informazione pubblicitaria Robotica in riabilitazione · esempio, la teleriabilitazione, che...

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informazione pubblicitaria L a robotica nella riabilita- zione è uno strumento sempre più utilizzato, ma va conosciuto e inquadrato nella maniera giusta. Per trattare que- sto tema, in occasione dei ses- sant’anni dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, sabato 18 maggio, si svolgerà a Savona al Campus dell’Università di Genova, il XIII Congresso Scientifico dell’AIFI Re- gione Liguria dal titolo “Robotica, tecnologie avanzate e teleriabili- tazione a supporto del fisioterapi- sta: le nuove frontiere della riabili- tazione”. Un appuntamento in cui si confrontano diversi esperti di vari settori: dal mondo della fisio- terapia a quello dell’ingegneria e delle biotecnologie avanzate. Al mattino, la sessione si aprirà con la Lectio Magistralis del Prof. Dario Farina, ingegnere dell’Im- perial College London esperto di neuroriabilitazione, dal titolo “Man-machine interfacing by de- coding spinal motor neurons”. Al pomeriggio invece toccherà alla Lectio Magistralis del Dott. Andrea Turolla, fisioterapista dell’IRCCS San Camillo di Vene- zia, dal titolo “Realtà Virtuale in fisioterapia: opportunità e limiti”. Il programma prevede anche un contributo del polo ligure di po- nente della ASL 2 SSR Liguria e del polo ligure di levante della ASL 4 SSR Liguria. È evidente come negli ultimi anni il tema della robotica applicata al mondo della salute sia in cre- scente sviluppo, sia da un punto di vista tecnologico che mediati- co. Sin dai tempi più antichi l’idea di creare macchine che possano aiutare l’uomo, fino ad ipotizzare di poterlo sostituire per alcune specifiche funzioni, accompagna la nostra storia. Possiamo attribui- re ad Aristotele (320 a.C.) il primo riferimento teorico-filosofico alla robotica, con la proposta di uno strumento intelligente in grado di compiere il lavoro umano al posto dell’uomo. Compiendo un salto in avanti di parecchi secoli si arriva agli automi dell’orolo- giaio svizzero francese Pier- re Jaquet Droz (VIII Secolo), passando poi al XX Secolo con la nascita del termine “robot” (dal ceco robota, lavoro forzato) di Karel Ca- pek (1921), fino alla sua accezione moderna in- trodotta dallo scrittore Isaac Asimov nel suo Ru- naround (1942). Per giun- gere ad oggi, alla terza generazione di robot uma- noidi dotati di intelligenza artificiale, con alle porte la quarta generazione di robot con la quale vedremo re- alizzare macchine dalle sembianze e movimenti umani. In questo continuo progresso, la robotica ha incontrato anche il mondo della salute e sono state realizzate apparecchiature roboti- che per la chirurgia e, già a partire dagli anni ’90, per la riabilitazione. È negli ultimi anni, però, che la robotica riabilitativa ha avuto un forte impulso allo sviluppo di nuove strumentazioni, sia con finalità terapeutica che diagnosti- co-valutativa. Esistono oggi sva- riate applicazioni delle tecnologie avanzate in fisioterapia quale, ad esempio, la teleriabilitazione, che consiste nella possibilità di moni- torare e riabilitare una persona a distanza, utilizzando speciali ap- parecchiature connesse ad una linea internet (un vantaggio im- portante per chi vive in territori marginali o comunque lontani dal centro urbano). Inoltre si posso- no citare gli esoscheletri e le pro- tesi robotizzate di arto superiore e arto inferiore e infine le com- plesse strumentazioni robotizza- te, che, sfruttando l’intelligenza artificiale, possono implementare l’efficacia terapeutica dell’inter- vento riabilitativo del fisioterapi- sta (si pensi, in ambito neurolo- gico, alla riabilitazione delle per- sone colpite da ictus cerebrale). Quel che occorre tenere presen- te è che la robotica è comunque un mezzo riabilitativo e non un fine, pur costituendo una nuova e determinante frontiera per la fisioterapia – ampliando le sue possibilità di rispondere alle esi- genze dei pazienti, non può co- munque prescindere dalla pro- fessionalità e competenza del fisioterapista, che si occupa di progettare, applicazione e verifi- care l’intervento riabilitativo. Paolo Angelo Basso Presidente Regionale dell’Aifi Liguria Robotica in riabilitazione: le nuove frontiere della fisioterapia Sabato 18 maggio, a Savona, si ritrovano esperti di diversi settori per il XIII Congresso Scientifico dell’Associazione Italiana Fisioterapisti Regione Liguria Complesso robotico di riabilitazione Camminata assistita robotica Robotica e dispositivi di riabilitazione basati su sensori da utilizzare con entrambe le mani

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La robotica nella riabilita-zione è uno strumento sempre più utilizzato, ma

va conosciuto e inquadrato nella maniera giusta. Per trattare que-sto tema, in occasione dei ses-sant’anni dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, sabato 18 maggio, si svolgerà a Savona al Campus dell’Università di Genova, il XIII Congresso Scientifico dell’AIFI Re-gione Liguria dal titolo “Robotica, tecnologie avanzate e teleriabili-tazione a supporto del fisioterapi-sta: le nuove frontiere della riabili-tazione”. Un appuntamento in cui si confrontano diversi esperti di vari settori: dal mondo della fisio-terapia a quello dell’ingegneria e delle biotecnologie avanzate.Al mattino, la sessione si aprirà con la Lectio Magistralis del Prof. Dario Farina, ingegnere dell’Im-perial College London esperto di neuroriabilitazione, dal titolo “Man-machine interfacing by de-coding spinal motor neurons”. Al pomeriggio invece toccherà alla Lectio Magistralis del Dott. Andrea Turolla, fisioterapista dell’IRCCS San Camillo di Vene-zia, dal titolo “Realtà Virtuale in fisioterapia: opportunità e limiti”. Il programma prevede anche un contributo del polo ligure di po-nente della ASL 2 SSR Liguria e del polo ligure di levante della ASL 4 SSR Liguria.È evidente come negli ultimi anni il tema della robotica applicata al mondo della salute sia in cre-scente sviluppo, sia da un punto di vista tecnologico che mediati-co. Sin dai tempi più antichi l’idea di creare macchine che possano aiutare l’uomo, fino ad ipotizzare di poterlo sostituire per alcune specifiche funzioni, accompagna la nostra storia. Possiamo attribui-re ad Aristotele (320 a.C.) il primo riferimento teorico-filosofico alla robotica, con la proposta di uno strumento intelligente in grado di compiere il lavoro umano al posto dell’uomo. Compiendo un salto

in avanti di parecchi secoli si arriva agli automi dell’orolo-giaio svizzero francese Pier-re Jaquet Droz (VIII Secolo), passando poi al XX Secolo con la nascita del termine “robot” (dal ceco robota, lavoro forzato) di Karel Ca-pek (1921), fino alla sua accezione moderna in-trodotta dallo scrittore

Isaac Asimov nel suo Ru-naround (1942). Per giun-gere ad oggi, alla terza generazione di robot uma-noidi dotati di intelligenza artificiale, con alle porte la quarta generazione di robot

con la quale vedremo re-alizzare macchine

dalle sembianze e movimenti umani.

In questo continuo progresso, la robotica ha incontrato anche il mondo della salute e sono state realizzate apparecchiature roboti-che per la chirurgia e, già a partire

dagli anni ’90, per la riabilitazione.È negli ultimi anni, però, che la robotica riabilitativa ha avuto un forte impulso allo sviluppo di nuove strumentazioni, sia con finalità terapeutica che diagnosti-co-valutativa. Esistono oggi sva-riate applicazioni delle tecnologie avanzate in fisioterapia quale, ad esempio, la teleriabilitazione, che consiste nella possibilità di moni-torare e riabilitare una persona a distanza, utilizzando speciali ap-parecchiature connesse ad una linea internet (un vantaggio im-portante per chi vive in territori marginali o comunque lontani dal centro urbano). Inoltre si posso-no citare gli esoscheletri e le pro-tesi robotizzate di arto superiore e arto inferiore e infine le com-plesse strumentazioni robotizza-te, che, sfruttando l’intelligenza artificiale, possono implementare l’efficacia terapeutica dell’inter-vento riabilitativo del fisioterapi-sta (si pensi, in ambito neurolo-gico, alla riabilitazione delle per-

sone colpite da ictus cerebrale).Quel che occorre tenere presen-te è che la robotica è comunque un mezzo riabilitativo e non un fine, pur costituendo una nuova e determinante frontiera per la fisioterapia – ampliando le sue possibilità di rispondere alle esi-

genze dei pazienti, non può co-munque prescindere dalla pro-fessionalità e competenza del fisioterapista, che si occupa diprogettare, applicazione e verifi-care l’intervento riabilitativo. Paolo Angelo Basso Presidente Regionale dell’Aifi Liguria

Robotica in riabilitazione: le nuove frontiere della fisioterapiaSabato 18 maggio, a Savona, si ritrovano esperti di diversi settori per il XIII Congresso Scientifico dell’Associazione Italiana Fisioterapisti Regione Liguria

Complesso robotico di riabilitazione

Camminata assistita robotica

Robotica e dispositivi di riabilitazione basati su sensori da utilizzare con entrambe le mani