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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5ª A ITI
I n d i r i z z o T e c n o l o g i c o
M e c c a n i c a , M e c c a t r o n i c a e d E n e r g i a
Anno sc o la s t i c o 201 8 /2 01 9
2
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
INDICE
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1. L’Istituto 3
1.2. Caratteri specifici dell’indirizzo e profilo professionale in uscita 4
2. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
2.1 Articolazione Meccanica e Meccatronica 6
2.2 Articolazione Energia 8
3. LA CLASSE
3.1. Composizione 9
3.2. Presentazione 9
4. IL PROCESSO FORMATIVO 4.1. Competenze in uscita 11
4.2. Metodologie, strumenti e criteri di valutazione 11
4.3. Insegnamento di un dnl con la modalità CLIL 12
4.4. Criteri di assegnazione del credito 13
4.5. Progetti e Attività 15
4.6. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Alternanza scuola-lavoro)17
4.7. Simulazioni prove d’esame: indicazioni ed osservazioni sullo svolgimento delle
simulazioni 18
4.8. Nuclei tematici disciplinari 19
5. ALLEGATI
A. Prove di simulazione e relative griglie di correzione
B. Scheda dei criteri per la valutazione del comportamento degli studenti
C. Modulo CLIL
D. Programmi
3
1- PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1 L’Istituto
L’Istituto di Istruzione Superiore di Umbertide, oggi CAMPUS “Leonardo da Vinci”, rappresenta
da oltre quaranta anni un sicuro punto di riferimento culturale per giovani ed adulti di un vasto
territorio. Trasformato di recente in CAMPUS formativo d’eccellenza per la completezza e la
qualità della sua Offerta Formativa, oggi, è in grado di offrire indirizzi di studio su tutti i settori
dell’istruzione previsti nel nuovo ordinamento scolastico italiano:
4
Valori, “mission” e “vision”dell’Istituto
La nostra scuola fonda il suo "agire" sui valori:
• della partecipazione: costruire il senso di identità e di appartenenza all’ambiente, al gruppo;
• della cooperazione: agire insieme per un’idea comune;
• della responsabilità: rispettare le regole, assumere incarichi, tenere fede ai patti;
• della pacifica convivenza, della tolleranza e del rispetto di culture diverse;
• dell’educazione alla cittadinanza democratica attraverso l’educazione alla pace, alla tolleranza,
al rispetto di culture diverse e alla solidarietà;
• del rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione.
Abbiamo una “mission” chiara e condivisa per la nostra scuola che:
• intende farsi riconoscere socialmente un forte ruolo educativo,
• aspira a diventare polo di riferimento sul territorio e contribuire al suo sviluppo culturale,
• persegue tenacemente gli obiettivi di apprendimento in dimensione europea
• ritiene che "l'etica del dar conto" sia un requisito irrinunciabile per un'istituzione pubblica
• specializza l'offerta formativa pro-muovendo e valorizzando le eccellenze
• innova tecnologicamente l’azione didattica attraverso la digitalizzazione degli ambienti di apprendimento.
Cerchiamo di costruire una scuola accogliente, organizzata e attiva, che promuova dialogo, sostenga
la progettualità degli studenti, collabori con le famiglie e interagisca con il territorio, del quale sa
leggere i cambiamenti e le dinamiche di sviluppo possibili.
1.2 Caratteri specifici dell’indirizzo e profilo professionale in uscita
Il Profilo: settore Tecnologico, indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia”
L’indirizzo dell’Istruzione Tecnica "Meccanica, Meccatronica ed Energia" ha lo scopo di far
acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo
dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine
e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi
contesti economici.
Il diplomato, nelle attività produttive di interesse, collabora nella progettazione, costruzione e
collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi, interviene
nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed
è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
L’identità dell’indirizzo si configura nella dimensione politecnica del profilo, che viene
ulteriormente sviluppata nel nuovo ordinamento, attraverso nuove competenze professionali,
attinenti la complessità dei sistemi, il controllo dei processi e la gestione dei progetti, con
riferimenti alla cultura tecnica di base, tradizionalmente incentrata sulle macchine e sugli impianti.
L’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” integra competenze scientifiche e tecnologiche
di ambito meccanico, dell’automazione e dell’energia e presenta due articolazioni:
“Meccanica e Meccatronica”, che approfondisce, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi
e alla relativa organizzazione del lavoro;
“Energia”, per l’approfondimento, in particolare, delle specifiche problematiche collegate
alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici di controllo e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
5
Nelle due articolazioni, che hanno analoghe discipline di insegnamento, anche se con diversi orari,
le competenze comuni vengono esercitate in contesti tecnologici specializzati: nei processi
produttivi, (macchine e controlli) e negli impianti di generazione, conversione e trasmissione
dell’energia.
Il Tecnico dell’articolazione "Meccanica Meccatronica", ha competenze riguardanti le
normative e la sicurezza nella costruzione, collaudo e smaltimento dei dispositivi e dei prodotti, le
tecniche di prototipazione automatizzata (CAD-CAM-FEM) che lo mettono a contatto con le più
moderne tecniche di produzione; interviene nell’automazione industriale integrando le conoscenze
di meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente
ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.
QUADRO ORARIO
Settore MECCANICO MECCATRONICO 1° B IENNIO 2° BIENNIO +
5° ANNO
MA
TE
RIE
AR
EA
CO
MU
INE
MATERIE AREA GENERALE
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze della Terra e Biologia 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
Totale ore Area Generale 20 20 15 15 15
MATERIE AREA TECNICA
Fisica 3(1) 3(1)
Chimica 3(1) 3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresent. grafica 3(1) 3(1)
Tecnologie informatiche 3(2)
Complementi di Matematica 1 1
MA
TE
RIE
IND
IRIZ
ZO
MATERIE DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie applicate 3
Meccanica, Macchine ed Energia 4 4 4
Sistemi ed Automazione 4(2) 3(2) 3(2)
Tecnologie Meccaniche di proc. e di prodotto 5(4) 5(4) 5(4)
Disegno, Progettazione e Org. industriale 3 (2) 4(3) 5(4)
Totale ore Area Tecnica 12 12 17 17 17
TOTALE ORE 32 32 32 32 32
() Le ore indicate tra parentesi indicano la copresenza per le materie che prevedono l’uso dei laboratori
6
2- COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
2.1 Articolazione Meccanica e Meccatronica
continuità didattica
n. Materia di insegnamento Cognome e nome
3° anno
4° anno
5°anno
1 Lingua e letteratura
italiana
SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ
2 Storia SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ
3 Lingua Inglese VESCARELLI Daniela SÌ SÌ SÌ
4 Matematica ZUCCHINI Tatiana NO NO SÌ
5 Scienze Motorie e
sportive
BIONDI Simone NO NO SÌ
6 Religione cattolica VENTI Eleonora SÌ SÌ SÌ
7 Attività alternativa alla
religione cattolica
CASAGRANDE FIORETTI
Marika
NO NO SÌ
8 Meccanica, Macchine ed
Energia
TORTOIOLI Diego NO SÌ SÌ
9 Disegno, progettazione ed
organizzazione
industriale
PAZZAGLIA Gabriele SÌ SÌ SÌ
10 Sistemi ed Automazione MANTENUTO Andrea NO SÌ SÌ
11 Tecnologie Meccaniche di
Processo e di Prodotto
FIORAVANTI Silvana SÌ SÌ SÌ
12 Laboratorio D.p.o. CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ
13 Laboratorio Tecnologia SCARSCELLI Roberto SÌ SÌ SÌ
14 Laboratorio Sistemi ANTONELLI Roberto NO NO SÌ
7
Il Tecnico dell’articolazione "Energia", è una figura professionale specializzata e versatile, in
grado di riconvertirsi e gestire con facilità i cambiamenti: interviene nei processi di conversione,
gestione ed utilizzo dell’energia, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto dell’ambiente
(energie alternative); ha competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei
prodotti (CAD/CAM); interviene nell’automazione industriale integrando le conoscenze di
meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai
fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.
QUADRO ORARIO
Settore ENERGIA 1° B IENNIO 2° BIENNIO +
5° ANNO
MA
TE
RIE
AR
EA
CO
MU
INE
MATERIE AREA GENERALE
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
Totale ore Area Generale 20 20 15 15 15
MATERIE AREA TECNICA
Fisica 3(1) 3 (1)
Chimica 3(1) 3 (1)
Tecnologie e tecniche di rappresent. grafica 3(1) 3 (1)
Tecnologie informatiche 3(2)
Complementi di Matematica 1 1
MA
TE
RIE
IND
IRIZ
ZO
MATERIE DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie applicate 3
Meccanica, Macchine ed Energia 5 5 5
Sistemi ed Automazione 4(3) 4(3) 4(3)
Tecnologie Meccaniche di proc. e di prodotto 4(4) 2(2) 2(2)
Impianti energetici, disegno e progettazione 3(2) 5(4) 6(5)
Totale ore Area Tecnica 12 12 17 17 17
TOTALE ORE 32 32 32 32 32
() Le ore indicate tra parentesi indicano la copresenza per le materie che prevedono l’uso dei
laboratori
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2- COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
2.2 Articolazione Energia
continuità didattica
n. Materia di insegnamento Cognome e nome
3° anno
4° anno
5°anno
1 Lingua e letteratura
italiana
SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ
2 Storia SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ
3 Lingua Inglese VESCARELLI Daniela SÌ SÌ SÌ
4 Matematica ZUCCHINI Tatiana NO NO SÌ
5 Scienze Motorie e
sportive
BIONDI Simone NO NO SÌ
6 Religione cattolica VENTI Eleonora SÌ SÌ SÌ
7 Attività alternativa alla
religione cattolica
CASAGRANDE FIORETTI
Marika
NO NO SÌ
8 Meccanica, Macchine ed
Energia
TORTOIOLI Diego NO SÌ SÌ
9 Impianti energetici MORELLI STEFANO SÌ SÌ SÌ
10 Sistemi ed Automazione STARNINI Andrea NO SÌ SÌ
11 Tecnologie Meccaniche di
Processo e di Prodotto
FIORAVANTI Silvana
NO SÌ SÌ
12 Laboratorio Impianti CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ
13 Laboratorio Tecnologia CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ
14 Laboratorio Sistemi ANTONELLI Roberto NO NO SÌ
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3- LA CLASSE
3.1 Composizione
Alunno Frequenza NOTE
I II III IV V ARTICOLAZIONE
Bacchi Emanuele no no sì sì sì Meccanica e meccatronica
Baldassarri Luca sì sì sì sì sì Energia
Basri Anas sì sì sì sì sì Energia
Berardino Andrea no no sì sì sì Meccanica e meccatronica
Coletti Francesco no sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Credentino Antonio sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Dragoni Giacomo sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Dragoni Luca sì sì sì sì sì Energia
Ezzhar Achraf sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Fabbi Samuele no no no sì sì Energia
Fiorucci Nicola sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Grassini Alessio sì sì sì sì sì Energia
Guerri Luca sì sì sì sì sì Energia
Koka Ardit sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Mouine Amine sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Pazzaglia Alessio no sì sì sì sì Energia
Pennoni Giulio no sì sì sì sì Meccanica e meccatronica
Piras Alessio no no sì sì sì Meccanica e meccatronica
Savino Andrea sì sì sì sì sì Energia
Singh Sanjot sì sì sì sì sì Energia
3.2 Presentazione
La classe 5AITI, articolata nei due indirizzi di Meccanica-Meccatronica ed Energia, è composta da
20 ragazzi ed ha subito alcune variazioni nel corso del quinquennio dovute a casi di insuccesso
scolastico o a riorentamenti in entrata.
La maggior parte degli studenti proviene dal comune di Umbertide, mentre alcuni provengono dalle
frazioni del comune di Perugia (Ponte Pattoli, Solfagnano). Vi sono cinque studenti di origine
straniera che non presentano, tuttavia, particolari problemi a livello di comprensione ed espressione
linguistica.
Il gruppo classe è caratterizzato da una tendenza globale alla distrazione e a vivere l’impegno
scolastico con una certa superficialità, caratteristiche che hanno condizionato il profitto complessivo
degli studenti che si attesta mediamente su livelli di sufficienza, non sempre commisurati alle
effettive potenzialità. In generale è spesso emersa la tendenza ad affrontare le discipline con una
certa leggerezza ed in maniera poco autonoma, il che ha limitato l’approfondimento di alcuni
contenuti disciplinari. L’applicazione ed il profitto degli alunni, inoltre, sono stati influenzati dalle
attittudini personali e dallo specifico interesse per le singole discipline con risultati diversificati
secondo le materie di studio. Anche la frequenza scolastica è stata piuttosto irregolare soprattutto
nell’ultimo anno scolastico.
Nel complesso la classe dimostra l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze di base, anche
se con una limitata propensione all’approfondimento personale e alla rielaborazione critica. Non
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risulta del tutto acquisita la padronanza dei linguaggi specifici e l’attitudine ad istituire
autonomamente collegamenti e nessi logici.
Solo alcuni studenti si sono rivelati più assidui nell’applicazione, riuscendo a sviluppare un
autonomo metodo di studio e raggiungendo dei livelli di profitto buoni sia nelle conoscenze che
nelle competenze.
Nell’ambito delle attività previste dai percorsi di alternanza scuola-lavoro o dalla progettualità
didattica promossa dall’Istituto la classe ha dimostrato maggior interesse e motivazione, nonché una
sufficiente capacità di rispettare gli impegni. Alcuni degli studenti più deboli nello studio teorico si
sono dimostrati partecipi e capaci, anche se con la necessità di un costante monitoraggio da parte
dei docenti. Formativi ed apprezzati dagli studenti sono stati gli stage aziendali, le visite in azienda
o presso fiere specifiche del loro ambito di studio.
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4 - IL PROCESSO FORMATIVO
4.1 Le competenze in uscita
Al termine del percorso quinquennale lo studente è in grado di
padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,
tecnologici;
comunicare efficacemente in lingua inglese usando anche i linguaggi settoriali, per interagire in diversi ambiti di studio e di lavoro;
integrare le conoscenze di meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici
dedicati con le nozioni di fisica, economia ed organizzazione;
contribuire all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento ed economicità dei prodotti;
elaborare cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
gestire ed utilizzare l’energia per ottimizzare il consumo energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;
agire responsabilmente, nell’ambito delle normative vigenti, sulla sicurezza nei luoghi di
lavoro e sulla tutela ambientale;
pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali
d’uso;
gestire ed innovare processi, correlati a funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la produzione e il lavoro.
Al termine dell’intero processo formativo tutti gli alunni componenti la classe hanno acquisito, a
livelli diversificati, le competenze sopra elencate.
4.2 Metodologie, strumenti e criteri di valutazione
Il processo formativo è stato realizzato attraverso numerosi e diversificati strumenti e strategie
didattiche ed educative.
Ogni docente ha sempre avuto cura di comunicare e far comprendere agli alunni il proprio progetto
didattico-educativo, discutendo i risultati di apprendimento specificati in termini di competenze
attese, le scelte metodologiche, le strategie operative attuate per acquisirle, nonché i criteri e gli
strumenti di verifica e di valutazione adottati.
I docenti hanno utilizzato diverse metodologie didattiche correlate ai vari ambiti e in relazione alle
competenze che intendono far acquisire agli alunni:
- Prove scritte: prove strutturate e semi-strutturate, elaborati scritti tradizionali, analisi di
varie tipologie di testo, prove tipologicamente simili a quelle dell’esame di Stato
- Prove orali: verifiche orali, discussioni guidate, domande in itinere, relazioni.
Sono state sistematicamente utilizzate le griglie elaborate dai singoli dipartimenti per le prove
scritte sia tradizionali sia semistrutturate e strutturate, orali e pratiche, con un ventaglio di valori
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dall’uno al dieci, come definite e condivise in sede collegiale. Anche per la correzione delle
simulazioni delle prove d’esame sono state utilizzate griglie comuni.
Per formulare un giudizio di competenza, i docenti hanno tenuto conto:
- dei risultati ottenuti nello svolgimento del compito
- delle modalità utilizzate dallo studente per raggiungere il risultato
- della percezione e consapevolezza che lo studente ha del suo lavoro
- del processo di miglioramento o meno dimostrato rispetto alla situazione di partenza
- dell’autonomia raggiunta
- delle capacità di applicare quanto appreso in contesti diversi
La valutazione, secondo le linee di indirizzo date dal Collegio dei docenti, pur partendo dalla
misurazione delle prestazioni degli studenti, non si esaurisce in essa e considera anche altri elementi
ritenuti importanti:
- impegno e partecipazione consapevole e responsabile al processo didattico-educativo
- progressi rispetto ai livelli di partenza
- capacità e attitudini
- interesse e motivazione
- senso di responsabilità.
4.3 Insegnamento di una dnl con la modalità CLIL
In conformità alla normativa vigente, è stato svolto l’insegamento di una DNL con la modalità
CLIL su argomenti attinenti alla programmazione didattico-educativa delle discipline di Tecnologie
meccaniche di processo e di prodotto, per l’articolazione di Energia, e di Disegno, progettazione ed
organizzazione industriale per l’articolazione di Meccanica e Meccatronica.
L’avvio in ordinamento dell’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera
secondo la metodologia CLIL nel quinto anno dell’istituto tecnico tecnologico è stato realizzato
secondo le norme transitorie per l’a.s. 2014/15 contenute nella nota MIUR prot. N. 4969 del 25
luglio 2014.
L’insegnamento con modalità CLIL si è svolto nell’ambito delle programmazione curriculare della
disciplina di Disegno, progettazione ed organizzazione industriale per la sola articolazione di
Meccanica e Meccatronica ed è stato tenuto dal docente in possesso della certificazione B2.
L’attività didattica è stata finalizzata soprattutto all’acquisizione e al potenziamento del linguaggio
specialistico delle discipline di indirizzo, per lo sviluppo di una competenza reale ed efficacemente
spendibile sia nella prospettiva dell’inserimento nel mondo lavorativo aziendale sia in quella della
prosecuzione degli studi a livello universitario.
La relativa scheda didattica viene riportata in allegato.
I risultati di apprendimento raggiunti dai singoli studenti sono risultati eterogenei, secondo il grado
di interesse personale e le competenze linguistiche pregresse; il Consiglio di Classe ha inteso tale
attività come approfondimento che ogni alunno ha declinato secondo le proprie capacità e
competenze da considerare come valorizzazione del percorso formativo di ciascuno.
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4.4 Criteri di assegnazione del credito
I punteggi sono attribuiti sulla base della Tabella A prevista dal D.lgs. n.62/17che riporta la
corrispondenza tra la media dei voti conseguiti dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno
di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico, predisponendo – come previsto dal D.lgs.
di cui sopra - la conversione (secondo la Tabella di conversione per la fase transitoria) del credito
attribuito negli anni precedenti (classi III e IV).
Media dei voti Fasce di credito
III Anno
Fasce di credito
IV Anno
Fasce di credito
V Anno
M < 6 - - 7 – 8
M = 6 7 – 8 8 – 9 9 – 10
6 < M 7 8 – 9 9 – 10 10 – 11
7 < M 8 9 – 10 10 – 11 11 – 12
8 < M 9 10 – 11 11 – 12 13 – 14
9 < M 10 11 – 12 12 – 13 14 – 15
Tabella di conversione del credito conseguito nel terzo e quarto anno – Candidati anno scolastico 2018-19
Somma crediti conseguiti per il III e per IV anno Nuovo credito attribuito per il III e il IV anno (totale)
6 15
7 16
8 17
9 18
10 19
11 20
12 21
13 22
14 23
15 24
16 25
Per quanto concerne il punto nell’ambito delle bande di oscillazione, esso è stato attribuito sulla
base dei seguenti criteri individuati dagli Organi Collegiali dell’Istituto, illustrata e motivata con
approfondite discussioni alla classe e ai genitori.
La griglia è coerente con la normativa vigente in materia, nonché con l’articolo 2 comma 1
dell’Ordinanza Ministeriale n. 40 dell’8 aprile 2009, riguardante la valutazione del comportamento
ai fini dell’esame finale di Stato.
Si allega scheda con i criteri per la valutazione del comportamento a.s. 2018/2019 adeguata alla
normativa vigente.
14
GRIGLIA Dl ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO classe V A ITI
Anno scolastico 2018/2019
Partecipazione
Attività Integrative
______________
Attività alternativa
IRC
Crediti
formativi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
b
TOTALE CREDITO
NOTA: Nel calcolo di M è considerata anche la valutazione del comportamento secondo i criteri allegati dove sono considerati l'assiduità della frequenza
a) Per M compreso tra il limite inferiore della fascia fino a un punteggio decimale uguale a 0,50 si assegna il punto in presenza di giudizio positivo nella totalità dei parametri
b) Per M compreso tra il punteggio decimale superiore a 0,50 fino al limite superiore della fascia si assegna il punto con un giudizio positivo anche solo in uno dei parametri
Punto di
oscillazione da
assegnare*
scolastica, l'interesse, l'impegno e la partecipazione al dialogo educativo.
Parametri per l'attribuzione del
punto di oscillazione (*)Credito
2016/2017
2017/2018
Data______________________
NomiMedia dei voti
M
Fascia
punteggio
Tabella
Punteggio
minimo fascia
Credito
2018/2019N°
(*) Assegnazione del punto di oscillazione:
15
4.5 Progetti e Attività di ricerca
La classe è stata impegnata in progetti ed attività di ricerca allo scopo di consolidare e di
approfondire le conoscenze disciplinari apprese e favorire la costruzione delle competenze
trasversali in uscita dal percorso.
4.5.1 Attività di recupero e potenziamento disciplinare
Interventi Cur. Extracur. Discipline Modalità
Interventi di
recupero
X
X
1. Meccanica,
macchine ed
energia
2. Matematica
Corsi di recupero con
rientri pomeridiani e
verifica finale.
Interventi di
potenziamento
disciplinare
X
1. Meccanica,
macchine ed
energia
Lezioni di
approfondimento
disciplinare con rientri
pomeridiani
4.5.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”
Progetti/attività Descrizione
Temi Attività
Storia e memoria
L’attività ha avuto
come obiettivo la
sperimentazione di
nuovi percorsi
didattici, la
promozione di uno
studio critico del
passato e l’esercizio
della memoria come
valore
insopprimibile della
storia
La deportazione
come dramma
dell’umanità
La memoria
custodia del passato
e progetto per il
futuro
Il viaggio come
percorso di vita
La Resistenza
come spinta verso la
libertà
-Viaggio d’istruzione
a Fossoli
-Incontri con:
a) Viviana Salomon
(Giornata della
memoria)
b) Franco Papetti e
Dino Nardelli
(Giornata del ricordo)
Lettura di articoli della
Costituzione
L’attività ha avuto l’
obiettivo di
approfondire alcune
tematiche della storia
contemporanea
italiana attraverso la
lettura di alcuni
articoli della
Costuituzione.
- Lo Stato e gli Enti
locali (articoli 1 e 5
della Costituzione)
- I rapporti tra Stato
e Chiesa (articoli 7 e
8)
- Le organizzazioni
dei lavoratori
(articoli 39 e 40)
- Il diritto di voto
(articolo 48)
- Lezioni di storia ed
analisi di documenti.
- Incontro con i
rappresentati regionali
di CGIL, CISL, UIL
16
4.5.3 Attività di eccellenza e di arricchimento dell’offerta formativa (viaggi di istruzione…..)
Titolo del progetto Attività Tutti
Alcuni
Budapest Viaggio di istruzione Alcuni
Centro sportivo scolastico Partecipazione a varie attività sportive Alcuni
Certificazione in lingua inglese Corso ed esame Alcuni
Giochi di matematica Prove selettive per la partecipazione alla gara
nazionale Alcuni
4.5.4 Percorsi interdisciplinari
Titolo del Percorso Attività Tutti
Alcuni
Impresa formativa simulata Riproduzione in laboratorio del modello
lavorativo di un’azienda vera Tutti
TereXfactor
Costruzione di un carrello per il
miglioramento del rifornimento di materiale
di consumo nelle linee di produzione
(coinvolgimento di tutte le materie di
indirizzo)
Alcuni
4.5.5 Eventuali attività specifiche di orientamento Titolo del Percorso Attività
Tutti
Alcuni
Istituto Mediazione Linguistica di
Perugia
ITS Umbria Academy
Incontro con le Forze di Polizia e le
Forze Armate
I.T.S. Innovazione tecnologia
sviluppo
Laboratorio Meccatronico ITS
Umbria Academy
Incontro informativo
Spettacolo di orientamento
Incontro informativo sulle opportunità
lavorative post-diploma
Incontro informativo
Visita guidata al LABOMEC di Foligno
Alcuni
ALPHATEST
“UNIPG ORIENTA 2019 –
L’Ateneo incontra le future
matricole”
Seminario di orientamento sui corsi
universitari a numero chiuso
Manifestazione di Orientamento
dell’Università di Perugia
Alcuni
17
4.6 Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
(Alternanza scuola-lavoro)
Il Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, sviluppato nel secondo biennio e ultimo
anno, ha coinvolto gli studenti per un totale di 400 ore. Tale percorso è stato strutturato in
un’attività di stage della durata totale di 280 ore svolta in tre periodi (febbraio 2017, giugno 2018 e
settembre 2018), accompagnata ad un’attività di formazione in aula, uscite didattiche e corsi
specialistici della durata di 120 ore.
Un ulteriore e particolare tipo di esperienza per lo sviluppo delle competenze trasversali e per
l’orientamento che ha coinvolto la classe è stato quello dell’IMPRESA FORMATIVA
SIMULATA.
Questa modalità di attuazione ha permesso agli studenti di assumere le sembianze di giovani
imprenditori e di riprodurre in laboratorio il modello lavorativo di un’azienda vera, apprendendo i
principi di gestione attraverso il fare. L'impresa progettata ha permesso il coinvolgimento di tutte le
tipologie di istruzione presenti nell’istituto attraverso la scelta di un settore di interesse per tutti gli
studenti e identificativo del territorio.
Le attività, iniziate nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, si sono sviluppate progressivamente
secondo la scansione temporale prevista nella programmazione di ciascuna classe ed hanno permesso
agli alunni di animare un’azienda virtuale, l’Impres@DaVinci srl, che progetta e commercializza in
rete (e-commerce) oggetti in ceramica. I prototipi sono stati progettati e realizzati nel laboratorio
per la formazione e l'innovazione FABLAB School dell’istituto.
Il percorso proposto ha coinvolto l'attività di tutti i Consigli delle classi impegnate ed ha contribuito a
far acquisire a tutti gli studenti conoscenze teoriche e applicative, spendibili in vari contesti di vita,
di studio e di lavoro, nonché abilità cognitive idonee per risolvere problemi, quali quelli di sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue e assumere progressivamente
anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati da ottenere.
Gli alunni, inoltre, hanno svolto attività di stage presso aziende meccaniche di produzione
metalmeccanica e aziende che operano nel settore dell’energia.
Si riporta uno schema delle attività svolte:
Attività ore
- Visite aziendali: conoscenza e osservazione dell’impiego di avanzate tecnologie, contatto con
realtà aziendali caratterizzate da standard di produzione elevatissimi, dotate di mezzi e impianti
avanzati per il settore produttivo e di software gestionali e di controllo;
- Attività laboratoriali per prove meccaniche e tecnologiche sui materiali; - Azienda Proma Srl; Azienda Tiberina Group Srl, Alushop; Azienda SunergSrl; Azienda
OMA Foligno, Aries Srl.
- Maker Faire - Roma
24 ore
Formazione Generale in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Attività in aula in preparazione allo stage. Feedback delle attività e rielaborazione informazioni 36 ore
Stage nei settori di riferimento ( meccanica e meccatronica, energia) (nei tre anni 40-120-120 ore) 280 ore
Progetti di approfondimento: Costruzione di un carrello per il miglioramento del rifornimento di
materiale di consumo nelle linee di produzione 30 ore
Impresa Formativa Simulata 60 ore
Orientamento. Redazione Curriculum Vitae. Simulazione colloquio di lavoro 20 ore
Nella realizzazione pratica dello stage gli alunni sono stati assegnati tenendo conto della
specializzazione, ma anche delle inclinazioni e degli interessi individuali alle diverse aziende del
territorio, come risulta dallo schema seguente: ALUNNO TERZO ANNO ORE QUARTO ANNO ORE QUINTO ANNO ORE
Bacchi Emanuele Solfer
Pierantonio
40 Piana Gherardo
Umbertide
120 Piana Gherardo
Umbertide 120
18
Baldassarri
Luca - -
Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide
136 Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide 144
Basri
Anas
COBEM
Umbertide
40 Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide 120 Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide 120
Berardino Andrea Solfer
Pierantonio
40 Overmek
Umbertide 120 Overmek
Umbertide 94
Coletti Francesco Piana Gherardo
Umbertide
40 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide 120 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
120
Credentino
Antonio
Terex
Umbertide 40 Piana Gherardo
Umbertide
120 Piana Gherardo
Umbertide
120
Dragoni
Luca
Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide
40 Terex Operations Italy
S.R.L. Umbertide 120 Terex Operations Italy
S.R.L.
120
Dragoni Giacomo Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
40 Modulo
Umbertide
120 Modulo
Umbertide 120
Ezzahr Achraf Aries
Montone
40 Aries
Montone 112 Aries
Montone 112
Fabbi
Samuele
SSD Thebris Sporting
Village srl 40 Ramal S.R.L.
Umbertide
120 Ramal S.R.L.
Umbertide
120
Fiorucci Nicola Piana Gherardo
Umbertide
40 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
120 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide 120
Grassini
Alessio
Overmek
Umbertide
40 Aries
Montone
112 Aries
Montone
104
Guerri
Luca
SCA Componenti Srl
Umbertide
40 Deen Engineering S.P.A.
Umbertide
120 Overmek
Umbertide 120
Koca Ardit Overmek
Umbertide 40 Overmek
Umbertide 112 Overmek
Umbertide 98
Mouine Amine Aries
Montone
40 Overmek
Umbertide 120 Overmek
Umbertide 92
Pazzaglia
Alessio
Overmek
Umbertide
40 Piana Gherardo
Umbertide
120 Piana Gherardo
Umbertide
116
Pennoni Giulio Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
40 Modulo
Umbertide
120 Modulo
Umbertide 120
Piras Alessio Piana Gherardo
Umbertide
40 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide 120 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide 120
Savino
Andrea
Proma S.P.A
Stabilimento 1Umbertide 40 Terex Operations Italy
S.R.L. Umbertide 120 Terex Operations Italy
S.R.L. Umbertide 120
Singh
Sanjot
Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
40 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
120 Metalmeccanica Tiberina
Umbertide
120
Tutti si sono inseriti nell’attività lavorativa in modo positivo, evidenziando un comportamento
generalmente rispettoso delle regole e con una buona capacità di relazionarsi con le persone,
portando a termine i compiti loro affidati in modo autonomo.
Per quello che riguarda le lezioni e le attività svolte in aula, gli alunni hanno dimostrato una
partecipazione ed un impegno nel complesso adeguate.
Il Consiglio di Classe procederà alla fine dell’anno scolastico alla valutazione degli esiti delle
attività di alternanza e alla loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari (contribuendo in tal senso
alla definizione del credito scolastico) e sul voto di condotta (le proposte di voto dei docenti del
Consiglio di Classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti).
4.7 Simulazione prove d’esame
Sono state programmate a livello collegiale due simulazioni della prima prova e due della seconda.
Le prove sono state somministrate nelle date e nelle modalità predisposte dal Ministero. Le copie di
tali prove e le relative griglie di misurazione sono riportate in allegato al documento.
19
4.8 Nuclei tematici disciplinari
20
DISCIPLINE COMUNI ALLE DUE ARTICOLAZIONI
MATERIA: Lingua e letteratura italiana INSEGNANTE: Stefania Serenelli
Libro di testo: Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria La letteratura ieri, oggi, domani vol.2/3
COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA
DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE
Lingua
Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana
secondo le diverse esigenze comunicative
Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione visiva e multimediale
Letteratura
Riconoscere le linee essenziali della storia della letteratura ed orientarsi fra
testi e autori fondamentali
Sviluppare un atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla
realtà
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e
internazionali
ABILITÀ
Lingua
Riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana
Riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari e artistici
Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità
Ideare e realizzare testi multimediali su tematiche culturali, di studio e
professionali
Letteratura
Identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale italiano
ed internazionale del ‘900
Individuare i caratteri specifici di un testo letterario
Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo
in relazione alle esperienze personali
1
L’Età del Romanticismo:
- Leopardi
Lezione frontale
Analisi dei testi
letterari
Letture
individuali
STRUMENTI
Verifiche orali:
- Colloqui
Verifiche scritte:
prove secondo le
tipologie dell’esame di
stato (A, B, C)
GRIGLIE DI
MISURAZIONE
Le griglie di
misurazione utilizzate
sono quelle
dipartimentali
2
Naturalismo e Verismo:
- Zola
- Verga
3
Simbolismo e Decadentismo:
- Baudelaire e Rimbaud
- Pascoli
- D’Annunzio
4
Il romanzo psicologico:
- Pirandello
- Svevo
5
La lirica del ‘900:
le avanguardie artistico-letterarie:
Futurismo, Ermetismo.
- Ungaretti
- Montale
- Quasimodo
21
MATERIA: Storia INSEGNANTE : Stefania Serenelli
Libro di testo: Desideri, Codovini Storia e Storiografia vol. 2/3A/3B
COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE
DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE (Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE
Agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i
principi della Costituzione, a partire dai quali saper
valutare fatti e ispirare i propri comportamenti
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi della
scienza della tecnologia
Riconoscere gli aspetti geografici e territoriali
dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo
Approfondire i nessi tra passato e presente in una
prospettiva interdisciplinare
ABILITÀ Ricostruire processi di trasformazione individuando
elementi di persistenza e discontinuità
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi
economici, politici e socio-culturali
Analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti
che hanno favorito le innovazioni scientifiche e
tecnologiche
Leggere e interpretare gli aspetti della storia locale in
relazione alla storia generale
Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali
1
Imperi e nazioni nella seconda metà del XIX secolo:
- Le grandi potenze europee e mondiali (Germania, Russia,
Gran Bretagna)
- L’ascesa della borghesia e la seconda rivoluzione
industriale
- L’imperialismo
- Stato e società nell’Italia unita
Lezione frontale
Schematizzazioni
e mappe
concettuali in
formato
multimediale
Utilizzo di carte
geografiche,
grafici, dati
statistici,
immagini,
semplici fonti
documentarie
STRUMENTI
Verifiche orali:
colloqui
Verifiche scritte:
prove semistrutturate
GRIGLIE DI
MISURAZIONE
Le griglie di
misurazione utilizzate
sono quelle
dipartimentali
2
L’età della Grande Guerra:
- L’Europa e il mondo alla vigilia della Grande guerra
- L’Italia giolittiana
- La prima guerra mondiale
- La rivoluzione russa
3
I regimi totalitari e la seconda guerra mondiale:
- Il dopoguerra e la crisi del ‘29
- L’Italia fascista
- Il Nazismo
- Lo Stalinismo
- La seconda guerra mondiale
4
Il mondo del dopoguerra (riferimenti sintetici):
- L’Italia repubblicana
- Guerra fredda e ricostruzione
22
MATERIA: LINGUA INGLESE INSEGNANTE : Daniela Vescarelli
Libri di testo: SMARTMECH di Rosa Anna Rizzo ed. Eli - PERFORMER FCE TUTOR di Marina Spiazzi e Marina Tavella, Margareth Layton, ed Zanichelli
COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA
DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI VERIFICA
COMPETENZE
- Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi e
utilizzare i linguaggi settoriali relativi all’indirizzo di studio, per
interagire in ambiti e contesti professionali
- Redigere documenti tecnici relativi a situazioni professionali
- Avere consapevolezza degli aspetti culturali del paese di cui si
studia la lingua
ABILITA’
- comprendere il senso generale di testi a carattere generale,
economico-sociale e tecnico, di lettere ed articoli
- interagire in semplici scambi dialogici
- produrre brevi e semplici testi scritti di carattere generale e
relativi alla microlingua del settore specifico.
- comprendere, selezionare e riferire informazioni rilevanti da
testi informativi di carattere tecnico, sull’evoluzione del
computer, la meccatronica, la robotica, l’automazione, le
macchine a controllo numerico, le fonti di energia rinnovabili
usare in modo semplice ma coerente e appropriato la fraseologia
per redigere una domanda di lavoro e relativo CV
- riferire sulle caratteristiche del fenomeno della prima
Rivoluzione Industriale, relativamente alle cause ed agli effetti
prodotti
- riferire sui principali eventi dell’età vittoriana e il romanzo
vittoriano
- riferire sull’autore Charles Dickens, relativamente alla biografia
ed alle opere
- riferire sull’autore G. Orwell, relativamente alla biografia e le
opere;
- riferire sugli aspetti positivi e negativi della globalizzazione
economica e culturale
- utilizzare in modo adeguato le principali strutture grammaticali
1
1
Dal testo Smartmech
- Renewable Energy Sources
- The Computer evolution
- Mechatronics
- Robotics
- Automated factory organization
- Numerical Control and CNC
- Application for a job and curriculum
vitae
Presentazione degli
obiettivi che si vogliono
raggiungere, lezione
frontale; approccio
situazionale, funzionale e
comunicativo; riflessione
sull’aspetto morfo-
sintattico della lingua con
interazioni fra metodo
induttivo e deduttivo;
analisi di tipo contrastivo L
1 – L 2; problem solving;
selezione ed annotazione di
elementi utili al reimpiego
nella produzione
autonoma.
Strumenti: libro di testo,
materiale fotocopiato
STRUMENTI
Questionari
Trattazione sintetica di argomenti
Prove semistrutturate
Redazione di lettere formali e
domande di lavoro
Comprensione di un testo,
domande aperte e a scelta
multipla
Simulazioni Prove INVALSI
GRIGLIE DI MISURAZIONE
Le griglie di misurazione
utilizzate sono quelle
dipartimentali
2
Cultura e civiltà:
- The Industrial Revolution
- The Victorian Age
- The Victorian Novel
- Charles Dickens
- George Orwell
- Globalisation
3
Dal testo Performer FCE
- Unit 9: Challenges
- Unit 10: Relationships
- Unit 11: Crime
- Unit 12: Money
23
MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: Tatiana Zucchini
Libro di testo: Matematica. Verde – Bergamini, Trifone, Barozzi
COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA
DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI VERIFICA
COMPETENZE Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per
organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative ABILITÀ
- saper calcolare limiti di funzioni
- saper risolvere le forme indeterminate più diffuse
- saper risolvere esercizi riguardanti la discontinuità
- saper applicare le regole di derivazione
- saper determinare l'equazione della retta tangente in un
punto
- saper determinare i punti di massimo relativo, di minimo
relativo e di flesso
- saper calcolare gli intervalli di crescenza e decrescenza, di
concavità e convessità
- saper rappresentare il grafico di una funzione
- saper determinare le primitive di una funzione
- saper calcolare l’integrale definito
- saper applicare i metodi di integrazione
- saper individuare e utilizzare il metodo più conveniente per
il calcolo dell'integrale di una funzione
- saper applicare la formula fondamentale del calcolo
integrale
- saper determinare il valore medio di una funzione
- saper determinare l’area di una regione di piano
- saper determinare il volume e l’area della superficie di
solidi di rotazione
- saper calcolare la lunghezza di un arco di curva
1
LIMITI DI FUNZIONI
Da fasi ricettive (analisi)
attraverso fasi rielaborative
e produttive (sintesi).
Lezione partecipata di
ricerca- scoperta guidata
Esercizi e discussioni di
rafforzo e/o
approfondimento.
Lezione di riflessione e
sistemazione rigorosa di
concetti.
Libro di testo e laboratori
informatici.
STRUMENTI:
Prove scritte semistrutturate
Verifiche orali.
Controllo e discussione dei
lavori assegnati a casa.
GRIGLIE DI MISURAZIONE
Le griglie di misurazione
utilizzate sono quelle
dipartimentali
2 DERIVATE DI FUNZIONE
3 INTEGRALI DI FUNZIONE
24
MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE INSEGNANTE : Prof. BIONDI SIMONE Libro di testo: CORPO, MOVIMENTO, SPORT. (A.C. Cappellini, A. Naldi, F. Nanni)
COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA
DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI VERIFICA
La classe ha raggiunto complessivamente un
discreto livello di apprendimento degli
obiettivi perseguiti nel corso dell’anno.
COMPETENZE
Scegliere tra i gesti tecnici conosciuti, quelli
più utili al raggiungimento dell’obiettivo. Identificare nelle diverse discipline sportive
le capacità e abilità fisiche tipiche della
disciplina studiata.
Applicare efficacemente le conoscenze per la prevenzione degli infortuni.
ABILITÀ Giocare uno sport di squadra o individuale
con un confronto leale e corretto,
discriminare tra le possibili attività fisiche
praticabili quelle più adeguate alla propria corporeità, scegliere abitudini e
comportamenti finalizzati a uno stile di vita
sano e salutare nonché preventivo degli
infortuni.
1
Semplici tecniche e regole fondamentali dei grandi
giochi sportivi e delle specialità individuali
programmate.
Sport di squadra: Pallavolo, Pallacanestro,
Pallamano, calcio a 5.
Lo svolgimento delle
varie attività si avvale
di un approccio
globale e talvolta
analitico al fine di
agevolare il confronto
tra le diverse qualità e
abilità dei ragazzi.
STRUMENTI
Test per la valutazione delle capacità motorie.
Osservazione del gesto motorio nella sua
realizzazione analitica e globale, sia con attrezzi
che senza, nei giochi di gruppo e di squadra.
GRIGLIE DI MISURAZIONE
Le griglie di misurazione utilizzate sono quelle
dipartimentali e/o disciplinari.
2
Semplici nozioni per la prevenzione degli infortuni.
3
Conoscenza a funzionamento dell’ apparato
cardiocircolatorio.
Caratteristiche, regole e gesti tecnici del calcio a 5.
4
25
MATERIA. INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: Prof. Venti Eleonora
Libro di testo: G.Marinoni, C.Cassinotti, A.Airoldi, La domanda dell’uomo, Marietti, volume unico
COMPETENZE E ABILITA’ SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE (Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI DIDATTICI
STRUMENTI DI VERIFICA
La classe ha raggiunto complessivamente in
modo sufficiente le seguenti competenze ed
abilità:
COMPETENZE
-Uso appropriato del linguaggio della
disciplina;
- Sapersi interrogare sulla propria identità
umana al fine dello sviluppo di un senso
critico
-Confrontarsi con la visione cristiana del
mondo, in modo da elaborare una posizione
libera e personale aperta alla ricerca della
verità
ABILITÀ
-Operare confrontie collegamenti tra la visione
cristiano-cattolica , la proposta delle altre
religioni e le visioni del mondo di matrice
laica.
-Esprimere valutazioni critiche motivate.
Lezione frontale e dialogata.
Problem solving.
Uso di strumenti multimediali.
STRUMENTI:
Verifiche scritte
-Discussioni guidate in
grado di determinare la
conoscenza, l’attenzione e
la partecipazione al dialogo
educativo
GRIGLIE DI
MISURAZIONE:
Le griglie di misurazione
utilizzate sono quelle
dipartimentali e/o
disciplinari
Le vocazioni
La conoscenza delle differenze uomo-donna
-Le emozioni
-l’innamoramento
-L’amore
-Gesù modello dell’amore
-fidanzamento, matrimonioe convivenza
IL LAVORO:
DIGNITÀ, ONESTÀ E SENSO DEL LAVORO
RIFLESSIONI E SVILUPPO DEL SENSO CRITICO SU
ARGOMENTI DI VARIO INTERESSE
26
MATERIA: ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE (Cittadinanza e Costituzione) INSEGNANTE: Prof. ssa Casagrande Fioretti Marika
Libro di testo: Dispense fornite dal docente COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA
DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI VERIFICA
La classe ha raggiunto complessivamente un
livello ampiamente sufficiente di apprendimento
degli obiettivi perseguiti nel corso dell’anno.
COMPETENZE - Conseguire le competenze di cittadinanza e
costruire una coscienza civica e sociale.
- Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita
quotidiana e cogliere il fondamento delle norme
giuridiche, così da essere consapevoli e
responsabili
- Leggere e interpretare le norme costituzionali,
riconoscendole come le più importanti fonti di
produzione del diritto
ABILITÀ - Mettere a confronto le norme imperative e
dispositive. Riconoscere l’aspetto oggettivo e
soggettivo del diritto
- Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore
della vita sociale
- Individuare il ruolo della Costituzione nella
gerarchia delle fonti
- Riconoscere nei principi fondamentali lo
strumento per interpretare i contenuti della
costituzione
- Riconoscere i diritti dell’uomo come inviolabili
e comprendere il fine della Costituzione Italiana
1
Introduzione al diritto: i caratteri della norma giuridica. Diritto
Oggettivo e soggettivo. I rami del diritto. La gerarchia delle fonti.
Efficacia nel tempo e nello spazio della norma giuridica
Lo svolgimento delle varie
attività si avvale di un
approccio globale e cooperativo
al fine di agevolare il confronto
tra le diverse qualità e abilità
dei ragazzi e stimolare
l’interesse e l’apprendimento.
STRUMENTI Test oggettivo di valutazione (Item a scelta multipla
e Item vero/falso) e verifiche con colloquio orale.
GRIGLIE DI MISURAZIONE
Le griglie di misurazione utilizzate sono quelle
dipartimentali e/o disciplinari. 2
I diritti della personalità tra i diritti soggettivi assoluti. Lo stato:
organizzazione e funzioni
3
La Costituzione Italiana come mappa di valori: Origini e caratteristiche.
I principi fondamentali della costituzione.
4
Vivere nella società: diritti e doveri dei cittadini.
Le diverse forme di libertà, il diritto e tutela della salute, la tutela del
lavoro
(Tit. I, II, e III della Parte Prima della Cost.)
27
DISCIPLINE DI INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA
MATERIA: Meccanica, macchine ed energia (articolazione Meccanica e meccatronica) INSEGNANTE: Diego Tortoioli
Libro di testo: Corso di meccanica, macchine ed energia vol. 3 di C. Pidatella, G. Ferrari Aggradi, D. Pidatella (Zanichelli)
COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE
- Svolgere calcoli di progetto e verifica di
alcuni organi meccanici
- Analizzare l'assemblaggio ed il
funzionamento di semplici macchine
- Analizzare le risposte di strutture e
macchine alle sollecitazioni meccaniche
ABILITÀ
- Analizzare e calcolare una trasmissione
con organi rigidi e flessibili
- Valutare l'azione delle sollecitazioni
esterne agenti sugli alberi e sui principali
tipi di collegamenti
- Eseguire i calcoli strutturali di
progettazione e verifica di bielle lente e
di bielle veloci
- Eseguire i confronti fra i cicli ideali.
- Eseguire i calcoli relativi alle prestazioni
e ai consumi dei motori endotermici.
1
TRASMISSIONI CON ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI
- Le trasmissioni con cinghie piatte e le trasmissioni con cinghie trapezoidali
- La trasmissione del moto mediante ruote dentate, il proporzionamento delle
ruote dentate cilindriche a denti diritti e a denti elicoidali
- I rotismi ordinari
METODOLOGIE:
- Lezione
frontale
- Esercitazioni
guidate
- Lavori di
gruppo
- Studio di
semplici casi
pratici
STRUMENTI:
- Libro di testo
- Manuale di
meccanica
STRUMENTI:
- Prove scritte
- Prove
strutturate
- Esposizione
orale
GRIGLIE DI
VALUTAZIONE:
Le griglie di
valutazione
utilizzate sono
quelle condivise
dal dipartimento
2
ALBERI ASSI E COLLEGAMENTI
- Dimensionamento degli assi e degli alberi
- Perni portanti di estremità, perni portanti intermedi, perni di spinta
- Cuscinetti volventi
- Collegamento albero-mozzo con chiavette, linguette, profili scanalati
3
SISTEMA BIELLA-MANOVELLA
- Velocità e accelerazione del piede di biella, forze d’inerzia
- Calcolo strutturale delle bielle lente
- Calcolo strutturale delle bielle veloci
- Manovelle di estremità.
4
TURBINE IDRAULICHE
- Principio di funzionamento
- Turbine Pelton: descrizione e dimensionamento di massima
Turbine Francis: descrizione e dimensionamento di massima
5
MOTORI ENDOTERMICI
- Principi di funzionamento dei motori endotermici
- Classificazione dei motori endotermici
- Ciclo ideale Otto, Diesel, Sabathé
- Cicli reali dei motori endotermici
- Prestazioni dei motori
28
MATERIA: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto INSEGNANTE: Silvana Fioravanti
Libro di testo: Dispense fornite dal docente Roberto Scarscelli
COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE
- Conoscere i principi di funzionamento dei processi e delle macchine
- Conoscere le principali caratteristiche dei processi di lavorazione dei materiali metallici
- Programmazione e realizzazione di un semplice organo meccanico al Tornio e
Fresatrice CNC. Programmazione,
simulazione e realizzazione di un oggetto in
un Centro di lavoro assistito da calcolatore.
- Conoscere le principali normative italiane sulla sicurezza del lavoro
ABILITÀ
- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo innovativo e del materiale idoneo al
tipo di manufatto da realizzare.
- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo più idoneo in base al tipo di prodotto
da realizzare, delle apparecchiature e dei
materiali di collegamento più idonei
- Saper lavorare nell’ambito delle Macchine utensili CNC e della Progettazione e
produzione CAD-CAM in termini di
problematiche delle macchine.
- Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni relative al progetto
1 Laboratorio MU Lavorazioni di base al tornio parallelo - Lavorazioni di base alla
fresatrice verticale - Realizzazione di semplici aggiustaggi
METODOLOGIE:
- Lezione frontale
- Esercitazioni
pratiche
STRUMENTI:
- Dispense
STRUMENTI:
- Prove pratiche
- Esposizione orale
GRIGLIE DI
VALUTAZIONE:
Le griglie di
valutazione utilizzate
sono quelle condivise
dal dipartimento
2
Laboratorio MU CNC Utilizzo della workstation - Impostazione di base del tornio CNC
Pentamac - Azzeramento utensili - Zero pezzo - Utilizzo delle macro
fondamentali - realizzazione pratica di lavorazioni
3
Stampa 3D Concetti fondamentali sul funzionamento di una stampante 3D FDM -
Importazione di un modello tridimensionale (STL) e impostazioni di
base per lo slicer - Tecniche pratiche di stampa
4
Produzione snella
Tipologie di produzione.Concetti fondamentali. Strumenti.
5 Pianificazione della produzione Ciclo di lavorazione. Cartellino ciclo di lavorazione. Foglio analisi fase
29
MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE INSEGNANTE: Andrea Mantenuto
Libro di testo: Dispense docente. Moduli on line. Roberto Antonelli
Competenze e abilità
specifiche della disciplina
Conoscenze (Nuclei tematici) Metodologie e
strumenti didattici
Strumenti di verifica
Competenze Conoscere le principali macchine
elettriche e i loro azionamenti
Conoscere le varie strategie di
manutenzione adottate in campo
industriale
Conoscere le basi applicative dei PLC in
campo industriale
Abilità Saper scegliere un trasformatore in base
alla potenza attiva e fattore di potenza –
Saper individuare il punto di lavoro di un
motore asincrono – Saper adottare il
corretto tipo di motore in funzione
dell’impiego richiesto – Saper come si
procede alla manutenzione di un
macchinario o impianto industriale e
riconoscere le varie tipologie di
manutenzione
Macchine elettriche
Macchine elettriche: classificazione delle macchine elettriche -
Motori asincroni, macchine CC e alternatori - Motori brushless e
azionamenti – Trasformatori
Curva di coppia del motore asincrono – Circuiti equivalenti del
trasformatore monofase – Richiami sul calcolo delle potenze in
corrente alternate monofase– Richiami sul rendimento di una
macchina e sul rendimento di macchine in serie – Accoppiamento
dell’alternatore ad un motore
Lezione frontale
Problem solving
Laboratorio Sistemi
Verifiche orali/scritte
Verifiche pratiche
Per la valutazione si fa
riferimento alle griglie
comuni di dipartimento
Manutenzione
Concetto e definizione di manutenzione in campo industriale –
Concetti di Up Time – Down Time – Availability ecc. Il tasso di
guasto e la curva bathub – OEE – Manutenzione su guasto,
manutenzione preventiva, Manutenzione ordinaria e straordinaria –
La diagnostica – La manutenzione predittiva e le tecniche associate
PLC
Il PLC in campo industriale e principali differenze rispetto ad un
microcontrollore – Struttura di un PLC: CPU, memoria, I/O analogici
e digitali – Esempi di applicazione dei PLC: macchine utensili,
carroponte
30
MATERIA: Disegno, progettazione ed organizzazione industriale INSEGNANTE: Gabriele Pazzaglia
Libro di testo: CALIGARIS / FAVA / TOMASELLO - NUOVO DAL PROGETTO AL PRODOTTO III – PARAVIA Roberto Caponeri
COMPETENZE E ABILITA’
SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA COMPETENZE
C1) Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo.C2) Tipi di produzione e di processi. C3) Tipologie e
scelta dei livelli di automazione. C4) Piano di produzione. C5) Attrezzature di bloccaggio, per la lavorazione
delle lamiere,oleodinamiche e pneumatiche, elementi normalizzati.C6) Strumenti della produzione assistita.C7)
Funzione delle macchine utensili, parametri tecnologici. C8) Abbinamento di macchine e le attrezzature alle
lavorazioni. C9) Funzione del cartellino e del foglio analisi operazione. C10) Tecniche e strumenti del controllo
qualità. C11) Strumenti della programmazione operativa. C12) Lotto economico di produzione o di acquisto.
C13) Gestione dei magazzini, sistemi di approvvigionamento e gestione delle scorte. C14) Caratteristiche della
catena e del contratto di fornitura.C15) Ciclo di vita del prodotto/impianto. C16) Tecniche di trasferimento
tecnologico per l’innovazione di processo e prodotto/impianto.C17) Normativa sulla proprietà industriale e
convenzioni internazionali su marchi, design e brevetti. C18) Certificazioni aziendali relative a qualità, ambiente
e sicurezza. C19) Diagramma dei vincoli, tecniche e strumenti di programmazione, C20) controllo e verifica degli
obiettivi. Diagrammi causa-effetto. C21) Tecniche di simulazione e procedure di collaudo con software
dedicati.C22) Prototipazione rapida e attrezzaggio rapido. C23) Mappe concettuali per sintetizzare e
rappresentare le informazioni e la conoscenza di progetto. C24) Normativa nazionale e comunitaria e sistemi di
prevenzione e gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.
ABILITÀ
A1) Documentare progetti o processi produttivi in grado di realizzare gli obiettivi proposti. A2) Progettare
attrezzature, impianti e organi meccanici e idraulici A3) Definire e documentare il ciclo di fabbricazione/
montaggio/manutenzione di un prodotto dalla progettazione alla realizzazione. A4) Scegliere macchine,
attrezzature, utensili, materiali e relativi trattamenti anche in relazione agli aspetti economici .A5) Utilizzare
tecniche della programmazione e dell’analisi statistica applicate al controllo della produzione. A6) Applicare i
principi generali delle più importanti teorie di gestione dei processi. A7) Applicare metodi di ottimizzazione ai
volumi di produzione o di acquisto in funzione della gestione dei magazzini e della logistica. A8) Gestire rapporti
con clienti e fornitori. A9) Identificare obiettivi, processi e organizzazione delle funzioni aziendali e i relativi
strumenti operativi. A10) Valutare la fattibilità del progetto in relazione a vincoli e risorse, umane, tecniche e
finanziarie. A11) Pianificare, monitorare e coordinare le fasi di realizzazione di un progetto. A12) Utilizzare
mappe concettuali per rappresentare e sintetizzare le specifiche di un progetto. A13) Realizzare specifiche di
progetto, verificando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A14) Redigere relazioni, rapporti e
comunicazioni relative al progetto. A15) Utilizzare la terminologia tecnica di settore, anche in lingua inglese.
1 - PARAMETRI DI TAGLIO
2 - TEORIA DELLA PRODUZIONE
3 - FUNZIONI AZIENDALI
4 - ATTREZZATURE
5 - IL PROCESSO PRODUTTIVO
6 - GESTIONE MAGAZZINI
7 - LABORATORIO CAD
Le attività didattiche si sono
svolte mediante lezioni
frontali con l’ausilio del PC e
delle LIM disponibili in
classe ed in laboratorio. Per le
esercitazioni hanno previsto
la realizzazione di tavole,
schizzi e schemi con
materiale predisposto dal
docente. Gli studenti hanno
prodotto elaborati sotto forma
di relazioni scritte, disegni,
tavole schemi sia su supporto
cartaceo che informatico.
L’uso del laboratorio ha
previsto l’uso, da parte degli
studenti, di:
- PC attrezzati con software
di disegno tecnico 2D e 3D,
- Simulatori Stampa 3d
- Stampanti 3d
STRUMENTI
Pc e Software 3d
Libri
Manuali
Dispense
Fotocopie
Video su Internet
LIM
Stampati 3D
GRIGLIE DI
MISURAZIONE
Griglie di Dipartimento
Per le prove di laboratorio
Griglie specifiche in base al
tipo di prova
31
DISCIPLINE DI INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE ENERGIA
MATERIA: Meccanica, macchine ed energia (articolazione Energia) INSEGNANTE: Diego Tortoioli
Libro di testo: Corso di meccanica, macchine ed energia vol. 3 di C. Pidatella, G. Ferrari Aggradi, D. Pidatella (Zanichelli)
COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE
DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE - Svolgere calcoli di progetto e verifica di alcuni
organi meccanici
- Analizzare l'assemblaggio ed il funzionamento di
semplici macchine - Eseguire calcoli di massima riguardanti le
prestazioni degli impianti a vapore
- Individuare i parametri principali che influenzano
prestazioni e consumi dei motori endotermici e
indicare le loro modalità di azione
ABILITÀ
- Analizzare e calcolare una trasmissione con organi
flessibili - Valutare l'azione delle sollecitazioni esterne agenti
sugli alberi e sui principali tipi di collegamenti
- Eseguire i calcoli strutturali di progettazione e
verifica di bielle lente e di bielle veloci - Calcolare la massa di un volano e le sollecitazioni in
esso agenti, al fine di verificarne al resistenza alla
forza centrifuga - Calcolare le variazioni delle grandezze fisiche nel
corso delle trasformazioni svolte dal vapore
- Analizzare i principi di funzionamento dei
componenti più importanti dei motori endotermici. - Classificare i motori endotermici.
- Eseguire i confronti fra i cicli termodinamici ideali.
- Eseguire i calcoli relativi alle prestazioni e ai
consumi dei motori endotermici.
1
TRASMISSIONI CON ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI - Le trasmissioni con cinghie piatte e le trasmissioni con cinghie trapezoidali
- La trasmissione del moto mediante ruote dentate, il proporzionamento delle ruote dentate
cilindriche a denti diritti e a denti elicoidali
METODOLOGIE:
- Lezione frontale - Esercitazioni
guidate
- Lavori di gruppo
- Studio di
semplici casi
pratici
STRUMENTI:
- Libro di testo
- Manuale di meccanica
STRUMENTI:
- Prove scritte - Prove
strutturate
- Esposizione
orale
GRIGLIE DI
VALUTAZIONE: Le griglie di
valutazione
utilizzate sono quelle condivise dal
dipartimento
2
ALBERI ASSI E COLLEGAMENTI
- Dimensionamento degli assi e degli alberi
- Perni portanti di estremità, perni portanti intermedi, perni di spinta - Cuscinetti volventi
- Collegamento albero-mozzo con chiavette, linguette, profili scanalati
3
SISTEMA BIELLA-MANOVELLA
- Velocità e accelerazione del piede di biella, forze d’inerzia
- Calcolo strutturale delle bielle lente
- Calcolo strutturale delle bielle veloci
4
IMPIANTI A VAPORE
- Il vapor d'acqua: processo di vaporizzazione, vapore saturo e vapore surriscaldato, diagramma entropico e diagramma di Mollier.
- Cicli termodinamici, ciclo Rankine ideale.
- Ciclo Rankine reale, ciclo Hirn, potenza, consumi e rendimenti.
- Impianto a vapore con doppio surriscaldamento, impianti a vapore a rigenerazione. - Turbine a vapore ad azione e a reazione
5
TURBINE IDRAULICHE
- Principio di funzionamento
- Turbine Pelton: descrizione e dimensionamento di massima
- Turbine Francis: descrizione e dimensionamento di massima
6
MOTORI ENDOTERMICI
- Cicli termodinamici ideali: Otto, Diesel, Sabathé - Motori endotermici alternativi: calcolo della potenza, rendimenti e bilancio termico.
- Motori ad accensione comandata, motori a quattro tempi, motori a due tempi con aspirazione nel
carter. La carburazione, la distribuzione.
- Motori ad accensione per compressione: motori diesel quattro tempi, motori diesel due tempi. Iniezione pneumatica, meccanica, elettronica
32
MATERIA: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto INSEGNANTE: Silvana Fioravanti
Libro di testo: Dispense fornite dal docente Roberto Caponeri
COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE
- Conoscere i principi di funzionamento dei processi e delle macchine
- Conoscere le principali caratteristiche dei processi di lavorazione dei materiali metallici
- Programmazione e realizzazione di un semplice organo meccanico al Tornio e
Fresatrice CNC. Programmazione,
simulazione e realizzazione di un oggetto in
un Centro di lavoro assistito da calcolatore.
- Conoscere le principali normative italiane sulla sicurezza del lavoro
ABILITÀ
- Affrontare in modo sistematico la scelta del
processo innovativo e del materiale idoneo al tipo di manufatto da realizzare.
- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo più idoneo in base al tipo di prodotto
da realizzare, delle apparecchiature e dei materiali di collegamento più idonei
- Saper lavorare nell’ambito delle Macchine utensili CNC e della Progettazione e
produzione CAD-CAM in termini di problematiche delle macchine.
- Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni relative al progetto
1 Laboratorio MU Lavorazioni di base al tornio parallelo - Lavorazioni di base alla
fresatrice verticale - Realizzazione di semplici aggiustaggi
METODOLOGIE:
- Lezione frontale
- Esercitazioni
pratiche
STRUMENTI:
- Dispense
STRUMENTI:
- Prove pratiche
- Esposizione orale
GRIGLIE DI
VALUTAZIONE:
Le griglie di
valutazione utilizzate
sono quelle condivise
dal dipartimento
2
Laboratorio MU CNC Utilizzo della workstation - Impostazione di base del tornio CNC
Pentamac - Azzeramento utensili - Zero pezzo - Utilizzo delle macro
fondamentali - realizzazione pratica di lavorazioni
3
Stampa 3D Concetti fondamentali sul funzionamento di una stampante 3D FDM -
Importazione di un modello tridimensionale (STL) e impostazioni di
base per lo slicer - Tecniche pratiche di stampa
4 Produzione snella
Tipologie di produzione.Concetti fondamentali. Strumenti
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MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE INSEGNANTE: Andrea Starnini
Libro di testo: Dispense docente. Moduli on line. Roberto Antonelli
Competenze e abilità
specifiche della disciplina
Conoscenze (Nuclei tematici) Metodologie e
strumenti didattici
Strumenti di verifica
Competenze
Conoscere le principali
macchine elettriche e i loro
azionamenti
Conoscere le varie strategie di
manutenzione adottate in campo
industriale
Conoscere le basi applicative dei
PLC in campo industriale
Abilità
Saper scegliere un trasformatore
in base alla potenza attiva e
fattore di potenza – Saper
individuare il punto di lavoro di
un motore asincrono – Saper
adottare il corretto tipo di motore
in funzione dell’impiego
richiesto – Saper come si
procede alla manutenzione di un
macchinario o impianto
industriale e riconoscere le varie
tipologie di manutenzione –
Saper effettuare semplici
programmi per PLC
Macchine elettriche
Macchine elettriche: classificazione delle macchine elettriche -
Motori asincroni, macchine CC e alternatori - Motori brushless e
azionamenti – Trasformatori
Curva di coppia del motore asincrono – Circuiti equivalenti del
trasformatore monofase – Richiami sul calcolo delle potenze in
corrente alternate monofase e trifase – Richiami sul rendimento di
una macchina e sul rendimento di macchine in serie –
Accoppiamento dell’alternatore ad un motore
Lezione frontale
Problem solving
Laboratorio Sistemi
Verifiche orali/scritte
Verifiche pratiche
Per la valutazione si fa
riferimento alle griglie
comuni di dipartimento
Manutenzione
Concetto e definizione di manutenzione in campo industriale –
Concetti di Up Time – Down Time – Availability ecc. Il tasso di
guasto e la curva bathub – OEE – Manutenzione su guasto,
manutenzione preventiva, Manutenzione ordinaria e straordinaria –
La diagnostica – La manutenzione predittiva e le tecniche associate
PLC
Il PLC in campo industriale e principali differenze rispetto ad un
microcontrollore – Struttura di un PLC: CPU, memoria, I/O analogici
e digitali, il multiplexaggio, convertitori A/D – Cenni di
programmazione dei PLC: ladder – Esempi di applicazione dei PLC:
macchine utensili, carroponte
34
MATERIA: IMPIANTI ENERGETICI DISEGNO E PROGETTAZIONE INSEGNANTE: Morelli Stefano - Caponeri Roberto
Libro di testo: MANUALE DEL TERMOTECNICO - Editore Hoepli
COMPETENZE E ABILITÀ
SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE
(Nuclei tematici)
METODOLOGIE
E STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE identificazione ed applicazione delle
metodologie e delle tecniche della gestione
per progetti;
organizzazione del proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie
fonti;
elaborazione e realizzazione di progetti
riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio, utilizzando le conoscenze apprese;
individuazione delle strategie di risoluzione
di un problema e definizione dei passi
necessari, formulazione di un’ipotesi di soluzione e verifica della correttezza;
conoscenza dei fondamenti teorici, le
tecniche e le tipologie impiantistiche dei sistemi di riscaldamento e di
condizionamento.
eseguire, modificare, rappresentare in modo appropriato schemi di impianti termotecnici.
ABILITÀ Saper eseguire valutazioni energetiche per
operare scelte a minore impatto ambientale
Saper dimensionare impianti energetici e
apparati termotecnici ad acqua e ad aria.
Definire e documentare il ciclo di
montaggio/manutenzione di un impianto
energetico.
Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni
relative al progetto
1
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA
Fabbisogno termico degli edifici, condizioni di comfort, forme di calore
sensibile e latente;
Tipologie di impianti, sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate
in funzione dei vantaggi o degli svantaggi delle varie tipologie nel rispetto
delle norme vigenti;
Dimensionare e Progettare impianti e apparati idraulici e termotecnici
Scambiatori di calore (equicorrente e controcorrente)
Condensatori ad acqua nelle centrali termiche
METODOLOGIE: Presentazione degli
obbiettivi da
raggiungere
Lezione frontale
Lavoro dio gruppo
Utilizzo di software
Utilizzo di tabelle e
diagrammi specifici
Utilizzo di Autocad
STRUMENTI Libro di testo
Fonti normative
Nazionali ed Europee
Elaboratori
Laboratorio di
energia
STRUMENTI Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di
acquisizione degli obiettivi. Le
prove adottate sono state: esposizioni orali
test a risposta aperta
prove scritte di tipo
tradizionale con sviluppo
di calcoli e
dimensionamenti e/o verifiche
prove grafiche
(rappresentazioni di impianti e schemi)
Risoluzione di casi pratici
anche mediante l'ausilio del computer
Laboratorio di energia
GRIGLIE DI
MISURAZIONE
Le griglie di misurazione
utilizzate sono quelle
approvate dal dipartimento.
2 PRODUZIONE DEL FREDDO
Ciclo frigorifero a compressione
Gas frigorigeni e relativi diagrammi
3
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO AD ARIA
Diagramma psicrometrico e rappresentazioni grafiche delle principali
trasformazioni dell’aria umida;
Principali componenti e funzionamento di una UTA;
Dimensionamento di una UTA in regime estivo ed invernale. Schemi costruttivi.
Recuperatori di calore
Torri di raffreddamento ad aria nelle centrali termiche
4
SISTEMI INNOVATIVI Pompa di calore
Energia eolica
Cogenerazione
5
TECNICHE DI CALCOLO E SIMULAZIONE Definire e documentare il ciclo di montaggio e funzionamento di un
impianto con esecuzione di relativi schemi. Procedure di progettazione e collaudo con software dedicati
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CONSIGLIO DI CLASSE – ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA
n. Cognome e Nome Materia
Firma
1 SERENELLI STEFANIA Lingua e letteratura
italiana
2 SERENELLI STEFANIA Storia
3 VESCARELLI DANIELA Lingua Inglese
4 ZUCCHINI TATIANA Matematica
5 BIONDI SIMONE Scienze motorie e
sportive
6 VENTI ELEONORA Religione
7 CASAGRANDE FIORETTI
MARIKA
Attività alternativa alla
religione cattolica
8 TORTOIOLI DIEGO Meccanica, Macchine
ed Energia
9 PAZZAGLIA GABRIELE
Disegno, progettazione
ed organizzazione
industriale
10 MANTENUTO ANDREA Sistemi ed automazione
11 FIORAVANTI SILVANA
Tecnologie Meccaniche
di Processo e di
Prodotto
12 CAPONERI ROBERTO Laboratorio D.p.o.
13 SCARSCELLI ROBERTO Laboratorio Tecnologia
14 ANTONELLI ROBERTO Laboratorio Sistemi
IL COORDINATORE
Prof.ssa Stefania Serenelli
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Franca Burzigotti
Umbertide, 15 maggio 2019
36
CONSIGLIO DI CLASSE – ARTICOLAZIONE ENERGIA
n. Cognome e Nome Materia
Firma
1 SERENELLI STEFANIA Lingua e letteratura
italiana
2 SERENELLI STEFANIA Storia
3 VESCARELLI DANIELA Lingua Inglese
4 ZUCCHINI TATIANA Matematica
5 BIONDI SIMONE Scienze motorie e
sportive
6 VENTI ELEONORA Religione
7 CASAGRANDE FIORETTI
MARIKA
Attività alternativa alla
religione cattolica
8 TORTOIOLI DIEGO Meccanica, Macchine ed
Energia
9 MORELLI STEFANO Impianti energetici
10 STARNINI ANDREA Sistemi ed automazioni
11 FIORAVANTI SILVANA Tecnologie Meccaniche
di Processo e di Prodotto
12 CAPONERI ROBERTO Laboratorio Impianti
13 CAPONERI ROBERTO Laboratorio Tecnologia
14 ANTONELLI ROBERTO Laboratorio Sistemi
IL COORDINATORE
Prof.ssa Stefania Serenelli
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Franca Burzigotti
Umbertide, 15 maggio 2019
ALLEGATI
A. Prove di simulazione e relative griglie di valutazione
A.1 Griglie di valutazione prove scritte (eventuali indicazioni ed esempi di griglie che il consiglio di classe
ha sviluppato nel corso dell’anno o in occasione della pubblicazione degli esempi di prova, nel rispetto delle griglie
di cui al DM 769)
A.2 Griglie di valutazione colloquio (eventuali esempi prodotti dal consiglio di classe)
B. Scheda dei criteri per la valutazione del comportamento degli studenti
C. Modulo CLIL
D. Programmi
A L L E G A T I
A. Prove di simulazione e relative griglie di
correzione
Simulazione 19 febbraio 2019
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare moveva
il maestrale le foglie
accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole in
fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1: due
bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2, il
palpito lontano d'una
trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane mi
dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo
nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di
Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere
entrambi riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con
quali soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la
natura, che diventa specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre
il sogno. Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come
"forestiero", una parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti
testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della
perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a
integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un
"forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)
per i candidati di madrelingua non italiana.
Simulazione 19 febbraio 2019
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra". Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”1. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti. “Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in
collo2 […].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,
essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo. Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume3. Poi gli sistemò sulla testolina la
sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare: “Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto4 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo
che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta5 che
nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento - Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. - in collo: in braccio.
- incolume: non ferito.
- accosto: accanto.
- pulverulenta: piena di polvere.
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte6, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò
7,
intatto, il casamento8 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a
dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 9
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati,
i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
- L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni
dei personaggi.
- «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora? Quale effetto produce?
- Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo
innocente del bambino?
- Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere di
finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando diverse
soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantile di un
bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste piste mettendo a
confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel percorso scolastico o
personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
1. divelte: strappate via. 2. ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
3. il casamento: il palazzo, il caseggiato.
4. Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
Simulazione 19 febbraio 2019
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse
generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità1. È
una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le
generazioni2. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso
il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari,
presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)3.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto
una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi 4 ;
ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare
Cartagine è di per sé un legame con Cartagine5.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
- A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
- M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
- Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito, Agricola,
Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. - Corti e palagi: cortili e palazzi.
- «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.
Comprensione e analisi
- Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
- Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
- Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e
Tacito?
- Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
- Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del
messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono
corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua
esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si
oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e
onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in
generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e
quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce. Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i
diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione
secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati
all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e
dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la
natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani,
sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di
limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla
legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale». Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le
due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale. Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti
umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici –
che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e
si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è
lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver
scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231 Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
- Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. - Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
- Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?
- Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e
i fenomeni naturali impercettibili. - La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo
darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società
rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento
essenziale nella catalisi della produttività. La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento. Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo
processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa
non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati
dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e
i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di
un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al
fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di
esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli.
Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una
parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione. Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire
rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò
che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica.
L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
- Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo. - Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione”
e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a
sostegno di questa affermazione? - Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità
scientifica? - Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi:
le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue
conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra
tecnologia, globalizzazione, diversità.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Simulazione 19 febbraio 2019
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come
possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare
abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza,
l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II,
Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci
immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue
esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Simulazione 19 febbraio 2019
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo
aiutare ed essere aiutati. Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si
trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza
reale e semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare
paura. Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute
sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua
su cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza. La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro
da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la
vita propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la
consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella
condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze
e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Simulazione 26 marzo 2019
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido1 ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde bruci; e su nel cielo pieno di smorte luci trapassa qualche biocco di
nuvola, e si perde. Ore perplesse, brividi d’una
vita che fugge come acqua tra le dita;
inafferrati eventi, luci-ombre, commovimenti delle cose malferme della
terra; oh alide2 ali dell’aria
ora son io
l’agave3 che s’abbarbica al
crepaccio dello scoglio e sfugge al mare da le braccia d’alghe che spalanca ampie gole e abbranca rocce; e nel fermento d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta
Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della
raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso
dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
- rabido: rapido
- alide: aride
- agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
Comprensione e analisi
- Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo. - Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia? - Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e meditazione
esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo risultato. - La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta
crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale? - La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;
statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il
poeta che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa
mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni
riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite
confronti con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.
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Simulazione 26 marzo 2019
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973 Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui
avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano
che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.
Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono1 su l’ombra del mio corpo,
e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. – Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca! Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si
voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi2. Affrettai il passo per cacciarla sotto
altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente3. Una smania mala
4 mi aveva preso, quasi
adunghiandomi5 il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto
scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora. “E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!” Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé
dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa6: la sua ombra per le vie di
Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.
- mi s’affisarono: mi si fissarono. - meco, dinanzi: era con me, davanti a me.
- voluttuosamente: con morboso desiderio.
- smania mala: malvagia irrequietezza.
- adunghiandomi: afferrandomi con le unghie
- alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere dell’uomo che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la
prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
quale era innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
Riassumi il contenuto del brano. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più significative presenti nel testo. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso
(indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o
contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico
di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali
letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a
quelle proposte nel testo.
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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma, 2016, pp. 28-30. L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il quadro
fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra tuttora
competitivo, ma la domanda è la seguente: la competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da
altro? Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non
esclusivamente ai costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e
la situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o conoscenza implicita dei
designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti artigianali, tradizione estetica e abilità
pratica che fanno dell’Italia un Paese unico. Potremmo aspettarci quindi che la condizione
necessaria per identificare l’italianità di un prodotto è che sia pensato in Italia. […] A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto? La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in Italia. In molti
Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita
quotidiana, territorio, patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […] Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia. Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia. La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.
Comprensione e analisi
- Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
- Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale passaggio.
- Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?
- A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione mentale dell’italianità? E quale differenza può essere individuata tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made in
Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi dell'autrice
del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture
e delle tue esperienze personali.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Simulazione 26 marzo 2019
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, «Panorama», 14 novembre 2018. Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come
districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più semplificata e immediata perché
funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore. Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star trek che
conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se
pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in
realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono migliorati perché si
muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la
loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […] Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da
girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […] Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […] Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro
necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto
notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo
annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera
verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […] Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si
solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum,
società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a un assistente domestico».
Comprensione e analisi
- Riassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.
- La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?
- Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
- Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”:
commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana. Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Paolo Rumiz
1, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La Repubblica,
2 Novembre 2018 Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918. Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...] Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda all'anarchia e
alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità
d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno. Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o
no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...] Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli
Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"2 l'appartenenza alla
nuova nazione. E così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto. Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...] Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni,
italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora
digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...]. Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra. Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi, insignito
di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto
sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe. Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente
Mattarella ha saputo fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di
fiori a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro Trieste e
i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o le cattive a
"rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a una playstation.
Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre. Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
- Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma?
- In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel
dopoguerra?
- Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima Guerra mondiale?
- Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Mondiale oggi, un secolo
dopo la sua conclusione?
- Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze personali.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
- P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione del 4 novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia.
- "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere? Fu
leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti
potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda
affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio. Entrambi
vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di un incontro
inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il deserto, lo percorri,
ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo stesso vale per il libro:
un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente causerà grossi
danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta
consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io.
Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci
aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per San
Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del
lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in viaggio.
[…]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto
dal numero 1599 del Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure, senza essere costretto a farne esperienza diretta. Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità. Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. è consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’ La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che
non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle
sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e
la letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita. Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che
potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora
fare, e infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece,
ma è frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello che siamo ora. La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp.
67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute», testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITMM - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA
Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE e
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro
proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Il candidato, facendo riferimento all’allegato A, ai dati di targa del motore e ad ogni altro
parametro/ipotesi che ritenga necessaria e congrua alla progettazione, effettui:
a. Il dimensionamento dell’albero, scegliendo opportunamente i materiali, i cuscinetti e ogni altro
dispositivo necessario all’assemblaggio.
b. Il dimensionamento del giunto rigido a dischi considerando che, per necessità operative, il diametro
interno deve essere compreso tra 20 e 30 mm; delle stesso si effettui il disegno di massima.
c. Il disegno di fabbricazione dell’albero completo di smussi, raccordi, quote, tolleranze e gradi di
lavorazione.
d. Il ciclo integrale di lavorazione del giunto in ghisa per la produzione di 150 pezzi, indicando
macchinari, utensili, attrezzature, strumenti per la misura e il controllo di qualità, tenendo altresì conto
di eventuali trattamenti termici.
SECONDA PARTE
1. Relativamente alla tornitura cilindrica di sgrossatura sul tratto in cui è calettato l’organo di trasmissione
(ruota dentata), assunti i seguenti dati:
o Costo aziendale del posto di lavoro M = 25 €/h
o Costo utensile Cut = 4 €
o Tempo di cambio utensile Tcu = 1 min
o Tempo montaggio del pezzo Tp = 1 min
o Utensile in carburo
o Coefficienti della legge di Taylor C=366 e n=0.25
Calcolare la velocità di taglio di minimo costo, la corrispondente durata dell’utensile, il tempo macchina
ed il costo dell’operazione corrispondenti alla velocità di taglio ottimizzata.
2. Il candidato sulla base delle esperienze acquisite in contesti operativi o in base al percorso di studi
effettuato organizzi un’area di lavoro tipo per la realizzazione e movimentazione dei pezzi (giunti)
nell’ipotesi di produzione snella.
3. Ipotizzando il sistema di trasmissione costituito da due ruote dentate a denti dritti con angolo di
pressione pari a 20°, un rapporto di ingranaggio pari a 4, dimensionare la ruota condotta.
4. Il candidato facendo riferimento al giunto a dischi in base ai dati forniti (potenza e n° di giri) effettui il
calcolo dei bulloni di collegamento scegliendo opportunamente il materiale e indicando la classe di
resistenza degli elementi di collegamento trovati.
___________________________ Durata massima della prova: 8 ore. È consentito soltanto l’uso di tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso di un laboratorio CAD.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
INDICATORE PUNTEGGIO MAX PER
OGNI INDICATORE
PUNTEGGIO ASSEGNATO DALLA
COMMISSIONE
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei tematici oggetto della prova e caratterizzante/i l’indirizzo di studi.
4
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie/Scelte effettuate/procedimenti utilizzati nella loro risoluzione.
6
Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti
6
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente utilizzando con pertinenza i diversi linguaggio tecnici specifici secondo la normativa tecnica unificata di settore
4
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITMM - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA
Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE e
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
Il candidato, dopo aver analizzato i documenti proposti ed il contesto operativo, svolga la prima
parte della prova e due dei quesiti proposti nella seconda parte.
DOCUMENTO N.1
“ ENERGIE RINNOVABILI: IL POTENZIALE DELL’IDROELETTRICO MADE IN ITALY
Le centrali idroelettiche fanno parte di un sistema di produzione di energia dove l’acqua e il
dislivello fanno la differenza e che oggi può avvalersi di nuove tecnologie anche in Italia,
diminuendo l’impatto ambientale e magari contribuire agli obiettivi che l’Unione europea ha
prefissato di voler raggiungere entro il 2030.
Lo studio firmato Althesys L’idroelettrico crea valore per l’Italia, evidenzia tutte le possibilità
della principale fonte rinnovabile in Italia, ma evidenzia soprattutto la necessità di un rinnovamento
strutturale: un terzo circa del parco impianti italiano ha bisogno di essere riqualificato, per
aumentarne le prestazioni e non perdere 6 TW di generazione. [...] “
Fonte: www.teknoring.com Il portale delle professioni tecniche
DOCUMENTO N.2
“A novembre il dato sulla produzione elettrica nazionale più significativo è quello
dell’idroelettrico che ha generato ben 4,5 TWh, con un incremento del 118% sullo stesso mese del
2017, sfiorando di poco il dato del 2014 (4,7 TWh), un anno caratterizzato da una notevole
produzione idrica.
Con questo exploit le rinnovabili producono nel mese circa 8,7 TWh, il 35% in più del novembre
2017, nonostante la diminuzione dell’output da fotovoltaico (-7,1%) ed eolico (-10,2%) […] “
Fonte: Qualenergia.it - dicembre 2018 (www.qualenergia.it)
CONTESTO OPERATIVO
La centrale idroelettrica di Entracque (Cu) è l’impianto di produzione più grande in Italia ed uno dei
più grandi in Europa ed è in grado, da sola, di alimentare l’intera provincia di Torino. Produce una
potenza di 1310 MW ed è costituita da 9 turbine idrauliche.
L’impianto ha due diverse derivazioni: Chiotas e Rovina che erogano rispettivamente un flusso di
129 m3/s e 27 m3/s. Sulla derivazione di Rovina, in particolare, sono presenti una Turbina Francis,
un alternatore ed una pompa che può essere innestata tramite giunto solo ad albero fermo.
PRIMA PARTE
Il candidato, facendo riferimento al contesto operativo ed assumendo ogni altro parametro/ipotesi
che ritenga necessaria e congrua alla progettazione, effettui:
e. Il dimensionamento della turbina Francis sapendo che:
la caduta disponibile è pari a 120 m
la velocità di rotazione è pari a 600 giri/min
il grado di reazione è pari a 0,54
il rendimento idraulico pari a 0,94
f. Il dimensionamento dell’albero di trasmissione posto tra la turbina ed il generatore di energia
elettrica sapendo che:
o a valle della turbina è posizionato un moltiplicatore di giri con rapporto di
trasmissione pari a 8
o per ragioni di impianto, la distanza tra le macchine è di 1,2 metri.
o nella mezzeria è calettata un sistema per la trasmissione del moto che applica una
forza di 2 kN.
g. Il disegno di fabbricazione di una puleggia per cinghie trapezoidali di un impianto ausiliario,
completo di tolleranze, quote, rugosità, smussi e raccordi. L’albero motore di tale impianto
deve trasmettere una potenza di 4kW alla velocità di 1000 giri/min. La puleggia ha un diametro
compreso tra 160 e 200 mm e prevede il posizionamento di 4 cinghie di tipo A.
h. Il ciclo di lavorazione della puleggia del punto c, indicando macchinari, utensili, attrezzature,
strumenti per la misura e il controllo di qualità.
SECONDA PARTE
a. Relativamente al ciclo di lavorazione della puleggia si effettui un’analisi di una fase lavorativa
scelta a piacere indicando quali sono i tempi standard di fermo macchina e a quanto essi
ammontano.
b. Il candidato determini, sulla base delle esperienze dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento o in base al percorso di studi effettuati, quali controlli di qualità sono
necessari per l’albero di trasmissione considerando che lo stesso viene sottoposto a trattamento
termico superficiale; il candidato provi altresì ad impostare un foglio di analisi tipo da proporre
all’ufficio collaudi.
c. Si verifichi il numero di cinghie di tipo trapezoidale dell’impianto ausiliario necessario a
trasmettere il moto rotatorio dell’albero ad un secondo ad esso parallelo e distante 2 metri,
assicurando un rapporto di trasmissione pari a 1/3.
d. Indicare quale è la soluzione tecnica più idonea per la giunzione della pompa all’albero di
trasmissione e se la stessa implichi o meno una perdita di potenza.
_________________________ Durata massima della prova: 8 ore.
È consentito soltanto l’uso di tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso di un laboratorio CAD. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua
del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITEN - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE ENERGIA
Tema di: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE e
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro
proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Un gruppo elettrogeno avente potenza nominale erogata pari a 60 kW a 3000 giri/min, fornisce
energia elettrica ad un capannone industriale.
Il candidato, ipotizzando secondo “la buona regola dell’arte” tutti gli eventuali dati mancanti e
facendo uso del “Manuale di Meccanica” , proceda dapprima al dimensionamento di massima del
motore (Cilindrata, N° cilindri, alesaggio, corsa).
Successivamente, dopo aver assunto con motivato criterio gli eventuali dati mancanti,
ipotizzando per il motore DIESEL una temperatura dei fumi di scarico pari a circa 540 °C ed un
eccesso d’aria uguale al 30% e tenendo conto di un valore stechiometrico del rapporto
aria/gasolio pari a 14,7 kgaria/kggasolio, si proceda al calcolo della quantità di fumi prodotti e alla
utilizzazione di una caldaia a recupero (perfettamente coibentata) in grado di raffreddare i fumi
di scarico fino alla temperatura di 160 °C e di cedere calore all’acqua di alimentazione di un
impianto di riscaldamento costituito da aerotermi installati all’interno del capannone industriale.
Ai fini del calcolo il candidato potrà adottare i seguenti valori:
Densità fumi............................................0,72 [kg/m3]
Calore specifico fumi..............................1,09 [J/kg °K]
Infine il candidato dopo aver assunto con motivato criterio altri eventuali dati ritenuti necessari
ma mancanti, effettui:
a) il calcolo della portata di acqua dell’impianto di riscaldamento;
b) lo schizzo dello schema funzionale dell’impianto, completo delle principali apparecchiature
termotecniche necessarie per la sua funzionalità e sicurezza.
SECONDA PARTE
1) Riprodurre anche a mano libera e commentare brevemente il “DIAGRAMMA CIRCOLARE
DELLA DISTRIBUZIONE” di un motore Diesel.
2) Descrivere e commentare nel piano p-V (pressione – Volume) e nel piano T-S (Temperatura –
Entropia) il ciclo teorico di un TURBOGAS.
3) Quali sono le principali differenze tra un impianto di climatizzazione “a TUTT’ARIA” e un
impianto “ad ARIA PRIMARIA e Fan Coils”.
4) Illustrare brevemente i sistemi che funzionano con il “solare termico” e il loro specifico e
particolare utilizzo negli impianti idrotermosanitari e/o negli impianti a risparmio energetico.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso di normative, tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici
non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITEN - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
ARTICOLAZIONE ENERGIA
Tema di: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE e
MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA
Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro
proposti nella seconda parte.
Come riportato in figura, l’intero piano di un edificio posto all’ultimo livello sotto la copertura deve
essere internamente trasformato e adibito ad uso ufficio. Le stanze e tutti i locali presenti al piano
saranno serviti da un impianto di climatizzazione estiva-invernale del tipo “ARIA PRIMARIA e
FAN-COILS” idoneo per un affollamento massimo di 36 persone.
PRIMA PARTE
Dopo aver scelto a piacere una località del Nord Italia dove ubicare l’edificio e l’impianto e avendo
cura di utilizzare i massimi valori della trasmittanza disposti dalla normativa e riportati nella
seguente tabella:
Tabella Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti un involucro
edilizio espressa in (W/m2 K)
Zona
climatica
Strutture opache
verticali
Strutture opache
Coperture Pavimenti
Chiusure
apribili e
assimilabili
2015 2021 2015 2021 2015 2021 2015 2021
A e B 0,45 0,40 0,34 0,32 0,48 0,42 3,20 3,00
C 0,40 0,36 0,34 0,32 0,42 0,38 2,40 2,00
D 0,36 0,32 0,28 0,26 0,36 0,32 2,10 1,80
E 0,30 0,28 0,26 0,24 0,31 0,29 1,90 1,40
F 0,28 0,26 0,24 0,22 0,30 0,28 1,00 1,00
e fissati a piacere gli eventuali dati mancanti, il candidato esegua quanto di seguito indicato:
A. Proceda al calcolo del carico termico invernale.
B. Definisca in inverno la potenzialità termica dell’UTA (unità di trattamento aria), e
dell’intera rete fan coils nel suo complesso.
C. Dimensioni le portate di acqua calda relative prima alla rete fan coils e poi alla batteria UTA
e i diametri delle relative e corrispondenti tubazioni principali.
SECONDA PARTE
1. Disegnare lo schizzo dello lo schema funzionale dell’impianto con le principali
apparecchiature.
2. Eseguire il dimensionamento del canale dell’aria primaria (almeno la sezione di partenza).
3. Descrivere il ciclo teorico di una macchina frigo a compressione definendo in particolare il
significato termodinamico di “potenzialità frigorifera” e di EER (Energy Efficiency Ratio)
ovvero di COP (Coefficient Of Performance).
4. Descrivere il principio di funzionamento e le eventuali utilizzazioni energeticamente
ottimali di una macchina frigorifera ad assorbimento.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso di normative, tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici
non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
A.1 Griglie di valutazione prove scritte
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA A
A 20
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto
18-20
Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive 16-17
Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 14-15
Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi
12-13
Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 9-11
Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza
5-8
Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-4 B 30
Comprensione e analisi
Rispetto dei vincoli posti nella consegna – se presenti – o indicazioni circa la forma parafrasata o sintetica della rielaborazione Capacita di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici. Puntualita nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta)
Puntuale rispetto dei vincoli; completa comprensione del significato del testo e delle articolazioni del tema e dello stile; analisi circostanziata dei particolari aspetti stilistici richiesti
29-30
Pieno rispetto dei vincoli; comprensione globale del significato del testo e della maggioranza delle articolazioni del tema e dello stile; analisi corretta dei particolari aspetti stilistici richiesti
26-28
Pieno rispetto dei vincoli; comprensione del significato del testo e della maggioranza delle articolazioni del tema con rare imprecisioni; analisi corretta della maggioranza degli aspetti stilistici richiesti
22-25
Accettabile rispetto dei vincoli; comprensione essenziale del senso del testo e delle principali articolazioni tematiche e stilistiche; analisi corretta dei più significativi aspetti stilistici richiesti
18-21
Rispetto dei vincoli con imprecisioni; comprensione parziale del senso del testo e incertezza nel riconoscimento delle articolazioni tematiche e stilistiche; sporadici errori nell’analisi dei principali aspetti stilistici richiesti
13-17
Mancato rispetto dei vincoli; comprensione frammentaria del senso del testo ed errato riconoscimento delle articolazioni tematiche e stilistiche; diffusi errori nell’analisi degli aspetti stilistici richiesti
7-12
Mancato rispetto dei vincoli; assente comprensione del senso del testo e delle articolazioni tematiche e stilistiche; analisi degli aspetti stilistici richiesti totalmente scorretta o assente
1-6
C 30
Interpretazione Riferimenti
culturali Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali. Interpretazione corretta e articolata del testo.
Interpretazione appropriata e argomentata, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui; presenza di spunti di riflessione critica
29-30
Interpretazione appropriata e motivata, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti; valutazioni personali appropriate
26-28
Interpretazione chiara e motivata da conoscenze e riferimenti culturali pertinenti; espressione riconoscibile di valutazione personale pertinente
22-25
Interpretazione accettabile, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale; essenziale espressione di valutazioni personali
18-21
Interpretazione parziale, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti; espressione di valutazioni personali con interruzioni di chiarezza
13-17
Interpretazione errata; difetto di conoscenze e riferimenti culturali e limitata pertinenza; espressione di giudizi personali inappropriati
7-12
Interpretazione assente; contenuti nulli o del tutto scorretti; valutazioni personali assenti 1-6
D 20
Correttezza formale
Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20
Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17
Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15
Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13
Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11
Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 5-8
Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-4
PUNTEGGIO TOTALE 100
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B
A 0-40
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Capacita di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti
Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto
36-40
Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive
32-35
Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 28-31
Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi
23-27
Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 17-22
Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza
7-16
Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-6
B 20
Individuazione elementi argomentazione
Riconoscimento corretto di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto
Individuazione pienamente corretta di tutti gli elementi dell’argomentazione e dei relativi snodi 18-20
Individuazione sicura della tesi e della maggioranza degli argomenti con i rispettivi snodi 16-17
Individuazione della tesi e della maggioranza degli argomenti 14-15
Individuazione della tesi e degli argomenti di maggiore rilevanza 12-13
Individuazione parziale della tesi e degli argomenti, incerto riconoscimento degli snodi argomentativi 9-11
Mancata individuazione della tesi ed errori nel riconoscimento degli argomenti 5-8
Individuazione assente degli elementi dell’argomentazione 1-4
C 20
Riferimenti culturali
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
Argomentazione efficace, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui 18-20
Argomentazione sicura, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti 16-17
Argomentazione chiara, con conoscenze corrette e riferimenti culturali pertinenti 14-15
Argomentazione lineare, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale 12-13
Argomentazione incerta, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti 9-11
Argomentazione assente, con conoscenze e riferimenti culturali scarsi e poco pertinenti 6-8
Contenuti e valutazioni assenti 1-5
D 20
Correttezza formale
Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20
Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17
Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15
Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13
Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11
Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 6-8
Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-5
PUNTEGGIO TOTALE 100
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA C
A 20
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto
18-20
Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive 16-17
Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 14-15
Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi
12-13
Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 9-11
Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza
5-8
Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-4 B 30
Pertinenza e sviluppo
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e della eventuale paragrafazione
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione
Completa pertinenza rispetto alla traccia e titolazione pienamente rispondente al contenuto; paragrafazione sequenziale; esposizione organica dei contenuti
29-30
Testo pertinente rispetto alla traccia; titolazione adeguata al contenuto; paragrafazione corretta; esposizione ordinata dei contenuti
26-28
Testo pertinente rispetto alla traccia; titolazione corretta rispetto al contenuto; paragrafazione adeguata; esposizione lineare dei contenuti
22-25
Testo attinente alla traccia; titolazione semplice ma corretta; paragrafazione corretta; esposizione globalmente lineare dei contenuti
18-21
Testo nel complesso attinente alla traccia; titolazione non del tutto appropriata; paragrafazione poco sorvegliata; esposizione con interruzioni di linearità
13-17
Testo poco attinente alla traccia; titolazione inappropriata; paragrafazione scorretta; esposizione disordinata 7-12
Testo irrelato rispetto alla traccia; titolazione scorretta o assente; paragrafazione scorretta o assente; esposizione disorganica
1-6
C 30
Riferimenti culturali
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.
Argomentazione efficace, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui 29-30
Argomentazione sicura, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti 26-28
Argomentazione chiara, con conoscenze corrette e riferimenti culturali pertinenti 22-25
Argomentazione lineare, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale 18-21
Argomentazione incerta, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti 13-17
Argomentazione assente, con conoscenze e riferimenti culturali scarsi e poco pertinenti 7-12
Contenuti scorretti e valutazioni assenti 1-6
D 20
Correttezza formale
Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20
Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17
Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15
Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13
Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11
Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 5-8
Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-4
PUNTEGGIO TOTALE 100
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia
Studente: …………………………………………………. Punteggio totale ….……………./20
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
Padronanza delle conoscenze
disciplinari relative ai nuclei
tematici oggetto della prova e
caratterizzante/i l’indirizzo di studi.
Conosce e padroneggia i concetti tecnici oggetto della prova 4
Conosce i concetti tecnici oggetto della prova, ma non sempre li
padroneggia 3,2
Conosce gli aspetti essenziali richiesti dalla prova 2,5
Dimostra una conoscenza parziale dei concetti richiesti per la soluzione
della prova 1,8
Non conosce i concetti richiesti per la soluzione della prova 1
Padronanza delle competenze
tecnico-professionali specifiche di
indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento
all’analisi e comprensione dei casi
e/o delle situazioni problematiche
proposte e alle metodologie/scelte effettuate/procedimenti utilizzati
nella loro risoluzione.
Analizza il caso proposto interpretando in modo organico i concetti chiave e le informazioni essenziali; applica con padronanza i
procedimenti utilizzati per la risoluzione.
6
Analizza in modo adeguato il caso proposto, applica con padronanza i procedimenti utilizzati per la risoluzione.
4,8
Analizza e comprende gli elementi fondamentali del caso proposto,
applica in modo fondamentalmente corretto i procedimenti utilizzati per la risoluzione
3,5
Analizza e comprende le richieste in modo parziale. Utilizza
parzialmente i metodi per la risoluzione. 2,3
Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o
parziale. Non riesce ad utilizzare i metodi per la soluzione del caso
proposto.
1
Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza
dei risultati e degli elaborati tecnici
e/o tecnico grafici prodotti.
Svolge la traccia in modo completo. L’elaborato è corretto e coerente
con la traccia. 6
Sviluppa la traccia quasi completamente. L’elaborato è generalmente
corretto e coerente con la traccia. 4,8
Sviluppa gli elementi fondamentali dell’argomento. L’elaborato
contiene alcuni errori non gravi. 3,5
Svolge la traccia in modo incompleto. L’elaborato contiene errori ed è
solo parzialmente coerente con la traccia 2,3
Non sviluppa la traccia o la sviluppa in modo errato. L’elaborato presenta gravi errori e non è coerente con la traccia
1
Capacità di argomentare, di
collegare e di sintetizzare le
informazioni in modo chiaro ed
esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi
tecnici specifici secondo la
normativa tecnica unificata di
settore.
Argomenta in modo coerente i procedimenti e i risultati, utilizzando un
linguaggio tecnico pertinente. 4
Argomenta in modo coerente anche se non del tutto esaustivo i
procedimenti e i risultati, utilizzando un linguaggio tecnico
generalmente pertinente.
3,2
Argomenta in modo chiaro ed esauriente i procedimenti e i risultati, utilizzando un linguaggio tecnico pertinente ma con qualche incertezza
2,5
Argomenta in maniera frammentaria e non sempre coerente i
procedimenti, utilizzando un linguaggio tecnico per lo più pertinente ma non sempre rigoroso
1,8
Non argomenta o argomenta in modo errato i procedimenti, utilizzando
un linguaggio tecnico non appropriato o molto impreciso. 1
A.2 Scheda di valutazione del colloquio
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato/a ………………………………………
INDICATORI LIVELLI MISURAZIONE PUNTI
1. Padronanza della
lingua
- Chiarezza
- Correttezza
- Fluidità
a) Esposizione fluida e chiara; lessico ricco e
appropriato
b) Esposizione chiara e corretta; lessico appropriato
c) Esposizione semplice, comprensibile,
generalmente corretta
d) Esposizione faticosa e non sempre corretta
e) Esposizione confusa e scorretta
5
4
3
2
1
2. Contenuto
- Ampiezza
- Organicità
- Correttezza
a) Conoscenze complete e approfondite
b) Conoscenze ampie e pertinenti
c) Conoscenze appropriate e parzialmente articolate
d) Conoscenze essenziali e globalmente corrette
e) Conoscenze superficiali e con alcune imprecisioni
f) Conoscenze frammentarie e non del tutto corrette
g) Conoscenze lacunose e scorrette
h) Conoscenze quasi nulle
8
7
6
5
4
3
2
1
3. Argomentazione
e Organizzazione
- Analisi
- Coerenza
- Collegamenti
- Autocorrezione
a) Argomentazioni coerenti e articolate, analisi
completa e pertinente
b) Argomentazioni coerenti e consequenziali, analisi
efficace
c) Argomentazioni coerenti, analisi adeguata
d) Argomentazioni lineari, analisi essenziale
e) Difficoltà di argomentazioni anche se guidate,
analisi superficiale
f) Argomentazioni incoerenti e difficoltose, analisi
confusa
g) Argomentazioni assenti, analisi gravemente
scorretta
7
6
5
4
3
2
1
TOTALE
PUNTEGGIO
……………………………………./Ventesimi
…./20
B. Scheda dei criteri per la valutazione del
comportamento degli studenti
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
a.s.2018-2019
Il giudizio complessivo che esprime la “condotta” dell’alunno nel contesto scolastico, deve tener conto dei seguenti
obiettivi, presenti nel P.O.F. d’Istituto e concordati a livello di Collegio Docenti :
EDUCATIVI
COMPORTAMENTALI
DIDATTICI
OBIETTIVI:
La valutazione del comportamento degli alunni viene attribuita dall’intero Consiglio di classe in base ai seguenti
criteri comuni a tutte le classi dell’Istituto:
In caso di presenza di una o più sanzioni disciplinari per violazioni dei doveri degli studenti, il Consiglio di Classe,
nel determinare il voto di condotta, deve tener conto anche dei progressi ottenuti dall’alunno nel recupero di un
comportamento adeguato al Regolamento d’Istituto, tali da evidenziare o no, un concreto miglioramento nel suo
percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative.
L’insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione all’anno successivo o
agli esami di Stato, secondo quanto stabilito dal Regolamento Ministeriale, attualmente in vigore, sulla valutazione
degli studenti nella Scuola Secondaria di II grado.
Gli obiettivi e i criteri sopra esposti trovano una sintesi ed una dettagliata descrizione nella seguente griglia esplicativa :
rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e
dell’intero Regolamento d’Istituto
frequenza e puntualità
rispetto degli impegni scolastici
partecipazione alle lezioni
collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il
personale scolastico
partecipazione ad azioni di crescita e cambiamento
CRITERI:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
Indicatori Valutazione
Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate
Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola
Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione
10
Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate
Costante adempimento dei doveri scolastici
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
9
Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica
Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate
Svolgimento regolare dei compiti assegnati
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche
Correttezza nei rapporti interpersonali
Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe
8
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico
Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati
Partecipazione discontinua all’attività didattica
Interesse selettivo
Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri
7
Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni
disciplinari
Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica
Disinteresse per alcune discipline
Rapporti problematici con gli altri
6
Mancato rispetto del regolamento scolastico
Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari senza dimostrare alcun
concreto miglioramento
Assenza di evidenti e duraturi elementi di recupero dei comportamenti
Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate
Mancato svolgimento dei compiti assegnati
Continuo disturbo delle lezioni
Completo disinteresse per le attività didattiche
Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni
Ruolo negativo nel gruppo classe
Casi di recidività con reiterati atti nei comportamenti scorretti
1 - 5
C . M o d u l o C L I L
Materia: Disegno, progettazione ed organizzazione industriale – MODULO CLIL –
Articolazione meccatronica
COMPETENZE
ABILITÀ SPECIFICHE
DELLA DISCIPLINA
CONOSCENZE (NUCLEI TEMATICI)
TEMPI METODOLOGIE E
STRUMENTI
DIDATTICI
STRUMENTI DI
VERIFICA
COMPETENZE E
ABILITÀ
acquisizione e
potenziamento del linguaggio
specialistico delle
discipline coinvolte
sviluppo di una
competenza reale ed
efficacemente
spendibile sia nel
mondo aziendale sia
a livello
universitario
1
Robotica
industriale
Kinematics
Marzo-
Aprile
METODOLOGIE
Lezione frontale
Lavoro di gruppo
STRUMENTI
Dispense e LIM
Moduli online
STRUMENTI
Esposizione
orale degli
argomenti
GRIGLIE DI
MISURAZIONE
Le griglie di
misurazione
sono quelle
dipartimenta
li
D . P R O G R A M M I