Informazione e redditività nei nuovi scenari …omero.humnet.unipi.it/2013/matdid/1097/Giua...
Transcript of Informazione e redditività nei nuovi scenari …omero.humnet.unipi.it/2013/matdid/1097/Giua...
Dove va l’editoria. E non solo Informazione e redditività nei nuovi scenari
nazionali e internazionali. Numeri e prospettive
Firenze, 6 marzo 2014
Ma in Italia il calo era già cominciato nel 1991
Purtroppo l’Italia è sempre stata, in termini
di diffusione, la Cenerentola del
continente (copie per mille abitanti)
Meno 45% dal 1990
D % 2013 vs 2005 (23,7%) (40,8%) (16,3%) (22,9%)
2005 % su popolazione 25,0% 35,1% 16,0%
2013 % su popolazione 16,1% 18,7% 12,1%5,0% 7,3% 6,7%
16,3% (20,0%)
24,6%
4,5% 30,5% 11,0% 11,3%
(32,3%) (36,6%)
53.345 52.329 50.742 48.598 46.278 44.413 44.421 43.433 40.712
8.585 9.119 10.093 10.2969.912 9.992 10.336 10.359
9.983
16.650 16.211 15.552 15.06214.009
12.566 11.755 10.7379.852
21.543 21.091 20.59020.079
19.74619.090 18.522 18.021
17.242
7.807 7.686 7.6497.600
7.3627.273 7.115
6.8416.537
5.533 5.614 5.5145.329
4.9664.744 4.578
4.2013.743
4.196 4.138 4.1964.165
3.9153.758 3.510
3.008
2.660
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
80.000
90.000
100.000
110.000
120.000
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
USA America Latina UK Germania Francia Italia Spagna
(.000 copie)
Evoluzione diffusioni 2005-2013 (quotidiani a pagamento)
Source: World Press Trends 2014 (WAN-IFRA)
Totale
L’evoluzione delle diffusioni delle principali testate
• Dal 2005 le diffusioni cartacee delle principali testate dei paesi di riferimento
hanno registrato mediamente contrazioni pari al 40%
• Il New York Times è l’unica testata con un numero significativo di copie
digitali. Tuttavia in termini di fatturato sono il 18% dei ricavi diffusionali totali
• Escludendo il New York Times, per le altre testate l’impatto delle copie
digitali sul totale delle copie diffuse oscilla fra il 4% e il 23%
N° testate a
pagamento
di cui:
nazionali locali(.000 copie)
Diffusione
2005
Diffusione
2013
di cui:
carta digitale
% digitali
su totale
13 vs 05
carta
13 vs 05
totale
New York Times * 1.126 1.865 731 1.134 61% -35% 66%
USA Today 2.223 1.674 1.424 250 15% -36% -25%
The Sun 3.263 2.272 2.172 100 4% -33% -30%
The Times 685 510 391 119 23% -43% -26%
The Guardian 375 203 185 18 9% -51% -46%
BILD-Zeitung/BZ * 3.829 2.464 2.435 28 1% -36% -36%
Süddeutsche Zeitung 436 410 380 30 7% -13% -6%
Le Figaro 325 317 305 12 4% -6% -2%
Le Monde 321 275 241 34 12% -25% -14%
El Pais 453 301 277 24 8% -39% -34%
El Mundo 315 188 159 29 15% -50% -40%
Corriere della Sera 620 418 359 59 14% -42% -33%
La Repubblica 587 374 323 51 14% -45% -36%
* La diffusione digitale del New York Times include le copie "bundle con print"; la diffusione digitale di BILD si riferisce alle sole "copie replica".
n.d.
93 11 82
345 8 337
USA
GER
FRA
1.395 n.d.
84 23
SPA
ITA
UK
61
110 n.d. n.d.
86 25 111
• I quotidiani pubblicati sono attualmente 111, di cui 25 (23%) nazionali e 86 (77%)
locali, con una diffusione complessiva di 3,7mln di copie ed un indice di
penetrazione sulla popolazione di circa il 7% (11% nel 2005)
• I siti web delle diverse testate raggiungono complessivamente 33,5mln di utenti
unici: i principali siti utilizzano approcci di tipo freemium
Source: ADS per dati su diffusioni; Audipress per dati su readership; World Press Trends (WAN-IFRA) per dati su unique daily visitors
Testata Società Editrice Distribuzione
Diffusione
carta 2013
(.000)
Diffusione
digitale 2013
(.000)
Readership
(.000)
Prezzo
(€)Formato
Unique daily
visitors (.000)
Corriere del la Sera RCS Nazionale 358,8 59,1 2.329 1,50 Tabloid 927
La Repubbl ica Gruppo Espresso Nazionale 322,9 51,2 2.350 1,40 Tabloid 1.225
La Gazzetta del lo Sport RCS Nazionale 216,8 17,3 3.493 1,40 Tabloid 529
La Stampa Editrice La Stampa SpA Nazionale 219,4 7,4 1.345 1,50 Tabloid n.d.
Il Sole 24 Ore Il Sole 24 Ore SpA Nazionale 208,4 55,4 826 1,50 Broadsheet 322
Corriere del lo Sport-Stadio Corriere del lo Sport SpA Nazionale 138,7 1,1 1.484 Broadsheet n.d.
Il Messaggero Il Messaggero SpA Nazionale 145,4 3,7 1.129 1,20 Tabloid n.d.
Il Giornale Soc. Europea di Edizioni SpA Nazionale 114,4 2,1 529 1,40 Tabloid n.d.
Il Resto del Carl ino Pol igrafici Editoria le SpA Nazionale 124,2 1,1 1.246 Tabloid n.d.
La Nazione Pol igrafici Editoria le SpA Nazionale 100,8 1,0 684 Tabloid n.d.
Mercato dei newspapers: Italia
Smartphone in Italia rispetto al resto del mondo
Percentuale di smartphone rispetto al totale (in milioni) di audience mobile
9%15% 18%
6%13% 15%
43%41%
43%57% 39% 33%
5%7%
13% 12%
5% 9%
39% 35%25% 23%
42% 41%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
USA UK GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA
ONLINE
RADIO
TV
STAMPA
Source: University of Oxford - Reuters Institute Digital News Report
• La domanda di accesso alle news è ovunque piuttosto sostenuta (è un
bisogno per circa il 70/80% della popolazione di ogni paese)
• In Italia l’online (42%) riesce ad intercettare la domanda più che altrove
Come si accede oggi alle news nei principali paesi
Le news online cercate soprattutto sui quotidiani
Ma il Reuters Institute avverte: la gente cerca le news, punto e basta
Attenzione: per “quotidiani” si intendono i siti dei giornali
0%
10%
20%
30%
40%
50%
USA UK GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA
BRANDS 20% 34% 32% 16% 35% 38%
SEARCH 33% 24% 40% 45% 49% 40%
SOCIAL 30% 17% 50% 14% 38% 45%
AGGREGATORS 26% 17% 16% 12% 16% 17%
BRANDS SEARCH SOCIAL AGGREGATORS
Source: University of Oxford - Reuters Institute Digital News Report
• Fra le diverse fonti di accesso alle news online, gli editori “classici” ora in rete
(brand) devono fronteggiare l’avanzata dei social network e dei motori di ricerca
(SEARCH, principalmente Google)
• In Italia Google riesce ad attrarre più domanda, tuttavia per le testate si riscontra
ancora un forte appeal. Gli aggregatori di news faticano a trovare spazio
Giornali vs. search, social e aggregatori di news
0%
10%
20%
30%
40%
50%
USA UK GERMANIA FRANCIA ITALIA SPAGNA
Broadcast brands 35% 45% 20% 18% 31% 36%
Newspaper brands 31% 35% 25% 26% 37% 42%
Newer brands (HuffPost, Yahoo…) 41% 24% 28% 26% 38% 25%
Social media/Blogs 32% 23% 21% 20% 35% 35%
Broadcast brands Newspaper brands
Newer brands (HuffPost, Yahoo…) Social media/Blogs
Source: University of Oxford - Reuters Institute Digital News Report
Accanto ai brand più tradizionali, editori di quotidiani o generici broadcaster, si
fanno spazio blog e brand «nativi digitali» (es. Huffington Post)
In Italia questi «nuovi
attori» riscontrano
particolare successo, ma
i brand legati ai quotidiani
riescono generalmente a
rispondere meglio che in
altri paesi
In Italia i siti dei giornali vanno meglio che altrove
Nei due universi di riferimento (adulti e utenti Internet) quasi la stessa percentuale di lettori
Carta o web, dove si leggono i giornali? (Dati globali)
…e dunque crescono i lettori digitali a scapito della carta
La readership misurata da
Audipress moltiplica per x i lettori di ogni copia
La readership digitale è
ovviamente soggetta a un fattore di
moltiplicazione minore
Esempio NYT: i ricavi dalla carta, i lettori dalla rete
Il problema è: come monetizzare gli utenti digitali?
Pubblicità dei giornali, il crollo comincia nel 2007…
Le curve illustrano
le dimensioni del
drammatico calo
della raccolta
pubblicitaria dei
giornali negli
USA. La curva
italiana dal 2007
in poi è ancora
più negativa
Cala la raccolta dei giornali, esplode la digitale e mobile
L’evoluzione per aree geografiche dal 2009 al 2013 solo per la carta
La raccolta (totale, digitale e mobile) nel 2015
nei cinque paesi chiave
Italia, la pubblicità è sempre meno
Trend 2009-2013
per ciascun settore
(per Internet
manca Google)
I risultati di quest’anno
(gennaio/ottobre):
per i giornali nei primi
10 mesi del 2014
un altro calo del 10%
La marginalità pubblicitaria dell’Italia
Source: GroupM Research
RANK
2007Economie
Investimenti
2007 (€mn)
Share %
Mondo
RANK
2014Economie
Investimenti
2014E (€mn)
Share %
Mondo
D %
14E vs 07
1 Usa 122.449 35,6 1 Usa 122.596 30,3 0,1%
2 Giappone 36.448 10,6 2 Cina 57.630 14,2 141,2%
3 Cina 23.895 6,9 3 Giappone 33.226 8,2 -8,8%
4 Germania 17.864 5,2 4 UK 18.999 4,7 12,8%
5 UK 16.846 4,9 5 Germania 17.280 4,3 -3,3%
6 Francia 12.132 3,5 6 Brasile 12.990 3,2 101,3%
7 Italia 10.243 3,0 7 Francia 11.160 2,8 -8,0%
8 Australia 8.335 2,4 8 Canada 9.682 2,4 18,4%
9 Spagna 8.208 2,4 9 Australia 9.670 2,4 16,0%
10 Canada 8.177 2,4 10 Russia 7.595 1,9 59,3%
11 Brasile 6.453 1,9 11 Corea del Sud 7.405 1,8 38,7%
12 Corea del Sud 5.340 1,6 12 Italia 6.979 1,7 -31,9%
13 Russia 4.768 1,4 13 Hong Kong 5.934 1,5 93,6%
14 Olanda 4.517 1,3 14 India 5.483 1,4 101,1%
15 Svizzera 3.383 1,0 15 Spagna 4.435 1,1 -46,0%
Chi si prende la torta pubblicitaria digitale ?
I principali concorrenti
degli editori sono i
grandi operatori globali,
ai quali va gran parte
della pubblicità digitale
Nel mercato britannico,
per esempio, Google e
Facebook sommeranno
nel 2016 oltre il 50 per
cento di tutta la raccolta
pubblicitaria digitale
In Italia questa soglia è
già stata superata
Nel 2014 in Italia l’advertising
digitale sta crescendo del 12,7%:
per la prima volta supererà i 2
miliardi di euro di valore. Solo la tv
fa di più. Google – che non vuole
dichiarare i propri dati all’AgiCom –
si prende oltre il 50% del totale
Ai giornali va globalmente non
più del 10% della digital adv
Chi raccoglie più pubblicità
digitale al mondo
Gli unici dati
ufficiali diffusi
finora da AgiCom
risalgono al 2012
La partita truccata delle pubblicità raccolta dagli OTT
Per gli editori di giornali il rebus è irrisolvibile?
• Nel 2013 i ricavi pubblicitari totali dei
giornali americani sono stati di 23,57
miliardi di dollari contro i 50 miliardi di
dollari del 2006
• Nel 2013 i ricavi diffusionali sono
aumentati del 3,7 per cento grazie al
digitale, toccando i 10,87 miliardi dollari
I conti così non tornano
• La presenza di un numero infinito di
competitor, alcuni dei quali
monopolisti nei propri segmenti,
non consente di monetizzare i
contenuti come ai tempi della carta
né in termini di pubblicità né in
termini di vendita contenuti (vedi
Google Contributor)
Il boom del “native advertising” (in ogni forma)
• In Italia sappiamo meglio che altrove cos’è il “native”, sviluppo digitale della “redazionale”
• Il caso BuzzFeed
Il New York Times sperimenta la pubblicità nativa
• Il primo prodotto pubblicitario nativo del NYT si chiama Paid Post e ha avuto
un’anteprima nell’inserto, sponsorizzato dalla Shell, apparso sia nella
versione cartacea che in quella digitale con il titolo Cities Energized: The
Urban Transition
• L’ inserto cartaceo di otto pagine ha utilizzato una serie di dati per illustrare la
crescita urbana e la correlazione fra urbanistica ed efficienza energetica. E’
stata usata la “realtà aumentata’’ del sistema Blippar per fruire di video
correlati sugli smartphone: qualcosa di simile a quanto il Tirreno fa con la sua
applicazione Social per contenuti non pubblicitari
Il focus si sposta sui contenuti sponsorizzati
La differenza principale tra “native” e “sponsored” è che il primo ha caratteristiche giornalistiche autonome, il secondo è legato al brand
Prima di tutto, far bene il nostro mestiere: raccontare
La storia della Grande Guerra dai diari di Pieve Santo Stefano http://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php
Per una storia collettiva americana. Il progetto NPR-Paul Auster http://www.npr.org/programs/watc/features/2001/010707.story.html
La storia di Marcinelle e delle altre tragedie nelle miniere http://www.repubblica.it/speciali/istituto-luce/2014/08/07/news/miniere-93325600/?ref=search
Dai numeri le storie. USA 1880-2000: i residenti nati in paesi stranieri, contea per contea http://www.nytimes.com/interactive/2009/03/10/us/20090310-immigration-explorer.html
I dieci più importanti discorsi della storia (nell’opinione degli americani) http://content.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,1841228_1841749_1841736,00.html
La storia quando accade. La morte di Mandela https://storify.com/Palazzo_Chigi/l-arcobaleno-di-mandela