Infoanziani maggio-giugno2013

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STARBENE news Inserto al bimestrale Infoanziani.it Maggio/Giugno 2013 Numero 59 LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Funghi epigei spontanei PAG.5 Contrasto al consumo di alcol PAG.7 INSERTO STARBENE NEWS: L’età è una questione molecolare PAG.1 La mancanza di sonno PAG.2 LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: I nonni raccontano... PAG.9 L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

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Infoanziani maggio-giugno

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Maggio/Giugno 2013 Numero 59

LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Funghi epigei spontanei PAG.5Contrasto al consumo di alcol PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS: L’età è una questione molecolare PAG.1 La mancanza di sonno PAG.2

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:I nonni raccontano... PAG.9L’Associazione A.V.U.L.S.S. PAG.10

Sommario:LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO: Funghi epigei spontanei PAG.5

Contrasto al consumo di alcol PAG.7

INSERTO STARBENE NEWS:

L’età è una questione molecolare

La mancanza di sonno

Le sigarette elettroniche

Più sazi con l’olio d’oliva

STARBENE news

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO: Comitato Parenti Ospiti I.G.A. PAG.9

A.V.U.L.S.S. PAG.10

NEWS IN BREVEVolare con le gambre leggere PAG.11

PAG.1

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www.infoanziani.it MAGGIO/GIUGNO 2013N° 59

Informazioni per i lettori:

Registrazione Aut.Trib. di UD n.24 del 10.05.2005 Bimestrale gratuito Direttore editoriale Sandro Di Filippo Direttore responsabile Sandro Di Filippo Editore Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Layout Elisa Gorsa - Newprojects.it S.r.l. Collaboratori Azienda per i Servizi Sanitari n°3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n°5 “Bassa Friulana” Comitato Parenti Ospiti I.G.A. (Magda Minotti) A.V.U.L.S.S. Pubblicità commerciale Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Tel. 0432 526981 - Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected] Stampa Tipografia Menini - Spilimbergo (PN) Abbonamenti Inviare i propri dati a: Newprojects.it S.r.l. Viale Palmanova, 22 33100 Udine Fax 0432 624246 [email protected] - [email protected]

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Quello che comunemente chiamiamo fungo, altro non è che il frutto di una pianta denominata mi-celio. I carpofori, in quanto frutti, hanno la funzione di riproduzione e permettono al micelio, una sorta di insieme di radichette, di produrre questi frutti del bosco che possono crescere esternamente al terreno (funghi epigei) o nel terreno (funghi ipogei come i Tartufi). Il micelio è una sorta di fitto intreccio di ragnatele che vive nello strato più superficiale del terreno, ric-co di humus o nel legno degli alberi. Le radichette che formano il micelio, sono a loro vol-ta composte da un intreccio di migliaia di ife, lunghi filamenti cellulari. Perché il micelio sia fruttifero, esso deve essere un cosiddetto micelio secondario, ovvero un micelio for-mato dall’unione di due miceli di tipo primario ap-partenenti alla medesima specie fungina, di sesso opposto. I funghi non sono dei vegetali, perché non conten-gono clorofilla, si nutrono quindi di sostanze organi-che già preformate e si definiscono quindi organismi eterotrofi. A seconda del modo in cui si nutrono, sono suddivisi-bili in funghi Saprofiti, Parassiti e Simbionti. I funghi Saprofiti sono quelli la cui pianta, il mice-lio, si nutre di sostanze organiche morte; questi fun-ghi crescono su rifiuti organici o su resti di animali o piante, degradando i resti morti al fine di trasfor-marli in acqua e Sali minerali. Esempi di funghi che appartengono a questo grup-po sono: Mazze di Tamburo (Macrolepiota Procera), Prataioli (genere Agaricus), Lepiote, falsi Chiodini (Hypholoma fasciculare), Coprini (genere Coprinus) e molti altri.I funghi Parassiti traggono sostentamento da esseri viventi ancora in vita, facendo ammalare la pianta o l’animale parassitato conducendolo spesso alla mor-te. Il vantaggio è che colpendo spesso esseri viventi già malati o deboli, contribuiscono ad un sistema di selezione naturale in cui solo le piante e gli animali più forti sopravvivono. Esempi di funghi che si nutrono in questo modo pos-

sono essere il Chiodino (genere Armillaria), il Piop-parello (Agrocybe Aegerita) e la maggior parte dei funghi cosiddetti “a mensola” che crescono sui tron-chi degli alberi.I funghi Simbionti infine sono quel tipo di funghi che vivono in simbiosi con le piante; in sostanza i fila-menti del micelio vivono in stretto contatto con radi-ci di erbe, arbusti ed alberi, con i quali scambiano sostanze nutritive; il fungo fornisce alla pianta ac-qua e sali minerali, mentre di ritorno riceve sostanze che non è in grado di sintetizzare da solo, come gli zuccheri. Questa unione tra fungo e pianta, utile ad entrambi, prende il nome di micorriza. La presenza di un elevata percentuale di questo tipo di funghi in un bosco, ne determina la salubrità, più un bosco è ricco di funghi simbionti, più crescerà in maniera rigogliosa (viceversa, i boschi ricchi di funghi parassiti sono dei boschi destinati a morire).

L’articolo continua a pag.6

FUNGHI EPIGEI SPONTANEI

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Amanita Muscaria foto: Sonia Solari

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i.it L’età è una questione

molecolareLa carta d’identità spesso non va d’accordo con l’aspetto che abbiamo. Tutto dipende da un meccanismo molecolare, la metilazione, un processo di modificazione chimica del Dna. Secondo gli scienziati statunitensi basterebbe una semplice analisi del sangue per comprendere la vera età biologica del soggetto, una scoperta importante non tanto per soddisfare la nostra curiosità, ma perché apre nuove prospettive riguardo le possibilità di sconfiggere tutte quelle malattie legate all’invecchiamento. Alcuni settantenni dimostrano 50 anni, mentre certi cinquantenni dimostrano 20 anni di più, il processo però avviene in base a tempistiche diverse a seconda del soggetto, e all’interno dello stesso organismo può accadere che un organo invecchi prima di un altro, così come le cellule tumorali potrebbero invecchiare con un ritmo diverso rispetto a quelle sane. I ricercatori sono partiti da queste considerazioni e hanno messo a punto un esame del sangue che consente alle persone di stabilire la propria età biologica attraverso la verifica dello stato di metilazione del Dna. Il test è stato sperimentato su oltre 600 persone fra i 19 e i 101 anni, dimostrandosi un ottimo strumento per la predizione del tasso di invecchiamento di un soggetto.Per quanto riguarda le possibili applicazioni, l’esame potrà subito essere utile in ambito forense, ma in prospettiva anche per la medicina preventiva, grazie all’individuazione di stili di vita e farmaci più adatti a prevenire l’invecchiamento.

In collaborazione con Italiasalute - Direttore responsabile Riccardo Antinori

Non dormire a sufficienza mette in crisi il no-stro patrimonio genetico. Come noto, peraltro, la mancanza di sonno determina anche problemi di obesità, patolo-gie cardiovascolari e declino cognitivo, anche se non si conoscono appieno i meccanismi molecolari alla base del fenomeno.I ricercatori hanno esaminato 26 volontari, sottoponendoli a dei test che prevedevano una dormita inferiore alle sei ore o di circa dieci ore a notte, per la durata di una settima-na. Dall’analisi del materiale genetico è emer-so l’effetto del deficit di sonno sull’attività di 711 geni. La carenza di sonno ha peraltro

ridotto da 1.855 a 1.481 il numero di geni la cui attività durante il giorno oscilla tra picchi e stasi.Fra i soggetti che aveva-no dormito meno di sei ore a notte il numero dei geni la cui attività risulta-va alterata era sette volte maggiore rispetto ai sog-getti che avevano invece dormito fino a 10 ore per

notte. Il sonno è fondamentale per il nostro organismo, come rivelano diverse ricerche sull’argomento. Per sentire meno dolore, ad esempio, è suffi-ciente dormire un po’ più del solito. Secondo gli esperti americani, concedersi qualche ora in più di letto aumenta la vigi-lanza del soggetto e riduce la sensibilità al dolore.I risultati suggeriscono l’importanza di un sonno adeguato in diverse condizioni di dolo-re cronico, ma anche in vista di un intervento chirurgico. Che facesse bene era già noto a tutti, ma il sonno rivela anche altre peculiari-tà, come quella di fissare nella mente i ricordi e le impressioni. Un riposo interrotto da risve-gli continui mina la capacità del cervello di catalogare ed archiviare le esperienze vissute nel corso della giornata trascorsa. Si tratta di una scoperta potenzialmente importante in patologie specifiche come il morbo di Alzhei-mer, dove alla mancanza di riposo adeguato si associano anche notevoli problemi di me-moria.

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specialisti nell’arte dell’ortopedia

CURIOSI TÀ

LA MANCANZA DI SONNOLO S TATO DI VEGLIA PROLUNGATO ALT ERA L’AT T IVI TÀ DI MOLT I GENI

Un’ordinanza ne vieta la vendita ai minori.Le sigarette elettroniche sono state vietate ai minori da un’ordinanza del ministro della Sa-lute. La decisione, che sarà in vigore almeno fino al 31 ottobre 2013, si basa sul parere espresso dall’Istituto Superiore di Sa-nità in merito all’utilizzo dei nuovi di-spositivi in commercio. Secondo il resoconto fornito dagli esperti, “la dose quotidiana accetta-bile di nicotina - determinata dall’A-genzia europea per la sicurezza ali-mentare (EFSA) - è superata anche solo con un uso moderato delle siga-rette elettroniche. Tale evidenza è an-cora più significativa negli adolescen-ti. Quindi non si possono escludere effetti dannosi per la salute.”Fumare nei locali pubblici le sigarette elettro-niche sarebbe contrario alla legge approvata nel 2003, dove non si parla espressamente di tabacco, sottintendendo quindi il divieto di fumo per qualsiasi sostanza, secondo un’in-terpretazione, che sprona il ministero della Salute a intervenire sull’argomento. Le sigarette elettroniche hanno fatto irruzione sul mercato affascinando chi intende smet-tere con il fumo, ma non ha la forza di farlo in maniera radicale. Tuttavia, le autorità sani-tarie e istituzionali non sembrano altrettanto entusiaste e si scagliano contro questi nuovi strumenti tecnologici.Nel parere dell’Istituto superiore di sanità si leggono conclusioni negative sull’utilizzo del-le sigarette elettroniche, alle quali si riconosce soltanto il merito di ridurre i danni da fumo passivo, dal momento che il funzionamento non si basa sul meccanismo di combustione.Nella nota si legge: “le sigarette elettroniche con nicotina sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al fumo convenzio-nale a base di tabacco e di potenziale dipen-denza. Rischio notevole soprattutto per i gio-

vani considerando la facilità di reperimento su Internet”.Gli esperti dell’Iss sottolineano inoltre che non vi è “evidenza scientifica sufficiente a stabili-re la sicurezza e l’efficacia come metodo per la dissuefazione. Andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceu-tici e non come prodotti del tabacco”. Dovrebbero quindi essere trattate come far-maci, come già accade in molti paesi, mentre in altri sono addirittura vietate. Nel parere dell’Istituto superiore di sanità si legge peraltro: “le ricariche con nicotina pre-sentano potenziali livelli di esposizione per i quali non è possibile escludere il rischio di ef-fetti dannosi per la salute umana, in partico-lare per i giovani. Si ritiene opportuno che gli effetti dannosi per la salute siano comunicati al consumatore con apposite avvertenze sulla confezione”. Uno studio presentato durante la conferenza della European Respiratory So-ciety (Ers) riporta casi di broncocostrizione: dopo 10 minuti di utilizzo della sigaretta elet-tronica si è registrato un aumento immediato della resistenza delle vie respiratorie.

SALU T E

LE SIGARE T T E ELE T T RONICHE

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L’odore dell’olio di oliva aiuta le per-sone a sentirsi più sazie.

Alcune molecole all’interno dell’olio di oliva, in particolare l’esenale, avreb-bero la capacità di stimolare il senso di sazietà nell’uomo. Le sostanze in questione avrebbero come effetto il rallentamento del processo di assor-bimento dello zucchero da parte del fegato e di conseguenza anche del livello glicemico. All’inizio della ricer-ca, i medici hanno proposto ad alcu-ni volontari di mangiare yogurt magro ogni giorno in aggiunta alla propria dieta e un tipo di olio, da quello di semi a quello di oliva. Dai risultati emerge che i soggetti che man-giavano yogurt magro con olio di oliva mo-stravano anche un più alto livello di seroto-nina nel sangue, una sostanza associata al senso di sazietà. Grazie alle analisi, i ricerca-tori hanno scoperto che gran parte dell’effetto era attribuibile appunto all’esenale. Coloro che mangiavano lo yogurt senza l’ag-giunta di questo aroma introducevano una media di 176 calorie in più rispetto agli altri.La scoperta ha anche sottolineato la sostan-ziale inutilità di prodotti dichiaratamente

“light” o a basso contenuto di grassi, cibi che il più delle volte non stimolano affatto il sen-so di sazietà, ma anzi spingono la persona a concedersi qualcosa in più.Inoltre l’olio di oliva è un anti-infiammatorio, aiuta a non perdere la memoria, permette di lottare contro il cancro al seno, ha delle pro-prietà anti-età, condisce insalata e alimenti, fa brillare i capelli. È uno dei pilastri della dieta mediterranea, la più sana e meno impattante condotta alimentare del mondo. Italiani e cre-tesi che ne consumano in abbondanza sono meno soggetti a malattie cardiovascolari.

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ALIMEN TAZIONE

PIÙ SAZI CON L’OLIO D’OLIVAALCUNE MOLECOLE CON T ENU T E NELL’OLIO CI AIU TANO A MANGIARE MENO

Segue da pag.5

La salubrità dei funghi dipende da diversi fattori e presuppone il rispetto di alcune regole igienico-sanitarie. Prima di tutto è importante stabilire la commestibilità del fungo, per poter distinguere le specie che possono essere consumate senza dan-no, da quelle che possono costituire pericolo, an-che mortale, se ingerite. È altresì vero che i funghi, per la loro composizione, sono un alimento difficile da digerire per la pre-senza di chitina tra gli elementi che li costituiscono, ed oltre alla tossicità delle specie, è importante ri-cordare che molti altri fattori possono essere causa di false intossicazioni, come ad esempio intolleranze individuali o determinate da sostanze contenute nei funghi, da insetti, tossine o microrganismi che posso-no essersi sviluppati o da altre cause che spesso non è possibile stabilire. Per quanto riguarda la raccolta dei funghi sponta-nei, è bene ricordare che non è possibile diventare “esperti” di funghi in breve tempo, e che utilizzare il metodo del confronto dell’esemplare fresco con foto di testi (seppur attendibili) è assolutamente superficiale al fine di determinarne la specie. Per poter determinare dal punto di vista tassonomi-co un fungo, è necessario avere precise conoscenze dell’argomento. Quando si decide di consumare funghi è necessario essere certi di quanto raccolto, e comunque bisogna sempre tenere presente che se non si è assolutamen-te sicuri del tipo di fungo raccolto, questo va sempre scartato. È possibile, se vengono raccolti dei funghi di cui non si è sicuri di poterne riconoscere la specie, rivolgersi agli Ispettorati Micologici delle Aziende per i Servi-zi Sanitari locali, dove gratuitamente è possibile far controllare il proprio raccolto. Nella raccolta dei funghi è importante fare atten-zione a non danneggiare il micelio; per evitare ciò è consigliabile evitare di piantare la punta di un bastone o di un coltello per fare leva ed estrarre il fungo dal terreno, è altresì un errore tagliare i fun-ghi alla base del gambo, vanno raccolti interi.

I funghi infatti vanno raccolti usando entrambe le mani, una per far ruotare e tirare verso di se il car-poforo, l’altra per tenere fermo il terriccio intorno al fungo al fine di evitare il danneggiamento del micelio sottostante. In seguito il fungo va pulito sul posto, eliminando re-sidui di terra e/o foglie che possono esservi attac-cate. Per quanto riguarda il trasporto è importante ricor-dare che è vietato trasportare i funghi in borse di plastica, vanno trasportati in contenitori rigidi ed aerati, come i cestini di vimini. Le borse di plastica vanno assolutamente evitate non solo perché vietate dalla Legge, ma poiché, tro-vandosi i funghi in ambiente privo di ricambio d’a-ria, questo permetterebbe l’attivazione di processi fermentativi che facilitano la formazione di sostanze tossiche termostabili, ovvero che non si possono eli-minare nemmeno con la cottura dei funghi. È bene ricordare che presso gli Ispettorati Micolo-gici delle Aziende per i Servizi Sanitari potranno essere determinati soltanto i funghi presentati interi ed in buone condizioni.Una volta trasportati a casa, è bene cucinare imme-diatamente i funghi poiché una volta raccolti inizie-ranno processi fermentativi che continueranno anche se riposti in frigorifero. Anche per quanto riguarda il congelamento dei funghi, è sempre bene “fermare” i naturali processi fermentativi mediante la cottura o uno shock termico (scottatura) del prodotto.

A.S.S.n°3 “Alto Friuli”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

FUNGHI EPIGEI SPONTANEI

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Sonia Solari Tecnico della Prevenzione - Micologo ASS 3 “AltoFriuli”

In Friuli Venezia Giulia è stato recentemen-te indetto dalla Direzione Centrale Salute Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali un avviso di manifestazione d’interesse, ri-volto ad associazioni ed aggregazioni gio-vanili, fondazioni, organizzazioni di volon-tariato, associazioni di promozione sociale e cooperative sociali, per realizzare Azioni pilota da condurre in sinergia con i Servizi per le Dipendenze delle province di Udine, Pordenone e Gorizia.Queste azioni dovranno prevedere il coin-

volgimento della comunità giova-nile e contempo-raneamente del contesto locale, attraverso atti-vità che diffon-dano la cono-scenza di stili di vita sana e la consapevolez-za nei consumi, anche tramite l’utilizzo delle tecnologie digi-tali. L’avvio dei progetti locali selezionati è previsto a maggio. In Veneto l’azione pilota è partita nel 2012, all’interno della “Comunità Giovanile” di Conegliano, una comunità residenziale che ospita giovani adolescenti, anche minori, che hanno ultimato un programma di cura della tossicodipendenza e che rischiano di svilup-pare dipendenza da alcol. I ragazzi della Comunità stanno seguendo un percorso di prevenzione, che ha l’obiettivo di preparar-li al loro ritorno nella comunità di appar-tenenza. Parallelamente altri cinque gruppi di circa 15-20 ragazzi che vivono in 5 Co-muni limitrofi a Conegliano sono al momento coinvolti in un analogo percorso di preven-zione, che prevede momenti di discussione, visione di film ed altre attività di gruppo. Nei prossimi mesi nascerà uno scambio tra il gruppo di ragazzi che vive nella “Comunità Giovanile” e una rappresentanza di ragaz-

A.S.S.n°5 “Bassa Friulana”LE AZIENDE SANITARIE INFORMANO:

Nuove alleanze per il contrasto al consumo di alcol quale stru-mento di benessere dei giovani: PROGETTO ALL4YOU (Alliances against alcohol for young people)

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Con il progetto All4you i giovani di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia potranno essere protagonisti in prima persona della promozione del proprio benessere. Il progetto, che ha come partner la Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Veneto e la Regione Carinzia ed è finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IV Italia- Austria, mette a disposizione risorse per realizzare attività di prevenzione e di responsabilizzazione dei giovani riguardo l’uso di alcol.

zi che vive invece all’esterno. L’obiettivo è far nascere dei percorsi di integrazione tra ragazzi della stessa età, percorsi che inse-gnino a stare in relazione in contesti sani. I ragazzi che hanno vissuto l’esperienza in co-munità saranno protagonisti di un’azione di informazione corretta nei confronti della so-cietà e dei soggetti più giovani che per que-sto sono più a rischio di comportamenti non prudenti nei confronti delle possibili dipen-denze. In Carinzia, invece, il Land Kärnten ha da poco selezionato i soggetti che sup-porteranno le attività proposte dai ragazzi. Le proposte più interessanti sono state for-mulate da Kraftwerk e Chillout. Kraftwerk è un’associazione che svolge lavoro di strada, ovvero attività di prevenzione direttamente nei luoghi di aggregazione e di incontro gio-vanile, ed opera a Wolfsberg e a Villach, a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Chillout è invece un centro di aggregazione giovanile situato a Völkermarkt, che svolge consulenza gratuita su tematiche sessuali, su situazioni di disagio o di conflitto degli ado-lescenti in particolare. Kraftwerk e Chillout stanno raccogliendo le proposte di ragazzi del luogo. Una di queste è la realizzazione di un centro sportivo multifunzionale, in cui ragazzi possano ritrovarsi, svolgere attività sportiva ed anche socializzare. Presso il cen-tro verrà allestito anche un punto di ristoro, rigorosamente alcol free. Un’altra importante attività realizzata all’in-terno del progetto All4you è una ricerca sul ruolo della socializzazione sui consumi alco-lici. La ricerca, condotta dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Udine, ha cercato di capire come l’alcol vie-ne agito ed inteso dalle nuove generazioni, qual è il significato da esse attribuito al con-sumo alcolico e agli effetti dello stesso. Sono stati condotti 4 focus group in provincia di Treviso e 7 in provincia di Udine, svolti all’interno di diversi istituti scolastici superio-

ri. In Carinzia sono stati effettuati ad aprile. Sulla base dei dati emersi verranno elabo-rati dei questionari da somministrare in futu-ro. In totale saranno coinvolti 900 ragazzi. I risultati della ricerca verranno resi pubblici a giugno 2013. Per saperne di più sul Pro-getto All4you (Alliances against alcohol for young people), si può visitare il sito www.a-dri-a.eu, oppure, si può andare su Facebook (www.facebook.com/pages/All4You/275704709199813?fref=ts) e su Twitter (www.twitter.com/All4youProject)Per informazioni, è a disposizione lo staff di progetto presso l’ Ass5 “Bassa Friula-na”- Area Welfare di comunità, che for-nisce assistenza tecnica al n. telefonico 0432-933141 o tramite l’indirizzo di posta elettronica [email protected]

Partners del progetto:- Regione Friuli Venezia Giulia (Direzione Centrale Salute Integrazione sociosanitaria e politiche socia-li, con Assistenza tecnica e segreteria di progetto dell’Ass.5 “Bassa Friulana”- Area Welfare di Co-munità)- Regione Veneto (Direzione per i servizi sociali)- Land Kärnten (Dipartimento 4 - Affari Sociali)

8A cura di Area Welfare di Comunità ASS 5 Bassa Friulana

Maggio, mese della Madonna: nel 1796 il gesuita Annibale Dionisi scrisse un opuscolo: “Il mese di Maria o sia il mese di maggio consegrato a Maria coll’esercizio di vari fiori di virtù”, in cui stabiliva che questo mese doveva essere dedicato alla Vergine. E, affinché a Maggio si praticasse davvero il culto mariano con la recita del rosario propagata da san Domenico, il gesuita si adoperò presso i più alti prelati dell’episcopato italiano. Riuscì nel suo intento e ancor oggi, in questo mese, nelle chiese si recita quotidianamente il santo rosario. In questo periodo, fino a non molti decenni fa, si praticavano i tradizionali “Fioretti di Maria”.Si trattava di rinunce fatte per devozione o di piccoli voti di sacrificio, fatti in nome della Madonna alla quale poi, venivano offerti con profonda devozione. I fioretti li aveva “inventati” nel XVI secolo, san Filippo Neri che, a maggio, si incontrava quotidianamente a pregare con i giovani, davanti all’immagine della Vergine.Maggio, mese delle rose : nella nostra tradizione, le rose avevano significato sia positivo, sia negativo. La rose-di Mai, o Rose - di- chine, era usata contro il malocchio. Si credeva, invece, che la rosa canina (Garoful di strie, Rose selvadie, Picecûl) fosse usata dalle streghe per le loro… malie. I nostri vons, comunque, ne usavano le radici per combattere la rabbia, naturalmente, quella dei cani! Forse, da qui...canina. Maggio, mese degli asini…Proprio così!: e il suo raglio da richiamo amoroso, era talmente “potente” che a maggio, unendosi a richiami di altri simili, provocava un coro frastornante. E i mus in amôr divenivano a Maggio, ancora più stupidi e cocciuti.

“Aio di fâ un frut?Co al cîl i plâs…Co al nas in Mai,

…mi … adatarai !”Avere un figlio in maggio, quindi, non era il massimo. Ci si sarebbe, comunque, affidati alla Provvidenza divina perché: “Dio vede e Dio provvede”Si sa che per i nostri vons non era certo una

disgrazia avere un figlio non intelligente, roc, dal ciâf di mus, che avrebbe accompagnato a passon lis ocjis, o fatto altri lavori in cui non era di certo necessario essere.. svelt.E l’integrazione di queste persone era, nei nostri paesi, effettivamente reale.

Giugno: mese magico…: la sera del 23 giugno d’ogni anno, il bianco d’uovo in un bicchiere d’acqua, esposto alla rugiada notturna avrebbe svelato, con i filamenti de barcje di Sant Zuan, il futuro: “Te vilie di Sant Zuan, aghe e clare sul barcon,

l’albe tal doman, ti dirà se biel, se bon!”E mentre si preparava con entusiasmo quanto serviva per i pronostici, riemergeva ancora la storia affascinante di san Giovanni Battista che, nella “sua” notte, girava a benedire campi, montagne, mare e tutti gli animali: il suo sangue si trasformava in rugiada prodigiosa. Racconto sempre affascinante, ma che aumentava la magia di quella notte, sapendo che la massima declinazione del sole, nel solstizio d’estate, aveva un influsso particolare sul mondo vegetale e la rosade benedete, dava ulteriori proprietà straordinarie a piante, alberi, fiori…E così le erbe di san Giovanni servivano a tutto: avevano funzioni divinatorie, possedevano maggiori virtù terapeutiche, servivano a scacciare gli esseri maligni...I macs di Sant Zuan erano tutto questo. Ma la notte tra il 23 ed il 24 giugno, magica e santa, era anche notte del Sabba e, accanto alla raccolta delle erbe fatta dai cristians par fâ il mac, erano presenti, pur se invisibili, gli esseri malvagi. Numerosissimi sia nel cielo, che attraversavano per recarsi velocemente al gran sabba annuale, sia in terra, dove raccoglievano quanto serviva loro per volare e per fare, in luoghi ben precisi, i loro malefici ……“a chei ains a “regnavin” lis superstizions,partant a ere tante int che a restave terorizade dai strions”…. A.Beltram

Comitato Parenti Ospiti I.G.A.

LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO INFORMANO:

9Iniziativa realizzata con il sostegno della

Maggio e Giugno dei nonni

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Il Corso Base della nostra associazione AVULSS è in pieno svolgimento,Stiamo per vivere la giornata residenziale che sarà un tempo dedicato allo stare insieme, conoscersi, scambiarsi esperienze, opinioni.È un corso iniziato il 4 marzo, che terminerà il 15 maggio.I partecipanti si sono dimostrati, fin dai primi incontri, interessati, motivati e la loro frequenza si è rivelata abbastanza costante.Il gruppo, di una cinquantina di persone, è molto eterogeneo: vi si può incontrare la studentessa diciannovenne ed il pensionato settantenne, ma tutti seguono gli incontri con serietà ed impegno.I relatori, che ci hanno aiutato ad intraprendere questo percorso, sono altamente qualificati, competenti ed esperti, estremamente disponibili e pronti a venirci incontro ed a chiarire ogni dubbio e perplessità.Finora abbiamo trattato argomenti molto utili: i bisogni sul territorio, l’educazione socio - sanitaria per la promozione della qualità della vita, la cultura della salute secondo la legislazione vigente, essere prossimo nella sofferenza, l’identità del volontariato, il dialogo e l’ascolto nella relazione di aiuto, il ruolo del volontariato in ambito territoriale, gli anziani, i malati mentali, i tossicodipendenti ... ed altri argomenti, ugualmente interessanti, tratteremo nella seconda parte del Corso Base.Proprio il giorno dell’iscrizione al Corso, i partecipanti hanno ricevuto un questionario da compilare e da restituire, in forma anonima, in cui venivano proposti delle domande riguardanti la condivisione dei principi fondamentali della nostra Associazione che sono: gratuità, continuità, solidarietà, servizio organizzato...principi condivisi da tutti coloro che hanno restituito il questionario compilato ( 34 persone ).

Il quesito sulle motivazioni, che hanno dato la spinta per l’iscrizione al corso, hanno avuto delle risposte varie e tutte molto interessanti:per dare una mano alle persone in difficoltàper andare incontro ai bisogni dei fratelliper dedicare del tempo ai bisognosiper solidarietà e aiuto nella sofferenzaper spirito cristianoper donarsi agli altri, per far capire a tutti che esiste l’amore per l’altroper dare un contributo concreto a chi ha bisogno anche solo di un sorrisoper la consapevolezza che ci sono sempre più persone in difficoltàper interesse personaleper una crescita personaleper ritrovare la propria umiltàper dare un senso alla vitaper stare meglio con se stessiper una crescita dello spirito...Tutto ciò ci fa ben sperare!!!

L’A.V.U.L.S.S. informa:

Iniziativa realizzata con il sostegno della

Associazione di UdineVia Sant’Agostino, 7 UdineTel. 320 6070582 338 9647556E-mail: [email protected]

DACCI UNA MANO A DARE UN MANO…… PER IL 5%° SCRIVI AVULSS UDINE94068090300

La miopia si previene osservando l’orizzonte

NEWS IN BREVE:

La sempre meno frequente attitudine da parte dell’uo-mo di rivolgere il proprio sguardo verso l’orizzonte o comunque in lontananza sarebbe alla base dell’au-mento di casi di miopia negli ultimi 40 anni. Dal 25 per cento del 1972, infatti, si è passati a una percen-tuale del 42 sul campione mondiale, con punte dell’80 per cento in alcune zone dell’Asia - ad esempio Sin-gapore - dove non a caso gli spazi antropizzati hanno stravolto più che altrove l’ambiente naturale.Tutto ciò è legato all’aumento esponenziale del lavoro terziario, oltre che a uno stravolgimento delle abitudini private, con l’ingresso prorompente nella nostra vita dei computer che obbligano i nostri occhi a una messa a fuoco continua a breve/media distanza. Secondo i ricercatori, i motivi in realtà sono due; da una parte l’esposizione alla luce naturale, che a differenza di quella artificiale stimola nella retinala produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che fra le altre cose limita la crescita del bulbo oculare; dall’altra, stare all’aria aperta costringe l’occhio a mettere a fuoco l’o-rizzonte o comunque oggetti più lontani.

VOLARE CON LE GAMBE LEGGERE

La costrizione per lungo tempo in spazi sacrificati e la mancanza di movimento, possono rendere il viaggio meno piacevole e portare qualche fastidioso inconve-niente a livello di circolazio-ne venosa. Lo stare fermi a lungo nella stessa posizione ostacola infatti il ritorno ve-noso e porta a una situazio-ne di “ristagno” del sangue con effetti percepibili so-prattutto a livello degli arti inferiori. Per questo con il passare delle ore si avverte una sensazione di pesantez-za e gonfiore alle gambe,

accompagnata da indolen-zimento e formicolio. Per contrastare questi disturbi, può essere utile mettere in pratica alcuni piccoli accor-gimenti, ad esempio mettersi in piedi e rimanendo fermi alternatamente alzare ed abbassare i talloni da terra in modo da attivare la pom-pa muscolare del popliteo, mentre pur restando seduti si può effettuare la circondu-zione dei piedi sia in senso orario che antiorario.

Serenità e autostima con i fioriL’estate si avvicina e può crea-re stati di stress. Di colpo ci ve-diamo con pelle opaca, impura, troppo flaccida e cuscinetti qua e là in punti evidenti. Chi è otti-mista e positivo, affronta la situazione con determinazione senza farne un dramma. Ma non tutti riescono a trovare in se stessi la forza e la motivazione per reagire. In tali caso occorre affidarsi ad un rimedio che ci aiuta a ristabilire il nostro equilibrio menta-le: i famosi, Fiori di Bach orignali. Basta scegliere quello adat-to per riacquistare serenamente la propria serenità interiore. E tutto il resto poi va da sé. In tal modo “fiorisce” nuovamente la serentità, quando manca l’equilibrio interiore. Ben 38 essenze floreali consentono di affrontare e risolvere diverse situazioni di stress psicologico. La più famosa è il rimedio di emergenza “Re-scue Remedy”, costituita da cinque diversi Fiori di Bach, ideale per combattere i sintomi di stress e panico intenso. È sufficiente assumerne quattro gocce per avvertire quasi immediatamente una sensazione di sollievo e rilassatezza che consente di supera-re il momento difficile.

Intestino, attenti all’“effetto vacanza”

Per chi abitualmente non ha un buon rapporto con il proprio intestino, le vacanze potrebbero rappresentare il cul-mine del disagio. Nel periodo estivo, infatti, per una serie di fattori l’equilibrio della flora batterica intestinale è messo a dura prova. I motivi principali sono l’aumento della tempe-ratura, l’assunzione di bibite fredde e in gene-re un’alimentazione di-sordinata e inadeguata. Secondo le stime, circa il

10-15 per cento degli italiani ha problemi ri-conducibili al funziona-mento dell’intestino, con un’incidenza maggiore fra le donne rispetto agli uomini. Chi soffre di disordini intestinali deve, ad esempio, mettersi al riparo dal troppo cal-do, fare più attività fisica, ma senza fatica eccessiva, e soprattutto riequilibrare la propria alimentazione. Bisogna limitare il volume dei pasti, evitare bevande ghiacciate e far mol-

ta attenzione a panini, fritture, salse a base di panna o maionese, piatti freddi, fast-food e alcolici. Per chi va in vacanza in paesi esotici, non assumere cibi crudi e acqua da bottiglie non sigillate. Per prevenire l’irritazione e anche per favorire il riequilibrio della flora intestinale e combattere i disturbi da intestino irritabile è uti-le mettere in valigia un integratore di fermenti lattici e assumerlo abi-tualmente.