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Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al C.R.P. di Cuneo CPO per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa CONTIENE I.P. N. 4 APRILE 2012 ANNO LXV euro 0,65 la copia Voce Artigiano La dell’ o 35º CONGRESSO PROVINCIALE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE CUNEO Tra realtà e prospettive: il nostro impegno per il futuro

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Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al C.R.P. di Cuneo CPO

per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffaCONTIENE I.P.

N. 4 APRILE 2012 ANNO LXV euro 0,65 la copia

Voce Artigiano

La

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35º CONGRESSO PROVINCIALE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE CUNEO

Tra realtà e prospettive:il nostro impegno per il futuro

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 3

Editoriale

I messaggi fortemente destabilizzanti che ci giungono dal mondo politico, i segnali ondivaghi di un’economia

che arranca, il senso di diffusa incertezza che aleggia in Europa, stanno alimentan-do una sorta di “disagio” collettivo che nelle punte più estreme, raggiunge an-che risvolti purtroppo tragici. Dall’inizio dell’anno nel nostro Paese 24 imprendito-ri si sono tolti la vita, affl itti dalla dispe-razione di non scorgere davanti a sé un futuro. L’estrema rinuncia a combattere la propria battaglia non deve essere una so-luzione contro la crisi. Come non lo può essere, lasciarsi attrarre dai metodi popu-listi, urlati e plateali, dagli effetti perlopiù inconsistenti. Esistono altre strade da per-correre, magari più impegnative, ma di reale effi cacia, che si orientano verso una maggiore unitarietà nelle scelte e nei pro-cessi operativi. A livello di Associazione è un tema molto dibattuto, che ha trovato nel 35° Congresso provinciale, tenutosi do-menica 22 aprile a Mondovì, un momento di profonda rifl essione collettiva. Partendo dal tema congressuale “Tra realtà e pro-spettive: l’impegno per il nostro futuro” si è cercato di delineare le nuove strategie che il mondo associativo dovrà applica-re per dare, in un frangente così incerto, concreto sostegno alle imprese. Maggio-re aderenza al tessuto imprenditoriale ed alle sue esigenze, modernizzazione dei servizi orientati alla massima effi cienza,

tra i quali l’internazionalizzazione come nuova risorsa di mercato, ottimizzazione del “sistema” Confartigianato attraverso convergenze operative tra i tre livelli ter-ritoriali: nazionale, regionale e provincia-le. Queste le principali direttrici sulle qua-li si è snodato il dibattito, alimentato dal fattivo contributo dei molti dirigenti pre-senti e dalla partecipazione del presiden-te nazionale Giorgio Guerrini. La “guerra economica” citata da Guerrini nel suo in-tervento conclusivo ci impone di mettere in campo delle manovre più effi caci che si traducono innanzitutto nell’essere uniti nelle scelte creando sinergie d’intervento utili a contrastare gli attacchi della crisi. Per lavorare in questa direzione, è neces-sario avviare un ammodernamento strut-turale della nostra Associazione, partendo innanzitutto dallo Statuto che, con l’aiuto di una apposita commissione, in queste ultime settimane è stato rivisitato in mol-ti suoi punti, per renderlo più congruo all’attuale sistema associativo. Tra i suoi elementi “innovativi” vorrei sottolineare l’inserimento della fi gura del socio “so-stenitore” che interpreta la volontà della Confartigianato di aprirsi maggiormente

all’esterno per alimentare il dialogo plu-ralistico con il territorio e le sue imprese; il limite dei due mandati per il presiden-te provinciale e per i presidenti di zona nella piena attuazione delle direttive na-zionali che intendono favorire il ricambio generazionale; la rivalutazione del ruolo dei pensionati come parte attiva di Con-fartigianato, con l’assegnazione all’ANAP di pari voto rispetto ai Gruppi Giovani e Donne ed ai componenti zonali; l’inseri-mento nell’ambito statutario del patrona-to INAPA e della fi gura del suo presiden-te provinciale. L’approvazione del nuovo documento è avvenuta all’unanimità pro-prio nel recente congresso, a conferma del-la soddisfacente coesione che si è venuta a creare tra presidenza e dirigenza provin-ciale. Un passo importante, ma soprattut-to un segnale positivo di come la nostra Associazione, in una situazione critica per imprese e famiglie, con grande senso di responsabilità stia rinnovando se stessa per meglio intercettare le diffi coltà degli artigiani associati ed insieme a loro, fi anco a fi anco, trovare quelle soluzioni che per-mettano di imboccare nuovi percorsi di crescita.

L’impegno per contrastarela crisi: mettere in campo

nuove progettualità “in rete”Domenico Massimino, presidente Confartigianato Imprese Cuneo

CONFARTIGIANATO CUNEO ALLA CONVENTION NAZIONALE DEI SERVIZI

Una delegazione di alcuni funzionari di Confartigianato Imprese Cuneo, guidata dal Di-rettore Generale Alessandro Ferrario, ha partecipato, dal 19 al 21 aprile, all’annuale con-vention dei servizi associativi. I temi affrontati nella tre giorni al Palazzo dei Congressi di Riccione vertevano in particolar modo sull’innovazione tecnologica e sui nuovi strumenti a disposizione delle imprese e dei cittadini. Durante la convention ci si è dunque interrogati sulle modalità per sfruttare al meglio le nuove tecnologie informatiche e telematiche, i nuovi servizi Internet, i social media: nell’ottica di servizi sempre più integrati, questi stru-menti possono realmente risultare utili e vantaggiosi per l’Associazione e per le imprese.

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4 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

3 EDITORIALE L’impegno per contrastare la crisi: mettere in campo nuove progettualità “in rete”

5 PRIMO PIANO Rinnovabili, il quinto Conto Energia penalizza i piccoli impianti 35º Congresso Provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo Premiati i vincitori del Concorso “La mano è la fi nestra della mente” SISTRI: differimento insuffi cente, bisogna sopprimere il contributo Cent’anni dell’INA Assitalia Personale di sostegno in ospedale, nuovo regolamento all’Asl CN1 Elezioni amministrative 2012: “Artigiano vota Artigiano” Restauro di beni culturali: “Non stravolgiamo nuovamente l’art. 182” Legno, risorsa economica nel rispetto dell’ambiente

16 SINDACALE-CONTRATTUALE- LAVORO AAA... tirocino offresi

18 FISCALE E TRIBUTARIO Imposta Municipale Unica: conosciamola meglio

22 CENTRI ASSISTENZA TECNICA

23 MED.ART. SERVIZI SRL Nuovi uffi ci Med.Art.

24 ANNO DEL LEGNO A Pamparato l’apertura dell’anno del LEGNO

28 VOCI DELLE CATEGORIE

38 SICUREZZA-AMBIENTE- FORMAZIONE

42 CONFARTIGIANATO FIDI CUNEO Tre anni da presidente della Confi di: Giacomo Pirra traccia un bilancio del suo mandato

44 MOVIMENTO DONNE IMPRESA Dal Gruppo al Movimento per ottenere risultati solidi in una società liquida nell’era dei tecnici

46 ANAP Alimentazione e sessualità per “invecchiare giovani”

48 MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI Riprendiamoci... la nostra impresa

49 EVENTI E TERRITORIO Le iniziative sul territorio

Sommario

PERIODICO DELLA CONFARTIGIANATO CUNEODECR. TRIB. CUNEO N. 88 9/9/1953

EDITRICEAssociazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service srl, via I Maggio 8, CuneoTel. 0171 451.111; fax 0171 697.453; www.confartcn.it; e-mail: [email protected].

PRESIDENTEDomenico Massimino

RESPONSABILE AMMINISTRATIVOGianangelo Brovia

DIRETTORE RESPONSABILEDaniela Bianco

IN REDAZIONEPaolo Riba

COMITATO DI REDAZIONEAurelia Bernardi, Bruno Bono,

Roberto Cavallera, Donato Frontuto,Silvio Galfrè, Umberto Marino, Diego Mozzali, Guido Zolfi no, Pierpaolo Soria

HANNO COLLABORATOGianluca Damilano, Paolo Giordano, Doriana Mandrile, Alessandro Ponzo, Sergio Rizzo, Cristina Rostagno, Andrea Viara

GRAFICA E STAMPAAGAM srl – via R. Gandolfo, 8 – Cuneotel. 0171 411.470 – www.agam.it

CONCESSIONARIA PUBBLICITÀTec Editrice snc – Fossano (CN) tel. 0172 695.770 – fax 0172 695.898e-mail: adv@tec-artigrafi che.it

La Voce dell’Artigiano è un mensile associato all’Uspi. Spedizione in abb. post., pubbl. 45%,art. 2 comma 20/b, Legge 662/96, Filiale di CuneoQuesto numero è stato chiuso in redazioneil 30/04/2012. Tiratura: 14.000 copie.

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UFFICI INDIRIZZO TEL. FAXSegreteria Provinciale Via I Maggio, 8 0171.451111 0171.697453Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Formazione Corso IV Novembre, 11 0171.451180 0171.697453

Alba Corso P. C. Ferrero, 8 0173.441138 0173.440412Borgo S.D. Largo Bertello, 5 0171.269728 0171.265103Bra Piazza G. Arpino, 35 0172.429611 0172.429612Carrù Piazza Mercato, 16/a 0173.750908 0173.779310Ceva Piazza Gandolfi , 18 0174.701250 0174.721250Cuneo Via I Maggio, 8 0171.451200 0171.697453Dogliani Viale Roma, 53 0173.71252 0173.721907Dronero Via IV Novembre, 50 0171.917883 0171.909168Fossano Via Lancimano, 4 0172.60715 0172.637102Mondovì Via Prato, 18 0174.44203 0174.44236Saluzzo Via Vittime di Brescia, 3 0175.42014 0175.41875Savigliano Via Molinasso, 18 0172.712207 0172.712516

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Primo Piano

La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 5

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Rinnovabili, il quinto Conto Energiapenalizza i piccoli impianti

“Il quinto Conto Energia rischia di penalizzare il mercato libero dei piccoli impianti di energie

rinnovabili e della microgenerazione distribuita in cui operano 85.000 im-prese che danno lavoro a 150.000 per-sone”.Questa l’opinione di Confartigianato a seguito della defi nizione dei nuovi schemi dei decreti ministeriali in ma-teria di energie rinnovabili. «I provvedimenti annunciati dal Governo – spiega Domenico Massimino, presi-dente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – creano ostacoli di tipo burocratico ed economico tali da bloccare gli investimenti degli imprenditori. La ri-duzione degli incentivi, la contrazione dei

tempi per asseverare gli impianti, l’aumen-to di adempimenti amministrativi colpisco-no un settore dalle grandi potenzialità per

In Italia danno lavoro a 150.000 persone

Luca Crosetto

le piccole imprese sia in termini di inno-vazione sia per la capacità di creare posti di lavoro».«L’intento di evitare fenomeni speculativi, che peraltro non hanno mai riguardato i piccoli produttori – aggiunge Luca Cro-setto, componente cuneese della Giun-ta nazionale di Confartigianato – non giustifi ca misure che colpiscono un sistema che ha creato benefi ci economici e occupa-zionali per il Paese. È necessario cogliere appieno le opportunità offerto dal settore delle rinnovabili e, se davvero si vuole ren-dere equo e trasparente il mercato dell’ener-gia, occorre correggere anche i meccanismi di prelievo fi scale, eliminando le distorsio-ni che fi nora hanno penalizzato le piccole aziende».

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6 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Primo Piano

Una maggiore coesione di sistema per sostenere il mondo artigiano

Buonsenso, concretezza e necessità di guardare al futuro con ottimi-smo. E poi: responsabilità sociale

d’impresa, maggior coesione di fronte ai decisori politici e all’opinione pubblica e volontà di rafforzare i rapporti tra i vari livelli dell’Associazione. Ma soprattutto orgoglio di rappresentare tante piccole e medie imprese e di appartenere ad una vera e propria “famiglia”, quella di Con-fartigianato Imprese Cuneo, che da oltre sessant’anni opera e si batte al fi anco de-gli artigiani.Questi i concetti sui quali si è tornati più volte durante il 35° Congresso Provincia-le di Confartigianato Cuneo, domenica 22 aprile, presso il Ristorante “La Borsa-rella” di Mondovì, al quale erano presen-ti oltre 300 rappresentanti dell’Associa-zione e a cui ha partecipato il presiden-te nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Guerrini.«Il Congresso “di metà mandato” – spiega Domenico Massimino, presidente pro-vinciale di Confartigianto Cuneo – è sem-pre un appuntamento molto importante per analizzare il lavoro svolto dall’Associazione e per gettare le basi delle future progettualità. In particolare, quest’anno, durante l’assise, sono state proposte alcune modifi che al no-stro Statuto. Negli ultimi mesi un’apposita commissione ha lavorato per modernizzarne il testo, nell’ottica di una migliore e più effi -ciente gestione interna del Sistema Confar-tigianato».

«L’adeguamento del testo statutario – conti-nua Massimino – si è reso necessario anche per una maggiore aderenza al sistema con-federale: questo nell’ottica di fare rete, unire le forze e condividere gli stessi principi or-ganizzativi».Il nuovo Statuto è stato approvato all’unanimità dall’assemblea che, con un lungo applauso, ha espresso parere favorevole sulla proposta di testo.Terminata la pur importante fase di vo-tazione sullo Statuto, si è poi passati al “cuore” dell’assemblea: il dibattito sul tema congressuale.

«Abbiamo deciso di intitolare questo con-gresso “Tra realtà e prospettive: il nostro impegno per il futuro” – aggiungono Gra-ziella Bramardo e Roberto Ganzinelli, rispettivamente vice presidente vicario e vice presidente provinciali di Confar-tigianato Imprese Cuneo – perché voleva-mo dare evidenza che, pur in questo comples-so momento storico, la nostra Associazione vuole e deve guardare con ottimismo alle sfi de che ci attendono. Non possiamo farci scoraggiare dalla situazione. Calo delle com-messe, ritardi nei pagamenti (nel privato, ma soprattutto nel pubblico), diffi coltà di accesso al credito, eccessiva burocratizzazione: sono fardelli che tutti gli imprenditori ben cono-scono. Ecco perché Confartigianato Cuneo deve confermarsi sempre più vicina agli ar-tigiani e pronta ad affrontare quest’epoca di cambiamenti per rispondere in modo puntua-le e propositivo alle numerose nuove esigenze delle aziende».Nel dibattito si sono poi alternati i nume-rosi dirigenti presenti: tutti i presidenti delle 12 zone di Confartigianato, e poi i presidenti dei Movimenti Donne Impre-sa, Giovani Imprenditori e dell’ANAP, della Consulta dei mestieri e alcuni rap-presentati di categoria.E un appello particolare è stato rivolto

Tra realtà e prospettive:il nostro impegno per il futuro

35° CONGRESSO PROVINCIALE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE CUNEO

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 7

da Luca Crosetto, componente cuneese della Giunta nazionale, proprio ai diri-genti di Confartigianato Imprese Cuneo.«Non possiamo negare la gravità della si-tuazione, – ha dichiarato Crosetto – ma, proprio perché, nel nostro ruolo di dirigen-ti, rappresentiamo tanti colleghi imprendi-tori artigiani, non possiamo fare populismo o semplice demagogia. È la nostra posizione che ce lo impone, e, avendo noi anche una re-sponsabilità morale nei confronti della base associativa, dobbiamo dare il buon esempio. Troppo spesso si protesta perché è più facile che proporre una soluzione: rimbocchiamoci le maniche, ascoltiamo le reali necessità degli artigiani e portiamo la loro voce ai tavoli ai quali sediamo».Sull’ascolto dei problemi degli artigia-ni e sul modo per affrontarli dal punto

di vista organizzativo si è infi ne incen-trato il lungo intervento conclusivo del presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Guerrini, che con la sua presenza ha voluto onorare la realtà cu-neese in un così importante momento di vita associativa.«Nel corso dei vari interventi – ha sottoli-neato – ho sentito elencare numerose pro-blematiche che indubbiamente affl iggono le nostre imprese. Esse esistono, questo è in-negabile, ma, per ricollegarmi a quanto det-to da Luca Crosetto, lamentarsi non serve e non deve servire. Parafrasando il presidente Kennedy, non dobbiamo chiederci cosa può fare lo Stato, o nel nostro caso, la nostra As-sociazione, per noi: chiediamoci piuttosto co-sa possiamo fare noi per portare giovamento e vantaggi alla Confartigianato ed agli im-

prenditori artigiani, e in questo modo dare una mano a questo nostro Sistema economico “malato”. L’unica strada che intravedo per poter raggiungere questi obiettivi è quella di dedicare maggior impegno per far crescere la nostra grande Associazione a tutti i livelli. Dal nazionale, al regionale, alle varie asso-ciazioni provinciali, ogni realtà ha il proprio ruolo, ma solo avendo una visione comune ed una condivisione generale di intenti, rag-giungibile solo attraverso un’organizzazione coordinata delle azioni sindacali, si riuscirà realmente ad operare per il meglio del com-parto».La giornata è poi terminata con il classi-co pranzo sociale durante il quale sono stati premiati alcuni dipendenti di Con-fartigianato per la lunga anzianità lavo-rativa in Associazione.

PREMIAZIONE DIPENDENTI con oltre 25 anni di servizio

GUIDO ZOLFINO 03.01.1983 29 ANNIMATTEO BORELLO 12.07.1983 29 ANNISIMONETTA CESANO 15.01.1985 27 ANNIGIUSEPPE BERARDO 01.04.1985 27 ANNIORIETTA FANELLO 09.09.1985 27 ANNILUISA ZAVATTARO 11.12.1985 27 ANNIGIANANGELO BROVIA 02.01.1986 26 ANNICLAUDIA VIOLINO 27.01.1986 26 ANNISILVIO BECCARIA 25.11.1986 26 ANNIENRICA NECADE 01.12.1986 26 ANNIDONATO FRONTUTO 01.12.1986 26 ANNIETTORINA PELLEGRINO pensionata dal 1 marzo 2012 con 41 anni di servizio di cui 39 presso la Confartigianato

Dipendenti Data assunzione Anzianità

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Primo Piano

Richiamare l’attenzione dei giova-ni sulla funzione sociale dell’arti-gianato e stimolare l’ingegno, la

fantasia e la creatività.Questo, in sintesi, lo scopo del concor-so organizzato dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Impre-se Cuneo “La mano è la fi nestra della mente”, che ha visto il suo momento conclusivo nella cerimonia di premia-zione di venerdì 20 aprile presso il Cen-tro Incontri della Provincia di Cuneo.Il concorso, patrocinato dalla Provincia di Cuneo, dalla Camera di Commercio e del Provveditorato agli studi, era ri-servato agli studenti delle scuole secon-darie statali di II grado e delle Agenzie Formative della provincia di Cuneo e ha visto la partecipazione 13 istituti cu-neesi per un totale di oltre 200 ragazzi coinvolti.Gli studenti hanno dovuto realizzare un progetto, affrontando sia l’aspetto “scientifi co” della ricerca e sviluppo, at-traverso disegni tecnici, schizzi, bozzet-ti, rendering e simulazioni numeriche, sia l’aspetto pratico, con la produzione del corrispondente modello, prototipo, manufatto.«L’iniziativa – commentano Stefania Bongiovanni e Gabriele Taricco, rispet-

tivamente presidente e vice presidente del Movimento Giovani Imprenditori – proponeva nel titolo una celebre frase del fi losofo Immanuel Kant: un frase bicentena-ria ma che abbiamo ritenuto di straordinaria attualità. La mano per un artigiano edile, metalmeccanico, alimentarista, informatico è un utensile estremamente specializzato. Molto spesso però ci si dimentica che ciò che muove la mano è il cervello, e dunque è la mano che dà forma all’intelligenza ed è la mano che comunica la cultura. La cultura del fare, la cultura artigiana».«Mai come in questo momento – conclu-de Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – occorre istaurare nei giovani l’idea

che il mestiere di artigiano possa realmen-te rivelarsi ricco di soddisfazioni. Troppo spesso la nostra categoria viene sminuita, spesso a causa di una cultura che ha dimen-ticato l’importanza del fare, e del saper fare. Attraverso il nostro Movimento Giovani Imprenditori, molto attivo su questo fronte, stiamo attuando numerose iniziative per promuovere e spiegare alle giovani leve cosa realmente voglia dire essere artigiano, esse-re imprenditore di se stesso. La speranza è quella di svecchiare il cliché “dell’artigiano di bottega”, che pure ha contribuito – e non poco – alla formazione del nostro sistema economico, per elevarlo al ruolo che oggi merita, nell’interesse del nostro territorio e delle nuove generazioni».

Premiati i vincitori del Concorso “La manoè la fi nestra della mente”

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3. Istituto Istruzione Superiore “G. Vallauri” (Fossano) – Classe 4a B e C Meccanica – Progetto OMNIMEC TRAVELER

4. Istituto Tecnico Industriale Statale “M. Del pozzo” (Cuneo) – Classe 3a D Mec-canica-Meccatronica – Progetto EOLIA-NA AUTOCOSTRUITA

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Confartigianato prende atto dell’annuncio di differimento, da parte del Ministero dell’Am-

biente, del pagamento del contributo SISTRI al 30 novembre 2012. Le associazioni di Rete Imprese Italia ritengono tuttavia insuffi ciente questa misura, avendo già proposto la sop-pressione del contributo che le impre-se devono pagare, tenuto conto della sostanziale inoperatività del SISTRI a fronte delle quote già versate dalle im-prese negli ultimi due anni. Rete Imprese Italia ha invita il Ministro ad aprire immediatamente un confron-to per istituire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifi uti, che risponda ai requisiti di effi cienza, economicità ed effi cacia, come già proposto ormai da diversi mesi al Ministero e al Governo.Già nello scorso anno Confartigianato si era fatta portavoce delle migliaia di piccole e medie imprese per evidenzia-re l’eccessiva complessità e onerosità di

una procedura che rischiava di trasfor-marsi in un ennesimo pesante adempi-mento a carico degli artigiani.Grazie ad un’incessante azione sinda-cale di Confartigianato, che aveva vi-sto l’Associazione impegnata su tutti i fronti, dal nazionale, al regionale, al locale, si erano ottenute delle proro-ghe che, visto il complesso momento dell’economia del nostro Paese, ave-vano dato una boccata d’ossigeno alle imprese, già duramente colpite dal ca-lo delle commesse, dai ritardi dei pa-gamenti e dalla diffi coltà di accesso al credito.Ora, a pochi giorni dalla scadenza per il pagamento del canone SISTRI, prevista per il 30 aprile, la situazione appariva però ancora molto confusa.«Era stata presentata in Conferenza Sta-to-Regioni l’istanza che prevede l’esenzio-ne dalla corresponsione del canone SISTRI per l’anno in corso – spiega Luca Croset-to, componente cuneese della Giunta

Nazionale –. Il punto è che ci sembra aver poco senso dover pagare per un servizio che, a conti fatti, non ha mai raggiunto la piena operatività».«La nostra Associazione cuneese – aggiun-ge Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Impre-se Cuneo – si era subito allineata con la presa di posizione di altre “consorelle”. Non sarebbe stato infatti giustifi cabile richiedere ulteriormente al sistema produttivo italiano il versamento di un corrispettivo per un servizio non ancora attivo, che peraltro ha comportato problemi di sovrapposizione tra il vecchio dispositivo cartaceo, fatto di regi-stri di carico e scarico, e l’innovativo me-todo elettronico di tracciabilità introdotto, con tutti i disagi legati alla sua sperimenta-zione. Anche grazie alla pressione esercitata sui parlamentari cuneesi siamo riusciti a dar voce alle numerose imprese interessate, ma ci allineiamo pienamente con la linea di Rete Imprese Italia per richiedere la sop-pressione del contributo».

SISTRI: differimento insuffi ciente, bisogna sopprimere il contributo

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 11

Primo Piano

L’INA ASSITALIA ha compiuto, il 4 marzo 2012 cent’anni dalla fondazione e gli ultimi trenta

sono stati percorsi, per quanto attiene l’attività piemontese, anche dall’ERAV, in virtù di una Convenzione realizzata, nel territorio, con le Agenzie della Com-pagnia.Nel lontano 1980, con la costituzione dell’Ente si è infatti dato vita alle prime garanzie assicurative, a favore degli arti-giani e loro familiari, in tema di rimborsi delle spese per ricoveri in Cliniche ed Ospedali derivanti da malattie ed inter-venti chirurgici.Erano state chiuse, da poco le Casse Mutue Artigiane ed era particolarmen-te sentita, dalla categoria, la necessità di affi ancare al nascente Servizio Naziona-le, un Ente che potesse garantire presta-zioni integrative.Veniva pertanto costituito l’ERAV (Ente Regionale di Assistenza Volontaria) su segnale della Confartigianato piemon-tese.Negli anni di collaborazione con l’INA ASSITALIA abbiamo confermato la scel-ta operata, a suo tempo ed abbiamo ri-conosciuto la volontà della medesima nell’esaudire le richieste che tramite la nostra struttura provenivano dalle im-prese associate.

Con il consenso della Compagnia abbia-mo successivamente esteso le garanzie a Commercianti, Piccoli Imprenditori, La-voratori autonomi in genere, compren-dendo non solo i familiari ma anche i collaboratori.Oltre trent’anni di attività con l’INA AS-SITALIA ci hanno permesso di ricono-scere la correttezza della medesima per quanto attiene le prestazioni erogate agli assicurati ed in modo particolare per i rimborsi dovuti ai titolari delle polizze.Sono migliaia, nella realtà piemontese, i soggetti che hanno constatato la validi-tà dei prodotti assicurativi riconosciuti dall’ERAV che ha creato con l’INA ASSI-TALIA un binomio ormai consolidatosi nel tempo.

Con il trascorrere degli anni si è dato corso a nuove garanzie tra le quali: In-dennità e capitale per infortuni, incen-dio e furto, integrazione pensionistica ed in ultimo la revisione dei massimali per la Responsabilità Civile verso terzi ed i propri collaboratori.Si tratta di una copertura assicurativa per la liquidazione di eventuali e possi-bili danni recati nello svolgimento di la-vori e per interventi relativi ad infortuni occorsi ai propri dipendenti con rivalsa da parte dell’INAIL.Le garanzie in questione sono indispen-sabili per le imprese e le pongono al ri-paro dalla richiesta di danni da parte di terzi. L’ultima offerta ai tesserati ERAV ri-guarda l’estensione della R.C. Auto a tutti coloro che sono già assicurati con altre polizze e che hanno quindi la pos-sibilità di accedere a condizioni ed a ta-riffe vantaggiose per assicurare i propri automezzi, compresi quelli adibiti alla attività con un portata non superiore a 60 q.li e con la copertura per incendio, furto e danni propri.Sono migliaia i tesserati all’Ente che giornalmente verifi cano la validità dei prodotti assicurativi che vengono for-niti attraverso le garanzie dell’INA AS-SITALIA.

Cent’anni dell’INA Assitalia

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12 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Primo Piano

Dal 1 maggio prossimo entrerà in vigore negli ospe-dali di Mondovì e di Saluzzo, per essere poi esteso gradualmente anche negli altri nosocomi dell’Asl,

il nuovo regolamento sulla presenza di persone di sostegno ai degenti presso gli ospedali dell’Asl CN1. Lo ha ricorda-to il direttore sanitario di azienda, Enrico Ferreri, nel corso di una conferenza stampa congiunta con Roberto Ganzi-nelli, presidente di Confartigianato Cuneo per la zona di Mondovì che sulla questione aveva chiesto da tempo l’in-tervento dell’Asl, per porre fi ne ad abusi che creavano una concorrenza sleale nei confronti di chi intendeva esercitare la professione nel rispetto delle regole.«Nei nostri ospedali – spiega Ferreri – vigeva già un regolamen-to impostato in modo culturalmente diverso, in quanto avevamo fatto la scelta di non entrare nelle questioni che riguardavano i rapporti tra privati. Per rivedere la precedente impostazione c’è voluto tempo, perché occorreva mettere d’accordo più soggetti, confrontandosi con le direzioni sanitarie dei presidi, con le capo-sala. Grazie all’ottimo coordinamento esistente con le associazioni che operano sul territorio siamo riusciti a trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Ora partiamo a Mondovì e Saluzzo, nel giro di un paio di mesi credo potremo estendere l’applicazione delle nuove regole agli altri ospedali».Il regolamento individua nei familiari, amici, volontari dell’assistenza ospedaliera e in altri soggetti che assistono i degenti dietro pagamento di un corrispettivo, le diverse fi gure di riferimento, inoltre sono defi nite le modalità di autorizzazione, da parte dell’Asl, delle persone scelte dal degente stesso per l’assistenza. Ogni reparto predisporrà elenchi per la registrazione sia delle persone fi siche sia di Enti, associazioni cooperative che svolgono questo tipo di attività; inoltre sono dettagliati gli obblighi e i divieti a ca-

rico dei soggetti che prestano la loro attività di sostegno ai degenti in ospedale. «È una vera e propria “conquista” per la nostra Associazione – spiega Roberto Ganzinelli, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Mondovì, nonché vice presidente provin-ciale –. Due anni fa ci era stata segnalata questa situazione di irregolarità e, lavorando alacremente con i vertici dell’ASL CN1, siamo riusciti ad arrivare a questo regolamento che fa chiarezza e permetterà in futuro una gestione più organica dell’assistenza dei degenti negli ospedali. Mi piace inoltre pensare che l’azione da noi condotta come Associazione di categoria rispecchi piena-mente la nostra mission di tutela sia degli imprenditori, sia dei consumatori: la soluzione individuata non risulterà vantaggiosa solamente per i professionisti dell’assistenza privata ospedaliera, ma eviterà anche spiacevoli situazioni per i degenti stessi».«L’iter che ha portato alla defi nizione di questo protocollo – con-clude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – ben descrive l’incessante azione sindacale che la nostra Associazione quotidianamente svol-ge: dalla segnalazione di una problematica si è passati allo stu-dio di una soluzione con gli altri soggetti interessati e si è infi ne defi nita una modalità per sanare la situazione. In questo come in altri casi un’azione portata avanti “dal singolo” sarebbe stata infruttuosa, ma la presenza di un interlocutore autorevole come Confartigianato ha permesso un dialogo costruttivo e, in con-clusione, reale portatore di vantaggi per il comparto».

Personale di sostegno in ospedale, nuovo regolamento all’Asl CN1

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Da sin.: Enrico Ferreri, direttore sanitario ASL CN1; Roberto Ganzinelli, presidente Confartigianato Cuneo Zona di Mondovì

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 13

Primo Piano

Mancano ormai pochi giorni alla tornata elettorale per le poltro-ne di sindaco, assessori e consi-

glieri di 17 comuni della provincia di Cu-neo. Si voterà a Bagnolo Piemonte, Barge, Bastia Mondovì, Bene Vagienna, Borgo San Dalmazzo, Cissone, Cuneo, Elva, Frabosa Soprana, Monastero Di Vasco, Mondovì, Monterosso Grana, Murello, Racconigi, Rittana, Salmour, Sambuco. Soprattutto nei centri più importanti, sembra davvero che la disaffezione dei cittadini verso la politi-ca, alla luce dei molteplici scandali legati ai partiti, sia stata sconfessata da una frene-tica corsa alla candidatura. La giusta chia-ve di lettura del fenomeno sembra essere la voglia di rinnovamento, che ha spinto tante facce nuove a mettersi in gioco per infondere, proprio a quella politica vitu-perata, una rinnovata energia. Numerose dunque le liste a contendersi un “posto” in comune e tra i candidati ci sono anche tanti artigiani.Qual è la posizione di Confartigianato Cu-neo? Lo abbiamo chiesto al presidente pro-vinciale Domenico Massimino.

Presidente, parecchi associati alla Con-fartigianato sono candidati nei comu-ni cuneesi che andranno al voto, alcu-ni addirittura aspirano alla poltrona di sindaco. Come vede questa scelta?In quanto artigiano, sono orgoglioso di ap-partenere ad una categoria produttiva che, nonostante il momento diffi cile, continua ad impegnarsi attivamente sul territorio at-traverso una rappresentanza forte a livel-lo istituzionale. D’altra parte, credo sia nel DNA di noi artigiani, rimboccarsi le mani-che sempre, anche quando i tempi sono bui e le diffi coltà sembrano essere insormon-tabili. Oggi fare l’amministratore locale ha sicuramente più svantaggi rispetto al pas-sato, gli impegni sono molto onerosi e le risorse assai scarse. Per far quadrare i conti pubblici ci vuole coraggio, tanto lavoro ed un pizzico di genio, caratteristiche che ad un artigiano non mancano mai.Sono venuti a fare campagna elettorale anche in Associazione?Alcuni sono passati a spiegarmi il perché della loro candidatura e a chiedermi un ap-poggio. A tutti però, pur apprezzandone la

buona volontà, ho risposto negativamente. Come privato cittadino posso avere le mie idee riguardanti la politica, ma in quan-to presidente di un’Associazione di cate-goria che conta circa dodicimila associati, ho l’obbligo di mantenere la più assoluta equidistanza da tutti nel pieno rispetto del ruolo apartitico ed apolitico rivestito dalla Confartigianato. L’Associazione quindi sarà totalmente neutrale in queste elezioni? Certamente, per quel che riguarda i singoli candidati. Altro discorso è per la catego-ria. A questo proposito invito caldamente gli artigiani a votare i candidati artigiani. Credo sia di grande importanza per il no-stro mondo avere degli artigiani ammini-stratori di enti locali. Una delle nostre fun-zioni più importanti a livello territoriale, è proprio quella di mantenere un confronto profi cuo con le istituzioni per favorire lo sviluppo delle imprese. Se il linguaggio tra noi ed i comuni è lo stesso, la compren-sione è più rapida e gli obiettivi più facil-mente condivisibili. Dunque, l’appello è: “Artigiano vota artigiano”.

Votare gli artigiani per dare maggiore rappresentanza alla categoria

Elezioni amministrative 2012: “Artigiano vota Artigiano”

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14 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

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Restauro: è mobilitazione degli artigiani re-stauratori contro le possibili modifi che alla proposta di nuovo impianto dell’art. 182

del Codice dei Beni culturali, la norma che regola la cosiddetta fase transitoria del riconoscimento delle qualifi che del settore artigiano. «La possibile nuova formulazione dell’art. 182 prova a tenere con-to sia dell’esperienza lavorativa del restauratore, sia dell’attività formativa – spiega Luciano Gandol-fo, rappresentante provinciale Edili di Confarti-gianto Cuneo nonché vice presidente nazionale ANAEPA –. Il testo proposto ha trovato la condivi-sione di tutti i componenti della Settima Commissione Istruzione pubblica, Beni culturali, ricerca scientifi ca, spettacolo e sport del Senato e si era rinunciato alla presentazione di emendamenti proprio per favorire il passaggio del testo in sede delibe-rante. Invece, sono arrivati diversi emendamenti, alcuni anche peggio-

rativi della norma, che se approvati potrebbero far ri-tornare la situazione alla formulazione precedente, che Confartigianato ritiene lesiva della professionalità dei restauratori artigiani». Le associazioni artigiane si sono unitariamente rivolte sia al presidente della Settima commissione del Senato, senatore Gui-do Possa; sia al segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Roberto Cecchi.«Abbiamo espresso da un lato l’apprezzamento per quanto è stato fatto, recependo la voce degli artigia-ni – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – ma anche abbiamo voluto evidenziare come un nuovo stravolgimento del testo cui si era approdati e che au-

spicavamo fosse portato in sede deliberante da parte dell’Aula vanifi -cherebbe quanto sin qui fatto e non terrebbe conto della professionalità e delle giuste aspirazioni e attese dei restauratori artigiani».

Restauro di beni culturali: “Non stravolgiamo nuovamente l’art. 182”

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Luciano Gandolfo

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Primo Piano

La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 15

Confartigianato Cuneo, nell’ottica di dare sostegno all’attività artigianale attraverso la valorizzazione dei materiali locali utilizzati, ha scelto, dopo l’esperienza

del 2011 anno dedicato alla pietra, di orientare il suo impe-gno promozionale per il 2012 verso il legno. 2012 dunque anno del legno con un’attenzione particolare all’intera fi liera ed alle opportunità di utilizzo di questo ma-teriale nei sistemi innovativi. Di qui la collaborazione avviata con l’Associazione “Amici del Legno”, costituitasi proprio in seno a Confartigianato, per sostenere e promuovere l’utilizzo del legno locale.Con un ricco calendario di appuntamenti, che vanno dai con-vegni ad una mostra nel Filatoio di Caraglio, fi no alla presen-za istituzionale nei maggiori eventi fi eristici della provincia, Confartigianato Cuneo e l’Associazione “Amici del Legno” si pongono l’obiettivo di creare un connubio virtuoso tra am-biente ed eccellenza imprenditoriale.In particolare, attraverso alcuni momenti di confronto si sta cercando di richiamare l’attenzione sulle problematiche del settore e sulla necessità di interventi anche istituzionali per garantire sia la sopravvivenza di alcuni anelli della fi liera, sia di incentivare l’utilizzo delle essenze locali valorizzan-done le peculiarità. Un primo incontro già è avvenuto a Pamparato a fi ne marzo nel quale si è dibattuto sulla necessità di fare rete tra opera-tori del comparto per divenire interlocutori signifi cativi nei tavoli legislativi. In particolare, sulla nuova legge Forestale, si è deciso di redigere un documento che vada a sottolineare le diffi coltà di applicazione di alcuni punti della normativa.E proprio della legge forestale si occuperà il convegno regio-nale dal titolo “Il legno piemontese: una risorsa per l’econo-mia, nel rispetto dell’ambiente” organizzato da Confartigia-nato Piemonte, che si terrà a Cuneo nel Centro Incontri della Provincia il 12 maggio prossimo. In quell’occasione, parte-

ciperanno oltre a Giorgio Felici presidente di Confartigiana-to Piemonte, Domenico Massimino presidente di Confarti-gianato Cuneo, Samuele Broglio presidente di Confartigia-nato Legno e Arredo Piemonte, Giacomo Verrua presidente dell’Associazione “Amici del Legno”, alcuni esponenti au-torevoli della Regione Piemonte e dell’Università di Torino. Completeranno il nutrito parterre due esperti del settore li-gneo di Trento che verranno a raccontare la loro esperienza in materia legislativa. Il 26 maggio poi, a Borgo San Dalmazzo, nel palazzo Bertel-lo, si svolgerà il convegno nazionale di Confartigianato sul tema”Le biomasse legnose, risparmio energetico nel rispetto dell’ambiente”, nel quale esperti relatori del settore forni-ranno un ampio ed esauriente spaccato del Sistema Legno e delle sue potenzialità come risorsa energetica.

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CONVEGNO UNCEMLA FILIERA LEGNO-ENERGIA

Giacomo Verrua, presidente dell’Associazione Amici del Legno, ha partecipato, assieme ad alcuni dirigenti ed associati di Confar-tigianato Imprese Cuneo al convengo UNCEM “La fi liera legno-energia. lo sviluppo che muove la montagna”, svoltosi sabato 21 maggio presso la sala Fondazione CRC in Cuneo.La fi liera del legno è il motore del nuovo sviluppo dei territori montani del Piemonte. Con progetti concreti, all’interno di pro-grammi che coinvolgono enti locali, imprese, istituti di ricerca e università. Questi i concetti emersi dall’incontro durante il quale Verrua, su invito del Presidente UNCEM Lido Riba, ha fatto un breve intervento illustrando alla folta platea le varie attività di Confartigianato Cuneo in relazione all’anno del legno.Per scaricare gli atti del convegno: www.uncem.piemonte.it.

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16 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Sindacale, Contrattuale, Lavoro

La Fondazione Cassa di Rispar-mio di Cuneo ha presentato nel dicembre scorso il progetto

“Esperienza Lavoro” fi nalizzato all’oc-cupazione attraverso un’esperienza di tirocinio.L’iniziativa, progettata in partenariato con Confartigianato Imprese Cuneo, Coldiretti e Provincia di Cuneo, pre-vede infatti l’avvio di 140 tirocini della durata di 6 mesi, intesi come percorsi di inserimento o reinserimento per giova-ni inoccupati o adulti espulsi dal mer-cato del lavoro, presso imprese artigia-ne operanti nella nostra provincia.Il tirocinio, attivato ai sensi della Legge Regionale n. 34/2008, prevede un so-stegno economico pari a 530 euro men-sili messi a disposizione dalla Fonda-zione CRC a favore del tirocinante ed ha come obiettivo fi nale l’inserimento lavorativo di quest’ultimo.Gli aspiranti tirocinanti sono stati sele-

zionati tra giovani (17-29 anni) inoccu-pati o con deboli esperienze di lavoro pregresse e adulti (over 40) espulsi dal mercato del lavoro e con le seguenti caratteristiche: persone domiciliate in provincia di Cuneo, iscritte al Centro

per l’Impiego di competenza e non be-nefi cianti di alcun ammortizzatore so-ciale (indennità di mobilità o di disoc-cupazione ordinaria).L’attivazione dei tirocini è prevista nei mesi di maggio e giugno prossimi.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 17

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18 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Fiscale e Tributario

L’istituzione dell’IMU è anticipata, in via sperimentale, a decorrere dall’anno 2012, ed è applicata in tutti i Comuni del territorio nazionale fi no al 2014.

Per l’applicazione dell’imposta mancano ancora numerosi chiarimenti e sono in corso ulteriori modifi che normative.Analizziamone gli aspetti fondamentali in quanto il nuovo tributo colpisce anche l’abitazione principale e pertinenze, i fabbricati rurali, ha propri moltiplicatori per la determina-zione della base imponibile, ed è molto più gravosa rispetto all’ICI (vedi esempi).

IMPOSTE SOSTITUITEL’IMU sostituisce, per la componente immobiliare, l’IRPEF e relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l’ICI.Quindi, se l’immobile è locato, dal 2012 sarà dovuta sia l’IMU (in luogo dell’ICI) che l’IRPEF; se l’immobile è te-nuto a disposizione sarà dovuta solo l’IMU (niente ICI, né IRPEF). Quindi dal 2012 l’immobile locato continuerà a scon-tare l’IRPEF e relative addizionali, oltre l’IMU. L’immobile tenuto a disposizione, invece, sarà assoggettato soltanto ad IMU, sebbene con aliquota ordinaria.

PRESUPPOSTOL’IMU ha per presupposto il possesso di immobili, ivi com-prese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa, le aree fabbricabili e i terreni agricoli (anche i fabbricati rurali). Va sottolineato, infi ne, che il legislatore ha abrogato, dal 1° gennaio 2012, le disposizioni che, in materia di ICI, preve-devano:

– l’esenzione ai fi ni ICI dell’unità immobiliare adibita ad abi-tazione principale e relative pertinenze;

– la possibilità per il comune, tramite regolamento o delibe-ra, di: 1. considerare parti integranti dell’abitazione principale le

sue pertinenze, 2. considerare abitazioni principali quelle concesse in uso

gratuito a parenti in linea retta o collaterale, stabilendo il grado di parentela.

BASE IMPONIBILELa base imponibile, costituita dal valore dell’immobile, è determinata come segue:

Imposta Municipale Unica: conosciamola meglio

IMMOBILI VALORE IMMOBILE

Fabbricati iscritti in catasto

Rendite risultanti in catasto, al 1° gennaio dell’anno di imposizione, rivalutate del 5%, con applicazione dei seguenti moltiplicatori: – 160 (fabbricati classifi cabili nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali

C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10); – 140 ( fabbricati classifi cati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali

C/3, C/4 e C/5); – 80 (fabbricati classifi cati nella categoria catastale D/5);– 80 (fabbricati classifi cati nella categoria catastale A/10); – 60 (fabbricati classifi cati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati

classifi cati nella categoria catastale D/5; tale moltiplicatore è elevato a 65 a decorrere dal 1º gennaio 2013;

– 55 (fabbricati classifi cati nella categoria catastale C/1).Fabbricati classifi cabili nel gruppo ca-tastale D, non iscritti in catasto intera-mente posseduti da imprese e distinta-mente contabilizzati fi no all’anno nel quale i medesimi sono iscritti in catasto con attribuzione di rendita

Costo risultante dalle scritture contabili al lordo delle quote di ammortamen-to maggiorato con l’applicazione di appositi coeffi cienti, risultante alla data di inizio di ciascun anno solare (o, se successiva, alla data di acquisizione).

Aree fabbricabili

Valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione. Si deve avere riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all’indice di edifi -cabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.

Utilizzazione edifi catoria dell’areaDemolizione del fabbricatoInterventi di recupero lett. c, d, e, L. 457/78

Valore dell’area senza computare il valore del fabbricato in corso d’opera, fi no alla data di ultimazione dei lavori di costruzione, ricostruzione o ristruttura-zione ovvero, se antecedente, fi no alla data in cui il fabbricato costruito, rico-struito o ristrutturato è comunque utilizzato.

Terreni agricoli

Reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1º gennaio dell’anno di imposizione, rivalutato del 25%, con applicazione di un moltiplicatore pari a 130 (per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, il moltiplicatore è ridotto a 110).

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ALIQUOTA IMUL’aliquota dell’IMU è fi ssata in una misura di base pari allo 0,76 per cento (o 7,6 per mille).È data facoltà ai comuni di modifi care, in aumento o in di-minuzione, l’aliquota di base sino a 0,3 punti percentuali. Quindi, in sostanza, l’aliquota di base può essere fi ssata in una misura compresa tra 0,46 e 1,06 per cento.Inoltre, i comuni possono ridurre l’aliquota di base fi no al-lo 0,4% nel caso di immobili non produttivi di reddito fon-diario, di immobili posseduti da soggetti passivi IRES, o di immobili locati.

È prevista un’aliquota ridotta delle seguenti fattispecie: – abitazione principale e pertinenze: l’aliquota è ridotta al-

lo 0,4 per cento. I comuni possono modifi care tale aliquo-ta, in aumento o diminuzione, sino a 0,2 punti percentuali;

– fabbricati rurali agricoli ad uso strumentale: l’aliquota è ridotta allo 0,2%. I comuni possono ulteriormente ridurre la suddetta aliquota fi no allo 0,1%.

Si riepilogano, di seguito, le aliquote base dell’IMU, a secon-da della fattispecie, e la corrispondente facoltà di manovra dei comuni:

Fattispecie Aliquota stabilita ex lege Range di manovra dei comuni

Aliquota di base 0,76% 0,46%-1,06% Abitazione principale (*) e pertinenze 0,4% 0,2%-0,6%Fabbricati rurali agricoli strumentali 0,2% 0,1%-0,2%Immobili non produttivi di reddito fondiario

0,76%I comuni possono ridurre l’aliquota di base fi no allo 0,4%, la medesima può essere au-mentata o diminuita sino allo 0,3%

Immobili posseduti da soggetti passivi IRESImmobili locati

DETRAZIONEIl legislatore ha introdotto una detrazione di 200 euro per l’abitazione principale e relative pertinenze. In sede di con-versione del decreto legge, è stata inserita una maggiorazio-ne della detrazione, in presenza di fi gli di età non superiore a 26 anni ed ivi residenti, limitatamente al biennio 2012-2013.

In sintesi, la misura della detrazione per abitazione princi-pale può essere compresa tra: – un minimo di 200 euro (in assenza di fi gli, o in presenza

di fi gli di età superiore a 26 anni, o in presenza di fi gli di età non superiore a 26 anni domiciliati ma non residenti anagrafi camente nell’immobile); (Continua)

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20 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Fiscale e Tributario

– un importo compreso tra 250 euro e 600 euro (in presenza di fi gli dimoranti e residenti anagrafi camente, di età non superiore a 26 anni, nella misura di 50 euro per fi glio).

Si ritiene che la maggiorazione di 50 euro sia condizionata esclusivamente all’età del fi glio e al fatto che sia dimoran-te abitualmente e residente anagrafi camente nell’immobile; non rileva il fatto che il fi glio, di età non superiore a 26 anni, non sia fi scalmente a carico.

VERSAMENTO DELL’IMPOSTA CON MODELLO F24Il versamento dell’imposta è effettuato, mediante l’utilizzo obbligatorio del modello F24.Il ricorso al modello F24 è reso necessario dalla circostanza che, essendo prevista la riserva di una quota di gettito a fa-vore dello Stato, tale strumento di pagamento semplifi ca gli

adempimenti del contribuente e garantisce un più agevole controllo dei fl ussi di entrata. Le modalità di versamento saranno stabilite da apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate. L’IMU è versata per l’anno in corso, in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre. Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell’imposta complessivamente dovuta in unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.

INDEDUCIBILITÀ DELL’IMUL’IMU è indeducibile dalle imposte erariali sui redditi e dall’IRAP.

PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IMU E ICI

Descrizione ICI IMU

Imposta su abitazione principale No SIDetrazione in base ai fi gli No SIIRPEF e addizionali su redditi degli immobili Dovute L’IMU sostituisce l’IRPEF

per gli immobili non locatiValore degli immobili Più bassi Innalzamento moltiplicatori

(fi no al 60%)Aliquote Ordinaria: da 0,4% a 0,7%

Abitazione principale: zeroOrdinaria: da 0,46% a 1,06%

Abitazione principale: da 0,2% a 0,6%Compartecipazione erariale NO Su immobili diversi da abitazione

principale e fabbricati ruraliImposta su fabbricati rurali NO SIImposta su fabbricati esteri NO SI (0,76%)

ESEMPI DI CALCOLO

Esempio 1Immobili:– abitazione principale A/2 rendita € 486,00– pertinenza abitazione principale C/6 rendita € 50,00– appezzamento terreno agricolo reddito domenicale € 352,00

Anno 2011ICI Immobile Rendita

rivalutata Moltiplicatore Base imponibile Aliquota Imposta

dovutaA/2 510,30 100 Esente 0C/6 52,50 100 Esente 0

Terreno 440,00 75 33.000,00 0,60% € 198,00TOTALE ICI € 198,00Anno 2012

IMUA/2 510,30 160 81.648,00 0,40% € 326,59C/6 52,50 160 8.400,00 0,40% € 33,60

Terreno 440,00 130 57.200,00 0,76% € 434,72TOTALE LORDO

€ 794,91

Detrazione abitazione principale

- € 200,00

TOTALE IMU dovuta

€ 594,91

Differenza ICI e IMU

€ 396,91

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 21

Esempio 2Immobili:– abitazione principale A/2 rendita € 823,00– immobile civile affi ttato A/2 rendita € 480,00– immobile vacanza rendita A/3 € 520,00– negozio affi ttato C/1 rendita € 1.519,00

Anno 2011 ICI Immobile Rendita

rivalutata Moltiplicatore Base imponibile Aliquota Imposta

dovutaA/2 864,15 100 Esente 0A/2 504,00 100 50.400,00 0,60% € 302,40A/3 546,00 100 54.600,00 0,60% € 327,60C/1 1.594,95 34 54.228,30 0,60% € 325,37

TOTALE ICI € 955,37Anno 2012 IMU

A/2 864,15 160 138.264,00 0,40% € 553,06A/2 504,00 160 80.640,00 0,76% € 612,86A/3 546,00 160 87.360,00 0,76% € 663,94C/1 1.594,95 55 87.722,25 0,76% € 666,69

TOTALE LORDO € 2.496,55

Detrazione abitazione principale

- € 200,00

TOTALE IMU € 2.296,55Differenza ICI e IMU € 1.341,18

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22 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

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Nascono i Centri di Assistenza Tecnica Confartigianato PiemonteLa Regione Piemonte, Assessorato Attività Produttive, con la creazione dei C.A.T. – Centri di Assistenza Tecnica per l’artigianato, intende sviluppare i processi d’am-modernamento delle imprese piemontesi favorendo la diffusione sul territorio di un’adeguata rete di soggetti in grado di facilitare l’accesso alle informazioni e il rapporto tra Amministrazione regionale e imprese.Le Associazioni provinciali di Confartigianato Piemonte hanno pertanto costitu-ito i Centri di Assistenza tecnica “C.A.T. – Confartigianato Piemonte”, accreditati con Determina Dirigenziale n. 44 del 10.2.2011 a seguito della legge regionale n. 1/2009 (Testo Unico per l’Artigianato) e, tra le prime iniziative.

Prende avvio il servizio “118 – Pronto Intervento Antiburocrazia per l’Artigianato”Gli sportelli territoriali del C.A.T. – Confartigianato Piemonte effettueranno il ser-vizio “118 – Pronto Intervento Antiburocrazia” previsto dal Piano Straordinario per l’Occupazione varato dalla Giunta regionale.Potranno rivolgersi agli sportelli dei C.A.T. tutte le imprese artigiane, anche non associate alla Confartigianato, che necessitano di particolari informazioni connes-se all’esercizio dell’attività d’impresa o che incontrano problemi nella gestione di pratiche particolarmente complesse con la Pubblica Amministrazione o altri Enti.

Gli sportelli “C.A.T. – Confartigianato Piemonte” in provincia di CuneoCuneo: Sede Provinciale – Via I Maggio 8 – 12100 Cuneo Tel. 0171.451111 – Fax 0171.697453Alba: Sede Periferica – Corso Piera Cillario Ferrero 8 – 12051 Alba Tel. 0173.441138 - Fax 0173.440412Bra: Sede Periferica – Piazza Giovanni Arpino 35 Tel. 0172.429611 – Fax 0172.429612

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Racconigi Via Regina Margherita, 6

S. Stefano B. Via Umberto I, 1

UFFICI INDIRIZZOSegreteria Provinciale Via I Maggio, 8

Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Formazione

Corso IV Novembre, 11

Alba Corso P. C. Ferrero, 8Borgo S.D. Largo Bertello, 5Bra Piazza G. Arpino, 35Carrù Piazza Mercato, 16/aCeva Piazza Gandolfi , 18Cuneo Via I Maggio, 8Dogliani Viale Roma, 53Dronero Via IV Novembre, 50Fossano Via Lancimano, 4Mondovì Via Prato, 18Saluzzo Via Vittime di Brescia, 3Savigliano Via Molinasso, 18

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 23

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Med.Art. srl, la società di servi-zi organizzativi e di supporto alla medicina del lavoro, na-

ta dal sodalizio tra Confartigianto Im-prese Cuneo e il Laboratorio Pasteur, è, da oggi, ancora più vicina agli im-prenditori.Nell’ambito dei vari ammodernamenti che hanno visto coinvolta l’Associazio-ne, si è infatti concluso il trasferimento della Med.Art. Servizi dalla preceden-te ubicazione presso il Laboratorio Pa-steur ai nuovi uffi ci nella sede provin-ciale di Confartigianato Cuneo.La nuova sede, operativa in Corso IV Novembre 11, si integrerà così ancor di più con gli uffi ci dell’Associazione.«Abbiamo operato questa scelta – spie-ga Vincenzo Amerio, presidente del-la Med.Art. Servizi – nell’ottica di for-nire un miglior servizio agli associati. La Med.Art. offre da anni un ottimo servizio organizzativo e di supporto alla medicina

del lavoro, con l’intento di soddisfare le esigenze delle imprese artigiane in riferi-mento alle varie normative di riferimento. Questo trasferimento faciliterà e semplifi -cherà di molto l’espletamento delle prati-che burocratiche da parte degli artigiani».«Questo ammodernamento – conclude Domenico Massimino, presidente pro-vinciale di Confartigianato Imprese

Cuneo – rientra in un più ampio disegno di reingegnerizzazione e miglior gestione dei processi interni di lavoro dell’Associa-zione. Siamo convinti che, in un momento complesso come quello nel quale viviamo, “fare sindacato” e assistere le imprese si realizzi anche attraverso una organizza-zione più strutturata, e dunque più effi -ciente, degli uffi ci e dei servizi per gli as-sociati».

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Vincenzo AmerioNuovi riferimentiMed.Art. Servizi srlCorso IV Novembre, 1112100 CUNEOTel. 0171.480484Fax [email protected]

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24 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Anno del Legno

A Pamparato l’aperturadell’anno del LEGNO

“decalogo” messo a punto dalle as-sociazioni del legno facenti capo a Fe-derlegnoarredo, che riassume alcune proposte per sostenere la fi liera fore-sta-legno: dall’individuazione di pro-cessi di formazione ed informazione riguardante il settore, alla pianifi ca-zione di sistemi di gestione sostenibi-le, all’impostazione di una moderna cultura della gestione forestale, fi no ad una più consapevole valorizzazio-ne del legno in tutte le sue essenze e in tutti i suoi utilizzi.

Il legno, con le sue preziose caratte-ristiche e la sua trasversalità di uti-lizzo, è stato protagonista, sabato 31

marzo a Pamparato, nel suggestivo ca-stello “Cordero”, del convegno “2012 Anno del Legno – Tradizione e moder-nità a confronto”, primo appuntamen-to uffi ciale di apertura della kermesse ad esso dedicata, organizzata da Con-fartigianato Cuneo. L’iniziativa ha fat-to da apripista ad una serie di incontri e momenti espositivi per dare visibili-tà non soltanto agli aspetti artistici del settore ligneo, ma anche per richiamare l’attenzione sulle problematiche legate alla silvicoltura ed al suo importante ruolo nella tutela ambientale. Di fronte ad una platea gremita di ar-tigiani ed operatori forestali, sono in-tervenuti, dopo i saluti introduttivi del presidente di Confartigianato - zo-na di Mondovì Roberto Ganzinelli, il presidente provinciale di Confartigia-nato Cuneo Domenico Massimino, il responsabile nazionale della categoria Legno Arredo di Confartigianato Gui-do Cesati, il responsabile del Centro Studi della categoria Legno Arredo Marco Frigerio, il vice rappresentante vicario provinciale del Settore Legno Marco Borgogno, il presidente dell’As-sociazione “Amici del legno” Giacomo Verrua. Ha chiuso gli interventi il vice presidente di Confartigianato Cuneo

– zona di Mondovì Andrea Giaccone.Tra gli argomenti affrontati, la necessi-tà di dare sostegno alle imprese dell’in-tera fi liera del legno ed in particolare, ai primi tasselli legati alle attività bo-schive ed alle segherie, vero “anello de-bole” nel nostro Paese, che risulta fra i primi importatori mondiali di mate-riale ligneo pur avendo incrementato negli ultimi trent’anni la sua superfi cie forestale del 66,5%. I rappresentanti nazionali del setto-re Legno hanno inoltre illustrato un

Illustrato il calendario degli eventi di Confartigianato Cuneo a supporto del comparto ligneo

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 25

Per dare massima visibilità al comparto ed alle sue nuove strategie, ha preso il via proprio da Pamparato la ricca se-rie di eventi con i quali Confartigianato Cuneo connota il 2012 come anno del Legno. Nel suo intervento, il presidente Massimino ha sottolineato l’impegno e le forze messe in campo per il proget-to: quattro convegni, di cui due locali, uno regionale, dedicato alla discussio-ne della Legge Forestale, ed uno nazio-nale sulle biomasse, una mostra di par-ticolare pregio al Filatoio di Caraglio e l’allestimento di ampie aree espositive nelle più importanti fi ere del territorio cuneese.«La volontà della nostra Associazione – spiega Massimino – è di dare ampia pro-mozione al mondo del legno, ma non soltan-to in una veste storico-culturale, bensì nella sua accezione più ampia e con uno sguardo attento alla modernità. Legno quindi come risorsa economica “rigenerabile”, legno co-me opportunità di innovazione, legno co-me patrimonio ambientale e come settore dall’alto potenziale di sviluppo. Attraverso i nostri appuntamenti cercheremo di sensi-bilizzare artigiani ed istituzioni a guarda-re al futuro economico legato al legno con nuove strategie imprenditoriali che possano anche collaborare alla salvaguardia del ter-ritorio e dell’ambiente forestale».Molto vivace e partecipata l’ultima par-te del convegno, durante la quale il vi-ce presidente della zona di Mondovì Giaccone ha evidenziato le diffi coltà di applicazione della normativa regionale relativa al disboscamento, che vincola gli operatori all’utilizzo di parametri insostenibili. A tal proposito, in chiu-sura dei lavori, si è deciso di stilare un documento sulle criticità normative che Confartigianato Cuneo presenterà uffi -cialmente ai responsabili della Regione Piemonte, nel prossimo convegno sulla Legge forestale, previsto il 12 maggio a Cuneo, presso la sala Falco.

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INCONTRO A MONDOVÌ

Si è svolto mercoledì 18 aprile, alle ore 21.00, presso la sede di Confartigianato Cuneo – Zona di Mondovì un incontro dedicato alle imprese del settore legno ed in particolare al comparto dell’abbattimento piante.Tema della riunione è stata infatti la Legge Regionale Forestale, che, così come attualmen-te defi nita, risulta poco chiara e non totalmente favorevole per le attività delle imprese del settore.L’Associazione ha infatti intenzione di gettare le basi per la redazione di un documento sulle criticità normative della Legge: tale documento verrà poi presentato uffi cialmente ai responsabili della Regione Piemonte nel corso di un prossimo convegno regionale, or-ganizzato da Confartigianato Imprese Piemonte con il supporto della Confartigianato di Cuneo, in data 12 maggio, presso la Sala Falco del Centro Incontri della Provincia di Cuneo.«Ringraziamo le imprese per la grande partecipazione – commentano Andrea Giaccone, vice presidente della Zona di Mondovì con delega alla montagna, e Marco Borgogno, vice rappresentante vicario provinciale del Settore Legno –. Il comparto si è dimostrato real-mente unito nell’evidenziare le problematiche di questa Legge e il documento stilato ci per-metterà di presentarci in modo coeso di fronte ai decisori politici e all’opinione pubblica».«Con questa riunione – aggiunge Roberto Ganzinelli, presidente della Zona di Mondovì e vice presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – si prosegue il cammino iniziato nel convegno svoltosi il 31 marzo scorso a Pamparato, “2012: ANNO DEL LEGNO – Tradizione e Modernità a confronto”. Nel corso di quell’incontro era emersa forte la necessità di dare sostegno alle imprese dell’intera fi liera del legno ed, in particolare, ai primi tasselli legati alle attività boschive ed alle segherie, vero “anello debole” nel nostro Paese, che risulta fra i primi importatori mondiali di materiale ligneo pur avendo incrementato negli ultimi trent’anni la sua superfi cie forestale del 66,5%». «Incontri come quello di Mondovì – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – ben evidenziano come l’Associazione si renda neces-saria per rappresentare i bisogni e le necessità degli imprenditori di fronte alle Istituzioni. Auspichiamo che la Regione, nel corso del prossimo convegno del 12 maggio, accolga in modo positivo il documento realizzato e lo consideri uno strumento di critica costruttiva volta a migliorare le condizioni delle imprese».

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Corsi di aggiornamento per offi cine e carrozzerie 2012146 aziende partecipanti con 272 allievi totaliSono in pieno svolgimento presso il CAR Centro Artigiano di Revisione di Bernezzo i corsi di aggiornamento professio-nale dedicati a titolari, soci, coadiuvanti e dipendenti del comparto autoriparazioni.Si tratta di 20 azioni formative per un totale di 70 giornate - 560 ore di attività; 15 corsi sono dedicati alle offi cine, 5 corsi alle carrozzerie.I corsi si svolgono grazie all’accesso del CAR FORMAZIONE ai fi nanziamenti del Fondo Sociale Europeo in qualità di Agenzia Formativa accreditata presso la Regione Piemonte e pertanto i partecipanti non sostengono costi.

“L’elevata qualità delle docenze e l’attenzione verso le esigenze delle aziende partecipanti stanno determinando un ottimo risultato qualitativo e quan-titativo” spiegano il Presidente Leonardo Colapinto e il Responsabile di Sede Luca Donna.“Vogliamo ringraziare tutte le aziende partecipanti, che in un momento di forte diffi coltà economica investono nella formazione dedicando giornate lavorative agli aggiornamenti professionali; d’altronde il rapido e continuo evolversi della componentistica e dei sistemi elettronici delle auto moderne impongono alle aziende una continua opera di informazione e formazione”.

F O R M A Z I O N E

Con il mese di maggio si termineranno i corsi della prima fase 2012, mentre per l’autun-no il CAR FORMAZIONE ha partecipato ad un recente Bando pubblicato dalla Provin-cia di Cuneo.Il Responsabile di Sede Luca Donna precisa inoltre che “per l’anno 2013 stiamo creando il nuovo Catalogo Corsi, che conterrà le ultime novità del campo automotive; il Catalogo sarà consultabile sul sito www.revisionicar.it e verrà presentato alle offi cine e carrozzerie della Provincia di Cuneo entro l’estate; per qualsiasi informazione è comunque suffi ciente una telefonata al numero 335.7055983 e l’azienda sarà prontamente visitata da un nostro incaricato”.Tutti i corsi proposti sono rivolti all’intero comparto autoriparazioni della Provincia di Cuneo e lo scopo del Consorzio CAR FORMAZIONE è di off rire un servizio formativo ad alti contenuti professionali. Un doveroso ringraziamento è inoltre rivolto a tutto il Settore Istruzione e Formazione della Provincia di Cuneo, in particolar modo al Dottor Aldo Mondino per la competenza e la disponibilità dimostrataci in questi anni di attività.

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ALBA CARAMAGNA FOSSANO REVELLO VERNANTEOffi cina Delfi netti Offi cina Bedino Offi cina Bramardi Offi cina Mondino Offi cina Morena

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Punto Auto Snc CAVALLERMAGGIORE MOROZZO SALUZZO VILLAFALLETTOBUSCA Offi cina Barbero Offi cina 2 Erre Snc Offi cina Borghino Luca Nuova Meg di Giordana

Offi cina Daniele Valerio CERVERE ORMEA Centro Servizi Saluzzo Offi cina Salvadori Snc Avalle & Barge Snc Autoriparazioni Mazza Garage Italia Snc

CARAGLIO CUNEO PEVERAGNO Offi cina Linea SncOffi cina Cometto Offi cina De Angelis Offi cina ManasseroOffi cina P.F. Car Eurocamion Service PIANFEI

Tardivo & Paoletti Snc Offi cina Boetti EzioAutoriparazioni Violino

“La fornitura di documentazione New Ber per la corretta esecu-zione dei taglian-di di manutenzio-ne anche durante il periodo di ga-ranzia rappresen-ta in particolare una grande occa-sione per le offi -

cine di autoriparazione che, contrariamente a quanto percepito a volte dall’automobilista, possono tranquillamente svolgere le manutenzioni in garanzia attenendosi alle procedure uffi ciali delle case costruttrici ” – sot-tolinea Luca Donna, coordinatore del gruppo CAR 5 STELLE.Ecco quali sono le utilità del servizio secondo Marco Salvadori, dell’Offi -cina Salvadori di Busca: “ Secondo me è importante avere un interlocu-tore preparato ma anche molto pratico che affi anchi l’offi cina nelle casi-stiche più complesse e che ci fornisca documentazione esclusivamente relativa a dati uffi ciali; fi no ad oggi ho aperto parecchi ticket e ho sempre visto risolte le problematiche che si sono presentate di volta in volta”.“Oltre alla validità tecnica del progetto si tratta senza dubbio di una gran-de opportunità per costruire una vera e propria rete tecnica che, a mio parere, crescerà ancora e rapidamente” – spiega Michele Quaglia, dell’Of-fi cina Garage Italia di Saluzzo – “La cosa interessante è che con il passare del tempo tutti i ticket aperti dalle offi cine vanno a costituire una ca-

sistica sempre più ricca alla quale tutti i componenti della rete possono accedere fi ltrando i dati per marca, modello eccetera: ecco il vero con-cetto di gruppo, in cui tutta la rete ha accesso ai ticket di tutti!” “Noi siamo un’of-fi cina indipendente” – ci spiega Marco Dalmasso dell’Offi cina Dierre di Roccasparvera – “e l’aspetto che subito mi è sembrato interessante è quello relativo ai tagliandi in garan-zia, che con questo sistema possia-mo fare senza alcuna preoccupazio-ne in merito ai dati e alle procedure da utilizzare”.Per il primo semestre del progetto (dal 31.01.2012 al 31.07.2012) il ser-vizio è stato riservato alle prime 31 offi cine che hanno aderito alla rete e che hanno ricevuto la cartellonisti-ca da esporre in azienda:

Dal 31 gennaio 2012 è partito il progetto OFFICINA CAR 5 STELLE, organizzato e promosso dal CAR Centro Arti-giano di Revisione, in collaborazione con un importante partner di assistenza tecnica.La rete CAR 5 STELLE non ha obiettivi commerciali, in quanto non esistono vincoli di acquisto di ricambi: si tratta di una rete di assistenza tecnica pura, che eroga prevalentemente 3 tipologie di intervento:1. Fornitura di documentazione tecnica2. Fornitura di documentazione “New Ber”3. Fornitura di assistenza alla diagnosiTutte e 3 le tipologie di servizio vengono somministrate tramite l’apertura di un “ticket” dal sito www.revisionicar.it accedendo alla sezione 5 STELLE tramite un codice UTENTE e una PASSWORD forniti all’azienda aderente.Ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 12.30 un tecnico prepo-sto è a disposizione per rispondere alle richieste di intervento e, nel caso in cui sia necessario, l’offi cina viene ricontattata telefonicamente per la risoluzione del “ticket”.

Per qualsiasi informazione è suf-fi ciente telefonare a Luca Don-na (335-7055983) o richiedere dettagli scrivendo direttamente una E-mail a [email protected] o tramite il nostro sito www.revisionicar.it - sezione contatti.

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28 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Voci delle Categorie

Seminario informativo sull’etichettatura dei prodotti alimentariSi è svolto il 12 aprile 2012 presso la sala incontri della segre-teria provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo il semi-nario informativo “L’etichettatura dei prodotti alimentari: le nuove disposizioni europee” inerente il Reg. UE n. 1169/2011 relativo alle informazioni sui prodotti alimentari da fornire ai consumatori, rivolto in generale a tutte le categorie del com-parto alimentaristi.Gli argomenti esaminati ed approfonditi dal responsabile na-zionale di Confartigianato Alimentazione, Arcangelo Roncac-ci, hanno riguardato: • l’esame del nuovo regolamento europeo sull’etichettatura

dei prodotti alimentari; • le nuove disposizioni per le imprese alimentari e le differen-

ze rispetto all’attuale regime normativo.Al termine ampio spazio è stato dedicato ad un costruttivo dibattito con gli intervenuti.

Il controllo dell’acqua potabile nelle imprese alimentariIl Decreto Legislativo 31/2001 e successive modifi che e integrazioni, normativa di riferimento sulle acque potabili, stabilisce che il titolare dell’impresa alimentare, denominato Operatore del Settore Alimentare (OSA) dal Regolamen-to CE 178/2002, è responsabile della qualità dell’acqua impiegata nel ciclo di produzione e del rispetto dei valori di parametro del citato decreto, nel punto in cui è utilizzata dall’impresa.Pertanto, l’Operatore del Settore Alimentare è tenuto ad adottare specifi che procedure di controllo del ciclo delle acque utilizzate, in quanto la qualità dell’acqua costituisce un pre-requisito igienico sanitario fondamentale per la si-curezza dei prodotti alimentari.La Direzione Sanità della Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Regionale del 10 gennaio 2012, n. 2-3258, pubblicata sul Bollettino Uffi ciale della Regione Piemonte del 26 gennaio 2012, ha approvato le “linee guida per il controllo igienico sanitari della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari”.Tali linee guida contengono indicazioni sulle modalità di gestione e sulla tipologia di controllo delle acque potabili utilizzate in questo settore, focalizzando l’attenzione sui processi in cui l’acqua può infl uenzare la salubrità del pro-dotto fi nale. Nelle ditte alimentari il rischio legato all’acqua è diversifi cato in base al tipo di impiego: l’acqua può essere utilizzata come ingrediente negli alimenti, per il lavaggio di impianti e attrezzature destinate al contatto con gli alimenti oppure a scopo tecnologico, senza un contatto diretto con i prodotti alimentari (sistemi antincendio, lavaggio di locali dove non c’è lavorazione, sistemi di raffreddamento ecc...).Il documento fornisce indirizzi agli Operatori del Settore Alimentare per la programmazione delle “analisi al rubinet-to”, prevedendo la frequenza e i parametri da ricercare tenendo conto dell’ utilizzo dell’acqua nell’attività (negozi alimentari, bar, ristoranti, mense, industrie alimentari ecc...), nonché della tipologia di approvvigionamento (acque-dotto o pozzo privato).Sulla base della valutazione del “rischio acqua”, le imprese alimentari vengono classifi cate nelle due seguenti categorie:Categoria 1. Imprese che non svolgono preparazione, produzione o trasformazione di alimenti, oppure che svolgo-no attività di prevalente vendita al dettaglio, o di preparazione e/o somministrazione oggettivamente elementari e semplici in cui l’acqua utilizzata rappresenta un rischio minimo o equivalente al nullo:• chioschi e banchi di vendita fi ssi;• negozi alimentari al dettaglio, compresa la vendita di prodotti di origine animale confezionati;• esercizi di deposito ove non avvenga attività di manipolazione;• esercizi di deposito con lavaggio e cernita frutta e verdura (esclusa la IV gamma);• centri imballaggio uova.Categoria 2. Imprese che svolgono preparazione, produzione o trasformazione di alimenti, compresa la somministra-zione, in cui l’acqua utilizzata può rappresentare un rischio sanitario per la produzione:• imprese alimentari destinate alla trasformazione e lavorazione di prodotti di origine animale;• imprese alimentari con produzione all’ingrosso;• esercizi come, ad esempio, gli agriturismi, i rifugi, le case per ferie, ecc.;• attività di catering;• mense/centri di cottura/ristorazione collettiva (con pasti anche se in tutto o in parte veicolati);

Alimentaristi

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 29

• esercizi di vendita al dettaglio annessi a laboratori artigianali (gastronomie, gelaterie pasticcerie, rosticcerie, ma-cellerie, pescherie, panifi ci ecc.);

• comunità alloggio se gestite con operatori (cuoco) esterni;• scuole di cucina e scuole alberghiere.

Le Linee Guida Regionali operano poi un’ulteriore suddivisione: Imprese alimentari esistenti che utilizzano acqua di acquedotto senza o con trattamenti. Rientrano in questa ti-pologia le attività in cui l’approvvigionamento idrico avviene tramite acquedotto pubblico e l’acqua viene utilizzata tal quale oppure a seguito di accumulo o trattamento di addolcimento. Per queste imprese che utilizzano acqua for-nita dall’acquedotto pubblico, già regolarmente sottoposta ai controlli interni del gestore ed ai controlli uffi ciali del SIAN dell’ASL fi no al punto di consegna, l’OSA deve comunque effettuare e riportare nel piano di autocontrollo le frequenze e le tipologie di campionamento che sono indicate nella seguente tabella.

Frequenza Analisi Microbiologica Analisi chimica

senza addolcimento e/o accumulo

Un controllo/ anno nel punto/punti in cui l’acqua viene incorporata come ingrediente nell’alimento e/o entra in contatto con l’alimento anche sotto forma di vapore e di ghiaccio

Alternando routine e verifi ca

Routine (con aggiunta di parame-tri che possono subire modifi che in base alle caratteristiche della rete interna)

con addolcimento e/o accumulo

due controlli/anno nel punto/punti, dove l’acqua viene incorporata come ingrediente nell’alimento e/o entra in contatto con l’alimento anche sotto-forma di vapore e di ghiaccio

Alternando routine e verifi ca

Routine (con aggiunta di parame-tri che possono subire modifi che in base alle caratteristiche della rete interna e degli impianti di accumulo ed addolcimento)

Imprese alimentari esistenti che utilizzano acqua di approvvigionamento autonomo con o senza trattamenti. Rientrano in questa tipologia le attività in cui l’approvvigionamento idrico avviene tramite fonte autonoma privata, quale pozzo, sorgente o derivazione da acqua superfi ciale. Tali imprese devono aver avviato regolare richiesta di con-cessione alla derivazione presso la Provincia territorialmente competente. Rispetto all’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete pubblica, devono essere previsti controlli più severi. I punti di controllo relativi all’impianto di approvvigio-namento vanno individuati in quanto portatori di informazioni relative ad uno specifi co settore e/o impianto inserito nella linea di produzione dell’acqua (opera di presa, impianto di trattamento, ecc.), ed in relazione alla complessità dell’impianto ed al suo grado di affi dabilità. Deve essere disponibile la rappresentazione planimetrica, integrata da una relazione tecnico descrittiva, che mostri tutte le reti, pubbliche e private, eventualmente presenti (acqua proveniente da acquedotto, acqua proveniente da approvvigionamento autonomo, acqua aduso tecnologico) con evidenziazione della loro non interconnessione mediante adeguati dispositivi di sicurezza. La suddetta documentazione deve essere ricompresa in una procedura specifi ca di controllo della qualità dell’acqua, da inserire nel piano HACCP dell’impresa alimentare. In particolare deve essere disponibile il programma degli interventi di manutenzione periodica o straor-

Siamo presenti nelle vostre case dal 1942. Tre genera-zioni che con passione, si sono passate la staffetta con competenza, professionalità ed all’avanguardia nelle tecnologie, hanno svolto e svolgono tutti i lavori inerentiil riscaldamento, il condizionamento, la manutenzione impianti, ed oggi anche i pannelli solari ed il fotovoltaico. Volevamo ringraziare tutti coloro che ci hanno contatta-to, fatto entrare nelle loro case ed aziende ed hanno fatto nascere e crescere un rapporto di stima e fi ducia reciproca.

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30 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

dinaria in caso di emergenza, relativo agli impianti di attingimento, trattamento e/o accumulo e distribuzione, e la documentazione che ne comprovi l’avvenuta effettuazione. Ove sia presente un impianto di disinfezione, deve essere disponibile la relativa documentazione che riporti le caratteristiche tecniche, le modalità di funzionamento, le moda-lità di manutenzione e la scheda di monitoraggio dell’impianto. Le frequenze e le tipologie di campionamento, che l’OSA deve effettuare e riportare nel piano di autocontrollo, sono indicate nella seguente tabella.

Frequenza Analisi microbiologica e chimica

Punti di utilizzo

Due controlli/anno nel punto/punti in cui l’acqua vie-ne incorporata come ingrediente nell’alimento e/o entra in contatto con l’alimento anche sotto forma di vapore e di ghiaccio

Verifi ca, con aggiunta di parametri di rischio locale (nel punto/i a) e comunque negli altri eventuali punti ritenuti più a rischio per la sicurezza degli alimenti prodotti)

Un controllo/anno nel punto/punti in cui l’acqua vie-ne utilizzata per il lavaggio di impianti, attrezzature ed utensili destinati a venire a contatto con le so-stanze alimentari

Verifi ca

Di fronte alla complessità ed ai conseguenti costi rappresentati da questi nuovi adempimenti imposti ad un settore che vede coinvolte migliaia di attività industriali, artigianali, agricole, commerciali e di somministrazione, la Provincia di Cuneo ha convocato, lunedì 2 aprile 2012, d’intesa con il Commissario dell’ASL CN1 e dell’ASL CN2, un’incontro con le Associazioni di rappresentanza di tutti questi comparti produttivi e di servizi.Nel corso dell’incontro, presieduto dal Vice-presidente della Provincia di Cuneo, Giuseppe Rossetto, con la presenza del dottor Enrico Ferreri, direttore Sanitario dell’ASL CN1, del dottor Attilio Clerico, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL CN e di uno degli estensori del provvedimento, il dottor Marcello Caputo, tutte le organizza-zioni hanno unanimemente sollecitato la Provincia di farsi portavoce, presso il competente Assessorato regionale, delle istanze tendenti alla semplifi cazione del provvedimento emerse puntuali nel lungo giro di tavolo che ha carat-terizzato la modalità di svolgimento dell’incontro, consentendo ad ogni soggetto presente di esprimere la posizione del comparto da lui rappresentato. Erano attivamente presenti, per Confartigianato Imprese Cuneo, la rappresenta-te provinciale del settore alimentare, Annamaria Sepertino, ed il responsabile dell’Uffi cio di consulenza legislativa in materia di Sicurezza sul Lavoro e di Tutela Ambientale, Guido Zolfi no. L’incontro si è concluso con l’assicurazione, da parte del Vice-presidente della Provincia, di farsi promotore di tutte le giustifi cate istanze emerse durante il dibatti-to, da attuarsi attraverso una nuova Deliberazione della Giunta Regionale apportatrice delle indispensabili semplifi -cazioni richieste, in particolare per quegli esercizi che si approvvigionano d’acqua attraverso i pubblici acquedotti.

Riferimento: Uffi ci Sicurezza e Ambiente di Confartigianato Cuneo

Installatori di impiantiSeminario informativo su SIGIT

L’Amministrazione Provinciale organizza per il giorno 11 giugno 2012 alle ore 10.00 presso il Centro incontri Provincia di Cuneo – Corso Dante n. 41 Cuneo – un incontro per chiarire le modalità di accesso e di uso del sistema SIGIT con la simulazione della compilazione dei rapporti di controllo tecnici (modelli F e G).Si ricorda che dal 15 ottobre 2012, le Ditte Manutentrici avranno l’obbligo di comunicazione telematica tramite il SIGIT alla Provincia di Cuneo, dei dati relativi alle caldaie esistenti sul territorio provinciale (Il rapporto di Controllo Tecnico e di Manutenzione per Impianti Termici – Allegati F e G – comprensivo di bollino verde apposto in occasione delle verifi che del rendimento di combustione dovrà essere obbligatoriamente inviato per via informatica: questo è quanto prevede la DGR n. 35-9702 del 30/09/08 “Disposizioni attuative alla L.R. 13 del 28/09/07 in materia di impianti termici”). Le aziende interessate all’iscrizione al seminario troveranno l’apposito modulo sul sito internet della Provin-cia all’indirizzo www.provincia.cuneo.it/gestione-risorse-territorio/servizio-energia/impianti-termici-bollino-verde. Tale modello necessario per la partecipazione al seminario Formativo sarà da inviare compilato al Settore Gestione risorse del Territorio – Uffi cio Energia entro e non oltre il 7 giugno 2012, via fax al numero 0171.445587 oppure via mail all’indirizzo [email protected].

Si precisa che Confartigianato Imprese Cuneo sta effettuando valutazioni sulla possibilità di richiedere alla Regione una proroga della scadenza del 15 ottobre.

Le aziende che si trovassero nella diffi coltà di rispettare tale scadenza sono invitate a segnalarlo all’Uffi cio Categorie della Segreteria Provinciale (rif. Alessandro Ponzo – tel. 0171.451111 – [email protected]) in modo da poter coordinare meglio l’azione dell’Associazione.

Nuova Guida CEI 31-35È stata pubblicata la nuova edizione della Guida Tecnica CEI 31-35 “Guida alla classifi cazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)”. Essa ha lo scopo di approfondire il tema della classifi cazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infi ammabili relativa ad opere di nuova realizzazione e alle trasformazioni o ampliamenti di quelle esistenti, nel rispetto della Norma europea CEI EN 60079-10-1: 2010 (CEI 31-87).La classifi cazione dei luoghi con pericolo di esplosione equivale alla ripartizione in zone delle aree, nelle quali posso-

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 31

no formasi atmosfere esplosive, dell’Allegato XLIX del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza). Da qui la rilevanza della CEI 31-35 come normativa di riferimento.La classifi cazione dei luoghi con pericolo di esplosione, pur non facendo parte del progetto dell’impianto elettrico, deve essere redatta contestualmente al progetto dell’opera nel suo insieme e prima della scelta dei requisiti di sicu-rezza dei prodotti che compongono gli impianti (apparecchi, sistemi di protezione, componenti).Il campo di applicazione della Guida comprende i luoghi nei quali il pericolo di accensione è dovuto alla presenza di gas, vapori o nebbie infi ammabili in miscela con aria in condizioni atmosferiche normali: quindi, prevalentemente, luoghi in cui si svolgono attività industriali. Per gli altri campi (es. artigianali, terziario, agricolo) i principi generali sono comunque validi e, in assenza di norme tecniche specifi che, la Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e la Guida CEI 31-35 possono essere comunque ap-plicate. La Guida CEI 31-35 invece non si applica a miniere con possibile presenza di grisou, a luoghi di trattamento o produzione di esplosivi, a luoghi in cui il pericolo di esplosione può manifestarsi per la presenza di polveri o fi bre combustibili, a casi con guasti catastrofi ci, a locali adibiti ad uso medico e ad ambienti domestici.La nuova edizione della Guida CEI 31-35, oltre ad allinearsi alla Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87):2010-01, si arricchisce di nuovi elementi di aiuto per i tecnici incaricati della classifi cazione dei luoghi con pericolo d’esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infi ammabili.La classifi cazione dei luoghi deve essere eseguita in linea con il dettato della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87), prima edizione e per questo è possibile utilizzare tutti gli strumenti informativi che il progettista ritiene utili, purché siano idonei, applicabili al caso specifi co ed in sintonia con la Norma stessa; la presente quarta edizione della Guida CEI 31-35 deve quindi essere intesa come uno di detti strumenti informativi.La materia trattata rimane comunque complessa, pertanto va ribadito che la classifi cazione dei luoghi pericolosi do-vrebbe essere eseguita da persone esperte, a conoscenza delle proprietà delle sostanze infi ammabili, del processo e delle relative apparecchiature, consultando, per quanto di competenza, i tecnici di processo, della sicurezza, dell’im-pianto elettrico ed altri specialisti.La classifi cazione dei luoghi con pericolo di esplosione non fa parte del progetto dell’ impianto elettrico, ma dei dati necessari per lo sviluppo del progetto stesso (dati di progetto), nonché per lo sviluppo di altri tipi di impianti i cui componenti possono essere sorgenti di innesco di esplosioni, quindi deve essere redatta contestualmente al proget-to dell’opera nel suo insieme, e comunque prima della scelta dei requisiti di sicurezza dei prodotti che compongono gli impianti (apparecchi, sistemi di protezione, componenti).Nella maggior parte delle situazioni pratiche in cui si usano sostanze infi ammabili, è diffi cile garantire che non vi possa mai essere la presenza di atmosfera esplosiva per la presenza di gas. È anche diffi cile garantire che un’apparecchia-tura non sia in grado di dar luogo ad una sorgente di accensione. Perciò, in situazioni in cui vi sia un’alta probabilità di presenza di atmosfera esplosiva per la presenza di gas ci si affi da all’uso di prodotti che hanno una bassa probabi-lità di creare una sorgente di accensione. Per contro, dove la probabilità che sia presente un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas è ridotta, si possono impiegare prodotti (apparecchiature) realizzate secondo criteri meno severi.Dal semplice esame di un’opera o applicazione ovvero del suo progetto, è molto diffi cile individuare quali parti pos-sano essere assimilate alle tre defi nizioni di zona (zone 0, 1 e 2). È perciò necessario uno studio più dettagliato com-prendente un’analisi della possibilità che si formi atmosfera esplosiva per la presenza di gas.Innanzi tutto, occorre valutare la probabilità che ciò avvenga, in accordo con le defi nizioni di zona 0, zona 1, zona 2. Dopo aver determinato la possibile frequenza e durata dell’emissione (e quindi il grado delle emissioni), la portata

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32 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

di emissione, la concentrazione, la velocità di emissione, la ventilazione e gli altri fattori che infl uenzano il tipo e/o l’estensione della zona, si dispone di una solida base per stabilire la possibile presenza di un’atmosfera esplosiva.Questo approccio richiede pertanto considerazioni dettagliate per ciascun componente dell’impianto e delle appa-recchiature contenente sostanze infi ammabili e che potrebbe perciò essere una sorgente di emissione.

Termovalvole: rinvio di due anni“Pur condividendo la politica del risparmio energetico e non avendo alcuna perplessità sugli indubbi benefi ci am-bientali derivanti dall’installazione delle valvole termostatiche, obbligare le famiglie piemontesi a sostenere – in un momento economicamente molto diffi cile quale quello attuale – anche le spese per adeguare l’impianto di riscalda-mento, ci è sembrato sbagliato. Proprio per questo, in accordo con la Giunta regionale, abbiamo deciso di prorogare al dicembre 2014 i termini per l’entrata in vigore della normativa”. Con queste parole il presidente del Gruppo con-siliare regionale del Pdl Luca Pedrale interviene, al termine dei lavori della Commissione Ambiente, sulla decisione di rinviare di due anni la scadenza per l’installazione delle termovalvole nelle unità abitative degli edifi ci la cui costruzione è stata autorizzata prima del 18 luglio 1991 dotati di impianti di riscaldamento centralizzati. “Questi dispositivi ‘salva consumo’ – spiega Pedrale – hanno un costo di circa 200 euro l’uno, il che vuol dire che per un appartamento di 90 mq dotato di 6-7 termosifoni la spesa immediata da sostenere si aggira intorno ai mille e 500 euro. È vero che l’installazione di queste valvole consentirà di tenere i consumi sotto controllo e bollette più leggere, in quanto calcolate in base alla reale fruizione del calore, oltre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Ma la diffi cile congiuntura economica rende spese di questo tipo particolarmente diffi cili per i nuclei familiari già messi a dura prova dalla crisi. È per questo motivo che, in accordo con l’assessore all’Ambiente e la Giunta regionale, abbia-mo deciso di posticipare di due anni la scadenza dei termini, prevista il primo settembre 2012, per la predisposizione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione del calore”.“Comunque – precisa Pedrale – indipendentemente dalla proroga, nulla impedisce, a chi lo volesse, di procedere già adesso all’adozione di questi dispositivi, considerando anche che oggi le detrazioni fi scali previste sono al 55 per cento, mentre dal gennaio 2013 scenderanno al 36 per cento. Inoltre, proprio per sostenere famiglie ed installatori, la Regione sta predisponendo un bando da oltre 3 milioni di euro per l’erogazione di contributi in conto interessi che permetterà l’accesso a fi nanziamenti a tasso zero volti a dilazionare nel tempo l’investimento che, in ogni caso, con-serva di per sé tempi di ammortamento molto brevi, nell’ordine dei 4-5 anni”. Nota: alla luce delle continue modifi che e proposte di modifi che dell’attuale normativa, Confartigianato Cuneo tornerà nelle prossime informative ad aggiornarvi sulla situazione.

Settore trasportiAudizione europea sul mercato dell’autotrasporto: il futuro del cabotaggio fra i grandi temi di discussione

Si è tenuta a Bruxelles lo scorso 28 febbraio l’audizione europea per fare il punto sullo stato del mercato comuni-tario dell’autotrasporto e valutare, fra le varie iniziative da prendere in futuro, anche la questione dell’apertura del cabotaggio.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 33

Un Gruppo di Alto Livello composto da docenti rinomati a livello internazionale ha interloquito con tutti i rappresen-tanti di categoria e governi presenti, insieme alla Commissione europea. Come UETR – Unione Europea dei Traspor-tatori su Strada – è stato ribadito sia alla Commissione UE sia ai componenti del Gruppo che il divario economico, sociale, legislativo e di controlli fra stati europei è ancora troppo grande. La concorrenza sleale ed il dumping sociale da parte di vettori di determinati paesi è ben lontano dall’essere risolto e dunque il cabotaggio non può essere li-beralizzato. Sempre più attori a livello nazionale negli altri stati chiedono un forte regime di responsabilità condivisa per i committenti che ordinano viaggi in cabotaggio ad imprese non residenti. All’audizione si sono sentite posizioni in tal senso da inglesi, francesi e tedeschi e poiché è stata la Confartigianato Trasporti, attraverso UETR, a chiedere per prima a livello comunitario l’attuazione di un pieno ed effettivo regime di corresponsabilità di tutta la fi liera del trasporto c’è da compiacersi che il messaggio stia iniziando ad essere recepito, visto che da tempo ci si batte per questo sui tavoli di Bruxelles.

Entro il 3 giugno 2012 l’adeguamento alle nuove norme in materia di trasporto merci e persone

Come già ampiamente illustrato il mese scorso, le imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada, oltre al possesso dei tre requisiti (onorabilità, idoneità professionale e idoneità fi nanziaria) devono dimostrare anche il neo introdotto “requisito di stabilimento” e cioè che dispongono di una sede effettiva e stabile dotata di locali in cui sono conservati i documenti principali, di veicoli immatricolati posseduti a titolo di proprietà o ad altro titolo previsto dalla normativa vigente e di una sede operativa con strutture amministrative e tecniche per le attività concernenti i veicoli.Si ricorda nuovamente che il Regolamento (CE) n. 1071/2009, in vigore dal 4 dicembre 2011, si applica a tutte le imprese stabilite nella Comunità Europea che esercitano la professione di trasportatore su strada e a quelle che in-tendono esercitare tale professione. Esso costituisce l’unica fonte normativa che regola l’accesso alla professione di trasportatore su strada sia di cose che di persone.

TRASPORTO SU STRADA DI COSEIn base al Regolamento (CE) n. 1071/2009, per quanto riguarda il trasporto di cose, tale disposizione si applica alle imprese che esercitano la professione con veicoli la cui massa a carico tecnicamente ammissibile è superiore a 3,5 tonnellate.L’obbligo di adeguamento riguarda anche le imprese che:• erano esonerate dalla dimostrazione dei requisiti (già in attività al 31.12.1977)• erano in esercizio nel periodo 1 gennaio 1978 - 31 maggio 1987 e hanno dimostrato la capacità professionale at-

traverso la valutazione positiva della commissione istituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti• avrebbero dovuto dimostrare idoneità fi nanziaria e idoneità professionale entro il 4.12.2011 e non sono state can-

cellate dall’Albo autotrasportatori.

Autorizzazione all’esercizio dell’attività di trasporto su strada.Un’altra novità introdotta dalla norma comunitaria è stata quella di aver istituito l’”autorizzazione all’esercizio dell’at-tività di trasporto su strada”, designando come Autorità competente al rilascio della stessa l’Uffi cio della Motorizza-zione Civile, al quale compete anche la tenuta del REN – Registro Elettronico Nazionale – contenente tutte le imprese che sono state autorizzate.

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34 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

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Disposizioni per le imprese di trasporto merci in c/terzi già in attività al 4 dicembre 2011.Esse sono iscritte d’uffi cio al REN e sono quindi autorizzate in via provvisoria all’esercizio dell’attività. Entro il 3 giu-gno 2012 dovranno, però, rendere defi nitiva l’iscrizione al REN presentando all’Uffi cio di Motorizzazione Civile com-petente per la sede principale:• ”Domanda di autorizzazione all’esercizio della professione di trasportatore di merci su strada per conto di terzi”

(con marca da bollo di € 14,62)• “Dichiarazione relativa al possesso del requisito di stabilimento”.

TRASPORTO SU STRADA DI PERSONEAnche per l’attività di trasporto di persone la richiesta di autorizzazione deve essere presentata all’Uffi cio di Moto-rizzazione Civile competente in relazione alla sede principale dell’impresa, che provvede ad accertare direttamente il rispetto dei requisiti i quali devono permanere durante tutto il periodo di attività dell’impresa stessa.Sono esentati dal richiedere l’autorizzazione le imprese che effettuano esclusivamente trasporti di persone su strada a fi ni non commerciali o che non esercitano tale professione come attività principale.L’obbligo di adeguamento riguarda anche le imprese che, ai sensi delle disposizioni abrogate, erano esonerate dalla dimostrazione dei requisiti (già in attività al 31.12.1977), le quali sono anch’esse tenute ad adeguarsi entro il 3.6.2012.

Disposizioni per le imprese di trasporto persone già in attività al 4 dicembre 2011Esse sono iscritte d’uffi cio al REN e sono quindi autorizzate in via provvisoria all’esercizio dell’attività. Entro il 3 giu-gno 2012 dovranno, però, rendere defi nitiva l’iscrizione al REN presentando all’Uffi cio di Motorizzazione Civile com-petente per la sede principale:• “comunicazione per ottenere l’autorizzazione defi nitiva all’esercizio della professione di trasportatore su strada di

persone (in bollo se si chiede anche il rilascio del certifi cato di iscrizione al REN) con allegate: – dichiarazione sullo stabilimento – dichiarazione relativa alla idoneità professionale.La modulistica, che dovrà essere compilata e sottoscritta a cura del titolare o legale rappresentante dell’impresa e consegnata agli Uffi ci della Motorizzazione, è scaricabile dalla home page del sito www.confartcn.it (nelle notizie in evidenza) o può essere richiesta agli uffi ci di Confartigianato Imprese Cuneo.

Autotrasporto di merci: confermate le deduzioni forfetarie di spese non documentate e il riconoscimento, anche per il 2012, del credito d’imposta spettante per il SSN sui premi di assicurazione versati nel 2011

Sono prorogate anche per il 2012 le agevolazioni per gli autotrasportatori e confermati anche quest’anno gli importi già previsti nel 2011. Lo precisa l’Agenzia delle entrate, con un comunicato stampa del 26 marzo 2012. In particolare: 1. le imprese di autotrasporto merci - conto terzi e conto proprio - possono recuperare nel 2012 fi no a un massimo di

300 euro per ciascun veicolo (tramite compensazione in F24), le somme versate nel 2011 come contributo al Servi-zio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate. Anche quest’anno per la compensazione in F24 si utilizza il codice tributo “6793”;

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 35

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.it2. per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto

merci per conto di terzi) è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate, per il periodo d’imposta 2011, nelle seguenti misure: • 56,00 euro per i trasporti all’interno della Regione e delle Regioni confi nanti. La deduzione spetta anche per i

trasporti personalmente effettuati dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un im-porto pari al 35 per cento di quello spettante per gli stessi trasporti nell’ambito della Regione o delle Regioni confi nanti;

• 92,00 euro per i trasporti effettuati oltre questo ambito.Per informazioni contattare l’uffi cio tributario e fi scale (tel. 0171.451111).

Ministri Ue approvano reti paneuropee TEN-TI ministri dei Trasporti dei 27 Paesi dell’Ue hanno approvato il nuovo regolamento sulle future reti di trasporto tran-seuropee. Dopo la discussione al Parlamento europeo, è prevista l’approvazione defi nitiva nella prima metà del 2013.Della rete quattro infrastrutture riguardano il nostro Paese: il corridoio Baltico-Adriatico, quello Mediterraneo, Helsinki-Valletta, e la Genova-Rotterdam. Il ponte sullo stretto di Messina non rientra fra i progetti prioritari del sistema TEN-T. Le infrastrutture da realizzare nell’ambito di questi progetti saranno cofi nanziate dall’Unione europea, che ha previ-sto un budget di 31,7 miliardi.La nuova rete del trasporto connetterà 86 porti con ferrovie e strade, 37 aeroporti con collegamenti ferroviari nelle città e 15 mila chilometri di ferrovie diventeranno ad alta velocità.

Servizi alla personaPulitintolavanderie

Adesione al Protocollo d’intesa Pulintintolavanderie/ConsumatoriSi ricorda alle pulitintolavanderie che è stato aggiornato il protocollo d’intesa con i consumatori. Le aziende del set-tore che non avessero ancora aderito all’iniziativa possono farlo presso tutti gli uffi ci di zona della Confartigianato.Attraverso la sottoscrizione al protocollo e la consegna alla Camera di Commercio la pulitintolavanderia potrà rice-vere il materiale promozionale e la modulistica aggiornata ovvero:l’allegato con l’indicazione del termine di consegna, la tabella di deprezzamento, la dichiarazione di esclusione di responsabilità, il cartello plastifi cato da esporre nel proprio laboratorio.L’uffi cio Categorie della Confartigianato Imprese Cuneo rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti tel. 0171.451252.

AcconciatoriIncontro con gli Allievi dei Corsi di Acconciatura dell’AFP di CuneoNel mese di aprile, la rappresentante di zona di Cuneo Ida Micca, il rappresentante provinciale degli Acconciatori Enrico Frea ed alcuni funzionari di Confartigianato Imprese Cuneo hanno incontrato gli allievi delle classi III di Accon-ciatura dell’Azienda di Formazione Professionale AFP con sede in via S. Croce n. 6 a Cuneo.

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36 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Nel loro intervento è stato illustrato dal punto di vista di imprenditori artigiani la realtà lavorativa che attende gli allievi terminato il percorso di qua-lifi ca ed altre informazioni utili per iniziare l’attività.I dirigenti artigiani hanno portato la propria espe-rienza personale, spiegando che oggi più che mai essere un buon acconciatore vuol dire saper con-quistare e fi delizzare la clientela, gestire e moti-vare i collaboratori, creare immagine, comunicare in maniera effi cace; le regole del successo di un salone partono dalla persona, dalla fi losofi a, l’at-tività, il team. I funzionari di Confartigianato presenti all’incon-tro hanno poi spiegato in breve le modalità e l’or-ganizzazione amministrativa necessaria per avere un’azienda in proprio con tutti gli adempimenti conseguenti per lavorare in sicurezza, in locali idonei e con le coper-ture assicurative obbligatorie ai fi ni previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL ecc…). In particolare hanno sottolineato l’importanza di avere il titolo scolastico abilitativo per ottenere il riconoscimento dei requisiti da parte degli organi preposti al fi ne di poter esercitare l’attività.Ai ragazzi si è cercato di trasmettere tutto questo, il loro è un mestiere che deve essere inventato giorno dopo gior-no, seguendo il cliente in base alle sue particolari esigenze, rimanendo al passo con i tempi per poter rispondere alle esigenze della clientela, sempre più informata ed attenta sui tagli e le tendenze moda.L’AFP, presso la sede di Cuneo offre corsi per operatori dei centri di acconciatura dopo la terza media. La scuola inol-tre ha intenzione di organizzare, previo raggiungimento del numero minimo di partecipanti, il corso di abilitazione per acconciatore da 300 ore ai sensi della L.174/2005. Per informazioni rivolgersi a: AFP – Via S. Croce n. 6, Cuneo tel. 0171.693760.

AcconciatoriInizio attività: corso di 300 oreLa Legge 174/2005 prevede per coloro i quali hanno svolto l’attività come dipendente, socio o coadiuvante, un corso teorico di 300 ore a completamento del percorso abilitativi. Si ricorda infatti che dal 31 gennaio 2011 l’accertamento dei requisiti professionali per l’attività di acconciatore è valutato solo sulla base della L.174/2005, indipendentemente dal momento in cui il percorso di acquisizione dell’abilitazione professionale abbia avuto inizio. Si invitano gli interessati a partecipare al corso teorico di 300 ore a contattare l’Uffi cio Categorie della Segreteria Prov.le tel. 0172/451252 per informazioni.

EstetistiTitolo di podologo A decorrere da giugno 2012 dovranno essere emanati da parte di tutte le Regioni gli avvisi pubblici riportanti le modalità con cui gli interessati potranno inoltrare la domanda per il riconoscimento dell’equivalenza al titolo di po-dologo, per il quale è attualmente prevista la formazione universitaria, secondo quanto previsto dal DPCM 26 luglio 2011 che ha aperto la strada al riconoscimento dei titoli e dell’esperienza professionale acquisita da parte dei vecchi operatori pedicure/callisti.La norma in questione prevede l’ammissibilità all’istruttoria e alla successiva valutazione i titoli conseguiti anterior-mente al 17 marzo 1999 che consentiva lo svolgimento dell’attività di podologia nella forma, prevalente, di callista/pedicure e l’erogazione di prestazioni ricompresse nell’attuale profi lo professionale di podologo, di cui si riporta la defi nizione.“1. il podologo è l’operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante, tratta direttamente nel ri-spetto della normativa vigente, dopo esame obiettivo del piede, con metodi incruenti, ortesici ed idromassoterapici, le callosità, le unghie ipertrofi che, deformi ed incarnite, nonché il piede doloroso.2. Il podologo, su prescrizione medica, previene e svolge la medicazione delle ulcerazioni delle verruche del piede e comunque assiste, anche ai fi ni dell’educazione sanitaria, i soggetti portatori di malattie a rischio.3. Il podologo individua e segnala al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico”.Dato che anteriormente al 17 marzo 1999 erano praticamente assenti discipline regionali di regolamentazione dell’at-tività e della formazione, si consiglia ai soggetti interessati di fare riferimento alla qualifi ca di estetista e ad ogni at-testato regionale che abbia permesso di erogare, almeno parzialmente, le prestazioni ricompresse nell’attuale profi li professionale del podologo, come sopra descritte. Una volta ottenuta l’equivalenza, si potrà esercitare l’attività erogando le prestazioni previste nel profi lo professionale del podologo, che sono a pieno titolo prestazioni sanitarie, quindi l’impossibilità di svolgere tale attività all’interno dei centri estetici, poiché le attività sanitarie vanno svolte in ambienti e locali ad uso esclusivo. Gli estetisti che acquisi-ranno l’equivalenza alla podologia, dovranno, pertanto, svolgere le attività di riferimento o presso un proprio studio professionale, con altra e diversa partita iva, o attraverso contratti di collaborazione professionale presso strutture sanitarie o altri centri abilitati, delegando ad un altro soggetto la responsabilità tecnica del centro estetico.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 37

Edili - InstallatoriSicurezza e Salute nei luoghi di lavoro: quale formazione per le imprese?

Il 26 gennaio 2012 sono entrati in vigore gli accordi Stato-regione in materia di formazione sulla sicurezza per Datori di lavoro e lavoratori; mentre il 12 marzo 2013 entrerà pienamente in vigore l’accordo che individua le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifi ca abilitazione degli operatori.I provvedimenti in esame disciplinano, ai sensi del D.Lgs. 81/08, la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione, nonché dell’aggiornamento di: datori di lavoro che ricoprono il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; formazione generale e specifi ca dei lavoratori in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; operatori che utilizzano particolari attrezzature (es: carrelli elevatori, escavatori, ecc.).I gruppi delle Categorie Edili ed Impiantisti delle Zone di Cuneo e Fossano organizzano, per la serata di giovedì 24 maggio, ore 21.00, un incontro per approfondire queste importanti tematiche (c/o Confartigianto Cuneo – Sala Corsi, Corso IV Novembre, 16/b).Visti gli argomenti trattati, si invitano agli associati di tutte le zone a partecipare.Si prega di confermare l’adesione entro venerdì 18 maggio presso la Segreteria Provinciale, rif. Ponzo (0171.451111).

Settore autoCorsi per Responsabili Tecnici di revisione periodica

Dekra organizza, in collaborazione con il Sistema Confartigianato, corsi di formazione per responsabili tecnici di operazioni di revisione periodica di veicoli a motore e di motoveicoli e ciclomotori della durata di 32 ore su tutto il territorio nazionale.L’offerta formativa è organizzata in 5 Moduli formativi relativi alle tematiche:• disciplina giuridica del servizio di revisione;• teoria applicata al processo di revisione;• uso delle attrezzature di revisione e interpretazione dati (comprensiva di esercitazione pratica su linea di revisione);• qualità e certifi cazione;• ambiente e sicurezza nei centri di revisione.Al termine del corso, è previsto lo svolgimento di un esame consistente in una prova teorica (test a quiz o colloquio) ed in una prova pratica sulla linea di revisione.Ogni edizione del corso si svolgerà nelle giornate di venerdì e sabato e impegnerà due settimane consecutive, più il sabato della terza settimana per la sessione di esame, per un totale di 5 giornate.Dekra ha riservato condizioni economiche di favore verso gli Associati Confartigianato.Si ricorda infi ne che per poter partecipare ai corsi, gli interessati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:• aver raggiunto la maggiore età;• avere cittadinanza italiana o di Stato Membro dell’Unione Europea o di paesi terzi con cui esistono accordi di mutuo riconoscimento;• essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:– diploma di laurea o laurea breve in ingegneria;– diploma di perito industriale;– diploma di geometra;– diploma di maturità scientifi ca;– diploma di tecnico delle industrie meccaniche e tecnico dei sistemi energetici.Per ulteriori informazioni è possibile contattare Dekra Consulting srl (rif. Francesca Petrelli tel. 06.8720301).

Informative trasversaliConvenzione SCF – scadenza versamento diritti discografi ci per l’anno 2012

I soci della Confartigianato hanno diritto ad una riduzione del 15% dei compensi dovuti a SCF (Società Consortile Fo-nografi ci) ovvero diritti dovuti ai produttori fonografi ci ed agli artisti interpreti per la diffusione di musica d’ambiente. I pagamenti in convenzione verranno effettuati con le seguenti modalità:– Entro il 31 maggio 2012 per ACCONCIATORI, ESTETISTI, strutture ricettive e aziende agrituristiche (inclusi bar, ristoranti, pizzerie, alberghi, B&B, campeggi, villaggi ecc.).La riscossione dei diritti discografi ci SCF presso le imprese di acconciatura, estetica, strutture ricettive e az. agrituri-stiche è affi data alla SIAE, la quale ha provvederà a riscuotere i compensi stabiliti in convenzione tra SCF e Confarti-gianato entro il 31 maggio 2012. Chi non avesse ancora ricevuto nessuna comunicazione da parte di SIAE entro metà maggio o non avesse già versa-to SCF in concomitanza con la scedenza SIAE di fi ne febbraio su apposito bollettino è invitato a contattare l’uffi cio SIAE di zona o a recarsi all’uffi cio SIAE più vicino (www.siae.it) muniti di tessera associativa o documento sostitutivo che dà diritto allo sconto.

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Speciale Manovra Salva Italia

38 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012L V d ll’A i i

Sicurezza-Ambiente-Formazione

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA IN AZIENDA: CORSO DI AGGIORNAMENTO

I datori di lavoro di imprese artigiane e industriali con un massimo di 30 addetti e commerciali fi no a 200 addetti che svolgono direttamente i compiti di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP) della propria azienda hanno l’obbligo di aggiornare la propria forma-zione.Lo stabilisce l’Accordo Stato-Regioni sulla Formazione re-centemente pubblicato (11 gennaio 2012) in applicazione dell’art. 34 c.3 del D.Lgs 81/08.L’aggiornamento deve essere espletato entro 5 an-ni dall’entrata in vigore del citato accordo (26 gennaio 2012).La durata dei corsi varia a seconda del grado di rischio indi-viduato dai codici ATECO 2007:RISCHIO BASSO = 6 oreRISCHIO MEDIO = 10 oreRISCHIO ALTO = 14 oreL’aggiornamento è obbligatorio anche agli esonerati dalla frequenza dei corsi, ai sensi dell’articolo 95 del D.Lgs 19 set-tembre 1994, n. 626 (comunicazione inviata all’ASL di com-petenza entro il 31 dicembre 1996).Per esigenze organizzative e di normativa nel 2012 verran-no aggiornati i corsi effettuati nel seguente arco temporale:– esonerati dalia frequenza dei corsi;– datori di lavoro che hanno frequentato corsi per rspp dal 1997 al 1999.Le aziende interessate possono richiedere informazioni pres-so gli uffi ci della Confartigianato Imprese Cuneo.

VALUTAZIONE RISCHI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI

Il 30 aprile 2012 entrano in vigore le disposizioni in materia di protezione dei lavoratori dalle esposizioni ai campi elet-tromagnetici contenute nel decreto legislativo 81/2008, ov-vero l’obbligo di:– prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative alla

esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fi sici “campi elettromagnetici”, quali schermatura delle at-trezzature, uso dei dispositivi di protezione individuale ecc.

– valutazione del rispetto dei valori limite di esposizione e dei valori di azione;

– sorveglianza sanitaria nel caso questi limiti vengano superati.

Secondo la formulazione introdotta dal decreto legislativo 81/2008, è valido anche in questo caso il principio generale: il datore di lavoro deve valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, inclusi, dal 30 aprile 2012, quelli derivanti da esposizioni a campi elettromagnetici.Anche nel caso di una loro probabile insussistenza la valuta-zione dovrà comunque essere effettuata.Nel caso di una presenza potenziale di campi elettromagne-tici, la valutazione dei rischi va condotta mediamente una particolare strumentazione adatta a misurare selettivamente queste emissioni.Per la mancata effettuazione della valutazione è previsto l’ar-resto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro in

capo al datore di lavoro.Si ricorda che i luoghi di lavoro o le mansioni per i quali si do-vranno effettuare sicuramente attenti approfondimenti nella valutazione di questo specifi co rischio sono indicativamente le seguenti: – centrali e sottostazioni elettriche;– installatori e manutentori di sistemi fi ssi di telecomunicazioni; – manutentori di linee elettriche;– saldatori ad arco, ad induzione, a scarica capacitiva;– installatori e manutentori di sistemi radar;– fonditori di metalli preziosi; – addetti a macchine dielettriche utilizzate nel settore tessile,

nella lavorazione di legno o della plastica;– macchinisti di treni; – operatori sanitari e personale delle pulizie su apparecchi a

risonanza magnetica;– chirurghi e personale sanitario che utilizza elettrobisturi ed

apparecchiature similari; – fi sioterapisti che utilizzano apparati di diatermia; – addetti alla manutenzione e riparazione di apparecchiature

e impianti medicali emittenti campi elettromagnetici.

Questo elenco non è da considerarsi esaustivo, quindi in caso di dubbi, di necessità di chiarimenti o per far effettuare la va-lutazione dei rischi da esposizione ai campi elettromagnetici ci si può rivolgere a:Associazione Artigiani della provincia di Cuneo Service Srl. – Sicurezza e Formazione – Corso IV Novembre, 11 – 12100 Cuneo (centralino: 0171.451.111 – fax 0171.697.453).

g.z.

QUALE FORMAZIONE PER I LAVORATORI?Sulla Gazzetta Uffi ciale n. 8 dell’11 gennaio 2012 è stato pubblicato l’accordo relativo alla individuazione dei conte-nuti della formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro. Il provvedimento in esame disciplina, ai sensi del D.Lgs. 81/08, la durata, i contenuti minimi e le modalità della for-mazione, nonché dell’aggiornamento, dei lavoratori e delle lavoratrici come defi niti all’articolo 2, comma 1, lettera a). Nel precedente notiziario sono stati esaminati gli aspetti salienti della normativa. Di seguito vengono riportate due precisazioni in merito al personale di nuova assunzione ed al personale in forza prima dell’entrata in vigore dell’accordo.Il personale di nuova assunzione deve essere avviato ai ri-spettivi corsi di formazione anteriormente o, se ciò non ri-sulta possibile, contestualmente all’assunzione. In tale ultima ipotesi, ove non risulti possibile completare il corso di for-mazione prima della adibizione alle proprie attività, il relati-vo percorso formativo deve essere completato entro e non oltre 60 giorni dalla assunzione.Per i lavoratori dipendenti, regolarmente assunti alla data di entrata in vigore dell’Accordo in parola (26 gennaio 2012), è necessario che il datore di lavoro possa dimostrare non solo di aver effettuato attività formativa (obbligatoria da sempre, prima ai sensi del D.Lgs 626/94 ed ora del D.Lgs 81/08), ma anche comprovarne la durata, i contenuti e le modalità (es: presenza di verbali, test di apprendimento, ecc.).

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 39 L V d ll’A i i

getti di norma allo studio. Non essendo documenti normati-vi, le prassi di riferimento non sono elaborate all’interno de-gli organi tecnici del Sistema UNI bensì in appositi “Tavoli”.

Che vita utile hanno? Dopo 2 anni dalla pubblicazione (tem-po stimato necessario per consentirne la diffusione e l’appli-cazione sul mercato) viene valutata l’opportunità e l’interes-se di fare evolvere la prassi di riferimento in un documento normativo sul medesimo argomento. Le prassi hanno infatti una vita utile non superiore a 5 anni, periodo massimo entro il quale possono essere trasformate in norma UNI oppure ritirate.

Che cosa contengono? Le prassi di riferimento contengo-no specifi cazioni tecniche in forma descrittiva riguardanti argomenti di tutti i settori di competenza dell’Ente, con particolare riguardo ai settori innovativi per la normazione; in particolare prassi già in uso nell’ambito delle prestazio-ni dei servizi erogati al consumatore/cittadino, applicazioni settoriali di specifi che esistenti, disciplinari industriali, pro-tocolli per la gestione di marchi proprietari, modelli di ge-stione sperimentati a livello locale, adozione a livello nazio-nale di CWA...Le prassi di riferimento sono documenti i cui contenuti espri-mono le esigenze di soggetti signifi cativi del mercato e la cui elaborazione è garantita da regole UNI. Non sono norme tecniche UNI, specifi che tecniche UNI/TS o rapporti tecnici UNI/TR (dalle quali si differenziano per il processo di elabo-razione, le tipologie di soggetti coinvolti, il livello di consen-so e la veste grafi ca) ma possono diventarlo se successiva-mente vengono condivise da tutto il mercato di riferimento.

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In assenza di documentazione che possa dimostrare la for-mazione pregressa, i lavoratori dovranno, nel più breve tempo possibile, frequentare corsi secondo le modalità in-dicate nel citato accordo (8, 12 o 16 ore a seconda del rischio proprio dell’impresa). È doveroso ricordare che le sanzioni per il datore di lavoro che non assicura una formazione suffi ciente ed adeguata in materia di salute e sicurezza sono l’arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro.

Per venire incontro alle esigenze specifi che delle imprese la Confartigianato Imprese Cuneo ha siglato il 15 marzo scor-so il Protocollo SICURFORMART con cui, in collaborazione con alcune Agenzie di formazione del territorio, si è orga-nizzata l’attività di formazione obbligatoria dei lavoratori. Grazie a questa collaborazione verranno offerti alle aziende corsi di formazione con elevati standard qualitativi a un co-sto contenuto.Presso gli Uffi ci e Sportelli di zona sarà possibile compila-re la scheda di adesione al corso di formazione in base alle specifi che esigenze della ditta.

NASCONO LE “PRASSI DI RIFERIMENTO”: UNA RISPOSTA TEMPESTIVA PER MERCATI CHE CAMBIANO

Che cosa sono? Sono documenti che introducono prescri-zioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tec-niche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivi-sione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI, e da esso emanati, verifi cata l’assenza di norme o pro-

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40 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012L V d ll’A i i

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Quali sono motivi che hanno portato l’UNI a defi nire le “prassi di riferimento”?– Disporre di un riferimento tecnico di rapida formalizzazione

che risponda ad esigenze, anche solo di parti, del mercato.– Anticipare l’applicazione di prescrizioni già condivise in

nuove fi liere socioeconomiche, a vantaggio di future atti-vità di normazione.

– Documentare in modo credibile e trasparente le pratiche di standardizzazione e prassi già in uso.

– Accrescere la cultura dell’innovazione e favorire contesti di sviluppo per le future attività di normazione.

– Sperimentare a livello nazionale le esperienze già collau-date con successo da CEN, ISO, BSI, AFNOR…

Confartigianato Imprese Cuneo ha aperto da alcuni mesi, presso la propria sede provinciale in Cuneo (ingresso da Via XXVIII Aprile n. 24 ), un punto di diffusione e consultazione UNI. In questa sede non solamente gli aderenti alla Confar-tigianato, ma tutte le imprese (artigiane, industriali, commer-ciali, agricole), nonchè i professionisti (ingegneri, architetti, geometri, periti ecc.) ed i tecnici di Enti pubblici e privati possono:– consultare gratuitamente i testi integrali delle norme UNI

prima di procedere ad un eventuale acquisto, avvalendo-si della disponibilità di un personal computer dedicato e connesso agli archivi elettronici dell’UNI;

– avvalersi, nelle operazioni di consultazione, di personale in grado di supportare gli utenti nella ricerca delle normative di interesse;

– essere messi al corrente delle attività di formazione orga-nizzate dall’UNI ed eventualmente richiedere la realizzazio-ne, anche in sede locale, d’iniziative informative su norme che rivestano un interesse generale.

L’Uffi cio provinciale del Punto UNI è aperto dal lune-dì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00, con l’esclusione del mercoledì e del venerdì pome-riggio e permette la consultazione gratuita, previo appun-tamento da concordarsi chiamando il centralino della Se-greteria Provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo al

numero 0171.451.111, oppure inviando un fax al numero 0171.697.453, o una e-mail al [email protected] soggetto di riferimento per questo servizio è Guido Zolfi -no, responsabile provinciale dell’Uffi cio studi, ricerca e pro-getti di Confartigianato Imprese Cuneo. g.z.

TRASPORTO IN CONTO PROPRIO RIFIUTI SPECIALI – GESTIONE RIFIUTI DERIVANTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ELETTRONICHE (RAEE)DIRITTO ANNUALE 2012

Si ricorda che il 30 aprile scadrà il termine per il pagamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, il cui ammontare è stabilito dal D.M. n. 406/98 art. 21 comma 4 relativamente a ciascuna categoria e classe così come specifi cato sul sito http://www.to.camcom.it/al-bogestoriambientali.Per le imprese iscritte ai sensi dell’art. 212 comma 8, D.Lgs 152/06 (produttori iniziali di rifi uti speciali che effettuano ope-razioni di raccolta e trasporto dei propri rifi uti) e per le impre-se iscritte ai sensi del Decreto 8 marzo 2010 (attività di rac-colta e di trasporto dei RAEE) l’importo è fi ssato in € 50,00. Per l’anno 2012 la Sezione regionale del Piemonte ha prov-veduto ad inviare alle singole imprese iscritte all’Albo, il bol-lettino precompilato con l’indicazione della denominazione, l’indirizzo, le categorie per le quali risulta l’iscrizione e l’im-porto complessivo da versare; l’attestazione dell’avvenuto versamento non dovrà essere consegnata o inviata in origi-nale alla segreteria della Sezione regionale. Nel caso in cui le imprese non dovessero ricevere il bollettino entro il termine del 30 aprile dovranno provvedere al paga-mento sul C/C 25077108 intestato a “CCIAA Torino – Sezio-ne regionale Albo gestori ambientali” e dovranno inviare o consegnare l’attestazione originale dell’avvenuto pagamento alla segreteria della Sezione regionale. Le imprese che aves-sero già effettuato il pagamento del diritto annuale prima del ricevimento del bollettino precompilato, dovranno inviare o consegnare l’attestazione orginale dell’avvenuto pagamento alla segreteria della Sezione regionale.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 41

Rubrica

La Posta dei LettoriLa Posta dei Lettori Scrivete a:[email protected]

Egregio signor Direttore de “La Voce dell’Artigiano”

Un grazie ed un plauso alla Confartigianato Cuneo per la bella iniziativa “2012 anno del legno”: fi nalmente il legno sia di nuovo valorizzato! Esso è uno dei materiali più belli e utili che esista sul pianeta Terra, elemento che si rinnova da solo.Tagliate un albero vecchio e dopo poco tempo rispunteranno i nuovi virgulti.I nostri antenati già usano il legno per farsi la casa, la baca, per riscaldarsi. Con l’avvento del petrolio l’importanza del legno è passata in secondo piano anche se non c’è paragone tra le proprietà di quest’ultimo in confronto agli altri materiali di tipo plastico o sintetico; un parquet, un mobile, una porta in legno non hanno confronto con quelli prodotti con altri materiali. Il legno è vita! Siamone convinti tutti! Approfi tto inoltre di questo spazio per evidenziare un altro argomento, oggi di molta attualità: l’evasione fi scale.Certo l’evasione fi scale in Italia è molto alta, ma anche molto enfatizzata dai mass-media che raffi gurano artigiani e commercianti come i maggiori indiziari… Sì, forse qualcuno farà il furbetto come dappertutto, ma la maggioranza degli artigiani e dei commercianti lavora duramente per produrre ricchezza e dare occupazione a molte persone, il tutto con molta fatica in ordine a energie proprie, costi di produzione e costi di gestione: costi sempre più onerosi a causa dell’aumento dei prezzi de carburanti, delle spese bancarie, delle spese di assicurazione, e l’aumento delle pratiche burocratiche da effettuarsi per una qualsivoglia iniziativa che si intende percorrere, nonché, e non meno onerosa, la pressione fi scale di imposte e tasse che vede decurtare i nostri ormai ridotti utili di impresa di oltre due terzi. Tutto sta aumentando, eccetto il nostro guadagno che diminuisce ogni giorno di più. Siamo disposti a grandi sacrifi ci, ma vogliamo poter sopravvivere, continuando a lavorare e a mantenere dignitosamente le nostre famiglie. Che Iddio ci aiuti per il futuro.

Marino CastellinoMarino Castellino – Artigiano falegname

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Confartigianato Fidi Cuneo

Con la prossima Assemblea dei Soci, che avrà luogo il 15 mag-gio 2012, i soci saranno chiamati

ad approvare il Bilancio al 31/12/11 e a nominare, per il triennio 2012-2014, gli organi sociali della Cooperativa, il Con-siglio di Amministrazione, il Collegio dei Probiviri ed il Collegio Sindacale.L’attuale Consiglio di Amministrazio-ne, che ho avuto l’onore di presiede-re, insieme al Vice Presidente Giacomo Anfossi, ha dovuto affrontare un perio-do di estrema diffi coltà e di profonda crisi, da cui ancora non si vede l’uscita, malgrado le pesanti misure intraprese da tutti i Governi.Il nostro Confi di ha operato in una si-tuazione economica estremamente diffi cile e caratterizzata da una scarsa propensione agli investimenti da parte delle aziende, impegnate a fronteggia-re una contrazione del fatturato ed una cronica diffi coltà ad incassare i crediti. In questo contesto, la nostra Coopera-tiva, come gli altri Confi di italiani, ha visto esaltato il proprio ruolo di “am-mortizzatore sociale” nell’attenuare le diffi coltà nell’accesso al credito delle piccole e medie imprese associate.I risultati che in questi anni il Confi di ha conseguito sono anche il frutto di un Consiglio d’Amministrazione attento e preparato che ha trasformato l’espe-rienza in scelte precise e oculate operate in pena sinergia e condivisione con il Collegio Sindacale e la Direzione. In un contesto di calo delle richieste di garanzia, determinata da una eviden-te situazione di recessione dell’econo-mia, la Cooperativa ha avuto spazio per impegnarsi in una analisi approfondita delle posizioni garantite in essere che manifestavano segnali di diffi coltà nel pagamento delle rate dei fi nanziamenti.Questa attività ha prodotto numerose operazioni di rinegoziazione del debi-to residuo con evidenti vantaggi per tutti i soggetti interessati, per le azien-de in primo luogo che hanno visto ri-

Tre anni da presidente della Confi di: Giacomo Pirra traccia un bilancio del suo mandato

Comm. Giacomo PirraPresidente di Confartigianato Fidi Cuneo s.c.

dursi l’importo della rata periodica di rimborso, per gli Istituti di credito che, grazie alla nostra collaborazione han-no evitato il progressivo deteriorarsi di parte dei loro crediti e per la Coopera-tiva stessa che, ha ridotto al pari del-la Banca la rischiosità dell’esposizione consolidando il proprio patrimonio.Nonostante la crisi economica determi-ni insolvenze in crescita si deve consi-derare che nella situazione di mercato della Provincia di Cuneo questo feno-meno pare attenuato se confrontato al-la realtà regionale e nazionale; il tasso rilevato nel triennio è ben al di sotto del tasso medio dei Confi di nazionali.Da evidenziare che la Cooperativa ha proceduto alla conferma di garanzia in tutti i casi di adesione delle azien-de alla “sospensione dei debiti della PMI–accordo ABI/Min.Ec. e Finanze 03/08/09”, la cosiddetta “moratoria”, ritenendo in questo modo di favori-re quelle aziende che, necessitando di maggiore liquidità per fronteggiare il periodo di crisi, hanno scelto questa op-portunità per risolvere o attenuare i lo-ro problemi fi nanziari, pur nella consa-pevolezza che queste conferme hanno incrementato i rischi per il patrimonio della Cooperativa, posticipando di un anno il rimborso delle rate di capitale.

In questi anni la Cooperativa di garan-zia ha intensifi cato la presenza dei fun-zionari sul territorio provinciale orga-nizzandosi con un sistema che vede i consulenti a disposizione delle aziende in tutti gli uffi ci dell’Associazione Arti-giani, in modo da assicurare il massi-mo dell’accessibilità alle aziende, oltre a garantire visite dirette presso le sedi aziendali o le fi liali di banca.Per questa disponibilità un sincero rin-graziamento va a tutti i dipendenti che hanno dimostrato un grande attacca-mento verso il Confi di mettendo a di-sposizione delle imprese tutte le loro competenze. Dopo aver tracciato una somma del lavoro svolto dal Presiden-te e dal Consiglio in questi tre anni ter-ribili, è giusto pensare che il Consiglio d’Amministrazione che si va a rinno-vare avrà nuove e importanti sfi de da portare a termine.Tutte le eventuali scelte future che ri-guardano il Confi di dovranno trovare una ferma convinzione della fattibilità in seno al sistema Confartigianato.Dovranno poi essere intensifi cati i rap-porti di collaborazione con l’Associa-zione Artigiani di Cuneo orientandoli verso una vera consulenza fi nanziaria rivolta non solo ad agevolare l’accesso al credito ma anche a dotare l’impren-ditore di strumenti e di conoscenze fon-damentali per una corretta gestione fi -nanziaria dell’impresa. L’Associazione e la Confartigianato Fidi Cuneo dovranno inoltre lavora-re, in totale sinergia strategica, per far conoscere ai propri associati i vantaggi dell’essere soci di tale importante orga-nizzazione.In questo modo si potrà generare un reale volano positivo all’economia ar-tigiana della provincia, provata dagli acuti della crisi economica, ma sana nei fondamentali.

Il presidente di Confartigianato Fidi Cuneo s.c.

Comm. Giacomo Pirra

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 43

CCFIDI

AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEAGENERALE ORDINARIA DEI SOCI 2012

Ai Signori Soci della CONFARTIGIANATO FIDI CUNEO S.C.Via I Maggio n. 8 – 12100 Cuneo – Codice Fiscale 00499290047

L’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci della Confartigianato Fidi Cuneo S.C. si terrà:• in prima convocazione per le ore 10.00 del giorno 27 aprile 2012 presso la sede sociale, in via I Maggio n. 8 ed occorrendo• in seconda convocazione per le ore 20.30 del giorno 15 maggio 2012, presso la sala della Confartigianato

Imprese Cuneo in Cuneo – Via XXVIII Aprile n. 24, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

1. Approvazione Bilancio al 31/12/2011 e deliberazioni conseguenti2. Gettoni di presenza e rimborso spese per riunioni Consiglio di Amministrazione3. Nomina Consiglio di Amministrazione4. Nomina Collegio dei Probiviri5. Nomina Collegio Sindacale e relativo compenso6. Informativa ai soci sul verbale di vigilanza sugli Enti Cooperativi ai sensi del D.Lgs 220 del 02/08/02

Poiché si prevede che diffi cilmente potrà essere raggiunta la maggioranza richiesta per la prima convocazione, si comunica fi n d’ora che l’assemblea sarà tenuta in seconda convocazione.

Si pregano i partecipanti di presentarsi dalle ore 20.00 alle ore 20.30 del 15/05/12 per permettere lo svolgimento delle operazioni di registrazione degli aventi diritto di voto.

L’intervento dei soci in assemblea, il voto e l’eventuale delega sono regolati dall’ Art. 24 dello STATUTO SOCIALE VIGENTE pubblicato sul sito Internet della Cooperativa all’indirizzo: www.confartcn.it/confi di

Al ricevimento ed all’autentica della delega di voto sono abilitati, a partire dal 17/04/2012, i dipendenti della Cooperativa presenti in orario d’uffi cio nelle sedi di Cuneo, Alba, Bra, Saluzzo e, con l’orario sotto indicato, nelle seguenti sedi di Confartigianato Imprese Cuneo:

Carrù Giovedì dalle 8.30 alle 10.00Dogliani Giovedì dalle 10.30 alle 12.00Dronero Giovedì dalle 14.30 alle 17.00Fossano Venerdì dalle 8.30 alle 12.00Mondovì Martedì dalle 8.30 alle 12.00Savigliano Lunedì dalle 8.30 alle 12.00

I Signori Soci potranno anche autenticare la delega di voto presso un notaio di loro preferenza.

Per il Consiglio di AmministrazioneIL PRESIDENTE

Comm. Giacomo Pirra

dei Fratell i ROSSO Costanzo e Marco s.n.c

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44 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Movimento Donne Impresa

La Maremma è stata teatro a fi ne marzo, inizio apri-le del cambiamento del

Donne Impresa da “gruppo”, inteso come accozzaglia di persone non strutturate e sen-za indirizzo, a “movimento” ossia insieme di persone che in modo coordinato e strutturato agiscono, si muovono, sposta-no le proprie visioni vero un obiettivo defi nito.Questa è la direzione presa dal DI nell’assemblea del venerdì ed è stato il punto di parten-za di un interessante viaggio che ci ha portato a parlare di un argomento in continuo movimento: il credito, o per meglio dire la sfi da al credito! Sappiamo tutti benissimo che oggi uno dei grandi ostacoli per tutte le aziende è diventato l’accesso al credito. Un tempo questa era una diffi coltà maggiore per le imprese al femminile, ma oggi lo è per tutti: non è più così im-portante il genere dell’impresa.Nel nostro viaggio nel mondo del credito ci hanno accompa-gnato e supportato:Sebastiano Zanolli, AD di Diesel, che ci ha spiegato come “otte-

nere risultati solidi in una so-cietà liquida”;Bruno Calmieri, direttore del-le Politiche Economiche di Confartigianato Imprese, ar-gomentando il non facile rap-porto tra “Imprese e Banche tra Basilea e Rating”;Rodolfo Ortolani, Head of Identity and Communication italy di Unicredit che ci ha par-lato de “L’impresa dal punto di vista della banca”Francesco Simone, Direttore Commerciale Artigiancassa che ci ha posto una interes-sante domanda: “Siamo certi

di conoscere la nostra impresa… e presentarla alla Banca”?E infi ne Giulio Sapelli, Professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano che ci ha illustrato “La crisi fi nanziaria ed economica nell’era dei tecnici”.Tutti gli argomenti trattati sono stati ispiratori di dibattito e confronto e talvolta anche scontro soprattutto quando si sono toccati i temi che coinvolgevano direttamente gli interlocutori bancari. La situazione economica in cui si trova non solo l’Italia ma l’intera Eurozona è davvero critica: ce lo hanno confermato

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 45

tutti coloro che sono intervenuti ma da questa tre giorni no-stop sul credito siamo uscite più preparate e soprattutto più convinte che sta nel FARE la soluzione che noi possiamo dare alle nostre imprese. Chi fa impresa tutto può pensare tranne che non ci sia più nulla da fare: è un pensiero totalmente in antitesi con il ter-mine “impresa” da intraprendere ossia fare! Fare rete è senza dubbio uno degli scopi di questi incontri an-che perché sapere che non siamo soli in un momento critico ci aiuta a confrontarci e ad essere più forti e coscienti che insieme ce la possiamo fare ed abbiamo un punto di riferimento a cui rivolgerci: la Confartigianato Imprese.Diceva Eisenhover “Il pessimismo non ha mai vinto nessuna battaglia” invece i problemi, le crisi servono a sviluppare le po-tenzialità e le capacità e ci aiutano a migliorare e capire quanto ci teniamo a superarli!In un periodo di non certezze in cui le aziende creano la propria regia day by day, quali doti servono?Consapevolezza del proprio obiettivo, sia esso aziendale che personale. Oggi non avere obiettivi chiari costa troppo. La de-cisione di fare una cosa corrisponde a non farne un’altra e se ho fatto la scelta sbagliata allora sì che sono guai!Responsabilità, chiarezza, priorità, rifl essione sono le parole chiave ma il valore aggiunto è l’Asimmetria Informativa, os-sia la creazione o fornitura di qualcosa che ancora il cliente non sa o non ha. Praticamente, io, azienda, ho quel lavoro perché semplifi co la vita del mio cliente e gli risolvo i problemi! La forza della fl essibilità aiuta. Le aziende oggi devono diven-tare come i liquidi: adattabili al recipiente che li contiene, ossia adattabile alle esigenze del cliente, alle condizioni dettate dalla società etc etc.

In una società in crisi fare cose vecchie è più rischioso del fare cose nuove: il cambiamento genera risorse in quanto l’abitudi-ne diventa una gabbia che non ci permette di vedere e di andare oltre e genera il problema! Nel cambiamento servono: passione, rabbia, apprendimento continuo, convinzione: devo metterci la mia faccia, le mie idee ed ovviamente il mio tempo… per dirla in inglese: ci metto il mio Personal Branding! Il tempo… ne abbiamo sempre meno, ma è nel tempo che si svolge la nostra vita! Se noi non gestiamo bene il nostro tempo, il tempo gestisce noi e crea danni.Ogni istante, ogni incontro sono una possibilità irripetibile di costruire relazioni, proprio quelle relazioni sociali citate dall’en-ciclica “Caritas in veritate” di S.S. Papa Benedetto XVI in cui la società viene posta al centro dell’economia e non l’impresa. In economia non si scambiano prezzi, ma si scambia il frutto di una cultura, dei valori: valori costruiti attraverso il lavoro.Questo concetto lo conoscono bene le imprese artigiane in cui la cultura del lavoro è il valore principale. Ribadisce il Prof Sapel-li nel suo interessantissimo ed arguto intervento che “proprio il trasferimento dei valori dell’impresa artigiana anche nelle pochissime grandi imprese italiane potrebbe salvare l’economia nazionale”.E noi speriamo che questa sua convinzione possa essere sposa-ta anche da coloro che ci governano poiché sono le persone che credono nella cultura del lavoro che fi nora hanno fatto muovere ed andare avanti l’Italia.Che dire altro sul meeting formativo… ci sarebbe ancora tantis-simo, ma mi limito a condividere con voi il valore della forma-zione che anno dopo anno il DI nazionale ci “regala” e aderire è sempre una grande crescita professionale e personale.

Michela Alladio – Presidente Movimento Donne Impresa

ALBA: presso LE FOTO di Giancarlo Ferrero - C.so Piave, n. 26/A - tel. 0173.284206Sabato 12 e 26 maggio al mattinoBOVES: presso STUDIO MEDICO AGENZIA A.P.A. - C.so Trieste n. 43 - tel. 0171.380836Mercoledì 2 maggio al mattinoBRA: presso OTTICA BOSCHIS DARIO - Via V. Emanuele, n. 253 (vicino alla Chiesa S. Antonio)tel. 0172.413032 - Martedì 8 e Venerdì 25 maggio al mattinoCARRÙ: presso OTTICA CONTERNO FRANCA - C.so L. Einaudi, n. 2 - tel. 0173.750894Giovedì 10 maggio al mattinoCEVA: presso MEDICAL CENTER gruppo SANITAS - C.so Garibaldi, n. 59 - tel. 0174.700046 Mercoledì 9 maggio al mattinoFOSSANO: presso FARMACIA CROSETTI CARLA - V.le Regina Elena, n. 15 - tel. 0172.695097Martedì - Mercoledì 16 maggio al mattinoMONDOVÌ: presso BIOS POLIAMBULATORIO - P.zza Santa Maria Maggiore, n. 10 - tel. 0174.40336Giovedì 3 e 17 maggio al mattinoSALUZZO: presso PUNTO DI VISTA - C.so Piemonte, n. 29 - tel. 0175.248165 Venerdì 11 e Mercoledì 23 maggio al mattinoSAVIGLIANO: presso Ortopedia Sanitari VISCA - Piazzetta Pieve, n. 6 - tel. 0172.712261Venerdì 4 e Lunedì 21 maggio al mattino

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46 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Anap

Giovedì 22 marzo 2012 alle ore 9,00 presso la “Casa Regina Montis Regalis” di Santuario di Vicofor-

te, promosso da “Anap” Confartigianato persone, si è svolto un Convegno aven-te per tema: “Alimentazione e Sessualità per Invecchiare ‘Giovani’: dalla Preven-zione alla Cura”. La giornata, che ha ot-tenuto un larghissimo consenso di pub-blico, ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di pensionati oltre a nume-rosi interessati all’argomento: «Una gior-nata informativa sulla salute e sulle regole per uno stile corretto di vita – ha spiegato il presidente provinciale Anap Elio Sar-tori – la questione non è tanto come arginare l’inesorabile passare del tempo ma affrontare seriamente e serenamente il problema di co-me invecchiare in buona salute mantenen-do mente e corpo effi cienti». Ad interveni-re per la presentazione della giornata di Convegno è stato il presidente provin-ciale di Confartigianato Domenico Mas-simino che ha inteso evidenziare oltre ad encomiare l’iniziativa portata avanti con il tema del Convegno, ha evidenzia-to la diffi coltà del momento, ai provve-dimenti che il Governo sta prendendo e alla situazione di criticità che viene a tro-varsi tutto il mondo dei pensionati. A se-guire è intervenuto il presidente nazio-nale dell’Anap Gianpaolo Palazzi che ha posto in evidenza l’importanza della categoria pensionati Anap che raccoglie circa 250 mila associati, per cui risulta essere estremamente importante poten-

Alimentazione e sessualità per “invecchiare giovani”In un Convegno a Vicoforte illustrati i comportamenti per mantenersi in buona salute

Tubi in cementoPozzetti irriguiCanali per irrigazioneVasche raccolta acqua

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Giornata Nazionale prevenzione AlzheimerAnche quest’anno, l’Anap Confartigianato promuove la “Giornata Nazionale per la pre-venzione dell’Alzheimer”.Lo svolgimento della manifestazione, organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento dell’Università la Sapienza di Roma e patrocinato dalla Croce Rossa Italiana e dalla FIMeG (Federazione Italiana Medici Geriatri), è previsto per sabato 12 maggio a Mondovì in Corso Statuto, dinanzi al Bar Comino, dove saranno predisposti due gazebo attrezzati con personale medico e un mezzo della CRI locale che daranno così vita alla quinta campagna “Senza ricordi non hai futuro, non permettere all’Alzheimer di cancellare il tuo domani”. All’interno dei gazebo, chi lo vorrà potrà compilare questionari con domande sulle proprie abitudini nutrizionali, su aspetti sociali e psicologici, ma anche semplicemente ricevere in-formazioni sulle forme di assistenza a chi è già affetto da Alzheimer o sui comportamenti più effi caci per prevenire la malattia. Malattia che nel nostro Paese colpisce circa 450 mila persone. Per maggiori informazioni sull’iniziativa si può consultare il sito www.anap.it.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 47

ANAP

ziare il ruolo di Anap nei confronti delle istituzioni: «Non dobbiamo solo fermarci ai numeri, noi sappiamo bene quello che voglia-mo, quello che abbiamo fatto nella nostra vita e quello che possiamo ancora fare anche dal punto di vista sociale, quello che è il nostro ruolo all’interno delle nostre famiglie. Siamo un numeroso gruppo e dovremmo per questo motivo essere sempre in prima pagina. Non lo siamo purtroppo a livello politico e venia-mo tenuti molto in disparte contiamo solo, quando ci devono portare in giro. Noi, al di là del tutto, dobbiamo contare in termini veri, il mondo degli anziani, il mondo dei pensionati non termina con la fi ne della propria attività e di qui inizia il discorso del sociale che an-diamo a sostituire a quello che purtroppo i comuni, province, regioni e tutto lo stato non riescono assolutamente più a fare visto la cri-si che stiamo attraversando. Tutto quello che noi facciamo a livello sociale, volontariato, all’interno delle proprie famiglie, non viene assolutamente riconosciuto. Questo è quello che noi vogliamo denunciare fortemente – ha concluso il presidente Palazzi – anche noi oggi intendiamo in questo Convegno porta-re avanti questo tema importantissimo dove ci deve vedere protagonisti perché anche dal punto di vista fi sico dobbiamo stare bene ma qualcuno ci deve aiutare non solo dal punto di vista fi sico ma anche psichico in quanto in questa maniera se ci sentiamo protagonisti noi riusciamo a fare la nostra parte». Il pro-gramma della giornata è poi proseguito alle ore 9,30 l’inizio dei lavori vero e pro-prio del Convegno con la trattazione del “L’apparato digerente e l’alimentazione nella terza età: cosa cambia”. Conside-razioni e consigli del gastroenterologo

terza età: il punto di vista dell’urologo, del ginecologo e del sessuologo” con la partecipazione del dott. Claudio Dado-ne Urologo Aso Santa Croce e Carle di Cuneo, dott. Adriano Santospagnuolo Ginecologo e dott. Anna Maria Abbo-na Sessuologa. È seguito un dibattito in Sala.

Sergio Rizzo

e del dietologo per mantenersi in for-ma con i relatori dott. Aldo Manca Pri-mario di Gastroentereologia Aso Santa Croce Carle di Cuneo, dott. Giuseppe Malfi Primario di Dietologia Aso San-ta Croce e Carle di Cuneo. Alle 14,30 al termine della pausa pranzo i lavori del Convegno sono proseguiti con la tratta-zione delle “Problematiche sessuali nella

VISITA AL SANTUARIO DI OROPAIn programma per martedì 22 maggio 2012

Viaggio in autobus granturismo con partenza da Cuneo c/o Piazzale Foro Boario e fermata a Marene presso l’albergo Holiday Inn c/o ex casello autostradale.Arrivo a Oropa per la visita e pranzo al sacco.Nel pomeriggio, visita al Ricetto di Candelo per la manifestazione “Candelo in Fiore”, uno dei più grandi eventi del Piemonte, che nella passata edizione ha accolto più di 20.000 visitatori, e che ogni due anni trasforma il borgo medievale di Candelo in un emozionante giardino fi orito (per maggiori informazioni: www.candeloeventi.it).Rientro in serata. Costo del viaggio per i soci ANAP € 10,00, per i coniugi € 12,00 e per i non soci € 17,00 comprensivi della tessera ANCOS.

FESTA PROVINCIALE DEL SOCIO ANAP

X EdizioneAnche quest’anno l’ANAP Provinciale or-ganizza la consueta Festa del Socio, mo-mento conviviale di allegria per ritrovar-si assieme e trascorrere una giornata di festa.Questo il programma dell’incontro, orga-nizzato per sabato 2 giugno a Ceva.– Ore 9.30: MombasiglioVisita al Castello e al museo “Napoleone Bonaparte” (durata visita: 1 ora circa)– Ore 11.30: Ceva, Teatro Marenco (Via Pallavicino) – Saluti uffi ciali, rinfresco of-ferto dal Comune di Ceva– Ore 13.00 – Ceva, Ristorante “Sanremo” (Via Garessio, 9) – Pranzo Sociale (costo: 25,00 euro).Per informazioni e prenotazioni: Segreteria provinciale ANAPtel. 0171.451111.

CONSIGLI UTILI PER I PENSIONATIÈ noto che il movimento fi sico è salutare per le coronarie, anche per le persone di una certa età. Infatti, se praticato con moderazione, riduce il rischio di ipertensione, diabete e ipercolesterolemia ed, inoltre, può essere considerato come uno dei più importanti tonifi -canti, non solo del corpo ma anche dello spirito.Recenti studi hanno svelato che la regolarità nell’esercizio fi sico migliora il fl usso sanguigno del cuore anche nel caso di pazienti con coronarie ristrette, diminuendo notevolmente il rischio di infarto. Alcuni studiosi dell’università tedesca di Leipzig hanno dimostrato che il movimento fi sico accresce la funzionalità dell’endotelio, un tessuto dal quale deriva la capacità delle coronarie di dilatarsi, quindi di divenire più elastiche, a seconda del volume di sangue richiesto dai muscoli.Gli scienziati tedeschi hanno eseguito la loro sperimentazione su un gruppo di cardiopa-tici le cui coronarie erano tanto ristrette, da dover essere sottoposti alla dilatazione delle arterie con la tecnica del “palloncino”. Questi pazienti sono stati sottoposti a due cicli di attività fi sica suddivisi in quattro settimane in ospedale e cinque mesi a casa. Durante il periodo della degenza ospedaliera, essi effettuavano 10 minuti di cyclette sei volte al gior-no. La verifi ca compiuta dopo il primo periodo ha fatto registrare un notevole progresso della condizione delle arterie. A ciclo compiuto il miglioramento si è attestato al 50%. Ov-viamente, i cicli vanno ripetuti, sempre sotto il diretto controllo medico. Inoltre, accettare di fare sport, e quindi di sottoporre il proprio corpo ad esercizi fi sici che lo aiutino a mantenersi in forma, può indurre l’anziano ad avere un atteggiamento diverso nei confronti del proprio corpo che invecchia, ad accettarlo e ad imparare i sistemi migliori affi nché l’invecchiamento sia il più equilibrato e lento possibile.Ad ogni età il proprio ritmo: questa premessa è fondamentale per i risvolti di tipo fi sico che un eccessivo stress può comportare e per le conseguenze psicologiche che possono derivare da errati confronti generazionali. (www.terzaeta.com)

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Riprendiamoci... la nostra impresa

Venerdi 23 e sabato 24 marzo pres-so il Convitto della Calza a Firenze si è svolta l’Assemblea Naziona-

le Giovani Imprenditori Confartigiana-to Imprese dal titolo “Riprendiamoci… la nostra impresa”. I lavori si sono aper-ti con la relazione del Presidente Marco Colombo che ha descritto lo scenario in cui le nostre imprese oggi sono costrette ad operare, con particolare riferimento al-la situazione politica, economica e sociale che oggi le condiziona quotidianamente. Il Responsabile Uffi cio Studi di Confartigia-nato Enrico Quintavalle ha presentato i risultati del sesto osservatorio Confartigia-nato giovani imprenditori sull’imprendi-toria giovanile artigiana in Italia nel quale sono stati sostanzialmente schematizzati, tramite tabelle e grafi ci, i concetti espressi precedentemente nella relazione del presi-dente. Il pomeriggio è proseguito con due tavole rotonde moderate dal Vicedirettore del Giornale Nicola Porro. La prima “Per una politica fi scale più equa” ha toccato temi di carattere fi scale, con particolare riferimento all’evasione fi scale e alla ri-duzione della spesa pubblica, condizio-

ni fondamentali per traghettare la nostra economia fuori dalla crisi. Nella seconda “Un paese senza politica?”, sono interve-nuti Giorgio Natalino Guerini Presiden-te di Confartigianato Imprese, Angelino Alfano Segretario Pdl, Pierferdinando Casini Leader dell’Udc ed Enrico Letta Vice Segretario Nazionale Partito Demo-cratico. Anche se i relatori sono elementi di spicco di partiti politici quasi sempre in contrapposizione tra loro, il dibattito e stato anche fi n troppo sereno, conferman-do quel clima di appiattimento della poli-tica che si recepisce oggi nel nostro Paese. Si sono ribadite le solite posizioni comuni: promulgare una nuova legge elettorale e il sostegno al governo Monti almeno fi no a fi ne mandato. L’ultimo intervento della giornata e stato quello di Corrado Passe-ra Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti che ha re-lazionato sul lavoro svolto dal governo in questi mesi e ha elencato le riforme strut-turali che si intendono attuare entro fi ne mandato per migliorare l’operatività delle imprese, e risollevare l’economia. Il mattino seguente è iniziato con il salu-

I Giovani di Confartigianato si sono confrontati con i politici nell’Assemblea Nazionale di Firenze

to istituzionale di Matteo Renzi Sindaco di Firenze, per poi effettuare altre due ta-vole rotonde. Ne “Il Paese visto dai gio-vani”, sono intervenuti Giorgia Abeltino di Google Italia, Andrea Romano di Ita-lia Futura. Si è discusso dei dati ottenuti nella Campagna di ascolto Giovani Im-prenditori Confaritigianato e Italia Futu-ra, della Internet economy ed in partico-lare dei vantaggi che potrebbe portare alla nostra impresa una vetrina in rete. Luca Demaria e Francesca Ungaro di Confar-tigianato giovani hanno portato la propria esperienza di imprenditori fornendo un importante contributo al dibattito. Nella seconda tavola rotonda “L’Impresa di fa-re Impresa: Il lavoro fa la differenza” si è discusso sostanzialmente di riforma del mercato del lavoro e articolo 18. Su questi temi si e ribadita la volontà di collaborare con il governo per raggiungere un’intesa comune che modifi chi l’attuale legislazio-ne. Su questi temi sono intervenuti Gior-gio Merletti Vice Presidente Vicario di Confartigianato Imprese e Giorgio Santi-ni Segretario Generale aggiunto CISL.

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La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012 49

EventiZONA DI CEVA

Sabato 17 marzo presso il Ristorante Sanremo di Ceva, si è tenuta la grande “Festa degli Artigiani” della zona di Ceva con la partecipazione di oltre un centinaio di associati e loro famigliari. Una serata particolarmente importante per l’attività associativa degli Artigiani in cui anche la Città di Ceva è risultata essere consapevole di essere al centro dell’attenzione di tutta la provincia. Il presidente della zona Ceva Vincenzo Amerio ha colto l’occasione per porgere un breve saluto e ringraziamento per la loro partecipazione al presiden-te provinciale di Confartigianato Cuneo Domenico Massimino, ai vice presidenti Graziella Bramardo e Roberto Ganzinelli, al Direttore Gene-rale di Confartigianato Imprese Cuneo Alessandro Ferrario, i presidenti della zona di Alba Domenico Visca, di Cuneo Giuseppe Ambrosoli e di Savigliano Michele Giacosa. Inoltre, ai rappresentanti dei vari e importanti organismi interni fa-centi capo all’Associazione tra cui la presidente del Gruppo Giovani Stefania Bongiovanni, il presidente dell’Anap Elio Sartori, il presidente dell’Epab Bruno Tardivo, il presidente della Cpa Gianfranco Berutti e il vice presidente Camera di Commercio di Cuneo Attilio Ferrero. Un grazie alla rappresentanza del Comune di Ceva con il sindaco Alfredo Vizio, al vice-sindaco Vincenzo Bezzone e all’assessore Andrea Moz-zone, all’Associazione “Croce Bianca” di Ceva rappresentata dal pre-sidente Filippo Dapino e al dott. Francesco Azzoaglio, Amministratore Delegato in rappresentanza del Banco di Credito Azzoaglio di Ceva. «In modo particolare vorrei ringraziare – ha spiegato il presidente Amerio – i tanti artigiani provenienti da tutta la zona di Ceva e del ce-bano che hanno sempre creduto e credono tutt’ora nella validità della nostra Associazione». Intervenendo brevemente nei saluti, il sindaco di Ceva Afredo Vizio, ha inteso ribadire che: «C’è la necessità di dover partecipare ognuno per il proprio ruolo, secondo la propria capacità e proprie potenzialità a far in modo, insieme, di poter riuscire a superare questo momento sicuramente critico. Spesso, però, è nei momenti cri-tici che si trovano quelle opportunità non viste prima e non guardate

dal lato positivo che offrono l’occasione di guardare meglio al futuro sia della nostra zona che della nostra Patria». Nel proseguo della sera-ta vi è stato anche un momento molto signifi cativo per gli Artigiani. Il Direttivo ha voluto premiare con una targa ed una pergamena ricordo alcuni artigiani che hanno raggiunto i 35 anni di “Fedeltà Associativa”, premiando inoltre oltre questi, anche il più giovane associato che da al-cuni mesi è entrato a far parte della grande famiglia di Confartigianato. «Questo – ha detto il presidente Amerio – deve essere un esempio per i giovani, di quanti entrano a far parte di questa nostra Associazione, di quanti, nonostante la diffi cile realtà del momento, si affacciano al mondo del lavoro. A questi giovani intendiamo rivolgerci nella con-sapevolezza che non intendiamo essere solo un Associazione con dei numeri, ma essere considerati come una grande famiglia cui poter sempre contare». Di seguito sono stati consegnati i riconoscimenti a: Amerio Pierluigi autocarrozzeria di Ceva, Daniela Gazzano e Valeria Aschero Snc parrucchiere per donna di Garessio, Fontana Snc di Fon-tana Alessandro e C. di Sale delle Langhe e Odello Angelo muratore di Ceva. Il premio al più giovane artigiano iscritto è stato poi consegnato a Erica Giuliano pettinatrice di Niella Tanaro.Il presidente provinciale Domenico Massimino ha sinteticamente plau-dito alla serata, «Un momento di coesione in cui vengono riconosciuti i meriti e i valori del lavoro, quindi di tutta la categoria artigiana». La serata è proseguita poi con una serata danzante durante la quale come consuetudine sono stati estratti a sorteggio premi per tutti. Ad ognuna delle rappresentanti femminili di Confartigianato è stata consegnata una splendida rosa rossa mentre alla “Madrina del Labaro Associativo della Zona di Ceva”, Elisa Fresia, un variopinto bouquet di fi ori.

Sergio Rizzo

I premiati della serata (da sin) il presidente Massimino, Angelo Odello, il vice presidente Camera di Commercio di Cuneo Attilio Ferrero, Erica Giuliano, il presidente Vincenzo Amerio, Alessandro Fontana, Daniela Gazzano, Pierluigi Amerio e il sindaco di Ceva Alfredo Vizio

L’intervento del sindaco di Ceva

Sabato 26 maggio 2012 si svolgerà presso la sede dell’Associazione “Boccio-fi la Buschese” in Via Monte Ellero, 3 a Busca la Festa della Zona di Dronero. L’evento prevederà un momento istituzionale alle ore 19 presso il Comune di Busca ove si svolgerà la premiazione degli artigiani. Nel corso della medesima verranno distribuite delle targhe a tutte le ditte con almeno 35 anni di fedeltà associativa.Alle ore 20 seguirà la cena e un momento di Festa per tutti i presenti.«L’occasione sarà propizia – commenta Giorgio Verutti, presidente di Zona – per consolidare e potenziare le relazioni con il tessuto economico e sociale del territorio buschese nell’ottica di sviluppare quei rapporti col-laborativi con le istituzioni e con il mondo economico che stanno alla base di un percorso di crescita e di ac-compagnamento alle imprese artigiane».Per informazioni e prenotazioni: Uffi cio di Zona di Dronero (tel. 0171.917883).

Giorgio Verutti

Grande partecipazione alla Festa degli Artigiani della Zona

Il programma della Festa di ZonaZONA DI DRONERO

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50 La Voce dell’Artigiano – n. 4 aprile 2012

Eventi e Territorio

Gli artigiani del monregalese organizzano domenica 20 maggio 2012, a Mondovì, presso la nuova sede zonale di Confartigianato (via degli Artigiani – traversa di via Langhe) la festa dell’Associazione di zona per ritrovarsi in un giorno di convivio e vita associativa, con amici, simpatizzanti e familiari.

Festa di Zona e inaugurazione nuova Sede

ZONA DI CUNEO

Il programma prevede:– Ore 10.00 Ritrovo presso la Nuova Sede.A seguire:– Inaugurazione Nuova Sede;– Intitolazione della sala riunioni a Biagio Danna, già vice presidente di Zona, scomparso nel settembre scorso;– Premiazione degli artigiani con 35 anni di fedeltà associativa.– Ore 12,00 Trasferimento al ristorante “Park Hotel - Villa Nasi” (via Delvecchio, 2 – Mondovì).Costo del pranzo: € 30,00 per gli adulti e € 15,00 per i bambini da 3 a 9 anni).Per informazioni contattare l’Uffi cio di Zona di Mondovì (0174.44203).

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ZONA DI MONDOVÌ

Mercoledì 4 aprile, nell’ambito dell’as-semblea del Consiglio Direttivo della zo-na di Cuneo, è intervenuta la Dottoressa Elisabetta Beghelli, consulente fi nanzia-rio del gruppo Deutsche Bank che già in passato ha collaborato con l’Associazio-ne per serate informative e divulgative. Nell’ambito del suo intervento, la Dot-toressa Beghelli, ha sviluppato il tema riguardante la previdenza integrativa. La riunione, molto partecipata, ha suscitato notevole interesse sui presenti. «È im-

portante – commenta Giuseppe Ambrosoli, presidente di Zona – essere tecnicamente informati sulle evoluzioni future delle nostre pensioni per valutare correttamente la necessità di soluzioni alter-native al fi ne di ottenere un sostegno economico integrativo per vivere serenamente la nostra vecchiaia, soprattutto i giovani devo-no rifl ettere su questi innovativi e radicali cambiamenti del sistema pensionistico italiano».

Giovedì 5 aprile nella sala riunioni di Corso IV Novembre, su proposta dei rappresentanti di categoria dei settori impiantisti e edilizia, si è svolta una importante riunione nella quale sono stati analizzati aspetti tecnici e pro-blematiche inerenti il listino prezzi pubblicato in Camera di Commercio.Grazie soprattutto alla disponibilità e competenza del Sig. Marino Enrico, i presenti hanno avuto la possibilità di assistere ad una dimostrazione pratica per la consultazione dei dati presso il sito internet della Camera di Commercio nonché per l’utilizzo di un interessante software realiz-zato per la quantifi cazione delle prestazioni da fatturare tenendo conto dell’incidenza del costo della manodopera, dei materiali e dei costi fi ssi dell’azienda.È seguito un intervento del funzionario di zona Giuseppe Berardo che analizzando un “controllo tipo” effettuato dall’Agenzia Entrate ha dimo-strato come il metodo adottato dal gruppo di lavoro di Confartigianato Cuneo per la determinazione dei criteri di calcolo del listino prezzi siano coerenti con gli strumenti messi in atto dai funzionari dell’Amministra-zione dello Stato per la determinazione del reddito presunto accertabile.«È stata una serata molto partecipata” – ha dichiarato il Presidente di zo-na Giuseppe Ambrosoli – nella quale gli argomenti trattati hanno creato lo spunto per una discussione molto animata fra i presenti nella quale è emersa la necessità di adottare criteri giusti, coerenti ed univoci nel de-terminare i valori delle prestazioni effettuate al fi ne di non creare concor-renza al ribasso dei prezzi praticati che penalizzano tutto il comparto».

La zona di Cuneo, su iniziativa del consi-glio direttivo, con l’intenzione di fornire il proprio contributo agli artigiani associati che dovranno esprimersi nelle votazioni del 6 e 7 maggio prossimo per elegge-re il nuovo sindaco della città, ha inviato un documento ai candidati nel quale so-no state poste alcuneo domande sui se-guenti temi: Lavoro e attività produttive, Welfare, Gestione del territorio, Mobilità, Ambiente, Formazione e Cultura, Parteci-pazione e disponibilità di dialogo. La do-cumentazione integrale è disponibile per la consultazione presso l’uffi cio di Zona (riferimenti: Berardo, Dal Bono).

Incontro settore impianti ed edilizia

Incontro su previdenza integrativa

Lettera ai candidati sindaco del Comune di Cuneo

Elisabetta Beghelli

Giuseppe Ambrosoli

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