INTERVISTA a Daniele Pecchini -...

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C RMO n. 101 settembre 2006 Comau è un gruppo di respiro interna- zionale, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, con un giro di affari di 1.700 milioni di euro, 13.000 dipen- denti in 38 società presenti in 18 Paesi. Nasce da un processo di sviluppo aziendale avviato da Fiat Group alla fi- ne degli anni 90, in un periodo in cui l’attività dell’azienda era concentrata soprattutto sul mercato italiano ed eu- ropeo. Nel 1999, con l’acquisizione di importanti aziende estere, tra cui la statunitense Pico e le francesi Renault Automation e Sciaky, Comau rafforza la propria presenza sui maggiori mer- cati esteri e presso i principali costrut- tori del settore automotive. Oggi Co- mau è leader nella fornitura di sistemi di automazione industriale e dal 2006 inaugura una nuova fase di sviluppo e di rifocalizzazione del business, carat- terizzata da una politica aziendale più organica e integrata, affidandosi an- che al ruolo strategico della Business Line Robotics. Nessuno meglio del suo Amministratore Delegato e Diretto- re Generale, Daniele Pecchini, può illu- strare questi cambiamenti. Quali sono i cambiamenti più si- gnificativi introdotti nella realtà Comau? Pecchini: Sicuramente il ruolo affida- to alla Business Line Comau Robotics, volto ad aumentare la nostra presenza aziendale nel più ampio e articolato settore della General Industry. Questa scelta ha previsto l’avvio di strategie 51 Comau inizia a raccogliere i frutti di un impegnativo pro- gramma di ripensamento del- le strategie, dei mercati e dei prodotti, che ha nei robot, in- tesi come abilitatori tecnolo- gici fondamentali, il punto fo- cale, nel mercato della Gene- ral Industry il grande poten- ziale di sbocco e nel cambia- mento di mentalità aziendale il passaggio obbligato. A colloquio con Daniele Pec- chini, Amministratore Dele- gato e Direttore Generale di Comau S.p.A. Il robot al centro I NTERVISTA di Sergio Oltolini a Daniele Pecchini Daniele Pecchini, Am- ministratore Delegato e Direttore Generale di Comau S.p.A.

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RMO n. 101 settembre 2006

Comau è un gruppo di respiro interna-zionale, conosciuto e apprezzato intutto il mondo, con un giro di affari di1.700 milioni di euro, 13.000 dipen-denti in 38 società presenti in 18 Paesi.Nasce da un processo di sviluppoaziendale avviato da Fiat Group alla fi-ne degli anni 90, in un periodo in cuil’attività dell’azienda era concentratasoprattutto sul mercato italiano ed eu-ropeo. Nel 1999, con l’acquisizione diimportanti aziende estere, tra cui lastatunitense Pico e le francesi RenaultAutomation e Sciaky, Comau rafforzala propria presenza sui maggiori mer-cati esteri e presso i principali costrut-tori del settore automotive. Oggi Co-mau è leader nella fornitura di sistemidi automazione industriale e dal 2006inaugura una nuova fase di sviluppo edi rifocalizzazione del business, carat-terizzata da una politica aziendale piùorganica e integrata, affidandosi an-che al ruolo strategico della BusinessLine Robotics. Nessuno meglio delsuo Amministratore Delegato e Diretto-re Generale, Daniele Pecchini, può illu-strare questi cambiamenti.

Quali sono i cambiamenti più si-gnificativi introdotti nella realtàComau?

Pecchini: Sicuramente il ruolo affida-to alla Business Line Comau Robotics,volto ad aumentare la nostra presenzaaziendale nel più ampio e articolatosettore della General Industry. Questascelta ha previsto l’avvio di strategie

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Comau inizia a raccogliere ifrutti di un impegnativo pro-gramma di ripensamento del-le strategie, dei mercati e deiprodotti, che ha nei robot, in-tesi come abilitatori tecnolo-gici fondamentali, il punto fo-cale, nel mercato della Gene-ral Industry il grande poten-ziale di sbocco e nel cambia-mento di mentalità aziendaleil passaggio obbligato. A colloquio con Daniele Pec-chini, Amministratore Dele-gato e Direttore Generale diComau S.p.A.

Il robot al centro

INTERVISTAdi Sergio Oltolini

a Daniele Pecchini

Daniele Pecchini, Am-ministratore Delegato eDirettore Generale diComau S.p.A.

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commerciali più dinamiche, servizi diassistenza tempestivi e mirati, unastruttura aziendale più agile, per me-glio capire e anticipare le specificheesigenze del mercato.

Su quali basi strategico-com-merciali poggia la decisione dicambiare?

Pecchini: Su una vera e propria rivo-luzione che pone il robot al centro delnostro business, in qualità di abilitatoretecnologico fondamentale dei nostriimpianti. Oggi la forza complessiva del

nostro gruppo è al servizio del poten-ziamento di questo prodotto, conl’obiettivo di realizzare accordi miratisu uno specifico componente, piutto-sto che su una specifica applicazione.

Cosa ha precluso fino a oggi a Co-mau la possibilità di essere prota-

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INTERVISTA a Daniele Pecchini

Innovazione in vetrinaComau Robotics ha presentato a Bologna, nel corso di Lamiera 2006, al-cune soluzioni robotizzate dedicate ai processi di saldatura a filo, pres-sopiegatura, marcatura laser, applicazioni interpresse e molto altro an-cora. Tra le celle robotizzate esposte spiccavano due celle ‘Plug&Weld’ per lasaldatura ad arco: la prima composta da 2 robot SMART SiX ARC che la-vorano in abbinamento a un posizionatore Comau di ultima generazione.Si tratta del modello SMART PTDV ovvero un posizionatore a doppio tor-nio verticale con capacità di carico fino a 250 kg gestito sia nell’asse prin-cipale che nei satelliti dal Controllo Comau C4G atto a soddisfare le esi-genze di elevata produttività e ridotto tempo-ciclo. La seconda era com-posta da un robot SMART NS ARC su slitta che lavora in abbinamento aun posizionatore PTS500. In entrambe le celle è utilizzato il softwareSMART ARC che permette di programmare fino a 100 diversi cordoni disaldatura per tipologia di pezzo e possiede una libreria di funzioni stan-dard. Questo software offre la possibilità di recupero della traiettoria edeventuale modifica della stessa anche con saldatura in corso, oltre a sva-riate altre funzioni personalizzabili.In fiera, inoltre, era presente un’isola di marcatura laser con l’abbina-mento di 2 robot antropomorfi SMART NS di ultima generazione conuna marcatrice laser Trumpf. La cella presentava il sistema Multiarm Co-mau che si basa sulla tecnologia dell’unità di controllo robot C4G Powere permette con un’unica elettronica di gestire in modo coordinato fino a40 assi.La serie SMART NJ nasce dalla volontà di Comau Robotics di completa-re la gamma con un robot dall’elevata capacità di carico di 370 kg e unraggio di lavoro massimo di 2,7 m. Questi modelli sono particolarmenteadatti a tutte le soluzioni robotizzate flessibili dedicate alla manipolazione

Lo stand di Comau Robotics a Lamiera 2006.

Due robot SMART SiX ARC lavorano in abbinamento a unposizionatore a doppio tornio verticale modello SMARTPTDV con capacità di carico fino a 250 kg.

Cella di marcatura Laser che prevede l’abbinamento di 2robot antropomorfi SMART NS di ultima generazione conuna marcatrice Laser Trumpf.

Il nuovo WiTP, il Terminale di Programmazio-ne Wireless, sviluppato da Comau Robotics.

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gonista nel mercato della GeneralIndustry?

Pecchini: Sostanzialmente il nostroesser parte di un grande gruppo forte-mente focalizzato sul settore automoti-ve. Da qui la decisione maturata tre an-ni fa di attuare al nostro interno ungrande cambiamento culturale, finaliz-

pesante, tipica ad esempio delle applicazioni in fonderia e in ambienti ag-gressivi, della movimentazione di pezzi tra celle in sostituzione di solu-zioni di hard-automation, delle applicazioni di saldatura a punti con pe-santi attrezzature, delle lavorazioni cooperative tra due o più robot dovepossono essere utilizzati come posizionatori. Di notevole interesse an-che la nuova gamma SMART PressBooster che si distingue per l’ecce-zionale raggio d’azione e l’elevata performance in termini di capacità diaccelerazione. I robot Comau dedicati all’automazione delle presse sonostati infatti progettati per le operazioni di carico e scarico sia di particola-ri di ridotte dimensioni che di grandi componenti, in cicli produttivi a ele-vata cadenza. I modelli sono disponibili con versioni per il montaggio supavimento o su mensola, raggio di lavoro massimo di 3.526 mm, coppiaal polso fino a 1.250 Nm e una capacità di carico fino a 100 kg. A garanziadi massima precisione e accuratezza nel controllo del movimento, que-sta famiglia di robot come tutta la nuova gamma offerta da Comau Robo-tics è controllata dall’unità C4G, 50 volte più potente del precedente C3G,e presenta motori da 600 V controllati da azionamenti digitali con trasdut-tore di posizione encoder a 21 bit integrato. Comau Robotics, infine, ha presentato il rivoluzionario terminale di pro-grammazione Wireless WiTP, Wireless Teach Pendant, che rappresentala prima importante applicazione della tecnologia ‘senza fili’ nel settoredella robotica industriale e che permette di superare i limiti imposti dalletradizionali reti cablate. La connessione tra il nuovo WiTP e un controllorobot avviene tramite la procedura di sicurezza ‘Pairing/Unpairing’, bre-vettata da Comau. Grazie a tale procedura è possibile procedere alla pro-grammazione, in modalità sicura, di un unico controllo robot per volta.L’avanzata tecnologia del nuovo WiTP permette anche, durante la fase diprogrammazione, di inviare e ricevere dati da altre sorgenti Wi-Fi attra-verso il sistema di connessione principale e secondario brevettato daComau.

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zato a fornire una maggiore attenzionealle esigenze del cliente, che si tradu-ce quantitativamente nell’essere piùflessibili e più pronti a sviluppare le giu-ste soluzioni. Questo cambiamento ha portato da unlato a un’importante scelta organizzati-va, con l’unione delle ‘storiche’ Busi-ness Lines Robotics e Service, in gra-do di supportarsi a vicenda per rispon-dere in modo più attento ed efficientealle esigenze dei clienti, dall’altro a unrinnovamento completo della gammadei prodotti. Oggi possiamo conside-rarci per servizio offerto, completezzadi gamma e innovazioni di prodotti tra imigliori del mercato.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?Pecchini: Innanzitutto consolidare lanostra leadership sul mercato italiano.Attualmente la nostra quota di mercatoè pari al 40%, distribuita equamentetra il settore automotive e quello dellaGeneral Industry. Uno dei nostri obiet-tivi per i prossimi tre anni è quello di ar-rivare a detenere il 60% del mercato,grazie a una crescita prevalentementeconcentrata nell’ambito della GeneralIndustry. Parallelamente, la nostra pre-senza continua a consolidarsi su mer-cati dove siamo storicamente presenti,come Francia, Germania, Spagna,Nord e Sud America, e soprattutto sumercati emergenti, quali India, Cina,Russia, Corea, da dove stimiamo chenel prossimo futuro arriverà una fortedomanda di automazione.

E per quanto riguarda i settori disbocco?

Pecchini: Le nostre origini e il nostro

know-how sono da individuare nel set-tore automotive, ma il nostro obiettivo èora presidiare con successo anche isettori limitrofi, affini alla General Indu-stry e in particolare lamiera, saldatura,taglio e fonderia, con soluzioni robotiz-zate integrate, sempre più veloci esemplici da installare, affidabili e facilida gestire, per garantire elevate pre-stazioni e produttività in ogni condizio-ne, a un prezzo sempre competitivo.Parallelamente cercheremo di miglio-rare la nostra presenza anche in altrisettori, come quelli del legno, dellaplastica, l’alimentare e il tessile.

Dove pensate di acquisire la spe-cializzazione che caratterizzaognuno di questi settori?

Pecchini: Da una forte e proficuacollaborazione con gli integratori, a cuiin nessun caso vogliamo sostituirci. Ilnostro impegno, infatti, è quello di svi-luppare accordi mirati con gli integra-tori, cercando di dare avvio a unoscambio reciproco, positivo, unendole loro competenze specifiche al no-stro prodotto, per ottenere una miglioreintegrazione dei sistemi automatizzati.

Come si può essere competitivi oggi?

Pecchini: Riuscendo a dare il pro-dotto giusto al prezzo che il mercato èdisposto a pagare, fornendo però, ri-spetto alla concorrenza, un differen-ziale competitivo in grado di soddisfa-re pienamente il cliente. Per fare que-sto, presupposto indispensabile è riu-scire a capire prima di tutto e di tutti levariegate esigenze del cliente, tantonella settore della General Industry

che in quello dell’auto. Bisogna sem-pre tenere conto che un impianto forni-to in India è completamente diverso dauno installato in Cina o in Germania.

Su quali aspetti si confronterannonel prossimo futuro i protagonistidel mondo della robotica?

Pecchini: Prima di tutto sulla facilitàdi impiego degli impianti. La semplifi-cazione del rapporto tra operatore emacchina costituirà quindi un punto diconfronto importante per la nostraazienda, sia nel settore automotive chenella General Industry. In secondo luo-go sull’affidabilità degli impianti e quin-di sul servizio alla clientela. Altra sfidaimportante per Comau è infine quelladi progettare e di realizzare importantisoluzioni per la riduzione del consumoenergetico degli impianti produttivi.

Quali sono i valori che dominanonella cultura di un’azienda leadercome Comau?

Pecchini: Prima di tutto l’umiltà, evi-tando che il far parte di un grandegruppo industriale, fortemente focaliz-zato sul prodotto high tech, possa por-tare a una minore attenzione verso lereali richieste del mercato. Altro valore importante è il rigore, chesi misura nel rispetto dei tempi, nell’af-fidabilità dei prodotti e nell’ottimizza-zione del servizio. Infine un forte spiritodi squadra, ovvero la capacità di rag-gruppare tutte le potenzialità e le espe-rienze professionali provenienti daaziende di origini, culture e Paesi di-versi.

Per concludere, quali sono i risul-tati economici e le previsioni di Co-mau per il 2006?

Pecchini: Per quanto riguarda il set-tore della robotica in Italia l’anno è ini-ziato molto bene: nei primi quattro me-si abbiamo registrato una crescita delfatturato del 30% rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente. La do-manda di impianti robotizzati è in conti-nua crescita, soprattutto nei mercati invia di sviluppo, come Estremo Oriente,India, Cina, Corea. Ci aspettiamo dun-que che l’andamento della secondaparte dell’anno confermi ampiamentequesto risultato positivo.

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