Introduzione allo Humanistic management Marco Minghetti Lezione 5 Pavia Ottobre – Novembre 2006.

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Introduzione alloIntroduzione alloHumanistic Humanistic

managementmanagement

Marco Minghetti Marco Minghetti

Lezione 5Lezione 5

PaviaPaviaOttobre – Novembre 2006Ottobre – Novembre 2006

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A livello della produzione:A livello della produzione: serialità serialità standardizzazione standardizzazione specializzazione del lavoro e delle specializzazione del lavoro e delle

mansioni mansioni

A livello dello scambio: A livello dello scambio: mercato di massamercato di massa orientamento al prodotto e alla quantità. orientamento al prodotto e alla quantità.

Il modello Il modello dello scientific management dello scientific management (1)(1)

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A livello cognitivo:A livello cognitivo: massimizzazione dei risultati nel minor massimizzazione dei risultati nel minor

tempo possibile tempo possibile trionfalismo funzionaletrionfalismo funzionale riduzionismo di ogni varianzariduzionismo di ogni varianza deresponsabilizzazione personale sul deresponsabilizzazione personale sul

risultato finalerisultato finale

Il modello Il modello dello scientific management dello scientific management (2)(2)

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Le organizzazioni – sia quelle con un Le organizzazioni – sia quelle con un preciso obiettivo economico, sia quelle di preciso obiettivo economico, sia quelle di servizio pubblico e, in generale, le grandi servizio pubblico e, in generale, le grandi burocrazie – sono state finora orientate da burocrazie – sono state finora orientate da culture e meccanismi operativi fondati:culture e meccanismi operativi fondati:

sulla centralità del comandosulla centralità del comando su un’attenzione ossessiva ai processi di su un’attenzione ossessiva ai processi di

esecuzione (significati prescritti decisi a priori esecuzione (significati prescritti decisi a priori che vanno solo eseguiti)che vanno solo eseguiti)

Modello della istituzione totale oggi Modello della istituzione totale oggi inaccettabile e disfunzionaleinaccettabile e disfunzionale

Pervasività Pervasività dello scientific managementdello scientific management

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Una definizione di Una definizione di ComplessitàComplessità

E’ lo iato fra la “realtà” e la sua E’ lo iato fra la “realtà” e la sua rappresentazione simbolica a rappresentazione simbolica a determinare la definizione di determinare la definizione di

Complessità come l’impossibilità per Complessità come l’impossibilità per ogni sistema formale (dunque ogni sistema formale (dunque scientifico) di cogliere in modo scientifico) di cogliere in modo adeguato tutte le proprietà del adeguato tutte le proprietà del

mondo realemondo reale..

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La Complessità secondo E. Morin La Complessità secondo E. Morin 11

““La razionalizzazione innanzi tutto accorda il primato La razionalizzazione innanzi tutto accorda il primato alla coerenza logica sull'empiria, tenta di dissolvere alla coerenza logica sull'empiria, tenta di dissolvere l'empiria, di rimuoverla, di respingere ciò che non si l'empiria, di rimuoverla, di respingere ciò che non si conforma alle regole, cadendo così nel dogmatismo. Del conforma alle regole, cadendo così nel dogmatismo. Del resto è stato notato che c'è qualcosa di paranoico che è resto è stato notato che c'è qualcosa di paranoico che è comune ai sistemi di razionalizzazione, ai sistemi di comune ai sistemi di razionalizzazione, ai sistemi di idee che spiegano tutto, che sono assolutamente chiusi idee che spiegano tutto, che sono assolutamente chiusi in sé ed insensibili all'esperienza. Non è un caso che in sé ed insensibili all'esperienza. Non è un caso che Freud abbia usato il termine di razionalizzazione per Freud abbia usato il termine di razionalizzazione per designare questa tendenza nevrotica e/o psicotica per designare questa tendenza nevrotica e/o psicotica per cui il soggetto si intrappola in un sistema esplicativo cui il soggetto si intrappola in un sistema esplicativo chiuso, privo di qualsiasi rapporto con la realtà, pur se chiuso, privo di qualsiasi rapporto con la realtà, pur se dotato di una logica propria. In qualche modo la grande dotato di una logica propria. In qualche modo la grande differenza tra razionalità e razionalizzazione è che l'una differenza tra razionalità e razionalizzazione è che l'una è apertura, l'altra è chiusura, chiusura del sistema in se è apertura, l'altra è chiusura, chiusura del sistema in se stesso. Vi è una fonte comune della razionalità e della stesso. Vi è una fonte comune della razionalità e della razionalizzazione, cioè la volontà dello spirito di razionalizzazione, cioè la volontà dello spirito di possedere una concezione coerente delle cose e del possedere una concezione coerente delle cose e del mondo. Ma una cosa è la razionalità, cioè il dialogo con mondo. Ma una cosa è la razionalità, cioè il dialogo con questo mondo, e altra cosa è la razionalizzazione, cioè questo mondo, e altra cosa è la razionalizzazione, cioè la chiusura rispetto al mondo.” la chiusura rispetto al mondo.”

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La Complessità secondo E. Morin La Complessità secondo E. Morin 22

““La razionalità complessa parte dall'idea La razionalità complessa parte dall'idea che non c'è adeguazione a priori tra il che non c'è adeguazione a priori tra il razionale e il reale. Parte dall'idea che la razionale e il reale. Parte dall'idea che la conoscenza non è il riflesso del mondo. conoscenza non è il riflesso del mondo. Ogni conoscenza è al tempo stesso Ogni conoscenza è al tempo stesso costruzione e traduzione: traduzione a costruzione e traduzione: traduzione a partire da un linguaggio ignoto, a cui partire da un linguaggio ignoto, a cui prestiamo dei nomi. Siamo noi che prestiamo dei nomi. Siamo noi che assegniamo i nomi a partire da certe assegniamo i nomi a partire da certe qualità o proprietà che rinveniamo nelle qualità o proprietà che rinveniamo nelle cose. Dunque la conoscenza è una cose. Dunque la conoscenza è una traduzione costruita e la razionalità in traduzione costruita e la razionalità in particolare è un modo di costruire la particolare è un modo di costruire la traduzione con un certo numero di qualità traduzione con un certo numero di qualità verificatrici e correttrici.” verificatrici e correttrici.”

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Wislawa Szymborska ha tradotto in Wislawa Szymborska ha tradotto in meravigliosi versi questi concetti, in meravigliosi versi questi concetti, in particolare particolare Vista con granello di sabbia:Vista con granello di sabbia:

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VISTA CON GRANELLO DI SABBIA

Lo chiamiamo granello di sabbia.

Ma lui non chiama se stesso né granello, né sabbia.

Fa a meno di nome

generale, individuale,

instabile, stabile,

scorretto o corretto.

Non gli importa del nostro sguardo, del tocco

Non si sente guardato e toccato.

E che sia caduto sul davanzale

è solo un'avventura nostra, non sua.

Per lui è come cadere su una cosa qualunque,

senza la certezza di essere già caduto

o di cadere ancora.

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Dalla finestra c'è una bella vista sul lago,

ma quella vista, lei, non si vede.

Senza colore e senza forma,

senza voce, senza odore e dolore

è il suo stare in questo mondo.

Senza fondo lo stare del fondo del lago

e senza sponde quello delle sponde.

Né bagnato né asciutto quello della sua acqua.

Né al singolare né al plurale quello delle onde,

che mormorano sorde al proprio mormorio

intorno a pietre non piccole, non grandi.

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E il tutto sotto un cielo per natura senza cielo,

dove il sole tramonta non tramontando affatto

e si nasconde non nascondendosi dietro una nuvola ignara.

Il vento la scompiglia senza altri motivi

se non quello di soffiare.

Passa un secondo.

Un altro secondo.

Un terzo secondo.

Ma sono solo tre secondi nostri.

Il tempo passò come un messo con una notizia urgente.

Ma è solo un paragone nostro.

Inventato il personaggio, insinuata la fretta,

e la notizia inumana.

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Lo spazio Lo spazio dell’interpretazionedell’interpretazione Il problema con cui si confronta oggi lo scientific Il problema con cui si confronta oggi lo scientific

manager è allora lo stesso che hanno dovuto manager è allora lo stesso che hanno dovuto affrontare gli esperti di tutte le discipline affrontare gli esperti di tutte le discipline scientifiche a partire dalla fisica, con Heisenberg, scientifiche a partire dalla fisica, con Heisenberg, nel corso del Novecento: fra il mondo semplice ma nel corso del Novecento: fra il mondo semplice ma astratto descritto dalle leggi scientifiche e il astratto descritto dalle leggi scientifiche e il “mondo dei plena” di husserliana memoria, fra il “mondo dei plena” di husserliana memoria, fra il mondo dei “granelli di sabbia”, degli oggetti e mondo dei “granelli di sabbia”, degli oggetti e quello che nel Manifesto chiamiamo il “mondo quello che nel Manifesto chiamiamo il “mondo vitale” abitato da persone, si apre uno spazio, lo vitale” abitato da persone, si apre uno spazio, lo spazio dell’interpretazione, lo spazio abitato da spazio dell’interpretazione, lo spazio abitato da quella che Ugo Volli ha definito l’”eccezione quella che Ugo Volli ha definito l’”eccezione umana”. Come ha osservato Piero Trupia “la umana”. Come ha osservato Piero Trupia “la nostra conoscenza procede per nostra conoscenza procede per concettualizzazione delle cose del mondo che in sé concettualizzazione delle cose del mondo che in sé sono sono plenaplena e non concetti. Il concetto astrae, e non concetti. Il concetto astrae, semplifica e lascia fuori pezzi di realtà”. semplifica e lascia fuori pezzi di realtà”.

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Ma questi pezzi a volte ritornano, direbbe Ma questi pezzi a volte ritornano, direbbe Stephen King, ad inquietare non solo i sonni ma Stephen King, ad inquietare non solo i sonni ma anche le veglie di coloro che, illudendosi di anche le veglie di coloro che, illudendosi di ridurre la realtà ad un meccanismo semplice da ridurre la realtà ad un meccanismo semplice da manovrare, si ritrovano ad essere stritolati in un manovrare, si ritrovano ad essere stritolati in un incubo di cui non comprendono le logiche, poiché incubo di cui non comprendono le logiche, poiché estranee alla “one best way”. estranee alla “one best way”.

Per questo motivo si chiede allo humanistic Per questo motivo si chiede allo humanistic manager di essere soprattutto un sensemaker, manager di essere soprattutto un sensemaker, un produttore di senso: contro la dittatura del un produttore di senso: contro la dittatura del “significato unico” imposto dalle procedure e “significato unico” imposto dalle procedure e dalle best practices, si impone la necessità di dalle best practices, si impone la necessità di generare nuovi percorsi di senso e di costruire generare nuovi percorsi di senso e di costruire imprese in cui sia possibile a tutti scoprire le imprese in cui sia possibile a tutti scoprire le moltiplici possibili strade che conducono alla moltiplici possibili strade che conducono alla piena valorizzazione del proprio potenziale e piena valorizzazione del proprio potenziale e quindi alla generazione di valore per l’azienda.quindi alla generazione di valore per l’azienda.

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Le tre Leggi della roboticaLe tre Leggi della robotica

Un robot non può ferire un essere umano, Un robot non può ferire un essere umano, o tramite l'inazione, permettere che un o tramite l'inazione, permettere che un essere umano venga danneggiato.essere umano venga danneggiato.

2.2. Un robot deve ubbidire agli ordini dati Un robot deve ubbidire agli ordini dati da esseri umani eccetto quando tali ordini da esseri umani eccetto quando tali ordini sono in contrasto con la Prima Legge.sono in contrasto con la Prima Legge.

3.3. Un robot deve proteggere la propria Un robot deve proteggere la propria esistenza facendo in modo però che ciò non esistenza facendo in modo però che ciò non contrasti con la Prima o la Seconda Legge. contrasti con la Prima o la Seconda Legge.

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GirotondoGirotondo SPD-13, ovvero Speedy, è un robot che i due astronauti SPD-13, ovvero Speedy, è un robot che i due astronauti

Powell e Donovan hanno portato su Mercurio per Powell e Donovan hanno portato su Mercurio per impiegarlo nella rimessa in funzione di una Stazione impiegarlo nella rimessa in funzione di una Stazione Mineraria installata sul lato illuminato del pianeta. I due Mineraria installata sul lato illuminato del pianeta. I due inviano Speedy a recuperare del selenio sulla superficie, inviano Speedy a recuperare del selenio sulla superficie, elemento fondamentale per la loro sopravvivenza, ma il elemento fondamentale per la loro sopravvivenza, ma il robot comincia a muoversi in cerchio recitando robot comincia a muoversi in cerchio recitando filastrocche senza senso come un ubriaco. Dopo l'analisi filastrocche senza senso come un ubriaco. Dopo l'analisi delle Tre Leggi, applicate alla situazione, i due tecnici delle Tre Leggi, applicate alla situazione, i due tecnici capiscono che Speedy è in equilibrio tra un potenziale di capiscono che Speedy è in equilibrio tra un potenziale di Seconda Legge basso ma prioritario, ovvero l'ordine Seconda Legge basso ma prioritario, ovvero l'ordine impartitogli, e un potenziale di Terza Legge, più alto impartitogli, e un potenziale di Terza Legge, più alto perché il robot è molto costoso e quindi dotato di un perché il robot è molto costoso e quindi dotato di un maggiore istinto di autoconservazione, ma con priorità maggiore istinto di autoconservazione, ma con priorità minore, scatenato dal pericolo di effluvi di ossido di minore, scatenato dal pericolo di effluvi di ossido di carbonio che intaccano il ferro, principale materiale di cui carbonio che intaccano il ferro, principale materiale di cui è fatto il robot. Quest'anomala situazione di equilibrio è fatto il robot. Quest'anomala situazione di equilibrio causa il movimento a girotondo del robot, la sua causa il movimento a girotondo del robot, la sua “pazzia”, che Powell risolverà imprimendo al robot un “pazzia”, che Powell risolverà imprimendo al robot un potenziale di Prima legge più forte degli altri due, potenziale di Prima legge più forte degli altri due, mettendo la propria vita a repentaglio, e spezzando così mettendo la propria vita a repentaglio, e spezzando così finalmente il ciclo indefinito dentro il quale era caduta la finalmente il ciclo indefinito dentro il quale era caduta la macchina. macchina.

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“ “Non è sufficiente che un’istruzione sia Non è sufficiente che un’istruzione sia formulata, occorre anche che sia formulata, occorre anche che sia eseguita. E’ il problema eseguita. E’ il problema dell’dell’applicazione della regolaapplicazione della regola, noto in , noto in linguistica come in giurispudenza e mai linguistica come in giurispudenza e mai definitivamente risolto poiché il contesto definitivamente risolto poiché il contesto lascia sempre uno spazio di ambiguità: lascia sempre uno spazio di ambiguità: ogni caso è un caso particolare, non ogni caso è un caso particolare, non interamente riconducibile a priori alla interamente riconducibile a priori alla legge, la quale deve essere legge, la quale deve essere interpretata.” interpretata.”

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La Complessità di ogni evento La Complessità di ogni evento (dunque anche di ogni evento (dunque anche di ogni evento aziendale) è allora progettabile (cioè aziendale) è allora progettabile (cioè collocabile nel futuro, pianificabile) collocabile nel futuro, pianificabile) proprio partendo dall'osservatore-proprio partendo dall'osservatore-progettista che deve lavorare sui progettista che deve lavorare sui propri codici interpretativi, propri codici interpretativi, comunicativi, esperienziali, emotivi – comunicativi, esperienziali, emotivi – in sintesi, sul proprio “sapere”, sul in sintesi, sul proprio “sapere”, sul proprio “knowledge”, la propria proprio “knowledge”, la propria “conoscenza”. “conoscenza”.

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Gli elementi delle Gli elementi delle organizzazioniorganizzazioni

La struttura socialeLa struttura sociale I partecipantiI partecipanti I finiI fini La tecnologiaLa tecnologia

Tutti questi sono inseriti in un Tutti questi sono inseriti in un ambienteambiente, con cui l’organizzazione , con cui l’organizzazione deve interagiredeve interagire

Page 20: Introduzione allo Humanistic management Marco Minghetti Lezione 5 Pavia Ottobre – Novembre 2006.

Schema di Leavitt: gli elementi Schema di Leavitt: gli elementi delle organizzazionidelle organizzazioni

AMBIENTEAMBIENTE

struttura socialestruttura sociale

tecnologia tecnologia scopi scopi

partecipantipartecipanti

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Organizzazione come sistema Organizzazione come sistema razionalerazionale

L’organizzazione è una collettività L’organizzazione è una collettività orientata al raggiungimento di fini orientata al raggiungimento di fini specifici che presenta una struttura specifici che presenta una struttura sociale relativamente formalizzata:sociale relativamente formalizzata:

Strumenti disegnati allo scopo di Strumenti disegnati allo scopo di raggiungere fini determinatiraggiungere fini determinati

Concetti: razionalità, fine, Concetti: razionalità, fine, formalizzazioneformalizzazione

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La prospettiva del sistema La prospettiva del sistema razionalerazionale

Azioni coordinate verso uno scopoAzioni coordinate verso uno scopo Modello meccanico: parti Modello meccanico: parti

intercambiabili e strumenti intercambiabili e strumenti modificabilimodificabili

Specificità del fineSpecificità del fine Formalizzazione della strutturaFormalizzazione della struttura

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L’O.S.L. di TaylorL’O.S.L. di Taylor

Studio scientifico dei migliori metodi lavorativiStudio scientifico dei migliori metodi lavorativi Selezione e addestramento scientifico della Selezione e addestramento scientifico della

manodoperamanodopera Separazione tra concezione ed esecuzione del Separazione tra concezione ed esecuzione del

lavorolavoro Motivazione al lavoro: economicaMotivazione al lavoro: economica Antropologia pessimistica: pigrizia e tendenza Antropologia pessimistica: pigrizia e tendenza

a perdere tempoa perdere tempo Ergonomia e logisticaErgonomia e logistica

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La burocrazia secondo La burocrazia secondo WeberWeber

Principio della competenza di autorità definitePrincipio della competenza di autorità definite Stabile divisione dei doveri di ufficioStabile divisione dei doveri di ufficio Gerarchia delle posizioni e degli ufficiGerarchia delle posizioni e degli uffici Preparazione specializzataPreparazione specializzata Ammissione per esamiAmmissione per esami Carriera professionale a tempo pienoCarriera professionale a tempo pieno Stabile divisione tra casa e ufficioStabile divisione tra casa e ufficio Impiego a vita e protezione del funzionarioImpiego a vita e protezione del funzionario Eguaglianza di trattamento verso il pubblicoEguaglianza di trattamento verso il pubblico

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Critiche alla visione delle Critiche alla visione delle organizzazioni razionali organizzazioni razionali

Razionalità risiede nella struttura, non Razionalità risiede nella struttura, non nei partecipantinei partecipanti

Organizzazioni senza personeOrganizzazioni senza persone Concezione limitata di razionalitàConcezione limitata di razionalità Giustificazione dell’accentramento Giustificazione dell’accentramento

decisionale e del controllo dall’altodecisionale e del controllo dall’alto Si trascura il contesto esternoSi trascura il contesto esterno Ignorata la struttura comportamentaleIgnorata la struttura comportamentale

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Un contributo alla statistica

Su cento persone:

che ne sanno sempre più degli altri

- cinquantadue;

insicuri ad ogni passo

- quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,

purchè la cosa non duri molto

- ben quarantanove;

buoni sempre,

perché non sanno fare altrimenti

- quattro, be’, forse cinque;

propensi ad aiutare senza invidia

- diciotto;

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viventi con la continua paura

di qualcuno o qualcosa

- settantasette;

dotati per la felicità,

- al massimo poco più di venti;

innocui singolarmente,

che imbarbariscono nella folla

- di sicuro più della metà;

crudeli,

se costretti dalle circostanze

- è meglio non saperlo

neppure approssimativamente;

quelli col senno di poi

- non molti di più

di quelli con il senno di prima;

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che dalla vita prendono solo cose

- quaranta,

anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti

e senza torcia nel buio

- ottantatré

prima o poi;

degni di compassione

- novantanove;

mortali

- cento su cento.

Numero al momento invariato.