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04.2018 Periodico di informazione istituzionale della città di Sesto Calende Polizia Locale: i piani per il 2019 Elogio della bruttezza: le frontiere musicali di M. Bertona Giovani di valore e progettualità Lo sport per Sesto Calende Commercio e storia sestese Sesto Calende Informazioni

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04.2018Periodico di informazione istituzionale della città di Sesto Calende

Polizia Locale: i piani per il 2019

Elogio della bruttezza:le frontiere musicali di M. Bertona

Giovani di valore e progettualità

Lo sport per Sesto Calende

Commercio e storia sesteseSe

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Sommario

Foto copertina:© Luca Gnemmi

Direttore editoriale:Giovanni Buzzi

Direttore della Comunicazione:Enrico Boca

Direttore responsabile:Enrico [email protected]

Rapporti istituzionali:Nicoletta Poroli

In redazione:Renzo Besozzi, Enrico Crenna,Barbara Mercalli, Francesco Signori, Paolo Caretti

Pubblicità:Samanta [email protected]

Coordinamento:Bruno [email protected]

Stampa:HANGAR di Neri [email protected]

Grafica:Mauro [email protected]

Periodico d’informazione istituzionale del Comune di Sesto Calende - VAn.4 Dicembre 2018Reg. Trib. Busto Arsizio (VA)n. 1052/2017

Editoriale Aggiornamenti ........................................................................................................ pg. 3

Sicurezza Polizia Locale: i piani per il 2019 ............................................................................. pg. 4

Attenzione alle truffe .............................................................................................. pg. 4

Commercio Commercio e storia sestese ................................................................................... pg. 5

Servizi sociali Incontriamoci a casa .............................................................................................. pg. 6

Protezione Civile I nostri volontari in emergenza a S. Stefano di Cadore ........................................... pg. 7

Cultura Elogio della bruttezza: le nuove frontiere musicali di Marco Bertona ...................... pg. 8

Politiche Giovanili Giovani di valore e progettualità ............................................................................. pg. 10

Ambiente I bambini delle scuole sestesi in prima linea per la riduzione dei rifiuti .................. pg. 11

Scuola Novità all’I.C.Ungaretti ........................................................................................... pg. 13

Memoria 4 Novembre 1918 - Una vittoria, il mio ricordo ....................................................... pg. 14

Esuli in patria .......................................................................................................... pg. 15

Sport Che cosa significa lo sport per Sesto Calende ....................................................... pg. 16

Canoa - la Sestese prepara la prossima stagione agonistica .................................. pg. 19

Il biliardo nazionale parla sestese ........................................................................... pg. 19

Il 2018 dell’atletica Sesto 76 Lisanza ...................................................................... pg. 21

News La palestra del CAI Sesto Calende ha riaperto le attività ........................................ pg. 23

Gruppi Consiliari ............................................................................................................................... pg. 25

Ricordi Esiste ancora la riconoscenza? ............................................................................... pg. 27

Associazioni Sesto calende alla marcia della Pace Perugia - Assisi ............................................. pg. 30

Sci Club Sesto ........................................................................................................ pg. 32

Odontoiatria Solidale a Sesto Calende ................................................................... pg. 33

Eventi A Sesto si campa cent’anni .................................................................................... pg. 35

CITTÀ DI SESTO CALENDEseguici su

http://www.comune.sesto-calende.va.it/

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Carissimi concittadini,pochi mesi ci separano ormai dalla scadenza amministrativa di fine maggio 2019, ma ancora molte cose possiamo e dobbiamo fare. Non è ancora tempo di bilanci ma di concentrarci sulle cosa da fare.Nelle ultime settimane abbiamo sfiorato un’emergenza esonda-zione e il maltempo ha comunque messo in allarme alcuni punti di prevedibile allagamento. Ancora una volta si è potuto verifi-care l’efficienza del coordinamento costituito da Polizia Locale, Ufficio Tecnico, comando Carabinieri di Sesto, Protezione Civile e volontari del Parco. A tutti va il nostro ringraziamento per la disponibilità e competenza nell’affrontare la questione. Un ar-ticolo di questo numero affronta più nel dettaglio l’argomento. Tuttavia non sono tutte rose e fiori, come si dice: il problema dell’inasprirsi generalizzato della violenza e concentrazione del-le precipitazioni e della forza del vento, prova inequivocabile dei cambiamenti climatici in atto anche per i più scettici, trova in parte inadeguate le strutture di laminazione e smaltimento di queste masse improvvise d’acqua. A volte non è solo un pro-blema di manutenzione e pulizia, anche se di meglio si può fare come sempre, ma spesso riguarda l’inadeguatezza storica dei sistemi di smaltimento e della struttura oggettiva di alcuni corsi d’acqua. Il torrente Lenza ha avuto una soluzione felice in un tratto critico in corrispondenza di Esselunga, ma molto c’è an-cora da fare sul tratto a monte e alla foce.Su questo abbiamo avviato un impegno di spesa annuale, isti-tuendo uno specifico capitolo, che ogni anno vorremmo fosse rifinanziato, per cominciare sistematicamente, se pure a piccoli passi, ad affrontare ciascuno di questi punti. Forse si poteva fare prima? Forse sì ma l’importante ora è cominciare.La modesta esondazione ha tuttavia, ancora una volta, messo in evidenza l’inadeguatezza della struttura della Marna dove collo-cata, a costante rischio di questo evento. Su questo versante vi aggiorno sul fatto che si è finalmente avviata la fase di proget-tazione definitiva delle nuove strutture previste dagli Accordi di

Programma con Regione Lombardia per la zona del Circolo Sestese. Contiamo a breve di presentare e discutere i risultati di questa fase, in modo da potere appro-vare il progetto prima della fine di que-sto mandato amministrativo. Sempre ri-guardo a questo accordo, siamo anche a buon punto con la procedura per i lavori

di costruzione della pista ciclabile Centro/Sant’Anna, dovendo ora avviare la fase di gara per l’affidamento dei lavori stessi.Stiamo anche lavorando sul Bilancio di previsione 2019. Questo atto, che è il fulcro di ogni attività amministrativa, trova tuttavia endemiche difficoltà a finanziare come vorremmo alcuni capitoli fondamentali come ad esempio le manutenzioni. Queste attività scontano nel tempo un costante impoverirsi dei trasferimen-ti dallo Stato e una riduzione tendenziale ma strutturale degli introiti derivanti da oneri di urbanizzazione. Inoltre, su questo ultimo punto, occorrerebbe un vero cambio di mentalità anche a livello normativo, non potendo più pensare oggi di finanzia-re i bilanci con il settore delle costruzioni: oltre che illusorio è sostanzialmente non corretto e contrario alla contemporanea limitazione del cosiddetto “consumo di suolo” agricolo.L’ultimo bilancio di previsione di questo mandato proverà, tutta-via, pur in uno scenario di necessario e obbligatorio rigore (non possiamo purtroppo essere così “allegri” come a Roma su que-sto argomento …) a non far mancare le necessarie risorse per la cura del nostro territorio.

Si avvicinano rapidamente le feste natalizie ed è quindi con pia-cere che porgo, a nome di tutta l’Amministrazione, i più cordiali auguri di buon Natale e di un felice Nuovo Anno.

L’editoriale

Aggiornamenti di Giovanni Buzzi | Vicesindaco

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Quello vissuto dalla Polizia Locale è stato un anno particolare, segnato dalle molte sfide vinte nonostante gli ostacoli incontrati e nel quale sono state gettate le basi da cui ripartire nel 2019 per garantire il miglior livello di sicurezza a Sesto e ai suoi cittadini. Come anticipato nel numero precedente a tutela di quest’ultima ci sarà un corpo di agenti rinnovato e diretto da un nuovo comandante, che ci auguriamo possa tornare a pieno organico nei primi mesi del 2019 assumendo un ultimo agente, decretando così la fine di un’emergenza numerica che durava da più di un anno. Agenti che porteranno avanti, implementando e migliorando, i progetti varati durante il 2018, attuandone di nuovi sull’impronta data dal sottoscritto e dall’Amministrazione. Entriamo però nel dettaglio.Per quanto concerne la viabilità siamo in procinto di realizzare i dossi rallentatori nelle aree sensibili indicate dal PGTU, dando seguito a quanto annunciato nei mesi scorsi anche su queste pagine. Sul tema della sicurezza stradale ho chiesto al comando di focalizzarsi nel perseguire i reati che più di tutti la minano, come guida senza patente o assicurazione e cellulare alla guida.A questo affiancheremo la prevenzione, concentrandoci soprattutto sulla sensibilizzazione di giovani e bambini mediante dei corsi che gli agenti terranno nelle scuole, come quello che quest’anno ha visto protagonisti gli alunni delle elementari del Centro Studi Angelo Dell’Acqua. Un’attività capace di raccogliere ottimi consensi dagli interessati (bambini, insegnanti, dirigenza

scolastica e vigili) e che rinnoveremo nei prossimi anni cercando di coinvolgere ancora più istituti. Tra le operazioni che verranno riproposte nel 2019 dopo gli ottimi risultati di quest’anno troviamo quelle realizzate in collaborazione con le altre forze dell’ordine: prevenzione dei furti in appartamento grazie ai

pattugliamenti serali (aree periferiche in primis), controlli negli esercizi commerciali sul territorio, lotta a spaccio e microcriminalità, e salvaguardia dell’ambiente. Un ambito, quello della tutela ambientale, destinato a migliorare grazie a dei corsi tenuti dai membri dalla Protezione Civile - che voglio ringraziare personalmente – ai nostri agenti, entrati quindi in possesso delle conoscenze necessarie per tutelare anche sotto questo punto di vista il territorio e il patrimonio lacuale sestese. Il tutto si traduce nel controllo delle sponde del Ticino, nel far rispettare i limiti di velocità ai natanti per impedire che vengano alzate onde in grado di danneggiare flora e fauna ittica e nella lotta all’abbandono dei rifiuti. Anche in questo caso le difficoltà non mancano, ma Sesto è un comune virtuoso nel contrasto di tale fenomeno – nella zona siamo stati tra i primi ad installare le videotrappole - e la nostra attenzione verso la risoluzione del problema è massima. Colgo infine l’occasione per esprimere a tutti i cittadini i miei personali e sinceri auguri di Buon Natale e di un felicissimo 2019.

POLIZIA LOCALE: I PIANI PER IL 2019 di Enrico Boca | Assessore alla Sicurezza e alla Viabilità

Sicurezza

Da alcuni anni le forze dell’ordine combattono questo spiacevole fenomeno attivamente sul campo e organizzando periodicamente degli incontri, rivolti soprattutto alla fascia di quella popolazione considerata “più debole e in difficoltà” per difendersi da abili, esperti e vili truffatori.I truffatori, di norma, si presentano nelle abitazioni delle persone anziane (o le contattano telefonicamente) chiedendo soldi in nome e per conto dei loro figli in difficoltà, facendosi passare per amici, conoscenti o pseudo avvocati.Altre volte si presentano qualificandosi per funzionari dell’azienda del gas, carabinieri, dipendenti del comune, funzionari dell’azienda dell’energia elettrica, assistenti sociali ecc. e potrebbero chiedere, con qualsiasi scusa, di mostrargli il denaro e/o i gioielli perché, secondo loro, non più in corso di validità o materiale contaminato da metalli pesanti; ATTENZIONE in questi casi è sicuramente in atto una truffa. Se avete dei dubbi in merito alle persone che si presentano a casa vostra o che per strada vi avvicinano e vi fanno strane

richieste, nel primo caso non aprite la porta e in entrambi i casi non abbiate timore di chiamare subito il numero di emergenza “112”, a qualsiasi ora del giorno o della notte le Forze dell’Ordine sono a vostra disposizione.

Attenzione alle truffedi Francesco Signori

Sicurezza

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Il 13 novembre, a Milano, presso l’auditorium Testori di Regione Lombardia, si è svolto un evento finalizzato al riconoscimento delle attività commerciali che possiamo definire storiche, presenti nella nostra regione.Alla presenza del Presidente Attilio Fontana, dell’Assessore allo Sviluppo Economico Mattinzoli, dell’Assessore al Turismo Marketing Territoriale e Moda Magoni, sono state premiate 132

attività ed il Distretto del Commercio di Busto Arsizio.

Tra i premiati 2 attività sono presenti nella nostra città e precisamente: l’Hotel Tre Re, della famiglia Silvera e la Farmacia Giardini, della famiglia Ceffa. L’Hotel Tre Re ha compiuto 90 anni, essendo attivo dal 1 settembre 1928, mentre la storica

Farmacia Giardini può vantare ben più antiche origini, essendo presente fin dal 1812.Durante il momento celebrativo è stato ricordato che dietro queste attività ci sono tanta passione, creatività, sacrifici, ma anche l’orgoglio di essere presenti, di aver saputo proseguire le attività che i genitori hanno lasciato ai figli, anche attraversando periodi in cui le guerre hanno reso tutto più difficoltoso. Alle famiglie Silvera e Ceffa un sentito ringraziamento da parte dell’Amministrazione Cittadina, le loro attività sono un bene prezioso che fa parte della nostra storia e contribuiscono a tenere alto il prestigio della nostra città.

Commercio

COMMERCIO E STORIA SESTESE di Edoardo Favaron | Assessore al Commercio

CITTÀ DI SESTO CALENDE Piazza Cesare da Sesto,1

21018 SESTO CALENDE (VA) Tel. 0331-928 411 – Fax. 0331-922 486

p.e.c. : [email protected]

AVVISO AI CITTADINI

Gli Uffici Comunali resteranno chiusi

i giorni 24 e 31 Dicembre 2018.

UNICAMENTE PER LE PRATICHE DI POLIZIA MORTUARIA

è garantita la reperibilità dell’ufficio Stato Civile

dalle ore 8.00 alle ore 12.00 al seguente numero 347 8578174.

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“Incontriamoci a casa” è un progetto che promuove forme “leggere” di sostegno e supporto per anziani soli o in difficoltà, attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle relazioni di buon vicinato. Agli anziani soli viene così offerta l’opportunità di avere un “buon vicino”, “un amico”, “un nipote” in più, che possa aiutarlo in una serie di semplici mansioni ed esigenze quotidiane, ma questo volontario non verrà lasciato solo! Il suo intervento con l’anziano avverrà in modo organizzato e sostenuto dalla rete professionale degli operatori che fanno riferimento ai servizi sociali comunali.In un periodo storico, in cui la relazione è spesso solo virtuale, vogliamo invece riscoprire e far riscoprire l’importanza della relazione vera, diretta, fatta di parole, sguardi, storie raccontate, gesti, abbracci!Questo servirà a far sentire gli anziani meno soli e a far riscoprire ai giovani ricchezze insospettate…

Cerchiamo volontari! Chiunque se la senta può far riferimento al Servizio Sociale o contattare direttamente il numero 3668282950 (anche WhatsApp).Abbraccia un nonno!

Servizi Sociali

INCONTRIAMOCI A CASASevizio Sperimentale di Affido Leggero Anziani

di Edoardo Favaron | Assessore ai Servizi Sociali

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Protezione CivileI nostri Volontari in emergenza non solo a Sesto Calende, ma anche a Santo Stefano di Cadore… di Jole Capriglia Sesia Consigliere delegato all’Ambiente e Protezione Civile

Il maltempo, che tra la fine di ottobre e la prima settimana di novembre ha duramente colpito molte località italiane, non ha risparmiato nemmeno la nostra regione. A Sesto Calende si è verificata l’esondazione del Ticino, ma l’evento è stato contenuto e non ha causato eccessivi disagi, come purtroppo è stato da altre parti, ma anche da noi le preoccupazioni non sono mancate.Conseguentemente alle intense precipitazioni sul bacino imbrifero del lago Maggiore ed a seguito dell’avviso diramato dal Centro Funzionale e Monitoraggio - Rischi Naturali di Regione Lombardia, che aveva emesso un avviso di criticità con Codice Rosso, domenica 28 ottobre, alle 20,30, è stata attivata l’Unità di Crisi Locale. La Comandante Monica Mastriani, nella sua qualifica di Responsabile Operativa Comunale, ha comunicato alla Prefettura, alla Provincia ed alla Regione, il programma approntato, al fine di contenere i disagi che l’esondazione del Ticino, del Lago Maggiore e dei reticoli idrici minori avrebbero potuto causare.Il monitoraggio dei corsi d’acqua e dei territori, che sono considerati maggiormente a rischio, è continuato per parecchi giorni, fino al rientro dell’emergenza. I nostri Volontari di Protezione Civile del Parco del Ticino, la Polizia Locale ed i Carabinieri, sono sempre stati presenti, pronti ad affrontare ogni evenienza del caso, pur evitando di provocare eccessivo allarmismo e le comunicazioni date alla popolazione hanno rispettato i criteri di allerta dettati dal nostro Piano di Emergenza Comunale. Alla mattina del 7 novembre il Ticino è esondato, senza però causare eccessivi danni. Il preallarme era stato comunicato tempestivamente ai residenti ed ai titolari delle attività commerciali che si trovano nelle zone più basse ed in prossimità dei corsi d’acqua (non solo del Ticino). L’Ufficio Tecnico del Comune, con il supporto del personale di altri uffici comunali, è rimasto aperto per coordinare gli eventuali interventi di supporto alla popolazione e per le comunicazioni sull’emergenza.Contemporaneamente il Parco del Ticino, nella funzione di Protezione Civile, essendo parte della Colonna Mobile Regionale, è

stato chiamato per fornire aiuto alle popolazioni del bellunese colpite dagli eventi catastrofici causati dall’eccezionale maltempo che ha flagellato quelle aree.I nostri Volontari di Sesto Calende si sono uniti agli altri Distaccamenti del Parco Ticino e sono partiti alla volta di Santo Stefano di Cadore, dove hanno fornito aiuto per superare le prime fasi dell’emergenza, quelle considerate maggiormente critiche. Sono stati eseguiti svuotamenti di abitazioni allagate, sgombero strade invase da detriti ed alberi caduti, riattivazione di energia elettrica ed altri lavori di supporto ad una popolazione in grave difficoltà. Un sentito ringraziamento, anche a nome di tutta la cittadinanza sestese, ai volontari Giorgio ed Antonio oltre che a tutti gli altri volontari che sono parte del nostro Distaccamento che è intervenuto a Santo Stefano di Cadore; ai Volontari, che insieme alla Polizia Locale ed all’Ufficio Tecnico hanno vigilato ininterrottamente e agito per l’incolumità dei cittadini e la salvaguardia del nostro bellissimo territorio.

Interventi a Santo Stefano di Cadore

Interventi a Sesto Calende

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Prosegue la serie delle interviste ad artisti Sestesi. E’ la volta del musicista e compositore Marco Bertona, che continuiamo a considerare nostro concittadino anche se da alcuni anni risiede ad Arona.

Raccontaci, in estrema sintesi, il tuo percorso formativo musicale.Dopo il recupero all’età di sei anni di un toy piano di plastica rossa dai giochi scartati da mia sorella e la quadriennale esperienza con un piccolo organo Bontempi, sono approdato ad uno studio serio della musica nella gloriosa scuola di banda G. Colombo di Sesto Calende ove l’allora direttore Ettore Bardelli, vero maestro, insegnava solfeggio allo stesso livello del primo anno di conservatorio. Da lì il passo è stato breve verso l’Istituto musicale Brera di Novara, l’organo dell’Abbazia di San Donato e l’ammissione al Conservatorio di Milano nel corso di Composizione. Dopo il diploma, il tirocinio e i laboratori di composizione ho ottenuto l’ammissione all’Accademia Chigiana di Siena che ho frequentato per sei anni con borse di studio.

Quali sono – se ci sono - i compositori del passato e del presente che hanno maggiormente influito sul tuo modo di fare musica?Domanda difficile... C’è una domanda di riserva?No.Lo immaginavo, ma non mi “scompongo”, noi compositori siamo abituati a tutto. Tutti i compositori del passato e del presente danno a loro modo un insegnamento; sta a noi contestualizzarlo e cogliere l’aspetto odierno di questo insegnamento. Con questo voglio dire che non dobbiamo essere epigoni dei nostri colleghi dal Seicento ad oggi e neppure chiederci di quali gesti musicali di Mozart possiamo appropriarci al fine di ottenere lo stesso successo che ha oggi: sarebbe una pura operazione commerciale. Occorre invece essere lungimiranti così come lo sono stati i nostri predecessori nel fare ciò che è nell’aria ma nessuno ha ancora messo su carta.

Come definiresti la tua musica? Come si inserisce nel panorama della musica contemporanea?“Brutta” è l’aggettivo che più le si addice. Oggigiorno è facilissimo produrre musica considerata “bella” o “piacevole”, la sfida invece è scrivere musica “brutta” che provochi una reazione nella mente

del pubblico che ormai applaude a qualsiasi sequenza di suoni, anche se incomprensibile. In tal caso l’ascoltatore si sente mancante della capacità d’analisi di un lavoro complesso e applaude per non apparire ignorante al pubblico che lo circonda. Occorre scardinare al più presto questa malsana abitudine e ridare al pubblico la capacità critica perduta mettendogli davanti musiche brutte fino a che non ritrovi il coraggio di riconoscerle. La bruttezza non limita però l’espressione; come in un quadro di Salvador Dalì dopo lo sconvolgimento iniziale si incomincia a guardarlo con occhi diversi, così anche nella musica che può sembrare adatta ad un film horror si intuisce una logica che non può lasciare indifferenti.

Puoi cercare di spiegarci il meccanismo della composizione musicale? Si può davvero parlare di ispirazione? Quanto c’è di creatività e quanto di tecnica? Quanto di fantasia e quanto di “matematica”?Il Conservatorio insegna a sviluppare un tema: scrivere un’intera composizione partendo dalle prime quattro battute; insegna a scrivere più melodie che vadano contemporaneamente “d’accordo” tra loro o che siano regolate da una logica ferrea come nella “fuga”; insegna tutti i segreti degli strumenti a livello di come suonano insieme, dallo strumento singolo all’orchestra e quanti colori diversi possono produrre. Acquisite tutte queste conoscenze l’allievo viene lasciato più o meno solo nella ricerca di un proprio linguaggio e successivamente guidato nel limite del possibile verso un approfondimento personale che perseguirà fino a quando riuscirà ad imprimere su carta le proprie idee. Riassumendo il meccanismo della composizione è strettamente personale, l’ispirazione può generare un tema o un percorso da seguire ma nulla più, la tecnica e la matematica sono più o meno al servizio della creatività e della fantasia; in genere queste ultime gettano le basi di un progetto che potrà essere realizzato solo con la tecnica e a volte anche con la “matematica”.

C’è una tua composizione che ti sembra particolarmente riuscita, o che sintetizza meglio il tuo linguaggio espressivo?Due: “Genesi” per Orchestra e “Yggdrasil” per ensemble vincitrici di concorsi internazionali. Sono una piccola sintesi delle possibilità dei linguaggi che ho adottato nel momento di trasformazione da uno all’altro.La prima si sviluppa da melodie “orecchiabili” che si intrecciano ad armonie cangianti fino a confluire in un grande vortice interrotto da momenti statici e tumultuosi. La seconda è una sorta di rappresentazione musicale di quattro aspetti della psicologia femminile: introspezione, dinamicità, sensualità e dolcezza attraverso una meticolosa costruzione di un tessuto

ELOGIO DELLA BRUTTEZZA: LE NUOVE FRONTIERE MUSICALI DI MARCO BERTONA di Silvia Fantino | Assessore Cultura, Istruzione e Turismo

Cultura

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contrappuntistico e armonico che possa immergere l’ascoltatore nella sensazione di rivivere in una dimensione immaginaria questi aspetti.

Qual è il tuo rapporto con gli artisti – strumentisti e cantanti – che eseguono le tue composizioni?Stimo molto coloro che si mettono in gioco senza pregiudizi e con la volontà di scoprire l’inesplorato mondo della musica contemporanea che vede un proliferare di tanti linguaggi quanti sono i compositori. Normalmente gli interpreti ci guardano con diffidenza poiché i loro studi sono basati totalmente sul repertorio classico. La loro vita se rivolta verso una carriera solistica, costituirà la messa in scena di se stessi e delle proprie potenzialità negli aspetti virtuosistici ed interpretativi. Ciò sposta l’attenzione del pubblico verso l’esecutore piuttosto che al contenuto della musica che ormai inafferrabile a causa della totale decontestualizzazione storica. Neppure i compositori famosi contemporanei riescono a prendersi la scena: chi conosce le opere di musica assoluta di Morricone che nel suo immenso catalogo sono le sue preferite? Occorre rimettere in scena la “musica”, scritta oggi per il pubblico odierno e formare gli esecutori per i quali il compositore può scrivere anche su misura!

Qual è stata la più bella esperienza che hai vissuto nel vedere eseguita una tua composizione?All’inizio del mio ventennale rapporto di collaborazione con il regista teatrale Gaetano Oliva stavamo ideando uno spettacolo di Archeologia industriale quand’egli mi propose di lavorare a compartimenti stagni su tre aspetti del percorso narrativo: l’impatto architettonico, l’alienazione dell’uomo e la pazzia-fantasia. Ho quindi lavorato separatamente dal gruppo di attori e dal gruppo di movimento espressivo producendo delle musiche che ho provato con i musicisti in separata sede. Il momento dello spettacolo praticamente costituiva la prova d’insieme. Nonostante i miei dubbi sulle possibilità di sincronismo, in scena ha preso vita un’opera d’arte totale in cui gli elementi si fondevano sorprendentemente con un’armonia inimmaginabile facendo rivivere agli spettatori i sentimenti che abitavano la fabbrica abbandonata dentro la quale si è svolto lo spettacolo.

Come mai oggi altri linguaggi musicali hanno molto più successo, specialmente fra i giovani? Se per successo si intende il numero di “like” è giusto che sia così poiché i giovani sono manipolabili e si fanno manipolare totalmente dell’industria della canzone che deve fare cassa e

non può più permettersi di sponsorizzare una “novità” senza garanzie ma persegue sempre lo stesso tipo di prodotto per avere il massimo risultato economico. Tuttavia mentre negli anni settanta un produttore investiva un miliardo di lire e ne guadagnava dieci miliardi, ora per guadagnare dieci milioni di euro bisogna investirne almeno nove ma negli ultimi anni il guadagno si sta drasticamente riducendo dall’avvento delle piattaforme on-line. Di fatto la musica dell’industria è per lo più un inquinamento acustico fatto per essere sentito ma non ascoltato; le scuole a tal proposito non stanno facendo il loro dovere propinando l’ascolto di compositori del passato e additandoli come geni, creando quindi una voragine ancor

più ampia tra il desiderio di novità dei ragazzi e l’incomprensibilità della musica del passato scritta per un pubblico di intenditori e con altri riferimenti estetici totalmente differenti dai nostri.

A che cosa stai lavorando in questo momento? Quali sono le prossime occasioni in cui si potrà ascoltare la tua musica?Devo scrivere un pezzo per chitarra che sarà eseguito la prossima estate a Ginevra e una romanza per mezzosoprano e pianoforte che mi ha commissionato un amico poeta per una cantante del teatro lirico di Cagliari.Ultimamente mi sto dedicando sempre più spesso al “ricamo” delle partiture e sto seriamente pensando di fare una mostra dei miei lavori che sono anche da “vedere”.

Marco Bertona. Le nuove frontiere musicali.

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SANTO NATALE

Marco Bertonaper flauto solo

Inedito, di proprietà dell’autore:e-mail: [email protected] - [email protected]

tel. +39 380 7961761 +39 347 3177327

Un esempio della versatile creatività di Marco Bertona: lo spartito di una musica natalizia compone l’immagine di un albero di Natale.

Al MoMa di New York, accanto a “Gli orologi molli” di Salvador Dalì

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Giovani di valore e progettualitàdi Jole Capriglia Sesia, Consigliere Delegato alle Politiche Giovanilie di Edoardo Favaron, Assessore alle Politiche Sociali

Il progetto “Giovani di Valore” continua il suo percorso, promuovendo eventi con l’intento di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, secondo modalità maggiormente adeguate a ragazzi che debbono orientare le loro scelte, dopo aver individuato le loro personali attitudini a svolgere quelle tipologie di lavoro per le quali sussistono buone opportunità di impiego.All’Istituto Carlo Alberto Dalla Chiesa di Sesto Calende è stata dedicata un’intera giornata, andando oltre i consueti programmi scolastici, per considerare il maggior numero di prospettive, con la finalità di avvicinare il mondo scolastico al mondo del lavoro. Si è parlato di occupazione, competenze e soft skill, valutando i vari

aspetti, da quello economico ai rischi di impresa, alla soddisfazione individuale che deriva dallo svolgere un lavoro che piace. L’iniziativa si è svolta con il pieno coinvolgimento degli insegnanti e degli alunni, che hanno mostrato il loro interesse per l’iniziativa.

Politiche Giovanili

OFFICINA DELLE IDEEMultifactory: modelli dieconomia collaborativaOrganizzato da Confartigianato, che è un partener del progetto, l’evento ha presentato nuovi modelli di economia collaborativa basata sui concetti di scambio e mutuo aiuto tra imprenditori che, attraverso pratiche di scambio e condivisione di competenze, esperienza e asset aziendali, permette di ridurre l’esposizione verso i finanziatori e garantire una crescita stabile delle attività che ne fanno parte.

AVVISODI MANCATA CONSEGNA

Servizi per la raccolta differenziata Comune di Sesto CalendeGentile Utente, è in corso la distribuzione annuale di materiali per la raccolta differenziata.

Non avendola trovata al momento della consegna la invitiamo a ritirare i sacchi dal 15 NOVEMBRE tutti i GIOVEDÌ mattina presso il comune in Sala consiliare dalle ore 9,30 alle 13,30 fino al giorno 17 Gennaio 2019Dopo tale periodo i kit potranno essere ritirati presso lo sportello distribuzione a partire dal 24 Gennaio 2019 per tutti i Giovedì nei seguenti orari:Dalle ore 10,00 alle ore 14,00Dalle ore 15,00 alle ore 19,00In altri giorni o orari non verranno consegnati materiali per la raccolta differenziata.

Ringraziandola per la collaborazione le porgiamo un cordiale saluto.

Un ulteriore evento, inerente al progetto “Giovani di Valore” è stato:

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I bambini delle scuole sestesi in prima lineaper la riduzione dei rifiuti e degli sprechi

di Jole Capriglia Sesia, Consigliere Ambiente

Sono 365 i bambini delle scuole primarie di Sesto Calende che stanno partecipando ad un nuovo contest creativo promosso dalla Convenzione Rifiuti in tutti i 32 comuni gestiti. La Convenzione ha messo in palio 500 euro, che i vincitori potranno spendere in attività didattiche. Per i vincitori, inoltre, la possibilità che le migliori opere possano essere pubblicate sul calendario relativo alla raccolta rifiuti dell’anno 2020.Le classi in gara sono ben 17 e fanno parte delle scuole Ungaretti, Toti, Matteotti e S. Angela Merici. Grazie alla collaborazione degli insegnanti, che hanno confermato il loro impegno nel coadiuvare il lavoro dei bambini, le classi hanno aderito al “Bando di concorso artistico” lanciato già dalla scorsa estate dalla Convenzione ed avranno tempo fino al 15 febbraio 2019 per elaborare lavori di gruppo o una raccolta di lavori individuali a tema “riduzione dei rifiuti e degli sprechi”.Il bando vuole favorire la capacità creativa dei bambini. L’elaborato finale potrà essere l’espressione di molteplici interpretazioni artistiche: racconti, poesie, ricerche, filmati, presentazioni elettroniche, disegni, fotografie e, perché no, anche vere e proprie sculture od opere concrete di arte moderna! Unica condizione è che siano attinenti al tema del concorso, ovvero la “riduzione dei rifiuti e degli sprechi”, obiettivo di sensibilizzazione generale della Convenzione Rifiuti e della Città di Sesto Calende. Lo scopo è di favorire, attraverso le giovani generazioni, non solo la capacità di differenziare bene i rifiuti, ma anche di diffondere una maggiore sensibilità nei confronti del tema degli sprechi in genere, in modo di contenere sempre di più la produzione di rifiuti quotidiana.Al raggiungimento della scadenza dei termini, prevista il 15 febbraio 2019, incaricati speciali della Convenzione procederanno alla raccolta (o alla semplice visione) di tutti gli elaborati confezionati dalle classi partecipanti e, basandosi su criteri di originalità dell’idea, attinenza al tema, livello del contenuto, cura e precisione nella presentazione dell’opera artistica creata, decreteranno il vincitore.E allora forza bambini, Sesto Calende fa il tifo per voi!

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Ambiente

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Pubbliredazionale

L’addominoplastica è un interven-to che prevede l’asportazione di una certa quantità di cute e gras-so dall’addome. L’addome è senza dubbio una delle zone più soggette ai problemi estetici, basti pensare alla tendenza comune ad accumu-

lare qui la maggior parte del grasso corporeo in eccesso. Ecco perché frequentemente l’addome rappresenta per molte persone una delle prime fonti di disagio psicologico e la causa della perdita di autostima. Oggi grazie ad un intervento di addominoplastica è possibile correggere tutte queste problematiche e ritrovare l’aspetto desiderato.

Quando si ricorre a questo tipo di intervento?Eccesso di adipe, rilassamento dei tessuti, maniglie dell’a-more…questi sono i motivi per i quali una persona ricorre all’addominoplastica. Con questo intervento è possibile cor-reggere un addome adiposo e rilassato, rimuovere le sma-gliature addominali e ottenere così un addome piatto e rasso-dato. Nel caso di un rilassamento della struttura muscolare, questo intervento può rassodare i muscoli retti addominali.

Il continuo ingrassare e dimagrire, il cosiddetto effetto a fisarmonica, può contribuire a creare un addome cadente?Gli sbalzi di peso sono una delle principali cause del rilas-samento che spesso interessa l’addome. Nella donna anche la gravidanza lascia come conseguenza un eccesso di cute che, accompagnato talvolta anche da diastasi dei muscoli retti addominali, può essere eliminato con un intervento di addominoplastica.I problemi di questa parte del corpo risultano ancor più eviden-ti a causa della naturale elasticità della pelle in questa zona.

Quali sono i tempi di recupero?Dopo l’addominoplastica sarà necessario stare a riposo per un paio di settimane osservando attentamente le in-dicazioni del medico chirurgo ed in particolare evitando di assumere una posizione completamente eretta. Nei primi giorni si potranno avere sensazioni di gonfiore, tensione o leggeri dolori.Durante le prime due settimane verranno programmate 2 o 3 medicazioni e dovrà essere indossata una pancera per qualche settimana prima di tornare alla completa normalità.

Esistono dei rischi?L’addominoplastica è pur sempre un intervento chirurgico e quindi può comportare qualche rischio e qualche complica-zione post operatoria. Tra le principali possono presentarsi ematomi e sanguinamenti, infezioni e alterazioni della sen-sibilità cutanea che nella maggior parte dei casi tendono a scomparire naturalmente nei mesi successivi all’intervento.

La cicatrice sarà visibile?Proprio per la rimozione del tessuto cutaneo in eccesso, l’intervento prevede una unica lunga cicatrice di forma cur-va che va da fianco a fianco. Tuttavia, la cicatrice risulta molto sottile ed è quindi nascondibile sotto uno slip.

Da quale età si può cominciare a pensare di intervenire chirurgicamente sull’addome?Come per la maggior parte degli interventi di chirurgia estetica è sempre buona norma attendere il raggiungimen-to della maggiore età, a meno che non si tratti di grossi difetti che alterano la percezione di se stessi e causano dunque grande disagio psicologico e sociale. Però più che l’età, per valutare la possibilità di sottoporsi ad un inter-vento di questo tipo bisogna valutare altri fattori. Ci si può sottoporre all’intervento se, pur avendo una discreta forma fisica, si ha un rilevante accumulo di grasso e/o un’ecces-siva lassità della parete addominale che non si riesce a migliorare né con la dieta né con l’esercizio fisico.Oltre alla condizione fisica è bene discutere preventiva-mente con il chirurgo eventuali progetti futuri del paziente che potrebbero suggerire di posticipare l’operazione.

L’addominoplastica è risolutiva?Sì, l’addominoplastica permette di risolvere in maniera de-finitiva il nostro problema, ovviamente se le nostre condi-zioni fisiche restano più o meno invariate. Infatti, essendo l’addominoplastica un intervento che prevede l’asportazio-ne di una certa quantità di cute e grasso, non è consiglia-bile effettuarla se si pensa nel medio periodo di affrontare grandi cambiamenti di peso riguardanti la parte del corpo interessata o gravidanze. Questo potrebbe infatti costrin-gerci a ripetere nuovamente l’intervento.Ecco perché se si è in sovrappeso è preferibile sottoporsi prima ad una dieta proprio per evitare di dover ricorrere nuovamente alla chirurgia per eliminare gli eccessi di pelle conseguenti al futuro dimagrimento. Anche nel caso in cui si abbia in progetto una gravidanza è bene rimandare l’intervento in quanto i muscoli interessati dall’intervento si potrebbero separare nuovamente.

Cos’è l’addominoplastica?

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Scuola

Novità all’I.C Ungaretti Al via i corsi dell’Atelier digitale creativo

di Emanuela Melone | Dirigente scolastica CTS Atelier dell’Istituto comprensivo Ungaretti

Anche quest’anno, l’Istituto Comprensivo promuove una ricca scelta di corsi gratuiti che si svolgeranno all’interno dell’Atelier creativo digitale, inaugurato nel novembre 2017.Questo luogo di aggregazione e di crescita, che viene spesso usato anche nell’orario curriculare, ospiterà i laboratori dedicati agli studenti della scuola secondaria e primaria, i quali hanno partecipato in tanti all’iniziativa; infatti, sono state circa 130 le adesioni, solo da parte della scuola secondaria. Ciò costituisce un’importante occasione per coinvolgere i ragazzi anche in attività extrascolastiche, consentendo loro di applicarsi in un apprendimento attivo e collaborativo. Uno dei requisiti fondamentali per poter cominciare a pensare in modo costruttivo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito della didattica è proprio quello di considerarle a tutti gli effetti delle tecnologie cognitive, ovvero delle tecnologie che hanno implicazioni profonde ed innegabili nei processi cognitivi e di pensiero delle persone che le utilizzano. Di conseguenza, cosa c’è di meglio che formare alunni, e futuri cittadini, consapevoli e attenti agli aspetti più virtuosi del mondo del digitale? Questo è l’obiettivo primario su cui sta lavorando il Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto, insieme alla Presidente dell’Atelier, la docente Velia Sannino, e alla Dirigente scolastica Emanuela Melone, che da quest’anno è alla guida del Comprensivo. Nella scelta degli argomenti da proporre si è dato spazio ad ambiti molto diversi tra loro, proprio per andare incontro agli interessi della gran parte dei ragazzi: si va dalla robotica educativa, alla fotografia, per arrivare al giornalismo, alla grafica, alla stampa 3D e alla musica 2.0.Nello specifico, di seguito l’elenco completo dei corsi e dei formatori.

Già molti frutti sono stati raccolti dai ragazzi che hanno partecipato ai corsi lo scorso anno scolastico: fra quelli noti, certamente il 2° posto alla competizione italiana di LEGO® SUMO, tenutasi a luglio di quest’anno, e il 3° posto ottenuto all’evento #FuturaVarese, svoltosi due mesi dopo (nella foto l’incontro con il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti).

Entrambi i riconoscimenti sono stati ottenuti dal SUMO Robotics Team della Scuola Secondaria Bassetti, guidato dal CoderDojo Mentor Renato Marzaro.Ma il team, sempre più numeroso, è ancora a caccia di premi, infatti, si sta preparando proprio in questi giorni per il FIRST® LEGO® League Jr., MISSION MOON, competizione nazionale che vedrà in gara gruppi di studenti dai 9 ai 16 anni a Genova tra gennaio e febbraio 2019.Le attività e i successi, ottenuti finora, si inseriscono a pieno titolo fra gli obiettivi del Piano Nazionale della Scuola Digitale (PNSD), promosso dal MIUR, ma significano qualcosa di più: sono diventati patrimonio non solo dei singoli ragazzi, che si dotano delle competenze digitali previste nel loro piano di studio, ma dell’intera comunità nella quale sono inseriti. Quindi tutto lascia pensare a un futuro ancora ricco di sorprese, nel quale ci ritroveremo ad essere ancora più orgogliosi di questa generazione.

Per maggiori informazioni sulle attività dell’Atelier, è possibile consultare il sito web dell’Istituto al seguente indirizzo http://www.icsestocalende.gov.it/atelier-creativi/

Robotica educativa - Corso base con LEGO® EV3

Renato Marzaro

Robotica educativa - Corso avanzato - SUMO con LEGO® EV3

Renato Marzaro

La matematica in gioco Prof.ssa Patrizia DovaProf.ssa Grazia Realini

A bottega: solidi platonici con stampante 3D

Prof.Claudio Carabelli

Come realizzare un giornalino d’Istituto al PC

Prof.ssaDaniela Pappalardo

Fotografia digitale - Corso base Sabrina Bignardi

Comunicare visivamente Luca Forlani

Fare musica al PC Prof. Andrea Noce

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di Edoardo Favaron | Assessore ai Servizi Sociali e Lavori Pubblici

Memoria

II 1914 fu un anno particolarmente “caldo” per la politica italiana. Alle dimissioni del governo Giolitti seguì quello di Antonio Salandra, che nel giugno dello stesso anno dovette fronteggiare i moti di piazza culminati con la “Settimana Rossa”: una serie di manifestazioni pseudo rivoluzionarie, che comportarono l’intervento dell’esercito per sedarle.La politica aggressiva dell’Austria, nei confronti della Serbia, poteva giustificare che l‘Italia si potesse svincolare dagli impegni che la legavano agli accordi stipulati tramite la “Triplice Alleanza”. Questo patto era avvenuto nel maggio del 1882 e legava il governo italiano a Germania ed Austria-Ungheria. Gli accordi di questo patto furono perfezionati successivamente in più occasioni, l’ultima volta avvenne nel 1912. I trattati prevedevano che gli obblighi potessero decadere se gli imperi centrali fossero entrati in conflitto con Inghilterra e Francia. Dall’interpretazione di questi principi poteva o meno dipendere la neutralità dell’Italia.Nel frattempo, sul fronte interno, si stava sviluppando il movimento degli “Interventisti Irredentisti”, che chiedevano a gran voce al governo di passare dalla posizione di neutralità all’intervento in armi. Gli interventisti premevano affinché il governo italiano dichiarasse guerra all’impero Austro-Ungarico; un’occasione per completare il Risorgimento ed annettere Trieste e l’Alto Adige. Gli interventisti ed i militari volevano ottenere una vittoria che cancellasse l’onta di Custoza, Lissa ed Adua. I socialisti invece, erano per una stretta ed osservante neutralità. Da parte sua il governo Salandra aveva attivato trattative con l’Austria, mentre nel frattempo emissari italiani ascoltavano a Londra le proposte dell’Intesa. II 26 aprile 1915 fu firmato un trattato segreto con l’Inghilterra, che impegnava l’Italia ad entrare in guerra entro un mese. Quell’accordo fu rispettato ed il 24 maggio 1915, trascinato da una minoranza, da un governo che non aveva convocato il parlamento e dal re che aveva violato le regole statutarie, l’Italia entrò in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa. Il battesimo del fuoco significò per molti soldati anche il battesimo della penna. La prima guerra mondiale ha rappresentato un eccezionale laboratorio di pratica di scrittura per milioni di soldati scarsamente alfabetizzati. Fin dai primi decenni del secolo, secondo le diverse situazioni regionali e con crescente intensità, soprattutto nel periodo tra la fine dell’ottocento e il 1914, i fenomeni migratori avevano favorito l’ingresso nell’universo della scrittura a milioni di uomini e donne, costretti dalla lontananza alla pratica della comunicazione scritta. La prima guerra mondiale ha impresso una considerevole accelerazione alla diffusione della pratica della scrittura, non solo perché ha obbligato grandi masse, generalmente contadine, a prendere confidenza con la matita e quindi a confrontarsi con l‘uso scritto della lingua, ma soprattutto perché lo fecero in modo simultaneo, concentrando in un tempo limitato la capillare diffusione di questo strumento di comunicazione, che coinvolse i soldati, gli emigranti ed i loro familiari. Durante la prima guerra mondiale la comunicazione scritta, alla stregua di una epidemia, in meno di quattro anni contagiò milioni di italiani. Da quella che fu definita “la fatica di scrivere” ho individuato due significative lettere di soldati al fronte.

Zona di guerra, 12-5-17“Cari genitori, sono qui per darvi mie notizie da grazia a Dio sto ben. Ogi con grande piacere gò ricevudo il vostro caro valia ma mi rincrese che adeso mi toca andare a combatere fatevi coragio ricevete baci.”

Dalla trincea, 26-4-16“Cara sorella, tutte le mattine nello spuntar del sole il primo mio mestiere è quello di prender la matita e inviarvi i miei più sinceri saluti e baci a tutti voi di famiglia. Intanto che vivo e che mi trovo in questo posto vene scrivo una al giorno. Io sto bene e così desidero pure da voialtri in famiglia. Ricevi un caldo bacio da tuo fratello Francesco.”

Durante il periodo bellico si conta che mediamente transitarono da e per i vari fronti 2.700.000 invii giornalieri, quasi 4 miliardi di lettere ordinarie (esclusi pacchi, raccomandate ecc….).

La prima guerra mondiale costò all’Italia la mobilitazione di 5 milioni di militari, il sacrificio di 650.000 soldati morti, 600.000 mutilati, 40.000 soldati tornati dal fronte con patologie psichiche dovute a traumi subiti in trincea.Oggi, a 100 anni dalla fine del conflitto, possiamo commemorare una guerra ed una vittoria. Una vittoria ottenuta a caro prezzo. Vittoria per la quale la città di Sesto Calende ha contribuito con la vita di 103 dei suoi migliori ragazzi, che furono chiamati al sacrificio anche per tutti noi. Non dimentichiamoli!

4 Novembre 1918 Una vittoria, il mio ricordo

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Venerdì 2 novembre nella sala consiliare abbiamo assistito a un concerto multimediale, organizzato e patrocinato dall’assessorato alla cultura, eseguito egregiamente da Maurizio Padovan, membro dell’accademia Viscontea. Un bellissimo spettacolo che purtroppo ci ha fatto riscoprire gli orrori della grande guerra che ha coinvolto gran parte della popolazione italiana. Una guerra di trincea sofferta dai soldati che spesso bevevano super alcolici per affrontare le loro paure, e ufficiali incompetenti che mandavano consapevolmente a morire giovani ragazzi. La serata ci ha svelato aspetti inediti della vita infernale di quei tempi, la disciplina e la strategia del terrore, la carneficina e la gestione del tempo libero dei soldati. Una tragedia nella tragedia fu quella dei profughi civili, la cui vicenda è stata di recente studiata. Durante la ritirata, oltre un milione di persone delle province di Udine, Treviso, Belluno, Venezia e Vicenza furono costrette ad abbandonare le loro case. Ad ognuno di noi la storia viene insegnata a scuola ma a volte capita che i nostri nonni abbiano partecipato a questi grandi eventi. Io provengo da un piccolo paese, Valstagna in provincia di Vicenza, ultimo avamposto delle truppe italiane che si apprestavano a salire, percorrendo la Val Frenzela, verso l’altipiano di Asiago. Il paese, all’epoca, fu occupato dai soldati in marcia o in sosta per eseguire opere di sostegno alle prime linee e successivamente anche per ospitare morti e feriti. La Val Brenta e la Val Frenzela divennero un centro strategico e, nell’autunno del 1917, la popolazione dovette abbandonare il paese ed avviarsi verso una destinazione ignota. Mia nonna fu profuga in Sicilia, me lo raccontava sempre, mentre mio nonno perse il padre e uno zio in battaglia. Racconti che non furono mai molto dettagliati, forse a causa del dolore che provocava anche la sola memoria..Terminato il conflitto i profughi, invalidi, vedove e orfani ritornarono in un paese distrutto dalla guerra e tanti dovettero emigrare in massa per poter avere un lavoro che gli avrebbe dato un minimo di sostentamento. Per poter capire il disagio di chi era costretto ad emigrare, trascrivo qui di seguito le testimonianze di tre bambine in viaggio verso il sud Italia, materiale reperito nel sito del Comune del mio paese natale Valstagna.

“Il 5 novembre 1917, arrivò a Valstagna l’ordine di evacuazione. La sig.ra Narcisa, che allora aveva 7 anni, racconta che il padre, soldato in transito per Vittorio Veneto, saputa la

notizia, di notte, senza permesso, venne a casa per salutare i suoi cari. Al mattino, alle quattro, li aiutò a partire, ritornando poi in servizio.- Era buio, faceva freddo e c’era un po’ di nebbia; il papà mi mise in

mano il ‘fareto’ ad olio e infilò nell’altro braccio un cestino pieno di indumenti per mio fratello che aveva un anno. Mi fece stringere forte la mano alla fascia dei suoi pantaloni e mi raccomandò di non lasciarla mai. Davanti a noi, mia madre teneva in braccio il bambino più piccolo e per mano mia sorella. Giunti alla stazione di Carpanè salimmo su una tradotta ...”

“ La sig.ra Lucia interviene e racconta che quel giorno, assieme alle sorelle e alle cugine, aveva ricevuto l’ordine di rimanere vicino alla nonna, allora novantenne. Sotto le gonne, l’anziana donna teneva nascosto un disertore; tutto andò liscio ed i soldati non si

accorsero di nulla. Il viaggio iniziò senza che i profughi sapessero dove erano diretti. L’interminabile fila di vagoni continuò ad andare avanti lenta e rumorosa, per giorni

e giorni. I disagi materiali di questa povera gente, angosciata e piena di paura, erano indescrivibili; la fame ben presto cominciò a farsi sentire, il sovraffollamento rendeva tutto molto difficile e i pidocchi erano diventati un tormento continuo. Dopo 8 giorni il treno si fermò a San Giovanni (Reggio Calabria). Una giornata di pioggia bagnò le poche cose di questa povera gente ormai esausta. Il giorno dopo, in traghetto, tutti giunsero a Messina.

Al racconto della signora Lucia si unisce quello della signora Maria. - Mio padre, che era con noi, mi mostrava i danni ancora evidenti

del terremoto avvenuto nel 1908 ed io ricordo anche di avere visto sul mare anche un sottomarino e una nave da guerra.

Prosegue il racconto la sig.ra Lucia.- A questo punto gli sfollati furono divisi. Gli anziani ed i malati

proseguirono il viaggio con vetture della Croce Rossa Italiana; gli altri, continuarono l’esodo verso le località destinate alla raccolta con il treno o con camion.

Le destinazioni non furono più le stesse e per moltissimo tempo tante persone fecero pubblicare gli indirizzi delle nuove residenze sui giornali locali, nella speranza di poter ritrovare ai propri cari e riunirsi a loro. Molti di Valstagna proseguirono per Caltagirone. I signori della zona, per aiutare i profughi, cercarono dar loro un lavoro, cosi, mentre gli adulti erano impegnati nelle varie attività i bambini potevano frequentare la scuola. Qui, vissi personalmente una brutta esperienza. Le compagne siciliane mi accolsero a scuola dicendo che ero una austriaca che veniva a mangiare il loro pane. Da quel giorno, avevo sette anni e mezzo, decisi di andare a lavorare. Mi fu affidato l’incarico di aiutare a calzare e togliere gli stivali ai sette signori di casa e svolgere altre piccole mansioni domestiche. In questo periodo, frequentando le funzioni religiose conobbi la sorella di don Sturzo ed ebbi anche l’occasione di vedere e parlare con questo personaggio che già allora era importante. In seguito mi trasferii con la famiglia a Benevento e lì lavoravo la terra con i genitori. Per difenderci dalla malaria, il babbo faceva bere ai componenti la famiglia, tutte le mattine, un po’ di anice. Bevete - diceva - così vi disinfetta. Qui, dormivamo nell’ospizio dei mendicanti ..Il rientro a Valstagna, dopo l’armistizio, fu più che mai triste. Nessuna casa aveva resistito ai bombardamenti. Era difficilissimo procurarsi il cibo e bisognava lavorare sodo per ripulire e ricostruire. Ben presto però la vita operosa riprese. Anche le donne lavorarono duramente ...A conclusione del suo racconto la sig.ra Lucia aggiunge:- Al rientro a casa, un po’ più cresciuta, con più coraggio e

molto maturata dalle esperienze vissute, con altre compagne svolgemmo un compito di grande umanità, quello di cercare i morti rimasti insepolti nei campi, segnalarli alle incaricate che provvedevano poi a prelevarli con carri per dar loro adeguata sepoltura.”

ESULI IN PATRIA di Francesco Signori

Memoria

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2019…che questa storia abbia inizio

Il tanto atteso e parlato anno in cui tutta Sesto Calende sarà protagonista grazie allo Sport, è arrivato. Ed è doveroso condividere il più possibile quali sono i progetti e gli obiettivi che tramite questo titolo vorremmo fossero protagonisti, con la consapevolezza che per noi, tutto ciò che verrà creato, dovrà essere un sistema continuativo negli anni a seguire. Per questo si è voluti partire prima da ciò che esiste per integrarlo e svilupparlo.

Il 12 Settembre 2017 il portale ufficiale di ACES (Federazione delle Capitali e Città Europee dello Sport) comunicava quanto segue: Sesto Calende è stata riconosciuta European Town of Sport 2019 come esempio dove lo sport è davvero per tutti, con un occhio di riguardo alla salute, all’integrazione, all’educazione e al rispetto, quali principali obiettivi di ACES Europe.

Ma tornando ai nostri scopi, i fondamentali sono tre:1. Offrire un indirizzo educativo2. Valorizzare lo Sport Sestese3. Investire in un sistema di promozione del territorio attraverso

lo sport

È importante ricordare che lo Sport Sestese è in principal modo composto da:- 20 Società Sportive attive- 3 Centri e 4 Impianti Sportivi tra pubblici e privati- Più di 3000 Atleti tesserati- Un territorio naturale che permette svariate attività sportive- 4 Atleti Olimpionici a Rio 2016 (2 del nostro territorio e 2

tesserati per una nostra Società)

Considerando tutto questo patrimonio siamo convinti che un’opportunità come quella che ci è stata permessa da ACES, non possa passare senza lasciare un segno indelebile. Per questo il nostro scopo è che il 2019 regali un vivo ricordo alla cittadinanza e a tutti coloro che avranno il piacere di vivere con noi anche solo un minuto delle nostre numerose iniziative offerte. E, come abbiamo sempre detto, il 2019 sarà l’anno di svolta dove i semi piantati con dedizione, amore e rispetto cresceranno nelle donne e negli uomini di domani.

Ma se è vero che lo Sport è un importante insegnante di vita, non potevamo che pensare a formalizzare un Progetto Educativo, che abbiamo denominato I.E.A. Integrazione Educazione Aggregazione con lo scopo si Insegnare la vita

attraverso lo Sport.INTEGRAZIONE: con questo obiettivo vogliamo dare un’attenzione particolare al Mondo della Disabilità, dando degli strumenti importanti per conoscere ed approcciare questo universo, affinché esso possa diventare sempre più normale agli occhi di tutti, senza

spaventare chi lo approccia. Il nostro lavoro sarà rivolto anche a sensibilizzare delle iniziative volte a dare un sostegno semplicemente utile alle famiglie.

EDUCAZIONE: l’ascoltare il proprio maestro, imparare a comunicare, conoscere il rispetto del territorio e di chi ci circonda, comprendere l’umiltà e gestire le emozioni, apprendere i propri limiti fisici e morali e superarli, è quello che l’Educazione Sportiva può insegnare a chi vive lo Sport. Inun Presente dove si rischia l’implosione dei caratteri, aumentando così l’aggressività dell’uomo, lo Sport è sicuramente uno strumento per educarsi a crescere con e in mezzo al Mondo, passando da un ottimale stato psicofisico, curando anche l’educazione alimentare.

AGGREGAZIONE: sempre più la situazione economica sta allontanando le classi sociali, l’attività sportiva può e deve essere lo strumento col quale tutti siamo uguali e la meritocrazia e l’impegno devono essere la base per permettere a chiunque di diventare grande nella vita. Uno sforzo importante è indirizzato a permettere a più Società Sportive, Enti Pubblici e Istituti Scolastici ad avere i mezzi per aggregare più Sportivi possibili, dal più piccolo al più grande, con mezzi adatti a tutte le classi sociali.

Di fatto per noi lo Sport è un mezzo fondamentale per conoscere i propri limiti ed imparare a superarli, passando da quelli fisici per arrivare a quelli mentali. Tramite l’attività fisica si ottimizza il proprio benessere e si impara a star bene con se stessi e convivere con il paesaggio che ci circonda, rispettando infine chi percorre un pezzo di vita insieme a noi. Si conoscono i valori dell’educazione e si impara a comprendere il diverso, si assapora l’emozione della vittoria e nella sconfitta si valuta come non perdere alla prossima opportunità.

Ma l’attività sportiva può anche essere un mezzo importante per lo sviluppo economico e sociale del territorio, in quanto nelle sue svariate forme, è un utilissimo mezzo per conoscere il territorio dando così la possibilità di un importante slancio per la crescita sociale ed economica. Uno sportivo che si muove nei vari territori per praticare la propria attività, che sia una gara o un allenamento in nuove zone, porta con sé la curiosità di conoscere quel determinato territorio e crea un legame indissolubile che permette la crescita di quella comunità. Per questo sono previste convenzioni con le attività commerciali del territorio e un sistema di promozione dello stesso permettendo di innamorarsi della nostra cittadina.

CHE COSA SIGNIFICA LO SPORT PER SESTO CALENDE di Simone Pintori | Consigliere Delegato allo Sport

Sport

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Tipologia di Eventi: più di 300 momenti Sportivi 50 Momenti Culturali o Formativi

SPORTIVI: Oltre alla Cerimonia di Apertura del 13 Gennaio 2019 alle h 17.00, durante l’anno verranno poi valorizzate tutte le manifestazioni normalmente già organizzate dalle nostre Società, comprese le partite di campionato, in alcuni casi migliorandone la proposta, in altri dandone più enfasi e lustro. Inoltre sono previste alcune nuove iniziative. Tutti gli eventi vedranno coinvolte le nostre Associazioni.

LUDICI: Sesto Calende, sicuramente di vocazione turistica, ha nella sua storia una serie di iniziative Turistiche e Culturali, che con l’abilità della Pro Loco, dei Commercianti e delle altre Associazioni del territorio, saranno dedicate all’anno che la Città vivrà.

FORMATIVI/CULTURALI: abbiamo ospitato negli scorsi anni corsi di formazione di diverso genere, e su quest’onda vorremmo coinvolgere le Federazioni o Enti Professionali nel portare quelle nozioni necessarie al territorio, tramite percorsi di formazione agli operatori del settore sportivo, praticanti o semplici appassionati su svariate tematiche: dalla nutrizione alla gestione sportiva, dalla psicologia dello sportivo all’aggiornamento della tecnica di allenamento…passando anche dalla cultura dello sport.

PROPAGANDA: questo percorso vedrà coinvolte le nostre Società in momenti di pratica sportiva aperta a tutti con la collaborazione di Partner privati, dove potranno promuovere le loro attività, tramite piccoli eventi sportivi, oltre che, come già accaduto, tramite le Federazioni, organizzare allenamenti o stage intersocietari o federali.

È giusto ricordare i 3 progetti già attivi presentati in fase di candidatura:

1) Stop Obesity a cura della Dott.ssa Tiziana Markolaj: fornisce delle indicazioni precise sulla corretta alimentazione per le età più giovani, partendo dalla fotografia attuale dei piccoli sestesi.

2) SestoSenso a cura della Dott.ssa Caterina Massarotti: un percorso laboratoriale a carattere esperienziale su Sport e disabilità per bambini e ragazzi.

3) Edizione della Storia dello Sport Sestese a cura della Associazione Pro Sesto Calende: nella sua prima edizione è stato già stampato e divulgato tra le Società Sportive e verrà rieditato alla fine del 2019.

Nel frattempo sono stati realizzati e sono in fase attiva alcuni progetti collaterali:

1) Percorso benessere: 3 bacheche sul lungo fiume (grazie al contributo del negozio Decathlon di Castelletto Ticino)

2) NutriWalk: passeggiate e consigli sulla sana e corretta nutrizione grazie alla dedizione della Dott.ssa Tiziana Markolaj

3) Brevetto DSA: brevetto sportivo militare tedesco, gestito dalla sezione UNUCI di Gallarate che ha scadenza mensile

4) Rinnovo attrezzature per le palestre del territorio tramite fondi comunali

5) www.vivisestocalende.it: portale dove le Società Sportive autonomamente possono promuovere le proprie attività

È giusto e doveroso ricordare che il programma che è stato

stilato, potrebbe subire delle variazioni dovute a diverse esigenze delle Federazioni sportive o delle nostre Società stesse. Siamo in attesa della conferma di alcune date oltre che alla conferma di altre iniziative.

Momenti Istituzionali Principali: Cerimonia d’apertura, Festa dell’atleta e Cerimonia di chiusura

Appuntamenti fissi settimanali/mensili:Camminata Nutriwalk (cadenza settimanale), Brevetto Sportivo Militare DSA o LAZ (cadenza mensile 11), Escursioni CAI (cadenza bisettimanale)Programma Sportivo:

Gare a squadre: Partite casalinghe anno 2019 società a squadre stagione 18/19 (quasi 200), Trofeo bianco azzurro 5 giornate (una giornata speciale trofeo ACES), Partita calcio di beneficienza, Trofeo sport a squadre: 3vs3 basket-calcetto-beach volley, Partita basket sordi, Palio dei rioni Dragon Boat

Gare individuali: 10 km cittadina, Trial per i boschi del parco del Ticino, Triathlon sprint (classifica speciale ACES), Gara provinciale atletica settore giovanile, Gara orienteering cittadino, Gara orienteering nei boschi del parco del Ticino, Gara biliardo, Gara nuoto propaganda, Gara nuoto settore giovanile, Gara nuoto settore assoluti, Gara sci alpino (Alpe Lusentino), Ciclo turistica Sesto Rando (coinvolgento i Comuni Europei dello Sport della zona), Cicloturistica Sesto-Milano, Gran fondo ciclismo per i boschi del parco del Ticino, Splash dog (gara di tuffi per cani), Campionato studentesco atletica (scuole medie),

La disabilità: Gara atletica, Gara nuoto (regionali propaganda e nord cup FISDIR), Giornata speciale vela

Dimostrazioni: Arti marziali ju-jitsu, Agility dog, Tavola Sup, Giornata sport equestre, Nordic Walking, Fitness in piazza,

Momenti di allenamento: Allenamento interregionale canoa, Allenamento internazionale canoa, Allenamento FITRI settore giovanile, Ritiro nazionale pallavolo maltese

I momenti formativi e culturali ad oggi in programma:Momenti istituzionali: Serata alfieri dello sport, Serata dedicata ai contributi a sostegno dello sport, Serata dedicata al liceo sportivo, Lo sport come mezzo per il rilancio economico e turistico, Lo sport come mezzo di lavoro e opportunità sociali, Lo sviluppo architettonico urbano sportivo, Serata coi campioni sestesi, Le forze armate sostenitori dello sport professionistico, Lo sport come mezzo a sostegno della disabilità

Serate formative: La diabetologia infantile e lo Sport, Sport Vs Bullismo, Le arti marziali per l’educazione e il rispetto, Il nostro territorio, una chiacchierata con il CAI, Il Nordic Walking per disabiliPercorsi aperti a tutti: Serate sulla nutrizione e Serate sul benessere fisico.

Tutto ciò sarà supportato da un programma di comunicazione cercando di diffondere il più possibile quello che accadrà e i risultati delle varie iniziative. Il primo strumento per la comunicazione del programma del prossimo anno, sarà la massima visibilità sul portale www.vivisestocalende.it. È previsto, che oltre sulle 3 bacheche installate sul lungo fiume, il programma verrà stampato e affisso presso l’ufficio turistico, il centro sportivo, la piscina comunale e gli istituti scolastici,

Che cosa significa lo sport per Sesto Calende

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verranno utilizzati gli strumenti in dotazione al Comune, come lo schermo luminoso sulla Strada Statale del Sempione, per promuovere i momenti più importanti. Verranno programmate affissioni pubbliche e le comunicazioni tramite i media.

Verranno utilizzati anche strumenti come mailing e sistemi di messaggistica, ovviamente ottemperando alle normative vigenti in materia di privacy.

Va assolutamente ricordato che gli Enti ad oggi coinvolti nell’organizzazione, in attesa della definizione con altri Enti Pubblici e Privati, sono:

Promotori: Città di Sesto Calende, Aces Italia e Aces EuropeCoordinatori: ProSesto Calende, Consulta Sportiva Sestese (e tutte le società sportive), Istituto Superiore Dalla ChiesaCollaboratori: Associazione Commercianti Sesto Calende, Unione Nazionale Ufficiali in Congedo Gallarate

Verranno coinvolti inoltre, ognuno per la loro capacità e possibilità, il Coordinamento del Volontariato, le Associazioni Culturali e Folkloristiche del territorio, il nucleo di Protezione Civile cittadino e le Forze Armate presenti. E’ previsto, grazie all’Associazione Commercianti, un percorso di raccolta fondi tramite oblazioni o distribuzione di gadgets dedicati all’evento. I partners che verranno coinvolti potranno essere sia di natura tecnica che economica.Sono stati richiesti patrocini, dove possibile onerosi anche solo nella disponibilità del proprio personale o attrezzature, agli Enti Pubblici Superiori, al CONI, al Panathlon e alle Federazioni Sportive ed Enti di promozione Sportiva collegate alle nostre Società, partendo proprio dalle otto realtà che già lo avevano concesso in fase di candidatura.

Un punto importante a cui tutti noi siamo concordi: che tutti i fondi residui a fine anno, saranno messi a disposizione tra tutte le Società Sportive Sestesi.

In ultimo è importante ricordare e ringraziare chi si è reso disponibile, in questi mesi e per i mesi futuri, e chi lo farà come i sotto citati in maniera totalmente volontaria, per costruire un percorso di cui Sesto Calende, siamo certi, potrà averne beneficio.

- Andrea Scandola: Vice Presidente Pro Loco - Coordinatore Progetto

- Elisabetta Rossi: Dirigente Scolastica - referente per il rapporto con le Scuole

- Danila De Candido: Consigliere Comunale - Referente per l’Amministrazione per i rapporti con ACES

- Valentina Lignante: Responsabile Servizio Servizi Sociali Città di Sesto Calende - gestione burocrazia e segretaria del coordinamento del progetto

- Marika Sanneris: Responsabile Sezione Ginnastica Artistica Sesto 76 - responsabile artistica eventi

- Daniele Vanoli: Presidente Consulta Sportiva - collegamento con società sportive

- Patrick Panza: Presidente Commercianti - responsabile ricerca sponsor e collegamento con attività produttive

- Marco Limbiati: referente locale Confcommercio – Ufficio Stampa

- Nicolò Gri: Programmazione

Hanno collaborato su base volontaria fino ad oggi: Andrea Duma, Sergio Norbiato, Elena Birigozzi, Paola Grimaldi e tutti i presidenti delle Società sportive o loro dirigenti.Hanno sostenuto gratuitamente fino ad oggi le nostre iniziative: Dott.ssa Tiziana Markolaj, Dott.ssa Caterina Massarotti, Edea Factory, Decathlon Castelletto Ticino, Pro One, Autolaghi, Biancospino Fiori & Eventi.

È GRAZIE AL LAVORO QUOTIDIANO DEI PRESIDENTI,DIRIGENTI, ACCOMPAGNATORI, GENITORI,

VOLONTARI E DEGLI ATLETI DI OGNI SINGOLAASSOCIAZIONE CHE IL FUTURO DELLO SPORT

SESTESE E’ GIA’ PRESENTE.NOI AMMINISTRATORI, NEI CONFRONTI DI UN

MONDO COME LO SPORT, DOVE LA MERITOCRAZIA ÈUN FONDAMENTO NECESSARIO, SIAMO SOLO

CHIAMATI A PERMETTERE A CHIUNQUE DIDIVENTARE GRANDE!

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Che cosa significa lo sport per Sesto Calende

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Il 2018 si è chiuso in bellezza, con l’atleta del CSCK, Flavio Bonan, insignito il 20 Novembre del prestigioso premio “Anni Verdi” del Panathlon Club Varese, dedicato ai ragazzi che ottengono risultati di rilievo sia a scuola che nello sport. L’Albo d’Oro del Premio Panathlon per il sodalizio canoistico Sestese è lusinghiero: cinque ragazzi premiati negli ultimi quattro anni. Nel frattempo le squadre del Circolo Sestese Canoa Kayak sono

impegnate da Novembre scorso nella preparazione invernale, che prevede, oltre agli allenamenti in barca (a seconda delle condizioni meteo), sedute in palestra e piscina, al Centro Wave ed alle Medie Bassetti. Dall’11 Novembre, inoltre, si stanno svolgendo ogni mese presso il bacino dell’Idroscalo di Milano i test federali per le categorie giovanili, ai quali il Csck è sempre presente. La stagione agonistica 2019 si preannuncia densa di appuntamenti, sia a livello nazionale che regionale. Le prime gare (di fondo) si terranno tra Febbraio e Marzo.

Il Centro Biliardo Sportivo Massè nasce il 19 Novembre 1993 da un’idea di Luca Tamborini e dalla collaborazione di un gruppo di amici e sostenitori. Una realtà consolidatasi col tempo grazie alla fiducia di tutti i soci atleti ed appassionati di questo splendido gioco: IL BILIARDO.Con l’entrata nel gruppo nell’anno 2000 di due atleti di levatura nazionale, Giancarlo e Paolo Marcolin si è raggiunta quella professionalità che ha fatto del Centro Sportivo un punto di riferimento in provincia di Varese ed oltre.Diversi sono stati i successi raccolti sia a livello individuale che di squadra; svariati titoli

Provinciali, Regionali e Italiani.Attualmente si cimentano nelle competizioni 98 atleti di tutte le categorie tra cui tre giocatori delle categorie d’Eccellenza: Sebastiano Gargiulo, Giancarlo Marcolin e Paolo Marcolin. Vantiamo inoltre due giocatrici che nella categoria Femminile hanno vinto in anni diversi il campionato italiano di categoria, Cristina Giannelli e Barbara Colombo.A Novembre 2018 abbiamo festeggiato il venticinquesimo anniversario della fondazione del Centro Sportivo.

CANOA - LA SESTESE PREPARA LA PROSSIMA STAGIONE AGONISTICA

IL BILIARDO NAZIONALE PARLA SESTESE

di Davide Angelelli

di Davide Angelelli

Sport

di Paolo Caretti

di Paolo Marcolin e Stefano Lorenzini

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L’emozione più grande del 2018, per la sez. Atletica della Sesto 76 e stata senza dubbio il titolo di campione Italiano di Samuele Siena nei 2000 siepi cat. Allievi e la sua partecipazione, nonostante un braccio rotto, ai Campionati Europei in Polonia a Luglio, nella stessa specialità.Veder Samu indossare la maglia azzurra ci ha riempito di orgoglio, come sempre siamo orgogliosi di tutti i ns ex atleti che dalla cat. Allievi, pur continuando ad allenarsi con noi, gareggiano con i colori della Varesina Malpensa o della Fanfulla Lodigiana: un diverso logo sul petto, ma il ns. logo nel cuore.

Tra questi sono da sottolineare i risultati di Virginia Passerini 3° nel salto in alto ai Campionati Italiani di Societá U23, di Christian Frattini - Campione Regionale staffetta 4x100 cat. Allievi, qualificato ai Campionati Italiani e di Gaia Marobin - 3°cl ai Campionati Regionali Allievi nei 400m ostacoli.Ma anche i più giovani, che portano sui campi di gara i colori della Sesto 76 ci hanno entusiasmato: sono tantissimi, quest’anno abbiamo avuto oltre 150 iscritti tra i 6 e i 15 anni, hanno partecipato numerosi a tante gare e i loro risultati sono stati davvero importanti.

Prima nominata e prima in graduatoria nazionale di salto in alto cat. Cadette é Elisa Parazzi con un personale di m1,67 che l’ha vista protagonista in meeting internazionali ad inviti (2°cl nel meeting di Nembro e in quello di Fidenza ) e nelle rappresentative regionali , nonché Campionessa provinciale .Ottimi risultati anche per Ali Cela, discobolo e lanciatore che ha concluso al 5° posto i Campionati Regionali cat.Cadetti , per Bryan Formentin Tchezema - 6° nel salto in lungo ai Campionati Regionali cat. Cadetti, e per Lisa Mattiuz - Campionessa

Provinciale m.1200 siepi: tutti convocati nella rappresentativa provinciale al Trofeo dei Laghi.La squadra maschile della cat. Ragazzi ha conquistato il secondo gradino del podio nei Campionati Regionali di Società con Luca Zanetti, Lucio Mozzaglia, Massimo Mastrobuono, Andrea Sesia, Andrea Giraudo, Edoardo Colombo, Alessandro Carli, Vittorio Scorpaniti, Giacomo Mangili e Christian Mazzardis.Luca Zanetti, primatista regionale di salto in alto e Campione provinciale, ha vinto il Trofeo Coni Regionale di triathlon (alto- vortex-60m.) e si é qualificato alla finale Nazionale che ha concluso al 6° posto.La staffetta 4x100 cat. Ragazzi (Giraudo - Zanetti - Mastrobuono- Sesia) é arrivata seconda al Campionato Regionale ed ha vinto il titolo provinciale.Lucio Mozzaglia ha il primato regionale 2018 nel getto del peso ed ha vinto il Trofeo delle Province e il Campionato Regionale di Società sempre nella cat. Ragazzi. Campioni provinciali anche Massimo Mastrobuono, nel peso cat. Ragazzi ed Emma Siena nella marcia cat Ragazze ... ma la stagione continua e fino a dicembre tutti i ns. atleti, anche i più piccoli delle cat. Esordienti A/B e C saranno impegnati nelle gare di corsa campestre.

Il 2018 dell’atletica Sesto 76 Lisanza di Daniela Grisoni | Sez. Atletica Sesto 76 Lisanza

Sport

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Pubbliredazionale

Sono trascorsi alcuni mesi dall’ultima volta che abbiamo par-lato del Centro Medico MACLA e di alcuni progetti in fase embrionale, vi sono novità? Sono nati due progetti molto interessanti!Il primo riguardo un traguardo importantissimo per noi: l’ATS dell’In-subria di Varese ha autorizzato il Centro Medico Macla ad effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell’Appren-dimento (DSA) valida ai fini scolastici. La certificazione dell’equipe MACLA è pari a quelle rilasciate dai servizi pubblici delle UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza).Il riconoscimento della condizione di Disturbo Specifico dell’Appren-dimento richiede la valutazione multidisciplinare, in ottempe-ranza delle linee guida dell’ 8 ottobre 2010 legge 170 e successive note della Regione Lombardia del 5 luglio 2011.Tutte le valutazioni e le certificazioni sono effettuate nel nostro studio di Ispra e sono rivolte ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni e ai loro ge-nitori. L’equipe multidisciplinare “MACLA N. 98” è composta da professionisti altamente qualifi-cati e in continuo aggiornamento: la neurop-sichiatra infantile Dr.ssa Giovanna Morelli; la psicologa, Dr.ssa Elena Savoia; le logopedi-ste, Dr.ssa Barbara Aires e Donatella Colpo. La certificazione richiede alcuni incontri con i professionisti dell’equipe e la somministra-zione di vari test. Lo psicologo durante il colloquio preliminare, oltre alla raccolta dell’anamnesi, somministra test specifici per la valutazione del funziona-mento cognitivo generale, valutando anche eventuali ricadute emotive-affettive-relazionali. L’accertamento alla lettura e all’ortografia spet-ta alla logopedista che dovrà individuare anche possibili problematiche fonetiche e fonologiche. La neuropsichiatra infantile effettua l’esame neu-rologico per escludere alterazioni di natura struttura-le a carico del sistema nervoso.

Cosa sono in pratica i Disturbi Specifici dell’Appren-dimento?Costituiscono una neuro-differenza; più precisamente bambini che hanno uno sviluppo neurologico atipico anche se la struttura del siste-ma nervoso centrale non presenta alterazioni. Si manifestano in circa il 4% della popolazione scolastica e coinvolgono le abilità di lettura (dislessia), scrittura (disortografia e disgrafia) e calcolo (discalculia).Vorrei sottolineare che questi bambini non sono incapaci di compren-dere o di imparare, tutt’altro; hanno un modo diverso di funzionare!Sono disturbi che si palesano con l’inizio della scolarizzazione; tut-tavia alcuni “campanelli d’allarme” possono essere evidenziati già attorno ai 3 anni, come avviene per lo sviluppo atipico del linguaggio.

Già a 3 anni?Sì, a 3 anni. In questi casi è utile anche una valutazione funzionale del distretto cranio- facciale (ossa della testa e della faccia) per valutarne lo sviluppo equilibrato e fisiologico. Abbiamo già riscontrato che di-sturbi del linguaggio, come del sonno o di alterazione della deglutizio-ne fisiologica (deglutizione atipica) potrebbero essere la conseguenza di un iposviluppo delle ossa prima citate.

Quindi se un bambino parla “male” può non avere un Distur-bo Specifico dell’Apprendimento?Esatto! L’iposviluppo delle ossa craniali e facciali può alterare la for-ma del palato determinando un linguaggio verbale non adatto all’età del bambino. Possiamo anche riscontrare difficoltà nel sonno, nella respirazione orale, e anche alterazioni comportamentali che rendono il bambino disattento e/o ipercinetico durante il giorno. Diagnosticare precocemente consente di intervenire con altrettanta celerità e ridurre così il rischio che si sviluppino difficoltà più rilevanti nelle fasi succes-sive della crescita; inoltre si evita la strutturazione di disturbi funzio-nali dell’apprendimento o del linguaggio.

Questi bambini vengono valutati sempre dall’equipe medica?

Il percorso diagnostico e terapeutico dev’essere sempre multidisciplinare.

Ci sono altre figure professionali che possono com-pletare la valutazione e la terapia in questi piccoli soggetti come l’odontoiatra che valuta la presenza di squilibri cranio-facciali; l’osteopata e il posturologo.

L’odontoiatra?L’odontoiatra in caso di alterazioni cranio-fac-ciali e palatali può utilizzare dei dispositivi fun-zionali non traumatizzanti che consentono di attivare l’espansione del palato e permettere alla lingua di trovare il suo spazio fisiologico ripristinando così la deglutizione fisiologica e la respirazione nasale.

Dopo aver certificato, quale percorso con-sigliate per la riabilitazione?Dopo i risultati dei vari test e la stesura del profilo

dello stato degli apprendimenti è possibile strut-turare un percorso per potenziare le specifiche

carenze rilevate in modo da poter gestire le proprie competenze aggirando strategicamente la difficoltà.

Oltre alla riabilitazione specifica per l’apprendimento risulta importante stimolare diversi canali atti a elaborare

le informazioni; per questo abbiamo attivato dei gruppi espe-rienziali con professionisti della musica e dell’arte.

La seconda novita?Abbiamo introdotto la consulenza in tema di risarcimento danni ... ma per approfondimenti vi rimandiamo al prossimo articolo.

Osteopata, Posturologa,Fisioterapista Marilena RussoFondatrice del centro MACLADirettore Sanitario Dr. Franco Baranzini

MACLAvia Varese n° 106721027 ISPRA (Va)Tel. 0332/[email protected]

“IL BAMBINO NON È UN VASO DA RIEMPIRE, MA UN FUOCO D’ACCENDERE” (Francois Rabelais)

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Dopo l’usuale pausa di agosto e settembre, passata come da tradizione a pulire accuratamente le prese e risistemare la struttura, la storica palestra di arrampicata del CAI Sesto Calende alla Marna ha riaperto ad inizio ottobre le attività per la stagione 2018-2019.

Ho definito la palestra come “storica”, perché è stata aperta quasi 30 anni fa e, a quei tempi, la sezione del CAI Sesto Calende era una delle pochissime in Italia a gestire direttamente una struttura del genere. Per tutti gli anni 90 e anche gli inizi del successivo decennio la palestra, condivisa con gli atleti del CSCK, è stata un riferimento

non solo per gli appassionati sestesi, ma anche per tutti gli arrampicatori della provincia di Varese, richiamando pure utilizzatori dal novarese e dall’alto milanese.

Visto il futuro abbattimento dell’edificio che ospita da così tanto tempo questa realtà, è probabile che questa sia proprio l’ultima stagione in cui sarà possibile arrampicare in riva al Ticino.

La sezione CAI di Sesto Calende si è già attivata da tempo per poter trovare una nuova localizzazione e definire un progetto di palestra, arrivando già ad ottimizzare l’importo di spesa e selezionando un potenziale fornitore della nuova struttura. Si è quindi molto confidenti che nell’immediato si possa trovare, sempre con l’attuale amministrazione, la giusta sede per la futura localizzazione della palestra, così da poter continuare il successo di questa peculiare attività sportiva sestese.

Anche quest’anno il numero dei nuovi giovani frequentatori è aumentato, così come il loro entusiasmo per l’arrampicata è sempre elevatissimo: durante i diversi fine settimana di brutto tempo che si sono avuti a ottobre e novembre, non potendo andare a scalare in montagna o in falesia, la palestra è stata aperta anche di domenica dai giovani arrampicatori, che non volevano perdere l’allenamento!

Anche quest’anno la palestra sarà disponibile ai soci CAI dalle 18:00 alle 22:00 il martedì ed il giovedì.

NewsLA PALESTRA DEL CAI SESTO CALENDE HA RIAPERTO LE ATTIVITA’ di Paolo Caretti

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GRUPPI CONSILIARI Questa pagina ospita il contributo dei Gruppi presenti nel Consiglio Comunale. I testi sono pubblicati così come sono stati inviati alla redazione ed i singoli Gruppi si assumono la responsabilità di quanto da loro scritto.

Durante il Consiglio Comunale del 02.10.2018 tra i vari punti all’ordine del giorno si è approvato il bilancio consolidato dell’ente, anno 2017. Si tratta di un adempimento previsto dalla nuova contabilità degli enti pubblici, volta a introdurre anche negli enti locali principi della contabilità aziendale (non sempre congruenti con le specificità dell’Ente

Comune). Il bilancio consolidato è un documento consuntivo che rappresenta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un gruppo di imprese, redatto dalla società capogruppo. Per l’ente locale città di Sesto Calende, ciò significa includere nel bilancio consolidato del comune, quello degli enti partecipati ovvero il Parco Lombardo Valle Ticino e l’Autorità di Bacino dei Laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese. Altre partecipazioni sono da escludere in quanto ritenute non significative dalla normativa quali le partecipazioni inferiori all’1% e quelle che hanno incidenza inferiore al 10% rispetto al bilancio dell’ente capofila (Comune di Sesto Calende). Quindi il bilancio consolidato rappresenta la sommatoria tra i dati del nostro consuntivo ed una quota di quelli degli altri enti partecipati, ovvero del 14,10% dell’Autorità di Bacino e del 2,248% del Parco del Ticino. Pertanto il senso di questo documento è nel caso specifico piuttosto modesto poiché le partecipazioni sono di fatto presso altri Enti Pubblici. Molto diverso è per le realtà economicamente più importanti dove ad esempio le partecipazioni riguardano società di trasporto pubblico, basti pensare agli introiti di Milano dal sistema aeroportuale o le perdite di Roma derivanti da ATAC. In quei casi analizzare il bilancio consolidato significa individuare rilevanti poste economiche che

gravano sulle tasche dei cittadini ma che non si trovano nel bilancio del Comune. Anche l’anno 2018 volge al termine, questo è l’ultimo anno del mandato amministrativo, nel 2019 si svolgeranno le elezioni comunali in cui la nostra città rinnoverà i suoi amministratori quindi, per l’ultima volta, vi rivolgo gli auguri per le festività del Santo Natale da Capogruppo di Maggioranza e, come durante tutto il mandato, prenderò a prestito le parole dal Santo Padre, Benedetto XVI: “Egli si è mostrato. Egli personalmente. E adesso è aperta la via verso di Lui. La novità dell’annuncio cristiano non consiste in un pensiero ma in un fatto: Egli si è mostrato. Ma questo non è un fatto cieco, ma un fatto che, esso stesso, è Logos – presenza della Ragione eterna nella nostra carne. Verbum caro factum est (Gv 1,14)… Il fatto è ragionevole. Certamente occorre sempre l’umiltà della ragione per poter accoglierlo; occorre l’umiltà dell’uomo che risponde all’umiltà di Dio”.

Raffaele Bertona - capogruppo consiliare di maggioranza

IMPEGNO CIVICO

Nel precedente numero del giornale di Sesto ho accennato al tema crescente dei luoghi abbandonati (ex-ospedaletto, vecchio forno vetreria, scuola materna di Orlano, Parco Europa , stazione , Q8 ed altri luoghi minori). Gli uomini senza i loro luoghi

sono uomini senza storia, e le comunità senza storia sono prive di identità e prospettive e lo testimonia la costante estraneità di ognuno di noi al vivere sociale come forma di impegno civile. Le masse si mobilitano ma solo per svolgere alcuni compiti (come il Palio) mentre il reale cambiamento avviene in alto nelle chiuse stanze del potere. Così possono cambiare solo le strutture del potere stesso ma non la condizione reale della gente perché i cambiamenti profondi avvengono quando è la gente comune a realizzarli. Oggi a Sesto viviamo un “eterno presente” senza più orizzonte, aspettiamo la Marna da anni e intanto perdiamo parcheggi e posti di lavoro. Una specie di limbo nel quale sono saltati i meccanismi di connessione dell’esperienza tra le generazioni e ci sono dei responsabili precisi i quali operano perché una società aperta diventi chiusa usando armi illecite (censura sul giornale), confutando la realtà (moschea), riducendo gli spazi di confronto (lotta alle minoranze politiche sociali culturali), con una sottile erosione della democrazia togliendo l’informazione al popolo (La democrazia è il potere di un popolo informato....). Si riducono così le relazioni sociali al puro svago eppure dietro ad ognuno di noi c’è un nodo di relazioni che ci tiene legati gli uni agli altri fatto di quotidianità con i vicini, di interesse per il nuovo, di voglia di mantenere e migliorare il proprio ambiente, di partecipare come protagonisti e come comparse e quelli di noi che hanno più paura sono proprio le persone che hanno meno relazioni sociali... E adesso stufo di lamentarmi mi dedico un po’ a chi leggerà questo articolo. Al netto delle critiche fatte alla gestione dell’attuale amministrazione rimane la situazione di crisi (principalmente economica ma anche politica e sociale) del nostro paese all’interno del

contesto nazionale dalla quale io credo si possa uscire solamente con un cambiamento che metta il futuro e le nuove generazioni al centro del nostro interesse, che riporti al senso di impegno etico e civile gli uomini e le donne che intendono “realmente” abitare questo luogo che si chiama Sesto Calende e non figurare come semplici passanti. La politica “annoia”, spesso si gioca su fattori personali, “l’io” ha sostituito il “noi” devastando le relazioni soprattutto tra le minoranze in perenne attesa del potere diventato un affare personale e non più un servizio alla comunità, un “poter fare” appunto. Sopra di noi la natura non ci fa sconti, i cambiamenti climatici anticipano quelli sociali e noi ci sforziamo di sfuggire a un destino, anzi si tende a cancellarlo con il suo peso plumbeo, accompagnandoci con disimpegno, anzi producendolo. Così chi vuole azzerare i valori della nostra tradizione comunitaria ha strada libera, penso ancora alla cancellazione del murales delle scuole medie fatto dai ragazzi che recitava “Democrazia e libertà”....Un ricordo che noi di Insieme Per Sesto non vogliamo cancellare, come ha scritto un grande uomo di questo paese, Franco Bellingeri (al quale dedico questo articolo) “ sono in gioco le virtù politiche” e solo se si praticano le virtù del dialogo, del confronto, del rispetto per il diverso per il debole, della partecipazione, del bene comune... la città prospera e si preserva dai tempi difficili. In questi anni ho viste energie spendersi per problemi importanti, l’acqua che scarseggiava, lo stato di abbandono degli edifici, le manutenzioni, gli scarichi nel fiume, il problema della mensa, la difesa di servizi fondamentali quali il nido, gli autobus, il diritto allo studio, ho visto energie impegnarsi nei quartieri con feste e raccolta fondi, le basi per una società aperta e consapevole ci sono, bisogna cominciare a pensare che il problema del nostro vicino è un “nostro” problema e soprattutto che il vicino non è un estraneo ma una parte di noi.

Ugo Mazzoccato capogruppo di “Insieme Per Sesto”

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Pubbliredazionale

Le vicissitudini della vita edificano man mano il tuo carattere. Forse non è vero che qualcuno è sempre vissuto nella bambagia, senza mai alcun tipo di problema, fisico, psicologico, affettivo o finanziario. A volte diciamo così per un’innata invidia verso ciò che appare dall’esterno relativamente agli altri. Ma, se siamo sinceri, non ci crediamo

veramente. Dunque ognuno di noi ha sperimentato qualche forma di sofferenza; la sofferenza è intrinsecamente connessa alla vita. E ciò vale non solo per l’essere umano, ma per tutti gli esseri viventi. Lo constatiamo negli animali di cui ci circondiamo, in quelli selvatici, dai più grandi ai più piccoli ed apparentemente insignificanti. Vediamo la sofferenza anche nel mondo vegetale: soffrono gli alberi, soffre il filo d’erba calpestato, soffre la più piccola cellula vivente per l’ambiente ostile o per mancanza di alimentazione. Questa è la vita.Tra gli animali superiori c’è coscienza di questa sofferenza e spesso empatia per chi soffre, e noi ci lasciamo commuovere quando assistiamo negli animali a qualche forma di partecipazione o di azioni mirate ad alleviare la sofferenza altrui. A volte assistiamo anche a qualche forma di riconoscenza. L’essere umano è potenzialmente in grado di sviluppare forme di partecipazione e di sostegno che superano di gran lunga quelle degli animali, e in una certa misura le attua. Pochi restano indifferenti davanti ad una persona che visibilmente soffre, che si tratti di sofferenza fisica o morale. Ma la mia domanda è: chi ha ricevuto aiuto o supporto mostra poi riconoscenza? Oppure, passato il momento di difficoltà, si immerge nel proprio egoismo e dimentica l’aiuto ricevuto, come fosse semplicemente dovuto?

Confesso che anch’io, come tutti, ho attraversato momenti difficili nella mia vita. Anch’io ho sperimentato in tali frangenti la vicinanza e l’aiuto di persone sensibili, come pure la freddezza di altri. Poi, preso dal vortice della vita, non ho saputo dimostrare in modo chiaro la riconoscenza dovuta.

Oggi, passati gli ardori giovanili e lo sfrenato impegno della quotidianità, che non ti dà il tempo per pensare, mi rendo conto di non aver detto loro con il necessario trasporto quanto avessi apprezzato il sostegno ricevuto. Ma non ho dimenticato chi mi ha fatto del bene. Il tempo è trascorso, alcune di queste persone più non sono, ma altre ancora sono in grado di percepire il mio tardivo ringraziamento. Grazie per aver vissuto, grazie per lo slancio di fratellanza, grazie per la vostra sensibilità umana.

P.S. Ho scritto queste parole alcuni mesi orsono, e nel frattempo almeno due delle persone che con questo scritto avrei voluto ringraziare se ne sono andate, lasciando riconoscenti ricordi in molti sestesi: il preside Mamante Rabozzi e sua moglie Felicita.

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A volte le idee scattano simultaneamente, senza apparente motivo, nella testa di coloro che condividono opinioni, ideali, obiettivi e mezzi per attuarli.

Da qualche anno il nostro già Comitato per la Pace, diventato da circa un anno Associazione Pace e Convivenza, si sforza di offrire ai sestesi tutti, nessuno escluso, occasioni per riflettere sul tema della Pace (per cui poco possiamo fare nell’immediato, ma tanto possiamo fare nel cercare occasioni di approfondimento e conoscenza) e della Convivenza (su cui molto possiamo fare nel concreto, a partire dalle divergenze legittime di opinione che possono essere ricomposte in una sintesi che soddisfi tutti ed offra l’occasione per fare passi avanti sul terreno della comprensione delle diverse appartenenze etniche, religiose e politiche).Ed è così che, senza motivi particolari se non la voglia di condividere e confrontarsi con tante altre persone su questi temi, ad alcuni di noi è venuto il desiderio di partecipare il 7 ottobre scorso alla Marcia Perugia Assisi, definita Marcia per la Pace e per il Disarmo dal suo primo ideatore Aldo Capitini nei primi anni 60.

E’ stato emozionante trovarsi in mezzo a migliaia e migliaia di persone in un territorio già è contraddistinto e impregnato di quello spirito francescano che penetra nella testa e nel cuore di tutti coloro disponibili a lasciarsi permeare dal messaggio di San Francesco. Abbiamo così spazzato via tutti i pregiudizi che ci impediscono di sentirci un solo popolo in cammino, insieme, verso la felicità che scaturisce solo da gesti generosi, gratuiti e di condivisione.

I cartelli alla Messa di Padre Zanotelli

Padre Zanotelli

AssociazioniSESTO CALENDE ALLA MARCIA DELLA PACE PERUGIA - ASSISI, RACCONTATA DA CHI C’ERA.

di Emilio Battioni | Presidente Associazione Pace e Convivenza Sesto Calende

I sestesi alla Perugia-Assisi

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Ci ha emozionato a Perugia, prima della partenza, la messa con padre Alex Zanotelli e Don Ciotti e tanti altri sacerdoti, che non hanno mancato di provocarci con il richiamo alla scelta di stare dalla parte dei più poveri, della giustizia sociale, perché solo così la pace si costruisce e si conserva.Ci ha emozionato ascoltare la sera prima della marcia il premio Nobel per la Pace 2017 Susy Snider che ci ha parlato, alla Cittadella di Assisi, insieme a padre Alex Zanotelli, delle attività della associazione ICAN. Quest’ultima si occupa di monitorare le azioni che vengono fatte nel mondo per preservare la pace e di evidenziare gli interessi che stanno dietro alla vendita delle armi.Al ritorno a Sesto abbiamo avuto una sola settimana per finire

di preparare la nostra SESTO DELLE GENTI, la festa che da quattro anni ci sforziamo di offrire come occasione di incontro tra culture e religioni diverse. Lo facciamo con grande umiltà, nella convinzione che la diversità arricchisce tutti. E anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Sulla spiaggia della Marna un lungo tavolo ha accolto circa 150 persone che hanno condiviso il cibo dopo il momento della preghiera comunitaria nel salone.Ai Sestesi diciamo: dateci una mano, portate le vostre opinioni, le vostre conoscenze che saranno sicuramente un prezioso aiuto nel nostro tentativo di aumentare la serena convivenza nella nostra comunità.

Tavolata festa delle genti

Sesto Calende alla marcia della pace

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SCI CLUB SESTOdi Paolo Besozzi

Ed eccoci qui con lo Sci Club Sesto pronti ad aprire la stagione sciistica 2018/19 con un nuovo consiglio direttivo. Grazie alle prime nevicate siamo pronti con le iscrizioni per la scuola di sci che come tutti gli anni si svolgerà presso la località sciistica di Domobianca con i maestri di Domo.Il corso sarà organizzato per sei sabati di Gennaio e Febbraio dalle 12.30 alle 14.30 ad un prezzo veramente competitivo, venite a trovarci presso la nostra sede di viale Italia n°1 il Martedì e Giovedì dalle 19.30 saremo felicissimi di spiegarvi il tutto e ricevere numerose iscrizioni come abbiamo fatto con successo per più di 50 anni.Quest’anno per celebrare l’anno di Sesto Città Europea dello Sport organizzeremo unitamente al Comune di Sesto una gara FISI che aprirà la stagione agonistica il 5 di Gennaio, sempre presso la località di Domobianca. La gara sarà un gigante per categorie Giovani e Senior.Cosa aspettate, l’inverno è alle porte, siamo tutti a vostra disposizione per descrivervi al meglio le nostre attività. I vostri ragazzi fremono per passare momenti di divertimento sulle nevi e voi genitori vedrete i vostri cuccioli migliorare Sabato dopo Sabato nelle tecniche dello sci alpino grazie al nostro

supporto e organizzazione ed alle sapienti tecniche della scuola di Sci di Domobianca.Vi aspettiamo.Il consiglio dello Sci Club

Associazioni

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Farmacia Comunale Sesto Calende - G.S.M. Srl Via Manzoni, 32/c - 21018 Sesto Calende (Va)

Orari di apertura:Da lunedì a sabato: 8.30 – 20.00 ORARIO CONTINUATO - domenica: 09.00 - 19.00 ORARIO CONTINUATO

I nostri servizi:Autoanalisi profilo lipidico completo: colesterolo HDL e LDL, trigliceridi

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Noleggio bilancia, tiralatte, stampellePrenotazione visite specialistiche

Telemedicina: holter pressorio, holter cardiaco, ECGGiornate con consulenti specialisti in dermocosmesi

Giornate sulla nutrizione ed integrazione sportivaGiornate sulla prevenzione dell’osteoporosi

Contatti: 0331 1363606 347 4070021 [email protected]

Associazioni

Odontoiatria Solidale a Sesto Calendedi Claudio Gatti

Si sono concluse le due giornate (29 e 30 settembre 2018) di Odontoiatria Solidale per gli assistiti della Associazione San Vincenzo/Caritas di Sesto Calende.Sono state visitate e curate circa 50 persone ed è stata fatta attività di prevenzione orale su tutti i numerosi convenuti ai quali sono stati consegnati i materiali che generosamente gli sponsor del progetto hanno messo a disposizione (spazzolini, dentifrici, scovolini, colluttori, opuscoli ecc.).Le igieniste sono state molto occupate nell’insegnamento dell’igiene orale ad una popolazione in genere carente sotto questo aspetto.Numerosi sono stati gli interventi di pronto soccorso odontoiatrico gratuito: estrazioni, cura di carie, detartraggi, modifiche di protesi mobile ed altro ancora.Un ringraziamento particolare va fatto a tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto:- La SIMO (Società Italiana di Odontostomatologia) diretta dal suo

Presidente Prof. Mario Orefici e dal suo Vice-Presidente Alberto Falconieri che ci hanno concesso l’uso di una Odontoambulanza con la presenza dei tecnici Franco Prisco e Lucio Pelle.

- Gli Sponsor del Progetto: Curaden Healthcare, Dental Trey, Procter & Gamble e Sunstar Italiana.

- I Volontari: Laika DiPietro, Giulia Deriu, Fulvio Gatti, Valeria Genghini , Tiziana Giannetta, Andrea Resio,

Daniela Rezeanu, Fabio Toffenetti, Hastrid Vitali.- Simone Rania, Direttore del reparto di Odontstomatologia

dell’Ospedale di Gallarate- I Sacerdoti della Parrocchia di Sesto Calende e i Volontari

della Associazione San Vincenzo

I commenti di chi ha partecipato: “Siamo stati fortunati ad aver donato un aiuto e un sorriso a chi meno fortunato di noi”, “Questa esperienza mi dice che siamo

tra i fortunati.”, “Esperienza di vita da ricordare”…

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T-Roc è sicura di sé, e sicura anche per te. I sistemi di assistenza alla guida più evoluti sono di serie.

Adaptive Cruise Control. Regola automaticamente la velocità mantenendo la distanza prestabilita dai veicoli che precedono. Abbinato al cambio DSG, presenta anche la funzione Stop-and-Go, utile in condizioni di traffico intenso.

Front Assist con riconoscimento pedoni. Rileva la presenza di veicoli che precedono e di eventuali pedoni. In caso di necessità avvisa il conducente o interviene attivamente sul sistema frenante per evitare la collisione o per ridurne l’entità.

Lane Assist. Aiuta il conducente a mantenere l’auto all’interno della corsia, avvertendolo con un segnale acustico accompagnato da una vibrazione del volante e, se necessario, un intervento correttivo sullo sterzo.

Fatigue Detection. Analizza il comportamento di guida del conducente e, se viene rilevata una condizione di stanchezza, lo invita a fare una pausa mediante specifici segnali ottici e acustici.

T-Roc è in grado di integrarsi alla perfezione con il tuo smartphone, mettendoti a disposizione tutte le informazioni di cui hai bisogno, senza distrazioni. App-Connect. Consente di utilizzare le App del proprio smartphone dal display del sistema di Infotainment, grazie a tre differenti tecnologie che gestiscono i diversi sistemi operativi.Car-Net. Offre al conducente i migliori servizi in termini di comfort, funzionalità e sicurezza. Come Guide & Inform, che fornisce informazioni sul traffico, sui parcheggi e molto altro. Active Info Display. Un’innovativa strumentazione digitale sulla quale vengono visualizzate informazioni relative alle funzioni di guida, di navigazione, assistenza e Infotainment. In combinazione con il sistema Discover Media, offre la possibilità di proiettare la mappa del navigatore in modalità full-screen.Ricarica Wireless. Su T-Roc è possibile ricaricare il proprio smartphone in modalità wireless, appoggiandolo in un apposito alloggiamento interno. Composition Media. È un sistema caratterizzato da una superficie in vetro con display touch a colori, che richiama da vicino il look dei tablet. Con un sound system composto da sei altoparlanti, il sistema offre due prese USB, connessione Bluetooth e lettore CD .

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Con T-Roc nasce un nuovo concetto di crossover, che unisce le dimensioni di una vettura compatta e il dinamismo di un SUV in un’auto che offre possibilità di personalizzazione mai viste prima. Nata per chi ama essere unico e originale in ogni contesto, grazie al design innovativo e alla sua dotazione tecnologica di ultima generazione. T-Roc non è solo design, è anche tecnologia evoluta al servizio della vita quotidiana. Il tutto con un livello di personalizzazione mai visto prima: a renderla unica sarai tu. T-Roc non accetta mezze misure, nemmeno quando decide di rispecchiarti. Con l’incredibile varietà di personalizzazioni a disposizione, sia per gli interni che per gli esterni, potrai infatti avere un’auto in grado di corrispondere perfettamente alla tua personalità. Elementi che identificano lo stile coupé si fondono con un design

che rispecchia un carattere energico e una personalità decisa. Gli interni sono tutti da scoprire, un nuovo disegno della plancia per l’era digitale, la strumentazione è collocata su un’asse visuale e di comando relativamente alto, quindi ottimale da un punto di vista ergonomico e di sicurezza. A richiesta, in sostituzione dei noti strumenti di forma circolare, debutta la strumentazione digitale Active Info Display di seconda generazione.Inoltre, in combinazione con il sistema di navigazione, il conducente può visualizzare di fronte a sé la mappa in grandi dimensioni a tutto schermo, un’esperienza che diventerà irrinunciabile. Con T-Roc il suo mondo è il tuo!

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Questa è una buona notizia. Non è facile con la vita odierna arrivare a cent’anni, ma il clima, la serenità, la bellezza della nostra città ci danno un aiuto. E così in questo mese di novembre 2018 abbiamo avuto due compleanni importanti, che il vicesindaco Giovanni Buzzi e chi scrive hanno deciso di sottolineare, andando a fare gli auguri di persona, in rappresentanza di tutti i sestesi.

Si tratta di Guido Zermani, che ha raggiunto questo traguardo il 12 ottobre nella sua abitazione, e di Angela Calvi Gardinetti, che lo ha festeggiato il 23 novembre nella Casa di Riposo S.Angelo. Entrambi stanno bene, e promettono di non demordere, per poter bruciare il primato, tesi verso un successivo traguardo.

Angela Calvi nasce a Rivolta d’Adda (CR) il 23.11.1918, terz’ultima di 9 fratelli. Inizia presto a lavorare, dopo il periodo scolastico, così come si faceva nelle famiglie numerose, mondina nelle risaie. Dopo alcuni anni si trasferisce a Sesto con due sorelle per lavorare nella polveriera Montecatini di Taino(allora S.G.E.M.).Conosce e nel 1946 sposa Pietro

Gardinetti, dal quale nascono Giuseppe e Luigi, a cui si

dedica interamente fino al 1972, quando suo marito muore improvvisamente. I figli vanno a lavorare e quando, qualche anno dopo, formano le loro famiglie, Angela quasi settantenne si sente di donare le sue energie per chi ne ha più bisogno, e per oltre vent’anni si dedica al volontariato nella Casa di Riposo Sant’Angelo , che considera quasi un sua seconda casa. Qui dal 2015 vive come ospite, seguita con amore dai figli, dai nipoti ed ora anche dalla piccola pronipote Sara.Donna attiva e generosa, sempre pronta a donare se stessa alla famiglia e a tutti coloro che la circondano. Auguri, Angela, di nome e di fatto, sei un esempio per tutti.

Guido Zermani, nasce a Calendasco in provincia di Piacenza il 12 ottobre 1918. Sta svolgendo il servizio militare quando scoppia la seconda guerra mondiale e si ritrova spedito al fronte prima in Francia e poi nella tragica “campagna di Russia”.Si trasferisce a Sesto Calende in cerca di lavoro nel 1950, viene assunto dall’officina meccanica Trinca

Angelo come meccanico riparatore di automobili. Per alcuni anni viene anche ospitato dalla famiglia Trinca, che lo accoglie come uno di casa, però Guido nel tempo libero frequenta un bar del centro dove conosce e si innamora di Ernestina che gestisce il locale “Trattoria del Mercato” con i fratelli.Si sposano e nel 1958 nasce la loro unica figli Maria Luisa.Guido cambia lavoro, diventa dipendente della SIAI Marchetti, ma di li a poco gli offrono la possibilità di entrare nel

Consorzio del Ticino presso la diga della Miorina di Golasecca dove si trasferisce con la famiglia. Qui rimarrà per circa 20 anni dimostrando capacità e dedizione riconosciutegli dai superiori e dopo qualche anno gli fu assegnato l’incarico di responsabile della gestione del cantiere della Miorina.Nel 1971 viene a mancare, per un male incurabile, la moglie, lui affronta il dolore e le difficoltà con grande coraggio e responsabilità, segue e cura la figlia facendole da padre e da “madre”. A 60 anni , raggiunta l’età della pensione, deve lasciare l’abitazione di Golasecca e si trasferisce nuovamente a Sesto Calende in centro, dove tuttora vive. Molti lo ricordano per le sue lunghe passeggiate a piedi e in bicicletta con la quale macinava parecchi chilometri al giorno o mentre accompagnava i nipoti a scuola.Oggi Guido vive la sua vecchiaia sereno e ancora lucido assistito da Maria, circondato dai suoi cari, la figlia, il genero Andrea i nipoti Luca e Sara e l’ultimo arrivato in famiglia, l’amatissimo pronipote che porta il suo stesso nome.Auguri Guido!

di Donatella Macchi e Andrea Gobbini e Giuseppe Gardinetti

EventiA SESTO SI CAMPA CENT’ANNI

Sesto Calende i nformazioni | dicembre 2016 |25

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