in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse...

30
A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008 (ultima modifica febbraio 2010) Come si scrive una tesi di laurea in Organizzazione Aziendale & Gestione delle Risorse Umane

Transcript of in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse...

Page 1: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

A cura di

Sara Bonesso e Fabrizio Gerli

Venezia, 2008 (ultima modifica febbraio 2010)

Come si scrive una tesi di laurea

in

Organizzazione Aziendale &

Gestione delle Risorse Umane

Page 2: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

2

Page 3: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

3

INDICE

Pag.

1. È tempo di tesi………………………………………………………………………….. 3

1.1. La tesi di laurea………………………………………………………………… 4

2. La procedura di assegnazione della tesi…………………………………………... 6

2.1. Procedura per la richiesta di assegnazione……………………………….. 7

2.2. Criteri di valutazione per l’assegnazione………………………………….. 9

2.3. Condizioni per uno svolgimento efficace della tesi……………………. 10

3. Scrivere la tesi……………………………………………………………………….... 11

3.1. Le fasi che seguono l’assegnazione della tesi………………………….. 12

3.2. La struttura della tesi……………………………………………………….... 13

3.3. Citazioni e plagio……………………………………………………………... 14

4. Fonti bibliografiche e formattazione…………………………………………….... 15

4.1. Fonti di ricerca bibliografica ………………………………………..……… 16

4.2. Indicazioni di forma nella stesura della tesi………………………..……. 22

Page 4: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

4

1. È tempo di tesi

2. La procedura di assegnazione della tesi

3. Scrivere la tesi

4. Fonti bibliografiche e formattazione

Page 5: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

5

1.1 LA TESI DI LAUREA La tesi di laurea è un elaborato scientifico frutto di un lavoro di ricerca.

La tesi di laurea dovrà:

a) avere come tema un argomento riconoscibile e studiato dalla comunità scientifica

(per riferimenti si veda la sezione 4.1 del presente documento);

b) riproporre in modo nuovo e critico quanto è stato già detto sull’argomento e non

replicarlo (si veda la sezione 3.3 del presente documento).

Gli obiettivi e l’articolazione del lavoro di tesi differiscono significativamente a seconda che si

tratti di una tesi triennale o di una tesi specialistica.

TESI DI LAUREA TRIENNALE

Contenuti La tesi triennale prevede l’analisi e la revisione critica della letteratura scientifica

internazionale su un tema e/o lo studio approfondito di un caso empirico.

Parametri di valutazione La tesi triennale consiste in un elaborato di lunghezza minima di 60 pagine. La valutazione

attribuita alla tesi dal relatore e dal correlatore è compresa tra 0 a 5 punti assegnati secondo

i seguenti criteri definiti dal regolamento di Facoltà:

• punti 0-1: lavoro scritto con scarsa proprietà di linguaggio, con basso livello di

approfondimento, con pochi riferimenti bibliografici;

• punti 2-3: lavoro scritto con sufficiente proprietà di linguaggio ma frettoloso, con

bibliografia sufficientemente completa;

• punti 4-5: lavoro scritto bene, con un buon livello di approfondimento, buona bibliografia.

TESI DI LAUREA SPECIALISTICA

Contenuti La tesi specialistica è un lavoro ampio e articolato nel quale:

• si individua un problema rilevante e inerente alle tematiche organizzative e/o di gestione

delle risorse umane ma che non sia stato già affrontato esaustivamente nei corsi

istituzionali, poiché fonti e apporto dello studente non dovrebbero replicare nozioni date

per apprese (si veda di seguito il paragrafo “Riferimenti sulle metodologie e sulle tecniche

di ricerca sociale”);

Page 6: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

6

• si descrive tale problema, spiegandone la rilevanza e le implicazioni teoriche e/o

pratiche, avvalendosi di fonti bibliografiche che già hanno affrontato questo tema,

costruendo quindi una sorta di “stato dell’arte” della disciplina circa la questione

affrontata (si veda la sezione 4.1 del presente documento);

• si propone un confronto tra fonti e dati esistenti finalizzato a presentare proprie riflessioni

sul problema, commenti o critiche alle fonti bibliografiche, confronti tra più fonti e

classificazione degli approcci;

• si presenta un lavoro di ricerca empirico il quale può prevedere l’analisi approfondita di

un caso aziendale, la valutazione comparata di più casi oppure un’indagine campionaria.

La tesi di laurea specialistica dovrà quindi:

a) contribuire a far progredire un filone di ricerca sull’argomento scelto;

b) fornire gli elementi che consentano di verificare o di falsificare le ipotesi di studio

dell’argomento analizzato.

Parametri di valutazione La valutazione della commissione di laurea di una tesi specialistica è compresa tra 0 a 9

punti. Nei casi di particolare rilevanza del lavoro svolto il relatore chiede che vengano

assegnati due correlatori (anziché uno). In tal caso la discussione è più approfondita e il

punteggio di tesi può arrivare ad un massimo di 12 punti secondo il regolamento di Facoltà.

Riferimenti bibliografici sulle metodologie e sulle tecniche di ricerca sociale

Di seguito vendono indicati alcuni riferimenti bibliografici sulle metodologie e sulle tecniche di

ricerca sociale (costruzione di un case study, conduzione di un’intervista, costruzione di un

questionario, tecniche di campionamento) consigliati allo studente che sta per iniziare il

lavoro di tesi specialistica.

• Bailey, K.D., 1995. Metodi della ricerca sociale. Il Mulino, Bologna.

• Corbetta, P., 2003. La ricerca sociale: metodologie e tecniche. Il Mulino, Bologna.

• Eisenhardt, K.M., 1989. Building Theories form Case Study Research. Academy of

Management Review, 14 (4), pp. 532-550.

• Eisenhardt, K.M., Graebner, M.E., 2007. Theory building from cases: opportunities

and challenges. Academy of Management Journal, 50 (1), 25–32.

• Yin, R.K., 2003. Case study research : design and methods. Sage Publications,

London.

Page 7: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

7

1. È tempo di tesi

2. La procedura di assegnazione della tesi

3. Scrivere la tesi

4. Fonti bibliografiche e formattazione

Page 8: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

8

2.1 PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE

Per richiede l’assegnazione della tesi lo studente deve:

• presentarsi a colloquio dal docente nel giorno e nell’orario di ricevimento per

discutere il progetto di tesi. Per proporre un argomento il tesista si baserà sul proprio

percorso di studio, sugli approfondimenti svolti e sui personali interessi nell’ambito

delle discipline di Organizzazione Aziendale e Gestione delle Risorse Umane. Inoltre,

lo studente potrà prendere visione di alcuni argomenti proposti dal docente che

saranno eventualmente pubblicati sul sito internet dei corsi di Organizzazione

Aziendale e Gestione delle Risorse Umane (http://venus.unive.it/orgaz/tesi.html). Al

fine di delimitare chiaramente l’oggetto di analisi e identificare un problema rilevante,

si consiglia allo studente di consultare le ultime 2-3 annate delle riviste riportate alla sezione 4.1 del presente documento disponibili in Biblioteca, in forma cartacea oppure on line;

• A partire da ottobre 2009, il modulo di richiesta deve essere presentato

esclusivamente per via telematica per il Dip.to di Economia e Direzione Aziendale. La

procedura da seguire è la seguente:

1. entrare nell’area riservata e digitare login e password

2. cliccare su “Segreteria Studenti Esse3”

3. cliccare “Proposta tesi on line”

4. cliccare “Accedi applicazione”

5. cliccare “Compila una nuova domanda di tesi”

6. selezionare il Dipartimento

7. compilare il modulo

8. selezionare il docente

9. cliccare invia proposta

Le scadenze per la presentazione del modulo e i tempi di risposta dei docenti sono riportati

di seguito:

Periodo presentazione modulo Risposta docenti

15 maggio-15 giugno 16-25 giugno

1-30 ottobre 2-10 novembre

1-28 febbraio 1-10 marzo

Il docente risponderà telematicamente se accetta, rifiuta o chiede una modifica alla vostra

proposta di tesi.

Page 9: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

9

Entro 15 giorni dalla risposta del docente lo studente deve concludere la procedura, sempre

tramite internet, cliccando il pulsante “conferma”.

Trascorso tale periodo le proposte non confermate si riterranno automaticamente rifiutate.

Page 10: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

10

2.2. CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE

Nell’assegnazione è data la priorità agli studenti con le seguenti caratteristiche:

a) Aver sostenuto l’esame di alcuni dei seguenti insegnamenti:

- Organizzazione Aziendale A – corso di laurea triennale

- Organizzazione Aziendale B – corso di laurea triennale

- Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane I – corso di laurea triennale

- Organizzazione Aziendale A Avanzato – corso di laurea specialistica in Statistica e

Sistemi Informativi Aziendali (sede di Treviso)

- Organizzazione Aziendale e Sistemi Informativi I - corso di laurea specialistica in

Statistica e Sistemi Informativi Aziendali (sede di Treviso)

- Gestione delle Risorse Umane nelle Reti I – corso di laurea specialistica in Economia

e Gestione delle Reti

- Processi Organizzativi e Gestione delle Risorse Umane – corso di laurea specialistica

in Economia Aziendale

b) Voto conseguito nei suddetti esami;

c) Voto medio degli esami complessivamente sostenuti;

d) Numero degli esami da sostenere;

e) Qualità e interesse del progetto di tesi;

f) Conoscenza della lingua inglese a un livello che consenta la comprensione della

letteratura scientifica internazionale (per riferimenti si veda la sezione 4.1 del presente

documento).

Page 11: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

11

2.3 CONDIZIONI PER UNO SVOLGIMENTO EFFICACE DELLA TESI

a) Scelta di un argomento che consenta allo studente di sviluppare il suo orientamento alla

ricerca scoprendo qualcosa di nuovo e che possa essergli di utilità come "biglietto da visita"

per l'inserimento del mondo del lavoro.

b) Tempi medi di svolgimento della tesi:

• 4-6 mesi per le tesi di laurea triennale;

• 6-12 mesi per le tesi di laurea specialistica.

c) Ruolo del relatore e modalità di interazione Il compito principale del relatore è quello di assistere il laureando nello sviluppo della tesi

orientandolo nell’impostazione del metodo, offrendo chiarimenti sulle fonti bibliografiche da

consultare, nonché aiutandolo a risolvere i dubbi che emergono nel corso del lavoro.

Per quanto riguarda le modalità di interazione con il relatore:

a) allo studente è richiesto di presentarsi a colloquio con una frequenza tale da garantire continuità al lavoro di tesi. La frequenza più opportuna è dettata dalle

esigenze di chiarimento dello studente nonché dalla velocità di avanzamento del

lavoro;

b) nel corso del colloquio lo studente dovrà formulare le domande che ritiene utili per migliorare qualitativamente il proprio lavoro. Considerato che il tempo del

docente è limitato, è richiesto allo studente di concentrarsi sugli aspetti più rilevanti

relativi all’argomento della tesi (fonti bibliografiche, metodo di ricerca), tralasciando gli

aspetti marginali, come ad esempio l’editing della tesi, sui quali è possibile reperire

informazioni consultando i documenti pubblicati sul sito

http://venus.unive.it/orgaz/tesi.html. A tal fine si richiede allo studente che decide di

recarsi a colloquio di preparare una scaletta scritta delle domande da sottoporre al

relatore.

Page 12: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

12

1. È tempo di tesi

2. La procedura di assegnazione della tesi

3. Scrivere la tesi

4. Fonti bibliografiche e formattazione

Page 13: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

13

3.1. LE FASI CHE SEGUONO L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI

Nelle settimane successive all’assegnazione della tesi, lo studente dovrà recarsi a

ricevimento per presentare al docente una bozza di indice che indichi:

• i capitoli e i paragrafi principali della tesi,

• i riferimenti bibliografici più significativi utilizzati per ciascun capitolo e paragrafo.

La stesura dell’indice è di aiuto allo studente per chiarire le idee sul progetto e per dare

ordine e sistematicità al proprio lavoro.

Sulla base delle scadenze concordate con il docente, il laureando dovrà consegnare il primo capitolo che conterrà generalmente l’inquadramento teorico dell’argomento di tesi. Le

correzioni puntuali del primo capitolo indicate dal docente vanno tenute in considerazione in

quanto serviranno per la corretta redazione dei capitoli successivi.

Per quanto riguarda lo stile di scrittura viene richiesto l’utilizzo della terminologia scientifica

appropriata, pertanto non sono ritenuti compatibili al lavoro di tesi linguaggi giornalistici e

colloquiali.

Utilizzare la forma impersonale. Evitare di scrivere in prima persona.

Non sono ammessi errori di sintassi e di ortografia della lingua italiana.

Sotto il profilo formale, per la stesura dei capitoli si rimanda alla sezione 4.2 del presente

documento.

La tesi può essere scritta sia in lingua italiana che in lingua inglese.

Quando si consegna un capitolo, lo studente deve allegare la relativa bibliografia. Per la

stesura della bibliografia si rimanda alla sezione 4.2.6 del presente documento. Si precisa

comunque che nella versione finale della tesi l’intera bibliografia verrà posta a conclusione di

tutto il lavoro e non al termine dei singoli capitoli. Si ricorda che ci deve essere una stretta

corrispondenza tra le citazioni bibliografiche contenute nel testo e i riferimenti completi

riportati in bibliografia. Quindi in bibliografia vanno indicati SOLO i volumi e gli articoli citati nella tesi.

Page 14: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

14

3.2 LA STRUTTURA DELLA TESI La tesi va articolata in capitoli a loro volta suddivisi in paragrafi ed eventualmente in

sottoparagrafi. La tesi prevede sempre un’introduzione che precede il primo capitolo.

L’introduzione dovrà contenere:

• la presentazione del tema affrontato nella tesi e la sua rilevanza;

• gli obiettivi del lavoro stesso;

• l’articolazione del lavoro di tesi con una sintesi del contenuto di ciascun capitolo

• gli eventuali ringraziamenti.

L’introduzione della tesi è preceduta dall’indice strutturato nel seguente modo:

pag.

INTRODUZIONE………………………………………………………………………………….. 3

CAPITOLO 1. Titolo del capitolo………………………………………………………………….. 6

1.1. Titolo del paragrafo……………………………………………………………………….... 6

1.1.1. Titolo del sottoparagrafo (se c'è)…………………………………………………... 6

1.1.2. Titolo del sottoparagrafo (se c'è)…………………………………………………... 8

1.2. Titolo del paragrafo……………………………………………………………………….. 11

…………

APPENDICE (se c’è)…………………………………………………………………………...… 200

BIBLIOGRAFIA…………………………………………………………………………………. 210

Ogni capitolo inizia con un paragrafo, quindi il titolo del capitolo deve essere seguito dal

titolo del primo paragrafo.

Ogni capitolo terminerà con un paragrafo di conclusione che riporta una sintesi dei

contenuti dei paragrafi

Per l’editing della tesi si veda il template pubblicato sul sito

http://venus.unive.it/orgaz/tesi.html

Page 15: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

15

3.3 CITAZIONE E PLAGIO In qualità di elaborato scientifico, la tesi di laurea prevede di accompagnare ogni asserzione

di rilievo con una precisa documentazione. “Citare” significa riportare il pensiero, le parole e i dati attribuiti ad altre persone. Le funzioni della citazione bibliografica possono

essere sintetizzate come segue:

riconoscere l’origine di un’affermazione, di un dato o di una figura;

dimostrare che le idee personali si inseriscono in un contesto più ampio, richiamando la

letteratura relativa al quel tema;

avvalorare il pensiero espresso da chi scrive, supportando le proprie considerazioni

tramite l’autorevolezza di una fonte che si esprime in senso analogo;

segnalare la presenza di autori che dissentono da quanto scritto;

dare la possibilità agli eventuali lettori di reperire ulteriori informazioni sulla teoria, sui

metodi, o sui dati discussi nella tesi attraverso una accurata documentazione

bibliografica.

In una tesi di laurea si analizza ciò che altri studiosi hanno scritto su un determinato

argomento. Occorre però distinguere tra:

Citazione testuale significa attingere da un testo utilizzando le stesse parole.

Citazioni non testuali:

o Riassunto indica esporre in forma sommaria gli argomenti di uno scritto.

o Parafrasi significa proporre con parole proprie i concetti esposti in un testo

ampliandoli o chiarendoli.

In tutti e tre i casi va indicata chiaramente la fonte. I riferimenti devono essere effettuati

indicando nel testo il cognome dell’autore, l’anno di pubblicazione e, se necessario, i numeri

delle pagine. Sulle corrette modalità di citazione si veda la sezione 4.2.5 del presente

documento.

Non è ammesso riportare il pensiero e le parole di altre persone oppure dati senza esplicitare la fonte. Inserire nella tesi intere frasi o paragrafi senza indicare la corrispondente fonte si configura come plagio. Di seguito viene riportata la prima parte dell’art. 6 del Codice Etico dell’Università Ca’ Foscari

di Venezia in materia di plagio.

Art. 6: Plagio: “I membri della comunità universitaria sono tenuti al rispetto delle norme in

materia plagio. Il plagio è definito come la parziale o totale attribuzione di parole, idee,

ricerche o scoperte altrui a se stessi o ad un altro autore, a prescindere dalla lingua in

cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate, o nell’omissione della citazione

delle fonti. Il plagio può essere intenzionale o l’effetto di una condotta non diligente.”

I casi di plagio saranno segnalati alla Commissione Disciplinare di Ateneo.

Page 16: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

16

1. È tempo di tesi

2. La procedura di assegnazione della tesi

3. Scrivere la tesi

4. Fonti bibliografiche e formattazione

Page 17: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

17

4.1 FONTI DI RICERCA BIBLIOGRAFICA L’attività di ricerca bibliografica è una componente importante del lavoro di tesi. La letteratura

di riferimento definisce infatti quanto è stato detto a livello scientifico sul tema oggetto di

analisi, permette di chiarire il contesto entro il quale si pone l’interrogativo e le modalità

secondo le quali cercare una risposta. La sfida più istruttiva per il tesista è imparare a

distinguere i contributi significativi da quelli che non lo sono, affinando il senso critico e la

capacità di selezione. La ricerca bibliografica non può pertanto essere una fase iniziale o

finale del lavoro, bensì è un’attività che accompagna l’intero processo di elaborazione della tesi. Si ricorda che la tesi di laurea è uno elaborato scientifico, pertanto i dati e le informazioni da

utilizzare devono derivare da fonti riconosciute e accreditate dalla comunità scientifica. Di

seguito vengono riportate le principali fonti a cui attingere per la costruzione dello “stato

dell’arte” della letteratura di riferimento.

4.1.1 Catalogo bibliotecario biblioteca di Facoltà - BEC Lo studente può consultare il catalogo della biblioteca on line accedendo dal sito internet

www.unive.it alla voce Dipartimenti Centri Biblioteche – Sistema delle Biblioteche d’Ateneo – Catalogo ed effettuare ricerche:

- per parola chiave

- per liste di titoli, di autori o di soggetti

I volumi e le riviste italiane e internazionali di management sono consultabili in formato

cartaceo presso la BEC.

4.1.2 Periodici elettronici Lo studente può inoltre scaricare on line in formato pdf o html gli articoli delle principali riviste

internazionali direttamente dalla banca dati dell’Ateneo. La banca dati è accessibile

all’indirizzo internet www.unive.it alla voce Dipartimenti Centri Biblioteche – Sistema delle Biblioteche d Ateneo – Risorse Elettroniche – Periodici Elettronici la ricerca viene

effettuata inserendo il titolo del Journal.

Segue un elenco delle principali riviste internazionali su temi di Organization, Human

Resource Management (HRM), Management, Innovation, Internationalization.

Page 18: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

18

Journals of Organization Administrative Science Quarterly

Organization Science

Organization Studies

Organizational Dynamics

Journals of HRM European Journal of Industrial Relations

Human Relations

Human Resource Management Journal

The International Journal of HRM

Journals of Management British Journal of Management

California Management Review

Harvard Business Review

Industrial and Corporate Change

International Journal of Management Reviews

Journal of Business Venturing

Journal of Management

Journal of Management Studies

Journal of Small Business Management

Sloan Management Review

Strategic Management Journal

The Academy of Management Executive

The Academy of Management Journal

The Academy of Management Review

Journals of Innovation Industry and Innovation

R&D Management

Research Policy

Technovation

The International Journal of Product Innovation Management

The Journal of Technology Transfer

Page 19: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

19

Journals of Internationalization Journal of International Business Studies

Journal of World Business

The International Journal of HRM

Di seguito sono indicati i titoli delle principali riviste italiane che trattano temi di

Organizzazione Aziendale e di Gestione delle Risorse Umane consultabili SOLO in

FORMATO CARTACEO:

• Sviluppo e organizzazione

• Economia & Management: la rivista di direzione aziendale

Si segnala inoltre che è possibile effettuare una ricerca on line per parola chiave nei siti

internet delle due riviste:

http://www.este.it/

http://economiaemanagement.corriere.it/index.jhtml

4.1.3 Banche dati dell’università Se la ricerca viene svolta per parola chiave, anziché per titolo del journal, lo studente può

consultare le basi dati in rete dal sito internet www.unive.it alla voce Dipartimenti Centri Biblioteche – Sistema delle Biblioteche d’Ateneo – Risorse Elettroniche – Banche dati e altre risorse elettroniche.

Le principali banche dati di articoli elettronici sono:

Electronic Journals Service (EBSCO) Banca dati bibliografica: contiene dati bibliografici solo di articoli in formato elettronico.

Indicizza migliaia di periodici di tutti i campi disciplinari.

Business Source Premier Database bibliografico che contiene i dati bibliografici degli articoli pubblicati su più di 2300

riviste internazionali di management, marketing, economia aziendale e finanza. Include il full-

text di circa 350 periodici.

Econlit Banca dati di articoli e altri materiali riferiti alla letteratura internazionale di scienze

economiche. Di 400 testate viene fornito il full text degli articoli. È la versione elettronica del

Journal of Economic Literature e dell'Index of Economic Articles. l materiale indicizzato

Page 20: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

20

comprende articoli di periodici, tesi di dottorato, monografie, atti di convegni e working

papers e copre tutti gli aspetti dell'economia.

Oltre alle sopra citate banche dati, è possibile avere accesso ad altre fonti quali database

contenenti dati economico-finanziari (ad esempio AIDA Analisi Informatizzata delle Aziende)

oppure articoli e working-paper. Per avere accesso alla lista completa di tutti i database

disponibili è sufficiente selezionare all’interno dell’area Cerca per soggetto – Area disciplinare Economico-giuridica. Per poter usufruire delle banche dati al di fuori della rete di ateneo vedere la sezione Aiuto –

Consultare da casa le risorse elettroniche – e seguire le istruzioni per la configurazione

del PC.

4.1.4 Motori di ricerca e siti di riferimento Ulteriori risorse di ricerca sono rinvenibili in internet utilizzando specifici motori di ricerca

come GOOGLE SCHOLAR all’indirizzo internet http://scholar.google.it, che consente di

reperire letteratura accademica come articoli, paper, rapporti di ricerca, tramite anche una

ricerca avanzata http://scholar.google.com/advanced_scholar_search

E’ sconsigliato utilizzare motori di ricerca generici (google, yahoo, libero…) perché non

consentono di ottenere contenuti scientificamente validi.

Alcuni siti di interesse nelle discipline di organizzazione aziendale e di organizzazione e

gestione delle risorse umane sono indicati di seguito. In questi siti è possibile scaricare

articoli, reperire riferimenti bibliografici e dati, tenersi aggiornati su recenti ricerche e studi.

Siti di Istituti e Associazioni operanti nel campo degli studi organizzativi e manageriali Docenti e Ricercatori di Organizzazione Aziendale in Italia

http://www.organizzazione.org

European Academy of Management

http://www.euram-online.org

European Group for Organizational Studies

http://www.egosnet.org

European Institute for Advanced Studies in Management

http://www.eiasm.be

Harvard Working Knowledge

http://hbswk.hbs.edu

Knowledge Wharton

http://knowledge.wharton.upenn.edu

Page 21: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

21

Siti di Istituti operanti nel campo degli studi di HR

Associazione Italiana per la Direzione del Personale

http://www.aidp.it

Chartered Institute of Personnel and Development

http://www.cipd.co.uk

Great place to work institute

http://www.greatplacetowork.it http://www.greatplacetowork-europe.com/ http://bestplacestowork.org/BPTW/about/

HayGroup

http://www.haygroup.com

HR Guide

http://www.hr-guide.com

Human Resource Management Group

http://www.hrmg.ca/

Istituto per la Direzione del Personale

http://www.isper.org

Society for Human Resource Management

http://www.isper.org

The HRM Guide Network

http://www.hrmguide.net

Towers Perrin

http://www.towersperrin.com

Watson Wyatt

http://www.watsonwyatt.com/

Siti quotidiani e riviste italiane ed estere on line

BBC

http://news.bbc.co.uk

Business Week

http://www.businessweek.com

Financial times on line

http://www.ft.com/home/europe

Fortune

http://money.cnn.com/magazines/fortune

Persone & Conoscenze

http://www.personeeconoscenze.it

Sole24 ore

http://www.ilsole24ore.com

The Economist

http://www.economist.com

Ticonzero

http://www.ticonzero.info

Siti istituzionali

Cordis

http://cordis.europa.eu/it/home.html

Eurostat

http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Page 22: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

22

Fondazione Nordest

http://www.fondazionenordest.net

Istat

http://www.istat.it

Istituto per la promozione industriale

http://www.ipi.it

OECD

http://www.oecd.org

Rete Italiana per la Diffusione dell’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle Imprese

http://www.riditt.it

Starnet

http://www.starnet.unioncamere.it

World Trade Organization

http://www.wto.org

Page 23: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

23

4.2 INDICAZIONI DI FORMA NELLA STESURA DELLA TESI

4.2.1 Impostazione della pagina e formattazione del testo L’impostazione della pagina sul computer dovrà essere la seguente, ipotizzando che il

computer sia impostato per stampare su fogli di formato A4:

Margini: margine superiore cm 2,5; inferiore cm 2,5; sinistro cm 2,5 (oppure cm 3 se solo

fronte); destro cm 2,5

Interlinea: 1,5

Rientro a ogni capoverso: 0,5 cm (non si devono saltare righe tra capoversi)

Carattere:

• titolo capitolo: centrato, corpo 14 grassetto Arial;

• testo: corpo 11 Times New Roman, giustificato;

• titoli paragrafi: allineato a sinistra, corpo 12 grassetto Arial;

• titoli sottoparagrafi: allineato a sinistra, corpo 12 grassetto Times New Roman;

I paragrafi e i sottoparagrafi vanno numerati progressivamente inserendo il numero del

capitolo e successivamente separato da un punto il numero del paragrafo o sottoparagrafo.

Le pagine vanno numerate progressivamente. Il numero di pagina deve essere centrato a

destra in corpo 11.

Quando nel testo si riportano numeri e cifre, si ricordi che in italiano i decimali sono separati

da una virgola mentre le migliaia sono separate da un punto, a differenza della notazione

anglosassone che è esattamente contraria.

Parole in lingua straniera e acronimi Le parole in lingua inglese che rappresentano dei termini tecnici d’uso corrente tra i lettori

non vanno digitate in corsivo (es. empowerment, feedback, learning organization).

La prima volta che si introduce un acronimo non di uso comune occorre spiegare di che cosa

si sta parlando. Se si tratta di una sigla abbreviativa, la prima volta che appare si scrive per

esteso insieme alla forma abbreviata posta tra parentesi; da quel punto in poi si può usare la

forma abbreviata. Esempio: “la letteratura sullo Human Resouce Management (HRM)…”

Per l’editing della tesi si veda il template pubblicato nel sito internet

http://venus.unive.it/orgaz/tesi.html

Page 24: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

24

4.2.2 Note Le note svolgono un ruolo importante nell’economia generale della tesi: Esse sono destinate

a contenere tutto ciò che lo scrivente giudica degno di menzione, ma non tanto rilevante da

essere incluso nel testo vero e proprio. Le note possono ad esempio riportare:

citazioni o informazioni aggiuntive che confermano o integrano quanto affermato nel

testo;

esemplificazioni pratiche;

definizioni di concetti non fondamentali;

chiarimenti, precisazioni, rettifiche;

giustificazione di scelte di metodo aventi rilevanza non critica;

indicazioni in merito alla bibliografia di riferimento.

Carattere: corpo 10 Times New Roman interlinea singola.

Si consiglia di usare le note in modo parsimonioso.

4.2.3 Tabelle, figure e grafici L’efficacia espositiva può spesso beneficiare del ricorso di tabelle, figure, e grafici. Il ricorso a

tali modalità espressive devono tener conto di alcune regole:

devono giustificare la propria presenza, non devono essere una banale ripetizione di

quanto già evidenziato in modo sufficientemente chiaro dal testo;

devono essere ben leggibili e corredati da intestazioni, note, legende, didascalie che

li rendano facilmente comprensibili;

se non sono stati elaborati in modo autonomo dallo studente, bensì riportati o

adattati da contributi di altri autori, va indicata la fonte: cognome dell’autore seguito

da una virgola e dall’anno di pubblicazione (se si tratta di una tabella/figura/grafico

tratta da un articolo o un volume) oppure il nome dell’ente seguito da una virgola e

dall’anno di pubblicazione;

l’intestazione deve esplicitare l’anno a cui le cifre fanno riferimento, nella fonte

invece viene indicata l’anno di pubblicazione del riferimento bibliografico.

Nell’intestazione inoltre vanno chiaramente indicate le unità di misura a cui le cifre si

riferiscono (es. fatturato in milioni di euro, percentuali dell’export sul totale delle

vendite in milioni di euro);

devono costituire parte integrante del testo. Quindi nel testo ci deve essere

l’esplicito richiamo al contenuto della tabella/grafico/figura, indicando spiegazioni e

integrazioni;

Page 25: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

25

devono essere centrati rispetto alla pagina, numerati in modo progressivo indicando

il numero del capitolo seguito da un punto e il numero della tabella/grafico/figura. Ad

ogni capitolo la numerazione ricomincia da uno.

Tabelle

• Carattere testo: Times New Roman corpo 10.

• Testatina: meglio impostare il font in grassetto, lasciare il bordo superiore e inferiore.

• Bordi: È sufficiente lasciare solo i bordi di apertura e chiusura della testatina e il bordo di

chiusura in fondo alla tabella.

• Sfondo: è meglio evitare di inserire sfondi di qualunque colore all’interno di tabelle o di

parti di esse in quanto ne peggiorano la leggibilità.

• Didascalia: Times New Roman corpo 11, grassetto, centrato. Deve contenere

l’indicazione “Tabella” seguita dal numero del capitolo più il numero progressivo della

tabella, la descrizione contenente anche l’anno a cui si riferiscono i dati.

• Fonte: Times New Roman corpo 10, corsivo, centrato. Deve contenere l’indicazione

“Fonte”.

Esempio (prima tabella inserita nel capitolo 3):

Tabella 3.1: Il Made in Italy nel 2004

Fatturato

(milioni di euro)Esportazioni

(milioni di euro)Saldo commerciale (milioni di euro)

Aziende (numero)

Addetti (numero)

Tessile-Abbigliamento 42.551 26.600 11.691 67.457 543.124 Calzatura 7.310 6.196 3.619 7.084 100.934 Pelletteria 2.600 2.168 1.165 6.400 33.300 Oreficeria/gioielleria 4.330 3.916 3.011 11.000 47.000 Profumeria 7.414 1.983 719 550 35.000 Occhialeria 1.877 1.529 1.077 1.180 16.980

Totale Moda Made in Italy 66.082 42.392 21.282 93.671 776.338 Incidenza % sul totale manifatture 64,4 16,6 55 14,6 14,8

Fonte: Elaborazione SMI su dati ISTAT, Prometeia e Associazioni di Categoria, 2005 Per le figure e i grafici vale quanto indicato sopra per il carattere del testo, la didascalia e la

fonte.

Page 26: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

26

4.2.4 Appendici e allegati Le appendici e gli allegati offrono la possibilità di includere il materiale informativo che il

tesista ritiene opportuno riportare, ma che appesantirebbe il corpo della tesi (es. il

questionario di rilevazione, la traccia di intervista). Carattere testo: Times New Roman corpo

11.

4.2.5 Citazioni bibliografiche Le citazioni bibliografiche nel testo vanno riportate come segue:

• Se l’autore viene inserito direttamente nel testo, si riporta il cognome dell’autore seguito

dall’anno tra parentesi. Esempio: Teece (1986) afferma che …

• Se l’autore non viene inserito direttamente nel testo, le citazioni bibliografiche vanno

inserite tra parentesi come segue: cognome dell’autore/i e anno di edizione, separati da

una virgola. Esempio: Come sostiene l’economia dei costi di transazione (Williamson, 1981)….

• Nel caso di due autori, indicare i cognomi separati da una “e” e seguiti da una virgola e

dall’anno di pubblicazione. Esempio: Laursen e Foss, 2003. Se gli autori sono tre o più

indicare solo il cognome del primo autore seguito da “et al.”. Esempio: Whittington et al.,

1999.

• I riferimenti multipli vanno indicati in ordine cronologico tra parentesi, separati da un

punto e virgola: (MacDuffie, 1995; Laursen e Foss, 2003).

• I numeri di pagine, necessari per indicare un passaggio particolarmente rilevante o una

citazione testuale seguono l’anno e sono preceduti da due punti. Esempio: Malerba e

Orsenigo (1997: 85) affermano che “……”

• Se vi è più di un riferimento allo stesso autore nello stesso anno, si deve far seguire la

data da “a,b,c, …” . Esempio: (Chesbrough, 2003a).

Si ricorda che qualora vengano riportati dati nella tesi va sempre citato l’ente e l’anno di pubblicazione. Esempio: (Istat, 2008) (Towers Perrin, 2007)

Page 27: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

27

4.2.6 Bibliografia Tutti i riferimenti bibliografici citati nel testo vanno indicati in bibliografia riportata alla fine

della tesi in modo da permettere al lettore di identificare e reperire facilmente le fonti di suo

interesse. Per una corretta stesura della bibliografia vanno seguite le indicazioni sotto

riportate.

a) Si ricorda che in bibliografia vanno indicati SOLO i volumi e gli articoli citati nella tesi.

b) L’elenco dei riferimenti bibliografici va riportato in ordine alfabetico indicando il cognome

dell'autore, le iniziali del nome/i, e l'anno di edizione del testo.

c) Indicazioni di formato:

• Carattere del testo: corpo 11 Times New Roman.

• Rientri: a sinistra 0; a destra 0; speciali: sporgente; rientra di 1,25 cm

• Spaziatura: prima 6 pt; dopo 0 pt; interlinea singola

d) Indicazioni per fonte bibliografica:

Riferimento bibliografico di un volume:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola. Mettere la virgola tra il

cognome e l’iniziale del nome dell’autore e nel caso di più autori digitare una “e” prima

del cognome dell’ultimo autore;

• anno di pubblicazione seguita da un punto;

• titolo (in corsivo) seguito da punto;

• città e editore (separati da due punti).

Esempio:

Dodgson, M., Gann, D. e Salter, A., 2005. Think, play, do. Technology, innovation, and organization.

New York: Oxford Universty Press.

Nel caso si citi un’edizione in lingua straniera, i dati originali possono essere seguiti dai dati

bibliografici dell’eventuale traduzione italiana posti tra parentesi.

Esempio:

Williamson, O.E., 1986. Economic Organization. Brighton: Wheatsheaf Books (trad. it. 1991,

L’organizzazione economica. Imprese mercati e controllo politico, Bologna: Il Mulino).

Page 28: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

28

Nel caso si citi la traduzione italiana di un’opera straniera, i dati dell’edizione originale

seguiranno tra parentesi.

Riferimento bibliografico di un saggio contenuto in un volume a cura di qualcuno:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola. Mettere la virgola tra il

cognome e l’iniziale del nome dell’autore e nel caso di più autori digitare una “e” prima

del cognome dell’ultimo autore;

• anno di pubblicazione seguita da un punto;

• titolo seguito da un punto;

• digitare “In” seguito dall’iniziale del nome e dal cognome del/i curatore/i del volume;

• dopo il nome del curatore andrà inserita la dicitura (a cura di) per i volumi in italiano; (ed.)

o (eds.) per i volumi in inglese seguita da un punto;

• titolo del volume (in corsivo) seguito da un punto;

• città e editore (separati da due punti) e seguiti da una virgola;

• numeri di pagina del saggio.

Esempio:

Edquist, C., 2005. System of innovation. Perspectives and challenges. In J. Fagerberg, D.C. Mowery e

R.R. Nelson, eds. The Oxford handbook of Innovation. New York: Oxford University Press,

181-208.

Riferimento bibliografico di un articolo tratto da una rivista:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola. Mettere la virgola tra il

cognome e l’iniziale del nome dell’autore e nel caso di più autori digitare una “e” prima

del cognome dell’ultimo autore;

• anno di pubblicazione seguita da un punto;

• titolo seguito da punto;

• titolo della rivista (in corsivo) seguito da virgola;

• numero del volume seguito tra parentesi dal numero del fascicolo;

• numeri di pagina dell’articolo.

Esempio:

Malerba, F. e Orsenigo, L., 1997. Technological regimes and sectoral patterns of innovative activities.

Industrial and Corporate Change, 6 (1), 83–117.

Page 29: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

29

Riferimento bibliografico da un articolo di giornale:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola. Mettere la virgola tra il

cognome e l’iniziale del nome dell’autore e nel caso di più autori digitare una “e” prima

del cognome dell’ultimo autore. In mancanza del nome dell’autore indicare il titolo del

giornale;

• anno di pubblicazione seguita da un punto;

• titolo seguito da punto;

• titolo del giornale (in corsivo) seguito da virgola;

• mese e giorno di pubblicazione;

• numeri di pagina dell’articolo.

Esempio:

Business Week, 2005. Outsourcing innovation. March 21, 84-94.

Riferimento bibliografico di un paper incluso negli atti di convegno:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola. Mettere la virgola tra il

cognome e l’iniziale del nome dell’autore e nel caso di più autori digitare una “e” prima

del cognome dell’ultimo autore.

• anno seguito da un punto;

• titolo (in corsivo) seguito da punto;

• titolo del convegno seguito da virgola;

• giorni, mese e anno seguiti da una virgola;

• città in cui si è svolto il convegno.

Esempio:

Camuffo, A. e Comacchio, A., 2002. Linking intellectual capital and competitive advantage: a cross

firm competency model for North-East Italian SMEs in the manufacturing industry. British

Academy of Management Annual Conference, 9-11 September 2002, London.

Page 30: in Organizzazione Aziendale Gestione delle Risorse Umaneunibohvetit.altervista.org/alterpages/files/come_si_scrive_una... · A cura di Sara Bonesso e Fabrizio Gerli Venezia, 2008

30

Riferimento bibliografico di una tesi:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola.

• anno seguito da un punto;

• titolo (in corsivo) seguito da punto;

• indicare il tipo di tesi (tesi di dottorato, tesi di laurea)

• ente in cui la tesi è stata presentata.

Esempio:

Smith, M. H., 1980. A multidimensional approach to individual differences in empathy. Tesi di dottorato non pubblicata, University of Texas, Austin.

Riferimento bibliografico di un working paper:

• cognome e iniziale del nome dell’autore seguiti da virgola.

• anno seguito da un punto;

• titolo (in corsivo) seguito da punto;

• digitare “working paper” seguito dal numero e da virgola,

• ente di afferenza dell’autore.

Esempio:

Duncan, R. G., 1971. Multiple decision-making structures in adapting to environmental uncertainty. Working paper n. 54–71, Northwestern University Graduate School of Management, Evanston, IL.