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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5ª A ITI Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed Energia Anno scolastico 2018/2019

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5ª A ITI

I n d i r i z z o T e c n o l o g i c o

M e c c a n i c a , M e c c a t r o n i c a e d E n e r g i a

Anno sc o la s t i c o 201 8 /2 01 9

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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1. L’Istituto 3

1.2. Caratteri specifici dell’indirizzo e profilo professionale in uscita 4

2. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

2.1 Articolazione Meccanica e Meccatronica 6

2.2 Articolazione Energia 8

3. LA CLASSE

3.1. Composizione 9

3.2. Presentazione 9

4. IL PROCESSO FORMATIVO 4.1. Competenze in uscita 11

4.2. Metodologie, strumenti e criteri di valutazione 11

4.3. Insegnamento di un dnl con la modalità CLIL 12

4.4. Criteri di assegnazione del credito 13

4.5. Progetti e Attività 15

4.6. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Alternanza scuola-lavoro)17

4.7. Simulazioni prove d’esame: indicazioni ed osservazioni sullo svolgimento delle

simulazioni 18

4.8. Nuclei tematici disciplinari 19

5. ALLEGATI

A. Prove di simulazione e relative griglie di correzione

B. Scheda dei criteri per la valutazione del comportamento degli studenti

C. Modulo CLIL

D. Programmi

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1- PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 L’Istituto

L’Istituto di Istruzione Superiore di Umbertide, oggi CAMPUS “Leonardo da Vinci”, rappresenta

da oltre quaranta anni un sicuro punto di riferimento culturale per giovani ed adulti di un vasto

territorio. Trasformato di recente in CAMPUS formativo d’eccellenza per la completezza e la

qualità della sua Offerta Formativa, oggi, è in grado di offrire indirizzi di studio su tutti i settori

dell’istruzione previsti nel nuovo ordinamento scolastico italiano:

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Valori, “mission” e “vision”dell’Istituto

La nostra scuola fonda il suo "agire" sui valori:

• della partecipazione: costruire il senso di identità e di appartenenza all’ambiente, al gruppo;

• della cooperazione: agire insieme per un’idea comune;

• della responsabilità: rispettare le regole, assumere incarichi, tenere fede ai patti;

• della pacifica convivenza, della tolleranza e del rispetto di culture diverse;

• dell’educazione alla cittadinanza democratica attraverso l’educazione alla pace, alla tolleranza,

al rispetto di culture diverse e alla solidarietà;

• del rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione.

Abbiamo una “mission” chiara e condivisa per la nostra scuola che:

• intende farsi riconoscere socialmente un forte ruolo educativo,

• aspira a diventare polo di riferimento sul territorio e contribuire al suo sviluppo culturale,

• persegue tenacemente gli obiettivi di apprendimento in dimensione europea

• ritiene che "l'etica del dar conto" sia un requisito irrinunciabile per un'istituzione pubblica

• specializza l'offerta formativa pro-muovendo e valorizzando le eccellenze

• innova tecnologicamente l’azione didattica attraverso la digitalizzazione degli ambienti di apprendimento.

Cerchiamo di costruire una scuola accogliente, organizzata e attiva, che promuova dialogo, sostenga

la progettualità degli studenti, collabori con le famiglie e interagisca con il territorio, del quale sa

leggere i cambiamenti e le dinamiche di sviluppo possibili.

1.2 Caratteri specifici dell’indirizzo e profilo professionale in uscita

Il Profilo: settore Tecnologico, indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia”

L’indirizzo dell’Istruzione Tecnica "Meccanica, Meccatronica ed Energia" ha lo scopo di far

acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo

dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine

e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi

contesti economici.

Il diplomato, nelle attività produttive di interesse, collabora nella progettazione, costruzione e

collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi, interviene

nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed

è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

L’identità dell’indirizzo si configura nella dimensione politecnica del profilo, che viene

ulteriormente sviluppata nel nuovo ordinamento, attraverso nuove competenze professionali,

attinenti la complessità dei sistemi, il controllo dei processi e la gestione dei progetti, con

riferimenti alla cultura tecnica di base, tradizionalmente incentrata sulle macchine e sugli impianti.

L’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” integra competenze scientifiche e tecnologiche

di ambito meccanico, dell’automazione e dell’energia e presenta due articolazioni:

“Meccanica e Meccatronica”, che approfondisce, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi

e alla relativa organizzazione del lavoro;

“Energia”, per l’approfondimento, in particolare, delle specifiche problematiche collegate

alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici di controllo e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.

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Nelle due articolazioni, che hanno analoghe discipline di insegnamento, anche se con diversi orari,

le competenze comuni vengono esercitate in contesti tecnologici specializzati: nei processi

produttivi, (macchine e controlli) e negli impianti di generazione, conversione e trasmissione

dell’energia.

Il Tecnico dell’articolazione "Meccanica Meccatronica", ha competenze riguardanti le

normative e la sicurezza nella costruzione, collaudo e smaltimento dei dispositivi e dei prodotti, le

tecniche di prototipazione automatizzata (CAD-CAM-FEM) che lo mettono a contatto con le più

moderne tecniche di produzione; interviene nell’automazione industriale integrando le conoscenze

di meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente

ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.

QUADRO ORARIO

Settore MECCANICO MECCATRONICO 1° B IENNIO 2° BIENNIO +

5° ANNO

MA

TE

RIE

AR

EA

CO

MU

INE

MATERIE AREA GENERALE

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze della Terra e Biologia 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

Totale ore Area Generale 20 20 15 15 15

MATERIE AREA TECNICA

Fisica 3(1) 3(1)

Chimica 3(1) 3(1)

Tecnologie e tecniche di rappresent. grafica 3(1) 3(1)

Tecnologie informatiche 3(2)

Complementi di Matematica 1 1

MA

TE

RIE

IND

IRIZ

ZO

MATERIE DI INDIRIZZO

Scienze e Tecnologie applicate 3

Meccanica, Macchine ed Energia 4 4 4

Sistemi ed Automazione 4(2) 3(2) 3(2)

Tecnologie Meccaniche di proc. e di prodotto 5(4) 5(4) 5(4)

Disegno, Progettazione e Org. industriale 3 (2) 4(3) 5(4)

Totale ore Area Tecnica 12 12 17 17 17

TOTALE ORE 32 32 32 32 32

() Le ore indicate tra parentesi indicano la copresenza per le materie che prevedono l’uso dei laboratori

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2- COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

2.1 Articolazione Meccanica e Meccatronica

continuità didattica

n. Materia di insegnamento Cognome e nome

3° anno

4° anno

5°anno

1 Lingua e letteratura

italiana

SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ

2 Storia SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ

3 Lingua Inglese VESCARELLI Daniela SÌ SÌ SÌ

4 Matematica ZUCCHINI Tatiana NO NO SÌ

5 Scienze Motorie e

sportive

BIONDI Simone NO NO SÌ

6 Religione cattolica VENTI Eleonora SÌ SÌ SÌ

7 Attività alternativa alla

religione cattolica

CASAGRANDE FIORETTI

Marika

NO NO SÌ

8 Meccanica, Macchine ed

Energia

TORTOIOLI Diego NO SÌ SÌ

9 Disegno, progettazione ed

organizzazione

industriale

PAZZAGLIA Gabriele SÌ SÌ SÌ

10 Sistemi ed Automazione MANTENUTO Andrea NO SÌ SÌ

11 Tecnologie Meccaniche di

Processo e di Prodotto

FIORAVANTI Silvana SÌ SÌ SÌ

12 Laboratorio D.p.o. CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ

13 Laboratorio Tecnologia SCARSCELLI Roberto SÌ SÌ SÌ

14 Laboratorio Sistemi ANTONELLI Roberto NO NO SÌ

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Il Tecnico dell’articolazione "Energia", è una figura professionale specializzata e versatile, in

grado di riconvertirsi e gestire con facilità i cambiamenti: interviene nei processi di conversione,

gestione ed utilizzo dell’energia, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto dell’ambiente

(energie alternative); ha competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei

prodotti (CAD/CAM); interviene nell’automazione industriale integrando le conoscenze di

meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai

fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.

QUADRO ORARIO

Settore ENERGIA 1° B IENNIO 2° BIENNIO +

5° ANNO

MA

TE

RIE

AR

EA

CO

MU

INE

MATERIE AREA GENERALE

I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

Totale ore Area Generale 20 20 15 15 15

MATERIE AREA TECNICA

Fisica 3(1) 3 (1)

Chimica 3(1) 3 (1)

Tecnologie e tecniche di rappresent. grafica 3(1) 3 (1)

Tecnologie informatiche 3(2)

Complementi di Matematica 1 1

MA

TE

RIE

IND

IRIZ

ZO

MATERIE DI INDIRIZZO

Scienze e Tecnologie applicate 3

Meccanica, Macchine ed Energia 5 5 5

Sistemi ed Automazione 4(3) 4(3) 4(3)

Tecnologie Meccaniche di proc. e di prodotto 4(4) 2(2) 2(2)

Impianti energetici, disegno e progettazione 3(2) 5(4) 6(5)

Totale ore Area Tecnica 12 12 17 17 17

TOTALE ORE 32 32 32 32 32

() Le ore indicate tra parentesi indicano la copresenza per le materie che prevedono l’uso dei

laboratori

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2- COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

2.2 Articolazione Energia

continuità didattica

n. Materia di insegnamento Cognome e nome

3° anno

4° anno

5°anno

1 Lingua e letteratura

italiana

SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ

2 Storia SERENELLI Stefania SÌ SÌ SÌ

3 Lingua Inglese VESCARELLI Daniela SÌ SÌ SÌ

4 Matematica ZUCCHINI Tatiana NO NO SÌ

5 Scienze Motorie e

sportive

BIONDI Simone NO NO SÌ

6 Religione cattolica VENTI Eleonora SÌ SÌ SÌ

7 Attività alternativa alla

religione cattolica

CASAGRANDE FIORETTI

Marika

NO NO SÌ

8 Meccanica, Macchine ed

Energia

TORTOIOLI Diego NO SÌ SÌ

9 Impianti energetici MORELLI STEFANO SÌ SÌ SÌ

10 Sistemi ed Automazione STARNINI Andrea NO SÌ SÌ

11 Tecnologie Meccaniche di

Processo e di Prodotto

FIORAVANTI Silvana

NO SÌ SÌ

12 Laboratorio Impianti CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ

13 Laboratorio Tecnologia CAPONERI Roberto SÌ SÌ SÌ

14 Laboratorio Sistemi ANTONELLI Roberto NO NO SÌ

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3- LA CLASSE

3.1 Composizione

Alunno Frequenza NOTE

I II III IV V ARTICOLAZIONE

Bacchi Emanuele no no sì sì sì Meccanica e meccatronica

Baldassarri Luca sì sì sì sì sì Energia

Basri Anas sì sì sì sì sì Energia

Berardino Andrea no no sì sì sì Meccanica e meccatronica

Coletti Francesco no sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Credentino Antonio sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Dragoni Giacomo sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Dragoni Luca sì sì sì sì sì Energia

Ezzhar Achraf sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Fabbi Samuele no no no sì sì Energia

Fiorucci Nicola sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Grassini Alessio sì sì sì sì sì Energia

Guerri Luca sì sì sì sì sì Energia

Koka Ardit sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Mouine Amine sì sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Pazzaglia Alessio no sì sì sì sì Energia

Pennoni Giulio no sì sì sì sì Meccanica e meccatronica

Piras Alessio no no sì sì sì Meccanica e meccatronica

Savino Andrea sì sì sì sì sì Energia

Singh Sanjot sì sì sì sì sì Energia

3.2 Presentazione

La classe 5AITI, articolata nei due indirizzi di Meccanica-Meccatronica ed Energia, è composta da

20 ragazzi ed ha subito alcune variazioni nel corso del quinquennio dovute a casi di insuccesso

scolastico o a riorentamenti in entrata.

La maggior parte degli studenti proviene dal comune di Umbertide, mentre alcuni provengono dalle

frazioni del comune di Perugia (Ponte Pattoli, Solfagnano). Vi sono cinque studenti di origine

straniera che non presentano, tuttavia, particolari problemi a livello di comprensione ed espressione

linguistica.

Il gruppo classe è caratterizzato da una tendenza globale alla distrazione e a vivere l’impegno

scolastico con una certa superficialità, caratteristiche che hanno condizionato il profitto complessivo

degli studenti che si attesta mediamente su livelli di sufficienza, non sempre commisurati alle

effettive potenzialità. In generale è spesso emersa la tendenza ad affrontare le discipline con una

certa leggerezza ed in maniera poco autonoma, il che ha limitato l’approfondimento di alcuni

contenuti disciplinari. L’applicazione ed il profitto degli alunni, inoltre, sono stati influenzati dalle

attittudini personali e dallo specifico interesse per le singole discipline con risultati diversificati

secondo le materie di studio. Anche la frequenza scolastica è stata piuttosto irregolare soprattutto

nell’ultimo anno scolastico.

Nel complesso la classe dimostra l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze di base, anche

se con una limitata propensione all’approfondimento personale e alla rielaborazione critica. Non

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risulta del tutto acquisita la padronanza dei linguaggi specifici e l’attitudine ad istituire

autonomamente collegamenti e nessi logici.

Solo alcuni studenti si sono rivelati più assidui nell’applicazione, riuscendo a sviluppare un

autonomo metodo di studio e raggiungendo dei livelli di profitto buoni sia nelle conoscenze che

nelle competenze.

Nell’ambito delle attività previste dai percorsi di alternanza scuola-lavoro o dalla progettualità

didattica promossa dall’Istituto la classe ha dimostrato maggior interesse e motivazione, nonché una

sufficiente capacità di rispettare gli impegni. Alcuni degli studenti più deboli nello studio teorico si

sono dimostrati partecipi e capaci, anche se con la necessità di un costante monitoraggio da parte

dei docenti. Formativi ed apprezzati dagli studenti sono stati gli stage aziendali, le visite in azienda

o presso fiere specifiche del loro ambito di studio.

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4 - IL PROCESSO FORMATIVO

4.1 Le competenze in uscita

Al termine del percorso quinquennale lo studente è in grado di

padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici,

tecnologici;

comunicare efficacemente in lingua inglese usando anche i linguaggi settoriali, per interagire in diversi ambiti di studio e di lavoro;

integrare le conoscenze di meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici

dedicati con le nozioni di fisica, economia ed organizzazione;

contribuire all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento ed economicità dei prodotti;

elaborare cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

gestire ed utilizzare l’energia per ottimizzare il consumo energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

agire responsabilmente, nell’ambito delle normative vigenti, sulla sicurezza nei luoghi di

lavoro e sulla tutela ambientale;

pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali

d’uso;

gestire ed innovare processi, correlati a funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la produzione e il lavoro.

Al termine dell’intero processo formativo tutti gli alunni componenti la classe hanno acquisito, a

livelli diversificati, le competenze sopra elencate.

4.2 Metodologie, strumenti e criteri di valutazione

Il processo formativo è stato realizzato attraverso numerosi e diversificati strumenti e strategie

didattiche ed educative.

Ogni docente ha sempre avuto cura di comunicare e far comprendere agli alunni il proprio progetto

didattico-educativo, discutendo i risultati di apprendimento specificati in termini di competenze

attese, le scelte metodologiche, le strategie operative attuate per acquisirle, nonché i criteri e gli

strumenti di verifica e di valutazione adottati.

I docenti hanno utilizzato diverse metodologie didattiche correlate ai vari ambiti e in relazione alle

competenze che intendono far acquisire agli alunni:

- Prove scritte: prove strutturate e semi-strutturate, elaborati scritti tradizionali, analisi di

varie tipologie di testo, prove tipologicamente simili a quelle dell’esame di Stato

- Prove orali: verifiche orali, discussioni guidate, domande in itinere, relazioni.

Sono state sistematicamente utilizzate le griglie elaborate dai singoli dipartimenti per le prove

scritte sia tradizionali sia semistrutturate e strutturate, orali e pratiche, con un ventaglio di valori

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dall’uno al dieci, come definite e condivise in sede collegiale. Anche per la correzione delle

simulazioni delle prove d’esame sono state utilizzate griglie comuni.

Per formulare un giudizio di competenza, i docenti hanno tenuto conto:

- dei risultati ottenuti nello svolgimento del compito

- delle modalità utilizzate dallo studente per raggiungere il risultato

- della percezione e consapevolezza che lo studente ha del suo lavoro

- del processo di miglioramento o meno dimostrato rispetto alla situazione di partenza

- dell’autonomia raggiunta

- delle capacità di applicare quanto appreso in contesti diversi

La valutazione, secondo le linee di indirizzo date dal Collegio dei docenti, pur partendo dalla

misurazione delle prestazioni degli studenti, non si esaurisce in essa e considera anche altri elementi

ritenuti importanti:

- impegno e partecipazione consapevole e responsabile al processo didattico-educativo

- progressi rispetto ai livelli di partenza

- capacità e attitudini

- interesse e motivazione

- senso di responsabilità.

4.3 Insegnamento di una dnl con la modalità CLIL

In conformità alla normativa vigente, è stato svolto l’insegamento di una DNL con la modalità

CLIL su argomenti attinenti alla programmazione didattico-educativa delle discipline di Tecnologie

meccaniche di processo e di prodotto, per l’articolazione di Energia, e di Disegno, progettazione ed

organizzazione industriale per l’articolazione di Meccanica e Meccatronica.

L’avvio in ordinamento dell’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera

secondo la metodologia CLIL nel quinto anno dell’istituto tecnico tecnologico è stato realizzato

secondo le norme transitorie per l’a.s. 2014/15 contenute nella nota MIUR prot. N. 4969 del 25

luglio 2014.

L’insegnamento con modalità CLIL si è svolto nell’ambito delle programmazione curriculare della

disciplina di Disegno, progettazione ed organizzazione industriale per la sola articolazione di

Meccanica e Meccatronica ed è stato tenuto dal docente in possesso della certificazione B2.

L’attività didattica è stata finalizzata soprattutto all’acquisizione e al potenziamento del linguaggio

specialistico delle discipline di indirizzo, per lo sviluppo di una competenza reale ed efficacemente

spendibile sia nella prospettiva dell’inserimento nel mondo lavorativo aziendale sia in quella della

prosecuzione degli studi a livello universitario.

La relativa scheda didattica viene riportata in allegato.

I risultati di apprendimento raggiunti dai singoli studenti sono risultati eterogenei, secondo il grado

di interesse personale e le competenze linguistiche pregresse; il Consiglio di Classe ha inteso tale

attività come approfondimento che ogni alunno ha declinato secondo le proprie capacità e

competenze da considerare come valorizzazione del percorso formativo di ciascuno.

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4.4 Criteri di assegnazione del credito

I punteggi sono attribuiti sulla base della Tabella A prevista dal D.lgs. n.62/17che riporta la

corrispondenza tra la media dei voti conseguiti dagli studenti negli scrutini finali per ciascun anno

di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico, predisponendo – come previsto dal D.lgs.

di cui sopra - la conversione (secondo la Tabella di conversione per la fase transitoria) del credito

attribuito negli anni precedenti (classi III e IV).

Media dei voti Fasce di credito

III Anno

Fasce di credito

IV Anno

Fasce di credito

V Anno

M < 6 - - 7 – 8

M = 6 7 – 8 8 – 9 9 – 10

6 < M 7 8 – 9 9 – 10 10 – 11

7 < M 8 9 – 10 10 – 11 11 – 12

8 < M 9 10 – 11 11 – 12 13 – 14

9 < M 10 11 – 12 12 – 13 14 – 15

Tabella di conversione del credito conseguito nel terzo e quarto anno – Candidati anno scolastico 2018-19

Somma crediti conseguiti per il III e per IV anno Nuovo credito attribuito per il III e il IV anno (totale)

6 15

7 16

8 17

9 18

10 19

11 20

12 21

13 22

14 23

15 24

16 25

Per quanto concerne il punto nell’ambito delle bande di oscillazione, esso è stato attribuito sulla

base dei seguenti criteri individuati dagli Organi Collegiali dell’Istituto, illustrata e motivata con

approfondite discussioni alla classe e ai genitori.

La griglia è coerente con la normativa vigente in materia, nonché con l’articolo 2 comma 1

dell’Ordinanza Ministeriale n. 40 dell’8 aprile 2009, riguardante la valutazione del comportamento

ai fini dell’esame finale di Stato.

Si allega scheda con i criteri per la valutazione del comportamento a.s. 2018/2019 adeguata alla

normativa vigente.

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GRIGLIA Dl ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO classe V A ITI

Anno scolastico 2018/2019

Partecipazione

Attività Integrative

______________

Attività alternativa

IRC

Crediti

formativi

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

b

TOTALE CREDITO

NOTA: Nel calcolo di M è considerata anche la valutazione del comportamento secondo i criteri allegati dove sono considerati l'assiduità della frequenza

a) Per M compreso tra il limite inferiore della fascia fino a un punteggio decimale uguale a 0,50 si assegna il punto in presenza di giudizio positivo nella totalità dei parametri

b) Per M compreso tra il punteggio decimale superiore a 0,50 fino al limite superiore della fascia si assegna il punto con un giudizio positivo anche solo in uno dei parametri

Punto di

oscillazione da

assegnare*

scolastica, l'interesse, l'impegno e la partecipazione al dialogo educativo.

Parametri per l'attribuzione del

punto di oscillazione (*)Credito

2016/2017

2017/2018

Data______________________

NomiMedia dei voti

M

Fascia

punteggio

Tabella

Punteggio

minimo fascia

Credito

2018/2019N°

(*) Assegnazione del punto di oscillazione:

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4.5 Progetti e Attività di ricerca

La classe è stata impegnata in progetti ed attività di ricerca allo scopo di consolidare e di

approfondire le conoscenze disciplinari apprese e favorire la costruzione delle competenze

trasversali in uscita dal percorso.

4.5.1 Attività di recupero e potenziamento disciplinare

Interventi Cur. Extracur. Discipline Modalità

Interventi di

recupero

X

X

1. Meccanica,

macchine ed

energia

2. Matematica

Corsi di recupero con

rientri pomeridiani e

verifica finale.

Interventi di

potenziamento

disciplinare

X

1. Meccanica,

macchine ed

energia

Lezioni di

approfondimento

disciplinare con rientri

pomeridiani

4.5.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”

Progetti/attività Descrizione

Temi Attività

Storia e memoria

L’attività ha avuto

come obiettivo la

sperimentazione di

nuovi percorsi

didattici, la

promozione di uno

studio critico del

passato e l’esercizio

della memoria come

valore

insopprimibile della

storia

La deportazione

come dramma

dell’umanità

La memoria

custodia del passato

e progetto per il

futuro

Il viaggio come

percorso di vita

La Resistenza

come spinta verso la

libertà

-Viaggio d’istruzione

a Fossoli

-Incontri con:

a) Viviana Salomon

(Giornata della

memoria)

b) Franco Papetti e

Dino Nardelli

(Giornata del ricordo)

Lettura di articoli della

Costituzione

L’attività ha avuto l’

obiettivo di

approfondire alcune

tematiche della storia

contemporanea

italiana attraverso la

lettura di alcuni

articoli della

Costuituzione.

- Lo Stato e gli Enti

locali (articoli 1 e 5

della Costituzione)

- I rapporti tra Stato

e Chiesa (articoli 7 e

8)

- Le organizzazioni

dei lavoratori

(articoli 39 e 40)

- Il diritto di voto

(articolo 48)

- Lezioni di storia ed

analisi di documenti.

- Incontro con i

rappresentati regionali

di CGIL, CISL, UIL

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16

4.5.3 Attività di eccellenza e di arricchimento dell’offerta formativa (viaggi di istruzione…..)

Titolo del progetto Attività Tutti

Alcuni

Budapest Viaggio di istruzione Alcuni

Centro sportivo scolastico Partecipazione a varie attività sportive Alcuni

Certificazione in lingua inglese Corso ed esame Alcuni

Giochi di matematica Prove selettive per la partecipazione alla gara

nazionale Alcuni

4.5.4 Percorsi interdisciplinari

Titolo del Percorso Attività Tutti

Alcuni

Impresa formativa simulata Riproduzione in laboratorio del modello

lavorativo di un’azienda vera Tutti

TereXfactor

Costruzione di un carrello per il

miglioramento del rifornimento di materiale

di consumo nelle linee di produzione

(coinvolgimento di tutte le materie di

indirizzo)

Alcuni

4.5.5 Eventuali attività specifiche di orientamento Titolo del Percorso Attività

Tutti

Alcuni

Istituto Mediazione Linguistica di

Perugia

ITS Umbria Academy

Incontro con le Forze di Polizia e le

Forze Armate

I.T.S. Innovazione tecnologia

sviluppo

Laboratorio Meccatronico ITS

Umbria Academy

Incontro informativo

Spettacolo di orientamento

Incontro informativo sulle opportunità

lavorative post-diploma

Incontro informativo

Visita guidata al LABOMEC di Foligno

Alcuni

ALPHATEST

“UNIPG ORIENTA 2019 –

L’Ateneo incontra le future

matricole”

Seminario di orientamento sui corsi

universitari a numero chiuso

Manifestazione di Orientamento

dell’Università di Perugia

Alcuni

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17

4.6 Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

(Alternanza scuola-lavoro)

Il Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, sviluppato nel secondo biennio e ultimo

anno, ha coinvolto gli studenti per un totale di 400 ore. Tale percorso è stato strutturato in

un’attività di stage della durata totale di 280 ore svolta in tre periodi (febbraio 2017, giugno 2018 e

settembre 2018), accompagnata ad un’attività di formazione in aula, uscite didattiche e corsi

specialistici della durata di 120 ore.

Un ulteriore e particolare tipo di esperienza per lo sviluppo delle competenze trasversali e per

l’orientamento che ha coinvolto la classe è stato quello dell’IMPRESA FORMATIVA

SIMULATA.

Questa modalità di attuazione ha permesso agli studenti di assumere le sembianze di giovani

imprenditori e di riprodurre in laboratorio il modello lavorativo di un’azienda vera, apprendendo i

principi di gestione attraverso il fare. L'impresa progettata ha permesso il coinvolgimento di tutte le

tipologie di istruzione presenti nell’istituto attraverso la scelta di un settore di interesse per tutti gli

studenti e identificativo del territorio.

Le attività, iniziate nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, si sono sviluppate progressivamente

secondo la scansione temporale prevista nella programmazione di ciascuna classe ed hanno permesso

agli alunni di animare un’azienda virtuale, l’Impres@DaVinci srl, che progetta e commercializza in

rete (e-commerce) oggetti in ceramica. I prototipi sono stati progettati e realizzati nel laboratorio

per la formazione e l'innovazione FABLAB School dell’istituto.

Il percorso proposto ha coinvolto l'attività di tutti i Consigli delle classi impegnate ed ha contribuito a

far acquisire a tutti gli studenti conoscenze teoriche e applicative, spendibili in vari contesti di vita,

di studio e di lavoro, nonché abilità cognitive idonee per risolvere problemi, quali quelli di sapersi

gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue e assumere progressivamente

anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati da ottenere.

Gli alunni, inoltre, hanno svolto attività di stage presso aziende meccaniche di produzione

metalmeccanica e aziende che operano nel settore dell’energia.

Si riporta uno schema delle attività svolte:

Attività ore

- Visite aziendali: conoscenza e osservazione dell’impiego di avanzate tecnologie, contatto con

realtà aziendali caratterizzate da standard di produzione elevatissimi, dotate di mezzi e impianti

avanzati per il settore produttivo e di software gestionali e di controllo;

- Attività laboratoriali per prove meccaniche e tecnologiche sui materiali; - Azienda Proma Srl; Azienda Tiberina Group Srl, Alushop; Azienda SunergSrl; Azienda

OMA Foligno, Aries Srl.

- Maker Faire - Roma

24 ore

Formazione Generale in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Attività in aula in preparazione allo stage. Feedback delle attività e rielaborazione informazioni 36 ore

Stage nei settori di riferimento ( meccanica e meccatronica, energia) (nei tre anni 40-120-120 ore) 280 ore

Progetti di approfondimento: Costruzione di un carrello per il miglioramento del rifornimento di

materiale di consumo nelle linee di produzione 30 ore

Impresa Formativa Simulata 60 ore

Orientamento. Redazione Curriculum Vitae. Simulazione colloquio di lavoro 20 ore

Nella realizzazione pratica dello stage gli alunni sono stati assegnati tenendo conto della

specializzazione, ma anche delle inclinazioni e degli interessi individuali alle diverse aziende del

territorio, come risulta dallo schema seguente: ALUNNO TERZO ANNO ORE QUARTO ANNO ORE QUINTO ANNO ORE

Bacchi Emanuele Solfer

Pierantonio

40 Piana Gherardo

Umbertide

120 Piana Gherardo

Umbertide 120

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18

Baldassarri

Luca - -

Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide

136 Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide 144

Basri

Anas

COBEM

Umbertide

40 Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide 120 Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide 120

Berardino Andrea Solfer

Pierantonio

40 Overmek

Umbertide 120 Overmek

Umbertide 94

Coletti Francesco Piana Gherardo

Umbertide

40 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide 120 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

120

Credentino

Antonio

Terex

Umbertide 40 Piana Gherardo

Umbertide

120 Piana Gherardo

Umbertide

120

Dragoni

Luca

Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide

40 Terex Operations Italy

S.R.L. Umbertide 120 Terex Operations Italy

S.R.L.

120

Dragoni Giacomo Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

40 Modulo

Umbertide

120 Modulo

Umbertide 120

Ezzahr Achraf Aries

Montone

40 Aries

Montone 112 Aries

Montone 112

Fabbi

Samuele

SSD Thebris Sporting

Village srl 40 Ramal S.R.L.

Umbertide

120 Ramal S.R.L.

Umbertide

120

Fiorucci Nicola Piana Gherardo

Umbertide

40 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

120 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide 120

Grassini

Alessio

Overmek

Umbertide

40 Aries

Montone

112 Aries

Montone

104

Guerri

Luca

SCA Componenti Srl

Umbertide

40 Deen Engineering S.P.A.

Umbertide

120 Overmek

Umbertide 120

Koca Ardit Overmek

Umbertide 40 Overmek

Umbertide 112 Overmek

Umbertide 98

Mouine Amine Aries

Montone

40 Overmek

Umbertide 120 Overmek

Umbertide 92

Pazzaglia

Alessio

Overmek

Umbertide

40 Piana Gherardo

Umbertide

120 Piana Gherardo

Umbertide

116

Pennoni Giulio Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

40 Modulo

Umbertide

120 Modulo

Umbertide 120

Piras Alessio Piana Gherardo

Umbertide

40 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide 120 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide 120

Savino

Andrea

Proma S.P.A

Stabilimento 1Umbertide 40 Terex Operations Italy

S.R.L. Umbertide 120 Terex Operations Italy

S.R.L. Umbertide 120

Singh

Sanjot

Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

40 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

120 Metalmeccanica Tiberina

Umbertide

120

Tutti si sono inseriti nell’attività lavorativa in modo positivo, evidenziando un comportamento

generalmente rispettoso delle regole e con una buona capacità di relazionarsi con le persone,

portando a termine i compiti loro affidati in modo autonomo.

Per quello che riguarda le lezioni e le attività svolte in aula, gli alunni hanno dimostrato una

partecipazione ed un impegno nel complesso adeguate.

Il Consiglio di Classe procederà alla fine dell’anno scolastico alla valutazione degli esiti delle

attività di alternanza e alla loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari (contribuendo in tal senso

alla definizione del credito scolastico) e sul voto di condotta (le proposte di voto dei docenti del

Consiglio di Classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti).

4.7 Simulazione prove d’esame

Sono state programmate a livello collegiale due simulazioni della prima prova e due della seconda.

Le prove sono state somministrate nelle date e nelle modalità predisposte dal Ministero. Le copie di

tali prove e le relative griglie di misurazione sono riportate in allegato al documento.

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19

4.8 Nuclei tematici disciplinari

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20

DISCIPLINE COMUNI ALLE DUE ARTICOLAZIONI

MATERIA: Lingua e letteratura italiana INSEGNANTE: Stefania Serenelli

Libro di testo: Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria La letteratura ieri, oggi, domani vol.2/3

COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA

DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE

Lingua

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana

secondo le diverse esigenze comunicative

Individuare ed utilizzare strumenti di comunicazione visiva e multimediale

Letteratura

Riconoscere le linee essenziali della storia della letteratura ed orientarsi fra

testi e autori fondamentali

Sviluppare un atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla

realtà

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e

internazionali

ABILITÀ

Lingua

Riconoscere le linee di sviluppo storico-culturale della lingua italiana

Riconoscere i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari e artistici

Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità

Ideare e realizzare testi multimediali su tematiche culturali, di studio e

professionali

Letteratura

Identificare gli autori e le opere fondamentali del patrimonio culturale italiano

ed internazionale del ‘900

Individuare i caratteri specifici di un testo letterario

Formulare un motivato giudizio critico su un testo letterario anche mettendolo

in relazione alle esperienze personali

1

L’Età del Romanticismo:

- Leopardi

Lezione frontale

Analisi dei testi

letterari

Letture

individuali

STRUMENTI

Verifiche orali:

- Colloqui

Verifiche scritte:

prove secondo le

tipologie dell’esame di

stato (A, B, C)

GRIGLIE DI

MISURAZIONE

Le griglie di

misurazione utilizzate

sono quelle

dipartimentali

2

Naturalismo e Verismo:

- Zola

- Verga

3

Simbolismo e Decadentismo:

- Baudelaire e Rimbaud

- Pascoli

- D’Annunzio

4

Il romanzo psicologico:

- Pirandello

- Svevo

5

La lirica del ‘900:

le avanguardie artistico-letterarie:

Futurismo, Ermetismo.

- Ungaretti

- Montale

- Quasimodo

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21

MATERIA: Storia INSEGNANTE : Stefania Serenelli

Libro di testo: Desideri, Codovini Storia e Storiografia vol. 2/3A/3B

COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE

DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE (Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE

Agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i

principi della Costituzione, a partire dai quali saper

valutare fatti e ispirare i propri comportamenti

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi della

scienza della tecnologia

Riconoscere gli aspetti geografici e territoriali

dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le

trasformazioni intervenute nel corso del tempo

Approfondire i nessi tra passato e presente in una

prospettiva interdisciplinare

ABILITÀ Ricostruire processi di trasformazione individuando

elementi di persistenza e discontinuità

Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi

economici, politici e socio-culturali

Analizzare correnti di pensiero, contesti, fattori e strumenti

che hanno favorito le innovazioni scientifiche e

tecnologiche

Leggere e interpretare gli aspetti della storia locale in

relazione alla storia generale

Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali

1

Imperi e nazioni nella seconda metà del XIX secolo:

- Le grandi potenze europee e mondiali (Germania, Russia,

Gran Bretagna)

- L’ascesa della borghesia e la seconda rivoluzione

industriale

- L’imperialismo

- Stato e società nell’Italia unita

Lezione frontale

Schematizzazioni

e mappe

concettuali in

formato

multimediale

Utilizzo di carte

geografiche,

grafici, dati

statistici,

immagini,

semplici fonti

documentarie

STRUMENTI

Verifiche orali:

colloqui

Verifiche scritte:

prove semistrutturate

GRIGLIE DI

MISURAZIONE

Le griglie di

misurazione utilizzate

sono quelle

dipartimentali

2

L’età della Grande Guerra:

- L’Europa e il mondo alla vigilia della Grande guerra

- L’Italia giolittiana

- La prima guerra mondiale

- La rivoluzione russa

3

I regimi totalitari e la seconda guerra mondiale:

- Il dopoguerra e la crisi del ‘29

- L’Italia fascista

- Il Nazismo

- Lo Stalinismo

- La seconda guerra mondiale

4

Il mondo del dopoguerra (riferimenti sintetici):

- L’Italia repubblicana

- Guerra fredda e ricostruzione

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22

MATERIA: LINGUA INGLESE INSEGNANTE : Daniela Vescarelli

Libri di testo: SMARTMECH di Rosa Anna Rizzo ed. Eli - PERFORMER FCE TUTOR di Marina Spiazzi e Marina Tavella, Margareth Layton, ed Zanichelli

COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA

DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI VERIFICA

COMPETENZE

- Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi e

utilizzare i linguaggi settoriali relativi all’indirizzo di studio, per

interagire in ambiti e contesti professionali

- Redigere documenti tecnici relativi a situazioni professionali

- Avere consapevolezza degli aspetti culturali del paese di cui si

studia la lingua

ABILITA’

- comprendere il senso generale di testi a carattere generale,

economico-sociale e tecnico, di lettere ed articoli

- interagire in semplici scambi dialogici

- produrre brevi e semplici testi scritti di carattere generale e

relativi alla microlingua del settore specifico.

- comprendere, selezionare e riferire informazioni rilevanti da

testi informativi di carattere tecnico, sull’evoluzione del

computer, la meccatronica, la robotica, l’automazione, le

macchine a controllo numerico, le fonti di energia rinnovabili

usare in modo semplice ma coerente e appropriato la fraseologia

per redigere una domanda di lavoro e relativo CV

- riferire sulle caratteristiche del fenomeno della prima

Rivoluzione Industriale, relativamente alle cause ed agli effetti

prodotti

- riferire sui principali eventi dell’età vittoriana e il romanzo

vittoriano

- riferire sull’autore Charles Dickens, relativamente alla biografia

ed alle opere

- riferire sull’autore G. Orwell, relativamente alla biografia e le

opere;

- riferire sugli aspetti positivi e negativi della globalizzazione

economica e culturale

- utilizzare in modo adeguato le principali strutture grammaticali

1

1

Dal testo Smartmech

- Renewable Energy Sources

- The Computer evolution

- Mechatronics

- Robotics

- Automated factory organization

- Numerical Control and CNC

- Application for a job and curriculum

vitae

Presentazione degli

obiettivi che si vogliono

raggiungere, lezione

frontale; approccio

situazionale, funzionale e

comunicativo; riflessione

sull’aspetto morfo-

sintattico della lingua con

interazioni fra metodo

induttivo e deduttivo;

analisi di tipo contrastivo L

1 – L 2; problem solving;

selezione ed annotazione di

elementi utili al reimpiego

nella produzione

autonoma.

Strumenti: libro di testo,

materiale fotocopiato

STRUMENTI

Questionari

Trattazione sintetica di argomenti

Prove semistrutturate

Redazione di lettere formali e

domande di lavoro

Comprensione di un testo,

domande aperte e a scelta

multipla

Simulazioni Prove INVALSI

GRIGLIE DI MISURAZIONE

Le griglie di misurazione

utilizzate sono quelle

dipartimentali

2

Cultura e civiltà:

- The Industrial Revolution

- The Victorian Age

- The Victorian Novel

- Charles Dickens

- George Orwell

- Globalisation

3

Dal testo Performer FCE

- Unit 9: Challenges

- Unit 10: Relationships

- Unit 11: Crime

- Unit 12: Money

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23

MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: Tatiana Zucchini

Libro di testo: Matematica. Verde – Bergamini, Trifone, Barozzi

COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE DELLA

DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI VERIFICA

COMPETENZE Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per

organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e

quantitative ABILITÀ

- saper calcolare limiti di funzioni

- saper risolvere le forme indeterminate più diffuse

- saper risolvere esercizi riguardanti la discontinuità

- saper applicare le regole di derivazione

- saper determinare l'equazione della retta tangente in un

punto

- saper determinare i punti di massimo relativo, di minimo

relativo e di flesso

- saper calcolare gli intervalli di crescenza e decrescenza, di

concavità e convessità

- saper rappresentare il grafico di una funzione

- saper determinare le primitive di una funzione

- saper calcolare l’integrale definito

- saper applicare i metodi di integrazione

- saper individuare e utilizzare il metodo più conveniente per

il calcolo dell'integrale di una funzione

- saper applicare la formula fondamentale del calcolo

integrale

- saper determinare il valore medio di una funzione

- saper determinare l’area di una regione di piano

- saper determinare il volume e l’area della superficie di

solidi di rotazione

- saper calcolare la lunghezza di un arco di curva

1

LIMITI DI FUNZIONI

Da fasi ricettive (analisi)

attraverso fasi rielaborative

e produttive (sintesi).

Lezione partecipata di

ricerca- scoperta guidata

Esercizi e discussioni di

rafforzo e/o

approfondimento.

Lezione di riflessione e

sistemazione rigorosa di

concetti.

Libro di testo e laboratori

informatici.

STRUMENTI:

Prove scritte semistrutturate

Verifiche orali.

Controllo e discussione dei

lavori assegnati a casa.

GRIGLIE DI MISURAZIONE

Le griglie di misurazione

utilizzate sono quelle

dipartimentali

2 DERIVATE DI FUNZIONE

3 INTEGRALI DI FUNZIONE

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MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE INSEGNANTE : Prof. BIONDI SIMONE Libro di testo: CORPO, MOVIMENTO, SPORT. (A.C. Cappellini, A. Naldi, F. Nanni)

COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA

DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI VERIFICA

La classe ha raggiunto complessivamente un

discreto livello di apprendimento degli

obiettivi perseguiti nel corso dell’anno.

COMPETENZE

Scegliere tra i gesti tecnici conosciuti, quelli

più utili al raggiungimento dell’obiettivo. Identificare nelle diverse discipline sportive

le capacità e abilità fisiche tipiche della

disciplina studiata.

Applicare efficacemente le conoscenze per la prevenzione degli infortuni.

ABILITÀ Giocare uno sport di squadra o individuale

con un confronto leale e corretto,

discriminare tra le possibili attività fisiche

praticabili quelle più adeguate alla propria corporeità, scegliere abitudini e

comportamenti finalizzati a uno stile di vita

sano e salutare nonché preventivo degli

infortuni.

1

Semplici tecniche e regole fondamentali dei grandi

giochi sportivi e delle specialità individuali

programmate.

Sport di squadra: Pallavolo, Pallacanestro,

Pallamano, calcio a 5.

Lo svolgimento delle

varie attività si avvale

di un approccio

globale e talvolta

analitico al fine di

agevolare il confronto

tra le diverse qualità e

abilità dei ragazzi.

STRUMENTI

Test per la valutazione delle capacità motorie.

Osservazione del gesto motorio nella sua

realizzazione analitica e globale, sia con attrezzi

che senza, nei giochi di gruppo e di squadra.

GRIGLIE DI MISURAZIONE

Le griglie di misurazione utilizzate sono quelle

dipartimentali e/o disciplinari.

2

Semplici nozioni per la prevenzione degli infortuni.

3

Conoscenza a funzionamento dell’ apparato

cardiocircolatorio.

Caratteristiche, regole e gesti tecnici del calcio a 5.

4

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MATERIA. INSEGNAMENTO della RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: Prof. Venti Eleonora

Libro di testo: G.Marinoni, C.Cassinotti, A.Airoldi, La domanda dell’uomo, Marietti, volume unico

COMPETENZE E ABILITA’ SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE (Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI DIDATTICI

STRUMENTI DI VERIFICA

La classe ha raggiunto complessivamente in

modo sufficiente le seguenti competenze ed

abilità:

COMPETENZE

-Uso appropriato del linguaggio della

disciplina;

- Sapersi interrogare sulla propria identità

umana al fine dello sviluppo di un senso

critico

-Confrontarsi con la visione cristiana del

mondo, in modo da elaborare una posizione

libera e personale aperta alla ricerca della

verità

ABILITÀ

-Operare confrontie collegamenti tra la visione

cristiano-cattolica , la proposta delle altre

religioni e le visioni del mondo di matrice

laica.

-Esprimere valutazioni critiche motivate.

Lezione frontale e dialogata.

Problem solving.

Uso di strumenti multimediali.

STRUMENTI:

Verifiche scritte

-Discussioni guidate in

grado di determinare la

conoscenza, l’attenzione e

la partecipazione al dialogo

educativo

GRIGLIE DI

MISURAZIONE:

Le griglie di misurazione

utilizzate sono quelle

dipartimentali e/o

disciplinari

Le vocazioni

La conoscenza delle differenze uomo-donna

-Le emozioni

-l’innamoramento

-L’amore

-Gesù modello dell’amore

-fidanzamento, matrimonioe convivenza

IL LAVORO:

DIGNITÀ, ONESTÀ E SENSO DEL LAVORO

RIFLESSIONI E SVILUPPO DEL SENSO CRITICO SU

ARGOMENTI DI VARIO INTERESSE

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26

MATERIA: ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE (Cittadinanza e Costituzione) INSEGNANTE: Prof. ssa Casagrande Fioretti Marika

Libro di testo: Dispense fornite dal docente COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA

DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI VERIFICA

La classe ha raggiunto complessivamente un

livello ampiamente sufficiente di apprendimento

degli obiettivi perseguiti nel corso dell’anno.

COMPETENZE - Conseguire le competenze di cittadinanza e

costruire una coscienza civica e sociale.

- Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita

quotidiana e cogliere il fondamento delle norme

giuridiche, così da essere consapevoli e

responsabili

- Leggere e interpretare le norme costituzionali,

riconoscendole come le più importanti fonti di

produzione del diritto

ABILITÀ - Mettere a confronto le norme imperative e

dispositive. Riconoscere l’aspetto oggettivo e

soggettivo del diritto

- Riconoscere il ruolo dello Stato come regolatore

della vita sociale

- Individuare il ruolo della Costituzione nella

gerarchia delle fonti

- Riconoscere nei principi fondamentali lo

strumento per interpretare i contenuti della

costituzione

- Riconoscere i diritti dell’uomo come inviolabili

e comprendere il fine della Costituzione Italiana

1

Introduzione al diritto: i caratteri della norma giuridica. Diritto

Oggettivo e soggettivo. I rami del diritto. La gerarchia delle fonti.

Efficacia nel tempo e nello spazio della norma giuridica

Lo svolgimento delle varie

attività si avvale di un

approccio globale e cooperativo

al fine di agevolare il confronto

tra le diverse qualità e abilità

dei ragazzi e stimolare

l’interesse e l’apprendimento.

STRUMENTI Test oggettivo di valutazione (Item a scelta multipla

e Item vero/falso) e verifiche con colloquio orale.

GRIGLIE DI MISURAZIONE

Le griglie di misurazione utilizzate sono quelle

dipartimentali e/o disciplinari. 2

I diritti della personalità tra i diritti soggettivi assoluti. Lo stato:

organizzazione e funzioni

3

La Costituzione Italiana come mappa di valori: Origini e caratteristiche.

I principi fondamentali della costituzione.

4

Vivere nella società: diritti e doveri dei cittadini.

Le diverse forme di libertà, il diritto e tutela della salute, la tutela del

lavoro

(Tit. I, II, e III della Parte Prima della Cost.)

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27

DISCIPLINE DI INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

MATERIA: Meccanica, macchine ed energia (articolazione Meccanica e meccatronica) INSEGNANTE: Diego Tortoioli

Libro di testo: Corso di meccanica, macchine ed energia vol. 3 di C. Pidatella, G. Ferrari Aggradi, D. Pidatella (Zanichelli)

COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE

- Svolgere calcoli di progetto e verifica di

alcuni organi meccanici

- Analizzare l'assemblaggio ed il

funzionamento di semplici macchine

- Analizzare le risposte di strutture e

macchine alle sollecitazioni meccaniche

ABILITÀ

- Analizzare e calcolare una trasmissione

con organi rigidi e flessibili

- Valutare l'azione delle sollecitazioni

esterne agenti sugli alberi e sui principali

tipi di collegamenti

- Eseguire i calcoli strutturali di

progettazione e verifica di bielle lente e

di bielle veloci

- Eseguire i confronti fra i cicli ideali.

- Eseguire i calcoli relativi alle prestazioni

e ai consumi dei motori endotermici.

1

TRASMISSIONI CON ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI

- Le trasmissioni con cinghie piatte e le trasmissioni con cinghie trapezoidali

- La trasmissione del moto mediante ruote dentate, il proporzionamento delle

ruote dentate cilindriche a denti diritti e a denti elicoidali

- I rotismi ordinari

METODOLOGIE:

- Lezione

frontale

- Esercitazioni

guidate

- Lavori di

gruppo

- Studio di

semplici casi

pratici

STRUMENTI:

- Libro di testo

- Manuale di

meccanica

STRUMENTI:

- Prove scritte

- Prove

strutturate

- Esposizione

orale

GRIGLIE DI

VALUTAZIONE:

Le griglie di

valutazione

utilizzate sono

quelle condivise

dal dipartimento

2

ALBERI ASSI E COLLEGAMENTI

- Dimensionamento degli assi e degli alberi

- Perni portanti di estremità, perni portanti intermedi, perni di spinta

- Cuscinetti volventi

- Collegamento albero-mozzo con chiavette, linguette, profili scanalati

3

SISTEMA BIELLA-MANOVELLA

- Velocità e accelerazione del piede di biella, forze d’inerzia

- Calcolo strutturale delle bielle lente

- Calcolo strutturale delle bielle veloci

- Manovelle di estremità.

4

TURBINE IDRAULICHE

- Principio di funzionamento

- Turbine Pelton: descrizione e dimensionamento di massima

Turbine Francis: descrizione e dimensionamento di massima

5

MOTORI ENDOTERMICI

- Principi di funzionamento dei motori endotermici

- Classificazione dei motori endotermici

- Ciclo ideale Otto, Diesel, Sabathé

- Cicli reali dei motori endotermici

- Prestazioni dei motori

Page 28: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

28

MATERIA: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto INSEGNANTE: Silvana Fioravanti

Libro di testo: Dispense fornite dal docente Roberto Scarscelli

COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE

- Conoscere i principi di funzionamento dei processi e delle macchine

- Conoscere le principali caratteristiche dei processi di lavorazione dei materiali metallici

- Programmazione e realizzazione di un semplice organo meccanico al Tornio e

Fresatrice CNC. Programmazione,

simulazione e realizzazione di un oggetto in

un Centro di lavoro assistito da calcolatore.

- Conoscere le principali normative italiane sulla sicurezza del lavoro

ABILITÀ

- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo innovativo e del materiale idoneo al

tipo di manufatto da realizzare.

- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo più idoneo in base al tipo di prodotto

da realizzare, delle apparecchiature e dei

materiali di collegamento più idonei

- Saper lavorare nell’ambito delle Macchine utensili CNC e della Progettazione e

produzione CAD-CAM in termini di

problematiche delle macchine.

- Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni relative al progetto

1 Laboratorio MU Lavorazioni di base al tornio parallelo - Lavorazioni di base alla

fresatrice verticale - Realizzazione di semplici aggiustaggi

METODOLOGIE:

- Lezione frontale

- Esercitazioni

pratiche

STRUMENTI:

- Dispense

STRUMENTI:

- Prove pratiche

- Esposizione orale

GRIGLIE DI

VALUTAZIONE:

Le griglie di

valutazione utilizzate

sono quelle condivise

dal dipartimento

2

Laboratorio MU CNC Utilizzo della workstation - Impostazione di base del tornio CNC

Pentamac - Azzeramento utensili - Zero pezzo - Utilizzo delle macro

fondamentali - realizzazione pratica di lavorazioni

3

Stampa 3D Concetti fondamentali sul funzionamento di una stampante 3D FDM -

Importazione di un modello tridimensionale (STL) e impostazioni di

base per lo slicer - Tecniche pratiche di stampa

4

Produzione snella

Tipologie di produzione.Concetti fondamentali. Strumenti.

5 Pianificazione della produzione Ciclo di lavorazione. Cartellino ciclo di lavorazione. Foglio analisi fase

Page 29: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

29

MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE INSEGNANTE: Andrea Mantenuto

Libro di testo: Dispense docente. Moduli on line. Roberto Antonelli

Competenze e abilità

specifiche della disciplina

Conoscenze (Nuclei tematici) Metodologie e

strumenti didattici

Strumenti di verifica

Competenze Conoscere le principali macchine

elettriche e i loro azionamenti

Conoscere le varie strategie di

manutenzione adottate in campo

industriale

Conoscere le basi applicative dei PLC in

campo industriale

Abilità Saper scegliere un trasformatore in base

alla potenza attiva e fattore di potenza –

Saper individuare il punto di lavoro di un

motore asincrono – Saper adottare il

corretto tipo di motore in funzione

dell’impiego richiesto – Saper come si

procede alla manutenzione di un

macchinario o impianto industriale e

riconoscere le varie tipologie di

manutenzione

Macchine elettriche

Macchine elettriche: classificazione delle macchine elettriche -

Motori asincroni, macchine CC e alternatori - Motori brushless e

azionamenti – Trasformatori

Curva di coppia del motore asincrono – Circuiti equivalenti del

trasformatore monofase – Richiami sul calcolo delle potenze in

corrente alternate monofase– Richiami sul rendimento di una

macchina e sul rendimento di macchine in serie – Accoppiamento

dell’alternatore ad un motore

Lezione frontale

Problem solving

Laboratorio Sistemi

Verifiche orali/scritte

Verifiche pratiche

Per la valutazione si fa

riferimento alle griglie

comuni di dipartimento

Manutenzione

Concetto e definizione di manutenzione in campo industriale –

Concetti di Up Time – Down Time – Availability ecc. Il tasso di

guasto e la curva bathub – OEE – Manutenzione su guasto,

manutenzione preventiva, Manutenzione ordinaria e straordinaria –

La diagnostica – La manutenzione predittiva e le tecniche associate

PLC

Il PLC in campo industriale e principali differenze rispetto ad un

microcontrollore – Struttura di un PLC: CPU, memoria, I/O analogici

e digitali – Esempi di applicazione dei PLC: macchine utensili,

carroponte

Page 30: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

30

MATERIA: Disegno, progettazione ed organizzazione industriale INSEGNANTE: Gabriele Pazzaglia

Libro di testo: CALIGARIS / FAVA / TOMASELLO - NUOVO DAL PROGETTO AL PRODOTTO III – PARAVIA Roberto Caponeri

COMPETENZE E ABILITA’

SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA COMPETENZE

C1) Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo.C2) Tipi di produzione e di processi. C3) Tipologie e

scelta dei livelli di automazione. C4) Piano di produzione. C5) Attrezzature di bloccaggio, per la lavorazione

delle lamiere,oleodinamiche e pneumatiche, elementi normalizzati.C6) Strumenti della produzione assistita.C7)

Funzione delle macchine utensili, parametri tecnologici. C8) Abbinamento di macchine e le attrezzature alle

lavorazioni. C9) Funzione del cartellino e del foglio analisi operazione. C10) Tecniche e strumenti del controllo

qualità. C11) Strumenti della programmazione operativa. C12) Lotto economico di produzione o di acquisto.

C13) Gestione dei magazzini, sistemi di approvvigionamento e gestione delle scorte. C14) Caratteristiche della

catena e del contratto di fornitura.C15) Ciclo di vita del prodotto/impianto. C16) Tecniche di trasferimento

tecnologico per l’innovazione di processo e prodotto/impianto.C17) Normativa sulla proprietà industriale e

convenzioni internazionali su marchi, design e brevetti. C18) Certificazioni aziendali relative a qualità, ambiente

e sicurezza. C19) Diagramma dei vincoli, tecniche e strumenti di programmazione, C20) controllo e verifica degli

obiettivi. Diagrammi causa-effetto. C21) Tecniche di simulazione e procedure di collaudo con software

dedicati.C22) Prototipazione rapida e attrezzaggio rapido. C23) Mappe concettuali per sintetizzare e

rappresentare le informazioni e la conoscenza di progetto. C24) Normativa nazionale e comunitaria e sistemi di

prevenzione e gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

ABILITÀ

A1) Documentare progetti o processi produttivi in grado di realizzare gli obiettivi proposti. A2) Progettare

attrezzature, impianti e organi meccanici e idraulici A3) Definire e documentare il ciclo di fabbricazione/

montaggio/manutenzione di un prodotto dalla progettazione alla realizzazione. A4) Scegliere macchine,

attrezzature, utensili, materiali e relativi trattamenti anche in relazione agli aspetti economici .A5) Utilizzare

tecniche della programmazione e dell’analisi statistica applicate al controllo della produzione. A6) Applicare i

principi generali delle più importanti teorie di gestione dei processi. A7) Applicare metodi di ottimizzazione ai

volumi di produzione o di acquisto in funzione della gestione dei magazzini e della logistica. A8) Gestire rapporti

con clienti e fornitori. A9) Identificare obiettivi, processi e organizzazione delle funzioni aziendali e i relativi

strumenti operativi. A10) Valutare la fattibilità del progetto in relazione a vincoli e risorse, umane, tecniche e

finanziarie. A11) Pianificare, monitorare e coordinare le fasi di realizzazione di un progetto. A12) Utilizzare

mappe concettuali per rappresentare e sintetizzare le specifiche di un progetto. A13) Realizzare specifiche di

progetto, verificando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A14) Redigere relazioni, rapporti e

comunicazioni relative al progetto. A15) Utilizzare la terminologia tecnica di settore, anche in lingua inglese.

1 - PARAMETRI DI TAGLIO

2 - TEORIA DELLA PRODUZIONE

3 - FUNZIONI AZIENDALI

4 - ATTREZZATURE

5 - IL PROCESSO PRODUTTIVO

6 - GESTIONE MAGAZZINI

7 - LABORATORIO CAD

Le attività didattiche si sono

svolte mediante lezioni

frontali con l’ausilio del PC e

delle LIM disponibili in

classe ed in laboratorio. Per le

esercitazioni hanno previsto

la realizzazione di tavole,

schizzi e schemi con

materiale predisposto dal

docente. Gli studenti hanno

prodotto elaborati sotto forma

di relazioni scritte, disegni,

tavole schemi sia su supporto

cartaceo che informatico.

L’uso del laboratorio ha

previsto l’uso, da parte degli

studenti, di:

- PC attrezzati con software

di disegno tecnico 2D e 3D,

- Simulatori Stampa 3d

- Stampanti 3d

STRUMENTI

Pc e Software 3d

Libri

Manuali

Dispense

Fotocopie

Video su Internet

LIM

Stampati 3D

GRIGLIE DI

MISURAZIONE

Griglie di Dipartimento

Per le prove di laboratorio

Griglie specifiche in base al

tipo di prova

Page 31: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

31

DISCIPLINE DI INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE ENERGIA

MATERIA: Meccanica, macchine ed energia (articolazione Energia) INSEGNANTE: Diego Tortoioli

Libro di testo: Corso di meccanica, macchine ed energia vol. 3 di C. Pidatella, G. Ferrari Aggradi, D. Pidatella (Zanichelli)

COMPETENZE E ABILITÀ SPECIFICHE

DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE - Svolgere calcoli di progetto e verifica di alcuni

organi meccanici

- Analizzare l'assemblaggio ed il funzionamento di

semplici macchine - Eseguire calcoli di massima riguardanti le

prestazioni degli impianti a vapore

- Individuare i parametri principali che influenzano

prestazioni e consumi dei motori endotermici e

indicare le loro modalità di azione

ABILITÀ

- Analizzare e calcolare una trasmissione con organi

flessibili - Valutare l'azione delle sollecitazioni esterne agenti

sugli alberi e sui principali tipi di collegamenti

- Eseguire i calcoli strutturali di progettazione e

verifica di bielle lente e di bielle veloci - Calcolare la massa di un volano e le sollecitazioni in

esso agenti, al fine di verificarne al resistenza alla

forza centrifuga - Calcolare le variazioni delle grandezze fisiche nel

corso delle trasformazioni svolte dal vapore

- Analizzare i principi di funzionamento dei

componenti più importanti dei motori endotermici. - Classificare i motori endotermici.

- Eseguire i confronti fra i cicli termodinamici ideali.

- Eseguire i calcoli relativi alle prestazioni e ai

consumi dei motori endotermici.

1

TRASMISSIONI CON ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI - Le trasmissioni con cinghie piatte e le trasmissioni con cinghie trapezoidali

- La trasmissione del moto mediante ruote dentate, il proporzionamento delle ruote dentate

cilindriche a denti diritti e a denti elicoidali

METODOLOGIE:

- Lezione frontale - Esercitazioni

guidate

- Lavori di gruppo

- Studio di

semplici casi

pratici

STRUMENTI:

- Libro di testo

- Manuale di meccanica

STRUMENTI:

- Prove scritte - Prove

strutturate

- Esposizione

orale

GRIGLIE DI

VALUTAZIONE: Le griglie di

valutazione

utilizzate sono quelle condivise dal

dipartimento

2

ALBERI ASSI E COLLEGAMENTI

- Dimensionamento degli assi e degli alberi

- Perni portanti di estremità, perni portanti intermedi, perni di spinta - Cuscinetti volventi

- Collegamento albero-mozzo con chiavette, linguette, profili scanalati

3

SISTEMA BIELLA-MANOVELLA

- Velocità e accelerazione del piede di biella, forze d’inerzia

- Calcolo strutturale delle bielle lente

- Calcolo strutturale delle bielle veloci

4

IMPIANTI A VAPORE

- Il vapor d'acqua: processo di vaporizzazione, vapore saturo e vapore surriscaldato, diagramma entropico e diagramma di Mollier.

- Cicli termodinamici, ciclo Rankine ideale.

- Ciclo Rankine reale, ciclo Hirn, potenza, consumi e rendimenti.

- Impianto a vapore con doppio surriscaldamento, impianti a vapore a rigenerazione. - Turbine a vapore ad azione e a reazione

5

TURBINE IDRAULICHE

- Principio di funzionamento

- Turbine Pelton: descrizione e dimensionamento di massima

- Turbine Francis: descrizione e dimensionamento di massima

6

MOTORI ENDOTERMICI

- Cicli termodinamici ideali: Otto, Diesel, Sabathé - Motori endotermici alternativi: calcolo della potenza, rendimenti e bilancio termico.

- Motori ad accensione comandata, motori a quattro tempi, motori a due tempi con aspirazione nel

carter. La carburazione, la distribuzione.

- Motori ad accensione per compressione: motori diesel quattro tempi, motori diesel due tempi. Iniezione pneumatica, meccanica, elettronica

Page 32: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

32

MATERIA: Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto INSEGNANTE: Silvana Fioravanti

Libro di testo: Dispense fornite dal docente Roberto Caponeri

COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE

- Conoscere i principi di funzionamento dei processi e delle macchine

- Conoscere le principali caratteristiche dei processi di lavorazione dei materiali metallici

- Programmazione e realizzazione di un semplice organo meccanico al Tornio e

Fresatrice CNC. Programmazione,

simulazione e realizzazione di un oggetto in

un Centro di lavoro assistito da calcolatore.

- Conoscere le principali normative italiane sulla sicurezza del lavoro

ABILITÀ

- Affrontare in modo sistematico la scelta del

processo innovativo e del materiale idoneo al tipo di manufatto da realizzare.

- Affrontare in modo sistematico la scelta del processo più idoneo in base al tipo di prodotto

da realizzare, delle apparecchiature e dei materiali di collegamento più idonei

- Saper lavorare nell’ambito delle Macchine utensili CNC e della Progettazione e

produzione CAD-CAM in termini di problematiche delle macchine.

- Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni relative al progetto

1 Laboratorio MU Lavorazioni di base al tornio parallelo - Lavorazioni di base alla

fresatrice verticale - Realizzazione di semplici aggiustaggi

METODOLOGIE:

- Lezione frontale

- Esercitazioni

pratiche

STRUMENTI:

- Dispense

STRUMENTI:

- Prove pratiche

- Esposizione orale

GRIGLIE DI

VALUTAZIONE:

Le griglie di

valutazione utilizzate

sono quelle condivise

dal dipartimento

2

Laboratorio MU CNC Utilizzo della workstation - Impostazione di base del tornio CNC

Pentamac - Azzeramento utensili - Zero pezzo - Utilizzo delle macro

fondamentali - realizzazione pratica di lavorazioni

3

Stampa 3D Concetti fondamentali sul funzionamento di una stampante 3D FDM -

Importazione di un modello tridimensionale (STL) e impostazioni di

base per lo slicer - Tecniche pratiche di stampa

4 Produzione snella

Tipologie di produzione.Concetti fondamentali. Strumenti

Page 33: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

33

MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE INSEGNANTE: Andrea Starnini

Libro di testo: Dispense docente. Moduli on line. Roberto Antonelli

Competenze e abilità

specifiche della disciplina

Conoscenze (Nuclei tematici) Metodologie e

strumenti didattici

Strumenti di verifica

Competenze

Conoscere le principali

macchine elettriche e i loro

azionamenti

Conoscere le varie strategie di

manutenzione adottate in campo

industriale

Conoscere le basi applicative dei

PLC in campo industriale

Abilità

Saper scegliere un trasformatore

in base alla potenza attiva e

fattore di potenza – Saper

individuare il punto di lavoro di

un motore asincrono – Saper

adottare il corretto tipo di motore

in funzione dell’impiego

richiesto – Saper come si

procede alla manutenzione di un

macchinario o impianto

industriale e riconoscere le varie

tipologie di manutenzione –

Saper effettuare semplici

programmi per PLC

Macchine elettriche

Macchine elettriche: classificazione delle macchine elettriche -

Motori asincroni, macchine CC e alternatori - Motori brushless e

azionamenti – Trasformatori

Curva di coppia del motore asincrono – Circuiti equivalenti del

trasformatore monofase – Richiami sul calcolo delle potenze in

corrente alternate monofase e trifase – Richiami sul rendimento di

una macchina e sul rendimento di macchine in serie –

Accoppiamento dell’alternatore ad un motore

Lezione frontale

Problem solving

Laboratorio Sistemi

Verifiche orali/scritte

Verifiche pratiche

Per la valutazione si fa

riferimento alle griglie

comuni di dipartimento

Manutenzione

Concetto e definizione di manutenzione in campo industriale –

Concetti di Up Time – Down Time – Availability ecc. Il tasso di

guasto e la curva bathub – OEE – Manutenzione su guasto,

manutenzione preventiva, Manutenzione ordinaria e straordinaria –

La diagnostica – La manutenzione predittiva e le tecniche associate

PLC

Il PLC in campo industriale e principali differenze rispetto ad un

microcontrollore – Struttura di un PLC: CPU, memoria, I/O analogici

e digitali, il multiplexaggio, convertitori A/D – Cenni di

programmazione dei PLC: ladder – Esempi di applicazione dei PLC:

macchine utensili, carroponte

Page 34: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

34

MATERIA: IMPIANTI ENERGETICI DISEGNO E PROGETTAZIONE INSEGNANTE: Morelli Stefano - Caponeri Roberto

Libro di testo: MANUALE DEL TERMOTECNICO - Editore Hoepli

COMPETENZE E ABILITÀ

SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE

(Nuclei tematici)

METODOLOGIE

E STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE identificazione ed applicazione delle

metodologie e delle tecniche della gestione

per progetti;

organizzazione del proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando varie

fonti;

elaborazione e realizzazione di progetti

riguardanti lo sviluppo delle proprie attività

di studio, utilizzando le conoscenze apprese;

individuazione delle strategie di risoluzione

di un problema e definizione dei passi

necessari, formulazione di un’ipotesi di soluzione e verifica della correttezza;

conoscenza dei fondamenti teorici, le

tecniche e le tipologie impiantistiche dei sistemi di riscaldamento e di

condizionamento.

eseguire, modificare, rappresentare in modo appropriato schemi di impianti termotecnici.

ABILITÀ Saper eseguire valutazioni energetiche per

operare scelte a minore impatto ambientale

Saper dimensionare impianti energetici e

apparati termotecnici ad acqua e ad aria.

Definire e documentare il ciclo di

montaggio/manutenzione di un impianto

energetico.

Redigere relazioni, rapporti e comunicazioni

relative al progetto

1

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA

Fabbisogno termico degli edifici, condizioni di comfort, forme di calore

sensibile e latente;

Tipologie di impianti, sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate

in funzione dei vantaggi o degli svantaggi delle varie tipologie nel rispetto

delle norme vigenti;

Dimensionare e Progettare impianti e apparati idraulici e termotecnici

Scambiatori di calore (equicorrente e controcorrente)

Condensatori ad acqua nelle centrali termiche

METODOLOGIE: Presentazione degli

obbiettivi da

raggiungere

Lezione frontale

Lavoro dio gruppo

Utilizzo di software

Utilizzo di tabelle e

diagrammi specifici

Utilizzo di Autocad

STRUMENTI Libro di testo

Fonti normative

Nazionali ed Europee

Elaboratori

Laboratorio di

energia

STRUMENTI Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di

acquisizione degli obiettivi. Le

prove adottate sono state: esposizioni orali

test a risposta aperta

prove scritte di tipo

tradizionale con sviluppo

di calcoli e

dimensionamenti e/o verifiche

prove grafiche

(rappresentazioni di impianti e schemi)

Risoluzione di casi pratici

anche mediante l'ausilio del computer

Laboratorio di energia

GRIGLIE DI

MISURAZIONE

Le griglie di misurazione

utilizzate sono quelle

approvate dal dipartimento.

2 PRODUZIONE DEL FREDDO

Ciclo frigorifero a compressione

Gas frigorigeni e relativi diagrammi

3

IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO AD ARIA

Diagramma psicrometrico e rappresentazioni grafiche delle principali

trasformazioni dell’aria umida;

Principali componenti e funzionamento di una UTA;

Dimensionamento di una UTA in regime estivo ed invernale. Schemi costruttivi.

Recuperatori di calore

Torri di raffreddamento ad aria nelle centrali termiche

4

SISTEMI INNOVATIVI Pompa di calore

Energia eolica

Cogenerazione

5

TECNICHE DI CALCOLO E SIMULAZIONE Definire e documentare il ciclo di montaggio e funzionamento di un

impianto con esecuzione di relativi schemi. Procedure di progettazione e collaudo con software dedicati

Page 35: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

35

CONSIGLIO DI CLASSE – ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

n. Cognome e Nome Materia

Firma

1 SERENELLI STEFANIA Lingua e letteratura

italiana

2 SERENELLI STEFANIA Storia

3 VESCARELLI DANIELA Lingua Inglese

4 ZUCCHINI TATIANA Matematica

5 BIONDI SIMONE Scienze motorie e

sportive

6 VENTI ELEONORA Religione

7 CASAGRANDE FIORETTI

MARIKA

Attività alternativa alla

religione cattolica

8 TORTOIOLI DIEGO Meccanica, Macchine

ed Energia

9 PAZZAGLIA GABRIELE

Disegno, progettazione

ed organizzazione

industriale

10 MANTENUTO ANDREA Sistemi ed automazione

11 FIORAVANTI SILVANA

Tecnologie Meccaniche

di Processo e di

Prodotto

12 CAPONERI ROBERTO Laboratorio D.p.o.

13 SCARSCELLI ROBERTO Laboratorio Tecnologia

14 ANTONELLI ROBERTO Laboratorio Sistemi

IL COORDINATORE

Prof.ssa Stefania Serenelli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Franca Burzigotti

Umbertide, 15 maggio 2019

Page 36: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

36

CONSIGLIO DI CLASSE – ARTICOLAZIONE ENERGIA

n. Cognome e Nome Materia

Firma

1 SERENELLI STEFANIA Lingua e letteratura

italiana

2 SERENELLI STEFANIA Storia

3 VESCARELLI DANIELA Lingua Inglese

4 ZUCCHINI TATIANA Matematica

5 BIONDI SIMONE Scienze motorie e

sportive

6 VENTI ELEONORA Religione

7 CASAGRANDE FIORETTI

MARIKA

Attività alternativa alla

religione cattolica

8 TORTOIOLI DIEGO Meccanica, Macchine ed

Energia

9 MORELLI STEFANO Impianti energetici

10 STARNINI ANDREA Sistemi ed automazioni

11 FIORAVANTI SILVANA Tecnologie Meccaniche

di Processo e di Prodotto

12 CAPONERI ROBERTO Laboratorio Impianti

13 CAPONERI ROBERTO Laboratorio Tecnologia

14 ANTONELLI ROBERTO Laboratorio Sistemi

IL COORDINATORE

Prof.ssa Stefania Serenelli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Franca Burzigotti

Umbertide, 15 maggio 2019

Page 37: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

ALLEGATI

A. Prove di simulazione e relative griglie di valutazione

A.1 Griglie di valutazione prove scritte (eventuali indicazioni ed esempi di griglie che il consiglio di classe

ha sviluppato nel corso dell’anno o in occasione della pubblicazione degli esempi di prova, nel rispetto delle griglie

di cui al DM 769)

A.2 Griglie di valutazione colloquio (eventuali esempi prodotti dal consiglio di classe)

B. Scheda dei criteri per la valutazione del comportamento degli studenti

C. Modulo CLIL

D. Programmi

Page 38: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

A L L E G A T I

Page 39: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

A. Prove di simulazione e relative griglie di

correzione

Page 40: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Giovanni Pascoli, Patria

Sogno d'un dí d'estate.

Quanto scampanellare

tremulo di cicale!

Stridule pel filare moveva

il maestrale le foglie

accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole in

fascie polverose:

erano in ciel due sole

nuvole, tenui, róse1: due

bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.

Siepi di melograno,

fratte di tamerice2, il

palpito lontano d'una

trebbïatrice,

l'angelus argentino3...

dov'ero? Le campane mi

dissero dov'ero,

piangendo, mentre un cane

latrava al forestiero,

che andava a capo chino.

1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto

dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).

Page 41: Indirizzo Tecnologico Meccanica, Meccatronica ed …...meccanica, elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici (PLC) ed opera autonomamente ai fini della sicurezza sul lavoro

Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo

nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di

Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.

Comprensione e analisi

1. Individua brevemente i temi della poesia.

2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere

entrambi riassuntivi dell'intero componimento?

3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con

quali soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la

natura, che diventa specchio del suo sentire.

4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?

5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre

il sogno. Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come

"forestiero", una parola densa di significato.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle

domande proposte.

Interpretazione

Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio

esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti

testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della

perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a

integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un

"forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).

La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,

dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla

Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra". Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra

metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”1. E in quel momento l’aria

fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti. “Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in

collo2 […].

Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,

essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo. Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo

febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume3. Poi gli sistemò sulla testolina la

sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare: “Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.

I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto4 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo

che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.

Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta5 che

nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento - Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. - in collo: in braccio.

- incolume: non ferito.

- accosto: accanto.

- pulverulenta: piena di polvere.

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semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte6, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò

7,

intatto, il casamento8 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a

dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:

“Bii! Biii! Biiii!” 9

Il loro caseggiato era distrutto […]

Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati,

i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:

“Bii! Biii! Biiii!”

Comprensione e analisi

- L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui

madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni

dei personaggi.

- «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora? Quale effetto produce?

- Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo

innocente del bambino?

- Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle

domande proposte.

Interpretazione

Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere di

finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando diverse

soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantile di un

bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste piste mettendo a

confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel percorso scolastico o

personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e contemporaneo.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

1. divelte: strappate via. 2. ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.

3. il casamento: il palazzo, il caseggiato.

4. Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.

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Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse

generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità1. È

una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.

Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le

generazioni2. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso

il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari,

presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)3.

L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto

una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi 4 ;

ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare

Cartagine è di per sé un legame con Cartagine5.

Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4

Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.

- A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.

- M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).

- Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito, Agricola,

Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. - Corti e palagi: cortili e palazzi.

- «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.

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Comprensione e analisi

- Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.

- Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?

- Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e

Tacito?

- Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?

- Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del

messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.

Produzione

A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono

corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua

esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si

oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e

onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in

generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e

quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce. Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i

diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione

secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati

all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e

dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la

natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani,

sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di

limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla

legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale». Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le

due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale. Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti

umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici –

che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e

si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di

persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è

lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver

scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».

Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231 Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.

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Comprensione e analisi

- Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti. - Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.

- Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?

- Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e

i fenomeni naturali impercettibili. - La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?

Produzione

Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO

Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo

darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società

rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento

essenziale nella catalisi della produttività. La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento. Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo

processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa

non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati

dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e

i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di

un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al

fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di

esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli.

Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.

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Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una

parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione. Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire

rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò

che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica.

L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo. […]

(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)

Comprensione e analisi

- Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di

fondo e lo sviluppo argomentativo. - Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione”

e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un

elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a

sostegno di questa affermazione? - Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità

scientifica? - Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?

Produzione

La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi:

le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue

conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra

tecnologia, globalizzazione, diversità.

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Simulazione 19 febbraio 2019

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come

possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare

abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza,

l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»

G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II,

Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3

La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci

immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue

esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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Simulazione 19 febbraio 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo

aiutare ed essere aiutati. Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si

trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza

reale e semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare

paura. Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute

sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua

su cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza. La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro

da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la

vita propria e quella dell'insieme sociale.

Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008

La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la

consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella

condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze

e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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Simulazione 26 marzo 2019

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e

Ombre”).

L’agave sullo scoglio

Scirocco

O rabido1 ventare di scirocco

che l’arsiccio terreno gialloverde bruci; e su nel cielo pieno di smorte luci trapassa qualche biocco di

nuvola, e si perde. Ore perplesse, brividi d’una

vita che fugge come acqua tra le dita;

inafferrati eventi, luci-ombre, commovimenti delle cose malferme della

terra; oh alide2 ali dell’aria

ora son io

l’agave3 che s’abbarbica al

crepaccio dello scoglio e sfugge al mare da le braccia d’alghe che spalanca ampie gole e abbranca rocce; e nel fermento d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci

che non sanno più esplodere oggi sento

la mia immobilità come un tormento.

Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta

Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della

raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso

dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.

- rabido: rapido

- alide: aride

- agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo

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Comprensione e analisi

- Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo. - Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia? - Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e meditazione

esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo risultato. - La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta

crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale? - La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;

statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione

Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il

poeta che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa

mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni

riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite

confronti con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 26 marzo 2019

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A

ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973 Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui

avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano

che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.

Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono1 su l’ombra del mio corpo,

e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei?

Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. – Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca! Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si

voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi2. Affrettai il passo per cacciarla sotto

altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente3. Una smania mala

4 mi aveva preso, quasi

adunghiandomi5 il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto

scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora. “E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!” Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé

dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa6: la sua ombra per le vie di

Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.

- mi s’affisarono: mi si fissarono. - meco, dinanzi: era con me, davanti a me.

- voluttuosamente: con morboso desiderio.

- smania mala: malvagia irrequietezza.

- adunghiandomi: afferrandomi con le unghie

- alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere dell’uomo che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.

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Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la

prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.

Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in

casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della

quale era innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe

denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,

impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di

casa e vaga per le strade di Roma.

Comprensione e analisi

Riassumi il contenuto del brano. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più significative presenti nel testo. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso

(indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o

contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.

Interpretazione

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico

di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali

letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a

quelle proposte nel testo.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 26 marzo 2019

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma, 2016, pp. 28-30. L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il quadro

fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra tuttora

competitivo, ma la domanda è la seguente: la competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da

altro? Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non

esclusivamente ai costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e

la situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o conoscenza implicita dei

designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti artigianali, tradizione estetica e abilità

pratica che fanno dell’Italia un Paese unico. Potremmo aspettarci quindi che la condizione

necessaria per identificare l’italianità di un prodotto è che sia pensato in Italia. […] A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto? La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in Italia. In molti

Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita

quotidiana, territorio, patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […] Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia. Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia. La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.

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Comprensione e analisi

- Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.

- Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale passaggio.

- Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?

- A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione mentale dell’italianità? E quale differenza può essere individuata tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?

Produzione

Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made in

Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi dell'autrice

del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture

e delle tue esperienze personali.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Simulazione 26 marzo 2019

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, «Panorama», 14 novembre 2018. Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come

districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi

che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più semplificata e immediata perché

funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore. Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star trek che

conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se

pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in

realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft arrivata poco dopo.

Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono migliorati perché si

muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la

loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […] Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da

girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […] Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […] Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro

necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto

notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo

annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera

verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […] Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si

solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum,

società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a un assistente domestico».

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Comprensione e analisi

- Riassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.

- La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?

- Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?

- Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”:

commenta tale affermazione.

Produzione

Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana. Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.

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Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Paolo Rumiz

1, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La Repubblica,

2 Novembre 2018 Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918. Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...] Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda all'anarchia e

alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità

d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno. Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o

no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...] Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli

Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"2 l'appartenenza alla

nuova nazione. E così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto. Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...] Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni,

italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora

digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...]. Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra. Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi, insignito

di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto

sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe. Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente

Mattarella ha saputo fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di

fiori a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro Trieste e

i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o le cattive a

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"rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.

Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a una playstation.

Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.

Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre. Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].

Comprensione e analisi

- Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma?

- In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel

dopoguerra?

- Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima Guerra mondiale?

- Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Mondiale oggi, un secolo

dopo la sua conclusione?

- Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione dell’articolo?

Produzione

Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?

Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze personali.

Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

- P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione del 4 novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia.

- "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’

L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a

chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere? Fu

leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti

potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda

affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio. Entrambi

vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di un incontro

inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il deserto, lo percorri,

ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo stesso vale per il libro:

un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente causerà grossi

danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta

consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io.

Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci

aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per San

Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del

lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in viaggio.

[…]

Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto

dal numero 1599 del Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.

La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure, senza essere costretto a farne esperienza diretta. Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità. Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. è consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C

RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU

TEMATICHE DI ATTUALITA’ La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che

non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle

sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e

la letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita. Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica

testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle

emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che

potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora

fare, e infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece,

ma è frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello che siamo ora. La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile

riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei

nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.

Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp.

67-69

Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute», testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.

Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITMM - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE e

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro

proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Il candidato, facendo riferimento all’allegato A, ai dati di targa del motore e ad ogni altro

parametro/ipotesi che ritenga necessaria e congrua alla progettazione, effettui:

a. Il dimensionamento dell’albero, scegliendo opportunamente i materiali, i cuscinetti e ogni altro

dispositivo necessario all’assemblaggio.

b. Il dimensionamento del giunto rigido a dischi considerando che, per necessità operative, il diametro

interno deve essere compreso tra 20 e 30 mm; delle stesso si effettui il disegno di massima.

c. Il disegno di fabbricazione dell’albero completo di smussi, raccordi, quote, tolleranze e gradi di

lavorazione.

d. Il ciclo integrale di lavorazione del giunto in ghisa per la produzione di 150 pezzi, indicando

macchinari, utensili, attrezzature, strumenti per la misura e il controllo di qualità, tenendo altresì conto

di eventuali trattamenti termici.

SECONDA PARTE

1. Relativamente alla tornitura cilindrica di sgrossatura sul tratto in cui è calettato l’organo di trasmissione

(ruota dentata), assunti i seguenti dati:

o Costo aziendale del posto di lavoro M = 25 €/h

o Costo utensile Cut = 4 €

o Tempo di cambio utensile Tcu = 1 min

o Tempo montaggio del pezzo Tp = 1 min

o Utensile in carburo

o Coefficienti della legge di Taylor C=366 e n=0.25

Calcolare la velocità di taglio di minimo costo, la corrispondente durata dell’utensile, il tempo macchina

ed il costo dell’operazione corrispondenti alla velocità di taglio ottimizzata.

2. Il candidato sulla base delle esperienze acquisite in contesti operativi o in base al percorso di studi

effettuato organizzi un’area di lavoro tipo per la realizzazione e movimentazione dei pezzi (giunti)

nell’ipotesi di produzione snella.

3. Ipotizzando il sistema di trasmissione costituito da due ruote dentate a denti dritti con angolo di

pressione pari a 20°, un rapporto di ingranaggio pari a 4, dimensionare la ruota condotta.

4. Il candidato facendo riferimento al giunto a dischi in base ai dati forniti (potenza e n° di giri) effettui il

calcolo dei bulloni di collegamento scegliendo opportunamente il materiale e indicando la classe di

resistenza degli elementi di collegamento trovati.

___________________________ Durata massima della prova: 8 ore. È consentito soltanto l’uso di tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici non programmabili.

È consentito l’uso di un laboratorio CAD.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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INDICATORE PUNTEGGIO MAX PER

OGNI INDICATORE

PUNTEGGIO ASSEGNATO DALLA

COMMISSIONE

Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei tematici oggetto della prova e caratterizzante/i l’indirizzo di studi.

4

Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie/Scelte effettuate/procedimenti utilizzati nella loro risoluzione.

6

Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico grafici prodotti

6

Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente utilizzando con pertinenza i diversi linguaggio tecnici specifici secondo la normativa tecnica unificata di settore

4

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITMM - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ARTICOLAZIONE MECCANICA E MECCATRONICA

Tema di: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE e

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Il candidato, dopo aver analizzato i documenti proposti ed il contesto operativo, svolga la prima

parte della prova e due dei quesiti proposti nella seconda parte.

DOCUMENTO N.1

“ ENERGIE RINNOVABILI: IL POTENZIALE DELL’IDROELETTRICO MADE IN ITALY

Le centrali idroelettiche fanno parte di un sistema di produzione di energia dove l’acqua e il

dislivello fanno la differenza e che oggi può avvalersi di nuove tecnologie anche in Italia,

diminuendo l’impatto ambientale e magari contribuire agli obiettivi che l’Unione europea ha

prefissato di voler raggiungere entro il 2030.

Lo studio firmato Althesys L’idroelettrico crea valore per l’Italia, evidenzia tutte le possibilità

della principale fonte rinnovabile in Italia, ma evidenzia soprattutto la necessità di un rinnovamento

strutturale: un terzo circa del parco impianti italiano ha bisogno di essere riqualificato, per

aumentarne le prestazioni e non perdere 6 TW di generazione. [...] “

Fonte: www.teknoring.com Il portale delle professioni tecniche

DOCUMENTO N.2

“A novembre il dato sulla produzione elettrica nazionale più significativo è quello

dell’idroelettrico che ha generato ben 4,5 TWh, con un incremento del 118% sullo stesso mese del

2017, sfiorando di poco il dato del 2014 (4,7 TWh), un anno caratterizzato da una notevole

produzione idrica.

Con questo exploit le rinnovabili producono nel mese circa 8,7 TWh, il 35% in più del novembre

2017, nonostante la diminuzione dell’output da fotovoltaico (-7,1%) ed eolico (-10,2%) […] “

Fonte: Qualenergia.it - dicembre 2018 (www.qualenergia.it)

CONTESTO OPERATIVO

La centrale idroelettrica di Entracque (Cu) è l’impianto di produzione più grande in Italia ed uno dei

più grandi in Europa ed è in grado, da sola, di alimentare l’intera provincia di Torino. Produce una

potenza di 1310 MW ed è costituita da 9 turbine idrauliche.

L’impianto ha due diverse derivazioni: Chiotas e Rovina che erogano rispettivamente un flusso di

129 m3/s e 27 m3/s. Sulla derivazione di Rovina, in particolare, sono presenti una Turbina Francis,

un alternatore ed una pompa che può essere innestata tramite giunto solo ad albero fermo.

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PRIMA PARTE

Il candidato, facendo riferimento al contesto operativo ed assumendo ogni altro parametro/ipotesi

che ritenga necessaria e congrua alla progettazione, effettui:

e. Il dimensionamento della turbina Francis sapendo che:

la caduta disponibile è pari a 120 m

la velocità di rotazione è pari a 600 giri/min

il grado di reazione è pari a 0,54

il rendimento idraulico pari a 0,94

f. Il dimensionamento dell’albero di trasmissione posto tra la turbina ed il generatore di energia

elettrica sapendo che:

o a valle della turbina è posizionato un moltiplicatore di giri con rapporto di

trasmissione pari a 8

o per ragioni di impianto, la distanza tra le macchine è di 1,2 metri.

o nella mezzeria è calettata un sistema per la trasmissione del moto che applica una

forza di 2 kN.

g. Il disegno di fabbricazione di una puleggia per cinghie trapezoidali di un impianto ausiliario,

completo di tolleranze, quote, rugosità, smussi e raccordi. L’albero motore di tale impianto

deve trasmettere una potenza di 4kW alla velocità di 1000 giri/min. La puleggia ha un diametro

compreso tra 160 e 200 mm e prevede il posizionamento di 4 cinghie di tipo A.

h. Il ciclo di lavorazione della puleggia del punto c, indicando macchinari, utensili, attrezzature,

strumenti per la misura e il controllo di qualità.

SECONDA PARTE

a. Relativamente al ciclo di lavorazione della puleggia si effettui un’analisi di una fase lavorativa

scelta a piacere indicando quali sono i tempi standard di fermo macchina e a quanto essi

ammontano.

b. Il candidato determini, sulla base delle esperienze dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento o in base al percorso di studi effettuati, quali controlli di qualità sono

necessari per l’albero di trasmissione considerando che lo stesso viene sottoposto a trattamento

termico superficiale; il candidato provi altresì ad impostare un foglio di analisi tipo da proporre

all’ufficio collaudi.

c. Si verifichi il numero di cinghie di tipo trapezoidale dell’impianto ausiliario necessario a

trasmettere il moto rotatorio dell’albero ad un secondo ad esso parallelo e distante 2 metri,

assicurando un rapporto di trasmissione pari a 1/3.

d. Indicare quale è la soluzione tecnica più idonea per la giunzione della pompa all’albero di

trasmissione e se la stessa implichi o meno una perdita di potenza.

_________________________ Durata massima della prova: 8 ore.

È consentito soltanto l’uso di tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici non programmabili.

È consentito l’uso di un laboratorio CAD. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua

del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITEN - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ARTICOLAZIONE ENERGIA

Tema di: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE e

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro

proposti nella seconda parte.

PRIMA PARTE

Un gruppo elettrogeno avente potenza nominale erogata pari a 60 kW a 3000 giri/min, fornisce

energia elettrica ad un capannone industriale.

Il candidato, ipotizzando secondo “la buona regola dell’arte” tutti gli eventuali dati mancanti e

facendo uso del “Manuale di Meccanica” , proceda dapprima al dimensionamento di massima del

motore (Cilindrata, N° cilindri, alesaggio, corsa).

Successivamente, dopo aver assunto con motivato criterio gli eventuali dati mancanti,

ipotizzando per il motore DIESEL una temperatura dei fumi di scarico pari a circa 540 °C ed un

eccesso d’aria uguale al 30% e tenendo conto di un valore stechiometrico del rapporto

aria/gasolio pari a 14,7 kgaria/kggasolio, si proceda al calcolo della quantità di fumi prodotti e alla

utilizzazione di una caldaia a recupero (perfettamente coibentata) in grado di raffreddare i fumi

di scarico fino alla temperatura di 160 °C e di cedere calore all’acqua di alimentazione di un

impianto di riscaldamento costituito da aerotermi installati all’interno del capannone industriale.

Ai fini del calcolo il candidato potrà adottare i seguenti valori:

Densità fumi............................................0,72 [kg/m3]

Calore specifico fumi..............................1,09 [J/kg °K]

Infine il candidato dopo aver assunto con motivato criterio altri eventuali dati ritenuti necessari

ma mancanti, effettui:

a) il calcolo della portata di acqua dell’impianto di riscaldamento;

b) lo schizzo dello schema funzionale dell’impianto, completo delle principali apparecchiature

termotecniche necessarie per la sua funzionalità e sicurezza.

SECONDA PARTE

1) Riprodurre anche a mano libera e commentare brevemente il “DIAGRAMMA CIRCOLARE

DELLA DISTRIBUZIONE” di un motore Diesel.

2) Descrivere e commentare nel piano p-V (pressione – Volume) e nel piano T-S (Temperatura –

Entropia) il ciclo teorico di un TURBOGAS.

3) Quali sono le principali differenze tra un impianto di climatizzazione “a TUTT’ARIA” e un

impianto “ad ARIA PRIMARIA e Fan Coils”.

4) Illustrare brevemente i sistemi che funzionano con il “solare termico” e il loro specifico e

particolare utilizzo negli impianti idrotermosanitari e/o negli impianti a risparmio energetico.

___________________________

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Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso di normative, tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici

non programmabili.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITEN - MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

ARTICOLAZIONE ENERGIA

Tema di: IMPIANTI ENERGETICI, DISEGNO E PROGETTAZIONE e

MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

Il candidato svolga il tema indicato nella prima parte e risponda solo a due quesiti tra i quattro

proposti nella seconda parte.

Come riportato in figura, l’intero piano di un edificio posto all’ultimo livello sotto la copertura deve

essere internamente trasformato e adibito ad uso ufficio. Le stanze e tutti i locali presenti al piano

saranno serviti da un impianto di climatizzazione estiva-invernale del tipo “ARIA PRIMARIA e

FAN-COILS” idoneo per un affollamento massimo di 36 persone.

PRIMA PARTE

Dopo aver scelto a piacere una località del Nord Italia dove ubicare l’edificio e l’impianto e avendo

cura di utilizzare i massimi valori della trasmittanza disposti dalla normativa e riportati nella

seguente tabella:

Tabella Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti un involucro

edilizio espressa in (W/m2 K)

Zona

climatica

Strutture opache

verticali

Strutture opache

Coperture Pavimenti

Chiusure

apribili e

assimilabili

2015 2021 2015 2021 2015 2021 2015 2021

A e B 0,45 0,40 0,34 0,32 0,48 0,42 3,20 3,00

C 0,40 0,36 0,34 0,32 0,42 0,38 2,40 2,00

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D 0,36 0,32 0,28 0,26 0,36 0,32 2,10 1,80

E 0,30 0,28 0,26 0,24 0,31 0,29 1,90 1,40

F 0,28 0,26 0,24 0,22 0,30 0,28 1,00 1,00

e fissati a piacere gli eventuali dati mancanti, il candidato esegua quanto di seguito indicato:

A. Proceda al calcolo del carico termico invernale.

B. Definisca in inverno la potenzialità termica dell’UTA (unità di trattamento aria), e

dell’intera rete fan coils nel suo complesso.

C. Dimensioni le portate di acqua calda relative prima alla rete fan coils e poi alla batteria UTA

e i diametri delle relative e corrispondenti tubazioni principali.

SECONDA PARTE

1. Disegnare lo schizzo dello lo schema funzionale dell’impianto con le principali

apparecchiature.

2. Eseguire il dimensionamento del canale dell’aria primaria (almeno la sezione di partenza).

3. Descrivere il ciclo teorico di una macchina frigo a compressione definendo in particolare il

significato termodinamico di “potenzialità frigorifera” e di EER (Energy Efficiency Ratio)

ovvero di COP (Coefficient Of Performance).

4. Descrivere il principio di funzionamento e le eventuali utilizzazioni energeticamente

ottimali di una macchina frigorifera ad assorbimento.

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso di normative, tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici

non programmabili.

È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i

candidati di madrelingua non italiana.

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A.1 Griglie di valutazione prove scritte

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA A

A 20

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto

18-20

Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive 16-17

Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 14-15

Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi

12-13

Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 9-11

Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza

5-8

Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-4 B 30

Comprensione e analisi

Rispetto dei vincoli posti nella consegna – se presenti – o indicazioni circa la forma parafrasata o sintetica della rielaborazione Capacita di comprendere il testo nel suo senso complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici. Puntualita nell'analisi lessicale, sintattica, stilistica e retorica (se richiesta)

Puntuale rispetto dei vincoli; completa comprensione del significato del testo e delle articolazioni del tema e dello stile; analisi circostanziata dei particolari aspetti stilistici richiesti

29-30

Pieno rispetto dei vincoli; comprensione globale del significato del testo e della maggioranza delle articolazioni del tema e dello stile; analisi corretta dei particolari aspetti stilistici richiesti

26-28

Pieno rispetto dei vincoli; comprensione del significato del testo e della maggioranza delle articolazioni del tema con rare imprecisioni; analisi corretta della maggioranza degli aspetti stilistici richiesti

22-25

Accettabile rispetto dei vincoli; comprensione essenziale del senso del testo e delle principali articolazioni tematiche e stilistiche; analisi corretta dei più significativi aspetti stilistici richiesti

18-21

Rispetto dei vincoli con imprecisioni; comprensione parziale del senso del testo e incertezza nel riconoscimento delle articolazioni tematiche e stilistiche; sporadici errori nell’analisi dei principali aspetti stilistici richiesti

13-17

Mancato rispetto dei vincoli; comprensione frammentaria del senso del testo ed errato riconoscimento delle articolazioni tematiche e stilistiche; diffusi errori nell’analisi degli aspetti stilistici richiesti

7-12

Mancato rispetto dei vincoli; assente comprensione del senso del testo e delle articolazioni tematiche e stilistiche; analisi degli aspetti stilistici richiesti totalmente scorretta o assente

1-6

C 30

Interpretazione Riferimenti

culturali Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Espressione di giudizi critici e valutazioni personali. Interpretazione corretta e articolata del testo.

Interpretazione appropriata e argomentata, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui; presenza di spunti di riflessione critica

29-30

Interpretazione appropriata e motivata, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti; valutazioni personali appropriate

26-28

Interpretazione chiara e motivata da conoscenze e riferimenti culturali pertinenti; espressione riconoscibile di valutazione personale pertinente

22-25

Interpretazione accettabile, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale; essenziale espressione di valutazioni personali

18-21

Interpretazione parziale, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti; espressione di valutazioni personali con interruzioni di chiarezza

13-17

Interpretazione errata; difetto di conoscenze e riferimenti culturali e limitata pertinenza; espressione di giudizi personali inappropriati

7-12

Interpretazione assente; contenuti nulli o del tutto scorretti; valutazioni personali assenti 1-6

D 20

Correttezza formale

Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20

Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17

Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15

Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13

Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11

Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 5-8

Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-4

PUNTEGGIO TOTALE 100

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA B

A 0-40

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Capacita di sostenere con coerenza un percorso ragionativo adoperando connettivi pertinenti

Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto

36-40

Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive

32-35

Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 28-31

Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi

23-27

Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 17-22

Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza

7-16

Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-6

B 20

Individuazione elementi argomentazione

Riconoscimento corretto di tesi e argomentazioni presenti nel testo proposto

Individuazione pienamente corretta di tutti gli elementi dell’argomentazione e dei relativi snodi 18-20

Individuazione sicura della tesi e della maggioranza degli argomenti con i rispettivi snodi 16-17

Individuazione della tesi e della maggioranza degli argomenti 14-15

Individuazione della tesi e degli argomenti di maggiore rilevanza 12-13

Individuazione parziale della tesi e degli argomenti, incerto riconoscimento degli snodi argomentativi 9-11

Mancata individuazione della tesi ed errori nel riconoscimento degli argomenti 5-8

Individuazione assente degli elementi dell’argomentazione 1-4

C 20

Riferimenti culturali

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali utilizzati per sostenere l'argomentazione Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.

Argomentazione efficace, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui 18-20

Argomentazione sicura, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti 16-17

Argomentazione chiara, con conoscenze corrette e riferimenti culturali pertinenti 14-15

Argomentazione lineare, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale 12-13

Argomentazione incerta, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti 9-11

Argomentazione assente, con conoscenze e riferimenti culturali scarsi e poco pertinenti 6-8

Contenuti e valutazioni assenti 1-5

D 20

Correttezza formale

Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20

Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17

Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15

Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13

Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11

Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 6-8

Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-5

PUNTEGGIO TOTALE 100

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA C

A 20

Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.

Coesione e coerenza testuale.

Testo pianificato efficacemente e organizzato in modo sequenziale, con piena coerenza e coesione, con uso dei connettivi appropriato al testo prodotto

18-20

Corretta pianificazione delle idee e organizzazione coerente, con uso corretto delle strutture connettive 16-17

Pianificazione chiara delle idee e organizzazione coerente del testo, uso pertinente dei connettivi 14-15

Sufficiente pianificazione del testo, organizzazione essenzialmente coerente e coesa, con uso semplice dei connettivi

12-13

Pianificazione parziale, organizzazione coerente ma non sempre coesa, con uso incerto dei connettivi 9-11

Scarsa pianificazione dei contenuti e organizzazione poco organica e frammentaria, uso scorretto dei connettivi, perdita di coerenza

5-8

Mancata pianificazione, organizzazione assente 1-4 B 30

Pertinenza e sviluppo

Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza nella formulazione del titolo e della eventuale paragrafazione

Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione

Completa pertinenza rispetto alla traccia e titolazione pienamente rispondente al contenuto; paragrafazione sequenziale; esposizione organica dei contenuti

29-30

Testo pertinente rispetto alla traccia; titolazione adeguata al contenuto; paragrafazione corretta; esposizione ordinata dei contenuti

26-28

Testo pertinente rispetto alla traccia; titolazione corretta rispetto al contenuto; paragrafazione adeguata; esposizione lineare dei contenuti

22-25

Testo attinente alla traccia; titolazione semplice ma corretta; paragrafazione corretta; esposizione globalmente lineare dei contenuti

18-21

Testo nel complesso attinente alla traccia; titolazione non del tutto appropriata; paragrafazione poco sorvegliata; esposizione con interruzioni di linearità

13-17

Testo poco attinente alla traccia; titolazione inappropriata; paragrafazione scorretta; esposizione disordinata 7-12

Testo irrelato rispetto alla traccia; titolazione scorretta o assente; paragrafazione scorretta o assente; esposizione disorganica

1-6

C 30

Riferimenti culturali

Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali. Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei riferimenti culturali Espressione di giudizi critici e valutazioni personali.

Argomentazione efficace, supportata da contenuti e riferimenti culturali ampi, precisi e congrui 29-30

Argomentazione sicura, con conoscenze e riferimenti culturali chiari e corretti 26-28

Argomentazione chiara, con conoscenze corrette e riferimenti culturali pertinenti 22-25

Argomentazione lineare, con conoscenze corrette e qualche congruo riferimento culturale 18-21

Argomentazione incerta, con conoscenze limitate e riferimenti culturali non sempre pertinenti 13-17

Argomentazione assente, con conoscenze e riferimenti culturali scarsi e poco pertinenti 7-12

Contenuti scorretti e valutazioni assenti 1-6

D 20

Correttezza formale

Ricchezza e padronanza lessicale. Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia, sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.

Morfosintassi corretta, periodare fluido, stile efficace, uso proprio del lessico specifico 18-20

Morfosintassi corretta, stile adeguato, lessico appropriato 16-17

Morfosintassi discretamente corretta, stile globalmente adeguato, lessico appropriato 14-15

Morfosintassi globalmente corretta, stile semplice 12-13

Qualche errore morfosintattico, improprietà lessicali, qualche errore ortografico 9-11

Ripetuti errori ortografici, morfosintattici e lessicali 5-8

Forma diffusamente scorretta nell’ortografia, nella morfosintassi e nelle scelte lessicali 1-4

PUNTEGGIO TOTALE 100

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia

Studente: …………………………………………………. Punteggio totale ….……………./20

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Padronanza delle conoscenze

disciplinari relative ai nuclei

tematici oggetto della prova e

caratterizzante/i l’indirizzo di studi.

Conosce e padroneggia i concetti tecnici oggetto della prova 4

Conosce i concetti tecnici oggetto della prova, ma non sempre li

padroneggia 3,2

Conosce gli aspetti essenziali richiesti dalla prova 2,5

Dimostra una conoscenza parziale dei concetti richiesti per la soluzione

della prova 1,8

Non conosce i concetti richiesti per la soluzione della prova 1

Padronanza delle competenze

tecnico-professionali specifiche di

indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento

all’analisi e comprensione dei casi

e/o delle situazioni problematiche

proposte e alle metodologie/scelte effettuate/procedimenti utilizzati

nella loro risoluzione.

Analizza il caso proposto interpretando in modo organico i concetti chiave e le informazioni essenziali; applica con padronanza i

procedimenti utilizzati per la risoluzione.

6

Analizza in modo adeguato il caso proposto, applica con padronanza i procedimenti utilizzati per la risoluzione.

4,8

Analizza e comprende gli elementi fondamentali del caso proposto,

applica in modo fondamentalmente corretto i procedimenti utilizzati per la risoluzione

3,5

Analizza e comprende le richieste in modo parziale. Utilizza

parzialmente i metodi per la risoluzione. 2,3

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o

parziale. Non riesce ad utilizzare i metodi per la soluzione del caso

proposto.

1

Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza

dei risultati e degli elaborati tecnici

e/o tecnico grafici prodotti.

Svolge la traccia in modo completo. L’elaborato è corretto e coerente

con la traccia. 6

Sviluppa la traccia quasi completamente. L’elaborato è generalmente

corretto e coerente con la traccia. 4,8

Sviluppa gli elementi fondamentali dell’argomento. L’elaborato

contiene alcuni errori non gravi. 3,5

Svolge la traccia in modo incompleto. L’elaborato contiene errori ed è

solo parzialmente coerente con la traccia 2,3

Non sviluppa la traccia o la sviluppa in modo errato. L’elaborato presenta gravi errori e non è coerente con la traccia

1

Capacità di argomentare, di

collegare e di sintetizzare le

informazioni in modo chiaro ed

esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi

tecnici specifici secondo la

normativa tecnica unificata di

settore.

Argomenta in modo coerente i procedimenti e i risultati, utilizzando un

linguaggio tecnico pertinente. 4

Argomenta in modo coerente anche se non del tutto esaustivo i

procedimenti e i risultati, utilizzando un linguaggio tecnico

generalmente pertinente.

3,2

Argomenta in modo chiaro ed esauriente i procedimenti e i risultati, utilizzando un linguaggio tecnico pertinente ma con qualche incertezza

2,5

Argomenta in maniera frammentaria e non sempre coerente i

procedimenti, utilizzando un linguaggio tecnico per lo più pertinente ma non sempre rigoroso

1,8

Non argomenta o argomenta in modo errato i procedimenti, utilizzando

un linguaggio tecnico non appropriato o molto impreciso. 1

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A.2 Scheda di valutazione del colloquio

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Candidato/a ………………………………………

INDICATORI LIVELLI MISURAZIONE PUNTI

1. Padronanza della

lingua

- Chiarezza

- Correttezza

- Fluidità

a) Esposizione fluida e chiara; lessico ricco e

appropriato

b) Esposizione chiara e corretta; lessico appropriato

c) Esposizione semplice, comprensibile,

generalmente corretta

d) Esposizione faticosa e non sempre corretta

e) Esposizione confusa e scorretta

5

4

3

2

1

2. Contenuto

- Ampiezza

- Organicità

- Correttezza

a) Conoscenze complete e approfondite

b) Conoscenze ampie e pertinenti

c) Conoscenze appropriate e parzialmente articolate

d) Conoscenze essenziali e globalmente corrette

e) Conoscenze superficiali e con alcune imprecisioni

f) Conoscenze frammentarie e non del tutto corrette

g) Conoscenze lacunose e scorrette

h) Conoscenze quasi nulle

8

7

6

5

4

3

2

1

3. Argomentazione

e Organizzazione

- Analisi

- Coerenza

- Collegamenti

- Autocorrezione

a) Argomentazioni coerenti e articolate, analisi

completa e pertinente

b) Argomentazioni coerenti e consequenziali, analisi

efficace

c) Argomentazioni coerenti, analisi adeguata

d) Argomentazioni lineari, analisi essenziale

e) Difficoltà di argomentazioni anche se guidate,

analisi superficiale

f) Argomentazioni incoerenti e difficoltose, analisi

confusa

g) Argomentazioni assenti, analisi gravemente

scorretta

7

6

5

4

3

2

1

TOTALE

PUNTEGGIO

……………………………………./Ventesimi

…./20

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B. Scheda dei criteri per la valutazione del

comportamento degli studenti

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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

a.s.2018-2019

Il giudizio complessivo che esprime la “condotta” dell’alunno nel contesto scolastico, deve tener conto dei seguenti

obiettivi, presenti nel P.O.F. d’Istituto e concordati a livello di Collegio Docenti :

EDUCATIVI

COMPORTAMENTALI

DIDATTICI

OBIETTIVI:

La valutazione del comportamento degli alunni viene attribuita dall’intero Consiglio di classe in base ai seguenti

criteri comuni a tutte le classi dell’Istituto:

In caso di presenza di una o più sanzioni disciplinari per violazioni dei doveri degli studenti, il Consiglio di Classe,

nel determinare il voto di condotta, deve tener conto anche dei progressi ottenuti dall’alunno nel recupero di un

comportamento adeguato al Regolamento d’Istituto, tali da evidenziare o no, un concreto miglioramento nel suo

percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative.

L’insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione all’anno successivo o

agli esami di Stato, secondo quanto stabilito dal Regolamento Ministeriale, attualmente in vigore, sulla valutazione

degli studenti nella Scuola Secondaria di II grado.

Gli obiettivi e i criteri sopra esposti trovano una sintesi ed una dettagliata descrizione nella seguente griglia esplicativa :

rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e

dell’intero Regolamento d’Istituto

frequenza e puntualità

rispetto degli impegni scolastici

partecipazione alle lezioni

collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il

personale scolastico

partecipazione ad azioni di crescita e cambiamento

CRITERI:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

Indicatori Valutazione

Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto

Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica

Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate

Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche

Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola

Ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione

10

Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto

Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate

Costante adempimento dei doveri scolastici

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Equilibrio nei rapporti interpersonali

Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe

9

Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica

Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate

Svolgimento regolare dei compiti assegnati

Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche

Correttezza nei rapporti interpersonali

Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe

8

Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico

Ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate

Saltuario svolgimento dei compiti assegnati

Partecipazione discontinua all’attività didattica

Interesse selettivo

Rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri

7

Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni

disciplinari

Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate

Mancato svolgimento dei compiti assegnati

Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica

Disinteresse per alcune discipline

Rapporti problematici con gli altri

6

Mancato rispetto del regolamento scolastico

Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari senza dimostrare alcun

concreto miglioramento

Assenza di evidenti e duraturi elementi di recupero dei comportamenti

Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate

Mancato svolgimento dei compiti assegnati

Continuo disturbo delle lezioni

Completo disinteresse per le attività didattiche

Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni

Ruolo negativo nel gruppo classe

Casi di recidività con reiterati atti nei comportamenti scorretti

1 - 5

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C . M o d u l o C L I L

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Materia: Disegno, progettazione ed organizzazione industriale – MODULO CLIL –

Articolazione meccatronica

COMPETENZE

ABILITÀ SPECIFICHE

DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE (NUCLEI TEMATICI)

TEMPI METODOLOGIE E

STRUMENTI

DIDATTICI

STRUMENTI DI

VERIFICA

COMPETENZE E

ABILITÀ

acquisizione e

potenziamento del linguaggio

specialistico delle

discipline coinvolte

sviluppo di una

competenza reale ed

efficacemente

spendibile sia nel

mondo aziendale sia

a livello

universitario

1

Robotica

industriale

Kinematics

Marzo-

Aprile

METODOLOGIE

Lezione frontale

Lavoro di gruppo

STRUMENTI

Dispense e LIM

Moduli online

STRUMENTI

Esposizione

orale degli

argomenti

GRIGLIE DI

MISURAZIONE

Le griglie di

misurazione

sono quelle

dipartimenta

li

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D . P R O G R A M M I