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58 - GdM 216 INFORMAZIONI DI UFOTOGIA f)onald Keyhoe e la sua t tguerra" contro I'USAF sul GdM 2l2ho dato notizia della morte, awenuta il 29 novembre 1988, del mag- giore dei Marines Donald E. Keyhoe, grande protagonista dell'ufologia americà- na (e mondiale) nel ventennio 195G1970, tracciando un profilo biografico del per- lo11eqig. L'articolo qui sotto pubblicato, a firma di Edoardo Russo (dirigènte del C.I.S.u.), rievoca la figura e l'opera dello scomparso in un saggio di ben più ampio respiro. Sono lieto di proporlo all'attenzione dei lettori neflà convinziòne che esso costituisca, oltre che un omaggio alla memoria di Keyhoe, anche un ade- guato e documentato panorama di un periodo fondamentale della storia dell'ufo- logia. Ringrazio Russo per avermi autorizzato a pubblicare il suo articolo in que- sta rubrica. I ll'alba del 2I dicembre 1949, il noto -{al. presentatore e giornalista Frank Ed- wards stava scorrendo i giornali alla ricerca di un argomento per la sua trasmissione ra- diofonica del mattino, quando gli capitò in mano una copia in anteprima del mensile <<True» di gennaio. L'articolo di copertina portava la firma di Donald Keyhoe, ex maggiore dei Marines e giornalista aeronautico, ed il titolo fu per Edwards come un pugno nello stomaco. «I dischi volanti esistono ! >>, affermava Keyhoe, e nell'articolo riportava awistamenti moz- zafiato, dichiarazioni di piloti, esperti aero- nautici, milita"ri, che concorrevano tutte ver- so un'unica conclusione: i misteriosi ogget- ti osservati nei cieli americani negli ultimi due anni erano velivoli di provenienza ex- traterreste, come l'U.S. Air Force aveva or- mai accertato, ma le autorità americane ta- cevano la sconcertante verità per non pro- vocare il panico. L'istinto del reporter diceva a Edwards che questa storia era una «bomba», per cui sol- levò il telefono e senza tanti complimenti tirò giù dal letto il direttore di <<True>> strappan- dogli l'autorizzazione a citare alcuni estrat- ti dell'articolo nel corso del suo progr.rmma. L'effetto dell'annuncio alla radio fu tale che lo stesso pomeriggio l'agenzia Associated Press rilanciò la notizia in tutto il mondo, I "dischi volanti" esistono Nato il 20 giugno 1897, Keyhoe si diplomò nel l9l9 all'Accademia Navale ed entrò co- me pilota nel corpo dei Marines, da cui si dimise col grado di Maggiore nel 1923, do- po essere rimasto ferito in un incidente ae- reo, Negli anni '20 lavorò come addetto stampa dell'Aeronautica Civile presso il Dipartimen- to del Commercio. P.L.Sani tre giorni prima che <<True»> fosse nelle edi- cole americane. Otto anni dopo, il l6 febbraio 1958, lo stes- so Donald Keyhoe, nella veste di direttore dell'organizzazione ufologica NICAP, si tro- vava negli studi televisivi della CBS per par- tecipare a un dibattito in diretta con un por- tavoce dell'Aviazione militare sul tema <<UFO: I'enigma dei cieli»>, all'interno del po- polare programma «The Armstrong Circle Theatre». Mentre il dibattito era in onda, improwisamente, Keyhoe abbandonò la «scaletta>» concordata con il conduttore ed annunciò che l'Air Force nascondeva al pub- blico americano quattro documenti segreti da cui risultava che gli UFO esistevano ed erano extraterrestri. Colto di sorpresa, il re- gista non trovò di meglio che togliergli I'au- dio in diretta, lasciando sugli schermi TV di mezza America la faccia del sessantunenne ufologo che muoveva le labbra senza che si sentisse nulla. Il pubblico americano ne fu sconcertato, e migliaia di persone si convin- sero che esisteva una censura sul tema dei dischi volanti. Il 29 novembre 1988, all'età di 9l anni, Do- nald Edward Keyhoe, una delle figure <<sto- riche» dell'ufologia americana, è mancato a seguito di un arresto cardiaco sopraggiunto alla polmonite che lo aveva colpito qualche settimana prima. e Yengono dallo spazio Nel 1926 diresse il giro trionfale degli USA dell'Ammiraglio Byrd dopo la sua spedizio, ne al Polo Nord, e l'anno successivo fu as- sistente di Charles Lindbergh per la celebre trasvolata aflantica, sulla quale Keyhoe scris- se poi un libro nel 1928. Negli anni '30 e '40 Keyhoe pubblicò inol- tre numerosi articoli e libri sull,aviazione e su problemi militari. a cura di Pier Luigi Sani Proprio in quanto giornalista esperto di ae- ronautica, nel maggio 1949 il direttore del- la rivista <<True>» gli si rivolse incaricandolo di fare un'indagine sui <<dischi volanti». L'ex-maggiore aveva numerosi amici nelle alte sfere militari, sia nell'Aeronautica sia al Pentagono, ma quando si rivolse a loro per informazioni sul problema, si trovò davan- ti un muro di reticenza. Ne dedusse che c'e- ra una consegna di segretezza e che le Forze Armate nascondevano qualcosa di impor- tante: che i dischi volanti venivano dallo spa- zio. Dopo sei mesi di indagini Keyhoe pubblicò quindi sul numero di gennaio di «True» il celebre articolo, intitolato «I dischi volanti esistono»>, nel quale presentava alcuni dei ca- si migliori del periodo 1947-49 e sosteneva che si trattasse di velivoli extraterrestri i quali controllavano la Terra da quasi due secoli ma che avevano intensificato le loro visite a seguito delle prime esplosioni nucleari. Keyhoe sosteneva inoltre ehe l'Air Force co- nosceva la vera natura degli oggetti awista- ti, ma la nascondwa per evitare il diffondersi del panico. L'articolo ebbe l'effetto di una bomba sul pubblico americano: per la prima volta il concetto della provenienza extraterrestre dei dischi volanti e I'ipotesi di una congiura del silenzio da parte delle autorità venivano pre- sentati al grande pubblico. Quel numero di <<True»> fu il più venduto nella storia della rivista, e l'articolo di Keyhoe (che divenne da un giorno all'altro il più conosciuto ((esperto» americano di dischi volanti) uno dei più letti e commentati nell'intera storia del giornalismo. Il testo venne in seguito ampliato e pubbli- cato I'anno stesso e con lo stesso titolo «Flying Saucers Are Real») sotto forma di libro, uno dei primissimi pubblicati sull'ar- gomento. Ma il ruolo di principale esponente dell'u- fologia privata americana, Keyhoe lo otten- ne col suo secondo libro, intitolato «Dischi volanti dallo spazio» e dedicato alla grande ondata di awistamenti che nell'estate del 1952 si abbatté sugli Stati Uniti. Lo stile narrativo e l'abitudine di prendere appunti dettagliatissimi delle sue conversa- zioni ne fecero un successo, grazie anche ai fatti clamorosi che riportava. Attraverso suoi amici al Pentagono, l'ex- maggiore dei Marines era infatti riuscito ad ottenere i casi più interessanti investigati dal Project Blue Book, che glieli aveva invece ufficialmente negati. Questo aveva naturalmente rinforzato Key- hoe nella sua convinzione che l'U.S. Air For- ce conducessé una vera e propria congiura del silenzio sull'argomento UFO. In ogni caso, <<F§ing Saucers from Outer Space» (Dischi volanti dallo spazio), edito nell'autunno 1953, fu un vero e proprio best- seller; anzi con il suo mezzo milione di co-

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INFORMAZIONI DI UFOTOGIAf)onald Keyhoe e la suat tguerra" contro I'USAFsul GdM 2l2ho dato notizia della morte, awenuta il 29 novembre 1988, del mag-giore dei Marines Donald E. Keyhoe, grande protagonista dell'ufologia americà-na (e mondiale) nel ventennio 195G1970, tracciando un profilo biografico del per-lo11eqig. L'articolo qui sotto pubblicato, a firma di Edoardo Russo (dirigèntedel C.I.S.u.), rievoca la figura e l'opera dello scomparso in un saggio di ben piùampio respiro. Sono lieto di proporlo all'attenzione dei lettori neflà convinziòneche esso costituisca, oltre che un omaggio alla memoria di Keyhoe, anche un ade-guato e documentato panorama di un periodo fondamentale della storia dell'ufo-logia. Ringrazio Russo per avermi autorizzato a pubblicare il suo articolo in que-sta rubrica.

I ll'alba del 2I dicembre 1949, il noto-{al. presentatore e giornalista Frank Ed-wards stava scorrendo i giornali alla ricercadi un argomento per la sua trasmissione ra-diofonica del mattino, quando gli capitò inmano una copia in anteprima del mensile<<True» di gennaio.L'articolo di copertina portava la firma diDonald Keyhoe, ex maggiore dei Marines egiornalista aeronautico, ed il titolo fu perEdwards come un pugno nello stomaco. «Idischi volanti esistono ! >>, affermava Keyhoe,e nell'articolo riportava awistamenti moz-zafiato, dichiarazioni di piloti, esperti aero-nautici, milita"ri, che concorrevano tutte ver-so un'unica conclusione: i misteriosi ogget-ti osservati nei cieli americani negli ultimidue anni erano velivoli di provenienza ex-traterreste, come l'U.S. Air Force aveva or-mai accertato, ma le autorità americane ta-cevano la sconcertante verità per non pro-vocare il panico.L'istinto del reporter diceva a Edwards chequesta storia era una «bomba», per cui sol-levò il telefono e senza tanti complimenti tirògiù dal letto il direttore di <<True>> strappan-dogli l'autorizzazione a citare alcuni estrat-ti dell'articolo nel corso del suo progr.rmma.L'effetto dell'annuncio alla radio fu tale chelo stesso pomeriggio l'agenzia AssociatedPress rilanciò la notizia in tutto il mondo,

I "dischi volanti" esistono

Nato il 20 giugno 1897, Keyhoe si diplomònel l9l9 all'Accademia Navale ed entrò co-me pilota nel corpo dei Marines, da cui sidimise col grado di Maggiore nel 1923, do-po essere rimasto ferito in un incidente ae-reo,Negli anni '20 lavorò come addetto stampadell'Aeronautica Civile presso il Dipartimen-to del Commercio.

P.L.Sani

tre giorni prima che <<True»> fosse nelle edi-cole americane.Otto anni dopo, il l6 febbraio 1958, lo stes-so Donald Keyhoe, nella veste di direttoredell'organizzazione ufologica NICAP, si tro-vava negli studi televisivi della CBS per par-tecipare a un dibattito in diretta con un por-tavoce dell'Aviazione militare sul tema<<UFO: I'enigma dei cieli»>, all'interno del po-polare programma «The Armstrong CircleTheatre». Mentre il dibattito era in onda,improwisamente, Keyhoe abbandonò la«scaletta>» concordata con il conduttore edannunciò che l'Air Force nascondeva al pub-blico americano quattro documenti segretida cui risultava che gli UFO esistevano ederano extraterrestri. Colto di sorpresa, il re-gista non trovò di meglio che togliergli I'au-dio in diretta, lasciando sugli schermi TV dimezza America la faccia del sessantunenneufologo che muoveva le labbra senza che sisentisse nulla. Il pubblico americano ne fusconcertato, e migliaia di persone si convin-sero che esisteva una censura sul tema deidischi volanti.Il 29 novembre 1988, all'età di 9l anni, Do-nald Edward Keyhoe, una delle figure <<sto-riche» dell'ufologia americana, è mancatoa seguito di un arresto cardiaco sopraggiuntoalla polmonite che lo aveva colpito qualchesettimana prima.

e Yengono dallo spazio

Nel 1926 diresse il giro trionfale degli USAdell'Ammiraglio Byrd dopo la sua spedizio,ne al Polo Nord, e l'anno successivo fu as-sistente di Charles Lindbergh per la celebretrasvolata aflantica, sulla quale Keyhoe scris-se poi un libro nel 1928.Negli anni '30 e '40 Keyhoe pubblicò inol-tre numerosi articoli e libri sull,aviazione esu problemi militari.

a cura di Pier Luigi SaniProprio in quanto giornalista esperto di ae-ronautica, nel maggio 1949 il direttore del-la rivista <<True>» gli si rivolse incaricandolodi fare un'indagine sui <<dischi volanti».L'ex-maggiore aveva numerosi amici nellealte sfere militari, sia nell'Aeronautica sia alPentagono, ma quando si rivolse a loro perinformazioni sul problema, si trovò davan-ti un muro di reticenza. Ne dedusse che c'e-ra una consegna di segretezza e che le ForzeArmate nascondevano qualcosa di impor-tante: che i dischi volanti venivano dallo spa-zio.Dopo sei mesi di indagini Keyhoe pubblicòquindi sul numero di gennaio di «True» ilcelebre articolo, intitolato «I dischi volantiesistono»>, nel quale presentava alcuni dei ca-si migliori del periodo 1947-49 e sostenevache si trattasse di velivoli extraterrestri i qualicontrollavano la Terra da quasi due secolima che avevano intensificato le loro visitea seguito delle prime esplosioni nucleari.Keyhoe sosteneva inoltre ehe l'Air Force co-nosceva la vera natura degli oggetti awista-ti, ma la nascondwa per evitare il diffondersidel panico.L'articolo ebbe l'effetto di una bomba sulpubblico americano: per la prima volta ilconcetto della provenienza extraterrestre deidischi volanti e I'ipotesi di una congiura delsilenzio da parte delle autorità venivano pre-sentati al grande pubblico. Quel numero di<<True»> fu il più venduto nella storia dellarivista, e l'articolo di Keyhoe (che divenneda un giorno all'altro il più conosciuto((esperto» americano di dischi volanti) unodei più letti e commentati nell'intera storiadel giornalismo.Il testo venne in seguito ampliato e pubbli-cato I'anno stesso e con lo stesso titolo«Flying Saucers Are Real») sotto forma dilibro, uno dei primissimi pubblicati sull'ar-gomento.Ma il ruolo di principale esponente dell'u-fologia privata americana, Keyhoe lo otten-ne col suo secondo libro, intitolato «Dischivolanti dallo spazio» e dedicato alla grandeondata di awistamenti che nell'estate del1952 si abbatté sugli Stati Uniti.Lo stile narrativo e l'abitudine di prendereappunti dettagliatissimi delle sue conversa-zioni ne fecero un successo, grazie anche aifatti clamorosi che riportava.Attraverso suoi amici al Pentagono, l'ex-maggiore dei Marines era infatti riuscito adottenere i casi più interessanti investigati dalProject Blue Book, che glieli aveva inveceufficialmente negati.Questo aveva naturalmente rinforzato Key-hoe nella sua convinzione che l'U.S. Air For-ce conducessé una vera e propria congiuradel silenzio sull'argomento UFO.In ogni caso, <<F§ing Saucers from OuterSpace» (Dischi volanti dallo spazio), editonell'autunno 1953, fu un vero e proprio best-seller; anzi con il suo mezzo milione di co-

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Il NICAP: punto di riferimento dell,ufologiaAnni di pressioni personali sull'U.S. AirForce perché ammettesse la provenienza ex-traterrestre degli UFO si erano però dimo-strati inutili, e quindi Keyhoe decise di pro-muovere la costituzione di un Comitato na-zionale per le indagini sui fenomeni aerei,che fungesse da gruppo di pressione sul Con-gresso (il Parlamento americano) per pro-muovere un'indagine vera sull'argomento.Alla fine del 1956 venne così costituito a Wa-shington il NICAP (National InvestigationsCommittee on Aerial Phenornena), di cui pe-rò Keyhoe non figurava quale promotore.Ma già pochi mesi dopo il Maggiore uscivaallo scoperto in prima persona, e trascina-va nel Consiglio direttivo del NICAP per-sonaggi di spicco dell'establishment scienti-fico e soprattutto militare, fra i quali il vice-ammiraglio Roscoe Hillenkoetter, suo com-pagno di studi ed ex-direttore della CIA, ilcontrammiraglio Delmer Fahrney, già diret-

tore del progr:ìmma missilistico della Marirna, il giornalista televisivo Frank Edwards,ed inoltre diversi ufficiali in congedo, pro-fessori universitari e uomini d'affari, alloscopo di dare al NICAP un'aura di serietàe professionalità e di conseguenza rendererispettabile il problema ufologico agli occhidel pubblico e del Parlamento.Il NICAP mantenne iniziàlmente buoni rap-porti con Ie altre associazioni ufologiche giàesistenti, in particolare I'APRO (Aerial phe-nomena Research Organization), fondata ediretta dai coniugi Lorenzen. Nessuna asso-ciazione infatti, aveva i mezzi per perseguire un'attività sostanzialmente di «lobby»,owerossia di pressione sui parlamentari.Ed il NICAP divenne ben presto la più gran-de e potente organizzazione ufologica delmondo, che ancora oggi non ha paragoni.Basti pensare che già nel 1958 aveva 5.(Xl0membri ed uno staff di quattro persone im-

piegate a tempo pieno e retribuite nell,uffi-cio di Washington per gestire I'amministra-zione ed il bollettino mensile «The UFO In-vestigator».Nonostante l'enfasi del NICAP fosse postasoprattutto sulle critiche al Project BlueBook e al tentativo dell'U.S. Air Force discreditare il problema UFO, si formaronoin numerose città dei gruppi locali di volon-tari (i «sottocomitati») estremamente impe-gnati in un'attività non solo di «public edu-cation» ma anche di indagini sui casi di av-vistamento UFO.Per dare un'idea dell'attivismo del NICAp,basti ricordare che dal '57 al 1966 i suoimembri parteciparono a 900 programmi ra-dio o TV e organizzarono 500 conferenze intutti gli stati dell'Unione.Il NICAP era a Washington un punto di ri-ferimento per la stampa, che si rivolgeva aKeyhoe per avere dichiarazioni ogni voltache I'argomento UFO tornava alla ribaltadella cronaca per qualche awistamento cla-moroso ò per un comunicato dell'Aeronau-tica.Dal 1957 comunque l'attività ufologica diKeyhoe divenne un tutt'uno con quella del-l'orgarizzanone da lui creata e diretta, Ia cuiattività principale per diversi anni consistettenel cercare di convincere singoli parlamen-tari a presentare interrogazioni e interpellan-ze sul problema UFO, fornendo loro docu-mentazione dimostrante la realtà degli UFOed il trattamento inadeguato che l'Aeronau-tica dedicava al loro studio.Come conseguenza, il Project Blue Book sitrovò di fronte da quel momento un temi-bile awersario, e gran parte dei comporta-menti e delle attività del gruppo di studio del-I'U.S. Air Force non sono spiegabili se siprescinde dall'esistenza e dall'azione di Key-hoe e del NICAP, e viceversa, in quanto idue <<fronti» finirono per condizionarsi pe-santemente a vicenda.Non a caso tutti i tentativi del NICAP perfar togliere le indagini sugli UFO all'Aero-nautica finirono nel nulla: I'Air Force fececarte false per persuadere i parlamentari viavia awicinati da Keyhoe che il Blue Bookfaceva tuttq quanto era possibile per uno stu-dio scientifico del problema.Oltre alla polemica continua con l'Aeronau-tica, neanche i rapporti con gli altri ufologifurono sempre felici, e anzi I'ossessione diKeyhoe per la «Congiura del silenzio» gli ini-micò poco per volta le altre associazioni, inparticolare I'APRO, con la quale negli anni'60 si accese una sempre più accesa rivalità.Diversi ufologi accusarono inoltre ripetuta-mente il NICAP e Keyhoe di non fare ricer-ca, di non essere affatto interessato a stu-diare gli UFO ma solo a proseguire nella suainutile guerra personale contro I'Aeronau-tica, e di censura.re egli stesso le persone egli awistamenti che non gli piacevano.In effetti, allo scopo di evitare ogni possibi-le confusione con i gruppi di contattisti e cul-tisti che avevano fatto dei dischi volanti una«nuova religione», il NICAP mantenne findall'inizio un atteggiamento estremamentesospettoso anche di tutti i casi di atterraggiUFO in cui i testimoni dichiaravano di aver

Donald E. Keyhoe ri-trotto durante unoconferenza stampa su-Sli Ufo tenuto nel1973.

pie vendute fu probabilmente uno dei libripiù letti in assoluto negli anni '50 e consa-crò l'autore da un lato come il più conosciu-to «esperto» civile, dall'altro come il prin-cipale contraltare dell'Aeronautica militarein tema di «dischi volanti».Il volume venne fra l'altro tradotto in diverselingue, contribuendo ad «esportare» nelmondo la nascente ufologia: nel 1954 fupubblicato anche in Italia, col titolo «La ve-rità sui dischi volanti».Il ruolo di Keyhoe negli anni che seguironofu soprattutto quello di propagandare in in-terviste, articoli e conferenze la provenien-za extraplaletaria dei dischi volanti, e al tem-po stesso criticare vivacemente l'atteggia-mento riduttivo delle autorità americane.Inoltre Keyhoe si trovò fin dall'inizio nellascomoda situazione di essere accomunato e

co:rfuso, da giornalisti e soprattutto dal pub-blico, con i contattisti, cioè quei personaggiche si dicevano in contatto con extraterrè-stri, contribuendo a gettare il ridicolo sul-I'argomento. Per questa ragione Keyhoe sisforzò in ogni occasione di distinguere l,ar-gomento dei dischi volanti dal folklore con-tattistico che si stava sviluppando negli USAattorno al problema.Nel 1955 uscì il suo terzo libro ufologico, in-titolato «The Flying Saucer Conspirary» (Lacongiura sui dischi volanti) ed incentrato suquella che Keyhoe ormai considerava una ve-ra e propria politica di negazione della real-tà degli UFO da parte dell'Aeronautica, con-fermata secondo I'autore dall'emanazionedei regolamenti AFR 20G2 e JANAP-146,che proibivano la diffusione di informazio-ni sugli UFO.

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osservato degli esseri umanoidi, anche sen-za alstn contatto. Di fatto Keyhoe censuròsistematicamente queste segnalazioni nel suosforzo di presentare solo la casistica «rispet-tabile» (testimonianze di piloti, scienziati, in-segnanti, militari, ecc.) e questa politica cam-biò solo nel 1964, dopo che la stessa USAFclassificò come «non identificato» l'incon-tro del terzo tipo di Soccorro (testimone ilpoliziotto Lonnie Zamora).Nel 1960 Keyhoe pubblicò un nuovo libro('ultimo per molti anni), intitolato «FlyingSaucers: Top Secret», nel quale ripercorre-va gli ultimi anni della sua battaglia perso-nale contro l'Aviazione USA. Nel 1964 inol-tre, in un supremo sforzo, il NICAP produs-se e distribui a tutti i parlamentari america-ni una monografia intitolata «The UFO Evi-dence>» (Le prove sugli UFO), che raccoglie-va e ricapitolava i casi più significativi e lecaratteristiche principali del fenomeno UFO.

Ma ancora una volta non ci fu nessun risul-tato concreto e, paradossalmente, quandonel 1966 il precipitare degli eventi a seguitodi una nuova grande ondata di awistamen-ti portò finalmente ad un'udienza parlamen-tare e costrinse I'Air Force a commissiona-re uno studio scientifico all'Universita delColorado, il NICAP si trovò preso del tut-to in contropiede. Cionondimeno accettòcon entusiasmo di collaborare, fornendo algruppo di scienziati guidati dal professorCondon i casi migliori raccolti dal Comita-to.In ogni caso il NICAP continuava ad essereil punto di riferimento dell'ufologia ameri-cana, e quando alcuni membri del Comita-to Condon scoprirono il famoso ((memora-dum Low»>, nel quale il direttore del Proget-to rivelava i suoi pregiudizi sull'utilità di unostudio degli UFO, fu a Keyhoe che ne por-tarono una coppia.

La "congiura del silenzio" e la lotta contro I'USAF

Nel bene e nel male, il fatto che l'U.S. AirForce fosse stata costretta ad affidare adun'Università (e quindi in sostanza a dei ci-vili) lo studio degli UFO rappresentava pursempre I'obiettivo perseguito da Keyhoe e

dal NICAP per quasi quindici anni. Ragionper cui quando nel 1969 la «CommissioneCondon» chiuse i suoi tre anni di studi (co-stati mezzo milione di dollari) affermandoche non esistevano prove che gli UFO fos-sero extraterrestri e che in ogni caso ulterioristudi sull'argomento non avrebbero potutoportare alcun progresso scientifico, il con-traccolpo sull'ufologia privata americana esul NICAP in particolare fu enorme. Bastipensare che il numero dei membri del NI-CAP crollò da 12.000 (il massimo storico)nel 1967 a soli 4.000 nel 1971, con una con-seguente crisi finanziaria che portò l'orga-nizzazione al tracollo.Alla fine del 1969, Keyhoe fu brutalmenteestromesso dalla sua orgarizzazione, a se-guito di una riunione del Consiglio diretti-vo (organo che non si era più riunito da di-ciannove anni!) nel corso della quale venneaccusato di «inettitudine». All'età di 71 an-ni si ritirò così a vita privata, mentre il NI-CAP si sfaldava poco per volta nel corso de-gli anni '70, man mano che i suoi membripassavano ad altre organizzazioni, finché nel1980 il «Center for UFO Studies» dell'astro-nomo Joseph Allen Hynek ne acquistò l'ar-chivio e il «marchio».Nel 1973 intanto Keyhoe aveva pubblicatoil suo quinto libro, intitolato «Aliens fromSpace>» (Alieni dallo spazio), riepilogando lesue battaglie deeli anni '60 e ribadendo le sueconvinzioni sulla natura degli UFO e sull'e-sistenza di una <<congiura del silenzio» daparte delle autorità. Con una differenza pe-rò: a tirare le fila non sarebbe più stata l'AirForce ma addirittura la Central IntelligenceAgency, la ClA.A questo proposito, c'è chi ha sostenuto chel'estromissione di Keyhoe dal NICAP awen-ne proprio perché stava cominciando a con-vincersi e a sostenere che dietro alla politica

anti-UFO dell'Aeronautica c'erano in real-tà i servizi segreti statunitensi.L'ipotesi che è stata avanzata è insomma chela stessa CIA avesse stimolato la creazionedel NICAP per dirottare I'attenzione degliufologi sull'Air Force, che in realtà avreb-be sempre e soltanto costituito una sorta diparavento, un'<<agenzia di pubbliche relazio-ni» per coprire i servizi di informazione chefin dal 1947 studierebbero segretamente gliUFO.Ma al di là di queste che sono solo ipotesi,quale è stato il ruolo effettivamente svoltoda Donald Keyhoe nell'ufologia?Sul piano delle idee, la sua influenza è stataseza dubbio enorme, sia a livello di pubbli-co, nel fornire una certa immagine dell'u-fologo e del problema, sia a livello dello stu-dio ufologico.Ma soprattutto Keyhoe è stato il più attivoa sostenere l'esistenza della cosiddetta «con-giura del silenzio», il che ha trasformato I'u-fologia americana degli anni '50 e '60 in unaspecie di continua lotta contro I'U.S. AirForce.Grazie alle sue amicizie, Keyhoe venne ef-fettivamente a conoscere alcuni fatti veri, co-me oggi sappiamo grazie al rilascio (avve-nuto nel corso degli anni'70) da parte del-l'Amministrazione governativa americana dimigliaia di pagine di documentazione untempo coperta da classifica di segretezza.Un esempio è quello del «Comitato Robert-son>> che nel 1953 su iniziativa della CIA rac-comandò all'USAF di operare per minimiz-zare I'interesse del pubblico verso gli UFO,per evitare che false segnalazioni UFO po-tessero essere utilizzate dal «nemico» per in-tasare i canali di comunicazione delf intelli-gence (come era awenuto nel corso del flapdel luglio 1952) in caso di attacco.L'impegno di Keyhoe produsse poi un cu-rioso e perverso effetto circolare: ogni smen-tita dell'USAF ai suoi comunicati stampa lorinforzava in questa convinzione e lo spin-geva a reiterare gli attacchi alla politica ufo-logica dei militari, rinforzandone a sua vol-

ta la reazione negativa.ia ste§sa mentali;t militare infatti portavai responsabili e i portavoce dell'Aeronauti-ca a vivere la controversia ufologica comeuna specie di guerra: una volta stemperato-si il clima della guerra fredda, si erano di fat-to perse le vere ragioni dellapolitica di'«in-sabbiamento» praticata dall'Us$ solo piùcome routine. Quello deeli UFO era ormaiun problema di pubbliche relazioni che l'U-SAF avrebbe con piacere lasciato ad altri.Ma le critiche di Keyhoe erano «attacchi»»da respingere, che mettevano in gioco I'o-nore dell'Arma insinuando che l'Aeronau-tica non era in grado di fare il suo lavoroe peggio ancora che mentiva al popolo ame-ricano. In quest'ottica, aprire gli archivi echiudere il Blue Book sarebbe stato come ar-rendersi al nemico, per cui, anche se malvo-lentieri, l'Air Fore continuava a tenere aper-to il Progetto senza convinzione e senza im-pegno.In perfetta buona fede, Keyhoe non facevache cercare di interpretare in modo logicoquello che appariva un comportamento il-logico da parte dell'U.S. Air Force, che ne-gava l'esistenza dei dischi volanti e però altempo stesso rifiutava di aprire i propri ar-chivi e si opponeva alle richieste di indaginiparlamentari o comunque civili.Il risultato che seguì da questa situazione fuperò negativo ai fini della ricerca ufologica:come ha fatto notare lo storico David Ja-cobs, i gruppi ufologici fecero dell'USAF ciòche non era e non doveva essere: il punto diriferimento dell'ufologia, il depositario dellaverità sui dischi volanti. In un certo senso,gli ufologi rinunciarono alla propria auto-nomia di movimento, per mettersi a litigarecon i militari. A causa soprattutto dell'atti-vità di Keyhoe il punto focale della contro-versia ufologica si spostò dal fenomeno UFOall'Air Force indebolendo il potenziale svi-luppo dell'ufologia stessa, negli USA ma an-che all'estero, in quanto lo <<stile NICAP»ebbe ed ha tuttora non pochi ammiratori edimitatori, nonostante.alla lunga si sia dimo-strato non produttivo e forse anche contro-producente.Ma tutte queste non sono che facili consi-derazioni a posteriori, con il senno di poi checi viene da quarant'anni di storia ufologi-ca. Nello stesso specifico contesto in cui sitrovò ad agire, Keyhoe diede comunque unfortissmo impulso alla problematica ufolo-gica e al suo studio, con coraggio, ostina-zione, passione e sacrificio.Senza dubbio se non ci fosse stato DonaldKeyhoe la stessa ufologia come oggi la co-nosciamo sarebbe stata diversa, nel bene enel male. Per questo non possiamo che ri-cordarlo come uno dei grandi protagonistidella scena ufologica'

Edoardo Russo