Introduzione all’ E-government

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1 Introduzione all’ E- government Gli assetti della P.A. e i loro mutamenti

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Introduzione all’ E-government. Gli assetti della P.A. e i loro mutamenti. Il cambiamento istituzionale Riforma Titolo V della Costituzione. Amministrazioni Centrali. 20 Regioni. 8100 Comuni. 100 Province. Ridisegno Istituzionale e nuovo Sistema delle Autonomie locali. - PowerPoint PPT Presentation

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Introduzione all’ E-government

Gli assetti della P.A. e i loro

mutamenti

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Il cambiamento istituzionale Riforma Titolo V della Costituzione

Amministrazioni Centrali

20 Regioni

8100 Comuni100

Province

Ridisegno Istituzionale e nuovo Sistema delle Autonomie locali

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Nuovo assetto istituzionale

COME si declina?

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Complessità del quadro istituzionale Trasferimento di competenze e responsabilità

Verso un modello di stato federale

Maggiore autonomia e trasferimento di crescenti competenze a Regioni, Province e Comuni;

Nuove forme di coordinamento tra le autonomie;

Nuovo, concordato, quadro di regole secondo il principio di “cooperazione interistituzionale”

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Complessità della normativa

… …. Come è noto,

Le politiche di decentramento amministrativo …

avviate all’inizio degli anni ’90 dalla Legge 142/90 (“Ordinamento delle Autonomie Locali”),

rilanciate dalla Legge Bassanini n° 59 del 1997, il DLg. 267/2000, I successivi decreti legislativi di conferimento delle funzioni statali (D.Lgs. 112/98;

D.Lgs. 143/97 in materia di agricoltura e pesca; D.Lgs. 422/97 in materia di trasporto pubblico locale; D.Lgs. 469/97 in materia di mercato del lavoro ),

hanno ridisegnato le funzioni attribuite ai diversi livelli e soggetti istituzionali,

in applicazione del principio della sussidiarietà

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Nuova Governance locale

Come dare attuazione alla sussidiarietà verticale (Stato, Regioni, Enti locali) ed orizzontale (pubblico-privato);

Come realizzare la “cooperazione istituzionale” in nome dell’efficacia dell’azione di governo;

Come creare un nuovo quadro di regole, procedure e strumenti per sviluppare RELAZIONI;

Come le relazioni creano lo SVILUPPO e COMPETITIVITA’ del TERRITORIO;

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E- Government

Perché l’E-GOV è strettamente legato ed anche “funzionale” al processo dei nuovi assetti istituzionali della P.A. e dunque alla “modernizzazione” della P.A.?

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Perché l’e-government non è … … e non può essere solo la “digitalizzazione

dell’amministrazione”, magari esemplificata da qualche best practice nell’amministrazione fiscale e/o nella politica degli acquisti pubblici.

È piuttosto …good governance

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Finalità del processo avviato

Creare una AMMINISTRAZIONE

SNELLA, ACCESSIBILE, TRASPARENTE

Costruire un GovernoAPERTO E DINAMICO

Dove valga il principio di partecipazione democratica del cittadino

p.a.

P.a.E-gov

E-gov

L. 241

cives

DC.

P.A.L.150

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I fase E-Gov(2001 – 2002) : il MIT e la visione

strategica La Pubblica Amministrazione (Locale) è fondamentale per l’attuazione dell’e-government

La Pubblica Amministrazione Locale è il front-end naturale per l’e-government orientato al servizio

Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione sono necessarie per l’attuazione sostenibile del federalismo

La Società dell’informazione (Lisbona) sviluppa processi di democraticità e si sviluppa in maniera ottimale a livello locale

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L’approccio dell’E-GOV al cambiamento

istituzionale

Sostenere l’autonomia e promuovere la cooperazione delle diverse amministrazioni locali

Costruire la strategia nazionale in modo cooperativo, valorizzando le esperienze delle amministrazioni locali

Realizzare infrastruttureinfrastrutture condivise a livello nazionale: rete, carta nazionale dei servizi, portale nazionale

Promuovere il riuso delle soluzioni per sostenere le piccole amministrazioni e generare economie di scala

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Progetti di E-government

Offrire l’80% dei servizi on-line all’80% degli utenti:

1. Cittadini 2. Imprese

Nuovi servizi creati on line

Riuso dei servizi già implementati da altre PAL

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Osservatorio permanente della Soc.tà dell’Informazione (1)

M.I.T. e Federcomin: 47% della popolazione usa Internet 56% della popolazione ha il PC

Contatto con la P.A.: 77,3%: reperimento informazioni 38,3%: interattività (scarica moduli e

formulari)

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Osservatorio permanente della Soc.tà dell’Informazione (2)

Imprese: 33,6% accede on line ai siti e servizi pubblici;

meno le PMIServizi complessi

4,4% degli ospedali permette di prenotare una visita

5,8% degli studenti hanno un pc a disposizione a scuola (1 ogni 13 collegati ad internet )

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I fase e-gov: principi e regole Definizione della rete nazionale - infrastrutture

regionali

Definizione dei servizi prioritari per cittadini e imprese organizzati per eventi della vita (80 servizi)

Definizione di un modello di riferimento per la trasformazione del servizio in servizio on-line

Promozione della aggregazione degli enti Promozione del riuso delle soluzioni tra diversi enti

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Risultati della 1° fase

Cofinanziamento di progetti mediante un avviso nazionale di selezione definito con il consenso di tutte la PA locali

Previsione di un budget iniziale di 120 milioni di euro

Definizione degli obiettivi dei progetti attesi:1. Trasformazione dei servizi in servizi on-

line per cittadini e imprese2. Realizzazione di servizi di infrastruttura a

livello regionale per l’interconnessione di tutte le amministrazioni del territorio

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Ripartizione territoriale dei cofinanziamenti MIT (1)

I 134 progetti selezionati intendono realizzare sia servizi ai cittadini ed alle imprese, sia servizi cosiddetti infrastrutturali.

Il finanziamento complessivo di € 120 milioni è stato così suddiviso:- € 80 milioni, per 98 progetti che realizzano servizi ai cittadini ed alle imprese, - € 40 milioni, per 40 progetti che realizzano infrastrutture regionali o territoriali

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Ripartizione territoriale dei cofinanziamenti MIT (2)

Ripartizione finanziamenti per tipologia di ente beneficiario

33%

19%

44%

4% Regioni

Provincia

Comuni

ComunitàMontane

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Criticità della I FASE

Più progetti sullo stesso territorio: necessità di coordinamento e di accorpamento

Più progetti con lo stesso obiettivo: necessità di integrazione

Progetti a forte orientamento tecnologico con carenze nella progettazione organizzativa e formativa

Costi troppo elevati: complessità inutili e differenze di costo sul territorio nazionale

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Le linee della II fase E-GOV

I Fase: 134 progetti approvati con la logica di una struttura aderenti ai bisogni del cittadino (80 EVENTI della vita)

II FASE: AQP tra Governi regionali, provinciali, comunali ; una linea dedicata

1. Diffusione territoriale e Riuso2. Il catalogo delle soluzioni3. CST – Centri Servizi territoriali4. E-Democracy5. Inclusione dei piccoli comuni

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CRC Regionali Centri Regionali di Competenza per l’e-government e la Società

dell’informazione (CRC) costituiti tra le regioni e il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie per:

Promuovere l’accorpamento e l’integrazione dei progetti sul territorio

Sostenere le amministrazioni più deboli nella realizzazione dei progetti

Promuovere il coordinamento tra amministrazioni diverse Erogare formazione-intervento sulla gestione del

cambiamento Costituire una knowledge base distribuita sul territorio

nazionale.

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L’ e-government entra nella II fase di attuazione Nella prima fase la convergenza delle amministrazioni

nella realizzazione di un insieme mirato di progetti

E’ necessario sviluppare ulteriormente la convergenza verso un comune quadro di riferimento

E’ necessario ampliare la platea delle amministrazioni coinvolte fino ad includere tutte le amministrazioni

E’ necessario operare in un quadro di risorse scarse

E’ possibile individuare soluzioni di riferimento e promuoverne il riuso su larga scala

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La visione condivisa

Il quadro di riferimento tecnologico ed organizzativo si articola a tre diversi livelli:

1. Una visione strategica, che contiene gli obiettivi generali di riferimento

2. Le architetture di sistema che traducono la visione strategica strutture di attuazione

3. Gli strumenti tecnologici che consentono l’attuazione in termini tecnologici

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I temi della “condivisione”1. L’interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni

2. Le modalità di erogazione dei servizi sul canale telematico

3. Gli strumenti e le modalità di accesso ai servizi erogati

4. I requisiti per garantire la sicurezza dei servizi on-line

5. Le architetture per l’interoperabilità dei servizi on-line sul territorio nazionale

6. I sistemi federati ed il riuso delle soluzioni

7. Le strutture di cooperazione per l’attuazione dell’e-government

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Testo Unico: Codice dell’amministrazione digitale.

E’ un Decreto Legislativo

Per definire standard e procedure per l’utilizzo delle nuove tecnologie

E’ un ricorso al digitale come regola dell’agire amministrativo

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Grazie per la Vs. cortese attenzione

Dott.ssa Patrizia MINARDIRegione Basilicata

Ufficio Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica FSE

tel. 0971 668010e-

mail:[email protected]