Buono pasto elettronico: è boom di richieste - rassegna stampa luglio-agosto 2015

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© 2015 QUI! Group S.p.A. ESTRATTO RASSEGNA STAMPA AUMENTO RICHIESTE BUONI PASTO ELETTRONICI

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© 2015 QUI! Group S.p.A.

ESTRATTO RASSEGNA STAMPAAUMENTO RICHIESTE BUONI PASTO ELETTRONICI

Italia Oggi (ITA)

 

31 Luglio 2015

Italia OggiJOTUMAM XWII1O CIL!ID(CO K O4Zfl

Italia Oggi (ITA)

31 Luglio 2015

Paese: it

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Buoni pastoelettronicia +80%QUI! GROUP«Dal l luglio, giorno in cuiè scattato l'aumento dellasoglia esentasse del buonopasto elettronico da 5,29 a7 euro, le richieste di questisono aumentate dell'80%.L'aumento ci fa capire che ilmercato è pronto a evolver-si verso il digitale, cosa che,per le aziende, significheràuna notevole semplificazio-ne della gestione. L'aumen-to è anche la prova che leimprese stanno cogliendol'opportunità di fare welfa-re per i propri dipendenti,partendo proprio dal ser-vizio sostitutivo di mensadi ultima generazione». Lodichiara Gregorio Fogliani,presidente di QUI! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore. Standoalle proiezioni, le impreseinvestiranno 500 milionidi euro per la pausa pran-zo. La defiscalizzazione,secondo il presidente Fo-gliani, è un'opportunità chele imprese non si farannosfuggire. «Per i dipendentigli investimenti si tradur-ranno in un'integrazione direddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare,mentre per le imprese l'ado-zione del buono elettronicovorrà dire gestione più rapi-da e semplice», commenta.

Tipo media: Quotidiano Nazionale

Autore: n.d

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30/07/2015 15:08

QuiGroup: +80% richieste buoni pasto elettronici da

aumento detassazione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 lug - Dal 1 luglio, giorno in cui e' scattato l'aumento

della detassazione dei buoni pasto elettronici da 5,29 a 7 euro, le richieste di questi ultimi

sono aumentate dell'80%. Lo ha reso noto oggi QuiGroup, primo operatore a capitale italiano

del settore.

"L'aumento - ha detto il presidente Gregorio Fogliani - ci fa capire che il mercato e' pronto a

evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significhera' una notevole semplificazione

della gestione. L'aumento e' anche la prova che le imprese stanno cogliendo l'opportunita' di

fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di

ultima generazione'. Stando alle proiezioni, sottolinea QuiGroup in un comunicato, le

imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalle agevolazioni

fiscali. 'Per i dipendenti - ha aggiunto Fogliani - gli investimenti si tradurranno in

un'integrazione di reddito intorno ai 400 euro annui per spesa alimentare, mentre per le

imprese l'adozione del buono elettronico vorra' dire gestione piu' rapida e semplice'.

Cop (RADIOCOR) 30-07-15 15:08:03 (0505) 3 NNNN

http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/analisi-e-news/tutte-le-news/news-radiocor/

news-radiocor.php?PNAC=nRC_30.07.2015_15.08_50511741

c.michelotti
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http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/prima-pagina/dettaglio/nRC_30072015_1508_505229612.html

Buoni pasto elettronici: è boom, dal 1° luglio +80% richieste

Pubblicato il: 30/07/2015 16:33

E' boom per i buoni pasto elettronici, che dal 1° luglio

godono, grazie alla legge di stabilità, dell'aumento della

soglia esentasse, passata da 5,29 euro a 7 euro. La

conferma viene da Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, primo operatore a capitale

italiano del settore. “Dal 1° luglio, giorno in cui è scattato l’aumento della soglia esentasse, le

richieste di questi -afferma- sono aumentate dell’80%. L’aumento ci fa capire che il mercato

è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole

semplificazione della gestione. L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo

l’opportunità di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo

di mensa di ultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo,

incentivate dalle agevolazioni fiscali. La defiscalizzazione dello strumento di welfare

aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contano oltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro

vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondo il presidente Fogliani, è infatti

un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400

euro annui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico

vorrà dire gestione più rapida e semplice”, commenta.

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era

rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore

sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle

aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli esercizi

convenzionati. La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi

anni ha investito milioni di euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo

standard proprietario 'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica

(Pos, Mobile App e Mobile Pos, Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos

unico, capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori. Proprio grazie a queste innovazioni,

il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7 all’ultima gara Consip per la

fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.adnkronos.com/lavoro/dati/2015/07/30/buoni-pasto-elettronici-boom-dal-

luglio-richieste_XTiViH9kGy0FtcEQwaKusK.html

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WELFARE: BOOM DI RICHIESTE PER BUONI PASTO ELETTRONICI Fogliani, dal 1° luglio +80% richieste voucher digitali

Genova, 30 lug. (Adnkronos/Labitalia) - E' boom per i buoni pasto elettronici, che dal 1° luglio godono, grazie alla legge di stabilità, dell'aumento della soglia esentasse, passata da 5,29 euro a 7 euro. La conferma viene da Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, primo operatore a capitale italiano del settore. ''Dal 1° luglio, giorno in cui è scattato l'aumento della soglia esentasse, le richieste di questi -afferma- sono aumentate dell'80%. L'aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione della gestione. L'aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l'opportunità di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalle agevolazioni fiscali. La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contano oltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l'anno), secondo il presidente Fogliani, è infatti un'opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

''Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un'integrazione di reddito intorno ai 400 euro annui per spesa alimentare, mentre per le imprese l'adozione del buono elettronico vorrà dire gestione più rapida e semplice'', commenta.

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era rimasto molto legato al buono cartaceo (l'elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l'aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli esercizi convenzionati. La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milioni di euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario 'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile

Pos, Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos unico, capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori. Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7 all'ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

MERCATO

Secondo Qui! Group le imprese investiranno

500 milioni, incentivate dalla agevolazioni

fiscali introdotte dalla legge di Stabilità. "Il

mercato è pronto a evolversi verso il digitale"

di DE.A.

31 Luglio 2015

“Dal 1° luglio, giorno in cui è scattato l’aumento della soglia esentasse del

buono pasto elettronico da 5,29 a 7 euro, le richieste di questi sono aumentate

dell’80%. L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il

digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione

della gestione. L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo

l’opportunità di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal

servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione”, dichiara Gregorio

Fogliani, presidente di Qui! Group, primo operatore a capitale italiano del

settore.

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa

pranzo, incentivate dalle agevolazioni fiscali. La defiscalizzazione dello

strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contano oltre

2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni

l’anno) - secondo il presidente Fogliani - è infatti un’opportunità che le imprese

non si faranno sfuggire. “Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in

un’integrazione di reddito intorno ai 400 euro annui per spesa alimentare,

mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà dire gestione più

rapida e semplice”, commenta.

Il mercato, fino all’aumento della soglia esentasse previsto dalla legge di

stabilità, era rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico costituiva il

15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle

richieste di buoni elettronici da parte delle aziende. Qui! Group da anni investe

per digitalizzare gli esercizi convenzionati. La rivoluzione digitale del mercato

trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milioni di euro per

rendere “full digital” la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario

"Passpartù"), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (PoS,

Mobile App e Mobile PoS, Sistema di casse integrate).

Qui! Group ha promosso inoltre insieme ad altri operatori del settore l'accordo

per un Pos unico, capace di leggere buoni di diversi emettitori. Proprio grazie a

queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su

7 all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica

amministrazione.

c.michelotti
Font monospazio
http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/35737_buoni-pasto-elettronici-e-boom-80-in-un-solo-mese.htm

30/07/2015 - 17:06

Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group: “Dal 1 luglio a oggi, un aumento delle

richieste di buoni pasto elettronici pari all’ 80%”

“Dal 1 luglio, giorno in cui è scattato l’aumento della soglia esentasse del buono pasto elettronico da

5,29 a 7 euro, le richieste di questi sono aumentate dell’80%. L’aumento ci fa capire che il mercato è

pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole

semplificazione della gestione. L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo

l’opportunità di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio

sostitutivo di mensa di ultima generazione”, dichiara Gregorio Fogliani, presidente di QUI!

Group, primo operatore a capitale italiano del settore.

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo,

incentivate dalle agevolazioni fiscali. La defiscalizzazione dello strumento di welfare

aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contano oltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro

vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondo il presidente Fogliani, è infatti

un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire. “Per i dipendenti gli investimenti si

tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euro annui per spesa alimentare,

mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà dire gestione più rapida e

semplice”, commenta.

Il mercato, fino all’aumento della soglia esentasse previsto dalla Legge di Stabilità, era

rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico costituiva il 15% del totale), ma il

settore sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle richieste di buoni elettronici da parte

delle aziende. QUI! Group da anni investe per digitalizzare gli esercizi convenzionati. La

rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo QUI! Group, che in questi anni ha investito

milioni di euro per rendere “full digital” la propria rete di accettazione (sullo standard

proprietario "Passpartù"), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (PoS,

Mobile App e Mobile POS, Sistema di casse integrate).

QUI! Group ha promosso inoltre insieme ad altri operatori del settore l'accordo per un Pos

unico, capace di leggere buoni di diversi emettitori. Proprio grazie a queste innovazioni, il

Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7 all’ultima gara Consip per la

fornitura dei buoni alla Pubblica Amministrazione.

http://www.iltempo.it/adn-kronos/2015/07/30/boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-pasto-elettronici-1.1443323

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per ibuoni pasto elettronici, chedal 1° luglio godono, graziealla legge di stabilità,dell'aumento della sogliaesentasse, passata da 5,29euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui èscattato l’aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che ilmercato è pronto aevolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione dellagestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".Standoalle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalleagevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.Il mercato, fino all'entrata in vigore della normacontenuta nella legge di stabilità, era rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle richieste di buoni

30/07/2015

http://www.iltempo.it/adn-kronos/2015/07/30/boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-pasto-elettronici-1.1443323

elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milionidi euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore,l'accordo per un Pos unico, capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

https://it.finance.yahoo.com/notizie/boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-143300994.html

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Boom di richieste dal 1°luglio per buoni pastoelettronici Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per ibuoni pasto elettronici, chedal 1° luglio godono, graziealla legge di stabilità,dell'aumento della sogliaesentasse, passata da 5,29euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui èscattato l’aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende,significherà una notevole semplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivatedalle agevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.

30/07/2015

https://it.finance.yahoo.com/notizie/boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-143300994.html

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era rimasto moltolegato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lodimostra l’aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milionidi euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos unico,capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.secondowelfare.it/privati/aziende/buoni-pasto-elettronici-i-primi-effetti-delle-defiscalizzazione.html

i primi effetti delle defiscalizzazioneL’aumento della soglia esentasse ha portato a un +80% delle richieste. E le previsioni parlano di almeno 500milioni di nuovi investimenti aziendali

Dal 1° luglio, come stabilito dalla Legge di Stabilità, la soglia esentasse per i buoni pasto elettronici è passatada 5.29 euro a 7 euro. Una previsione apparentemente priva di grande importanza, che tuttavia in appena unmese ha già portato a effetti significativi sul mercato dei voucher. Nel mese di luglio, infatti, le richieste per letessere digitali sono aumentate di circa l’80%. Un dato significativo se si pensa che finora il mercato dei buoni– che conta oltre 2.3 milioni di utilizzatori e un consumo di circa 500 milioni di voucher l’anno - si èconcentrato quasi esclusivamente sul cartaceo (appena il 15% dei voucher sono spendibili con strumentielettronici).

Quali le ragioni di questo balzo in avanti? Certamente le nuove norme favorevoli al digitale permetteranno alleaziende di integrare, a costi tutto sommato contenuti, il reddito dei propri dipendenti, garantendo loro un aumentomedio di circa 400 euro annui per la spesa alimentare. Stando alle proiezioni, grazie alle nuove agevolazionifiscali le imprese italiane andranno così ad investire 500 milioni di euro per arricchire la pausa pranzo deipropri dipendenti.

Secondo Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, una delle aziende leader del settore “l’aumento dellerichieste è la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per i propri dipendenti ,partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione". Al di là dei vantaggi per i dipendenti,secondo Fogliani “ l’evoluzione verso il digitale per le aziende significherà una notevole semplificazione dellagestione” e quindi minori oneri per l’erogazione di questo genere di servizio di welfare.

http://www.telecaprinews.it/leggi115.asp?cod=41671

BUONI PASTO ELETTRONICI, È BOOM, DAL 1° LUGLIO +80%DI RICHIESTE

E' boom per i buoni pastoelettronici, che dal 1° lugliogodono, grazie alla legge distabilità, dell'aumento dellasoglia esentasse, passatada 5,29 euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui èscattato l’aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che ilmercato è pronto aevolversi verso il digitale,cosa che, per le aziende,significherà una notevolesemplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivatedalle agevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era rimasto molto

31/07/2015

http://www.telecaprinews.it/leggi115.asp?cod=41671

legato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lodimostra l’aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milionidi euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos unico,capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.padovanews.it/speciali/lavoro/355865-boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-pasto-elettronici.html

Redazione

Boom di richieste dal 1 luglio per buoni pasto elettronici

Ultimora

Genova, 30 lug. (Labitalia) - E' boom per i buoni pasto elettronici,che dal 1 luglio godono, grazie alla legge di stabilita', dell'aumentodella soglia esentasse, passata da 5,29 euro a 7 euro. La confermaviene da Gregorio Fogliani, presidente di Qui!

Group, primo operatore a capitale italiano del settore. 'Dal 1 luglio, giorno in cui e' scattato l'aumentodella soglia esentasse, le richieste di questi -afferma- sono aumentate dell'80%. L'aumento ci fa capireche il mercato e' pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significhera' una notevolesemplificazione della gestione. L'aumento e' anche la prova che le imprese stanno cogliendol'opportunita' di fare welfare per i propri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa diultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per lapausa pranzo, incentivate dalle agevolazioni fiscali. La defiscalizzazione dellostrumento di welfare aziendale piu' usato in Italia (i buoni pasto contano oltre2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buonil'anno), secondo il presidente Fogliani, e' infatti un'opportunita' che le impresenon si faranno sfuggire.

'Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un'integrazione di redditointorno ai 400 euro annui per spesa alimentare, mentre per le impresel'adozione del buono elettronico vorra' dire gestione piu' rapida e semplice - ,commenta.

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge distabilita', era rimasto molto legato al buono cartaceo (l'elettronico era solo il15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l'aumento dellerichieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli esercizi convenzionati. Larivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milioni di euro perrendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario 'Passpartu''), dotata cioe' deglistrumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos, Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos unico, capace dileggere cioe' buoni di diversi emettitori. Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo e' stato riconosciuto migliorofferente in 5 lotti su 7 all'ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-294177-boom_di_richieste_dal_1_luglio_per_buoni_pasto_elettronici.aspx

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Fogliani, dal 1° luglio +80%richieste voucher digitali

Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per ibuoni pasto elettronici, chedal 1° luglio godono, graziealla legge di stabilità,dell'aumento della sogliaesentasse, passata da 5,29euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui èscattato l’aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell’80%.L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende,significherà una notevole semplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".Standoalle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalleagevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.Il mercato, fino all'entrata in vigore della normacontenuta nella legge di stabilità, era rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle richieste di buoni

30/07/2015

http://www.sassarinotizie.com/24ore-articolo-294177-boom_di_richieste_dal_1_luglio_per_buoni_pasto_elettronici.aspx

elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milionidi euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore,l'accordo per un Pos unico, capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.cataniaoggi.it/rubriche/nazionale-esteri/159850_boom-di-richieste-dal-1a-luglio-per-buoni-pasto-elettronici-fogliani-dal-1a-

Dati. Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici.Fogliani, dal 1° luglio +80% richieste voucher digitali

Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per ibuoni pasto elettronici, chedal 1° luglio godono, graziealla legge di stabilità,dell'aumento della sogliaesentasse, passata da 5,29euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

?Dal 1° luglio, giorno in cuiè scattato l'aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell'80%.

L'aumento ci fa capire che ilmercato è pronto aevolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione dellagestione.

L'aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l'opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivatedalle agevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l'anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un'opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

?Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un'integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l'adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice?, commenta.

30/07/2015

http://www.cataniaoggi.it/rubriche/nazionale-esteri/159850_boom-di-richieste-dal-1a-luglio-per-buoni-pasto-elettronici-fogliani-dal-1a-

Il mercato, fino all'entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era rimasto moltolegato al buono cartaceo (l'elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lodimostra l'aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investito milionidi euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l'accordo per un Pos unico,capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7all'ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.arezzoweb.it/2015/boom-di-richieste-dal-1-luglio-per-buoni-pasto-elettronici-316416.html

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Genova, 30 lug.

(Labitalia) – E’ boom per i buoni pasto elettronici, che dal 1° luglio godono, grazie alla legge distabilità, dell’aumento della soglia esentasse, passata da 5,29 euro a 7 euro.

La conferma viene da Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui è scattato l’aumento della soglia esentasse, le richieste di questi -afferma- sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende,significherà una notevole semplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione”.

Stando alle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivatedalle agevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.

Il mercato, fino all’entrata in vigore della norma contenuta nella legge di stabilità, era rimasto moltolegato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il 15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lodimostra l’aumento delle richieste di buoni elettronici da parte delle aziende.

“Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d’accordo Qui! Group, che in questi anni ha investitomilioni di euro per rendere ‘full digital’ la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario‘Passpartù’), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)”.

Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore, l’accordo per un Pos unico,

30/07/2015

capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7 all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.olbianotizie.it/24ore-articolo-294177-boom_di_richieste_dal_1_luglio_per_buoni_pasto_elettronici.aspx

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Fogliani, dal 1° luglio +80% richieste voucher digitali

Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per i buoni pasto elettronici, che dal 1° luglio godono, grazie alla legge distabilità, dell'aumento della soglia esentasse, passata da 5,29 euro a 7 euro.

La conferma viene da Gregorio Fogliani, presidente di Qui! Group, primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui è scattato l’aumento della soglia esentasse, le richieste di questi -afferma- sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che il mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende,significherà una notevole semplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".Standoalle proiezioni, le imprese investiranno 500 milioni di euro per la pausa pranzo, incentivate dalleagevolazioni fiscali.

La defiscalizzazione dello strumento di welfare aziendale più usato in Italia (i buoni pasto contanooltre 2,3 milioni di utilizzatori e per loro vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno), secondoil presidente Fogliani, è infatti un’opportunità che le imprese non si faranno sfuggire.

“Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di reddito intorno ai 400 euroannui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buono elettronico vorrà diregestione più rapida e semplice”, commenta.Il mercato, fino all'entrata in vigore della normacontenuta nella legge di stabilità, era rimasto molto legato al buono cartaceo (l’elettronico era solo il15% del totale), ma il settore sta cambiando, e lo dimostra l’aumento delle richieste di buonielettronici da parte delle aziende.

"Qui! Group da anni -fanno sapere dal Gruppo genovese- investe per digitalizzare gli eserciziconvenzionati.

La rivoluzione digitale del mercato trova d'accordo Qui! Group, che in questi anni ha investitomilioni di euro per rendere 'full digital' la propria rete di accettazione (sullo standard proprietario'Passpartù'), dotata cioè degli strumenti di accettazione elettronica (Pos, Mobile App e Mobile Pos,Sistema di casse integrate)".Qui! Group ha promosso inoltre, insieme ad altri operatori del settore,l'accordo per un Pos unico, capace di leggere cioè buoni di diversi emettitori.

30/07/2015

Proprio grazie a queste innovazioni, il Gruppo è stato riconosciuto miglior offerente in 5 lotti su 7 all’ultima gara Consip per la fornitura dei buoni alla pubblica amministrazione.

http://www.radioondalibera.it/ingrandimento_approfondimento.php?cat=lavoro&id=LAB20150730163344

Boom di richieste dal 1° luglio per buoni pasto elettronici

Dischi Piu Suonati, Onda LiberaDischi Piu Suonati, Onda LiberaDischi Piu Suonati, Onda LiberaDischi Piu Suonati, Onda Libera

Genova, 30 lug.

(Labitalia) - E' boom per ibuoni pasto elettronici, chedal 1° luglio godono, graziealla legge di stabilità,dell'aumento della sogliaesentasse, passata da 5,29euro a 7 euro.

La conferma viene daGregorio Fogliani,presidente di Qui! Group,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

“Dal 1° luglio, giorno in cui èscattato l’aumento dellasoglia esentasse, lerichieste di questi -afferma-sono aumentate dell’80%.

L’aumento ci fa capire che ilmercato è pronto aevolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevole semplificazione dellagestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione".

30/07/2015

http://www.idealista.it/news/finanza-personale/fisco/2015/07/31/117274-buoni-pasto-elettronici-2015-dal-1deg-luglio-aumentate-le-

Buoni pasto elettronici 2015, dal 1° luglio aumentate lerichieste dell’80%

Dallo scorso 1° luglio èaumentato il valoreesentasse del buono pastoelettronico di 1,71 euro.

Si è dunque passati da 5,29a 7 euro.

A stabilirlo unemendamento alla legge diStabilità.

In questo arco di tempo, lerichieste dei buoni pastoelettronici sono aumentatedell’80%.

A renderlo noto QuiGroup,primo operatore a capitaleitaliano del settore.

Il presidente GregorioFogliani ha spiegato:“L’aumento ci fa capire cheil mercato è pronto a evolversi verso il digitale, cosa che, per le aziende, significherà una notevolesemplificazione della gestione.

L’aumento è anche la prova che le imprese stanno cogliendo l’opportunità di fare welfare per ipropri dipendenti, partendo proprio dal servizio sostitutivo di mensa di ultima generazione”.

In base alle alle proiezioni, come sottolineato da QuiGroup, le imprese investiranno 500 milioni dieuro per la pausa pranzo, incentivate dalle agevolazioni fiscali.

Fogliani ha affermato: “Per i dipendenti gli investimenti si tradurranno in un’integrazione di redditointorno ai 400 euro annui per spesa alimentare, mentre per le imprese l’adozione del buonoelettronico vorrà dire gestione più rapida e semplice”.

Articolo visto su agenzia (agenzia)

31/07/2015