INTERVISTA A MADDALENA MURARI x sito - ruffomusica.it A MADDAL… · Quali modalità usi prima di...

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INTERVISTA A MADDALENA MURARI 1) Dal curriculum emerge che tu hai suonato anche in or- chestra. E’ più emozionante questo di suonare come solista? Beh, sono due emozioni molto diverse. E’ più difficile suonare da soli, l’attenzione del pubblico è tutta concentrata su di te. Quali modalità usi prima di un concerto per poterlo poi affron- tare serenamente? Di solito nei giorni che precedono un concerto mi registro, mat- tina e pomeriggio così da potermi riascoltare. E poi in genere sono pezzi che ho già suonato molte volte, quindi mi basta per- fezionarli. Come fai ad essere sicura di sapere bene il pezzo? Innanzitutto ripasso le scale tutti i giorni, il che mi serve per eseguire correttamente le scalette cromatiche; poi mi concentro su quale sia la voce emergente, in modo da farmela entrare bene in testa. Come affronti uno spartito nuovo? E quanto ci metti poi ad impararlo? Se già conosco l’autore e gli altri suoi pezzi comincio subito a suonare, altrimenti penso sia importante capire bene lo stile e le caratteristiche tipiche del compositore prima di volerne interpretare un pezzo. Di solito impiego anche un anno per essere sicura di suonarlo bene. E quando sei davanti al pubblico, senza spartiti, non hai paura di dimenticarti il pezzo? La memoria per me non è un problema. Però quando l’esecuzione è molto lunga mi estraneo da me stessa e rischio di perdermi e dimenticarmi. Per questo bisognerebbe stare sempre at- tenti e non distrarsi. Oltre alla musica ti piacciono altri generi? Oltre alla musica classica ho una grande passione per i Queen e i Beatles, nient’altro in par- ticolare. Beh, grazie per il tempo che ci hai concesso! Vorremmo solo farti un’ultima domanda: hai qualche consiglio per noi neo-musicisti? Certo! Innanzitutto aprite nuove strade e nuove opportunità a voi stessi perché non è facile vivere di pianoforte. Ma, se decidete di intraprendere seriamente questa via, sudiate tanto e soprattutto trovate qualche genere o qualche autore che vi distingua e vi identifichi, e con- centratevi su quello che vi piacerà di più, perché sarà ciò che vi rappresenterà. Grazie per l’intervista, ma soprattutto per questi ultimi consigli. Auguri per i tuoi pros- simi concerti, speriamo di rivederti presto qui! Arrivederci! Grazie a voi! Arrivederci, alla prossima occasione!

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INTERVISTA A MADDALENA MURARI

1) Dal curriculum emerge che tu hai suonato anche in or-chestra. E’ più emozionante questo di suonare come solista?Beh, sono due emozioni molto diverse. E’ più difficile suonare da soli, l’attenzione del pubblico è tutta concentrata su di te.

Quali modalità usi prima di un concerto per poterlo poi affron-tare serenamente?

Di solito nei giorni che precedono un concerto mi registro, mat-tina e pomeriggio così da potermi riascoltare. E poi in genere sono pezzi che ho già suonato molte volte, quindi mi basta per-fezionarli.

Come fai ad essere sicura di sapere bene il pezzo?Innanzitutto ripasso le scale tutti i giorni, il che mi serve per eseguire correttamente le scalette cromatiche; poi mi concentro su quale sia la voce emergente, in modo da farmela entrare bene in testa.

Come affronti uno spartito nuovo? E quanto ci metti poi ad impararlo? Se già conosco l’autore e gli altri suoi pezzi comincio subito a suonare, altrimenti penso sia importante capire bene lo stile e le caratteristiche tipiche del compositore prima di volerne interpretare un pezzo. Di solito impiego anche un anno per essere sicura di suonarlo bene.

E quando sei davanti al pubblico, senza spartiti, non hai paura di dimenticarti il pezzo?La memoria per me non è un problema. Però quando l’esecuzione è molto lunga mi estraneo da me stessa e rischio di perdermi e dimenticarmi. Per questo bisognerebbe stare sempre at-tenti e non distrarsi.

Oltre alla musica ti piacciono altri generi?Oltre alla musica classica ho una grande passione per i Queen e i Beatles, nient’altro in par-ticolare.

Beh, grazie per il tempo che ci hai concesso! Vorremmo solo farti un’ultima domanda: hai qualche consiglio per noi neo-musicisti?Certo! Innanzitutto aprite nuove strade e nuove opportunità a voi stessi perché non è facile vivere di pianoforte. Ma, se decidete di intraprendere seriamente questa via, sudiate tanto e soprattutto trovate qualche genere o qualche autore che vi distingua e vi identifichi, e con-centratevi su quello che vi piacerà di più, perché sarà ciò che vi rappresenterà.

Grazie per l’intervista, ma soprattutto per questi ultimi consigli. Auguri per i tuoi pros-simi concerti, speriamo di rivederti presto qui! Arrivederci!Grazie a voi! Arrivederci, alla prossima occasione!