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Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi Ditta: Falzone Rosaria nata a Niscemi il 19.06.1954 Sostituzione di un cancello di accesso in un lotto libero, in Niscemi v.le Mario Gori sn RELAZIONE E TABULATO DI CALCOLO VERIFICHE GEOTECNICHE il calcolista la ditta l'impresa esecutrice il dir. dei lav. 1 RELAZIONE TIPO

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Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi

Ditta: Falzone Rosaria nata a Niscemi il 19.06.1954

Sostituzione di un cancello di accesso in un lotto libero, in Niscemi v.le Mario Gori sn

RELAZIONE E TABULATO

DI CALCOLO

VERIFICHE GEOTECNICHE

il calcolista la ditta l'impresa esecutrice

il dir. dei lav.

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RELAZIONE E TABULATO DI CALCOLO

La presente relazione interessa il calcolo strutturale di un cancello a due ante sorretto a mezzo di cardini saldati a pilastrini in acciaio scatolare. Il cancello puo' essere realizzato con struttura scatolare o con profilati pieni; gli stessi possono essere zincati o meno. L'eventuale zincatura dovra' essere realizzata a caldo nel rispetto delle noerme INI EN ISO 1461 del 1999. L'apertura puo' avvenire manualmente oppure con l'ausilio di dispositivi elettrici. Per preservare l'opera da furti e' preferibile che i cardini siano saldati e non avvitati ai pilastrini del cancello. Per cancelli di peso elevato e' bene posizionare un cardine al piede del pilastrino saldato su profilato a T da annegare alla fondazione e l'altro all'estremita' superiore del cancello. In questa ipotesi lo schelma statico di riduce ad una cerniere al piede e carrello in sommita' dal momento che il cardine supoeriore e' sollecitato da soltanto da una forza orizzontale H. Nel caso di cancelli con peso modesto e' possibile utilizzare due cardini uguali, quello al piede puo essere saldato ad una altezza h dal pavimento. La presente relazione di calcolo interessa la verifica dei pilastrini in acciaio, la verifica della saldatura dei cardini, la verifica della capacita' portante del terreno di fondazione e la verifica degli elementi di fondazione. Per le verifiche oltre al peso del cancello viene condiserato un carico concentrato di 100 kg applicato alla estremita' del cancello.Il cancello oggetto di verifica presenta il seguente schema strutturale:

Le verifiche degle elementi strutturali sono eseguite prendendo in conto le seguenti fasi: -cancello aperto. Nella verifica a cancello aperto oltre al peso propio del cancello si mette in conto la presenza di un carico concentrato pari a 100 kg posizionato all'estremita' del cancello. Si sono registrati casi di incidenti per cedimento dei pilastrini dovuto all'uso improprio da parte dei bambini che sfruttano la rotazione del cancello come elemeto di gioco.-cancello chiuso. In questa fase oltre al peso proprio del cancello viene coniderata l'azionne del vento. Ai fini delle verifiche sono state individuatele azioni che interessano il manufatto e le relative sollecitazioni sia nella fase statica che in quella sismica; le sezioni degli elementi interessati alla verifica sono quelle maggiormente sollecitate, sono state riportate le verifiche di stabilita' e di

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resistenza adottando il metodo semiprobabilistico degli stati limite.

Normativa di riferimento per il calcolo delle parti strutturaliI calcoli e le verifiche riportate nella presente relazione sono stati condotti con riferimento al disposto delle seguenti norme:

• Legge 5 novembre 1971, n. 1086 Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normalee precompresso ed a struttura metallica.

• Ministero dei Lavori Pubblici. Circolare n. 11951, 14 febbraio 1974 - Istruzioni relative alla Legge 5 novembre 1971.

• Legge 2 febbraio 1974, n. 64 "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche."

• D.M. 14.01.2008 Norme tecniche per le costruzioni.• CIRCOLARE 2 febbraio 2009, n. 617 "Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove

norme tecniche per le costruzioni»"di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008.• D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari

in materia edilizia."• Eurocodice 2 Uni Env 1992-1-1 "Progettazione delle strutture in calcestruzzo."• UNI EN 1011-2:2003 "Saldatura - Raccomandazioni per la saldatura di materiali

metallici - Saldatura ad arco per acciai ferritici"• norme CNR-DT 207/2008

I cancelli sono soggetti principalmente alle seguenti azioni: carichi concentrati all'estremita', vento e sisma.

La struttura del cancello puo' avere una geometria semplice ed essere costituita da soli profilati scatolari che presentano linearita' e semplicita' di geometria, oppure una geometria complessa ed essere costituiti da profilati pieni o misti (acciaio scatolare e acciaio pieno) oppure aesere realizzato in fero battuto con geometrie semplici e/e complesse. Qualunque sia il tipo di struttura, lo schema statico e le azioni a cui è soggetto sono le stesse.

DATI RELATIVI ALLE OPERE DA REALIZZARELe opere da realizzare risultano di proprieta' della ditta :Falzone Rosaria nata a Niscemi il 19.06.1954ed hanno per oggeto : Sostituzione di un cancello di accesso in un lotto libero, in Niscemi v.le Mario Gori sn

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VERIFICHE GEOTECNICHE

Le NTC 2008 prevedono che le verifiche di sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi per le opere e per i manufatti realizzati e da verificarepossano essere eseguite utilizzando diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali. Per la azioni (A1 e A2), per i parametri geotecnici del terreno (M1 e M2) e per le resistenze (R1, R2 e R3).Le fondazioni superficiali devono essere verificate almeno con riferimento a meccanismi di rottura per carico limite e per scorrimento sul piano di posa. Le verifiche a rottura per carico limite e per scorrimento vanno eseguite con uno dei due approcci: ).Approccio1: Combinazione 1 (A1+M1+R1) questa combinazione e' piu severa nei confronti del dimensionamento strutturale delle opere a contatto con il terreno, i coefficienti parziali per le azioni sono riportate nella Tabella 6.2.I del DM/2008, quelli per i parametri geotecnici nella Tabella 6.2.II, i coefficienti riduttivi per le resistente nella Tabella 6.4.I.Approccio1: Combinazione 2 ( A2+M2+R2) mentre questa combinazione e' generalmente piu' severa nei riguardi del dimensionamento geotencico.Approccio2: UNICA ( A1+M1+R3) e' prevista un'unica combinazione di gruppi di coefficienti, da adottare sia nelle verifiche strutturali sia nelle verifiche geotecniche. APPROCCIO 1Si basa sul concetto dei coefficienti di sicurezza parziali e considera due famiglie di combinazioni (una combinazione di tipo strutturale STR "Scenario A1+M1+R1" e una combinazione di tipo Geotecnico GEO, "Scenario A2+M2+R2") generate con le seguenti modalita': Combinazione 1 -(A1+M1+R1) (STR -dimensionamento strutturale : in questo tipo di combinazione vengono incrementati le azioni permanenti e variabili (A1) con i coefficienti parziali sulle azioni, vengono lasciate inalterate le caratteristiche di resistenza del terreno (M1) e invariata la resistenza (R1). Combinazione 2 -(A2-M2-R2) (GEO -dimensionamento geotecnico : in questo tipo di combinazione vengono incrementati i carichi variabili (A2), vengono ridotte le caratteristiche di resistenza del terreno (M2) con i coefficienti parziali sui parametri geotecnici e ridotta la resistenza (R2) con i coefficienti parziali per le verifiche. APPROCCIO 2Si basa sul concetto dei coefficienti di sicurezza parziali e considera una famiglia di combinazioni generata con le seguenti modalita': Combinazione (A1+M1+R3) (STR e GEO: in questo tipo di combinazioni vengono incrementati le azioni permanenti e variabili (A1) con i coefficienti parziali sulle azioni, vengono lasciate inalterate le caratteristiche di resistenza del terreno (M1), mentre la resistenza (R3) assume valori ridotti o invariati in relazione al tipo di verifica (GEO o STR).

I dati geologici del sito oggetto di intervento sono state ampiamente descritte e riportate nella allegata Relazione Geologica per cui si ritiene superfluo riportare le relative: - Indagini geognostiche in situ (Stratigrafia sondaggi, certificati ed elaborazione prove penetrometriche, schede del rilievo geomeccanico ecc.)- indagine geofisiche;- prove e analisi di laboratorio con relativi certificati di prova;Dalla allegata relazione geologica si evince che il terreno interessato all'opera da realizzare permettono di classificare il profilo stratigrafico, ai fini della determinazione dell'azione sismica in sottosuolo del il sito oggetto di intervento ricade in categoria :

C- Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprieta' meccaniche con la profondita' e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s

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(ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < c u,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina).

I parametri geotecnici utilizzati sono:Angolo attrito in gradi : 30.00Coesione kg/cm2 : 0.15

Peso di volume kg/cm3 : 1800

Modellazione geotecnica Ai fini del calcolo strutturale, il terreno sottostante l'opera viene modellato secondo lo schema di Winkler, cioe' un sistema costituito da un letto di molle elastiche mutuamente indipendenti. Il suolo elastico alla Winkler e' un modello matematico del terreno adottato nel problema del calcolo delle fondazioni in cui si ipotizza che la spinta esercitata dalla fondazione sul suolo sia proporzionale all'abbassamento del suolo. Cio' consente di ricavare le rigidezze offerte dai manufatti di fondazione, siano queste profonde o superficiali, che sono state introdotte direttamente nel modello strutturale per tener conto dell'interazione opera/terreno.

Pericolosita' sismica Ai fini della pericolosita' sismica sono stati analizzati i dati relativi alla sismicita' dell'area di interesse e ad eventuali effetti di amplificazione stratigrafica e topografica. Si sono tenute in considerazione anche la classe del manufatto assimilata a civile abitazione e la vita nominale. Per tale caratterizzazione si riportano di seguito i dati di pericolosita' come da normativa:

Stato limite Tr[anni] ag F0 Tc*

Operativita (SLO) 30 0.300 2.437 0.213

Danno (SLD) 50 0.380 2.536 0.270

Salvaguardia vita (SLv) 475 1.384 2.365 0.418

Collasso (SLD) 975 2.018 2.380 0.474

Le componenti kh e kv dei coefficienti sismici orizzontali e verticali per il sito interessato sono di seguito riportati:

Coefficienti SLO SLD SLV SLC

kh 0.0091 0.0114 0.0508 0.0897

kh 0.0046 0.0057 0.0254 0.0448

ag 0.4969 0.6232 2.0764 2.8377

βs 0.1800 0.1800 0.2400 0.3100

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CAPACITA' PORTANTE PER CARICHI NON SISMICI

La verifica del sottostante terreno di fondazione viene eseguita per la combinazione di carico agli SLU adiottando per le azioni i coefficienti parziali (A1 e A2), per i parametri geotecnici del terreno i coefficienti(M1 e M2) e per le resistenze i coefficienti parziali (R1, R2)approccio 1 combinazione 1 e approccio 1 combinazione 2(A1+M1+R1)Per il calcolo del carico limite, in condizioni non sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno: Qlim= c*Nc*sc*dc*ic*gc*bc + q*Nq*sq*dq*iq*gq*bq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγcon: e = M / N L1= L-2*e γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= larghezza della fondazione B= Lunghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) dc= dq -(1- dq)/(Nc*tg φ)

La verifica allo scorrimento per forze orizzontale e' stata eseguita secondo l'approccio 1, combinazione 1 (A1+M1+R1) e secondi l'approccio 1 combinazione 2 (A2+M2+R2) in condizioni non sismiche, utilizzando la formula:

Rd = 1/γR *[Nd * tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

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CAPACITA' PORTANTE PER CARICHI SISMICI

La verifica del sottostante terreno di fondazione viene eseguita per la combinazione di carico agli SLU adiottando per le azioni il coefficiente parziale (A1), per i parametri geotecnici del terreno il coefficiente parziale (M1) e per le resistenze il coefficiente parzialei (R3)

Per il calcolo del carico limite, in condizioni sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno:

Qlim= c*Nc*sc*dc* ic*gc*bc*zc + q* N q* sq*dq*iq*gq*bq*zq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγ*zγ*cγ

In questa espressione oltre i termini precedentemente indicati figurano i termini: cγ = coefficiente correttivo dovuti all'effetto cinematico. zc, zq, zγ = coefficienti correttivi dovuti all'effetto inerziale; con: e = M / N L1= L-2*e γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= larghezza della fondazione B= Lunghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) khk= βq*SS*ST*ag/g cβ= (1- khk/tanβ'S)0.45

kki= SS*ST*ag/g zβ= (1- khi/tanβ'S)0.35

La verifica allo scorrimento per forze orizzontali e' stata eseguita secondo l'approccio 2, combinazione unica (A1+M1+R3) in condizioni sismiche, utilizzando la formula:

Rd = 1/γR *[Nd *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

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CARATTERISTICHE E RESISTENZE DI CALCOLO DEI MATERIALI UTILIZZATI

profilati inferiore e superiore cancello

sezione A (cm2) Ix (cm4) Iy (cm4) Wx (cm3) Wy (cm3) Peso (kg/ml)

50*50*3.2 5.88 21.20 21.20 8.49 8.49 4.62

profilati verticali cancello

sezione A (cm2) Ix (cm4) Iy (cm4) Wx (cm3) Wy (cm3) Peso (kg/ml)

50*50*3.2 5.88 21.20 21.20 8.49 8.49 4.62

profilati verticali interni alla struttura

sezione larghezza (mm) altezza (mm) spessore (mm) Peso (kg/ml)

20*20*2 20 20 2 1.13

profilato centrale cancello

sezione A (cm2) Ix (cm4) Iy (cm4) Wx (cm3) Wy (cm3) Peso (kg/ml)

50*50*3.2 5.88 21.20 21.20 8.49 8.49 4.62

profilati pilastrini cancello

sezione A (cm2) Ix (cm4) Iy (cm4) Wx (cm3) Wy (cm3) Peso (kg/ml)

150*150*4 22.87 803.20 803.20 107.10 107.10 17.90

Caratteristiche del calcestruzzo e tens. max per SLU

classe calc. Fck(kg/cm2) Fcd(kg/cm2) Ec(kg/cm2) ε'yd

25/30 250.00 141.67 305885 0.0035

Caratteristiche del calcestruzzo e tens. max per SLE combinazione RARA

classe calc. n σc_max (kg/cm2) σf_max (kg/cm2) Ec (kg/cm2)

25/30 15 150.00 3600.00 305885

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Acciaio per calcestruzzo

tipo Fyk (kg/cm2) Fcd(kg/cm2) ε'yd ε'fu Ea(kg/cm2)

B450C 4500 3913 0.0019 0.010 2100000

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CARATTERISTICHE GEOMETRICHE CANCELLO E OEPERE DI FONDAZIONE

Interasse pilastrini m. : 4.54Altezza pilastrini in m. : 2.50Altezza cancello m. : 2.30Distanza pilastrino dal confine m. : 0.05Lung. plinto di fondazione (L) m. : 1.20Largh. plinto di fondazione (B) m. : 1.20Altezza plinto di fondazione (H) m. : 0.60Larghezza trave di collegamento plinti (b) m. : 0.40Altezza trave di collegamento (h) m. : 0.60Peso cancello kg : 90

CARATTERISTICHE DEL TERRENO DI FONDAZIONE

Angolo attrito in gradi : 30.00Coesione kg/cm2 : 0.15

Peso di volume kg/cm3 : 1800

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CALCOLO DELL' AZIONE DEL VENTO

Il vento, la cui direzione si considera generalmente orizzontale, esercita sulle costruzioni azioni che variano nel tempo provocando, in generale, effetti dinamici. Per le costruzioni usuali tali azioni sono convenzionalmente ricondotte alle azioni statiche equivalenti definite al § 3.3.3 del DM/2008 di seguito riportato.Risulta particolarmente utile fare riferimento anche alla normativa CNR-DT 207/2008 avente per oggetto: "Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni".La pressione, che agiscein direzione orizzontale, viene calcolata con la seguente espressione riportata nelle NCT/2008.

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p= qb * ce* cp* cd

con : qb pressione cinetica di riferimento di cui al § 3.3.6ce coefficiente di esposizione di cui al § 3.3.7;cp coeff. di forma (o aerodinamico), funz. della tipologia e della geometria della costruzionecd coefficiente dinamico. Indicazioni per la sua valutazione sono riportate al § 3.3.8

CALCOLO DELLA VELOCITA' DI RIFERIMETO

Si definisce velocita' di riferimento vb il valore caratteristico della velocita' del ventoa 10 m dal suolo su un terreno di categoria di esposizione II (vedi Tab. 3.3.II), mediata su 10 minuti e riferita ad un periodo di ritornodi 50 anni. In mancanza di specifiche ed adeguate indagini statistiche vb e' data dall'espressione:

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vb = vb,0 as≤ a0

vb = vb,0 + ka *(as - a0) per a0< as<< 1500 m

con : vb,0, a0, ka sono parametri forniti nella Tab. 3.3.1 legati alla regione in cui sorge la costruz.as e' l'altitudine sul livello del mare (in m) in cui sorge la costruzione

La pressione cinetica di riferimento viene calcolata con l'espressione riportata al punto 3.3.6 (NCT/2008)

qb = ½ * ρ *vb2 (3.3.4)

vb e' la velocita' di riferimento del vento (in m/s);

ρ e' la densita' dell'aria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/m3;

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Calcolo della velocita' di riferimento secondo le norme CNR-DT 207/2008Le norme CNR-DT 207/2008 consentono di eseguire una accurata valutazione della velocita' di riferimento vr,in funzione del valore di TR

vr = vb * cr

In questo modo la precedente relazione (3.3.4) diventa:qb = ½ * ρ *vr

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vb e' la velocita' di riferimento del vento (in m/s) associata ad un periododi ritorno TR=50 anni (paragrafo 3.2.1);cr e' il coefficiente di ritorno fornito dall'espressione (Figura 3.2):

cr = 0.75 per TR=1 anno (3.4a)

cr = 0.75 + 0.0652 * ln(TR) per 1anno<TRɝanni (3.4b)

cr = 0.75 + √ 1-0.2*ln[ - ln(1-1/TR] per 5anno≤TRអanni (3.4c)

cr = 1 per TR=50 anni (3.4d)

cr = 0.65 * { 1- 0.138 *ln[ - ln(1-1/TR]} per TRᡪanni (3.4e)

dove TR e' il periodo di ritorno di progetto espresso in anni.

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COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE

Il coefficiente di esposizione ce dipende dall'altezza z sul suolo del punto considerato, dalla topografia del terreno, e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione. In assenza di analisi specifiche che tengano in conto la direzione di provenienza del vento e l'effettiva scabrezza e topografia del terreno che circonda la costruzione, per altezze sul suolo non maggiori di z = 200 m, esso e' dato dalla formula:

ce(z)= kr2 * ct*ln(z/z0)* Ε + ct * ln(z/z0)] per Zmin < z≤ 200 m (3.3.5)

ce(z)= ce (Zmin) per z ≤ Zmin

dove: kr, z0, Zmin sono assegnati in Tab. 3.3.II in funzione della categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione; ct e' il coefficiente di topografia. z altezza della costruzione in metri.

Il coefficiente di topografia ct e' posto generalmente pari a 1, sia per le zone pianeggianti sia per quelle ondulate, collinose e montane.

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COEFFICIENTE DI FORMA Cp (circolare 617/2009)

La predetta circolare stabilisce:

- per elementi sopravento (cioe' direttamente investiti dal vento), con inclinazione sull'orizzontale > 60°, cp = + 0,8

COEFFICIENTE DINAMICO Cd (circolare 617/2009)

Il coefficiente dinamico tiene in conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneita' delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alla risposta dinamica della struttura.Esso puo' essere assunto cautelativamente pari ad 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali gli edifici di forma regolare non eccedenti 80 m di altezza ed i capannoni industriali, oppure puo' essere determinato mediante analisi specifiche o facendo riferimento a dati di comprovata affidabilita'.

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RISULTATI DI CALCOLO DELL'AZIONE DEL VENTOComune interessato : NiscemiIndirizzo : viale Mario Gori snAltitudine s.l.m. m. : 300.00Altezza cancello scorrevole m. : nbsp; 2.30Tempo di ritorno in anni (TR) : 50Zona di apparteneza 4:- Sicilia e provincia di Reggio Calabriavb,0=28 [m/s]; a0=500 [m]; ka=0.020 [1/s]Distanza dalla costa [Km] : 20Velocita' del vento per in [m/s] per TR= 50 anni: 28.00Velocita' del vento per in [m/s] : 28.00Presseione cinetica di riferimento [kg/m2]: 49.00Classe di rugosita' del terreno : C

Corrispondente a: Aree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni,....); aree con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D Categoria di esposizione del sito : IIIKr=0.20; Z0=0.10 [m]; Zmin=5 [m]Coefficiente di esposizione Ce : 1.71Coefficiente di topografia Ct : 1Coefficiente di forma Cp : 0.8Coefficiente di dinamico Cd : 1pressione del vento p [kg/m2] : 66.93

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ZONIZZAZIONE SISMICA, VITA NOMINALE, CLASSE D'USO >Le opere oggeto di calcolo ricadono in : viale Mario Gori snComune di : NiscemiLatitudine (coordinate Wgs84) : 37.1473Longitudine (coordinate Wgs84) : 14.3752Categoria di sottosuolo : CCategoria Topografica : T1Vita nominale VN : 50Classe d'Uso : Classe II Coefficiend d'Uso CU : 1.0Periodo di riferimento per l'azione sismica VR = VN * CU: 1.0Periodo di vibrazione della recinzione T1 0.0934

Maglia del reticolo di riferimento del sito interessato con indicazione (in rosso) del sito interessato

Coordinate del reticolo di riferimento

Codice ID Lat. Long. d

49631 37.131 14.365 km 2.03

49632 37.131 14.428 km 5.02

49409 37.181 14.366 km 3.83

49410 37.181 14.429 km 6.06

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Grafico spettro di risposta in accelerazione per componenti orizzontaliPer stati limite di esercizio connessi con l'azione sismica -----> SLD

Ordinata dello spetto di progetto per SLD (Sd(T1)) 1.2373Coefficiente funzione della categoria del sottosuolo S = 1Fattore di smorzamento viscoso ξ = : 1Inizio grafico accelerazione spettrale orizzontale (T=0) = 0.6232Periodo corrspondente al tratto inizio spettro ad accelerazione costante TB = 0.1456Periodo corrspondente al tratto inizio spettro a velocita' costante TC = 0.4367Periodo corrspondente al tratto inizio spettro a spostamento costante TB = 1.7548

Grafico spettro di risposta in accelerazione per componenti orizzontaliPer stati limite ultimi connessi con l'azione sismica -----> SLV

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Ordinata dello spetto di progetto per SLV (Sd(T1))= 3.4330Coefficiente funzione della categoria del sottosuolo S = 1Fattore di smorzamento viscoso ξ = 1Inizio grafico accelerazione spettrale orizzontale (T=0) = 2.0764Periodo corrspondente al tratto inizio spettro ad accelerazione costante TB = 0.1950Periodo corrspondente al tratto inizio spettro a velocita' costante TC = 0.5851Periodo corrspondente al tratto inizio spettro a spostamento costante TD = 2.1645

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RELAZIONE TIPO

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CLASSIFICAZIONE DEI PILASTRI IN ACCIAIO

I pilastri a sostegno del cancello sono costituiti da profilati in acciaio scatolare laminati a caldo. La classe di appartenenza della sezione viene definita nel rispetto a quanto previsto da Eurocodice 3 e dalle NCT 2008, le quali impongono la classificazione della sezione trasversale dei profilati in funzione alla snellezza delle parti che la compongono: flane e anima. I metodi di verifica agli stati limiti impongono la possibilita' di formarsi di cerniere plastiche, con capacita' di rotazione piu' o meno grande, senza che insorgano fenomini di instabilita' locale.La classificazione viene eseguita favendo riferimento alla tab. 4.2.I del DM 2008

Profilo pilastro costituito da scatolare: 150*150*4Acciaio tipo : S 235 HTensione di snervamento (N/mmq) : 235Classificazione in compressione del lato B (base):C = B - 3*t : 138.00C/t : 34.50lato B in compressione ----> Acciaio in classe 2Classificazione in flessione lato H (altezza):C = H - 3*t : 138.00C/t : 34.50lato H in compressione ----> Acciaio in classe 1

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RELAZIONE TIPO

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VERIFICA STATICA PILASTRO CANCELLO

La verifica della sezione del profilato del cancello avviene eseguita considerando le combinazioni di carico a cui puo' essere soggetto il cancello:1)- caso in cui il cancello sia aperto e sia soggetto ad un carico concentrato P posto ad una distanza d4 dall'asse del pilastro (caso molto frequante di bambini che si mettono a giocare restanto appesi al cencello) facendolo ruotare di 90°). Quando si esegue la verifica a cancello aperto non si tiene conto della presenza del venta in quanto l'azione non produrrebbe nessuna sollecitazione nei pilastri del candello i cui effetti si traducono semplicemente a far ruotare il cancello attorno ai cardini. Per tenere conto di queste rotazione viene eseguita la verifica del pilasto e successivamente del plinto di fondazione consideranto un angolo di rorazione α=0°, α=45° , α=90°2)- caso in cui il cancello sia chiuso e sia soggetto altre al peso proprio anche all'azione del vento.

Combinazione per verifica agli statti limiti ultimi (SLU) : Q = γG1* G1 + γG2* G2 + γQ1* QK1 + ∑jγQjΨ0jQKj

Con: Coefficiente per carichi accidentali γQ1 =1.5 G1 = 90G2 = 0 La verifica dei pilastri viene viene eseguita a presso flessione composta utilizzando l'estressione:

NEd/NRd + Mx,Ed/Mx,Rd + My,Ed/My,Rd ≤ 1

Con: NRd = A*fyk/γM0MRd = W*fyk/γM0A area del profilato W modulo di resistenza elastico della sezione γM0 =1.05 valida per tutte le classi e di acciaio e molto conservativa per le sezioni di classe 1 e 2.La verifica a taglio viene eseguita utilizzando l'espressione:

VEd/VRd ≤ 1

Con: VEd azione tagliante di eserizio VRd = Av*fyk/γM0*√ 3 Av=A*h/(b+h) oppure Av=A*b/(b+h) per profilati cavi

Verifica pilastro agli SLU per α=0°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 267 0 54768 0.23

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RELAZIONE TIPO

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Verifica pilastro agli SLU per α=45°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 267 38727 38727 0.33

Verifica pilastro agli SLU per α=90°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 267 54768 0 0.23

Verifica a taglio pilastro per α=0° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 243 0 2350 11.44 14775.91 0.02

Verifica a taglio pilastro per α=45° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 172 172 2350 11.44 14775.91 0.01

Verifica a taglio pilastro per α=90° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 0 243 2350 11.44 14775.91 0.02

Verifica pilastro agli SLU per azioni dovute al vento

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd≤ 1

150*150*4 488 63552 0.27

Verifica a taglio pilastro agli SLU per azioni dovute al vento

protilato Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 488 2350 11.44 14775.91 0.03

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RELAZIONE TIPO

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Combinazione di carico (RARA) per verifica agli statti limiti di esercizio (SLE) : Q = G1 + G2 + QK1 + Ψ02QK2

Con: Ψ02 = 0.5 G1 = 90.00G2 = 0 QK1 = 100La verifica dei pilastri viene eseguita a presso flessione seplice e in campo elastico utilizzando l'espressione di Navier:

σ = N/A + M/W ≤ fyd

Con: fyd = fydk/γM0γM0 =1.05 La freccia viene calcolata utilizzando l'espressione:

f = Ml2/2EI

Verifica pilastro agli SLE comb. RARA per α=0°

protilato σamm(kg/cm2) N (kg) M (kg*cm) σmax(kg/cm2) freccia (cm) f_max (cm)

150*150*4 2238 190 39053 372.95 0.00 0.04

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RELAZIONE TIPO

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' '

CALCOLO DELLA CAPACITA' PORTANTE PLINTI DI FONDAZIONE

PER CARICHI NON SISMICIVerifica capacita' portante SLU di tipo strutturale (STR) approccio 1 combinazione 1 e approccio 1 combinazione 2(A1+M1+R1)

Per il calcolo del carico limite, in condizioni non sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno: Qlim= c*Nc*sc*dc*ic*gc*bc + q*Nq*sq*dq*iq*gq*bq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγcon: ex = My / N ey = Mx / N L1= L-2*exB1= B-2*ey

γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= Lunghezza della fondazione B= Larghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) dc= dq -(1- dq)/(Nc*tg φ)

valori dei coefficienti ---------> (per α=0°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.15 30.14 1.42 1.22 1 1 1 1080 18.40 1.40 1.21 1 1 1 0.83 1800 20.09 0.72 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.00 0.18 1.20

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RELAZIONE TIPO

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' '

valori dei coefficienti ---------> (per α=45°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.15 30.14 1.61 1.20 1 1 1 1080 18.40 1.58 1.18 1 1 1 0.94 1800 20.09 0.60 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.13 0.13 0.94

valori dei coefficienti ---------> (per α=90°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.15 30.14 1.88 1.15 1 1 1 1080 18.40 1.83 1.14 1 1 1 0.83 1800 20.09 0.42 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.18 0.00 0.83

Verifica allo scorrimento agli SLU per carichi di tipo strutturale (STR) La verifica allo scorrimento per forze orizzontale e' stata eseguita secondo l'approccio 1, combinazione 1 (A1+M1+R1) in condizioni non sismiche, utilizzando la formula:

Rd = 1/γR *[Nd * *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

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RELAZIONE TIPO

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' '

Verifica capacita' portante e verifica allo scorrimento agli SLU per carichi di tipo STRapproccio 1 combinazione 1 (A1+M1+R1)

Verifica plinto pilastro (per α=0°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.30 4.45 1.00 14.96 2962.68 243.42 1710.50 0.14

Verifica plinto pilastro (per α=45°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.34 4.73 1.00 14.07 2962.68 172.12 1710.50 0.10

Verifica plinto pilastro (per α=90°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.30 4.81 1.00 16.16 2962.68 243.42 1710.50 0.14

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RELAZIONE TIPO

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' '

CALCOLO DELLA CAPACITA' PORTANTE PLINTI DI FONDAZIONE

PER CARICHI NON SISMICIVerifica capacita' portante SLU di tipo strutturale (GEO) approccio 1 combinazione 2(A2+M2+R2)

Per il calcolo del carico limite, in condizioni non sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno: Qlim= c*Nc*sc*dc*ic*gc*bc + q*Nq*sq*dq*iq*gq*bq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγcon: ex = My / N ey = Mx / N L1= L-2*exB1= B-2*ey

γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= Lunghezza della fondazione B= Larghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) dc= dq -(1- dq)/(Nc*tg φ)

valori dei coefficienti ---------> (per α=0°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.19 20.42 1.38 1.23 1 1 1 1080 10.43 1.34 1.21 1 1 1 0.89 1800 8.71 0.70 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.00 0.15 1.20

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RELAZIONE TIPO

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' '

valori dei coefficienti ---------> (per α=45°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.19 20.42 1.51 1.21 1 1 1 1080 10.43 1.46 1.19 1 1 1 0.98 1800 8.71 0.60 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.11 0.11 0.98

valori dei coefficienti ---------> (per α=90°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.19 20.42 1.69 1.17 1 1 1 1080 10.43 1.62 1.16 1 1 1 0.89 1800 8.71 0.46 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.15 0.00 0.89

Verifica allo scorrimento agli SLU per carichi di tipo geotecnico (GEO) La verifica allo scorrimento per forze orizzontale e' stata eseguita secondo l'approccio 1, combinazione 2 (A2+M2+R2) in condizioni non sismiche, utilizzando la formula:

Rd = 1/γR *[Nd * *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

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RELAZIONE TIPO

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' '

Verifica capacita' portante e verifica allo scorrimento agli SLU per carichi di tipo GEOapproccio 1 combinazione 1 (A2+M2+R2)

Verifica plinto pilastro (per α=0°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.27 2.32 1.80 4.73 2915.68 200.24 979.41 0.20

Verifica plinto pilastro (per α=45°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.30 2.42 1.80 4.45 2915.68 141.59 979.41 0.14

Verifica plinto pilastro (per α=90°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.27 2.43 1.80 4.96 2915.68 200.24 979.41 0.20

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RELAZIONE TIPO

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CALCOLO DELLA CAPACITA' PORTANTE PLINTI DI FONDAZIONE

PER CARICHI NON SISMICI DOVUTI ALL'AZIONE DEL VENTOLa verifica viene eseguita considerando la combinazione unica dell'approccio 2 (A1+M1+R3)

Il calcolo del carico limite viene eseguito utilizzando la formula di Brinch-Hansen: Qlim= c*Nc*sc*dc*ic*gc*bc + q*Nq*sq*dq*iq*gq*bq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγcon: ex = My / N ey = Mx / N L1= L-2*exB1= B-2*ey

γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= Lunghezza della fondazione B= Larghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) dc= dq -(1- dq)/(Nc*tg φ)

La verifica allo scorrimento viene eseguita utilizzando la formula Rd = 1/γR *[Nd * *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

valori dei coefficienti per azioni dovuti al vento ---------> (per α=0°) : c Nc sc dc ic gc bc q Nq sq dq iq gq bq B1 γt Nγ sγ dγ

0.15 30.14 2.04 1.15 1 1 1 1080 18.40 1.98 1.14 1 1 1 0.89 1800 20.09 0.32 1

iγ bγ gγ ex ey L11 1 1 0.25 0.00 0.70

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RELAZIONE TIPO

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Verifica plinto pilastro (per α=0°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.30 4.92 2.30 7.05 2562.47 488.87 1344.95 0.36

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RELAZIONE TIPO

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VERIFICHE SISMICHE

L'azione sismica e' stata considerata mediante l'applicazione di forze statiche quivalenti. Nella verifica della saldatura dei cardini, per effetto dell'azione sismica, i pesi sismici vengono determinati mettendo in conto il peso del cancello e i carichi accidentali, tale azione viene distribuita ai cardini inferiori e superiori in funzione dell'altezza del cardine Zi. Per la verfica dei pilastri e quandi della sttostante fondazione si mette in conto l'intera massa strutturale ed i carichi accidentali.filato superiore e nel profilato inferiore. Per il calcolo di tali azioni il periodo del modo di vibrare principale nella direzione in esame e' stato valutato con la formula:

con : T1= C1 * H3/4

Fh= Sd(T1) * W * λ/g con : C1 =0.05 H : altezza del cancello W : peso della struttura λ : coefficiente pari ad 1 g : accellerazione di gravita' Sd(T1) : ordinata dello spettro di risposta di progetto calcolato per un fattore di struttura q=1, associando l'azione sismica allo spettro elastico in quanto trattasi di struttura non dissipativa. Lo spettro di rispista e' calcolato in funzione alla ubicazione, al tipo di suolo e alla vita nominale. La forza sismica FhFi= Fh *Zi * Wi/ ∑ Zi*WiLatitudine : 37.1473Longitudine : 14.3752Categoria topografica : T1Categ. suolo di fondazione: CVita nominale dell'opera strutturale VN : 50Classe d'uso: Classe II

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RELAZIONE TIPO

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Stato Limite di Esercizio connesso con lo Stato Limite di Danno (SLD)

Accellerazione orizzontale massima al sito ag : 0.380Val. del fat. di ampl. spettro in acc. orizz. Fo : 2.536Periodo del tratto a vel. cost. dello spettro in acc. orizz. Fc

* : 0.270Sd(T1) = 1.237Fh = 20.78

La verifica dei pilastri viene eseguita a presso flessione seplice e in campo elastico utilizzando l'espressione di Navier:

σ = N/A + M/W ≤ fyd

Con: fyd = fydk/γM0γM0 =1.05 freccia = freccia massima di esercizio f_max = freccia massima ammissibile La freccia viene calcolata utilizzando l'espressione:

f = Ml2/2EI

Verifica a presso flessione pilastro cancello per SLD ---> (α=0°/α=90°)

protilato σamm(kg/cm2) N (kg) M (kg*cm) σmax(kg/cm2) freccia (cm) f_max (cm)

150*150*4 2238 161 30247 289.47 0.62 1.00

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RELAZIONE TIPO

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Stato limite Ultimo connesso con lo stato limite di SLV

Accellerazione orizzontale massima al sito ag : 1.384Val. del fat. di ampl. spettro in acc. orizz. Fo : 2.365Periodo del tratto a vel. cost. dello spettro in acc. orizz. Fc

* : 0.418Sd(T1) = 3.433Fh = 57.65

La verifica del pilastro viene eseguita nel caso in cui il cancello e' aperto ed e' soggetto ad un caricoconcentrato P posto ad una distanza d4 dall'asse del pilastro (caso molto frequante di bambini che si mettono a giocare restanto appesi al cencello) facendolo ruotare di 90°). Quando si esegue la verifica a cancello aperto non si tiene conto della presenza del vento Per tenere conto di queste rotazione viene eseguita la verifica del pilasto e successivamente del plinto di fondazione consideranto un angolo di rorazione del cancello rispettivamente di α=0°, α=45° , α=90°, rispetto alla orizzontale

L'azione sismica viene determinata tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi gravitazionali:

G1 + G2 + ∑j Ψ2jQKj

i valori Ψ2j sono riportati nella Tabella 2.5.I (DM 2008) L'azione sismica cosi' determinata per verifice agli SLU viene combinata con le altre azioni secondo la relazione 2.5.5 del DM/2008:

E + G1 + G2 + Ψ21QK1 + Ψ22QK2 + .....

Gli effetti sulla struttura sono combinati applicando l'espressione riportata al punto 7.3.15 del DM/2008:

1.0*Ex + 0.3*Ey

Con: Ex = EyG1 = 90G2 = 0 La verifica dei pilastri viene viene eseguita a presso flessione composta utilizzando l'estressione:

NEd/NRd + Mx,Ed/Mx,Rd + My,Ed/My,Rd ≤ 1

Con: NRd = A*fyk/γM0MRd = W*fyk/γM0A area del profilato W modulo di resistenza elastico della sezione γM0 =1.05 valida per tutte le classi e di acciaio e molto conservativa per le sezioni di classe 1 e 2.La verifica a taglio viene eseguita utilizzando l'espressione:

VEd/VRd ≤ 1

Con: VEd azione tagliante di eserizio

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RELAZIONE TIPO

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VRd = Av*fyk/γM0*√ 3 Av=A*h/(b+h) oppure Av=A*b/(b+h) per profilati cavi

Verifica pilastro agli SLU per α=0°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 164 8982 29940 0.17

Verifica pilastro agli SLU per α=45°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 164 27522 27522 0.23

Verifica pilastro agli SLU per α=90°

protilato NEd(kg) Mx,Ed(kgcm) My,Ed(kgcm) NEd/NRd+Mx,Ed/Mx,Rd+My,Ed/My,Rd≤ 1

150*150*4 164 29940 8982 0.17

Verifica a taglio pilastro per α=0° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 169 0 2350 11.44 14775.91 0.02

Verifica a taglio pilastro per α=45° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 155 155 2350 11.44 14775.91 0.01

Verifica a taglio pilastro per α=90° (SLU)

protilato Tx(kg) Ty(kg) fyk(kg/cm2) Av(cm2) Vc,RD(kg) VED/Vc,RD ≤ 1

150*150*4 50 219 2350 11.44 14775.91 0.02

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RELAZIONE TIPO

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CALCOLO DELLA CAPACITA' PORTANTE PLINTI DI FONDAZIONE

PER CARICHI DOVUTI ALL'AZIONE SISMICAVerifica capacita' portante SLE connesso con lo Stato Limite di Danno (DLD) approccio 1 unica (A1+M1+R3)

Per il calcolo del carico limite, in condizioni sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno: Qlim= c*Nc*sc*dc* ic*gc*bc*zc + q* N q* sq*dq*iq*gq*bq*zq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγ*zγ*cγ

In questa espressione oltre i termini precedentemente indicati figurano i termini: cγ = coefficiente correttivo dovuti all'effetto cinematico. zc, zq, zγ = coefficienti correttivi dovuti all'effetto inerziale; con: ex = My / N ey = Mx / N L1= L-2*exB1= B-2*ey

γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= larghezza della fondazione B= Lunghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) khk= βq*SS*ST*ag/g cβ= (1- khk/tanβ'S)0.45

kki= SS*ST*ag/g zβ= (1- khi/tanβ'S)0.35

c Nc sc dc ic gc bc zc q Nq sq dq iq gq bq zq

0.15 30.14 1.74 1.15 1 1 1 0 1080.00 18.40 1.70 1 1 1 1 0* B1 γt Nγ sγ dγ iγ gγ bγ zγ cγ ex ey L10.99 1800 20.09 0.51 1 1 1 1.00 0.99 0.99 0.11 0.00 0.99

Verifica allo scorrimento La verifica allo scorrimento per forze orizzontale viene stata eseguita secondo l'approccio 2, combinazione unica in condizionin sismiche, utilizzando la formula:

36

RELAZIONE TIPO

Page 37: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Rd = 1/γR *[Nd * *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

Verifica a plinto pilastro cancello per SLD ---> (α=0°/α=90°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.24 4.75 2.30 8.56 2860.43 132.13 1501.34 0.09

37

RELAZIONE TIPO

Page 38: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

CALCOLO DELLA CAPACITA' PORTANTE PLINTI DI FONDAZIONE

PER CARICHI DOVUTI ALL'AZIONE SISMICAVerifica capacita' portante SLU di tipo strutturale (STR) approccio 1 unica (A1+M1+R3)

Per il calcolo del carico limite, in condizioni sismiche, si utilizza la formula di Brinch-Hansen, che esprime l'equilibrio fra il carico applicato alla fondaziuone e la resitenza limite del terreno: Qlim= c*Nc*sc*dc* ic*gc*bc*zc + q* N q* sq*dq*iq*gq*bq*zq + ½*B*γt*Nγ*sγ*dγ*iγ*gγ*bγ*zγ*cγ

In questa espressione oltre i termini precedentemente indicati figurano i termini: cγ = coefficiente correttivo dovuti all'effetto cinematico. zc, zq, zγ = coefficienti correttivi dovuti all'effetto inerziale; con: ex = My / N ey = Mx / N L1= L-2*exB1= B-2*ey

γt = peso specifico terreno in kg/mc3

c= coesione e= eccentricita' dei carichi L= larghezza della fondazione B= Lunghezza della fondazione D= Ammorsamento plinto = altezza plinto Nq = tg2[(Π/4)+(φ/2)]* eφ*tgφ

Nc = (Nq-1)/tg φ Nγ = 2*(Nq+1) *tg φ q = D * γtsc= 1 + (B*Nq)/(L1*Nc) sq= 1 + (0.4 * (B/L1) * tg φ ) sγ= 1 - (0.4 * (B/L1) ) nel caso in cui D>B: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* (D/B1) altrimenti: dq= 1+ 2*tg φ * (1- sin φ)2* arctg(D/B1) khk= βq*SS*ST*ag/g cβ= (1- khk/tanβ'S)0.45

kki= SS*ST*ag/g zβ= (1- khi/tanβ'S)0.35

valori dei coefficienti ---------> (per α=0°) : c Nc sc dc ic gc bc zc q Nq sq dq iq gq bq zq

0.15 30.14 1.53 1.18 1 1 1 0 1080.00 18.40 1.50 1 1 1 1 0*

B1 γt Nγ sγ dγ iγ gγ bγ zγ cγ ex ey L10.99 1800 20.09 0.65 1 1 1 1.00 0.97 0.96 0.03 0.10 1.14

38

RELAZIONE TIPO

Page 39: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

valori dei coefficienti ---------> (per α=45°) : c Nc sc dc ic gc bc zc q Nq sq dq iq gq bq zq

0.15 30.14 1.61 1.18 1 1 1 0 1080.00 18.40 1.58 1 1 1 1 0*

B1 γt Nγ sγ dγ iγ gγ bγ zγ cγ ex ey L11.01 1800 20.09 0.60 1 1 1 1.00 0.97 0.96 0.10 0.10 1.01

valori dei coefficienti ---------> (per α=90°) : c Nc sc dc ic gc bc zc q Nq sq dq iq gq bq zq

0.15 30.14 1.70 1.16 1 1 1 0 1080.00 18.40 1.66 1 1 1 1 0*

B1 γt Nγ sγ dγ iγ gγ bγ zγ cγ ex ey L10.99 1800 20.09 0.54 1 1 1 1.00 0.97 0.96 0.10 0.03 0.99

39

RELAZIONE TIPO

Page 40: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Verifica allo scorrimento agli SLU per carichi di tipo strutturale (STR) La verifica allo scorrimento per forze orizzontale viene stata eseguita secondo l'approccio 2, combinazione unica in condizionin sismiche, utilizzando la formula:

Rd = 1/γR *[Nd * *tg φ/γφ]

Per la verifica deve risultare :Td ≤ Rd

Verifica plinto pilastro cancello per SLV ---> (α=0°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.25 4.48 2.30 7.68 2860.43 169.00 1501.34 0.11

Verifica plinto pilastro cancello per SLV ---> (α=45°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.28 4.57 2.30 7.06 2860.43 155.35 1501.34 0.10

Verifica plinto pilastro cancello per SLV ---> (α=45°)

σt(kg/cm2) Qlim(kg/cm2) γr Qamm/σt≥ 1 Nd(kg) Td(kg) Rd(kg) Td/Rd ≤ 1

0.25 4.59 2.30 7.86 2860.43 219.70 1501.34 0.15

40

RELAZIONE TIPO

Page 41: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

VERIFICHE DELLE SALDATURE NEI CARDINI

Il collegamento del cancello con i pilastrini lateriali avviene a mezzo di cardini in acciaio che possono essere realizzati artianalmente oppure prodotti industrialmente in serie. A seconda del tipo di cardine che viene utilizzato varia l'impronta della saldatura e quindi il relativo calcolo di verifica. Indivando con V le azioni verticali, con H le azioni orizzontali e con T quelle ad esse ortogonali. L'impronta superiore della saldatura cardine-cancello puo' essere soggetta a tutti e tre le azioni oppure soltanto a H e ad T; l'impronta inferiore della saldatura pilastro-cancello e' soggetta a tutte e tre le azioni. L'impronta della saldatura cardine-cancello è soggetta soltanto ad azioni verticali V ed orizzontali H.La verifica della saldatura cardine pilastro, in presenta di sisma viene eseguita soltanto per α=0°perche' e' in questa condizioni che si hanno sollecitazioni maggiori. Il tipo di saldatura eseguita sara' a cordone d'angolo , le verifiche saranno eseguite utilizzando l'espressione:

σid = √ σ⊥2 + 3 * (τ⊥2 + τ//2 ) ≤ ftk/(β * γM0

nel rispetto a quanto previsto al punto (4.2.75) del DM/2008. Con: σid: tensione massima saldaturaσ⊥: tensione normale perpendicolare all'asse del cordoneτ⊥: tensione tangenziale perpendicolare all'asse del cordoneτ//: tensione tangenziale parallela all'asse del cordone all'asse del cordoneftk: resistenza a rottura del più debole elemento da collegareβ: coefficiente funzione del tipo di acciaioγM0: coefficiente di sicurezza pari ad 1.25

41

RELAZIONE TIPO

Page 42: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Con d1 e' stata indicata la distanza del pilastrino dal confine. E' buona norma realizzare un fermo all'interno della proprieta' che formi un angolo non maggiore di α=90° con l'asse stradale in modo da evitare che una apertura maggiore α=90° possa generare degli sforzi di trazione H molto elevati e provocare lo scollamento della saldatura.

42

RELAZIONE TIPO

Page 43: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

VERIFICHE SALDATURE CARDINI PILASTRO

Collegamento pilastro-cardine SUPERIORE

Caratteristiche geometriche saldatura

a (mm)

b1 (mm)

b2 (mm)

b3 (mm)

b4 (mm)

h1 (mm)

h2 (mm)

Aso

(cm2)Asv

(cm2)As

(cm2)

4 60 15 30 15 6 40 4.80 3.20 8.00

Sollecitazioni cardine superiore per SLV ---> (α=0°) H (kg) T (kg) V (kg)

243.42 0.00 0.00

43

RELAZIONE TIPO

Page 44: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 0.00 0.00 0.00 15.21 15.21 30.43 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 0.00 0.00 0.00 15.21 15.21 30.43 3600.00

Sollecitazioni cardine superiore per SLV ---> (α=45°) H (kg) T (kg) V (kg)

172.12 172.12 0.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

10.76 10.76 0.00 0.00 21.52 10.76 10.76 43.03 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

10.76 10.76 10.76 10.76 0.00 21.52 21.52 43.03 3600.00

Sollecitazioni cardine superiore per SLV ---> (α=90°) H (kg) T (kg) V (kg)

0.00 243.42 0.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

0.00 0.00 0.00 0.00 30.43 0.00 0.00 52.70 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

0.00 0.00 15.21 15.21 0.00 15.21 15.21 30.43 3600.00

44

RELAZIONE TIPO

Page 45: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Sollecitazioni cardine superiore in presenza di vento per SLVH (kg) T (kg) V (kg)

243.42 228.14 0.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 0.00 0.00 28.52 15.21 15.21 58.01 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 14.26 14.26 0.00 29.47 29.47 58.94 3600.00

Sollecitazioni cardine superiore in presenza di sisma per SLVH (kg) T (kg) V (kg)

82.90 40.28 0.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

5.18 5.18 0.00 0.00 5.04 5.18 5.18 13.54 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

5.18 5.18 2.52 2.52 0.00 7.70 7.70 15.40 3600.00

45

RELAZIONE TIPO

Page 46: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Collegamento pilastro-cardine INFERIORE

Caratteristiche geometriche saldatura

a (mm)

b1 (mm)

b2 (mm)

b3 (mm)

b4 (mm)

h1 (mm)

h2 (mm)

Aso

(cm2)Asv

(cm2)As

(cm2)

4 60 15 30 15 6 40 4.80 3.20 8.00

Sollecitazioni cardine inferiore per SLV ---> (α=0°) H (kg) T (kg) V (kg)

243.42 0.00 267.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 16.69 16.69 0.00 31.90 31.90 63.80 3600.00

46

RELAZIONE TIPO

Page 47: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 0.00 0.00 33.38 15.21 15.21 65.33 3600.00

Sollecitazioni cardine inferiore per SLV ---> (α=45°) H (kg) T (kg) V (kg)

172.12 172.12 267.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

10.76 10.76 16.69 16.69 21.52 27.45 27.45 66.34 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

10.76 10.76 10.76 10.76 33.38 21.52 21.52 72.06 3600.00

Sollecitazioni cardine inferiore per SLV ---> (α=90°) H (kg) T (kg) V (kg)

0.00 243.42 267.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

0.00 0.00 16.69 16.69 30.43 16.69 16.69 62.38 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

0.00 0.00 15.21 15.21 33.38 15.21 15.21 65.33 3600.00

Sollecitazioni cardine inferiore in presenza di vento per SLVH (kg) T (kg) V (kg)

243.42 260.73 267.00

Verifica Saldature orizzontali

47

RELAZIONE TIPO

Page 48: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 16.69 16.69 32.59 31.90 31.90 85.19 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

15.21 15.21 16.30 16.30 33.38 31.51 31.51 85.52 3600.00

Sollecitazioni cardine inferiore in presenza di sisma per SLVH (kg) T (kg) V (kg)

82.90 1.71 120.00

Verifica Saldature orizzontali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥V

(kg/cm2)τ⊥V

(kg/cm2)τ//

T

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

5.18 5.18 7.50 7.50 0.21 12.68 12.68 25.37 3600.00

Verifica Saldature verticali

σ⊥H

(kg/cm2)τ⊥H

(kg/cm2)σ⊥T

(kg/cm2)τ⊥T

(kg/cm2)τ//

V

(kg/cm2)σ⊥somma

(kg/cm2) τ⊥somma

(kg/cm2)σid

(kg/cm2)≤ fd

(kg/cm2)

5.18 5.18 0.11 0.11 15.00 5.29 5.29 28.05 3600.00

48

RELAZIONE TIPO

Page 49: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

VERIFICHE SALDATURE CARDINI CANCELLO

Collegamento cancello-cardine SUPERIORE

L'impronta della saldatura cardine-cancello e' assente in quanto il collegamento avviene inserendo il cancello all'interno del cardine saldato al pilastrino, come da foto sottostante.

49

RELAZIONE TIPO

Page 50: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

Collegamento cancello-cardine INFERIORE

L'impronta della saldatura cardine-cancello e' assente in quanto il collegamento avviene inserendo il cancello all'interno del cardine saldato al pilastrino, come da foto sottostante.

50

RELAZIONE TIPO

Page 51: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

VERIFICA PLINTI DI FONDAZIONE E TRAVE DI COLLEGAMENTO

Il plinto di fondazione pur soggetto a sollecitazione di compressione e di flessione. Essendo entrambemolto basse non si ritiene opportuno eseguire la verifica delle tensioni del calcestruzzo e delle armature. Al fine di evitare fessurazioni nel calcestruzzo saranno disposte armature minime a flesione atte ad assicurare una azione cercchiante del calcestruzzo. L'armatura da adottare per la trave di collegamento dovrebba assorbire uno sforzo di trazione pari ad 1/10 dello sforzo normale. Dato il basso valore dello sforzo normale si assume la minima armatura a flessione.

Calcolo Armatura minima Plinti di Fondazione Lunghezza plinto (L/B) cm : 60Altezza plinto (h) cm : 40Copriferro cm : 5Armatura minima disposta secondo Larghezza (A) cm : 6.22Armatura minima disposta secondo Lunghezza (L) cm : 6.22Diametro ferri mm: 14Numero ferri secondo la Larghezza (A) : 5Numero ferri secondo la Lunghezza (L) : 5

Calcolo Armatura minima Trave di collegamento plinti Larghezza trave (b) cm : 60Altezza trave (h) cm : 1200Copriferro cm : 5Armatura minima cm : 3.11Diametro ferri mm: 14Si adottano n. 4 ferri longidudinali Ø 14

Staffe Ø 8 ogni 25 cm.

51

RELAZIONE TIPO

Page 52: Ing. Giuseppe Margani, via Terranova 9- Niscemi RELAZIONE TIPO

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ORIGINE E CARATTERISTICHE DEI CODICI DI CALCOLO UTILIZZATI GIUDIZIO MOTIVATO DI ACCETTABILITA' DEI RISULTATI Il programma di calcolo utilizzato e' stato realizzato dello studio tecnico dell' Ing. Giuseppe Margani, ubicato in Niscemi, via Terranova 9.Le modalita' d'uso del programma sono visibili nel video redatto dallo stesso Autore e visibile all'interno del sito: www.margani.eu.Il calcolo e' stato eseguito prima nanualmente e poi trasformato in codici. L'intero programma e' stato scritto con linguaggio Python. I calcoli sono conformi alle normativa vigente richiamata all'interno della relazione di calcolo. Il programma e' stato testato diverse volte in considerazione delle caratteristiche delle varie zone del territorio italiano. Il programma tratta soltanto la soluzione di cancelli scorrevoli su rotaia azionato manualmete o/e elettricamente. Il calcolo puo' essere eseguito considerando la presenza di due o tre pilastrini.

il calcolista

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