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in abbinamento a Insieme - settembre 2009

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Inserto notiziario settembre 2009

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in abbinamento a Insieme - settembre 2009

Giuseppe Falzone

M.G.S. di Sicilia:Il cammino di un’idea

Breve cronistoria dal 1974 al 1982

REDAZIONE INSIEME

CATANIA 2009

III

Presentazione

Nella ricorrenza delle celebrazioni dei 150 anni della fondazione della Congregazione deiSalesiani di Don Bosco, “Insieme” presenta il fascicolo “MGS di Sicilia: Il cammino di un’idea.Breve cronistoria dal 1974 al 1982”.

Il fascicolo, preparato da Don Pino Falzone, promotore e responsabile del Movimento nelperiodo suddetto, arricchito da una documentazione fotografica, si legge d’un fiato per lo sti-le avvincente e scorrevole.

L’autore ripercorre con immutato entusiasmo la nascita e le tappe salienti della realtà del“Movimento Giovanile Salesiano”. Sono evidenziate le motivazioni e l’impegno profusi perl’acquisizione di valori le cui caratteristiche hanno prodotto una reale concretezza affrontandoi problemi religiosi e sociali supportati dalla preghiera comunitaria sull’esempio di Don Bosco.

Le linee portanti del gruppo giovanile nel loro itinerario formativo sono state sempre im-prontate nell’ambito della realtà salesiana che ha mirato sempre alla Ecclesialità, alla Sacra-mentalità e alla Marianità.

Doveroso rammentare le parole che in occasione del Confronto del Movimento GiovanileSalesiano dell’Europa al Colle Don Bosco (15-16 agosto 2009) il nostro Don Pascual Chávez,Rettor Maggiore dei Salesiani e IX successore di Don Bosco, ha rivolto ai giovani d’oggi:

Con la fiducia posta in Dio e interpretando la consegna del nostro padre e maestro Don Bosco, allesoglie di questo nuovo millennio, faccio un appello e do una consegna a voi giovani del Movimento Gio-vanile Salesiano: andate oltre.

Scoprite in profondità, oltre la superficie del quotidiano, nelle sue pieghe e nel suo tessuto, il proget-to che Dio Padre ha pensato per voi dall’eternità. …È l’appello che si sente potente in questo luogo na-tio di don Bosco chiamato appunto il Colle delle Beatitudini giovanili perché evoca la sua grande passio-ne: “Voglio che siate felici nel tempo e nell’eternità”.

Catania, 30 settembre 2009

Don Felice Bongiorno

V

Prefazione

Nell’anno 2000 il Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia ricorderà il 25° anniversario del-la sua nascita. Aggiungerà, nel suo piccolo, ulteriori motivi di ringraziamento al Signore, oltrea quelli più importanti e vistosi che ci vengono offerti dalla ricorrenza giubilare della nascitadel Salvatore.

25 anni sono pochi e sono tanti, a seconda dell’ottica con cui si considerano le vicende uma-ne. Ma sono sufficienti a fare un primo consuntivo ed una valutazione iniziale che serva permeglio calibrare le prospettive future.

La Famiglia Salesiana, in questa circostanza, ha voluto dedicare il suo Convegno biennaleappunto al “Movimento Giovanile Salesiano” per ritrovare le motivazioni degli inizi, per os-servare attentamente il presente, in vista di un rinnovato impegno per il futuro.

Fin dall’inizio, infatti, il MGS è sorto nel contesto ampio e variegato della Famiglia Salesia-na, con il contributo di quasi tutti i suoi Gruppi e si è esplicitamente dichiarato come la “piat-taforma vocazionale” di essa: nel Movimento gli educatori della FS avrebbero potuto meglio epiù opportunamente incontrare e conoscere i giovani, e questi avrebbero potuto conoscere eapprezzare adeguatamente le varie vocazioni che sono la ricchezza dei vari Gruppi che com-pongono la Famiglia Salesiana.

Queste poche pagine non pretendono di stilare una “storia” del Movimento. Siamo ancoratroppo vicini agli eventi e, d’altra parte, molti di coloro che ne sono stati protagonisti (educa-tori e giovani) non hanno potuto essere contattati ed invitati a dare il loro contributo, e hannobisogno di far sedimentare ulteriormente ricordi e documentazioni.

Tracceremo soltanto le linee per una “breve cronistoria della nascita e dell’affermarsi delMovimento Giovanile Salesiano in Sicilia”, soffermandoci prevalentemente sul periodo inizia-le che va dal 1974 al 1982, sia perché il ricordo di quegli anni è particolarmente presente nellanostra memoria, sia perché la documentazione scritta in nostro possesso (“CollegamentoPG/MGS Sicilia”, ciclostilato pubblicato dal Centro Ispettoriale SDB di Pastorale Giovanile), siriferisce soltanto a quel periodo.

D’altra parte, per il nostro scopo, ci sembra essere, quello degli inizi, il periodo più interes-sante per la fondazione storica del Movimento, fermo restando che le successive continue ac-quisizioni ed esperienze hanno notevolmente arricchito le intuizioni iniziali.

Come riportato nel “Documento Provvisorio” del 22 marzo 1980, citato in queste pagine,“il Movimento Giovanile Salesiano si configura come una corrente di spiritualità che scaturiscedall’unico e indivisibile carisma suscitato da Dio in Don Bosco a servizio dei giovani poveri,dono dello Spirito alla Chiesa di oggi”.

Questa affermazione, frutto di giorni di riflessione da parte di un nutrito gruppo di studioformato da rappresentanti dei giovani, unitamente ad alcuni Salesiani, è esplosa come una gio-iosa scoperta di orizzonti vasti e affascinanti che si dischiudevano, ormai ben marcati e deli-neati, in un particolare momento critico della storia religiosa del nostro secolo, agli aderenti alMovimento, i quali erano pienamente coscienti del loro ruolo nella Chiesa e nella Famiglia Sa-lesiana.

Qualcosa di simile a quello che, alcuni anni prima, i giovani avevano provato quando, nel1976, partendo da un semplice auspicato “collegamento” di gruppi giovanili, cominciarono adaccarezzare l’idea di un “movimento” degli stessi, in quella particolare situazione storica po-stconciliare della nascita dei primi grandi movimenti nella Chiesa.

VI

Che la nascita del MGS sia stata un “dono dello Spirito” è evidente se si considerano le cir-costanze – misteriose e palesi insieme – nelle quali esso si è venuto affermando.

Se, da un lato, infatti, la partecipazione iniziale di giovani ed educatori alle prime esperien-ze ed incontri, si è rivelata “corale” ed estremamente rappresentativa delle forze della Fami-glia Salesiana; dall’altra, via via che le esperienze si susseguivano positivamente e si afferma-vano anche sul piano della sodezza dei contenuti, fu naturale che sia stata espressa qualche ri-serva, dovuta alla novità della cosa e alla imperfetta conoscenza dello spirito, della natura edegli intendimenti del Movimento.

Fu naturale, infatti, interrogarsi sulla opportunità della esistenza di un Movimento Giova-nile, dal momento che la realtà salesiana (per esempio Exallievi, Cooperatori, ecc…) offriva giàai suoi giovani spazi qualificati di aggregazione e di formazione. Inoltre si valutava attentamen-te il problema della doppia appartenenza con tutte le conseguenze che da essa derivavano.

Furono anni di travagliata ricerca, che servirono però a calibrare maggiormente i limiti e ledimensioni del Movimento e a ritagliarne, con più precisione, la fisionomia e i campi concretidi intervento.

Questo lavoro, evidentemente, non è ancora terminato. Sembra essere, infatti, tuttora per-manente un equivoco che affiorò fin dagli inizi: quello di concepire il MGS come una “supe-rassociazione” che fagocitasse tutte le altre associazioni o gruppi, o come un altro gruppo, a séstante, che si aggiungeva a quelli preesistenti (non è ancora infrequente, nelle attuali convoca-zioni giovanili, vedere nominati i gruppi PGS, CGS… e MGS, quasi che il MGS non fosse il luo-go di coagulo di tutti, gruppi e singoli!). Nonostante le varie successive precisazioni e afferma-zioni, questo equivoco sembra non essere stato ancora definitivamente superato.

Ricordiamo infine quanto grande sia stata la gioia dei “primi navigatori” quando, attraver-so gli organi di informazione salesiana, si venne a conoscenza di altri che, in vari posti delMondo Salesiano, specialmente in America Latina, ma anche nelle ispettorie italiane, iniziava-no a percorrere itinerari analoghi, con esperienze di Movimento molto simili alle nostre. Era loSpirito che soffiava “dai quattro angoli” della Terra per un disegno unitario di salvezza.

Nel presentare queste scarne paginette, perché il ricordo non svanisca e perché le tappe diun proficuo cammino vengano maggiormente fissate, ci auguriamo che gli educatori della Fa-miglia Salesiana sappiano trarre dal ricordo di un recente passato nuovi spunti programmati-ci, sulla scia di una creatività tipicamente “boschiana”; e che i nuovi giovani, guardando aquello che i loro predecessori (affettuosamente chiamati i “capi storici”) hanno saputo intuiree realizzare, possano non perdere il contatto con le loro “radici” e progredire in un camminofatto di sempre nuove acquisizioni, a servizio dei nuovi giovani e delle nuove povertà.

Catania, 8 dicembre 1998, festa di Maria Immacolata.Don Giuseppe Falzone

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1968: La “contestazione giovanile”, esplosa negli ambienti studenteschi francesi ed estesa-si a macchia d’olio in Europa e fuori, intorno agli anni ’70 giunge anche in Sicilia ed investespecialmente il mondo della scuola e delle università. Tocca gli ambienti laicali ed anche quel-li ecclesiali. Anche il mondo salesiano non ne è esente. Le tradizionali “compagnie”, fondateda Domenico Savio e volute da Don Bosco come palestra della creatività giovanile, vengonorapidamente spazzate insieme ai vari “circoli”, di varia denominazione, che raccoglievano igruppi giovanili intorno a svariati interessi.

Anche in Sicilia l’associazionismo è in crisi. Allo scadimento generale delle tradizionali as-sociazioni fa riscontro il nascere e l’affermarsi della realtà dei “Giovani Cooperatori”, promos-sa su scala nazionale e che trova entusiastico riscontro nella nostra Regione. Si può dire chequesta sia l’unica realtà associativa che è sorta in seno alla crisi generale e che tuttora continuaa crescere.

1974: Il nuovo Delegato Ispettoriale di Pastorale Giovanile, Don Giuseppe Falzone, presoatto da un lato della inesistenza di strutture di collegamento della realtà giovanile salesiana inSicilia e, dall’altro, della presenza, qua e là nelle case dell’Ispettoria, di alcuni gruppi che pro-ducono varie ed interessanti attività, conduce un’inchiesta dalla quale risulta che vi sono unaventina di gruppi di giovani, legati prevalentemente agli Oratori (ma alcuni anche ad alcune

MGS: Il cammino di un’idea

Cronistoria della nascita e dell’affermarsi del Movimento Giovanile Salesiano in Sicilia

1. La... preistoria

1974: 1° Convegno Etna.

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scuole superiori), i qualihanno una vita ricca di coe-sione interna e di proiezioneesterna sia culturale sia apo-stolica.

1975 (gennaio-febbraio):Negli incontri zonali con glioperatori SDB di PastoraleGiovanile, tenutisi a Calta-nissetta, Catania, Messina ePalermo, vengono esaminatii risultati dell’inchiesta, leproposte dei giovani, ed af-fiora l’opportunità di un in-contro tra i gruppi giovanilidella Sicilia salesiana. Aigruppi che hanno rispostoall’inchiesta – e a tutte le Ca-

se salesiane della Sicilia – vie-ne quindi rivolto l’invito ad un incontro. La prima idea era quella di creare un “collegamen-to” tra i gruppi giovanili che sono fioriti in Sicilia intorno alle nostre opere, i quali hanno di-verse fisionomie e denominazioni (talvolta sono anonimi), svariati centri di interesse, diversolivello di maturazione umana e cristiana e diverso grado di impegno.

Alcuni di essi hanno già un progetto globale ben delineato e coscientemente vissuto, attra-verso cui raggiungere unità, pur nel pluralismo delle attività. Altri sono in cammino, alla ricer-ca di una meta al cui conseguimento valga la pena dedicare gli anni giovanili. Altri ancora co-minciano appena e sentono solo il desiderio di “fare qualcosa” insieme. Attraverso un incon-tro di fraternità ogni gruppo potrebbe aver modo di confrontarsi con altri gruppi giovanili che,per il fatto di essere animati da confratelli salesiani, hanno almeno un “minimo denominatorecomune”. Un confronto che, nel massimo rispetto del pluralismo di stile, di metodo e di con-tenuti, arricchisca i singoli delle esperienze altrui e contribuisca alla ricerca e alla maturazionedei valori autentici.

Sarebbe inoltre molto utile agli educatori salesiani conoscere meglio e direttamente dai gio-vani, quali sono veramente i loro problemi, le loro richieste e le loro proposte, per promuove-re un’azione pastorale poggiata su una piattaforma di estrema concretezza.

9 maggio 1975: A tutti i gruppi di cui si conosce l’esistenza viene inviato un “questionario-inchiesta” per conoscere se ritengano utile e possibile un incontro a livello ispettoriale. Rispon-dono 25 gruppi che danno le risposte che qui di seguito elenchiamo:

– Tutti ritengono opportuno tale incontro;– Denominazione: Convegno Gruppi Giovanili Salesiani (13), Gruppi giovanili alla ricercadella loro identità (6), Incontro giovanile di Fraternità (5), Incontro di Gruppi giovanili del-la Sicilia Salesiana (4);– Impegno: 13 richiedono un impegno forte, 9 un impegno minore;– Età: La maggioranza prevede un’età minima di 15-16 anni;– Data: 17 preferiscono la prima metà di settembre, altri agosto o altri periodi;– Durata: Quasi tutti propongono una durata di 3-4 giorni;

1974: 1° Convegno Picchinenna.

– Argomenti: Argomenti formativi (18), socio-politici (8), biblico-teologici (2), apostolici (1).Altri temi particolari: Testimonianza nelle varie situazioni di vita, Impegni morali e politi-ci dei diciottenni, Sacramento della Penitenza, Scelta dell’avvenire, Identità dei gruppi gio-vanili salesiani, Giovani e Vangelo, Fede e impegno sociale, Tempo libero…;– Animatori e gruppi ecclesiali o laici impegnati da invitare: Vengono proposti vari nominativi,in un ventaglio molto ampio;– Suggerimenti particolari: “che sia un’esperienza di vita intensamente vissuta”; “che sia un‘raduno audiovisivo’(!)”; “ogni gruppo venga con l’animatore salesiano”; “si concluda conuna gita-pellegrinaggio”; “si preveda la presenza di gruppi misti”; “la partecipazione siapreceduta da un’accurata selezione”; “si faccia una riunione previa tra i rappresentanti deigruppi che aderiscono”; “si affidi l’organizzazione logistica ad un gruppo determinato”…;– Quota: La quota giornaliera pro-capite viene suggerita tra le 2000-3000 lire.

22 giugno 1975: Presso la sede ispettoriale di Catania si tiene la prima riunione dei rappre-sentanti dei gruppi che hanno dato l’adesione di massima al Convegno. A tale riunione, cheera stata indetta con lettera del 9 giugno inviata a tutti i gruppi e a tutte le Case, hanno presoparte rappresentanti dei seguenti gruppi: CT-S. Filippo Neri, CT-Liceo di Cifali, CT-Lineri, CT-Salette, CL-S. Cuore, Riesi. Sono inoltre presenti il Delegato ispettoriale di PG D. Giuseppe Fal-zone, D. Giuseppe Costa, D. Vittorio Costanzo, D. Vincenzo Nicosiano, D. Salvatore Resca, D.Saro Salerno e Don Zammit.

Scopo della riunione era quello di programmare concretamente i contenuti e le modalitàdell’incontro. Si è concordemente convenuto quanto segue:a. Il “1° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia” si terrà presso il Soggiorno Et-na-Auxilium dal pomeriggio (ore 18) del 9 fino al pranzo del 13 settembre 1975. L’edificio è sem-brato adatto all’accoglienza dei gruppi misti.b. Il Convegno, aperto ai giovani dai 16 anni in su, avrà una connotazione di serio impegno, an-che se si prevedono momenti di relax ed ore di fraternità.

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1975: Campo di Palma Montechiaro.

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c. Il Convegno è “residenziale”. Non sono quindi ammesse partecipazioni saltuarie o pendola-ri che recherebbero disturbo e che, per il mancato inserimento in “tutte” le attività e manifesta-zioni comunitarie, rischierebbero di dare una visione inadeguata dell’andamento dei lavori.d. Non è un “corso di qualificazione” per giovani, ma un “Convegno di Gruppi”. Non avrebbequindi senso la presenza di giovani isolati, che non portino con sé l’esperienza e la problema-tica di un ‘gruppo’. Pertanto sono invitati a partecipare i “rappresentanti qualificati” di ognigruppo (in ogni caso non più di 10 elementi per gruppo), assieme agli animatori salesiani, lacui presenza è necessaria per la continuità del lavoro e di stile, una volta tornati alle sedi diprovenienza.e. Lo scopo del Convegno si evince dal Programma di massima concordato:

9 settembre PM: Breve presentazione di ogni gruppo;10 settembre - 1° tema: Dinamica dei gruppi giovanili (vita interna e proiezione ad extra);11 settembre - 2° tema: Dimensione cristiana del gruppo (maturazione di fede, confrontocon il Vangelo, presenza viva di Cristo);12 settembre - 3° tema: Rapporto gruppo-mondo (impegno sociopolitico);13 settembre - 4° tema: Identità e specificità dei gruppi salesiani – Opportunità e modi diun eventuale collegamento e/o movimento dei gruppi giovanili della nostra ispettoria.

f. Metodo: Ogni tema sarà introdotto da una breve relazione (che servirà a dare le piste di lavo-ro) a cui seguiranno i gruppi-studio (ciascuno composto da elementi appartenenti a gruppi di-versi). Nell’assemblea generale del pomeriggio un relatore per ogni gruppo comunicherà leconclusioni maturate in seno al gruppo-studio. Sono inoltre previsti incontri dei singoli grup-pi locali.È prevista la visita dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Domenico Picchinenna e dell’IspettoreSalesiano D. Amedeo Verdecchia.

Il gruppo di CT-Salette si incaricherà della organizzazione logistica e della liturgia e quel-lo di CT-S. Filippo Neri della segreteria e dell’economato.

1975: Gruppo-studio al 1° Conv. dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia.

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9-13 settembre 1975 – Celebrazione del 1° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani diSicilia secondo il programma elaborato.– I relatori: D. Saro Salerno, D. Vittorio Costanzo, D. Pasquale La Torre– Gruppi partecipanti: Casa salesiana Numero giovani Salesiani animatoriAlcamo 15 D. Urso, Sig. DainoBiancavilla 2Caltanissetta 11 D. NicosianoCT-S. Filippo Neri 7 (Paolo Caltabiano)CT-Lineri 4 D. Nino VisalliCT-Salette 8 D. Vitt. CostanzoCT-Liceo 1CT-Ispettoria 4 D. Gius. FalzoneME-Matteotti 1ME-Savio 6 (Domenico Paternò)Modica-Mondo Giovani 8PA-Ranchibile-Oratorio 10 D. Solarino (Gius. Buccellato)PA-Ranchibile-Liceo 6PA-S. Chiara 9 D. RindonePA-Gesù Adolescente 5 D. Calabrò

Totale: 15 gruppi di altrettante Case con 97 giovani e 9 Salesiani (+ 3 prossimi Salesiani, se-gnati tra parentesi).

L’esperienza di questo primo convegno, senza essere perfetta, lasciò tutti con il desideriodi continuare il discorso appena iniziato.

1976 - Il dopo-convegno servì ad elaborare ulteriormente sia i temi trattati sia l’esperienza,prima nel suo genere, con le sue ricadute nella vita dei singoli gruppi. L’esperienza era stata

2. Inizia l’era dei Convegni

1976: 2° Conv. dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia.

forte, ma, essendo nuova, aveva bisogno diessere interiorizzata. I mesi che seguironoservirono anche a questo.La preparazione al 2° convegno fu molto piùaccurata e cominciò fin dai primi mesi del1976. Se ne parlò frequentemente e con mag-giore coinvolgimento negli incontri di PG siacon i confratelli sia con i giovani. Alcuni rap-presentanti degli uni e degli altri concorda-rono le modalità del “2° Convegno deiGruppi Giovanili Salesiani di Sicilia” che,sull’onda degli interessi prevalenti in quegli

anni ancora vicini al ’68, affronta la problematica socio-politica.Data: 6-10 settembre 1976Luogo: Catania-PlaiaTema: “Gruppi giovanili salesiani e impegno socio-politico”, articolato in due relazioni:

1. Fondamenti teologici-antropologici dell’impegno socio-politico2. Comunità cristiana e impegno socio-politico

Relatore: D. Giuseppe Gevaert, dell’UPS di Roma.Ogni relazione era seguita dai gruppi-studio misti e dalla risposta del relatore. Ampio spa-

zio veniva dato agli incontri dei gruppi di provenienza i quali erano i seguenti:Alcamo (14 + D. Urso); Biancavilla (4); Caltanissetta (7 + D. Nicosiano); S. Cataldo (6); CT-

S. Filippo Neri (6 + D. G. Costa); Riesi (3); Mazzarino (2); ME-Giostra (2); ME-Matteotti (5); ME-Savio (2 + D. Enzo Giammello); Gruppo di Palma Montechiaro (3 + D. Enrico Russo); PA-Ran-chibile (5); PA-Ranchibile “Adesso (10 + D. Lupo); ”PA-S. Chiara (3 + D. Rindone); RG-MondoGiovani (6).

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1976: 2° Conv. dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia.

1976: 2° Conv. dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia.

il cammino di un’idea

7È interessante notare che molto spesso, durante le assemblee generali e nei gruppi-studiofece capolino il discorso di un “movimento” dei gruppi giovanili salesiani, motivato da quan-to veniva continuamente evidenziato, che cioè sembrava giusto che un’esperienza come quel-la che si stava vivendo non dovesse limitarsi a pochi giorni durante l’estate o a quei pochi gio-vani fortunati che potevano partecipare al convegno, né dovesse contentarsi di uno scambio diesperienze e di impressioni, tanto utili quanto labili, ma dovesse invece approfondire i motividi fondo dell’associazionismo salesiano, studiando quanto c’è di similare nei motivi ispiratoridi ogni gruppo e in particolare quanto di “salesiano” c’è nella “vita-azione” di questi gruppigiovanili. Un’esigenza, dunque, di essenzialità, di chiarezza, di coerenza.

Tutto questo venne chiaramente alla luce nelle proposte conclusive che ogni “gruppo diprovenienza” fece pervenire alla segreteria del convegno, che furono pubblicate negli Atti1 eche qui parzialmente riportiamo:

• Il gruppo di Alcamo parla di un “Giornale di collegamento”;• Il gruppo di Catania-S. Filippo Neri (Via Teatro Greco) propone un “organo di collega-mento che sia strumento di comunicazione di idee e di dialogo permanente tra i gruppi”.Si pensa quindi alla costituzione di un gruppo di Segreteria permanente affiancato da dele-gati zonali SDB;• Anche il gruppo di Mazzarino parla di “collegamenti fra i gruppi” per non vanificare illavoro fin qui fatto;

1 COLLEGAMENTO “PG SICILIA”, n. 8, pp. 41 e 42, febbraio 1976 – Archivio ispettoriale, Catania.

1976: 2° Conv. dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia.

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• Il “Matteotti” di Messina propone la costituzione di un piccolo consiglio di giovani per ilcoordinamento dell’apostolato a livello regionale;• Il gruppo “Adesso” di Palermo-Ranchibile propone “contatti zonali di gruppi” e unaesperienza di preghiera tra i vari gruppi.• Anche il gruppo di Palermo-S. Chiara parla di “incontri di preghiera… per uno scambiodi esperienze e per una maggiore conoscenza dei problemi sociali comuni”;• I gruppi del “Campo di Palma” e di Palermo-Ranchibile-Oratorio auspicano un “collega-mento tra tutti i gruppi giovanili”;• Infine il gruppo di Ragusa propone “l’incontro periodico di un rappresentante per gruppo perverificare il lavoro svolto”.

In questo clima e con questi sentimenti i ragazzi partecipanti al convegno si dissero “arri-vederci”. Questa volta la volontà di incontrarsi era una cosa seria e, appena tornati a casa, sirimboccarono le maniche e si misero al lavoro.

Infatti dopo neanche un mese dalla conclusione del 2° convegno, il 4 ottobre 1976, alcuniSalesiani ed alcuni giovani di danno spontaneamente appuntamento a Caltanissetta, cuore geo-grafico della Sicilia, per… battere sul ferro ancora caldo. Si tratta di un incontro informale equasi… privato. Tra l’altro è assente il Delegato ispettoriale per la PG, D. Giuseppe Falzone, al-trove impegnato.

A conclusione dei loro lavori stilano, in un breve documento, le “Mete del Movimento deiGruppi Giovanili Salesiani di Sicilia” che qui riportiamo integralmente.

“Vogliamo sentirci ed essere una sola realtà giovanile che, sulla scia di Don Bosco, si sfor-za per realizzare, con la carità del Cristo vivo, un mondo più umano e più cristiano, privile-giando i giovani emarginati o abbandonati non solo a livello economico. I gruppi devono es-sere, all’interno del Movimento, profondamente uniti in Cristo, in un autentico desiderio di fa-re Chiesa sia a livello locale sia universale; devono capire di sostenersi negli impegni sociali ein ogni difficoltà. Ci troveremo insieme per confrontare la nostra vita con la Parola di Dio nel-la preghiera comunitaria, per celebrare con gioia l’Eucarestia, punto di partenza del nostro Mo-vimento. Vivere all’interno dei vari gruppi il documento CEI “Evangelizzazione e promozio-ne umana”. Proposta: incontri di zona a livello spirituale, culturale e sociale”.

Mi sembra interessante notare che, fin da questo primo documento ufficiale del “Movimen-to”, affiorano alcuni dei punti essenziali di quella che, nell’arco di pochi anni, verrà individua-ta come “Spiritualità Giovanile Salesiana” e cioè: centralità della Parola di Dio e della carità diCristo – senso di Chiesa – Eucarestia e preghiera liturgica – fedeltà a Don Bosco e impegno so-ciale specialmente per i piccoli e i poveri – carità fraterna e mutua collaborazione.

A questo incontro ne seguono altri, tra vari gruppi viciniori e talvolta anche abbastanza di-stanti. Il momento della preghiera comunitaria è sempre il punto focale dell’incontro e animale discussioni, i propositi, le speranze comuni. Si arriva così al

19 marzo 1977, data in cui a Palermo-S. Chiara si tiene il 2° incontro zonale dei Gruppi Giova-nili Salesiani della Sicilia occidentale. La mancanza di intesa sulla data fa sì che, anche in que-sto incontro, sia assente il Delegato ispettoriale di PG, impedito da altri impegni.

Sono presenti vari giovani (una ottantina in tutto) provenienti dai gruppi di Alcamo, Paler-mo-S. Chiara, Palermo-Ranchibile-Oratorio. Partecipano anche alcuni giovani in rappresen-tanza dei gruppi di Caltanissetta, Messina-Matteotti, Messina-Giostra e Messina-Savio.

Si propongono di trattare il tema del “Movimento” articolando la discussione in tre punti:1. Lo specifico “salesiano” proprio dei gruppi giovanili salesiani;

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2. In che cosa i gruppi esistenti si riconoscono in questo “specifico salesiano”;3. Scopi ideali e pratici del Movimento ed eventuali proposte.

La celebrazione eucaristica ed un secondo incontro di preghiera nel pomeriggio tonificanospiritualmente l’incontro. L’oggetto delle discussioni e dei contributi dei gruppi-studio vengo-no pubblicati dai partecipanti in un ciclostilato che viene inviato a tutti i gruppi delle case sa-lesiane di Sicilia che hanno partecipato ai due convegni precedenti. Da questo ciclostilato stral-ciamo il “contributo di studio” con la “Proposta di Statuto dei Gruppi Giovanili Salesiani” che cisembra particolarmente interessante per la storia del Movimento.

“Proposta di Statuto dei Gruppi Giovanili Salesiani”

1. ‘Gruppi Giovanili Salesiani’ si dicono tutti quei gruppi, spontanei e non, costituiti da gio-vani di impegno, che riconoscono la loro identità nella fede in Cristo e nello spirito di DonBosco.2. Fondamento e forza propellente del Movimento è l’amore che si nutre di preghiera e siesprime nel servizio ai fratelli, preferibilmente ai giovani, sull’esempio di Don Bosco.3. Pertanto si ritiene necessario conoscere, con accurato studio, la figura, i principi, i modidi agire e il metodo di Don Bosco, fondamento, nutrimento e guida di ogni singolo grup-po e dello stesso Movimento.4. I gruppi Giovanili Salesiani, con il loro carisma, si mettono a servizio della Chiesalocale.5. Assai utili si ritengono i collegamenti periodici di preghiera e di azione tra i vari gruppi,sia della propria città sia della propria zona, che seguano i principi educativi, gli obiettivie lo stile di Don Bosco.6. Organizzazione interna del Movimento:

• Ogni gruppo esprima due rappresentanti che, assieme al direttore spirituale del grup-po, partecipino alle riunioni zonali;

1977: 3° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia a Randazzo.

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• Ogni zona abbia il suo rappresentante e un eventuale sostituto; parallelamente si ri-chiede l’assistente spirituale zonale;• Il Movimento richiede inoltre la presenza attiva del Delegato Ispettoriale della Pasto-rale Giovanile;• Ogni zona abbia la sua segreteria. È auspicabile anche una Segreteria Regionale chefaccia capo al Centro ispettoriale;• Ci sia un foglio di collegamento”.

Una nota in calce faceva notare che il documento era stato elaborato da una cosiddetta “Se-greteria provvisoria della Sicilia Occidentale” formata da 13 giovani di Palermo, Alcamo e Cal-tanissetta. Era presente D. Enrico Russo.

Si tratta di un primo tentativo, interessante anche se evidentemente incompleto, di esplici-tare i tratti di quello che era stato ripetutamente proposto: un “Movimento dei Gruppi Giova-nili Salesiani di Sicilia”.

Alcune considerazioni:– L’idea di “movimento” era stata accennata già durante il 2° Convegno della Plaia e vieneassodandosi ed esplicitandosi nel prosieguo degli incontri;– Si parla ancora di “Movimento di Gruppi” e non di “Movimento Giovanile Salesiano”.Questa denominazione verrà man mano prendendo piede negli incontri successivi duran-te i quali si dibatterà se al Movimento possono aderire solo i gruppi o anche le singole per-sone. La sigla ancora in voga è pertanto quella di “MoGS” e non quella di “MGS”.– La scintilla che dà inizio al Movimento è quella innescata dall’intuizione del Delegato diPG e di alcuni Salesiani suoi collaboratori, ma il Movimento, fin dagli inizi, prende corpoe si anima con le intuizioni originali e con l’entusiasmo genuino degli stessi giovani i qua-li si incontrano, discutono e si organizzano con piena libertà e con sana autonomia. La sin-tonia tra SDB e giovani è piena e feconda!

L’incontro di Palermo ebbe seguito a Caltanissetta il 1° maggio 1977.Convennero i rappre-

sentanti dei gruppi di Al-camo, Palermo, Caltanis-setta, Catania, Gela, Bar-cellona e Messina. I lavorifurono articolati in gruppied approfondirono i se-guenti temi: importanzadello Statuto ed osserva-zioni sullo stesso; scopodel Movimento; data eluogo del 3° convegno re-gionale; segreterie zonali,segreteria regionale prov-visoria. Riportiamo qui diseguito soltanto le propo-ste conclusive dei 4 grup-pi-studio, così come sonostate stilate dagli stessigiovani:1977: 3° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia a Randazzo.

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1° gruppo: “Nel nostro gruppo si è discusso della modalità e del senso della partecipazio-ne dei Giovani Cooperatori Salesiani e dei Gex al Movimento. Fare dei nostri Oratori deiveri centri di preghiera e di formazione, accogliendo non soltanto i ragazzi, ma anche i gio-vani con oltre 16 anni di età. Si propone una settimana di studio su Don Bosco, organizza-ta a livello regionale o almeno zonale. Come fine del Movimento si propone: “Vivere in co-munione di gruppo lo spirito di Don Bosco, in costante revisione”. Per la data del prossi-mo convegno si propone la prima decade di settembre.2° gruppo: Si propone di tenere incontri più frequenti con riunioni zonali, usando i ciclo-stilati come mezzo di collegamento. Si auspica un impegno interiore al Movimento. Propo-niamo incontri regionali ogni tre mesi e zonali ogni mese.3° gruppo: Non si conoscono i vari gruppi di Catania. Scopo del Movimento: fede nel Van-gelo, cultura, azione. Dare una identità al gruppo. Incontri di preghiera e di studio su DonBosco. Opportuno l’esame dello statuto in seno ad ogni gruppo. Riunione dei rappresen-tanti a livello regionale, collaborando con il Centro ispettoriale e in particolar modo con ilDelegato di PG. Luogo del prossimo convegno: la Plaia di Catania.4° gruppo: Al primo posto: Cristo come scelta di vita, poi l’azione. Scopo del Movimento:studio del Vangelo, atteggiamento di fede, azione pratica in cui si paghi di persona, comeha fatto Cristo. Lavoro è preghiera.

18 maggio 1977 sera – A Palermo-Ranchibile si riuniscono il Delegato Ispettoriale di PG, ilDirettore dell’Istituto e una dozzina di giovani da Palermo e Caltanissetta. Viene fatto il pun-to su quanto si è finora elaborato e vengono meglio definite alcune questioni fondamentali ri-guardanti il binomio Movimento-Associazionismo.

“Il ‘Movimento’ – si è detto, senza scendere a definizioni troppo vincolanti e definitive –differisce essenzialmente dall’associazionismo e dalla struttura. I gruppi che aderiscono al Mo-vimento conservano intatta la loro individualità: restano gruppi informali o strutturati, secon-do la loro nativa caratterizzazione. La loro eventuale strutturazione e le modalità di essa noninfluiscono sulla nascita e sulla vita del Movimento. Le attività del gruppo vengono program-mate e realizzate indipendentemente dal Movimento e sono in rapporto con questo soltanto inquanto possono arricchire – attraverso la comunicazione e la partecipazione – tutti gli altrigruppi. Il Movimento non va a sindacare la vita e le attività dei singoli gruppi e degli appar-tenenti ad essi, ma soltanto prende atto e rifonde, in spirito di comunione, le varie ricchezzeed esigenze.

Positivamente, il Movimento è reso possibile dal fatto che tanti gruppi, variamente struttu-rati e caratterizzati, si ritrovano su alcuni punti essenziali e fondamentali, e su questa piatta-forma costruiscono un dialogo che potrà via via evolversi e perfezionarsi con il contributo ditutti. Si tratta di ricercare e trovare un “minimo comune denominatore”, alcuni punti di con-vergenza, una mèta generale comune che tutti vogliano perseguire.

Nel caso nostro, trattandosi di gruppi giovanili cristiani e salesiani, si tratterà di determi-nare quali siano le caratteristiche comuni, attinte alla spiritualità del Vangelo e di Don Bosco: ilCristo del Vangelo, che predilige i piccoli e i poveri con la carità del Buon Pastore; la carità pa-storale caratterizzata da dinamismo giovanile che fu propria di Don Bosco; il suo zelo instan-cabile e creativo; il senso del concreto e l’attenzione ai segni dei tempi; l’amorevolezza che su-scita la confidenza; l’ottimismo e la gioia radicati nella speranza; la mistica del lavoro che èpreghiera. Intorno a questi punti focali i gruppi giovanili salesiani vogliono iniziare il loro con-fronto con senso di responsabilità e con grande entusiasmo.

In questa riunione si è anche pensato alla opportunità di un ulteriore incontro di due rap-presentanti di ogni gruppo prima del convegno estivo. È infatti necessario presentare e discu-

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tere la bozza di statuto, in modo che esso possa essere veramente frutto dello studio e del con-tributo di tutti i gruppi. Bisogna stabilire il luogo, la data, gli eventuali relatori e il tema delconvegno: dalle osservazioni e dalle proposte finora pervenute pare che sia unanime il deside-rio che il convegno sia anzitutto un’esperienza di preghiera e di fraternità; e che in questo cli-ma di preghiera si studino e si approfondiscano sia lo spirito salesiano sia le linee essenzialidel Movimento stesso.

6 giugno 1977 – Incontro di preparazione del Convegno estivo. Si definiscono i particolaridella terza assise del Movimento. Si sceglie la sede del “S. Basilio” di Randazzo, prima Casasalesiana di Sicilia, aperta ancora vivente Don Bosco, che si appresta a celebrare il centenariodella sua fondazione e quindi della presenza salesiana nella nostra Isola. Si pensa che la scel-ta di far convenire tanti giovani da tutte le parti dell’Isola, possa essere un affettuoso omaggioal nostro Santo Fondatore, che ai giovani consacrò tutta la vita.

Anche il tema, scelto dai giovani stessi, vuole essere prettamente salesiano. Essi hanno det-to, in pratica ai loro animatori: Siamo con voi e lavoriamo con voi da molto tempo: diteci chisiete, diteci chi siamo, qual è lo spirito che anima il nostro e il vostro impegno. Vogliamo es-sere nella Chiesa portatori consapevoli del carisma e della spiritualità di Don Bosco.

6-10 settembre 1977: 3° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia, a Randazzo: “Carisma salesiano e Gruppi Giovanili nella Chiesa oggi”

La strutturazione delle relazioni e delle discussioni ha risposto alla richiesta dei giovani:1a relazione: “Situazione giovanile in Sicilia: aspetti, problematiche, esigenze” – D. P. La Torre2a relazione: “La risposta del carisma salesiano” – D. Antonino Munafò3a relazione: “Strategie di presenza e Movimento Giovanile Salesiano” – D. Giuseppe Falzone.

La prima relazione ha voluto gettare uno sguardo sulla situazione giovanile della societàcontemporanea per coglierne le istanze, le potenzialità, i risvolti positivi e negativi. Essa inter-pella direttamente educatori e giovani ed esige una risposta chiara ed attuale.

La seconda relazione si è soffermata sulla risposta del carisma salesiano a queste istanze edesigenze del mondo giovanile ed ha delineato i tratti principali del nostro carisma che è quel-lo con cui Don Bosco haarricchito la Chiesa.

La terza, infine, haproposto alcune lineedi strategia di azione,con particolare riferi-mento al disegno di un“MOVIMENTO GIOVANILE

SALESIANO” che coaguli,attorno al comune cari-sma, allo stile di vita ealla spiritualità salesia-na, gli sforzi concordidi Salesiani e giovani,per portare, nella Chie-sa, un messaggio di li-berazione totale alla gio-ventù contemporanea.

1977: 3° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia a Randazzo.

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3. Nasce ufficialmente il “Movimento Giovanile Salesiano”

Il Convegno di Randazzo si è chiuso con una mozione finale che ha sostanzialmente recepitol’idea di “Movimento” e costituisce quindi l’atto ufficiale di

NASCITA DEL MOVIMENTO GIOVANILE SALESIANO IN SICILIA.

La riportiamo integralmente.“I rappresentanti dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia, riuniti a Randazzo per il loro 3° Con-vegno Regionale sul tema: ‘Carisma Salesiano e Gruppi Giovanili nella Chiesa oggi’, avendoriscontrata, dopo attento studio e fiduciosa preghiera, una sostanziale convergenza di intendi-menti e di idee, DICHIARANO di aderire al MOVIMENTO DEI GRUPPI GIOVANILI SALESIANI DI SICILIA ene delineano i contenuti-valori, i modi di collegamento e le strutture essenziali di organizza-zione.

1. Contenuti-valori

a. Cammino di fede in Cristo, cioè:– essere Vangelo vivo: riscoprire ed impegnarsi a vivere la scelta cristiana;– preghiera incarnata nelle situazioni di vita;– essere fedeli all’ascolto della Parola;– vivere l’Eucarestia e la Penitenza.

b. Nella fedeltà al carisma di Don Bosco:– “Da mihi animas, caetera tolle”;– Spirito di famiglia: casa – padre – pazienza;– Visione ottimistica e fiduciosa della vita: speranza – pace – gioia;– Laboriosità instancabile e piena di iniziativa e flessibilità: “in maniche di camicia”;– Fede profonda e semplice: spirito di pietà – unione con Dio – Eucarestia – Maria;– Fedeltà al Papa (W il Papa!) e alla Chiesa.

c. In totale partecipazione alla vita della Chiesa universale e locale.

d. In risposta all’esigenza dell’ambiente sociale per una liberazione di noi stessi e degli altri, pre-feribilmente giovani poveri e abbandonati

2. Modi di collegamento

a. Autonomia e pluralismo operativo dei gruppi in seno al Movimento

b. Verifica e confronto delle iniziative per una crescita comunitaria.

c. Attuazione della comunione tra i gruppi mediante scelte (di massima) che riguardano l’inte-ra realtà regionale.

d. Foglio di collegamento - redazione regionale a Catania- corrispondenti nelle varie zone.

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3. Organizzazione interna

a. Si prende atto delle 4 zone (CL, CT, ME, PA) in cui si articola la pastorale ispettoriale.b. Si decide la costituzione delle

SEGRETERIE 1. di zona: - 1/2 rappresentanti di ciascun gruppo- il delegato zonale della PG

2. regionale - 3 rappresentanti per ogni zona- i 4 delegati zonali della PG- Il delegato ispettoriale della PG.

4. Proposta per il sig. Ispettore

Si auspica che ai 4 delegati zonali venga dato un incarico specifico, prevedendo la disponi-bilità di tempo per il necessario lavoro di coordinamento e di animazione.

Dopo la lettura del documento congiunto, concordato dai 5 gruppi-studio, vi sono stati altriinterventi che, in sintesi, hanno trattato tre punti di particolare rilievo: 1. Presenza di Coope-ratori ed Exallievi nel Movimento; 2. Concetto di “liberazione”; 3. Cammino di fede.

Si riporta qui la risposta del Relatore Don Giuseppe Falzone soltanto al primo punto: “ICooperatori non sono destinatari, ma corresponsabili della missione salesiana con una rispo-sta da cristiani adulti. Potranno far parte, quindi, del Movimento come animatori, così come es-si partecipano, animandole, a molte realtà ecclesiali e salesiane. Nel Movimento essi portano illoro contributo qualificato, la ricchezza derivante dal loro essere “salesiani esterni”. Se, nel Mo-vimento, fossero dei semplici aderenti, come i giovani, avrebbero il problema della doppiapresenza-appartenenza, con le difficoltà che ne derivano. Così anche i Gex, almeno quelli chesi considerano tali in senso stretto, cioè come appartenenti ad una vera associazione di laici conobiettivi apostolici. È inoltre da rilevare la necessità del collegamento del Movimento con tut-ta la Famiglia Salesiana (FMA, VDB…).

La conclusione del relatore è stata la seguente: “Il Movimento nasce ufficialmente oggi, maesso è già vivo perché siamo noi che finora lo abbiamo vissuto in noi stessi, e vivrà perché sarà sempreviva la realtà giovanile a cui si appoggia. Coraggio, quindi, e sempre avanti con Don Bosco, nella Chie-sa e nella società, per la salvezza dei giovani”.

Il Convegno si è chiuso con una veglia di preghiera nella Basilica di S. Maria, ricca di teso-ri d’arte e di fede, presieduta da Mons. Giuseppe Costanzo, vescovo ausiliare di Acireale, ilquale tenne una toccante omelia.

Sono stati inoltre nominati i rappresentanti dei 23 gruppi partecipanti al Convegno e si ècostituita la Segreteria Ispettoriale Provvisoria, formata da 9 giovani delle varie zone.

9 aprile 1978: 1a riunione della nuova Segreteria Regionale.Si tiene a Catania-Ispettorato e, dopo aver preso atto dei precedenti incontri di varie Segre-

terie zonali, si passa:– all’analisi della situazione attuale, costatando che ormai l’idea del Movimento si va diffon-dendo nelle nostre Case e viene recepita anche in alcune programmazioni locali di PG;– si esaminano i rapporti tra Movimento e gruppi, ed il problema del linguaggio che, pur nellasua unità di fondo, dev’essere flessibile ed adattarsi ai diversi livelli di maturazione dei singo-li giovani e dei gruppi. – Infine si ritiene utile tenere – tra convegno e convegno – un incontro di fraternità che servaa rinsaldare la fraternità e risponda all’esigenza dei giovani di incontrarsi a più breve scaden-za. Si programma quindi il 1° PRECONVEGNO DI PRIMAVERA.

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1978: La nuova Segreteria Regionale.

29 aprile-1° maggio 1978: Preconvegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di SiciliaLuogo: Etna-Rifugio Don BoscoPartecipanti: 90 giovani e 4 SalesianiScopo: fare, prima del convegno di settembre, una esperienza di fraternità con ampi spazi de-dicati alla preghiera e allo studio del Movimento Giovanile Salesiano.Argomenti:

– Il “punto” sul Movimento: approfondimenti ed enucleazione dei valori fondanti;– Situazione delle Segreterie zonali;– Problemi del Movimento in… periferia;– Rapporto del Movimento con i vari gruppi (CC.SS., Gex, adolescenti, preadolescenti…);– Prospettive per la prossima estate: Colonia a Palermo-S. Chiara, Campo-appoggio a Mes-sina-Matteotti, Campo di animazione alla baraccopoli di Alcamo, Colonia marina allaPlaia;– Prospettive per il prossimo anno;– Programmazione del Convegno di settembre.

4 giugno 1978: 2a riunione della Segreteria Regionale.Si tiene a Palermo-Ranchibile con il seguente OdG:

– Sguardo al lavoro svolto nelle varie zone;– Prospettive per il lavoro da svolgere (tra cui una visita ai gruppi ancora in formazione);– Programmazione del Convegno di settembre da tenersi a Palermo-Gesù Adolescente.

31 agosto-4 settembre 1978: 4° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di SiciliaTema: “La via salesiana alla preghiera”, articolato in 3 relazioni:

– L’Eucarestia come preghiera totale;– Il “Padre Nostro”;– Le caratteristiche della preghiera salesiana.

Relatore: D. Giuseppe Aubry.Partecipanti: 120 giovani e una decina di Salesiani. Non sono mancate le testimonianze dei rap-presentanti dei vari gruppi della Famiglia Salesiana: D. Girolamo Giardina, SDB; Sr. Concetti-

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1978: Preconvegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia al Rifugio Don Bosco sull’Etna.

1978: Foto di gruppo al Preconvegno dei Gruppi Giovanili Salesiani di Sicilia al Rifugio Don Bosco sull’Etna.

na Vagliasindi, FMA; Dott. Silvia Montaruli,VDB; Dr. Nino Barraco, CC.SS.Luogo: Istituto Salesiano “Gesù Adolescente”di Palermo.Suggestiva è stata l’Esperienza di Esodo, pro-mossa e guidata da D. Lillo Montanti. Gradi-tissime le visite del Card. Salvatore Pappa-lardo, che si è fermato a pranzo con i giova-ni e dell’Ispettore D. Arturo Morlupi.Il tema poteva sembrare, a prima vista, osti-co e disincarnato. In realtà è stato un tema

“vissuto” più che studiato, sperimentato più che illustrato. Prova ne siano i momenti di pre-ghiera che – a detta di tutti – sono stati i momenti più belli delle giornate di Palermo.L’ultima mattinata è stata dedi-cata ai problemi del collega-mento e del Movimento in ge-nere. Il Consigliere Generaledella Pastorale Giovanile, D.Juan Edmundo Vecchi, oggiRettor Maggiore, scrisse ai gio-vani riuniti in convegno: “Unanuova vitalità dell’associazioni-smo salesiano, e non solo a li-vello adolescenziale ma anchenell’età dei vostri gruppi, è tragli obiettivi più urgenti richiestidalla nostra azione educativo-pastorale”.

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1978: Don G. Aubry al 4° Convegno dei Gruppi Giova-nili Salesiani di Sicilia al Palermo-Gesù Adolescente.

1978: Celebrazione Eucaristica presieduta dalCard. S. Pappalardo al Palermo-Gesù Adolescente.

1978: L’Esperienza di Esodo promossa e guidata da Don Lillo Montanti.

22 ottobre 1978:Riunione della Se-greteria RegionaleOdG: – Panoramicadella situazione deigruppi e delle Segre-terie Zonali;– Valutazione delConvegno di Paler-mo;– Proposta di itinera-rio formativo per igruppi giovanili;– Prospettive del Cen-tenario della presen-za salesiana in Sicilia;– Programmazione regionale annuale.

28-30 aprile 1979: 2° Preconve-gno dei Gruppi Giovanili Sale-siani di Sicilia NB. Poiché quest’anno, a causadelle celebrazioni del Centenario,il Convegno estivo coincide con ilprogrammato “Concilio della Gio-ventù Salesiana di Sicilia”, questo“Preconvegno” sostituisce, a tuttigli effetti, il Convegno e ne ha lecaratteristiche. Luogo: Istituto Salesiano S. Basiliodi Randazzo, di cui ricorre il cen-tenario di fondazione.Partecipanti: oltre 120 giovani e 7Salesiani. Inoltre, per la prima vol-ta, è presente una FMA dell’ispet-toria di Palermo (Sr. Pasqualina)con alcune giovani.Temi: – “Noi MGS” – Scambio diesperienze e relazioni sulla vitadel MGS;– “Gruppi ecclesiali come luogo dimaturazione e di evangelizzazio-ne” (Carmelo Galati)– “Prospettive e programmazio-ne” – Incontri fra gruppi, tema distudio per il prossimo anno, Con-vegno estivo del Centenario…

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1978: 4° Convegno dei Gruppi Giovanili Salesiani diSicilia a Palermo-Gesù Adolescente.

1979: 2° Preconvegno (5° Convegno) dei Gruppi Giovanili Salesianidi Sicilia all’Istituto Salesiano “S. Basilio” di Randazzo.

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30 agosto-3 settembre 1979 – (Convegno MGS) e “Concilio della Gioventù Salesiana diSicilia”Luogo: Lido Don Bosco – Plaia di CataniaPartecipanti: 360 giovani; 48 gruppi, vari animatori e circa 50 ospiti saltuariamente presenti. Darilevare la partecipazione dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Domenico Picchinenna, del Su-periore Generale per l’Italia e il M.O., D. Paolo Natali, l’Ispettore e le Ispettrici…Tema: “Nella Chiesa con Don Bosco oggi”, articolato in tre relazioni fondamentali:

– “La Chiesa come comunione di persone al servizio del mondo” (D. Domenico Amoroso,SDB);– “Lavoro, emarginazione, scuola” (Sr. Maria Misiano, FMA);– Giovani e società oggi (Padre Fisichella).Esperienze di:– Dante Dossi (SDB laico, da Milano);– Nino Barraco (CC.SS., da Palermo)– Nicola Bertino, animatore laico da Messina;– Gruppo “Adesso” di Palermo-Ranchibile;– Gruppo GG.CC. di Biancavilla;– Gruppo “OMG – Operazione Mato Grosso – Torino.

Alla fine del “Concilio” è stato redatto un Documento Conclusivo che abbracciava i se-guenti punti, seguiti ciascuno da orientamenti operativi:

– I giovani e la Chiesa universale;– I giovani e la Chiesa locale;– I giovani e la fede;

4. Una tappa storica:Il “Concilio” della Gioventù Salesiana di Sicilia

1979: Concilio della Gioventù Salesiana di Sicilia al Lido Don Bosco alla Plaia di Catania.

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1979: Alcuni momenti del Concilio della Gioventù Salesiana di Sicilia al Lido Don Bosco.

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– I giovani e la famiglia;– I giovani e il lavoro;– I giovani e la scuola;– I giovani e l’impegno politico;– I giovani e le strutture educative salesiane.

Il “Concilio”, che si è collocato all’interno delle manifestazioni celebrative del centenariodella presenza salesiana in Sicilia, era stato accuratamente preparato da varie commissioni pre-poste ai suoi vari aspetti e, pur non essendo esplicitamente una attività promossa dal Movi-mento Giovanile Salesiano, ne è stata però la prima manifestazione esterna su vasto raggio eda esso il Movi-mento ha tratto ilbeneficio di unamaggiore visibili-tà e conoscenzada parte di tutti,di grande interes-samento e di ge-nerale simpatia.Prova ne è il fattoche l’immediato“Postconcilio” havisto una vastaadesione e unapartecipazioneattiva dei gruppifemminili che visi sono ritrovatiinseriti perfetta-mente e a tutti i

2 cf. “COLLEGAMENTO MGS SICILIA”, N. 19 pag. 21 ss, marzo 1980 – Archivio Ispettoriale, Catania.

1979: Concilio della Gioventù Salesiana di Sicilia al Lido Don Bosco.

1979: Il falò sulla spiaggia della Plaia di Catania.

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livelli. In particolare è da notare che, durante questo Concilio, il Movimento ha ufficialmenteaccolto tra le sue fila i gruppi animati dai vari rami della Famiglia Salesiana, in particolarele FMA.

Sono seguite riunioni delle Segreterie zonali nelle 5 zone pastorali della Sicilia2, numerosiincontri di preghiera, di studio e di fraternità, e la riunione della Segreteria Regionale, demo-craticamente eletta.

13 gennaio 1980: Riunione della Segreteria Regionale – (Catania-Ispettorato SDB).Punti trattati:– Partecipazione del MGS ad organismi ecclesiali a livello diocesano: conviene curarla edincrementarla.– Partecipazione dei giovani ai Consigli di Quartiere: si decide di ciclostilare la legge rela-tiva alla istituzione di detti Comitati, cercando di esemplificarla per renderla comprensibi-le ai gruppi.– Incontro di studio, da tenersi il 22-23 marzo a Messina-S. Tommaso con la partecipazio-ne dei membri della Segreteria Regionale ad altri invitati, per enucleare i fondamenti idea-li del Movimento Giovanile Salesiano, confrontandolo con esperienze analoghe del Mondosalesiano.– Programmazione del “Preconvegno” che si terrà il 3-4 maggio a San Cataldo.– Dialogo sereno tra Salesiani e giovani circa la ventilata chiusura del S. Chiara di Palermo.

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22-23 marzo 1980: Incontro di studio sul MGS – (Catania-Barriera).Si è tenuto a Catania-Barriera, anziché a Messina-S.Tommaso la due-giorni che ha elabora-

to il “Documento Provvisorio del MGS di Sicilia”, risultante dalla rifusione dei contributi distudio e di riflessione elaborati dalle Segreterie zonali di Catania, Palermo e Ragusa. Tale do-cumento è stato poi rivisitato durante il Preconvegno tenutosi a San Cataldo il 3-4 maggio1980.

Il testo completo di questo “Documento Provvisorio” si trova su “Collegamento MGS Sici-lia”3. Interessante è la “descrizione” con cui esso si apre: “Il Movimento Giovanile Salesiano(MGS) si configura come una corrente di spiritualità che scaturisce dall’unico e indivisibile cari-sma suscitato da Dio in Don Bosco a servizio dei giovani e dei poveri, dono dello Spirito nellaChiesa di oggi. In esso si ritrovano i giovani che, dopo aver maturato la loro scelta di fede, ven-gono aiutati, nel Movimento, a compiere la loro scelta vocazionale di servizio apostolico nellaChiesa e nella Famiglia Salesiana.

Esso si pone essenzialmente su una linea di proposta di valori centrati attorno alle idee-luce diEcclesialità, Sacramentalità e Marianità che costituiscono il cuore della Famiglia Salesiana. Siesprime in un dinamismo di tipo evangelico nel senso di una animazione che coinvolge i singo-li, si allarga progressivamente ai gruppi ed alle comunità, quale momento privilegiato di unaesperienza di Chiesa…

Possono aderire al MGS tutti i giovani che, dopo aver maturato la loro scelta di fede o sin-golarmente o all’interno dei gruppi, desiderino approfondire e verificare la loro vocazione diservizio ecclesiale secondo il carisma di Don Bosco.

5. Il “Documento provvisorio” del MGS

3 “COLLEGAMENTO MGS SICILIA”, N. 20 pag. 7-10, novembre 1980 – Archivio Ispettoriale, Catania.

1980: I partecipanti al Preconvegno di Primavera MGS a S. Cataldo.

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L’adesione al MGS è personale e non richiede nessuna formalità… Il MGS, riunendo i gio-vani che frequentano gli ambienti salesiani o che appartengono a gruppi animati da membridella Famiglia Salesiana, viene a costituire il luogo privilegiato, l’humus naturale per la maturazio-ne delle vocazioni ai diversi Gruppi della Famiglia Salesiana”.

Seguono, nel Documento, gli obiettivi e le mete, i contenuti, lo stile, il metodo, le struttureed anche una breve cronistoria dagli inizi fino al 1980.

Ci sembra interessante evidenziare, tra gli altri, due punti di particolare rilievo:– l’apertura, maturata in questi anni, alla adesione dei “singoli giovani” oltre che dei“gruppi” al MGS. Quindi “Movimento Giovanile” più che “Movimento dei Gruppi Giova-nili”;– l’evidenziazione del MGS come “piattaforma vocazionale privilegiata” per tutti i gruppidella Famiglia Salesiana. Esso si dichiara a servizio del carisma nelle sue differenti e con-crete realizzazioni.

3-4 maggio 1980: Preconvegno di Primavera – (San Cataldo).– Momenti di “illuminazione” (Pippo Russo) su contenuti e valori del MGS;– Momenti di preghiera, preparati dalle zone di Palermo e Catania;

1980: Don J. E. Vecchi, relatore al 6° Convegno MGS di Palermo.

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– Momenti di fraternità che hanno galvanizzato i 195 partecipanti;– Approvazione, dopo ampia discussione e mozioni di modifica, del “Documento Provvi-sorio” elaborato a Catania-Barriera.

30 agosto-3 settembre 1980: 6° Convegno Regionale MGSTema: “Coscienza di Chiesa e servizio carismatico”Relatore: D. Juan Edmundo Vecchi, Consigliere Generale per la Pastorale GiovanilePartecipanti: oltre 150 giovani con una ventina di confratelli, tra cui Don Amoroso, Don Mon-tanti…

8 ottobre 1980: Incontro dei Delegati MGS e vari che, in spirito di comunione, sono sta-ti incaricati dei vari Settori di PG (Missioni. Cooperatori, Vocazioni, Exallievi, ADS…) per unacomune fraterna riflessione sul MGS.

– Il MGS alla luce dei documenti (D. G. Urso);– MGS: significato di un cammino (D. G. Falzone);– Prospettive del Movimento dopo Palermo (D. L. Perrelli);– Osservazioni e proposte.

Molto utili sono stati i pareri e le chiarificazioni che, in spirito di comunione, sono stati scam-biati.

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12 novembre 1980: Segreteria Regionale MGS.

– Il MGS è una realtà di fatto e di diritto. Il Capitolo Ispettoriale dei Salesiani, il Rettor Mag-giore, Don Vecchi, Don Bosoni e Don Natali lo pongono tra le realtà maggiormente riusci-te nella Pastorale Giovanile della nostra Ispettoria– Il Movimento deve essere aperto e popolare: ma attenti a voler puntare sul numero: è ur-gente la formazione all’interno (Animatori consacrati – animatori giovani).– Al MGS si aderisce per scelta personale.

– Il MGS per allargarsi ha bisogno di comunità di appoggio. È nelle zone che si realizza la vi-ta del Movimento.– Pensare ad una veglia di preghiera unitaria (di Famiglia Salesiana) in preparazione alla Fe-sta di Don Bosco.

18 gennaio 1981: Segreteria Regionale MGS – (Catania)Partecipano 25 persone, tra cui l’Ispettrice FMA di Catania– Partendo dal recente Capitolo Ispettoriale SDB, si è ribadito come il MGS sia un luogo dicomunione di giovani e gruppi, uniti idealmente nel carisma salesiano, per una scelta voca-zionale nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana.– Il MGS non dev’essere visto come un “supergruppo” o una associazione a sé stante, chesi aggiunge a quelle esistenti, ma come “momento giovanile” di un più ampio “Movimen-to Salesiano” che, partendo dagli ADS (preadolescenti), attraverso i RDB (Ragazzi Don Bo-sco, adolescenti), le PGS…, si pone come “luogo” di maturazione vocazionale ecclesiale e

6. “Segreterie Regionali” a pieno ritmo

1981: La veglia a Don Bosco a Catania.

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salesiano. Al MGS, in tale Movimento Salesiano, fa seguito la Famiglia Salesiana in tutte lesue componenti.– Si lancia l’iniziativa dei “Quaderni MGS”. Nel primo si pensa di pubblicare il testo com-pleto, rivisto dall’Autore, delle conferenze tenute da D. Vecchi al Convegno di Palermo1980, col titolo: “Impegno carismatico nella Chiesa”.– Il MGS aderisce alle varie manifestazioni, a livello di zona, che celebrano il Centenario diS. Maria Domenica Mazzarello e lancia l’idea di un campo di animazione nelle zone colpitedal terremoto, in collegamento con l’ispettoria Meridionale.

9-10 maggio 1981: Preconvegno di Primavera MGS– (San Cataldo).I partecipanti erano oltre 200 (93 ragazzi e 73 ragazze, oltre a vari altri partecipanti ad al-cune manifestazioni dell’incontro). Argomenti trattati:– “Una spiritualità giovanile salesiana nella Chiesa” – (Illuminazione, di D. Luigi Perrelli)– Interventi delle “zone”sulla traccia inviata aigruppi sulla spiritualitàgiovanile salesiana– Incontro con i Missiona-ri partenti per il Madaga-scar – dimensione missio-naria del MGS. Gradita lavisita di Mons. René Ra-kotondrabé, vescovo diTuléar.– Gruppi di riflessioneper una revisione criticasul Documento Provviso-rio– Saluto all’Ispettore D.Arturo Morlupi che fini-sce il suo mandato ses-sennale in Sicilia. 1981: Il saluto dei Missionari in partenza.

1981: Preconvegno di Primavera MGS a S. Cataldo.

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281981: La Segreteria Regionale MGS.

10 maggio 1981: Segreteria Regionale MGS – (San Cataldo)– Proposta di una “Veglia di Pentecoste” a livello zonale o locale in comunione con il Papa,i Vescovi e tutta la gioventù salesiana.– Partecipazione al convegno nazionale sul tema: “Una spiritualità giovanile salesiana peri nostri giovani con i nostri giovani”, che si terrà a Frascati-Villa Sora dal 23 al 26 giugno1981– Prossimo Convegno estivo: a Messina dal 28 al 31 agosto sul tema già affrontato nel Con-vegno Nazionale di Frascati: “Una spiritualità giovanile salesiana nella Chiesa”.– Volontariato laico in Madagascar.

28-31 agosto 1981: 7° Convegno Regionale MGSTema: “Una Spiritualità giovanile Salesiana nella Chiesa”Relatore: D. Luigi Bosoni, Consigliere Generale per l’Italia e il MO che ha tenuto le seguentiRelazioni:

– “Da un’esperienza carismatica, quella di Don Bosco, nasce la ‘spiritualità giovanile sale-siana”– “Progetto e itinerario di una spiritualità giovanile salesiana”

Partecipanti: Oltre 150 giovaniSede: Istituto Salesiano “S. Luigi” di MessinaUna delle conclusioni emerse, oltre al potenziamento del collegamento, è l’esigenza di una“Scuola per Animatori”, a servizio del Movimento e delle Chiese locali.

il cammino di un’idea

2911 ottobre 1981: Segreteria Regionale (Catania – Ispettorato SDB)– Approfondimento della SGS: itinerario pluriennale di formazione e Scuola Animatori;– Inserimento effettivo nelle Chiese Locali;– Comunione e inserimento nella Famiglia Salesiana;– Momenti comuni per la Sicilia Giovanile Salesiana:

• Ordinazione episcopale diMons. Amoroso e partenza deiMissionari per il Madagascar;• Veglie di preghiera per D. Boscoe Maria Ausiliatrice;• Preconvegno di Primavera,Convegno estivo e 1° Campo Re-gionale Animatori MGS.

24-25 aprile 1982: Preconve-gno di Primavera – San Cataldo.Tema: “La mia vocazione nellaChiesa e nella Famiglia Salesiana”Partecipanti: 270 giovani, presenteanche il vescovo Mons. AlfredoGarsia e l’ispettore D. Lillo Mon-tanti.

1981: 7° Convegno Regionale MGS al “S. Luigi” di Messina.

1982: Teora terremoto.

il cammino di un’idea

30 1982: ... con Don Viganò.

26-29 agosto 1982: 1° Campo Animatori MGS – Acireale-Aspirantato (61 partecipanti)

30 agosto-2 settembre 1982: 7° Convegno Regionale MGSLuogo: Plaia di CataniaTema: “La vocazione nella Famiglia Salesiana”Relatore: D. Giuseppe Costa con interventi di D. Rocco Rindone e di rappresentanti dei varigruppi della Famiglia SalesianaPartecipanti: 153/200 giovani. Presente l’arcivescovo di Catania Mons. Picchinenna.

Finiscono qui le fonti scritte, in nostro possesso, costituite dai numeri del ciclostilato perio-dico “Collegamento MGS Sicilia”, e finisce qui la nostra cronistoria.

Nel periodo che va dal 1983 ad oggi il MGS ha continuato a crescere e ad arricchirsi di nuo-vi spunti formativi ed organizzativi e ad accogliere folle numerose di giovani che hanno pro-vato la gioia sempre nuova della scoperta “di cose nuove e di cose antiche”.

Nell’augurarci che questa gioia continui nel tempo, auspichiamo che altri possano conti-nuare la “cronistoria” (anche perfezionando e correggendo quella finora scritta) per umileamore della verità e per fraterno stimolo a coloro che verranno.

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Appendice 1a

Gruppo di AlcamoDon Urso GaetanoStellino NicolaBambina NicolaBambina GiuseppeAccurso MariellaPitò MargheritaAdamo BenedettoMessana CinziaDe Biasi NormaVesco GiuseppeDaino GiovanniGuido CarmeloPolizzi FrancescoBenenati GiovanniCoppola Mario

Gruppo Domenico Savio - MessinaPaternò Domenico (Gimmi)De Pasquale GiuseppeGrasso FilippoGiliberto GiovanniAzzarelli PietroD’Agostino Pietro

Gruppo PGS Liceo D. Bosco - CataniaCoco Salvatore

Gruppo Gesù Adolescente - PalermoPatati LinoMoncada EnzoPolizzi BeppeSerraino FrancoCalabrò Angelo

Gruppo Mondo Giovane - Modica (RG)Frasca AntoninoAprile Pietro

I Convegno Regionale Gruppi Giovanili Salesiani di SiciliaEtna Soggiorno Auxilium, 9-13 settembre 1975

Elenco dei partecipanti con relativi gruppi di appartenenza

Gruppo Mondo Giovane - RagusaTomasi GianniGuastella FrancoBracchitta GianniFirrincieli Maria ConcettaVenerando FrancescaCirnigliaro Giuseppa

Gruppo S. Chiara - PalermoDon Rindone Rocco Prestara Sergio Siragusa Aurelio Oddo Salvo Oddo Marianita Pace Claudio D‘Agostino Giovanni Lo GerfoFrancesco

Gruppo BiancavillaCastro Agata Bellocchi Alberto

Gruppo CaltanissettaRusso Giuseppe Giarratana Angelo Cusimano Michele La Piana Maria Rosaria La Piana Enza Madonia Francesca Madonia Carola Vullo Silvia Miraglia Gabriella Cigna Maria Grazia Cigna Grazia Maria Don Nicosiano Vincenzo

Gruppo Ranchibile Liceo - PalermoRusso Giuseppe Trapani Angelo

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Trapani Alfonso Micci Maurizio Alessio Sofia Scavone Aurelio

Gruppo S. Filippo Neri - CataniaCaltabiano Paolo Laudani Giovanni Laudani Salvatore Leanza Piero Calì Mario Piero Privitera Giuffrida Enzo

Gruppo Lineri - CataniaAcagnino Marisa Maio Franco Micieli Melo Don Visalli Nino

Gruppo Salette - CataniaDon Costanzo Vittorio Trovato Enzo Lanzafame Rosaria Consoli Natale Tenaglia Beniamino Leanza Franco

Gruppo Ranchibile Oratorio - PalermoAlbanese Francesco Ziangone Antonio Varia Salvatore Li Volti GiuseppeInfurna Michele Caravello Vincenzo Buccellato Giuseppe Caramanna Lorenzo Tagliareni Giuseppe Don Solarino Franco

Gruppo Matteotti – MessinaOlivieri Carlo

Gruppo Ispettoria - CataniaDon Oliveri Franco Judica Mariarosa Indelicato Sebastiana

Sono intervenuti in qualità di relatoriMons. Picchinenna Domenico (Arcivescovodi Catania)Don Salerno Rosario Don La Torre PasqualeDon Falzone Giuseppe (Vicario Ispettoriale,responsabile del Convegno)

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Appendice 2a

Concilio della Gioventù Salesiana di SiciliaCatania-Plaia, 30 agosto - 3 settembre 1979

Gruppi partecipantiAcireale Ist. Sp. Santo FMA 1Alcamo Oratorio SDB 15Barcellona Animaz. Crist. SDB 21 Biancavilla Parr. Cristo Re CC.SS. 3Biancavilla Oratorio FMA 2Biancavilla Cooperatori FMA 14Bronte Oratorio FMA 1Calatabiano Cooperatori FMA 3Caltagirone Alunne FMA 4Catania S. Filippo Neri SDB 8Catania Giov. DB-Cibali SDB 6Catania CC.SS.-Barriera SDB 2Catania Exallieve FMA 9Catania Orat. Filippini SDB 4Gela Oratorio SDB 3Gela A.C. FMA 2Gela CC.SS. FMA 6Marsala Oratorio SDB 5Mascali Exallieve FMA 1Messina S. Luigi SDB 3Messina Giostra SDB 4Messina Villaggio Matteotti 1Modica Oratorio SDB 3Noto CC.SS., Ex. e FMA 2Pachino Oratorio FMA 2Palagonia Oratorio FMA 1Palermo S. Luigi SDB 13Palermo Orat. Ranch. SDB 17Palermo “Adesso” SDB 21Palermo S. Chiara SDB 5Palermo Gesù Adolesc. SDB 5Palermo Sampolo SDB 1Palermo M. Mazzarello FMA 13Palermo S. Lucia FMA 8Pedara CC.SS. FMA 3Pozzallo Oratorio FMA 3Ragusa Oratorio SDB 12Ragusa Mondo Giov. SDB 9

Ravanusa Oratorio FMA 3Riesi Oratorio SDB 5Riesi Giovani A.C. SDB 4S. Cataldo Oratorio SDB 5S. Cataldo Exallieve FMA 8Soverato Oratorio SDB 3Torino Oratorio SDB 4Trecastagni CC.SS. FMA 3Viagrande CC.SS. FMA 1SDB, FMA, Giovani…varia provenienza 13Altri Ospiti saltuari circa 50

Ospiti e AnimatoriMons. Picchinenna Dom. , Arcivescovo CTD. Natali Paolo , Superiore per l’ItaliaD. Morlupi Arturo , Ispettore SiciliaSr. Nicosia Maria , Ispettrice CTD. Amoroso Domenico, ME. RelatoreDr. Barraco Nino, CC.SS.-PA, RelatoreRag. Bertino Nicola, ME, RelatoreSig. Dossi Dante, SDB, RelatorePadre Fisichella, CT, RelatoreSr. Misiano Maria FMA, RelatriceD. Falzone Giuseppe, Delegato SDB PGD. Montanti Lillo, Animat. liturgico, D. Roccasalva Giorgio, Delegato CC.SS.Sr. Calì Rosetta, Delegata FMA PGSr. Barbanti Giuseppina, Delegata FMA PGSr. Bruno Paola, Delegata FMA Pastorale_______________________________________

Totale Gruppi partecipanti 48Totale partecipanti circa 360

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Appendice 3a

IV Convegno Regionale Gruppi Giovanili Salesiani di SiciliaPalermo, 31 agosto - 4 settembre 1978

AlcamoAmaro AnnaAmato OnofrioArdito MariannaBambina NicolaCaradonna MariaCoppola MarianoCottone EnzoDi Blasi NorinaDi Bona GiuseppeDi Cristina LiborioFaraci RiccardoGallo CaterinaMessana CinziaMilazzo FrancescoRaspante AntoninoScianna EnzaStellino NicolaUrso Don GaetanoVoltaggio IgnazioVoltaggio Vito

BarcellonaCandido FeliceDonnina FrancoGentile AntonioSindoni Massimo

Biancavilla-Coop. Biancav.Bellocchi GiannaMaglia Giusy

Caltanissetta-Oratorio Sal.Pagano Michele

Catania-R.D.B. CibaliLeopardi SalvatoreMonaco GirolamoMonaco FeliceMonte VincenzoRapisarda GiovanniSpitaleri Giuseppe

Catania-C.D.B. S. F. NeriDe Maria Nuccio

Catania-Ex. D. BoscoModica AgrippinoTodaro Gianfranco

Catania-FilippiniCaruso EnzoReitano MelitaConsoli Rosaria

Catania-GexGalati Carmelo

Catania-IspettoriaDon Falzone GiuseppeDon Ranza Franco

Catania-S. F. Neri VecchioCaripoli SergioNicotra Enrico

Gela-Coop. BarrieraGallo Vincenza Rita

Messina-ContemplazioneBasile Marinuccia

Messina-GiostraAugusta Maria PiaBuscami DomenicoDe Domenico AntonioSantori GiovanniDon Vella Saro

Messina-S. Dom. SavioD’Angelo LuigiFiorello SergioGrasso Filippo

Messina-S. TommasoDon Cravotta GiovanniDon Montanti Lillo

Palermo-AdessoBuccellato SilvioCostanzo AngelaCurrò SantaDe Lisi SalvoDon Irali GiuseppeJudica GiuliaPace LorenzoPalmeri EdmondoPennisi CarmenPolizzi BeppeRenda VirginiaRusso MaurizioRusso PippoSpinnato FabioTrapani AlfonsoTrapani Angelo

Palermo-Ex All. Ranchib.Scavone Aurelio

Palermo-Gesù AdolescenteBonanno VitaLa Mattina MariaMachì AnnaPapa Don RosarioPatricolo LuisaTetamo Vittorio

Palermo-GexVizzini Maurizio

Palermo-Gex RanchibileNicotra AlfonsoAnnaloro SilvestroVentura Mario

Palermo-Impegno Crist.Lipari EnzoPuleo NuccioSaverino Salvatore

Palermo-Parr. M. Ausiliatr.Brancati LucianoBrancati MariaBrancati Umberto

Palermo-S. ChiaraCambria EnzoOddo SalvoDon Russo Enrico

Palermo-SampoloFrontini BenedettoSiragusa Rosario

Ragusa-Club D. BoscoBattaglio GiorgioBorrometi FrancoChessari G. FrancoGiglio GiorgioJacono LucianoMoltisanti GiovanniMassari GiorgioParrino SalvatoreSpataro GiuseppeTumino SalvatoreTumino Giovanni

Ragusa-Coop. BarrieraDell’Almo Rita

Ragusa-Mondo GiovaneCappello AnitaCavalieri Lucia

Dell’Agli NelloGuzzardi LiaMorello FilippoMorello RossellaNobile AnnaPisano LinaSpadola GiovanniSolarino Tonino

Marsala-Oratorio D. BoscoFalco DaniloPace Sebastiano

S. Gregorio-Noi GiovaniPennisi Alfio