INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

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INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006

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INDAGINE TRIMESTRALE

SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI

 III trimestre 2006

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OSSERVATORIO REGIONALE BANCHE-IMPRESEDI ECONOMIA E FINANZA

VIA TRIDENTE, 22 – 70125 BARITEL. 0805482805.6 – FAX 0805482809

www.bancheimprese.it - e-mail: [email protected] 

L’indagine è stata svolta con la partecipazione dei Direttori delle Confindustrie Regionali:

Giuseppe Cannistrà – CAMPANIA

Giuseppe Carriero – BASILICATA

Giovanni Catalano – SICILIA

Antonio Corvino – PUGLIA

Giuseppe D’Amico – ABRUZZO

Antonio Varrone – MOLISE

Luigi Leone – CALABRIA

Roberto Saba - SARDEGNA

Il coordinamento è stato curato da Antonio Corvino. L’attività di rilevazione e redazione è stata svolta dallo staff del

Socio Ordinario A.F.G. Ricerche: Fabio Pinca, Marco Mazzillo, Sabrina Galietta, Corrado Ottavi, Rossella Carrino e

Arianna Ciaffi.

A partire dall’indagine relativa al primo trimestre 2006, la rilevazione si basa su un campione di circa 1100 unità

rappresentativo del corrispondente universo del totale dei settori Industria, Costruzioni ed ICT del Mezzogiorno.

I dati esposti nei grafici e nel testo sono da intendersi in %, ove non diversamente indicato.

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IL QUADRO GENERALE – Il Mezzogiorno

L’attività  di  produzione nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  al  terzo  trimestre  2005  è  stata  valutata  stazionaria  dal  58%  degli  imprenditori  meridionali intervistati  con un saldo positivo di  7 punti,  ed una variazione  tendenziale,  in  leggera diminuzione  (-1%).  Il  dato complessivo  riflette nuovamente una sostanziale disomogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati. Infatti, se per i comparti Industria (saldo +10 con una variazione nulla) e ICT  (saldo  +19  con  una  variazione  del  +3%)  l’attività  di  produzione  si  presenta  in  prevalente  incremento  il  comparto  delle  Costruzioni  denuncia nuovamente una diminuzione dell’attività (saldo -8 con una variazione del -4%). A livello territoriale, l’Abruzzo (saldo +19, variazione +1%), la Basilicata (+20, +1%) ed il Molise (+18, +1%), registrano una ripresa sia in termini di diffusione che di intensità; mentre la Campania e la Sicilia, pur registrando una prevalenza di  indicazioni  positive  (saldi  +11 e 2 nell’ordine),  presentano variazioni  tendenziali  nulle.  Le  restanti  regioni  (Calabria, Puglia e Sardegna) sembrano ancora interessate da una condizione di prevalente peggioramento della produzione (tutte con una variazione del -2%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per il prossimo trimestre porta il 26% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +17), mente il 60% di  essi  risulta  orientato  verso  una  prevalente  stabilità.  A  livello  settoriale,  tale  previsione  si  esprime  con  valori  del  saldo  positivi  per  tutti  i  comparti considerati:  Industria (+17), Costruzioni  (+13) e  ICT (+26). A  livello regionale,  le attese di  incremento produttivo risultano diffuse a tutte  le regioni, con valori del saldo compresi tra i +7 punti dell’Abruzzo ed i +46 punti del Molise.

Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori meridionali esprimono, riguardo all’andamento congiunturale del trimestre appena trascorso, valutazioni sulle principali variabili congiunturali prevalentemente positive, non sempre tuttavia sufficienti a generare un incremento in termini tendenziali. Ciò a dimostrazione della persistenza di pregresse difficoltà congiunturali non ancora pienamente superate che rendono tuttora incerto e non omogeneo il quadro complessivo della Ripartizione. Risulta infatti mediamente stabile e ancora maggioritaria la platea di imprese comunque interessate da un recupero congiunturale a fronte di un contestuale lieve incremento di quelle interessate da andamenti negativi, determinando una lieve erosione del saldo che rimane comunque positivo. Il dato complessivo risulta solo positivamente influenzato dalla dinamica crescente per gli ordini interni e le vendite all’estero, soprattutto per i comparti Industria e ICT; al contrario il comparto delle Costruzioni risente ancora di una fase congiunturale non positiva. La situazione descritta per ordini e vendite non incide sulla durata della produzione assicurata, ed ha riflessi ancora più contenuti sulla dinamica della manodopera complessiva che risulta, in questo trimestre, in sostanziale equilibrio, non disgiunto tuttavia da circoscritte situazioni di regresso. Minori incertezze sembrano caratterizzare le attese per il quarto trimestre, che risultano nel complesso in prevalente recupero per quasi tutte le variabili principali, determinate da una diffusa riduzione delle attese negative, a vantaggio delle stime di aumento. Sul fronte gestionale la dinamica dei prezzi di vendita, appare ancora sotto controllo, malgrado l’aumentata diffusione delle indicazioni di incremento, risentendo proprio degli ancora consistenti aumenti dei costi di approvvigionamento e di quelli del personale. Migliorano parzialmente sia l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato che la liquidità. A livello regionale, nel terzo trimestre 2006 risultano congiunturalmente più penalizzate le regioni Puglia, Calabria e Sardegna; comparativamente più dinamica appare la situazione congiunturale delle altre regioni. Il clima d’opinione risulta ancora prevalentemente negativo, sebbene in lieve recupero rispetto alle valutazioni fornite nel trimestre precedente. Qualche eccezione positiva sembra provenire solo dalle indicazioni generali provenienti dall’Industria e l’ICT.

Totale Campione

0

20

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60

80

Variazione Previsioni

Industria

0

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60

80

Variazione Previsioni

Costruzioni

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0

20

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60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

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Variazione Previsioni

In linea con l’andamento della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stato valutato in aumento dal  26%  dei  partecipanti  all’indagine,  con  un  saldo  positivo  di  8  punti  (variazione  nulla)  in  presenza  di  un  56%  di  indicazioni  di  invarianza.  Il  dato complessivo riflette nuovamente la parziale disomogeneità di andamento delle due componenti della domanda, entrambe prevalentemente positive (saldi +9   e + 24 punti  rispettivamente per quella  interna ed estera), ma con una variazione tendenziale nulla, per quella  interna e positiva (+2%) per quella estera, a riflesso di una significativa disomogeneità delle stime. A livello settoriale, accanto ad una buona tenuta della domanda dell’ICT (saldo +15 con una variazione del +2%), quella dell’Industria si mantiene pressoché stazionaria (saldo +12 con una variazione nulla), mentre quella del comparto edile, risulta ancora in prevalente diminuzione (saldo -8) e perde ulteriormente terreno registrando una variazione tendenziale negativa del -4%. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 18 punti, derivante dai comparti  ICT  (+19)  e  Industria  (saldo  +18);  prevalentemente  ottimistiche,  ed  in  netto  recupero,  risultano  anche  le  previsioni  per  la  domanda  delle Costruzioni (saldo +14). Anche in questo caso, il dato complessivo riflette la sostanziale omogeneità delle due componenti della domanda, che registra previsioni decisamente favorevoli sia per la componente interna (saldo +16), sia per quella estera (saldo +18).

Ordini totali

0

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60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

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60

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Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

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60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

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IL QUADRO GENERALE – Il Mezzogiorno

La durata media della produzione assicurata, in diminuzione rispetto al trimestre precedente, si attesta sui 7 mesi (8 per i comparti edile ed ICT); mentre il  grado medio  di utilizzo degli  impianti,  risulta  complessivamente  al  72% dell’utilizzo massimo.  Il  livello medio delle giacenze dei prodotti finiti appare nel terzo trimestre 2006 prevalentemente normale per l’62% dei partecipanti l’indagine, mentre il 5% di essi indica un livello medio delle giacenze superiore alla norma, ed il 28% esprime una assenza di giacenze di magazzino.La manodopera complessiva viene valutata nel complesso in sostanziale, equilibrio malgrado il contenuto valore negativo del saldo (-1); le indicazioni positive  risultano  infatti  in aumento,  in presenza di un ancora consistente 67% di  indicazioni di  invarianza. A  livello settoriale, si  registra una evidente disomogeneità  tra  la  prevalente  stabilità  di  manodopera  espressa  per  l’Industria  e  l’ICT  (entrambe  con  saldo  0),  in  recupero  tuttavia  rispetto  alle indicazioni  del  trimestre  precedente,  e  la  diminuzione denunciata  per  il  comparto  edile  (saldo  -7),  che  registra  un peggioramento  rispetto  al  trimestre scorso. Nelle previsioni per  il quarto trimestre 2006 la manodopera complessiva è attesa nel complesso ancora prevalentemente stazionaria (saldo 0), con soltanto un lieve atteso recupero per il comparto ICT (saldo +1). Il  crescente aumento dell’incidenza dei  costi  di  produzione,  registrato nel  terzo  trimestre 2006,  determina un diffuso  (saldo +22),  seppur  lieve  (+1%), incremento dei prezzi di vendita, che fino al trimestre precedente si erano mantenuti in prevalenza stazionari,  stante comunque un 58% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette in questo caso una certa univocità dei giudizi espressi dagli imprenditori dei diversi comparti con saldi diffusamente positivi,  sia  per  l’Industria  (saldo  +24  con  una  variazione  del  +2%),  sia  per  gli  altri  due  comparti,  entrambi  con  un  saldo  positivo  (+20  e  +8  punti rispettivamente per Costruzioni e ICT). Per questi ultimi la variazione tendenziale risulta positiva solo per le Costruzioni (+1%), mentre è nulla per l’ICT.Non si arresta come accennato, l’incremento diffuso dei costi totali di produzione che, in questo terzo trimestre, determina un saldo positivo di ben 62 punti ed una variazione tendenziale che sale al +5%. Il dato complessivo risente tanto dei diffusi incrementi dei costi delle materie prime/semilavorati, (con  un  saldo  positivo  di  66  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +6%),  quanto  di  quelli  dei costi del personale  (saldo  +39  con  una  variazione tendenziale del +1%), entrambi influenzati soprattutto dalle valutazioni espresse per il comparto Industria. Parallelamente  agli  incrementi  dei  costi  di  produzione,  nel  terzo  trimestre  2006,  risulta  ancora  in  prevalente  incremento  anche  l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +6), particolarmente evidente per il comparto edile (saldo +8), contestualmente ad una situazione della liquidità che appare ancora in prevalente peggioramento (saldo -2), soprattutto per il comparto Costruzioni (saldo -22). Ancora negative, nonostante un lieve  recupero  rispetto  al  trimestre  precedente,  risultano  le  previsioni  generali  espresse  dagli  imprenditori  meridionali,  riguardo  all’andamento dell’economia italiana (saldo -1), e soprattutto a quella regionale (-15), sebbene non manchi qualche segnale positivo riguardo all’andamento nazionale proveniente dai comparti Industria (saldo +2) e ICT (+22).

Il volume complessivo delle vendite, nel  terzo  trimestre 2006 rispetto al  terzo trimestre 2005, è stato valutato stazionario dal 58% degli  imprenditori intervistati,  con  un  saldo  positivo  di  11  punti  ed  una  variazione  tendenziale  che  resta  nulla.  Il  dato  complessivo  deriva  da  andamenti  in  prevalenza stazionari, anche se in presenza di aree di incremento espresse sia per il mercato interno (saldo +10 con una variazione tendenziale nulla), e sia per il mercato estero  (saldo +20 con una variazione del +1%). A  livello settoriale emerge ancora  il  contrasto  tra  le valutazioni di  incremento espresse per  i comparti  ICT  (saldo  +17  con  una  variazione  del  +3%)  e  Industria  (saldo  +16  con  una  variazione  nulla)  e  l’ancora  prevalente  decremento  di  quelle espresse per  il  comparto edile  (saldo  -6  con una variazione  tendenziale del  -4%). Le previsioni per  il  quarto  trimestre 2006  rispetto al  terzo  risultano diffusamente orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 25% degli intervistati, con un saldo positivo di 16 punti ed in presenza di un 60% di indicazioni di  invarianza. Anche  in questo caso,  le attese espresse per  le due componenti del  fatturato risultano decisamente positive sia riguardo alle vendite all’interno (saldo +16), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +19 punti). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per  il  quarto  trimestre 2006  risultano positive per  tutti  i  comparti  esaminati  anche se  l’Industria e  l’ICT  (con saldi  rispettivamente di +19 e +19 punti), sembrano  manifestare,  come  già  nel  dato  di  consuntivo,  un  maggior  dinamismo,  mentre  le  attese  per  il  volume  delle  vendite  del  comparto  delle Costruzioni, risultano positive ma tendenzialmente meno diffuse (saldo +6).

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

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60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Manodopera complessiva

-20

0

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100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

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60

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Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

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Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Vendite all'interno

0

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40

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Variazione Previsioni

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LE REGIONI – Abruzzo

L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 67% degli imprenditori intervistati con un  saldo positivo  (in  recupero)  di  19 punti  ed una  variazione  tendenziale del  +1%.  Il  dato  complessivo  riflette una parziale disomogeneità dei  giudizi espressi per  i  tre macrosettori considerati che si esprimono con variazioni  tendenziali positive per  il comparto  Industria  (saldo +20) e  ICT  (saldo +14) entrambi con una variazione del +1%, e negative per il comparto Costruzioni (saldo -4 con una variazione tendenziale del -2%).Il  probabile  incremento del  flusso degli  ordinativi  atteso per  il  quarto  trimestre 2006 porta  il  16% degli  imprenditori  abruzzesi  interpellati  a  stimare un aumento  di  produzione  (saldo  +7),  in  presenza  di  un  74%  di  indicazioni  di  invarianza.  A  livello  settoriale,  tali  previsioni mediano  un  orientamento  al recupero produttivo per i comparti Industria e Costruzioni (saldi rispettivamente pari a +8 e +2 punti), ed una prevalente stabilità attesa per il comparto ICT (saldo 0).

Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori abruzzesi esprimono valutazioni complessivamente in recupero per tutte le variabili congiunturali considerate, anche se spesso si registrano situazioni non ancora omogenee a livello settoriale. Il dato complessivo risulta influenzato da un generalizzato miglioramento della produzione, motivato soprattutto da un certo recupero della domanda, soprattutto interna, che offre positivi spunti anche alle vendite. Tale situazione complessivamente positiva sembra riguardare soprattutto i comparti Industria in senso stretto ed ICT, che beneficiano maggiormente del recupero congiunturale che ha interessato, nel trimestre appena trascorso, l’economia abruzzese, ed, in minor misura, le Costruzioni. I segnali incoraggianti derivanti da ordini, produzione e vendite determinano effetti positivi anche sulle dinamiche della manodopera, che presenta un aumento soprattutto per il comparto Industria, parzialmente riassorbito nelle previsioni per il quarto trimestre. Diffusi incrementi riguardano in questo trimestre anche i prezzi di vendita dei prodotti, determinati soprattutto dagli ancora consistenti aumenti dei costi totali di produzione, influenzati a loro volta, dal rialzo dei costi di materie prime e semilavorati e dei costi del personale. La situazione di recupero congiunturale, ed il maggior equilibrio tra le dinamiche dei prezzi e dei costi, sembra ripercuotersi positivamente sia sulla liquidità che sull’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, che risultano in miglioramento per tutti i comparti. Le aspettative per il quarto trimestre risultano tutte positivamente impostate, così come il clima di fiducia riguardo all’economia nazionale e regionale.

Totale Campione

0

20

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60

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Variazione Previsioni

In linea con gli andamenti della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento  dal  30%  dei  partecipanti  all’indagine,  con  un  saldo  positivo  di  21  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +1%,  in  presenza  di  un  61%  di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette una certa omogeneità di andamento delle due componenti della domanda che si esprimono entrambe con indicazioni di prevalente incremento sia per quella interna (saldo +12 con una variazione nulla), sia per quella estera (saldo +32 con una variazione del +1%), esprimendo così un recupero rispetto ai corrispondenti valori del trimestre precedente.A livello settoriale le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi risultano non proprio omogenee. Se infatti i comparti ICT e Industria in senso stretto registrano una domanda in miglioramento (saldi rispettivamente pari a +29 e +20 punti e variazioni del +4% e del +1%); le Costruzioni si esprimono con un ulteriore riduzione della domanda (saldo -5 con una variazione del -3%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006,  rispetto a quello appena trascorso, sembrano  orientate  verso  un  sostanziale  e  generalizzato  recupero  posto  che,  a  fronte  di  un  75%  di  indicazioni  di  invarianza,  le  attese  di  aumento riguardano  il  19% delle  imprese  (saldo +14).  Tale  situazione  risente di  un ulteriore  recupero della domanda complessiva atteso per  i  comparti  ICT e Industria (entrambi con saldo di +14 punti), e della sostanziale stabilità attesa per le Costruzioni (saldo 0). Così come per le valutazioni di consuntivo, il dato previsionale complessivo riflette nuovamente un maggior dinamismo atteso per la componente estera della domanda, che si esprime con previsioni decisamente  più  favorevoli  (saldo  +  22)  di  quella  interna  (saldo  +11),  influenzata  soprattutto  dalle  indicazioni  del  comparto  industria  (saldo  +22). Viceversa, le previsioni riferite alla componente interna della domanda, a livello settoriale sembrano più favorevoli per il comparto ICT (saldo +14).

Industria

0

20

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60

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Variazione Previsioni

Costruzioni

-20

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100

Variazione Previsioni

ICT

0

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Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

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80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

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100

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

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Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 58% dei partecipanti all’indagine,  con  un  saldo  positivo  di  28  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +1%.  Il  dato  complessivo,  in  netto  recupero  rispetto  al  trimestre precedente, esprime una certa univocità degli andamenti espressi dagli imprenditori abruzzesi riguardo al mercato interno ed estero (saldi rispettivamente pari a +16 e +32 punti), entrambi con una variazione del +1%. A  livello settoriale si  registrano differenze  tra  l’incremento delle vendite per  i  comparti Industria  (saldo  +28  con  una  variazione  del  +1%  )  e  ICT  (saldo  +29  con  una  variazione  del  +3%)  ed  una  ulteriore  lieve  flessione  delle  vendite  del comparto edile (saldo -1 con una variazione nulla), già peraltro piuttosto evidente nel secondo trimestre. 

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LE REGIONI – Abruzzo

Le previsioni formulate dagli imprenditori abruzzesi per il quarto trimestre 2006 rispetto al trimestre appena trascorso sembrano puntare su una ripresa  delle vendite totali espressa dal 23% degli intervistati (saldo +16) pur in presenza di un 70% di indicazioni di invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti di fatturato risultano positive, sia riguardo alle vendite interne (saldo +2), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +13). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre 2006 risultano positivamente orientate solo per il comparto Industria (saldo +18); mentre sembra prevalere una certa stabilità nelle previsioni espresse per gli altri due comparti (entrambi saldo 0).

Vendite totali

0

20

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60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

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60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

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80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori abruzzesi la durata media della produzione assicurata si attesta intorno ai 5 mesi (11 per il comparto ICT), mentre  il grado medio di utilizzo degli impianti viene  indicato  al  70% dell’utilizzo massimo  (72% per  il  comparto  ICT).  Il  livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 63% degli imprenditori abruzzesi; mentre aumenta (32%) la quota di imprese che dichiarano di non avere giacenze di magazzino.La  manodopera complessiva,  unitamente  ad  una  netta  prevalenza  di  indicazioni  di  stabilità  (61%),  fa  registrare  un  certo  incremento  (saldo  +3), determinato soprattutto da un aumento degli occupati per il comparto Industria (saldo +4). Le aspettative per i prossimi tre mesi sembrano confermare i livelli occupazionali  raggiunti stando al 91% di  risposte di  invarianza. Tale situazione è contestuale ad una  leggera prevalenza di attese di diminuzione (saldo -1) per le imprese – soprattutto del comparto Industria – che si aspettano delle variazioni.I prezzi di vendita dei prodotti finiti, in aumento del 2% (saldo +38) risentono degli incrementi registrati soprattutto dai comparti Industria (saldo +41) e ICT (saldo +12  ) entrambi con una variazione  tendenziale del +2%. Tali  incrementi si accompagnano al generalizzato ulteriore aumento dei costi totali di produzione che  registrano,  in questo  trimestre, un nuovo  impulso al  rialzo  (saldo +70 con una variazione  tendenziale del +3%), e, a  livello settoriale, interessano soprattutto ancora i comparti Industria (saldo +70 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +71 con una variazione del +3%). Altrettanto diffuse e consistenti  rispetto al  trimestre precedente,  risultano  le  indicazioni di aumento  fornite dagli  imprenditori abruzzesi  riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che, in questo trimestre, registrano una variazione tendenziale del +4% (in aumento di un punto) con un saldo di +72 punti. A livello settoriale tali indicazioni riguardano soprattutto i comparti Industria (saldo + 72 con una variazione del +4%) e ICT (saldo +71 punti con una variazione del 3%). Meno consistenti, anche se più diffusi, risultano gli  incrementi espressi dagli  imprenditori abruzzesi riguardo ai costi del personale che vengono indicati  in aumento dal 47% degli  intervistati determinando un saldo positivo di 40 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Anche in questo caso, il dato complessivo appare condizionato dai comparti Industria ed ICT che si esprimono con valori del saldo ancora elevati (rispettivamente pari a +40 e +43 punti), anche se con variazioni tendenziali ancora in leggero aumento (+1% per entrambi).L’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato risulta prevalentemente stabile, con il 70% degli operatori che si esprimono in tal senso, e con un valore del  saldo che si attesta su +2 punti. Tale  risultato accomuna  tutti  e  tre  i  comparti  considerati  con quote di  invarianza pari al 70, 73 e 71% per Industria, Costruzioni e ICT nell’ordine. La ripartizione della residua area vede prevalere situazioni di maggior indebitamento per le Costruzioni e l’Industria (saldi +13 e +4) e di riduzione dell’indebitamento per l’ICT (saldo -14).Anche  la  situazione  della  liquidità  appare  in  recupero  rispetto  ai  trimestri  precedenti  (saldo  +15,  con  un  75%  di  indicazioni  di  invarianza),  con  una accentuazione delle segnalazioni di miglioramento soprattutto per l’ICT (saldo +24) e Industria (saldo +8), mentre risulta ancora prevalentemente negativa quella del comparto edile (saldo -11).Il  clima  d’opinione  degli  imprenditori  abruzzesi,  probabilmente  per  effetto  del  recupero  congiunturale  di  alcune  variabili,  risulta  decisamente migliorato rispetto ai trimestri precedenti, sia riguardo alla tendenza dell’economia italiana (saldo +18) che di quella regionale (saldo +2). Tutti i comparti si muovono di nuovo sulla scala positiva, con aspettative comparativamente più  favorevoli per  l’ICT e  le Costruzioni, sia riguardo all’intero sistema nazionale che a quello regionale.

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 7: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Basilicata

L’attività  di produzione nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005  è  stata  valutata  stazionaria  dal  68%  degli  imprenditori  lucani intervistati con un saldo positivo di 20 punti ed una variazione tendenziale dell’+1%. Il dato complessivo, caratterizzato da un prevalente recupero, riflette ancora una certa omogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che presentano tutti una quota di indicazioni di incremento che supera nettamente  quella  di  diminuzione  (con  saldi  pari  a  +13,  +25  e  +43  punti  rispettivamente per  i  comparti  Industri,  Costruzioni  ed  ICT),  e  con  diffuse variazioni tendenziali positive (del +1% per i comparto Industria e del +3% per gli altri due comparti). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per  i prossimi  tre mesi porta  il 15% degli  intervistati a stimare un  incremento della produzione (saldo +10), mentre  il 77% di essi si orienta verso una prevalente  stabilità.  Anche  a  livello  settoriale,  tale  previsione  si  esprime  con  valori  del  saldo  diffusamente  positivi  per  tutti  i  comparti  (Industria  +9, Costruzioni +13 ed ICT +14).

Nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori lucani esprimono valutazioni di prevalente recupero riguardo alla produzione, gli ordini totali e le vendite totali, queste ultime spinte sia dal netto recupero della domanda interna che dai non trascurabili miglioramenti di quella estera. A livello settoriale, tutti i comparti considerati sembrano beneficiare della positiva impostazione delle citate variabili. Tale situazione, complessivamente positiva, sembra riflettersi anche sull’andamento della manodopera, che viene indicata, per questo trimestre, prevalentemente stazionaria, in presenza tuttavia di alcuni circoscritti segnali di incremento limitatamente alle attività manifatturiere e ICT. Tale situazione potrebbe consolidarsi, stando alle attese per il quarto trimestre caratterizzato da una generalizzata invarianza non disgiunta da qualche ulteriore segnale di recupero occupazionale. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano ancora diffusamente stabili, mentre i costi totali di produzione, ancora in lieve incremento, risentono della lievitazione sia dei costi di approvvigionamento delle materie prime e semilavorati, sia di quelli del personale, anche se questi ultimi aumentano con minore intensità. A livello settoriale, il comparto Costruzioni supera parzialmente alcune pregresse difficoltà congiunturali, mentre risultano relativamente più dinamici gli altri due comparti. Anche il clima d’opinione tra gli imprenditori lucani appare in netto miglioramento., sia riguardo alle attese per l’economia italiana, sia per quelle riferite all’economia regionale.

Totale Campione

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

Il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato stazionario dal 59% degli operatori  interpellati con  un  saldo  positivo  di  25  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +2%.  Il  dato  complessivo  riflette  una  certa  univocità  di  andamento  delle  due componenti della domanda, entrambe positive ed in recupero rispetto ai trimestri precedenti, sia per quanto riguarda quella interna (saldo +23 con una variazione del +2%), sia per quella estera (saldo +3 con una variazione nulla).Anche a livello settoriale, le indicazioni degli imprenditori lucani risultano abbastanza omogenee, esprimendosi con giudizi diffusamente positivi per tutti i comparti,  che  determinano  saldi  positivi  di  21,  25  e  43  punti  rispettivamente  per  Industria,  Costruzioni  ed  ICT,  e  variazioni  tendenziali  diffusamente positive (+1% per Industria, e +3% Costruzioni ed ICT).Le previsioni per  il quarto  trimestre 2006 risultano orientate verso un ulteriore recupero della domanda complessiva (con un saldo positivo di 10 punti) che, a  livello  settoriale  riguarda, abbastanza omogeneamente  tutti  i  comparti  (con saldi pari +9 punti per  l’Industria, +13 per  le Costruzioni e +14 per l’ICT). Anche le previsioni riguardo le due componenti della domanda risultano impostate positivamente sia per la componente interna (saldo +10), che per quella estera (saldo +2), entrambe influenzate dalle incoraggianti attese per il comparto Industria in senso stretto.

Industria

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Costruzioni

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

In linea con l’andamento delle altre variabili, il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, appare in ulteriore recupero, determinando,  in presenza di un 67% di  indicazioni di  invarianza, un saldo positivo di 18 punti ed una variazione tendenziale del +1%. Il dato complessivo riflette, anche in questo caso, una certa omogeneità degli andamenti espressi a livello settoriale, con valori del saldo pari a +13, +12 e +43 punti rispettivamente il comparto Industria, Costruzioni ed ICT che si esprimono con variazioni tendenziali del +1% per i primi due settori e del + 2% per l’ultimo.

Page 8: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Basilicata

Anche per quanto riguarda l’incidenza delle due componenti del  fatturato,  il dato complessivo riflette una certa congruenza degli andamenti evidenziati dagli imprenditori alle vendite all’interno e all’estero (con saldi rispettivamente pari a +20 e +2 punti) entrambe con una variazione tendenziale del +1%,  che esprime un ulteriore recupero, confermato anche a livello settoriale, rispetto al trimestre precedente.Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso una ulteriore ripresa delle vendite espressa dal 18% degli imprenditori intervistati (saldo +13),  in  presenza  di  un  74%  di  indicazioni  di  invarianza.  In  questo  caso,  le  attese  espresse  per  le  due  componenti  del  fatturato  risultano  molto disomogenee: prevalentemente orientate al miglioramento le aspettative per la componente interna (saldo +10), in deciso ridimensionamento quelle per la componente estera (saldo -33). 

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

-40

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo  le  indicazioni  fornite  dagli  imprenditori  lucani  la  durata media della produzione assicurata  si  attesta  sugli  8  mesi  (11  per  il  comparto Costruzioni); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti, in aumento, viene indicato al 77% dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per l’84% degli imprenditori lucani, mentre il 16% di essi non denuncia giacenze di magazzino. La manodopera complessiva,  è  stata  valutata  prevalentemente  stabile  nel  terzo  trimestre  2006  dal  92% degli  imprenditori  intervistati,  con  un  saldo positivo di 2 punti che risulta influenzato dagli incrementi occupazionali del comparto Industria (saldo +8); la prevalente stabilità del comparto edile (88% dei casi) si accompagna a significative situazioni di riduzione (saldo -13); prevalentemente stazionari i livelli occupazionali dell’ICT.Le  previsioni  occupazionali  per  il  terzo  trimestre  2006, mediamente  positive  (saldo  +3),  sembrano  confermare,  contrariamente  alle  altre  variabili, una prevalente stabilità per quasi tutti i comparti considerati, non disgiunte, per l’Industria, da attese di ulteriori incrementi di manodopera (saldo +4).I prezzi di vendita dei  prodotti  finiti,  pur  giudicati  in  prevalenza  stabili  dall’82% degli  imprenditori  lucani,  presentano diffuse  indicazioni  di  incremento (saldo  +8  punti  con  una  variazione  nulla),  mentre  i  costi totali di produzione,  risentendo  del  diffuso  incremento  delle  variabili  correlate,  risultano aumentati  mediamente  del  +3%  (saldo  +56  punti).  Il  dato  complessivo  appare  pesantemente  condizionato  dall’incremento  dei  costi  di  produzione, registrato soprattutto per il comparto Industria (saldo +63 con una variazione del +4%), anche se risultano evidenti e diffusi anche gli incrementi registrati dagli altri comparti (Costruzioni: saldo +46 e variazione del +2; ICT: saldo +43 e variazione del +1%).Analoghe valutazioni vengono fornite dagli  imprenditori  lucani riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che, nel terzo trimestre, risultano in incremento  per  il  46%  dei  partecipanti  all’indagine  con  un  saldo  positivo  di  46  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +3%.  A  livello  settoriale  tali incrementi risultano influenzati soprattutto dalle indicazioni fornite dal comparto Industria (saldo +54 con una variazione del 3%); con gli altri due settori che sono comunque interessati da prevalenti incrementi dei costi.Abbastanza consistenti appaiono gli  incrementi  indicati dagli  imprenditori  lucani anche riguardo ai costi del personale che vengono indicati in aumento dal 26% degli  intervistati determinando un saldo positivo di 26 punti ed una variazione tendenziale del +1%. In questo caso,  il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dalle indicazioni fornite per il  comparto ICT che si esprime con un saldo positivo di 43 punti ed una variazione tendenziale del +1%.  In aumento anche  i costi del personale  relativi agli altri due comparti  (saldi + 13 e +25  rispettivamente per Costruzioni e  Industria con variazioni tendenziali pari a 0 e +1% nell’ordine).Diffusamente  stabile  (82%  dei  casi)  con  qualche  circoscritta  situazione  di  miglioramento  (saldo  -5)  è  stata  valutata  l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, risentendo soprattutto dalle indicazioni fornite per i comparti ICT (saldo -29) e Industria (-4), mentre il comparto edile denuncia un aggravio  (saldo  +13).  La  situazione  della  liquidità appare  nel  terzo  trimestre  2006  prevalentemente  stazionaria  (saldo  0),  con  un  97  di  indicazioni  di invarianza, e con indicazioni univoche per tutti i comparti considerati.Il clima d’opinione degli  imprenditori  lucani per  il quarto trimestre 2006 risulta orientato verso un ulteriore miglioramento, o quantomeno consolidamento della  dinamica  congiunturale,  stando  ai  già  soddisfacenti  valori  del  saldo  diffusamente  positivi  sia  riguardo  alla  tendenza  dell’economia  italiana,  sia riguardo a quella regionale.

Manodopera complessiva

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

100

Prezzivendita

Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 9: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Calabria

L’attività di produzione nel  terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stabile dal 55% degli  imprenditori  interpellati. La ripartizione delle  indicazioni di variazione vede prevalere quelle di aumento con un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale del -1%. Il dato complessivo riflette una parziale disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati, che risultano positivi sia dal punto di vista del saldo  (+20) che come variazione  tendenziale  (+11%); negli altri due comparti, a  riflesso di una ancora significativa presenza di elementi di negatività, l’Industria registra un saldo positivo di 10 punti ed una variazione tendenziale del -1%; mentre per  le Costruzioni sono negativi sia il saldo (-14) che la variazione tendenziale (-6%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano complessivamente positive determinando un saldo positivo di 40 punti, in presenza  di  un  45% di  indicazioni  di  invarianza.  A  livello  settoriale,  tutti  e  tre  i  comparti  esaminati  sembrano  contare  su  un  incremento  delle  attività nell’ultimo trimestre dell’anno (saldi +40, +14, e +20 rispettivamente per Industria, Costruzioni e ICT)

Alla fine del terzo trimestre 2006 la maggioranza degli imprenditori calabresi non ha registrato variazioni significative delle variabili economiche considerate, confermando quindi un consolidamento degli spunti positivi emersi precedentemente. Tra coloro inoltre che hanno segnalato variazioni congiunturali prevalgono ancora le indicazioni di aumento, anche se tuttavia persistono lievi riduzioni quantitative. Il dato complessivo media una dinamica in diffuso peggioramento per quasi tutte le variabili principali del comparto edile, una discreta tenuta dell’Industria in senso stretto, mentre l’ICT dimostra un maggior dinamismo. Le descritte dinamiche, riguardanti soprattutto la domanda e la produzione, determinano segnali positivi per quanto riguarda le dinamiche della manodopera che, in questo trimestre, è risultata in prevalente miglioramento, soprattutto per il comparto Industria e malgrado alcune aree di regresso emerse per gli altri comparti. I prezzi di vendita dei prodotti finiti manifestano in questo trimestre un diffuso incremento, così come avviene per i costi totali di produzione che risentono ancor più degli incrementi, sia dei costi di approvvigionamento, sia di quelli del personale. A livello settoriale, il comparto Costruzioni appare ancora generalmente penalizzato da pregresse difficoltà congiunturali, soprattutto riguardo alla produzione ed al volume degli ordini, mentre risultano relativamente più dinamici gli altri due comparti. Le previsioni per il quarto trimestre sono tutte orientate verso un generalizzato miglioramento, anche per quelle variabili come la domanda estera e le vendite all’estero, che nelle precedenti rilevazioni erano maggiormente penalizzate. Peggiora, rispetto al secondo trimestre, il clima d’opinione, soprattutto riguardo all’economia regionale.

Totale Campione

0

20

40

60

Variazione Previsioni

In linea con le indicazioni fornite dagli imprenditori calabresi riguardo alla produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stato valutato in aumento dal 28% dei partecipanti all’indagine, con un 55% di indicazioni di invarianza, determinando un saldo positivo di 10  punti  ed  una  variazione  tendenziale  negativa  dell’1%.  Il  dato  complessivo  riflette  una  certa  omogeneità  di  andamento  delle  due  componenti  della domanda  che  risultano  positive  sia  riguardo  a  quella  interna  (saldo  +15)  che  riguardo  a  quella  estera  (saldo  +16),  entrambe  con  una  variazione tendenziale nulla. A livello settoriale le indicazioni riguardanti  la domanda complessiva risultano tuttavia abbastanza disomogenee, determinando valori del saldo positivi  solo per  i comparti  Industria (saldo +10 con una variazione tendenziale del -1%) e ICT (saldo +20 con una variazione tendenziale del +9%); mentre le Costruzioni, nonostante un lieve recupero, non superano ancora le pregresse difficoltà congiunturali (saldo -14 con una variazione negativa del 6%).Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sembrano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, determinando un saldo positivo di 40 punti,  in presenza di un 45% di indicazioni di invarianza. Tale recupero della domanda complessiva interessa diffusamente tutti i comparti, anche se con valori del saldo più elevati soprattutto per il settore Industria in senso stretto (saldo +40) e per l’ICT (saldo +20); mentre il comparto edile, che risente ancora  in  parte  delle  difficoltà  pregresse,  presenta  previsioni,    sebbene  positive,  comparativamente  meno  ottimistiche  (saldo  +10).  A  differenza  dei trimestri  precedenti,  le  previsioni  riguardanti  la  domanda  complessiva  risultano  più  omogenee  esprimendosi  con  indicazioni  favorevoli  sia  per  la componente interna (saldo +35), che per quella estera (saldo +17).

Industria

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Costruzioni

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

60

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 48% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 20 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime anche in questo trimestre la sostanziale omogeneità di tendenza degli andamenti espressi dagli imprenditori calabresi rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +13 con una variazione tendenziale del -1%) ed a quello estero (saldo +8 con una variazione tendenziale nulla). 

Page 10: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Calabria

La situazione di parziale recupero del fatturato complessivo risulta estesa anche a livello settoriale, ove si registrano situazioni di miglioramento sia per il comparto  Industria  (saldo  +20  con  una  variazione  nulla),  sia  soprattutto  per  l’ICT  (saldo  +20  con  una  variazione  tendenziale  del  +11%);  mentre  il comparto Costruzioni, malgrado la prevalente invarianza (71%), si esprime con un volume complessivo delle vendite in diminuzione (saldo -17 con una variazione tendenziale del -6%).Le previsioni formulate dagli imprenditori calabresi per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 45% degli intervistati,  con un saldo positivo di 37 punti, in presenza di un 38% di indicazioni di invarianza. In questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano ancora più omogenee e prevalentemente positive sia riguardo alle vendite all’interno (saldo +37), sia riguardo alle vendite all’estero (saldo +25). A  livello  settoriale,  le  previsioni  riguardanti  il  fatturato  totale  per  il  prossimo  trimestre  appaiono  positive  solo  per  il  comparti  Industria  (saldo  +37)  e Costruzioni (+7), mentre il comparto ICT sembra interessato da attese di prevalente stabilità (saldo 0). 

Vendite totali

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori calabresi la durata media della produzione assicurata si attesta in media sui 2 mesi (7 per il comparto Costruzioni), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato all’82% dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 75% degli imprenditori calabresi, mentre aumenta al 18% la quota di imprese che si dichiarano prive di giacenze di magazzino. La manodopera complessiva,  nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005,  è  stata  valutata  in  aumento  dal  20%  degli  imprenditori intervistati,  con  un  saldo  positivo  di  10  punti,  in  presenza  di  un  70%  di  indicazioni  di  invarianza.  Il  dato  complessivo  risulta  influenzato  dall’aumento occupazionale  evidenziato  solo  dal  comparto  Industria  (saldo  +10);  mentre  per  i  comparti  delle  Costruzioni  ed  ICT,  le  pur  prevalenti  indicazioni  di invarianza  (64% e 60% nell’ordine),    coesistono con saldi negativi  rispettivamente di 22 e 20 punti. Le previsioni per  il quarto  trimestre 2006  risultano ancora positive (saldo +8), anche se più attenuate, rispetto al dato di consuntivo, risentendo delle attese occupazionali negative del comparto ICT (saldo -20) e della prevalente stabilità occupazionale delle Costruzioni (saldo 0). Ancora in prevalente incremento risulta la manodopera complessiva del comparto Industria  in  senso  stretto  (saldo  +8).  I prezzi di vendita dei  prodotti  finiti  vengono  giudicati  stabili  dall’45%  degli  imprenditori  calabresi  con  un  saldo positivo di 30 punti ed una variazione tendenziale del +2%; mentre risulta ancora più consistente l’incremento dei costi totali di produzione, che vengono giudicati in aumento dal 85% degli intervistati, con un saldo di +85 punti ed una variazione tendenziale del +8%. Il dato complessivo appare pesantemente condizionato ancora una volta dall’aumento registrato soprattutto per i comparti Industria (saldo +85 con una variazione del +8%) e Costruzioni (saldo +71 con una  variazione del  +6%);  anche  il  comparto  ICT presenta un  incremento diffuso e  consistente  (saldo +40,  variazione +2%). Analoghe  valutazioni vengono fornite dagli imprenditori calabresi riguardo ai costi delle materie prime e semilavorati che nel terzo trimestre 2006 risultano in incremento per il 83%  dei  partecipanti  all’indagine  con  un  saldo  positivo  di  83  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +9%.  Tali  valutazioni  complessive  sembrano determinate dai  consistenti  incrementi  registrati  per  i  comparti  Industria  e Costruzioni  (entrambi  con saldo +83 ed   una variazione del +9%); mentre  il comparto  ICT presenta un’incidenza dei  costi meno sostenuta,  sebbene  in aumento,  (saldo +40,  variazione  tendenziale del +2%). Ancora  in aumento risultano in questo trimestre anche i costi del personale, secondo il 55% degli intervistati, determinando un saldo positivo di 55 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Anche in questo caso, il dato complessivo appare pesantemente condizionato dal comparto Industria che si esprime con un saldo positivo di 55 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Risultano comparativamente meno consistenti e diffusi gli  incrementi dei costi del personale registrati per il comparto edile (saldo +39 con una variazione del 2%) ed ICT (saldo +40 con una variazione del +1%). I persistenti squilibri tra le dinamiche dei costi e quelle dei prezzi di vendita continuano a generare tensioni che portano nel complesso l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato ad un peggioramento sintetizzato da un saldo positivo di 20 punti percentuali. I settori dell’Industria e delle Costruzioni sembrano soffrire di più di questa situazione (saldi +20 e +11 punti nell’ordine), mentre per l’ICT non si segnalano variazioni significative della situazione preesistente (saldo zero, 96% di invarianza). Tali circostanze si riflettono anche sulla gestione della liquidità che, in questo trimestre, registra un saldo negativo di 8 punti con un 55% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale i valori del saldo diffusamente negativi evidenziano un peggioramento sia per l’Industria (saldo -8), che per gli altri due comparti (entrambi con un saldo di -10 punti).Il clima d’opinione degli imprenditori calabresi per il quarto trimestre 2006 riflette, per quanto riguarda l’economia nazionale, il riaffiorare di diffuse situazioni di incertezza che quasi equiripartiscono le valutazioni degli imprenditori (saldo -5); mentre per l’economia regionale appare più evidente un orientamento negativo (saldo -20).

Manodopera complessiva

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

100

Prezzivendita

Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

100

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 11: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Campania

L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto al terzo trimestre 2005 è stata valutata stazionaria dal 57% degli imprenditori intervistati con un saldo  positivo  di  11  punti  ed  una  variazione  tendenziale  nulla.  Il  dato  complessivo  riflette  ancora  una  volta  la  disomogeneità  di  andamento  delle valutazioni espresse per i tre macrosettori considerati. Se infatti per i comparti Industria (saldo +17 con una variazione nulla) e ICT (saldo +10 con una variazione del +1%) prevalgono le indicazioni di incremento produttivo, il comparto Costruzioni registra ancora una riduzione delle attività (saldo -6 con una variazione tendenziale del -3%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per il quarto trimestre 2006 porta il 26% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +15), mente  il 60% di essi risulta orientato verso una prevalente stabilità produttiva. A  livello settoriale,  tale previsione si esprime con valori del saldo positivi per i comparti Industria (saldo +16) e Costruzioni (saldo +14); mentre per il comparto ICT prevalgono indicazioni di stabilità (saldo 0).

Alla fine del terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori campani descrivono una situazione congiunturale regionale complessivamente in miglioramento, anche se non mancano indicazioni contrarie legate alla presenza di alcune situazioni di negatività non ancora superate, evidenti soprattutto a livello settoriale. Il comparto che presenta le maggiori difficoltà congiunturali è ancora quello delle Costruzioni per il quale prevalgono variazioni tendenziali negative per quasi tutte le variabili principali, mentre risultano complessivamente più dinamici gli altri due comparti. I segnali nel complesso non negativi derivanti da ordini e produzione si rifletto anche sulle dinamiche della manodopera fissa che, nel corso del terzo trimestre, presenta un sostanziale equilibrio tra quote di regresso non ancora superate (per il comparto edile), e indicazioni di recupero soprattutto per i comparti Industria e ICT. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano in questo trimestre in lieve incremento, soprattutto per effetto dell’incidenza dei costi totali di produzione, che risultano a loro volta condizionati dagli ulteriori incrementi dei costi di approvvigionamento delle materie prime e semilavorati, ed in maniera più marginale di quelli del personale. Riguardo alle previsioni per il prossimo trimestre, nell’ambito di attese di un generale miglioramento delle principali variabili congiunturali, anche il comparto Costruzioni - pur risultando ancora generalmente penalizzato da pregresse difficoltà - sembra orientato verso un parziale recupero congiunturale. Peggiora diffusamente il clima di opinione, sia riguardo all’economia italiana che regionale, anche se il peggioramento non sembra per ora interessare il comparto ICT.

Totale Campione

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

In  linea con  la  tendenza espressa per  la produzione,  il portafoglio ordini totale nel  terzo  trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 30% degli imprenditori campani, con un saldo positivo di 12 punti (ed una variazione nulla), in presenza di un 52% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette un andamento sincrono delle due componenti della domanda complessiva che risulta in diffuso incremento: quella interna  con  un  saldo  positivo  di  12  punti  ed  una  variazione  tendenziale  nulla;    quella  estera  con  un  saldo  positivo  di  31  punti  e  con  una  variazione tendenziale del +2%.A livello settoriale, accanto ad una domanda complessiva ancora in prevalente crescita per l’Industria (saldo +16 con una variazione tendenziale del +1%) e per  l’ICT  (saldo +12 con una variazione  tendenziale nulla),    il comparto edile  registra una domanda complessiva che, sebbene risulti  in  recupero, è ancora prevalentemente negativa (saldo -6) con una variazione tendenziale del -4% (59% di invarianza).Le previsioni per il quarto trimestre 2006 appaiono orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 18 punti, che a livello settoriale riflette una prevalenza di indicazioni di incremento sia per l’Industria (saldo +21) che per le Costruzioni (saldo +9), mentre per l’ICT ci sarebbe una sostanziale conferma della positiva situazione attuale. Anche in questo caso, il dato complessivo esprime la sostanziale omogeneità delle previsioni espresse per  le due componenti della domanda,   con attese di  incremento, sia per  la componente  interna (saldo +22), sia per quella estera (saldo +21).

Industria

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Costruzioni

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Il volume complessivo delle vendite,  nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso periodo del  2005,  riflette  coerentemente  i  risultati  della  domanda complessiva ed esprime un parziale recupero rispetto alle indicazioni del trimestre precedente. Il fatturato totale viene infatti valutato in aumento dal 30% degli imprenditori campani, con un saldo positivo di 16 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +21 con una variazione nulla) ed a quello estero (saldo +36 con una variazione del +3%). Cosi come per la domanda, anche in questo caso si registrano alcune differenze a livello settoriale tra l’ incremento di fatturato espresso per i comparti Industria (saldo +22 con una variazione del +1%) ed ICT (saldo +12 con una variazione nulla) e la prevalente stabilità (saldo 0) del comparto edile che si esprime con una variazione tendenziale del -3%. 

Page 12: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Campania

Le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo risultano comunque orientate verso una ripresa delle vendite espressa dal 25% degli intervistati, con un saldo positivo di 15 punti, ed in presenza di un 62% di indicazioni di invarianza. In  linea con  la domanda complessiva,  le attese espresse per  le due componenti del  fatturato  risultano positive sia  riguardo alle vendite  interne  (saldo +22), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +27). Così come a livello settoriale, dove le previsioni per il prossimo trimestre risultano tutto sommato positive per  tutti  i  comparti  esaminati,  ed  in modo particolare per quello dell’Industria  (+21),  che, anche nel dato congiunturale complessivo concentra  il  maggior  numero  di  indicazioni  positive;  viceversa  sono  comparativamente  meno  ottimistiche,  e  ancora  prevalentemente  orientate  alla stabilità, le previsioni relative agli altri due comparti (entrambi saldo 0).

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo  le  indicazioni  fornite dagli  imprenditori campani  la durata media della produzione assicurata si attesta su 6 mesi  (12 per  il comparto  ICT), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato all’67% dell’utilizzo massimo (85% per il comparto ICT). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per l’75% degli imprenditori campani, mentre il 19% di essi indica l’assenza di giacenze di magazzino.La manodopera complessiva,  nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005,  è  stata  valutata  in  aumento  dal  17% degli  imprenditori intervistati, con un saldo negativo di 1 punto,  in presenza di un 65% di  indicazioni di  invarianza.  Il dato complessivo risulta  influenzato dalla prevalente diminuzione di manodopera  registrata per  i comparti Costruzioni  (saldo -5) e  ICT (saldo -10), mentre  il comparto  Industria esprime un  lieve  incremento occupazionale (saldo +1). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 scontano una ulteriore erosione della base occupazionale per alcune circoscritte aree di attività (saldo -3), stante un abbondante 81% di indicazioni di invarianza. Tali previsioni sembrano risentire di quanto indicato per il comparto Industria (saldo -3), mentre quelle formulate dagli imprenditori dei comparti Costruzioni e ICT risultano orientate ad una prevalente stabilità occupazionale (entrambi saldo 0). I prezzi di vendita dei prodotti  finiti  vengono giudicati  stabili  dal 56% degli  imprenditori  campani,  con un saldo comunque positivo di 20 punti ed una variazione  tendenziale  del  +1%.  Anche  i  costi totali di produzione risultano  contestualmente  in  diffuso  incremento  (saldo  +62  con  una  variazione tendenziale del +5%), soprattutto per effetto degli  incrementi dei costi di produzione registrati dai comparti  Industria  (saldo +56 con una variazione del +3%) e soprattutto Costruzioni (saldo +79, con una variazione del +8%); mentre risultano meno diffusi e sostenuti gli incrementi per il comparto ICT(saldo +15 con una variazione del +1%).Analoghe  valutazioni  vengono  fornite  dagli  imprenditori  campani  riguardo  ai  costi delle materie prime e semilavorati  che  nel  terzo  trimestre  2006 risultano  in  incremento  per  il  71%  degli  intervistati  con  un  saldo  positivo  di  69  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +6%.  A  livello  settoriale  tali incrementi  sono  presenti  per  tutti  i  comparti  analizzati  con  saldi  e  variazioni  percentuali  elevate  ancora  per  i  comparti  Industria  (saldo  +63  con  una variazione del +5%), e soprattutto Costruzioni (saldo +85 con una variazione del +9%); mentre per l’ICT il valore degli incrementi risulta meno diffuso e più contenuto (saldo +15 con una variazione del +2%).Abbastanza consistenti risultano gli incrementi indicati dagli imprenditori campani anche riguardo ai costi del personale che vengono valutati in aumento dal 40% degli intervistati determinando un saldo positivo di 36 punti ed una variazione tendenziale nulla.  Anche in questo caso, il dato complessivo risulta pesantemente condizionato dal comparto edile che si esprime con un saldo positivo di 50 punti, anche se con una variazione tendenziale nulla. Viceversa, sono  relativamente meno diffusi e consistenti gli incrementi dei costi del personale registrati per il comparto Industria (saldo +32 con una variazione nulla); mentre risultano stabili i costi della manodopera per il comparto ICT (saldo 0 con una variazione nulla). La descritta accelerazione dei costi influisce ancora sull’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo +1), che, in ulteriore peggioramento, rispecchia soprattutto  la situazione del comparto  Industria  (saldo +3) e dell’ICT  (saldo +15); mentre  risulta prevalentemente stazionaria per  il comparto edile (saldo 0). La situazione della liquidità appare in questo trimestre sostanzialmente invariata per il 71% degli operatori interpellati (saldo -1), con valori dello stesso segno che raggiungono il 96% per il comparto ICT. Il clima d’opinione degli imprenditori campani per il quarto trimestre 2006 fa emergere posizioni variegate ed incerte sia riguardo all’economia nazionale (46% di invarianza; saldo -4) che per quella regionale (44% di invarianza; saldo -14). A livello settoriale, il comparto edile (con saldi pari a -35 e -47 punti rispettivamente per la prima e la seconda variabile) sembra più coinvolto da un possibile peggioramento, mentre gli altri due comparti si esprimono con saldi ancora positivi per entrambe le variabili.

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 13: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Molise

L’attività di produzione nel  terzo  trimestre 2006  rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata  in aumento dal 36% degli  imprenditori molisani intervistati  determinando  un  saldo  positivo  di  18  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +1%.  Il  dato  complessivo  riflette  ancora  una  parziale disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati. Se infatti i saldi indicano un prevalente incremento di produzione (Industria +14, ICT +40 e Costruzioni +11 punti) la variazione tendenziale risulta positiva solo per il comparto ICT (+7%), mentre è nulla per il comparto Industria e negativa per il comparto edile (-1%). Il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso per il quarto trimestre 2006 porta il 46% degli intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +46), pur in presenza di un 36% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo consistentemente positivi per tutti i comparti, con valori compresi tra +56 punti per il comparto edile e +40 punti per il comparto ICT. 

Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori molisani esprimono valutazioni complessivamente positive, ed in diffuso consolidamento, riguardanti la produzione, gli ordini, soprattutto all’estero, e le vendite all’estero anche se non sono ancora del tutto superate alcune pregresse condizioni di difficoltà a livello settoriale. Il dato complessivo risulta infatti da una dinamica complessivamente positiva, che non nasconde tuttavia la presenza di situazioni di incertezza per alcune delle variabili considerate per i settori dell’Industria e, in minor misura, per le Costruzioni; mentre il comparto ICT contribuisce invece con saldi e variazioni tendenziali positive soprattutto riguardo ai consuntivi relativi alla produzione ed al portafoglio ordini. I segnali di incertezza derivanti da ordini, produzione e vendite, soprattutto per il comparto Industria, determinano ripercussioni negative sulla dinamica della manodopera che, in questo trimestre, è risultata in diminuzione, anche se è attesa in aumento nel trimestre successivo. I prezzi di vendita dei prodotti finiti risultano in questo trimestre in prevalente incremento, in sintonia con gli aumenti sia dei costi totali di produzione e di approvvigionamento, sia di quelli del personale, anche se tali incrementi sembrano essere circoscritti ai soli comparti Industria e Costruzioni. Più stabile, nonostante la situazione congiunturale, è risultata l’incidenza dell’indebitamento bancario, probabilmente a seguito di un generalizzato miglioramento della liquidità. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un generale miglioramento congiunturale che interesserebbe tutte le principali variabili analizzate, soprattutto per quanto riguarda la produzione il portafoglio ordini totale e le vendite totali, anche se la manodopera complessiva, soprattutto per il comparto Industria, stenta a recuperare le difficoltà emerse nel trimestre appena trascorso. Il clima d’opinione, soprattutto riguardo all’economia italiana, risulta in prevalente peggioramento per i comparti Industria e Costruzioni, mentre è più orientato all’ottimismo per il comparto ICT.

Totale Campione

0

20

40

60

Variazione Previsioni

In linea con gli andamenti della produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 36% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 15 punti (variazione nulla), in presenza di un 43% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo deriva da una sostanziale omogeneità di andamento delle due componenti della domanda, entrambe ancora prevalentemente positive (saldi  di  +11 e +9 punti  rispettivamente per  quella  interna ed estera),  anche  se  con  variazioni  tendenziali  negative per  entrambe  (del  -1% per quella interna e del -2% per quella estera). A livello settoriale, accanto ad una domanda in ulteriore miglioramento per l’ICT (saldo +20 con una variazione del +6%) ed in recupero per le Costruzioni (saldo +22 con una variazione del +3%), quella del comparto Industria registra un parziale regresso (saldo +7 con una variazione del -3%). Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano orientate verso un miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo  di  32  punti  imputabile  soprattutto  ai    comparti  Industria  (saldo  +36)  e Costruzioni  (+44), mentre  per  l’ICT  si  attende  una  prevalente  stabilità congiunturale. Le previsioni sulla domanda complessiva riflettono  la sostanziale univocità delle due componenti, con attese decisamente favorevoli sia per la componente interna (saldo +11), sia soprattutto per quella estera (saldo +18).

Industria

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Costruzioni

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 46% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 8 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa disomogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori molisani rispettivamente riguardo al mercato interno, in peggioramento, (saldo -5 con una variazione tendenziale del -2%) ed a quello estero, prevalentemente stazionario (saldo 0 con una variazione tendenziale del -3%). A livello settoriale si registrano significative differenze tra il prevalente peggioramento del fatturato per il comparto Industria (saldo -7 con una variazione del -2%), l’incremento delle vendite per il comparto Costruzioni (saldo +33 con una variazione del +4%) e la sostanziale stabilità dei volumi di fatturato per l’ICT (saldo 0 e variazione nulla). Le previsioni per  il quarto  trimestre 2006 risultano complessivamente orientate verso una certa  ripresa delle vendite espressa dal 32% degli intervistati, con un saldo positivo di 28 punti, in presenza di un 32% di indicazioni di invarianza. 

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LE REGIONI – Molise

Le  valutazioni  previsionali  espresse  per  le  due  componenti  del  fatturato  risultano  decisamente  più  omogenee  e  tendenti  al  recupero  sia  per  quanto riguarda le vendite all’interno (saldo +11), sia soprattutto per quanto riguarda le vendite all’estero (saldo +27). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale risultano positive per il comparti Industria (saldo +43) e Costruzioni (saldo +22), mentre il comparto ICT sembra ancora orientato verso un consolidamento della soddisfacente situazione precedente.

Vendite totali

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

-20

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo  le  indicazioni  fornite dagli  imprenditori molisani  la durata media della produzione assicurata si attesta su 9 mesi (15 per  il comparto edile), mentre il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 72% dell’utilizzo massimo (80% per il comparto ICT). Il livello medio delle giacenze di prodotti finiti risulta normale per il 57% degli imprenditori campani, mentre il 14% di essi dichiara di non avere giacenze in magazzino.La manodopera complessiva, nel  trimestre appena  trascorso, è stata valutata  in diminuzione dal 21% degli  imprenditori  intervistati, determinando un saldo negativo di 3 punti, pur in presenza di un 61% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo risulta influenzato soprattutto dalle indicazioni negative fornite  per  il  comparto  Industria  (saldo  -29),  ed  in misura  inferiore  per  l’ICT  (saldo  -1); mentre  il  comparto  edile  risulta  orientato  verso  un  prevalente recupero della manodopera complessiva (saldo +33). Le previsioni occupazionali per  il quarto trimestre 2006 risultano caratterizzate da una sostanziale prevalenza di indicazioni di incremento (saldo +3 punti), anche se emergono situazioni comparativamente più positive ancora per il comparto edile (saldo +11) a fronte della prevalente invarianza attesa per gli altri due comparti (saldo 0).I  prezzi di vendita dei  prodotti  finiti,  nel  terzo  trimestre  2006,  vengono  giudicati  stabili  dall’57%  degli  imprenditori  molisani,  in  presenza  tuttavia  di significative spinte al rialzo che determinano un saldo positivo di 32 punti ed una variazione tendenziale del +5%. Il dato complessivo risulta determinato per lo più dalle indicazioni fornite per il comparto Industria (saldo+36 con una variazione tendenziale del +9%) e Costruzioni (saldo +22 con una variazione del +1%), mentre il comparto ICT registra un prevalente calo dei prezzi di vendita (saldo -4 con una variazione del -1%). In evidenza in questo trimestre anche l’incremento  dei costi totali di produzione che determinano un saldo di +75 punti  con una variazione tendenziale del +12%. Il dato complessivo appare pesantemente condizionato dall’aumento diffuso dei costi di produzione, evidente soprattutto per i comparti Industria (saldo +93 con una variazione del +17%) e Costruzioni (saldo +78 con una variazione del +9%);  in questo trimestre l’ICT è interessato da un incremento di costi più contenuto (saldo +20,  variazione  +1%).  Anche  per  quanto  riguarda  i  costi delle materie prime e semilavorati,  nel  terzo  trimestre  2006,  gli  imprenditori  molisani denunciano un ulteriore  incremento (saldo +71 punti ed una variazione tendenziale del +15%) che risulta condizionato soprattutto dagli incrementi indicati dal  comparto  Industria  (saldo  +86  con  una  variazione  tendenziale  del  +21%)  e  Costruzioni  (saldo  +89  con  una  variazione  del  +9%);  nonostante  un prevalente incremento registrato anche per il comparto ICT (saldo +25, variazione del +3%).Ancor più diffusi  risultano gli  incrementi  registrati dagli  imprenditori molisani  riguardo ai costi del personale che vengono  indicati  in aumento dal 68% degli  intervistati, determinando un saldo positivo di 68 punti ed una variazione  tendenziale del +2%. Anche  in questo caso,  il dato complessivo  risulta pesantemente condizionato dai comparti Industria ( con un saldo positivo di 79 punti ed una variazione tendenziale del +2%) e Costruzioni (saldo +67 con una variazione del +3%) . Viceversa, risultano relativamente meno consistenti, sebbene ancora prevalenti, gli incrementi dei costi del personale indicati per il comparto ICT (saldo +40 con una variazione del +1%).Sulla base delle indicazioni degli imprenditori molisani, nel terzo trimestre 2006, risulta tuttavia generalmente stazionaria l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato (saldo 0), anche se, nel dettaglio settoriale, la situazione risulta più articolata, infatti solo il comparto Costruzioni fa registrare un incremento  (saldo +11); mentre  l’ICT esprime una situazione di  prevalente  stabilità  (saldo 0)  e  l’Industria addirittura una diminuzione di  tale  incidenza (saldo  -7).  Viceversa,  in  questo  terzo  trimestre  2006,  la  situazione  della  liquidità appare  sostanzialmente migliorata  (saldo  +25)  anche  nel  dettaglio settoriale dove il valore del saldo risulta positivo sia per il comparto Industria (+14), sia per gli altri due comparti (saldi +40 e +11 rispettivamente per ICT e Costruzioni).Il clima d’opinione degli  imprenditori molisani per  il quarto  trimestre 2006 risulta,  riguardo all’economia  italiana, orientato verso una sostanziale stabilità (saldo 0); anche se, nel dettaglio settoriale, emergono ancora evidenti differenze tra le indicazioni negative fornite per il comparto Industria e Costruzioni (saldi -7 e -11 nell’ordine) e quelle positive del comparto ICT (+40). Riguardo invece alla tendenza dell’economia regionale la previsione negativa (saldo -3) sarebbe  attribuibile  soltanto  alle  valutazioni  per  il  comparto  Industria  (saldo  -7),  mentre  gli  altri  due  comparti  risultano  orientati  ad  una  prevalente stazionarietà della situazione congiunturale.

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

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LE REGIONI – PugliaIl terzo trimestre 2006 è stato caratterizzato, secondo le indicazioni degli imprenditori pugliesi, da una fase di incertezza che ha portato ad una parziale interruzione del processo di recupero congiunturale innescata nel precedente trimestre. Il dato complessivo risulta infatti influenzato da una dinamica non positiva della produzione, degli ordini e delle vendite all’interno, che, a livello settoriale, sembra riguardare diffusamente tutti i comparti, anche se il comparto edile appare essere più penalizzato, soprattutto per quanto riguarda le vendite. I segnali positivi derivanti dal mercato estero e, in generale, dalle previsioni sulla produzione e gli ordini, determinano solo lievi ripercussioni sulle dinamiche della manodopera che, se nelle indicazioni di consuntivo risulta in incremento, nelle previsioni, sembra ancora risentire delle difficoltà attraversate dai comparti ICT e Industria. I prezzi di vendita dei prodotti in questo trimestre risultano ancora interessati da un diffuso aumento, non tale tuttavia da assorbire gli effetti di un’accresciuta e persistente incidenza dei costi totali di produzione. Peggiora diffusamente anche la liquidità, a cui fa riscontro un accrescimento dell’incidenza dell’indebitamento bancario. Le previsioni per il quarto trimestre risultano tutte positivamente impostate, soprattutto per quanto riguarda la produzione, gli ordini e le vendite del comparto ICT, mentre gli altri due comparti manifestano una maggior cautela, soprattutto per quelle variabili che nel trimestre appena trascorso hanno fornito pochi spunti positivi. Il clima d’opinione, diffusamente negativo nel trimestre precedente, sembra recuperare solo per quanto riguarda la tendenza dell’economia italiana e soltanto per i comparti Industria e ICT. Si conferma ancora diffusamente negativo ed in parziale peggioramento per quanto riguarda l’economia regionale.

Totale Campione

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

In linea con la produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento solo dal 19% dei partecipanti all’indagine, con un saldo negativo di 6 punti (variazione del -2%), in presenza, tuttavia, di un 56% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo  riflette,  anche  in  questo  caso,  una  certa  disomogeneità  di  andamento  delle  due  componenti  della  domanda,  che  si  esprime  in  un peggioramento della compontente interna (saldo -3 con una variazione del -1%), ed un miglioramento per quella estera (saldo +17 con una variazione del +3%). A livello settoriale, le indicazioni riferite al portafoglio ordini totale appaiono tuttavia ancora abbastanza divergenti: una domanda in peggioramento per  i  comparti Costruzioni  (saldo  -36 con una variazione del  -12%) e  ICT  (saldo  -7 con una variazione del  -1%), ed una prevalente stazionarietà per l’Industria (saldo 0, variazione nulla).Le  previsioni  per  il  quarto  trimestre  2006  sembrano  orientate  verso  un  diffuso  recupero  della  domanda  complessiva  (saldo  +11),  che  riflette  una sostanziale omogeneità delle previsioni espresse per le due componenti che risultano entrambe in prevalente incremento (saldo +2 per quella interna e +6 per quella estera).Anche a livello settoriale, le previsioni risultano tutte positivamente impostate determinando valori del saldo diffusamente positivi sia per il comparto edile che dovrebbe superare le difficoltà pregresse (saldo +36), sia per gli altri due comparti (entrambi saldo +7) che sono attesi comunque in miglioramento. 

Industria

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Costruzioni

-40

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

L’attività di produzione nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stata valutata stazionaria dal 55% degli imprenditori intervistati con un saldo negativo di 9 punti ed una variazione tendenziale del -2%. Il dato complessivo riflette una sostanziale omogeneità dei giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che, contrariamente alle rilevazioni precedenti, si esprimono con valori del saldo negativi per tutti  i comparti (-7 per Industria e ICT e -27 per le Costruzioni); le variazioni tendenziali risultano negative solo per le Costruzioni (-13%) e l’ICT (-2%), mentre l’Industria fa registrare una variazione tendenziale nulla. Tale situazione potrebbe essere superata nell’ultimo trimestre dell’anno, posto che il probabile incremento del flusso degli ordinativi atteso determini per l’attività di produzione un 22% di indicazioni positive (saldo +8), in presenza di un 61% di indicazioni di invarianza. A livello settoriale, appaiono mediamente più favoriti, ancora una volta i comparti ICT (saldo +27) e Industria (saldo+7); mentre risultano ancora non favorevoli le previsioni fornite per il comparto Costruzioni (saldo -9).

Il  volume complessivo delle vendite,  nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005,  è  stato  valutato  stazionario  dal  59%  degli imprenditori pugliesi intervistati, con un saldo positivo di 1 punto ed una variazione tendenziale del -1%. In questo caso, il dato complessivo esprime una certa disomogeneità negli andamenti espressi dagli  imprenditori  rispettivamente  riguardo al mercato  interno,  in  regresso,  (saldo  -6 con una variazione tendenziale nulla) ed estero, in miglioramento, (saldo +8 con una variazione tendenziale del +2%).A livello settoriale si registrano indicazioni abbastanza disomogenee caratterizzate da un incremento delle vendite espresso per i settori Industria e ICT (rispettivamente con saldi di +3 e +14 punti), entrambi con una variazione tendenziale del +1%, e da una diminuzione dei volumi di fatturato espressa per il comparto edile (saldo -27 con una variazione del -11%). 

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LE REGIONI – Puglia

Secondo  le  indicazioni degli  imprenditori pugliesi, la durata media della produzione assicurata  si attesta,  in questo  trimestre, sugli 8 mesi  (15 per  il comparto edile); mentre il grado medio di utilizzo degli impianti è pari al 73% (77% per il comparto edile) dell’utilizzo massimo. Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è  considerato  normale  dal  46%  dei  partecipanti  all’indagine,  mentre  il  45%  di  essi  dichiara  di  non  avere  giacenze  di magazzino. La manodopera complessiva sembra presentare un ciclo in controtendenza rispetto alle altre variabili, valutata infatti stabile dal 69% degli imprenditori pugliesi, nel terzo trimestre 2006 registra un incremento, espresso da un saldo positivo di 5 punti. A livello settoriale, sia il comparto Industria (saldo +2) che  il  comparto  ICT  (saldo +20)  risultano  interessate da un prevalente  recupero occupazionale, mentre  il  comparto edile  fa  registrare una prevalente stabilità di manodopera (saldo 0). Il dato di consuntivo risulta tuttavia non confermato nelle previsioni per il quarto trimestre (saldo -2), caratterizzate da un generalizzato ridimensionamento del  numero  di  occupati,  soprattutto  per  i  comparti  Industria  (-3)  e  Costruzioni  (-9),  mentre  il  comparto  ICT  conferma  una  situazione    di  incremento occupazionale (saldo +14).Per quanto riguarda i prezzi di vendita dei prodotti finiti, essi vengono giudicati in aumento dal 25% degli imprenditori interpellati determinando un saldo positivo  di  11  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +1%.  Il  dato  complessivo  riflette  tuttavia  una  certa  disomogeneità  dei  giudizi  espressi  dagli imprenditori dei diversi comparti, con valori di incremento più consistenti per i comparti Costruzioni (saldo +36 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +20 con una variazione del +1%), mentre il comparto Industria, pur registrando un prevalente incremento dei prezzi di vendita presenta una variazione tendenziale nulla.Decisamente  più  omogenei  i  giudizi  complessivi  forniti  dagli  imprenditori  pugliesi  riguardo ai costi totali di produzione che nel  terzo  trimestre  2006 risultano diffusamente aumentati determinando un saldo positivo di 53 punti ed una variazione tendenziale del +3%. Il dato complessivo appare correlato tanto ad un confermato e diffuso incremento dei costi delle materie prime/semilavorati (saldo +62 con una variazione tendenziale del +5%), quanto a quello  dei  costi del personale  (saldo  +33  con  una  variazione  tendenziale  del  +2%),  entrambi  influenzati  dai  consistenti  incrementi  denunciati diffusamente  per  tutti  i  comparti  analizzati.  Parallelamente  all’aumento  generalizzato  dei  costi  di  produzione,  nel  terzo  trimestre  2006,  risulta particolarmente diffuso anche l’incremento dell’incidenza dell’indebitamento bancario sul  fatturato (saldo +8), particolarmente evidente per  i comparti Costruzioni  (saldo  +18)  e  ICT  (saldo  +20).  Anche  la  liquidità,  che  sembrava  migliorata  nel  trimestre  precedente,  risulta nel  complesso  in  diffuso peggioramento  (saldo  -5),  soprattutto  proprio  per  quei  comparti  che  hanno  registrato,  nel  corso  del  terzo  trimestre,  una  maggiore  incidenza dell’indebitamento bancario sul  fatturato: Costruzioni (-9) e  ICT (-7). Nonostante ciò,  le previsioni generali espresse dagli  imprenditori pugliesi  riguardo all’economia  italiana, salvo per  il comparto edile, risultano prevalentemente favorevoli (saldo +9), mentre comparativamente più pessimistiche risultano ancora le previsioni riguardanti l’economia regionale a conferma del generalizzato deterioramento del clima di fiducia degli imprenditori locali.

Riguardo alle previsioni  per  il  quarto  trimestre 2006  rispetto a quello appena  trascorso,  si  assiste ad un generalizzato miglioramento delle  indicazioni fornite dagli imprenditori pugliesi (saldo +8), che sembrerebbe riguardare sia la componente interna, che, dopo un trimestre di diffusa debolezza è attesa in generale miglioramento (saldo +5), sia la componente estera, che dovrebbe ulteriormente migliorare (saldo +5).A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre risultano diffusamente positive non solo per i comparti Industria (saldo +5) e ICT (saldo +13), a conferma del loro maggior dinamismo, ma anche per il comparto Costruzioni (saldo +18) che recupererebbe nelle attese il calo delle vendite denunciato nel trimestre appena trascorso.

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 17: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Sardegna

L’attività  di  produzione nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005  è  stata  valutata  in  aumento  dal  30%  degli  imprenditori  sardi intervistati con un saldo positivo di 8 punti (variazione tendenziale del -2%) in presenza di un 48% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette la parziale disomogeneità delle valutazioni espresse per  i  tre macrosettori considerati:  i comparti  Industria e  ICT,  in presenza di un saldo positivo per entrambi (+9 e +20 nell’ordine)  registrano variazioni tendenziali rispettivamente del -4% e +5%;  mentre nel comparto Costruzioni coesistono prevalenti situazioni di  invarianza con diffusi segnali di rallentamento delle attività (saldo -20, variazione del +2%). Il probabile aumento del flusso degli ordinativi atteso per i prossimi tre mesi porta il 35% degli imprenditori intervistati a stimare un incremento della produzione (saldo +24), mente il 52% di essi resta orientato ad una prevalente stabilità produttiva. A  livello settoriale,  tale previsione risulta positiva solo per  i comparti  Industria (saldo +16) e ICT (saldo +60); mentre il comparto edile sembra ancora orientato verso una prevalente stabilità produttiva (saldo 0).

Alla fine del terzo trimestre 2006 gli imprenditori sardi esprimono, riguardo all’andamento congiunturale regionale, valutazioni complessivamente positive, soprattutto riguardo al portafoglio ordini estero ed alle vendite totali, anche se non mancano segnali non positivi derivanti da un circoscritto regresso del volume della produzione e della domanda interna. A livello settoriale, nel conteso di un diffuso ridimensionamento quantitativo delle valutazioni degli intervistati, il comparto Industria fa registrare giudizi sulle principali variabili considerate, complessivamente più positivi degli altri due comparti. L’aumento generalizzato delle indicazioni positive, contestuale ad un più debole incremento di quelle negative riguardo alla produzione e agli ordini, genera effetti frenanti anche sulla dinamica della manodopera complessiva che risulta, nelle indicazioni di consuntivo, in lieve regresso, ed una prevalente stabilità nel trimestre prossimo. Riguardo alle variabili finanziarie, gli imprenditori sardi, così come la maggioranza degli imprenditori meridionali, iniziano a ritoccare al rialzo i prezzi di vendita, proprio nel tentativo di assorbire l’incessante incremento dei costi di produzione, influenzati a loro volta dagli incrementi dei costi di approvvigionamento e di quelli del personale. A fronte poi di una liquidità valutata in prevalente peggioramento, l’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato risulta in diffuso appesantimento. Il clima d’opinione appare in peggioramento sia riguardo all’economia regionale, sia per quanto riguarda quella nazionale, fatta eccezione per le attese prevalentemente ottimistiche del comparto ICT. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 risultano tuttavia positivamente impostate per tutte le principali variabili e diffusamente per tutti i settori considerati, anche se non mancano segnali di prevalente stabilità, soprattutto riguardo alla manodopera ed a talune indicazioni riferite al comparto edile.

Totale Campione

0

20

40

60

Variazione Previsioni

In linea con le indicazioni fornite riguardo alla produzione, il portafoglio ordini totale nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato in aumento dal 24% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 4 punti (variazione nulla), ed in presenza di un 57% di  indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette in questo caso una certa omogeneità di andamento delle due componenti della domanda: risulta infatti in prevalente incremento sia  il portafoglio ordini  interno (saldo +3 con una variazione tendenziale negativa dell’1%), sia quello estero (saldo +27 con una variazione tendenziale del +7%). A livello settoriale, accanto ad una domanda che si conferma in aumento per l’Industria (saldo +7, variazione tendenziale nulla) ed in  recupero per  l’ICT  (saldo +10 con una variazione del +3%),  il  comparto edile presenta una domanda complessiva  in  regresso  (saldo  -20,  con una variazione del -2%), anche se l’80% degli intervistati registra una stabilità degli ordini. Le previsioni per il quarto trimestre 2006 sembrano orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 22 punti, a vantaggio soprattutto del comparto ICT (saldo +60) e Industria in  senso stretto  (saldo +13); mentre  la domanda del    comparto edile è attesa prevalentemente stazionaria  (saldo 0).  Il  dato previsionale complessivo riflette nuovamente  l’univocità di andamento delle due componenti della domanda, che si esprime con attese  favorevoli sia per  la componente  interna (saldo  +19),  sia  soprattutto  per  quella  estera  (saldo  +28).  In  questo  caso  il  settore  ICT  sembra  essere  decisamente  il  più  favorito,  soprattutto  nelle indicazioni riferite al mercato interno.

Industria

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Costruzioni

-40

-20

0

20

40

60

80

100

120

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 59% dei partecipanti all’indagine,  con  un  saldo  positivo  di  11  punti  ed  una  variazione  tendenziale  nulla.  Il  dato  complessivo  esprime  anche  in  questo  caso  una  certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori sardi rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +10) ed estero (saldo +16) entrambi  con una  variazione  tendenziale  nulla.  A  livello  settoriale  si  registrano  viceversa  significative  differenze  tra  il  lieve  incremento  di  fatturato  espresso  per  i comparti Industria (saldo +16, variazione nulla) e ICT (saldo +10 con una variazione del +3%) e la confermata diminuzione di quello del comparto edile (saldo -20 con una variazione negativa del 2%). 

Page 18: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Sardegna

Le previsioni per il quarto trimestre 2006 rispetto al terzo risultano orientate verso una certa ripresa delle vendite espressa dal 37% degli intervistati, con un saldo positivo di 26 punti e  in presenza di un 50% di  indicazioni di  invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato appaiono decisamente positive sia riguardo alle vendite interne (saldo +31), sia per le vendite all’estero (saldo +39). A livello settoriale, le stime riguardanti il fatturato totale per il prossimo trimestre risultano positive per quasi tutti i comparti esaminati, ed in particolare per quello dell’ICT (saldo +70), seguito dall’Industria (saldo +16), che, anche nelle indicazioni di consuntivo manifestavano un maggior dinamismo, mentre risultano caratterizzate da una prevalente stabilità, le attese relative al comparto delle Costruzioni (saldo 0), che non sembra ancora recuperare le difficoltà espresse in questo trimestre.

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo  le  indicazioni degli  imprenditori sardi, la durata media della produzione assicurata si attesta sui 6 mesi (10 per  il comparto edile); mentre  il grado medio di utilizzo degli impianti viene indicato al 72% dell’utilizzo massimo (73% per l’Industria in senso stretto). Il livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è considerato normale dal 10% dei partecipanti all’indagine, mentre il 39% di essi dichiara di non avere giacenze di magazzino. La manodopera complessiva, valutata stabile dal 59% degli imprenditori sardi, nel terzo trimestre 2006 registra un peggioramento espresso da un saldo negativo  di  7  punti,  che  dovrebbe  essere  parzialmente  recuperato,  stando  alle  previsioni  per  il  quarto  trimestre  2006,  a  seguito  di  un  aumento  di manodopera espresso dal 13% degli intervistati, fermo restando un atteso 74% di indicazioni di invarianza (saldo 0). A  livello  settoriale,  il  dato  congiunturale  relativo  al  terzo  trimestre  2006  risulta  orientato  verso  una  prevalente  stabilità  della  manodopera  solo  per  il comparto edile (saldo 0), mentre per gli altri due comparti gli imprenditori si esprimono con indicazioni diffusamente negative (con saldi di -7 e -10 punti rispettivamente per Industria e ICT). La  fase  congiunturale  attraversata  dall’economia  sarda,  in  questo  trimestre,  vede  un  adeguamento  al  rialzo  dei  prezzi di vendita dei  prodotti  finiti espresso  dal  35%  degli  imprenditori  interpellati,  determinando  così  un  saldo  positivo  di  26  punti  ed  una  variazione  tendenziale  del  +3%.  Il  dato complessivo riflette  tuttavia  la parziale disomogeneità dei giudizi espressi dagli  imprenditori dei diversi comparti con valori del saldo positivi solo per  il comparto  Industria  (saldo  +39  con  una  variazione  tendenziale  del  +5%)  e  Costruzioni  (saldo  +20  con  una  variazione  del  +2%); mentre  per  l’ICT  la prevalente  stabilità  dei  prezzi  (70%)  coesiste  con  significative  aree  di  contenimento  dei  listini,  determinando  un  saldo  negativo  di  10  punti  ed  una variazione negativa del 2%.Più omogenei risultano viceversa i giudizi complessivi forniti dagli imprenditori sardi riguardo ai costi totali di produzione che nel terzo trimestre 2006 risultano  diffusamente  aumentati  determinando  un  saldo  positivo  di  48  punti,  ed  una  variazione  tendenziale  del  +3%.  Il  dato  complessivo  risulta influenzato soprattutto dalle  indicazioni fornite dagli  imprenditori dei settori Industria (saldo +55 con una variazione del +3%) e ICT (saldo +40 con una variazione del +5%), anche se il comparto edile che fino allo scorso trimestre registrava una prevalente stabilità dei costi di produzione, si esprime con un saldo di +20 punti ed una variazione del +2%.Risultano diffusamente aumentati, secondo le indicazioni fornite dagli imprenditori sardi interpellati, tanto i costi delle materie prime/semilavorati (saldo +74 con una variazione tendenziale del +8%), quanto i costi del personale (saldo +36 con una variazione del -1%), influenzati entrambi dagli incrementii registrati soprattutto per il comparto Industria  (con saldi di +93 e +45 punti,  rispettivamente per la prima e la seconda variabile), seguita a breve distanza dal comparto edile. Particolarmente significativi risultano in questo trimestre, sia l’ancora diffuso incremento dell’incidenza dell’indebitamento bancario sul fatturato, in aumento per quasi tutti i comparti esaminati (saldo +20), sia il generalizzato peggioramento ulteriore della situazione della liquidità (saldo -15). In tale contesto risultano ancora abbastanza evidenti  le incidenze di queste due variabili espresse dai comparti Industria (-16) e Costruzioni (-18), anche se non mancano le segnalazioni relative ad un aumento dell’indebitamento bancario, contestuale alla presenza di qualche tensione della gestione della liquidità anche per il comparto ICT (saldo -10).Prevalentemente  negative,  anche  se  in  lieve  recupero,  appaiono  le  previsioni  formulate  dagli  imprenditori  sardi  sia  riguardo  all’economia  italiana  che regionale (rispettivamente con saldi di -7 e -11 punti), nonostante risultino addirittura ottimistiche  le previsioni espresse dagli  imprenditori del comparto ICT (saldo +40 per entrambe le variabili), probabilmente per effetto di un parziale superamento di pregresse difficoltà congiunturali. 

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 19: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Sicilia

L’attività  di produzione nel  terzo  trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005  è  stata  valutata  stazionaria  dal  61% degli  imprenditori  siciliani intervistati con un saldo positivo di 2 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo esprime una certa disomogeneità tra i giudizi espressi per i tre macrosettori considerati che, in questo trimestre, si esprimono con indicazioni di prevalente incremento produttivo solo per i comparti Industria (saldo +2 punti con una variazione del -1%) e ICT (saldo +25 con una variazione tendenziale del +4%); mentre il comparto edile registra un prevalente regresso della produzione (saldo -15 con una variazione del -4%).Il probabile aumento del  flusso degli ordinativi atteso per  il prossimo  trimestre porta  il 22% degli  intervistati a stimare un  incremento della produzione (saldo +16), mente il 57% di essi si orienta ancora verso una prevalente stabilità. A livello settoriale, tale previsione si esprime con valori del saldo positivi per i comparti Industria (saldo +17) e ICT(saldo +25), mentre il settore edile, reduce da due semestri non molto dinamici, sembra orientarsi ancora verso una prevalente invarianza produttiva (saldo 0).

Totale Campione

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

In  linea con  l’evoluzione della produzione,  il portafoglio ordini totale nel  terzo  trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 è stato valutato  in aumento dal 24% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 8 punti (variazione nulla) ed in presenza di un 59% di indicazioni di invarianza. Il dato complessivo riflette un andamento abbastanza omogeneo delle due componenti della domanda; infatti tanto la domanda interna (saldo +5 con una variazione tendenziale nulla), quanto quella estera (saldo +18 con una variazione tendenziale del +1%) registrano un prevalente, seppur ridimensionato, miglioramento. A livello settoriale, al contrario, le indicazioni degli imprenditori siciliani si presentano abbastanza disomogenee; accanto ad una domanda ancora in prevalente incremento per  l’Industria (saldo +13 con una variazione del +1%) e per l’ICT (saldo +9 con una variazione del +1%), il comparto delle  Costruzioni,  che  finora  aveva  mantenuto  un  portafoglio  ordini  stabile,    registra  una  domanda  in  complessiva  diminuzione  (saldo  -15  con  una variazione del -4%). Le previsioni per  il quarto trimestre 2006 sono orientate verso un diffuso miglioramento della domanda complessiva, con un saldo positivo di 14 punti, che  rispecchia soprattutto  le positive previsioni dei comparti  ICT e  Industria  (saldo +17 per entrambi); mentre  il comparto edile si esprime con previsioni di prevalente stabilità  (saldo 0). Le  indicazioni previsionali  riguardanti  la domanda complessiva evidenziano una certa univocità degli andamenti delle due componenti, espressa da previsioni decisamente favorevoli sia per il portafoglio ordini interno (saldo +17), sia per quello estero (saldo +18).

Industria

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Costruzioni

-20

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

ICT

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Ordini totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Ordini dall'estero

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

In linea con gli andamenti delle altre variabili, il volume complessivo delle vendite, nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005, è stato valutato stazionario dal 59% dei partecipanti all’indagine, con un saldo positivo di 4 punti ed una variazione tendenziale nulla. Il dato complessivo riflette nuovamente una certa omogeneità degli andamenti espressi dagli imprenditori rispettivamente riguardo al mercato interno (saldo +3 con una variazione nulla) ed a quello estero (saldo +13 con una variazione del +1%). Viceversa, a livello settoriale, il dato di consuntivo esprime una parziale disomogeneità tra  il  prevalente  incremento  registrato  dai  comparti  Industria  (saldo  +8  con  una  variazione  nulla)  e  ICT  (saldo  +9  con  una  variazione  del  +3%)  e  la dinamica negativa del comparto edile (saldo -15 con una variazione del -4%).  

Nel terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 gli imprenditori siciliani esprimono, riguardo all’andamento congiunturale regionale, valutazioni complessivamente positive, anche se meno diffuse rispetto a quelle fornite nel trimestre precedente. Tale tendenza riguarda tutte le variabili principali, con maggiore evidenza per la produzione, il portafoglio ordini e le vendite, soprattutto all’interno. Come nelle rilevazioni precedenti, il settore meno favorito risulta essere ancora quello delle Costruzioni. Il regresso delle indicazioni fornite per le variabili citate sembra incidere ancora una volta anche sulla dinamica della manodopera che risulta, nel dato di consuntivo, in contenuta diminuzione, mentre è attesa in recupero nel trimestre successivo. Anche i prezzi di vendita, in diffuso aumento, continuano ad inseguire l’aumentata incidenza dei costi di produzione, che risentono a loro volta dagli incrementi sia dei costi di approvvigionamento che di quelli del personale. Anche a seguito di un diffuso ulteriore peggioramento della liquidità e di un’incidenza sempre più accentuata dell’indebitamento bancario sul fatturato, gli imprenditori siciliani esprimono opinioni diffusamente negative riguardo alla tendenza dell’economia nazionale e regionale, che vengono giudicate in ulteriore peggioramento. Le previsioni per il quarto trimestre si esprimono con un diffuso miglioramento congiunturale che sembrerebbe interessare, in modo più evidente, il portafoglio ordini sia interno che estero e le vendite all’estero, che anche nel trimestre appena trascorso risultavano maggiormente favorite. Così come nelle indicazioni di consuntivo, le previsioni riguardanti le principali variabili congiunturali, sembrano favorire i comparti dell’ICT e dell’Industria in senso stretto, mentre il comparto edile complessivamente meno dinamico, presenta attese più spesso orientate ad una prevalente stabilità.

Page 20: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

LE REGIONI – Sicilia

Per quanto riguarda  le previsioni per  il quarto trimestre 2006 rispetto al  terzo, esse risultano prevalentemente orientate ad un incremento delle vendite espresso dal 19% degli  imprenditori siciliani  intervistati, con un saldo positivo di 13 punti,  in presenza di un 58% di  indicazioni di  invarianza. Anche in questo caso, le attese espresse per le due componenti del fatturato risultano decisamente positive sia se riferite alle vendite all’interno (saldo +15), sia soprattutto riguardo alle vendite all’estero (saldo +18), risultando queste ultime influenzate soprattutto da un positivo orientamento del comparto Industria (saldo +19). A livello settoriale, le previsioni riguardanti il fatturato totale per il quarto trimestre 2006 si confermano positive per tutti i comparti esaminati soprattutto per quello dell’Industria  (saldo +17), che anche nel dato di consuntivo si presentava prevalentemente stabile. Risultano positivamente  impostate anche  le previsioni riguardanti il comparto ICT(saldi +9); mentre sono orientate ad una prevalente stabilità quelle del comparto edile.

Vendite totali

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'interno

0

20

40

60

80

Variazione Previsioni

Vendite all'estero

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Secondo le indicazioni degli imprenditori siciliani, la durata media della produzione assicurata si attesta sui 7 mesi (10 per il comparto ICT); mentre il grado medio di utilizzo degli  impianti  risulta pari al 71% del  loro utilizzo massimo.  Il  livello medio delle giacenze dei prodotti finiti è considerato normale per il 66% dei partecipanti all’indagine, mentre il 20% di essi non denuncia giacenze di magazzino. La  manodopera complessiva,  valutata  prevalentemente  stabile  dal  72%  degli  imprenditori  siciliani,  registra  in  questo  trimestre,  un  ulteriore  lieve peggioramento sintetizzato da un saldo negativo di 2 punti, nonostante un parziale recupero rispetto alle indicazioni del trimestre precedente.A  livello  settoriale,  il  dato  congiunturale  complessivo  appare  determinato dalla  coesistenza  tra  il  decremento  di manodopera  registrato  per  i  comparti Industria (saldo -8) e Costruzioni (saldo -14), ed un prevalente recupero di quella del comparto ICT (saldo +34). Nelle previsioni per  il quarto trimestre 2006, gli imprenditori siciliani si esprimono con indicazioni di prevalente incremento della manodopera (saldo +4), soprattutto se riferite ai comparti edile (saldo +7) e ICT (saldo +17), mentre il comparto Industria si esprime con indicazioni di prevalente stabilità occupazionale (saldo 0).La fase di assestamento congiunturale attraversata dall’economia siciliana, si accompagna, in questo terzo trimestre 2006, con un  lieve ma diffuso rialzo dei  prezzi di vendita dei  prodotti  finiti  espresso  dal  29%  degli  imprenditori  interpellati  (saldo  +21)  con  una  variazione  tendenziale  del  +1%,  pur  in presenza di un 58% di  indicazioni di  invarianza. Il dato complessivo riflette tuttavia  la parziale disomogeneità dei giudizi espressi dagli  imprenditori dei diversi  comparti  con  valori  del  saldo  diffusamente  positivi  sia  per  il  comparto  Industria  (saldo  +26  con  una  variazione  del  +1%),  sia  del  comparto Costruzioni (saldo +21  con una variazione del +2%); mentre il comparto ICT si esprime con indicazioni di prevalente stabilità dei prezzi di vendita (saldo 0, variazione del -2%). Più omogenei risultano i giudizi complessivi forniti dagli imprenditori siciliani riguardo ai costi totali di produzione che, nel terzo trimestre  2006  rispetto  allo  stesso  periodo  del  2005,  risultano  diffusamente  aumentati  determinando  un  saldo  positivo  di  61  punti,  ed  una  variazione tendenziale  del  +6%.  Il  dato  complessivo  risulta  determinato  da  indicazioni  di  incremento  fornite  dagli  imprenditori  appartenenti  ai  tre  macrosettori considerati, soprattutto del comparto edile (saldo +79 con una variazione del +17%), mentre risultano meno diffusi e consistenti gli incrementi degli altri due comparti (saldi +60 e +42 rispettivamente per Industria e ICT), entrambi con una variazione tendenziale del +4%.Secondo  le  indicazioni  fornite  dagli  imprenditori  siciliani  interpellati,  sia  i  costi delle materie prime/semilavorati  (saldo  +57  con  una  variazione tendenziale del +7%), sia i costi del personale (saldo +42 con una variazione tendenziale del +2%) registrano in questo trimestre consistenti aumenti complessivi determinati soprattutto delle indicazioni fornite per il comparto edile (con variazioni del +19% e +5% rispettivamente per la prima e la seconda variabile) anche se le indicazioni di incremento risultano abbastanza diffuse anche per gli altri due comparti.Particolarmente  significativa,  il  questo  trimestre,  anche  la  maggiore  incidenza  dell’indebitamento bancario  sul  fatturato  (saldo  +6),  che  risulta particolarmente  evidente  per  i  comparti  edile  (saldo +14)  e  ICT  (saldo +17). Anche  la  situazione della  liquidità, ancora  in  prevalente peggioramento (saldo -6), risulta essere in ulteriore regresso soprattutto per i due  comparti indicati (con saldi di -14 e -8 punti rispettivamente per i comparti Costruzioni e ICT).  Anche  il  clima  d’opinione,  che  nel  trimestre  precedente  sembrava  in  lieve  miglioramento,  in  questo  trimestre  si  caratterizza  per  indicazioni  di prevalente peggioramento sia per quanto riguarda l’economia italiana (saldo -13), sia soprattutto riguardo a quella regionale (saldo -32), con valutazioni diffusamente negative per tutti i comparti esaminati.

Manodopera complessiva

-20

0

20

40

60

80

100

Variazione Previsioni

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Prezzi di vendita e costi totali di produzione

0

20

40

60

80

Prezzi vendita Costiproduzione

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Costi materie prime/semilavorati e costi del personale

0

20

40

60

80

Costi m.prime/semil.

Costipersonale

AumentoDiminuzioneInvarianzaSaldo

Page 21: INDAGINE TRIMESTRALE SUL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE REGIONI MERIDIONALI III trimestre 2006.

SOCI OSSERVATORIO

L’Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza, costituito in Puglia nel 1996, ha come scopo quello di approfondire la conoscenza dei  sistemi  produttivi  regionali,  migliorare  le  relazioni  tra  il  mondo  bancario  e  le  imprese  proponendosi  altresì  quale  strumento  di  analisi  e programmazione dei processi di sviluppo sul territorio. In  tale  prospettiva  al  fine  di  acquisire  gli  indispensabili  elementi  conoscitivi  l’Osservatorio  realizza a  partire  dal  1997  in Puglia  e  dal  1999 anche  in Basilicata e Calabria il monitoraggio dei sistemi industriali regionali attraverso un’indagine strutturale a cadenza annuale e un’indagine congiunturale a cadenza semestrale. Al  rapporto sull’industria manifatturiera si è aggiunto dal 1999 quello sull’industria delle costruzioni e dal 2002  il  rapporto sull’industria dell’I.C.T. Nel 2002 indagine è stata estesa anche all'industria del Turismo.Dal 2004 al monitoraggio delle regioni di Basilicata, Calabria e Puglia si è aggiunta anche la Sicilia.Dal 2000 l’Osservatorio effettua altresì sulle tre regioni l’indagine congiunturale rapida mensile. Dal 2003 l'indagine rapida è stata estesa - in collaborazione con il COMITATO MEZZOGIORNO di CONFINDUSTRIA e con le Confindustrie Regionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - a tutte le regioni del Mezzogiorno.A partire dal 2006 l’indagine rapida mensile assume cadenza trimestrale, rivolgendosi sempre ai medesimi settori per tutte le regioni del Mezzogiorno, mediante somministrazione del questionario di indagine ad un campione pari a circa 1.100 imprese.Dal gennaio 2006 l’Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza risulta iscritta presso il Registro delle Imprese di Bari in qualità di società consortile a responsabilità limitata.

BANCHEBANCA CARIME Gruppo Banche Popolari Unite - COSENZABANCA DEL MONTE - FOGGIABANCA INTESA MEDIOCREDITO - MILANOBANCA POPOLARE DEL MATERANO - MATERABANCA POPOLARE DI BARI - BARIBANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA - ALTAMURABANCA POPOLARE PUGLIESE - MATINOSANPAOLO BANCO DI NAPOLI - NAPOLICAPITALIA – ROMA

ISTITUZIONI PUBBLICHEREGIONE PUGLIAREGIONE BASILICATACOMUNE DI LECCE SISTEMA ASSOCIATIVO IMPRENDITORIALECONFINDUSTRIA PUGLIACONFINDUSTRIA BASILICATACONFINDUSTRIA CALABRIACONFINDUSTRIA SICILIAANCE PUGLIAANCE BASILICATA ISTITUTI DI RICERCAA.F.G. RICERCHE S.R.L. – ROMA

PRESIDENTE - Cav. Lav. Ing. Michele MatarreseVICE PRESIDENTE - Dr. Giuseppe Lupo DIRETTORE GENERALE - Dr. Antonio Corvino CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONECav. Lav. Ing. Michele Matarrese Confindustria Puglia, Dr. Giuseppe Lupo Sanpaolo Banco di Napoli, Dr. Claudio Gorla Banca Carime, Dr. Gaetano Mastellone Banca Popolare di Bari,  Avv. Giampiero Maruggi Banca Popolare del Materano,  Dr. Mario Di  Biase Banca Popolare di Pugliese, Dr. Emilio Libutti Regione Basilicata, Geom. Antonio Giuzio Ance BasilicataCOLLEGIO DEI REVISORIDr.ssa Giulia Apruzzi Banca Popolare di Puglia e Basilicata – Presidente; Dr. Attilio Martorano Confindustria Basilicata, Dr. Giuseppe Naccarelli Comune di Lecce, Dr. Oreste Di Giacomo Banca del Monte di Foggia

ORGANI ISTITUZIONALI