Industria Terni Ovunque

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Documento programmatico biennale "L'industria di Terni ovunque" della sezione territoriale di Terni di Confindustria Umbria, presentato dal presidente Stefano Neri.

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PREMESSA

“L’industria di Terni ovunque” perché:

1. L’industria ternana è intimamente connessa con l’identità della città. Le testimonianze, siano

esse fisiche o immateriali, della storia industriale territoriale sono diffuse, riconoscibili,

tangibili. Gli avvenimenti della città moderna coincidono con quelli del suo sviluppo industriale,

permeando la stessa “storia minima” degli individui, delle famiglie, della società locale.

2. L’industria ternana è in ogni parte del mondo grazie ai prodotti avanzati diffusi nei cinque

continenti dalle aziende che hanno segnato la storia produttiva territoriale. Il marchio “Terni”

sui prodotti dell’acciaieria, delle fucine, delle fonderie, della fabbrica d’armi. Il “marchio Terni”

su prodotti e impianti per la chimica di base e quella innovativa. Il “marchio Terni” sui

manufatti per l’energia fossile e rinnovabile, sui materiali più avanzati, sui progetti più

innovativi in campo impiantistico, ingegneristico, produttivo. Allo stesso tempo, l’industria di

Terni è diffusa in tutto il globo per la presenza sul territorio di imprese multinazionali che

controllano e gestiscono stabilimenti e unità produttive.

3. L’industria ternana deve darsi una dimensione internazionale, collegandosi alle tendenze più

avanzate di trasformazione del sistema produttivo occidentale. In particolare, si sta assistendo

alla concentrazione degli apparati della produzione in luoghi specifici in numerose città del

mondo, come conseguenza non occasionale delle trasformazioni attraversate dall’economia e

dalla tecnologia nel corso degli ultimi anni. Queste trasformazioni configurano, anche

all’interno dei singoli agglomerati urbani, assetti territoriali sviluppati e vocati all’inclusione di

nuove iniziative. Fattori comuni e unificanti di queste nuove realtà saranno la manifattura e i

servizi avanzati, la flessibilità e la resilienza rispetto alle nuove sfide dell’innovazione, la

capacità creativa e quella di esplorare nuove forme e nuove tecnologie attraverso lo spettro

della scienza, della produzione, dell’ingegneria, del design, dei materiali, delle arti visive

(makers), l’elevata richiesta di performatività sociale e il valore cruciale accordato ai consumi

culturali.

DIECI PROGETTI PER L’INDUSTRIA DI TERNI OVUNQUE

• Cultura d'impresa

Il territorio deve ripensare l’insieme dei valori e degli obiettivi che sono riconosciuti e perseguiti

dall’industria e dalle imprese in generale. Se, infatti, permane una positiva sensibilità diffusa verso

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l’attività produttiva e l’industria, dall’altro lato occorre un’azione di sistema per rivederne i

presupposti, mobilitando le energie del territorio per il sostegno alla nascita di nuove attività

d'impresa. Si tratta, dunque, di creare le condizioni per diffondere una nuova modalità di organizzare

le azioni imprenditoriali e implementarle con successo, o sotto forma di creazione di nuove iniziative

o sotto forma di generazione di nuovi business all'interno di imprese esistenti. L’obiettivo può essere

sintetizzato con la frase “da città di stabilimenti a città di società industriali”.

• Formazione imprenditoriale

Accanto all’attività già svolta da Confindustria Terni sul versante dell'affiancamento dei percorsi tra

impresa e mondo della formazione, l’obiettivo è quello di creare un “Centro di formazione per la job

creation”, che abbracci un target vasto compreso nelle fasce di età da post-diploma a post-laurea.

Obiettivo è quello di proporre modelli teorici di riferimento e strumenti pratici per poter capire e

implementare azioni imprenditoriali di successo, fornire le capacità di identificare, valutare le

opportunità tecnologiche con potenzialità di sfruttamento commerciale, introdurre accanto alle

affermate capacità tecniche anche competenze manageriali, finanziarie e gestionali in grado di

dispiegarsi in imprese globali.

• Business and Trade Center

Realizzare a Terni un centro di affari e commercio aperto agli scenari globali che fornisca servizi

avanzati per la commercializzazione e l'esportazione di prodotti e servizi, il supporto nelle trattative

commerciali, la contrattualistica e le pratiche import-export, l’assistenza per aziende straniere che

scelgono di operare in Umbria, che presenti le migliori opportunità di investimento e le strategie di

espansione imprenditoriale, che proponga servizi di formazione e aggiornamento, valorizzazione

delle produzioni tipiche e presenti location e servizi per eventi aziendali. L’adesione al Business and

Trade Center sarà aperta a un ampio raggio di operatori del mercato: aziende, associazioni per il

commercio, agenzie governative, istituzioni accademiche, società immobiliari.

• Internazionalizzazione

Promuovere strategie di internazionalizzazione del business per le imprese locali anche attraverso

convenzioni e relazioni con i principali centri di attrazione di investimenti e apertura dei mercati.

Obiettivo dell’iniziativa dev’essere quello di cogliere le migliori opportunità di sviluppo internazionale,

portando l’industria e i prodotti locali laddove è più alto il profilo di competitività e più alto il

potenziale di crescita. Attraverso il programma sarà possibile promuovere l'integrazione

internazionale sia attraverso una maggior proiezione di imprese e reti d'imprese domestiche

all'estero, sia accrescendo la capacità di attrarre investimenti diretti esteri e investimenti all'interno

di gruppi integrati con maggiore dimensione.

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• Finanza

Costituire una SGR (Società di gestione del risparmio) che consenta alle realtà istituzionali

(Fondazioni, Istituti di credito e Pubblica Amministrazione) di esercitare la responsabilità e il ruolo di

sostenere lo sviluppo dell’impresa sul territorio. L’iniziativa di finanza sana e innovativa è finalizzata

a canalizzare parte delle risorse raccolte a sostegno dell'economia locale. Potrà istituire Fondi Comuni

che investano, tanto per iniziare, in mini bond destinati a finanziare direttamente le imprese del

territorio. Fondazioni e Banche potrebbero detenere piccole quote di “garanzia”, mentre il rimanente

sarà sottoscritto dagli investitori privati e istituzionali. Obiettivo è quello di consentire l’accesso al

credito attraverso strumenti non tradizionali anche per le Imprese di piccole e medie dimensioni, così

come avviene per le società quotate, e di offrire strumenti che, a parità di rischio, conseguano

rendimenti migliori per gli investitori. La criticità relativa alla bassa presenza di investitori sul territorio

può essere bypassata anche attraverso il ricorso a nuovi strumenti di attrazione degli investimenti,

come il crowdfunding (equity e reward based).

• UP: la Città delle startup e dei processi di crescita dimensionale delle piccole imprese

Favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali da idee nuove, promuovendo la nascita di un

ecosistema favorevole alla convergenza tra startuppers tecnologici e investitori di capitale di rischio.

L’obiettivo è quello di dotare il territorio di una strategia di crescita, per far nascere nuove imprese e

per aiutare l’innovazione nelle piccole imprese. Si dovrà partire proprio da una vera formazione

all’imprenditorialità e dalla valorizzazione della cultura d’impresa, per far emergere campioni e

aziende leader a livello internazionale, selezionandole e accelerandone la crescita. Terni dovrà

divenire luogo ideale e di riferimento per un’area geografica vasta, nel quale concentrare nuove

comunità di protagonisti molto dinamici nell’innovazione, nella ricerca, nell’industria, nel mercato dei

capitali, nella visione internazionale. Ciò consentirà di comprimere i tempi di ricerca e sviluppo,

animare le aree industriali, rafforzare un approccio sperimentale, ridurre il time to market, accelerare

la competitività delle nuove imprese. Analogamente, il programma si propone di favorire la nascita

di strumenti per la crescita dimensionale delle piccole imprese e per il rafforzamento della loro

proiezione sui mercati, anche attraverso lo sviluppo di nuove modalità organizzative secondo reti

invece che per unità rigide compartimentate e attraverso i “Contratti di rete”; strumenti che

consentono alle imprese di mettere in comune delle attività e delle risorse, allo scopo di migliorarne

il funzionamento.

• Verticalizzazioni

La produzione industriale del territorio è stata, in massima parte, caratterizzata da due macro-aree:

1) Prima trasformazione di materiale grezzo in semilavorati (siderurgia, chimica, materiali da

costruzione, energia); 2) Servizi di supporto all’industria. Esistono delle eccellenze nell’industria di

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trasformazione e delle expertise avanzate nella trasformazione dei semilavorati, ma sono piuttosto

rari i casi di “industrie di prodotto” rivolte al mercato diffuso. L’esistenza sul territorio di “giacimenti”

di semilavorati di dimensione europea può consentire lo sviluppo di nuove imprese in grado di

intercettare la domanda di nuovi prodotti di qualità, verticalizzando materiali speciali e intercettando

nicchie competitive.

• Welcome: la Città attrattiva per le multinazionali e la Città che genera imprese globali

L’obiettivo del progetto è duplice: rafforzare i fattori attrattivi per le multinazionali estere che

intendono insediarsi sul territorio, aumentando i servizi materiali e immateriali e qualificandone le

modalità di erogazione, e incrementare le opportunità per le aziende locali di aprirsi, esse stesse, ai

mercati internazionali attraverso il trasferimento di competenze e di esperienze dalle industrie

insediate. La creazione di queste sinergie può rappresentare un’opportunità di reciproca crescita e

garantire l’affermazione di un’azione interattiva tra i vari attori industriali in grado di gemmare

progetti di ricerca e sviluppo comuni, ad esempio nel settore della chimica innovativa o dei materiali.

• ISRIM e Polo chimico

Confindustria Terni intende contribuire alla risoluzione della crisi dell’ISRIM (Istituto di ricerca e

formazione sui materiali speciali per tecnologie avanzate) promuovendo un cluster di imprese che ne

scongiuri la scomparsa e ne consenta un immediato riavvio delle attività, in un contesto competitivo

e di piena sostenibilità del business e delle prospettive di rilancio. Analogamente, Confindustria Terni

intende stimolare il territorio ad esplorare l’opportunità di collaborazioni e partnership pubblico-

privato per la risoluzione delle criticità del polo chimico di Terni.

• Investimenti

Nel biennio 2014-15 sono previsti nel territorio investimenti per complessivi 150-200 milioni di euro,

in nuovi impianti e nuove produzioni. Si tratta di una mole di investimenti molto rilevante che

conferma le potenzialità attrattive del territorio e il contributo del sistema industriale all’economia

territoriale.

*I progetti elencati rappresentano una serie di punti qualificanti dell’attività biennale della Sezione

Territoriale di Terni. Le tematiche di più ampio respiro connesse con la dotazione infrastrutturale del

territorio, la definizione di nuovi modelli di sviluppo, le relazioni istituzionali, le attività di

comunicazione, rientrano nel programma di Confindustria Umbria.