Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. Ferretti]

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Supporti Visivi per Soggetti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo nella Scuola Dott. Luca Ferretti

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Introduzione all'utilizzo dei supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del dott. Luca Ferretti, utile anche a chi vuole cominciare a capirne qualcosa per migliorare la mediazione didattica in caso di difficoltà.

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Supporti Visivi per Soggetti con Disturbi

Pervasivi dello Sviluppo nella Scuola

Dott. Luca Ferretti

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Perché usare i supporti visivi?

Come vi sentireste senza la vostra agenda o registro?

Riuscireste a ricordarvi di un appuntamento tra 6

mesi dal vostro dentista?

Riuscireste a ricordarvi di una data importante senza

il calendario?

Spesso lavorando con bambini con disabilità, diamo

per scontato che il bambino conosca il suo programma

giornaliero

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Perché usare i supporti visivi?

• Linda Hodgen (1995) afferma che “La funzione principale della

comunicazione è fornire informazioni.

• Gli uomini sono “creature visive”, e i bambini con disabilità usano

spesso l’informazione visiva per raccogliere dati.

• Nell’ambiente scolastico e in casa:

▫ La maggior parte delle informazioni vengono fornite verbalmente

▫ Si dà per scontato, che una volta fornita l’informazione, il soggetto ne diventi

depositario e la ricordi

▫ Frequentemente si suppone che il bambino già conosca o ricordi specifiche

informazioni

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Perché i supporti visivi sono importanti nei soggetti PDD

• Le persone con PDD, con buone abilità, rivelano di

provare grandi difficoltà nel seguire, strutturare o

comprendere un input uditivo.

• Altri soggetti riferiscono difficoltà nel rispondere alle

domande poste oralmente, mentre quando sono scritte

diventano comprensibili.

• Altri soggetti riportano difficoltà nel seguire una

conversazione in presenza di un rumore di fondo.

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Perché i supporti visivi sono importanti nei soggetti PDD

Il messaggio visivo risulta più facilmente comprensibile di

quello uditivo.

Per le persone che mostrano difficoltà nel recepire le

informazioni uditive:

Il messaggio verbale costituisce una vera sfida, che richiede

ritmi di elaborazione rapidi e svanisce prima di essere messa

a fuoco

Il messaggio visivo, duraturo, permette di rispettare i tempi

individuali, necessari per accedere all’informazione.

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Perché i supporti visivi sono importanti nei soggetti PDD.

• Difficoltà di spostare e ristabilire l’attenzione.

▫ Soggetti affetti da PDD manifestano notevoli

difficoltà di controllo di queste funzioni. Difficoltà

dovute al deficit cerebellare che compromette la

capacità di modulare l’input sensoriale. Così questi

soggetti non sono in grado di svolgere tali funzioni

in modo corretto.

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Perché i supporti visivi sono importanti nei soggetti PDD.

• Difficoltà di prestare attenzione ai suoni di primaria

importanza in presenza dei rumori di fondo.

▫ Nell’ambiente ci sono molte fonti che producono

simultaneamente del rumore. Cosi un messaggio

comunicativo intenzionale compete con altri suoni.

Alcuni soggetti percepiscono tutte le informazioni

uditive con la stessa intensità. La capacità di ascoltare

in modo selettivo pone grossi limiti.

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Perché usare i supporti visivi?• I supporti visivi:

▫ Forniscono struttura e prevedibilità (che può essere molto efficace

nella diminuzione dei comportamenti indesiderabili, specialmente con

bambini PDD)

▫ Spesso possono aiutare a prevenire il sorgere di un comportamento

problema

▫ Rendono i concetti astratti del tempo, come “dopo”, “più tardi”,

“ultimo” etc., più concreti

▫ Possono essere usati per imparare nuovi concetti linguistici e nuove

parole

▫ Possono aiutare il bambino nella gestione di eventi inaspettati rispetto

al programma regolare

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Perché usare i supporti visivi?

Possono essere usati come Task Analysis per insegnare

nuove abilità

Possono aiutare il bambino nel passaggio da un’attività

ad un’altra

Possono aumentare l’indipendenza / autonomia

Insegnano l’importanza dell’organizzazione

Forniscono un punto di riferimento per i bambini con

un basso spam di attenzione

Aiutano l’integrazione nel programma generale della

classe

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Cosa sono i supporti visivi?

Il termine “visivo” include tutto quello che si vede

Linguaggio del corpo, suggerimenti dell’ambiente naturale,

oggetti e materiale stampato di ogni genere

Un supporto visivo è valido se si carica di significato per la

persona a cui deve servire.

Per essere maggiormente valido un supporto deve essere:

Facilmente riconoscibile

Facilmente comprensibile

Universalmente comprensibile

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Gerarchia di simboli visivi(Mirenda & Locke Ishd, 1989)

Oggetti Reali

Foto a Colori

Foto in Bianco e Nero

In Scala Ridotta

Simboli Colorati

Simboli Bianco e Nero

Parole scritte biscotto

Concreto

Astratto

Facile

Difficile

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La schedule giornaliera

• Non dare per scontato che lo studente ricordi le

routines quotidiane.

• La schedule giornaliera rende più chiara la

comunicazione tra l’insegnante e lo studente

riguardo le routines, l’ordine degli avvenimenti e

la loro durata.

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La schedule giornaliera

• La schedule giornaliera informa lo studente:

▫ Attività giornaliere regolari.

▫ Attività giornaliere straordinarie

(avvenimenti particolari, qualcosa di

nuovo).

▫ Mancato svolgimento di qualche attività.

▫ Successione degli eventi.

▫ Cambiamenti del programma giornaliero

▫ Momento in cui finisce un’attività e ne inizia

un’altra.

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Come creare una schedule giornaliera?

1. Dividere la giornata in segmenti.

Scegliere le attività principali che sono le più evidenti e comprensibili per lo

studente.

Differenziare i segmenti in modo chiaro evidenziando:

Spostamento da un ambiente all’altro

Spostamento all’interno della classe (per es. dal lavoro di gruppo in un grande

tavolo al lavoro nei singoli banchi)

Cambiamento di attività che richiede l’uso di materiale diverso

Cambiamento degli operatori

Si consiglia di non sovraccaricare la schedule includendo ogni singola attività.

La scelta dipende dalle necessità personali e dal livello di comprensione del

soggetto

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Come creare una schedule giornaliera?

2. Dare un nome a ogni segmento.

• Scegliere il nome del segmento che rende meglio l’idea sull’attività da

fare o il luogo dove recarsi.

▫ Per esempio: lavoro, palestra, intervallo, ginnastica, laboratorio computer,

mensa.

• Alcuni nomi sono più specifici ed indicano una sola attività (per es.

ginnastica), altri più generici (lavoro) e includono vari tipi di attività

che si alternano nell’arco della settimana.

• Alla schedule principale o personale possono essere aggiunte

indicazioni di cui hanno bisogno i singoli studenti (per es. terapia,

bagno)

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Come creare una schedule giornaliera?

3. Scegliere un sistema di rappresentazione.

• Utilizzare il sistema di rappresentazione più adeguato alle abilità

dello studente; i simboli devono essere riconoscibili facilmente e

rapidamente.

• Combinazione di parole e di una forma grafica si rivela spesso la

scelta migliore.

• L’abbinamento “immagine – parola” risulta efficace perché permette

un’identificazione più rapida da parte dello studente.

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Come creare una schedule giornaliera?

4. Scegliere il formato dell’ausilio in base ai

seguenti criteri.

• Chi è il destinatario?

• In che modo deve scandire il tempo?

• In quale forma sarà presentato?

• Quali dimensioni deve avere?

• Dove sarà collocato?

• Verrà spostato?

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Come creare una schedule giornaliera?

5. Stabilire in che modo lo studente possa

contribuire alla preparazione della schedule

all’inizio della giornata.• La partecipazione attiva dello studente alla preparazione della schedule

gli permette di recepire l’informazione meglio di quanto lo permetta la

visione della schedule preparata da altri.

• Alcuni esempi:

▫ L’insegnante prepara la schedule del giorno in presenza dello studente

▫ Lo studente guarda e discute con l’insegnante

▫ Lo studente copia la schedule usando carta e penna o il computer

▫ Lo studente fotocopia la schedule preparata dall’insegnante

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Come creare una schedule giornaliera?

6. Decidere come sarà usata la schedule nell’arco

della giornata.• Bisogna sviluppare un’attività di routine per segnalare il passaggio da un’attività

all’altra.

• Si potrebbe:

▫ Cancellare o evidenziare ciò che è stato concluso

▫ Rigirare o coprire l’immagine

▫ Togliere l’immagine dal cartellone

▫ Identificare l’attività successiva

▫ Se necessario, prendere in mano e portare nel nuovo ambiente l’immagine, l’oggetto o altro

segnale che aiuta il passaggio

• È importante sviluppare una routine verbale che accompagni il passaggio da

un’attività all’altra.

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Come creare una schedule giornaliera?

7. Come si usa la scheda

• Seguendola

• Modificandola nel caso che non venga rispettata

• Facendo dell’uso della schedule una parte importante della routine giornaliera

• Facendo riferimento ad essa ogni volta che la comunicazione faccia riferimento ai

suoi contenuti

• Considerandola uno strumento appropriato

• Lasciando nella programmazione gli spazi di tempo sufficienti per poterla utilizzare

efficacemente

• Utilizzandola per strutturare l’ambiente

• Sfruttandola per stimolare la conversazione e l’arricchimento del linguaggio

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Esempi di schedule

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Esempi di schedule

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Esempi di schedule

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Esempi di schedule

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LE SCHEDULE PRIMA - DOPO•Vengono utilizzate:

• Con bambini piccoli o agli inizi dell’intervento

educativo

• Quando lo studente a difficoltà a rimanere sul

compito

•Permette all’alunno di crearsi un’aspettativa della

sequenza delle attività che deve svolgere in un

determinato momento

•Inoltre permette di lavorare sulla motivazione

dello studente, in quanto spesso la seconda

attività viene scelta dallo studente

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LE MINI - SCHEDULE

• Costituiscono un valido sistema per dare maggiori informazioni su

ciò che avviene in un arco di tempo più breve oppure all’interno di

un’attività specifica.

• Possono avere lo stesso formato della schedule giornaliera, ma non

necessariamente.

• Si riferisce ad un lasso di tempo più limitato rispetto a quella

giornaliera

• Può contenere un numero maggiore di dettagli che servono per

raggiungere l’obiettivo.

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Quale è il ruolo delle mini - schedule

• Le mini – schedule svolgono principalmente due funzioni:

1. Danno allo studente informazioni sulle attività che dovrà

svolgere.

2. Forniscono una base per insegnare una maggiore autonomia

nello svolgere il loro lavoro. Se poi lo studente acquisisce la

capacità di gestire autonomamente il passaggio da

un’attività all’altra, si può espandere la procedura

insegnando loro a lavorare senza supervisione per un

periodo superiore di tempo.

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Tipi di mini - schedule

Sono di due tipi:

1. Quelle che aiutano a svolgere una routine

regolare e quindi non soggetta ai cambiamenti

2. Quelle che informano quando un’attività

specifica subisce delle variazioni nell’ambito del

segmento

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Esempi di mini - schedule

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Schedule e mini - schedule

Questi supporti visivi servono a:

Dare allo studente informazioni che riguardano la sua vita

quotidiana

Lo aiutano a vedere il mondo in un modo più logico e ordinato

Parlare e condividere gli avvenimenti della giornata comunicando

con più facilità

Migliorare il vocabolario e le abilità linguistiche

Aiutare a sviluppare il concetto di tempo

Ridurre o eliminare i problemi comportamentali dovuti alla

transizione e al cambio di attività

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I CALENDARI

• Sono di uso comune e si trovano in diversi

ambienti e in diversi formati;

• Indicano il giorno, il mese e l’anno;

• Possono aiutare lo studente ad organizzare la sua

vita, a comprendere il concetto di sequenza e di

tempo, dando un’informazione più ricca;

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I CALENDARI

• Grazie al calendario possiamo comunicare allo studente:

▫ Quali sono i giorni di scuola e quali quelli liberi

▫ Quando si svolgono le attività regolari

▫ Quando si svolgono le attività straordinarie

▫ Gite e uscite

▫ Quando arriva una data persona

▫ Per quanto tempo una persona sarà presente o assente

▫ In quale giorno le lezioni iniziano tardi o finiscono prima

▫ Quando portare a scuola qualcosa e quando riportalo a casa

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I CALENDARI

• I calendari possono:

▫ Dare allo studente informazioni in una forma per lui comprensibile

▫ Costituire uno strumento per mediare la comunicazione sugli

avvenimenti del giorno, della settimana e del mese

▫ Rispondere ai quesiti dello studente

▫ Fornire alcuni schemi organizzativi utili per autogestirsi

▫ Aiutare lo studente a trovare una logica e un ordine nella sua vita;

insegnando, così, la sequenza degli eventi, prima e dopo

▫ Ridurre o eliminare problemi comportamentali che si manifestano nello

studente che manifesta difficoltà nell’accettare un cambiamento o una

situazione in cui non capisce che cosa stia accadendo.

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COMUNICARE “NO” Nel fornire delle informazioni allo studente è importante indicare le cose

che non si possono fare:

Quale scelta non può essere fatta.

Quale comportamento non può essere accettato.

Cosa non succederà.

Nonostante sia preferibile presentare l’informazione in positivo, talvolta è

utile dare l’informazione anche al negativo.

Il simbolo internazionale si è dimostrato utile per rappresentare

visivamente il concetto di negazione.

Comunicare “NO”, in forma visiva, fa parte di programmi specifici creati

per affrontare i disturbi comportamentali.

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Esempi per comunicare “NO”

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COMUNICARE “NO”

• Comunicare “NO”, in forma visiva, aiuta a:

▫ Chiarire la comunicazione

▫ Ampliare le capacità di comprensione dello studente

▫ Ridurre la confusione

▫ Ricordare cosa non è disponibile e/o quale comportamento è

inaccettabile

▫ Ridurre o evitare problemi comportamentali

▫ Ridurre la quantità delle ripetizioni e dei suggerimenti

necessari da parte dell’insegnante

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LA TABELLA DELLE SCELTE

• Offre la possibilità allo studente di effettuare delle scelte (di rinforzi),

costituendo un incentivo e permettendo di insegnare al soggetto come

indicare e richiedere ciò che vuole.

• Si può utilizzare in diverse situazioni, così lo studente può scegliere:

▫ Cibo gradito

▫ L’attività che vuole fare nel tempo libero

▫ Con chi vuole giocare o lavorare

▫ La canzone che vuole ascoltare

▫ Il gioco o l’attività da svolgere

• Inoltre costituisce una fonte informativa, indicando le cose tra le quali

si può scegliere, prima di decidere

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LA TABELLA DELLE SCELTE

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LA TABELLA DELLE SCELTE• La tabella deve elencare anche le scelte che al momento non sono

disponibili. Per esempio mettendo il simbolo sopra il l’oggetto non

disponibile al momento.

▫ Questo risulta essere di grande aiuto per affrontare le situazioni in cui lo studente

richieda insistentemente oggetti non disponibili o non accessibili.

• Rimuovere il simbolo dalla tabella, per evitare la richiesta, può creare

alcuni problemi. Per es. se lo studente ricorda la cosa che manca.

▫ La mancanza del simbolo rende la comunicazione più difficile

▫ È consigliabile lasciare il simbolo per avere l’opportunità di comunicare che, in

questo momento, l’oggetto non è disponibile e invitarlo a fare un’altra scelta .

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LA TABELLA DELLE SCELTE

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LA TABELLA DELLE SCELTE

• Le tabelle, quindi permettono di:

▫ Insegnare a chiedere le cose nel modo più accettabile.

▫ Allargare le possibilità delle scelte che si possono

effettuare.

▫ Migliorare l’efficacia della comunicazione.

▫ Segnalare che qualcosa non è disponibile.

▫ Ridurre le richieste idiosincratiche e i comportamenti

inaccettabili di protesta.

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La token - economy

• Un rinforzatore condizionale è uno stimolo che, inizialmente non era

rinforzante ma che ha acquisito tale potere essendo abbinato con altri

rinforzatori.

• Alcuni rinforzatori hanno durata breve, per es. un complimento

• Altri, come il denaro, perdurano e possono essere accumulati fino a

quando non vengono scambiati con ulteriori rinforzatori.

• I rinforzatori condizionali di questo tipo sono chiamati tokens (gettoni)

• Un programma dove una persona emette vari comportamenti

desiderabili guadagnando gettoni per poi poterli scambiare con altri

rinforzatori è chiamato token - economy

Page 48: Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. Ferretti]

La token - economy• Due vantaggi nell’utilizzo dei gettoni:

1. Possono essere distribuiti subito dopo l’emissione del

comportamento adeguato / richiesto ed essere scambiati

con altri rinforzatori in un secondo tempo. In questo

modo si colma la dilazione di tempo tra la risposta

desiderata e l’ottenimento del rinforzatore.

2. Quando ci si occupa di un gruppo di soggetti i gettoni

rendono più semplice somministrare rinforzatori in

maniera regolare ed efficace

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Il Token – System in classe

• L’utilizzo di questo mezzo in classe permette di:

o Aumentare la capacità di ritardare la gratificazione. Questo sistema consente di

insegnare la gratificazione legata ad un oggetto o ad un’attività, comunicando

quanto tempo resta prima di eseguire l’attività gratificante

o Aumentare il senso del tempo. Lo studente diventa più consapevole del tempo

che deve spendere per poter arrivare alla conclusione del compito ed iniziare il

riposo.

o Aumentare il tempo di insegnamento. Rinforzare una risposta con il gettone è

veloce, e consente di mantenere il processo di insegnamento fluido e veloce

o Ridurre la sazietà del rinforzo. Con l’aumento del tempo per ottenere il rinforzo

primario, si riduce la frequenza della somministrazione del rinforzo.

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TASK - ANALYSIS• La Task – Analysis o Analisi del Compito è il processo di

scomposizione, di un comportamento, in singole unità e nel loro ordine

corretto di successione della sequenza comportamentale che si vuole

sviluppare.

• Le unità devono essere sufficientemente semplici da poter essere

apprese senza grandi difficoltà.

• La Task – Analysis rappresenta una catena di stimolo – risposta.

• Attraverso questo processo si determinano tutte le tappe necessarie per

iniziare, proseguire e portare a termine un determinato compito.

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TASK - ANALYSIS• L’analisi può essere visualizzata anche attraverso l’uso di

supporti visivi dando la possibilità allo studente di

monitorare il progresso nell’esecuzione dello stesso, oltre

alla produttività, la velocità e alla qualità della performance

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TASK - ANALYSIS

• Tre metodi principali per insegnare una catena stimolo –

risposta:

1. Presentazione del compito totale. Lo studente tenta tutti i passi della

catena;

2. Concatenamento retrogrado. Costruisce gradualmente la catena in

senso inverso rispetto a quello in cui viene normalmente eseguita;

3. Concatenamento anterogrado. Viene insegnato per primo il passo

iniziale della catena, poi il primo e il secondo concatenati l’uno

all’altro e cosi via fino all’acquisizione dell’intera sequenza.

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Supporti Visivi per lo sviluppo delle materie

curricolari

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Supporti Visivi Per La Lettura

• Possiamo utilizzare i supporti

anche per sviluppare le capacità

di lettura dello studente,

utilizzando un foglio plastificato

con i supporti in velcro per

posizionare le icone

rappresentanti l’immagine e le

singole lettere dell’alfabeto

necessarie per comporre la parola

stessa.

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Supporti visivi per la scrittura • Per sviluppare la lettura lo studente potrà disporre di una scheda dove

in alto verrà disposta l’immagine di cui si dovrà scrivere il nome.

Inoltre sotto l’immagine verrà riportata la parola ed una linea dove

poter scrivere. All’interno dello spazio dedicato alla scrittura si

potranno utilizzare diversi suggerimenti come i puntini o i tratteggi,

che verranno sfumati con il progredire dell’alunno.

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La struttura della frase

• Con uno strumento simile

lo studente potrà lavorare

sulla costruzione

grammaticale della frase

(soggetto, verbo e

complemento) dapprima

con il modello ed in

seguito senza.

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La struttura della frase• Con l’evolversi delle abilità dello studente, inoltre, sarà possibile

organizzare delle lavagnette dove potrà selezionare tutti gli elementi

necessari per la composizione della frase

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La Matematica

• Possiamo utilizzare i supporti visivi anche per insegnare allo

studente le operazioni. Per esempio applicando dei pallini

simboleggianti la quantità affianco ai numeri, facilitando cosi il

concetto di addizione.

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Altre materie

• I supporti visivi

possono essere

utilizzati anche

per la geografia.

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Altre materie

• Per l’apprendimento

degli argomenti

scientifici i supporti si

dimostrano utili allo

studente PDD.

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Altre materie

• Altro esempio di

applicazione dei supporti

visivi nell’insegnamento di

materie scientifiche

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Categorizzazione

• La categorizzazione è un’altra

abilità che può essere

insegnata tramite i supporti

visivi. L’alunno potrà scegliere

gli elementi dall’elenco e

posizionarli progressivamente

nelle due aree seguendo un

criterio che è proprio della

categoria di appartenenza.

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Le Topic Board Sono lavagnette che visualizzano tutti gli elementi informativi che

compongono un tema.

Favorisce lo sviluppo della abilità di individuare gli elementi costitutivi di

uno specifico argomento e di collegare le vecchie informazioni con quelle

nuove.

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Le Topic Board• Può essere utile utilizzare le Topic Board anche per consentire allo

studente di poter seguire la lezione insieme ai suoi compagni,

presentando gli elementi principali ed essenziali della lezione.

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Le Topic Board

• Per alunni con capacità di letto-

scrittura. Si può utilizzare un

supporto che consente all’alunno

di fare riferimento ad una serie di

immagini emblematiche

dell’argomento, leggendo semplici

frasi che ne riassumono il

contenuto.

• Molto utile perché può essere

consultato durante la lezione per

tutta la classe