INFORMAZIONE LOCALE MARZO 2013

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Il mensile free press di Umbertide

Transcript of INFORMAZIONE LOCALE MARZO 2013

A me non riesce proprio naturale pronunciare la parola termovalo-

rizzatore, mi viene più spontaneo “bru-ciatore”. E credo sia anche una parola intellettualmente più onesta oltre che più rispettosa dell’intelligenza di noi citta-dini. Lo stesso dicasi per biodigestore, che richiama alla mente qualcosa di “bio”

(nel senso di biologico, naturale), ma i cui prodotti finali sono comunque gas com-busti. In fondo l’ipocrisia della classe politica e dirigente attuale è arrivata a livelli tali per cui con un minimo di abil-ità mediatica pensano sia semplice anche farci credere che - a seguito di accurata autopsia - ci sono ottime probabilità che l’uomo chiamato Gesù sia effettivamente morto dal freddo.Allora chiariamoci subito. Un brucia-tore… pardon, biodigestore, è già realiz-zato in località Bonsciano di Trestina, la domenica passando da quelle parti potrete fare una piccola deviazione ed ammirare il panorama, inutile che ve lo descriva, lo riconoscerete dagli ettari di vasconi, si-los, centraline, recinti. Ma allora è brutto come i siti di Pietramelina o Belladanza? No, il fatto è che ogni scarrafone è bello a mamma sua.Se poi in regime di “spending review” familiare non avete in budget benzina sufficiente per recarvi a Trestina, niente paura: i vostri amministratori hanno pen-sato a tutto. A breve la montagna "verrà a Maometto" e ne costruiranno uno an-che da noi, persino più bello di quello dei “Castelani” (tiè!). Il progetto infatti,

Mensile gratuito di informazioneAutorizzazione del Tribunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 Direttore responsabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l.

Anno VI - N. 3 Marzo 2013

LA PSICHIATRIA A.MA.RE SPECIALE ELEZIONI

PARTITOCRAZIA L'ALTRA FACCIA DELLA TERMOVALORIZZAZIONEI dati parlano chiaro: le ultime elezioni politiche hanno rappresentato una vera frattura storica, anche per la nostra città. I numeri (che riportiamo all’interno del giornale, costruito come se fosse uno “speciale elezioni”)indicano delle tendenze che rompono la logica (se c’è) politica tradizionale. Intanto una forza politica nuova si affaccia ad Umbertide, il Movimento 5 Stelle, con un consenso inaspettato, ma portatore di un vento fresco di cambiamento che potrà essere fondamentale per introdurre pratiche di partecipazione più aperte. Tuttavia, ora, la prova è sul campo e non solo sulla “rete”. Storico se non epocale è anche il dato che vede il partito di maggioranza – il Pd – scendere sotto la quota del 50%, soprattutto nel momento in cui veniva presentato al parlamento il sindaco della città. L’effetto trascinamento non c’è stato e conferma ancor più una tendenza in discesa. Qui una riflessione ed un’autocritica sarebbe stata necessaria; invece si tende, per ragioni di partito, a giustificare una realtà che non è quella che si vorrebbe essere. Appunto l’autocritica, o meglio un gesto di novità (nello stile e nella sostanza) da parte del Pd e della maggioranza che guida la città sarebbe stato opportuno, poiché avrebbe fatto capire una diversa lettura del segno dei tempi: uscire dalla partitocrazia. E per uscire dalla partitocrazia le occasioni ci sono. Intanto la maggioranza consiliare e la nuova giunta, formatasi tra polemiche (vds. gli articoli interni), hanno la possibilità di rompere con il recente passato con atti amministrativi veri, a cominciare, per esempio, da quello che ora sta più a cuore ai cittadini: la sicurezza. Se rivalità e polemiche personali hanno condizionato il dialogo anche tra istituzioni (Comune e Provincia) è bene che questi atteggiamenti vengano meno e si firmi il protocollo di intesa tra le due polizie (comunale e provinciale). Sarebbe un atto storico che segnerebbe la fine di un’epoca. Poi , ma non da ultimo, non si usino le istituzioni ai fini personali per carrierismi e personalismi. La città ha bisogno di progetti per recuperare la centralità e il ruolo innovativo che le spetta. Parliamo di cose non di poltrone. Questa la fine della partitocrazia.

RECUPERO ROTTAMI FERROSIDEMOLIZIONE VEICOLI

via dell’industria, fraz. calzolaro, umbertide (PG)

pare in attesa solo di qualche ultimo visto, sarà attuato nella ridente valle del Nicco-ne, pare verso Spedalicchio, per la gioia della comunità locale e degli operatori turistici, nostro vanto nei confronti di una comunità di inglesi, tedeschi, olandesi e americani verso i quali, fino ad oggi, abbi-amo sentito una certa sudditanza econom-ico-tecnologica e ai quali non riuscivamo ad offrire altro che il verde delle nostre colline e il profumo della nostra aria. Ebbene, da ora in poi anche qui a Um-bertide si potranno sentire come a casa loro! Tralascio per brevità il problema del deprezzamento degli immobili e della qualità delle coltivazioni in quella zona…All’ombra del biodigestore di Trestina, “prudentemente” collocato a pochi metri dal torrente Nestore, riposavano pesci ed alghe un tempo ritratte ad olio da un mio amico americano. Ora quei quadri val-gono una fortuna, non perché sia morto il mio amico americano…piuttosto perché sono morti quei pesci e quelle alghe! In-fatti ancora prima di entrare a regime il biodigestore ha già sversato neri liquami nel torrente, che immette nel biondo Te-vere. Per chi non avesse letto gli articoli sul Corriere dell’Umbria, sul Messag-gero e su La Nazione di qualche mese fa, l’A.R.P.A. ha immediatamente stabilito a carico dello stabilimento la responsabilità. All’ombra del biodigestore riposiamo, tra pigrizia ed incapacità di farci sentire, anche noi cittadini. Sudditi impotenti di Amministrazioni che, grandi e piccole, non “afferrano” ottuse i venti ed i cicloni economico-finanziari e tecnologici che dall’Europa e dal Mondo soffiano im-petuosi. Innovazioni così rapide di cui dovrebbero tenere conto. Quello che traina ancora la nostra economia e può salvarci è solo il turismo, la ricettività,

la ristorazione… Noi lo sappiamo fare e anche bene. Ma noi vogliamo fare e stra-fare di tutto e male! E allora incentiviamo l’energia eolica, per poi fare anzitempo dietrofront, le torri eoliche sono brutte (ma allora quelle onnipresenti dei telefonini?). E allora giù a capofitto sull’energia fo-tovoltaica (ma non dovevamo riempire i tetti di pannelli? invece abbiamo riempito prima ancora dei tetti i terreni agricoli di pregio e i siti adiacenti ai parchi, come il Tezio). Mentre dall’altra parte del mondo Cina, India e paesi emergenti acquistano terreni agricoli di pregio per farci la guer-ra al grano, che noi invece importiamo, e i parchi li tutelano attirando turisti.Dulcis in fundo la trovata geniale delle centrali a biomasse, un prodigio degli amministratori del “quartierino”. Dopo il boom di anni fa in nord Europa, queste centrali “vintage” approdano qui, regione terzomondista, quasi ascoltassimo ancora Nicola di Bari al posto di Lady Gaga: ma per noi è novità, ultima moda. E al-lora giù a costruirle in tutta l’Umbria. In attesa di ciò che verrà bruciato, magari proveniente anche da regioni limitrofe o dall’estero, perché il popolo umbro ha un cuore grande, verde, ma grande. in attesa di sentire l’odore di lavanda e respirare le sostanze emesse dagli efficientissimi camini. In attesa che si aggiorni al mod-ernariato il gusto estetico degli stranieri e italiani residenti nella più bella valle del nostro comune, ignari dei risultati delle previsioni epidemiologiche nell’area cir-costante la centrale, non anticipati dal Comune di Città di Castello né da quello di Umbertide, insieme a tutto il progetto (previsioni epidemiologiche = quante malattie di quel tipo prevedo aumenter-anno a 1 km di distanza? e a 5 km? e a 20 km?).

Cosa si potrà far fermentare e poi bru-ciare in questi impianti? I due progetti sono nati per la coltura del mais, ma qui in Alta Valle non si vedono queste verdi distese di granturco a perdita d’occhio…verranno quindi utilizzati altri vegetali? Magari residui del tabacco? O peggio materiali provenienti da altre regioni? E dall’estero? Con quali controlli? Infatti una volta entrato in funzione, un impianto di questo tipo non è economicamente con-veniente “accenderlo” e “spegnerlo” con-tinuamente (anche perché, sennò, che lo abbiamo costruito a fare?). Quindi neces-siterà di costante apporto di carburante.E localmente verranno introdotte colture di mais e tabacco transgeniche in grado di produrre più massa idonea delle vari-età normali e in tempi più brevi? E questi semi andranno ad ibridare le normali va-rietà nostrane, come successo altrove?La coltura del mais per biodigestore è conveniente dove c’è disponibilità di ac-qua o il clima lo consente: non avremo mica realizzato la diga di Montedoglio per irrigare (con acqua potabile!) migliaia di ettari di una cosa che non si mangia, ma che dobbiamo far fermentare per produrre un gas che poi va bruciato allo scopo di riscaldare quattro appartamenti ed accen-dere tre lampadine?Ma allora non era più “conveniente” una centrale di pari megawatt di fotovoltaico, quello davvero a emissioni zero?

Giovanni Natale

L’Inchiestacontinua dalla pagina precedente

Antipasto:La colazione di Pasqua

Coratella d'agnello con tortaPrimi: Gnocchetti al ragu’ d'oca nostranae i suoi rigagliScrigno di Parmigiano reggiano con passatelli in salsa e tartufo nero di Norcia

Secondi:Costolette di Agnello fritte e carciofi

Prosciutto di maiale al forno con patate arrosto

Dessert:Dalla Cantina:Dolci della tradizione

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l’IntervistaCARLO BIGI: VIAGGIO NELLA PSICHIATRIA

Psichiatria, un argomento di gran-de importanza. Ogni giorno molte

persone si affidano all’intervento di uno specialista per trovare una soluzione ai propri problemi. Entrare in questo mondo complesso non è facile. Ci ha fatto così da guida lo psichiatra umbertidese dottor Carlo Bigi, Responsabile del Centro Salu-te Mentale (CSM) Alto Tevere.Come funziona il Centro Salute Men-tale Alto Tevere, servizio di Psichiatria del nostro territorio?«Il CSM AT si occupa delle problema-tiche relative al disagio psichico che af-fligge le persone che risiedono nel nostro territorio di pertinenza, ossia quello degli abitanti dei comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Lisciano Nic-cone, Pietralunga, Montone, Citerna e Monte Santa Maria Tiberina. A fronte di una popolazione residente nel territorio di circa 76000 abitanti lo scorso 2012 sono state visitate circa 1750 persone adulte ma naturalmente non tutte erano affetta da patologie psichiche gravi. Te-niamo presente che secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sa-nità relativi alla popolazione mondiale si stima che nel corso della vita il 25% della popolazione andrà incontro ad un malat-tia psichica (non necessariamente grave) e un altro 25% avrà un disturbo sotto so-glia che non verrà riconosciuto come tale: è chiaro come la malattia mentale sia un problema che debba coinvolgere le poli-tiche sociali e sanitarie di tutti i governi.Per quello che riguarda il nostro Servizio questo è fruibile 24 ore su 24: aperto al pubblico dalle ore 8,00 alle ore 20,00 di tutti i giorni feriali mentre per le ore not-turne ed i giorni festivi è disponibile una reperibilità che viene attivata dai pronto soccorso dei due nosocomi. L’attività am-bulatoriale viene svolta principalmente presso la sede del CSM a Città di Castello

in Via M. Pieggi 4 e il mercoledì, giovedì e venerdì mattina presso il Centro Salute di Umbertide».Dal punto di vista organizzativo, com’è articolata la struttura?«Per quanto riguarda il personale siamo attualmente quattro medici, due psicolo-gi, un coordinatore infermieristico, dieci infermieri e una assistente sociale e la nostra equipe risponde alle problema-tiche presentate dai nostri utenti e sono particolarmente impegnative quelle che riguardano soggetti affetti da patologie psicotiche, disturbi dipolari o gravi di-

sturbi di personalità: in queste situazioni è fondamentale svolgere una funzione di “pontefice” ossia di costruttore di ponti, di reti assistenziali e/o sociali tese fra i nodi dei vari interlocutori del soggetto af-fetto da disagio psichico (Paziente – CSM – Famiglia – Servi Sociali – MMG).Particolarmente importanti nel percorso terapeutico riabilitativo dei nostri pa-zienti sono le strutture residenziali e se-miresidenziali presenti sul territorio che per quanto riguarda il nostro comune sono rappresentate dal Gruppo Appar-tamento di Via dei Patrioti n 38 (struttu-ra residenziale) e dall’adiacente al n 36 Centro Diurno “La Ginestra” (struttura semiresidenziale): quest’ultimo coordi-

na e promuove varie attività terapeutico riabilitative quali attività con aspetti lu-dico sportivi, o musicali, o come teatro, lettura. Il numero degli utenti del centro diurno è variabile ma nel corso del 2012 lo hanno frequentato 44 pazienti.Notevole importanza nel percorso di recu-pero dal disagio psichico è anche l’atteg-giamento della popolazione locale e non si può non elogiare gli abitanti di Umber-tide (e con loro l’Amministrazione locale) che hanno sempre mostrato una notevole apertura nei confronti dei pazienti e par-tecipato alle varie iniziative di sensibiliz-zazione nei confronti delle problematiche relative al disagio psichico (vedi ad esem-pio il successo della manifestazione Tom-bola Rock giunta alla V edizione e che si tiene il 3° sabato di Dicembre)».Quali sono le nuove tipologie psichia-triche? «Per quello che riguarda la pa-tologia “classica” non ci sono sostanziali modifiche mentre si deve registrare pur-troppo l’emergenza di nuove forme di disagio manifestate soprattutto da giova-ni che usano vari tipi di sostanze stupe-facenti: non esiste una sostanza innocua, tutte provocano danni al sistema nervoso centrale e soprattutto le nuove droghe sono estremamente distruttive e provo-cano danni e commistione di patologie tanto che sempre più spesso si parla di doppia diagnosi anche se in realtà riten-go si debba parlare di abuso di sostanze e patologie psichiche secondarie all’abuso: troppo spesso si interviene in condizioni di urgenza su gravissime crisi psicotiche causate da droghe e in questi casi la tera-pia è veramente complicata. Altro gruppo di patologie è quella presentata dalle fa-sce degli immigrati e dalle problematiche slatentizzate dalle difficoltà economiche del periodo».

Benedetta Milani

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La PiazzaA.MA.RE

A.MA.RE. - Associazione Malattie Renali di Città di Castello (PG) - è un'Associazone che non ha scopo di lucro e che ha per oggetto la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle competenti istituzioni sul problema delle malattie renali nei suoi vari aspetti, onde contribuire allo sviluppo delle strutture socio-sanitarie e al miglioramento delle condizioni di vita dei nefropatici. A.MA.RE è un'Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), iscritta al n. 395 del Registro Umbro delle Associazioni del volontariato, che opera da ormai oltre 20 anni nel Settore delle attività sociali, con oltre 250 soci effettivi. Sulla base dei presupposti fissati dallo Statuto, un gruppo di cittadini - soci, ma anche simpatizzanti ed amici, - con spirito di servizio gratuito e disinteressato, aconfessionale ed apartitico, sta collaborando con le istituzioni

pubbliche, gli Enti privati e le altre Aggregazioni comunitarie, per qualificare il Servizio di Nefrologia e Dialisi del Presidio ospedaliero di Città di Castello/Umbertide e per migliorare la qualità della vita dei malati renali, raggiungndo sinora risultati lusinghieri. L'Associaizone si sforza continuamente di rendere sempre migliore il servizo di Dialisi e Nefrologia, per le decine e decine di concittadini che sono costretti a sottoporsi a trattamenti dialitici trisettimanali e perfino quotidiani, o che affrontano il duro percorso verso il trapianto renale. L'Associazione supporta altresì psicologicamente e socialmente i pazienti e i loro familiari, che spesso attraversano situazioni particolarmente difficili.

Concerto

Ingresso Libero

per AMARE...

UmbertideIn zona centralissima si vende locale commerciale (ex cinema) di circa 250 mq con possibilità di doppio volume. Classe energetica non dichiarata.

UmbertideZona pineta: vendesi Bifamiliare al grezzo. ACE non dichiarata

UmbertideZona coop Appartamento di sala, cucina,3 camere,2 bagni e garage.ACE non dichiarate

UmbertideCasa semi-indipendente di: cucina, sala, 2 bagni, 5 camere. Garage e soffitta di 180 mq. ACE: G, IPE 237,22 Kwh/m2/anno.

UmbertideIn zona Coop si vendono uffici di varie metrature al grezzo.

Nel febbraio 2013 nasce lʼA.P.I.T., Associazione Programmazione Iniziative Territoriali - a.s.d. no profit. Un organo costituito e volto a favorire iniziative di carattere socio culturale e del tempo libero, a tutela e crescita del territorio ove opera, fornendo adeguata assistenza ai propri associati e/o tesserati.Lʼiniziativa prende forma da un gruppo tra commercianti ed artigiani che operano nel territorio umbertidese

e precisamente nella zona “Grattacielo” e Piazza Michelangelo, i quali viste le molteplici difficoltà nel mondo del lavoro che stanno sopportando, hanno avuto lʼesigenza di confrontarsi ed esprimere delle idee ed opinioni per far fronte al forte disagio che si sta attraversando. Da ciò è maturata la necessità di fare associazione, cioè di collaborare insieme contribuendo nel promuovere ed organizzare eventi di vario genere al fine di valorizza-re, nei molteplici aspetti, il territorio ove operano gli associati.In cantiere ci sono diverse e nuove iniziative, che si trovano attualmente in fase di studio, in modo da poter essere organizzate nel modo migliore.Lʼassociazione si impegna in maniera collaborativa al raggiungimento del suo scopo, che è quello di promuovere una nuova forma di approccio tra gli addetti ai lavori e le varie realtà che si trovano nel territorio, a partire dalle istituzioni fino al più piccolo artigiano o commerciante. Ringraziando i lettori e la Digital Editor, che ci ha dato la possibilità, attraverso questo spazio su Informazione Locale, di presentare questa nuova associazione, siamo lieti di poter offrire una piacevole iniziativa:

Inoltre lʼaperitivo sarà offerto anche a tutti coloro che la sera del medesimo giorno saranno clienti del Tavern CALICO JACK.

Tutti i clienti che SABATO 23 MARZO 2013si recheranno a compiere acquisti (anche minimi), presso le attività

aderenti di seguito elencate, riceveranno un BUONO CONSUMAZIONE per un aperitivo da consumare nella medesima data presso

ELITE Caf fè e Caf fè DAMEʼ

C'ERA UNA VOLTA UN COLORENon è tanto l’immagine della quiete

dopo la tempesta, ma piuttosto quel-la del maremoto, targato nuova genera-zione, che meglio rappresenta il panora-ma politico regionale e locale agli inizi di Marzo. I debuttanti al voto hanno di fatto ri-baltato le vecchie tendenze che fino a un mese fa erano ben radicate sul territorio regionale, mettendo così al primo posto con il 49,7% (Fonte: Il Giornale dell’Um-bria) il Movimento 5 stelle, facendo ca-dere il PD al 3,4% (Fonte: Il Giornale dell’Umbria) e dando fiducia al premier uscente Monti 24,9% (Fonte: Il Giorna-le dell’Umbria), raffigurato soprattutto dai social network, solamente come un vampiro succhia denaro. Inoltre, accanto a questi dati a dir poco sconvolgenti, si deve aggiungere che le nuove leve hanno sfruttato al meglio il loro diritto-dovere di scegliere i nostri rappresentanti, visto che anche i molti indecisi si sono pre-sentati alle urne mostrando uno spiccato senso civico. M.M., alla prima volta da votante, ne è l’esempio: «Ammetto che fino all’ultimo sono stata in dubbio se vo-tare o meno, come penso una buona parte dell’elettorato giovanile, ma alla fine ho scelto di non astenermi, consapevole che il voto è un diritto nonché dovere di tutti i cittadini». Se passiamo ad analizzare i dati locali, è da evidenziare che il ribaltone elettorale non ha lasciato fuori neanche Umbertide, visto che fra i giovani il partito guidato da Bersani non ha avuto lo stesso appeal del movimento di Grillo. Cosa mostrano dunque i dati? Per quanto riguarda il cen-tro destra, fino ad ora, tra le nostre mura, è stato peraltro sempre minoritario, è da notare come tra Camera e Senato il rap-porto sia di soli 55 voti, segno che i gio-

vani non hanno spostato più di tanto gli equilibri. A.S., studente alla prima volta alle urne, è una testimonianza del voto di destra: «Ho fatto questa scelta perche i programmi di Bersani e Monti non mi convincevano e Grillo non era la persona adatta a governare l’ Italia. Confesso però che la presenza di Renzi avrebbe fatto sì che il mio voto sarebbe andato verso si-nistra».

Tutt’altro discorso sono i numeri del rap-porto Camera- Senato che mettono in prima vista i grillini con una differen-za di 55 voti rispetto al PD ( 296 M5S; 241 PD), ponendoli fra i giovani come prima forza. Spostando l’attenzione da un punto di vista prettamente analitico ad uno più politico sociale, la debacle del PD risulta ancora più pesante, principal-mente essendovi, tra l’altro, il candidato umbertidese alla Camera. Infatti il Partito Democratico non ha saputo sfruttare la rara occasione di presentare un cittadi-no di Umbertide, precisamente il primo, al Parlamento, e dunque di far pendere l’elettorato dei giovani dalla propria par-te più che da quella di Grillo. Tuttavia l’elettorato giovanile del PD locale ha scelto per motivazioni diverse la coali-zione Bersani/ Vendola: «Ho votato PD

Nuova Generazione

perché sebbene ciò che Grillo sosteneva era giusto, l’Italia non poteva permettersi di presentare una tale figura al governo», come ricorda il ventenne G.L.Confrontiamo, allora, queste motivazio-ni con quelle che hanno spinto i giovani elettori a scegliere il Movimento 5 Stel-le, primo partito tra i giovani a Umberti-de. A.T., giovane al voto, spiega così le sue motivazioni: «prima delle elezioni ho incominciato a seguire la politica per ca-pirci qualcosa in più, e così mi sono fatto un idea e ho votato, per provare a cambia-re quest’ Italia. Ad ogni modo non penso che i grillini avrebbero avuto un così largo consenso con Renzi di fronte.». Forse ciò che ha spinto il giovane elettorato a votare Grillo, oltre al modo in cui il leader del M5S ha saputo comunicare, con proposte semplici e rivoluzionare, proprio come il mezzo usato (il social network twitter), è stato proprio il senso di cambiamento e novità istituzionale che, tuttavia, anche il sindaco fiorentino aveva ben intuito. Ora il quadro politico umbro sta inevita-bilmente cambiando. Le roccaforti color “scarlatto” - Umbertide in primis - inizia-no a sbiadirsi perché le nuove leve vo-gliono costruire un loro “verde” e prospe-ro futuro. La nuova generazione (quella degli anni novanta) nata sotto il segno di D’Alema/Bersani e Berlusconi vuole finalmente cambiare faccia, e per quan-to riguarda il nostro territorio, cambiare e rinnovare la vecchia classe dirigente, statica e inossidabile. I giovani umbri, e quindi anche i giovani umbertidesi, han-no segnato una pagina importante di sto-ria chiudendo un capitolo. Vogliono ora aprirne un altro, iniziando con queste pa-role: «c’era una volta un colore».

Andrea Levi Codovini

MOVIMENTO 5 STELLE: UMBERTIDE COMMENTA IL VOTOLa Politica

Umbertide, elezioni politiche 24-25 Febbraio 2013. Per il Movimen-

to Cinque Stelle, 1945 voti al Senato (23,12%), 2241 alla Camera (21,69%). Non vogliamo affliggere nessuno con una serie di numeri, dati e percentuali, analisi che lasciamo volentieri ai professionisti della politica che per ogni decimale per-centuale in meno vedono decurtati i loro amati rimborsi elettorali che noi restitu-iremo. Ci prefiggiamo di andare oltre la lettura delle fredde cifre. I numeri sono spietati, si commentano da soli, nella loro essenza, danno la misura esatta di una grandezza o di un fenomeno, ma non

dicono perché o come gli eventi si veri-ficano. Noi vogliamo capire che cosa sta accadendo nelle menti dei cittadini, vo-gliamo capire che cosa ha pervaso il cer-vello di migliaia di persone, che cosa ha determinato un comportamento di massa così “anomalo” da decretare, per il M5S, un’esplosione che va oltre ogni aspetta-tiva. Sono risultati carichi di una grande protesta contro una politica incapace di dialogare ; una politica che, incuran-te delle istanze dei cittadini, ha sempre pensato che “governare” sia sinonimo di “potere”, sia personale, sia dei partiti. In pratica, il M5S si è affacciato su uno

scenario politico veramente squallido e avvilente. Ad Umbertide 2241 citta-dini, quasi un quarto dei votanti, tra cui molti giovani, hanno detto un forte no ad un sistema organizzato per allontana-re la gente dalla politica; hanno scelto il M5S per sradicare l’arroganza di questo potere e di chi lo incarna; l’arroganza di chi non si degna neanche di risponde-re alle legittime domande dei cittadini. Sembrava impossibile, per primo a noi del Movimento 5 Stelle di Umbertide, soltanto immaginare di poter raggiungere un consenso così importante. A Settembre 2012, quando ci siamo incontrati per la

prima volta, traspariva dalla cittadinanza un assoluto timore reverenziale per quei partiti tradizionali che controllavano, e purtroppo ancora controllano, strettamen-te la vita sociale ed economica di Um-bertide. Lentamente, grazie alla tenacia delle persone che a livello locale hanno iniziato un passaparola feroce, fatto di banchetti informativi a zero gradi centi-gradi, di conferenze organizzate senza un euro, grazie alla generosità di chi ha vo-luto dare una mano disinteressatamente a proprie spese, abbiamo fatto breccia nella mente e nelle speranze di tante persone. La sicurezza incrollabile di chi si auto-

definiva “ l’Italia giusta” ha dovuto fare i conti con persone che, alle belle paro-le che da troppi anni restano tali senza dare seguito a dei fatti , ha preferito dare un segnale chiaro; “VOGLIAMO CHE SI CAMBI SUBITO!”. Sta nascendo tra gli Umbertidesi la consapevolezza che questo cambiamento è possibile, ma solo ed esclusivamente attraverso la parteci-pazione diretta al processo democratico che fino ad oggi ha visto il potere cercare di allontanare i cittadini dalla vita istitu-zionale del proprio Comune. La parteci-pazione e l’interesse di ognuno di noi è fondamentale e determinante nelle deci-

sioni prese da parte delle istituzioni che ricordiamo devono essere al servizio del cittadino e non viceversa. La fitta parteci-pazione di molti Umbertidesi alle nostre riunioni, aperte a tutti coloro che senza secondi fini condividono i nostri principi, ed il crescente interesse di molti alla vita politica del paese , ci fanno capire che una piccola rivoluzione è già iniziata , e che chi pensa di poter gestire la cosa pubblica come se fosse casa propria d’ora in avanti avrà a che fare con cittadini determinati che non lo permetteranno.

Movimento 5 Stelledi Umbertide

Elezioni. Il 25 e 26 febbraio scorsi il popolo italiano ha deciso a chi dare

la proprio fiducia. Anche ad Umbertide, come nel resto d’Italia, il voto ha portato varie sorprese. Andiamo ad analizzarlo. Partiamo dalla coalizione che fa sempre la parte del leone ad Umbertide, sia nelle consultazioni locali che in quelle nazio-nali, quella di centro- sinistra capeggiata da Pier Luigi Bersani. Il Partito Demo-cratico ha avuto 4704 voti alla Camera, il 48,5%, e 4463 al Senato, il 49,7%. Da questi dati emerge che il Pd è sceso sotto la maggioranza assoluta, mentre la coali-zione di centro- sinistra ancora la detiene, visto che alla Camera ha avuto il 50,8% e al Senato il 51,9%, e in questi cinque anni ha perduto un numero consistente di voti poiché nel 2008 la stessa lista con-quistò 5704 voti al Senato, pari al 59,7%, e 6158 voti al Senato, ovvero il 59,4%. Sempre nella coalizione progressista Si-nistra Ecologia e Libertà, partito che nacque da una costola di Rifondazione Comunista, ha preso 209 voti alla Came-ra, il 2,1%, mentre al Senato ne ha presi 197, pari sempre al 2,1%. L'altro alleato di queste due liste, il Centro Democrati-co, nato da una parte dell'Italia dei Valori e composto da ex democristiani, presente solo nelle liste per la Camera, si è dovuto accontentare di 20 voti, ovvero lo 0,2%. Analizziamo ora il dato della grande ri-velazione di queste consultazioni: il Mo-vimento 5 Stelle. Il movimento di Beppe Grillo, al suo debutto elettorale, nel no-stro comune si è guadagnato 2241 voti alla Camera e 1945 al Senato, diventando così la seconda coalizione e che nel seg-gio di Preggio hanno superato i voti del Partito Democratico. Spostiamo la nostra attenzione ora sulla coalizione di centro- destra con a capo Silvio Berlusconi, che ha preso 1666 voti alla Camera, il 17,1%, e 1611 voti al Senato, il 17,9%. Il Popo-

lo della Libertà ad Umbertide è riuscito a riportare 1357 voti alla Camera, pari al 13,9%, e 1274 voti al Senato, il 14,2%. Anche il PdL ha perso consensi rispetto alle elezioni del 2008, visto che la mede-sima lista prese 2316 voti al Senato, ov-vero il 24,1%, mentre alla Camera prese 2411 voti, pari al 23,2%. Anche la Lega Nord ha avuto un calo di voti. In queste consultazioni il partito di Maroni ad Um-bertide ha avuto 45 voti alla Camera e 37 al Senato, mentre nel 2008 ne prese 161 e 130. Cala anche La Destra di France-sco Storace che nelle ultime consultazioni nel nostro comune ha preso 41 voti alla Camera e 42 al Senato, che nel 2008 di voti ne conquistò 286 alla Camera e 191 al Senato. Passiamo ora alla new entry della coalizione di centro-destra, Fratelli d'Italia, che alla Camera si è avvalsa di 185 voti e al Senato di 228. Spostiamo la nostra attenzione al centro, alla coa-lizione di Mario Monti, che nel nostro comune alla Camera ha ottenuto 586 voti, dove erano presenti tre liste (Scelta Ci-vica, UdC e FLI), mentre al Senato dove era presente solo la lista Con Monti per l'Italia, ne ha guadagnati 512 e sempre la lista del Professore alla Camera ne ha presi 514. L’UdC, parte integrante della coalizione centrista, alla Camera ha preso 49 voti, mentre nel 2008 ad Umbertide il partito di Casini ne conquistò 329. L'al-tro membro della coalizione montiana, Futuro e Libertà per l'Italia di Gianfranco Fini si è dovuto accontentare di 23 voti. Concentriamoci adesso su Rivoluzione Civile, la lista elettorale capeggiata da Antonio Ingroia, composta da tutte le li-ste della cosiddetta sinistra radicale, erede della Sinistra Arcobaleno che si presentò nelle elezioni del 2008. Rivoluzione Civi-le ad Umbertide ha riportato 212 voti alla Camera e 137 al Senato. Vedendo questi dati si registra un calo dei voti rispetto

alle consultazioni di cinque anni fa dove la Sinistra Arcobaleno prese 354 voti alla Camera e 372 al Senato. Sentiamo ora i commenti di alcune forze politiche pre-senti nella nostra città. Cominciamo con Paolo Bondi, coordinatore comunale del Partito Democratico che dichiara: «In un quadro di grande incertezza e sfi-ducia verso la politica, ad Umbertide la coalizione di centrosinistra Italia Bene Comune (PD-Sel-Cd) ha ottenuto la mag-gioranza assoluta dei consensi, sia alla Camera che al Senato. Il Partito Demo-cratico si è attestato al 49,78% al Sena-to e al 48,52% alla Camera, con risultati in linea con quelli ottenuti alle elezioni europee del 2009, ultimo appuntamen-to elettorale su scala sovraregionale. Si tratta del miglior risultato ottenuto dal PD in Umbria nelle città con più di 5.000 abitanti, un riconoscimento importante al lavoro fatto da tante persone negli ultimi mesi, in un clima nazionale difficile nel quale hanno dominato demagogia, po-pulismo e disfattismo. Un riconoscimen-to- continua Bondi- che è stato arricchito dall'elezione alla Camera dei deputati di Giampiero Giulietti, evento per tanti versi storico e fino a poco tempo fa difficilmen-te immaginabile, e che sta a dimostrare l'importanza del lavoro fatto dal PD di Umbertide. Siamo sicuri che avere un rappresentante in Parlamento, oltre ad es-sere di per sé un risultato straordinario del quale tutti dovremmo essere contenti, co-stituirà per la città di Umbertide un'oppor-tunità importante e molto positiva. Ovvia-mente non si può nascondere l'amarezza e la delusione per il risultato ottenuto dal centrosinistra a livello nazionale; siamo dispiaciuti perché il nostro impegno di serietà, lavoro ed onestà, manifestato da un programma realistico e realizzabile e non fondato su false promesse, non è sta-to compreso appieno dall'elettorato. Resta

Speciale ElezioniELEZIONI 2013: SVOLTA STORICA IN CITTÀ.

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Speciale Elezioni

ferma la convinzione- conclude il coordi-natore del Pd- che il bene dei cittadini e del paese possa essere perseguito soltan-to con senso di responsabilità e di realtà, cosa che il PD, anche pagando dazio in termini di consenso, ha negli ultimi mesi ampiamente dimostrato.»Passiamo ora al coordinatore comunale del Popolo della Libertà Vittorio Gal-macci che afferma: «L’unico partito legit-timato a dirsi soddisfatto del risultato elet-torale è quello delle 5 Stelle; Grillo, con i suoi tuffi a volo d’angelo sopra le folle piuttosto che con la nuotata di Messina, ha saputo irretire molti elettori in larga parte anche giovani che, come tali, sap-piamo essere di belle speranze. Il risultato dei 5Stelle è l’espressione della voglia di cambiamento dei cittadini; l’errore ma-dornale del PD, all’inizio sicuro di stra-vincere, è stato proprio l’aver contrappo-sto a Grillo l’inadeguato uomo di Bettola. Pensate: Bersani-Gargamella, durante un comizio, non ha saputo trovare di meglio che far salire sul palco Prodi-Mortadella al che, apriti cielo! Tra PD e PDL è finita in parità: ancor oggi il PD di Bersani, an-zichè cercare un accordo programmatico con il PDL, si ostina a chiedere l’elemo-sina ai grillini non accorgendosi di fare il loro gioco teso solo a destabilizzare l’Ita-lia. Ciò detto, analizziamo ora la situa-zione locale: in paese i bersaniani erano certissimi della vittoria tanto che più d’un personaggio di spicco di loro mi confida-va l’esistenza di sondaggi segreti dell’ul-tim’ora i quali davano il PD ben sopra il PdL, addirittura di 5 o 6 punti. I numeri del Ministero degli Interni- prosegue il coordinatore del PdL- invece parlano da soli e i dati di Camera e Senato conferma-no come il PdL di Umbertide abbia tenuto meglio rispetto ad altri partiti e ad altre città. Infatti alla Camera il PdL segna una perdita del 15,82% mentre a Umbertide la

perdita si è ferma al 9,3%. Sempre alla Camera, il PD perde il 7,75% ma ad Um-bertide la perdita sale all’11% circa. Stes-sa situazione si riscontra al Senato dove il PDL segna un meno 15,87 e a Umber-tide un meno 10; Il PD, al Senato, perde il 6,26% ma ad Umbertide la sua perdita arriva al 10%. Ben poco da dire invece sul partito di Monti; esso, già scarso a li-vello nazionale con il suo 8-9 %, è ancor più “povero” a Umbertide dove supera di poco il 5% in ambedue le camere. In questa disamina non dobbiamo neanche dimenticare che ci troviamo a Umbertide, comune tra i più “rossi” della regione, se-condo solo a Montone e Paciano. A questo punto però è anche opportuno esaminare il voto cosi com’è distribuito tra la città e le sue frazioni; ne viene fuori che il buon risultato dei 5Stelle è stato ottenuto per la maggior parte proprio a discapito del PD il quale ha sì perso diverse posizioni in città, ma ancor più ne ha perse nelle fra-zioni; il vistoso calo del PD a Calzolaro, Preggio, Ranchi e nella stessa Pieranto-nio ne è la prova. La sottrazione di voti al PD è anche confermata dal fatto che, nelle stesse frazioni di cui sopra, il PdL ha riportato un risultato migliore rispetto a quello medio cittadino. In conclusione, dirsi contenti del nostro risultato sarebbe falso ma questi dati in controtendenza ci spronano a continuare e a fare meglio, vi-sto anche che tra un anno voteremo per il Comune.» È il turno ora di Francesco Piobbichi, segretario cittadino di Ri-fondazione Comunista, parte integrante di Rivoluzione Civile, che afferma: «Que-ste elezioni segnano un passaggio dirom-pente rispetto allo scenario politico italia-no. Milioni di cittadini non sono andati a votare aumentando le fila dell’astensioni-smo e altri milioni hanno dato un segnale di rottura votando il Movimento a 5 stel-le che di fatto ha manomesso il sistema

bipolare. Il PD non ha vinto le elezioni, il Pdl non è stato sconfitto come imma-ginavamo e Grillo ha fatto il pieno. Ri-voluzione Civile- continua Piobbichi- è andata oltre la semplice sconfitta, ed è stata risucchiata principalmente da Grillo che ha interpretato meglio il sentimento di rottura contro il sistema. Il grande as-sente di queste elezioni è stato il lavoro e l’Europa, mentre centrale è diventato il tema dei costi della politica, tema im-portante ma non di certo risolutivo della situazione di crisi dentro la quale siamo finiti. I partiti come li abbiamo conosciuti sono finiti e queste elezioni lo dimostra-no, il sistema bipolare con il quale la Si-nistra è stata schiacciata in questi decenni verso il centro ha contribuito non poco a determinare questa situazione. Come PRC pensiamo che entrare in parlamento sia importante ma non determinante per una forza politica come la nostra, quello che conta è ricostruire nel paese un mo-vimento sociale di dura opposizione alle politiche di austerity che saremo costretti ancora una volta a subire per effetto dei trattati che i nostri governanti hanno sot-toscritto. Per come vediamo stia andando in questi giorni il dibattito in parlamento la discussione su questi temi è sostanzial-mente assente e ci pare che le forze po-litiche siano inadeguata a sostenere una sfida così importante. Se non ripudiamo i trattati europei- conclude il segretario del Prc- il futuro per il nostro paese sarà di recessione certa, e per ora nessuna forza sembra interessata seriamente a rimettere in discussione tutto questo. Se non lo farà il parlamento occorrerà allora farlo con la piazza.»

Alessandro Minestrini

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ORAZI: ESCO DAL PSI PER COSTRUIRE UNA POLITICA RINNOVATALa Politica

Sono uscito dal gruppo socialista. Continuerò il mio impegno riforma-

tore in Consiglio Comunale e tra la gente attraverso un movimento civico che insie-me ad altri cittadini stiamo costituendo. Parleremo delle cose concrete che riguar-dano Umbertide, senza alcun pregiudizio nei confronti dell’Amministrazione co-munale, ma con un nuovo spirito di liber-tà e di autonomia. Vorrei spiegare breve-mente questi passaggi. Le Istituzioni non sono casa (o cosa) propria. Ho aperta-mente detto al Segretario del PSI Franco Bartocci, e lo potrei in qualsiasi momento dimostrare, che non condivido il metodo autoritario con il quale il PD di Umbertide assume decisioni senza confrontarsi con i partiti della coalizione. Perché un accordo politico è tale se rispetta non solo il peso elettorale, ma prima ancora la dignità di ogni parte. I passaggi che hanno caratte-rizzato l’avvicendamento del Sindaco non hanno secondo me rispettato la dignità del PSI né degli altri partiti di maggioranza ed hanno soprattutto dato l’idea che il PD

gestisce l’Istituzione comunale come casa propria. Questo non è accettabile, e per questo sono uscito da un partito socialista solo pronto ad allinearsi e dire signorsì (in cambio di cosa?). Basta con le ipocrisie. Mi rendo conto che questa critica avrei dovuto farla prima, ma ho sempre spera-to, ed in questo senso mi sono adoperato, in un cambiamento del modo di agire, sia del partito di maggioranza che nel mio partito. Cambiamento che non è avvenu-to. E’ allora il momento di dire basta con le ipocrisie. Io sono disposto a sostenere il centro sinistra locale soltanto a fronte di una nuova apertura ad una reale condivi-sione rispetto alle scelte che riguardano la nostra città. Se così sarà farò la mia parte in modo propositivo e costruttivo, portan-do le idee elaborate in seno al movimento civico che stiamo costituendo. Per ora …un movimento civico. Insieme ad un gruppo di cittadini, che si va man mano incrementando di nuove adesioni, stia-mo organizzando un movimento civico intorno a due concetti fondamentali. 1)

Rinnovamento della cultura, del sistema e della classe politica. A partire dai territori. 2) Prima i contenuti. Ad Umbertide sem-bra che la politica sia incentrata su una scelta di campo personalizzata: sta con Tizio, sta con Caio. Credo sia il tempo di uscire da queste sterili categorie per apri-re un confronto vero sui problemi, sulle proposte, sulle prospettive di questa città e di questo Paese. Noi vogliamo essere una parte di quell’area di rinnovamento che sta emergendo con sempre più forza, intorno a Matteo Renzi nel PD, intorno ad altre iniziative fuori dal PD. Questo sarà lo spazio politico nel quale collocheremo la nostra azione per Umbertide.

Luigino Orazi, Consigliere Comunale di Umbertide

Carlo Andrea Bollino

Silvia Micheli

L a b o r a t o r i

ECHI DI PACEECHI DI PACE

Echi di Pacedi Antonella Pacieri

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Umbria Antica e Sconosciutadi Michele Tomassoni

Mare NostrumCotidianum

Silvano Conti

Collana poetare

Silvano Conti è nato il 12 luglio del 1951 ad Umbertide dove

risiede e vive dalla nascita. Diplomato presso l’Istituto Tecnico

per Geometri Ippolito Salviani di Città di Castello, ha lavorato

in un’importante Azienda locale del settore meccanico.

Personalità poliedrica che spazia dalla musica (drummer in una

formazione rock negli anni ‘60), alla pittura (illustrazioni e

dipinti sulla tematica di “Apettando l’attesa” ed. Prhomos 1988)

alla botanica, alla micologia di cui è profondo conoscitore

(Classificatore presso il Circolo Micologico Perugino negli anni

80). È caparbio podista con predilezione verso il gran fondo

(maratoneta con varie gare disputate tra cui tre maratone a New

York ); profondo conoscitore delle problematiche sociali e dei

meccanismi del lavoro (è stato a lungo impegnato nel sociale),

autodidatta nella conoscenza del latino e studioso delle lingue

vernacolari e dei dialetti che ne derivano; amante del Jazz, della

musica classica e della buona musica in generale. Il filtro della

vita ha trasformato, comprimendo il suo tempo libero, la sua

predilezione naturale per la prosa, ma ha accentuato, elevandolo

all’ennesima potenza, il valore intrinseco della sua poesia che

esplode, ad ogni lettura, con significati intensi di rara

magnitudine.

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Mare Nostrum Cotidianumdi Silvano Conti

Paola Paolucci

L a b o r a t o r i

S t u d i e M a t e r i a l i

ESERCITAZIONI DI MICROECONOMIA

Micae Latinae

Studi e materiali didatticiProgetti di ricerca

DEDICATO A PAPA FRANCESCONero Fratta

Alziamoci in piedi per dare il ben-venuto a papa Francesco, arrivato

dalla fine del mondo per riaccendere ne-gli uomini di buona volontà la speranza del mondo sognato.Ci scuserà se "Nero Fratta" continuerà a raccontare piccole caluie di ricordi.

PERSONAGGI NOTEVOLI Questo mese entra in scena Caino (Betto-ni, anni 1915/1930), l’arrotino. Per arrotondare aveva accettato l’incari-co dal Comune di accendere e spegnere i lampioni. Infatti, prima che arrivasse l’elettricità c’erano, distribuiti nel paese, diversi lam-pioni a petrolio. Situati a circa tre metri da terra, per metterci il petrolio e per ac-cenderli bisognava abbassarli ad altezza d’uomo, tirando una cordicella che scor-reva su di una carrucola. Dopo aver acce-so il lume, con la stessa corda si tiravano su, rimettendoli al loro posto e fissando la corda ad una altezza tale che i ragazzini non potessero arrivarci. Per spegnerli si usava una lunga canna vuota: accostata-ne alla fiamma un’estremità attraverso un pertugio nel lampione, si soffiava con la bocca all’estremità che si teneva in mano, fino a spegnere il lume. Poi il progresso tolse l’arcaica cordicella e la canna, che sostituì con una scala di legno. Il lam-pionaio, allora, la portava in spalla, l’ap-poggiava al muro e saliva a fare le varie operazioni. Per svolgere la sua funzione Caino la mat-tina a buon’ora girava per le vie e, vuoi per quello spirito canzonatorio che l’ani-mava, vuoi per non sentirsi solo del tutto, amava chiamare i conoscenti che abitava-no nelle vie in cui passava. Così gridava: “Gigia! Sta a letto che nengue!” oppure “Gente alzative ché c’è ‘l sole”, anche se non era vero. Insomma, era precursore del

servizio meteorologico dell’Aeronautica; ma con sorpresa. Un giorno Astorre, si-gnore terriero del paese, seduto fuori del bar di piazza con gli amici, lo vide passare e, per far dello spirito, lo chiamò: "Caino, vien qua!”- gli disse - “Famme un pia-cere: va su a casa mia e senti se sono in casa!”. Caino fece finta di niente e assicu-rò, obbediente: “Ci vado subito”. Difatti andò alla villa padronale di questo signo-

re, che abitava a circa un chilometro dal paese sotto la collina di Romeggio, ma portò con sé due fiaschi vuoti che era pas-sato a prendere a casa. Alla signora che gli aprì disse: “Mi manda il sor Astorre: mi dovete riempì sti du’ fiaschi col vino nero!”. La signora non ebbe difficoltà a farlo, perché lo conosceva bene. Caino tornò in paese, andò al bar e, vedendo Astorre, gli disse: “Sor Astorre, ci so’ sta-to, ma m’ hanno ditto che ‘n ci sete!”. Al che Astorre, vedendo che aveva i due fia-schi pieni di vino, capì che il beffato era lui, ma stette al gioco e tutto finì in risate. Con l’avvento de1l’elettricità, tutto fu materialmente più facile, perché bastava che Caino girasse l’interruttore generale

posto in un apposito vano, nel muro del Comune, all’inizio di via Grilli. Ma au-mentò di molto la notorietà e l’impor-tanza di Caino. Infatti l’elettricità dalle strade era entrata anche dentro le case per cui, quando andava via la luce, simultane-amente il pensiero di tutti andava a lui, il solo in grado di fare il miracolo: fiat lux! Bastava qualche minuto di buio perché dentro ogni casa si intonasse la comune implorazione: “Caino, ardà la luce!”. E se il tempo si prolungava, i commenti si propagavano da finestra a finestra: “Che fa stasera Caino! Dorme?”, “Sta a vedé, ché si trastulla con la Martina (la mo-glie)!”. Insomma era diventato uno dei personaggi essenziali in paese, tanto da essere immortalato nell’adagio: “Vedi la luna, vedi le stelle, vedi Caino che fa le frittelle!”.Si dice che Renato Codovini, fonte auto-revole di gran parte di queste notizie, ab-bia un conto aperto con Caino, che anco-ra lo sta inseguendo, da quando il nostro storico locale con una fiondata gli fece implodere fra le mani la lampadina che il lampionaio, in cima alla scala, stava so-stituendo. P.S.Un suggerimento per il Comitato che organizza la celebrazione del centenario dell’installazione dell’energia elettrica ad Umbertide (1915), che condannò a morte i vecchi lampioni a petrolio: re-staurare l’ultimo esemplare di lampione a petrolio che sta agonizzando sul muro all’estremo sud-ovest di piazza del Troca-scio. Giuseppe Tarragoni è da un pezzo che gli ha tirato l’occhio e non aspetta altro che metterci mano!Per aderire al Comitato e fornire ideete-lefonare la mattina in Comune a Amedeo Massetti (075 – 9419220) o Massimo Cit-ti (075 – 9413401).

Mario Tosti

Eventi

INDURATIO PENIS PLASTICA O MALATTIA DI LA PEYRONIELa induratio penis plastica o malattia di

La Peyronie (descritta da Gogot de La Peyronie chirurgo che la scoprì nel 1743), è un’affezione del pene caratterizzata da una infiltrazione fibrosa del setto interca-vernoso e della tunica albuginea che ri-veste i corpi cavernosi del pene, eccezio-nalmente il corpo spongioso dell’uretra. L’area di fibrosi, definita anche “placca”, costituisce una limitazione alla elasticità del pene durante l’erezione determinando una curvatura verso il versante patologi-co. Per quanto riguarda l’eziopatogenesi vi sono numerose ipotesi: microtraumi ripetuti, carenza di vitamine (E) ,infezioni veneree, intossicazioni croniche (nicoti-na, alcool), malattie del ricambio (diabe-te, gotta, artrite), vasculiti e perivasculiti, l’origine autoimmune è ipotizzata dalla frequente presenza di plasmacellulee lin-fociti nella lesione. In conclusione non è ancora ben chiara la genesi della pato-logia, tuttavia possiamo ammettere che essa sia la risultante di una reattività in-dividuale verso agenti aggressivi e micro-traumi. A queste fibrosi, uniche o ripetute, conseguono i normali processi riparativi dell’organismo che all’inizio producono fenomeni di flogosi locale e, nel tempo, in soggetti predisposti, la formazione di una o più cicatrici che con il passare del tem-po si stabilizzano con la deposizione di sali di calcio “ placche calcifiche”, tipiche della malattia stabilizzata. Tale patologia colpisce prevalentemente uomini tra i 50 e 60 anni, molto meno frequentemente individui giovani o anziani. Comunque insorga, la malattia conclamata si mani-festa con una fase acuta e una fase di sta-bilizzazione. La fase acuta, può insorgere immediatamente dopo un trauma o dopo un periodo variabile di tempo, il pazien-te lamenta dolore spontaneo o durante l’erezione e curvatura del pene (dorsale o laterale) in erezione, più raramente, an-

che in stato di flaccidità. A questa segue la fase di stabilizzazione in cui i processi infiammatori sono risolti e residua una o più placche calcifiche. Alla malattia può associarsi un deficit erettile dovuto al dolore e alla curvatura con “effetto psi-cologico negativo”, inoltre dispareunia (rapporto sessuale doloroso). La diagnosi di induratio penis plastica si effettua con:

accurata anamnesi (modalità e tempi di insorgenza, sintomi, etc), esame obiet-tivo eseguito da mani esperte permette valutazioni estremamente precise dello stato di malattia, autofotografia in al-meno due proiezioni, per poter vedere la deformazione, sia in previsione di un in-tervento chirurgico sia per accertarsi che la situazione sia quella riferita dal pazien-te, ecocolordoppler penieno statico e di-namico (farmacoerezione) che permette di localizzare le placche nonché le loro dimensioni, l’eventuale presenza di aree

calcifiche e la valutazione del flusso ema-tico e della pressione peniena, caverno-sografia che può evidenziare la presenza di noduli intracavernosi. Attualmente la terapia non chirurgica prevede trattamen-ti di : - terapia farmacologica generale,-te-rapia farmacologica locale,- terapia fisica o farmaco fisica. Queste terapie vengono impiegate nella fase iniziale della malattia “fase flogistica” per attenuare o bloccare quei fenomeni che portano alla forma-zione della placca. Per quanto riguarda l’uso di farmaci per via sistemica, (orale o iniettiva), non esiste un trattamento che sia universalmente accertato, per la man-canza di una vera comprensione etiologi-ca dell’affezione. Tra i farmaci proposti vi è la "vitamina E" che attraverso un’azio-ne antifibroblastica ed eutrofizzante, agi-sce sul rinnovamento cellulare. Le vie di somministrazione dei farmaci per via locale sono due: l’infiltrazione tramite siringa peri o intraplacca e la ionoforesi. Laser-terapia e ultrasuono-terapia.Tali te-rapie non si praticano quando la malattia si è stabilizzata e la placca presenta dei fenomeni di calcificazione, specie per placche particolarmente estese e defor-manti. La terapia chirurgica in genere si esegue quando la malattia è stabilizzata (circa sei mesi) nella quale la curvatura è tale da compromettere il rapporto sessua-le (a seconda del grado di incurvamento, delle dimensioni del pene e dell’erezione si esegue una corporoplastica sec. Nesbit, impianto di protesi e nei casi di un pene piccolo: impianto di tutori nei corpi ca-vernosi e plastiche di allungamento). La chirurgia non restituisce un “pene nuo-vo”, i risultati che da essa si ottengono sono buoni se eseguiti con le giuste indi-cazioni e da specialisti del settore.

Fabrizio Tiziani

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