INTERNAZIONALE CIISCAM Le Nuove Frontiere nel … · nuove frontiere per la sicurezza alimentare e...

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1° INCONTRO INTERNAZIONALE CIISCAM Le Nuove Frontiere nel Mediterraneo per la Sicurezza Alimentare Dieta Mediterranea e Benessere Sicurezza Alimentare e Qualità Biodiversità e Nutrizione 4 - 5 Dicembre 2007 Aula Magna Rettorato via Santa Maria in Gradi, 4 Viterbo Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica CELEBRAZIONI UFFICIALI ITALIANE GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE 2007 Il Diritto all'Alimentazione Con il Patrocinio di: Comune di Viterbo Provincia di Viterbo Assessorato Agricoltura della Regione Lazio Presidenza del Consiglio della Regione Lazio Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile FORUM SULLE CULTURE ALIMENTARI MEDITERRANEE Italian Official Celebrations WORLD FOOD DAY 2007 Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione Divisione Nutrizione e Protezione del Consumatore In collaborazione con:

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1° INCONTRO INTERNAZIONALE CIISCAM

Le Nuove Frontiere nel Mediterraneo per la Sicurezza Alimentare

Dieta Mediterranea e BenessereSicurezza Alimentare e Qualità Biodiversità e Nutrizione

4 - 5 Dicembre 2007Aula Magna Rettorato via Santa Maria in Gradi, 4 Viterbo

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della RepubblicaCELEBRAZIONI UFFICIALI ITALIANEGIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE 2007Il Diritto all'Alimentazione

Con il Patrocinio di: Comune di ViterboProvincia di ViterboAssessorato Agricoltura della Regione LazioPresidenza del Consiglio della Regione Lazio Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile

FORUM SULLE CULTURE ALIMENTARI MEDITERRANEE

Italian Official CelebrationsWORLD FOOD DAY 2007

Istituto Nazionale di Ricerca pergli Alimenti e la Nutrizione

Divisione Nutrizione e Protezione del Consumatore

In collaborazione con:

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In occasione delle celebrazioni ufficiali italiane per laGiornata Mondiale dell'Alimentazione 2007, presentatesotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblicadal Ministero degli Affari Esteri, il 1° IncontroEuroMediterraneo Internazionale del CIISCAM è organiz-zato dal Dipartimento di Ecologia e Sviluppo EconomicoSostenibile dell'Università della Tuscia, in cooperazionecon INRAN, FAO Nutrition and Consumer ProtectionDivision, Bioversity International e Forum sulle CultureAlimentari Mediterranee.

L'iniziativa si prefigge di raccogliere le necessarie adesionie collaborazioni a livello internazionale, nazionale ed inter-regionale, per promuovere l’iniziativa del CIISCAM a Viterbopresso l'Università della Tuscia, componente integrante deldistretto agro-alimentare del Viterbese, confinante conl'importante complesso marittimo di Civitavecchia, comesnodo permanente del Forum EuroMed sulle CultureAlimentari, a sostegno della candidatura all'UNESCO dell'in-serimento della Dieta Mediterranea nella lista UNESCO delPatrimonio Intangibile dell'Umanità.

Il 1° Incontro Internazionale CIISCAM, rilanciando l' APPELLO DI ROMA 2005 per un'Azione Comune sulCibo nel Mediterraneo, emesso alla Sapienza Universitàdi Roma a termine del 3° dal Forum EuroMed sulleCulture Alimentari, intende porre l'attenzione sulle

nuove frontiere per la sicurezza alimentare e il dirittoall'alimentazione che si stanno delineando nelMediterraneo, in direzione della creazione nel 2010della nuova Area EuroMediterranea di Libero Scambio.

L'incontro internazionale di Viterbo, mettendo inrisalto la valenza strategica “trasversale” del “cibo”nel contesto del terzo asse (sociale, culturale edumano) di sviluppo del Processo di Barcellona, sipropone come iniziativa permanente nell'ambito deldialogo euro-mediterraneo in atto per la creazione nel2010 nel Mediterraneo dell'Area di Libero Scambioattraverso il rafforzamento della collaborazione tratutte le Regioni del Mediterraneo. In tale quadro stra-tegico, l'incontro internazionale intende candidarsicome iniziativa permanente di dialogo sulle CultureAlimentari e la Dieta Mediterranea tra tutte le Regionidel Mediterraneo.

Nel Mediterraneo è radicata una diffusa consapevolezzadella dimensione sociale, culturale e umana del “cibo”,comune a tutte le genti del Mediterraneo. La diversitàdelle culture alimentari mediterranee, ed in particolarela dieta mediterranea, è una eccezionale risorsa nonancora pienamente valorizzata per la sicurezza alimen-tare, la rivitalizzazione del territorio, il miglioramento delbenessere complessivo individuale e collettivo.

1° INCONTRO INTERNAZIONALE CIISCAM 2007

Il CIISCAM - Centro Interuniversitario Internazionale diStudi sulle Culture Alimentari Mediterranee - è stato isti-tuito il 25 Luglio 2006 dalla Sapienza Università diRoma, dall'Università della Calabria, dall'Università diLas Palmas de Gran Canaria, dall'Università di Parma,dall'Università della Tuscia. La sua sede amministrativaè presso la Sapienza Università di Roma.

Il Centro intende riunire un insieme di competenze peruna continuità d'intervento nello studio della dietamediterranea, come espressione di uno stile di vita incontinua evoluzione, e che rappresenti anche un rac-cordo stabile con i molteplici aspetti in cui si articola ilsistema alimentare mediterraneo.

Il CIISCAM opererà come struttura interdisciplinare e mul-ticulturale di collegamento tra le istituzioni afferenti con loscopo di promuovere una rete interuniversitaria interna-zionale aperta alla collaborazione con enti di ricerca, ilsistema alimentare (produzione, trasformazione, distribu-zione, etc.), e le agenzie internazionali delle Nazioni Unite.

Il CIISCAM ha la finalità di studiare e valorizzare leculture alimentari mediterranee come patrimonioprimario per la sicurezza alimentare nelMediterraneo e per il raggiungimento di un equili-brato benessere nutrizionale.

OBIETTIVI:.Promuovere, eseguire e coordinare ricerche nel settore della scienza dell'alimentazione con particolareattenzione alle culture alimentari Mediterranee;.Favorire la cooperazione fra le università afferenti edaltre istituzioni universitarie, enti di ricerca, consorzi ed Imprese che operano nel settore, sia nell'ambito nazionale che internazionale;.Avviare iniziative di formazione, di divulgazione scientifica e di collaborazione interdisciplinare; .Attivare accordi di collaborazione con altri gruppi di ricercatori.

Il CIISCAM si propone di approfondire le conoscenzesulla dieta mediterranea e sulla sua evoluzione neltempo per allargare il dialogo tra culture diverse chehanno nell'alimentazione una radice comune.

CIISCAMCENTRO INTERUNIVERSITARIO INTERNAZIONALEDI STUDI SULLE CULTURE ALIMENTARI MEDITERRANEE

CONSIGLIO SCIENTIFICO CIISCAM

Direttore Carlo Cannella, Sapienza Università di RomaDavide Cassi, Università di ParmaLluis Serra Majem, Università di Las Palmas de GranCanariaNicolò Merendino, Universita della TusciaVito Teti, Università della CalabriaSandro Dernini, Forum sulle Culture AlimentariMediterranee.

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3° FORUM EURO MEDITERRANEO

DIALOGHI TRA LE CIVILTÀ E I POPOLIDEL MEDITERRANEOSULLE CULTURE ALIMENTARI30 SETTEMBRE / 1 OTTOBRE 2005

CONFERENZA INTERNAZIONALE

LA TRADIZIONEALIMENTARE NELLERELIGIONIMONOTEISTICHEDEL MEDITERRANEO29 - 30 SETTEMBRE 2005

SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA AULA MAGNA

CON IL PATROCINIO DELLA

RAPPRESENTANZA IN ITALIA

DELLA COMMISSIONE EUROPEA

CELEBRAZIONI UFFICIALI ITALIANE GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE 2005

2005ANNO DEL MEDITERRANEO

APPELLO DI ROMA 2005 PER UN'AZIONE COMUNE SUL “CIBO” NEL MEDITERRANEO

.Presentare il nuovo Centro InternazionaleInterUniversitario di Studi sulle Culture AlimentariMediterranee - CIISCAM.

.Candidarsi come sede permanente per i futuriIncontri EuroMediterranei CIISCAM.

.Rilanciare l’ APPELLO DI ROMA 2005 per un'AzioneComune nel Mediterraneo sul Cibo emessa a terminedel 3° Forum Euromed sulle Culture Alimentari, tenu-tosi nell'Aula Magna della Sapienza Università diRoma nel 2005.

.Proporsi come sede permanente per la continuazio-ne delle attività del Forum EuroMed sulle CultureAlimentari, in preparazione della creazione nel 2010dell'Area EuroMediterranea di Libero Scambio, attraver-so l'organizzazione nel 2008 del 4° Forum EuroMed, asostegno della proposta di candidatura all'UNESCO del-l'inserimento della Dieta Mediterranea nella lista UNESCOdel Patrimonio Intangibile da essere preservato per lefuture generazioni.

.Elaborare un piano di sviluppo per una fiera CIISCAM,da tenersi a Viterbo nel 2008 nell'ambito dell'organizza-zione del 4° Forum EuroMed, rivolto alla promozione deiprogetti più innovativi di ricerca e di marketing territorialein atto nelle Regioni al fine di facilitare lo scambio tra ricercatori, operatori ed istituzioni come fattori deter

minanti per un effettivo sviluppo sostenibile territorialedelle Regioni nel nuovo quadro operativo dopo il 2010.

.Approfondire il valore strategico “trasversale” del“cibo” nel contesto el Partenariato EuroMediterraneo alfine di comprendere come ridurre le tensioni e i conflittiche potrebbero nascere dalle turbative conseguenti allacreazione nel 2010 dell'Area di Libero Scambio EuroMediterranea.

.Valorizzare, in direzione di una migliore integrazio-ne nel mercato delle produzioni tradizionali agro ali-mentari della Tuscia, il ruolo chiave del polo marittimodi Civitavecchia collegato con le autostrade marittimedel Mediterraneo per il miglioramento integrato dellecondizioni di trasporto, logistiche e commerciali per iprodotti agricoli ed agro alimentari del Viterbese edella Regione Lazio.

.Contribuire al consolidamento del dialogo tra leRegioni Italiane e quelle dei Paesi che si affacciano nelMediterraneo.

.L'iniziativa CIISCAM nel suo complesso intende dive-nire una piattaforma di ricerca, dialogo, riflessione eazione, rivolta alla valorizzazione e alla salvaguardiadella diversità del patrimonio culturale alimentaremediterraneo che sempre di più è sottoposto a cre-scenti fenomeni di erosione.

OBIETTIVI

1° INCONTRO INTERNAZIONALE CIISCAM 2007

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9 Focalizzare l'attenzione sugli aspetti culturali e storicidella “cultura del cibo” e sulle loro articolazioni nei diffe-renti contesti geografici, ambientali, storici, ecologici, cul-turali e religiosi, in una prospettiva dinamica di lungadurata e di grande attenzione all'attualità, che non puòprescindere dalla promozione industriale, dalle ricerchesulle biotecnologie ecc., prestare più attenzione all'evolu-zione della produzione, del consumo e della commercia-lizzazione dei prodotti della Dieta Mediterranea: prestarepiù attenzione al turismo culturale e all'agriturismo in cia-scun Paese anche per mezzo di accordi di gemellaggio;10 Incoraggiare le creazione congiunta di prodotti cultu-rali comuni (libri, esposizioni, festival, film, eventi, ecc.)da utilizzare nei territori Mediterranei e altrove, e soste-nere iniziative scientifiche comuni nel campo delle cul-ture alimentari e della Dieta Mediterranea e la diffusionedei loro risultati;

11 Riscoprire il “piacere ” dell'alimentazione e della con-vivialità, come via a nuove forme di “stare insieme” allamaniera Mediterranea;

12 Lanciare un progetto di “rieducazione” della culturaalimentare per un'azione efficace nelle scuole di tutti iPaesi del Partenariato Euro-Mediterraneo, soprattutto sulpiano gastronomico e conviviale, non solo nutrizionale;

13 Rafforzare le attività di formazione professionalesoprattutto per chi insegna; rafforzare lo scambio diesperienze tra studenti di diverse scuole e universitàMediterranee; rafforzare l'attenzione verso le giovani gene-razioni e l'evoluzione del loro stile di vita Mediterraneo,attraverso i media, le scuole, le università e lo sport;

14 Sostenere, nel futuro del dialogo Euro-Mediterraneo,il processo creativo di interazione tra scienza, arte etecnologia;

15 Non avere una considerazione “mitica” del passatodel Mediterraneo e non trasferire i problemi e le disponibi-lità di oggi all'indietro, costruendo una sorta di “Arcadia”che dimentica tutte le difficoltà per il reperimento e latrasformazione del cibo nell'Area Mediterranea;

16 Fare diventare la Dieta Mediterranea un elemento dirisorsa e di rinascita per zone che conoscono processidi “deculturazione” e di degrado economico ed agricoloe che possono progredire partecipando ai processi edevitando di diventare semplici “ricettori” di produzionialimentari globalizzate;

17 Ricordare che la parola greca “diaita” significa equili-brio, stile di vita. Quindi, la tradizionale dietaMediterranea, è più che una semplice dieta; è un com-pleto modello di stile di vita in cui l'attività fisica giocaun ruolo importante;

18 Tenere in considerazione l'intensa attività scientificadegli ultimi decenni che ha contribuito significativamen-te alla comprensione del rapporto tra nutrizione e salu-te. I benefici sulla salute delle tradizionali diete dellepopolazioni Mediterranee hanno contribuito all'accetta-zione della Dieta Mediterranea come modello di dietasalutare, anche per la prevenzione di malattie non tra-smissibili e dell'obesità;

19 Stabilire una definizione comune della tradizionaleDieta Mediterranea (equivalente ad Alimentazione

In Occasione del Decennale della Dichiarazione di Barcellona

DIALOGHI TRA LE CIVILTA' E I POPOLI: LE CULTURE ALIMENTARI30 Settembre - 1° Ottobre 2005, Aula Magna, Sapienza Università di Roma

Essendo consapevoli che nei popoli del Mediterraneoc'è una diffusa coscienza dell'interdipendenza tra ladimensioni sociale, culturale, salutistica ed economi-ca del "cibo", raccomandiamo fortemente che allaRiunione Straordinaria dei Capi di Stato e di Governo,che si terrà il 27-28 Novembre a Barcellona, sia presoin considerazione quanto segue:

1 Riconoscere pienamente il “cibo” quale elemento cardi-ne nello sviluppo delle azioni future del Partenariato Euro-Mediterraneo, per quel suo ruolo centrale e strategico bendefinito nella Dichiarazione di Barcellona, con particolareriguardo alle tre dimensioni sociale, culturale e umana;

2 Riconoscere pienamente il “cibo” quale terreno comunenell'Area Mediterranea su cui lavorare per incentivare ildialogo interculturale e interreligioso tra le civiltà e i popoliverso una mutua comprensione e una coesione sociale;

3 Riconoscere pienamente il “cibo” quale mezzo per cono-scere la diversità e trasmettere la conoscenza dell'altro;

4 Riconoscere pienamente il diritto di ognuno a nutrirsisecondo le proprie convinzioni;

5 Considerare il “cibo” come un “fatto sociale totale”, unelemento importante di cui tenere conto per il dialogo ela comunicazione sociale nell'Area Mediterranea e altrove;

6 Agire insieme per rivitalizzare le capacità locali e ridur-re la crescente erosione della diversità del patrimoniodelle culture alimentari Mediterranee, e per rafforzare lasostenibilità dei sistemi agro-alimentari di tutti i PaesiMediterranei e la sicurezza alimentare nell'intera regione;

7 Rendere operativo l'impegno di lanciare la piattaformadi dialogo Euro-Mediterranea sullo sviluppo rurale soste-nibile e l'esperienza del Programma LEADER nelMediterraneo in tema di conservazione e valorizzazionedelle risorse;

8 Condurre ricerche attente alle trasformazioni e ai pro-cessi culturali;

APPELLO DI ROMA 2005 PER UN'AZIONE COMUNE SUL “CIBO” NEL MEDITERRANEO

3° FORUM EURO-MEDITERRANEO

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Con il contributo economico di:

Provincia di Viterbo

Presidenza del ConsiglioRegionale del Lazio

Si ringraziano:Banca di Viterbo e Terme dei Papi.

Associazione ARCO LATINO

Per informazioni

www.ciiscam.orgSegreteria ScientificaLaboratorio di Nutrizione Molecolare e Cellulare

Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile

Università della Tuscia, Viterbo

Tel.: +39-0761.357133; Fax: +39-0761.357134

RETTORATO, SALA ESPOSIZIONIPADIGLIONE ESPOSITIVO EATING ART-L'ARCA DEL WELL BEING,a cura di Plexus International

L'uomo della rughetta e Un giorno...,video a cura di Bioversity International

Erosions and Renaissance Show Atto VII, con il patrocinio dell'Ambasciata del Senegal presso il Quirinale:La Porta senza Ritorno e Matrix, installazioni di Luisa MazzulloGiorni d'Acqua e Falso Movimento,installazioni di Micaela SerinoErosions, Art for Food -Food for Art,installazione di Plexus 23sIl Seme della Gioia, video diretto da Massamba Fall Sy & Paola Igliori

EROSIONS AND RENAISSANCE SHOW è un evento internazio-nale artistico itinerante, a cura di Plexus International che,partendo dall’erosione marina della Casa degli Schiavi diGoree, Senegal, intende richiamare l’attenzione sui molte-plici fenomeni di erosione in crescita nel mondo.

Mediterranea o Cultura dell'Alimentazione) come unapriorità, allo scopo di presentare una prospettiva e unastrategia comune a tutti i Paesi Mediterranei. Tale defini-zione dovrebbe riferirsi alla tradizionale DietaMediterranea preservandone l'eredità culturale. I princi-pali prodotti nel paniere comune sono: olio di oliva e olivein gran quantità, frutta, verdura, cereali (per lo più grezzi),legumi, noci e pesce, moderate quantità di prodotticaseari (preferibilmente formaggio e yogurt), e piccolequantità di carne e derivati della carne. Il vino, bevutocon moderazione, è accettabile quando non contrastacon le norme religiose e sociali. La peculiarità del modellonon è solo una lista di cibi (alcuni tradizionali), ma anchela sua sostenibilità (per lo più prodotti freschi di stagionee locali), la preparazione secondo ricette tradizionali e ilmodo e il contesto in cui si consumano, che pure sonocomponenti chiave della Dieta Mediterranea. Si enfatizzache la Dieta Mediterranea è completa e non necessita disupplementi o arricchimenti a meno che non siano rac-comandati per motivi di salute;

20 Considerare che la tradizionale Dieta Mediterranea,oltre alle sue implicazioni con la salute, ha anche impli-cazioni culturali ed economiche, perciò tutti i paesiMediterranei devono essere d'accordo e contribuire alprocesso di conservazione e promozione. Iniziare il pro-cesso di riconoscimento del Patrimonio CulturaleAlimentare della Dieta Mediterranea sulle ormedell'UNESCO, come una posizione comune iniziale e con-divisa che deve essere coordinata dalla controparte diBarcellona, come un'estensione della Dichiarazione diBarcellona del 1995, in collaborazione con i rappresen-tanti di tutti i paesi Mediterranei;

21 Considerare che lo scenario globale in cui è collocatala complessa realtà del Mediterraneo, con i suoi proble-

mi di interdipendenza, richiede la riformulazione di unpensiero trans-settoriale capace di esprimere nuoviparadigmi di sviluppo per il Mediterraneo;

22 Rafforzare l'iniziativa del Forum Euro-Mediterraneosulle Culture Alimentari per continuare a favorire il suodialogo di rete trans-settoriale in direzione della prevista“road map” per la creazione di un'Area di Libero Scambionel 2010. Sostenere il suo sforzo di sviluppare una retetematica interdisciplinare su “Agricoltura, Alimentazionee Cultura”, con un comune portale web per condividereesperienze, ricerche e dati;

23 Lanciare anche un Piano D (Dialogo, Dibattito,Democrazia) Euro-Mediterraneo per rafforzare, come èstato fatto per il futuro dell'Unione Europea, l'attualedibattito sul Partenariato Euro-Mediterraneo e il suofuturo, nel quale il “cibo”, con il suo ruolo chiave, attra-verso le tre dimensioni del Piano D, potrebbe essere pie-namente riconosciuto come parte del progetto nellacreazione di un nuovo consenso politico Euro-Mediterraneo verso le sfide del XXI Secolo;

24 Tenere in grande considerazione che la popolazionegiovanile costituisce, nel Sud e nell'Est delMediterraneo, la stragrande maggioranza.

A seguito di queste raccomandazioni,

NELL'ANNO DEL MEDITERRANEO,VI INVITIAMO A CONDIVIDERE CON NOIQUESTO APPELLO PER UN'AZIONE COMUNENEL RICONOSCERE IL RUOLO CRUCIALE DEL “CIBO”PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE ECONOMICO, SOCIALE ECULTURALE DELLE AZIONI FUTUREDEL PARTENARIATO EURO-MEDITERRANEO

Sapienza Università di Roma, 1 Ottobre 2005

APPELLO DI ROMA 2005 PER UN'AZIONE COMUNE SUL “CIBO” NEL MEDITERRANEO

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MERCOLEDÌ, 5 DICEMBRE, 2007

Ore 9.00 SICUREZZA ALIMENTARE E QUALITÀIntroduconoGülden Pekcan, Hacettepe University, AnkaraGiuseppe Maiani, INRAN, RomaIntervengonoRosangela Marchelli, Università di Parma Catherine Leclerq, INRAN, RomaLorenzo Maria Donini, Sapienza Università di RomaNicolò Merendino, Università della Tuscia Paolo Sequi, CRA, RomaGiuditta Perozzi, INRAN, Roma

Ore 11.00 BIODIVERSITÀ E NUTRIZIONEIntroduceBarbara Burlingame, FAOIntervengonoEnrico Porceddu, Università della Tuscia; Accademico dei LinceiPablo Eyzaguirre, Bioversity InternationalMichael Halewood, Bioversity International

Ore 12.15 LE NUOVE FRONTIERE PER LA SICUREZZA ALIMENTAREIntroduceSandro Dernini, CIISCAM, Forum sulle Culture Alimentari MediterraneeIntervengonoGianni Tomassi, Università della TusciaFabrizio Oleari, Ministero della SaluteMaurizio Ceci, Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Ore 13.15 CONCLUSIONICarlo Cannella, Direttore CIISCAM, Sapienza Università di Roma; Presidente INRAN

MARTEDÌ, 4 DICEMBRE, 2007

Ore 15.30 APERTURA DEI LAVORIMarco Mancini, Rettore dell'Università della TusciaGiancarlo Gabbianelli, Sindaco di ViterboAlessandro Mazzoli, Presidente della Provincia di ViterboDaniela Valentini, Assessore all'Agricoltura della Regione Lazio

Ore 16.15 PRESENTAZIONE DEL C.I.I.S.C.A.M.- CENTRO INTERNAZIONALE INTERUNIVERSITARIO DI STUDI SULLE CULTURE ALIMENTARI MEDITERRANEE

IntroduceNicolò Merendino, Università della Tuscia

PresentaCarlo Cannella, Direttore CIISCAM, Sapienza Università di Roma; Presidente INRAN

Ore 17.00 DIETA MEDITERRANEA E BENESSERE

IntroduceLluis Serra Majem, CIISCAM, Università di Las Palmas de Gran Canaria;Presidente Fondazione Dieta Mediterranea, Barcellona

IntervengonoAlfonsina Bellio, CIISCAM, Università della CalabriaMaria-Manuel Valagão, INRB - Instituto Nacional de Recursos Biológicos, LisbonaRekia Belansen, Chouaib Doukkali University, El Jadida, MaroccoDenis Lairon, INSERM / INRA, MarsigliaAlessandro Pinto, Sapienza Università di RomaRidha Mokni, National Institute of Nutrition and Technology, TunisiAmleto D’Amicis, INRAN, RomaDavide Cassi, CIISCAM, Università di Parma

Ore 19.00 SALA ESPOSIZIONI - INAUGURAZIONE PADIGLIONE ESPOSITIVO EATING ART - L' ARCA DEL WELL BEING" a cura di PLEXUS INTERNATIONALCOCKTAIL con gelato all'azoto a cura dello chef Fabio Toso

P R O G R A M M A