RAPPORTO D’ISPEZIONE AMIANTO e PCB Ispezione totale …...rischio di contenere amianto, prima di...

RAPPORTO D’ISPEZIONE AMIANTO e PCB

Ispezione totale prima dei lavori

Proprietario Repubblica e Cantone Ticino

Edificio oggetto della perizia Scuola Media di Biasca (TI) - Centro scolastico e palestra

Mappale n. 4031 RFD Biasca

Data di costruzione 1971

Consulenza Gustavo Milani e Orlando Pistore Econs SA, 6934 Bioggio

Codice di riferimento Econs SA 7.3.1525

Versione e data Vers. 1.0 del 29 novembre 2016

Rapporto amianto/PCB Scuola Media Biasca

Econs SA, via Stazione 19 e-mail: [email protected] Fax +41 91 604 54 52 Pag. 2 di 85

CH 6934 Bioggio (TI) Sito web: www.econs.ch Telefono +41 91 604 54 51

1 Introduzione

La ECONS SA è stata incaricata dal committente per il controllo dell’eventuale presenza di amianto, e PCB, nei materiali che costituiscono la sede delle Scuole Medie di Biasca (mapp. 4031 RFD Biasca). L’edificio è stato costruito prima del 1991, anno in cui è stato proibito l’uso dell’amianto nei materiali da costruzione. Inoltre, essendo stato realizzato nei primi anni ’70, si è reso necessario controllare l’eventuale presenza di PCB nei sistemi aperti (principalmente nelle masse di sigillatura e vernici).

La perizia è stata eseguita, secondo quanto definito nel capitolato d’oneri dell’ASCA1, come ispezione totale prima dei lavori.

Durante l’ispezione sono stati presi in considerazione i materiali che potenzialmente sono a rischio di contenere amianto (MSCA). Tali materiali sono stati riportati in un’apposita scheda (scheda materiali). Per i materiali che non possono essere classificati come contenenti amianto direttamente dall’esperto che ha eseguito l’ispezione, sono stati prelevati dei campioni da analizzare laboratorio.

In base alle ispezioni, ed ai risultati delle analisi, sono state compilate delle schede tecniche relative ai materiali contenenti amianto (laddove presente) con le eventuali indicazioni sugli interventi di bonifica da adottare.

Per i materiali contenenti amianto, essendo l’edificio in condizioni di normale utilizzo, è stata eseguita la valutazione del grado di urgenza di bonifica secondo quanto previsto dal FACH.

Analogamente si è proceduto per la perizia relativa all’eventuale presenza di PCB.

2 Basi legali

2.1 Ordinanza sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti (OPSR)

In vigore dal 1 gennaio 2016

Art. 16 “Informazioni per lo smaltimento dei rifiuti edili”

1 In caso di lavori di costruzione, nell'ambito della domanda di autorizzazione edilizia il committente deve fornire alle autorità preposte le informazioni concernenti la tipologia, la qualità e la quantità dei rifiuti prodotti nonché il loro smaltimento, se si prevede che:

a. saranno prodotti più di 200 m3 di rifiuti edili; oppure

b. i rifiuti edili prodotti conterranno sostanze nocive per l'ambiente o la salute quali bifenili policlorurati (PCB), idrocarburi aromatici policiclici (PAH), piombo o amianto.

2 Se ha preparato un piano di smaltimento secondo il capoverso 1, al termine dei lavori di costruzione, su richiesta dell'autorità preposta al rilascio dell'autorizzazione edilizia, il committente deve fornirle la prova che i rifiuti prodotti sono stati smaltiti conformemente alle prescrizioni da essa emanate.

1 Associazione Svizzera Consulenti Amianto




2.2 Ordinanza sui lavori di costruzione (OLCostr)

In vigore dal 1 gennaio 2009

Art.3 “Pianificazione dei lavori di costruzione” dell’Ordinanza sui lavori di costruzione

Se vi è il sospetto che siano presenti sostanze particolarmente tossiche come l’amianto o i policlorobifenili (PCB), il datore di lavoro deve accertare accuratamente i pericoli e deve valutare i relativi rischi. In base a tali analisi devono essere pianificate le misure necessarie. Se durante i lavori di costruzione si dovessero inaspettatamente rinvenire sostanze particolarmente pericolose, occorre interrompere tali lavori e avvisare il committente”.

Tale principio è stato ribadito anche dalla SUVA2:“se si sospetta la presenza di amianto e ciò costituisce un pericolo in caso di lavorazione o utilizzo, è opportuno fare analizzare il materiale sospetto. Per i lavori edili vige l'obbligo di accertamento prima di dare avvio ai lavori”.

2.3 (Per il Canton Ticino) Regolamento di applicazione della legge edilizia (RLE)

A partire dal 1 gennaio 2014, l’art. 9 del Regolamento di applicazione delle legge edilizia (RLE) prescrive che, nel caso di demolizione o trasformazione di edifici o impianti costruiti prima del 1 gennaio 1991, la domanda di costruzione deve contenere una perizia conforme ai requisiti definiti dall’Associazione Svizzera Consulenti Amianto (ASCA) e allestita da uno specialista che figura nell’elenco delle aziende specializzate in pianificazione, e consulenza nel campo delle bonifiche da amianto, della SUVA.

3 Definizione dell’incarico

Lo scopo della presente ispezione consiste nel valutare e rilevare l’eventuale presenza di materiali a rischio di contenere amianto, prima di effettuare qualsiasi intervento diretto di rimozione o demolizione, al fine di evitare rischi per la salute degli operatori e adempiere a quanto previsto dall’art.9 del RLE.

L’ispezione è stata totale ed ha interessato tutti i locali del centro scolastico e della palestra, elencati nelle schede materiali di cui al paragrafo 6.4. La piscina era stata oggetto di una perizia specifica che non è inclusa nel presente rapporto.

Sono stati presi in considerazione tutti i materiali a rischio presenti al momento della perizia. L’unica parte che non è stato possibile controllare è l’impermeabilizzazione della copertura del tetto, in caso di lavori bisognerà effettuare le dovute verifiche.

2 http://www.suva.ch/it/startseite-suva/praevention-suva/arbeit-suva/asbest-erkennen-suva/asbestverdacht-suva.htm#nav5

http://www.suva.ch/it/startseite-suva/praevention-suva/arbeit-suva/gefahren-filter-suva/gesundheitsgefaehrdende-stoffe/gs-asbest/vorbereitung-von-bauarbeiten-suva/filter-detail-suva.htm




4 Metodologia Amianto

La seguente metodologia ha lo scopo di fornire adeguate indicazioni sull’eventuale presenza d’amianto in immobili, onde evitare di esporre a pericoli le persone che vi accedono, in particolare:

le persone che usufruiscono regolarmente della struttura; il personale incaricato d’interventi tecnici generici o di ristrutturazione della struttura; il personale incaricato dell’eventuale decontaminazione della struttura.

L’incarico si compone di cinque fasi distinte e successive, così come risulta dallo schema Figura 1. Alla fine d’ogni fase, qualora si possano scartare, con ragionevole sicurezza, pericoli dovuti alla presenza d’amianto, è possibile interrompere la procedura e redigere il rapporto conclusivo. La fase 5, qualora la ditta incaricata del lavoro di decontaminazione dimostrasse di disporre d’adeguate procedure di smaltimento finale e se ne assumesse le relative responsabilità, può essere considerato facoltativo; in caso contrario, il committente, non può essere scaricato dalle relative responsabilità. Le analisi sono eseguite tramite laboratori specializzati nel campo. Per quanto riguarda la definizione d’amianto e prodotti contenenti amianto, si fa riferimento alla normativa vigente, in particolare all’ORRPChim3 e all’OLCostr.4 (vedi allegato n° 1, ORRChim (RS 814.81) allegato 1.6 e estratto OLCostr.art 3 e 60), nonché alla direttiva n. 6503 della Commissione Federale di coordinamento per la Sicurezza sul posto di Lavoro (CFSL)5.

Figura 1: Schema di flusso della procedura di rilevamento d’amianto in immobili.

3 ORRPChim: Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti Chimici. 4 Ordinanza sui Lavori di Costruzione. 5 Direttiva CFSL 6503, “Amianto floccato e altri materiali a base d’amianto debolmente agglomerato (amianto DA)”.

FINENESSUN PERICOLO

PRELIEVO POLVERI(FIBBRE LIBERE IN ARIA)

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http://www.admin.ch/ch/i/rs/c814_81.html




Figura 2: Allegato 2 della direttiva CFSL n.6503 - Procedura operativa in caso di sospetta presenza di amianto.




5 Metodologia PCB In Svizzera l’utilizzo dei PCB è vietato dal 1975 nei sistemi aperti mentre dal 1986 vige il divieto generale. E’ tuttavia possibile ritrovare queste sostanze all’interno dei materiali utilizzati prima di tale data. Questo tipo di sostanze trovavano largo utilizzo nei seguenti materiali ancora oggi reperibili all’interno degli edifici:

masse di sigillatura dei giunti;

pitture e vernici;

piccoli condensatori;

starter delle lampade fluorescenti. Per quanto riguarda le masse di sigillatura dei giunti, al fine di definire le necessità di intervento a seguito dell’eventuale presenza di materiali contenenti PCB, è stato adottato lo schema 1 presente nella direttiva “Masse di sigillatura dei giunti contenenti PCB” redatta nel 2003 dall’Ufficio Federale dell’Ambiente, delle Foreste e del Paesaggio (UFAFP)6 . Tale schema riassume la valutazione delle misure necessarie e le raccomandazioni per la procedura da seguire in campo edilizio qualora si riscontrino materiali a rischio di contenere PCB. I PCB nelle masse di sigillatura dei giunti sono stati utilizzati in circa il 50% degli edifici in calcestruzzo costruiti a scheletro, o a elementi prefabbricati, tra il 1955-1975. Per le sigillature con un elevato tenore di PCB (in punti percentuali) esposte alle intemperie e di vecchia data può essere conveniente verificare se motivi tecnici edilizi inducono ad anticipare il risanamento già preventivato. È in particolare il caso allorquando i PCB dispersi nell'ambiente pervengono sulle colture agricole e orticole o mettono in pericolo la salute di bambini piccoli in parchi gioco. I costi del risanamento anticipato vengono compensati da una riduzione dell'impatto ambientale complessivo e dei rischi a monte di una tale decisione. Tenore di PCB nell'aria indoor Sulla base del tenore di PCB rilevato nelle masse di sigillatura dei giunti e della situazione del caso concreto, l'esperto deve valutare se potrebbe esserci un inquinamento rilevante dell'aria indoor. Se necessario, in una seconda fase deve essere elaborato un piano per eseguire misurazioni rappresentative dell'aria indoor e devono essere eseguite le analisi. A questo scopo vanno considerati gli aspetti seguenti: • il tenore di PCB rilevato nelle masse di sigillatura dei giunti all'interno dell'edificio; • la ripartizione dei congeneri (miscele di PCB a basso o ad alto tenore di cloro); • la quantità di masse di sigillatura dei giunti riferita alle dimensioni dell'ambiente; • il tipo di utilizzo, e eventuali altre fonti di PCB (per esempio verniciature, controsoffitti o starter di lampade fluorescenti).

6 Attualmente Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM)




Figura 3: Schema 1 della direttiva UFAM




6 Esecuzione dell’incarico

6.1 Rilevamenti (fase 1 e 2)

6.1.1 Documentazione tecnica

Sono stati consultate le planimetrie dello stato di fatto.

6.1.2 Ispezione visiva

L’ispezione visiva è stata eseguita il 4 novembre 2016. Durante il sopralluogo è stato possibile visitare i locali oggetto della presente perizia in modo completo.

A seguito dell’ispezione visiva sono stati individuati dei materiali a rischio di contenere amianto e PCB.

Nessuno di questi è stato classificato come sicuramente contenente amianto direttamente dall’esperto che ha eseguito l’ispezione.

Per stabilire l’effettiva presenza di amianto è stato necessario prelevare alcuni campioni dei materiali considerati a rischio per un accertamento dettagliato in laboratorio.

6.2 Prelievo campioni

Il prelievo dei campioni è stato eseguito il 4 novembre 2016. Per quanto concerne l’amianto i campioni sono stati prelevati quando risultavano soddisfatti entrambi i seguenti criteri:

materiale a rischio di contenere amianto, incluso nella lista dei materiali suscettibili di contenere amianto (MSCA) pubblicata sul sito ASCA, e riconosciuto come tale anche in pubblicazioni SUVA (n. 4024) e UFSP;

data di produzione/installazione antecedente il 1991 (salvo alcune eccezioni). Per le analisi dei PCB sono stati invece prelevati i campioni delle vernici da alcune pareti e da alcune strutture metalliche, nonché una massa di sigillatura di un giunto di dilatazione. In tutto lo stabile sono stati prelevati:

61 campioni di materiale da analizzare in laboratorio per la ricerca di amianto.

12 campioni di materiale da analizzare in laboratorio per la ricerca dei PCB.

6.3 Interpretazione dei rilevamenti e delle analisi

Le analisi sono state eseguite dalla Surcotec SA, (classificato dal Forum Amianto Svizzera (FACH) come laboratorio di categoria 17 e certificato per le analisi PCB).

Le analisi hanno riscontrato la presenza di amianto in 26 dei 61 campioni prelevati.

Per quanto riguarda invece la presenza del PCB > 50 ppm, in tutti i 12 campioni analizzati è risultata una presenza di tale sostanza superiore al limite ammissibile. Si riportano di seguito i certificati di analisi del laboratorio.

7 Laboratori che negli ultimi cinque anni hanno partecipato con successo ad un round robin test sull'amianto (ad es. HSE/UK) e che sono accreditati a svolgere analisi sull'amianto. L’elenco aggiornato è disponibile all’indirizzo www.forum-amianto.ch.




6.4 Scheda materiali e schede bonifica amianto

Per la localizzazione dei punti di prelievo e l’elenco dei materiali analizzati si faccia riferimento alle tabelle seguenti. Per i materiali contenenti amianto sono state predisposte delle schede specifiche. Legenda per la lettura delle schede

Scheda materiali

Numero Numero progressivo del materiale analizzato

Codice campione (se prelevato)

Codice attribuito al campione di materiale prelevato e inviato al laboratorio di analisi

NO il campione non è stato prelevato

Presenza di amianto

SI Presenza di amianto nel materiale. NO Assenza di amianto nel materiale.

Da prelevare Campione da prelevare. In assenza di campionamento è da considerare come contenente amianto.

Presenza di PCB

>50 ppm, concentrazione di PCB, superiore al limite.

<50 ppm, concentrazione di PCB inferiore al limite.

Da prelevare Campione da prelevare. In assenza di campionamento è da considerare come contenente amianto.

Valutatore L la presenza/assenza di amianto è stata valutata a seguito di un’analisi di laboratorio.

E la presenza/assenza di amianto è stata valutata a seguito di un’analisi dell’esperto che ha eseguito la perizia.

Scheda identificazione Numero della scheda di identificazione dei materiali contenenti amianto

Tipo di materiale (se contiene amianto)

DA debolmente agglomerato FA fortemente agglomerato

FA → DA In sito FA al momento della loro rimozione diventa DA

Grado di urgenza bonifica (FACH) 8

Grado di urgenza delle misure di bonifica dell’amianto valutato secondo la pubblicazione “Amianto negli edifici pubblici e privati: grado d’urgenza delle misure” del Forum Amianto Svizzera (FACH)

Analogia campione Il materiale non è stato campionato in quanto ritenuto, dall’esperto che ha eseguito l’ispezione, di caratteristiche simili ad un altro materiale già prelevato in precedenza.

Note

Campione misto – il campione è una miscela di due o più materiali (es. stucco di più finestre) Multistrato – la struttura è composta da più materiali a rischio sovrapposti fra loro (es. pavimenti sintetici su vecchie piastrelle)

8 Valutazione effettuata solo in caso di ispezione ad utilizzo normale.




SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO N. 1

RIVESTIMENTO SINTETICO MONOSTRATO E COLLA BITUMINOSA (FA/DA)

Misure di bonifica

I lavori per la rimozione di questi materiali dovranno essere effettuati secondo le indicazioni definite dalla scheda tematica SUVA 33049/33050. Il personale dovrà essere appositamente equipaggiato e formato. Raccomandiamo di intervenire con una ditta specializzata riconosciuta dalla SUVA.

Smaltimento

Questi materiali sono rifiuti speciali e devono essere smaltiti secondo l’ordinanza tecnica sul traffico di rifiuti (OTRif).

Valutazione del grado di urgenza delle misure di bonifica secondo il FACH (solo in caso di utilizzo normale)

Tip

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Misure di bonifica

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A II

Bonifica: prima di interventi edilizi Nuova valutazione: in caso di eventi o cambiamenti di destinazione del locale Misura dell’aria eventualmente





MASTICE FINESTRE (FA/DA)

Misure di bonifica

La rimozione di questi materiali dovrà avvenire secondo le indicazioni contenute nella Scheda tematica SUVA n. 33039 ”Stucco per finestre contenente amianto (1) In generale” di cui si riporta il testo integrale in allegato. Vedere dettagli le specifiche metodologie, schede 33040, 33041, 33042, 33043, 33044.

Smaltimento



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A II






COLLA PIASTRELLE

Misure di bonifica

I lavori per la rimozione del materiale devono essere svolti esclusivamente da ditte specializzate in bonifiche di amianto riconosciute dalla SUVA, secondo direttiva CFSL 6503.

Smaltimento



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B III






GUARNIZIONI FLANGE

Misure di bonifica

I lavori per la rimozione del materiale devono essere svolti esclusivamente da ditte specializzate in bonifiche di amianto riconosciute dalla SUVA, secondo direttiva CFSL 6503.

Smaltimento



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SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE DEI MATERIALI CONTENENTI PCB > 50 ppm N. 5

GIUNTI DILATAZIONE E VERNICI

Misure di bonifica

In caso di lavori di demolizione o ristrutturazione che prevedono la rimozione di questi prodotti, bisogna elaborare un concetto di rimozione secondo schema dell’UFAM, presenze alla pagine 7, Fig. 3. da parte di consulenti formati sulla tematica PCB. Il piano di intervento dipenderà dalla tipologia dei materiale; vernici e giunti, … Consigliabile intervenire con una ditta specializzata con personale formato.

Smaltimento


Valutazione del grado di urgenza delle misure di bonifica

Visto che vi sono vari materiali con concentrazioni elevate, sarebbe raccomandabile effettuare delle misurazioni dell’aria per valutare un eventuale emissione di PCB negli ambienti interni.




7 Conclusioni

Il presente rapporto include le fasi 1 e 2 dello schema di lavoro di cui alla fig.2. considerata la data di costruzione dello stabile (antecedente il 1991 per quanto riguarda l’amianto e 1975 per quanto concerne i PCB nei sistemi aperti), ed i lavori edili previsti, ai sensi dell’art.9 del RLE e dell’art. 3 dell’OLCostr, è stato necessario eseguire un’ispezione amianto “prima dei lavori”. La perizia è stata totale ed ha interessato tutti i locali del centro scolastico e della palestra. Sono stati visitati i locali dell’edificio indicati nel dettaglio nelle schede materiali. La piscina era invece stata già oggetto di un’altra perizia specifica, questa non è compresa nel presente rapporto. A seguito dell’ispezione visiva (fase 1) nell’edificio in oggetto sono stati riscontrati alcuni materiali a rischio di contenere amianto, e PCB, che sono stati riportati in dettaglio nella scheda materiali di cui al paragrafo 6.4. Sono stati prelevati 61 campioni per il controllo amianto e 12 campioni per il PCB (fase 2) da analizzare in laboratori riconosciuti e certificati. Le analisi sono state eseguite dai laboratori Surcotec SA e SGS Labtox SA, entrambe classificati dal Forum Amianto Svizzera (FACH) di categoria 1. Amianto É stata riscontrata la presenza di fibre di amianto in 26 campioni analizzati. Un materiale (Guarnizioni delle flange) è stato classificato come contenente amianto dall’esperto che ha eseguito la perizia. A seguito dell’ispezione (fasi 1 e 2) sono risultate presenti n.4 tipologie di materiali contenenti amianto:

1) Rivestimenti sintetici dei pavimenti e colla bituminosa; FA/DA grado di urgenza II 2) Stucco vetri finestre e vetrate; FA/DA grado di urgenza II 3) Colla delle piastrelle di pavimenti, pareti e battiscopa; FA/DA grado di urgenza III 4) Guarnizioni delle flange; FA/DA grado di urgenza III

Per i dettagli, la localizzazione e la procedura di rimozione di questi materiali si faccia riferimento alle “Schede di identificazione dei materiali contenenti amianto” (Paragrafo 6.4). Per lo stucco dei vetri ed i rivestimenti sintetici dei pavimenti il metodo di valutazione attribuisce un grado d’urgenza pari a II (Bonifica raccomandata, da eseguire al più tardi prima di interventi edilizi), eventualmente effettuare una campionatura dell’aria, per valutare la presenza di fibre nell’aria. Ciononostante, per il mastice della finestra, vista la topologia e la caratteristica di questi materiali, superfici ridotte e materiale plastico, possiamo considerarli stabili, dunque non si ritiene necessario eseguire un controllo dell’aria. Per quanto riguarda i rivestimenti per pavimenti, benché questi sono anch’essi materiali stabili, visto comunque che le superfici sono importanti e che sono direttamente sollecitate dagli utenti (calpestio e pulizia), consigliamo di eseguire un controllo dell’aria al fine di fugare eventuali dubbi.




PCB Tutti i materiali analizzati, 12 campioni, hanno riscontrato la presenza di PCB in concentrazione superiore a 50 ppm. A seguito dell’ispezione (fasi 1 e 2) sono risultate presenti n.4 tipologie di materiali contenenti PCB con concentrazioni > 50 ppm.

1) Vernici pareti (colore bianco) 2) Vernici carpenteria metallica (blu) 3) Giunti di dilatazione facciate esterne in beton 4) Condensatori lampade a fluorescenza (< 1986), da verificare in dettaglio al momento dello

smontaggio delle lampade. I PCB possono liberarsi spontaneamente nell’aria, anche se non vengono sollecitati direttamente con interventi di rimozione, con l’aumento delle temperature questo fenomeno può accentuarsi. In base alla letteratura, un inquinamento dell’aria da PCB risulta essere poco frequente, comunque viste anche le concentrazioni importanti nettamente superiori al limite di 50 ppm, al fine di valutare la situazione e garantire agli utenti un ambiente salubre, consigliamo di effettuare un controllo dell’aria. Durante l’eventuale smontaggio delle lampade a fluorescenza sarà necessario valutare la presenza di condensatori datati anteriormente al 1986. Questi componenti, contenenti sostanze nocive devono essere smaltiti conformemente alle prescrizioni dell'ORSAE e dell'OTRif. Gli zoccoli dei tubi fluorescenti, costituiti prevalentemente da metallo, contenenti i ballast, prima della rottamazione devono essere smontati, separando i condensatori contenenti sostanze nocive, che vanno poi smaltiti come rifiuti speciali. In generale bisognerà avvertire il personale che opera nell’edificio della presenza di materiali contenenti amianto e PCB. Questi materiali non potranno essere oggetto di interventi (fori, abrasioni ecc.) e potranno essere rimossi (anche solo parzialmente) da ditte specializzate in bonifiche e riconosciute dalla SUVA. Non possiamo escludere la totale assenza di materiali contenenti amianto e PCB nelle strutture murarie esistenti e non ispezionabili. Durante i lavori di demolizione e/o ristrutturazione vi può quindi essere un rischio residuo di ritrovare questi prodotti. Nel caso vi fosse un dubbio su materiali sospetti venuti alla luce durante i lavori, occorrerà effettuare i relativi controlli come indicato all’art.3 dell’OlCostr. Ringraziamo per la fiducia accordataci e restiamo a vostra disposizione per qualsiasi eventuali chiarimenti. Gustavo Milani Orlando Pistore Geogr. Amb. UNIL-EPG/EPFL Tecnico Edile




Allegati

Allegato 1: Basi legali

Allegato 2: Documentazione fotografica




Allegato 1

Basi legali

Art.9 del Regolamento di applicazione della legge edilizia (RLE)

ORRPChim: Ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici (RS 814.81),

allegato 1.6 e estratto OLCostr.art 3 e 60.

http://www.admin.ch/ch/i/rs/c814_81.html




Allegato 2

Documentazione fotografica

RAPPORTO D’ISPEZIONE AMIANTO e PCB Ispezione totale …...rischio di contenere amianto, prima di...

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