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EL4-5_2ST STAMPANTE Autore: __________________________________________ Data: _________Classe: ____ Se ci sono domande a cui non sai rispondere, puoi lasciarle vuote, ma devi scriverlo alla fine dell'esercitazione. Domande senza risposta (o con generica risposta NON SO) e non elencate alla fine, potranno comportare l'annullamento dell'esercitazione (se 3 o più). Il simbolo della manina in colore blu indica una domanda alla quale bisogna OBBLIGATORIAMENTE rispondere scrivendo in colore blu. Il simbolo della manina in colore blu con la scritta Cou New indica un codice che va incollato usando Courier New in colore blu. Il simbolo della manina in nero indica una o più schermate da incollare (protette col tuo watermark, le tue iniziali di Nome e Cognome) Il simbolo della manina con colori attenuati indica un'operazione che bisogna svolgere, senza rispondere a nessuna domanda (non vuol dire che non devi fare nulla – significa solo che non devi scrivere niente!). Il simbolo della manina col ciak video indica un video da registrare con ScreenToGif e da salvare in formato gif nella cartella dell'esercitazione. A) OPERAZIONI PRELIMINARI A1) Compila l’intestazione scrivendo il tuo nome e cognome, la data e la classe

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EL4-5_2ST STAMPANTEAutore: __________________________________________ Data: _________Classe: ____

Se ci sono domande a cui non sai rispondere, puoi lasciarle vuote, ma devi scriverlo alla fine dell'esercitazione. Domande senza risposta (o con generica risposta NON SO) e non elencate alla fine, potranno comportare l'annullamento dell'esercitazione (se 3 o più).

Il simbolo della manina in colore blu indica una domanda alla quale bisogna OBBLIGATORIAMENTE rispondere scrivendo in colore blu.

Il simbolo della manina in colore blu con la scritta Cou New indica un codice che va incollato usando Courier New in colore blu.

Il simbolo della manina in nero indica una o più schermate da incollare (protette col tuo watermark, le tue iniziali di Nome e Cognome)

Il simbolo della manina con colori attenuati indica un'operazione che bisogna svolgere, senza rispondere a nessuna domanda (non vuol dire che non devi fare nulla – significa solo che non devi scrivere niente!).

Il simbolo della manina col ciak video indica un video da registrare con ScreenToGif e da salvare in formato gif nella cartella dell'esercitazione.

A) OPERAZIONI PRELIMINARI

A1) Compila l’intestazione scrivendo il tuo nome e cognome, la data e la classe

A2) Crea una sottocartella di ES4 con nome uguale a quello di questa esercitazione (EL4-5_2ST Stampante)

A3) All'interno della sottocartella EL4-5_2ST Stampante salva questo file Word

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B) PIXEL E DOT

Quando si vuole stampare un’immagine, questa viene trasformata in una matrice di puntini (dots), in pratica piccolissime gocce di inchiostro che, depositate sulla carta, formeranno la stampa.

Un attimo… lo so cosa state pensando, sono telepatico: questi puntini non sono altro che i soliti pixel, vero? Oppure no? Sì e no.

B1) Un pixel non è altro che un BARONE IN UMORI mediante il quale il computer rappresenta il colore di un singolo puntino dell’immagine digitale.

Vedremo più avanti come si possono rappresentare i colori con dei numeri, ma questa storia dei codici numerici non dovrebbe sconvolgervi troppo. In fondo, tutto si può rappresentare con un numero, basta inventare il codice giusto. Anche voi potete essere rappresentati con un numero: se non ci credete, guardate la vostra carta di identità.

Dunque un pixel è essenzialmente un dato numerico di tipo informatico.

Per fare un esempio molto semplice, se ho un’immagine formata da 400 x 600 pixel e se ogni pixel è rappresentato con un codice a 8 bit, il peso dell’immagine (cioè quanto occupa su disco) si può calcolare con

400 x 600 x 8 = 1.920.000 bit = 1875 Kbit = 240.000 B(questo in teoria, poiché i file immagine, come vedremo più avanti, vengono compressi e dunque occupano meno spazio).

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B2) Per vedere se hai capito, qual è il peso di un’immagine 800 x 600 con 2 Byte per pixel (non compressa)? Scrivi qui sotto i calcoli e il risultato espresso in bit e in byte:

Adesso veniamo invece ai dot della stampante.

I dot sono davvero dei puntini fisici, sono gocce di inchiostro sulla carta.

B3) Con un pixel è impossibile PROLE SRADICASTI, mentre con un dot succede.

È chiaro il concetto?

C) DOT PER INCH (DPI)

Giusto per complicare le cose, come nei monitor avevamo una densità di pixel misurata in PPI (Pixel Per Inch), così ogni stampante ha una densità di dot misurata in DPI (Dot Per Inch, cioè puntini per pollice).

Se vi sentite un po’ confusi non vi preoccupate: la maggior parte delle persone confondono allegramente PPI e DPI come se fossero la stessa cosa (compresi anche alcuni informatici!).

In realtà il concetto è semplice: come acquistando un monitor, dobbiamo controllare i suoi PPI per valutarne la qualità, così i DPI sono un parametro fondamentale per valutare una stampante.

C1) Per quale ragione una persona potrebbe voler usare una stampante a 2400 DPI con solo 1200 DPI? Riducendo i DPI la qualità della stampa peggiora, giusto? Cosa ci si guadagna?

C2) Collegati con https://www.idealo.it/cat/3308/stampanti-a-getto-d-inchiostro.html Nella pagina che viene visualizzata cerca il modello di stampante che presenta il migliore valore di DPI e il suo valore DPI. Incolla qui sotto una schermata dove si veda il modello e i suoi DPI

RISOLAZIONE ORIZZONTALE E VERTICALE:

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Molte stampanti moderne hanno una risoluzione verticale maggiore di quella orizzontale (es. 2400x1200dpi). Questo perché stampando in formato A4 il lato verticale del foglio è più lungo e dunque servono più dot per coprirlo.

C3) Usando come DPI quello della stampante trovata sopra, calcolate quanti puntini la stampante stampa per una foto 15 x 10 cm. Scrivi qui sotto calcolo e risultato:

COME SI FA

1. Per prima cosa trasforma i cm in inch (in pollici – puoi usare la calcolatrice di Windows in modalità Conversione). Scrivi qui calcolo e risultato:

2. Poi moltiplica gli inch per i DPI in orizzontale e in verticale. Scrivi qui calcolo e risultato:3. Infine moltiplica i due valori fra loro. Scrivi qui calcolo e risultato:

D) RIDIMENSIONARE LE IMMAGINI PER LA STAMPA

Quando si vuole stampare un’immagine, il software della stampante deve trasformare i pixel digitali in dot di stampa.

Anche con i monitor succede la stessa cosa: i pixel digitali (cioè i numeri che formano l’immagine) devono essere trasformati in puntini che si illuminano sullo schermo. Nel caso dei monitor però la trasformazione è abbastanza semplice: ogni pixel digitale corrisponde a un pixel sullo schermo.

D1) Così ad esempio un’immagine 800 x 450 occupa esattamente un .... di un monitor 1600 x 900, mentre su un monitor 800 x 450 occuperebbe .... (sostituisci le parole mancanti).

Nel caso della stampa, l’immagine digitale deve adattarsi alle dimensioni del foglio di stampa. Ma in quale modo? La lunghezza e la larghezza di un foglio di carta non si misurano in pixel, giusto? Di solito in centimetri, tutt’al più in pollici (o in metri, se stampiamo poster giganteschi). Ma in pixel mai. Sei d’accordo?

Supponiamo ora di avere un’immagine 1600 x 1000 pixel e una stampante con DPI 300. Anzi, per rendere le cose un po’ più concrete….

D2) Cerca su Google un’immagine di una mela o di altro frutto con dimensioni esatte 1600 x 1000 e salvala nella cartella di questa esercitazione con nome frutto. Incolla qui sotto una schermata del frutto che hai scelto:

La stampante del nostro esempio dunque è in grado di stampare 300 dot per ogni pollice. Se facciamo corrispondere ogni pixel dell’immagine originale a un dot, quanti pollici occuperà la stampa?

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D3) Facciamo due calcoli. Se la larghezza è 1600 pixel e in ogni pollice ci sono 300 pixel (pardon… dot!), facciamo 1600/300 = ..... In altre parole, se stampiamo ogni pixel con un dot, la nostra immagine stampata sarà larga .... x .... = .... cm circa.

D4) Calcola adesso quanto sarà l’altezza dell’immagine precedente (il frutto) stampata con una stampante 300 DPI (facendo corrispondere ogni pixel a un dot) e scrivi qui sotto calcoli e risultato:

Ok, ma chi ci obbliga, direte voi, a far corrispondere un pixel con un dot? In realtà nessuno… o quasi. Per esempio potremmo voler stampare la nostra foto su un foglio di carta più piccolo. In questo caso ci ritroviamo con un numero eccessivo di pixel. Cosa ce ne facciamo dei pixel che avanzano?

Facciamo un esempio, sempre con la nostra immagine del frutto di prima. Supponiamo di volerla stampare su un cartoncino di 4 pollici di larghezza. In realtà con 1600 px a 300 dpi potremmo coprire più di 5 pollici (5,33 per l’esattezza), come abbiamo visto prima.

Quindi le alternative sono due:

1) O nella stampa buttiamo via un po’ di pixel (vedremo fra poco quanti e come)2) Oppure aumentiamo (se possibile) i DPI della stampante, in modo da stampare una foto più piccola e con più dot (e quindi maggiore definizione).

Vediamo le due alternative separatamente.

L’alternativa di buttare via i pixel in termine tecnico viene detta ricampionamento e non è altro che il resample che abbiamo già visto all’opera con Irfanview.

Quanti pixel ci servono per stampare con le dimensioni volute (4 pollici di larghezza)? Se vogliamo stampare a 300 DPI (sempre la nostra stampante di esempio - torneremo dopo su questo valore) e vogliamo 4 pollici di larghezza, ci servono… ?

D5) Fai tu il calcolo della larghezza della foto e scrivi qui il risultato (il calcolo in questo caso è davvero molto semplice):

D6) Volendo ridurre proporzionalmente anche l’altezza della nostra foto di mela, di quanto dobbiamo ridurre i 1000 pixel di altezza originali? Basta fare una proporzione. Quanti pixel ci servono in altezza? Scrivi calcolo e risultato:

D7) Ok, adesso che sappiamo le nuove dimensioni in pixel, ricampionare la foto è un gioco da ragazzi. Aprila con Irfanview, scegli Resize/Resample e scrivi i nuovi valori in Set New Size. Salva la foto ricampionata con nome frutto2 nella cartella di questa esercitazione.

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D8) Incolla qui la foto ricampionata:

D9) Confronta il peso (dimensioni in Byte) delle due immagini. Incolla qui sotto una schermata dove siano ben visibili le dimensioni in byte dei due file.

Notate che frutto2 ha meno pixel e quindi occupa meno spazio dell’immagine di partenza? Bella forza: contiene meno pixel!

Adesso stampando la nostra mela a 300 DPI otteniamo esattamente le dimensioni desiderate, cioè 4 pollici di larghezza. Facile come bere un bicchier d’acqua… o quasi.

L’alternativa numero due consiste nel non toccare la foto, ma nel cambiare i DPI della stampante, agendo sul software di controllo della stampante stessa. In questo caso non eliminiamo nessun pixel dalla nostra immagine, ma lasciamo che sia la stampante ad occuparsi di “fondere” insieme più pixel in un numero di dot inferiori. In pratica facciamo fare al software della stampante il lavoro di compressione che abbiamo fatto prima noi a mano. In questo caso la qualità del risultato dipende da quanto è buono ed affidabile tale software.

D10) Per calcolare quanti DPI ci servono per stampare la nostra foto con 4 pollici di larghezza, riprendiamo la larghezza in pixel dell’immagine originale (1600 px) e… che operazione dobbiamo fare per sapere quanti dpi ci servono? È semplice, pensaci un attimo e scrivi qui sotto operazione e risultato:

E) INGRANDIRE LE IMMAGINI PER LA STAMPA

Nell’esempio precedente abbiamo supposto di voler rimpicciolire l’immagine originale. Di solito l’operazione di ridurre le dimensioni di un’immagine è abbastanza semplice e indolore. Si tratta di eliminare (in modo intelligente) un po’ di pixel dall’immagine oppure di aumentare i DPI della stampante.

Un problema molto più difficile è quello di aumentare le dimensioni dell’immagine. Supponiamo per esempio di voler stampare la nostra foto 1600 x 1000 su un foglio di carta con dimensioni 12 x 7,5 pollici (conviene lavorare in pollici per non dover fare ogni volta le conversioni).

Supponendo di stampare a 300 DPI, abbiamo visto prima che la larghezza che si ottiene è solo 5,33 pollici. Se vogliamo arrivare a 12 pollici abbiamo due alternative:

1) O aumentiamo il numero di pixel dell’immagine2) Oppure riduciamo i DPI della stampante

Purtroppo in questo caso entrambe le alternative non conducono a buoni risultati. Vediamo perché…

Supponiamo di voler aumentare il numero di pixel dell’immagine. Quanti pixel ci servono?

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E1) Quanti pixel ci servono (in orizzontale e in verticale) per arrivare a 12 x 7,5 pollici con 300 DPI? Scrivi calcolo e risultati:

E2) Bene, usando adesso Irfanview, ricampiona (resample) la foto originale (frutto) per aumentarne il numero di pixel ai valori calcolati prima (potrebbe essere necessario approssimare la lunghezza o la larghezza per mantenere le proporzioni). Salva la foto ricampionata in un nuovo file (frutto3) e incollala qui sotto:

E3) Confronta il peso (dimensioni in Byte) di frutto3 con l’immagine originale non ricampionata (frutto). Incolla qui sotto una schermata dove si vedano le dimensioni in byte delle due immagini. Notate che frutto3 ha più pixel e quindi occupa più spazio dell’immagine di partenza?

Il problema è: con quale metodo Irfanview ha creato dal nulla i pixel mancanti? La risposta è: se li è inventati! Usando complicati calcoli matematici ha cercato di indovinare quali sarebbero stati i pixel se la foto fosse stata più grande. Le formule usate sono davvero complesse, ma i risultati… nella maggior parte dei casi sono mediocri.

E4) Per vedere come funziona, conviene prendere una immagine un po’ più piccola. Cerca in Google una mela (o altro frutto) 200 x 200 e salvatela con nome frutto4. Incolla qui sotto una schermata con la tua immagine:

E5) Ora ricampiona (resample) l’immagine con Irfanview a 800 x 800. Salvate il risultato con nome frutto5.

E6) Incolla frutto5 qui sotto:

E7) Cosa noti? Qual è stato l'effetto del ricampionamento sulla qualità dell'immagine?

E8) Un esperimento che mostra ancora meglio come il software non riesca ad inventarsi i pixel in modo intelligente è questo. Prendi di nuovo la mela 200 x 200 (frutto4) e stavolta ricampionandola riducendone le dimensioni a 50 x 50. In questo modo buttiamo via un po’ di pixel, giusto? Ora prendi la foto 50 x 50 e riportala a 200 x 200, ricreando i pixel mancanti. Incolla qui sotto la mela 200 x 200 originale e quella ricostruita dopo il doppio ricampionamento.

Come vi sembrano? Se sono uguali, i casi sono due: o avete sbagliato qualcosa oppure siete molto miopi.

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Credo di avervi convinto del fatto che aumentare il numero di pixel per stampare un’immagine più grande non sia una buona idea. Giusto?

Rimane ancora il piano B, cioè l’alternativa numero 2: lasciar stare l’immagine e agire sulla stampante, riducendone il DPI. Questa strada è leggermente migliore della precedente, ma solo di poco.

E9) Se riduco i DIPI della stampante l’immagine viene comunque sgranata, perché… Spiegami come mai….

Confronta le due immagini feline qui sotto. Quella di sinistra è stata stampata riducendo i DPI della stampante. Come vedi, se non abbiamo abbastanza pixel, non ci sono molte speranze di ottenere una buona stampa…

E8) Quanti DPI dobbiamo usare per stampare un’immagine 1600 x 1200 pixel a 11,1 x 8,3 pollici? Scrivi qui sotto calcolo e risultati:

F) IL MITO DEI MEGAPIXEL

Scusate se torno ancora su questa cosa, ma è importante (e complicato!). Posto che:

1) Più DPI abbiamo meglio è (se non avete capito perché, domandate all’insegnante)2) Più grande è il DPI, più inchiostro si consuma (se non vi è chiaro, domandante)3) Più grande è il DPI, più pixel deve avere l’immagine di partenza (anche questo punto spero che sia chiaro)

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La domanda che sorge spontanea è: quale DPI conviene usare (potendo scegliere, ovviamente)? La risposta, prevedibilmente, non è univoca.

F1) Traduci la didascalia delle due immagini qui sopra e spiegami cosa significano:

Alcuni testi riportano che l'occhio umano non è in grado di distinguere più di 300 DPI, ma in realtà questa misura dipende molto dalla distanza fra l'osservatore e l'immagine (oltreché dalle condizioni di luce e dalle capacità visive del soggetto). I giornali utilizzano di solito stampe a 85 DPI, mentre i cartelloni pubblicitari (che devono essere visti da maggiore distanza) hanno risoluzioni di stampa più basse, intorno a 35 DPI. Stampe ad alta qualità su stampanti laser possono anche raggiungere risoluzioni di 1800 DPI e oltre.

Diciamo che, come regola generale, se fate stampe di foto per uso “normale” (casalingo o per pubblicazione su una rivista), il valore 300 DPI viene spesso considerato come ottimale. Ma anche con valori inferiori, fino a 180 DPI, per stampe di dimensioni normali, i risultati sono buoni.

Quindi, supponendo di scegliere 300 DPI come valore standard, le domande da porsi sono:

1) Quanto grande deve essere la stampa?2) Quanti pixel deve avere la mia immagine?

F2) Supponiamo di stampare in formato 20 x 30 cm e di voler usare 300 DPI. Quanti pixel deve avere l’immagine in orizzontale e in verticale? Scrivi qui il calcolo:

Più pixel di questi non servono (bisognerebbe buttarne via alcuni in fase di stampa), meno non va bene (perché bisognerebbe inventarseli, con i problemi che abbiamo visto prima).

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Quindi, la prossima volta che vuoi stampare una foto e volete sapere quanti megapixel vi servono, dovresti essere in grado di risponderti da solo.

F3) A proposito di megapixel e dimensioni di stampa, dai un’occhiata alla tabella in questa pagina https://photographyicon.com/enlarge/ dove vengono messe a confronto diverse dimensioni di stampa con i megapixel della fotocamera.

F4) Se voglio stampare in qualità eccellente una foto formato 11x14cm (il formato standard delle foto a piccola stampa), quanti megapixel di sensore della fotocamera mi servono? Scrivi il risultato e copia qui sotto una schermata della porzione di tabella che contiene il valore corretto, mettendo in evidenza (usa la penna o l’evidenziatore dello strumento di cattura) i valori corretti:

F5) Come la domanda precedente, ma per un medio ingrandimento, 20x30cm:

La conclusione è: non ti fare fregare dai megapixel! La maggior parte dei produttori di macchine fotografiche insiste su questo valore, ma in realtà avere tanti megapixel non serve praticamente a nulla (a meno che non vogliate fare stampe super dettagliate in formato poster oppure ingrandimenti molto spinti di una foto).

Comprando una macchina fotografica è molto meglio puntare su un buon obbiettivo. Per la maggior parte delle persone normali, 8 megapixel bastano e avanzano!

E se invece di stampare le immagini su carta, vogliamo visualizzarle su un monitor o sullo schermo di uno smartphone o di un tablet?

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La maggior parte delle persone oggigiorno non stampa più le immagini, ma le visualizza elettronicamente.

Quanti pixel ci servono per visualizzare correttamente un’immagine su monitor? La risposta in questo caso (per fortuna!) è semplice: ce ne servono tanti quanti sono i pixel del monitor (al limite un po’ di più, perché in questo caso le immagini vengono adattate allo schermo), ma non di meno (se vogliamo visualizzarle a schermo intero).

Volendo tenersi sul sicuro (per esempio se non sappiamo su quale computer e con quale monitor verranno visualizzate le nostre foto), conviene puntare al massimo. Per esempio un monitor a 24 pollici con 1920 x 1200 pixel.

F6) Sembrano tanti pixel ma… fai un po’ il calcolo di quanti megapixel sono:

È una miseria, non ti pare? E questo se vogliamo visualizzare l’immagine a schermo intero. Se invece la nostra immagine deve occupare solo una parte del monitor, ci servono ancora meno pixel!

La conclusione è: se l’immagine deve essere solo visualizzata su un monitor, anche un cellulare con la fotocamera più povera di pixel è in grado di svolgere egregiamente il proprio lavoro. Non serve andare in giro vantandosi di fare foto a 24 Mpx e poi visualizzarle su un monitor 320 x 240. È come avere una Ferrari e usarla per fare la spesa al supermercato. Si può fare, ma non è il modo più furbo per investire i propri soldi…

G) OPERAZIONI FINALI

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G1) Controlla di aver risposto a tutte le domande contenute in questa esercitazione. Se hai tralasciato alcune domande perché non sai rispondere, elencale qui (es. B2):

G2) Comprimi le immagini contenute in questo file Word (seleziona un'immagine, scheda Formato e poi Comprimi immagini e infine Applica a tutte le immagini del documento) in modo da ridurne le dimensioni.

G3) Svuota la tua cartella Download (prima salva gli eventuali file che ti servono!) e poi incolla qui sotto una schermata in cui si veda la cartella Download vuota insieme con l'orologio e la data del PC (in fondo allo schermo).

G4) Controlla che la cartella di questa esercitazione contenga i seguenti file con i nomi qui indicati:Nome del file Tipo del file DescrizioneEL4-5_2ST Stampante Word Il file di questa esercitazioneFrutto1 ImmagineFrutto2 ImmagineFrutto3 ImmagineFrutto4 ImmagineFrutto5 Immagine

G5) Chiudi tutti i file, zippa la cartella di questa esercitazione e inviala all'insegnante su Classiperlo.