INQUADRAMENTO DELLA CIRROSI Annarosa Floreani Dip. Di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche,...
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INQUADRAMENTO DELLA CIRROSI
Annarosa Floreani
Dip. Di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Università di
Padova
Lobulo epatico
Spazio portale
Vena centrolobulare
Lobulo portale
Acino epatico
Vena centrolobulare
Alterazionemicrotubulimicrofilamenti
Alterato funzionamento canalicolo
FarmaciBatteriVirusErrori metabolici
Malformativa Immunologica
InfettivaVascolare
Ostruttiva
Duttuli (< 15 µm)
Dotti interlobulari (15-100 µm)
Dotti settali (100-300 µm)
Dotti segmentali (400-800 µm)
A. Epatica
Sinusoidi
SECREZIONE ( 40% total bile): H20, Cl-, HCO3-, IgA, proteine.
ASSORBIMENTO: H2O, glucosio, AA, GSH, BS, bilirubina.
ANATOMIA e FISIOLOGIA DELL’ALBERO BILIARE
Epatociti
Colangiociti
EPATITE = flogosi del fegato
ACUTA VIRALE
NON VIRALE
CRONICA VIRALE (> 6 mesi) NON VIRALE
EPATITI VIRALI
Virus epatiticiHAVHBVHCV HDVHEV……
Virus non epatiticiEBVCMVROSOLIAHERPESMORBILLO
EPATITI NON VIRALI
AcuteAlcolFarmaciDanno ischemico
CronicheAlcolFarmaciAutoimmuneMetaboliche (ferro, rame, deficit alfa1antitripsina)NASH
Hepatic ArteryPortal Vein
Sinusoids
Bile Duct
Central Veins
CIRROSI
Alterazione dell’architettura del fegato caratterizzata da noduli e formazione di tessuto collagene
CAUSE: Tutte le cause di danno epatico cronico
●
Causa iniziale
Stadiofinale
Complicanze
anni
Cirrosi-Fibrosi-Distorsione dell’architettura epatica
CellsCells of the of the Hepatic Sinusoid Hepatic Sinusoid
Hepatocyte
Sinusoidal endotheliumSinusoidal endothelium
Space of Disse
HepaticHepatic
Stellate Stellate CellCell
Kupffer CellKupffer Cell
MECCANISMI CELLULARI DELLA FIBROGENESI
fibrosi biliarefibrosi biliare
Spazio portale
Formazione di setti porto-portaliFormazione di setti porto-portali
La vena centrolobulare è conservataLa vena centrolobulare è conservata
Modello BDL Modello BDL
CBPCBP
CB CB secondaria secondaria CSPCSP
Spazio portale
Fibrosi viraleFibrosi virale
1.1. –– Necrosi a ponte porto-centraleNecrosi a ponte porto-centrale
2. –2. – Epatite da interfaccia e sviluppo di setti che Epatite da interfaccia e sviluppo di setti che circondano il parechimacircondano il parechima
3. –3. – Perdita di connesssioni vascolari con il sistema portale Perdita di connesssioni vascolari con il sistema portale
Spazio portale
1.1. –– Secondaria a deflusso venoso (es. scompenso Secondaria a deflusso venoso (es. scompenso cardiaco congestizio)cardiaco congestizio)
2. –2. – Sviluppo di setti centro-centrali Sviluppo di setti centro-centrali
fibrosifibrosicentrolobularecentrolobulare
IPERTENSIONE PORTALE
SINDROME CLINICA CARATTERIZZATADA UN GRADIENTE PRESSORIO TRAV PORTA E V. CAVA E DA AUMENTO ALLE RESISTENZE AL FLUSSO PORTALE
CLASSIFICAZIONE
1. PRE-EPATICA2. EPATICA3. POST-EPATICA
IPERTENSIONE PORTALE
CLASSIFICAZIONE
1. PRE-EPATICA - trombosi della vena porta - trombosi della v. splenica - cavernoma portale
2. EPATICA - pre-sinusoidale: fibrosi epatica congenita - sinusoidale: tutte le cause di cirrosi - post-sinusoidale: patologia veno-occlusiva
3. POST- EPATICA - ostruzione v. sovraepatiche - pericardite costrittiva - scompenso cardiaco congestizio
IPERTENSIONE PORTALE
CONSEGUENZE E COMPLICANZE:
-Circoli collaterali superficiali-Splenomegalia ed ipersplenismo-Ascite-Sindrome epato-renale-Varici esofagee-Encefalopatia
CIRCOLI COLLATERALI
GASTRO-ESOFAGEO
RETTALE
OMBELICALE
IPERTENSIONE PORTALE
DIAGNOSI
-EGDS-ECOGRAFIA + DOPPLER-ARTERIOGRAFIA DEL TRIPODE CELIACO
VARICI ESOFAGEE
GASTROPATIA CONGESTIZIA
VARICI ESOFAGEE: prevenzione primaria dell’emorragia
Non varici EGDS ogni 2 anni
Varici F1 EGDS ogni anno
Varici F2-F3 -bloccanti non
selettivi
Screening endoscopico
• Pazienti non tolleranti ai -bloccanti /controindicazioni legatura endoscopica
• Non vi sono dati sufficienti per consigliare l’uso di -bloccanti + isosorbide mononitrato in profilassi primaria
VARICI ESOFAGEE: prevenzione primaria dell’emorragia
Legatura endoscopica +
-bloccanti
VARICI ESOFAGEE: prevenzione secondaria dell’emorragia
ASCITE
DEFINIZIONE: accumulo di liquido extracellulare nella cavità addominale
NON ASSOCIATE A MALATTIE DEL PERITONEO * IPERTENSIONE PORTALE * IPOALBUMINEMIA DA CAUSE EXTRAEPATICHE * MISCELLANEA (patologie ovariche, pancreatiche, ecc.)
ASSOCIATE A MALATTIE DEL PERITONEO * INFEZIONI * NEOPLASIE PRIMITIVE E SECONDARIE * VASCULITI E MALATTIE AUTOIMMUNI
CA
US
E
Pathogenesis of Ascites
Decreased oncotic pressureIncreased hydrostatic pressure
Terapia dellaASCITE
Riposo a lettoe dieta
Terapiadiuretica
Paracentesievacuativa
Paziente non complicato
Controindicazioni alla paracentesi
Emorragie
digestivein atto
Compromissione
renale
Encefalopatia severa
Alterazioni emostasi(piastrine<20.000,
pt<30%)
il riposo a letto è opportuno nei pazienti che non rispondono bene alla terapia diuretica (l’ortostatismo attiva maggiormente il sistema renina-angiotensina-aldosterone e il sistema nervoso simpatico, con conseguente minore escrezione di sodio e minore risposta alla terapia)
Riposo a letto
Dieta iposodica
40-80 mEq di sodio /die mobilizzano l’ascite di prima comparsa e aumentano l’efficacia dei diuretici.Sconsigliata assolutamente una dose di sodio al di sotto di queste.
1) Dosi crescenti di antialdosteronico fino a un max
di 400 mg/die, frazionate nel corso della giornata, preferibilmente non a digiuno. Dosi maggiori non potenziano l’effetto diuretico.
Da ricordare che: a) l’emivita è di 30-35 ore; b) il metabolismo è epatico; c) l’effetto inizia dopo 3-5 giorni e perdura parecchi giorni dopo la sospensione
2) Furosemide: da 25 a 160 mg/die, refratte nella giornata. Dosi maggiori sono sconsigliate
Terapia diuretica
Insufficienza renaleSindrome epato renale
EE:da alcalosi ipokaliemica e da interferenza sul
ciclo dell’urea a livello epatico
Ipo-iperkaliemia
Complicanze della terapia diuretica
Crampi: albumina
Iposodiemia:•>125 mEq/L ridurre H2O •<125 mEq/L sospendere tp
e plasma expander
Monitoraggio
Azotemia creatininemia,Na e K sierici
e urinari(1 volta/sett.)
Diuresi/24hPeso corporeoal mattino a digiuno
Obiettivitàclinica
NB: Sodiuria inferiore a 40 mE/die può indicare un dosaggio diuretico insufficiente o una resistenza alla risposta. Sodiuria > 80 mE/die: eccesso di sale con la dieta
PERITONITE BATTERICA SPONTANEA
DEFINIZIONE: Infezione del liquido ascitico specie se la cirrosi è scompensata in maniera grave (frequenza 8% delle cirrosi scompensate
PATOGENESI-Diminuzione funzione reticolo endoplasmico-Scarsa attività opsonica del liquido ascitico
FATTORI FAVORENTI-Paracentesi ripetute-Emorragie
DIAGNOSI- PARACENTESI ESPLORATIVA PMN: >250/mm3
ENCEFALOPATIA EPATICA: QUADRO CLINICO
• ALTERAZIONI DELLA PERSONALITA’
- irritabilità, apatia, perdita del senso di responsabilità
• ALTERAZIONI DELLO STATO DI COSCIENZA
- alterato ritmo sonno-veglia, ipersonnia, lentezza nelle risposte,
fissità dello sguardo, stupore, coma
• DISTURBI NEUROLOGICI
flapping tremor, ipertono muscolare, tremori intenzionale
• DISTURBI DELLA FUNZIONE VISIVA, SPAZIALE, MOTORIA
ENCEFALOPATIA EPATICA: FATTORI PRECIPITANTI
• AUMENTATO CARICO DI AZOTO - emorragie gastrointestinali
- eccessivo apporto di proteine animali - stipsi
• SQUILIBRI IDRO-ELETTROLITICI - iposodiemia/ipokaliemia - alcalosi metabolica - ipovolemia
• FARMACI - tranquillanti/sedativi
•MISCELLANEA - infezioni - febbre - digiuno - aggravamento dell’epatopatia
ENCEFALOPATIA EPATICA: PATOGENESI
• SQUILIBRIO Tra AA raimificati e aromatici con diminuita sintesi di neurotrasmettitori e formazione di falsi neurotrasmettitori
A FAVORE• Correlazione tra octopamina sierica e grado di encefalopatia• Induzione di coma epatico in cani somministrando grandi quantità di PHE e THY
CONTRO* La grave deplezione di noradrenalina non provoca coma
Encefalopatia epatica
Terapia e profilassi
1) Dopo un’emorragia digestiva, utilizzare zuccheri non assorbibili (10 mlx2), antibiotici intestinali (250 mg di paramomicina x 4) e mannitolo per sondino-nasogastrico (500 ml di mannitolo in 500 ml di acqua)
2) Mantenere sempre un buono stato nutrizionale e la regolarità dell’alvo (1-1,5 g proteine; se meno, aggiungere BCAA per os)
3) Evitare l’uso di BZ NB: rifaximina riduce i livelli di BZ endogene Uso prolungato: numerosi effetti collaterali Zuccheri: non dimostrata efficacia nella profilassi
SINDROME EPATO-RENALE
DEFINIZIONE: insufficienza renale progressiva in pazienti con cirrosi scompensata, in assenza di segni clinici, laboratoristici ed anatomici di una causa nota di danno renale
PATOGENESI: perfusione renale
vasocostrizione renale e periferica
vasodilatazione portale
CAUSE PRECIPITANTI - emorragia gastroenterica
- sovraccarico di diuretici
- diarrea
- FANS
- antibiotici
Transjugular intrahepatic portosystemic shunt TIPS
L’incidenza dell’HCC nel mondo
3-4/ 100.00 120/ 100.000
Dati Istat diMortalità 1994
HCVALCOLHBV
HCVHBV
H C C : IN C ID E N Z A
A ir t - t a s s i d i in c id e n z a p e r c la s s e d i e t à
0
1 0
2 0
3 0
4 0
5 0
6 0
7 0
8 0
1 9 8 6 1 9 8 7 1 9 8 8 1 9 8 9 1 9 9 0 1 9 9 1 1 9 9 2 1 9 9 3 1 9 9 4 1 9 9 5 1 9 9 6 1 9 9 7
1 5 -4 4
4 5 -5 4
5 5 -6 4
6 5 -7 4
7 5 +
H C C : m o r t a l i t à
A ir t - s o p r a v v iv e n z a r e la t iv a % p e r p e r io d o d i d ia g n o s i
0 %
2 0 %
4 0 %
6 0 %
8 0 %
1 0 0 %
1 a n n o
3 a n n i
5 a n n i
1 a n n o 1 9 % 2 8 %
3 a n n i 6 % 1 2 %
5 a n n i 3 % 7 %
1 9 8 6 - 1 9 8 9 1 9 9 0 - 1 9 9 4
HCC: diagnosi precoce
GOLD STANDARD
Ecografia + -fetoproteina
Ogni 6 mesi
L’-fetoproteina da sola è gravata da rischio significativo di falsi positivi e falsi negativi
S u r v iv a l a f t e r S u r g e r y o r O L T X :In t e n t io n t o t r e a t a n a ly s is
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 0 0
1 y r 3 y rs 5 y rs
b e s t c a n d id a te s u rg e ry O L T x
L lo v et, H ep ato lo g y 1 9 9 9
P E I: P a d u a e x p e r ie n c e
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 0 0
1 2 0
1 2 3 4 5
O v e ra ll C u ra t iv e P a llia t iv e Y e a r s
2 1 8 t r e a te d p a t ie n ts
%
R F th e rm a l a b la tio n
0
20
40
60
80
100
120
1 2 3 4 5
RFTA
%
Y e a rs
R o s s i, A .J .R ., 1 9 9 6
R F A o r P E I ?
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 0 0
R F A P E I
% T u m o r a l c o n t r o l
L i v r a g h i , R a d i o l . 9 9 L e n c i o n i , R a d i o l . 9 9
TACE: size of the problem
TREATMENTTREATMENT
SCREENSCREENCHANCECHANCE
OTLxOTLx = 4 (5%)= 4 (5%) 0 0 (0%)(0%)
SurgSurg = 14 (17%) 5 = 14 (17%) 5 (6%)(6%)
PEIPEI = 9 (11%) 4 = 9 (11%) 4 (5%)(5%)
TACE = 48 (59%) 42 TACE = 48 (59%) 42 (51%)(51%)
PallPall.. = 6 (7%) 31 = 6 (7%) 31 (38%)(38%)
0
20
40
60
80
100
120
6 12 18 24 30 36 42 48 54 60
OLTx
Surg
PEI
TACEPall.
Survival
T A C E : r a n d o m i z e d s t u d i e s
0
2 0
4 0
6 0
8 0
1 0 0
T A C E T A E B S C
1 y r 2 y r
p = 0 . 0 2
S u r v i v a l
B r u i x , 1 1 2 p t s , L a n c e t , 2 0 0 2
TRAPIANTO DI FEGATOTRAPIANTO DI FEGATO
Rappresenta trattamento di Rappresenta trattamento di scelta per malattie epatiche scelta per malattie epatiche croniche in fase terminale ed, croniche in fase terminale ed, in casi selezionati, epatite in casi selezionati, epatite fulminantefulminante
Gastroenterologia, PadovaGastroenterologia, Padova
I N DI CAZI ON II N DI CAZI ON I
Gastroenterologia, PadovaGastroenterologia, Padova
V IR U S + H C C8 %
F U L M I N A N T E9 %
V I R U S + A L C O L .9 % A L C O L
1 5 %
V IR A L E3 1 %
E S O + H C C1 %C B P
4 %
H C C4 %
O T H E R1 9 %
C R I P T O G .2 %C S P
2 %
CONTROINDICAZIONICONTROINDICAZIONI• SepsiSepsi• ColangiteColangite• Instabilita’ emodinamicaInstabilita’ emodinamica• Danno cerebrale irreversibileDanno cerebrale irreversibile• Neoplasie extraepatiche, metastasiNeoplasie extraepatiche, metastasi• Dipendenza da sostanzeDipendenza da sostanze• Problemi psichiatriciProblemi psichiatrici• HIVHIV
Gastroenterologia, PadovaGastroenterologia, Padova
ETA’ETA’
• ITALIA ITALIA 60 anni 60 anni (indicata ma non (indicata ma non
assoluta)assoluta)
Scarsita’ donazioniScarsita’ donazioni•Ottimi risultati eta’ Ottimi risultati eta’
superioresuperiore Gastroenterologia, PadovaGastroenterologia, Padova
•• ascite intrattabileascite intrattabile
•• emorragia da varici esofagee non emorragia da varici esofagee non controllabilecontrollabile
•• peritonite batterica spontanea ricorrenteperitonite batterica spontanea ricorrente
•• perdita masse muscolariperdita masse muscolari
•• encefalopatiaencefalopatia
•• pruritoprurito
•• colangiti ricorrenti (colangite sclerosante)colangiti ricorrenti (colangite sclerosante)
“TIMING” NEL TRAPIANTO DI “TIMING” NEL TRAPIANTO DI FEGATOFEGATO
Gastroenterologia, PadovaGastroenterologia, Padova
IL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATOIL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATONELLA “GASTROENTEROLOGIA NON SEDE DI TRAPIANTO”NELLA “GASTROENTEROLOGIA NON SEDE DI TRAPIANTO”
Indirizzare alle strutture specialisticheIndirizzare alle strutture specialistiche
A) pazienti con cirrosi epatica in fase di A) pazienti con cirrosi epatica in fase di ChildChild--PughPugh B7 B7 per valutare se vi siano le indicazioni al trapianto di per valutare se vi siano le indicazioni al trapianto di fegato escludendo controindicazionifegato escludendo controindicazioni
B) pazienti con cirrosi epatica che abbiano presentato B) pazienti con cirrosi epatica che abbiano presentato almeno un episodio di scompenso quale:almeno un episodio di scompenso quale:
-- sanguinamentosanguinamento da varici esofagee da varici esofagee o gastricheo gastriche
-- scompenso scompenso asciticoascitico-- encefalopatiaencefalopatia