Informazioni generali sul progetto Politiche integrate per una ottimizzazione del Sistema Gestione...
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Informazioni generali sul progettoInformazioni generali sul progetto
Politiche integrate per una ottimizzazione del Sistema Gestione Ambientale del complesso minerario di Cabernardi e aree limitrofe
Francesco Mazzei
AREA DI STUDIOAREA DI STUDIO
-Bacino minerario di CabernardiLa Miniera di Zolfo è ubicata nel tratto compreso tra le località di Cabernardi, Vallotica e Cantarino (in direzione nord rispetto al capoluogo Sassoferrato). E’ statao il centro minerario più grande d'Europa, con una produzione massima di 60.000 tonnellate di materiale fuso.
Il suo bacino minerario aveva un'estensione di circa 8 km di lunghezza, 1500 m di larghezza e 800 m di profondità, con 21 gallerie e due pozzi di estrazione profondi 460 m. L'ultimo livello della miniera arrivava a una profondità di 800 m, di cui 515 m erano sotto il livello del mare.
Committenti: Comunità europea; Repubblica italiana; regione marche; comuni dentro l'area di studio (Contributi ai Comuni per misure di riparazione, caratterizzazione, messa in sicurezza permanente e bonifica ambientale. (ex D.M. 471/99 e D.L.vo 152/2006 Parte IV Titolo V); privati.
Clienti: Piccole attività commerciali; turisti internazionali e locali (molti marchigiani non conoscono le bellezze del proprio territorio); amministratori della miniera di cabernardi
Stakeholder: Associazioni ambientaliste; associazioni culturali; associazioni storiche; biblioteche; ong (Scambi internazionali, SVE…, servizio civile), amministratori della miniera di cabernardi
Fruitori: Piccole attività commerciali; turisti internazionali e locali (molti marchigiani non conoscono le bellezze del proprio territorio); gente locale; amministratori della miniera di cabernardi
Obiettivi del progettoObiettivi del progetto Garantire e promuovere, in forma coordinata, la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale. Più nello specifico i territori della cava di Cabernardi, saranno sottoposti ad uno speciale regime di tutela e gestione, allo scopo di perseguire, in particolare, le seguenti finalità:
a) conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolaritàgeologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici epanoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici;b) applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazionetra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici,archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali;c) promozione di attività di educazione, di formazione, e di ricerca scientifica, ancheinterdisciplinare, nonchè di attività ricreative compatibili; d)creazione di forti sinergie tra
l’ambiente, la società e l’economia dei privati ma anche del pubblico e) aumentare l'affluenza di un turismo sostenibile
f) Ripopolare aree territoriali in abbandono (A far fronte ad un grande esodo avvenuto in passato)g) Conservare la memoria storica e le conoscenze tecniche della minierah) Rivitalizzare un territorio dove l’estrazione mineraria ha disturbato l’ambiente.i) Promuovere la ricchezza economica, culturale e sociale alla gente indigena
DescrizioneDescrizione
Lo scopo di questo progetto è quello di creare forti sinergie tra i privati e i pubblici in un ambito produttivo omogeneo, tra la sfera ambientale economico e sociale.
Problematiche attuali del Problematiche attuali del territorio montano marchigiano:territorio montano marchigiano: Bassa valorizzazione dei territori marchigiani (Il valore è
dato da un’alta valenza naturalistica, da un’elevata conservazione della cultura endemica degli abitanti, da una forte cultura, da un elevato valore architettonico dei paesi)
Poca consapevolezza dei marchigiani sul valore delle proprie terre (altri stati europei hanno da tempo iniziato a valorizzare e a investire nelle terre marchigiane)
Graduale ma costante antopizzazione dell’ambiente naturale
Graduale spopolamento delle aree montane Poca attuazione di politiche di marketing pubblicitario
internazionale per queste aree di studio
Politiche integratePolitiche integrate
1. Politiche ambientali (certificati verdi; certificazioni ambientali come EMAS per ambiti produttivi omogenei (APO) o ISO 14001; riabilitazione ecologia e ambientale dell’area di studio…
2. Politiche sociali (Educazione ambientale e culturale; raccolta differenziata per i paesi interni all’area di studio; sinergie tra gli abitanti…)
3. Politiche economiche
Dove attuareDove attuare Costruzione o valorizzazione e potenziamento delle vie percorribili
di elevata valenza paesaggistica, gastronomica e culturale. (Forte attrazione per un turismo internazionale e locale, gastronomico, paesaggistico, artistico e naturalistico)
Potenziare le aree di sosta, la viabilità delle aree di interesse… Potenziamento della segnaletica dei sentieri per escursioni in
bicicletta e trekking. Potenziamento su scala internazionale del marketing pubblicitario. Potenziare le politiche di sostenibilità sociale e ambientale. Rinaturalizzazione di aree disturbate dall’operato umano. Creazione di mappe elettroniche (GIS) . Attività di divulgazione scientifica e educazione ambientale. Applicazione di certificazioni ambientali (come EMAS per
ambiti produttivi omogenei (APO) o ISO 14001.
Punti di forzaPunti di forza L’area ha una notevole valenza storico-
culturale-architettonica (storia del lavoro) e la bibliografia su tale area è elevata.
Alta valenza ambientale e paesaggistica. Vicinanza con le grotte di Frasassi (sinergia per
la gestione del turismo) Gastronomia. Alta valenza architettonica dei paesi interni
all’area di studio. Elevata bibliografia storica, (esistenza di video
documentari). Possibilità di applicare politiche di sostenibilità
ambientale (turismo sostenibile “d’elite”).
La valorizzazione territoriale a cosa La valorizzazione territoriale a cosa porterebbe?porterebbe? Maggior affluenza di un turismo sostenibile Ripopolamento di aree in abbandono (A far
fronte ad un grande esodo avvenuto in passato)
Conservazione della memoria storica e le conoscenze tecniche della miniera
Rivitalizzazione di un territorio dove l’estrazione mineraria ha disturbato l’ambiente.
Apporto di una ricchezza economica, culturale e sociale alla gente indigena.
AlternativaAlternativa di applicazione del progetto di applicazione del progetto
Sasso di Simone e Simoncello (Benefici derivanti dalla interrelazione con la regione Toscana: applicazione di politiche interregionali (Marche-Toscana; bandi europei.)
Aspetti tecnologiciAspetti tecnologici
Nuove tecnologie utilizzate– Energie rinnovabili, educazione ambientale e
storica, fitodepurazione, mercati ortofrutticoli diretti, web, aplicazione di SGA (EMAS per APO), car sharing.
NormativeNormative
DECRETO PER LA PROMOZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.
Il sito è vicino alle grotte di frasassi che sono un sito di importanza comunitaria (SIC) Regolamento (UE) n. 691/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 luglio 2011 relativo ai c
onti economici ambientali europei (Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 192/1 del 22 luglio 2011)
L. 31 luglio 2002, n. 179 - Disposizioni in materia ambientale (G.U. 13 agosto 2002, n. 189) L. 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelie
vo venatorio (G.U. 25 febbraio 1992, n. 46, S.O.) Accordo interministeriale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale (Roma, 22 aprile 2008) Carta d'intenti tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in materia di "Scuola, Ambiente e Legalità" (Roma, 29 luglio 2009)
Accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e ICS - Iniziativa Car Sharing (Roma, 9 luglio 2003)
Direttiva 2003/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003 - Partecipazione del pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia (Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 156 del 25 giugno 2003)
Regolamento (CE) n. 1367/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 settembre 2006 - Applicazione alle istituzioni e agli organi comunitari delle disposizioni della convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L 264 del 25 settembre 2006)