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La sentenza di primo grado torinese contro la multinazionale Eternit ha dimostrato che qualcosa in merito si può fare per col- 22 Una catastrofe ambientale, italiana e mondiale, di dimen- sioni inimmaginabili quella dell'amianto. Un problema anco- ra aperto che ha causato morti e ancora ne causerà, a mi- gliaia, visto che è stato calcolato che le conseguenze deva- stanti dell’esposizione all’amianto toccheranno il loro apice nel 2017-2020. Di questo e molto altro si è discusso a Venezia in occasione della II giornata di studio sull’Amianto organizzata dal- l’IAES, International Academy of Envi- ronmental Sciences di Adriana Marmiroli e Franco Pasargiklian Amianto: il pericolo ‘invisibile’ vicino a casa Asbestos: the ‘invisible’ threat near your home The sentence pronounced by the Turin Court against the Eternit Multinational demonstrates that action can be taken L T English version by Carol Alliata N. Asbestos can be considered a world- wide environmental catastrophe, its consequences unpredictably large. As a matter of fact asbestos has already caused several deaths and it has been estimated that the consequences of proximity to the substance will really emerge in 2017-2020. These were the central isssues around which the “II IAES Study Day on Asbestos”, organized by the International Academy of Environmental Sciences (IAES) in Venice, revolved AMBIENTE

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La sentenza di primo grado torinese controla multinazionale Eternit ha dimostratoche qualcosa in merito si può fare per col-22

Una catastrofe ambientale, italiana e mondiale, di dimen-sioni inimmaginabili quella dell'amianto. Un problema anco-ra aperto che ha causato morti e ancora ne causerà, a mi-gliaia, visto che è stato calcolato che le conseguenze deva-stanti dell’esposizione all’amianto toccheranno il loro apicenel 2017-2020. Di questo e molto altro si è discusso a

Venezia in occasione della II giornatadi studio sull’Amianto organizzata dal-l’IAES, International Academy of Envi-ronmental Sciences

di Adriana Marmiroli

e Franco Pasargiklian

Amianto: il pericolo ‘invisibile’ vicino a casaAsbestos: the ‘invisible’ threatnear your home

The sentence pronounced by the TurinCourt against the Eternit Multinational demonstrates that action can be takenL T

English version by Carol Alliata N.

Asbestos can be considered a world-wide environmental catastrophe, itsconsequences unpredictably large.

As a matter of fact asbestos has already caused severaldeaths and it has been estimated that the consequencesof proximity to the substance will really emerge in 2017-2020. These were the central isssues aroundwhich the “II IAES Study Day on Asbestos”, organizedby the International Academy of EnvironmentalSciences (IAES) in Venice, revolved

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pire i colpevoli e difendere la salute dei cittadi-ni e l'ambiente ma, in futuro, per contrastare idelitti ambientali occorrerà ancora di più: unirele forze al fine di trovare soluzioni globali e nonlocali, di lunga durata e non occasionali. A tal scopo, l'IAES, International Academy ofEnvironmental Sciences, organizzando il 3 apri-le a Venezia la II giornata di studi sull'amianto,ha posto un problema ancora aperto e proprio apartire dalla ‘rivoluzionaria’ sentenza pronun-ciata a favore delle tesi proposte dal procurato-re della Repubblica Raffaele Guariniello (già PMnei casi ThyssenKrupp e sugli abusi di farmaci

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against the culprits and in favour of safeguarding the citizens’ health , but in the future much more will be necessary to hinder environmental crimes. For instance it will be necessary to cooperate in order to find global instead of local solutions, as well as long-termsolutions rather than ‘quick fixes’.This is one of the reasons the IAES has organizedthe “II IAES Study Day on Asbestos” on April 3rd,using as a starting point for the conference therevolutionary sentence pronounced in Turin

La fabbrica di amianto Eternit di Casale Monferrato (AL). Foto tratte dal film

‘Polvere. Il grande processo dell’amianto’

The Eternit asbestos factory in Casale Monferrato

Foto d’epoca. Lavoratori all’interno dell’Eternit, lafabbrica della morte. Dal film ‘Polvere’, foto per gentile concessione dell’Istituto Luce

Workers in the Eternit factory. From the movie ‘Dust -the great absestos trial’

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nello sport del Calcio), ha permesso a diversiesperti di fama internazionale di fare il puntodella situazione su ‘Le nuove frontiere del dirit-to penale e i nuovi orizzonti terapeutici’. Promosso con il sostegno della Provincia diVenezia e la partecipazione delle massime auto-rità scientifiche, istituzionali, italiane ed euro-24

in favour of State Prosecutor RaffaeleGuariniello (already state attorney for theThyssenKrupp case as well as for the case ofpharmaceuticals' abuse in footballers) to groupinternational experts to discuss 'new frontiers incriminal law and new therapeutical horizons'.Promoted by the Venice administration and withthe participation of internationally renownedscientists , the aim of the meeting was to findanswers in terms of legislation, healthcare, policies and institutions. The underling assumption of the meeting wasthat prevention is, as in most cases, the most efficient weapon against the effects of exposureto asbestos and that a supranational joint effortwill be necessary.As a matter of fact the meeting ended with thefollowing declaration of intentions, which essentially consists of an official request of intervention to official institutions: “ We are

Apertura della conferenza. Da sinistra: l’Avv. Paolo Dalla Vecchia, assessore all’Ambiente della Provincia diVenezia; l’On. Prof. Vittorio Prodi della Commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare della UE;il Prof. Antonino Abrami, Presidente Vicario I.A.E.S.; il Dr. Pietro Calogero, Procuratore Generale della Corted’Appello di Venezia; l’Avv. Daniele Grasso, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Venezia

Opening of the Conference. From the left: Paolo Dalla Vecchia, Councillor for the Environment for the VeniceProvince; professor Vittorio Prodi, Member of European Parliament; professor Antonino Abrami, DeputyChairman of the I.A.E.S.; Pietro Calogero, Attorney General of the Venice Court of Appeal; Daniele Grasso,President of the Venice Bar Association

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pee, il convegno è stato ideato con il precisoscopo di dare risposte sul piano giuridico, sani-tario e politico-istituzionale al problema, con laconsapevolezza che la prevenzione è l'arma piùefficace - spesso la sola - contro i devastantieffetti dell’esposizione all’amianto e che la bat-taglia contro questo minerale è da combatteretra più soggetti e a livello sovranazionale. Per questo il convegno si è chiuso con una di-chiarazione di intenti che è una vera e propriarichiesta di intervento alle istituzioni ufficiali:“Visto che a livello penale e legislativo, ogniStato si muove per la sua strada, strada che èl'unica per contrastare ecomafie e aziende killer,facciamo in modo che in Italia si crei unaProcura nazionale che centralizzi e armonizzi iprocedimenti in materia di ambiente, che è poiil primo passo per porre le basi di una Procurainternazionale o quanto meno europea. Noi del-lo IAES abbiamo le competenze e le conoscenze(in vari ambiti, in modo interdisciplinare): siamo

hoping to create a Public Prosecutor's office inItaly which groups all the proceedings that concern the environment. This is the first step to lay the foundations to an international

La relazione del Dr. Raffaele Guariniello, a sinistra nella foto, Procuratore aggiunto presso la Procura dellaRepubblica di Torino, sulla storica sentenza del caso Eternit

Raffaele Guariniello, on the left, State Prosecutor in the Eternit trial

L’intervento del Ministro della Salute Prof. RenatoBalduzzi

The Healthcare Minister, Professor Renato Balduzzi 25

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or European Public Prosecutor's office. At the IAES we have the necessary expertise and knowledge: we are ready to cooperate to speedup the process.”

A memorable verdictThe Study Day began with a speech by ProfessorAntonino Abrami, Vice President of the IAES. He, as well as many other participants, referredto the Eternit case as a 'memorable verdict'. He specified that the verdict of the Eternit trial “demonstrated the great value of man and of theenvironment, by focusing on the damanges onthe health of an entire population”. The trial also traced an epidemiological analysis on asbestos-related diseases. Paolo Dalla Vecchia, Venice councillor for environmental policies, also intervened. He claimed that the ‘asbestos issue’, far frombeing solved, involved a great number of privateand public buildings. In the Venice province, in fact, asbestos is present in worrying quantities. Even in the construction of PalazzoCinema Lido(Venice) had to be interrupted as an ethernit landfill was discovered at the building site. This reminds us of the necessity tostrengthen controls during the asbestos disposalphase. This is particularly important in a countrywhere organized crime is actively involved in refuse disposal.

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Il Prof. Marcelo Enrique Conti, Vice PresidenteI.A.E.S.

Professor Marcelo Enrique Conti, Vice President of the I.A.E.S.

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L’Ing. Mariano Carraro, Segretario Generaledell’Ambiente della Regione Veneto, ha illustratole linee d’intervento regionali in materia di messa in sicurezza del territorio dal rischio amianto

Mariano Carraro, Secretary General for theEnvironment for the Veneto Region

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pronti a collaborare fattivamente per acceleraretale processo unificante”.

Una storica sentenzaFitta di interventi la giornata è stata introdottadal saluto del professor Antonino Abrami, presi-dente vicario IAES, anima anche organizzativadell'evento e moderatore del dibattito. Egli hafin dall'esordio definito ‘storica’ la sentenza dicondanna comminata a Eternit. Una definizioneche nel corso della giornata è stata ripetuta piùvolte. Tale sentenza ha esaltato “il valore del-l'uomo e dell'ambiente, sottolineato il danno al-la salute del singolo e di un'intera popolazione”,ma anche ‘imposto una riflessione’ nel momen-to in cui il processo ha anche avuto il compitodi tracciare un'analisi epidemiologica con i datiforniti sulle malattie asbesto-correlate.All'intervento d'apertura di Abrami hanno fattoseguito alcuni interventi istituzionali comequello di Paolo Dalla Vecchia, assessore allePolitiche ambientali della Provincia di Veneziache si è detto conscio del fatto che il problemaamianto, presente ancora in così tanti edificiprivati e pubblici, è lungi dal dirsi risolto e cheanzi “la sentenza apre a scenari su cui riflette-re”. L’avvocato Dalla Vecchia ricorda quantoamianto da smaltire esista ancora nella stessa

Antonio Lopez, a destra, giornalista di ‘Airone’ emembro del Comitato scientifico dell’I.A.E.S.

Antonio Lopez, on the right, journalist for the publication ‘Airone’ and member of the I.A.E.S.scientific committee

India. Alcune multinazionali, per sfuggire alle leggieuropee, hanno delocalizzato la produzione di manu-fatti in amianto in Paesi asiatici e del Sud America.Foto tratta dal film ‘Polvere’

India. Image taken from the film ‘Dust.

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provincia di Venezia (la più inquinata del Venetoverrà detto poi), dove persino la costruzione delPalazzo del Cinema al Lido è stata sospesa acausa del rinvenimento di una discarica di eter-nit nel terreno che avrebbe dovuto ospitare ilnuovo edificio. Viene pertanto ribadita la neces-sità di intensificare la vigilanza su tutta la fasedello smaltimento dell'amianto poichè le disca-riche abusive sono un problema di tutto il Paesee le ecomafie sono attivissime in questo setto-re. Un problema, quello degli smaltimenti illeci-ti, che verrà evocato anche da Ugo Bergamo, as-sessore alle Infrastrutture e Trasporti delComune di Venezia mentre Pietro Calogero, pro-curatore Generale della Corte d'Appello diVenezia, evidenzierà l'importanza di una sen-tenza, seppure solo di primo grado, rivoluziona-ria in quanto per la prima volta viene “spostatoil piano del reato da 'colposo' a 'doloso'” (il dan-no cioè è volontario), senza più “timidezze nel-l'applicare le norme che riguardano la tuteladella salute, intesa come bene primario”. Di rea-to ambientale come “crimine contro l'umanità”che sarebbe da portarsi davanti a una Corte in-ternazionale, parla infine l'avvocato DanieleGrasso, presidente del Consiglio dell'Ordine de-gli avvocati di Venezia.

Il caso eternitSi è quindi entrati nel cuore della questione e dellagiornata con l'intervento di Raffaele Guariniello, ov-vero una disanima approfondita del caso Eternit:storica, epidemiologica, giuridica, a partire dagliaspetti innovativi che la sentenza di Torino ha evi-denziato circa le possibilità da parte di Stato e cit-tadini di colpire l'attività di un'azienda indagata percrimini ambientali (da ricordare il principio che unasentenza fa giurisprudenza).E davvero illuminanti si sono rivelate alcune osser-vazioni del PM torinese a commento della senten-za. “Considerando che in Italia abbiamo un CodicePenale che risale al 1930, ci si interroga e mi inter-rogano - dice sostanzialmente Guariniello -, su co-me abbia fatto a ottenere una sentenza dove altrineppure riescono a istruire un processo”. “Il nostropercorso - continua il magistrato -, è stato favorito

Ugo Bergamo,Venice councillor for infrastructureand transport, reasserts the severity of the issueof illicit disposals.Pietro Calogero, Attorney General of the VeniceCourt of Appeal, underlines the importance of a revolutionary verdict as, for the first time,the offence is judged to be ‘premeditated’ instead of ‘unpremeditated’. “There is no moreuncertainty” he continues “in applying norms on healthcare, which is a necessity”.Daniele Grasso, president of the council ofVenice’s Bar association, claims that crimesagainst the environment should be treated as crimes against humanity, by establishing an International Court.

The Eternit CaseRaffaele Guariniello goes into depth into theEternit case. He underlined the novelty in theTurin court ruling: this case had opened up thepossibility for the State to punish an enterprisefor environmental crimes.The State Prosecutor went on commenting theverdict: “Considering that the Italian CriminalCode dates back to 1930, it is surprising that itmanaged to obtain a sentence where others havefailed in preparing a case for judgement”. “Ourresults were favoured by three factors: the powerof the judiciary being independent from the political power; the attorney’s freedom to find

Gli autori del film ‘Polvere. Il grande processodell’amianto’: Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller

The directors of the movie ‘Dust’: Niccolò Bruna and Andrea Prandstraller

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da 3 fattori: l'autonomia della magistratura dal po-tere politico; il potere/dovere nel reperimento delleprove di propria iniziativa da parte del magistratoinquirente e la libertà del PM di avviare il procedi-mento”. Poi ricorda la difficoltà per chi svolge le in-dagini nel reperimento di dati non solo locali; lospezzettamento dei dati epidemiologici sul territo-rio nazionale rallenta, quando non impedisce, di in-dividuare l'esistenza di un problema. Per quanto ri-guarda la salute sul posto di lavoro quindi sarebbedi primaria importanza poter disporre di una forzacentralizzata (ogni procura detiene il suo pezzettodi verità, ma è priva di una visione d'insieme) chepermetta una gestione unificata di casi simili, tanti

proof he judges necessary and the freedom of theState Attorney to start the trial”He then remembers the difficulties that occurwhen attempting to collect data on the nationalsituation. As a matter of fact this can slow downprocedures and the acknowledgement of a problem, as each local authority has informationon its territory but fails to obtain a more ‘global’vision of the problem. It is therefore importantthat authority on the matter of safety at theworkplace becomes more centralized, so as tosolve the issue of fragmentation of information. Guariniello goes on to explain how some significant novelties emerged from the trial: realresponsible subjects have been identified for thesecurity policies of an enterprise ( which are normally considered to be ‘general norms’).Resorting to the norm that states that an employer must be held responsible for thosechoices which produce negative outcomes, it waspossible to identify those who actually took deci-sions which threatened the safety of the workers.The documents found during the searches functioned as evidence to support the charges. The next step was to use the Criminal Code andapply it to cases of safety at the workplace: thenegligence in adopting precautionary measures;intentional environmental damage, after theCourt declared this crime punishable not onlywhen immediately identified but also if it damages people’s health as a long-term effect.The charges regarded the high ranks of Eternit.According to verdict n.127/2011 on Safety at theWorkplace, criminal intent is also detected whenthe employer, after having accepted the risky nature of his actions, and not repairing to his decision, caused the death of worker.Guaraniello explains how the pollution at Eternitdidn’t simply involve the interior of the firm, butalso the surrounding land. The product of Eternitwere utilized to build roads and housing with nowarning to the population of the possible healthhazard involved (previous studies had demonstrated the Eternit products to be potentially hazardous). The whole population ofCasale Monferrato was put at risk, and not just

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Il Ministro Balduzzi tra Prodi e Guariniello, duranteuna pausa dei lavori

Minister Balduzzi with Prodi and Guariniello

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the workers. The firm closed down in 1986, andyet 50 people a year die of mesothelioma.The issue of asbestos is not only a local problem,but it has a worldwide scope , and in countriessuch as Brasil, China and India it keeps beingused. This is why investigations and trials whichhave a national scope should be coordinated by asupranational entity. This would reflect howthese firms operate: they have branches worldwide and they often pollute and cause damage in countries other than their own. (precisely as in the case of the Swiss firm Eternitwhich caused many Italian citizens to developdiseases such as mesothelioma). In other wordsborders are open to criminals but not to thosewho persecute them. It is time to put a stop to this inconsistency -concludes Guariniello - at least at a European

che - come spesso è capitato - si possono produrrerisultanze processuali diverse. Il processo, ha conti-nuato il PM, ha poi avuto aspetti innovativi, chehanno molto aiutato: si è individuato chi sono i rea-li responsabili delle scelte di carattere generale diuna società e di conseguenza delle sue politiche inmateria di sicurezza. In base all'interpretazione del-la norma per cui non può essere esente da respon-sabilità quel datore di lavoro le cui scelte generaliproducono effetti negativi (un principio strategico),c'è stata la possibilità di risalire dai ranghi più bas-si dell'azienza (leggi Eternit come ThyssenKrupp) aisuoi vertici, laddove cioè vengono veramente presedecisioni vincolanti in materia di sicurezza. I docu-menti reperiti durante le perquisizioni hanno datola forza delle prove a questa teoria. A questo punto,si è partiti da reati previsti dal Codice Penale, in ge-nere disattesi quando si tratta di applicarli agli in-cidenti sul lavoro: l'omissione dolosa di cautele an-tinfortunistiche; il disastro ambientale doloso, apartire da una sentenza della Cassazione che ha de-finito che tale reato si configura non solo e neces-sariamente quando è visibile in modo immediatoma può costituirsi nel corso del tempo, arrivando anuocere alla vita delle persone in un secondo tem-po. Entrambe queste due imputazioni sono statemosse ai vertici di Eternit, sempre sintetizzando leparole dell'intervento di Guariniello. Per quanto at-tiene al dolo, inoltre, in base alla sentenza n.127/2011 in materia di Sicurezza sul Lavoro, esso siconfigura anche quando la morte del lavoratore di-viene un effetto altamente probabile di una con-dotta omissiva del datore stesso, il quale abbia ac-cettato il rischio finale delle sue azioni, non rimuo-vendone le cause. Per quanto attiene al disastroambientale imputato a Eternit, Guariniello ha tenu-to a sottolineare come l'inquinamento riguardassesia l'interno dell'azienda che i dintorni della stessa,i cui materiali base (il cosiddetto 'polverino'), già re-putati pericolosi da ricerche mediche, venivano tut-tavia forniti per coibentare case e pavimentare stra-de senza avvertire la popolazione del rischio a essiinerente. Questo ha messo in pericolo la salute e lavita dell'intera popolazione di Casale Monferrato,non solo dei lavoratori. Malgrado lo stabilimento siastato chiuso nel 1986 continuano a morire 50 per-

In primo piano il Prof. Francesco Cartei, oncologo radioterapista e membro del Comitato scientificodell’I.A.E.S., accanto l’Avv. Paolo Dalla Vecchia, assessore all’ambiente della Provincia di Venezia

Professor Francesco Cartei, oncologist and radiotherapist and member of the I.A.E.S. scientificcommittee, next to Paolo Dalla Vecchia

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level, because in order to be efficient, an environmental intervention must be global.

Asbestos and the territoryFollowing Guariniello’s speech part ‘Dust. Thegreat asbestos trial’, a documentary by AndreaPrandstraller and Niccolò Bruna, was shown. The documentary starts with the origins of theEternit trial and ends telling the dramatic storiestold by the inhabitants of Casale Monferrato.Antonio Lopez, member of the scientific committee of the IAES, journalist and environ-mental issues’ expert, spoke about the role of themedia in keeping public attention high on important phenomena, especially thanks to the fast-spreading channels of the internet.Mariano Carraro, Secretary General at theRegional Environmental Council, is the next

sone all'anno di mesotelioma. Allargando l'orizzonte poi, quello dell'amianto non èun problema solo locale, ma che riguarda tutti, ov-vero planetario, perché l'amianto è dappertutto esoprattutto, continua a essere lavorato e utilizzatoin paesi come Brasile, Cina, India. Per questo inda-gini (spesso rallentate o inficiate dalla necessità dirogatorie internazionali) e sentenze che hanno re-spiro nazionale sarebbe giusto facessero capo aun'organizzazione giuridica sovranazionale, ancheperché tali sono queste società: multinazionali cheoperano a livello mondiale, con sedi e filiali in pae-si terzi, che causano danni e morti anche lontanodalle loro sedi (esemplificativo il caso dei malati ita-liani di mesotelioma che avevano contratto la pato-logia lavorando in fabbriche svizzere della Eternit).Insomma: le frontiere sono aperte per i criminali,ma restano chiuse per la polizia che li persegue. Ètempo che, almeno a livello di UE - concludeGuariniello - si metta fine a questa incongruenza,fatta anche di disequilibrio legislativo, perché ogniintervento in materia ambientale per essere incisivodeve poter essere globale.

Al centro del tavolo dei relatori, M.me Marie OdileBertella Geffroy, Vice presidente del Tribunale diParigi e membro scientifico dell’I.A.E.S.

At the centre, M.me Marie Odile Bertella Geffroy VicePresident of the Paris Tribunal and member of theI.A.E.S. scientific committee

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guest to speak. He explains how the RegionalAdministration is dealing with the asbestos issue.“First of all we created a register of all pollutedsites, in order to proceed to clear up those areas.This last duty was entrusted to ANCIVeneto(National Association of Cities), which si-gned an agreement with ARPAV (EnvironemtalPrevention and Protection Agency for Veneto)”.“The creation of the registry is now at and ad-vanced stage, including both industrial and resi-dential sites. So much so that certain cities havealready entered the clearing phase”.Marcelo Enrique Conti, vice president of the IAES, goes on talking about the clearing activity,starting from his experience with the workinggroup which conducted a research on the clearing activity in the site of Bagnoli in the ye-ars 1992-2000.A study that, once again, provesthat neutralizing asbestos is not an easy task.Over ten years have passed since the researchand yet no new ways to dispose of the substancehave been discovered.

L'amianto e il territorioAlle parole di Guariniello, hanno fatto seguito unadecina di minuti di immagini video estratte dal docu-mentario ‘Polvere. Il grande processo dell'amianto’ diAndrea Prandstraller e Niccolò Bruna, che ripercorrela storia della Eternit dalle origini al processo, per poiraccontare e dar voce al dramma degli abitanti diCasale Monferrato: la forza impattante delle imma-gini e dei media. Tema anche dell'intervento tenutoda Antonio Lopez, giornalista di ‘Airone’, esperto intemi ambientali nonché membro del comitato scien-tifico di IAES, che ha ricordato il ruolo dell'informa-zione per tenere alto il livello di attenzione su fatti efenomeni, in particolare grazie alla diffusione capil-lare del web. A questo punto a parlare di amianto e di politiche diintervento sul territorio è l'ingegner Mariano Carraro,segretario regionale dell'Assessorato all'Ambiente delVeneto. Che nella regione il problema esista è cosanota, ha esordito. Come sta quindi operandol'Amministrazione regionale? “È stata - dice Carraro- subito individuata la necessità di creare un catastodei siti inquinati, per poi dare avvio alla bonifica: af-fidata all'ANCI Veneto, questa a sua volta ha provve-duto a firmare una convenzione con l'ARPAV”. “Lamappatura - prosegue Carrano - è in fase avanzata,con l'individuazione di siti sia industriali sia abitativi,tanto che alcuni comuni avrebbero anche già inizia-to il processo di bonifica”. Di ‘Bonifica dei siti indu-striali dismessi: problematiche e prospettive’ ha par-lato anche il professor Marcelo Enrique Conti, vice-presidente IAES, a partire dalla sua esperienza con ilgruppo di lavoro che aveva stilato una ricerca sullabonifica del sito Eternit di Bagnoli negli anni 1992-2000 dalla quale ancora una volta si evince la peri-colosità e volatilità dell'amianto. Neutralizzarlo non èfacile e anche a dieci anni da quelle ricerche, non so-no stati trovati nuovi modi per smaltirlo: l'unico mo-do veramente efficace è la vetrificazione. Oppure sipuò ‘compattare’. In ogni caso bisogna prevedere latracciabilità dei rifiuti; quale fine fanno, dove vengo-no ricoverati. I dati, conferma Conti, parlano di 57 si-ti di interesse nazionale, aree riconoscibili per l'alta(quando non altissima) percentuale di malattie tipi-che da amianto tra gli abitanti; di 30 milioni di ton-nellate di materiali d'amianto da smaltire localizzati

Freddy Grunert, membro fondatore dell’I.A.E.S. e advisor politico-culturale-scientifico, accreditato al Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa

Freddy Grunert, founding member of the I.A.E.S. and political-cultural scientific advisor to theEuropean Parliament and the Council of Europe

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In any case, the situation must be monitored, research has shown that in the national territory57 sites have been identified by the high percentage of diseased normally linked to thepresence of asbestos and that 30 million tons ofasbestos need to be disposed of.Even during the disposal phase asbestos can posea threat. It is therefore essential to pay attentionto the safety of the personnel involved in thislast process. Only 13 regions have approved a clear up plan(others will benefit of one by 2023), some ofthem provide incentives to firms that provideclearing up, others do not. Professor Vittorio Prodi, member of the EUCommittee on the Environment, Public Healthand Food Safety, sustains that the only efficientway to dispose of asbestos is vitrification.However this procedure implies extremely highcosts, which explains why many firms resort tolandfill, evn though these solutions are not theanswer. Prodi then moves on to describe characteristics and effects of asbestos relateddiseases, which are essentially incurable becausethe asbestos fibres enter the pulmonary tissueswhen breathed in, and as they accumulate theyprogressively kill cells. “Exposure to asbestos is apublic safety issue”, concludes Professor Prodi.In 2011 1.400 people died of mesothelioma inItaly and statistics say that the high point is yetto come in the next decade. A catastrophe. As a matter of fact so important as to bring theHelathcare ministry, Renato Balduzzi, to Veniceto close the conference. “All the realities thatare studying these pathologies must cooperateto provide an answer to all those people akingthe State to provide answers on asbestos-relateddiseases.” The Minister expressed a positive opinion on the creation of a European Court: “ a supranational entity would help erase jurisdictional differences and create a unifiedbattle on environmental crimes”. He anticipateda second national conference on asbestos in theautumn (the first one was held in 1999). The latter will provide an overlook on the situation of disposals, epidemiological data and

per lo più all'estero in miniere dismesse. E comunque:anche durante le fasi dello smantellamen-to/smaltimento l'amianto colpisce: bisogna quindiprestare particolari attenzioni alla tutela del persona-le incaricato della bonifica. Detto ciò, solo 13 regionifinora hanno approvato un piano di bonifica (e altrese ne doteranno entro il 2023), alcune prevedendodegli incentivi seppur minimi, altre no. Sono concet-ti cui si associa anche l'onorevole professor VittorioProdi della Commissione Ambiente, Salute pubblica eSicurezza alimentare della UE (ENVI) il quale affermache il solo trattamento efficace per azzerare il pro-blema amianto per sempre è la vetrificazione, ma èun procedimento dagli alti costi, per questo si prefe-risce lo smaltimento in discarica. Ma queste soluzio-ni non sono ‘la’ risposta. Prodi passa, quindi, a descri-vere caratteristiche ed effetti delle malattie asbesto-correlate, sostanzialmente incurabili poiché le fibre diamianto respirate si inglobano nei tessuti polmonarie accumulandosi uccidono le cellule. “È un problemadi salute pubblica quello delle malattie derivate dal-l'esposizione all'amianto”, conluderà l'onorevole. Ben1.400 i morti di mesotelioma in Italia nel solo 2011 egli studi statistici dicono che il picco deve ancora ve-nire: nel prossimo decennio. Una catastrofe. Di talerilevanza da avere portato a Venezia (per la conclu-sione dei lavori) persino il ministro della SaluteRenato Balduzzi, reduce da Broni, altra cittadina du-ramente colpita da questa emergenza sanitaria.“Bisogna fare sistema con le altre realtà che stannostudiando queste patologie - ha detto Balduzzi- edare una risposta a quanti chiedono allo Stato di fa-vorire la ricerca sulle malattie asbesto-correlate”. Ilministro ha quindi dichiarato la propria, personale,positiva valutazione circa la creazione di una Corteeuropea, “un'ente sovranazionale unificherebbe ledifferenze giurisdizionali in un'unica lotta ai criminiambientali”. Ha quindi anticipato che in autunno ver-rà organizzata una seconda conferenza nazionalesull'amianto (la prima risale al 1999): il giusto mo-mento per fare il punto della situazione in materia dibonifiche, dati epidemiologici, giurisprudenza, perchésolo così si potrà giungere a un Piano nazionale sul-l'amianto che guardi al futuro in modo non occasio-nale ma a lunga scadenza.

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jurisdictiction, in order to look at a nationalasbestos plan which is long term and futureoriented.

The epidemiological pictureThe epidemiological data was matter of muchdebate. Speakers underlined the urgency of thesituation by analysing issues related to healthcare surveillance, prevention, diagnosisand cure. It has been pointed out that surgeryvery rarely ‘cures’(even though life can be prolonged if the disease is identified at an earlystage), whereas numbers on patients hit by theasbestos-related-pathologies are on the rise. Luciano Marchioni, director of the office forSafety and Prevention at the Workplace of theVeneto region, explains how even in a small region like his, the numbers are worrying: from1989 to today there have been 1.500 cases ofmesotheliomas, out of 5/6 thousand workersthat receive regular medical care due to their exposure to asbestos, 7. 437 specialized medical checkups were performed. Dario Mirabelli, responsible for the MalignMesotheliomas Register in Piedmont of the San Battista Hospital in Turin, and Enzo Merler,responsible for the Malign MesotheliomasRegister in Veneto (of the SPISAL AULSS16 inPadova), describe the epidemiological situationin both regions.The areas in which asbestos related diseases aremore common are: Alessandria (and CasalMonferrato), Pavia (Broni), Western Liguria, thearea near Piombino, the Venezia Giulia region(Monfalcone) and Puglia (Bari and Taranto).These are the areas where Eternit and Fibronit’s‘killer factories’ were located, factories whichused asbestos based COIBETANTI in the production of ships, trains and steel. Mirabelli concludes by stating that even thoughasbestos is no longer used in the production of these goods, every year in Piedmont there are230 new cases of mesothelioma.Professor Francesco Cartei and his brotherGiuseppe, both University professors and members of the IAES scientific committee,

La situazione epidemiologicaLa drammaticità della situazione sanitaria è statadelineata a più voci da una serie di interventi rela-tivi a problematiche epidemiologiche, sorveglianzasanitaria, patologie asbesto-correlate e loro preven-zione, diagnosi e cura. Da tutti è stato ancora unavolta ribadito che, allo stato delle cose, poche sonole possibilità di un intervento terapeutico curativo aposteriori (ma la vita si può prolungare se la malat-tia viene individuata nella sua fase iniziale), mentresono in crescita le cifre di diffusione della patologia.Anche solo i numeri di un'area relativamente ri-stretta e non particolarmente colpita come ilVeneto - dati forniti durante l'intervento del dottorLuciano Marchioni, dirigente del Servizio di Tutela eSicurezza nei luoghi di lavoro della DirezionePrevenzione della Regione Veneto - sono preoccu-panti: il registro regionale dal 1987 a oggi ha inda-gato su oltre 1.500 casi di mesotelioma, effettuato7.437 visite specialistiche, su una media di 5-6 mi-la lavoratori sottoposti annualmente a controlli pe-riodici in quanto soggetti in passato ad alta esposi-zione all'amianto. È quindi la volta del dottor DarioMirabelli, responsabile del registro MesoteliomiMaligni del Piemonte, dell'Ospedale San GiovanniBattista di Torino, e del dottor Enzo Merler, respon-sabile del Registro regionale del Veneto dei casi dimesotelioma, dello SPISAL AULSS 16 di Padova: de-scrivono l'aspetto epidemiologico delle rispettiveregioni, Piemonte e Veneto. Di tragica efficacia lemappe che Mirabelli mostra relative alle aree pie-montesi e italiane in cui si registrano picchi di inci-denza percentuale nella popolazione in materia dimalattie asbesto-correlate: aree ben definite, sem-pre coincidenti con apparati industriali di lavorazio-ne dell'amianto o che utilizzavano materiali a basedi amianto. Alessandria (ossia Casale Monferrato),Pavia (Broni), la Liguria di Ponente, la zona diPiombino, il Venezia Giulia di Monfalcone, la Puglia(Bari e Taranto) spiccano come zone nere su unacartina d'Italia quasi tutta bianca: erano le localitàdove avevano sede le fabbriche killer Eternit eFibronit, in cui la cantieristica navale e la costruzio-ne delle carrozze ferroviarie, acciaierie e ferriereprevedevano l'uso di coibentanti a base di amian-to... Non si usa più l'amianto, conclude Mirabelli:

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ma nel solo Piemonte ogni anno si segnalano più di230 nuovi casi di mesotelioma. Il dottor FrancescoCartei, anche a nome del fratello Giuseppe, entram-bi docenti universitari e membri del Comitato scien-tifico IAES, conferma che non esistono terapie riso-lutive per le malattie da amianto, ma che una dia-gnosi fatta per tempo con una corretta terapia puòallungare le aspettative di vita dei malati. Per le cu-re non si deve fare una questione di costi ma anzidovrebbero essere creati centri regionali dotati di li-nee guida ministeriali unificate, che garantiscano atutti le migliori e identiche terapie.

Uno sguardo oltreconfineNon sono mancate voci straniere, interventi che han-no allargato il panorama di questa giornata ad ambi-ti internazionali: Marie-Odile Bertella-Geoffroy, vicepresidente del Tribunale di Parigi, coordinatrice delpool di magistrati in tema di salute pubblica, nonchémembro del comitato scientifico IAES, e FreddyGrunert, advisor politico-culturale-scientifico accre-ditato al PE e al Consiglio d'Europa, nonché sociofondatore IAES. Molto chiaro il senso dell'interventodel magistrato francese, dal titolo ‘Salute pubblica.Ambiente ed ecomafia: le difficoltà di intervento pe-nale in Francia e la necessità dell'istituzione dellaCorte Penale europea dell'Ambiente’. Si poteva senti-re lo sconforto nella voce di Marie-Odile Bertella-Geoffroy quando ha spiegato la sua ‘invidia’ per ilcollega italiano Guariniello: il processo ‘gemello’ inFrancia è fermo. “Per noi - ha spiegato - l'Europa è il

confirm that there is no real cure for asbestos-related diseases, even though a correct diagnosis at an early stage can signi-ficantly prolong a patient’s life. All regions should create a fund for these therapies and cooperate with each other to provide the best cures.

A look at the situation abroadMany foreign speakers intervened in the conference, offering a wider scope of the problem: Marie-Odile Bertella-Geoffroy, VicePresident of the Paris Tribunal- coordinator of the group of magistrates that work on publichealth issues- and member of the IAES scientific committee, and Freddy Grunert political-cultural-scientific advisor for theEuropean Parliament and the Council of Europe,and co-founder of IAES.The speech by the French magistrate was titled‘Public health. Environment and ecomafia: thedifficulties in punishing the crime in France andthe necessity to establish a European Court’.Marie-Odile Bertella-Geoffroy expressed her ‘envy’ towards her colleague Guariniello: a very

Concludono i lavori della conferenza il Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi e il PresidenteVicario dell’I.A.E.S. Prof. Antonino Abrami

Professor Renato Balduzzi and Deputy Chairman of the I.A.E.S. Professor Antonino Abrami close the conference

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sogno”, perché costringerebbe ilsuo Paese a dotarsi di una legisla-tura pari a quella europea chepermetterebbe di portare avantiprocedimenti attualmente bloc-cati. “La gente - ha poi aggiunto asignificare che l'argomento inFrancia non è ‘caldo’ come da noi- ha diritto di sapere cosa è avvenuto e avviene inaziende come Eternit”. Tuttavia, usando parole anchemolto forti, ha sottolineato come l'inasprirsi della le-gislazione europea in materia di aziende che inquina-no e causano danni alla salute ha prodotto il risulta-to di far emigrare le produzioni in Stati dove c'è mi-nor tutela: così in Francia l'amianto non si lavora più,ma le fabbriche sono state delocalizzate nelMarghreb e in Brasile. Inoltre, diversamente da quan-to accaduto in Italia, in Francia non è possibile fareprocessi collettivi, ma solo individuali: ma il criminein questione è collettivo, è la salute pubblica a esse-re minacciata e colpita, ciò che è vero in Italia lo èanche oltralpe. “Abbiamo la stessa vittimologia, glistessi dati, lo stesso processo industriale. Eppure danoi nessun procuratore ha aperto nessun procedi-mento penale: la nostra legislazione ha strumentiinadatti, ci muoviamo come se la rivoluzione indu-striale da noi non fosse mai arrivata. Eppure da noicome da voi Eternit è un'impresa criminale e l'amian-to una catastrofe naturale”. Freddy Grunert da partesua annuncia, infine, che l'istituzione di una Corteeuropea e internazionale con poteri di intervento so-pranazionali per i crimini ambientali - il modello èquella dell'Aja per i crimini di guerra - non sarebbeprogetto di così remota istituzione. Il Selph 2, il grup-po ambientalista per cui lavora, sta cercando di coin-volgere il più alto numero di Stati possibili al suo at-to costitutivo. Ci sarebbe anche una data (marzo2013) entro la quale riuscire a convolgere gruppi egoverni e dare vita a tale organismo. Che è poil'obiettivo principale in questo momento, come ricor-da ancora una volta in chiusura del lavori il professorAntonino Abrami. n

Per la dichiarazione finale della conferenza diVenezia del 3 aprile 2012 e per informazioni su atti-vità e studi della IAES, visitate il sito web:www.iaes.info

similar trial in France is notmaking any progress. “For us Europe is adream”, as it would force hercountry to change its legislature to comply withEuropean legislation, whichwould allow to carry on with

trials that at the moment are at a standstill.“The people in France have the right to knowwhat happened, just as in Italy people are aware of the Eternit case.” However she alsospoke of how the increasing strictness ofEuropean rules and regulations on the environment also encouraged many firms to move their branches to countries where the controls are less tight, such as in the Maghreband in Brasil. She also added that the possibilityof carrying out collective trials, when issues related to asbestos pollution often involve morecountries. “We have the same number of victims, the same data, the same industrial processes. However there are no Prosecutorswilling to start a case: our legislation has noadequate means, we are acting as if the industrial revolution never happened. And yetEternit is causing as many damages in Franceas it is Italy”. Freddy Grunert affirms that the establishmentof an European and International Court forEnvironmental crimes- based on The Hague model, for crimes against humanity- is not sofar from reach. He works for the Selph 2, an environmentalist group which is trying to include as many countries as possible in itsfounding declaration. A date has also been setto (March 2013) by which it should be able toconvince all governments and groups to foundsuch an institution. Which is in this moment intime a major objective, as Professor AntoninoAbrami remembers. l

You can visit the webpage www.iaes.info to read the closing speeches of the II IAES StudyDay on Asbestos which took place in Venice the 3rdof April 2012