chiedersi chi sia l’autore e se per caso possa avere un punto di vista distinto da quello contenuto in altre fonti. Lo studio del-le fonti avviene seguendo il metodo storico.

2. Come si studia la Storia

Il nostro “anno 0” coincide con la nascita di Gesù

Il popolamento umano della Terra.