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INTRODUZIONE Questo documento intende tracciare gli elementi fondamentali del “sistema” Futurella s.r.l. nella sua essenzialità, con particolare riferimento a: storia ubicazione prodotti qualità investimenti potenzialità Il presente documento o parti dello stesso sono utilizzabili esclusivamente per uso interno di Futurella. La divulgazione a terzi del documento può essere fatta solo con autorizzazione formale di Futurella s.r.l. BREVE STORIA La Futurella s.r.l. è stata costituita il 25 marzo 1999 con l’obiettivo di riportare in commercio il marchio “Ideal”, di sua proprietà, già sul mercato dal 1906 con una serie di bevande analcoliche, per operare nel settore della produzione, dell’imbottigliamento e della commercializzazione di bibite analcoliche ed acque minerali. Alle spalle dell’antico stabilimento, presente sin dal 1906 e oggi completamente ristrutturato, sorge un mulino ad acqua, perfettamente conservato e tutt’ora funzionante, alimentato da una cascata che sgorga direttamente dal cuore della montagna. E’ stata proprio questa rigogliosa cascata a generare l’intuizione di sfruttare la risorsa d’acqua e dare via al lungo e complesso iter burocratico, prima per il riconoscimento della fonte e poi per il rilascio delle autorizzazioni allo sfruttamento. Dal febbraio 2005, dopo aver ottenuto tutti i permessi la società ha dato inizio alla produzione di acqua minerale decidendo di sospendere quella dei soft drinks, per concentrare gli sforzi solo su questo prodotto allocando l’intera capacità produttiva. Nel contempo la società ha continuato l’attività di ricerca volta alla cura ed al mantenimento dell’efficienza produttiva della fonte attraverso meticolosi controlli sulle caratteristiche del prodotto, manutenzioni programmate al pozzo e all’impianto di emungimento. La sede sociale ed operativa è ubicata nel comune di Sant’Arsenio (SA) Via Secchio n. 19, a soli 6 km dallo svincolo di Polla (SA) dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e a circa 80 km a sud dal porto di Salerno, punto di partenza per le isole e l’estero, ancor meno dallo snodo ferroviario commerciale di Battipaglia.

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INTRODUZIONE Questo documento intende tracciare gli elementi fondamentali del “sistema” Futurella s.r.l. nella sua essenzialità, con particolare riferimento a:

storia ubicazione prodotti

qualità investimenti potenzialità Il presente documento o parti dello stesso sono utilizzabili esclusivamente per uso interno di Futurella. La divulgazione a terzi del documento può essere fatta solo con autorizzazione formale di Futurella s.r.l. BREVE STORIA La Futurella s.r.l. è stata costituita il 25 marzo 1999 con l’obiettivo di riportare in commercio il marchio “Ideal”, di sua proprietà, già sul mercato dal 1906 con una serie di bevande analcoliche, per operare nel settore della produzione, dell’imbottigliamento e della commercializzazione di bibite analcoliche ed acque minerali. Alle spalle dell’antico stabilimento, presente sin dal 1906 e oggi completamente ristrutturato, sorge un mulino ad acqua, perfettamente conservato e tutt’ora funzionante, alimentato da una cascata che sgorga direttamente dal cuore della montagna. E’ stata proprio questa rigogliosa cascata a generare l’intuizione di sfruttare la risorsa d’acqua e dare via al lungo e complesso iter burocratico, prima per il riconoscimento della fonte e poi per il rilascio delle autorizzazioni allo sfruttamento. Dal febbraio 2005, dopo aver ottenuto tutti i permessi la società ha dato inizio alla produzione di acqua minerale decidendo di sospendere quella dei soft drinks, per concentrare gli sforzi solo su questo prodotto allocando l’intera capacità produttiva. Nel contempo la società ha continuato l’attività di ricerca volta alla cura ed al mantenimento dell’efficienza produttiva della fonte attraverso meticolosi controlli sulle caratteristiche del prodotto, manutenzioni programmate al pozzo e all’impianto di emungimento. La sede sociale ed operativa è ubicata nel comune di Sant’Arsenio (SA) Via Secchio n. 19, a soli 6 km dallo svincolo di Polla (SA) dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e a circa 80 km a sud dal porto di Salerno, punto di partenza per le isole e l’estero, ancor meno dallo snodo ferroviario commerciale di Battipaglia.

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LA FONTE L’acqua Futurella sgorga naturalmente dall’omonima montagna, situata nei Monti Alburni. Questi ultimi rappresentano l’area carsica più importante d’Italia, oggi zona totalmente protetta nel territorio del “Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano”, che dal 1991 è Patrimonio dell’Umanità Unesco e dal 1997 Riserva di Biosfera. La fonte si trova in una zona di grande valenza naturalistica, lontano da insediamenti agricoli ed industriali che potrebbero minare la purezza dell’acqua, elemento che particolarmente la caratterizza. La stima della capacità di portata della fonte di captazione si aggira intorno ai 1.200 litri al minuto, per un totale annuo di 604.800.000 litri. Tale capacità risulta di gran lunga superiore alla capacità di sfruttamento dell’intero impianto, visto che quest’ultimo impiegherà per l’intera produzione una quantità d’acqua di circa 27.000.000 litri, cioè pari solo al 4% dell’intera portata. Il Decreto del Ministero della Salute n.3568 del 22/07/2004 ha sancito il riconoscimento di “acqua minerale” della fonte Futurella. Con Decreto Dirigenziale n. 101 del 17/12/2004 della Giunta Regionale della Campania, alla società Futurella è stata rilasciata la concessione per lo sfruttamento di acque minerali denominata “Futurella”.

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PRODOTTI Il Decreto del Ministero della Salute per il riconoscimento di “acqua minerale” ed il Decreto della Giunta Regionale della Campania per la concessione allo sfruttamento della fonte sono alla base dell’avvio dell’attività produttiva di “Futurella S.p.A.”. Versioni di prodotto e confezionamento I prodotti oggetto dell’attività sono ACQUA MINERALE PIATTA e ACQUA MINERALE ADDIZIONATA DI ANIDRIDE CARBONICA. Per il miglior posizionamento sul mercato l’acqua minerale “Futurella” viene prodotta nelle versioni: - Acqua minerale liscia - Acqua minerale frizzante Le tipologie di prodotto verranno imbottigliate, per far fronte alle richieste dei consumatori, in PET sia da 1,5 litri che, per l’inserimento in particolari mercati quali la cosiddetta bassa ristorazione, da 1 litro e da mezzo litro. Composizione minerale La composizione minerale dell’acqua “Futurella” è caratterizzata dalla presenza di soli 4 mg/l di sodio. Nel dettaglio la composizione è la seguente: Residuo fisso a 180° 204 mg/l Calcio 67 mg/l Sodio 4 mg/l Magnesio 2 mg/l Potassio 2 mg/l Bicarbonato 205 mg/l Solfato 4 mg/l Cloruri 8 mg/l Nitrati 3 mg/l Caratteristiche organolettiche L’acqua della fonte Futurella ha apprezzabili caratteristiche organolettiche che le analisi del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Pavia hanno così riassunto: - Oligominerale - Diuretica - Favorisce le funzioni digestive - Adatta per diete povere di sodio - Adatta per l’alimentazione dell’infanzia per i bassi contenuti di sodio e nitrati

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Particolarmente gradevole al palato l’acqua Futurella mantiene intatte le sue caratteristiche grazie ad un moderno sistema di estrazione che non ne altera il gusto leggero dato dalla sua purezza. MERCATI CONSUMI I consumi di acqua minerale in Italia sono cresciuti in quantità, dal 2000 in poi, mediamente del 2% annuo, rendendo gli italiani, al 2007, i più grandi consumatori mondiali di acqua minerale con 180 litri pro-capite. In Italia, nel 2007, il mercato delle acque ha registrato un volume di circa 11.200 mio di litri pari ad un valore di 2.100 mio di €uro. (Fonte beverfood 2008) L’acqua minerale detiene il primato di bevanda più diffusa e acquistata dalle famiglie italiane, con una penetrazione del 97%. (Fonte Mineracqua) Le previsioni degli operatori del settore si orientano verso ulteriori incrementi delle quantità consumate, trainati dagli stessi fattori che li hanno fino ad oggi determinati: - inquinamento delle falde acquifere che limita la possibilità di disporre di acqua

corrente di buona qualità organolettica; - intense attività di marketing da parte dei maggiori gruppi industriali, che hanno

destinato negli ultimi anni risorse crescenti verso un business vitale; - orientamento verso stili di vita alimentari che privilegiano consumi salutistico-naturali,

di cui quelli di acqua minerale fanno parte integrante; - disponibilità di acque minerali di basso prezzo.

Il mercato delle acque minerali è caratterizzato da una bassa fedeltà dei consumatori ad una marca. L’utilizzo di sconti e promozioni sposta corpose quantità di vendita da un brand all’altro. Nella crescita dei consumi sta pesando, in maniera sempre maggiore, la parte meridionale del Paese, con consumi pro-capite inferiori rispetto ad altre zone ma con maggiori potenzialità di sviluppo. OFFERTA Nel mercato delle acque minerali opera un gran numero di aziende, circa 300, ma per lo più solo a diffusione locale o pluriregionale. Sono i grandi gruppi produttivi a detenere di fatto rilevanti quote di mercato: i primi quattro da soli coprono il 58% delle vendite nazionali, i primi dieci circa l’80% (Fonte Beverfood 2007). Il fattore logistico è una delle cause principali della diffusione geograficamente limitata. Le aziende di dimensioni ridotte, infatti, non possono sostenere consistenti spese di trasporto. Dall’analisi concorrenziale del mercato dell’acqua emerge che la Campania appare come un mercato molto interessante, anche se affollato di marchi minori di natura locale, derivazione diretta delle innumerevoli fonti presenti sul territorio regionale. La distribuzione moderna accetta di buon grado la crescente presenza di aziende locali nel mercato delle acque minerali, poiché ciò consente di ampliare le forniture con prodotti

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in grado di recuperare almeno in parte i margini prossimi allo zero delle referenze premium price (i leader). MAPPATURA CLIENTI Il fatturato di Futurella è frazionato su 164 clienti (italiani ed esteri). La mappatura dei clienti per tipologia e per nazione è sintetizzata nei prospetti che seguono: Tipologia/ Paese

grossisti gdo Ho.re.ca Totale

Italia 58 65 35 158

Usa 6 - - 6

Totale 64 (39%) 65 (40%) 35 (21%) 164 (100%)

La percentuale della clientela per area geografica è la seguente: ITALIA : 96,35% USA: 3,65% In particolare per l’Italia si rileva la seguente distribuzione: Sud 74 % Isole 20,3 % Nord 3,8 % Centro 1,9 %

TECNOLOGIA E IMPIANTI La società Futurella è attualmente dotata di una struttura e di una linea produttiva tecnologica, di nuova installazione, che consente l’utilizzo delle risorse umane disponibili. Nell’area vicina alla zona di emungimento si trova l’immobile, costituito da due distinti corpi attigui, che ospita da una parte gli uffici amministrativi e dall’altra l’area produttiva in senso stretto. L’area destinata alla produzione è di circa 1.500 mq e vi trovano ubicazione anche la sala sciroppi, il locale caldaia, il locale saturatore, il locale compressore, gli spogliatoi e i servizi igienici, questi ultimi ben distinti dai locali di produzione veri e propri. L’unità produttiva è corredata inoltre di una superficie di circa 2.000 mq riservata allo stoccaggio e al deposito dei prodotti finiti. La sola linea produttiva presente in azienda, in PET, è ubicata nello stabile opportunamente modernizzato e modificato grazie all’intervento di ristrutturazione nel rispetto dei dettami che la legge 626/94 sancisce sulla sicurezza e l’igiene del posto di lavoro. L’attuale capacità produttiva massima dell’impianto Futurella è di n. 8.000 bottiglie/ora in PET da 1.500 ml (circa 50.000.000 di bottiglie/anno). Le capacità produttive attuali risultano comunque insufficienti per rispondere alla potenzialità del mercato in termini di volumi e differenti tipologie di prodotti.

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E’ prevista inoltre la costruzione di un nuovo stabilimento deputato alla sola produzione in PET, con l’entrata in funzione del nuovo l’attuale sarà adibito alla sola produzione in vetro, che sarà destinata alla ristorazione e all’estero.

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L’impianto nuovo sarà costituito da n. 2 linee di imbottigliamento della capacità produttiva complessiva di 50.000 bottiglie/ora, sorgerà su un terreno di proprietà dell’azienda e ubicato di fronte allo stabilimento esistente. In questo modo potrà essere immediatamente servito dalla fonte già in uso, in attesa che sia completato la nuova captazione a servizio esclusivo di questo impianto. NUOVO STABILIMENTO L’investimento prevede la costruzione di un capannone industriale dotato di impianti produttivi di maggiore portata, di area stoccaggio e con annessi gli uffici. Il progetto prevede l’utilizzazione del suolo di proprietà dell’azienda in prossimità della strada provinciale Teggiano – Polla. L’area, sulla quale sorgerà la nuova struttura, si estende per mq. 14.168, e lo stabile sarà dotato di moderni impianti industriali e di n. 2 linee di produzione dalla capacità di 25.000 bottiglie/ora per ciascuna linea in PET. L’impianto di captazione sarà realizzato da una conduttura che consentirà l’emungimento dell’acqua direttamente dalla fonte. Il capannone si estende su due livelli, per una superficie totale di circa mq. 6.000 e, per tale realizzazione, è già stata ottenuta la concessione edilizia. STRATEGIA DI SVILUPPO La strategia di sviluppo di Futurella è in funzione all’ubicazione sul territorio nazionale, all’ampliamento dei volumi di produzione ed alle capacità d’interagire sul mercato internazionale con una produzione anche in vetro altamente remunerativa. Le qualità del prodotto richiedono significativi investimenti in attività di comunicazione per un riconoscimento sul mercato della grande distribuzione organizzata che sia tale da consentire il posizionamento del prodotto nella fascia consona alla sua qualità. MERCATO L’individuazione del “mercato obiettivo” al quale l’azienda intende rivolgersi segue due linee guida: - Mercato interno: attesa l’alta incidenza dei costi di trasporto in un mercato ampiamente competitivo induce la Futurella a scegliere aree di vendita ad ombrello, privilegiando le regioni limitrofe alla casa di produzione. - Mercato internazionale: facendo leva su un prodotto di altissima qualità e “made in Italy”, oltre la vicinanza ai porti commerciali di Salerno e Napoli, si otterrà una maggiore marginalizzazione. COMUNICAZIONE Una prima scelta del tipo di comunicazione più efficace per fare conoscere il prodotto è stata effettuata con la sponsorizzazione del Potenza Calcio in serie C2. Le fiere e le manifestazioni di settore, poi, rappresentano un viatico pubblicitario di grosso impatto. Ulteriori scelte successive saranno poste in sincronia ad una attenta valutazione costi/benefici, sulla scorta di considerazioni di opportunità e di ritorno di immagine. Sant’Arsenio, ottobre 2011 L’AMMINISTRATORE Nicola Del Negro

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SANT’ARSENIO OGGI

Sant'Arsenio: Graziosa località del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che si propone

lungo la dorsale appenninica quale porta d'ingresso dello storico Vallo di Diano.

Per la mitezza del clima e per la bellezza dei luoghi, durante la stagione estiva Sant'Arsenio si

popola di numerosi villeggianti. Il territorio si presenta integro ed incontaminato.

Percorrendo l'autostrada A3 Salerno/Reggio Calabria dall'uscita di Polla dista soli 5 km.

L'ospitalità sincera e disponibile della popolazione concorre a rendere piacevole il soggiorno ed il

calore dei suoi abitanti farà ritornare in questa ridente porta d'ingresso dello storico Vallo di

Diano.

Una biosfera da primato

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, primo parco in Italia per dimensioni, si estende

dalla costa tirrenica fino ai piedi dell'appennino campano - lucano, comprendendo le cime degli

Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella.

Alle straordinarie emergenze naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si

affiancano il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa

Leucosia, alle spiaggie dove Palinuro lasciò Enea, dai resti delle colonie greche di Elea e Paestum, alla

splendida Certosa di Padula. E quanto altro potrete trovare in una terra ancora tutta da scoprire.

La Riserva di Biosfera del MAB-UNESCO Per la prima volta in Italia, con la creazione della Riserva di Biosfera del Parco Nazionale del

Cilento Vallo di Diano, viene introdotto il concetto di Conservazione localizzata, a tutela di zone

specifiche (dette "a macchia di leopardo"), all'interno del perimetro di un'area di ampia estensione.

Il Parco dunque, in applicazione delle direttive del programma MAB-UNESCO, dovrà esercitare,

oltre ai suoi compiti istitutivi, una specifica funzione promozionale e socio-economica che tenga

anche conto delle interrelazioni tra beni culturali e beni naturali. Il territorio tutto assume inoltre

una valenza trans-nazionale e mondiale avendo stipulato un "patto" prioritario per garantire quei

collegamenti fra ecosistemi, connessi o similari, che caratterizza il concetto stesso di "Rete", (a

tutto il 1996 la rete mondiale MAB comprende 329 riserve in 82 paesi) e per permettere che

l'informazione circoli liberamente fra tutte le nazioni interessate. La Candidatura del Parco e dei siti archeologici di Paestum e Velia per l'inserimento nella lista del

Patrimonio Mondiale dell'UNESCO assume un aspetto innovativo a livello internazionale, sia

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perché propone in modo unitario ed inscindibile i valori Ambientali e Culturali della vasta realtà

territoriale di uno dei più grandi Parchi Nazionali Italiani, importantissimo in ambito

mediterraneo, sia perché è stata avanzata su proposta delle più Autorità territoriali ed

amministrative.

Il Parco è stato candidato, unico in Italia, come bene misto, naturale e culturale.

Posto al centro del Mediterraneo il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è una splendida

combinazione fra la natura dei luoghi e la storia delle popolazioni che vi hanno vissuto.

L'estensione territoriale del Parco di oltre 180.000 ettari, il più grande in Italia, raggruppa circa 80

comuni, il territorio è per conformazione estremamente eterogeneo: quasi sempre nel giro di pochi

chilometri il paesaggio evolve dalla pianura costiera alla collina, per passare poi a zone con

massicci montuosi.

Istituito nel 1991 il Parco Nazionale del Cilento ha rappresentato storicamente il punto di contatto

tra culture del nord Europa e l'Africa, in epoche più remote ha visto la presenza dei Lucani e dei

Greci per venire al giorno d'oggi dove la tipologia dei luoghi rientra nelle cosiddette "zone

interne", paesi che hanno vissuto un forte flusso migratorio generato dalla rottura del legame

millenario tra popolazioni locali e territorio. L'istituzione del Parco Nazionale del Cilento è

innanzitutto una operazione culturale che, nonostante non sia stata ancora compresa in pieno dalle

popolazioni locali, ha come obiettivo primario il ristabilimento del legame stretto tra le piccole

comunità locali ed il territorio; solo dopo diversi anni dalla sua istituzione i cittadini del Parco

cominciano a comprendere le potenzialità di un territorio incontaminato e pieno di risorse,

finalmente cominciano a sorgere sul territorio attività economiche e culturali "coerenti" con la

vocazione del territorio.

Patrimonio Mondiale dell'UNESCO è inserito nella rete MAB, man and biosphere, ovvero

l'elenco mondiale delle Biosfere, ecosistemi in cui le diversità biologiche delle specie viventi sono

salvaguardate da attività culturali, economiche e civili.

Il patrimonio boschivo è particolarmente ricco ed affascinante, vi è difatti nell'area del parco la

Betulla, i boschi di Cerro e da imponenti Faggete che nei periodi primaverili sono circondate dalle

distese azzurre e profumate di lavanda. Di grande interesse naturalistico è l'avifauna, è accertata la

presenza dell'aquila reale, Aquila chrysaetos, vi è la rarissima Coturnice, Alectoris graeca, il

Gracchio Corallino, Pyrrhocorax pyrrhocorax, e del Gracchio Alpino, Pyrrhocorax graculus.

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Sono presenti nel Parco anche il Picchio verde, Picus viridis, il Picchio rosso maggiore,

Dendrocopos major, il rarissimo Picchio nero, Dendrocopos martius, e lo Sparviero, Accipiter

nisus, rapace tipico degli ecosistemi forestali; tra i mammiferi troviamo il Cinghiale, la Martora, il

Tasso ed il Lupo.

I prodotti del Parco e la dieta Mediterranea

Il Cilento e la Dieta Mediterranea Nel 1954 veniva descritta per la prima volta, in un piccolo

paese del Cilento (Rofrano in provincia di Salerno) quella che diventerà in seguito una famosa

"invenzione" di un illustre Fisiologo Americano: la dieta mediterranea.

Di cosa si tratta. Come dice Keys (1997):" pasta in many forms, leaves sprinked with olive oil, all

kinds of vegetables in season, and often cheese, all finished off with fruit and frequently was-hed

down with wine" (vari tipi di pasteasciutte, ortaggi a foglia conditi con olio di oliva, tutti gli

ortaggi di stagione, spesso il formaggio, la frutta che conclude il pasto e il vino che lo annaffia!).

Nella dieta mediterranea del Cilento nel 1954 i cereali sotto forma di pane e di pasta (spesso fatta

in casa, "le llane" che accompagnavano i fagioli) rappresentavano oltre il 60% delle calorie totali

che venivano assunte con i pasti.

SANT’ARSENIO (SALERNO) ITALIA 2012