Inquinamento delle acque so erranee di Solofra e … delle acque sotterranee di Solofra e Montoro...

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Inquinamento delle acque soerranee di Solofra e Montoro Informare i ciadini, tutelare la salute, risanare l’ambiente, riconvertire l’industria alla green economy 20 febbraio 2016 - Solofra (Av)

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Inquinamento delle acque sotterranee di Solofra e Montoro

Informare i cittadini, tutelare la salute, risanare l’ambiente, riconvertire l’industria alla green economy

20 febbraio 2016 - Solofra (Av)

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

Gruppo di lavoro elaborazione Dossier

Antonio Giannattasio

Luca Pucci

Giancarlo Chiavazzo

Giorgio Zampetti

Si ringraziano i soci del Circolo “Soli Offerens” di Solofra per la collaborazione di ricerca e documentazione.

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Presentazione“SoliOfferens”circolodiLegambientediSolofra

Il Circolo Volontariato Legambiente “Soli Offerens” di Solofra nasce nel 2003, ad opera di alcuni giovanisensibili alla tutela del territorio. Le tematiche principali sono, da sempre, il controllo del dissestoidrogeologico e dell’emergenze ambientali, la diffusione di stili di consumo consapevole, la promozione

turistica, il recupero e bonifica di aree verdi, come località Scorza, porta del Parco Regionale deiMontiPicentini,gestitadalcircolodal2005al2011.Fondamentaleèdasempre lacollaborazionecongli istitutiscolastici delterritorio comunale e provinciale con campagne nazionali e progetti, come Farmville-Orti

SocialieiMonumentiVerdidiSolofra.Nell’anno2006nascelamanifestazione“Salvalarte,Solofraapertaalturismo”con l’intentodi inserireSolofra tra lemeteprincipalidel turismo irpinoenonsolo, riscoprendol’identita della comunita locale, con la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed ambientale,

caratterizzatodaunavarietadirisorse,montagne,boschietantesorgenti.CompresonelleretedeiCircolidelBacinodelSarno,dal2014affiancailCircolo“ValledelSarno”diNocera-SarnonellaGolettadelSarno,campagnadimonitoraggiodell’interabacinoidricocampano.

[email protected]:Legambiente"SoliOfferens"diSolofra

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Indice

Presentazione“SoliOfferens”circolodiLegambientediSolofra ..............................................................2

Introduzione ..............................................................................................................................................4

1. Inquinamentodasolventiclorurati:origini,effettisanitari,valorilimite..........................................5

Isolventiclorurati ..................................................................................................................................5

IlTetracloroetilene(PCE) .......................................................................................................................5

Effettisullasaluteumanadell’esposizionealtetracloroetilene ............................................................6

Lanormativasullapotabilità,lacontaminazioneambientaleelabonifica...........................................6

2. Genesi,causeedentitàdellacontaminazionedaPCEnellefaldediSolofraeMontoro ..................7

Originedellaproblematicaambientale .................................................................................................7

Possibilicausedellacontaminazione.....................................................................................................7

Zoneinteressatedallacontaminazionerilevata ........................................................................................8

Concentrazionirilevate..............................................................................................................................9

3. LeazioniintrapresedallePubblicheAmministrazioniperlagestionedelfenomeno .....................10

LeazionideiComunidiSolofraeMontoro..........................................................................................10

LeazionidellaAutoritàAmbitoTerritorialeOttimale“CaloreIrpino” ................................................12

LeindaginidellaProcuradellaRepubblicadiAvellino.........................................................................12

IlSitodiInteresseRegionaleperlebonifiche......................................................................................12

LaSubPerimetrazionedelSitodiInteresseRegionale ....................................................................14

4. LeiniziativenazionalidiLegambienteperlabonificadeisitiinquinati ...........................................15

5. Conclusioni.......................................................................................................................................18

L’impegnoelepropostediLegambienteperlabonificadelsitodiSolofraeMontoro.........................18

Fonti .........................................................................................................................................................22

Allegato1–CronistoriaAmministrativa ..................................................................................................23

Allegato2–CronistoriaPercorsoLegambiente.......................................................................................30

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Introduzione

Le risorse idriche delle città di Solofra e Montoro, da gennaio 2014, sono risultate fortementecontaminatedatetracloroetilene.L’areainquestionecostituisceunaporzionedell’altavalledelSarno,

ricadentenellaprovinciadiAvellino.Neiduecomunirisiedonooltre30.000persone,chedadueannisubisconogravidisagiperlepreoccupazionisuirischiderivantidallacontaminazionerilevataeperlacarenzadiacquadovutaalla inibizioneall’utilizzodinumerosipozziedall’utilizzodell’acquapotabile

perusiindustriali.IldistrettoindustrialediSolofraospitanumeroseaziendeconciarie,ancheaziendechimiche, meccaniche, per la lavorazione del legno e di trasporti. La produzione agroalimentare,

tradizionalmenteappartenenteaquestoterritorio,èanch’essaeconomicamenteimportanteemessaa rischio dalla contaminazione di tetracloroetilene in corso di accertamento. L’area oggettodell’emergenzatetracloroetileneèsedediunafaldaprofondadidimensioniconsistentitributariadelle

sorgenti del Sarno, tale circostanza determina preoccupazioni anche per i cittadini dei comuni nelmedioebassoSarno.

Ilcorsod’acqua,aggredito,consideratoetrattatopertroppiannisolocomeun’emergenza,presenza

di contro un territorio di straordinario valore paesaggistico e ambientale, storico e culturale edagroalimentare.Daoltre trent’anni Legambiente cerca di coniugare le necessarie azioni di denunciadelle criticità ambientali con le azioni di tutela e di promozioni delle eccellenze del territorio che è

necessariodifendere.Questodossierprosegue l’impegnodi Legambiente sul FiumeSarno, chenegliultimianniè stato intensificatoanchesperimentandonuovemodalitàperprendersi cura inmanieraconsapevoledelFiumeSarnoedeiterritoricheessoattraversa,comelacampagnaGolettadelSarno.

L’area di Solofra eMontoro rientra nel più ampio territorio del Sito di Interesse Regionale “Bacinoidrografico del fiume Sarno”, già individuato nel 2005 dal Ministero dell’Ambiente come areapotenzialmenteinquinata.Illavorotecnicodell’ARPAC,svoltoinizialmentenell’ambitodellaprocedura

del Sito di Interesse Nazionale poi declassificato a sito di interesse Regionale, ha portato allaindividuazione di numerosi siti potenzialmente contaminati. La bonifica dei siti inquinati èun’emergenza nazionale per la quale si scontano gravi ritardi e profonde contraddizioni, che

Legambientesegueconattenzionecostante,comeriportatoneiparagrafiseguenti.Portareaterminela bonifica di un sito inquinato è un’operazione complessa, sia dal punto di vista tecnico cheamministrativo. È necessario intrecciare competenze scientifiche, tecnologie e pianificazione

territorialeperdaretempicertiallabonifica.

AdistanzadidueannidallaprimaordinanzadelComunediMontoro,chestabilivaildivietodiutilizzodi acquaperusopotabilenelle frazioni di Torchiati, Chiusa,AterranaeMisciano,ha avuto inizioun

complessopercorsotecnico-amministrativo.Aquestoquadrocosìcomplesso lapoliticae inumerosientichehannocompetenzahannodatofinorarisposteframmentateeavoltecontraddittorie.

Lacomplessavicendadell’inquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoro,oggettoanche

diun’indaginedellaProcuradiAvellino,èstataricostruitainquestodossier,ilcuiobiettivoprimarioèfornire ai cittadini un quadro chiaro per promuovere una discussione costruttiva. Intendiamopromuovereun confrontopubblico e trasparente chepartadalla corretta informazionedei cittadini

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per garantire la tutela della salute e il risanamento dell’ambiente attraverso la riconversionedell’industriaallagreeneconomy.

1. Inquinamentodasolventiclorurati:origini,effettisanitari,valorilimite

IsolventicloruratiI composti organici clorurati, sono molecole di idrocarburi, alogeno-sostituite, ognuna delle qualicontiene almeno un atomo di Cl. Possono essere saturi (alogenuri alchilici), insaturi (alogenurialchenilici) o aromatici (alogenuri arilici). Tra gli alogenuri alchenilici, i più comuni sono i derivati

dell’etene(altrimentidettoetilene),qualiiltetracloroetenePCE,iltricloroeteneTCE(anchenotoconilnomeditrielina),il1,2-dicloroeteneDCEedilcloroeteneVC(clorurodivinile)(TabellaA2.2).

Lelorocaratteristicheprincipalisonoladensitànettamentemaggioredell’acqua,lalimitatasolubilità

in acquae l’elevata volatilità. Perqueste caratteristichenel suoloe sottosuoloè spessopresente infase separata immiscibile, nota in letteratura come “Fase Densa Non Acquosa” (DNAPL ).Tra i piùcomunitipidiDNAPLsipossonoincluderecompostichesonostatiperanniimpiegatilargamentenei

processi industriali come i solventi clorurati (es. Tricloroetilene e Tetracloroetilene), impiegati comesgrassanti.

Sebbene tali sostanze siano state prodotte e utilizzate sin dall’inizio del secolo scorso, la loro

importanzacomecontaminantidelleacquedifaldaèstatariconosciutasoltantoapartiredall’iniziodel1980;ciòèdaimputareallamancanzadiunalegislazioneadattachepotesseprevenirelosversamentoincontrollatodicontaminantinelsottosuolo,eall’assenzadimetodianaliticiingradodirilevarequesti

compostiancheabasseconcentrazioni.

Bisognaaggiungereinoltrechemoltimanualidisicurezzadelleindustriechimiche,distribuititrail1940eil1980,suggerivanocomemetododismaltimentodisolventicloruratiillorospargimentointerreni

secchi per permettere la relativa evaporazione, non tenendo conto della capacita dei DNAPL diinfiltrarsirapidamentenelterreno,provocandoquindiunacontaminazionedelsuolo

IlTetracloroetilene(PCE)Iltetracloroetileneèunprodottochimicocreatodall’uomo,notoanchecomepercloroetilene(PCE)e

tetracloroetene.LasuaformulachimicaèC2CI4

Sipresentacomeunliquidochiaro,noninfiammabileatemperaturaambiente.Perlesueproprietàdiottimosolvente,èampiamenteutilizzato

perlapuliziaaseccoditessuti,perlosgrassaggiodeimetallieinnumerosiprocessichimici.Èinoltrereperibileperusodomestico.

Qualorasversatosulsuolo,siinfiltranelterrenoemigraverticalmente

all’internodellafaldafinoaraggiungereunazonaimpermeabilesullaqualesistratifica.

Daunarecenteindaginestatisticarisultachel’utilizzonazionaleannuoditetracloroetilenenellelavanderieaseccoèdell’ordinedi100.000quintali,conunconsumostimatopresuntoperlavanderia

dicirca400Kg/anno(Fig.5).

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Daunostudiocondottonel1997negliStatiUnitisièstimatochesulterritorioamericanofosseropresentipiùdi400.000siticontaminatidasolventiclorurati,dicuilametàinquinatida

tetracloroetilene.

Iltetracloroetileneèscarsamentedegradabile,tuttaviainparticolaricondizionieintempimoltolunghipuòprogressivamentedecomporsiincompostiapiùbassonumerodiatomidicloro,dandoluogo

pertantoatricloroetilene,1,2-dicloroetilene,clorurodivinile(compostocancerogeno,piùpericolosodelprodottodipartenza)edinfineetilene.

InItalialaleggeconsiderairifiuticontenentitetracloroetilenecomerifiutipericolosi,pertantotali

rifiutinondevonoesseresmaltitiinfognatura.

Effettisullasaluteumanadell’esposizionealtetracloroetileneIl tetracloroetilene è assorbito dall’uomo principalmente per inalazione e per ingestione di acqua ealimenti e, inminima parte, attraverso la cute. Nel caso di inalazione gli organi colpiti dagli effettitossicisonoilsistemanervosocentrale,ilfegatoeireni.Inseguitoall’inalazionedidosielevatediPCE

per un breve periodo (a partire da 339 mg/m3 e fino a 1890–2600 mg/m3), è stata osservata laprogressiva comparsadi irritazioni degli occhi, della pelle edel tratto respiratorio, vertigini, nausea,disturbiallavista,maldi testa, sonnolenzaestatodi incoscienza.Esposizioni inalatorieprolungateo

ripetutealPCEpossonoprodurreoltreainfiammazionidellapelleedeltrattorespiratorioanchedannialfegatoeaireniecausarel’insorgenzaditumori(comenelcasodiesposizioneprolungataneiluoghi

dilavoro).

Inseguitoall’ingestionediacquaealimenticontaminatidaPCE,perunbreveolungoperiodo,nonvisono molti dati sull’uomo e la maggioranza di essi deriva da studi su animali da laboratorio. Per

l’esposizione orale umana a breve termine si riportano effetti a livello del sistema nervoso,cardiovascolareedel fegato.Peresposizionimoltoprolungate ilPCEprovocatumorineglianimalidilaboratorio. Per la valutazione del rischio di insorgenza di tumori nell’uomo, in generale si fa

riferimentoaquantovienestabilitodall’AgenziaInternazionaleperlaRicercasulCancro(AIRC).L’AIRCha classificato il PCE come “probabile cancerogeno umano”, inserendolo nel Gruppo 2°, che sta asignificarecheperessovisonosufficientievidenzescientifichediinsorgenzaditumorineglianimalie

limitateevidenzediinsorgenzaditumorinegliesseriumani.

Lanormativasullapotabilità,lacontaminazioneambientaleelabonificaLe norme che si occupano di solventi clorurati in Italia sono diverse e le concentrazioni ammissibilivarianoasecondadellafinalitàperseguitadallanormativa.

Le acque potabili, destinate al consumo umano, sono regolamentate dal D.Lgs. 31/01. La norma

stabilisce che la somma di tetracloroetilene e tricloroetilene fornite attraverso una rete didistribuzione,nelpunto incuiqueste fuoriesconodai rubinetti,utilizzatiper ilconsumoumano,nonpossasuperarei10microgrammi/litro.

Taleconcentrazioneèstatastabilita inbasealprincipiodiprecauzioneedècirca100volte inferioreallequantitànecessarieaprodurreeffettitossicisull’organismoumano.

La presenza di solventi clorurati nelle matrici ambientali è invece regolamentata dal D.Lgs. 152/06

(TestoUnicoAmbientale).Lanormativasioccupadidefinireilivelliaccettabilineiterrenienelleacquesotterranee(Allegato5,parteIVdelD.Lgs152/06tabelle1e2).

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Il valore fissato per il tetracloroetilene nelle acque sotterranee è di 1,1 microgrammi/litro e 1,5microgrammi/litroperiltricloroetilene.

Nei terreni i limitidiaccettabilitàcambianoasecondadelladestinazioned’usodelsito.Nelcasodeltetracloroetilene le concentrazioniammissibili sonodi0,5mg/kgper terreni residenzialie20mg/Kgnel caso di terreni ad uso commerciale e industriale. In caso di superamento di tali valori devono

essereintrapresiinterventidibonifica.

2. Genesi,causeedentitàdellacontaminazionedaPCEnellefaldediSolofraeMontoro

OriginedellaproblematicaambientaleL’emergenza tetracloroetilene, si è manifestata alla cittadinanza, il 4 gennaio 2014 quando l’Alto

Calore Servizi, gestore idrico, comunicava al Comune di Montoro che i monitoraggi, effettuati il 2gennaio2014,rilevavanoilsuperamentodelparametro(D.lgs31/01)relativoaltetracloroetilene,neipozzidilocalitàChiusaeallaretedidistribuzione.Alcuniavvertimentisonoantecedential2014,infatti

ilPianoStralciodellaTuteladelleAcquedell’AutoritàdiBacinodelSarno,del2003/2004,indicavalavulnerabilitàdellazonaesoprattuttodelleacquesotterraneeinrelazioneall’aggravioantropico,civileed industriale, dell’area con previsioni di programmi di tutela. La presenza del tetracloroetilene fu

rilevata, invece, giàneldicembredel2008,nell’ambitodello studio“Indirizziedazioniper la tuteladella risorsa idrica e del paesaggio per il Parco Regionale dei Monti Picentini” Quaderno AdB n.7AutoritàdiBacinodelSarno.

Lastessa individuazionedelBacino IdrograficodelBacinodelSarnocomesitodi interessenazionaleavvenutanel2005,dicuisiparleràpiùapprofonditamentediseguito,avrebbedovutoportareadunaindividuazionedellaproblematicagiàdadiversianni.Èevidentecheinquestiannicisonostateinerzie

eritardigravi,chehannoreso

PossibilicausedellacontaminazioneNella Relazione Tecnica R1 del “Piano di caratterizzazione della falda SolofranaMontorese” redattodall’ATO1“CaloreIrpino”sievidenziache:“Leattivitàpresentinell’areasonoessenzialmenteditipo

industrialelegatealsettoreconciarioanchesesonopresentiattivitàagroalimentariedagricolenonché

quelle legate ai servizi. La fonte potenziale di inquinamento è comunque legata alle attività di tipo

conciarioinquantoiltetracloroetileneèstatousatoinpassatonelcicloconciarioedoggiancoraviene

usatomaaciclochiusopercuinondovrebbepiù finirenell’ambienteamenodi sversamenti illeciti.

Comunque storicamente il TETRACLORETILENE è legato alla presenza nell’ area delle attività di

sgrassaggio delle pelli.” Come già precedentemente evidenziato, sebbene tali sostanze siano state

prodotteeutilizzatesindall’iniziodelsecoloscorso,laloroimportanzacomecontaminantidelleacquedifaldaèstatariconosciutasoltantoapartiredall’iniziodel1980;ciòèdaimputareallamancanzadiuna legislazione adatta che potesse prevenire lo sversamento incontrollato di contaminanti nel

sottosuolo, e all’assenza di metodi analitici in grado di rilevare questi composti anche a basseconcentrazioni.

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ZoneinteressatedallacontaminazionerilevataDalla Relazione Tecnica R1 del “Piano di caratterizzazione della falda SolofranaMontorese” redattodall’ATO1“CaloreIrpino”siriportaquantosegue:

“IlsitointeressatoècostituitodaiterritoridiSolofraeMontorochesonosedediunafaldaprofondadi

dimensioni consistenti tributaria delle sorgenti del Sarno, la cui importanza non è necessario

sottolineare. [….] Il sito in questione è costituito da una porzione dell’alta valle del Sarno e per la

precisione dalla valle della Solofrana rientrante nella provincia di Avellino e comprendente i territori

comunali di Solofra eMontoro. Il sito situato nell’entroterra campano, presenta una configurazione

territoriale eterogenea:montuosa-collinare-pianeggiante e ricade di fatto nel distretto industriale di

Solofra[….].L’areadeldistrettoindustrialesiarticolasutrecomuniecomprendeoltreaSolofra,anche

iterritorideicomunidiMontoroeSerinomentreilsitodiinteressenonincludeilterritoriocomunaledi

Serinochequindièesclusodalpresentepianodicaratterizzazione.

Ildistrettoindustriale,rappresentaunadellerealtàindustrialipiùinteressantidelmezzogiornod’Italia.IlpoloconciariodiSolofrasiestendesuun’areadi114kmqdoverisiedonocirca38.000abitanticonuna densità demograficamedia di 333 abitanti per Kmq e, come si evince dalla denominazione del

distretto,ilpuntodiriferimentodellaproduzioneèrappresentatoappuntodalcomunediSolofracheviene definito, dunque, “Città della Pelle” per la sua storia recente ed antica. La filiera produttiva

principalelocaleèrappresentatadaquelladellaconcia,ovverolavorazionedellepelliovi-caprine,edelrelativoindotto,amonteeavalle,checoinvolgenumerosicomparti.Solofra,inparticolare,produceil40% delle pelli ovi-caprine realizzate in Italia, destinate prevalentemente al settore calzaturiero e

all’abbigliamento. Dalla osservazione della distribuzione delle aziende che si occupano dellapreparazioneeconciadelcuoiosirilevachel’82%diesseèubicatonelterritoriodiSolofra,il13%inquello di Montoro Superiore, il 4% in quello di Montoro Inferiore e soltanto l’1% nel territorio di

Serino.

Perquantoallostatosidispongasolodinotiziepuntualiemoltoparzialisullacontaminazioneesullasua possibile origine, il tetracloroetilene è stato individuato nell’acquifero di base impostato nel

complessoidrogeologicoCalcareo-Dolomiticoaunaprofonditàdicirca200mt.dalp.c.epostotralazonaindustrialediSolofraelafrazioneChiusadelComunediMontoro.

Il collegamento della contaminazione con la falda profonda può essere stato veicolato attraverso i

pozzi presenti nell’area che, o sono stati mal condizionati e/o cementati e/o l’efficacia delcondizionamentoe/odellacementazioneèscemataconglianni(cisonopozzichesonostatirealizzatianche da quarantanni, non sonomai stati manutenzionati e, come ogni opera edile, subiscono un

gradualedecadimentoconiltempoconlaconseguentecorrosionedeitubiinferrodirivestimentodeipozzisoprattuttoincontesticosìaggressivicomegliquelliconciarie/odegliimpiantididepurazione).

Occorre inoltre evidenziare che le caratteristiche geologiche dei terreni, la loro stratigrafia, nonché

l’areadiinfluenzadelsubalveodellaSolofrana,neisitidovesonoubicatigliopificiconciari,gliimpiantidi depurazione e/i pozzi aziendali hanno contribuito in maniera rilevante alla trasmissione dellacontaminazionedeltetracloroetileneinfalda.

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ConcentrazionirilevateDalla Relazione Tecnica R1 del “Piano di caratterizzazione della falda SolofranaMontorese” redattodall’ATO1“CaloreIrpino”siriportaquantosegue:

Sul sitosonostatecondotteunaseriedi indaginipregresse, chesi riportanosotto formadi sintesi in

allegato.Esseriguardanolenormaliindaginiprevisteperleggeancheafinigestionalioltreadindagini

eseguitenel2014inconseguenzadell’emergenza.Leanalisipregressehanno,comunque,evidenziato

una contaminazione diffusa della falda con valori anchemolto variabilima che avendo variazioni di

concentrazione nel tempo richiedono una analisi specifica proprio per definire la possibilità di una

messa in sicurezzapermanente.Si riportano leanalisi condotte suipozzidi Solofraneiprimimesidel

2014.

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Tali analisi, come evidenziato nella “Nota preliminare sulle condizioni di inquinamento datetracloroetilene riscontrate nell’area solofrana” redatta dal Prof. V. Belgiorno dell’Università di

Salerno su incarico del Comune di Solofra, sono state eseguite nei primimesi del 2014 dall’ARPAC.“Tale programma è stato prioritariamente indirizzato a verificare la presenza di tali composti nelle

acquedistribuiteperilconsumoumanoesuccessivamenterivoltoallacaratterizzazionedelleacquedi

pozziprivaticonemungimentidirisorsaidricadafestinarealleattivitàproduttive.”

Irisultatiriguardano36pozziindustrialisugli81distribuitisull’interoterritoriocomunale.

Come riportato nella nota del Prof. Belgiorno “Dalle determinazioni analitiche è emerso che per 27

pozzi i valori di concentrazione del tetracloroetilene superano la concentrazione soglia di

contaminazione nelle acque sotterranee prevista dall’allegato 5 alla parte iV del D.Lgs. 152/06, pari

a1,1µg/l. I valoridi tali superamenti risultano fortementevariabili, finoadarrivarea superarenelle

condizioni peggiori i 1000 µg/l. Non sono stati riscontrati, invece, superamenti della concentrazione

sogliadicontaminazionedeltricloroetileneparia1,5µg/l

Nonsonoalmomentonotialtridatirelativiall’inquinamentodialtripozziindustriali,néanalisi

successiverelativeai36pozzianalizzatinel2014.

3. LeazioniintrapresedallePubblicheAmministrazioniperlagestionedelfenomeno

LeazionideiComunidiSolofraeMontoroComeprecedentementeevidenziato,l’emergenzatetracloroetilene,sièmanifestataallacittadinanza,nel gennaio 2014quando l’Alto Calore Servizi, gestore idrico, comunicava al ComunediMontoro, il

superamentodelparametro (D.lgs31/01) relativoal tetracloroetilene,nei pozzidi localitàChiusaeallaretedidistribuzione.Talerivelazionehacomeconseguenzaildivieto,conordinanzadelComunediMontoro,diutilizzodell’acquaperusopotabilenellefrazionidiTorchiati,Chiusa,AterranaeMisciano.

Il Sindaco di Solofra, Michele Vignola, nella mattinata del giorno 5 gennaio 2014, ordina, in viacautelativa, al gestore idrico comunale, Irno Service, la chiusa del pozzo in località Consolazione di

Solofra,distantequalchecentinaiadimetridalpozzodiChiusadiMontoro,effettuando il7gennaio2014,prelievipercontrollarelapresenzaditetracloroetilene.Dairisultatidelleanalisiinterne,ricevutiil9gennaio2014,alcunvalorenegativovienerilevatoe ilpozzovieneriaperto regolarmente.Ma la

sera di venerdì 10 gennaio 2014, mezzo FAX al comando vigili urbani di Solofra, l'Arpac comunicapresenzaditetracloroetilenesuperioreallanormanell'acquaprelevatanellafontanapotabilealcentrodellacittà,laFontanadeiQuattroLeoni,inpiazzaSanMichele.

Laserastessaconordinanzasindacale,n.3del10.01.2014,sivietal'usodell'acquaperusopotabilesututto il territorio comunale e la chiusura di tutte le fontane pubbliche. La necessità di estendere ildivietosull’interoterritoriocomunale,risultavaindispensabilevistocheallaFontanadeiQuattroLeoni

si immetteva l’acqua del serbatoio in cui confluivano più fonti di approvvigionamento. Individuatal’area interessata dall’inquinamento il divieto viene ridimensionato alla sola chiusura dei pozziConsolazioneeSant’Eustachio,attualmenteancorachiusi.

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AllachiusuradeiPozzidiConsolazioneedEustachioaSolofra,siaggiungeildivietodiutilizzareipozziancheper leattività industriale,vistoche l’acquapresentaparametri incontrastoconquelliprevisti

perilciclodiproduzione.Ladirettaconseguenzaèstatalosfruttamentodelleacquedellesorgentiepozzi,amonte,perl’utilizzoindustriale,dacuil’insufficienzadiacquaperusidomestici,dovutaancheallamagradellerisorseidriche.IlSindacodelComunediSolofra,conordinanzan.13del21.01.2014,

ordinava ai proprietari e/odetentori di pozzi, industriali o irrigui, di eseguireprelievi ed analisi perverificarelapresenzadi“tetracloroetilene”.Conordinanzan.50del26.02.2014,aseguitodeipredettirisultati,disponeva lachiusuraadhorasdialcuni pozzicontaminati,mentre laProvinciadiAvellino,

ordinava la sospensionedelladerivazione. Il SindacodelComunediSolofra, conordinanzan.91del28.03.2014,disponevalarevocadell’ordinanzadichiusuradeisuddettipozzi,dopoavercostituitountavolotecnicocongliorganiedenticompetentiel’acquisizionedellapropostatecnicaditrattamento

depurativo al fine di ridurre la quantità di tetracloroetilene, elaborata dal Prof. Vincenzo Belgiorno,OrdinariodiIngegneriaSanitariaAmbientaledell’UniversitàdiSalerno.

A tal proposito, però, la Provincia di Avellino aveva subordinato l’approvazione dell’impianto di

trattamentodepurativoacarboniattivi,all’esitodellacaratterizzazionedelsitoedellapredisposizionedell’analisirischiospecificononché“nell’ambitodiunprocedimentounitariodibonificaambientale”.IlT.A.R.diSalerno,accogliendoleistanzedialcuneaziende,èvenutoinausilio,attraversol’applicazione

del Decreto del fare (Legge 98/2013), art. 41, che modifica l’articolo 243 del Dlgs 152/2006, inriferimentoall’emungimentodelleacquesotterranee,chiarendo,cheèconsentitol’emungimentopur

inpresenzadiunfenomenodiinquinamentoperilsuperamentodeivaloridiconcentrazionesogliadirischio(CSR),ancorchèinrelazioneadunsoloparametro,“deveesserevalutatalapossibilitàtecnicadiutilizzazionedelleacqueemunteneicicliproduttivi inesercizionelsito”,pertanto, lasospensionead

horasdell’emungimento,risultaincontrastocontaledisciplina.L’impiantoditrattamentodepurativorealizzatononèquindisoggettoadapprovazione,nonessendoqualificabilecomeprogettodimessainsicurezzaequindi si sottraeall’espletamentodiadempimentiburocratici.In localitàScorzaè tuttora

insediatoilcantiereperlarealizzazionedinuovopozzoidricodellaprocedurasistaoccupandol'IrnoService, la municipalizzata che gestisce la rete idrica comunale. L’intento del Comune di Solofra èquellodiaumentareapprovvigionamentoeportatadellareteidropotabilecomunaleelimitareidisagi

legati al rinvenimento di tetracloroetilene nella falda acquifera. L’area di intervento, sita a montedell’abitatodiSolofra,postaaconfineconilperimetrodelParcodeiMontiPicentinièposizionatoaipiedidell’exdiscaricaComunaleScorza,censitaconlaPerimetrazionedelSIN“BacinoIdrograficodel

Fiume Sarno” come discarica comunale di rifiuti solidi urbani, in località Chiamarano, così come lostesso Circolo di Legambiente Solofra aveva posto all’attenzione della Provincia di Avellino nelleosservazioniallapubblicazionedellarichiestaavanzatadall’entecomunale.

Anche a Montoro la carenza idrica che porta a una razionalizzazione della sua erogazione si legaall’inquinamentodellafaldadatetracloroetileneedalprogressivodepauperamentoallafonte.Ipozzicontaminati in località Chiusa e Sant’Eustachio sono di proprietà e gestione dell’Alto Calore Servizi

S.p.A. Detti pozzi, con ordinanza del Commissario Prefettizio, venivano chiusi essendo i valori oltremisura.Daalloraèstatautilizzataper larete idricadiMontoro l’acquaprovenientedaCassano,conoggettive difficoltà nel sistema provinciale di razionalizzazione della risorsa idrica. L’impossibilità di

derivare alla condotta unmaggiore quantitativo di risorsa idrica e la stessa impossibilità di fornirneun’integrazione con i pozzi in funzione comporta, soprattutto nel periodo estivo, una carenza diapprovvigionamento, per cui lo svuotamento del serbatoio di Aterrana, che fornisce la rete idrica

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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comunale, richiede il riempimento che necessariamente deve avvenire in orari notturni per evitaredisagi ulteriori. Tra gli indirizzi operativi venuti fuori dagli incontri fra il sindaco di MontoroMario

Bianchino ed il presidente dell'Alto Calore Lello De Stefano per provare a ridurre i disagi allacittadinanza c’è stata la proposta di porre in funzione un ulteriore pozzo esistente alla frazioneAterrana e sino ad ora non utilizzato, per il quale negli ultimimesi si è provveduto a esaminare la

qualità delle acque risultate idonee all’ uso umano. Ora dovrà essere avviato l'ter per mettere incondizioneilpozzodifunzionareedimmettereacquanellareteidropotabileterritoriale.

LeazionidellaAutoritàAmbitoTerritorialeOttimale“CaloreIrpino”Nel frattempo, l’Autoritàd’AmbitoCalore Irpino redigeunpianodimessa insicurezzadiemergenza(MISE), approvato anche inConferenzadi Servizi dapartedell’AATOedegli altri Enti presenti il 30

luglio2014,mairatificatodallaRegioneCampania.

Quindi la messa in opera di una barriera idraulica per il contenimento della diffusione dellacontaminazione,larealizzazionediunacquedottodisurrogazionedellafaldaelaseparazionedellereti

idricheadusocivileeindustriale(conl’introduzionedistrutturedelConsorzioASIdiAvellino,AreadiSviluppo industriale,giàpresenti sul territorioemaiandate in funzione,propostaavanzatadall’entecomunale di Solofra) e collaborazione con enti pubblici e privati per il monitoraggio e trattamento

dellarisorsaidrica.

Con Decreto Dirigenziale n. 474 del 10.07.2015, la Regione Campania approva il Piano di

Caratterizzazionerelativoall’areaSolforano–Montorese,presentatodallostessoATOCaloreIrpino,edefinito con ultima conferenza di servizi, iniziata il 21.06.2015 e conclusasi il 26.06.2015. I lavori,finanziati conDecretoDirigenzialen. 636del 24.09.2015dallaRegioneCampania, non sonoadoggi

iniziati. La caratterizzazioneè tesaalla verificadello statodella faldaedal suo successivoeventualeinterventodimessainsicurezzapermanentequaloral’analisidirischiodovesserenderlanecessaria.Lecomponenti ambientali interessate sonoessenzialmente le componenti idrichema in via secondaria

sono interessati suolo e sottosuolo. Le possibili estensioni delle componenti ambientali riguardanoacqueesuolipostiavalledelsitochepresumibilmentepuòavergeneratolacontaminazione.

LeindaginidellaProcuradellaRepubblicadiAvellinoNelsettembredel2014laProcuradellaRepubblicadiAvellinochiedeunaprorogapereffettuarenuoviaccertamentiperleindaginipartiteall’indomanidell’accertatacontaminazionedellefalde.Gliindagati,

al momento della pubblicazione di questo dossier, risultano essere il sindaco di Solofra MicheleVignolaeiverticidellamunicipalizzatachegestisceilsistemaidricointegratoaSolofra,“IrnoServicespa”,perreatidiomissioned’attid’ufficio,discaricaabusiva,concorsocolposoinavvelenamentodelle

acqueeviolazionedellenormecontenutenelCodicedell’Ambiente.Il21ottobre2016aNapoli,adueanni circa di distanza dall’ esplosione dell’emergenza, il Capo della Procura di Avellino RosarioCantelmo ha avuto modo di esporre alla Commissione Parlamentare bicamerale sulle Ecomafie,

presieduta da Alessandro Bratti durante un’audizione, il caso acqua al tetracloroetilene di Solofra,insiemealPMEliaTaddeo,checonduceleindaginiattualmenteincorso.

IlSitodiInteresseRegionaleperlebonificheIl Sito d'Interesse Regionale, già Sito di Interesse Nazionale, “Bacino idrografico del fiume Sarno” èricompreso in una porzione di territorio più ampia di pertinenza dell’Autorità di Bacino del Sarno,

riportatanellafigurasuccessivacontrattocontinuoblu,aventeunasuperficiecomplessivadicirca715

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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kmq,chesiestendeacavallotraleprovincediNapoli,SalernoeAvellino,ripartitatra61Comuni,sullaqualeinsisteunapopolazionedicirca1.650.000abitanti,conunadensitàmediadi2.308ab/kmq.

IlMinistrodell’AmbienteedellaTuteladelTerritorioedelMare,CorradoClini,hafirmatoindata11gennaio2013conprotocollon.7ildecretoprescriventeildeclassamentodiben18SitidiBonificadiInteresseNazionaleaSitidiInteresseRegionale,traquestiècompresoancheil“BacinoIdrograficodel

FiumeSarno”.

L'areadelSIR,riportatainfiguracontrattopuntinatoblu,siestendeperunasuperficiecomplessivadi

circa 42.000 ettari ed include aree attraversate dal Fiume Sarno, dalla foce alle sorgenti. Il bacinoidrografico,chenoncoincidenéconilterritoriodelSINnéconilterritoriodicompetenzadell’AutoritàdelBacinodelSarno,vadaimontiPicentini (in territoriodiSolofra)algolfodiNapoli (inComunedi

CastellammarediStabia)nelsensoest-ovest,edaimontiLattariaimontidiSarnonelsensosud-nord,per una estensione complessiva di 438 km². Il territorio del SIN si connota come area densamenteurbanizzata,inparticolare,dalpuntodivistainsediativo,sidistinguonoletreseguentizone:

− la prima, in gran parte pianeggiante, con una elevatissima densità demografica ed una forteutilizzazioneagricolaedindustriale(PianadelSarno);

− la secondazona, collinare, conuna limitatadensitàdipopolazione, caratterizzatadaunamodesta

attivitàagricolaedunarilevanteconcentrazioneindustrialeditipoconciario(poloconciariodiSolofra);

−laterza,localizzataadovest,caratterizzatadaforteurbanizzazionenellafasciacostiera,conattivitàlegateall’indottodellezoneportuali(CastellammarediStabia,TorreAnnunziata).

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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Lastrutturaeconomico-produttivarispondeadunosviluppoper"poli",chehadeterminato,all'internodelterritorio,unassettodisomogeneoconareefortementeindustrializzateaccantoadareemarginali

interminidisviluppoeconomico.

L'areasicaratterizzaperlapresenzadiintenseattivitàindustrialilocalizzateessenzialmenteinduepoliprincipali:

1.ilpoloconciario,pressoilComunediSolofra(AltoSarno);

2.ilpoloconservierounitamenteaquellodell’industriagraficaedellecartiere,nelterritoriodell’AgroNocerino-Sarnese (comunidiAngri,CavadeTirreni,NoceraSuperiore,Nocera Inferiore,Pagani, San

MarzanosulSarno,Scafati).

LaSubPerimetrazionedelSitodiInteresseRegionaleL’ARPAChaprovvedutoallasub-perimetrazione,ovveroallaindividuazionedelleareecorrispondentialleseguentitipologie:

• areeoggettodiattivitàpotenzialmenteinquinanti,individuatenell’Allegato1delDM16

maggio1989;• areeoggettodinotificheaisensidell’art.242delD.Lgs.152/06;• areeinteressatedarilasciincidentaliodolosidisostanzepericolose;

• areeindustrialidismesse;• aree,ancheadestinazioneagricola,interessatedaspandimentononautorizzatodifanghie

residuipericolosi;

• areeoggettodicontaminazionepassivacausatadaricadutaatmosfericadiinquinanti,ruscellamentodiacquecontaminate,abbandonooseppellimentodirifiuti.

Illavorotecnicodell’ARPAC,svoltoinizialmentenell’ambitodellaproceduradelSitodiInteresseNazionalepoideclassificatoasitodiinteresseRegionale,haportatoallaindividuazionedinumerosisiti

potenzialmentecontaminatiechenecessitanoquindideinecessaririlievitecnicipervalutarel’inquinamentoeiconseguentiinterventidibonifica.

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4. L’iniziativanazionalediLegambienteperlabonificadeisitiinquinati

La bonifica dei siti inquinati è un tema nazionale sul quale si scontano gravi ritardi e profonde

contraddizioni,cheLegambientesegueconattenzionecostante.ComeriportatonelDossier“Bonifichedei siti inquinati: chimera o realtà” nel 2014 si registravano 100 mila ettari inquinati in 39 siti diinteressenazionale,oggi40dopoilreinserimentonegliultimimesidelsitodellaValledelSacco,e6

mila aree di interesse regionale, in attesa di bonifica. Da Taranto a Crotone, da Gela e Priolo aMarghera, passandoper la Terra dei fuochi: un business da 30miliardi di euro tra ritardi, inchiestegiudiziarie e commissariamenti . La storia del risanamento in Italia sembra ferma a dieci anni fa

nonostante i drammatici effetti sulla salute Rischio ecomafie e criminalità in tutta Italia: dal 2002concluse19indagini,emesse150ordinanzedicustodiacautelare,denunciate550personeecoinvolte105aziende

Solo in 11 SIN è stato presentato il 100% dei piani di caratterizzazione previsti (è il primo step del

processodi risanamento chedefinisce il tipoe ladiffusionedell’inquinamentopresentee cheportaalla successiva progettazione degli interventi). Anche sui progetti di bonifica presentati e approvatiemerge un forte ritardo: solo in 3 SIN è stato approvato il 100%dei progetti di bonifica previsti. In

totale,sonosolo254iprogettidibonificadisuoliofaldecondecretodiapprovazione,sumigliaiadielaboratipresentati.Lebonifichevannoa rilento,manon il girod’affaridel risanamentoambientaleche si aggirerebbe intorno ai 30 miliardi di euro. Dal 2001 al 2012 sono stati messi in campo 3,6

miliardi di euro di investimenti, tra soldi pubblici (1,9 miliardi di euro, pari al 52,5% del totale) eprogetti approvati di iniziativa privata (1,7 miliardi di euro, pari al 47,5% del totale), con risultaticoncretidavveroinesistenti.

Sebbeneiprimi15SINdabonificarefuronoidentificatinel1998,nonostantelerisorseimpiegateele

semplificazioni adottate, la situazione attuale è di sostanziale stallo. Caratterizzazioni e analisieffettuate inmodoavolteesageratoe inefficace,progettidi risanamentoche tardanoadarrivareebonifiche completate praticamente assenti, a parte qualche piccolissima eccezione. Il Ministero

dell’ambientearranca,dietroallemigliaiadiconferenzedeiserviziedocumenti,intantoiresponsabilidell’inquinamento, pubblici e privati, ne approfittanoper spalmare supiù anni gli investimenti sulle

bonifiche.Nelfrattemposonosemprepiùnumeroseleindaginisullefalsebonificheesuitrafficiillegalideirifiutiderivantidalleattivitàdirisanamento

Laforteconcentrazionediinquinantinell’ambienteeiritardinegliinterventidibonificacausanoancheevidentidannialla salute. IlprogettoSentieri, coordinatodall’IstitutoSuperioredi Sanità, conclusosi

nel2011eincorsodiaggiornamento,harealizzatoilprofilosanitariodellepopolazioniresidentiin44SIN: si va dall’eccesso di tumori della pleura nei SIN con l’amianto (Balangero, Casale Monferrato,Broni, Bari-Fibronit e Biancavilla) o dove l’amianto è uno degli inquinanti presenti (Pitelli, Massa

Carrara, Priolo e Litorale Vesuviano), agli incrementi di mortalità per tumore o permalattie legateall’apparato respiratorio per le emissioni degli impianti petroliferi, petrolchimici, siderurgici e

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metallurgici(Gela,PortoTorres,TarantoenelSulcisinSardegna).Sonostatievidenziatemalformazionicongenite (Massa Carrara, Falconara, Milazzo e Porto Torres) e patologie del sistema urinario per

l’esposizione ametalli pesanti e composti alogenati (Piombino,Massa Cararra, Orbetello, nel bassobacino del fiume Chienti e nel Sulcis). Emergono anche gli eccessi di malattie neurologiche daesposizioneametalli pesanti e solventiorganoalogenati (Trentonord,GradoeMaranoenelbasso

bacinodelfiumeChienti),maanchedeilinfominonHodgkindacontaminazionedaPCB(Brescia).

A proposito di territori dove l’inquinamento è diffuso e le bonifiche non sono mai partite, unamenzioneapartelameritalaCampania,conlasuaTerradeifuochi,partedelsitoinquinatopiùvastodenominatoLitoraledomitioflegreoeAgroaversano.Quest’ultimofuunodeiprimi15SINinseritinel

programmanazionaledibonificanel1998manelgennaio2013,inmododeltuttoincomprensibile,èstatotrasformatoinSIR,sitodiinteresseregionale,conundecretodelMinisterodell’ambientecheloha declassificato con il benestare della Regione Campania. Contro questo decreto Legambiente ha

presentatoricorsoalTardelLazio,mailsitorimaneancoradicompetenzaregionale.

Daldossieremergechiaramenteancheilrischiodiillegalitàediinfiltrazioneecomafiosanelsettoreenon solo nelle regioni del sud Italia. Il coinvolgimento del centro-nord come luogo di smaltimentoillegaledeirifiutispecialiepericolosiemergedamoltianninelloscacchieredeitrafficiillecitilostesso

vale anche per le bonifiche, comedimostra anche la recentissima indagine su Pioltello (Mi), che haportato all’arresto di due dirigenti di Sogesid e di altre quattro persone tra cui l’ex capo dellasegreteriatecnicadell’exministroPrestigiacomo,LuigiPelaggi.

In base alle elaborazione di Legambiente dal 2002 al2014 sono state 19 le indagini su smaltimentiillegalidirifiutiderivantidallabonificadisiti inquinati(pariall’8,5%deltotaledelle indaginiconclusecontro i trafficanti di rifiuti), sono state emesse 150 ordinanze di custodia cautelare, sono state

denunciate550personeecoinvolte105aziende.Queste indaginisonostateconcluseda17ProcuredellaRepubblicadidiversepartid’Italia(Alessandria,Bari,Bologna,Brescia,BustoArsizio(Va),Chieti,Grosseto,Massa,Milano,Rieti,Siena,Trapani,Udine,Velletri,Venezia,VerbaniaeViterbo).

Portare a termine la bonifica di un sito inquinato è un’operazione complessa, sia dal punto di vista

tecnico che amministrativo. Non può essere ridotta, come troppo spesso si è fatto in Italia, alraggiungimento di una lista di valori tabellari immutabili nel tempo e nello spazio. Come abbiamoindicato nel Dossier “Bonifiche dei siti inquinati: chimera o realtà?” è necessario intrecciare

competenzescientifiche,tecnologieepianificazioneterritorialeperdaretempicertiallebonifiche.Bisognaevitarechesiripetanoglierroriricorrentinellagestionediunprocessotecnico-amministrativodibonificaeche laCommissioneParlamentared’Inchiesta (Doc.XXIII,n.22,marzo2013)habollato

come“l’immobilismooilfintoattivismodellapubblicaamministrazione”.

Per bonifica si intende un trattamento che riduce la concentrazione delle sostanze inquinanti nellematriciambientaliomodifica il comportamentodelle sorgentidell’inquinamentoattraversoprocessi

chimici, biologici, fisici così da ridurre la tossicità e il volumedelmateriale contaminato,o il rilasciodelle sostanze inquinanti dalla sorgente. Dopo aver individuato i percorsi di esposizione realmenteattivi, si progetta come eliminare/ridurre l’esposizione sotto la soglia del rischio accettabile. La

normativa prevede che, sulla base delle caratteristiche dell’inquinamento, è possibile adottaretipologie di intervento diversificate, di cui solo quelle che riducono la concentrazione e il volumeinquinante della fonte sono classificabili come interventi di bonifica. Gli obiettivi da raggiungere

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devonoessereesplicitatinelprogettodibonificael’applicazionediunaspecificatipologiadeveesseremotivata unicamentedalla sua capacità di soddisfare gli obiettivi: quali bersagli proteggere; usodel

sitopresenteefuturo;funzionidelrecuperoterritoriale.

Ilsuccessodegliinterventidibonificanondipendedaununicofattore,menchemenodaunalistain

unatabella,masicomponedall’integrazionediquattroprocessi:

1. conoscenza del problema e definizione degli obiettivi di bonifica in base ai risultati dellacaratterizzazioneedell’analisidirischio,fondatasulmodelloconcettualediognispecificosito

edelterritorioimpattato;2. soluzionedelproblema:analisidelletecnologieeselezionedegliscenaritecnologiciapplicabili

al sito.Non c’è una soluzione ‘buonaper tutti’: la soluzione si trova integrando conoscenze

scientificheeobiettividipianificazione;3. gestionedel rischioresiduo:chesiavvaledei risultatidell’analisidel rischio,masibasasulla

protezionefornitadallemisuredimessainsicurezza,edallelimitazioniemodificheall’uso;

4. controllidellaqualitàambientaleedellavaliditàdellestimesumigrazionedeicontaminantieesposizionedeibersaglineltempo.

Se non decollerà il settore delle bonifiche, non riusciremo a riconvertire il sistema produttivo

italiano alla green economy. Nonostante i gravi ritardi del risanamento, però alcuni casi diriconversionecomincianoa concretizzarsi:bastipensareallebioraffineriediCrescentino (Vc)già

attiva o a quella in costruzione a Porto Torres (Ss). Ma non basta. Il Governo e il Parlamentodevono accelerare il processo di risanamento ambientale, risolvendo anche il problema dellerisorse,maancheilmondoindustrialedevefarelasuapartemettendoincampoazioniconcrete,

bonificandointempinongeologiciisuolielefaldeinquinate,conadeguaterisorseeconomicheedumane, per risanare le gravi distorsioni di uno sviluppo corsaro e distruttivo, che ha resoinutilizzabili intere aree del Paese, creando piuttosto quell’auspicabile equilibrio tra ambiente,

saluteelavorochepuòaprireunprospettivaconcretadilavoroedisviluppo.

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5. Conclusioni

L’impegnoelepropostediLegambienteperlabonificadelsitodiSolofraeMontoro

Legambiente ha seguito fin dalle prime battute la vicenda del tetracloroetilene con gliapprofondimenti di Legambiente Campania e grazie alla presenza sul territorio del circolo “SoliOfferens”diSolofra.

Oltre alle evidenti criticità, già illustrate nel corso del dossier, è saltata all’occhio la anomaladiscrepanza dei risultati dei controlli svolti il 7 gennaio 2014 sulle acque prelevate presso il pozzoConsolazione dal Gestore del Servizio Idrico per il comune di Solofra, la Irno Service, deputata a

realizzare i cosiddetti “controlli interni” ex D.Lgs 31/2001, e quelli ottenuti dai controlli realizzatipresso il fontanileQuattro Leoni di p.zza S.Michele per conto dell’ASL dall’ARPAC l’8 gennaio 2014(controlli esterni ex D.Lgs 31/2001). Al riguardo, sebbene i controlli non siano stati realizzati sul

medesimopuntodiprelievoenelmedesimomomento,inragionedelleconnessionidirettetraipuntidiprelievoutilizzatiedellarelativapersistenzadell’inquinantesianellarete (serbatoi,condotte)chenelle fonti (pozzi), risulta difficile spiegare la differenza di esito analitico tra Gestore e ARPAC,

lasciandosupporrel’inattendibilitàdeivaloririlevatidalGestore.

Piùdi tuttoquindipreoccupa l’incertezzaderivantedallamancanzadiunmonitoraggioattendibile

adeguatamentescanditoneltempo.Ciòinfattiponedubbiriguardoall’entitàdelperiododitempo

durante il quale la popolazione è stata esposta al rischio derivante dall’utilizzo inconsapevole di

acquacontaminatadatetracloroetilene.

Inoltre,destafortiperplessitàla“scarsaattenzione”concuièstatagestitalaprevenzionedelrischiosanitario da parte delle pubbliche amministrazioni competenti, alla luce del fatto che le fonti diapprovvigionamento idrico in questione, e segnatamente i vari pozzi, ricadessero in un area

notoriamentearischio,riconosciutadal2005conleggedelloStatoqualeSitodiInteresseNazionale–SIN(attualmenteSitodiInteresseRegionale)perlapresenzadiinquinamentoambiental,pertantodasottoporreadinterventidibonifica,egiàindiverseoccasionisieramessoinevidenzalaproblematica.

Infatti, il Piano Stralcio della Tutela delle Acque dell’Autorità di Bacino del Sarno del 2003/2004,indicava la vulnerabilità della zona e soprattutto delle acque sotterranee in relazione all’aggravioantropico,civileedindustriale,dell’areaconprevisionidiprogrammiditutela.Mentreidatiriportati

nel “QuaderniAdB - letteredalTirrenon.7 -CollanadiStudi,DocumentazioneeRicerca - Indirizzieazioniper latuteladellarisorsa idricaedelpaesaggioper ilParcoRegionaledeiMontiPicentini”del2008 avrebbero dovuto allertare le amministrazioni competenti, avendo rilevato per il

tetracloroetileneilsuperamentodei“limitiambientali”dispostidallanormativa(lostudiosiriferivaalD.Lgs152/1999chesuccessivamenteèstatoabrogatodalD.Lgs152/2006)sebbenediversidai limitiper le acque destinate al consumo umano (definiti dal D.Lgs 31/2001). Successivamente anche

controllirealizzatidall’ASLavvalendosideilaboratoriARPAChannorilevatocriticità.Inparticolareil5

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dicembre2011nelleacqueprelevatepressounfontanilepubblicoinviaC.DeMaionellaFrazioneS.Agata di Solofra veniva rilevato un tenore in “Tricloroetilene + Tetracloroetilene” pari a 38,1µg/l a

frontedellimitedileggedicuialD.Lgs.31/2001di10µg/l.

L’indagine incorsodellaProcuradiAvellinochiarirà idiversiprofilidi responsabilitàedèauspicabilecheriescaancheadesseredastimoloadagireperilsuperamentodellecriticitàpresenticonladovutacelerità.

Il caso SolofraMontoro, però, a distanza oramai di ben 24 anni da quando per la prima volta fuufficializzatocheilBacinodelfiumeSarnofosse“areaadelevatorischiodicrisiambientale”daparte

del Consiglio dei Ministri, evidenzia purtroppo ancora una azione inadeguata, approssimativa escomposta,delleAmministrazioniPubblichecompetenti.

Daquestocasoemergeancoraunavolta,comeLegambientehasempresostenuto,quantosiastretto

e univoco il nesso tra tutela ambientale, salute pubblica, sviluppo economico e dinamiche sociali.Infatti, icomportamenti illeciti indannoall’ambienteperpetratinellospecificoconlosversamentoditetracloroetilene, hanno di fatto determinato seri rischi per la salute della collettività minando la

sicurezzadegliapprovvigionamentiidrici,hannomessoinginocchiol’importantesettoreconciario,giàtra l’altroparticolarmenteprovatodalla crisi generaledegliultimianni,dallaaggressivaconcorrenzadei mercati emergenti e soprattutto da una mancanza di una strategia d’impresa improntata alla

innovazione tecnologicaeallaqualitàglobale,hannocreato forteallarmee tensioni tra le comunitàlocali,taloraarrivandoallaestremadegenerazionelocalisticadegliunicontroglialtriarmati,creandodiffusosconfortoediffidenzaneiconfrontidelleistituzioni.

Tuttavia,lacosapiùgravetratutteècheinquasiunquartodisecololeIstituzioninonsianoriusciteadare risposte adeguate al caso. Sebbene sia indubbio che anche nellamigliore delle ipotesi (non èchiaramente ilcaso inspecie)sia improbabilerisolvere intempiaccettabiliproblematicheambientali

articolate e complesse come questa, pensando ad esempio ai lunghi tempi ed alle notevoli risorsefinanziarie necessarie affinché si pervenga alla bonifica, non significa resti solo che rassegnarsi edattenderepassivamentecheledisgraziesiabbattanosullacomunità.

Oltreallanecessariadenuncia,l’obiettivodiLegambienteèdistimolareunadiscussionecostruttiva

apartiredaalcunielementidianalisiepropostariportatidiseguito:

Innanzitutto,standofermamenteconi“piediperterra”,sisarebbedovutoragionevolmenteadottare

anchestrategieingradodidarerisposteconefficacianelbrevetermine.Ebbene,edèallucinante,oggidenunciamochegià24annifadovevanoessereintrapreseattivitàdi“prevenzioneprimaria”,l’unicatipologia di risposta che, conefficacia nel breve termine, può consentire diminimizzare almassimo

possibileirischisanitarisullacollettività.Ciòsirealizzaattraversosistematicheestrutturateattivitàdi

informazione capillare su quali comportamenti e abitudini debbano essere adottati dalla

popolazionealfinediridurrealmassimol’eventualitàdipassaggioinconsapevoledeicontaminanti

dall’ambiente all’organismo. Possono infatti essere diverse le vie di trasmigrazione delle sostanzeinquinanti e per almeno una parte non irrilevante delle stesse ne può essere evitato il passaggioall’organismosemplicementeattraversol’adozionedispecificicomportamenticautelativiinordinead

abitudini alimentari e di vita (ad esempio consumo di acque e di alimenti che possono essere staticontaminati/arricchitidiinquinanti).

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Unparticolareammonimentovafattoalletanteimpreseconciariechehannooperatoediverseancoraoperano nell’area “Solofra Montoro”. Negli anni 90, quando emergeva con tutta evidenza la loro

responsabilitàper idanniambientaliarrecatidaunadissennatagestionedei refluidiprocessocui sicontrapponeva la ragion di stato della produzione di ricchezza e di lavoro, finanche arrivando alcosiddettoricattooccupazionale.Eranoglianniincuiperovviareallamessaperstradedeilavoratori

delsettoreleIstituzionicapitolaronoalleleggivigentiderogandoinsensopiùpermissivoaiparametriimposti quali limiti per gli scarichi. Ed oggi, quando il numero di aziende si è drasticamente ridottovittima soprattutto della mancanza di una seria strategia imprenditoriale che avesse cura di

traguardareinprospettivaobiettividiqualitàediinnovazionetecnologicatalidagarantirnelatenutasuimercati.

Riguardolacontaminazioneelepossibiliprioritàd’intervento,perquantoallostatosidispongasolo

dinotiziepuntualiemoltoparzialisullacontaminazioneesullasuapossibileorigine,anostroavvisoènecessario individuare e quindi bonificare i focolai di contaminazione, e contemporaneamente

evitarelapropagazionedellacontaminazionenellafaldaavalleversoiterritoridiMontoro,Mercato

S.Severinoattraversoicinematismiprimadescritti.

Nel frattempo, pur non conoscendone i dettagli, riteniamo sia opportuno valutare l’utilità di

realizzaregliinterventidimessainsicurezzapredispostidall’ATOCaloreIrpino.Èinoltreopportuno

verificare laddove sia tecnicamente e amministrativamente possibile, come confermato dalle

sentenze del TAR in precedenza segnalate, la possibilità di trattamento con adeguate tecnologie

delleacquedipozzoaifiniproduttivi.Inquestomodosigarantirebbeunamaggioredisponibilitàdi

acqua potabile per i cittadini, riducendone i disagi, e al tempo stesso si rimuoverebbeuna parte,

seppurmarginale,dell’inquinamentopresentenelsuolo.

Peravviareconcretamente iprocessidi risanamentoambientaledel territoriodi SolofraeMontoro,Legambiente ritiene infineprioritariogarantiremaggiore trasparenza e informazione sugli esiti del

piano di caratterizzazione e dei futuri, interventi dimessa in sicurezza e bonifica, permettendo a

tuttidiaccederealleinformazionisull’aggiornamentodelrisanamento

Tuttoquestoperchésiamoconvintichesiaquantomaiurgenteeprioritario l’obiettivodiperseguireuno sviluppo del territorio armonico e sostenibile commisurato alle specifiche caratteristiche e

capacitàportanti,conalcentrosemprelaprospettivadimigliorarelecondizionidivitadellecomunità,dal puntodi vista del soddisfacimentodei fabbisogni essenziali di qualità dei contesti, ambientale esocio culturale, passando per il più ampio coinvolgimento e condivisione nelle scelte ai fini

dell’esercizio più diretto dei diritti, ma anche nel parallelo rispetto dei doveri attraverso laresponsabilizzazionee ilpersonalecontributoattivodi cittadinanza in favoredeibeniedelle risorsepubbliche.

Pertanto,LegambienteritienedebbadasubitoesserericonsideratalagestionedelleproblematichediSolofraMontoro,ma anche delle più complessive riguardanti il Bacino del fiume Sarno, in una piùorganicaestrutturatastrategiaperconsentirediaffrontarleinmanieraconvergenteedunitariadalle

varieprospettivedegli ambitidi competenza in cui si articolano levarie Istituzioni, inparticolare sulfronte della prevenzione primaria, quindi su quello delle bonifiche, della pianificazione territoriale,dellosviluppodelsettoreproduttivo,delmonitoraggioecontrolloambientale,dellacoesionesociale,

ponendoqualeprincipioinformatoreilperseguimentodellasostenibilitàsociale,economicaenondaultimoambientale.

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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Fonti

ARPAPIEMONTE,“InquinamentodelleacquesotterraneeneicomunidiBiellaGaglianico”,(2011)

Comune di Fabriano, “Inquinamento delle acque sotterranee nei quartieri si SantaMaria e CampoSportivodiFabriano”,(2011)

Provincia di Milano – Dipartimento di Chimica della Sapienza Università di Roma “Biorisanamentoanaerobico insitudi faldecontaminatedasolventiclorurati.Propostadiprotocollodi indagineper lavalutazionedifattibilità”(2006)

ATO1 Calore Irpino, “Piano di caratterizzazione falda Solofrana-Montorese” Relazione Tecnica R1,(2015)

Belgiorno V., “Nota preliminare sulle condizioni di inquinamento da tetracloroetilene riscontrate

nell’areasolofrana”(2014)

Legambiente,“Lachimeradellebonifiche”,(2005)

Legambiente,“Bonifichedeisitiinquinati:chimeraorealtà”,(2014)

Legambiente, “Cattive Acque – Storie di falde, fiumi e laghi inquinati, ma anche di acque salvate”,(2015)

LegambienteCampania,“DossierGolettadelSarno2014”,(2014)

LegambienteCampania,“DossierGolettadelSarno2015”,(2015)

Chiavazzo G., “Acque per il consumo umano: criticità e proposte” Presentazione CongressoAssociazioneItalianadiEpidemiologia,(2014)

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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Allegato1–CronistoriaAmministrativa

DATA ENTERESPONSABILEESTREMIATTO

AMMINISTRATIVODESCRIZIONEATTOAMMINISTRATIVO

01/10/1975MINISTERODEILAVORIPUBBLICI

ApprovazioneProgettoSpecialen.3(PS3)relativoalrisanamentodell’interoGolfodiNapoli

Lapianificazionedegliinterventiperildisinquinamentodelfiumeèiniziataneglianni’70conilProgettoSpecialen.3(PS3)relativoalrisanamentodell’interoGolfodiNapoli,elaboratopercontodellaCassaperilMezzogiorno,aseguitodell’epidemiadicolerachenel1973sisviluppònell’areanapoletana,eapprovatodalMinisterodeiLavoriPubblicinell’ottobre1975.

04/04/1995 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan°49del04/04/1995

Ordinanzadivietoassolutodiutilizzonelciclotecnologicodiconciadialcunesostanzechimichetracuiiltetracloroetileneediprovvedereall'istallazionedicampionatoreautomaticoperleaziendedirettamenteallacciateallafognaturaconsortile.

14/04/1995PRESIDENTECONSIGLIODEIMINISTRI

DecretodelPresidentedelConsigliodeiMinistridel14aprile1995

DichiarazionedellostatodiemergenzainordineallasituazionesocioeconomicaambientalechesièdeterminatanelbacinoidrograficodelfiumeSarno.Inunaprimafasediintervento,duratafinoalluglio1997,l’interventodellagestionecommissariale(affidataalPrefettodiNapoli)essenzialmentehamiratoalcompletamentodelloschemadepurativodell’AltoSarnoealladefinizionediquellodelMedioSarno.

12/03/2003PRESIDENTECONSIGLIODEIMINISTRI

OrdinanzadelPresidentedelConsigliodeiMinistrin.3270del12marzo2003

InizialmentenominatoCommissarioDelegato,ilPresidentedellaRegioneCampania,AntonioBassolino,poi,conl’ordinanzadelPresidentedelConsigliodeiMinistrin.3270del12marzo2003,lanominadiCommissarioDelegatoèpassataaRobertoJucci.

febbraio2004AUTORITÀDIBACINODELSARNO

PIANOSTRALCIOTUTELADELLEACQUE

http://www.adbcampaniacentrale2.it/piano-stralcio-tutela-delle-acque/

2004AUTORITÀDIBACINODELSARNO

QuadernoAdB1/2004-CollanadiStudi,DocumentazioneeRicerca,AutoritàdiBacinodelSarno

IlQuadernofocalizzal’attenzionesuuntemadigrandeinteressenell’ambitodelleproblematichedelBacinodelSarno:latuteladellerisorseidriche.Iltemavienesviluppatoconriferimentoadalcuniaspettiesaminatinell’ambitodel“ProgettodiPianoStralciodiTuteladelleAcque”,chehacostituitooggettodistudionelquadrodelD.Lg.vo152/99e258/00,tracuil'impattoantropicoetuteladelleacquenelBacinodelSarno.

2008AUTORITÀDIBACINODELSARNO

QuaderniAdB,letteredelTirrenon.7-QuadernoMonografico

INDIRIZZIEAZIONIPERLATUTELADELLARISORSAIDRICAEDELPAESAGGIOPERILPARCOREGIONALEDEIMONTIPICENTINI:Studiosvoltodall'AutoritàdiBacinodelSarnonell'ambitodel"ProgettoIntegratoParcoRegionaledeiMontiPicentini",PORCampania2000-2006-misura1.9azionec.,arafforzarel'attivitàditrasferimentoediffusionedeirisultatiacquisiti.

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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Dicembre2011

AGENZIAREGIONALEPROTEZIONEAMBIENTALECAMPANIA

Relazionetecnica.SubperimetrazionedelSINBacinoIdrograficodelFiumeSarno-U.O.C.SitiContaminatieBonifiche

SubperimetrazionedelSINBacinoIdrograficodelFiumeSarno(Legge23dicembre2005,n.266eperimetratoconD.M.11agosto2006)

20/04/2012PRESIDENTECONSIGLIODEIMINISTRI

OrdinanzadelPresidentedelConsigliodeiMinistrI4016/2012

Afardatadal1gennaio2012ilCommissariodell'Agenziaregionalecampanaperladifesadelsuolo(ARCADIS)subentranellefunzionidiCommissariodelegatoalProvveditoreinterregionalealleoperepubblicheperlaCampaniaedilMoliseeprovvede,inregimeordinarioedinterminidisommaurgenza,allaprosecuzioneedalcompletamento,entroil31dicembre2012,ditutteleiniziativegia'programmateperildefinitivosuperamentodelcontestodicriticita'socio-economico-ambientaleinattonelbacinoidrograficodelfiumeSarno

11/01/2013

MINISTEROAMBIENTEEDELLATUTELADELTERRITORIOEDELMARE

DECRETOMINISTERIALEPROT.N.7-11/01/2013

DerubricazionedaSINaSIRdell'AreaBacinodelFiumeSarno.

05/04/2013PRESIDENTECONSIGLIODEIMINISTRI

OrdinanzadelPresidentedelConsigliodeiMinistri75/2013

Adecorreredal1°gennaio2013,l'Agenziaregionalecampanaperladifesadelsuolo(ARCADIS)e'individuataqualeamministrazionecompetentealcoordinamentodelleattivita'necessariealcompletamentodegliinterventidaeseguirsinelcontestodicriticita'dinaturasocio-economico-ambientaledeterminatasinelbacinoidrograficodelfiumeSarno.

04/01/2014 ALTOCALORES.ZISPA Protocollon.135 Comunicazionenonconformità-ComunediMontoro-PozzoeFontanaPubblicaloc.Chiusa

04/01/2014COMUNEDIMONTOROSUP.

Ordinanzan.del04/01/2014

OrdinanzadivietoutilizzoacquapotabileComunediMontoro04/01/2014

09/01/2014COMUNEDIMONTORO

Ordinanzan°07del09/01/2014

RevocadellaOrdinanzan°02del04/01/2014edidisporreconeffettoimmediatoilripristinodell'utilizzodell'acquaadusoPOTABILEnellefrazioniinteressateossiaChiusa.Aterrana.TorchiatieMisciano.

10/01/2014 IRNOSERVICESPA Protocollon.127/LTrasmissionecertificatianalisicampioniacquaprelevatiil07/01/2014pressoipozziConsolazione,PanoramicaTurci(Pastena),S.Eustachio

10/01/2014 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan.3del10/01/2014

ComunediSolofraDivietoutilizzoacquapotabile.

14/01/2014 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan.7del14/01/2014

Revocaordinanzan.3

20/01/2014 COMUNEDISOLOFRA Protocollon.1044RichiestaanalisisusorgentipozziFontanilecomunalidaComunediSolofraalDipartimentodiPrevenzione-UnitàOperativaComplessa-IgienedegliAlimentiASLAVELLINO

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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21/01/2014 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan.13Protocollon.1256

Ordinanza:Aiproprietarie/odetentoridipozziperusodomestico,industrialeedirriguo,diprovvedereaconcordareconl'ufficioecologialadataprelievoperleanalisialfinediverificarel'eventualepresenzadeltetracloroetilene.

21/01/2014 COMUNEDISOLOFRAComunicatodelSindacodiSolofra

Comunicazionesupubblicazionedatianalisidicembre2013/gennaio2014

06/02/2014COMUNEDIMONTORO

Ordinanzan.21del06/02/2014

DivietodiutilizzodelpozzoinlocalitàSant'EustachioperqualsiasiscopoedinparticolarediinibirealGestoredellareteidrica,"AltoCaloreServizispa"diprelevarnel'acquaperalimentareiserbatoiidricidiadduzionedellareteidricacomunale.

10/02/2014 COMUNEDISOLOFRA Protocollon.2456RiscontronotaCircoloLegambiente"SoliOfferens"Solofraprotocollon.720del15gennaio2014.Oggetto:Esitoanalisiacquapotabili.Accessoaidati.

13/02/2014COMUNEDIMONTORO

Ordinanzan.23-13/02/2014

Divietoassolutodiutilizzazioneperqualsiasiscopodelpozzoinsistentenelterritoriodiquestocomunesulfogliocensuarion.10–part.llan.325inditta“Mirema”s.r.l.edinparticolarediinibireall’utilizzatoredelmedesimopozzo,individuatonellaconceria“DE.GI.srl”,diprelevarnel’acquaperqualsiasiscopo(superamrntovaloriprevistidallavigentenormativaconparticolareriferimentoallasostanzatetracloroetilene).

24/02/2014 ATOCALOREIRPINODeliberazionen.10DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

ApprovazionePianoperlamessainsicurezzadiemergenzadaattuarsiperilcontenimentodellacontaminazionedatetracloroetilenenellafaldaprofondadell'areaSolofrana-montoreseart.245e304delD.Lgs.152/2006.

26/02/2014 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan.50-26/02/2014

Chiusuraadhoraspozzicaratterizzatidapresenzaditetracloroetilenealdisopradeiparametri.

12/03/2014ASSESSORATOAMBIENTEREGIONECAMPANIA

ConferenzaServizi-MISEProceduradiapprovazioneefinanziamentodegliinterventidimessainsicurezzaedisurrogazionedellafaldainquinata,pergarantirel'approvigionamentoidrico,redattodall'ATOCaloreIrpino.

28/03/2014 COMUNEDISOLOFRAOrdinanzan.91-28/03/2014

Revocaordinanzadichiusurapozzidopoavercostituitountavolotecnicocongliorganiedenticompetentieacquisizionepropostatecnicaelabortadalprof.Belgiorno.

29/04/2014 COMUNEDISOLOFRADeliberadiGiuntaComunalen.79del29/04/2014

Emergenzaidrica.Richiestadicessioneimpiantidiapprovvigionamentoidrico–potabilealconsorzioAsi.Provvedimenti.

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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30/07/2014ASSESSORATOAMBIENTEREGIONECAMPANIA

ConferenzaServizi-MISEConferenzadeiserviziconclusivadiapprovazionePianoperlamessainsicurezzadiemergenza,dopol'adeguamentoel'integrazionedelpianodapartedell'ATOCaloreIrpino.

27/11/2014 ATOCALOREIRPINOProt.N.6544del27/11/2014

Oggetto:InquinamentodellafaldaidricaprofondanelComunediMontoroenelComunediSolofra-PIANODICARATTERIZZAZIONEDELLAFALDASOLOFRANO-MONTORESE-"SichiedeallaRegioneCampaniadiprovvedereall'approvazionedeldocumentoedalfinanziamentodelPianodiCaratterizzazione,ribadendolanecessitàchesidiacorsocontemporaneamenteconglialtrientidelMISEsiaperlacomunenecessitàdimessainsicurezzadellafaldaidrica,cheperlarealizzazionedell'acquedottodisurrogazione".

04/03/2015COMUNEDIMONTORO

DELIBERADIGiuntaComunalen.84-04/03/2015

Oggetto:EMERGENZAIDRICATERRITORIOCOMUNALE.PROPOSTAAATOREALIZZAZIONEACQUEDOTTOEMERGENZIALEASERVIZIODELLAPIANASOLOFRANA-MONTORESE.PROVVEDIMENTI.

16/03/2015 ATOCALOREIRPINODeliberazionen.8DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

DELIBERAZIONEDELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO.Oggetto:approvazionepianodicaratterizzazionedelleareeinteressatedalfenomenodell’inquinamentodatetracloroetilenenell’areasolofrana–montorese,diSolofraeMontoro

23/03/2015

TRIBUNALEAMMINISTRATIVOREGIONALEDELLACAMPANIA(sez.Salerno)

N.00662/2015REG.PROV.COLL.N.01113/2014REG.RIC.-SentenzaricorsoDermas.r.l.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=4UTGPPV4HBECMQGVMOCJS5BXWI&q=derma%20or%20solofra

08/04/2015

PROVINCIADIAVELLINO-SettoreAmbienteedAttivita'Agricole,Ittico-Venatorie

DeterminazioneN.754del08/04/2015

AUTORIZZAZIONEALLARICERCADIACQUESOTTERRANEEINTERRENISOGGETTIATUTELAPERUSOPOTABILEEFFETTUATODALLADITTACOMUNEDISOLOFRA,NELCOMUNEDISOLOFRA(FOGLIO8,P.LLA231)AISENSIDELL’ART.92ESUCC.DELT.U.1775/33ESUCC.MOD.EINT.(ART.7D.LGS.258/2000)ECAPOIILETT.BDELLALEGGEREGIONALE16/82.

21/04/2015

REGIONECAMPANIA-UnitàOperativaDirigenzialiAutorizzazioniAmb.lieRifiuti–AV

Verbaleconferenzaservizidel21/04/2015

Conferenzaservizi.ValutazionedelPianodiCaratterizzazionepresentatodell'ATOCaloreIrpino.

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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08/05/2015

REGIONECAMPANIA-Dipartimento52-DipartimentodellaSaluteedelleRisorseNaturali

DeliberadiGiuntaRegionalen.263del08/05/2015-DirezioneGenerale5-DirezioneGeneraleperl'ambienteel'ecosistema-U.O.D.6-UODBonifiche.

PorFesr2007/13–obiettivooperativo1.2programmazioneinterventiinoverbooking–pianocaratterizzazione

19/05/2014

PROVINCIADIAVELLINO-SettoreAmbienteedAttivita'Agricole,Ittico-Venatorie-ServizioTutelaAmbientale

ConferenzadeiServiziIlgiorno19/05/2015siètenutalasedutadellaconferenzadeiservizifinalizzataaconsentireall'EnteProvinciadiAvellinol'adozionediattiulterioriperpropriacompetenzacircalaproblematicad'inquinamentodatetracloroetilenedellafaldasotterraneainagrodiSolofraeMontoro.

20/05/2015 COMUNEDISOLOFRADeliberadiGiuntaComunalen.76

Approvazioneprogettoedautorizzazioneall’esecuzionedelleoperericercaacquesotterranee–realizzazionenuovopozzolocalitàScorza.

08/06/2015 IRNOSERVICES.P.A.Prot.1241/Ldel08Giugno2015-BANDODIGARA-PROCEDURARISTRETTA

Bandodigaraperl'affidamentodell'esecuzionedeilavori:“RealizzazionediPozzoinlocalitàScorza”.IlavorisonodaeffettuarsinelterritoriodelComunediSolofra(AV)–LocalitàScorzainNCTalFoglio8particella231.Aisensidell'art.II.2"Iltempoutileperultimareilavoricompresinell’appaltoèquellodefinitoinseded’offertaedaccettatodall’amministrazioneaggiudicatrice.Essonondovràesseresuperiorea90(novanta)giorninaturalieconsecutividecorrentidalladatadiconsegna."

09/06/2015COMUNEDIMONTORO

Ordinanzan.116del09/06/2015

Divietoutilizzoadusoumanodell'acquadeipozziPiazzadiPandora(concentrazionediNitratosuperiorealvaloreconsigliato)eValchieria(concentrazionediNitratosuperiorealvaloreconsigliato).

22/06/2015

REGIONECAMPANIA-UnitàOperativaDirigenzialiAutorizzazioniAmb.lieRifiuti–AV

VerbaleConferenzaServizidel22/06/2015

Conferenzaservizi.ValutazionedelPianodiCaratterizzazionepresentatodell'ATOCaloreIrpino.

26/06/2015

REGIONECAMPANIA-UnitàOperativaDirigenzialiAutorizzazioniAmb.lieRifiuti–AV

VerbaleConferenzaServizidel26/06/2015

Conferenzaservizi.ValutazionedelPianodiCaratterizzazionepresentatodell'ATOCaloreIrpino.

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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10/07/2015

REGIONECAMPANIA-Dipartimento52-DipartimentodellaSaluteedelleRisorseNaturali

DecretoDirigenzialen.474del10/07/2015-DirezioneGenerale5-DirezioneGeneraleperl'ambienteel'ecosistema-U.O.D.14-UODAutorizzazionierifiutiambientalidiAvellino

D.LGS.n.152/2006,SS.MM.II.(art.242).DittaAtoCaloreIrpinoapprovazionepianocaratterizzazioneperl’areasolofrano-montorese,ricompresaneicomunidiSolofraeMontoro(Av).Autorizzazioneagliinterventiprevisti.

16/07/2015 ATOCALOREIRPINODeliberazionen.18DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

DELIBERAZIONEDELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO.Oggetto:approvazionedelprogettoesecutivodelpianodicaratterizzazionedelleareeinteressatedalfenomenodell’inquinamentodatetracloroetilenedellafaldasolofrana–montoreseinProvinciadiAvellinoCUPC56J15000260002

27/07/2015 IRNOSERVICESPA

AffidamentolavoriperlarealizzazionediunpozzoinSolofraallaLocalitàScorza-prot.1628/41/72

Aggiudicazioneprovvisoriaalladitta"EdilTrivellazionidiPiccoliGiovanni&C.sas"consedeinContradaBadessa,82100BN.

24/09/2015

REGIONECAMPANIA-Dipartimento52-DipartimentodellaSaluteedelleRisorseNaturali

DecretoDirigenzialen.636del24/09/2015-DirezioneGenerale5-DirezioneGeneraleperl'ambienteel'ecosistema-U.O.D.6-UODBonifiche.

P.O.R.FESRCAMPANIA2007/2013-ASSEI-OBIETTIVOOPERATIVO1.2-"MIGLIORARELASALUBRITA'DELL'AMBIENTE"-D.G.R.N.263DEL08/05/2015-PIANODICARATTERIZZAZIONEDELLAFALDAPERL'AREASOLOFRANAEMONTORESE"-CUPC56J15000260002-CODICESMILEN.137-AMMISSIONEAFINANZIAMENTOPEREURO1.198.002,52-APPROVAZIONESCHEMACONVENZIONEDIFINANZIAMENTO-BENEFICIARIO:ENTED'AMBITOCALOREIRPINO(AATO1).

25/09/2015 ATOCALOREIRPINODeliberazionen.22DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

Progettoesecutivodelpianodicaratterizzazionedelleareeinteressatedalfenomenodell’inquinamentodatetracloroetilenedellafaldasolofrana–montoreseinProvinciadiAvellinoapprovatocondeliberazionen°18del16.07.2015-CUPC56J15000260002-RiapprovazioneaseguitomodificherichiestedallaRegioneCampania–DirezioneGeneraleperl’Ambienteel’Ecosistema

28/09/2015

TRIBUNALEAMMINISTRATIVOREGIONALEDELLACAMPANIA(sez.SA)

N.02120/2015REG.PROV.COLL.N.01282/2015REG.RIC.-SentenzaricorsoDmdSolofras.p.a.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=7LE3EPGXU7PYE4WJGDR47Y65BY&q=dmd%20or%20solofra

28/09/2015

TRIBUNALEAMMINISTRATIVOREGIONALEDELLACAMPANIA(sez.SA)

N.02134/2015REG.PROV.COLL.N.01745/2015REG.RIC.-SentenzaricorsoLinaBrands.r.l.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=4KFWZ42M5LZEIYGWRKSF4VGUCU&q=lina%20or%20brand

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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12/10/2015 ATOCALOREIRPINODeliberazionen.25DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

DELIBERADIDICHIARAZIONEDELL'URGENZAEDATTIVAZIONEDELLEPROCEDUREDIGARAperl'interventodel"Pianodicaratterizzazionedelleareeinteressatedalfenomenodell'inquinmentodatetracloroetilenedellafaldasolofrana-montoreseinProvinciadiAvellino",progettoesecutivoapprovatocondeliberazonen.18del16.07.2015-CUPC56J15000260002.Dichiarazioned'urgenzaaisensidell'art.11c.9eart.70c.11letteraa)delD.Lgs.163/2006"Codicedeicontrattipubblicirelativialavori,serviziefornitureinattuazionedelledirettive2004/17/CEe2004/18/CE".

21/10/2015COMUNEDIMONTORO

DeliberaGiuntaComunalen.272-21-10-2015

DichiarazionediPubblicaUtilitàdel"Pianodicaratterizzazionedelleareeinteressatedalfenomenodell'inquinamentodatetracloroetilenedellafaldasolofrana-montoreseinProvinciadiAvellino".

22/10/2015 COMUNEDISOLOFRADeliberaGiuntaComunalen.153del22/10/2015

DichiarazionediPubblicaUtilitàdelPianodicaratterizzazioneinquinamentodafaldaprofondaditetracloroetilenedelBacinodiApprovvigionamentoidrico-potabile.

05/11/2015 ATOCALOREIRPINOPROCEDURARISTRETTAACCELERATADIURGENZA

Proceduraristrettaacceleratadiurgenzaperl’affidamentodell’“ESECUZIONEDEILAVORIESERVIZIPERLACARATTERIZZAZIONEDELLAFALDASOLOFRANA-MONTORESE”.CODICECUP:C56J15000260002–CODICECIG:6465599D12-(Appaltoacorpoconcriteriodiaggiudicazione:prezzopiùbasso)“GARAPERILPIANODICARATTERIZZAZIONEDELLAFALDASOLOFRANA-MONTORESE”BANDODIGARA

20/11/2015 ATOCALOREIRPINO

Deliberazionen.29DELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO

VERBALEDIDELIBERAZIONEDELCOMMISSARIOSTRAORDINARIO.Oggetto:PORFESR2007/2013"PianodiCaratterizzazioneaisensidelD.Lgs152/2006dellafaldaSolofrano-Montorese""GARADIAPPALTOCONPROCEDURARISTRETTAACCELERATADIURGENZA"CODICECUP:C56J15000260002-CODICECIG:6465599D12-Nominacollaboratoriamministrativo-finanziario.

29/01/2016

Fonte:ilQuotidianodelSud-EdizioneIrpinia-pag.14sezioneValledell'Irno-Martedì16/02/2016

TribunalediAvellino-SentenzaGiudiceIndaginiPreliminari-GiovanFrancescoFiore

OrdinanzadiaccoglimentodellarichiestadirevocadisequestropreventivoperipozziaziendalidellaConceria"F.lliGuarinodiDonato"

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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Allegato2–CronistoriaPercorsoLegambiente

DATA LEGAMBIENTE ATTIVITÀ DESCRIZIONE

15/01/2014CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

ProtocolloComuneSolofran°718 Richiestachiarimenti"casoacquatetracloroetilene"pozzoConsolazione.

15/01/2014CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

ProtocolloComuneSolofran°720-ProtocolloIrnoServicespan°206/L

RichiestaaccessoattiesitianaliticiacquepotabilidiSolofra.

31/01/2014 LEGAMBIENTECAMPANIAONLUS NotaStampa TetracloroetilenenelleacquedestinatealconsumoumanoaSolofra.

04/02/2014CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

FlashMob "CosavoleteFarcibere!"firmato"Icittadinipreoccupati".

Aprile2014 LEGAMBIENTECAMPANIAONLUS IstanzaallaProcuradellaRepubblicaAVIstanzaallaProcuradellaRepubblicaAvellino-TetracloroetilenenelleacquedestinatealconsumoumanoaSolofra.

07/11/2014 LEGAMBIENTECAMPANIAONLUSInterventoalXXXVIIICongressoAIE(AssociazioneItalianadiEpidemiologia)

Lavalutazionedelrischioambientaleedilrisanamentodelterritorio."Acqueperilconsumoumano:criticitàeproposte".

15/12/2014CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

ProtocolloComuneSolofran.21301 RichiestaaccessoevisioneattiesitianaliticiacquepotabilidiSolofra.

18/12/2014CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

Foto/notiziaeCalendario2015delCircolo"#sbloccasolofra"

Campagna"#sbloccafuturo-opereutilidavvero"-foto/richiesta"Separazioniretiidriche.Bonificadelterritorio"

03/02/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

ProtocolloComuneSolofran°1805-RaccomandataA/RallaProv.diAvellino

OsservazionidiLegambienteSolofraallaprocedurarichiestaautorizzazionericercaacquesotterraneedel03/02/2015nuovopozzolocalitàScorza.

22/03/2015 LEGAMBIENTEONLUSDossierperlaGiornataMondialedell’Acqua2015

"CattiveAcque.Storiedifalde,fiumielaghiinquinati,maanchediacquesalvate"-pag.34cap.9"LefaldediSolofra".

InquinamentodelleacquesotterraneediSolofraeMontoroInformareicittadini,tutelarelasalute,risanarel’ambiente,riconvertirel’industriaallagreeneconomy

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17/06/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

Invioviap.e.c.AutoritàdiBacinoCampaniaCentrale,Arpac,AslAv,AtoCaloreIrpino,ComuneSolofra,ComuneMontoro,ComunitàMontanaIrnoSolofrana,GenioCivileSa,GiuntaRegionale,ProvinciaAv,PGRI.

LegambienteSolofra–contributoallaconferenzadiserviziperapprovazionepianodicaratterizzazione

22/06/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

partecipazionecomeuditoreConferenzadiservizi.ValutazionedelpianodiCaratterizzazionepresentatodall'ATOCaloreIrpino.

26/06/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

partecipazionecomeuditoreConferenzadiservizi.ValutazionedelpianodiCaratterizzazionepresentatodall'ATOCaloreIrpino.

28/08/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

Invioviap.e.c.ATOCaloreIrpinoacquisitoalprot.3874

Richiestaaccessoedestrazioneatti,pianodicaratterizzazione.

02/09/2015CIRCOLOVOLONTARIATO"SOLIOFFERENS"DISOLOFRA

Ricevutaritiroatti. Ritirocopiainformatodigitalepianodicaratterizzazione.

27/10/2015LEGAMBIENTECAMPANIAECIRCOLIDELBACINODELSARNO

Dossier2015"GolettadelFiumeSarno.Analisi,numerieriflessionisull'ecosistemadelBacinodelSarno"-pag.14"L'inquinamentodaTetracloroetilenenellefaldeaSolofraeMontoro".