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XII Indice 1. Non c’è Stanchezza senza Stress! Lo Stress non gestito: conoscerlo e riconoscerne i danni........................................................ 1 Iniziamo a conoscerci e a riconoscere alcuni sintomi dello Stress non gestito, con la relativa Stanchezza.................................................................. 1 Lo Stress non gestito: la vita attuale e i suoi ritmi. Dove e come viviamo oggi................... 9 Stress della cellula, Stanchezza e invecchiamento: alcune connessioni.............................. 12 La sindrome di Burnout e la Fatica Surrenalica ..................................................................... 16 Bibliografia.................................................................................................................................... 18 2. Fatica e Stanchezza secondo la medicina occidentale e le medicine orientali.................... 19 Perché ci si stanca e ci si affatica? Le varie risposte secondo la medicina occidentale, le medicine orientali e la visione della medicina Quantica ........................... 19 Stanchezza e fatica: le molteplici cause e concause più comuni, spesso sottovalutate. Stanchezza e fatica acuta e cronica accumulata ..................................................................... 22 Farmaci e Stanchezza.................................................................................................................. 23 Emozioni ...................................................................................................................................... 24 Stile di vita errato ........................................................................................................................ 24 Stanchezza stagionale ................................................................................................................. 25 Perché quando si è cronicamente stanchi ci si ammala più facilmente? Influenza, raffreddore e mal di gola troppo frequenti rispetto alla media sono correlati allo Stress cronico e alla Stanchezza?.............................................................. 25 Lo Stress gestito, una reazione vitale evolutiva e potenziativa. L’Adattamento Efficace ............................................................................................................... 27 Stressors Cognitivi o emozionali e Stressors Non Cognitivi (virus, batteri, tossine, interferenti endocrini, Stressors termici e altro). Stanchezza, ormoni e Stress................. 30 Come il clima molto freddo o molto caldo influenza la Psico-Fisiologia della persona già stanca.............................................................................................................. 42 Stressors eccezionali e Stressors routinari: perché è necessario individuarli ed esserne consapevoli ............................................................................................................... 42 Il fenomeno dell’accumulo di Stressors di varie categorie ................................................... 43 Strategie per sviluppare e indirizzare l’istinto e la capacità di sopravvivenza. Potenziamento della sicurezza in sé stessi............................................................................... 43 Imparare gradualmente a fare fronte ai vari tipi di Stressors attraverso la consapevolezza e l’applicazione delle corrette metodologie .......................... 45

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■ 1. Non c’è Stanchezza senza Stress! Lo Stress non gestito: conoscerlo e riconoscerne i danni........................................................ 1• Iniziamo a conoscerci e a riconoscere alcuni sintomi

dello Stress non gestito, con la relativa Stanchezza .................................................................. 1• Lo Stress non gestito: la vita attuale e i suoi ritmi. Dove e come viviamo oggi ................... 9• Stress della cellula, Stanchezza e invecchiamento: alcune connessioni .............................. 12• La sindrome di Burnout e la Fatica Surrenalica ..................................................................... 16• Bibliografia.................................................................................................................................... 18

■ 2. Fatica e Stanchezza secondo la medicina occidentale e le medicine orientali .................... 19• Perché ci si stanca e ci si affatica? Le varie risposte secondo la medicina

occidentale, le medicine orientali e la visione della medicina Quantica ........................... 19• Stanchezza e fatica: le molteplici cause e concause più comuni, spesso sottovalutate.

Stanchezza e fatica acuta e cronica accumulata ..................................................................... 22• Farmaci e Stanchezza .................................................................................................................. 23• Emozioni ...................................................................................................................................... 24• Stile di vita errato ........................................................................................................................ 24• Stanchezza stagionale ................................................................................................................. 25• Perché quando si è cronicamente stanchi ci si ammala più facilmente?

Influenza, raffreddore e mal di gola troppo frequenti rispetto alla mediasono correlati allo Stress cronico e alla Stanchezza?.............................................................. 25

• Lo Stress gestito, una reazione vitale evolutiva e potenziativa. L’Adattamento Efficace ............................................................................................................... 27

• Stressors Cognitivi o emozionali e Stressors Non Cognitivi (virus, batteri, tossine, interferenti endocrini, Stressors termici e altro). Stanchezza, ormoni e Stress ................. 30

• Come il clima molto freddo o molto caldo influenza la Psico-Fisiologia della persona già stanca .............................................................................................................. 42

• Stressors eccezionali e Stressors routinari: perché è necessario individuarli ed esserne consapevoli ............................................................................................................... 42

• Il fenomeno dell’accumulo di Stressors di varie categorie ................................................... 43• Strategie per sviluppare e indirizzare l’istinto e la capacità di sopravvivenza.

Potenziamento della sicurezza in sé stessi............................................................................... 43• Imparare gradualmente a fare fronte ai vari tipi di Stressors

attraverso la consapevolezza e l’applicazione delle corrette metodologie .......................... 45

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• Esempi di allenamenti graduali agli Stressors emotivi (Cognitivi), fisici, termico-climatici e da virus e batteri (Non Cognitivi) ............................................... 45

• Più siamo stanchi e più saremo stanchi: la reazione a catena. Perché quando si è troppo stanchi non si recupera più? ...................................................... 52

• Sensazione di freddo al corpo e alle estremità e Stanchezza: perché possono essere presenti contemporaneamente? ....................................................... 53

• La “grande sconnessione”: lo squilibrio del Sistema Nervoso Autonomo, del sistema-network psico-neuro-endocrino e lo Stress cronico non gestito ................... 54

• La Stanchezza e il “network energetico” in squilibrio: i centri di energia e i canali di conduzione di informazioni Bio-Elettriche e Bio-Elettromagnetiche .......... 55

• La Stanchezza e i Campi Elettro-Magnetici naturali e artificiali: i soggetti elettrosensibili. La Magnetite nel Cervello umano e le sue possibili correlazioni con i Campi Elettro-Magnetici e lo Stress ........................... 56

• Bibliografia.................................................................................................................................... 57

■ 3. Diagnosi differenziale: quali esami eseguire per comprendere se la Stanchezza è causata da Stress non gestito .................................................................. 59• Esami da eseguire in caso di fatica, Stanchezza, scarsa memoria,

bassa energia, esaurimento e sospetta autoimmunità ........................................................... 59• Autoimmunità ............................................................................................................................. 61• Conseguenze delle infezioni virali sull’assetto del Gut Microbiota .................................... 63• Test di flessibilità e resistenza fisica .......................................................................................... 63

■ 4. Stanchi, depressi e/o nervosi? Chi dice che lo siamo, noi o gli altri? .................................... 65• Ti stanchi di più o di meno rispetto alla “norma”?

La variabilità soggettiva nella resistenza allo Stress .............................................................. 65• Adattamento Efficace e Adattamento Inefficace .................................................................... 67• “In questo periodo mi sento più stanco”. Il confronto con sé stessi in tempi diversi

a parità di situazione. Il confronto con le altre persone a parità di situazione .................. 69• Quando gli altri ci fanno notare un aumento degli errori, delle distrazioni

e un comportamento o un modo di fare diversi .................................................................... 71

■ 5. Stanchezza e Psico-Biotipi Morfologici .................................................................................. 73• Psico-Biotipi Morfologici, Stanchezza, Stress e Aging .......................................................... 73• Le caratteristiche di base dei quattro principali Biotipi costituzionali

e le loro possibili peculiarità psico-neuro-endocrine ........................................................... 74• Perché al femminile la Psico-Biotipizzazione è più complessa? .......................................... 76• Integrare la Psico-Biotipizzazione con l’Epigenetica, la Nutrigenomica

e il Gut Microbiota ...................................................................................................................... 79• Lo Psico-Biotipo Cerebrale ....................................................................................................... 88• Lo Psico-Biotipo Bilioso ............................................................................................................ 90

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• Lo Psico-Biotipo Sanguigno ...................................................................................................... 90• Lo Psico-Biotipo Linfatico ......................................................................................................... 94• Gli Psico-Biotipi misti o “Sdoppiati” ....................................................................................... 96• Psico-Biotipi Morfologici e linguaggio verbale e non verbale:

postura, timbro di voce, mimica facciale, gestualità ............................................................. 98• Il caso dei due gemelli omozigoti separati alla nascita .......................................................... 99• La Psico-Bio-Cibernetica .........................................................................................................101• Psico-Biotipizzazione Morfologica applicata nella vita quotidiana ..................................101• Lo Stress non gestito fa ingrassare e riduce le possibilità di dimagrire facilmente?

Serotonina, Stress, Stanchezza e obesità ................................................................................103• Gli step da affrontare per dimagrire sotto Stress e avere più energia vitale .....................104• Dieta, Fame Nervosa, Serotonina, Stanchezza e Gut-Brain Axis:

perché tutto è collegato? ...........................................................................................................105• Dopamina e correlazioni con la Stanchezza: alcuni cibi pro-Dopamina

e Anti-Stanchezza ......................................................................................................................106• Cattive abitudini, note o ignote, e il concetto di “Normalità Errata”

consapevole o inconsapevole. Le ripercussioni globali .......................................................108• Perché abbandonare la “ritualità”/abitudine cronicizzata è difficile? ...............................114• Quando la mente ci mente: introduzione all’Auto-Sabotaggio ..........................................116• Un cenno introduttivo ai vari tipi di Meditazione ...............................................................116• Perché mentire o nascondere a noi stessi ciò che dobbiamo affrontare?

A che livello lo nascondiamo a noi stessi? ............................................................................118• Nascondere a sé stessi ciò che si deve affrontare: crescere e maturare

mentalmente non sempre vanno di pari passo con la crescita fisica indotta dal passare degli anni ..................................................................................................118

• A cosa servono, in generale, gli addestramenti, le esercitazioni mentali e le simulazioni? ........................................................................................................................120

• L’immaginazione è un potere che va correttamente canalizzato e diretto .......................121• Perché è necessaria la ripetitività di un’azione? ...................................................................121• La pratica rende perfetti? In quanto tempo si ottengono dei risultati? ............................122• Ancora sull’Auto-Sabotaggio: i segnali errati e i segnali di allarme ignorati ...................122• L’Eustress Nocivo: quando fare ciò che piace fa male alla salute .......................................124• La differenza tra rilassamento e Diversione Sensoriale (staccare la spina) .....................125• Bibliografia..................................................................................................................................128

■ 6. Stanchezza, fatica, Gut Microbiota e ultimissime evidenze scientifiche: la correlazione e la connessione tra Cervello e Intestino ...................................................129• Il Gut Microbiota produce vari tipi di sostanze (Metaboloma)

utili per la nostra salute o, al contrario, nocive ....................................................................131• Perché esistono tante differenze nell’assetto del Gut Microbiota

tra le varie persone? ..................................................................................................................136• Fattori che determinano l’assetto del Microbiota nel bambino e nell’adolescente .........138

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• Il 90% del nostro Bioma totale è apportato dal Gut Microbiota: le conseguenze sulla salute fisica e psichica ..........................................................................139

• Come e perché i batteri, i virus e i funghi intestinali (Gut Microbiota in squilibrio) possono indurre Stanchezza ...................................................................................................140

• Le azioni favorevoli per la salute che il Gut Microbiota svolge nella specie umana ......143• Lo Stress non gestito altera funzionalmente e contemporaneamente

sia il Cervello Cranico, sia il Gut, sia l’assetto del Gut Microbiota ....................................147• La connessione tra Cervello Cranico, Cervello Addominale,

Tratto Gastroenterico-Gut Microbiota e Sistema Nervoso ................................................149• Come viene danneggiata la barriera intestinale? ................................................................151• Vari tipi di errori da non commettere e cosa si deve fare per ottimizzare

il Gut Microbiota e diventare più forti e resistenti sia mentalmente sia fisicamente. Cenni sugli errori alimentari più frequenti ..............................................161

• Abuso di antibiotici e problemi correlati al Gut Microbiota e alla Stanchezza ...............163• Correlazioni tra Tiroide, Gut, Intestino, metabolismo e Stanchezza ...............................165• Bibliografia..................................................................................................................................168

■ 7. Il sonno: rigenerante o scaricante? ......................................................................................171• Il sonno e la qualità del riposo: il pilastro dell’Anti-Aging, della gestione

dello Stress e della lotta contro la Stanchezza. Consigli pratici per un sonno rigenerante e ricaricante ..................................................................................171

• I sogni, lo stato psichico e l’attività cerebrale prima e durante il sogno ...........................174• Cosa si deve fare e cosa non si deve fare per dormire bene ...............................................181• La differenza tra le strategie Anti-Stress per scaricare tensioni fisiche

e nervosismi e le pratiche per il rilasciamento e il rilassamento profondo .....................183• Indicazioni pratiche per capire cos’è prioritario in ogni momento: scaricare

le tensioni corpo-mente o applicare le tecniche respiratorie e mentali di rilassamento per un sonno rigenerante ............................................................................184

■ 8. Performance psico-fisica o Stanchezza? L’importanza dell’organizzazione e della conoscenza ................................................................................................................187• Iniziare bene per stare gradualmente sempre meglio .........................................................187• I pericoli dei metodi che promettono trasformazioni

energetiche e psichiche immediate e della mentalità del “tutto e subito” ........................188• In quanto tempo si ottengono risultati contro la Stanchezza? ...........................................189• Ottimizzando le connessioni e i networks possiamo dimagrire,

migliorare il tono muscolare ed essere più forti e vitali ......................................................190• La mente, le emozioni e il tipo di pensieri incidono rapidamente

sulla forza fisica e mentale .......................................................................................................192• La conoscenza e la consapevolezza sono il pilastro della motivazione:

è necessario voler essere forti e performanti ........................................................................195• La costanza e la perseveranza sono supportate dalla motivazione,

ma richiedono organizzazione: alcuni consigli pratici .......................................................195

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• Volere non sempre è potere, ma la forte volontà è un potere ............................................196• L’equilibrio tra l’iniziale entusiasmo, applicando il metodo Anti-Stanchezza,

e il lungo cammino di vita in ottica Anti-Aging: la giusta mentalità ...............................197• La bilancia delle energie vitali generate e consumate.

Saper agire per obiettivi e priorità: un’arte da sviluppare ...................................................198• Come utilizzare la Meditazione attiva per aiutarsi a compiere delle scelte importanti ..... 201• L’importanza degli hobby: sceglierli a fini salutistici per potenziare

il corpo e la mente .....................................................................................................................201

■ 9. Cambio di stagione e temporali: quanto influiscono sulla Stanchezza? ...........................203• L’influenza dei cambi di stagione su Serotonina e Dopamina, le molecole

neuro-ormonali del benessere e della vitalità. Che cosa accade durante i cambi di stagione e le brusche variazioni climatiche? .......................................203

• In primavera può davvero “rifiorire anche un manico di scopa”? ....................................205• Meteoropatia, Bioclimatologia e Stanchezza/sonnolenza primaverile .............................205• Stanchezza, mal di testa, malessere, sbalzi d’umore: come ridurre i sintomi

che si manifestano prima di un temporale. Consigli specifici e rimedi pratici ..............206• Cosa accade prima di un temporale dal punto di vista elettrico ed elettromagnetico? .... 207• Le sostanze naturali adatte a contrastare i disturbi durante i cambi di stagione ............212• Come sviluppare l’Adattamento ai diversi climi ...................................................................212• Bibliografia..................................................................................................................................213

■ 10. Le tecniche respiratorie e il loro utilizzo specifico .............................................................215• Le tecniche respiratorie, come effetto fisiologico, sono più rapide

delle tecniche mentali e di quelle basate solo sulla visualizzazione ..................................215• Il ritmo respiratorio e la sua influenza rapida e potente sul Sistema Nervoso

Autonomo e sulla Psico-Fisiologia .........................................................................................215• Perché le tecniche respiratorie vanno apprese e applicate in modo corretto.

Gli errori da non commettere .................................................................................................216• Il ritmo e la profondità dell’atto respiratorio ........................................................................216• Il diaframma e i muscoli coinvolti negli atti respiratori profondi .....................................220• Tecniche respiratorie e i fastidi tipici dei soggetti occidentali non allenati: la necessaria

rieducazione psico-fisiologica alle respirazioni profonde e consapevoli .........................222• Tecniche respiratorie Anti-Stanchezza per la calma e il rilassamento .............................223• Respirazione addominale diaframmatica o Respirazione della calma:

esecuzione, varianti e ritmo .....................................................................................................224• Respirazioni Anti-Stanchezza riattivanti ed energizzanti ..................................................225• Respirazione a onda (o completa) ..........................................................................................227• Respirazione alta (o toracica) per riattivare rapidamente lo stato di veglia ....................228• Cenni sulla Respirazione del Mantice ...................................................................................229• Respirazione dell’Ape ronzante contro i pensieri fissi sgradevoli:

un punto di contatto tra suono e respirazione .....................................................................230• Bibliografia..................................................................................................................................231

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■ 11. Le tecniche fisiche Anti-Stanchezza e riequilibranti .........................................................233• Quando si è stanchi e vinti dalla pigrizia non si ha voglia di praticare niente:

come applicare in sequenza le tecniche qui riportate .........................................................233• Differenze tra Diversione Sensoriale e rilassamento.

Ipotesi dell’influenza delle frequenze di Schumann sul rilassamento .............................234• Le varianti delle tecniche base e gli adattamenti per rendere più mirate

e personalizzabili sia le tecniche sia le sequenze ..................................................................235• Perché è importante la sequenza delle tecniche?

Come personalizzarle e adattarle alle proprie esigenze ......................................................235• Consigli di base su come applicare le varie tecniche ed evitare gli errori più comuni .... 235• Il riscaldamento fisico e le mini-sequenze introduttive .....................................................238• Differenza tra le strategie ricaricanti e rigeneranti del metodo e le attività

che producono radicali liberi. La corsa e gli sport affaticanti che scaricano momentaneamente le tensioni e i nervosismi, ma poi stancano il corpo ........................239

• Tecniche di coordinamento corpo-mente. Il coordinamento e lo scoordinamento dei movimenti ...........................................................................................................................240

• Automassaggio della schiena (o Rolli laterali e frontali), sue variantie modifiche a seconda della zona dolente .............................................................................250

• La tipica Posizione meditativa a gambe incrociate: comoda o scomoda? .......................253• Posizione Statica Anti-Stanchezza rigenerante, sdraiati e con le gambe flesse, per aiutare

a rilassare i muscoli della schiena e posizionare in modo corretto il rachide .....................253• Mini-sequenza Anti-Stanchezza .............................................................................................255• Posizione Vajrasana, o della Folgore, o del Fulmine, o del Diamante,

o la tipica Posizione meditativa delle arti marziali e non solo ...........................................256• Perché la Stanchezza e lo Stress si scaricano spesso su schiena, spalle e collo,

con le relative periodiche sindromi dolorose? Consigli e alcuni rimedi pratici ............257• Guarire non coincide con “far passare momentaneamente il dolore”..............................257• Rotazione delle spalle, movimenti per il collo.

I tipici e comuni errori da evitare ...........................................................................................258• Posizione di Devozione per rilassare e allungare la muscolatura della schiena ..............260• Apertura e chiusura delle mani con respirazione sincronizzata .......................................261• Sequenza di apertura e chiusura del “Fiore di Loto” o di apertura e chiusura

in sequenza delle dita delle mani ............................................................................................262• Sequenza del Candelabro (o del Devoto) e Rotazione spalle/braccia:

azione sui rotatori delle spalle .................................................................................................265• Posizione della Farfalla e sue varianti ....................................................................................266• Sequenza Battimenti alternati delle gambe-Farfalla-Rolli laterali ....................................267• Posizione del Gatto ...................................................................................................................268• Mini-sequenza Gatto-Montagna ............................................................................................269• Sequenza dei movimenti “a Torsione” della colonna vertebrale in posizione seduta.

Varianti con aggiunta di respirazioni sincronizzate ............................................................270• Posizioni di equilibrio fisico e mentale per potenziare l’equilibrio interiore ...................271

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• L’Albero e sue varianti semplificabili ......................................................................................271• Posizione della Bilancia ............................................................................................................273• Esercizi Anti-Stanchezza per gli occhi...................................................................................274• Tecniche per scaricare le tensioni emotive e il nervosismo,

da applicare anche quando si è stanchi e vinti dalla pigrizia .............................................275• Bibliografia..................................................................................................................................278

■ 12. Le tecniche mentali e il Nidra Improved: il Sistema Nervoso Autonomo, le emozioni, la mente e il Bio-feedback ............................................................................279• In che misura e con quale rapidità la mente può influenzare la fisiologia?

Sintesi di varie esperienze strumentali (Bio-feedback) che dimostrano quanto gli stati mentali negativi possano influenzare la nostra fisiologia e il SNA .....................279

• Bio-feedback per aiutare a valutare lo stato di emotività e di Stress .................................282• Bio-feedback: l’importanza della velocità di reazione delle recentissime strumentazioni

per dimostrare con quale velocità l’emozione può influenzare il Sistema Nervoso ............284• L’arte di saper usare la mente come nostro alleato. Gli effetti della mente

“non organizzata” e “anarchica” .............................................................................................286• Il Cervello e la mente – Hardware, Software e oltre: il potere del pensiero

e le visualizzazioni .....................................................................................................................288• Neuroni, Hardware e Neurogenesi nell’adulto. Attitudine al rilassamento,

controllo emotivo e correlazione con i fenomeni Epigenetici e Neuroplasticità ............290• Quando la mente ci mente: l’Auto-Sabotaggio e l’andamento ciclico.

L’importanza della consapevolezza ........................................................................................292• La Pigrizia ...................................................................................................................................292• Il pensiero sempre positivo a prescindere, la presunzione, la grande sensibilità

e la tendenza all’ansia-insicurezza: situazioni opposte ma sempre negative ...................293• Perché ho ideato il Nidra Improved e in cosa consiste .......................................................294• Introduzione tecnica al Nidra Improved e alle sue molteplici varianti ............................295• Altre tecniche meditative mentali per il rilassamento, ricaricanti e Anti-Stanchezza ...... 301• Deep Meditation .......................................................................................................................304• Fast Meditation ..........................................................................................................................309• Trataka: tecnica meditativa sulla candela e non solo ..........................................................313• Bibliografia..................................................................................................................................315

■ 13. Suono- e Musico-Terapia Bio-Vibrazionale e Bio-Elettromagnetismo ............................317• La vibrazione sonica, la percentuale di acqua nel corpo umano

e possibili effetti psico-fisiologici ............................................................................................317• Musico-Terapia, Suono-Terapia e Mantra: applicazioni Sonico-Quantistiche

Bio-Vibrazionali per aiutare a rilassare e bilanciare il Sistema Nervoso Autonomo .....317• Perché la vibrazione sonora deve essere necessariamente riprodotta

da un impianto adeguato? .......................................................................................................318• Esempi di suoni naturali e loro effetti sul corpo e sulla mente.

L’importanza della riproduzione fedele delle frequenze subsoniche ................................322

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• I Mantra: “dal respiro alla voce”. Un valido aiuto contro pensieri ricorrenti, emozioni dolorose, tendenza alle crisi d’ansia e tanto altro ...............................................324

• Mantra: la pratica attiva o l’ascolto contro la Stanchezza e lo Stress .................................325• Il Mantra OM .............................................................................................................................326• Il Mantra SO-HAM ..................................................................................................................329• Il Mantra OM NAMAHA SADASHIVAYA .........................................................................330• Il potere di rievocazione emotiva e di ricordi associati a Mantra,

musiche e suoni specifici ..........................................................................................................330• Bibliografia..................................................................................................................................331

■ 14. Le tecniche sinergiche avanzate ad azione rapida da circa 1 minuto ..............................333• Quali tecniche si possono applicare in 1 solo minuto contro la Stanchezza

e per ricaricarsi? ........................................................................................................................333• Tecniche potenziative per chi vuole eccellere e gestisce già sufficientemente lo Stress ..... 334• Strategie Anti-Stanchezza da ufficio o da studio..................................................................334• Strategie, tecniche base e varianti da effettuare nei ritagli di tempo .................................334• Tecniche per la Stanchezza da PC ..........................................................................................335

■ 15. L’alimentazione Anti-Stanchezza e sotto Stress. Gli errori tipici ......................................343• L’alimentazione sotto Stress e gli errori alimentari più comuni

che favoriscono la Stanchezza, la debolezza e la perdita di concentrazione. Come mangiare e cosa non mangiare ...................................................................................343

• Alcune sostanze utili contro la Disbiosi intestinale. Introduzione al Carbo Craving ..... 345• Carbo Craving: Biotipi, ansia, grasso superfluo, Serotonina e Gut Microbiota ..............347• I disturbi relativi a pancia, Gut Microbiota e Tratto Gastro-Intestinale ..........................348• Lo spasmo gastrointestinale e gastroesofageo e lo Stress ...................................................350• Alcuni principi e norme alimentari di base Anti-Stanchezza e Anti-Stress

e gli errori commessi più comunemente ...............................................................................352• Pranzi, cene di lavoro e relazioni sociali: consigli pratici ...................................................355• Gluten Sensitivity e intolleranza al lattosio: perché sono ancora sottovalutate ..............356• Gli alimenti adatti per un’alimentazione Anti-Stanchezza e Anti-Stress .........................361• I Nutraceutici ............................................................................................................................363• Bibliografia..................................................................................................................................363

■ 16. I Nutraceutici contro la Stanchezza e per favorire forza, vitalità e concentrazione .......365• Le sostanze naturali contro la Stanchezza, lo Stress e l’Aging ............................................365• Sostanze naturali: quale dosaggio? .........................................................................................366• Acido Ascorbico (Vitamina C) ...............................................................................................369• Vitamine del gruppo B: le vitamine Anti-Stanchezza .........................................................370• Aminoacidi utili ........................................................................................................................371• Estratti erboristici ......................................................................................................................371• Il Magnesio, un minerale importante e sottovalutato da molti .........................................388

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• Sostanze naturali per contrastare il Cortisolo ......................................................................389• La Melatonina e i suoi precursori: il 5-OH-Triptofano ......................................................390• Radiazioni solari, Photo-Aging e metalli pesanti:

problemi moderni Pro-Aging e rimedi naturali Anti-Aging .............................................391• La dose adatta per le vitamine e le sostanze naturali ..........................................................392• Assorbimento sopralinguale, sublinguale e buccale: ottimizzazione

e possibile utilizzo delle microdosi di vitamine e di estratti vegetali ................................394• Preparati a base di estratti vegetali .........................................................................................395• Brevi cenni sulle piante ad azione rilassante per contrastare ansia,

nervosismo, inquietudine e, in generale, la tendenza alla Simpaticotonia ......................415• I funghi e la micoterapia: l’azione Anti-Stanchezza .............................................................417• Conclusioni sugli estratti vegetali e le sostanze ad azione

Anti-Stanchezza e Anti-Stress .................................................................................................421• Le sostanze naturali per rendere più forti e resistenti mentalmente e fisicamente:

concetti di base sui Nutraceutici e su come sceglierli a seconda delle proprie esigenze ...............................................................................................................422

• Come scegliere gli Integratori naturali: materie prime pure e selezionate, formulazioni supportate da ricerche scientifiche accreditate, realizzazione ottimale da parte del laboratorio di produzione ..................................................................424

• Bibliografia..................................................................................................................................426

■ 17. Sessualità, Stanchezza, fatica e Stress: rimedi pratici ......................................................435• Per lui: Sessualità al maschile .................................................................................................439• Rimedi pratici per la Sessualità: Integrazione naturale per lui ..........................................447• Sostanze naturali e alimenti sconsigliati in caso di eiaculazione precoce........................449• Tecniche Anti-Stanchezza e per l’incremento della performance

psico-fisica e sessuale per lui ...................................................................................................449• Per lei: Sessualità al femminile ...............................................................................................453• Rimedi pratici per la Sessualità: Integrazione naturale per lei...........................................456• Tecniche Anti-Stanchezza e per l’incremento della performance

psico-fisica e sessuale per lei....................................................................................................457• Bibliografia..................................................................................................................................460

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Non c’è Stanchezza senza Stress!Lo Stress non gestito: conoscerlo

e riconoscerne i danni

Iniziamo a conoscerci e a riconoscere alcuni sintomi dello Stress non gestito, con la relativa StanchezzaNon c’è Stanchezza senza Stress! Ovviamente stiamo parlando di una quantità di Stress accumulato e cronicizzato ormai ingestibile, non di un livello di Stress “nor-male” e senza sintomi. In base ai sintomi manifesti si può cominciare una via di auto-conoscenza e di autoconsapevolezza. Se i sintomi sono eccessivamente violenti (forti crisi d’ansia, attacchi di panico, forte depressione ecc.) è necessario rivolgersi al me-dico curante e/o a uno specialista.

Una Stanchezza costante, che non ci consente di avere una buona qualità della vita, potrebbe essere causata da “Stress accumulato”, ma non avremmo dovuto dare a que-sto Stress psico-fisico la possibilità di accumularsi... Vedremo come poterci riuscire.

Spesso, in una fase iniziale di Stress, i sintomi psico-fisiologici sono lievi e spo-radici finché, dopo un costante accumulo, arriva la goccia che fa traboccare il vaso e si “esplode” per lo Stress. In alcuni casi, una forte Stanchezza è anche sintomo di alcune patologie, quindi è bene che il medico, con i relativi accertamenti, le escluda e che, quindi, ci si possa concentrare sulle numerose strategie naturali che aiuteranno a ricaricarsi di energia vitale e che vinceranno la Stanchezza!

È mia opinione che le vie naturali, ben strutturate in un sistema globale e com-pleto, possano essere anche molto efficaci, ma per le urgenze, ovvero per tutti quei sintomi che per la loro intensità sono ingestibili, occorre rivolgersi al medico o al pronto soccorso. Al pronto soccorso, o presso la struttura sanitaria di riferimento, verificato che non ci siano problematiche organiche in atto, ad esempio per una crisi d’ansia con tachicardia, probabilmente verranno fatte assumere al paziente delle Ben-zodiazepine, note molecole ansiolitiche.

Per le crisi d’ansia e gli attacchi di panico violenti, gli ansiolitici rappresentano la cura allopatica, un rimedio ad azione rapida, che però non risolve il problema alla radice ma stronca i sintomi acuti. Tuttavia, chi si interessa con scienza e coscienza delle medicine e dei rimedi naturali, sa che serve ben altro per vincere la Stanchezza: serve l’applicazio-ne di un sistema globale che agisca contemporaneamente su più livelli. Sappiamo bene che per imparare a gestire situazioni complesse tipo mente-corpo, ovvero psico-somati-

CAPITOLO 1

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Capitolo 1 ▶ Non c’è Stanchezza senza Stress!

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che, serve il giusto tempo, ovvero il tempo necessario, ad esempio, a imparare a control-lare il respiro, gestire la cardio-accelerazione, fare proprie varie pratiche fisiche e mentali per governare le emozioni nonché le tipiche reazioni che le emozioni mal gestite indu-cono nell’organismo, come ad esempio la tachicardia, la fame d’aria, pensieri terrifi-canti e/o avvilenti ecc. In pratica, per diventare molto più forti e resistenti è necessario apprendere ed esercitare le tecniche, a livelli progressivi di apprendimento (step by step).

Il primo step è conoscere sé stessi e cercare di capire e ricostruire il nostro storico (il nostro passato), ovvero comprendere da quando si sono manifestati i primi sinto-mi di Stanchezza (Box 1.1), anche se lievissimi, come si sono ampliati e/o come sono

Box 1.1 Definizione di Stanchezza e sintomi principali

Secondo la definizione del vocabolario Treccani, la Stanchezza è lo «Stato, condizione di chi, in conseguenza di uno sforzo fisico o mentale, o di un forte stato di tensione o emozione, sente diminuita la propria forza e la propria capacità di continuare nell’attività normale, o in quella in cui era impegnato» e «l’indebolimento della capacità di concentrazione mentale, in conseguenza di un prolungato sforzo dell’attenzione». Esisto-no vari tipi di Stanchezza. Per spiegare in modo comprensibile, si potrebbero didatticamente riassumere i principali tipi di Stanchezza, pur tenendo conto che lo stesso soggetto può soffrire, in diversa percentuale, di più tipi di Stanchezza: acuta, cronica, di natura fisica (scaturita da uno sforzo fisico come lavorare nei campi, scaricare e/o trasportare a lungo oggetti pesanti), di natura maggiormente mentale (da studio, da lavoro in ufficio) o mentale situazionale (eventi che inducono angoscia, ansia, preoccupazioni ecc.).Va ben evidenziato che in base agli eventi e/o situazioni subiti dalla persona in esame, le varie percentuali dei tipi di Stanchezza possono cambiare; ad esempio una persona che già vive uno stato di Stanchezza e di Stress elevato e difficilmente gestito, può subire un evento di Stress acuto (incidente, lutto, licenziamento ecc.). Lo Stress/Stanchezza acuta si aggiunge alla condizione di Stress/Stanchezza cronica.

Stanchezza acutaLa Stanchezza acuta è a breve termine e compare dopo un evento specifico. Ad esempio, è la Stanchezza che si prova a seguito di uno sforzo fisico intenso o in occasione di un momento stressante sul lavoro. Quando l’evento è passato, anche la Stanchezza svanisce e ci si sente di nuovo in forma.

Stanchezza cronicaLa Stanchezza cronica, invece, è continua e influisce sia sul corpo sia sulla mente. I suoi sintomi sono i seguenti:• deficit di memoria e concentrazione;• dolori muscolari;• mal di gola frequente;• senso di tensione;• debolezza;• dolore articolare;• febbre lieve ma continua;• ingrossamento linfonodale;

• cefalee intense;• sonno non ristoratore e disturbato;• senso di Stanchezza intensa e prolungata, anche

dopo che è trascorso più di un giorno dall’ultimo sforzo fisico o mentale;

• irritabilità;• oscillazioni dell’umore.

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cambiati, in quali periodi sono stati più intensi ecc. Alcune persone che soffrono di violente crisi d’ansia con forti tachicardie, senso di morte imminente, paura, attacchi di panico e Stanchezza, mi riferiscono che, prima dell’attacco che le ha portate per la prima volta al pronto soccorso, non avevano mai sofferto d’ansia e attacchi di panico; al contrario, altre persone affermano con certezza di essere sempre state un po’ più ansiose della media e che la loro prima crisi d’ansia con sintomi da pronto soccorso si è palesata dopo un crescendo di sintomi meno intensi ma che, eventualmente a seguito di un evento stressante, sono esplosi con la tipica crisi.

Ansia e nervosismo sono correlati alla Simpaticotonia (iperattivazione del Sistema Nervoso Simpatico), con la tipica tendenza ad avere tachicardia, pressione arteriosa che può elevarsi oltre i normali limiti salutari, agitazione mentale con pensieri turbinosi, mani e piedi freddi ecc.; al contrario, la tendenza all’apatia, allo scoraggiamento ecc. è corre-labile alla Parasimpaticotonia (iperattivazione del Sistema Nervoso Parasimpatico).

Molto spesso, momenti di ansia e di apatia si alternano anche nella stessa giornata (“up and down” dell’umore o umore altalenante).

Come vedremo in dettaglio nel corso del volume, Simpatico e Parasimpatico sono due entità neurologiche dalle funzionalità opposte (Figura 1.1), e ottenere che siano in un sano equilibrio è il nostro scopo, così come ottenere anche l’equilibrio dell’atti-vità dei due emisferi cerebrali, destro e sinistro, e dell’asse “Cervello Cranico, Cervel-lo Addominale e Gut Microbiota”, il cui squilibrio, in base alle recentissime ricerche scientifiche, è correlato ad ansia, depressione, Stanchezza e altro ancora.

Primo step: conosci te stesso! Annota i tuoi sintomi e dai un voto da 1 a 10 per quanto riguarda l’intensità attuale, poi pensa all’intensità di 6 mesi fa e poi a quella di 1 anno fa. Non è un test, ma un modo per iniziare a sviluppare l’autoconsapevolezza, una specie di meditazione gui-data per cominciare a prendere in mano le redini della tua vita.

Ti aiuto con una tabella di autocompilazione.

Sintomi attuali Sintomi di 6 mesi fa Sintomi di 1 anno fa

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Fig. 1.1 Il Sistema Nervoso Autonomo, principalmente secondo la tradizionale definizione della “doppia innervazione”, si suddivide in due tipi: S.N. Simpatico e S.N. Parasimpatico, che sugli orga-ni hanno azioni funzionali opposte; il Simpatico accelera e attiva mentre il Parasimpatico rallenta e decelera. A questo principio fanno una grande eccezione l’Intestino e la vescica. Durante uno stato d’allarme si attiva il Simpatico, accelerando le funzioni cardiovascolari, muscolari ecc., ma si rallen-ta/si ferma l’attività/peristalsi di vescica e Intestino, poiché, ai fini della sopravvivenza durante una situazione in cui si deve lottare o fuggire, urinare e defecare sono un grosso limite. Il Parasimpatico a sua volta ha due grossi nervi, il Vago e il Pelvico.

Regi

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ale

Regi

one s

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le

Ganglicervicali

Dilatale pupille

Contraele pupille

Stimola lasalivazione(fortemente)

Stimola lasalivazione(debolmente)

Dilata i bronchi

Accelera il battito cardiaco,rafforza le contrazioni

Pacemaker

Midollospinale

Nervopelvico

Fibre pregangliariFibre postgangliari

Fa contrarre la vescica

Stimola l’erezionedegli organi sessuali

Stimolal’eiaculazionenel maschio

Fa rilassarela vescica

Ghiandolasurrenale

Stimola lacistifellea

Stimola la liberazionedi glucosio dal fegato

Rallenta il battito cardiaco

Costringe i bronchi

Vago

Facciale

Oculomotore

Nervicranici:

Secrezionedi Adrenalina,Noradrenalina

Catena del Simpatico

Ganglioceliaco

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Parasimpatico Simpatico

Stimola l’attività Inibisce l’attività

Stimola l’attivitàInibisce l’attività

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Hai sofferto o soffri di alcuni dei seguenti disturbi?1. Stanchezza, fatica, debolezza fisica, tendenza depressiva, scoraggiamento, apatia,

ridotta efficienza e lucidità mentale. Se questi sintomi e sensazioni, ormai, sono grosso modo presenti ogni giorno nella tua vita, è probabile che ci sia una Stanchezza di tipo cronicizzato. La tendenza a una forma apatico-depressiva è correlata a un’iperattività del Sistema Nervoso Parasimpatico. Questo stato è presente tutti i giorni? Da quando è iniziato? In precedenza, quali eventi stressanti hai subito?

2. Ansia, angoscia, attacchi di panico. L’ansia e l’angoscia sono manifestazioni com-plesse. L’ansia e gli attacchi di panico manifestano tendenzialmente un’iperat-tività del Sistema Nervoso Simpatico. Da quanto tempo è iniziato questo stato? In precedenza, quali eventi stressanti hai subito? Spesso, tuttavia, vi è alternanza di nervosismo, Stanchezza e pensieri depressi-vi. L’umore altalenante è molto comune e ci può essere un cambiamento dell’u-more anche da un giorno all’altro o dalla mattina alla sera, nonché da un’ora all’altra, a seguito di un evento o di una notizia più o meno piacevole.

3. Drastica riduzione della performance sessuale e ridotto interesse per la sessualità. Quando si è stanchi, stressati e con le pile scariche, l’organismo taglia il super-fluo. In questi tagli ricade di solito anche l’interesse per la sessualità. Farsene un problema risulterà soltanto un peggioramento della situazione: bisogna agire alla radice del problema, ovvero ricaricarsi con tutti i rimedi e le strategie che saranno messi a disposizione in questo libro.La sessualità è un argomento molto importante, poiché è correlata con l’An-ti-Aging, cioè con le strategie globali (che vedremo trattate in questo testo) per rimanere il più possibile giovanili. Non ha senso studiare il Tantra Kundalini o le tecniche amatorie se prima non hai riequilibrato tutti i vari networks Psico-Neu-ro-Endocrini e del Cervello Cranico-Gut Microbiota (vedi Capitoli 5 e 6).Se non hai una perdita di desiderio sessuale ma accusi Stanchezza è probabile che il livello di Testosterone (negli uomini) sia nella norma, però potrebbe esserci un abbassamento della Serotonina e di altre sostanze. Tutto ciò è chia-ramente identificabile da analisi ematiche: chiedi al tuo medico. Anche per le donne è opportuno fare una valutazione ormonale se c’è un calo della libido, soprattutto associato allo Stress della menopausa.

4. Memoria ridotta, mente annebbiata (Brain Fog), dialoghi rallentati e meno precisi, idee confuse e ricordi rievocati con maggiore difficoltà. Durante un periodo di Stanchez-za e Stress non gestito è molto comune avere un deficit di memoria, la mente annebbiata (Brain Fog), dialoghi rallentati e meno precisi, idee confuse e difficoltà di rievocare i ricordi. Con le strategie applicate e l’assunzione delle sostanze naturali illustrate in questo volume potrai migliorare la memoria e la concentrazione. Ovviamente, il tuo medico dovrà prima escludere le cause organiche che possono provocare sintomi simili. Quante volte al giorno accusi questi sintomi? Te ne rendi conto da solo o te lo fanno notare gli altri?

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5. Umore altalenante tra nervosismo e umor nero. Spesso è presente una sorta di oscillazione tra ansia, nervosismo e scoraggiamento-apatia. Molte persone presentano questo “up and down”, che dipende da numerosi fattori psico-fi-siologici. In tutti questi casi è essenziale imparare ad autopercepire il proprio stato mentale nel particolare momento e applicare le giuste strategie: rilassanti se vi è una tendenza ansiosa o nervosa, rivitalizzanti se sono presenti la Stan-chezza, l’apatia ecc.Le tecniche sono differenti perché agiscono, come risultato psico-fisiolo-gico, in senso opposto allo stato alterato del momento, quindi è necessario saperle applicare nel modo appropriato.

6. Alterazioni del comportamento, facile irritabilità, reazioni eccessive di insofferenza. Con la Stanchezza che non ci abbandona tutto il giorno o che ci accoglie già al risveglio, è normale “vivere al risparmio” e, di conseguenza, provare irritabili-tà/intolleranza e avere reazioni eccessive di insofferenza, quindi, in sintesi, diventare meno simpatici e socievoli. Il rimedio per sopportare gli altri (che devono essere sopportati per causa di forza maggiore) è ricaricarsi, prima, di energia vitale e, durante le attività lavorative, sociali e familiari, mettere in atto le tecniche di distacco emotivo. Più oltre vedrai in che modo potrai ricaricarti.

7. Ripercussioni sulla vita sociale: incomprensione da parte di parenti, amici e colleghi. Con la fatica sempre addosso, che permette appena di sopravvivere e di fare giusto il necessario per andare avanti, è normale essere più intolleranti e poco simpatici; dunque, la ripercussione negativa sulla vita sociale è inevitabile.Un’altra situazione molto spiacevole e oltremodo irritante per chi è più stanco rispetto agli altri (o soffre di ansia, attacchi di panico ecc.) è l’incomprensione da parte di parenti, amici e colleghi, con le loro tipiche frasi: “Ma dai, non è nulla di grave”, “Ma dai, fatti forza”, oppure “Non esagerare, io faccio molte più cose di te”, “Tirati su, non ci pensare” e anche “Smetti di pensare solo a cose brutte, pensa ad altro, distraiti”.Una caratteristica comune di alcuni soggetti sotto Stress cronico non gestito è quel-la di parlare solo dei propri sintomi e problemi, ripetendo in continuazione le stesse cose. Ciò si rivela pessimo per la vita sociale ed è un peso per chi è costretto ad ascoltare sempre le solite lamentazioni. Se pensi di avere questa tendenza, metti per iscritto tutti i tuoi sintomi, registrali anche in un file audio e riascoltali, ma cerca di evitare di ripeterli continuamente ad amici e parenti. Il rischio è quello di essere considerato un malato immaginario, cioè un ipocondriaco, e di non essere preso sul serio in caso di vera e urgente problematica clinica.Attenzione: se gli amici ti trascinano in discoteca o a un concerto per farti distrarre, in particolare di notte o comunque nel periodo in cui tendi ad ave-re crisi d’ansia e attacchi di panico, potrebbe crearsi la condizione favorevole all’insorgenza di una crisi causata dalla folla (in cui il senso di fame d’aria, la claustrofobia ecc. peggiorano), dalla musica assordante e dalle luci strobo-scopiche (che costituiscono un’ulteriore stimolazione del Sistema Simpatico).

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Inoltre, i parenti e gli amici tro-vano difficili da comprendere i problemi dell’ansioso che si trova ad affrontare, ad esem-pio, un’escursione in mezzo ai boschi, lontano da qualsiasi possibilità di soccorso medico, con tante salite impegnative che accelerano il battito cardia-co: il risultato potenziale, quasi sempre, è una crisi d’ansia.Sono anni e anni che raccolgo testimonianze di coloro che soffrono d’ansia e di crisi di panico. Nei periodi peggiori, hanno bisogno della sicurezza che dà il pronto soccorso o una struttura sanitaria: l’ECG dimostra che non stanno avendo un infarto e possono tornare a casa rassicurati, con una dose di Ben-zodiazepine (ansiolitici).Ho notato che, nei periodi peggiori, alcune persone tendenzialmente ansiose di-ventano anche claustrofobiche e agorafobiche. In pratica, nel periodo di crisi, si sentono un po’ più sicure nella loro casa, dove hanno tutto sotto controllo. Quindi, i parenti e gli amici, oltre a dire frasi tipiche e fare esortazioni che manifestano una profonda incomprensione dell’ansioso in crisi, possono anche mettere in atto veri e propri tentativi di aiuto che, in realtà, peggiorano la situazione (festa a sorpresa, “invito forzato” a una gita, ad andare al cinema, in un locale ecc.).Chi vuole aiutare le persone che soffrono di ansia o depressione e/o di umore altalenante dovrebbe informarsi su come poterlo fare effettivamente, evitando di forzare in alcun modo e lasciando l’iniziativa ai medici e al personale sa-nitario. Purtroppo, è probabile che nella famiglia di chi soffre di crisi d’ansia, panico, scoraggiamento ecc. ci sia una tendenza all’ansia o all’umor nero. Se un componente di una famiglia come questa manifesta sintomi tali da richiedere l’intervento sanitario, gli altri membri della famiglia solitamente non sono in grado di fornire un supporto adeguato.

Hai sofferto o soffri di alcuni dei seguenti disturbi psico-fisici più comuni?1. Mal di testa. Dolori articolari e muscolari come mal di schiena e mal di collo. Essere an-

siosi, nervosi e tesi comporta inevitabilmente, in modo più o meno intenso, con-trazioni muscolari che possono indurre infiammazione e congestione, nonché infiammazione di ramificazioni nervose. Nei periodi di Stress, quindi, è “norma-le”, cioè comune, soffrire di diversi dolori sia muscolari sia articolari. Per questo motivo, le “Metodologie Anti-Aging ed Anti-Stress” su cui si basa il sistema regi-strato “Metodo Missori-Gelli®” contemplano tecniche fisiche che agiscono sulla muscolatura e sulle articolazioni, associate a specifiche respirazioni e pratiche di rilasciamento muscolare e di rilassamento psico-fisico.

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2. Tendenza alla tachicardia e alla cardio-accelerazione “ingiustificata”. Senso di soffoca-mento psichico (fame d’aria). Come già accennato sopra, questi sono sintomi co-muni per chi soffre d’ansia. Nel corso del volume vedremo come agire in modo globale per gestire tecnicamente a livello psico-fisiologico e neuroendocrino queste manifestazioni.

3. Pancia gonfia e/o che si gonfia rapidamente per ansia o contrarietà. Disturbi gastroin-testinali. Abbiamo accennato alle recentissime scoperte sulle correlazioni psi-co-neuro-endocrine tra il Gut (apparato digerente che comprende anatomi-camente anche l’Intestino), l’ansia, il nervosismo e le reazioni somatiche sull’Intestino stesso. Se è ben nota la “colite psico-somatica”, etichettata come “colon irritabile”, è anche noto per osservazione comune che la pancia si gonfia a seguito di situazioni stressanti e fastidiose. Vedremo più avanti nello specifico il motivo di queste reazioni Cervello-Mente-Intestino e come agire a più livelli.La scoperta del “Gut-Brain Axis” rappresenta una svolta scientifica rivoluzio-naria nel campo delle grandi connessioni mente-corpo, sia per quanto riguar-da le cause dei principali e più noti e comuni disturbi psico-somatici, sia per la loro cura in modo naturale e globale.

4. Paura di ammalarsi e delle malattie. Chi è attento a ogni sintomo e si osserva continuamente per capire se sta male o chi soffre di crisi d’ansia con violenta tachicardia può avere paura, prima o poi, di avere un infarto. Ciò è perfetta-mente comprensibile. Tuttavia sono numerose le malattie che spaventano, oltre all’infarto e all’ictus: un’altra paura comune è quella di ammalarsi di cancro e, in effetti, è accreditata scientificamente la correlazione tra Stress intenso e di lunga durata e patologie degenerative.È essenziale capire un concetto fondamentale: lo Stress cronico non gestito, con Stanchezza manifesta, diminuisce anche notevolmente l’efficienza del si-stema immunitario che ci protegge da ogni tipo di malattia, cancro compreso.Hai paura delle malattie? Bene, il modo migliore per contrastarle è potenzia-re il sistema immunitario, imparare a gestire lo Stress e i vari tipi di Stres-sors, creare un buon equilibrio tra i vari networks (connessioni endogene), come quello endocrino e immunologico e il Gut-Brain Axis (di cui si tratterà in dettaglio più avanti), studiando e applicando tutto ciò che trovi in questo libro, in cui sono riportate la sintesi e la selezione di decenni di ricerca e speri-mentazione pratica, nonché di successi su migliaia e migliaia di persone.Un modo per ammalarsi (e/o aggravare e/o slatentizzare le malattie) è quello di “fissarsi” cronicamente su di esse, ovvero di vivere in un costante stato di an-goscia, Stanchezza e paura, temendo che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di terribile. Parola di ex ansioso ipocondriaco che ha dedicato la propria vita a studiare e a sperimentare ogni rimedio possibile e immaginabile per non ammalarsi! Da una passione, per necessità personale è nata la mia professione.Chi ha sofferto di ansia e ipocondria e poi si è “trasformato” (o è evoluto gra-zie alla consapevolezza e alla conoscenza) ha una marcia in più nel capire chi

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soffre di questi tipi di disturbi; al contrario, è difficile che chi non ne ha mai sofferto abbia una profonda comprensione soggettiva di queste problematiche e di cosa si prova nella realtà: avrà soltanto una conoscenza teorica, non vissuta sulla propria pelle.Questa profonda “trasformazione corpo-mente” è alla portata di chi vuole po-tenziare sé stesso, basta solo apprendere e praticare con costanza, e i risultati e le relative soddisfazioni non tarderanno a manifestarsi.Non concretizzare le tue paure: agisci prima e falle diventare il punto da cui partire per diventare più forte!

5. Stato di malessere generale e sensazione di non essere all’altezza e/o capace di affron-tare le comuni problematiche quotidiane. Sentirsi sopraffatti dai tanti impegni giornalieri è tipico dei giorni nostri; Tuttavia, è vero che bisogna darsi delle priorità e che non si può fare tutto.Un particolare tipo di tecniche meditative ci può aiutare a mettere le carte in tavola e prendere le decisioni in base alle priorità più adatte alle nostre esigen-ze, considerando le condizioni e le possibilità.Lo stato di malessere sparisce gradualmente a mano a mano che si ricaricano i sistemi energetici e si riequilibrano i vari networks endogeno-fisiologici cui si è fatto accenno sopra. Le energie non sono infinite e quando si è stanchi e stressati è necessario stabilire le priorità di vita ed eliminare i vari errori globali (attitudini mentali e alimentari, stile di vita ecc.).La mente e il tipo di pensieri che essa produce (costruttivi o, al contrario, distruttivi e negativi) sono basati sui rapporti tra i vari ormoni e neurotrasmettitori, tra cui la Serotonina e la Dopamina, che durante periodi di profonda Stanchezza si riduco-no. Vedremo come innalzare in modo naturale i livelli di tali neurotrasmettitori in base alle ultime evidenze scientifiche e a decenni di esperienze pratiche.

Lo Stress non gestito: la vita attuale e i suoi ritmi. Dove e come viviamo oggiAl giorno d’oggi viviamo con ritmi di vita frenetici che i nostri antichi antenati, e nemmeno i nostri nonni, hanno mai vissuto. Pensiamo, inoltre, all’inquinamento del terreno, delle acque, dell’aria, del cibo, alle tante molecole tossiche anche di sintesi, inven-tate dall’uomo, con cui i nostri avi non sono mai entrati in contatto perché non esistevano.

Tutte queste numerose molecole tossiche stressano il nostro organismo quoti-dianamente. Oltre a ciò, abbiamo a che fare con nuovi tipi di virus molto aggressivi che, ad esempio, dopo il periodo influenzale, lasciano uno strascico di Stanchezza. Non è questa la sede per esaminare il numero di molecole tossiche che attualmente il nostro organismo si trova a dover fronteggiare ogni giorno (per questo basta fare una ricerca nel web), ma sono davvero tante. Inoltre, i cibi, a causa delle coltivazioni intensive e dei vari antiparassitari, concimi chimici ecc. utilizzati, sono ben più pove-ri di vitamine e sostanze funzionali che aiutano la detossinazione rispetto al passato.

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Una situazione complessa “anti-salute” come quella del contesto storico attuale non si è mai verificata in passato, nonostante le note pandemie che, tuttavia, con i farmaci di oggi avrebbero provocato un numero limitato di vittime.

Tutti questi tipi di Stressors, ovvero le molteplici sostanze tossiche, nonché i virus e i batteri, sono Stressors Non Cognitivi che si sommano agli Stressors emotivi o Cognitivi.

La somma di queste numerose tipologie di Stressors che attaccano contempo-raneamente il nostro organismo è l’attuale novità storica rispetto al passato.

A tutto ciò si associano gli inevitabili e frenetici ritmi di vita, con scadenze e im-pegni obbligatori cui si deve far fronte. Un’altra problematica è il traffico automobi-listico tipico delle grandi città: rimanere incolonnati nel traffico somma lo Stressor emotivo (nervosismo e/o ansia a causa del ritardo) allo Stressor da inquinamento da molecole tossiche emesse dalle automobili incolonnate. Inoltre, la maggior parte delle persone, oggi (anche i più giovani, purtroppo), è emotivamente più intollerante di un tempo a causa dello Stress; infatti, i comportamenti non sono più guidati da quell’educazione formale (anche se di facciata) che era ampiamente condivisa anche solo qualche decennio fa.

Attualmente, per lo meno in Occidente, è vero che non ci sono più le guerre, la po-vertà, la fame e le pestilenze del passato, e quindi si vive in uno stato di relativo benes-sere, ma i ritmi frenetici di oggi non sono più fisiologici, ovvero a misura d’uomo.

Nel pochissimo tempo libero rimasto si insegue il divertimento (che spesso, an-ziché ricaricare, stanca ancora di più), frequentemente nelle ore notturne, a scapito dell’indispensabile riposo. La sonnolenza e l’inevitabile Stanchezza vengono spes-so contrastate con vari caffè e/o stimolanti: niente di più sbagliato!

Facciamo un esempio: è come non voler guardare la spia del carburante della pro-pria automobile (il nostro corpo, in questo caso), dare gas e correre più veloci grazie all’uso del caffè, con la conseguenza di svuotare più rapidamente il serbatoio (il nostro serbatoio di energia vitale) e di arrivare al distributore non con l’automobile ma con il carroattrezzi. Non guardare la spia porterà a finire il carburante e a doversi fermare. Riferendoci alla nostra metafora, sono numerosi i modi in cui l’organismo ci fa fermare

se abbiamo svuotato il serbatoio di energia vitale: influenza, dolo-ri alla schiena, alle spalle, al collo, colite, bruciore gastrico, tenden-za a un’eccessiva tachicardia con aumento del ritmo cardiaco a ri-poso e, naturalmente, Stanchez-za, sonnolenza, senso di fatica, riposo non ristoratore ecc.Ci sono persone molto più resi-stenti di altre alla Stanchezza e allo Stress, ma tutti hanno un ser-

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batoio che si svuoterà se non viene ricaricato; è una questione di intensità, numero e tipo di Stressors e di durata degli stessi nel tempo. Prima o poi tutti cedono, anche i più forti.

Il sistema completo Anti-Stanchezza, Anti-Stress e Anti-Aging illustrato in questo volume ti insegnerà a ricaricarti frequentemente e a evitare i numerosi errori che potresti commettere ogni giorno, per ignoranza, superficialità o menefreghismo. A tutti, prima o poi, l’organismo presenterà il conto, anche se con sintomi molto diversi da persona a persona.

I primi a essere colpiti dalle patologie psico-somatiche sono i soggetti più sen-sibili, ma di solito questi sono anche i primi a curarsi; al contrario, i soggetti freddi, distaccati e pieni di sé non subiscono facilmente le psico-somatizzazioni ma, stres-sando l’organismo e ignorando volutamente i primi sintomi, potrebbero arrivare a curarsi quando la loro patologia correlata allo Stress sarà in stato avanzato.

In pratica, la persona più sensibile, poiché “soffre dentro” con la mente e il corpo, può avere una forte motivazione ad apprendere il sistema globale e a voler stare me-glio a ogni livello e anche, perché no, a diventare più forte e resistente alla Stanchezza e allo Stress più di altre persone che, solo all’apparenza, sono indistruttibili.

Nessuno è immune allo Stress. L’enorme differenza tra le varie categorie (Psi-co-Biotipi Morfologici) sta anche nelle diverse interpretazioni soggettive e rea-zioni psico-fisiologiche allo stesso Stressor!

Più avanti illustrerò perché, a parità di evento e/o situazione stressante, è così di-versa la reazione psico-fisiologica a breve e a medio termine tra persone con caratteri e strutture psichiche differenti tra loro.

Non siamo affatto tutti uguali, pur avendo gli stessi diritti e doveri.Ricordiamo un insegnamento di Socrate (e altri): “Conosci te stesso”! Sembra un

passo indispensabile ma, per esperienza, sono consapevole che alcuni lo considerano un percorso inutile, oppure, con grande presunzione, sono certi di conoscersi bene, senza tuttavia avere mai meditato un istante su sé stessi.

Osservando la tipica morfologia fisica, la forma del cranio, il modo di fare e di parlare, la mimica facciale, l’atteggiamento, il tipo di voce e di armoniche vocali, e scambiando qualche parola, ci si può già fare un’idea del nostro interlocutore. La prima impressione è quella che conta!

Dopo lunghi anni e innumerevoli esperienze sul campo, posso affermare che ciò è assolutamente vero.

Chi assume un certo comportamento e stile di vita, e lo porta avanti per un periodo sufficientemente lungo, andrà a influenzare non solo la propria psiche, ma anche la propria espressione genica, ovvero, nel tempo, andrà a spegnere funzionalmente alcu-ni geni e ne accenderà altri. Questa è la base della scienza dell’Epigenetica, la quale afferma che possiamo agire sui nostri geni, per quanto riguarda l’espressione, sino al 70%. Ciò non significa necessariamente che soffriremo di una patologia solo perché ne siamo geneticamente predisposti, e questo vale anche per la Stanchezza e lo Stress.

Un motto esposto in vari corsi formativi è: “Se ci fai ci diventi, ma dipende pure da chi frequenti”. Questo accadrà nel bene o nel male, ovvero in senso “Anti-

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Aging e Anti-Stress” o in senso “Pro-Stress e Pro-Aging”, cioè Stanchezza evidente e invecchiamento precoce a causa di uno stile di vita errato.

Innanzitutto dobbiamo comprendere che il funzionamento del nostro organi-smo si basa su numerosissimi equilibri dinamici di tipo biochimico, ormonale e neurotrasmettitoriale; dall’equilibrio di tutti questi fattori dipende la salute globale fisica e psichica.

Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), costituito dal Sistema Nervoso Simpatico e da quello Parasimpatico, si basa sulla doppia innervazione, ovvero ogni organo è funzionalmente accelerato o rallentato da una sezione del SNA; di solito il Siste-ma Nervoso Simpatico “accelera” e il Sistema Nervoso Parasimpatico “rallenta”, a eccezione però, ad esempio, dell’Intestino, che è attivato dal Parasimpatico; ecco perché si evacua quando si è rilassati e la natura inibisce l’evacuazione durante un’e-mergenza, ovvero quando si attiva la reazione di Attacco o Fuga che ci permette di attaccare o fuggire senza “farcela sotto”.

In pratica, il Sistema Nervoso Simpatico e il Sistema Nervoso Parasimpatico agi-scono in modo antagonistico, ovvero l’uno ha funzioni opposte rispetto all’altro, e dal loro equilibrio dinamico dipendono il nostro equilibrio globale e la nostra salute.

Stress della cellula, Stanchezza e invecchiamento: alcune connessioniPossiamo fare molto per ottimizzare la risposta cellulare allo Stress, potenziando i sistemi intrinseci del nostro corpo e migliorando le difese cellulari, ma dobbiamo imparare a conoscere alcuni collegamenti che la scienza ha scoperto e confermato anche recentemente.

La cellula è l’unità morfologica e funzionale di tutti gli esseri viventi, formata principalmente dal nucleo, depositario dei cromosomi (DNA), dai Mitocondri, dai ribosomi, dal citoscheletro, dalla membrana, dal citoplasma e da vari organuli. Ogni cellula vive di vita propria ed è anche in simbiosi e continuo scambio con le altre cellule, sia vicine sia lontane.

Quando si pensa alle cellule, si parla in generale di energia (ogni organo ha un suo tipo di energia che deve stare in equilibrio con quelle degli altri organi, ogni rea-zione biochimica si basa su energia ed equilibrio con altri tipi di reazioni biochimiche endogene; inoltre si parla di “energia vitale”; quando questa è alta la performance psico-fisica è ottimale, il sistema immunitario è molto efficiente ecc.): è importante soffermarci sull’energia connessa ai Mitocondri, affascinanti strutture subcellulari sulle cui creste ha luogo il ciclo di Krebs, indispensabile per generare l’energia ne-cessaria a ogni attività fisica o mentale. Senza energia non c’è vita cellulare.

Ottimizzare la funzione mitocondriale è doveroso ai fini Anti-Aging e contro la Stanchezza.

Ogni giorno, nel nostro corpo, avvengono straordinari processi di riparazione, rigenerazione, supporto, distruzione ecc., senza i quali non saremmo vivi e non sa-remmo ciò che siamo.

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È doveroso evidenziare che varie patologie possono essere correlate con alterazio-ni a livello energetico-cellulare.

I Mitocondri generano ATP (adenosintrifosfato), ovvero energia, la cui sintesi avviene attraverso la catena respiratoria o di trasporto degli elettroni, localizzata sulla membrana mitocondriale interna.

Secondo teorie accreditate, i Mitocondri erano in origine proteobatteri dotati di un proprio DNA che, nel corso dell’evoluzione, sono entrati in simbiosi con la cellula eucariota specializzandosi nella produzione di energia. In un certo senso è come se, all’origine della vita, questi organelli si fossero fusi con le cellule primitive in una sorta di ibrido naturale.

Producendo energia, i Mitocondri interagiscono con il Prana (parola sanscrita che definisce l’energia vitale). Esistono vari tipi di Prana. L’energia vitale permet-te l’esistenza degli organismi viventi. Il concetto di Prana è ampio: esiste il Prana dell’aria, degli alimenti e dell’acqua, e il corpo umano stesso produce ed emette vari Prana (energia derivante da ogni cellula, apparato, organo) che devono essere in costante equilibrio dinamico tra loro. Questi vari tipi di energia costituiscono il Prana globale dell’individuo, che possiamo definire “energia vitale” e che, come ben sappiamo, fluttua in base agli Stressors giornalieri.

Quando ci si sente stanchi e svuotati di energia si ha e si produce poca energia vitale; è opportuno che tale energia vitale non scenda sotto un livello minimo di guardia. Al di sotto di questo livello, l’organismo perde la propria forza vitale. Ciò comporta una sconnessione del network psico-neuro-immuno-endocrinologico, del Gut-Brain Axis ecc., e il risultato finale è: Stanchezza, sonnolenza, alterazioni dell’umore ecc.

Se l’alterazione delle energie prosegue nel tempo, i vari squilibri psico-fisiologici ed energetici faranno sì che il soggetto stressato vada incontro a varie malattie. Di solito si manifestano più velocemente e/o più intensamente le patologie cui il soggetto è predi-sposto a causa del suo corredo genetico, delle abitudini, dello stile di vita, dell’alimenta-zione ecc. In pratica, l’energia vitale è anche correlata all’efficienza dei Mitocondri e alla loro integrità strutturale, in particolare a quella delle creste mitocondriali.

I Mitocondri sono coinvolti anche in altre funzioni cellulari, come la biosintesi dell’eme (la proteina che trasporta il ferro e che si trova nei globuli rossi) e dei fosfo-lipidi, e nel processo di apoptosi (morte cellulare programmata).

Con l’avanzare dell’età, anche i Mitocondri invecchiano, perdendo efficienza, ed è per questo motivo che dobbiamo intervenire nell’ottica Anti-Aging.

Il DNA mitocondriale, così come quello nucleare, è esposto continuamente ad agenti dannosi; fortunatamente, però, i Mitocondri sono dotati di sistemi in grado di riparare il danno genetico causato da agenti esterni e interni.

I radicali liberi sono coinvolti nell’invecchiamento e le ROS (Reactive Oxygen Species, Specie Reattive dell’Ossigeno) derivate dal metabolismo mitocondriale possono influenzare l’invecchiamento cellulare.

Uno studio recente ha dimostrato che le ROS mitocondriali giocano un ruolo nell’accorciamento dei Telomeri (estremità terminali dei cromosomi, che sono de-

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positari della nostra informazione genetica) e, come conseguenza, più i Telomeri si accorciano più si riscontra un’accelerazione dell’invecchiamento.

Altri autori hanno ipotizzato che la disfunzione mitocondriale favorisca la com-parsa di nuovi Mitocondri, con aumento della superficie su cui vengono prodotte le ROS, favorendo e promuovendo l’accorciamento dei Telomeri e l’invecchiamento.

L’accumulo di DNA mitocondriale con un alto tasso di mutazioni indotte dallo Stress sembra quindi coinvolto nelle cause dell’invecchiamento.

Una connessione tra i disturbi legati all’età è già stata identificata: patologie come ictus e simili, miopatie, diabete, demenza, convulsioni ecc. sembrano correlate a maggiori livelli di mutazioni del DNA mitocondriale. Queste patologie hanno in comune un difetto nel funzionamento della fosforilazione ossidativa e i trattamenti volti a migliorarla possono ridurne la progressione (Calabrese et al., 2011).

Esiste una relazione tra l’invecchiamento e l’accumulo di mutazioni del DNA mitocondriale correlato all’età e le disfunzioni bioenergetiche, soprattutto nei tessu-ti del Sistema Nervoso Centrale e muscolari.

Sembra anche esserci una riduzione progressiva nel contenuto di Cardiolipina (un lipide) nei Mitocondri cerebrali, nonché di molecole dotate di attività antiossi-dante e antiapoptotica (HSP, tra cui emeossigenasi-1, Hsp72, glutatione, bilirubina, Sirtuine e il sistema tioredossina/tioredossina reduttasi). Pare che ciò provochi la diminuzione della superficie interna dei Mitocondri (che diventa inferiore, con meno creste e con una maggiore fragilità).

L’emeossigenasi sembra essere un sensore dinamico dello Stress ossidativo cellulare e un modulatore dell’omeostasi redox. Si trova nel reticolo endoplasma-tico, dove agisce in associazione alla NAD(P)H citocromo P450 reduttasi, per ossidare l’eme a biliverdina. Questa viene catabolizzata in bilirubina, che si è dimostrata in grado di fungere da scavenger per l’NO (ossido nitrico) e per le ROS, che possono alterare lo stato della cellula. Se, però, la bilirubina viene prodotta in eccesso, diventa neurotossica attraverso meccanismi multipli che implicano la distruzione della membrana cellulare, la riduzione del potenziale elettrico di membrana e l’apoptosi.

L’emeossigenasi è prodotta in due isoforme (una terza è stata trovata nei ratti): HO-1, implicata nelle prime risposte cellulari al danno tessutale, aumenta la pro-duzione della bilirubina che è antiossidante; HO-2, espressa in modo costitutivo, è coinvolta nel mantenimento dell’omeostasi cellulare dell’eme e nel rilevamento di composti gassosi come l’NO e il CO all’interno della cellula.

La Curcumina è una delle molecole presenti nella Curcuma longa (tipicamente utilizzata da migliaia di anni in Oriente e un rimedio noto nell’Ayurveda). Ha la ca-pacità di inibire la perossidazione dei lipidi, di intercettare e neutralizzare le ROS e le RNS (Reactive Nitrogen Species, Specie Reattive all’Azoto), nonché di aumen-tare significativamente l’HO-1 negli astrociti e nelle cellule dell’endotelio vascolare. La Curcuma (la radice ridotta in polvere fine), che contiene la Curcumina, sembra quindi essere utile nella prevenzione delle malattie neurodegenerative acute e

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croniche e nel danno ischemico e da riperfusione. Inoltre, sembra che la Curcumina inibisca l’attivazione NF-kB e prevenga la morte cellulare.

Le Sirtuine o proteine Sir2 costituiscono una classe di proteine con attività enzi-matica (istone deacetilasi, mono-ribosiltransferasi) e regolano importanti vie meta-boliche. Mediano fenomeni come l’invecchiamento, la trascrizione, l’apoptosi e la resistenza allo Stress, influendo anche sull’efficienza energetica cellulare e la vigilan-za durante le situazioni a basso introito di calorie, come nella restrizione calorica.

La restrizione calorica e il suo apparente relativo vantaggio (induzione delle Sirtuine ecc.) non devono essere assolutamente considerati un invito o un inci-tamento verso regimi alimentari ristretti, magari favorendo una tendenza verso una forma di “pseudoanoressia”; infatti, la restrizione calorica, per essere efficace in ottica Anti-Aging, non deve portare a una forma di sottonutrizione, con il relativo catabolismo, ma a un’alimentazione estremamente personalizzata in base all’effettivo metabolismo soggettivo, considerando il rapporto massa magra/grassa ecc. Oltre-tutto, si possono utilizzare Nutraceutici che intensificano l’azione delle Sirtuine, come il Resveratrolo (vedi Capitolo 16) (Mansur et al., 2017).

Oggi il Resveratrolo è acquistabile a prezzi molto più bassi rispetto al passato poi-ché viene estratto da una pianta (Polygonum cuspidatum) che cresce in abbondanza e con estrema facilità, ed è addirittura infestante.

In Occidente, tuttavia, il sovrappeso e l’obesità sono molto comuni. Sarebbe utile, quindi, una restrizione calorica controllata e personalizzata che riguardi i glucidi, so-prattutto derivanti da Carboidrati ad alto indice glicemico, in tutti quei soggetti che ne possono beneficiare; in sintesi, un’alimentazione corretta e ideale per ottimizzare l’as-setto salutistico del Gut Microbiota, del Gut-Brain Axis e del sistema neuroendocrino.

Il nome “Sirtuine” deriva da un gene di silenziamento regolatorio del lievito, im-plicato nella regolazione dello sviluppo cellulare. Nel lievito, Sir2 e solo alcune delle altre Sirtuine sono proteine deacetilasiche.

A differenza di altre deacetilasi note, che semplicemente idrolizzano i residui di acetil-lisina, la Sirtuina media coppie di reazioni di deacetilazione della lisina e di idrolisi del NAD (Nicotinamide Adenina Dinucleotide), che producono O-acetil- ADP-ribosio, substrato deacetilato e nicotinamide, inibitori dell’attività delle Sirtui-ne. La catalisi di reazioni NAD-dipendenti vincola l’attività di questi enzimi allo stato energetico della cellula.

L’attività delle Sirtuine è correlata con la Nicotinamide (Vitamina B3), indi-spensabile per la formazione del NAD.

Uno studio ha evidenziato che un’integrazione quotidiana di 1 g di Nicotinamide mononucleotide aumenta del 60% i livelli di NAD+ (NAD in forma ossidata), un co-fattore indispensabile per il corretto funzionamento delle Sirtuine. Il NAD+ si riduce progressivamente con l’avanzare degli anni.

Forse, oltre al Resveratrolo, anche la Vitamina B3 può incrementare l’efficienza del “sistema Sirtuine-NAD”, anche se lo studio in questione ha usato un’integrazio-ne di Nicotinamide mononucleotide (De Picciotto et al., 2016).

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Anche l’Acetil-L-Carnitina e la carnitina possono favorire l’attività delle Sir-tuine, così come molecole naturali a effetto antiossidante, come è stato dimostrato anche da due studi recenti condotti da Franco (Università di Barcellona) e colleghi (Calabrese et al., 2012; Franco et al., 2019a; Franco et al., 2019b).

In sintesi, il Resveratrolo, la Vitamina B3, l’Acetil-L-Carnitina e alcuni an-tiossidanti (come l’N-Acetil-Cisteina ecc.), a dosaggi corretti, attivano e sup-portano l’attività delle Sirtuine, senza necessità di pesanti restrizioni caloriche, ma con un’alimentazione corretta per qualità (ricca di alimenti funzionali) e in quantità caloriche personalizzate a seconda dell’effettiva necessità dello specifico soggetto in esame, senza arrivare a diete da fame, con i relativi rallentamento me-tabolico, catabolismo muscolare ecc.

L’N-Acetil-Cisteina, potente antiossidante, svolge numerose azioni vantaggiose contro lo Stress e la Stanchezza, ed è anche utile per migliorare lo Stress ossidati-vo indotto dal PM2.5, regolando il gene SIRT-1, come evidenziato da uno studio condotto da Yang e colleghi (Yang et al., 2018); inoltre, l’N-Acetil-Cisteina ha un’in-fluenza positiva sulla psiche, in particolare sui noti e abbastanza comuni disordi-ni bipolari, associata alla giusta alimentazione, come recentemente dimostrato da Ashton e colleghi (Ashton et al., 2019).

Da quanto esposto, si evince che l’incremento dei meccanismi di difesa contro lo Stress è articolato ma assolutamente realizzabile e applicabile.

Un mosaico Anti-Stress/Anti-Stanchezza efficace tiene in considerazione tutti i tasselli noti, sia macroscopici sia microscopici, mirando all’equilibrio omeostatico individuale.

Riassumendo, la stimolazione Ormetica del sistema, o rete dei vitageni, rappre-senta un meccanismo fondamentale in tutte quelle condizioni di Stress acuto, cro-nico, cronico non gestito, nelle condizioni fisiopatologiche neurodegenerative, nel cancro, nel diabete e in molte altre patologie.

La sindrome di Burnout e la Fatica SurrenalicaUna condizione di Stanchezza, senso di demotivazione, carenza di entusiasmo, scarsa energia vitale, umore altalenante ecc. viene indicata come “Burnout”, traducibile in senso ampio con “bruciato”, “scoppiato”, quindi esaurito.

In pratica, comprende la maggior parte delle problematiche, con i relativi sintomi, trattate in questo volume, ma il termine Burnout è “trendy” ed è utilizzato anche in medicina del lavoro per indicare il Surmenage Psico-Fisico riscontrabile nell’ambien-te professionale; infatti, la performance professionale di chi è sotto Stress cronico non gestito o Burnout diminuisce di livello e di efficienza.

In particolare, il Burnout indica anche una condizione di perdita di entusiasmo (spesso di tipo immaturo o pseudo-adolescenziale) e di motivazione, causata, ad esempio, da grandi ambizioni fallite miseramente poiché eccessivamente fantasiose e non basate sulla realtà.

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La tipica perdita dell’iniziale entusiasmo immaturo viene sostituita da emo-zioni di rabbia, frustrazione, ansia, percezione di forte Stanchezza ecc., cui si as-socia una pessima qualità del sonno, poiché chi è in condizione di Burnout è anche incapace di rilassarsi.

In tali condizioni il professionista potrà offrire scarse se non pessime presta-zioni: ecco perché le strategie globali illustrate in questo libro sono importanti an-che per i liberi professionisti che vivono del loro lavoro e non si possono permettere errori di distrazione, dimenticanze ecc. Queste strategie possono essere estremamen-te utili, ma nei casi più gravi è importante cercare l’aiuto di un bravo medico che, come già detto, escluda altri tipi di patologie (qualcuno considera il Burnout una patologia) e sappia istruire e guidare l’utente in modo corretto, senza assecondare il suo atteggiamento lamentoso. Infatti, può anche essere vero che, momentaneamente, sfogarsi faccia stare meglio, ma in realtà, se il medico e/o il sanitario presta eccessi-vamente ascolto alle lamentazioni dell’utente, non fa altro che amplificare la “dimen-sione negativa” in cui si discute solo di malattie, fastidi, preoccupazioni e così via; al contrario, l’utente che soffre di sindrome di Burnout va aiutato in modo costruttivo ed evolutivo, insegnandogli ad apprezzare le piccole cose positive che di solito vengono date per scontate; infatti, il focus di chi vive nella sindrome di Burnout (o Stress cronico non gestito) è incentrato solo su ciò che non va.

Una volta escluse le patologie organiche, il dialogo corretto con un bravo pro-fessionista dovrà partire dallo sviluppo della consapevolezza e dovrà arrivare gra-dualmente, con la necessaria calma professionale, a fare crescere e fare evolvere il proprio utente.

Con l’espressione Fatica Surrenalica (Adrenal Fatigue) si indicano sintomi e ma-nifestazioni grosso modo simili a quelli dell’esaurimento psico-fisico e dello Stress cronico non gestito con tutti gli squilibri psico-fisiologici, e quindi dello sbilancia-mento del Sistema Nervoso Autonomo. In pratica, l’organismo in condizione di Fa-tica Surrenalica, dopo aver reagito per lungo tempo e fatto fronte a numerosi e frequenti Stressors, è entrato in una fase di esaurimento, è stato sopraffatto e non è più in grado di reagire adeguatamente e di adattarsi ai vari Stressors, entrando in una sorta di fatica cronica e di scarsa o quasi nulla capacità reattiva. La persona in condizione di Fatica Surrenalica diventa sempre più apatica, tendenzialmente sco-raggiata, pseudo-depressa e stanca.

In tale situazione sono necessari e urgentissimi sia il riposo “tecnico”, ovvero il rispetto degli orari in cui andare a riposarsi (con le adatte strategie), sia il giusto tempo per ricaricarsi/rigenerarsi, pena una possibile cronicizzazione del problema. Il soggetto in tale condizione psico-fisica e fisiologica deve essere reso urgentemen-te consapevole della sua reale situazione e istruito, per attuare un iter idoneo che possa “resettare” le sue logorate ghiandole surrenali, il SNA, l’asse Ipotalamo-Ipo-fisi-Surrene ecc.

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