Introduzione al rischio amianto
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INTRODUZIONE AL RISCHIO INTRODUZIONE AL RISCHIO AMIANTO: ASPETTI NORMATIVIAMIANTO: ASPETTI NORMATIVI
Corrado [email protected]
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AMIANTO
forma fibrosa di alcuni minerali naturali
D.Lgs 81/08 definisce “amianto”: Crisotilo Crocidolite amosite actinolite; antofillite; tremolite.
agente cancerogeno “invisibile”
analisi : unico modo certo per identificarlo
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PERICOLOSITA' DELL'AMIANTO
capacità di rilasciare fibre estremamente fini che possono essere inalate
è legata a due fattori principali: possibilità di disperdere le fibre nell’aria friabilità del materiale
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PERICOLO E RISCHIO
La presenza di materiali contenenti amianto NON è sinonimo di PERICOLO ma di RISCHIO dovuto al rilascio di fibre
Un materiale contenete amianto, in buone condizioni, che non è manomesso, rilascia poche fibre
Le fibre di amianto possono liberarsi
in maggior numero quando il
materiale viene manomesso
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PERICOLO E RISCHIO
particolari condizioni come: correnti d’aria, vibrazioni, infiltrazioni d’acqua, degrado spontaneo Urti dovuti a mezzi di trasporto Etc.. etc....
possono “disturbare” l’amianto,
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crisotilo 0,75-1,5 µm
anfiboli 13-4 µm
vetro 1-5 µm
cotone 10 µm
lana 20-28 µm
nylon 7-7,5 µm
capello umano 50-100 µm
...è più pericoloso il crisotilo...o gli anfiboli??
PericolositàPericolositàFIBRE A CONFRONTO
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Crisotilo - ricurvo, più difficilmente riesce a progredire lungo le vie aeree e quindi a penetrare nell’interstizio attraversando le membrane alveolari.
Anfiboli - forma rettilinea, più facilmente vengono trasportati fino ai punti più estremi dell’albero respiratorio!
FIBRE A CONFRONTO
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PericolositàPericolositàFIBRE A CONFRONTO
AMIANTO
GRUPPO DEI SERPENTINI
GRUPPO DEGLI ANFIBOLI
Crisotilo(bianco)
Amosite(marrone)
crocidolite(blu) tremolite actinolite antofillite
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CLASSIFICAZIONE
Materiali friabili
possono essere facilmente sbriciolati
o ridotti in polvere con la semplice
pressione manuale
Materiali compatti
possono essere sbriciolati o ridotti in
polvere solo con l'impiego di attrezzi
meccanici (es frese, trapani etc..)
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AMIANTO
utilizzato: come rinforzo come isolante termico, elettrico o acustico nelle guarnizioni, nei giunti nelle colle negli edifici commerciali, industriali e privati come isolante nei vagoni ferroviari e nelle navi
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LOCALIZZAZIONE
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EFFETTI SULLA SALUE
L’amianto è pericoloso quando è disperso nell’aria sotto forma di microscopiche fibre invisibili ad occhio nudo.
Respirare le fibre può provocare: Asbestosi, cicatrizzazione dei tessuti del
polmone; Cancro del polmone; Mesotelioma, cancro della pleura
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EFFETTI SULLA SALUTE
Asbestosi: provoca difficoltà respiratorie gravi e può essere letale
cancro del polmone: mortale nel 95% dei casi può derivare anche dall'asbestosi.
Mesotelioma: inguaribile porta generalmente alla morte entro 12-18 mesi dalla diagnosi
tempo di latenza media per il mesotelioma circa 35/40 anni.
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AMBIENTI A RISCHIO
Due tipologie: ambienti di lavoro ambienti di vita
Ambiti caratterizzati da: Differente normativa Diverse metodologie di misura (microscopia ottica
o elettronica) Diversi limiti di esposizione Diversi provvedimenti di prevenzione Diversi mezzi di protezione
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PRINCIPALE NORMATIVA
L. 257/92 – divieto d'impiego, l’amianto si può trovare in materiali realizzati prima del 1994
D.M. 06/09/1994 – principi per la valutazione del rischio, procedure operative per gli interventi di bonifica.
DM 20/8/99 - trattamenti incapsulanti dei manufatti in cemento amianto
D.Lgs 81/08 – tutela dei lavoratori esposti a materiali contenenti amianto
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P.R.A.L.
Piano Regionale Amianto Lombardia
Previsto dalla Legge 257/92 e D.R.P. 08/08/94
Contiene le azioni, gli strumenti e le risorse necessarie
salvaguardia del benessere delle persone prescrizione di norme di prevenzione per la bonifica
promozione di iniziative di educazione ed informazione
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D.M. 06/09/94
Si applica a strutture edilizie ad uso civile, commerciale o industriale aperte al pubblico o comunque di utilizzazione collettiva in cui sono in opera manufatti contenenti amianto.
Individua: i metodi di campionamento ed analisi dei
materiali. il processo diagnostico per la valutazione del
rischio.
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D.M. 06/09/94
Impone: programma di controllo -manutenzione per TUTTI i proprietari di immobili contenenti amianto
Misure di sicurezza da rispettare negli interventi di bonifica
Criteri e valori limite per la restituibilità degli ambienti dopo la modifica
Linee guida per la valutazione del rischio nei cantieri edili
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D.M. 06/09/94
TUTTI i proprietari di edifici contenenti amianto, devono:
1. Individuare i materiali contenenti amianto
2. Denunciare la presenza di amianto
3. Nominare un responsabile dei controlli
4.Definire un programma di controllo e manutenzione
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FASE 1- INDIVIDUARE L'AMIANTO
ispezione visiva finalizzata ad individuare e classificare i materiali in base:
stato dei materiali fattori di danneggiamento-degrado; fattori di accessibilità
Si compila scheda di sopralluogo (ALL 5 D.M. 09/04/96)
In caso di materiali "sospetti" procedere a: ricercare le specifiche tecniche dei materiali analisi di un campione
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FASE 1- INDIVIDUARE L'AMIANTO
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CLASSIFICAZIONE
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INDICE DI DEGRADO - LOMBARDIA
D.D.G N. 13237 DEL 18/11/2008 strumento operativo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento-amianto
sistema di valutazione a punteggio che permette di giustificare le scelte operative
I.D. = (A+B+C+D+E+F+G+H ) x I (vetustà)
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INDICE DI DEGRADO - LOMBARDIA
Copertura
danneggiata > 10%
(crepe, fessure rotture)
Copertura integra danneggiata < 10%
Non si applica I.D.
bonifica D.M. 6/09/94
si applica I.D.
Il risultato definisce le azioni conseguenti da attuare.
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INDICE DI DEGRADO - LOMBARDIA
I.D ≤ 25:
25 ≤ I.D. ≥ 44
I.D. ≥ 44
Nessun intervento di bonifica; rivalutazione del ID con frequenza biennale
bonifica entro 3 anni
Rimozione della copertura entro i successivi 12 mesi
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OBBLIGO DI RIMOZIONE?
L. 257/92 non impone un obbligo preciso
sentenza n. 6722/2010 T.A.R. Toscana
non si evince un obbligo cogente e generalizzato di rimuovere il materiale contenente amianto ….salvo che lo stato di manutenzione del medesimo ne renda evidente l’opportunità,
l'obbligo deriva dal pericolo di dispersione delle relative fibre dovuto ad un cattivo stato di conservazione
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FASE 2 - DENUNCIA
Attraverso specifico modello di notifica predisposto da regione Lombardia – mod NA 1
mancata comunicazione comporta la sanzione amministrativa da € 100,00 a € 1500,00
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CENSIMENTO
Svolto dalle A.S.L in collaborazione con le province ed i comuni consente di:
Mappare l'amianto Stimare i quantitativi Stimare lo stato di conservazione Valutare i rischi Programmare la manutenzione ed il controllo
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FASE 3- NOMINA DI UN RESPONSABILE
responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive:
Che qualifica deve avere il responsabile? non è indicata alcuna particolare qualifica-formazione
Un operatore in possesso di corso di formazione abilitante (coordinatore) è certamente qualificato
obbligo di scegliere soggetti idonei per lo svolgimento delle attività (culpa in eligendo)
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FASE 4 – PROGRAMMA
Programma di controllo e manutenzione
Solitamente redatto dal responsabile “amianto”
specifica procedura per l’esecuzione in sicurezza degli interventi di pulizia e manutenzione
Individua l'ubicazione dei MCA Informazioni agli occupanti l’edificio fornisce idonee norme comportamentali;
se friabile, controlli annuali da parte di personale qualificato - esito è inoltrato in copia all’ASL
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METODI DI BONIFICA
Amianto friabile: Rimozione in area confinata – glove bags Incapsulamento Confinamento
Amianto compatto. Rimozione Incapsulamento confinamento
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METODI DI BONIFICA
Confinamento - installazione di una barriera che separi l'amianto dalle aree dell'edificio
Si realizzare una barriera resistente agli urti. Non adatto quando è necessario accedere allo spazio confinato
costo contenuto Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione
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METODI DI BONIFICA
Rimozione - Il materiale viene rimosso e smaltito. Viene eliminato il pericolo Rischio elevato Costi molto elevati
Incapsulamento - trattamento con prodotti che tendono ad inglobare le fibre di amianto
Costi e tempi più contenuti non rifiuti tossici Rischi minori per i lavoratori Amianto rimane in loco programma di controllo
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PRODOTTO INCAPSULANTE
materiale che ingloba e/o ricopre le fibre di amianto per prevenirne il rilascio
penetrante penetra nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia
ricoprente forma una
spessa membrana sulla
superficie del manufatto
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GLOVE-BAGS
celle di polietilene, dotate di guanti interni per l'effettuazione del lavoro
Indicato per limitati interventi su tubazioni e/o piccole superfici di coibentazione
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RIMOZIONE
La rimozione può essere effettuata SOLO da:
Imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali D.lgs. 152/06
Categoria 10 A amianto friabile Categoria 10 B amianto compatto
lavoratori in possesso di formazione abilitante Addetti ( 30 ore) Gestionale, coord. amianto (50 ore)
Regione Lombardia ha previsto un patentino di abilitazione
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PATENTINO REGIONE LOMBARDIA
Rilasciato da ASL (ATS) a chi è in possesso dell’attestato di frequenza allo
specifico corso e del certificato della verifica finale.
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PRIVATI CITTADINI
Possono rimuovere l'amianto?
considerato che: Il privato non è un impresa non è obbligato ad iscriversi all'Albo Gestori non esiste un divieto di legge specifico
si ritiene a determinate condizioni (D.M. 06/9/94), a casa sua, per piccoli quantitativi
possa procedere alla rimozione... a determinate condizioni!
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PRIVATI CITTADINI
Se il privato richiede l'ausilio di familiari
Si configura un'impresa familiare di fatto e quindi trova applicazione l'art 21 del D.Lgs 81/08 (es obbligo utilizzo DPI)
Se il privato richiede l'ausilio di amici:
Si configura un'impresa di fatto e quindi trova applicazione D.Lgs 81/08 in toto ( es iscrizione Albo Gestori e piano di lavoro)
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CHI PUO' INCAPSAULARE?
Qualunque impresa professionalmente e tecnicamente idonea
Non è prevista l'iscrizione all'albo gestori Non è previsto l'obbligo di patentino regionale
È comunque obbligatorio valutare il rischio ed attuare tutte le misure preventive protettive conseguenti
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ESPOSIZIONE LAVORATIVA
Le “regole” dettate dal D.Lgs 81/08 -Titolo IX- Capo III: tutte le ... attività lavorative che possono comportare, per i lavoratori, un’esposizione ad amianto
Rischio che interessa tutti i lavoratori esposti quindi Che operano nelle attività di bonifica Che svolgono le loro mansioni in ambienti di
lavoro contenenti materiali in amianto
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INDIVIDUAZIONE DELL'AMIANTO
Prima di intraprendere lavori il datore di lavoro adotta ogni misura necessaria volta ad individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto d’amianto:
Chiedendo informazioni a proprietari Analisi di matrici Marcature identificative Anno di posa etc.....
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IN CASO DI DUBBIO
Il materiale contiene amianto?
Se vi é il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale si applica il Titolo IX capo III:
Valutazione rischi
Notifica (piano di lavoro)
Sorveglianza sanitaria
Misure prevenzione “amianto”
etc.....
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IN CASO DI DUBBIO
In caso di materiali sospetti
SI DEVE: Interrompere ogni attività; avvisare datore di lavoro, o persone
competenti per avviare le procedure necessarie.
NON SI DEVE: Toccare o smuovere Praticare buchi, raschiare, lucidare Rimuovere Frantumare
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VALUTAZIONE
Il DdL deve dimostrare (con prova documentale) di aver valutato l’eventuale presenza di amianto
Se opera in cantiere attraverso il Piano Operativo di Sicurezza
Ovvero In forma più generale attraverso il
Documento di Valutazione dei Rischi aziendale
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Parte integrante del D.V.R. aziendale
Devono essere valutati TUTTI i rischi al fine di:
Individuare gli esposti stabilire la natura e il grado dell’esposizione stabilire misure di prevenzione -protezione Individuare le persone responsabili
dell'applicazione delle misure di prevenzione
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ESPOSIZIONE = CAMPIONAMENTO
Art 253 D.Lgs 81/08
Il datore di lavoro effettua periodicamente la misurazione della concentrazione di fibre nell'aria per:
verificare il rispetto del valore limite completare il processo di valutazione del
rischio
I risultati sono riportati nel D.V.R aziendale
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AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE
Art 29 c. 3 D.Lgs 81/08
Immediatamente in seguito a : Modifiche significative organizzazione-lavoro Grado di evoluzione tecnica A seguito di Infortuni significativi Evidenze derivanti dalla sorveglianza sanitaria
ogni qualvolta si verifichino modifiche che possono comportare un mutamento significativo dell’esposizione
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VALORI LIMITE
Ambiente di lavoro (D.Lgs 81/08) 0,1 fibre/cm3 (100 fibre/litro) -media
ponderata su 8 ore - Microscopia Ottica Contrasto di Fase (MOCF)
Ambiente di “vita” (D.M. 06/09/194) 2,0 fibre/litro Microscopia Elettronica in
Scansione (SEM) 20,0 fibre/litro (0,02 f/cm3) Microscopia
Ottica Contrasto di Fase (MOCF)
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I CAMPIONAMENTI
Campionamenti personali Per determinare l'esposizione personale dei
lavoratori 8 art 249 (D.Lgs 81/08)
Campionamenti d'area Per determinare un'eventuale diffusione di
fibre nell'ambiente chiuso Per certificare che aree oggetto di intervento
possono essere nuovamente occupate (D.M. 06/09/94)
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ESEMPI DI CONCETRAZIONI
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PREVENZIONE -PROTEZIONE
il rischio si controlla e si riduce al minimo mediante l’uso di tecniche di lavoro adeguate e dei DPI
Misure di prevenzione per le operazioni di bonifica Misure Tecniche, Organizzative e Procedurali; Dispositivi di Protezione Individuale; Formazione- Informazione; Sorveglianza Sanitaria
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MISURE TECNICO ORGANIZZATIVE
Amianto friabile: Confinamento ( uso estrattori d'aria) filtri HEPA ad alta efficienza struttura di decontaminazione del personale struttura di decontaminazione dei materiali
(confezionamento rifiuti); Tecniche lavoro e procedure decontaminazione DPI adeguati procedure di decontaminazione del cantiere Confezionamento-etichettatura rifiuti Monitoraggio ambientale
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MISURE TECNICO ORGANIZZATIVE
Amianto compatto: delimitazione dell’area di lavoro; incapsulante; tecniche procedure bonifica-rimozione dispositivi di protezione individuale adeguati; pulizia del cantiere confezionamento ed etichettatura dei rifiuti procedure di pulizia del personale;
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INFORMAZIONE
Prima di adibire alle lavorazioni, informazioni su:–Rischi per la salute–Norme igieniche da rispettare–Procedure di pulizia- e docontaminazione DPI,
indumenti......–Precauzioni per ridurre l'esposizione–Campionamenti e i valori limite–Superamento del valore limite e cause–Misure da adottare prima di lavorare in zone
oltre il limite
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FORMAZIONE
art 37 D.Lgs 81/08
Ogni lavoratore esposto o potenzialmente esposto ad amianto deve ricevere una formazione sufficiente ed adeguata ad intervalli regolari
Regolamentata da accordo stato – regioni nr. 221/2011:
– Formazione generale– Formazione specifica
Oltre alla formazione abilitante (patentino)
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COORDINATORE AMIANTO
non confondere con coordinatore “cantieri” Titolo IV
Coordinatore amianto colui che dirige per conto della propria azienda le attività di bonifica
Compiti: Studiare e progettare l'intervento di bonifica Predisporre il PDL Organizzare il cantiere Controllare le lavorazioni Verificare lo stato di degrado degli edifici
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E' OBBLIGATORIO IL COORDINATORE?
Stante al D.Lgs 81/08:
Si ritiene che il coordinatore “amianto” non sia un obbligo formale anche perchè detta figura è per definizione assimilabile ad un preposto
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PREPOSTO
persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa
Accordo stato regioni 221/2011 prevede 8 ore di formazione particolare
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SORVEGLIANZA SANITARIA
è svolta da un Medico Competente incaricato dal
datore di lavoro.
Si articola in:
• una visita medica (con accertamenti) prima di iniziare l'attività come addetto ai lavori di bonifica e rimozione dell’amianto
• una serie di visite ed accertamenti periodici.
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REGISTRO DEGLI ESPOSTI
Istituito ed aggiornato dal datore di lavoro tramite MC, riporta:
attività svolta agente cancerogeno (amianto) valore dell’esposizione
vengono iscritti i lavoratori: Esposti a > 1/10 del valore limite ( 0,01ff/cc) Esposti a condizioni non prevedibili –
incidentali
Copia del registro è inviato ad ASL e INAIL
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LAVORI EDILI AMIANTO
manutenzione SENZA disturbo dell’amianto
manutenzione CON disturbo dell’amianto
E.S.E.D.I.Art 249
circ. 25/01/11
Art 250 notifica
Art 256 piano lavoro
BONIFICA
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E.S.e.D.I.
esposizioni sporadiche e di debole intensità
quando risulti chiaramente dalla valutazione dei rischi che il valore limite non é superato, in talune attività lavorative
NON SI APPLICA notifica (piano di lavoro) Misure di prevenzione specifiche Sorveglianza sanitaria specifica Istituzione registro esposti
Lett. Circ. 25/01/11 - Ministero orientamenti pratici
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NOTIFICA ART 250
PRIMA DELL’INIZIO DEI LAVORI :
Il Datore di Lavoro presenta una NOTIFICA al ATS
Ubicazione del cantiere; tipi e quantitativi di amianto manipolati; attività e procedimenti applicati; numero di lavoratori interessati; data di inizio dei lavori e relativa durata misure adottate per limitare l’esposizione dei
lavoratori
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PIANO DI LAVORO ART 256
Quando?
prima di iniziare lavori di rimozione -demolizione amianto
Chi è obbligato?
Datore di lavoro
Dove va inviato?
Ad ASL competente 30 giorni prima di iniziare i lavori
È obbligatorio attendere 30 gg prima di iniziare?
SI!. solo in caso di urgenze è possibile non rispettare i 30 gg, però deve essere indicato oltre alla data anche l'orario di inizio
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A.T.S. ( ex A.S.L.)
Verifica i contenuti del piano
Entro 30 giorni dal ricevimento del piano, può:
Richiedere integrazioni
Richiedere una modifica del piano
Rilasciare prescrizioni operative
Il datore di lavoro può eseguire i lavori, dopo 30 giorni, se non riceve richiesta di integrazione, modifica prescrizioni
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Ge.M.A.
sistema software per l’acquisizione e gestione dei piani di lavoro e per la tracciatura delle bonifiche degli interventi su amianto
l’utente titolare previa registrazione dell’impresa che effettua bonifiche può registrare modificare o eliminare un piano di lavoro
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RELAZIONE ANNUALE
Compilata dalle imprese che svolgono attività di smaltimento o di bonifica
inviata alla Regione e alla ASL di competenza ove si sono svolte le attività dell’impresa
Contenuti: tipi, caratteristiche quantitativi dei rifiuti attività svolte, procedimenti applicati, il
numero e i dati anagrafici degli addetti, il carattere e la durata delle loro attività e le esposizioni dell'amianto alle quali sono stati sottoposti
misure adottate o in via di adozione
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RISCHIO AMIANTO
IndividuareValutareRidurre
Controllare
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Potete scaricare le presentazioni qui:
http://www.slideshare.net/flytech/presentations