INTRODUZIONE AL GIORNALINO - … · - uoere a 200 ° per 10 minuti per la glassa - mezzo i hiere...

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INTRODUZIONE AL GIORNALINO

Quest'anno insieme ad alcuni insegnanti abbiamo deciso di creare un Giornalino Scolastico, del quale usciranno 3 numeri. Hanno partecipato alunni di diverse classi di Palau e della scuola media di Sant’Antonio di Gallura, fornendoci del materiale. Abbiamo formato una redazione composta da: Direttore, Vice Direttore, Capo Redattori, Grafici e Fotografi. Ognuno di noi ha lavorato con molta autonomia entusiasmo e impegno, ma sempre sotto il controllo dell'insegnante. Gli alunni hanno collaborato tra loro dando il meglio di se stessi. Speriamo che questo giornalino sia di vostro gradimento, ci scusiamo anticipatamente per gli eventuali errori e la nostra poco esperienza giornalistica.

Sara Atzori 2^A

LA FESTA DEI MORTI IN SARDEGNA

In Sardegna il 2 novembre si festeggia la festa dei morti con la quale ci si ricorda di loro. Questa tradizione, che comprende le festività di Ognissanti e dei defunti, è un momento particolare e molto sentito legato alla radicata e antichissima credenza che la morte non sia la fine di tutto. La festa è sempre affidata ai bambini (in passato uscivano vestiti di stracci); la tradizione vuole che ogni bambino porti un sacco in spalla per i dolcetti e coloro che stano a casa hanno il compito di rifornirsi di dolciumi e leccornie varie. In tutta la Sardegna esiste questa festa solo che viene chiamata in modi diversi:

LUOGHI NOMI

Nuoro SU MORTU MORTU

Barbagia SU BENE DE SAS ANIMAS

Marghine SU BENE CHI TOCAT

Campidano IS ANIMEDDAS

Ogliastra SU PRUGADORIU

Gallura MOLTI E MOLTI

e altri posti…

SU CANDELERI - SU PETICOCCONE - IS PANIXEDDAS

Questa è una delle tradizioni sarde, ma noi andiamo a parlarvi di quello che accade a Palau. Palau si rianima di bambini e non solo che corrono per le vie in cerca di dolciumi. Per i bambini e i ragazzi lo scopo è quello di accumulare più dolci possibili. I più “fortunati”, che

arrivano ormai quando le caramelle sono finite, possono ricevere noci, noccioline o qualche spicciolo. Le ricette dei dolci tipici dei “Molti e Molti”

LI PAPASSINI: (80 biscotti)

- 1kg di farina; - 400g di zucchero; - 300g di strutto; - 7 uova; - noci; - mandorle; - uva passa; - scorza di limone Q.B.; - 2 bustine di lievito; - cuocere a 200C° per 10 minuti per la glassa

- mezzo bicchiere d'acqua

- un albume

- 200g di zucchero

TULTA E SABBA:

- 750g di farina; - 3 uova; - 400g di zucchero; - 100g di strutto; - 300ml di latte; - 500ml di sabba*; - 2 bustine di lievito; - 2 bustine di vanillina; - uva passa Q.B.; - cuocere in forno a 175C°

per 20 minuti/ 30 minuti. *la sabba è il mosto del vino

Michela Biosa, 3^A

Alessia Aresu, 3^A

“MAGAL DI TOUBA”

Tra le festività invernali musulmane, il Natale non è tra queste, ma c'è una festività che celebriamo annualmente. Il Grand “MAGAL DI TOUBA” è l'annuale pellegrinaggio religioso dei fratelli Mouride Senegalesi, uno dei quattro Tariqa (ordini islamici sufi) del Senegal. Il 18 Safar, il secondo mese del calendario islamico, i pellegrini si riuniscono nella città santa TOUBA per celebrare la vita e gli insegnamenti di cheick Ahmadou Bamba, il fondatore della fratellanza. Il GRAND MAGAL e stato riconosciuto come “uno dei pellegrinaggi più popolari del mondo”, con tre milioni di partecipanti ogni anno. “MAGAL” è una parola “wolof” (dialetto senegalese) deriva dal verbo “MAG” che significa essere importante”. Al nome è tradotto come “celebrazione” o “anniversario”. Il “MEGAL TOUBA” è la più grande celebrazione religiosa in Senegal.

Kabir Mbaye, 3^A

IL NATALE IN ROMANIA

In Romania il Natale si

festeggia in modo diverso da

come si festeggia qui in Italia.

Qualche giorno prima di

Natale va un prete in ogni

casa con l'acqua Santa per

dare la benedizione.

Ogni membro della famiglia è

benedetto dal prete. Nei

giorni Natalizi, gruppi di

bambini cantano delle

canzoni dedicate a Gesù

Cristo e alla sua nascita. Nella

notte di Natale le famiglie

vanno in chiesa per la messa

dove si fanno dei canti

religiosi. L'albero di Natale,

invece dell’otto dicembre, si

fa la notte di Natale. Il 25

dicembre si festeggia insieme

alla propria famiglia e agli

amici. Cuciniamo vari tipi di

dolci e cibi, però i principali

sono questi:

• Le sarmale

Costituite da carne di maiale con riso, avvolta dalle foglie di verza, messe in una pentola a bollire.

• L'insalata russa che facciamo quasi sempre a Natale.

Poi ci sono i dolci, come per esempio:

• Il cozonac

Un dolce fatto con diversi ingredienti, come il cioccolato.

• I Carpati (carpaz)

Un dolce a forma di piramide

Lavinia Salcuceanu, 3^A

Annamaria Bolovan, 3^A

Andreea Isaincu, 2^B

CRONACA SCOLASTICA CARNEVALE A SCUOLA

Quest’anno (2017-2018) gli studenti delle classi terze con l’aiuto dei professori e con il consenso della Dirigente, hanno organizzato una festa in maschera per Giovedì grasso. Ogni studente ha portato cibi e bevande per la propria classe. La festa è iniziata alla terza ora, dopo la ricreazione e aver fatto due ore di lezione. Al suono della campanella di fine ricreazione, tutte le classi si sono riunite nell’atrio per festeggiare tutti insieme sino alla penultima ora. Professor Corcione, l’insegnante di arte e immagine, ha immortalato con il cellulare le maschere, i balli e le piroette degli alunni che si divertivano alla grande.

Infine abbiamo pulito e riordinato ognuno la propria classe, così è terminata la nostra festa di Carnevale a scuola.

Michela Biosa, 3^A

Sara Atzori, 2^A

SONDAGGIO E INTERVISTE

GLI ESAMI

Gli esami si sa provocano sempre ansia, ma quest’anno è ancora peggio.

Dopo tanti anni di esami sempre uguali, il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di modificare

lo svolgimento degli esami di terza media. Quest’anno è stara aggiunta una nuova materia

all’interno delle prove INVALSI ovvero inglese e in più gli esami verranno svolti ad aprile piuttosto

che a giugno e bisognerà usare il computer. Un’altra novità è quella che il presidente d’esame non

sarà più un preside esterno, bensì il nostro.

• NOSTRO COMMENTO: Secondo noi l’esame è stato allungato e quindi reso più difficile.

Un’altra cosa secondo noi ingiusta è aver tolto la tesina, con questo cambiamento gli alunni

non avranno più uno schema preciso per il colloquio orale.

• COMMENTO POPOLARE: Da un sondaggio abbiamo scoperto che la maggior parte degli alunni

è informata sui cambiamenti e non è d’accordo sull’eliminare la tesina. Sono più o meno della

nostra idea.

Matteo Pizzi, 3^A

Pierpaolo Isoni, 3^A

SPORT

IL FASCINO DEL MOTOCROSS

Il motocross è uno sport che a molti non piace perché è troppo pericoloso mentre alcuni invece ne vanno pazzi perché da loro adrenalina. È uno degli sport a motore più spettacolari, soprattutto quando i piloti fanno dei salti molto alti mettendosi di traverso in aria (lo scrub). Le piste sono formate principalmente da un rettilineo di partenza seguito da curve e salti. Le piste di solito sono lunghe un km e mezzo o 2 km. Un pilota di motocross ha bisogno di un abbigliamento specifico come: casco, pettorina, gomitiere, ginocchiere, ecc... Il motocross in Italia è rappresentato dalla “FMI” (FEDERAZIONE-MOTOCICLISTICA-ITALIANA) Si pratica con una moto da fuoristrada con copertoni tassellati adatti per le strade bianche. Nel motocross ci sono anche delle bandiere: Quella gialla: bisogna rallentare. Quella rossa: gara sospesa. Quella blu: doppiato. Quella a scacchi: gara terminata. In Italia ci sono sempre stati grandi piloti, ma il migliore è il Siciliano Antonio Cairoli detto anche Tony che ha vinto 9 Mondiali.

Manuel Cillano, 2^A

CULTURA

LA TRILOGIA DI LUIS SEPULVEDA

1. Storia di un gatto e del

topo che diventò suo amico

È un libro che sinceramente a me è piaciuto molto perché parla di amicizia. La storia parla di un gatto di nome Mix e del suo padroncino Max. Quando Max diventa grande si trasferisce con Mix in un piccolo appartamento. Un giorno bussano alla porta, davanti c'era una fila di libri, Mix non vedendola, correndo ci va a sbattere e purtroppo diventa cieco. Un giorno Mix rimane da solo e sente un rumore, era un topo ghiotto di musli. Diventano buoni amici e Max diventa padrone di Mix il gatto e di Mex il topo. Mex metteva sulla testa di Mix che gli diceva tutto ciò che vedeva, così era come se Mix vedesse ancora. 2. Storia di una gabbianella

e del gatto che le insegnò a volare

La storia parla di un gatto di

nome Zorba che deve accudire una gabbianella di nome Fortunata perché la madre Kengah è morta. Zorba si impegna insieme ai suoi amici gatti e cerca di insegnare a volare a Fortunata, come aveva promesso a Kengah. Non ci riescono, così chiedono aiuto ad un umano, un poeta. Infine la gabbianella riesce a volare e saluta con affetto tutti i suoi amici. 3. Storia di una lumaca

che scoprì l'importanza della lentezza

Questa storia di una lumaca, che al contrario delle altre è curiosa di sapere perché le lumache non hanno un nome e perché sono tanto lente. Le lumache abitano nel paese del Dente Di Leone, ma gli umani costruiscono delle strade allora loro si devono incamminare in cerca di un nuovo posto in qui vivere. La lumaca, molto curiosa, incontra Memoria, una tartaruga, che le dà un nome: Ribelle. Ribelle rincontra le sue compagne e alcune si lasciarono guidare da lei. Infine trovano insieme il posto perfetto e Ribelle scopre che se le lumache e Memoria non fossero così lenta, non sarebbero uniche nel loro genere. Questa trilogia mi è piaciuta tantissimo, perché, tutti e tre i libri insegnano che l'amicizia è importante e non si giudicano le persone, anche se apparentemente possano sembrarci diverse da noi.

Giorgia Pintus, 2^A

CURIOSITÀ DAL MONDO 1. Un uomo Filippino di 47 anni di nome Gilbert Sanchez ha vissuto 3 anni sopra una palma alta venti metri!!! 2. Un uomo indiano affitta un’auto, poi la vende e infine la ruba. 3. Una nave uguale al Titanic è stata costruita in Cina, salperà nel 2018.

4. L’albero più vecchio al mondo ha 9500 anni e si trova in Svezia. 5. Yocula Samadago è un uomo africano che negli ultimi 30 anni sta fermando il corso del deserto piantando piante con un’antica tecnica. 6. In Indonesia esiste un vulcano che erutta lava blu. 7. L’inno di Mameli per 71 anni è stato provvisorio…. è stato ufficializzato solo adesso!! 8. Il giorno 10 gennaio 2018 abbiamo avuto la fortuna di incontrare un curioso signore di nome Janus River. È venuto a trovarci a scuola per raccontarci la sua storia molto originale: da 17 anni gira il mondo con una mountain bike, porta con sé dei borsoni del peso di 30 chili e utilizza soli 3 euro al giorno. River è nato in Siberia ed ha cominciato il suo viaggio da Roma nel 2000 e si propone di chiuderlo nel 2028 a Pechino. Finora ha visitato 154 paesi diversi e ha percorso circa 400mila chilometri senza mai cadere dalla bicicletta, senza mai forare una ruota e senza mai ammalarsi. Vive della solidarietà e dell’ospitalità delle persone che lo accolgono. L’eclettico personaggio parla 20 lingue, tifa Milan, Roma e Napoli e dopo aver vissuto in Egitto, per alcuni anni si è stabilito nella nostra capitale, lavorando nel mondo del calcio e dello spettacolo, come organizzatore di eventi. Poi nel 1999 la svolta e la decisione di intraprendere il giro del mondo in sella alla sua bici.

Matteo Pizzi, 3^A

Pierpaolo Isoni, 3^A

POESIE FRATELLO MIO

Fratello che non ci sei ,

io ti vorrei ,

ti sogno un bambino

anche piccolino,

ti sogno neonato

anche impegnato,

impegnato di crescere

e vivere,

nei sogni miei

più profondi .

Maen Picci, 2^B

IL NATALE

Il Natale si festeggia in compagnia,

con tanta gioia e armonia.

Poi arriva Babbo Natale,

da un lungo tragitto senza mai frenare.

Il Natale è neve nelle aiuole,

si lascia lavoro e scuola,

l'albero si colora

e si festeggia fino a tarda ora.

Enrico Mela, 3^A,

Luca La Mantia, 3^A,

Sergio Begotti, 3^A,

Alessandro Marra, 3^A

40 ANNI Sono 40 anni che non ti fai viva

sfugge ai nostri occhi dietro la cresta dell'onda

appari all'orizzonte e sparisci in una scia di poesia.

Ti limiti a mostrare la tua maestosità per scomparire nell'

immenso blu.

Ma ora sei tornata a solcare l'impetuoso Mediterraneo.

A rendere orgoglio a chi ti trascina e ti istituisce.

E mentre la rugiada accarezza l'imponente pennone

sfuggi dal nostro posto a vele spiegate Amerigo Vespucci .

Nicolò Cuccu, 3^A

POESIE Noi ragazzi della II e III della Secondaria di Sant'Antonio, ci siamo divertiti ad

improvvisarci “poeti dialettali”, perché abbiamo partecipato ad un concorso e

soprattutto perché amiamo il nostro dialetto! Alcune poesie le abbiamo scritte

collaborando tra noi e chiedendo, fuori dalla scuola, ai nostri nonni , le parole

più adatte per esprimere concetti e emozioni .

È vero che a volte nel nostro parlato (e nello scritto...), traduciamo dal dialetto

commettendo errori o orrori!!! Però è pur vero che è la nostra parlata che ci

caratterizza e che secondo noi va coltivata e tramandata...

AMORI A PRIMMA ISTA Intrai in chissu bar

e mi pusai in lu banconi

a silvimmi è arriata una steddha

da la cara angjelica

da l'occhi eldi e funduti

Da chissa cara rimasi di stupori

e altettantu dali biondi capiddi

e li boni maneri

Chissa dì pruai una folti emuzioni

chi non aggju mai pruato

pa nisc'un'alta femina

da chissa dì turrai sempri in chissu bar

dapoi di pochi mesi sinne andata

e no' l'aggju più ista

lu me cori se spintu.

e da chissa dì no mi socu più innamurato.

Giovanna Cossu

Andrea Maxia

Scuola secondaria di Sant’Antonio

ANDANI E VENINI Andani e venini li frondi

pultati da l’andà di lu entu.

Andani e venini li steddhi

innantu a li bicicletti chi bolani .

Andani e venini li stajoni

come lu cani chi ti torra lu rocchiu.

POESIE Andani e venini li lampi e li troni

cu li mutti di li lioni .

Andani e venini l'omini ,

frummiculi infaccindati .

Sofia Orecchioni

Rachele Careddu

Scuola secondaria di Sant’Antonio

LA NII Pal me la nii ,

modda comu una neula è

Pal me la nii ,

zitta

fronda di vagghjimu è

Pal me la nii ,

diltimentu raghijoni di jocu è

pal me la nii

in l’altura dila muntera è

pal me la nii

bianca pura comu l’amori chi polta è

pal me la nii

amori a primma ista statu è .

Nicolò Addis

Scuola secondaria di Sant’Antonio

LI STASCIONI Agghju istu lu branu

È veldi

Comu una mela,

È allegru

Comu la coda di un bassili ,

Faedda cun lu entu

Ridi

Cun lu rosa di li rosi

Candu credi chi è pignendi

È solu un guttigghju

D’ea.

Agghju istu lu statiali ,

È culuratu

Comu una boccia,

POESIE Ghjoca cun li fiori

Candu credi chi bruscia

È solu un ragghju di soli .

Agghju istu lu vagghjimu

chi è unu

Steddu chi colora.

Pa me lu vagghjimu è

La turrata a scola,

Pa me lu vagghjimo è

La stascioni undi si spignini

Tutti li pianti

E tuttu mi laca paldì .

In cumpritogghja agghju istu

Lu arru e

Candu la sera niichigghja intendi

La boci anghjelica di lu entu.

Poi lu silenziu illu mundu

Arrea a la cuata

Puru alu nostru amicu ghjattu

Chi senza figghjulà sa chi dè niica.

Aaron Fresi

Scuola secondaria di Sant’Antonio

LU PAESI DA FINIRE Sant' Antoni Sant' Antoni

no semu abbeddu passoni

pochi , ma tutti boni

Ma candu passi in carrera

longa

v'è jenti cun vista longa

e candu passa unu chi non

li eni in menti

dummanda infulmazioni a

tutta la jenti

Chidda lampu di diga è

sempri sicca

e candu andi a piscà

S' attacca solu e sempri una

ticna.

POESIE

Candu alzi innantu alla sarra

siddu c' alzi a pedi tinni fala la barra

Sant' Antoni Sant'Antoni

semu in un palcussoni

allonga dallu mari

tuttu lu sthatiali

Sant'Antoni Sant'Antoni tu sei la me passioni .

Antonio Pinna

Federica Deiana

Scuola secondaria di Sant’Antonio

SANTU NICOLA A Santu Nicola socu andatu,

cattru castagni majju magnatu,

innantu a un alburu socu alzatu,

e un cuccarumeddu majju cudiatu.

A piddhallu socu falatu,

e mi socu avvistu

chi chist'alburu è più vecchju di zu Fiasu,

lu cuccarummeddu ajjhu sciacciatu,

e chiddu culciareddu mi se attidiatu.

A un alt'alburu socu andatu,

e innantu socu alzatu,

un bracciali se truncatu,

e ni socu falatu,

nudda majju truncatu,

però illazza ci socu passatu.

L' annu infattu, a Santu Nicola socu turratu,

ali cuccarumeddi socu andatu,

e un porcinu ajjhu agattatu,

dapoi minni socu andatu,

e cun zu Fiasu cillemu magnatu.

Pietro Nieddu

Denise Padre

Scuola secondaria di Sant’Antonio

ORA SI RIDE Qual’ è il colmo per un pasticcere alla sua morte?

CREMARSI

BARZELLETTE 1. Stavo con una ragazza che lavorava l'oro. L'ho lasciata da pochissimo, un ORAFA. 2. La famiglia di kunta kinte: moglie bugiarda: kunta balle

zio agricolo: kunta dino

fratello farmacista: kunta gocce

padre malato: kunta giato

nonno elettricista: kunta turi

Quanti sono?

KUNTA TILLI 3. Interrogazione di storia: dove vivevano i galli antichi?

NEGLI ANTICHI POLLAI 4. Mio figlio è il primo della classe…

ENTRANDO

5. Due carabinieri:

< Oggi ci sono 50°all'ombra. Ah caldo>

< Allora andiamo al sole >

ORA SI RIDE 6. 1 DINO, 2 DINO, 3 DINO, 4 DINO…

Che lavoro faccio?

IL CONTA-DINO! (ba boon tss) (pubblico) BUUU!!!

7. C'era un principe talmente brutto che Cenerentola tornò a casa alle 22:30

8. NOTIZIA: È morto KINDER PINGUI’, è andato con la sua FIESTA contro un TRONKY. In vita era un KINDER BUENO, ora è un KINDER PARADISO. Non lo sapevi? KINDER SORPRESA!!!

9. Che differenza c'è tra il calcio e la paura?

Nessuna, tutte e due fanno parte della FIFA. 10. Può una gallina fare un uovo duro?

Si, se lavora... SODO!

11. Una bambina va dal gelataio e chiede: “Scusi signore, lo avete il gelato al gusto di carciofo?”

Il gelataio risponde: “No bambina mi dispiace.”

Questa storia va avanti per una settimana, allora il gelataio si decide a comprare il gelato al gusto di carciofo. Un giorno la bambina entra e: “Scusi gelatai, lo avete il gelato al gusto di carciofo?”

Il gelataio risponde: “Si”

E la bambina risponde: “È vero che fa schifo?”

Ragazzi delle classi 2^ e 3^ della Scuola secondaria di 1° grado

Docenti responsabili:

Caterina Puggioni,

Francesca Anna Sanna