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PERIODICO A CURA DELLA PRESIDENZA E DELLA DIREZIONE SANITARIA E GENERALE ANNO II Numero 2 - Gennaio - Aprile 2013 Tre nuovi consulenti a Villa Maria Nuovi Consulenti a Villa Maria. Ec- coli con una breve presentazione, se- guiranno ulteriori approfondimenti nel prossimo numero. Diamo quindi il benvenuto a Villa Maria al Dott. Maurizio Barca, Specialista in Ane- stesia Rianimazione e Terapia Antal- gica. Nato a Padova 10 luglio 1975, nel 2000 si laurea e si specializza all’Università di Ferrara. Il principa- le ambito d’interesse professionale è verso le patologie che causano dolore e che quindi sono di pertinenza per l’algologia. Salutiamo con piacere anche al Dott. Carmelo Bucolo. Nato a S. Filippo del Mela (ME) il 19 giugno del 1946. Si laurea nel 1972 presso l’Università di Bologna dove si spe- cializza in Ostetricia e Ginecologia. Dispone di specifiche esperienze in Diagnosi prenatale, Chirurgia endo- scopica, laparoscopica e Oncologia ginecologica. Infine, il nostro più cordiale ben- venuto al Dott. Cristiano Maria Francucci. Nato a Macerata il 4 novembre del 1974. Laurea presso l’Università di Perugia e Specializ- zazione in Endocrinologia a Roma. Ha lavorato a lungo presso la Cli- nica di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Umberto I” di Ancona e al San Pier Damiano Hospital (Gruppo GVM Care & Re- search). Periodico a diffusione interna a cura di: CASA DI CURA VILLA MARIA S.p.a. • Viale Maeo, 24 - 47921 Rimini - Tel. 0541.58411 - Fax 0541.53010 Consuntivo e presentazione Unità Funzionale di Recupero e Riabilitazione. SERVIZIO A PAG. 3 Villa Maria cresce e potenzia la Direzione Generale Tra i principali obiettivi mantenere ed accrescere l’impegno di tutti per una partecipazione attiva e interessata al miglioramento continuo. Molti lo hanno già incontrato. Ma è doveroso conoscerlo più da vicino. Intervistiamo il Dott. Graziano Valli. SERVIZIO A PAG. 4 CONVEGNO Alimentazione e sindrome da dieta perenne SERVIZIO A PAG. 2 L’INTERVENTO La relazione Paziente e Infermiere SERVIZIO A PAG. 2 FORMAZIONE La sicurezza sul posto di lavoro SERVIZIO A PAG. 4 www.villamariarimini.it [email protected]

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PERIODICO A CURA DELLA PRESIDENZA E DELLA DIREZIONE SANITARIA E GENERALEANNO II Numero 2 - Gennaio - Aprile 2013

Tre nuovi consulenti a Villa MariaNuovi Consulenti a Villa Maria. Ec-coli con una breve presentazione, se-guiranno ulteriori approfondimenti nel prossimo numero. Diamo quindi il benvenuto a Villa Maria al Dott. Maurizio Barca, Specialista in Ane-stesia Rianimazione e Terapia Antal-gica. Nato a Padova 10 luglio 1975, nel 2000 si laurea e si specializza all’Università di Ferrara. Il principa-le ambito d’interesse professionale è verso le patologie che causano dolore e che quindi sono di pertinenza per l’algologia. Salutiamo con piacere anche al Dott. Carmelo Bucolo. Nato a S. Filippo del Mela (ME) il 19 giugno del 1946. Si laurea nel 1972 presso l’Università di Bologna dove si spe-cializza in Ostetricia e Ginecologia. Dispone di specifiche esperienze in Diagnosi prenatale, Chirurgia endo-scopica, laparoscopica e Oncologia ginecologica. Infine, il nostro più cordiale ben-venuto al Dott. Cristiano Maria Francucci. Nato a Macerata il 4 novembre del 1974. Laurea presso l’Università di Perugia e Specializ-zazione in Endocrinologia a Roma. Ha lavorato a lungo presso la Cli-nica di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Umberto I” di Ancona e al San Pier Damiano Hospital (Gruppo GVM Care & Re-search).

Periodico a diffusione interna a cura di: CASA DI CURA VILLA MARIA S.p.a. • Viale Matteotti, 24 - 47921 Rimini - Tel. 0541.58411 - Fax 0541.53010

Consuntivo e presentazione Unità Funzionale di Recupero e Riabilitazione.servizio a pag. 3

Villa Maria cresce e potenzia la Direzione GeneraleTra i principali obiettivi mantenere ed accrescere l’impegno di tutti per una partecipazione attiva e interessata al miglioramento continuo.Molti lo hanno già incontrato. Ma è doveroso conoscerlo più da vicino.Intervistiamo il Dott. Graziano Valli.

servizio a pag. 4

CONVEGNOAlimentazione e

sindrome da dieta perenne

servizio a pag. 2

L’INTERVENTOLa relazione

Paziente eInfermiere

servizio a pag. 2

FORMAZIONELa sicurezza sul posto di lavoro

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www.villamariarimini.it [email protected]

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2 • ANNO II Numero 2

Sindrome da dieta perenne, allarme anche a livello locale

Deontologia

Una relazione adeguata con il malato può, talvolta da sola, far diminuire tutta una serie

di sintomi come ansia, paura, angoscia e creare nel paziente un sollievo importante

senza l’ausilio dei farmaci.

UMANITÀ non è una parola come altre. Per chi, come noi, affonda le proprie radici nel mondo dell’assistenza, è una parola più di ogni altra densa di significato. Direi un pilastro irrinunciabile su cui costruire ogni giorno l’agire professio-nale. Purtroppo qualche se-gnale allarmante c’è. Uno è ar-rivato lo scorso dicembre con la presentazione del XV Rap-porto PIT Salute 2012 di Cit-tadinanzattiva. Tra i numerosi dati del documento, quello sul tema “dell’umanizzazione dei rapporti tra gli operatori sani-tari e i cittadini” si rivelò piut-tosto preoccupante.“La mancata umanizzazione - si legge nel documento - è scambiare il nome di un pa-

ziente con un numero di letto, è passare velocemente vicino al dolore di una persona e non accorgersi che sta soffrendo, è dire la parola sbagliata nel mo-mento sbagliato, è soprattutto non fare quel gesto di attenzio-ne che andrebbe fatto”.Questo non si può di certo applicare alla nostra realtà di Villa Maria in quanto, invece, si dà molta importanza alla relazione con il paziente e alla sua soddisfazione, “all’uma-nizzazione” appunto. Non è per nulla facile ragionare in termini di umanità e soprat-tutto non è facile ragionare in termini di umanizzazione del-le cure. Non è facile in primo luogo perché l’ospedale, come ogni altro contesto sanitario, è

un luogo complesso dove mol-tissime realtà si incrociano, si sfiorano, si interfacciano. Sono realtà fatte di professionisti, storie umane, coscienza, cono-scenza, competenza e visione etico-deontologica diverse.Occorre così condividere il termine “umanizzazione”. Il modo migliore di farlo è col-legarlo in maniera intima al nostro modo di essere affinché possa essere agevolmente ap-piccicato sui camici e le casac-che di chiunque. Innanzitutto è opportuno fare una premes-sa fondamentale. L’importanza che l’operatore, e quindi l’uomo conosca bene, in primo luogo, sé stesso, il proprio fisico, la propria personalità, il tempe-ramento, lo stato emotivo. E che sappia esercitare su sé stes-so, qualora ce ne sia bisogno, l’autocontrollo. La persona che diventa paziente (e che non sceglie quindi questa relazio-ne, ma ne è obbligato dalla malattia) vede nell’infermiere un punto di riferimento a cui chiede anche uno scambio af-fettivo. La paura, le angosce, le preoccupazioni da una parte, la capacità di comprendere, di empatizzare dall’altra (dove per empatia si intende il tentativo di riprodurre in proprio i sen-timenti altrui al fine di com-

prendere l’altra persona).La relazione infermiere-malato è la pietra angolare delle cure infermieristiche, e se è vero che l’infermiere non ha scelto il malato con cui dovrà rappor-tarsi ha però scelto una profes-sione che inequivocabilmente e inevitabilmente lo porterà a confrontarsi psicologicamente e umanamente con esso.Si è visto come i pazienti, a distanza di tempo, quando si riferiscono alla loro malattia tendono a ricordare maggior-mente l’atteggiamento relazio-nale del personale infermieri-stico più che quello puramente tecnico. Questo significa che il nostro comportamento nega-tivo o positivo che sia, lascia una traccia importante e a vol-te indelebili nel malato (una carezza o un sorriso, oppure aggressività e insofferenza in determinati momenti possono incidere più di qualsiasi prati-ca manuale).Talvolta infatti, le spiegazioni, i chiarimenti (vedi consenso informato ad esempio), gli in-put che l’infermiere dirige al malato, vengono difficilmen-te ascoltati perché il suo stato d’animo non è recettivo (an-sia, paura,dolore ecc), come se fossero onde radio che non si sintonizzano sulla stessa

frequenza. Quindi ascoltare prima di parlare può rivelarsi produttivo ai fini della ricezio-ne chiara della comunicazione da parte del malato; con un processo catartico il paziente si libera delle proprie tensioni e angosce e rende la propria mente aperta e ricettiva. Si è visto come la bilateralità della comunicazione sia fondamen-tale, in quanto noi operatori forniamo informazioni, consi-gli, sostegno umano e psicolo-gico, e il malto fornisce a noi, a sua volta, informazioni relati-ve al suo stato psicofisico (non dimentichiamo che le esigenze e i disturbi psicologici sono spesso altrettanto importanti di quelli fisici), e alla sua pre-cedente storia patologica.Una relazione adeguata col malato può talvolta da sola far diminuire tutta una serie di sintomi come ansia, paura, angoscia e creare nel paziente un sollievo importante senza l’ausilio dei farmaci. Per que-sto la capacità di instaurare una buona relazione col mala-to determina assieme alla ca-pacità tecnica una competenza professionale completa etica-mente e deontologicamente accettabile.

IL “MERCATO delle diete e le insidie del dieting”. Con questo titolo, il Dott. Fabrizio Malipiero dell’Ambulatorio di Nutrizione e Benessere di Villa Maria ha presentato sua rela-zione sulla base di un allarme già scattato nel 2010 e lancia-to dall’Associazione Nazionale dei Dietisti - ANDID con una certa correlazione anche nel Riminese. Negli ultimi 18 mesi - premette il Dott. Domenico Tiso - è sta-ta riscontrata la Sindrome da dieta perenne nel 60 per cento dei casi dei pazienti che abbia-mo visitato. In sintesi: perdere

peso diventa una vera e propria ossessione e si entra e si esce ra-pidamente da una dieta all’al-tra seguendo regimi alimentari poco salubri. Nel breve periodo si ottiene anche l’effetto desi-derato ma nel medio e lungo termine non appena cala l’at-tenzione le persone tendono a recuperare peso con gli interessi, andando oltre quello iniziale. Le conseguenze nel tempo sono molte: problema a ossa e arti-colazioni, problemi metabolici, cardiovascolari, ipertensione. Sul versante psicologico invece registriamo nella vita di tutti i giorni aumento dello stress, ir-

ritabilità, insonnia, perdita di fiducia verso gli esperti e verso sé stessi”.

CHE COSA È POSSIBI-LE FARE? “Uscire da questa situazione non è affatto semplice perchè la situazione tende a peggiorare nel tempo - dichiara il Dott. Fabrizio Malipiero relatore dell’intervento al Convegno. - Il primo passo che consiglia-mo va nella direzione della con-sapevolezza con la valutazione critica delle abitudini quotidia-ne, capire le azioni inconsape-

voli che durante la giornata portano automaticamente nella direzione sbagliata. Un esem-pio: saltare la colazione per mancanza di tempo, pasti sera-li abbondanti perchè si ha più tempo, mangiare velocemente senza masticare. Ecco, porre attenzione agli errori è già un grande passo che porta nella direzione giusta. Il benessere verrà percepito già nei primi giorni generando motivazione che come conseguenza porte-rà alla perdita di peso che era l’obiettivo iniziale” conclude il Dott. Malipiero.

Quando perdere peso diventa una vera e propria ossessione e si entra e si esce rapidamente da una dieta all’altra. Cosa fare?

Infermiere e paziente, un rapporto da “curare”Parliamo di una relazione che è la pietra angolare delle cure infermieristiche.

di FEDERICA MAGNI

Federica Magni con i medici e i colleghi di reparto

Dott. Fabrizio Malipiero

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ANNO II Numero 2 • 3

Alimentazione e stili di vita, nuova iniziativa promossa da Villa MariaAmpia partecipazione al convegno “Alimentazione e attività motoria. I capisaldi per la salute”. La prevenzione tra i principali obiettivi della politica sanitaria di Villa Maria.

SALA piena e dibattito inten-so e proficuo sabato 20 ottobre scorso presso la sede della Pro-vincia di Rimini per il convegno “Alimentazione e attività moto-ria. I capisaldi per la salute” pro-mosso da ASAS in collabora-zione con Villa Maria. Nel corso dell’incontro sono state presen-tate 15 relazioni e assegnati 6 Crediti formativi ECM. Due le Tavole Rotonde. La prima, dal titolo “Le insidie per la sa-lute” moderata dal Dott. Marco Grassi, Consigliere dell’Ordine

dei Medici della Provincia di Rimini. La seconda ‘Le oppor-tunità per la salute’, coordinata dal Dott. Giulio Mignani Pre-sidente dell’Ordine dei Farma-cisti della Provincia di Rimini.Ne abbiamo tracciato un bi-lancio con il Dott. Domenico Tiso, presidente del Convegno e Responsabile dell’Ambulato-rio Nutrizione e Benessere di Villa Maria.

Dott. Tiso, la sala era praticamente piena, soddisfatti?

Certamente. Molti consensi po-sitivi ci sono pervenuti già in chiusura dell’evento. È vero, la sala era quasi piena. Ma non è questo il reale valore aggiunto. La gratificazione vera è stata rappresentata dalla grande par-tecipazione attiva della platea. Più di due ore di dibattito, tutte a vantaggio del confronto spro-nato dalle relazioni. E tutti sono stati soddisfatti dell’aver portato a casa nuove conoscenze.

Quindici relazioni han-no offerto numerosi

spunti di riflessione. Quali sono stati gli aspetti più rilevanti?

Certamente alcuni argomenti hanno destato maggiore inte-resse. Tra essi, le errate abitu-dini quotidiane e le scelte in-consapevoli che portano a stili di vita insalubri, anticamera di molte malattie croniche e inva-lidanti. Altro tema che ha desta-to interesse, è la globalizzazione dei mercati e l’alimentazione di bassa qualità nutrizionale a cui si sopperisce con cibi iper-

saporiti e iper calorici. Il merca-to, sempre più appetibile, delle diete e le insidie nascoste che conducono molte persone alla “dipendenza”. Molto interessan-te è stato l’esposizione che ha correlato lo stress e l’aumento di peso. Altro tema dominante è stato rappresentato dagli effetti positivi dell’attività fisica. Uno dei temi che ha acceso di più il dibattito, anche sui media locali, è stato quello della sin-drome da dieta perenne (vedi articolo a pag. 2).

CONTINUITÀ e rilancio del piano investimenti 2011-2014. E’ stato questo il principale messaggio dichiarato in con-ferenza stampa mercoledì 12 dicembre scorso per fare il punto della situazione sui lavori iniziati nel 2011. Nel se-condo semestre del 2013, infat-ti, sarà completata la nuova ala adibita a Ufficio Ricoveri e Am-bulatori da dove si eseguono visite ed esami per il percorso pre-operatorio. Oltre a stila-re il bilancio 2012 (vedi box a lato), l’incontro con i giornalisti è servito anche per presentare

ufficialmente la nuova Unità Funzionale di Recupero e Ria-bilitazione Villa Maria, la sesta per la precisione, che sarà gui-data dal Dott. Loris Betti (foto). Il percorso, condiviso con l’A-zienda Usl di Rimini e per ri-spondere alle esigenze di “con-tinuità delle cure” per il recupe-ro funzionale del paziente, pre-vede l’utilizzo di 10 posti letto già parte integrante dell’Unità Funzionale di Lungodegenza. Nel reparto vengono formulati progetti di riabilitazione indivi-duale per il recupero e rieduca-zione funzionale da intervento protesico al ginocchio e all’an-ca. Villa Maria vuole offrire ai propri pazienti ed ai cittadini in generale una risposta concre-ta ed altamente qualificata alle necessità di diagnosi e di cura delle patologie delle articola-zioni dell’anca e del ginocchio disponendo della apparecchia-tura della Risonanza Magne-tica Maggiore della Macchina per la diagnosi della degenera-zione delle ossa, l’osteoporosi, la MOC (Mineralogia Ossea Computerizzata).

I PRINCIPALI DATI A CONSUNTIVO 2012

Nel 2012 sono stati realizzati circa 6.400 ricoveri di cui 5.800 di interventi chirurgici sia in Day Hospital che in regime ordinario con 200 interventi chirurgici di protesi d’anca e di ginocchio. Significativo anche il numero degli interventi di Artrodesi vertebrale per la stabilizzazione della colonna vertebrale con 200 interventi (+34% rispetto al 2011). Le prestazioni di tipo ambulatoriale quali visite, esami diagnostici in varie discipline si attestano a 60 mila. Tra queste spicca il numero delle indagini di Risonanza Magnetica che ammontano a circa 7.400. Si evidenzia il buon riscontro che ha ottenuto l’iniziativa che consente ai privati di accedere agli esami di risonanza magnetica negli orari serali senza perdere ore di lavoro e richiedere permessi. La percentuale di esami serali è stato di circa il 50%. Per mantenere alto il livello qualitativo dei servizi nel 2012 gli investimenti in nuove tecnologie e rinnovamento delle attrezzature già esistenti sono stati pari a 500 mila euro.

CONTINUITÀ E RILANCIO DEL PIANO INVESTIMENTI 2011-2014

Nuova ala pronta nel secondo semestreStilato il bilancio delle attività 2012 e presentata l’Unità Funzionale di Recupero e Riabilitazione

Il Dott. Betti Loris è Specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione. Nato a Rimini il 29 settembre 1954, si è laureato presso l’Università degli Studi di Bologna e ha frequentato la Scuola di Specializzazione all’Università degli Studi di Milano. Tra le esperienze professionali più significative dal 2001 è stato alle dipendenze della Mon-tecatone Rehabilitation Insitute in qualità di Aiuto Dirigente dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa per le Mielolesioni.

Iniziative speciali

Dott. Giulio Mignani Dott. Marco Grassi

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Periodico a diffusione interna proprietà e sede: CASA DI CURA VILLA MARIA S.p.a. Viale Matteotti, 24 - 47921 RiminiTel. 0541.58411 - Fax 0541.53010 E-mail: [email protected]

In redazione:Costanza DenteDomenico ChiericozziMarina MolariEmanuela Piva

Hanno collaborato a questo numero:Dott. Fabrizio MalipieroDott. Domenico Tiso Inf. Prof. Federica Magni

Coordinamento editoriale: Domenico Chiericozzi

Direzione e supervisione: Dott.ssa Silvana Carloni

Per inviare contributi a Villa Maria News scrivere a: [email protected]

Stampa: Lineastampa - Rimini

IN UN AMBIENTE DI LAVORO SANO E SICURO, L’OPERATORE SI SENTE MEGLIO, DUNQUE LAVORA CON PIÙ ENTUSIASMO E MOTIVAZIONE

Sicurezza sul posto di lavoro, sempre di più una questione di cultura

La tutela della salute e la si-curezza nei luoghi di lavoro sono temi sempre più al centro degli interessi del legislatore. Qualche novità c’è, così abbia-mo rivolto alcune domande alla Dott.ssa Piva, responsabile Gestione Qualità e al Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.).

Quali sono le novità?Il D.Lgs. 81/08, a differenza della normativa precedente, mette in evidenza che per ri-durre drasticamente gli infor-tuni, è indispensabile che il datore di lavoro provveda alla formazione, informazione ed addestramento di tutte le fi-gure professionali presenti sul luogo di lavoro. In particolare l’art. 37 del D. Lgs. 81/08 aveva stabilito, ge-nericamente, che ciascun la-voratore, deve ricevere una formazione sufficiente ed

adeguata in materia di salute e sicurezza demandando alla conferenza Stato – Regioni il compito di definirne la durata, contenuti minimi e modalità di effettuazione. In sostanza la formazione deve essere attua-ta secondo precise procedure e metodologie che, se non ri-spettate, espongono il datore di lavoro a precise sanzioni. Il 21 Dicembre 2011 tale Ac-cordo ha stabilito che ciascun lavoratore deve ricevere una formazione generale di 4 ore ed una formazione specifica di 4, 8 o 12 ore in funzione del comparto di appartenenza dell’azienda. Il personale neo-assunto invece, deve essere formato entro 60 giorni dalla data di assunzione. Per i pre-posti la formazione base è di 8 ore, mentre per i dirigenti è di 16. La novità ancora più importante riguarda l’aggior-

namento quinquennale, di una durata minima di 6 ore, che il datore di lavoro deve garanti-re a ciascun lavoratore e figure preposte alla sicurezza.

Come hanno reagito le aziende interessate?

Di fronte ad una richiesta del genere da parte del legislato-re, le aziende hanno imme-diatamente sentito la gravità e la difficoltà ad ottemperare a questo obbligo normativo. Lo sforzo economico è sicura-mente importante.Quindi che cosa si è pen-sato di fare a Villa Maria?Villa Maria si è immediata-mente organizzata ed ha pia-nificato un programma for-mativo intenso comprendente sia una formazione on – line in modalità FAD (Formazione a Distanza), sia una formazione residenziale con la creazione di gruppi aula e la presenza di

docenti esperti. Si è provvedu-to anche alla formazione dei preposti e dei dirigenti entra-ti di recente nell’organico di Villa Maria. Nonostante alcu-ne piccole variazioni in corso d’opera, a causa di imprevisti od esigenze lavorative, il piano della formazione in questione si concluderà come vuole L’Ac-cordo Stato - Regioni, ossia en-tro il 31 gennaio prossimo.

Ci sono progetti spe-cifici?

Villa Maria ha investito su di un progetto di alta formazione che ha visto coinvolti i coordi-natori delle Unità Funziona-li, il Responsabile dell’Ufficio Personale ed il Responsabile dei Lavoratori per la Sicurez-za, per la valutazione ed analisi dei rischi al fine di aggiornare il documento di valutazione dei rischi. Questo sarà un documento

molto importante che descri-verà perfettamente la struttu-ra da un punto di vista della sicurezza e dal quale possono derivare istruzioni operative veramente efficaci per ridurre al minimo il livello di rischio e quindi il potenziale danno sulla salute e sicurezza del la-voratore.

VILLA MARIA cresce e poten-zia anche la Direzione Generale con Dott. Graziano Valli.Molti lo hanno già incontrato. Ma è doveroso conoscerlo più da vicino.

Dott. Graziano Valli, ben arrivato a Villa Ma-ria. Da dove iniziamo?

Prima di tutto vorrei porgere un saluto a tutti i dipendenti e collaboratori di Villa Maria, in particolare a coloro che non ho ancora conosciuto ed esprimere la mia gratitudine verso i com-ponenti del Consiglio di Ammi-nistrazione.

La richiesta è di rito. Una sua breve presen-tazione.

Sono nato a Castelbolognese, in Romagna nonostante il nome, ma più vicina all’Emilia. Attual-mente abito a Cesena. Dopo la

Laurea in economia e Commer-cio e l’abilitazione professionale ho lavorato per una società di revisione contabile, ho svolto l’attività professionale di Dottore Commercialista e di direttore di azienda in settore non sanitario. Dal 2000 ho ricoperto il ruolo di Direttore Amministrativo della Casa di Cura Domus Nova di Ravenna svolgendo di fatto le funzioni di Direzione Generale, figura non prevista nell’organi-gramma.

Con il suo arrivo la Di-rezione Generale, già presidiata dal Dott. Gualtiero Antola, ap-pare decisamente raf-forzata. Quali sono le questioni più rilevanti che state affrontando?

I settori di impegno in questo momento più rilevanti sono

almeno tre. Il primo è legato ai lavori di ristrutturazione ed am-pliamento. Un altro ambito di azione è rappresentato da una serie di piccoli ma importan-ti interventi ed aggiustamenti interni mirati al rafforzamento della struttura organizzativa, al miglioramento di alcuni percor-si gestionali e all’arricchimento dell’offerta nell’ottica della cre-scita dimensionale e della atti-tudine dell’azienda a rispondere sempre meglio ai requisiti di qualità richiesti dalla Certifi-cazione e dall’Accreditamento Istituzionale. Il terzo settore di azione è richiesto per far fronte

alla riduzione dei finanziamenti Statali alla Sanità, riduzione che in Emilia Romagna si aggiunge alla minaccia di una ulteriore riduzione tariffaria. Per questo è necessaria una “spending re-view” aziendale.

L’opinione di chi viene da “fuori” è sempre apprezzabile. Qual’ è la cosa che le è rimasta più impressa arrivando Villa Maria?

Quello che mi ha più favore-volmente sorpreso è la enorme potenzialità che la struttura rac-chiude nelle diverse sfere, quella legata alla posizione geografica, quella patrimoniale, quella pro-fessionale, potenzialità che sono state colte dalla Proprietà inve-stendo cospicuamente in que-sto bellissimo ed entusiasmante progetto di ristrutturazione ed ampliamento. Devo aggiungere un altro aspetto che ho subito notato. La gentilezza del perso-nale di accoglienza; può sem-brare scontato ma non lo è. E un valore, direi anche un patrimo-nio aziendale che va mantenuto e coltivato. Sono convinto, anche se non ne ho ancora avuto diret-

ta esperienza, che questa carat-teristica è comune anche al per-sonale sanitario. Vorrei anche rilevare l’eccellente pulizia dei locali. Già all’ingresso colpisce la lucentezza delle superfici che fornisce l’idea di un ospedale, sebbene non nuovo, ma tenuto con grande cura.

Che cosa vorrebbe cam-biare nel più breve tem-po possibile e perché?

Non vorrei cambiare nulla che valga la pena di essere riferi-to in questa intervista. Vorrei invece esprimere un auspicio, quello che tutti i collaboratori, sia i dipendenti che i libero pro-fessionisti, in qualsiasi settore operino, prestino la propria at-tività lavorativa con impegno e attenzione e con vero interesse alla qualità delle cure e dei rap-porti tra le persone. Approfitto infine di questa occasione per manifestare la mia soddisfazio-ne professionale per essere alla Direzione di una struttura così ricca di risorse ed il mio con-vinto impegno per consolidare ed accrescere la già ottima fama di struttura sanitaria di cui gode Villa Maria.

Direzione Generale

Villa Maria cresce e potenzia la direzione generaleTra i principali obiettivi mantenere ed accrescere l’impegno di tutti per una partecipazione attiva e interessata al miglioramento continuo