Interventi sullo stile di vita nel paziente diabetico allesordio, nel diabetico complicato e nel...

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Interventi sullo stile Interventi sullo stile di vita nel paziente di vita nel paziente diabetico all’esordio, diabetico all’esordio, nel diabetico complicato nel diabetico complicato e nel diabetico con e nel diabetico con rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare elevato elevato

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Interventi sullo stile di vita Interventi sullo stile di vita nel paziente diabetico nel paziente diabetico all’esordio, nel diabetico all’esordio, nel diabetico complicato e nel diabetico complicato e nel diabetico con rischio cardiovascolare con rischio cardiovascolare elevatoelevato

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CLASSIFICAZIONE DEL DIABETECLASSIFICAZIONE DEL DIABETE

– Diabete Tipo 1Diabete Tipo 1

ImmunomediatoImmunomediato

IdiopaticoIdiopatico

• Diabete Tipo 2Diabete Tipo 2

• Altri tipi di diabeteAltri tipi di diabete

• Diabete gestazionaleDiabete gestazionale

________________________________________________________

Categorie di intolleranza ai Categorie di intolleranza ai carboidraticarboidrati

• Ridotta tolleranza al glucosio Ridotta tolleranza al glucosio (IGT)(IGT)

• Alterata glicemia a digiuno (IFG)Alterata glicemia a digiuno (IFG)

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Obesità e diabete tipo 2Obesità e diabete tipo 2

• Sono due condizioni Sono due condizioni strettamente associate.strettamente associate.

• L’obesità è caratterizzata da L’obesità è caratterizzata da una disposizione del grasso una disposizione del grasso nella parte centrale del nella parte centrale del corpo con un elevato corpo con un elevato rapporto vita/fianchi ed è rapporto vita/fianchi ed è associata a:associata a:

stile di vita occidentale, stile di vita occidentale, dieta ricca di grassi e dieta ricca di grassi e carente di carboidrati e fibre carente di carboidrati e fibre e scarso esercizio fisicoe scarso esercizio fisico

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LA CIRCONFERENZA ALLA VITA E’ UN INDICE DI LA CIRCONFERENZA ALLA VITA E’ UN INDICE DI GRASSO VISCERALEGRASSO VISCERALE

• DONNEDONNE

> 88 cm. = RISCHIO> 88 cm. = RISCHIO

• UOMINIUOMINI

> > 102 cm. = RISCHIO102 cm. = RISCHIO

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SINDROME METABOLICASINDROME METABOLICA

Associazione del Associazione del DIABETE TIPO DIABETE TIPO 22 con: con:

• IpertensioneIpertensione• Insulino-resistenzaInsulino-resistenza• Aumento dei trigliceridiAumento dei trigliceridi• Diminuzione del colesterolo HDLDiminuzione del colesterolo HDL• Obesità androideObesità androide• IperinsulinemiaIperinsulinemia

Questa sindrome è associata ad un Questa sindrome è associata ad un aumento del rischio di malattie aumento del rischio di malattie coronariche (angina pectoris, coronariche (angina pectoris, infarto ecc.)infarto ecc.)

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Complicanze cronicheComplicanze croniche

RetinopatiaRetinopatia

MicrovascolariMicrovascolari NefropatiaNefropatia

NeuropatiaNeuropatia

CoronaropatiaCoronaropatia

MacrovascolariMacrovascolari Cerebrovasculopatie Cerebrovasculopatie

Vasculopatie periferiche Vasculopatie periferiche

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COMPLICANZE COMPLICANZE MACROVASCOLARIMACROVASCOLARI

Colpiscono le grosse arterie Colpiscono le grosse arterie dell’organismodell’organismo

I più importanti organi coinvolti I più importanti organi coinvolti sono:sono:

-cuore-cuore

-rene-rene

-cervello-cervello

-arti inferiori-arti inferiori

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Diabete e occhio: Diabete e occhio: retinopatiaretinopatia

• Comprende i danni causati dal diabete Comprende i danni causati dal diabete ai piccoli vasi della retinaai piccoli vasi della retina

• E’ una complicanza graveE’ una complicanza grave

--causa di grave invaliditàcausa di grave invalidità

-è la causa più frequente di cecità nei -è la causa più frequente di cecità nei

paesi occidentali paesi occidentali

-può essere prevenuta-può essere prevenuta

• E’ curabile se diagnosticata E’ curabile se diagnosticata precocementeprecocemente

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Diabete e rene: Diabete e rene: nefropatia nefropatia diabeticadiabetica

• La nefropatia è caratterizzata da:La nefropatia è caratterizzata da:

--perdita di proteine con le urineperdita di proteine con le urine

-progressiva diminuzione della funzione -progressiva diminuzione della funzione dei renidei reni

-aumento della pressione arteriosa-aumento della pressione arteriosa

• E’ una della maggiori cause di E’ una della maggiori cause di ricorso alla ricorso alla dialisidialisi

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Nefropatia : Nefropatia : terapiaterapia

• Miglior controllo possibile Miglior controllo possibile della pressione arteriosa * della pressione arteriosa * (obiettivo < 130/80 mmHg)(obiettivo < 130/80 mmHg)

• Miglior controllo possibile Miglior controllo possibile della glicemia *della glicemia *

• Riduzione delle proteine Riduzione delle proteine nella dietanella dieta

• DialisiDialisi• Trapianto renaleTrapianto renale

* molto importante per la prevenzione

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Diabete e sistema nervoso: Diabete e sistema nervoso: neuropatianeuropatia

Colpisce le Colpisce le fibre nervosefibre nervose dell’organismo, dell’organismo, determinando un malfunzionamento nella determinando un malfunzionamento nella trasmissiome degli impulsi (informazioni) tra trasmissiome degli impulsi (informazioni) tra il cervello e gli altri organi.il cervello e gli altri organi.

Sono colpite le fibre nervose:Sono colpite le fibre nervose:1.1.SensitiveSensitive (tatto, calore, dolore, posizione (tatto, calore, dolore, posizione

del corpo ecc.)del corpo ecc.)2.2.Motorie Motorie (responsabili di camminare, (responsabili di camminare,

parlare, sorridere, stringere la mano ecc.)parlare, sorridere, stringere la mano ecc.)3.3.Autonome Autonome (funzionano senza il controllo (funzionano senza il controllo

della volontà: battito del cuore, movimento della volontà: battito del cuore, movimento intestino, svuotamento della vescica, intestino, svuotamento della vescica, erezione ecc.)erezione ecc.)

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Il piede diabeticoIl piede diabetico: cos’è: cos’è

L’insieme di complicanze, che L’insieme di complicanze, che colpiscono il piede, rappresentate colpiscono il piede, rappresentate da:da:

• Riduzione di calibro delle arterie (scarsa ossigenazione ai tessuti)• Neuropatia periferica (ridotta percezione di caldo, freddo, dolore ecc.)• Mancanza del “segnale” dolore (non si avverte una scarpa stretta, uno sfregamento ecc.)

• che per il disturbo circolatorio che per il disturbo circolatorio MaggioreMaggiore facilità alle infezioni facilità alle infezioni (sia per il diabete(sia per il diabete ) )

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Principali cause di Principali cause di lesionilesioni

• Alterazioni della sensibilitàAlterazioni della sensibilità

• Alterazioni della circolazioneAlterazioni della circolazione

• Calzature difettoseCalzature difettose

• Traumi ripetutiTraumi ripetuti

• Problemi di deambulazione Problemi di deambulazione per patologie ortopedicheper patologie ortopediche

• Edemi cronici agli arti Edemi cronici agli arti inferioriinferiori

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MalformazioniMalformazioni

• Dita a griffe o a Dita a griffe o a martello (per uso martello (per uso di scarpe piccole di scarpe piccole o a punta e tacchi o a punta e tacchi alti)alti)

• Alluce valgo, che Alluce valgo, che spinge spinge lateralmente le lateralmente le altre ditaaltre dita

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……è meglio prevenire le lesioni, è meglio prevenire le lesioni, consigliandoconsigliando::

11Di osservare spesso i piedi per Di osservare spesso i piedi per

rilevare subito cambiamenti rilevare subito cambiamenti di colore o ferite sospettedi colore o ferite sospette

2Di lavarli ogni giorno in acqua tiepida e asciugarli bene soprattutto fra le dita

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33Di mantenere la pelle morbida Di mantenere la pelle morbida

e liscia con crema idratantee liscia con crema idratante

44Di evitare l’uso di forbici, Di evitare l’uso di forbici,

preferendo una limetta per preferendo una limetta per le unghiele unghie

55Di non usare fonti di calore Di non usare fonti di calore

dirette sui piedidirette sui piedi

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66Di non camminare mai scalzoDi non camminare mai scalzo

77Di usare sempre scarpe comode, a Di usare sempre scarpe comode, a pianta larga e in pellepianta larga e in pelle

8

Di usare calze di lana o di cotone con poche cuciture

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99Di evitare medicazioni con Di evitare medicazioni con

sostanze colorate o sostanze colorate o irritantiirritanti

10Di usare solo la pietra

pomice per duroni e calli

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L’analisi dei dati epidemiologici ha L’analisi dei dati epidemiologici ha messo in evidenza come il messo in evidenza come il

problema delle complicanze problema delle complicanze cardiovascolari della malattia cardiovascolari della malattia

diabetica abbia una importanza diabetica abbia una importanza enorme nella gestione clinica ed enorme nella gestione clinica ed

economica del paziente economica del paziente diabeticodiabetico..

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FATTORI DI RISCHIO LA CUI FATTORI DI RISCHIO LA CUI VALUTAZIONE E’ FORTEMENTE VALUTAZIONE E’ FORTEMENTE RACCOMANDATARACCOMANDATA

• EtàEtà

• Sesso (Sesso (prima della menopausaprima della menopausa))

• Attività fisica (Attività fisica (sia al lavoro che extra sia al lavoro che extra ))

• Fumo ( Fumo ( eventuale esposizione passiva eventuale esposizione passiva ))

• Peso corporeo e distribuzione del grassoPeso corporeo e distribuzione del grasso

BMI > 25 Kg/m2 sovrappesoBMI > 25 Kg/m2 sovrappeso

> 30 Kg/m2 obesità> 30 Kg/m2 obesità

Adiposità AddominaleAdiposità Addominale

> 102 cm. per uomo (> 94 cm. > 102 cm. per uomo (> 94 cm. borderline)borderline)

> 88 cm. per donna (> 80 cm. > 88 cm. per donna (> 80 cm. borderlineborderline))

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FATTORI DI RISCHIO LA CUI VALUTAZIONE E’ FATTORI DI RISCHIO LA CUI VALUTAZIONE E’ FORTEMENTE RACCOMANDATAFORTEMENTE RACCOMANDATA

• Diabete (Diabete (durata della malattia e controllo durata della malattia e controllo glicemico)glicemico)

• MicroalbuminuriaMicroalbuminuria• Pressione arteriosaPressione arteriosa• Lipidi plasmaticiLipidi plasmatici colesterolo totalecolesterolo totale trigliceriditrigliceridi colesterolo HDLcolesterolo HDL colesterolo LDL (calcolato sec. Friedwald per colesterolo LDL (calcolato sec. Friedwald per valori di trigliceridi < 400 mg/dl)valori di trigliceridi < 400 mg/dl)

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Concetto di rischioConcetto di rischio

Concetto di rischio cardiovascolare e’ il Concetto di rischio cardiovascolare e’ il nucleo fondamentale della Prevenzione nucleo fondamentale della Prevenzione Primaria.Primaria.

L’atteggiamento attuale mira a bilanciare L’atteggiamento attuale mira a bilanciare EfficaciaEfficacia, , SicurezzaSicurezza, , CostiCosti dell’azione di dell’azione di Prevenzione adattando l’aggressivita’ Prevenzione adattando l’aggressivita’ della stretegia terapeutica al grado del della stretegia terapeutica al grado del rischio globale o assolutorischio globale o assoluto..

Definizione e quantificazione del Rischio e’ Definizione e quantificazione del Rischio e’ quindi primo step fondamentalequindi primo step fondamentale

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DIABETICI A RISCHIO CARDIOVASCOLARE DIABETICI A RISCHIO CARDIOVASCOLARE ELEVATOELEVATO(probabilità >20% di sviluppare un evento in dieci (probabilità >20% di sviluppare un evento in dieci anni)anni)

A)A) IN PREVENZIONE PRIMARIAIN PREVENZIONE PRIMARIA

- età >55 a. + 1 fattore di rischio- età >55 a. + 1 fattore di rischio

- età 45-54 a. + 2 fattori di rischio- età 45-54 a. + 2 fattori di rischio

- età 35-44 a. + 3 fattori di rischio- età 35-44 a. + 3 fattori di rischio

B)B) IN PREVENZIONE SECONDARIAIN PREVENZIONE SECONDARIA

Tutti i pazientiTutti i pazienti

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FATTORI PREDISPONENTIFATTORI PREDISPONENTI

La correlazione con la malattia e’ complessa, La correlazione con la malattia e’ complessa, possono facilitare o potenziare f.r. causali possono facilitare o potenziare f.r. causali o condizionali; o possono agire attraverso o condizionali; o possono agire attraverso f.r. causali ignoti:f.r. causali ignoti:

-Familiarita’-Familiarita’-Obesita’-Obesita’-Inattivita’ fisica-Inattivita’ fisica-Insulino resistenza-Insulino resistenza-Sesso maschile-Sesso maschile

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I seguenti punti riassumono le I seguenti punti riassumono le attuali evidenze sull’ argomento:attuali evidenze sull’ argomento:

• Analizzando le cause di morte si Analizzando le cause di morte si rileva che dal rileva che dal 7070 all’ all’ 80%80% dei dei pazienti diabetici decede per pazienti diabetici decede per eventi cardio oeventi cardio o cerebrovascolari.cerebrovascolari.

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•Dai registri delle unità coronariche emerge come la storia naturale della cardiopatia cardiopatia ischemica nel diabeticoischemica nel diabetico abbia una prognosi ben peggiore del non diabetico, soprattutto nelle donne, e soprattutto per quanto riguarda la mortalità dopo l’infarto e l’evoluzione verso l’insufficienza ventricolare sinistra.

•La coesistenza di fattori di rischio coronarico multiplo aumenta in modo esponenziale il rischio cumulativo di eventi cardiovascolari. La presenza di diabete amplifica ulteriormente tale fenomeno.

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DIABETE MELLITO E CORONAROPATIEDIABETE MELLITO E CORONAROPATIE

. pazienti diabetici hanno:

•Malattia coronarica arterosclerotica più diffusa spesso a carico delle porzioni coronariche distali.

•Un più frequente interessamento multivasale e del tronco comune.

•Presentano più frequentemente occlusioni croniche e scarsa circolazione collaterale.

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DIABETE MELLITO E CORONAROPATIEDIABETE MELLITO E CORONAROPATIE

La malattia coronarica nel paziente diabetico La malattia coronarica nel paziente diabetico è la causa principale di morbilità e è la causa principale di morbilità e mortalità.mortalità.

• L’ incidenza di primo infarto miocardico o di L’ incidenza di primo infarto miocardico o di morte è del morte è del 20% nei pazienti diabetici20% nei pazienti diabetici, , rispetto al 3,5% dei non diabetici.rispetto al 3,5% dei non diabetici.

• Inoltre la presenza di un pregresso infarto in Inoltre la presenza di un pregresso infarto in anamnesi aumenta l’ incidenza di recidiva anamnesi aumenta l’ incidenza di recidiva infartuale o morte in un modo più infartuale o morte in un modo più importante nei pazienti diabetici rispetto ai importante nei pazienti diabetici rispetto ai non diabetici (45% vs 18.8%).non diabetici (45% vs 18.8%).

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In pratica i pazienti diabetici In pratica i pazienti diabetici senza storia di infarto senza storia di infarto miocardico pregresso hanno miocardico pregresso hanno lo stesso rischio di andare lo stesso rischio di andare incontro a morte o infarto incontro a morte o infarto miocardico dei pazienti non miocardico dei pazienti non diabetici con storia di infartodiabetici con storia di infarto..

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TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARERISCHIO CARDIOVASCOLARE

E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate ed è identica sia in prevenzione primaria che ed è identica sia in prevenzione primaria che secondaria.secondaria.

ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE STILE DI VITASTILE DI VITA ATTIVITA’ FISICA ATTIVITA’ FISICA ABITUDINE AL FUMOABITUDINE AL FUMO

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OBIETTIVI DEL PROGRAMMA OBIETTIVI DEL PROGRAMMA ALIMENTAREALIMENTARE

Migliorare il Migliorare il controllo glicemicocontrollo glicemico

Migliorare il quadro Migliorare il quadro lipidicolipidico

Ridurre il rischio Ridurre il rischio cardiovascolarecardiovascolare

Permettere una Permettere una buona qualità di buona qualità di vitavita

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Azione dinamico-specifica degli alimentiAzione dinamico-specifica degli alimentiQuantità di energia necessaria per la trasformazione Quantità di energia necessaria per la trasformazione

degli alimenti in caloriedegli alimenti in calorie

Principi nutritivi Principi nutritivi calorigenicalorigeni

Principi nutritivi non Principi nutritivi non calorigenicalorigeni

1. Carboidrati (4Kcal/gr)

2. Proteine (4Kcal/gr)

3. Grassi (9Kcal/gr)

1. Acqua

2. Sali minerali

3. Vitamine

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Principi del trattamento Principi del trattamento dieteticodietetico

• Riduzione dei grassi saturi (< 10% delle calorie totali)Riduzione dei grassi saturi (< 10% delle calorie totali)

• Riduzione del colesterolo (< 300 mg al giorno)Riduzione del colesterolo (< 300 mg al giorno)

• Aumento degli alimenti ricchi in fibre idrosolubili Aumento degli alimenti ricchi in fibre idrosolubili (legumi, ortaggi, frutta)(legumi, ortaggi, frutta)

• In presenza di In presenza di ipertrigliceridemiaipertrigliceridemia::

- abolizione del consumo di alcol- abolizione del consumo di alcol

- riduzione della quota glicidica a 40-45%- riduzione della quota glicidica a 40-45%

delle calorie totali delle calorie totali

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COMPOSIZIONE DELLA DIETA DEL DIABETICOCOMPOSIZIONE DELLA DIETA DEL DIABETICO

• Carboidrati 50-60% Carboidrati 50-60% (prev. complessi)(prev. complessi)• Grassi < 30 % Grassi < 30 % (prev. vegetali)(prev. vegetali)• Proteine 15-20%Proteine 15-20%• Colesterolo Colesterolo

<300<300(mg/die)(mg/die)• Fibre ca.30 Fibre ca.30

(g/die)(g/die)• Calorie 20-Calorie 20-

40/Kg 40/Kg p.i. p.i.

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CARBOIDRATICARBOIDRATI

La quantità di carboidrati può variare La quantità di carboidrati può variare in base alle abitudini locali ed in base alle abitudini locali ed individuali tra il 45-60% E.T. individuali tra il 45-60% E.T.

L’aumento della quota di carboidrati L’aumento della quota di carboidrati va praticato aumentando il consumo va praticato aumentando il consumo di cibi ricchi in fibre idrosolubili e/o di cibi ricchi in fibre idrosolubili e/o con basso indice glicemicocon basso indice glicemico

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CARBOIDRATICARBOIDRATI

E’ consentito un piccolo consumo di E’ consentito un piccolo consumo di saccarosio, meno del 10% saccarosio, meno del 10% dell’energia totale, preferibilmente dell’energia totale, preferibilmente in sostituzione di cibi ad alto indice in sostituzione di cibi ad alto indice glicemico e consumato all’interno glicemico e consumato all’interno del pastodel pasto

Sono sconsigliate le bibite Sono sconsigliate le bibite contenenti saccarosio o glucosiocontenenti saccarosio o glucosio

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I GRASSII GRASSI• Sono Sono principi nutritivi principi nutritivi

essenziali per la vita essenziali per la vita che che diventano nocivi quando diventano nocivi quando ingeriti in eccessoingeriti in eccesso

• Trasportano le vitamine Trasportano le vitamine liposolubili (A,D,E,K)liposolubili (A,D,E,K)

• Partecipano ai meccanismi di Partecipano ai meccanismi di difesa dell’organismodifesa dell’organismo

• Mantengono la corretta Mantengono la corretta temperatura corporeatemperatura corporea

• Sono utili per la produzione e Sono utili per la produzione e il deposito di ormoniil deposito di ormoni

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I GRASSII GRASSI

Grassi saturi ed insaturi con Grassi saturi ed insaturi con conformazione trans meno del conformazione trans meno del 10% energia totale (E.T.) 10% energia totale (E.T.) giornaliera.giornaliera.

Se LDL-colesterolo è elevato, Se LDL-colesterolo è elevato, meno del 8%meno del 8%

Poliinsaturi meno del 10% E.T.Poliinsaturi meno del 10% E.T. Monoinsaturi in rapporto inverso Monoinsaturi in rapporto inverso

ai carboidrati tra il 10-20% E.T.ai carboidrati tra il 10-20% E.T. Colesterolo meno di 300 mg die, Colesterolo meno di 300 mg die,

meno di 200 mg in caso di meno di 200 mg in caso di aumento delle LDLaumento delle LDL

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I GRASSII GRASSI

Va incoraggiato il consumo di acidi Va incoraggiato il consumo di acidi grassi poliinsaturi della serie omega 3 grassi poliinsaturi della serie omega 3 contenuti principalmente nel pesce contenuti principalmente nel pesce (da consumare almeno 2-3 volte la (da consumare almeno 2-3 volte la settimana) settimana)

Supplementi con farmaci a base di Supplementi con farmaci a base di olio di pesce sono consigliati solo in olio di pesce sono consigliati solo in presenza di particolari patologie presenza di particolari patologie (ipertrigliceridemia, esiti di infarto del (ipertrigliceridemia, esiti di infarto del miocardio)miocardio)

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CIBI A CONTENUTO DI GRASSI CIBI A CONTENUTO DI GRASSI PARTICOLARMENTE ELEVATOPARTICOLARMENTE ELEVATO

• Insaccati: Insaccati: prosciutto, mortadella, prosciutto, mortadella, salami, wurstelsalami, wurstel

• Formaggi a elevato contenuto Formaggi a elevato contenuto di grassi: di grassi: brie, mozzarella, gorgonzola, brie, mozzarella, gorgonzola, svizzerosvizzero

• Carne macinataCarne macinata

• Anatra Anatra

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LE PROTEINELE PROTEINE

SonoSono i mattonii mattoni che formano la struttura che formano la struttura del corpo umanodel corpo umano

Sono presenti prevalentemente nella Sono presenti prevalentemente nella carne, nel pesce, nella uova, nei carne, nel pesce, nella uova, nei latticini, ma anche nei legumi e nei latticini, ma anche nei legumi e nei cerealicereali

Sono indispensabili per la produzione di Sono indispensabili per la produzione di ormoni e di enzimi e per la formazione ormoni e di enzimi e per la formazione dei muscoli.dei muscoli.

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LE PROTEINELE PROTEINE

Apporto proteico tra il 10-20% E.T. Apporto proteico tra il 10-20% E.T. giornaliera (0.8-1.2 g/kg peso giornaliera (0.8-1.2 g/kg peso ideale/die) preferendo proteine di ideale/die) preferendo proteine di origine vegetaleorigine vegetale

In caso di microalbuminuria o nefropatia In caso di microalbuminuria o nefropatia diabetica conclamata non superare il diabetica conclamata non superare il 10% dell’E.T. (0.7-0.9 g/kg/die), a cui 10% dell’E.T. (0.7-0.9 g/kg/die), a cui aggiungere le perdite urinarieaggiungere le perdite urinarie

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SODIOSODIO

• Ridurre l’apporto giornaliero di sale a Ridurre l’apporto giornaliero di sale a meno di 6 g ed in caso di meno di 6 g ed in caso di ipertensione arteriosa a meno di 3 g ipertensione arteriosa a meno di 3 g al dì al dì

• Consigliabile l’uso dei Sali di potassioConsigliabile l’uso dei Sali di potassio

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ALCOOLALCOOL

Per chi sceglie di consumare alcool Per chi sceglie di consumare alcool si consiglia di non superare i 15-si consiglia di non superare i 15-20 g al dì per le donne e 30-35 g 20 g al dì per le donne e 30-35 g per gli uomini, preferibilmente per gli uomini, preferibilmente come vino, e da consumare come vino, e da consumare all’interno di un pastoall’interno di un pasto

ATTENZIONE: gli abusi alcolici possono causare ipoglicemia a causa di una riduzione della produzione di glucosio da parte del fegato

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VITAMINE E ANTIOSSIDANTIVITAMINE E ANTIOSSIDANTI

Si consiglia di aumentare l’apporto di Si consiglia di aumentare l’apporto di vitamine e sostanze antiossidanti vitamine e sostanze antiossidanti consumando alimenti ricchi di questi consumando alimenti ricchi di questi composti (frutta, verdura, olio d’oliva)composti (frutta, verdura, olio d’oliva)

Non sono consigliati supplementi Non sono consigliati supplementi farmacologicifarmacologici

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DDOLCIFICANTI E “ALIMENTI PER OLCIFICANTI E “ALIMENTI PER DIABETICI”DIABETICI”

Tra i dolcificanti vanno preferiti i Tra i dolcificanti vanno preferiti i dolcificanti sintetici dolcificanti sintetici (saccarina,aspartame, acesulfame, (saccarina,aspartame, acesulfame, ciclamato)ciclamato)

Sono sconsigliati gli “Alimenti per Sono sconsigliati gli “Alimenti per Diabetici”Diabetici”

Saltuariamente è possibile consumare Saltuariamente è possibile consumare bevande analcoliche contenenti bevande analcoliche contenenti dolcificanti acaloricidolcificanti acalorici

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REGOLE GENERALI PER UN’ALIMENTAZIONE CORRETTAREGOLE GENERALI PER UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA

• Mangiare molti vegetali e cereali integraliMangiare molti vegetali e cereali integrali

• Non saltare il pasto, ma fare pasti piccoli e frequenti (4 o 5)Non saltare il pasto, ma fare pasti piccoli e frequenti (4 o 5)

• Non mangiare di corsa, ma masticare lentamente. E’, in questo Non mangiare di corsa, ma masticare lentamente. E’, in questo modo, possibile mangiare meno e sentirsi più soddisfattimodo, possibile mangiare meno e sentirsi più soddisfatti

• Evitare di abusare di alcol (è ad alto contenuto calorico, ma Evitare di abusare di alcol (è ad alto contenuto calorico, ma privo di valore nutriente e stimola l’accumulo di grassi)privo di valore nutriente e stimola l’accumulo di grassi)

• Bere molta acqua durante il giorno (un bicchiere prima del Bere molta acqua durante il giorno (un bicchiere prima del pasto fa sentire sazi più velocemente)pasto fa sentire sazi più velocemente)

• Rispettare le quantità (usando la bilancia!!)Rispettare le quantità (usando la bilancia!!)

• Non esistono leggi che impongono di finire tutto quello che si ha Non esistono leggi che impongono di finire tutto quello che si ha nel piattonel piatto

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TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARERISCHIO CARDIOVASCOLARE

E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate ed è E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate ed è identica sia in prevenzione primaria che secondariaidentica sia in prevenzione primaria che secondaria..

ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE

STILE DI VITASTILE DI VITA ATTIVITA’ FISICAATTIVITA’ FISICA

ABITUDINE AL FUMOABITUDINE AL FUMO

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Attività fisica: beneficiAttività fisica: benefici

• Fa perdere pesoFa perdere peso

• Migliora la funzionalità cardiovascolareMigliora la funzionalità cardiovascolare

• Migliora la forma e la capacità di Migliora la forma e la capacità di svolgere attività fisicasvolgere attività fisica

• Migliora la sensazione di benessere e Migliora la sensazione di benessere e la qualità di vitala qualità di vita

• Aumenta la sensibilità all’insulinaAumenta la sensibilità all’insulina

• Migliora il profilo lipidicoMigliora il profilo lipidico

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quindi…quindi…FACILITA IL CONTROLLO FACILITA IL CONTROLLO

METABOLICO METABOLICO INTERVENENDO INTERVENENDO POSITIVAMENTE SU:POSITIVAMENTE SU:

• Controllo della glicemiaControllo della glicemia

• Controllo della colesterolemia Controllo della colesterolemia e trigliceridemiae trigliceridemia

• Incremento del colesterolo Incremento del colesterolo HDLHDL

• Controllo della pressione Controllo della pressione arteriosaarteriosa

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FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PRATICA FATTORI CHE CONDIZIONANO LA PRATICA DELL’ATTIVITA’ FISICADELL’ATTIVITA’ FISICA

• ConsapevolezzaConsapevolezza dei benefici derivanti dei benefici derivanti dall’attività fisicadall’attività fisica

• AutostimaAutostima (confidenza nella propria capacità (confidenza nella propria capacità di praticare l’attività fisica)di praticare l’attività fisica)

• PiacerePiacere derivante dalla pratica dell’attività derivante dalla pratica dell’attività fisicafisica

• Supporto Supporto da parte di familiari, conoscenti e da parte di familiari, conoscenti e coetaneicoetanei

• AssenzaAssenza di impedimenti maggiori alla pratica di impedimenti maggiori alla pratica dell’attività fisicadell’attività fisica

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……quando è possibile?quando è possibile?

Previa valutazione da parte del Previa valutazione da parte del diabetologo e giudizio in diabetologo e giudizio in merito amerito a::

• Controllo glicemico*Controllo glicemico*

• Complicanze: Complicanze: ipertensione, ipertensione, coronaropatie, retinopatia, coronaropatie, retinopatia, nefropatia e ipoglicemia nefropatia e ipoglicemia “asintomatica”“asintomatica”

• Interazione tra farmaciInterazione tra farmaci

• Età > 45 a. Età > 45 a. (prudenza:ECG)(prudenza:ECG)*Solo i diabetici ben controllati possono svolgere attività fisica

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Consigli generali per il diabetico che Consigli generali per il diabetico che pratica attività fisicapratica attività fisica

• Intensificare l’autocontrollo prima e dopo Intensificare l’autocontrollo prima e dopo l’attività l’attività

• Collaborare con il diabetologo per adattare la Collaborare con il diabetologo per adattare la terapia (insulina o ipoglicemizzanti orali) al terapia (insulina o ipoglicemizzanti orali) al fine di prevenire le ipoglicemiefine di prevenire le ipoglicemie

• Iniziare con prudenza, possibilmente in Iniziare con prudenza, possibilmente in compagnia, e aumentare con cautela compagnia, e aumentare con cautela l’intensità e la durata dello sforzol’intensità e la durata dello sforzo

ATTENZIONE: un’attività fisica intensa e/o prolungata può determinare ipoglicemia sia in corso di esercizio che a distanza da esso

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Attività fisica: come?Attività fisica: come?

• Mirata alle capacità e agli interessi individualiMirata alle capacità e agli interessi individuali

• Tipo aerobico, evitare gli esercizi isometrici, “di resistenza” Tipo aerobico, evitare gli esercizi isometrici, “di resistenza”

• Durata: 20-45 minuti/sessioneDurata: 20-45 minuti/sessione

• Riscaldamento: 5-10 minuti di esercizi leggeri prima Riscaldamento: 5-10 minuti di esercizi leggeri prima dell’esercizio vero e propriodell’esercizio vero e proprio

• Frequenza: 3-5 volte a settimanaFrequenza: 3-5 volte a settimana

• Luogo: confortevole, climaticamente adatto, con tasso di umidità Luogo: confortevole, climaticamente adatto, con tasso di umidità controllatocontrollato

• Atmosfera psicologica: serena, possibilmente con il Atmosfera psicologica: serena, possibilmente con il coinvolgimento della famiglia per aumentare la compliancecoinvolgimento della famiglia per aumentare la compliance

L’esercizio fisico intenso e prolungato richiede: modificazioni del dosaggio della terapia ipoglicemizzante e monitoraggio più frequente della glicemia Esso aumenta la rapidità di assorbimento dell’insulina (iniezione di insulina in area addominale)

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Attività sportive in corso di Attività sportive in corso di diabetediabete

PROIBITEPROIBITE• Di combattimentoDi combattimento: :

lotta, pugilato, Judo, lotta, pugilato, Judo, Karatè, football Karatè, football americanoamericano

• SolitarieSolitarie: : alpinismo, alpinismo, trekking, paracadutismo, trekking, paracadutismo, immersioni subacquee, immersioni subacquee, sci alpino, volo a vela o a sci alpino, volo a vela o a motore, sollevamentomotore, sollevamento pesipesi

• PericolosePericolose: : automobilismo, automobilismo, motociclismo, motociclismo, motonauticamotonautica

CONSENTITEAtletica, ginnastica

Baseball, calcioCanottaggio

CiclismoPalla: canestro, nuoto, volo

Ping pong, sciTennis, vela

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TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARERISCHIO CARDIOVASCOLARE

E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate E’ basata su evidenze scientifiche ormai consolidate ed è identica sia in prevenzione primaria che ed è identica sia in prevenzione primaria che secondaria.secondaria.

ALIMENTAZIONE ALIMENTAZIONE

STILE DI VITASTILE DI VITA ATTIVITA’ FISICA ATTIVITA’ FISICA

ABITUDINE AL FUMOABITUDINE AL FUMO

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IL FUMOIL FUMO ……

• È uno dei maggiori fattori di rischio È uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie cardiacheper le malattie cardiache

• Danneggia il rivestimento interno Danneggia il rivestimento interno dei vasi sanguigni e aumenta la dei vasi sanguigni e aumenta la pressione del sanguepressione del sangue

• Rende più difficile l’azione Rende più difficile l’azione dell’insulinadell’insulina

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CravingCraving è il desiderio, la necessità impellente di è il desiderio, la necessità impellente di fumare (il paziente dichiara spesso di non poter fumare (il paziente dichiara spesso di non poter superare i momenti in cui si presentasuperare i momenti in cui si presenta))

E’ importante spiegare che:E’ importante spiegare che:

• tale desiderio impellente dura solo pochi minuti tale desiderio impellente dura solo pochi minuti (circa 5) e poi diventa nettamente inferiore(circa 5) e poi diventa nettamente inferiore

• bere un po’ d’acqua lentamente, tenendola in bere un po’ d’acqua lentamente, tenendola in bocca prima di deglutire “aiuta” a spegnere tale bocca prima di deglutire “aiuta” a spegnere tale desideriodesiderio

• distrarsi nel modo che più piace aiuta a superare distrarsi nel modo che più piace aiuta a superare questo momentoquesto momento

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Situazioni in cui si può manifestare Situazioni in cui si può manifestare ilil cravingcraving

• La mattina al risveglio o dopo il caffèLa mattina al risveglio o dopo il caffè

• Alla fine dei pastiAlla fine dei pasti (lavarsi i denti (lavarsi i denti immediatamente dopo il pasto riduce molto il immediatamente dopo il pasto riduce molto il desiderio di fumare)desiderio di fumare)

• In automobileIn automobile (evitare che in auto ci siano (evitare che in auto ci siano “ricordi di fumo”: sigarette, accendini, odore di “ricordi di fumo”: sigarette, accendini, odore di fumo ecc.)fumo ecc.)

• Con gli amici, al bar, al ristorante, in Con gli amici, al bar, al ristorante, in viaggioviaggio (consigliare di scegliere gli spazi (consigliare di scegliere gli spazi destinati ai non fumatori)destinati ai non fumatori)

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SINTOMI D’ASTINENZASINTOMI D’ASTINENZA (1) (1)

• Nervosismo, frustazione, rabbiaNervosismo, frustazione, rabbia Consigliare al pz. di fare alcuni respiri profondi e cercare Consigliare al pz. di fare alcuni respiri profondi e cercare

di cambiare situazione (una passeggiata, una di cambiare situazione (una passeggiata, una chiacchierata con un amico, un bagno rilassante ecc.)chiacchierata con un amico, un bagno rilassante ecc.)

• Difficoltà a concentrarsiDifficoltà a concentrarsi Far rilassare il pz. e fargli capire che questa situazione è Far rilassare il pz. e fargli capire che questa situazione è

solo momentaneasolo momentanea

• InsonniaInsonnia Consigliare di evitare il caffè dopo cena, sostituendolo Consigliare di evitare il caffè dopo cena, sostituendolo

con un bicchiere di latte caldo, e ridurre il consumo di con un bicchiere di latte caldo, e ridurre il consumo di bevande ricche di caffeina (tè, coca cola ecc.)bevande ricche di caffeina (tè, coca cola ecc.)

E’ anche utile un incremento dell’attività fisicaE’ anche utile un incremento dell’attività fisica

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SINTOMI D’ASTINENZASINTOMI D’ASTINENZA (2) (2)

• Aumento di pesoAumento di peso Preoccupa spesso chi decide di smettere di fumare ed è il Preoccupa spesso chi decide di smettere di fumare ed è il

più importante motivo per cui si riprende più importante motivo per cui si riprende

SuggerimentiSuggerimenti

- mangiare con tranquillità e lentamente (il senso di - mangiare con tranquillità e lentamente (il senso di sazietà insorge dopo 15’ )sazietà insorge dopo 15’ )

- sostituire alcol e cibi ricchi di grassi con verdura fresca e - sostituire alcol e cibi ricchi di grassi con verdura fresca e frutta; preferire ai fritti cibi bolliti o alla grigliafrutta; preferire ai fritti cibi bolliti o alla griglia

- consumare caramelle e gomme senza zucchero e bere - consumare caramelle e gomme senza zucchero e bere molta acqua se viene voglia di mangiare dolcimolta acqua se viene voglia di mangiare dolci

- praticare anche minima attività fisica (salire le scale a - praticare anche minima attività fisica (salire le scale a piedi, bicicletta ecc.)piedi, bicicletta ecc.)

• Stipsi Stipsi Bere molta acqua e usare cibi ricchi di fibre (verdura, Bere molta acqua e usare cibi ricchi di fibre (verdura,

frutta, alimenti integrali) frutta, alimenti integrali)

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OBIETTIVI DEL CONTROLLO GLICOMETABOLICOOBIETTIVI DEL CONTROLLO GLICOMETABOLICO

PARAMETRI OTTIMALI* PARAMETRI OTTIMALI* ACCETTABILI**ACCETTABILI**

Glicemia a digiuno (mg/dl) 80 – 120 Glicemia a digiuno (mg/dl) 80 – 120 < 140 < 140

Glicemia 2 h p.p. (mg/dl) 120 – 160 Glicemia 2 h p.p. (mg/dl) 120 – 160 < 180 < 180

Glicemia bed time (mg/dl) 100 – 140 Glicemia bed time (mg/dl) 100 – 140 < 160 < 160

HbA1c (%) < 7 HbA1c (%) < 7 < 7.5 < 7.5

______________________________________________________________________________________________________________* Nei pz. più giovani in cui si persegue l’obiettivo di prevenire o * Nei pz. più giovani in cui si persegue l’obiettivo di prevenire o

ritardare la progressione delle complicanze.ritardare la progressione delle complicanze.** Negli anziani o nei pz. in cui si vuole evitare l’insorgere di ** Negli anziani o nei pz. in cui si vuole evitare l’insorgere di

iperglicemie sintomatiche o di ipoglicemieiperglicemie sintomatiche o di ipoglicemie

Page 63: Interventi sullo stile di vita nel paziente diabetico allesordio, nel diabetico complicato e nel diabetico con rischio cardiovascolare elevato.

IPERTENSIONEIPERTENSIONE

Studi recenti hanno dimostrato Studi recenti hanno dimostrato

l’ importanza di mantenere un l’ importanza di mantenere un adeguato controllo dei valori di adeguato controllo dei valori di pressione arteriosa nei pazienti pressione arteriosa nei pazienti

diabetici (UKPDS).diabetici (UKPDS).

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CONTROLLO DELLA CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSAPRESSIONE ARTERIOSA

OBIETTIVOOBIETTIVO< 135/85 mmHg< 135/85 mmHg

STRATEGIESTRATEGIE1.1.In presenza di valori pressori >160/100 mmHg, iniziare In presenza di valori pressori >160/100 mmHg, iniziare

contemporaneamente terapia non farmacologica e terapia contemporaneamente terapia non farmacologica e terapia farmacologica.farmacologica.

2.2.In presenza di valori pressori < 160/100 mmHg:In presenza di valori pressori < 160/100 mmHg: a) terapia non farmacologicaa) terapia non farmacologica b) se non si raggiunge l’obiettivo in 3 mesi, terapia b) se non si raggiunge l’obiettivo in 3 mesi, terapia farmacologicafarmacologica

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OBIETTIVI DI C-LDL E OBIETTIVI DI C-LDL E strategie di interventostrategie di intervento

Gruppo di rischio Obiettivi Stile di vita Gruppo di rischio Obiettivi Stile di vita T.farmacologicaT.farmacologica

C-LDL,mg/dlC-LDL,mg/dl

Precedente CHDPrecedente CHDRischio equiv. CHD < 100 >100 >130Rischio equiv. CHD < 100 >100 >130Rischio a 10 a.>20%Rischio a 10 a.>20%

Rischio a 10 a. <20% < 130 >130 >160 Rischio a 10 a. <20% < 130 >130 >160 > 2 fattori di rischio> 2 fattori di rischio

0-1 fattore di rischio < 160 >160 >1900-1 fattore di rischio < 160 >160 >190