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In caso di dubbi circa il contenuto del presente Prospetto e del relativo Supplemento, è
opportuno consultare il proprio agente di cambio o consulente finanziario.
TT INTERNATIONL FUNDS PLC
(un fondo multicomparto con autonomia patrimoniale tra i comparti)
Una società a responsabilità limitata costituita come società d’investimento a capitale
variabile multicomparto ai sensi della legge irlandese, numero di registro 346579
PROSPETTO
Il presente Prospetto è datato 21 marzo 2018
Il presente Prospetto non può essere distribuito se non è accompagnato dal Supplemento del
Fondo offerto, e deve essere letto unitamente a esso.
Gli Amministratori di TT International Funds PLC i cui nomi figurano nel capitolo “Gli
Amministratori della Società” si assumono la responsabilità per le informazioni contenute nel
presente Prospetto. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza
necessaria allo scopo) ritengono che tali informazioni siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e
non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso.
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___________________________________________________________________________
INTRODUZIONE
___________________________________________________________________________
Autorizzazione della Banca Centrale
La Società è una società di investimento a capitale variabile multicomparto costituita il 13
agosto 2001 ed è autorizzata in Irlanda ad agire come organismo di investimento collettivo in
valori mobiliari ai sensi dei Regolamenti. Di conseguenza, la Società è soggetta alla vigilanza
della Banca Centrale. L’autorizzazione concessa alla Società non costituisce approvazione
o garanzia a favore della Società da parte della Banca Centrale, né quest’ultima è
responsabile per il contenuto del Prospetto. L’autorizzazione concessa dalla Banca
Centrale alla Società non costituisce una garanzia per quanto riguarda le performance
della Società e la Banca Centrale non può essere ritenuta responsabile delle performance
o delle inadempienze della Società.
Costituzione
La Società è strutturata come fondo multicomparto di tipo aperto, con autonomia patrimoniale
fra i Fondi. Gli Amministratori possono emettere di volta in volta Azioni rappresentative di
partecipazioni in diversi Fondi e in relazione a un Fondo possono essere emesse Azioni di più
di una classe. Tutte le Azioni di ogni classe vanteranno gli stessi diritti, eccezion fatta per
quanto previsto nel relativo Supplemento. In occasione dell’introduzione di un nuovo Fondo
(per il quale è richiesta la preventiva approvazione della Banca Centrale) o di una nuova classe
di Azioni (che devono essere emesse in conformità con i requisiti della Banca Centrale), la
Società redigerà, e gli Amministratori pubblicheranno, un Supplemento riportante le
caratteristiche del nuovo Fondo o della nuova classe di Azioni. Sarà istituito un portafoglio
separato di attività per ciascun Fondo (e di conseguenza non per ciascuna classe di Azioni),
che sarà investito secondo l’obiettivo e le politiche d’investimento applicabili a tale Fondo. I
dettagli relativi ai singoli Fondi e le classi di Azioni per esso disponibili sono riportati nel
relativo Supplemento.
La Società prevede la separazione patrimoniale tra i Fondi e conseguentemente ogni
passività addebitata o attribuibile a un Fondo sarà assolta esclusivamente attraverso le
attività del Fondo in oggetto.
Responsabilità degli Investitori
I sottoscrittori e gli acquirenti potenziali di Azioni devono informarsi circa (a) le possibili
conseguenze fiscali, (b) i requisiti legali, (c) eventuali restrizioni valutarie o altri requisiti
in materia di controllo sui cambi, e (d) altri consensi o formalità, governativi o di altra
natura, che siano richiesti o che potrebbero essere loro imposti in base alle leggi dei paesi
in cui hanno sede legale, cittadinanza, residenza o domicilio e che potrebbero essere di
rilievo ai fini delle sottoscrizioni, dell’acquisto, della detenzione o della cessione di Azioni.
Rischio d’Investimento
Il valore ed il rendimento delle Azioni della Società potrebbero oscillare e potrebbe non
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essere possibile recuperare la somma investita nella Società. Le Azioni che costituiscono
ciascun Fondo sono descritte in un Supplemento al presente Prospetto per ciascun Fondo,
Supplementi che fanno parte integrante del presente Prospetto al quale sono acclusi in
riferimento al Fondo interessato. Si rimanda alla lettura dei fattori di rischio descritti nel
capitolo “Fattori di Rischio”.
Commissione d’Ingresso/Commissione di Riscatto
Laddove a fronte della sottoscrizione o del riscatto di determinate Azioni sia dovuta una
Commissione d’Ingresso e/o una Commissione di Riscatto, la differenza esistente in
qualsiasi momento tra il prezzo di emissione e il prezzo di riscatto significa che
l’investimento in tali Azioni deve essere considerato come un investimento a medio-lungo
termine.
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso fino allo 0,40% dell’importo sottoscritto
per l’emissione di Azioni. I dettagli di tale commissione (eventuale) sono riportati nel
Supplemento del Fondo in oggetto.
La Società può applicare una Commissione di Riscatto fino all’1% del Valore Patrimoniale
Netto per il riscatto di Azioni. I dettagli di tale commissione (eventuale) sono riportati nel
Supplemento.
Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto)
rinunciano alla Commissione d’Ingresso e/o alla Commissione di Riscatto salvo laddove,
in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione o di riscatto rappresentino
complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (calcolato nel
Momento di Valutazione prima dell’evasione della sottoscrizione o del riscatto richiesto).
In tali circostanze, la Commissione d’Ingresso e/o la Commissione di Riscatto è a carico
dell’Azionista interessato o del Gestore degli Investimenti, a totale discrezione di
quest’ultimo.
La Commissione d’Ingresso e la Commissione di Riscatto, ove applicabili, sono destinate
a coprire i costi di trading e di negoziazione sostenuti in relazione alle sottoscrizioni e ai
riscatti.
Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori
I Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori sono disponibili per i Fondi
della Società. Oltre a sintetizzare alcune informazioni importanti riportate nel presente
Prospetto, i Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori possono contenere
informazioni sulla performance storica e sulle spese correnti di ciascuno dei Fondi. I
Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori possono essere ottenuti presso
la Società o il Gestore degli Investimenti e sono inoltre scaricabili dal sito www.ttint.com.
Limitazioni alla Distribuzione e alla Vendita di Azioni
In alcune giurisdizioni possono esistere limitazioni in merito alla distribuzione del presente
Prospetto e all’offerta o all’acquisto delle Azioni. Il presente Prospetto non costituisce
un’offerta di vendita né una sollecitazione all’acquisto in qualsiasi giurisdizione in cui tale
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offerta o sollecitazione sia vietata o in cui il soggetto che effettua tale offerta o sollecitazione
non sia autorizzato a tal fine, oppure in cui il soggetto destinatario di tale offerta o sollecitazione
non sia legittimato a riceverla in base alla legge vigente.
Le Azioni sono offerte esclusivamente sulla base delle informazioni contenute nel presente
Prospetto, nel relativo Supplemento, nel Documento contenente le informazioni chiave per gli
investitori, nella più recente relazione annuale certificata e nelle relazioni semestrali
eventualmente pubblicate successivamente. Tali documenti sono a disposizione del pubblico
presso la sede legale dell’Agente Amministrativo.
Ulteriori informazioni o dichiarazioni fornite da qualsiasi soggetto devono essere ignorate e, di
conseguenza, non devono essere considerate attendibili.
Le dichiarazioni contenute nel presente Prospetto si fondano su leggi e prassi attualmente
vigenti in Irlanda alla data del presente Prospetto, le quali possono essere soggette a modifiche.
Si raccomanda di leggere integralmente il presente Prospetto prima di presentare richiesta di
sottoscrizione delle Azioni.
Il presente Prospetto può essere tradotto in altre lingue. Dette traduzioni devono contenere
esclusivamente le medesime informazioni ed avere lo stesso significato del presente documento
redatto in lingua inglese. Ove si rilevino incongruenze tra il documento redatto in lingua inglese
e il documento in altra lingua, prevarrà il documento in inglese salvo quanto disposto (e
soltanto nei limiti di tale disposizione) dalle leggi di una giurisdizione in cui le Azioni sono
vendute affinché in un’azione legale fondata sulle informazioni contenute in un documento
pubblicato in una lingua diversa dall’inglese prevalga la lingua del documento su cui tale
azione legale si fonda.
Qualunque informazione o dichiarazione proveniente da un intermediario, promotore
finanziario o altra persona che non sia contenuta nel presente Prospetto o nel relativo
Supplemento o in altra relazione e altro bilancio della Società che costituisce parte integrante
del presente documento deve ritenersi non autorizzata e, di conseguenza, inaffidabile. Né la
consegna del presente Prospetto, del relativo Supplemento, dell’ultima relazione annuale o del
più recente bilancio della Società (una volta pubblicati) né l’offerta, il collocamento,
l’assegnazione, l’emissione o la vendita delle Azioni sottintenderanno o costituiranno, in
alcuna circostanza, presunzione di correttezza delle informazioni contenute nel presente
Prospetto, nel relativo Supplemento o nella suddetta relazione in un momento successivo alla
data di tali documenti o di assenza di variazioni dell’attività della Società successivamente a
tale data. Il presente Prospetto o il relativo Supplemento possono essere aggiornati
periodicamente e i sottoscrittori interessati devono rivolgersi al Gestore degli Investimenti o
alla Società per informarsi circa l’eventuale pubblicazione di Prospetti successivi o di relazioni
e bilanci della Società.
Tutti gli Azionisti possono avvalersi di, sono vincolati da e sono ritenuti essere a conoscenza
delle disposizioni contenute nell’Atto Costitutivo, le cui copie sono disponibili come indicato
nel presente documento.
Il presente Prospetto e il relativo Supplemento sono disciplinati dal, e interpretati
conformemente al, diritto irlandese.
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I termini definiti utilizzati nel presente Prospetto hanno lo stesso significato ad essi attribuito
nel capitolo “Definizioni” che segue, salvo diversa esigenza del contesto.
Stati Uniti
Le Azioni non sono né saranno registrate ai sensi della Legge del 1933 né sono qualificate ai
sensi di qualsivoglia normativa statale statunitense; inoltre, le Azioni non potranno essere
trasferite, offerte o vendute negli Stati Uniti (inclusi i loro territori e possedimenti) ovvero a o
a beneficio diretto o indiretto di una U.S. Person (come definita nell’Appendice II), se non
subordinatamente alla registrazione o in forza di un’esenzione applicabile. La Società non è né
sarà registrata ai sensi della Legge del 1940, e gli investitori non avranno diritto ai benefici di
tale registrazione. La rivendita o il trasferimento di Azioni negli Stati Uniti o a U.S. Person
potrebbero costituire una violazione della legislazione statunitense e richiedono il preventivo
consenso scritto della Società. I sottoscrittori di Azioni saranno tenuti a certificare se sono U.S.
Person e a dichiarare se sono Residenti irlandesi.
Gli Amministratori hanno il potere di imporre limitazioni alla detenzione di Azioni da parte di
(e di conseguenza al riscatto di Azioni detenute da), o al trasferimento di Azioni a favore di
una U.S. Person (salvo quando ciò sia consentito per alcune eccezioni in base alle leggi degli
Stati Uniti) o da parte di un soggetto che risulti violare leggi o requisiti di un paese o autorità
governativa o da parte di uno o più soggetti in circostanze (che direttamente o indirettamente
incidano su tale soggetto o soggetti e siano o meno considerate individualmente o in relazione
ad altri soggetti, collegati o meno, o ad altre circostanze che gli Amministratori ritengano
rilevanti) che, secondo gli Amministratori, potrebbero rendere la Società soggetta a imposte o
ad oneri o ad altri svantaggi pecuniari cui essa non sarebbe stata altrimenti soggetta, come
indicato nel capitolo “Riscatto di Azioni: Riscatti obbligatori”.
Le Azioni non sono state approvate né disapprovate dalla SEC, da una commissione finanziaria
statale o da altra autorità di vigilanza statunitense, né alcuna delle suddette autorità si è
pronunciata su, o ha avallato i meriti della presente offerta o l’accuratezza o l’adeguatezza dei
presenti documenti di offerta. Qualsiasi dichiarazione attestante il contrario è da ritenersi
illegale.
Australia
Il presente Prospetto non è un prospetto informativo o una dichiarazione relativa a un prodotto
ai sensi del Corporations Act 2001 (Cth) (Corporations Act) e non costituisce una
raccomandazione ad acquistare, un invito a richiedere, un’offerta per richiedere o acquistare,
un’offerta per organizzare l’emissione o la vendita o un’offerta per l’emissione o la vendita di
titoli in Australia, salvo come di seguito descritto. La Società non è stata autorizzata né ha
intrapreso alcuna azione volta a redigere o presentare all’Australian Securities & Investments
Commission un prospetto o una dichiarazione relativi a un prodotto conforme al diritto
australiano.
Di conseguenza, il presente Prospetto non può essere emesso o distribuito in Australia e le
Azioni non possono essere offerte, emesse, vendute o distribuite in Australia dal Gestore degli
Investimenti, o da qualsiasi altro soggetto, ai sensi del presente Prospetto, se non sulla base di
un’offerta o di un invito che non necessiti di informazioni agli investitori ai sensi della Parte
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6D.2 o della Parte 7.9 del Corporations Act o altrimenti.
Il presente Prospetto non costituisce né include una raccomandazione ad acquistare, un’offerta
o un invito a emettere o vendere, un’offerta o un invito per organizzare l’emissione o la vendita
o un’emissione o una vendita di Azioni a un “retail client” (come definito nella sezione 761G
del Corporations Act e dei regolamenti applicabili) in Australia.
Belgio
L’offerta di Azioni non è stata né sarà notificata all’Autorité des services et marchés financiers
belga e il presente Prospetto non è stato né sarà approvato dall’Autorité des services et marchés
financiers. Le Azioni possono essere offerte in Belgio solo a un massimo di 149 investitori, a
investitori che investono almeno EUR 250.000 o a investitori professionali o istituzionali, in
conformità all’Articolo 5 della Legge del 3 agosto 2012. Il presente Prospetto può essere
distribuito in Belgio solo a tali investitori per il loro uso personale ed esclusivamente ai fini
della presente offerta di Azioni. Di conseguenza, il presente Prospetto non può essere utilizzato
per altri scopi né trasmesso ad altri investitori in Belgio.
Giappone
Le Azioni non sono state né saranno registrate ai sensi dell’Articolo 4, Paragrafo 1 della
Financial Instruments and Exchange Law giapponese (Legge n. 25 del 1948, e successive
modifiche) e, di conseguenza, né le Azioni né partecipazioni nelle medesime possono essere
offerte o vendute, direttamente o indirettamente, in Giappone, a o a beneficio di soggetti
giapponesi o ad altre persone per ulteriore offerta o rivendita, direttamente o indirettamente, in
Giappone o a qualsiasi soggetto giapponese, salvo in circostanze conformi a tutte le leggi, i
regolamenti e le linee guida applicabili emanate dalle autorità governative e regolamentari
giapponesi competenti e in vigore in quel momento. A tal fine, per “soggetto giapponese” si
intende qualsiasi persona residente in Giappone, comprese società o altre entità costituite ai
sensi delle leggi vigenti in Giappone.
Hong Kong
Il presente Prospetto non è stato registrato presso il Registrar of Companies di Hong Kong. La
Società è un organismo d’investimento collettivo del risparmio, come definito nella Securities
and Futures Ordinance di Hong Kong (l’“Ordinanza”), ma non è stata autorizzata dalla
Securities and Futures Commission ai sensi dell’Ordinanza. Di conseguenza, le Azioni possono
essere offerte o vendute a Hong Kong solo a persone che siano “investitori professionali” in
base alla definizione dell’Ordinanza e a eventuali norme promulgate ai sensi dell’Ordinanza o
in circostanze consentite ai sensi della Companies (Winding Up and Miscellaneous Provisions)
Ordinance di Hong Kong e dell’Ordinanza. Inoltre, il presente Prospetto non può essere emesso
o detenuto ai fini dell’emissione, a Hong Kong o altrove, e le Azioni non possono essere cedute
ad alcun soggetto che si trovi nel territorio di Hong Kong o a un soggetto diverso da un
“investitore professionale” in base alla definizione dell’Ordinanza, alle eventuali norme
promulgate ai sensi dell’Ordinanza o a quanto altrimenti consentito dall’Ordinanza.
Cina
Il presente Prospetto non costituisce un’offerta al pubblico dei Fondi della Società tramite
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vendita o sottoscrizione nella Repubblica Popolare Cinese. La Società non viene offerta o
venduta direttamente o indirettamente nella Repubblica Popolare Cinese a o a beneficio di
persone fisiche o giuridiche della Repubblica Popolare Cinese.
Inoltre, nessuna persona fisica o giuridica della Repubblica Popolare Cinese può acquistare
direttamente o indirettamente Azioni dei Fondi della Società o partecipazioni nelle medesime
senza ottenere prima tutte le approvazioni governative della Repubblica Popolare Cinese
richieste dalla legge o altrimenti. I soggetti che dovessero entrare in possesso del presente
documento sono tenuti a osservare tali restrizioni dall’emittente e dai suoi rappresentanti.
Brunei
Il presente Prospetto fa riferimento a un organismo d’investimento collettivo del risparmio
privato ai sensi del Securities Markets Order del 2013 e dei relativi regolamenti (l’“Ordine”).
Il presente Prospetto è destinato alla distribuzione solo a determinate categorie di investitori,
come specificato nell’Ordine, pertanto non deve essere consegnato a o usato come riferimento
da clienti retail.
La Monetary Authority of Brunei Darussalam (l’“Autorità”) non è responsabile della revisione
o della verifica del Prospetto o di altri documenti relativi al presente organismo di investimento
collettivo del risparmio. L’Autorità non ha approvato il presente Prospetto né gli altri
documenti associati, non ha effettuato verifiche delle informazioni riportante nel presente
Prospetto e non ne è in alcun modo responsabile.
Le quote cui il presente Prospetto si riferisce possono essere illiquide o soggette a restrizioni
alla rivendita. I potenziali acquirenti delle quote offerte devono svolgere un attento esame delle
quote.
Malaysia
Non è stata né sarà intrapresa alcuna azione per ottemperare alle leggi della Malaysia che
consentono di distribuire, offrire per la sottoscrizione o l’acquisto o invitare a sottoscrivere,
acquistare o vendere le Azioni in Malaysia o a persone in Malaysia, poiché l’emittente non
intende rendere le Azioni disponibili o oggetto di offerte o inviti alla sottoscrizione o
all’acquisto in Malaysia. Né il presente Prospetto né qualsiasi altro documento o materiale
relativo alle Azioni deve essere distribuito, fatto distribuire o messo in circolazione in
Malaysia. Nessun soggetto deve rendere disponibili le Azioni o trasmettere inviti o offerte di
vendita o acquisto delle Azioni in Malaysia se non ha intrapreso le azioni necessarie per
ottemperare alle leggi malesi.
Nuova Zelanda
Il presente Prospetto non è una dichiarazione relativa a un prodotto ai sensi del Financial
Markets Conduct Act del 2013 (“FMCA”) e non contiene tutte le informazioni di norma incluse
in tale documentazione di offerta.
Questa offerta di Azioni dei Fondi non costituisce un’“offerta regolamentata” ai sensi
dell’FMCA e, di conseguenza, non vi è né una dichiarazione relativa a un prodotto né una
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registrazione dell’offerta. Le Azioni possono essere offerte in Nuova Zelanda unicamente in
conformità con l’FMCA e le Financial Markets Conduct Regulations del 2014.
Tailandia
Il Prospetto non è stato approvato dalla Securities and Exchange Commission, che non si
assume alcuna responsabilità riguardo al suo contenuto. In Tailandia non sarà effettuata alcuna
offerta di acquisto di Azioni rivolta al pubblico e questo Prospetto deve essere letto unicamente
dal destinatario e non deve essere distribuito, pubblicato o mostrato al pubblico in generale.
Corea del Sud
Né la Società né il Gestore degli Investimenti rilascia dichiarazioni riguardo all’idoneità degli
eventuali destinatari del presente Prospetto all’acquisizione delle Azioni descritte ai sensi della
normativa coreana, tra cui, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, il Foreign
Exchange Transaction Act e i relativi Regolamenti. Le Azioni non sono state registrate ai sensi
del Financial Investment Services and Capital Markets Act coreano e nessuna delle Azioni può
essere offerta, venduta o consegnata, ovvero offerta o venduta a qualsiasi soggetto per rivendita
o nuova offerta, direttamente o indirettamente, in Corea o a qualsiasi residente in Corea, salvo
ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili in Corea.
Emirati Arabi Uniti (esclusi il Dubai International Financial Centre e l’Abu Dhabi Global
Market)
Il presente Prospetto e le informazioni in esso contenute non costituiscono e non intendono
costituire un’offerta al pubblico di titoli negli Emirati Arabi Uniti e, di conseguenza, non
devono essere interpretati come tali. Le Azioni sono offerte unicamente a un numero limitato
di investitori esenti negli Emirati Arabi Uniti che rientrano in una delle seguenti categorie di
Investitori Qualificati non persone fisiche: (1) un investitore che è in grado di gestire i propri
investimenti autonomamente, vale a dire: (a) il governo federale, le amministrazioni locali, gli
organismi e le autorità governative o società interamente controllate da tali soggetti; (b) entità
e organizzazioni internazionali; o (c) una persona autorizzata a svolgere un’attività
commerciale negli Emirati Arabi Uniti, a condizione che l’investimento sia uno degli oggetti
di tale persona; o (2) un investitore che è rappresentato da un gestore degli investimenti
autorizzato dalla SCA (ciascuno un “Investitore Qualificato non persona fisica”).
Le Azioni non sono state approvate, autorizzate o registrate presso la Banca centrale degli
Emirati Arabi Uniti, la Securities and Commodities Authority, la Dubai Financial Services
Authority, la Financial Services Regulatory Authority o presso altre autorità di licenza o
agenzie governative degli Emirati Arabi Uniti (“Autorità”). Le Autorità non si assumono
alcuna responsabilità per qualsiasi investimento che il destinatario specificato effettua come
Investitore Qualificato non persona fisica. Il Prospetto è riservato al destinatario designato e
non deve essere distribuito o mostrato ad altre persone (che non siano dipendenti, agenti o
consulenti che ne prendono visione per conto del destinatario).
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INDIRIZZI
___________________________________________________________________________
Sede legale della Società
3 George’s Dock
IFSC
Dublino D01 X5X0
Irlanda
Amministratori
John Broughan (Residente in Irlanda)
(Presidente)
David Burnett (Residente nel Regno
Unito)
Norbert Bannon (Residente in Irlanda)
Peter Blessing (Residente in Irlanda)
Gestore degli Investimenti e
Distributore
TT International
62 Threadneedle Street
Londra EC2R 8HP
Regno Unito
Gestore Delegato degli Investimenti
(in riferimento a TT Asia-Pacific Equity
Fund, TT Emerging Markets Equity Fund,
TT Emerging Markets Unconstrained
Fund, TT China Focus Fund e TT Asia ex
Japan Equity Fund)
TT International (Hong Kong) Limited
606-607 St. George’s Building
2, Ice House Street Central
Hong Kong
Segretario della Società
Dechert Secretarial Limited
3 George’s Dock
Dublino D01 X5X0
Banca Depositaria
Northern Trust Fiduciary Services
(Ireland) Limited
George’s Court
54-62 Townsend Street
Dublino D02 R156
Irlanda
Agente Amministrativo
Northern Trust International Fund
Administration Services (Ireland) Limited
George’s Court
54-62 Townsend Street
Dublino D02 R156
Irlanda
Revisori contabili
Deloitte & Touche, Chartered Accountants
Deloitte & Touche House
Earlsfort Terrace
Dublino D02 AY28
Irlanda
Consulenti Legali in materia di
legislazione irlandese
Dechert
3 George’s Dock
Dublino D01 X5X0
Irlanda
Irlanda
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INDICE
Pagina
INTRODUZIONE...................................................................................................................... 2
INDIRIZZI ................................................................................................................................. 9
DEFINIZIONI.......................................................................................................................... 12
FONDI ..................................................................................................................................... 24
Obiettivo e Politiche d’investimento ................................................................................... 24 Limitazioni all’investimento ................................................................................................ 24
Utilizzo di SFD .................................................................................................................... 30 Tipi di SFD .......................................................................................................................... 31 Politica in materia di collaterale .......................................................................................... 36 Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti .................................................. 40
Politica di distribuzione ....................................................................................................... 40
FATTORI DI RISCHIO .......................................................................................................... 42
AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ ............................................................................ 61
Gli Amministratori della Società ......................................................................................... 61
Il Gestore degli Investimenti ................................................................................................ 62 Il Gestore Delegato degli Investimenti ................................................................................ 62
Il Depositario ....................................................................................................................... 62 L’Agente Amministrativo .................................................................................................... 64
I Distributori......................................................................................................................... 65 Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi ................................................................. 66
Soft Commission/Accordi di Ripartizione delle Commissioni ............................................ 67
NEGOZIAZIONE DI AZIONI ................................................................................................ 69
SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI ............................................................................................ 69
Acquisto di Azioni ............................................................................................................... 69 Prezzo di emissione.............................................................................................................. 70
Pagamento di Azioni ............................................................................................................ 70 Emissioni pagate in titoli ..................................................................................................... 70
Procedure Antiriciclaggio .................................................................................................... 71 Limitazioni agli acquisti ...................................................................................................... 72
RISCATTO DI AZIONI .......................................................................................................... 72
Riscatti di Azioni ................................................................................................................. 72 Prezzo di Riscatto ................................................................................................................ 73 Pagamento dei Proventi dei Riscatti .................................................................................... 74 Limitazioni ai Riscatti .......................................................................................................... 74
Riscatti obbligatori ............................................................................................................... 75 Conversione di Azioni ......................................................................................................... 75 Limitazioni alla Conversione ............................................................................................... 76 Protezione dei dati personali ................................................................................................ 76
Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi ........................................ 78 Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto ..................................................... 79
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Forma di Azioni, Certificati Azionari e Trasferimento di Azioni ....................................... 80 Pubblicazione dei prezzi ...................................................................................................... 81
COMMISSIONI E SPESE ....................................................................................................... 82
TASSAZIONE ......................................................................................................................... 84
Aspetti generali .................................................................................................................... 84
Irlanda .................................................................................................................................. 84 Altre giurisdizioni ................................................................................................................ 93 Regno Unito ......................................................................................................................... 94
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE ................................................................ 99
Relazione e bilancio ............................................................................................................. 99
Costituzione e capitale azionario ......................................................................................... 99 Atto Costitutivo .................................................................................................................... 99
Interessi degli Amministratori ........................................................................................... 104 Contratti importanti ............................................................................................................ 104 Documenti in visione ......................................................................................................... 106 La politica di remunerazione ............................................................................................. 106
APPENDICE I ....................................................................................................................... 108
APPENDICE II ...................................................................................................................... 111
APPENDICE III..................................................................................................................... 115
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___________________________________________________________________________
DEFINIZIONI
___________________________________________________________________________
“Legge del 1933” Indica lo U.S. Securities Act del 1933 (e
successive modifiche);
“Legge del 1940” indica l’Investment Company Act
statunitense del 1940 (e successive
modifiche);
“Contratto di
Amministrazione”
significa il Contratto datato 28
settembre 2012 tra la Società e l’Agente
Amministrativo;
“Agente Amministrativo” significa Northern Trust International
Fund Administration Services (Ireland)
Limited o qualunque suo successore
regolarmente incaricato in conformità ai
requisiti della Banca Centrale;
“Modulo di Sottoscrizione” significa il modulo per la sottoscrizione
delle Azioni;
“Valuta Base” significa, in relazione ad un Fondo, la
valuta specificata tale nel Supplemento
del Fondo interessato;
“Regolamento sugli Indici di Riferimento” indica il regolamento (UE) n. 2016/1011
del Parlamento europeo e del Consiglio
dell’8 giugno 2016 sugli indici usati
come indici di riferimento negli
strumenti finanziari e nei contratti
finanziari o per misurare la performance
di fondi di investimento e recante
modifica delle direttive 2008/48/CE e
2014/17/UE e del regolamento (UE) n.
596/2014.
“Giorno Lavorativo” significa, in relazione ad un Fondo, il
giorno o i giorni specificati nel
Supplemento del Fondo in questione;
“Banca Centrale” indica la Banca Centrale Irlandese o
qualsiasi altra autorità di vigilanza
subentrata a quest’ultima, con poteri di
autorizzazione e supervisione della
Società;
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“Regolamentazione della Banca Centrale
sugli OICVM”
significa le Central Bank (Supervision
and Enforcement) Act 2013 (Section
48(1)) (Undertakings for Collective
Investment in Transferable Securities)
Regulations del 2015, come modificate
dalle Central Bank (Supervision and
Enforcement) Act 2013 (Section 48(1))
(Undertakings for Collective Investment
in Transferable Securities)
(Amendment) Regulations del 2016;
“Valuta della Classe” significa, in relazione a ciascuna classe
di Azioni del Fondo, la valuta in cui
sono designate le Azioni di tale classe,
come specificato nel Supplemento del
Fondo in questione;
“Società” significa TT International Funds PLC;
"Companies Act" significa la Irish Companies Act del
2014 (e suoi successivi emendamenti,
integrazioni o accorpamenti), compresi
eventuali regolamenti successivi
valevoli per le società d’investimento di
tipo aperto a capitale variabile;
“Soggetto Collegato” significa i soggetti definiti come tali nel
capitolo “Operazioni di Portafoglio e
Conflitti di Interesse”;
“Atto Costitutivo” significa il memorandum e lo statuto
della Società così come modificato di
volta in volta conformemente alle
disposizioni della Banca Centrale;
Protezione dei dati personali
significa il Data Protection Act del
1988, come modificato dal Data
Protection (Amendment) Act del 2003 e
sue eventuali modifiche, integrazioni,
supplementi o sostituzioni successive
unitamente a tutte le linee guida emanate
in riferimento a esso;
“Giorno di Negoziazione” significa, in relazione a ciascun Fondo,
quel o quei Giorni Lavorativi specificati
nel Supplemento del Fondo in
questione, fermo restando che il Fondo
deve avere almeno due Giorni di
Negoziazione ogni mese e almeno un
Giorno di Negoziazione ogni due
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settimane;
“Termine Ultimo
di Negoziazione”
significa in relazione alle richieste di
sottoscrizione, riscatto o conversione di
Azioni in un Fondo, il giorno e l’ora
specificati nel Supplemento del Fondo
in questione;
“Depositario” significa Northern Trust Fiduciary
Services (Ireland) Limited o qualunque
suo successore regolarmente incaricato
con la preventiva approvazione della
Banca Centrale;
“Contratto di Deposito” significa il contratto inizialmente
stipulato il 28 settembre 2012 tra la
Società e il Depositario, modificato e
riformulato dal contratto di deposito
datato 29 settembre 2016, come
modificato, integrato o altrimenti
variato di volta in volta in conformità ai
requisiti previsti dalla Banca Centrale;
“Amministratori” significa i membri del Consiglio di
Amministrazione della Società,
ciascuno un “Amministratore”;
“Contratto di Distribuzione” significa l’accordo datato 9 febbraio
2004 tra la Società ed il Distributore così
come modificato, integrato o altrimenti
variato periodicamente in conformità ai
requisiti della Banca Centrale;
“Distributore” significa TT International, qualsiasi
distributore terzo o un suo successore
regolarmente incaricato in conformità ai
requisiti previsti dalla Banca Centrale;
“ESMA” indica l’Autorità europea degli
strumenti finanziari e dei mercati;
“UE” significa l’Unione Europea;
“Mercati della Zona Euro” indica i paesi che hanno adottato l’Euro
come valuta ufficiale;
“Commissione di Conversione”
significa la commissione, se prevista,
dovuta per la conversione di Azioni
come specificato nel Supplemento del
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Fondo interessato;
“ETF”
indica i fondi negoziati in borsa
(exchange-traded fund);
“Azionista Irlandese Esente” indica:
(i) una società di gestione
qualificata ai sensi dell’articolo
739B TCA;
(ii) una società a responsabili
limitata ai sensi dell’articolo
739J del TCA;
(iii) un organismo di investimento ai
sensi dell’articolo 739B TCA;
(iv) un programma esente approvato
o un contratto di rendita
previdenziale o un organismo
fiduciario ai sensi delle
disposizioni degli articoli 774,
784 o 785 del TCA;
(v) una società di assicurazioni sulla
vita ai sensi dell’articolo 706
TCA;
(vi) un veicolo d’investimento
speciale ai sensi dell’articolo
737 TCA;
(vii) uno unit trust a cui si applica il
capitolo 731(5)(a);
(viii) un ente benefico esente dalle
imposte sui redditi o dalle
imposte sulle società ai sensi
dell’articolo 207(1)(b) TCA;
(ix) una persona esente dalle imposte
sui redditi e sui capital gain ai
sensi dell’articolo 784(2) TCA,
dell’articolo 787I TCA o
dell’articolo 848E TCA e le
quote detenute sono patrimonio
di un fondo pensionistico
approvato, di un fondo
pensionistico minimo approvato,
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 16
un conto speciale di incentivo al
risparmio o un conto individuale
di risparmio previdenziale (ai
sensi dell’articolo 787A TCA);
(x) i Servizi Giudiziari;
(xi) una Cooperativa di Credito;
(xii) una società soggetta alle imposte
sulle imprese ai sensi
dell’articolo 739G(2) TCA, ma
soltanto se si tratta di un fondo
del mercato monetario;
(xiii) una società soggetta alle imposte
sulle imprese ai sensi
dell’articolo 110(2) TCA;
(xiv) la National Asset Management
Agency;
(xv) la National Treasury
Management Agency o un
veicolo d’investimento ai sensi
dell’articolo 739D (6)(kb) del
TCA; e
(xvi) qualunque altro soggetto
eventualmente stabilito
periodicamente dagli
Amministratori purché la
detenzione di Azioni da parte di
tale soggetto non rischi di
assoggettare la Società ad
imposte ai sensi della Parte 27
Capitolo 1A del TCA,
rispetto a ciascuno dei quali
l’idonea dichiarazione prevista
nello Schema 2B TCA o altrove
ed altra simile informazione che
dimostri la sussistenza di tale
condizione siano in possesso
della Società alla data
opportuna;
“FATCA” significa gli articoli dal 1471 al 1474
dell’Internal Revenue Code statunitense
del 1986, e successive modifiche (il
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 17
“Codice”), ogni sua regolamentazione o
interpretazione ufficiale vigenti o future,
ogni accordo stipulato ai sensi
dell’articolo 1471(b) del Codice, e ogni
normativa fiscale o regolamentare,
regola o prassi adottate ai sensi di un
accordo intergovernativo stipulato in
relazione all’attuazione di tali articoli
del Codice;
“SFD” indica gli strumenti finanziari derivati
ammessi dai Regolamenti;
“Financial Conduct
Authority” o “FCA”
significa l’autorità per i servizi
finanziari nel Regno Unito;
“Azionista Straniero” significa (i) una persona che non è
Residente né Abitualmente Residente in
Irlanda (come definita nella sezione
“Tassazione - Irlanda”) ai fini fiscali che
ha fornito alla Società un’idonea
dichiarazione ai sensi dello Schema 2B
del TCA e la Società non è in possesso
di alcuna informazione che potrebbe
ragionevolmente far ritenere che la
dichiarazione sia o sia stata inesatta
ovvero (ii) la Società è in possesso della
comunicazione scritta di approvazione
da parte delle autorità tributarie irlandesi
nel senso che il requisito di essere stato
dotato di tale dichiarazione si considera
rispettato nei confronti di tale soggetto o
categoria di Azionisti a cui tale soggetto
appartiene, e che tale approvazione non
è stata revocata e le eventuali condizioni
cui tale approvazione è soggetta sono
state soddisfatte;
“Primo Momento di Valutazione” fine delle contrattazioni del primo
mercato a chiudere su cui sono negoziati
gli investimenti della Società nel Giorno
di Negoziazione di riferimento;
“Fondo”
significa un portafoglio di attività
investito in conformità agli obiettivi ed
alle politiche d’investimento previsti nel
Supplemento ed a cui sono applicate e
imputate tutte le passività, i proventi e le
spese attribuibili o stanziati per tale
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 18
Fondo, e “Fondi” significa tutti o alcuni
Fondi a seconda del contesto, o altri
fondi eventualmente costituiti dalla
Società periodicamente con la
preventiva approvazione della Banca
Centrale;
“Prezzo di emissione iniziale” significa il prezzo (al netto di eventuali
commissioni iniziali) per Azione al
quale le Azioni di un Fondo sono offerte
inizialmente durante il Periodo di offerta
iniziale specificato nel Supplemento del
Fondo interessato;
“Periodo di offerta iniziale” significa il periodo durante il quale le
Azioni di un Fondo sono inizialmente
offerte al Prezzo di offerta iniziale
specificato nel Supplemento del Fondo
in questione;
“Contratto di gestione degli investimenti” significa l’accordo datato 5 settembre
2001 tra la Società ed il Gestore degli
Investimenti così come modificato,
integrato o altrimenti variato
periodicamente in conformità ai
requisiti della Banca Centrale;
“Gestore degli Investimenti” significa TT International o un suo
successore regolarmente incaricato in
conformità ai requisiti previsti dalla
Banca Centrale;
“Residente in Irlanda” indica un soggetto “Residente” o
“Abitualmente Residente” in Irlanda,
come definito in “Tassazione -
Irlanda”;
“Irlanda” indica la Repubblica d’Irlanda;
“Mercati” significa le borse valori ed i mercati
regolamentati elencati nell’Appendice I;
“Stato
Membro”
significa uno Stato membro dell’UE;
“Investimento successivo
minimo”
significa l’importo (ove sussista) che gli
Amministratori potranno
periodicamente stabilire quale
investimento aggiuntivo minimo
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 19
richiesto ad un Azionista per Azioni di
una classe, come specificato nel
Supplemento del Fondo in questione;
“Valore patrimoniale netto minimo del
Fondo”
significa il livello (se previsto)
considerato dagli Amministratori e
specificato nel Supplemento del Fondo
interessato;
“Investimento iniziale
minimo”
significa il livello (se previsto) stabilito
dagli Amministratori periodicamente
quale sottoscrizione iniziale minima
richiesta a ciascun Azionista per Azioni
di ogni classe e specificato nel
Supplemento del Fondo in questione;
“Investimento minimo” significa quel numero o valore di Azioni
di una classe (se previsto) specificato nel
Supplemento per la classe di Azioni
interessata in un Fondo;
“Strumenti del mercato
monetario”
indica gli strumenti normalmente
negoziati sui mercati monetari che sono
liquidi, il cui valore può essere
determinato con accuratezza in qualsiasi
momento e che comprendono, a titolo
non esaustivo, titoli di Stato,
commercial paper, accettazioni
bancarie, certificati di deposito e altri
titoli di debito a breve termine come
attività liquide accessorie e che sono
descritti in maggior dettaglio nella
Regolamentazione sugli OICVM;
“Mese” significa mese solare;
“Valore Patrimoniale
Netto” o “Valore Patrimoniale
Netto per Azione”
significa, in relazione al patrimonio di
un Fondo o alle Azioni di un Fondo, la
somma definita in conformità ai principi
previsti nel capitolo “Calcolo del Valore
Patrimoniale Netto/Valutazione degli
Attivi” come Valore Patrimoniale Netto
di un Fondo o Valore Patrimoniale Netto
per Azione;
“OCSE” indica l’Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico;
“Derivati OTC” indica gli strumenti finanziari derivati
ammessi dai Regolamenti e negoziati
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 20
over-the-counter;
“Commissione
d’Ingresso”
significa in relazione ad un Fondo,
l’onere dovuto (ove sussista) al
momento della sottoscrizione di Azioni
specificato nel Supplemento del Fondo
interessato;
“Prospetto” indica il presente documento ed
eventuali supplementi o addenda emessi
dalla Società nel rispetto delle
disposizioni della Banca Centrale;
“Regolamenti” significa i Regolamenti delle Comunità
Europee (Organismi di investimento
collettivo in valori mobiliari) del 2011
(S.I. n. 352 del 2011), come modificati
dai Regolamenti dell’Unione europea
(Organismi di investimento collettivo in
valori mobiliari) (modifica) del 2016 e
successive modifiche, integrazioni,
rifusioni o altre modifiche di volta in
volta apportate, incluse le condizioni di
volta in volta imposte ai sensi di tali
Regolamenti dalla Banca Centrale;
“Commissione di
Riscatto”
significa, in relazione ad un Fondo, la
commissione dovuta (ove sussista) per il
riscatto di Azioni e specificato nel
Supplemento del Fondo in questione;
“SEC” indica la Securities and Exchange
Commission statunitense;
“Data di Regolamento” significa in relazione alla ricezione dei
corrispettivi per la sottoscrizione di
Azioni o all’invio dei corrispettivi per il
riscatto di Azioni, la data specificata nel
Supplemento del Fondo interessato. In
caso di riscatti tale data non supererà i
dieci Giorni Lavorativi dopo il Giorno di
Negoziazione in questione, a condizione
che tutta la documentazione necessaria
sia stata consegnata all’Agente
Amministrativo;
“Shanghai Stock Connect” indica il programma Shanghai-Hong
Kong Stock Connect;
“Azionista”
significa i detentori di Azioni, e
ciascuno di essi è un “Azionista”;
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 21
“Shenzhen Stock Connect” indica il programma Shenzhen-Hong
Kong Stock Connect;
“Azioni” significa le Azioni di partecipazione
nella Società rappresentativa degli
interessi in un Fondo e laddove il
contesto lo consenta o lo richieda una
classe di Azioni di partecipazione
rappresentativa degli interessi in un
Fondo;
“Stock Connect” indica lo Shanghai Stock Connect e lo
Shenzhen Stock Connect, che
consentono agli investitori non cinesi di
acquistare talune Azioni Cina A tramite
broker a Hong Kong e/o tramite
qualsiasi altro programma Stock
Connect simile tra le città della
Repubblica Popolare Cinese e Hong
Kong, una volta a disposizione e
utilizzabile dalla Società;
“Contratto di Gestione
Delegata degli Investimenti”
indica un contratto tra il Gestore degli
Investimenti e un Gestore Delegato
degli Investimenti, cui gli attivi di un
Fondo (o parte degli stessi) vengono
assegnati come indicato nel
Supplemento del Fondo in questione, e
successive modifiche;
“Gestore Delegato
degli Investimenti”
indica uno o più soggetti nominati dal
Gestore degli Investimenti ai sensi di un
Contratto di Gestione Delegata degli
Investimenti, come indicato nel
Supplemento del Fondo in questione, e
successive modifiche;
“Supplemento” significa un supplemento del Prospetto
pubblicato di volta in volta per conto
della Società;
“Azionista Irlandese Imponibile” significa una persona che non sia:
(i) un Azionista Straniero;
(ii) un Intermediario (come definito
nel capitolo “Tassazione -
Irlanda”), incluso un intestatario,
per un Azionista Straniero; e
(iii) un Azionista Irlandese Esente;
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 22
“TCA” significa l’Irish Taxes Consolidation
Act del 1997, così come modificato;
“Valori mobiliari” Indica
1. azioni di società e altri titoli
equivalenti ad azioni di società;
2. obbligazioni e altri titoli di debito;
3. altri titoli negoziabili che
conferiscono il diritto di acquistare
tali valori mobiliari mediante
sottoscrizione o scambio, diversi da
tecniche e strumenti di cui al
regolamento 48A dei Regolamenti;
e
4. i titoli specificati ai fini della Parte
2, Schema 2 dei Regolamenti.
“Regolamentazione sugli OICVM” indica la Regolamentazione della Banca
Centrale sugli OICVM e qualsiasi linea
guida o documento con domande e
risposte emesso di volta in volta dalla
Banca Centrale, conformemente alla
Regolamentazione della Banca Centrale
sugli OICVM; o qualsiasi documento
pubblicato dalla Banca Centrale che
stabilisce tutte le condizioni che la
Banca Centrale impone agli OICVM,
alle loro società di gestione e ai
depositari;
“Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del
Fondo multicomparto”
significa un conto per le sottoscrizioni e
i riscatti a livello della società
multicomparto intestato alla Società;
“Regno Unito” e
“GB”
significa il Regno Unito di Gran
Bretagna e Irlanda del Nord;
“Stati Uniti” e
“USA”
significa gli Stati Uniti d’America,
(incluso gli Stati, il Distretto di
Columbia ed il Commonwealth di Porto
Rico), i suoi territori, possedimenti e
tutte le altre aree soggette alla sua
giurisdizione;
“U.S. Person” Una “U.S. Person” come definita
nell’Appendice II del presente
Prospetto;
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 23
“Conto USA Oggetto di Comunicazione” indica un Conto Finanziario detenuto
da una Persona statunitense Oggetto di
Comunicazione;
“Persona statunitense Oggetto di
Comunicazione”
indica (i) un “Contribuente statunitense”
che non sia un Contribuente statunitense
Escluso o (ii) un’Entità Estera Passiva
statunitense Controllata. Si rimanda allo
Schema III per una definizione completa
di Persona statunitense Oggetto di
Comunicazione, Contribuente
statunitense Escluso ed Entità Estera
Passiva statunitense Controllata;
“Momento di
Valutazione”
significa la data e l’orario o gli orari in
cui viene calcolato il Valore
Patrimoniale Netto di un Fondo e il
Valore Patrimoniale Netto per Azione,
come specificato nel Supplemento del
Fondo in questione, fermo restando che
ogni Fondo deve avere almeno due
Momenti di Valutazione al mese.
Nel presente Prospetto, tutti i riferimenti a “euro”, “EUR” o “€” indicano la valuta di cui alla
seconda frase dell’Articolo 2 del regolamento (CE) del Consiglio n. 974/98 del 3 maggio 1998,
adottata come moneta unica degli Stati membri partecipanti e qualsiasi valuta successivamente
stabilita a discrezione degli Amministratori, tutti i riferimenti a “dollari USA”, “USD” o “$”
indicano la valuta avente corso legale negli Stati Uniti d’America e tutti i riferimenti a
“sterline” o “GBP” indicano la valuta avente corso legale nel Regno Unito.
Tutti i riferimenti contenuti nel presente Prospetto alle disposizioni di qualsiasi legge,
regolamento o codice sono da intendersi come riferimenti a tali disposizioni come di volta in
volta emendate, modificate, riemanate, riviste o sostituite.
Tutti i riferimenti contenuti nel presente Prospetto a qualsiasi accordo sono da intendersi come
riferimenti a tale accordo come di volta in volta modificato, riformulato, integrato o sostituito.
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 24
__________________________________________________________________________
FONDI
___________________________________________________________________________
La Società prevede la separazione patrimoniale tra i Fondi e conseguentemente ogni passività
addebitata o attribuibile a un Fondo sarà assolta esclusivamente attraverso le attività del Fondo
in oggetto.
Obiettivo e Politiche d’investimento
L’Atto Costitutivo prevede che l’obiettivo e le politiche d’investimento di ciascun Fondo siano
formulati dagli Amministratori al momento della creazione del Fondo in oggetto. I dettagli
dell’obiettivo e delle politiche d’investimento di ciascun Fondo sono riportati nel Supplemento
del Fondo interessato.
Ogni variazione dell’obiettivo d’investimento o cambiamento significativo delle politiche
d’investimento di un Fondo rispetto a quanto riportato nel relativo Supplemento possono
avvenire soltanto tramite approvazione di una delibera ordinaria o con delibera unanime scritta
degli Azionisti del Fondo stesso. Fatto salvo e fermo restando quanto disposto nella frase
precedente del presente paragrafo, in caso di variazione dell’obiettivo e/o delle politiche
d’investimento di un Fondo, deve essere concesso a ciascun Azionista un ragionevole
preavviso affinché possa riscattare le sue Azioni prima dell’attuazione di tale modifica.
In attesa di investire i proventi di un’offerta di Azioni, in conformità con l’obiettivo e le
politiche d’investimento di un Fondo indicati nel relativo Supplemento, o laddove ciò sia
giustificato da fattori di mercato o di altra natura, un Fondo può, entro i limiti di investimento
indicati nella sezione “Limitazioni all’investimento”, investire in depositi di liquidità,
Strumenti del Mercato Monetario e in titoli a breve termine, come commercial paper,
accettazioni bancarie, certificati di deposito e titoli di Stato emessi da uno Stato membro
dell’OCSE o da un ente sovranazionale, a condizione che i titoli siano quotati, scambiati o
negoziati su un mercato regolamentato di uno Stato membro dell’OCSE e abbiano rating
investment grade o superiore secondo Moody’s o Standard & Poor’s. Sono ammessi anche gli
ETF in linea con le politiche d’investimento di un Fondo (salvo diversa disposizione nel
Supplemento, gli investimenti in ETF sono soggetti a un limite del 10% dell’investimento
complessivo del Fondo in altri organismi d’investimento collettivo del risparmio) e i futures su
indici azionari o obbligazionari (futures sui principali indici azionari o obbligazionari
conformemente alla politica d’investimento del Fondo interessato).
Limitazioni all’investimento
Le limitazioni all’investimento per ciascun Fondo sono formulate dagli Amministratori al
momento della creazione del Fondo, e gli investimenti consentiti e le limitazioni
all’investimento applicabili a ciascun Fondo ai sensi dei Regolamenti sono indicati di seguito.
Tuttavia, essi sono soggetti alle qualifiche ed esenzioni contenute nei Regolamenti e nella
Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM. Fermo restando quanto sopra, gli
Amministratori di ciascun Fondo possono formulare ulteriori limitazioni riguardanti
l’investimento ed i poteri di indebitamento al momento della creazione del Fondo in oggetto. I
dettagli di queste limitazioni aggiuntive (eventuali) sono riportati nel Supplemento del Fondo
interessato.
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1. Investimenti Consentiti
Gli investimenti di ciascun Fondo sono limitati a:
1.1 Valori mobiliari e Strumenti del Mercato Monetario ammessi alla quotazione ufficiale
in una borsa valori di uno Stato Membro o non Membro dell’UE, o negoziati in un
mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico in
uno Stato Membro o non Membro dell’UE.
1.2 Valori mobiliari emessi di recente che saranno ammessi alla quotazione ufficiale in una
borsa valori o altro mercato (come descritto sopra) entro un anno.
1.3 Strumenti del Mercato Monetario diversi da quelli negoziati in un mercato
regolamentato.
1.4 Quote di OICVM.
1.5 Quote di FIA.
1.6 Depositi presso istituti di credito.
1.7 Strumenti finanziari derivati.
2. Limitazioni all’investimento
2.1 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari e in
Strumenti del Mercato Monetario diversi da quelli cui si fa riferimento nel paragrafo 1.
2.2 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari emessi di
recente che saranno ammessi alla quotazione ufficiale in una borsa valori o altro
mercato (come descritto nel paragrafo 1.1) entro un anno. Questa limitazione non si
applicherà a quegli investimenti del Fondo in alcuni titoli USA conosciuti come titoli
della Rule 144A purché:
2.2.1 i titoli siano emessi con l’impegno di registrarli presso la SEC entro un anno
dall’emissione; e
2.2.2 i titoli non siano titoli illiquidi, vale a dire possano essere realizzati dal Fondo
entro sette giorni al prezzo della valutazione calcolato dal Fondo, o intorno a
tale prezzo.
2.3 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari o Strumenti
del Mercato Monetario emessi dallo stesso organismo, purché il valore totale dei valori
mobiliari e degli strumenti del mercato monetario detenuti negli organismi emittenti in
cui ciascun Fondo investe più del 5% sia inferiore al 40%.
2.4 Subordinatamente all’approvazione preventiva della Banca Centrale, il limite del 10%
(di cui al precedente paragrafo 2.3) è elevato al 25% nel caso di obbligazioni emesse da
un istituto di credito avente sede legale in uno Stato Membro e soggetto per legge a
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 26
controllo pubblico speciale finalizzato a tutelare i detentori delle obbligazioni. Se un
Fondo investe più del 5% del proprio patrimonio netto in queste obbligazioni emesse
da un singolo emittente, il valore totale di questi investimenti non potrà superare l’80%
del valore patrimoniale netto del Fondo. La Società non può utilizzare questa
disposizione in relazione ai Fondi senza la preventiva approvazione della Banca
Centrale.
2.5 Il limite del 10% (di cui al precedente paragrafo 2.3) è elevato al 35% se i valori
mobiliari o gli strumenti del mercato monetario sono emessi o garantiti da uno Stato
Membro, da sue autorità locali, da uno Stato non Membro dell’UE o da un organismo
pubblico internazionale cui appartengono uno o più Stati Membri.
2.6 I valori mobiliari e gli Strumenti del Mercato Monetario cui si fa riferimento ai punti
2.4 e 2.5 non andranno considerati ai fini dell’applicazione del limite del 40% cui si fa
riferimento al punto 2.3.
2.7 Un Fondo non può investire più del 20% del patrimonio netto in depositi effettuati
presso lo stesso istituto di credito.
I depositi presso un istituto di credito diverso da
un istituto di credito autorizzato nel SEE (Stati Membri, Norvegia, Islanda,
Liechtenstein);
un istituto di credito autorizzato in uno Stato firmatario (diverso da uno Stato
membro del SEE) dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio
1988 (Svizzera, Canada, Giappone, Stati Uniti d’America); o
un istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey, nella Isola di Man, in
Australia o in Nuova Zelanda
detenuti come liquidità accessoria sussidiaria, non devono superare il 10% del
patrimonio netto.
Questo limite può essere elevato al 20% nel caso di depositi presso il Depositario.
2.8 L’esposizione al rischio di un Fondo nei confronti di una controparte di uno strumento
derivato OTC non può superare il 5% del patrimonio netto.
Questo limite è elevato al 10% nel caso di un istituto di credito autorizzato nel SEE; un
istituto di credito autorizzato in uno Stato firmatario (diverso da uno Stato membro del
SEE) dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio 1988; o un
istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey, nell’Isola di Man, in Australia o in
Nuova Zelanda.
2.9 Fatto salvo quanto disposto nei precedenti paragrafi 2.3, 2.7 e 2.8, una combinazione di
due o più elementi fra i seguenti, emessi da, o effettuati o assunti nei confronti dello
stesso organismo, non può superare il 20% del patrimonio netto:
2.9.1 investimenti in valori mobiliari o Strumenti del Mercato Monetario;
2.9.2 depositi, e/o
2.9.3 esposizioni al rischio derivanti da operazioni su derivati OTC.
2.10 I limiti di cui ai precedenti punti 2.3, 2.4, 2.5, 2.7, 2.8 e 2.9 non possono essere sommati,
6110494.26.EU_ADMINISTRATION 27
cosicché l’esposizione ad un solo organismo non può superare il 35% del patrimonio
netto.
2.11 Le società del gruppo sono considerate un unico emittente ai fini dei punti 2.3, 2.4, 2.5,
2.7, 2.8 e 2.9. Tuttavia, un limite del 20% del patrimonio netto può essere applicato
all’investimento in valori mobiliari e Strumenti del Mercato Monetario all’interno dello
stesso gruppo.
2.12 Un Fondo può investire fino al 100% del patrimonio netto in diversi valori mobiliari e
Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da uno Stato Membro, dai suoi enti
locali, da Stati non membri dell’UE o organismi pubblici internazionali dei quali uno o
più Stati Membri fanno parte. I seguenti emittenti sono autorizzati ai fini di questa
limitazione all’investimento:
Stati membri dell’OCSE, ad esclusione dei paesi elencati in precedenza (purché le
emissioni interessate siano investment grade), Governo del Brasile (purché le emissioni
interessate siano investment grade), Governo dell’India (purché le emissioni interessate
siano investment grade), Governo di Singapore, Banca Asiatica per lo Sviluppo,
Euratom, Unione Europea, Banca Europea per gli Investimenti, Banca Inter-Americana
per lo Sviluppo, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Centrale
Europea, Consiglio d’Europa, Eurofima, Banca Africana per lo Sviluppo, Banca
Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (ovvero la Banca Mondiale),
International Finance Corporation, Federal National Mortgage Association (Fannie
Mae), Federal Home Loan Mortgage Corporation (Freddie Mac), Government
National Mortgage Association (Ginnie Mae), Fondo Monetario Internazionale,
Federal Home Loan Bank (FHLB), Federal Farm Credit Bank, Tennessee Valley
Authority (TVA), Student Loan Marketing Association (Sallie Mae) o Straight-A
Funding LLC.
Il Fondo deve detenere titoli provenienti da almeno 6 diverse emissioni, che non
superino per ogni emissione il 30% del patrimonio netto.
3. Investimenti in Organismi di Investimento Collettivo (“OIC”)
3.1 Un Fondo non può investire più del 10% del patrimonio netto in un singolo OIC.
3.2 L’investimento in FIA non può, complessivamente, superare il 10% del patrimonio
netto.
3.3 Agli OIC non è consentito investire più del 10% del patrimonio netto in altri OIC di
tipo aperto.
3.4 Quando un Fondo investe nelle quote di altri OIC gestiti, direttamente o per delega, da
altra società con la quale la Società condivide la gestione o il controllo, o alla quale è
legata per una partecipazione importante (almeno pari al 10% del capitale e dei diritti
di voto), diretta o indiretta, tale altra società non può richiedere commissioni di gestione,
sottoscrizione, conversione o riscatto in relazione all’investimento del Fondo nelle
quote di tali altri OIC.
3.5 Se il gestore degli investimenti del Fondo riceve una commissione (inclusa una
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commissione di retrocessione) in virtù di un investimento nelle quote di altro OIC, tale
commissione deve essere versata nel patrimonio del Fondo.
4. OICVM indicizzati
4.1 Un OICVM può investire fino al 20% del proprio patrimonio netto in azioni e/o titoli
di debito emessi da uno stesso organismo nel caso in cui la politica d’investimento
dell’OICVM consista nel replicare un indice che rispetta i criteri stabiliti nella
Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM ed è riconosciuto dalla Banca
Centrale.
4.2 Il limite indicato al paragrafo 4.1 può essere innalzato al 35% e applicato a un singolo
emittente, laddove ciò sia giustificato da condizioni di mercato eccezionali.
5. Disposizioni Generali
5.1 La Società operante nell’ambito di tutti gli OIC che gestisce non può acquisire azioni
con diritto di voto che le consentirebbero di esercitare un’influenza significativa sulla
gestione di un emittente.
5.2 Un Fondo non può acquisire più del:
5.2.1 10% delle azioni senza diritto di voto di un singolo organismo emittente;
5.2.2 10% delle obbligazioni di un singolo organismo emittente;
5.2.3 25% delle quote di un singolo OIC;
5.2.4 10% degli strumenti del mercato monetario di un singolo organismo emittente.
I limiti di cui ai precedenti punti 5.2.2, 5.2.3 e 5.2.4 possono essere disattesi al momento
dell’acquisto, qualora in tale momento non fosse possibile calcolare l’ammontare lordo
delle obbligazioni o degli Strumenti del Mercato Monetario, o l’ammontare netto dei
titoli in circolazione.
5.3 I punti 5.1 e 5.2 non si applicheranno:
5.3.1 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da
uno Stato Membro o dai suoi enti locali;
5.3.2 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da
uno Stato non Membro dell’UE;
5.3.3 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi da organismi
pubblici internazionali cui appartengono uno o più Stati Membri;
5.3.4 alle azioni detenute da un Fondo nel capitale di una società costituita in uno
Stato non membro dell’UE che investe il proprio patrimonio principalmente nei
titoli di emittenti con sede legale in tale Stato, la cui legislazione restringe a tale
detenzione la possibilità per il Fondo di investire nei titoli di emittenti di quel
paese. Questa rinuncia è applicabile soltanto se, in base alle politiche
d’investimento interessate, la società dello Stato non membro dell’UE osserva
i limiti stabiliti ai punti da 2.3 a 2.11, 3.1, 3.2, 5.1, 5.2, 5.4, 5.5 e 5.6 e purché,
laddove detti limiti siano superati, si rispettino i successivi paragrafi 5.5 e 5.6;
5.3.5 alle azioni detenute da una società d’investimento nel capitale di una società
controllata che svolge solamente attività di gestione, consulenza o marketing
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nel paese in cui la controllata è situata, con riferimento al riscatto di quote su
richiesta degli Azionisti, esclusivamente per loro conto.
5.4 Un Fondo non è tenuto a rispettare le limitazioni all’investimento di cui al presente
documento se esercita i diritti di sottoscrizione collegati ai valori mobiliari o agli
Strumenti del Mercato Monetario che costituiscono parte del suo patrimonio.
5.5 La Banca Centrale può consentire a Fondi recentemente autorizzati di derogare alle
disposizioni dei punti da 2.3 a 2.12, 3.1 e 3.2 nei sei mesi successivi alla data della loro
autorizzazione, purché rispettino il principio della distribuzione del rischio.
5.6 Se i limiti stabiliti nel presente documento vengono superati per motivi che esulano dal
controllo degli Amministratori o in conseguenza dell’esercizio dei diritti di
sottoscrizione, gli Amministratori devono porsi quale obiettivo prioritario per le proprie
operazioni di vendita la regolarizzazione di tale situazione, tenendo in debita
considerazione gli interessi dei propri Azionisti.
5.7 Un Fondo può realizzare vendite allo scoperto di:
5.7.1 valori mobiliari;
5.7.2 Strumenti del Mercato Monetario;
5.7.3 quote di OIC; o
5.7.4 strumenti finanziari derivati.
5.8 Un Fondo può detenere attività liquide accessorie.
6. Strumenti Finanziari Derivati (“SFD”)
6.1 Un Fondo può investire in SFD negoziati OTC purché le controparti nelle operazioni
OTC siano istituti soggetti alla vigilanza prudenziale della Banca Centrale e rientranti
nelle categorie autorizzate dalla stessa.
6.2 L’esposizione alle attività sottostanti agli SFD, inclusi gli SFD incorporati in valori
mobiliari o Strumenti del Mercato Monetario, sommata - ove opportuno - a posizioni
derivanti da investimenti diretti, non può superare i limiti d’investimento previsti nella
Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM. (Questa disposizione non si
applica nel caso di SFD basati su indici purché l’indice sottostante soddisfi i criteri
previsti nella Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM.)
6.3 L’esposizione complessiva di un Fondo (come indicato nella Regolamentazione della
Banca Centrale sugli OICVM) relativa agli SFD non deve superare il suo Valore
Patrimoniale Netto complessivo.
6.4 Gli investimenti in SFD sono subordinati alle condizioni ed ai limiti stabiliti dalla Banca
Centrale.
È stabilito che ciascun Fondo debba avere la facoltà di avvalersi di eventuali modifiche della
legge, dei Regolamenti o delle linee guida che consentano gli investimenti in attività e titoli su
base più ampia, nel rispetto delle disposizioni della Banca centrale.
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Gli indici ai quali un Fondo può esporsi devono rispettare i requisiti della Banca Centrale e
comprenderanno indici i cui componenti rientrano nelle categorie di titoli nei quali un Fondo
può investire direttamente.
Utilizzo di SFD
La Società, per conto di un Fondo e conformemente alle condizioni e ai limiti fissati dalla
Banca Centrale, può utilizzare tecniche e strumenti relativi a valori mobiliari e/o ad altri
strumenti finanziari in cui investe a scopo d’investimento o a fini di copertura (per proteggere
le plusvalenze non realizzate del Fondo coprendole contro possibili fluttuazioni avverse dei
mercati finanziari o dalle variazioni dei tassi d’interesse o dei tassi di cambio, che possono
ridurre il valore di mercato del portafoglio del Fondo) o con finalità di efficiente gestione del
portafoglio. Se un Fondo utilizza SFD, le relative caratteristiche sono esposte nel Supplemento
del Fondo in oggetto.
Se un Fondo investe in SFD a fini d’investimento, di copertura o di efficiente gestione del
portafoglio, la Società deve adottare una procedura di gestione del rischio che le consenta di
monitorare, misurare e gestire in qualunque momento il rischio delle posizioni di un Fondo e
il loro contributo al profilo di rischio complessivo del suo portafoglio. Deve utilizzare un
processo di gestione del rischio per valutare in modo preciso ed autonomo il valore dei derivati
OTC. Prima di investire in SFD per conto di un Fondo, la Società deve consegnare alla Banca
Centrale una relazione sulla procedura di gestione dei rischi nella quale, in conformità con
particolari requisiti della Banca Centrale, deve specificare i tipi di strumenti derivati, i rischi
sottostanti, i limiti quantitativi ed i metodi scelti per valutare i rischi associati alle operazioni
in strumenti finanziari derivati applicabili ad un Fondo. La Società garantirà che l’esposizione
complessiva di un Fondo agli SFD non superi il valore patrimoniale netto complessivo del suo
portafoglio e che l’esposizione al rischio di controparte in relazione a una operazione in derivati
OTC non superi mai i limiti consentiti dai Regolamenti. Ciascun Fondo utilizza l’approccio
basato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva.
La Società fornirà, su richiesta, ulteriori informazioni agli Azionisti in relazione ai metodi
impiegati per la gestione del rischio, inclusi i limiti quantitativi applicati ed eventuali sviluppi
recenti nelle caratteristiche di rischio e rendimento delle principali categorie di investimenti.
La Società può utilizzare tali tecniche per ridurre il rischio, i costi o per generare capitale o
reddito aggiuntivo per ciascun Fondo con un livello di rischio appropriato, tenendo conto del
profilo di rischio della Società, come descritto nel presente Prospetto e nelle disposizioni
generali dei Regolamenti.
L’utilizzo di tecniche di efficiente gestione del portafoglio non dovrebbe incrementare il profilo
di rischio di un Fondo o tradursi in una volatilità più elevata.
Come è tenuta a indicare nel presente Prospetto ai sensi del Regolamento 58(1)(c) della
Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM, la Società deve assicurare che tutti i
proventi generati mediante queste tecniche, al netto dei costi operativi diretti ed indiretti,
saranno restituiti al Fondo interessato. Le spese e i costi operativi diretti e indiretti derivanti
dalle tecniche di efficiente gestione del portafoglio (che non devono includere proventi occulti)
saranno versati alla controparte del contratto, che non deve essere collegata alla Società, al
Gestore degli Investimenti o al Depositario. Le entità cui nel corso dell’esercizio finanziario
della Società sono state pagate tali spese e/o costi operativi diretti o indiretti (compreso
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l’eventuale collegamento di dette entità al Gestore degli Investimenti o al Depositario) saranno
indicate nella relazione annuale relativa a tale periodo.
Tipi di SFD
I tipi di SFD che un Fondo può utilizzare sono principalmente:
Contratti Futures e Opzioni su Futures
Un Fondo può stipulare contratti futures e opzioni su contratti futures, che prevedono l’acquisto
o la vendita di un contratto di acquisto o vendita di un determinato titolo, indice o altro
strumento finanziario a una data futura e a un prezzo stabiliti in borsa o su mercati OTC. Un
Fondo può stipulare tali contratti in sostituzione dell’assunzione di una posizione in un
qualsiasi sottostante o per incrementare i rendimenti.
Warrant
Un warrant è un titolo che conferisce al suo detentore il diritto di acquistare azioni della società
emittente in una data futura e a un prezzo prefissato. I warrant hanno caratteristiche analoghe
a quelle delle opzioni call, ma sono di norma emessi insieme a obbligazioni o azioni privilegiate
o nell’ambito di operazioni societarie. Generalmente i warrant sono opzioni a più lunga
scadenza e vengono negoziati over-the-counter. L’obiettivo commerciale dei warrant può
essere la copertura contro le oscillazioni di un particolare mercato o strumento finanziario o
l’assunzione di un’esposizione a un particolare mercato o strumento finanziario in sostituzione
dell’utilizzo di un titolo fisico.
Un Fondo può acquistare warrant. I warrant non conferiscono il diritto a dividendi o diritti di
voto in riferimento ai titoli che permettono di acquistare e non rappresentano diritti sul
patrimonio dell’emittente. Di conseguenza, possono essere considerati più speculativi rispetto
ad altri titoli di tipo azionario. Inoltre, il valore dei warrant non varia necessariamente di pari
passo con quello dei titoli sottostanti e si annulla se essi non vengono esercitati prima delle loro
date di scadenza.
Titoli Convertibili
Le obbligazioni convertibili sono obbligazioni che conferiscono al loro detentore l’opzione di
convertirle in un determinato numero di azioni di una società. Questa opzione incorporata
incide sul rischio dell’obbligazione, che di conseguenza presenta caratteristiche simili sia ai
comuni titoli a reddito fisso sia alle azioni. Quando l’azione sottostante registra performance
deludenti, l’obbligazione convertibile continua a fruttare interessi, dunque tende a comportarsi
come un’obbligazione quando l’opzione è out-of-the-money; quando l’azione sottostante inizia
a evidenziare un buon andamento, il valore dell’opzione incorporata aumenta e, di
conseguenza, l’obbligazione convertibile inizia a comportarsi come l’azione sottostante,
poiché l’opzione va in-the-money. Un Fondo può investire in obbligazioni convertibili per
assumere un’esposizione a società ed emittenti in linea con la sua politica d’investimento.
I titoli privilegiati convertibili sono strumenti che conferiscono al detentore di azioni
privilegiate l’opzione di convertirle in un determinato numero di azioni ordinarie di una società.
Questa opzione incorporata consente al Fondo in oggetto di mantenere la propria strategia
azionaria e fornisce al tempo stesso alcuni elementi propri degli strumenti a reddito fisso, dal
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momento che spesso le azioni privilegiate hanno dividendi fissi che devono essere pagati prima
di quelli spettanti ai detentori delle azioni ordinarie. Pertanto, il Fondo interessato può utilizzare
la caratteristica privilegiata del titolo quando la performance di una società sottostante è
deludente e optare per la conversione in azioni ordinarie quando il valore della società aumenta
in misura adeguata. Inoltre, la caratteristica privilegiata del titolo contribuisce a generare
reddito per il Fondo e anche la struttura del prezzo potrebbe creare valore per il portafoglio.
I titoli convertibili in cui un Fondo può investire possono incorporare un’opzione.
Operazioni di pronti contro termine attive e passive
Un Fondo può stipulare operazioni di pronti contro termine attive e passive con finalità di
efficiente gestione del portafoglio, nel rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti nei
Regolamenti e nella Regolamentazione sugli OICVM.
Un’operazione di pronti contro termine passiva prevede la vendita di titoli con l’accordo per il
venditore di riacquistarli in una data successiva. Ai sensi di un contratto di pronti contro termine
passivo, un Fondo vende titoli a una controparte con l’accordo di riacquistarli allo stesso
prezzo, maggiorato degli interessi, a un tasso specificato.
Un’operazione di pronti contro termine attiva prevede l’acquisto di titoli da una controparte
con l’accordo per l’acquirente di rivenderli alla controparte in una data successiva. Ai sensi di
un contratto di pronti contro termine attivo, un Fondo acquista titoli da una controparte con
l’accordo di rivenderli allo stesso prezzo, maggiorato degli interessi, a un tasso specificato. Il
titolo viene detenuto dal Fondo interessato come collaterale per l’obbligo di riacquisto della
controparte.
Per le operazioni di pronti contro termine passive, il Fondo deve assicurare di poter chiedere
in qualsiasi momento la restituzione dei titoli oggetto dell’operazione o di risolvere il contratto
che ha stipulato. Per quanto riguarda le operazioni di pronti contro termine passive, il Fondo
deve accertarsi di essere sempre in grado di chiedere la restituzione dell’intero ammontare di
contante o di poter risolvere il contratto sulla base degli importi maturati o al prezzo corrente
di mercato (mark-to-market). Le operazioni di pronti contro termine attive e passive a termine
fisso della durata di non oltre sette giorni devono essere considerate alla stregua di accordi che
consentono al Fondo di richiamare le attività in qualsiasi momento.
Opzioni
Un Fondo può acquistare opzioni call e put e vendere opzioni call e put coperte in conformità
con il proprio obiettivo e con le proprie politiche d’investimento. Un’“opzione call” prevede la
vendita di un contratto che conferisce al titolare il diritto di acquistare uno specifico numero di
titoli a un determinato prezzo prima di una data prestabilita. Un’“opzione call coperta” è
un’opzione call emessa su titoli già in possesso del venditore dell’opzione call per consegna al
detentore in caso di esercizio dell’opzione. Un’“opzione put” conferisce all’acquirente il diritto
di vendere (e obbliga il venditore ad acquistare) i titoli sottostanti al prezzo di esercizio
specificato in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Un’opzione put venduta
da un Fondo è coperta quando, tra l’altro, il Fondo mantiene separate attività liquide ammesse
di valore pari o superiore al prezzo di esercizio dell’opzione per adempiere all’obbligo assunto,
o copre altrimenti l’operazione. Un Fondo può acquistare e vendere opzioni call e put in
relazione a specifici titoli (o gruppi o “panieri” di titoli specifici) o indici di valori mobiliari,
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valute o futures. Un Fondo può inoltre stipulare contratti di opzione OTC, che rispetto alle
opzioni quotate sono disponibili per un maggior numero di titoli e possono avere una più ampia
gamma di date di scadenza e prezzi di esercizio. L’utilizzo efficace di opzioni e di opzioni su
futures da parte di un Fondo dipende dalla capacità del Gestore degli Investimenti di prevedere
correttamente le oscillazioni dei prezzi dei singoli titoli, dei relativi mercati, dei tassi di cambio
o dei tassi d’interesse.
Contratti di swap
Un Fondo può stipulare swap su tassi d’interesse, swap su indici azionari, credit default swap,
swap su valute e total return swap con finalità di copertura o nel tentativo di ottenere un
particolare rendimento quando ciò è ritenuto auspicabile. Un’operazione di swap prevede un
accordo fra due parti finalizzato allo scambio di flussi di cassa diversi sulla base di un importo
nozionale specificato. I flussi di cassa scambiati nell’ambito di una specifica operazione
possono essere, tra l’altro, pagamenti equivalenti agli interessi su un capitale, pagamenti
finalizzati a compensare l’acquirente per le perdite su un titolo o paniere di titoli in default o
pagamenti che riflettono la performance di una o più valute, titoli o indici specificati.
I total return swap sono utilizzati per assumere un’esposizione a particolari titoli o mercati
finanziari nei casi in cui (1) assumere un’esposizione non è possibile a causa di restrizioni del
mercato locale o non è economicamente efficiente tramite il titolo sottostante o (2) il Gestore
degli Investimenti intende raggiungere un grado di leva in portafoglio o per la situazione
specifica. I Fondi possono utilizzare total return swap in relazione a titoli e indici di titoli, di
norma scambiando un flusso di cassa fisso basato sul rendimento totale di un titolo azionario
con flussi di cassa a tasso variabile. Questi contratti consentono ai Fondi di gestire la propria
esposizione a taluni titoli o indici di titoli. Per questi strumenti, il rendimento dei Fondi si basa
su quello delle azioni o dell’indice sottostante. Se un Fondo investe in total return swap o in
altri SFD con le stesse caratteristiche, l’attività o l’indice sottostante può essere costituito da
azioni, titoli di debito, Strumenti del Mercato Monetario o altri investimenti ammissibili
coerenti con l’obiettivo e le politiche d’investimento del Fondo, come indicato nel capitolo
“Politiche di investimento” del Supplemento del Fondo interessato. Le controparti di tali
operazioni sono di norma banche, società d’investimento, broker/dealer, organismi
d’investimento collettivo del risparmio o altre istituzioni o intermediari finanziari. Il rischio
che la controparte non adempia ai propri obblighi ai sensi del total return swap e il suo effetto
sul rendimento dell’Azionista sono descritti nel capitolo “Rischio connesso agli SFD - Rischio
di controparte”. Le controparti degli swap non violano i limiti di esposizione riportati nello
Schema II e sono conformi ai requisiti della Banca Centrale.
Le controparti dei total return swap stipulati da un Fondo non hanno alcuna discrezionalità
sulla composizione o sulla gestione del portafoglio del Fondo, sul sottostante dell’SFD o sulla
necessità che la controparte venga approvata in relazione a qualsiasi operazione nell’ambito
del portafoglio del Fondo.
Contratti a termine
Un contratto a termine obbliga una parte ad acquistare e l’altra a vendere uno specifico
ammontare di una valuta (di un titolo o di un altro strumento finanziario) in una data futura e
al prezzo stabilito nel contratto.
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I contratti a termine possono essere strutturati per il regolamento in contanti, anziché prevedere
la consegna fisica. Un Fondo può stipulare contratti a termine su valute senza facoltà di
consegna (“NDF”), che sono un particolare tipo di contratti a termine regolati in contanti che
possono essere utilizzati per assumere un’esposizione a una valuta (diversa dal dollaro USA)
non convertibile o con uno scarso volume di negoziazioni.
In relazione ai contratti futures o a termine che prevedono il regolamento in contanti, un Fondo
può accantonare attività liquide di importo pari al suo obbligo giornaliero netto calcolato mark-
to-market (ossia alla passività netta giornaliera del Fondo in oggetto) ai sensi dei contratti,
anziché l’intero valore nozionale di tali contratti. In relazione ai contratti futures o a termine
che non prevedono il regolamento in contanti, un Fondo è obbligato ad accantonare attività
liquide di importo pari all’intero valore nozionale di tali contratti (in genere, il valore numerico
complessivo dell’attività sottostante del contratto futures o a termine al momento della
valutazione) nel periodo in cui le posizioni in tali contratti risultano in essere.
Participatory Note (“P-Note”)
Le P-Note sono strumenti finanziari utilizzabili dal Fondo per assumere un’esposizione
indiretta a diversi mercati azionari. L’acquisto di P-Note da società di intermediazione o banche
conferisce a un Fondo accesso indiretto a titoli azionari e gli permette di assumere
un’esposizione a mercati azionari che potrebbero non essere accessibili direttamente senza che
scattino potenziali obblighi di registrazione. Le P-Note sono spesso quotate in borsa, ma di
solito sono negoziate su base OTC con l’intermediario o la banca emittente. Le P-Note su azioni
in genere forniscono un’esposizione alla pari al titolo sottostante (ossia hanno un delta di 1),
non sono acquistate a margine e non incorporano elementi derivati. Tali P-Note possono
soddisfare i criteri previsti per i valori mobiliari ai sensi dei Regolamenti, possono quindi essere
trattate come tali e non sono soggette alle regole applicabili agli SFD.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Ai sensi del Regolamento (UE) n. 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25
novembre 2015 sulla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e del
riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012, laddove il Fondo effettui operazioni
di pronti contro termine, di prestito titoli attive e passive, di buy-sell back o di sell-buy back,
di finanziamento con margini o total return swap, agli investitori devono essere fornite
informazioni aggiuntive prima della loro ammissione nel Fondo.
Il Fondo può effettuare di volta in volta operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine
attive e passive.
Il Fondo effettua SFT per conseguire il proprio obiettivo d’investimento e con finalità di
efficiente gestione del portafoglio e di copertura del rischio d’investimento (anche se non vi
sono garanzie che parte o la totalità di questi scopi venga raggiunta).
I tipi di attività del Fondo che possono essere oggetto di SFT includono tutte le attività di volta
in volta detenute dal Fondo, tra cui, a scopo meramente esemplificativo, azioni e titoli correlati
ad azioni quotati o meno, valute, quote di altri organismi d’investimento collettivo del
risparmio e derivati. La quota massima delle masse in gestione di ciascun Fondo che può essere
oggetto di SFT è riportata nel Supplemento del Fondo. Inoltre, si prevede che le SFT
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costituiranno una determinata percentuale delle masse in gestione di ciascun Fondo, come
riportato in ciascun Supplemento. Si prevede che i total return swap costituiranno una
determinata percentuale delle masse in gestione di ciascun Fondo, come riportato in ciascun
Supplemento.
Per selezionare le controparti di ciascuna SFT, la Società utilizza i seguenti criteri: status
giuridico, paese di origine, rating di credito minimo e regolamentazione della controparte. Ad
esempio, la controparte potrebbe essere una persona giuridica situata in uno Stato membro del
SEE.
In generale, la Società accetterà i seguenti tipi di collaterale non in contanti: obbligazioni
emesse o garantite da Stati Uniti, Regno Unito e altri Stati membri dell’OCSE o dai loro
governi locali, agenzie, enti parastatali o autorità, obbligazioni emesse da organismi
sovranazionali, titoli di debito societari, inclusi commercial paper e titoli convertibili, emessi
da società statunitensi o meno, azioni incluse nei principali indici (tra cui, a titolo
esemplificativo ma non esaustivo, titoli di Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania,
Hong Kong, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti). La
data di scadenza non viene considerata ai fini dell’accettazione del collaterale.
La Società utilizza il seguente metodo di valutazione del collaterale: il collaterale deve poter
essere valutato almeno quotidianamente e su base mark-to-market da un team di professionisti
del prestito titoli. Questi ultimi raffrontano il valore dei titoli in prestito e il collaterale in
relazione ai valori di mercato e in valuta e verificano che il valore del collaterale detenuto, più
il collaterale aggiuntivo richiesto dalla valutazione mark-to-market, sia pari o superiore al
valore dei titoli concessi in prestito, maggiorato degli interessi maturati. I prezzi provenienti da
varie fonti, tra cui FT Interactive Data, Bloomberg e Standard & Poor’s, vengono confrontati
tra i fornitori e le differenze sostanziali vengono analizzate. Il Fondo utilizza margini di
variazione giornalieri. I livelli minimi di collaterale sono pari al 102-105% più gli interessi
maturati, con soglie minime di variazione del valore di mercato. Se il valore del collaterale
scende al di sotto di tale livello, i prestiti sono valutati giornalmente su base mark-to-market e
al prenditore viene richiesto un collaterale aggiuntivo. L’eventuale collaterale in eccesso viene
restituito al prenditore, conformemente al contratto di prestito. Tutti i prestiti di azioni sono
garantiti da un collaterale almeno pari al 105% (a eccezione delle azioni statunitensi con
collaterale a reddito fisso statunitense). Tutti i prestiti multivalutari, che si tratti di azioni o titoli
a reddito fisso, hanno un collaterale almeno pari al 105%.
Il collaterale deve essere accettato nel rispetto di limiti di diversificazione (che possono
includere, a titolo meramente esemplificativo, vincoli relativi all’emittente o alla liquidità), ai
sensi del Prospetto. Il valore del collaterale ricevuto non deve evidenziare una correlazione
elevata con la performance della controparte.
Una descrizione dei rischi connessi alle SFT e ai total return swap, nonché dei rischi legati alla
gestione del collaterale, ad esempio i rischi di mercato, di liquidità, commerciali e di credito,
di controparte, di custodia, giuridici e operativi, nella misura considerata ragionevolmente
rilevante dalla Società, è riportata nel capitolo “Fattori di rischio” del Prospetto e/o del
Supplemento. I rischi derivanti dall’utilizzo di SFT devono inoltre essere adeguatamente
rilevati nel processo di gestione del rischio della Società.
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Tutti i proventi generati da SFT, al netto delle spese operative dirette e indirette, saranno
rimessi al Fondo. Le spese e i costi operativi diretti e indiretti derivanti dall’utilizzo di SFT e
total return swap saranno versati alla controparte del contratto, che non deve essere collegata
al Gestore degli Investimenti.
Politica in materia di collaterale
Per limitare il rischio di credito dei Fondi in relazione alle operazioni OTC o di pronti contro
termine, per conto dei Fondi può essere ricevuto un collaterale dalle controparti o versato alle
medesime. Di norma il collaterale è in contanti e/o sotto forma di titoli emessi o garantiti da
alcuni Stati membri dell’OCSE, dai loro enti pubblici, autorità locali o istituzioni e
organizzazioni sovranazionali, a condizione che tale collaterale rispetti le disposizioni della
Banca Centrale.
Il collaterale ricevuto deve rispettare i seguenti criteri:
(i) Liquidità: Il collaterale ricevuto, a esclusione della liquidità, deve essere altamente
liquido e negoziato su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di
negoziazione con una struttura dei prezzi trasparente, in modo tale da poter essere
venduto rapidamente a un prezzo prossimo alla valutazione precedente alla vendita. Il
collaterale ricevuto dovrebbe inoltre rispettare le disposizioni dell’Articolo 74 dei
Regolamenti, relativo all’acquisizione di azioni con diritti di voto;
(ii) Valutazione: il collaterale ricevuto deve poter essere valutato almeno quotidianamente
su base mark-to-market per assicurare un’adeguata copertura del margine e gli attivi
che presentano un’elevata volatilità dei prezzi non devono essere accettati come
collaterale a meno che non siano previsti haircut prudenziali (come descritto in maggior
dettaglio alla voce “Politica in materia di haircut”);
(iii) Qualità creditizia dell’emittente: il collaterale ricevuto deve essere di alta qualità e sarà
valutato in conformità con i requisiti del processo di valutazione del credito
dell’emittente indicati nella Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM;
(iv) Correlazione: il collaterale ricevuto deve essere emesso da un soggetto indipendente
dalla controparte e non deve ragionevolmente evidenziare una forte correlazione con la
performance della controparte;
(v) Diversificazione (concentrazione degli attivi): il collaterale deve essere
sufficientemente diversificato in termini di paesi, mercati ed emittenti, con
un’esposizione massima ad un dato emittente del 20% del Valore Patrimoniale Netto.
Quando un Fondo è esposto a controparti differenti, i diversi panieri di collaterale
devono essere aggregati per calcolare il limite di esposizione del 20% ad un singolo
emittente. Un Fondo può avere il 100% del collaterale in diversi valori mobiliari e
Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da uno Stato Membro, da uno o più
dei suoi enti locali, da paesi terzi o da organismi pubblici internazionali dei quali uno o
più Stati Membri fanno parte, a condizione che il Fondo riceva titoli provenienti da
almeno sei emissioni differenti e che una singola emissione non rappresenti oltre il 30%
del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Consultare il capitolo 2.12 alla voce
“Limitazioni all’investimento” per un elenco dei singoli emittenti; e
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(vi) Disponibilità immediata: il collaterale ricevuto deve essere pienamente utilizzabile dal
Fondo interessato in qualsiasi momento, senza che sia necessario riferirsi alla
controparte o richiederne l’approvazione.
Livello del collaterale
In relazione ai derivati OTC il collaterale richiesto dovrà assicurare che l’esposizione alla
controparte sia gestita entro i limiti indicati nella sezione “Limitazioni all’investimento”.
Diversamente, un Fondo richiederà un collaterale laddove l’esposizione ad una controparte
abbia raggiunto una soglia minima. Tale soglia minima sarà stabilita caso per caso in funzione
della controparte e dipenderà da diversi fattori, inclusa la qualità creditizia della controparte.
Politica in materia di haircut
Di norma la Società accetta solamente collaterale non in contanti che non manifesta una elevata
volatilità dei prezzi; di conseguenza, una politica in materia di haircut non è necessaria. Se uno
dei Fondi detiene collaterale non in contanti che manifesta un’elevata volatilità dei prezzi, il
Gestore degli Investimenti interessato può negoziare opportuni haircut che tengano in
considerazione fattori come la qualità creditizia dell’emittente e la volatilità del prezzo del
collaterale e, laddove necessario, l’esito di eventuali stress test da effettuare conformemente
alla politica di stress testing. Il valore del collaterale, rettificato alla luce della politica in
materia di haircut, deve essere sempre pari o superiore all’esposizione della controparte.
Il collaterale non in contanti non può essere venduto, impegnato o reinvestito.
Il reinvestimento del collaterale in contanti deve rispondere sempre ai seguenti requisiti:
(i) Il denaro ricevuto come collaterale può essere investito solamente nei seguenti:
depositi presso un istituto di credito UE, una banca autorizzata negli altri Stati Membri
dello Spazio economico europeo (SEE) (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), una banca
autorizzata da uno Stato firmatario (diverso da uno Stato Membro UE o SEE)
dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio 1988 (Svizzera,
Canada, Giappone e Stati Uniti) o un istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey,
nell’Isola di Man, in Australia o in Nuova Zelanda (gli Istituti Interessati);
titoli di Stato di alta qualità;
operazioni di pronti contro termine attive, a condizione che siano effettuate con istituti
di credito soggetti a vigilanza prudenziale e che il Gestore degli Investimenti e/o il
Gestore Delegato degli Investimenti siano in grado in qualsiasi momento di richiamare
l’intero importo del contante maturato;
fondi di mercato monetario a breve scadenza secondo la definizione delle Guidelines
on a Common Definition of European Money Market Funds dell’ESMA (rif. CESR/10-
049);
(ii) Il collaterale in contanti investito deve essere diversificato in conformità ai requisiti di
diversificazione applicabili al collaterale non in contanti;
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(iii) Il collaterale in contanti investito non può essere depositato presso la controparte o un
soggetto collegato.
Un Fondo che riceve un collaterale per almeno il 30% del proprio patrimonio deve essere dotato
di una politica di stress testing appropriata che assicuri l’esecuzione di stress test regolari in
condizioni di liquidità normali ed eccezionali, allo scopo di consentire un’adeguata valutazione
del rischio di liquidità connesso al collaterale. La politica di stress testing della liquidità deve
prevedere almeno quanto segue:
l’elaborazione dell’analisi di scenari di stress test, tra cui analisi di sensibilità,
calibrazione e certificazione;
un approccio empirico alla valutazione dell’impatto, tra cui test retrospettivi delle stime
relative al rischio di liquidità;
la segnalazione della frequenza e delle soglie limite/di tolleranza per le perdite; e
misure di attenuazione volte a ridurre le perdite, tra cui una politica di haircut e una
protezione dal gap risk.
Tutte le controparti di operazioni in SFD OTC, di pronti contro termine attive e passive o di
prestito titoli rientrano in almeno una delle seguenti categorie indicate dalla Regolamentazione
della Banca Centrale sugli OICVM:
(i) un istituto di credito autorizzato:
a) nel SEE;
b) in uno stato firmatario, diverso da uno Stato membro del SEE, dell’Accordo di Basilea
sulla Convergenza dei Capitali del luglio 1988; o
c) a Jersey, a Guernsey, nell’Isola di Man, in Australia o in Nuova Zelanda.
(ii) una società d’investimento autorizzata ai sensi della direttiva MiFID; o
(iii) la controllata di un gruppo che abbia ricevuto una licenza di holding bancaria dalla
Federal Reserve degli Stati Uniti d’America e sia soggetta alla supervisione di
quest’ultima.
Laddove la controparte (che rientra in una delle categorie precedenti) di un’operazione di pronti
contro termine o di prestito titoli che è stata sottoscritta per conto dei Fondi:
a) abbia ricevuto un rating da un’agenzia registrata e soggetta alla supervisione dell’ESMA,
tale rating deve essere preso in considerazione nel processo di valutazione del credito; e
b) sia stata declassata a un rating pari o inferiore ad A2 (o rating comparabile) dall’agenzia di
cui alla lettera (a), la Società deve effettuare una nuova valutazione creditizia.
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La Società assicura di poter sempre richiedere la restituzione di eventuali titoli concessi in
prestito o la risoluzione del contratto di prestito titoli che ha stipulato.
Se sottoscrive un’operazione di pronti contro termine attiva, la Società deve accertarsi di essere
sempre in grado di richiamare l’intero ammontare di contante oppure di poter risolvere il
contratto sulla base degli importi maturati o al prezzo corrente di mercato (mark-to-market).
Quando la liquidità è richiamabile in qualsiasi momento sulla base del valore di mercato, il
valore di mercato dell’operazione di pronti contro termine attiva deve essere utilizzato per
calcolare il valore patrimoniale netto del Fondo.
Se la Società stipula un’operazione di pronti contro termine passiva, deve garantire di poter
richiedere in qualsiasi momento la restituzione dei titoli oggetto dell’accordo o la risoluzione
del medesimo.
I contratti di pronti contro termine attivi e passivi o di prestito titoli non costituiscono
assunzioni o concessioni di prestiti ai sensi dei Regolamenti.
Custodia
Il collaterale ricevuto nell’ambito di un trasferimento del titolo di proprietà deve essere tenuto
in custodia dal fiduciario. Per altri tipi di accordi di garanzia, il collaterale può essere detenuto
da un depositario terzo soggetto a vigilanza prudenziale e non collegato al fornitore del
collaterale. Le attività conferite in garanzia dai Fondi nell’ambito di tali operazioni continuano
a essere custodite dal Depositario.
Strategia di Copertura della Valuta del Portafoglio/Fondo
Ciascun Fondo gestisce il portafoglio nella propria Valuta Base. Fintanto che un Fondo detiene
valute o titoli denominati in una valuta diversa dalla sua Valuta Base, il valore del Fondo può
essere influenzato dal valore della valuta locale rispetto alla valuta di denominazione di tale
Fondo. La Società può utilizzare tecniche di copertura valutaria per eliminare l’esposizione
valutaria nei confronti del dollaro USA e limitare l’esposizione valutaria tra le valute degli
investimenti in portafoglio e la Valuta Base di un Fondo; tuttavia, ciò potrebbe non essere
sempre possibile o praticabile. Fintanto che un Fondo detiene titoli denominati in una valuta
diversa dalla sua Valuta Base, il suo Valore Patrimoniale Netto potrà essere influenzato dal
valore della valuta locale rispetto a tale Valuta Base.
Nessuna Copertura della Valuta di Classe
Ciascun Fondo ha una Valuta Base, come indicato nel Supplemento a esso relativo, e talune
classi di Azioni disponibili in un Fondo non saranno denominate in quella Valuta Base, bensì
nella rispettiva Valuta di Classe. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione
valutaria dei detentori della Valuta di Classe rispetto alla Valuta Base. In tali circostanze,
queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base.
In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi in Valuta della Classe, le
conversioni verranno effettuate nella Valuta Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il
valore delle classi in Valuta della Classe è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta
Base.
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Regolamento sugli Indici di Riferimento
Nelle circostanze in cui i Fondi utilizzano indici di riferimento in conformità con il
Regolamento sugli Indici di Riferimento, la Società è tenuta ad assicurare che l’indice di
riferimento sia fornito da un amministratore di indici incluso nel registro tenuto dall’ESMA o
sia un indice incluso nel registro tenuto dall’ESMA. Il Regolamento sugli Indici di Riferimento
contiene disposizioni transitorie che consentono agli amministratori di indici esistenti dell’UE
di chiedere l’autorizzazione o la registrazione ai sensi del Regolamento sugli Indici di
Riferimento fino al 1° gennaio 2020. Alla data del presente Prospetto, gli amministratori degli
indici che attualmente forniscono gli indici di riferimento ai Fondi hanno dichiarato in fonti di
pubblico dominio che chiederanno l’autorizzazione o la registrazione conformemente al
Regolamento sugli Indici di Riferimento e l’iscrizione nel registro tenuto dall’ESMA.
Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti
La Società può contrarre in qualsiasi momento prestiti non superiori al 10% del Valore
Patrimoniale Netto di un Fondo per conto di quest’ultimo e gli Amministratori possono
chiedere al Depositario di utilizzare le attività del Fondo come garanzia per tale prestito, purché
detta operazione abbia natura temporanea. Per stabilire la percentuale dei prestiti in essere, non
è ammessa la compensazione tra saldi attivi (per esempio, la liquidità) e prestiti. Fatto salvo il
potere della Società di investire in valori mobiliari, Strumenti del Mercato Monetario e altri
strumenti finanziari di cui al capitolo “Investimenti consentiti”, la Società non può concedere
prestiti a terzi, o agire in veste di garante per conto degli stessi. Un Fondo può acquistare
obbligazioni e titoli che non siano interamente liberati.
Un Fondo può acquisire valuta estera tramite accordi di finanziamento di garanzia. La valuta
estera ottenuta in questo modo non è classificata tra i prestiti ai fini dei Regolamenti, purché il
deposito in compensazione sia denominato nella Valuta Base del Fondo e sia pari o superiore
al valore del prestito in valuta estera in essere. Tuttavia, qualora i prestiti in valuta estera
superino il valore del deposito di garanzia, qualunque superamento sarà considerato un prestito
ai fini di detta restrizione.
Politica di distribuzione
Gli Amministratori decidono la politica e gli accordi di distribuzione relativi a ciascun Fondo
e i dettagli della politica di distribuzione di ciascun Fondo sono riportati nel relativo
Supplemento.
In base all’Atto Costitutivo, gli Amministratori hanno il diritto di dichiarare i dividendi relativi
al Fondo, pari ai ricavi accumulati (ossia al reddito complessivamente maturato inclusi interessi
e dividendi) meno le spese e altri fondi meno le minusvalenze accumulate, realizzate e non
realizzate del Fondo in oggetto. Gli Amministratori possono corrispondere integralmente o in
parte il dividendo spettante agli Azionisti mediante la distribuzione di titoli del Fondo in
oggetto, ed in particolare con la consegna di qualsiasi investimento di cui il Fondo sia titolare.
Nel selezionare tali investimenti, gli Amministratori consultano il Depositario per assicurare
che i restanti Azionisti non siano penalizzati. In tal caso, l’Azionista può chiedere alla Società,
invece di trasferirgli direttamente i titoli, di predisporne la vendita e versargli i proventi netti.
La Società sarà tenuta e legittimata a dedurre una somma relativa alla tassazione irlandese su
eventuali dividendi dovuti ad un Azionista di un Fondo che sia o si ritenga essere un Azionista
Irlandese Imponibile e a pagare tale somma alle autorità fiscali irlandesi.
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I dividendi non reclamati entro sei anni dalla loro data di maturazione si prescriveranno, e
saranno di spettanza del Fondo interessato.
I dividendi dovuti (e non utilizzati per l’acquisto di ulteriori Azioni della relativa Classe)
saranno pagati mediante bonifico bancario a rischio dell’Azionista. Il costo dell’operazione di
norma è a carico dell’Azionista, anche se gli Amministratori hanno la facoltà di stabilire che
tali oneri debbano essere sostenuti dal Fondo interessato. Il pagamento dei dividendi può essere
trattenuto, senza versare gli interessi, se l’identità del destinatario non è stata sufficientemente
verificata per fini antiriciclaggio in conformità con le procedure stabilite nel capitolo
“Procedure antiriciclaggio”.
Le Azioni a Capitalizzazione non conferiscono il diritto ai dividendi. Il reddito netto attribuibile
alle Azioni sarà trattenuto nel Fondo e il valore delle Azioni aumenterà di conseguenza.
La mancata presentazione della documentazione richiesta per fini antiriciclaggio alla Società o
all’Agente Amministrativo può comportare un ritardo nel regolamento delle eventuali
distribuzioni di dividendi. In tali circostanze, eventuali importi dovuti agli Azionisti sotto
forma di dividendi resteranno parte del patrimonio del Fondo fintanto che l’Agente
Amministrativo non avrà appurato che le procedure antiriciclaggio sono state pienamente
rispettate. Dopodiché tali dividendi saranno versati.
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___________________________________________________________________________
FATTORI DI RISCHIO
___________________________________________________________________________
I rischi descritti nel presente Prospetto non devono essere considerati un elenco esaustivo dei
rischi che i potenziali investitori devono considerare prima di investire in un Fondo. Si richiama
l’attenzione dei potenziali investitori sul fatto che l’investimento in un Fondo potrebbe essere
di volta in volta esposto ad altri rischi di natura eccezionale. Non vi sono garanzie che un Fondo
raggiunga l’obiettivo di investimento e gli investitori potrebbero perdere parte o la totalità del
loro investimento nella Società. Rischi diversi possono riguardare Fondi e/o Classi differenti.
Si raccomanda ai potenziali investitori di consultare il presente Prospetto attentamente in tutte
le sue parti.
Per sua natura, l’investimento in un Fondo potrebbe essere considerato speculativo e non
costituisce un piano d’investimento completo. La sottoscrizione di Azioni dovrebbe essere
presa in considerazione solo da soggetti finanziariamente in grado di mantenere il proprio
investimento e di tollerare il rischio di perdita associato all’investimento in un Fondo. Gli
investitori sono tenuti ad esaminare attentamente l’obiettivo e le politiche d’investimento del
Fondo prescelto, descritti nel presente documento e nel Supplemento pertinente, per acquisire
familiarità con i rischi associati all’investimento in un Fondo e sono altresì tenuti a consultare
i propri consulenti professionali prima di fare richiesta di sottoscrizione di Azioni. Gli
investitori rischiano di perdere parte o la totalità del proprio investimento nella Società.
I titoli e gli strumenti in cui la Società investe sono soggetti alle normali fluttuazioni del
mercato e agli altri rischi inerenti agli investimenti in titoli. Il valore degli investimenti e il
reddito che ne deriva, e pertanto il valore delle Azioni e l’eventuale reddito derivante dalle
Azioni di ogni Fondo possono aumentare o diminuire ed un investitore potrebbe non recuperare
la somma investita. Anche i cambiamenti dei tassi di cambio tra le valute o la conversione da
una valuta ad un’altra possono comportare una diminuzione o un aumento del valore
dell’investimento.
Inoltre, la Società fornirà, su richiesta, ulteriori informazioni agli Azionisti in relazione ai
metodi impiegati per la gestione del rischio, inclusi i limiti quantitativi applicati ed eventuali
sviluppi recenti nelle caratteristiche di rischio e rendimento delle principali categorie di
investimenti applicabili ai singoli Fondi.
Segue un elenco non esaustivo dei rischi applicabili a ciascun Fondo. I rischi specifici
considerati rilevanti per la politica d’investimento di un Fondo saranno indicati nel relativo
Supplemento.
RISCHI GENERALI
Rischio della Brexit
Il 23 giugno 2016 si è tenuto nel Regno Unito un referendum in cui la maggioranza degli
elettori ha votato a favore dell’uscita dall’UE. Il primo ministro del Regno Unito ha avviato
negoziati con il Consiglio dell’Unione europea e ha invocato l’articolo 50 del Trattato di
Lisbona il 29 marzo 2017. Il Trattato di Lisbona prevede un periodo massimo di due anni per
la negoziazione degli accordi di uscita, al termine dei quali (indipendentemente dal
raggiungimento o meno di un accordo) i trattati cessano di applicarsi allo Stato membro
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uscente, a meno che il Consiglio europeo, in accordo con lo Stato membro, non decida
all’unanimità di prorogare questo periodo. Durante, e possibilmente anche in seguito a questo
periodo, è probabile che vi sia notevole incertezza circa la posizione del Regno Unito e le
disposizioni applicabili ai suoi rapporti con l’UE e con gli altri paesi in seguito alla sua uscita
dall’UE. Tale incertezza potrà interessare altri paesi, sia UE che extra-UE, che potranno o meno
essere influenzati da tali eventi.
L’impatto di tali eventi sulla Società è difficile da prevedere, ma esiste la possibilità che
abbiano un impatto negativo sul rendimento del Fondo e sui suoi investimenti. Potrebbero
verificarsi ripercussioni negative a scapito del valore di alcuni investimenti del Fondo, della
sua capacità di stipulare operazioni o di valorizzare o realizzare tali investimenti o comunque
di attuare i singoli programmi di investimento. Ciò potrà essere dovuto a una serie di fattori, di
cui presentiamo un elenco non esaustivo:
- aumento dell’incertezza e della volatilità nel Regno Unito, nell’Unione europea e in
altri mercati finanziari;
- oscillazioni dei valori degli attivi;
- oscillazioni dei tassi di cambio tra la sterlina, l’euro, il dollaro USA e altre valute;
- maggiore illiquidità degli investimenti situati, quotati o negoziati all’interno del Regno
Unito, dell’UE o altrove;
- cambiamenti nella disponibilità o capacità delle controparti finanziarie e di altra natura
di stipulare transazioni, o nel prezzo e nei termini in base ai quali sono disposti a
stipulare transazioni; e/o
- cambiamenti nei regimi giuridici e regolamentari a cui la Società, il Gestore degli
Investimenti e/o alcune attività pertinenti del Fondo sono soggetti.
Una volta stabilita la posizione del Regno Unito e le disposizioni che si applicheranno ai suoi
rapporti con l’UE e gli altri paesi extra-UE, o nel caso in cui il Regno Unito dovesse uscire
dall’UE senza avere accettato tali accordi o prima che tali accordi entrino in vigore, potrebbe
essere necessario modificare le modalità di distribuzione della Società, in modo da consentire
alla stessa di perseguire pienamente i propri obiettivi o di consentire al Distributore (o a
qualsiasi suo delegato) di commercializzare o promuovere la Società nel modo più efficace
possibile in qualsiasi giurisdizione. Ciò potrebbe anche indurre gli attuali Azionisti in quella o
in qualsiasi altra giurisdizione a voler riscattare i propri interessi nel Fondo prima del tempo, il
che potrebbe svantaggiare loro o altri Azionisti del Fondo.
Rischio regolamentare connesso alla direttiva MiFID II
La Normativa MiFID recepisce nell’ordinamento irlandese la direttiva dell’Unione europea
relativa ai mercati degli strumenti finanziari (direttiva 2014/65/UE) e il regolamento che la
accompagna, il regolamento sui mercati degli strumenti finanziari (“MiFIR”) (Regolamento
600/2014/UE), collettivamente noti come “MiFID II”. I Regolamenti e la MiFID II sono entrati
in vigore il 3 gennaio 2018. La MiFID II è una norma di ampio respiro che avrà un impatto
sulla struttura del mercato finanziario, sugli obblighi in materia di trading e di compensazione,
sulla governance dei prodotti e sulla tutela degli investitori. Il MiFIR e la maggior parte delle
cosiddette misure di “Livello 2” sono direttamente applicabili in tutta l’Unione europea (UE)
come normativa UE, mentre la direttiva MiFID modificata deve essere “recepita” nel diritto
nazionale degli Stati membri. Nel corso del processo di recepimento, i singoli Stati membri e
le loro autorità competenti nazionali (“ACN”) possono aver introdotto disposizioni che vanno
oltre quelle contenute nel testo di legge europeo e applicare le disposizioni MiFID II a operatori
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di mercato che altrimenti non sarebbero rientrati nel campo di applicazione della MiFID II.
Alcuni aspetti relativi alla MiFID II e alla sua attuazione potrebbero essere poco chiari nel loro
ambito di applicazione e presentare differenze di interpretazione. Gli operatori di mercato che
non sono direttamente soggetti alla MiFID II possono essere indirettamente penalizzati dalle
sue disposizioni e dalle relative interpretazioni regolamentari. Non è possibile prevedere in che
modo questi aspetti possano influire sugli operatori di mercato, tra cui la Società e il Gestore
degli Investimenti, sull’operatività e sulla performance della Società e sulla capacità del
Gestore degli Investimenti di perseguire l’obiettivo d’investimento della Società.
Rischio di reati informatici e violazione della sicurezza
Con la diffusione dell’uso di sistemi telematici per l’esecuzione delle operazioni della Società,
quest’ultima è soggetta a maggiori rischi operativi e di sicurezza delle informazioni
riconducibili a violazioni di sicurezza informatica. Le violazioni di sicurezza informatica
interessano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’infezione da virus informatici e l’accesso
non autorizzato ai sistemi della Società mediante “hacking” o altri mezzi finalizzati
all’appropriazione indebita di attività o informazioni sensibili, alla corruzione di dati o alla
perturbazione volontaria delle operazioni. Le violazioni di sicurezza informatica possono
altresì verificarsi senza che sia necessario l’accesso non autorizzato, ad esempio mediante
attacchi DoS (acronimo di Denial of Service), o negazione del servizio, ovvero situazioni in
cui utenti autorizzati trasmettono, intenzionalmente o involontariamente, informazioni
riservate archiviate nei sistemi della Società. Una violazione di sicurezza informatica può
causare interruzioni e influire sulle attività commerciali della Società, con conseguenti perdite
finanziarie, incapacità di determinare il Valore Patrimoniale Netto di un Fondo, violazione
della legge applicabile, sanzioni e/o ammende regolamentari, costi legati alla compliance e di
altra natura. Tutto ciò potrebbe comportare conseguenze negativi sulla Società e sui suoi
Azionisti. Inoltre, poiché la Società opera a stretto contatto con fornitori di servizi terzi (ad
esempio, banche depositarie, agenti di trasferimento, agenzie di amministrazione e
distributori), le violazioni indirette della sicurezza informatica di cui potrebbero essere vittima
tali fornitori terzi possono esporre la Società, e i suoi Azionisti, agli stessi rischi associati alle
violazioni dirette di sicurezza informatica. Inoltre, le violazioni indirette della sicurezza
informatica presso un emittente di titoli in cui un Fondo investe possono avere effetti negativi
analoghi sulla Società e sui suoi Azionisti. Sebbene la Società, tramite i suoi fornitori di servizi,
abbia istituito sistemi di gestione dei rischi tesi a minimizzare i rischi correlati alle violazioni
della sicurezza informatica, non esistono garanzie che tali misure abbiano successo.
Oltre a considerare i rischi per la Società e il Fondo, gli Azionisti sono invitati ad assicurarsi
che i metodi di comunicazione con l’Agente Amministrativo e i consulenti finanziari, compresi
quelli utilizzati con il Gestore degli Investimenti e il Distributore, siano sicuri e idonei a
prevenire modifiche fraudolente dei dati.
Rischio della Banca depositaria
Se un Fondo investe in attività costituite da strumenti finanziari detenuti in custodia (“Attività
Custodite”), la Banca Depositaria è tenuta a svolgere pienamente le funzioni di custodia e sarà
responsabile per qualsiasi perdita delle attività detenute in custodia, a meno che dimostri che
la perdita sia stata originata a seguito di un evento esterno al di fuori del suo ragionevole
controllo, le cui conseguenze sarebbero state inevitabili nonostante tutti gli sforzi ragionevoli
compiuti per evitarle. In caso di perdita (e in assenza di prove del fatto che la perdita sia dovuta
a un evento esterno), la Banca Depositaria è tenuta a restituire attività identiche a quelle perse,
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ovvero un importo corrispondente a tale Fondo senza ritardi ingiustificati. Se un Fondo investe
in attività che non sono strumenti finanziari detenibili in custodia (“Altre Attività”), la Banca
Depositaria è tenuta a verificare esclusivamente la proprietà del Fondo di tali attività e a
mantenere un registro delle attività che la Banca Depositaria ritenga essere di proprietà del
Fondo. In caso di perdita di tali attività, la Banca Depositaria sarà responsabile solo nella
misura in cui la perdita sia dovuta al mancato soddisfacimento, intenzionale o per negligenza,
delle proprie obbligazioni ai sensi del Contratto di Banca Depositaria.
Poiché è probabile che la Società sia investita sia in Attività Custodite che in Altre Attività, va
osservato che le funzioni di custodia della Banca Depositaria in relazione alle rispettive
categorie di attività e il corrispondente standard di responsabilità per tali funzioni differiscono
in maniera significativa.
La Società gode di un elevato livello di protezione in termini di responsabilità della Banca
Depositaria per la custodia delle Attività Custodite. Tuttavia, il livello di protezione per le Altre
Attività è sensibilmente inferiore. Di conseguenza, maggiore è la proporzione del Fondo
investita in categorie di Altre Attività, maggiore è il rischio che eventuali perdite siano
irrecuperabili. Sebbene la classificazione di un determinato investimento del Fondo in termini
di Attività Custodita o Altra Attività sia determinata caso per caso, in via generale va osservato
che gli strumenti derivati negoziati da un Fondo over-the-counter saranno considerati Altre
Attività. Anche altri tipi di attività investite di volta in volta da un Fondo sarebbero trattate in
modo analogo. Tenuto conto del quadro di responsabilità della Banca Depositaria ai sensi dei
Regolamenti OICVM, queste Altre Attività, dal punto di vista della custodia, espongono il
Fondo ad un livello di rischio superiore rispetto alle Attività Custodite, come ad esempio le
azioni e le obbligazioni quotate in borsa.
Rischio dei mercati emergenti
I Fondi che investono una quota significativa delle proprie attività nei titoli di emittenti situati
in paesi di economie emergenti, sono soggetti a livelli di rischio di investimento superiori
rispetto ai Fondi che investono prevalentemente in mercati più sviluppati non statunitensi, in
quanto i titoli dei mercati emergenti possono presentare rischi di credito, valutari, di liquidità,
legali, politici e altri rischi superiori ovvero rischi supplementari agli stessi, rispetto a quelli
cui sono soggetti gli investimenti in paesi sviluppati diversi dagli Stati Uniti. Tali rischi
comprendono i seguenti: elevate oscillazioni del tasso di cambio; maggiore rischio di default
(compreso quello per gli emittenti pubblici e privati); maggiore incertezza e instabilità sociale,
economica e politica (compreso il rischio di eventi bellici); maggiore coinvolgimento del
governo nell’economia; minore vigilanza governativa e regolamentazione dei mercati
mobiliari e dei relativi operatori; controlli sugli investimenti non statunitensi e limitazioni al
rimpatrio del capitale investito e alla capacità di un fondo di scambiare valute locali per dollari
USA o qualsiasi altra valuta non locale utilizzata come Valuta Base di un Fondo; mancata
disponibilità di tecniche di copertura valutaria in alcuni paesi emergenti; il fatto che le imprese
nei paesi emergenti possano essere di recente organizzazione, più piccole e meno affermate;
differenza o mancanza di standard di revisione contabile e di reporting finanziario, che
potrebbero implicare la mancata disponibilità di informazioni sostanziali sugli emittenti;
procedure di liquidazione e di regolamento differenti, che potrebbero non riuscire a far fronte
al volume di transazioni in titoli o che potrebbero comunque renderne difficile l’esecuzione;
difficoltà nel pronunciamento e/o nell’esecuzione delle sentenze giurisdizionali all’interno di
giurisdizioni non statunitensi; rischio di custodia ascrivibile al fatto che per definizione i
mercati emergenti sono “in evoluzione”, pertanto sono esposti al rischio di improvvisi
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cambiamenti politici e di rallentamento dell’economia; e capitalizzazioni di mercato
considerevolmente inferiori delle emittenti nei mercati emergenti.
Rischio valutario
Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di
cambio poiché le posizioni valutarie detenute dalla Società potrebbero non corrispondere alle
posizioni in titoli detenute.
Rischio legale
I sistemi giuridici sono in continua evoluzione nei mercati emergenti e possono non presentare
un grado di sviluppo analogo a quello di un paese occidentale. Il contesto normativo può essere
incerto e l’emanazione della normativa non è sempre al passo con gli sviluppi del mercato, e
può quindi creare ambiguità e incoerenze. Potrebbero non esistere norme che disciplinino le
SFT, oppure, qualora esistano delle norme, queste potrebbero essere interpretate ed applicate
in maniera arbitraria o incoerente. Può sussistere un rischio di conflitto tra le norme e le
regolamentazioni degli enti locali, regionali e nazionali. L’indipendenza dei giudici
dall’influenza economica, politica o nazionale può essere sostanzialmente non dimostrata e
tribunali e giudici potrebbero non essere conoscitori esperti di diritto commerciale e societario.
La tutela dei diritti degli investitori esteri in sede giudiziaria può non essere garantita in caso
di violazione delle leggi, dei regolamenti o dei contratti locali.
Rischio di liquidità
Un Fondo è esposto al rischio di liquidità quando il volume di negoziazione, l’assenza di un
market maker o restrizioni legali riducono la capacità del Fondo di vendere particolari titoli o
di chiudere posizioni in derivati a un prezzo di mercato vantaggioso. I Fondi con strategie
d’investimento principali che prevedono investimenti in titoli di società a più bassa
capitalizzazione, titoli non statunitensi, derivati o titoli caratterizzati da un notevole rischio di
mercato e/o di credito tendono ad essere i più esposti al rischio di liquidità. L’esposizione al
rischio di liquidità può essere maggiore per i Fondi che investono in titoli dei mercati emergenti
e nei relativi derivati che non sono ampiamente negoziati e che possono essere oggetto di
restrizioni all’acquisto e alla vendita.
Rischio operativo
La Società è soggetta a rischi causati da fattori esterni agli strumenti in cui i Fondi investono,
come malfunzionamenti dei sistemi, malfunzionamento della tecnologia, errori umani e di
trattamento, ovvero difetti nell’organizzazione, nei processi interni o negligenza dei dipendenti
di un fornitore di servizi terzo. Tali eventi possono avere un impatto negativo sui Fondi.
Rischio connesso al riscatto
Un Fondo potrebbe avere la necessità di vendere le sue partecipazioni per soddisfare le richieste
di riscatto degli Azionisti. Un Fondo potrebbe subire una perdita al momento della vendita dei
titoli per soddisfare le richieste di riscatto se non dispone di livelli o fonti di liquidità adeguati
e se le richieste di riscatto sono insolitamente consistenti, frequenti o si verificano in fasi di
turbolenza del mercato o di ribasso dei prezzi dei titoli venduti, oppure quando i titoli che un
Fondo desidera o è tenuto a vendere sono illiquidi.
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Rischio connesso agli investimenti in Russia
Alcuni mercati dell’Europa centrale e orientale presentano rischi specifici relativi al
regolamento e alla custodia dei titoli. Tali rischi derivano dal fatto che in alcuni paesi (tra cui
la Russia) i titoli fisici potrebbero non esistere; di conseguenza, la proprietà dei titoli è
comprovata solo dal registro degli azionisti dell’emittente. Ciascun emittente è responsabile
della nomina di un proprio conservatore del registro. Nel caso della Russia, ciò si traduce in
un’ampia distribuzione geografica di diverse migliaia di conservatori dei registri in tutto il
territorio del paese. La Federal Commission for Securities and Capital Markets russa (la
“Commissione”) ha definito le responsabilità dei conservatori dei registri, tra cui ciò che
costituisce prova della proprietà e le procedure di trasferimento. Tuttavia, le difficoltà nel far
valere i regolamenti della Commissione fanno sì che il potenziale di perdita o di errori persista
e non vi è alcuna garanzia che i conservatori dei registri agiscano conformemente alle leggi e
ai regolamenti applicabili. Le prassi ampiamente accettate nel settore sono ancora in fase di
elaborazione.
All’atto della registrazione, il conservatore del registro emette un estratto del registro degli
azionisti in quel particolare momento. La proprietà delle azioni è dimostrata dalle annotazioni
del conservatore del registro, ma non dal possesso di un estratto del registro degli azionisti.
L’estratto è solo la prova dell’avvenuta registrazione, non è negoziabile e non ha un valore
intrinseco. Inoltre, di norma i conservatori dei registri non accettano un estratto come prova
della titolarità delle azioni e non sono obbligati a informare il Depositario o i suoi agenti locali
in Russia dell’eventuale o avvenuta modifica del registro degli azionisti. Di conseguenza, i
titoli russi non sono fisicamente custoditi presso il Depositario o i suoi agenti locali in Russia.
Pertanto, né il Depositario né i suoi agenti locali in Russia possono essere considerati custodi
fisici nel senso tradizionale. I conservatori dei registri non sono agenti né responsabili nei
confronti del Depositario o dei suoi agenti locali in Russia. Gli investimenti in titoli quotati o
negoziati in Russia interesseranno unicamente titoli azionari quotati o negoziati sul livello 1 o
2 della Borsa di Mosca. La responsabilità del Depositario riguarda la sua incapacità
ingiustificata di adempiere ai propri obblighi o di assolverli in maniera adeguata e non copre
le perdite dovute a liquidazione, bancarotta, negligenza o dolo dei conservatori dei registri. Nel
caso in cui dovessero verificarsi tali perdite, il Fondo dovrà esercitare i propri diritti
direttamente presso l’emittente e/o il conservatore dei registri da questi designato. I suddetti
rischi relativi alla custodia di titoli in Russia possono esistere, in maniera analoga, in altri paesi
dell’Europa centrale e orientale in cui un Fondo può investire.
Rischio legato all’autonomia patrimoniale
La Società è un fondo multicomparto con autonomia patrimoniale tra i Fondi. Di conseguenza,
ai sensi del diritto irlandese, eventuali passività attribuibili a un particolare Fondo possono
essere estinte unicamente attingendo al patrimonio di tale Fondo e le attività degli altri Fondi
non possono essere utilizzate per coprire le passività di tale Fondo. Tali disposizioni sono
vincolanti sia per i creditori sia in caso di insolvenza, ma non escludono l’applicazione di
decreti o norme di legge che richiedano l’utilizzo del patrimonio di un Fondo per coprire parte
o la totalità delle passività di un altro Fondo, ad esempio per motivi di frode o falsa
dichiarazione. Inoltre, pur essendo vincolanti in un tribunale irlandese, che sarebbe la sede
principale per un’azione legale finalizzata a far valere un debito nei confronti della Società, tali
disposizioni non sono state testate in altre giurisdizioni e rimane la possibilità che un creditore
cerchi di sequestrare o pignorare le attività di un Fondo per soddisfare un debito di un altro
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Fondo in una giurisdizione che non riconosce il principio di autonomia patrimoniale tra i Fondi.
La Società e il Gestore degli Investimenti non avranno alcun controllo sulle attività di una
società o di un organismo di investimento collettivo in cui un Fondo abbia investito. I gestori
di organismi di investimento collettivo e di società in cui un Fondo può investire possono
rispettivamente gestire gli organismi di investimento collettivo o essere gestite con modalità
non previste dalla Società o dal Gestore degli Investimenti.
Rischio del Programma Stock Connect
Stock Connect è un programma correlato alla negoziazione di titoli e al regolamento operante
tra Stock Exchange of Hong Kong Limited (“SEHK”), la Borsa di Shanghai (“SSE”), la Borsa
di Shenzhen (“SZSE”) Hong Kong Securities Clearing Company Limited (“HKSCC”) e China
Securities Depository and Clearing Corporation Limited (“ChinaClear”), finalizzato a
consentire il reciproco accesso al mercato azionario tra la Cina continentale e Hong Kong.
Stock Connect comprende un Northbound Trading Link e un Southbound Trading Link. Grazie
al Northbound Trading Link, gli investitori di Hong Kong e quelli stranieri (tra cui un Fondo),
attraverso i loro broker di Hong Kong e la società di negoziazione titoli costituita dalla borsa
SEHK, potranno negoziare Azioni di classe A quotate sulla borsa SSE o sulla borsa SZSE
inoltrando gli ordini rispettivamente alla borsa SSE o alla borsa SZSE. Grazie al Southbound
Trading Link, gli investitori in Cina potranno negoziare determinate azioni quotate sulla borsa
SEHK.
Negoziazione e titoli ammissibili
La Società negozia Azioni cinesi di classe A attraverso un broker affiliato alla rete di sub-
depositari del Depositario, che è anche un operatore della borsa SEHK. In virtù del regolamento
da parte dei broker o dei depositari in qualità di operatori di compensazione, tali Azioni cinesi
di classe A saranno detenute all’interno di conti presso il Central Clearing and Settlement
System (CCASS) di Hong Kong (il sistema centrale di compensazione e regolamento gestito
da HKSCC per la compensazione dei titoli quotati o negoziati sulla borsa SEHK).
Grazie a Stock Connect, i Fondi, per tramite dei loro broker a Hong Kong, possono negoziare
determinate azioni ammissibili quotate sulla borsa SSE o sulla borsa SZSE.
Per quanto attiene alla SSE, queste comprendono attualmente tutte le azioni costituenti in un
determinato momento l’Indice SSE 180 e l’Indice SSE 380, e tutte le Azioni di classe A quotate
sulla borsa SSE, che non compongono gli indici interessati, ma che sono associate ad Azioni
corrispondenti quotate sulla borsa SEHK, tranne per le seguenti eccezioni:
- le azioni quotate sulla borsa SSE non negoziate in renminbi (“RMB”); e
- le azioni quotate sulla borsa SSE incluse nel “risk alert board”.
La SSE non accetta le ETF come titoli ammissibili.
Per quanto attiene alla borsa SZSE, queste includono tutte le azioni che compongono il
Component Index e il Small/Mid Cap Innovation Index della borsa SZSE e tutte le azioni
quotate sulla borsa SZSE di società che hanno emesso sia azioni A che azioni H. Tuttavia, la
borsa SZSE, a differenza della borsa SSE, limita gli investitori idonei a negoziare azioni
quotate sul ChiNext Board della borsa SZSE agli “investitori istituzionali professionisti”.
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La borsa SZSE accetta gli ETF come titoli ammissibili.
Si prevede che l’elenco dei titoli ammissibili sarà soggetto a revisione.
Quota di negoziazione
La negoziazione con Stock Connect è soggetta ad una quota di investimento massima
transfrontaliera (“Quota Aggregata”) nonché ad una quota giornaliera (“Quota
Giornaliera”). La negoziazione Northbound e Southbound sarà soggetta a serie diverse di
Quote Aggregate e Quote Giornaliere. La Quota Aggregata limita l’importo assoluto di afflussi
nella Repubblica Popolare Cinese nell’ambito della negoziazione Northbound, che attualmente
è fissato a 300 miliardi di renminbi. La Quota Giornaliera limita il valore massimo di acquisto
netto delle negoziazioni transfrontaliere eseguite ogni giorno nell’ambito del sistema Stock
Connect. La Quota Giornaliera Northbound è fissata a 13 miliardi di renminbi rispettivamente
per la borsa SZSE e la borsa SSE. Le quote non appartengono al Fondo e sono evase in ordine
cronologico di arrivo. La borsa SEHK monitora la quota e pubblica il saldo residuo della Quota
Aggregata e della Quota Giornaliera Northbound in orari prestabiliti sul sito web di Hong Kong
Exchanges and Clearing Limited (“HKEx”).
Giorno di negoziazione
Gli investitori (incluso il Fondo) saranno autorizzati ad operare sul mercato solo nei giorni in
cui entrambi i mercati sono aperti per le operazioni di negoziazione e i servizi bancari sono
disponibili in entrambi i mercati nei rispettivi giorni di regolamento.
Regolamento e custodia
HKSCC, una consociata interamente controllata di HKEx, e ChinaClear saranno responsabili
della compensazione, del regolamento e dell’erogazione di servizi di deposito, intestazione e
altri servizi correlati ai fini delle operazioni di negoziazione eseguite dai rispettivi operatori di
mercato e investitori. Le Azioni cinesi di classe A negoziate tramite il sistema Stock Connect
sono emesse in forma scriptless, pertanto gli investitori non detengono fisicamente alcuna
Azione cinese di Classe A. Gli investitori di Hong Kong ed esteri che hanno acquistato Azioni
A tramite negoziazione Northbound devono mantenere le Azioni A sui conti azionari dei propri
broker o depositari presso la CCASS. Per tutto il tempo in cui la HKSCC è “titolare
intestataria”, essa detiene i titoli per conto degli investitori che sono i proprietari effettivi dei
titoli. Secondo il Regolamento Stock Connect della Cina Securities Regulatory Commission, è
espressamente stabilito che gli investitori godano dei diritti e dei benefici dei titoli SSE e SZSE
acquisiti tramite Stock Connect in conformità alle leggi vigenti. Pertanto, gli investitori, e non
i broker, depositari o intermediari attraverso i quali gli investitori detengono i titoli SSE e
SZSE, dovrebbero essere riconosciuti dalle leggi e normative della Cina continentale come gli
effettivi proprietari dei titoli SSE e SZSE.
Valuta
Gli investitori di Hong Kong ed esteri (tra cui il Fondo) negoziano e regolano titoli SSE e SZSE
solo in renminbi (RMB).
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Rischio di sospensione
Si rammenta agli investitori che, in determinate circostanze eccezionali, il loro diritto di
acquistare e vendere le Azioni può essere sospeso (si veda la sezione “Sospensione del Calcolo
del Valore Patrimoniale Netto”).
Utilizzo del Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del Fondo multicomparto
I corrispettivi ricevuti per la sottoscrizione a un Fondo prima dell’emissione di Azioni saranno
tenuti nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto a nome della Società
e saranno trattati come un attivo del Fondo interessato. Gli investitori saranno creditori non
garantiti del Fondo interessato in relazione all’importo sottoscritto e detenuto dalla Società fino
all’emissione delle Azioni nel Giorno di Negoziazione. Di conseguenza, gli investitori non
potranno beneficiare dell’eventuale apprezzamento del NAV del Fondo interessato né di altri
diritti dei sottoscrittori (come ad esempio il diritto a dividendi), fintantoché le Azioni non
vengono emesse nel Giorno di Negoziazione interessato. In caso di insolvenza del Fondo o
della Società, non vi è alcuna garanzia che il Fondo o la Società abbiano fondi sufficienti per
pagare appieno i creditori non garantiti.
Il pagamento dei proventi dei riscatti e dei dividendi in relazione ad un Fondo specifico è
subordinato alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo dei documenti di sottoscrizione
originali e al rispetto di tutte le procedure di contrasto al riciclaggio di denaro. Ciononostante,
gli Azionisti che richiedano il riscatto delle loro Azioni cesseranno di essere Azionisti e
diventeranno creditori non garantiti del Fondo in questione a partire dal Giorno di
Negoziazione interessato. I riscatti e le distribuzioni in sospeso, ivi compresi i riscatti e le
distribuzioni bloccate, in attesa di essere versati all’Azionista interessato, saranno tenuti nel
Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto a nome della Società. Gli
Azionisti che abbiano chiesto il riscatto o che abbiano diritto a tali distribuzioni saranno
creditori non garantiti del Fondo in questione e non potranno beneficiare dell’eventuale
apprezzamento del NAV del Fondo né di altri diritti dei sottoscrittori (come ad esempio il
diritto a ulteriori dividendi), in relazione all’importo del riscatto o della distribuzione detenuti
nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto. In caso di insolvenza del
Fondo in questione o della Società, non vi è alcuna garanzia che il Fondo o la Società abbiano
fondi sufficienti per pagare appieno i creditori non garantiti. Gli Azionisti che abbiano chiesto
il riscatto o che abbiano diritto a distribuzioni devono accertarsi che l’Agente Amministrativo
riceva tempestivamente la documentazione e le informazioni eventualmente mancanti. Il loro
mancato invio è a rischio dell’Azionista.
Nel caso di insolvenza di un altro Fondo della Società (il Fondo insolvente), il recupero degli
importi eventualmente detenuti nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello
al quale ha diritto un altro Fondo (il Fondo titolare), ma che siano stati trasferiti al Fondo
Insolvente in conseguenza dell’esistenza del Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a
ombrello, sarà soggetto ai principi della legge fallimentare irlandese ed ai termini delle
procedure operative del Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello. Potrebbero
nascere ritardi nell’effettuazione e/o controversie sul recupero di tali importi, e il Fondo
Insolvente potrebbe non avere fondi sufficienti a ripagare gli importi dovuti al Fondo titolare.
Rischio connesso ai titoli non quotati
Nel rispetto dei Regolamenti, un Fondo può investire le proprie attività in investimenti non
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quotati. I titoli non quotati tendono a essere più volatili e ad avere un profilo di rischio più
elevato rispetto a quelli quotati. L’assenza di un mercato riconosciuto per i titoli non quotati
può rendere difficile per il Fondo interessato reperire informazioni attendibili circa il valore di
tali titoli e l’entità dei rischi cui è esposto o cedere tale titolo rapidamente e/o a condizioni
vantaggiose.
Si richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che la valutazione dei titoli non quotati e
difficili da valutare dipende da fattori soggettivi e può essere difficile da effettuare con
precisione. L’Agente Amministrativo può basarsi su valutazioni dei titoli non quotati o difficili
da valutare fornite dal Gestore degli Investimenti. Ciò potrebbe dar luogo a potenziali conflitti
di interessi da parte del Gestore degli Investimenti, i cui compensi, al pari del rendimento per
gli investitori, aumentano all’aumentare del valore del Fondo. Tuttavia, il Gestore degli
Investimenti si adopererà per risolvere tali conflitti valutando tali titoli non quotati o difficili
da valutare in base al loro probabile valore di realizzo con prudenza e in buona fede.
RISCHI CONNESSI ALLE AZIONI
Rischio degli American e Global Depositary Receipt
Gli American Depositary Receipt (ADR) e Global Depositary Receipt (GDR) rappresentano
un’azione, piuttosto che una l’effettiva partecipazione in una società, e sono soggetti a rischi
particolari, tra cui il rischio di cambio, il rischio politico e il rischio di inflazione. Ad esempio,
se il valore del dollaro USA aumenta rispetto al valore della valuta locale della società, una
buona parte dell’utile intrinseco della società potrebbe andare perso nella transazione. Lo status
degli American Depositary Receipt (ADR) e dei Global Depositary Receipt (GDR) non
protegge il capitale sociale dal rischio intrinseco della stabilità politica locale. Rivoluzioni,
nazionalizzazioni, crolli valutari o altre possibili calamità possono rappresentare importanti
fattori di rischio in aree del mondo che non siano gli Stati Uniti, e tali rischi si saranno
chiaramente trasferiti agli American Depositary Receipt (ADR) e dei Global Depositary
Receipt (GDR) originati in un paese che ne dovesse essere colpito. Gli altri paesi del mondo
possono essere più o meno soggetti alle spinte inflazionistiche di quanto non accada in un dato
momento all’economia statunitense.
Rischio dei titoli convertibili e di altri titoli assimilabili alle azioni
I titoli convertibili sono soggetti ai rischi che interessano sia i titoli azionari che quelli a reddito
fisso, compresi il rischio di mercato, credito, liquidità e tasso di interesse. I titoli convertibili
offrono, in genere, un livello di rendimento inferiore in termini di interessi o dividendi rispetto
ai titoli non convertibili di qualità simile, e un potenziale di plusvalenza o apprezzamento del
capitale inferiore rispetto ai titoli azionari in presenza di un mercato azionario in rialzo. Essi
tendono ad essere più volatili di altri titoli obbligazionari, e i loro mercati possono risultare
meno liquidi rispetto ai mercati azionari od obbligazionari ordinari. Molti titoli convertibili
presentano rating di credito inferiori a investment grade e sono soggetti a maggiori rischi di
credito e di liquidità. I titoli convertibili sintetici e le obbligazioni convertibili strutturate
possono presentare un livello di rischio di mercato maggiore, ed essere più volatili, meno
liquidi e con un prezzo più difficile da stabilire correttamente rispetto ai titoli meno complessi.
Questi fattori possono penalizzare la performance del Fondo rispetto ad altri fondi, tra cui quelli
che investono esclusivamente in titoli a reddito fisso.
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Rischio dei titoli azionari
I titoli azionari sono i titoli emessi da una società o altra entità che attribuiscono al titolare una
quota proporzionale degli utili della società. I titoli azionari di un emittente in un portafoglio
del Fondo possono diminuire di prezzo se l’emittente non effettua pagamenti anticipati di
dividendi, tra l’altro, in via esemplificativa, perché la sua situazione finanziaria peggiora.
In caso di liquidazione o fallimento di un’emittente, le rivendicazioni dei titolari di
obbligazioni, di altri titolari di titoli di debito e dei titolari di azioni privilegiate hanno la
precedenza su quelle dei titolari di azioni ordinarie. Le azioni ordinarie sono sensibili alle
oscillazioni generali del mercato azionario e alle fluttuazioni di valore, per effetto della
variazione della fiducia del mercato e delle percezioni delle emittenti. Queste percezioni degli
investitori si basano su fattori diversi e imprevedibili, tra cui le aspettative in merito ai seguenti
aspetti: politiche governative, economiche, monetarie e fiscali; inflazione e tassi di interesse;
espansione o contrazione dell’economia e crisi politiche, economiche e bancarie globali o
regionali.
Gli investimenti azionari sono soggetti a maggiori oscillazioni del valore di mercato rispetto
ad altre classi di attività, a causa di fattori quali i risultati aziendali, le percezioni degli
investitori, le tendenze del mercato azionario e le condizioni economiche generali. Il Valore
Patrimoniale Netto di una Società potrebbe essere colpito di conseguenza.
RISCHI CONNESSI AI TITOLI A REDDITO FISSO
Rischio di credito e di controparte
È il rischio che l’emittente o il garante di un titolo a reddito fisso, la controparte di un contratto
derivato OTC, la controparte di un contratto di pronti contro termine o chi prende in prestito i
titoli di un Fondo non possa o non abbia l’intenzione di effettuare tempestivamente i pagamenti
di capitale, interessi o regolamento, ovvero di adempiere ai propri obblighi. Il rischio di credito
connesso agli investimenti in titoli a reddito fisso si riferisce alla capacità dell’emittente di
effettuare i pagamenti previsti del capitale e degli interessi relativi a un’obbligazione. Un
Fondo che investe in titoli a reddito fisso è soggetto a diversi gradi di rischio che gli emittenti
di tali titoli subiscano un declassamento del loro rating creditizio o risultino insolventi, il che
potrebbe causare una flessione della quotazione azionaria e del livello di reddito. Quasi tutti i
titoli a reddito fisso sono soggetti a un certo rischio di credito, che può variare se gli emittenti
dei titoli sono società, il governo statunitense o di un altro paese o le relative suddivisioni o
agenzie. I titoli di Stato statunitensi sono soggetti a diversi livelli di rischio di credito in
funzione della presenza di una garanzia totale (“full faith and credit”) degli Stati Uniti; della
capacità di ricorrere a prestiti del Tesoro statunitense; della presenza esclusiva della garanzia
dell’agenzia governativa, dell’ente parastatale o della società statunitense emittente; o di
un’altra garanzia degli Stati Uniti. Ad esempio, gli emittenti di molti tipi di titoli di Stato USA
(come la Federal Home Loan Mortgage Corporation (Freddie Mac), la Federal National
Mortgage Association (Fannie Mae) e le Federal Home Loan Bank), anche se riconosciuti o
sponsorizzati dal Congresso, non sono finanziati da stanziamenti di quest’ultimo e i loro titoli
a reddito fisso, inclusi gli asset-backed securities e i mortgage-backed securities, non sono né
garantiti né assicurati dal governo degli Stati Uniti. Un’agenzia del governo statunitense ha
posto in amministrazione controllata Fannie Mae e Freddie Mac, un processo legale volto a far
tornare tali organismi alle loro normali attività. Non è chiaro quale sarà l’effetto di tale
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amministrazione controllata sui titoli emessi o garantiti da Fannie Mae o Freddie Mac. Di
conseguenza, questi titoli sono esposti a un rischio di credito maggiore rispetto a quello dei
titoli di Stato USA con garanzia totale (“full faith and credit”) degli Stati Uniti (come i
Treasury). Quando un titolo a reddito fisso è sprovvisto di rating, il Gestore degli Investimenti
può dover valutare in prima persona il rischio del titolo. Gli asset-backed securities, i cui
pagamenti di capitale e interessi provengono da pool di altre attività, come i crediti su carte di
credito e i finanziamenti auto, sono esposti a ulteriori rischi, tra cui il rischio d’insolvenza dei
debitori delle attività sottostanti.
I Fondi che investono in titoli con rating inferiore a investment grade, noti anche come
obbligazioni spazzatura (ad es. titoli a reddito fisso con rating pari o inferiore a Ba secondo
Moody’s Investors Service, Inc. (Moody’s) o BB secondo Standard & Poor’s Ratings Services
(S&P)) al momento dell’investimento o giudicati di qualità comparabile dal Gestore degli
Investimenti, sono soggetti a un rischio di credito più elevato. Il debito sovrano di molti governi
non statunitensi, incluse le loro suddivisioni e i loro enti parastatali, rientra in questa categoria.
I titoli con rating inferiore a investment grade offrono un potenziale di rendimento maggiore
rispetto ai titoli con rating più elevato, ma sono esposti a un più alto rischio di credito: la
capacità dei loro emittenti di far fronte ai pagamenti del capitale e degli interessi è considerata
speculativa, sono più sensibili a condizioni avverse reali o percepite dell’economia o del
contesto competitivo e possono essere meno liquidi rispetto ai titoli con rating più elevato.
Inoltre, un Fondo è esposto al rischio di credito nella misura in cui utilizza derivati OTC (come
contratti a termine su valute e/o swap) ed effettua operazioni di prestito titoli o di pronti contro
termine di importo significativo. Le operazioni in derivati OTC possono essere chiuse con la
controparte della transazione. Se la controparte risulta insolvente, un Fondo avrà vie di ricorso
contrattuali, ma non vi è alcuna garanzia che la controparte sarà in grado di adempiere ai propri
obblighi contrattuali o che, in caso d’insolvenza, un Fondo riesca a farli valere. Di
conseguenza, il Fondo si assume il rischio di non riuscire a ottenere gli importi dovutigli ai
sensi del contratto, di ritardi dei suddetti pagamenti o della corresponsione di questi ultimi solo
in seguito a un procedimento giudiziario e al pagamento delle relative spese. Sebbene il Gestore
degli Investimenti intenda monitorare l’affidabilità creditizia delle controparti, non è possibile
garantire che queste ultime saranno in grado di adempiere ai propri obblighi, soprattutto in
condizioni di mercato insolitamente avverse.
Rischio di tasso d’interesse
Un Fondo può essere esposto al rischio di tasso d’interesse. In generale, il valore dei titoli a
reddito fisso segue un andamento inverso rispetto a quello dei tassi d’interesse. Quando i tassi
d’interesse salgono, il valore di mercato tende a diminuire. Questo rischio sarà maggiore per i
titoli a lungo termine che non per quelli a breve termine. Fluttuazioni inattese dei tassi
d’interesse possono influire negativamente sul valore degli investimenti di un Fondo, in
particolare in relazione agli strumenti derivati. Gli SFD utilizzati da un Fondo possono essere
particolarmente sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse.
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RISCHI CONNESSI AGLI SFD E ALL’EFFICIENTE GESTIONE DEL
PORTAFOGLIO
Rischio legato alla gestione del collaterale
La gestione del collaterale conferito/ricevuto nell’ambito delle operazioni OTC, di prestito
titoli e di pronti contro termine attive e passive al fine di ridurre il rischio di credito sarà
soggetta ai rischi di liquidità e di controparte associati agli strumenti da cui il collaterale è
costituito. Il collaterale è altresì soggetto ad altri tipi di rischi, come di seguito descritto:
Rischi operativi: tra cui quello che la valutazione dello strumento sottostante per il quale il
collaterale è stato conferito risulti inaccurata a causa di processi interni, personale o sistemi
inadeguati o manchevoli che possono far sì che il Fondo interessato abbia conferito o ricevuto
un livello di margine inesatto.
Rischi legali: tra cui i rischi associati ai contratti e alla modifica dei regolamenti nella relativa
giurisdizione, nonché il rischio che il collaterale fornito nell’ambito di operazioni
transfrontaliere possa provocare conflitti di leggi, impedendo al Fondo di recuperare il
collaterale perso o di far valere i propri diritti in relazione al collaterale ricevuto.
Rischio di custodia: il collaterale ricevuto dai Fondi mediante trasferimento del titolo di
proprietà viene custodito dal Depositario o da un depositario terzo soggetto a regolamentazione
prudenziale ed è esposto ai rischi di custodia associati a tali soggetti. Il collaterale conferito dai
Fondi continua a essere custodito dal Depositario.
Malgrado i ragionevoli sforzi compiuti dal punto di vista commerciale per assicurare l’efficacia
della gestione del collaterale, tali rischi non possono essere eliminati.
Rischio legato al collaterale
Il collaterale o il margine può essere trasferito dal Fondo interessato a una controparte di SFT.
Le attività depositate a titolo di collaterale o di margine presso una controparte potrebbero non
essere detenute in conti separati e quindi essere esposte alle pretese dei creditori di dette
controparti in caso d’insolvenza o fallimento delle medesime. In caso di conferimento del
collaterale a una controparte mediante trasferimento del titolo di proprietà, il collaterale può
essere riutilizzato da tale controparte per i suoi scopi, esponendo la Società o il Gestore degli
Investimenti a un rischio aggiuntivo. Inoltre, esiste è un rischio operativo associato alle
valutazioni giornaliere marked-to market e potenziali rischi di stabilità dei fornitori di garanzie
collaterali.
Contratti relativi agli SFD
La Società, per conto di un Fondo, può stipulare swap e futures, ai sensi dei quali il Fondo
interessato potrebbe essere obbligato a fornire un collaterale (costituito da una combinazione
di liquidità e titoli ammissibili) per coprire la perdita netta mark-to-market realizzata da tale
Fondo su operazioni in essere (o altri obblighi di pagamento netti) nei confronti delle
controparti. In ogni caso, il collaterale può essere detenuto in modo da conferire alla
controparte diritti di garanzia esigibili su tale collaterale che, in caso di default del Fondo,
possono essere fatti valere dalla controparte con estinzione del debito prelevata dal patrimonio
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del Fondo. Tutte le attività relative al conferimento di collaterale saranno conformi ai
Regolamenti.
Rischio di deposito
Le attività oggetto di SFT e l’eventuale collaterale ricevuto sono custoditi dal Depositario o, se
del caso, dal sub-depositario nominato dal Depositario. Ciò espone il Fondo al rischio di
custodia. Ne deriva che il Fondo è esposto al rischio di perdita di tali attività a seguito di
insolvenza, negligenza o trading fraudolento da parte del Depositario e di tali soggetti terzi. Il
Fondo è inoltre esposto al rischio di perdita di tali attività a seguito di incendi o altre catastrofi
naturali. Laddove le attività del Fondo e quelle da esso conferite come collaterale siano
detenute dal Depositario o da depositari e sub-depositari terzi in giurisdizioni dei mercati
emergenti, i Fondi sono esposti a un rischio di custodia maggiore ascrivibile al fatto che i
mercati emergenti sono per definizione “in evoluzione”, pertanto sono esposti al rischio di
improvvisi cambiamenti politici e di rallentamento dell’economia. Negli ultimi anni, diversi
mercati emergenti hanno subito notevoli trasformazioni politiche, economiche e sociali. Spesso
i timori politici hanno causato tensioni economiche e sociali significative e, in alcuni casi,
instabilità sia politica che economica. L’instabilità politica o economica può incidere
negativamente sulla custodia delle attività del Fondo.
Rischio connesso all’efficiente gestione del portafoglio
Il Gestore degli Investimenti, per conto di un Fondo, può utilizzare tecniche e strumenti in
relazione a valori mobiliari, Strumenti del Mercato Monetario e/o altri strumenti finanziari in
cui investe con finalità di efficiente gestione del portafoglio. Molti dei rischi connessi
all’utilizzo di derivati, indicati nella sezione intitolata “Rischio connesso agli SFD” che segue,
saranno pertinenti anche in caso di utilizzo di tecniche di efficiente gestione del portafoglio.
Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che, di volta in volta, un Fondo può
effettuare operazioni con controparti di pronti contro termine attivi e passivi e/o con agenti di
prestito titoli collegati al Depositario o ad altri fornitori di servizi della Società. Tali impegni
possono talvolta causare conflitti di interessi con il ruolo del Depositario o di un altro fornitore
di servizi in relazione alla Società. Si rimanda al capitolo “Operazioni di Portafoglio e Conflitti
di Interessi” più avanti per ulteriori dettagli sulle condizioni applicabili alle operazioni con
parti correlate. L’identità di tali parti correlate è riportata nelle relazioni annuali e semestrali
della Società.
Rischio degli SFD
Liquidità: qualora la Società acquisisca o valuti titoli su mercati over-the-counter, non sussiste
alcuna garanzia che la Società sia in grado di realizzare tali titoli ad un prezzo maggiore a causa
della natura del mercato over-the-counter e della sua tendenza a presentare un livello di
liquidità contenuto e, al contrario, una volatilità dei prezzi relativamente elevata.
Rischio di controparte: la Società può presentare un’esposizione creditizia verso controparti in
virtù delle posizioni di investimento in opzioni e in tassi di cambio a pronti e a termine e di
altri contratti detenuti dalla Società. Qualora una controparte non onori i propri obblighi e la
Società subisca ritardi o sia impedita nell’esercizio dei propri diritti relativi agli investimenti
in portafoglio, potrà subire una perdita di valore della sua posizione, perdere introiti e sostenere
costi associati alla rivendicazione dei propri diritti.
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Rischio di regolamento: il rischio che la controparte della Società non riesca a rispettare i
termini di un contratto al momento del regolamento. Il rischio di regolamento può essere
associato al rischio di insolvenza al momento del regolamento e ad eventuali differenze
temporali nel regolamento fra le parti.
Rischi politici, legali e normativi: il valore delle attività della Società può risentire
negativamente delle incertezze, per esempio gli sviluppi politici ed economici internazionali, i
cambiamenti delle condizioni di mercato, le politiche governative o le prescrizioni legali,
regolamentari o fiscali o ancora in caso di adozione inattesa di una legge o di un regolamento,
oppure perché i contratti non sono giuridicamente vincolanti o documentati correttamente.
Rischio di base: il rischio che i derivati non siano perfettamente o fortemente correlati o
allineati ai titoli sottostanti di riferimento che dovrebbero replicare. Di conseguenza, l’uso da
parte del Gestore degli Investimenti di tecniche derivate, per conto della Società, potrebbe non
essere sempre un mezzo efficace e risultare, talvolta, controproducente rispetto agli obiettivi di
investimento della Società.
Rischio di mercato: il rischio generale cui sono soggetti tutti gli investimenti, che implica la
possibilità che il valore di un determinato derivato possa cambiare, danneggiando gli interessi
di un Fondo.
Rischio di correlazione: il rischio che possa esistere una correlazione incompleta tra la
copertura e la posizione opposta, che può comportare perdite impreviste o maggiori.
Rischio delle opzioni
Il Fondo può acquistare opzioni call o put. Affinché un’opzione call sia redditizia, il prezzo di
mercato del titolo sottostante deve superare il prezzo di esercizio in misura sufficiente per
coprire il premio e i costi di transazione. Tali costi riducono gli eventuali utili che il Fondo
avrebbe potuto realizzare se avesse acquistato il sottostante al momento dell’acquisto
dell’opzione call. Affinché un’opzione put sia redditizia, il prezzo di mercato del titolo
sottostante deve scendere sotto il prezzo di esercizio in misura sufficiente per coprire il premio
e i costi di transazione. Utilizzando le opzioni put in questo modo, il Fondo riduce gli utili che
avrebbe potuto realizzare dall’apprezzamento del sottostante di un importo pari al premio
pagato per l’opzione put e ai costi di transazione. Se il Fondo vende un’opzione put, rischia di
dover acquistare il sottostante a un prezzo svantaggioso. Se il Fondo vende un’opzione call,
rischia di dover vendere il sottostante a un prezzo svantaggioso. Se un Fondo vende un’opzione
call su un sottostante che possiede e quando l’opzione call viene esercitata il valore del
sottostante è aumentato, il Fondo è tenuto a vendere lo strumento al call price e non realizza
alcuna quota del valore del sottostante oltre il call price.
Rischio delle operazioni di pronti contro termine attive e passive
Le operazioni di pronti contro termine attive e passive sono soggette al rischio di controparte.
Nel caso di un’operazione di pronti contro termine passiva, la controparte potrebbe non essere
in grado di riacquistare i titoli, causando ritardi e costi al Fondo nell’esercizio dei suoi diritti ai
sensi del contratto. Inoltre, in caso di flessione del valore di mercato dei titoli detenuti dal
Fondo come collaterale per l’operazione, il Fondo può subire una perdita.
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Nel caso di un’operazione di pronti contro termine attiva, la controparte può venire meno
all’obbligo di restituire i titoli vendutile dal Fondo, che può subire perdite se non dovesse
riuscire a recuperare i titoli e il valore del collaterale detenuto (e se il valore dell’investimento
effettuato con il collaterale in contanti è inferiore al valore dei titoli).
Rischio delle operazioni di prestito titoli
Laddove un Fondo sottoscriva accordi per il prestito di titoli per una gestione efficiente di
portafoglio, sussistono rischi di esposizione ai movimenti del mercato ove sia necessario
ricorrere a garanzie collaterali, o in caso di dolo o colpa da parte del Depositario, del Gestore
degli Investimenti o dell’agente intermediario del prestito. Inoltre, vi è un rischio operativo
associato alle valutazioni giornaliere marked-to market e potenziali rischi di stabilità dei
fornitori di garanzie collaterali. Il rischio maggiore in tali accordi di prestito di titoli è
rappresentato dall’insolvenza del beneficiario. In caso di fallimento o di default di un
prenditore dei titoli, un Fondo potrebbe subire ritardi nella liquidazione del collaterale dei
prestiti o nel recupero dei titoli prestati e perdite, tra cui (a) il possibile calo del valore del
collaterale o dei titoli prestati nel periodo in cui il Fondo cerca di far valere i propri diritti, (b)
la possibilità di livelli di reddito inferiori alla norma e di mancato reddito nel corso di tale
periodo, e (c) le spese sostenute per far valere i propri diritti. Al fine di ridurre tali rischi, il
Gestore degli Investimenti monitora l’affidabilità creditizia delle imprese alle quali un Fondo
presta i titoli. Anche se non si tratta di una strategia d’investimento principale, un Fondo può
effettuare operazioni di prestito titoli in misura rilevante.
Rischio di P-Note
Le P-Note comportano rischi supplementari che vanno ad aggiungersi ai rischi normalmente
associati a un investimento diretto nei titoli azionari sottostanti. Il Fondo è soggetto al rischio
che l’emittente della P-Note (ossia la banca emittente o il broker-intermediario), che è l’unica
parte responsabile del titolo, non sia in grado o si rifiuti di adempiere alle proprie obbligazioni
ai sensi della Participatory Note (P-Note). Sebbene il titolare di una P-Note abbia diritto a
ricevere dalla banca emittente o dal broker-intermediario, eventuali dividendi o altre
distribuzioni versate in relazione ai titoli sottostanti, il titolare non gode degli stessi diritti del
proprietario dei titoli sottostanti, ad esempio quelli di voto. Inoltre, le P-Note non sono
negoziate in borsa, sono emesse privatamente e possono essere illiquide. Una P-Note
confermata come illiquida sarebbe soggetta alle limitazioni del Fondo sugli investimenti in
titoli illiquidi. Non è possibile garantire che il prezzo di negoziazione o il valore della P-Note
sia uguale al valore del sottostante dei titoli azionari che cerca di replicare.
RISCHIO DI CAMBIO
Rischio di cambio
Il rischio di cambio è il rischio che le fluttuazioni dei tassi di cambio possano influire
negativamente sul valore degli investimenti di un Fondo nella sua Valuta Base. Il rischio di
cambio include il rischio che le valute in cui gli investimenti di un Fondo sono negoziati o in
cui un Fondo ha assunto una posizione d’investimento attiva perdano valore rispetto alla Valuta
Base e, nel caso delle posizioni di copertura, il rischio che la Valuta Base perda valore rispetto
alla valuta coperta. I tassi di cambio possono registrare fluttuazioni significative per una serie
di motivi, tra cui le dinamiche della domanda e dell’offerta nei mercati valutari, le variazioni
effettive o percepite dei tassi d’interesse, l’intervento (o il mancato intervento) di governi o
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banche centrali negli Stati Uniti e all’estero e controlli valutari o sviluppi politici negli Stati
Uniti o all’estero. Taluni Fondi possono ricorrere alla copertura per sostituzione (proxy
hedging), che prevede la stipula di operazioni in derivati in relazione a una valuta il cui valore
dovrebbe essere correlato a quello di una valuta che un Fondo detiene o desidera detenere. Tale
tecnica presenta il rischio che le due valute non si muovano di pari passo come previsto. In tal
caso, il Fondo può subire una perdita sull’investimento e anche sulla posizione volta a fungere
da copertura per sostituzione. Alcuni Fondi possono anche assumere posizioni valutarie attive
e ricorrere alla copertura incrociata dell’esposizione valutaria rappresentata dai titoli
denominati in una valuta diversa dal dollaro USA.
Ciò può far sì che l’esposizione valutaria di un Fondo differisca notevolmente da quella
suggerita dai suoi investimenti in titoli. Tutti i Fondi che detengono posizioni in valute diverse
dalla Valuta Base e/o che investono in titoli denominati in valute diverse dalla Valuta Base o
li scambiano, nonché i relativi strumenti derivati, possono risentire negativamente delle
variazioni dei tassi di cambio delle valute diverse dalla Valuta Base in cui sono denominate le
posizioni. Le operazioni in derivati in valute diverse dalla Valuta Base (come futures, contratti
a termine e swap) possono anche esporre al rischio legato all’effetto leva, oltre che al rischio
di cambio. L’effetto leva può incrementare in misura sproporzionata le perdite del portafoglio
di un Fondo e ridurre le opportunità di guadagno in caso di variazione dei tassi d’interesse, dei
corsi azionari o dei tassi di cambio.
Rischio associato alla valuta di denominazione delle azioni
Una Classe di Azioni di un Fondo può essere denominata in una valuta diversa dalla Valuta
Base del Fondo. Le variazioni del tasso di cambio tra la Valuta Base e la valuta di
denominazione possono comportare una riduzione del valore delle Azioni interessate come
espresso nella valuta di denominazione. L’investitore si assume il rischio di tale
deprezzamento.
TASSAZIONE
Rischio di Common Reporting Standard
Ricorrendo in misura massiccia all’approccio intergovernativo finalizzato all’applicazione
della normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), tesa a contrastare l’evasione
dei cittadini di nazionalità americana, l’OCSE ha elaborato il Common Reporting Standard
(“CRS”, Standard di comunicazione comune) per affrontare la questione dell’evasione fiscale
offshore a livello internazionale. Il CRS intende ottimizzare l’efficienza ridurre i costi per le
istituzioni finanziarie attraverso l’adozione di uno standard comune di due diligence,
rendicontazione e scambio di informazioni finanziarie. Ai sensi del CRS, le giurisdizioni che
vi aderiscono riceveranno dalle istituzioni finanziarie e scambieranno automaticamente su base
annua con le autorità fiscali di altre giurisdizioni che aderiscono a loro volta al CRS e in cui gli
investitori delle suddette istituzioni finanziarie hanno la propria residenza fiscale, informazioni
finanziarie relative a tutti i conti oggetto di informativa identificati dagli istituti finanziari in
base a procedure comuni di due diligence e rendicontazione. L’Irlanda ha recepito il CRS. Di
conseguenza, la Società sarà tenuta a rispettare i requisiti di due diligence e rendicontazione
previsti dallo standard CRS, nei termini in cui lo stesso standard è stato recepito dalla
Repubblica d’Irlanda. Gli investitori potrebbero dover comunicare informazioni supplementari
alla Società in modo da consentirle di soddisfare alle proprie obbligazioni a norma del CRS.
La mancata comunicazione delle informazioni richieste può comportare eventuali sanzioni o
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altri addebiti in capo all’investitore e/o la cessazione obbligatoria della sua interessenza nella
Società.
Rischio fiscale
Ciascun Fondo può investire in titoli che generano reddito o plusvalenze soggetti a ritenuta alla
fonte e ad altre imposte sul reddito o sulle plusvalenze derivanti dagli investimenti nei paesi
sottostanti. Gli Azionisti e i potenziali investitori sono invitati a consultare i propri consulenti
professionali circa le possibili conseguenze in materia di tassazione e di altra natura della
sottoscrizione, detenzione, vendita, conversione o altra cessione delle Azioni dei Fondi ai sensi
della legislazione vigente nelle giurisdizioni in cui possono essere imponibili. La normativa e
la prassi fiscale, le aliquote, le basi imponibili e le eventuali esenzioni fiscali relative ai Fondi
e ai loro investitori possono variare di volta in volta. Inoltre, in genere i paesi emergenti o in
via di sviluppo hanno normative e procedure fiscali meno definite, che potrebbero consentire
la tassazione retroattiva ed eventualmente, in futuro, assoggettare un Fondo a obblighi fiscali
locali che non sarebbero stati ragionevolmente prevedibili nel corso delle sue attività
d’investimento o nella valutazione dei suoi interessi. La Società potrebbe non riuscire a
usufruire di una riduzione dell’aliquota di tali imposte estere in virtù di trattati sulla doppia
imposizione fiscale in vigore tra l’Irlanda e altri paesi. Pertanto è possibile che la Società non
sia in grado di recuperare eventuali ritenute alla fonte estere versate in determinati paesi. Se
questa situazione dovesse mutare e determinare una restituzione delle imposte estere a favore
della Società, il Valore Patrimoniale Netto della Società non sarebbe rideterminato e i benefici
verrebbero attribuiti proporzionalmente agli Azionisti esistenti al momento della restituzione.
Una sintesi di alcune delle conseguenze fiscali in Irlanda applicabili ai Fondi è riportata nel
capitolo “Tassazione”. Tuttavia, gli Azionisti e i potenziali investitori devono tenere presente
che le informazioni contenute in tale capitolo non trattano tutte le conseguenze fiscali
applicabili ai Fondi o a tutte le categorie di investitori, alcuni dei quali potrebbero essere
soggetti a norme speciali.
Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA) statunitense
Ai sensi del FATCA, la Società (o ciascun Fondo) deve rispettare ampie disposizioni in materia
di informativa e di ritenuta alla fonte finalizzate a informare il Dipartimento del Tesoro
statunitense dell’esistenza di conti d’investimento non statunitensi detenuti da U.S. Person. Il
mancato rispetto di queste norme (o la presunta non conformità) assoggetta la Società (o un
Fondo) a ritenute alla fonte statunitensi su taluni redditi e (a decorrere dal 1° gennaio 2019)
proventi lordi generati negli Stati Uniti. Ai sensi di un accordo intergovernativo tra gli Stati
Uniti e l’Irlanda, la Società (o ciascun Fondo) può essere considerata conforme e pertanto non
soggetta alla ritenuta alla fonte, se identifica e comunica le informazioni relative ai Conti
Oggetto di Comunicazione negli Stati Uniti direttamente al governo irlandese. Gli Azionisti
potrebbero dover comunicare informazioni supplementari alla Società (o al Fondo) in modo da
consentire a questi ultimi di adempiere ai propri obblighi. La mancata comunicazione delle
informazioni richieste o (ove del caso) il mancato rispetto degli obblighi in materia di FATCA
può comportare per l’Azionista sanzioni per eventuali ritenute alla fonte statunitensi, la
comunicazione delle informazioni fiscali statunitensi e/o il riscatto, il trasferimento o altra
cessazione obbligatoria della sua partecipazione azionaria. La Società potrebbe non essere in
grado di rispettare i propri obblighi ai sensi del FATCA se gli Azionisti non dovessero fornirle
le certificazioni o le informazioni richieste. In tali circostanze la Società potrebbe essere
assoggettata a ritenuta alla fonte ai sensi del FATCA sui redditi di fonte statunitense se
l’Internal Revenue Service USA dovesse qualificare la Società come “istituzione finanziaria
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non partecipante” ai fini del FATCA. Una ritenuta alla fonte ai sensi del FATCA avrebbe un
impatto negativo sulla performance finanziaria della Società e tutti gli Azionisti potrebbero
risentirne in tali circostanze. Le indicazioni dettagliate sul meccanismo e sulla portata di questo
regime in materia di informativa e di ritenuta alla fonte sono in via di definizione. Non vi sono
garanzie riguardo ai tempi o all’impatto di tali indicazioni sulle operazioni future della Società
(e di ciascun Fondo). Il costo amministrativo del rispetto delle disposizioni del FATCA può
causare un aumento delle spese operative della Società (e di ciascun Fondo), riducendo i
rendimenti per gli investitori. Il FATCA può inoltre obbligare la Società (o ciascun Fondo) a
fornire al governo irlandese (per lo scambio con l’Internal Revenue Service statunitense)
informazioni private e riservate relative a taluni investitori. Si rimanda al capitolo intitolato
“Tassazione”.
Fattori di rischio non esaustivi
I rischi d’investimento descritti nel presente Prospetto non sono esaustivi e si richiama
l’attenzione dei potenziali investitori sul fatto che l’investimento nella Società o in un Fondo
potrebbe essere di volta in volta esposto ad altri rischi di natura eccezionale.
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___________________________________________________________________________
AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ
___________________________________________________________________________
TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Gli Amministratori della Società
Gli Amministratori della Società sono descritti qui di seguito:
John Broughan (irlandese) (Presidente) ha oltre 40 anni di esperienza nei servizi bancari e
finanziari e svolge attualmente la funzione di amministratore non esecutivo nei consigli di vari
fondi d’investimento e società di scopo con sede in Irlanda. È stato Presidente di Intesa Bank
(Ireland) Ltd (1999/2008) e, in precedenza, Responsabile capo dell’International Banking
presso la Allied Irish Banks plc. Si è laureato in Economia all’Università di Dublino, ha
conseguito un master in Modelli Organizzativi presso il Trinity College di Dublino ed è
Revisore Ufficiale del Conti e Socio dell’Institute of Bankers in Irlanda.
David Burnett (inglese) è un socio di TT International ed è stato Managing Partner dal gennaio
1999 al luglio 2005. Dal 1986 al settembre del 1988, ha ricoperto vari incarichi in SBC
Warburg, dove è stato anche responsabile dell’unità Azioni giapponesi e della Divisione
Tesoreria e Reddito Fisso di S.G. Warburg. Dal 1985 al 1986 David Burnett è stato socio di
Rowe & Pitman dopo avervi lavorato dal 1979. David Burnett ha conseguito un Master
all’Università di Cambridge.
Peter Blessing (irlandese) è Senior Advisor presso Duff & Phelps, Irlanda. Prima di entrare in
Duff & Phelps, ha lavorato come consulente presso Corporate Finance Ireland Limited, una
boutique indipendente di corporate finance, dove si è occupato, tra l’altro, di raccolta di fondi,
prestazione di consulenze strategiche a varie istituzioni e gestione di investimenti immobiliari.
Fa inoltre parte del consiglio di amministrazione di diverse società attive nei settori bancario,
della gestione di fondi e dell’assicurazione ramo vita. Peter Blessing è stato Amministratore
Delegato di Credit Lyonnais Financial Services Limited di Dublino (“CLYFS”) dalla sua
costituzione nel 1991 fino al 1995. CLYFS era la controllata dell’International Financial
Services Centre (“IFSC”) di Credit Lyonnais e svolge un’ampia varietà di attività finanziarie
inclusa la finanza patrimoniale, la gestione di tesoreria societaria e la negoziazione di
titoli. Prima di entrare in CLYFS, Peter Blessing ha lavorato con Allied Irish Banks plc come
amministratore della sua controllata nell’IFSC dal 1988 al 1991 e come dirigente senior nella
divisione di Corporate Finance dal 1982 al 1988. Peter Blessing è un ingegnere qualificato e
Revisore Ufficiale dei Conti.
Norbert Bannon (irlandese) è amministratore non esecutivo e consulente di diverse società
finanziarie. È inoltre presidente di un importante fondo pensione britannico a prestazioni
definite, di un importante piano pensionistico irlandese a contribuzione definita e di una società
di leasing quotata alla LSE. Fa parte dei consigli e presiede i comitati di audit e di rischio di
diverse altre società. Ha una lunga esperienza nel campo della finanza internazionale, avendo
rivestito la carica di CEO in banche a Singapore e New York. È stato CEO del maggior fondo
di venture capital irlandese, nonché Amministratore Finanziario e Responsabile Rischi in AIB
Capital Markets, che ha lasciato nel 2002. Ha rivestito l’incarico di consulente in materia di
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rischi a livello internazionale. Ha conseguito la laurea in Economia alla Queen’s University di
Belfast e studiato alla Stanford Graduate School of Business; è Revisore Ufficiale dei Conti.
Ai fini del presente Prospetto il domicilio eletto di tutti gli Amministratori è la sede legale della
Società.
La Società ha delegato la gestione ordinaria degli investimenti, l’amministrazione e la custodia
del patrimonio di ciascun Fondo della Società rispettivamente al Gestore degli Investimenti,
all’Agente Amministrativo ed al Depositario. Di conseguenza, tutti gli Amministratori della
Società svolgono un ruolo non esecutivo in relazione alla Società stessa.
Il Gestore degli Investimenti
La Società ha nominato TT International quale Gestore degli Investimenti della Società stessa
in base ad un Contratto di gestione degli investimenti descritto nel capitolo “Contratti
importanti”.
Il Gestore degli Investimenti, attualmente costituito come partnership britannica, e il suo
predecessore sono in essere dal 1988 e operano come impresa d’investimento privata
specializzata in titoli internazionali. Il Gestore degli Investimenti è regolamentato nel Regno
Unito dall’FCA e ha sede principale al n. 62 di Threadneedle Street, Londra, EC2R 8HP.
Il Gestore Delegato degli Investimenti
Il Gestore degli Investimenti ha nominato TT International (Hong Kong) Limited quale Gestore
Delegato degli Investimenti dei Fondi TT Asia-Pacific Equity Fund e TT Emerging Markets
Equity Fund ai sensi di una Delega di Gestione descritta nel capitolo “Contratti Importanti”.
Il Gestore Delegato degli Investimenti è una società per azioni disciplinata dalle leggi di Hong
Kong, con sede centrale al n.606-607, St. George’s Building, 2 Ice House Street, Central Hong
Kong.
TT International (Hong Kong) Limited è una società interamente controllata dal Gestore degli
Investimenti.
Il Depositario
Northern Trust Fiduciary Services (Ireland) Limited è stato nominato Depositario delle attività
della Società ai sensi di un Contratto di Deposito (sintetizzato alla sezione “Contratti
Importanti”).
Il Depositario è una società privata a responsabilità limitata costituita in Irlanda il 15 giugno
1990 ed è interamente controllato in via indiretta da Northern Trust Corporation. Northern
Trust Corporation e le sue controllate formano il Gruppo Northern Trust, uno dei maggiori
fornitori mondiali di servizi di global custody e amministrazione per investitori istituzionali e
privati.
Il Depositario ha sede amministrativa principale all’indirizzo George’s Court, 54-62 Townsend
Street, Dublino, Irlanda ed è autorizzato e regolamentato dalla Banca Centrale.
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Il Depositario opera in veste di depositario della Società, pertanto è tenuto a rispettare le
disposizioni dei Regolamenti e i termini del Contratto di Deposito. In tale veste, le funzioni del
Depositario includono tra l’altro:
a) assicurare l’adeguato monitoraggio dei flussi di cassa della Società e che tutta la liquidità
della Società sia stata registrata in conti di liquidità aperti a nome della Società o del
Depositario che agisce per suo conto presso una banca regolamentata;
b) la custodia del patrimonio della Società, che include: (a) la custodia di tutti gli strumenti
finanziari che possono essere registrati in un conto di strumenti finanziari aperto nei libri
contabili del Depositario e di tutti gli strumenti finanziari che possono essere fisicamente
consegnati al Depositario; e (b) per le altre attività, la verifica della proprietà e la
conservazione di un registro, accertando che la Società sia titolare delle attività e mantenga
il registro aggiornato (la “Funzione di Custodia”);
c) assicurare che la vendita, l’emissione, il riacquisto, il riscatto e l’annullamento di Azioni
siano effettuati in conformità dei Regolamenti e dell’Atto Costitutivo;
d) accertare che il valore delle Azioni sia calcolato secondo quanto stabilito dai Regolamenti
e dall’Atto Costitutivo;
e) eseguire le istruzioni della Società, salvo quando esse siano in conflitto con i Regolamenti
e con l’Atto Costitutivo;
f) accertare che nelle operazioni che coinvolgono gli investimenti della Società il controvalore
sia rimesso a quest’ultima entro termini accettabili conformemente alle prassi di mercato
nel contesto della particolare operazione e, per le operazioni effettuate al di fuori dei
mercati regolamentati, entro i termini d’uso previsti tenendo conto delle condizioni che
corredano tali operazioni); e
g) accertare che il reddito della Società sia ripartito in conformità con i Regolamenti e con
l’Atto Costitutivo.
Conformemente ai Regolamenti, il Depositario non svolge attività in relazione alla Società che
possano creare conflitti di interesse tra lo stesso Depositario e (i) la Società e (ii) gli Azionisti,
a meno che non abbia separato lo svolgimento delle sue funzioni di depositario dagli altri suoi
compiti potenzialmente confliggenti, conformemente ai Regolamenti, e i potenziali conflitti di
interesse non siano adeguatamente identificati, gestiti, monitorati e comunicati agli Azionisti.
Per ulteriori informazioni sui potenziali conflitti che possono coinvolgere il Depositario si
rimanda alla sezione “Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi” del Prospetto.
In base a determinate condizioni, il Depositario può delegare il suo dovere di custodire gli
strumenti finanziari e di verificare la proprietà e conservare un registro delle altre attività a
terzi, in conformità con i Regolamenti. Fatto salvo quanto precede, il Depositario non delega
le sue funzioni di supervisione e di monitoraggio della liquidità a terzi. L’eventuale delega
degli obblighi di custodia lascia impregiudicata la responsabilità del Depositario in caso di
perdita di uno strumento finanziario. Il Depositario esercita tutta la competenza, la cura e la
diligenza dovute nella selezione e nella nomina dei suoi delegati e continua a esercitare tutta la
competenza, la cura e la diligenza dovute nel riesame periodico e nel costante monitoraggio
dei delegati e delle disposizioni da questi adottate in relazione ai compiti loro delegati.
Per consentire alla Società di conseguire i suoi obiettivi d’investimento, il Depositario può
nominare determinati soggetti come suoi delegati ai fini della fornitura di funzioni di custodia
delegate nei paesi in cui il Depositario non ha una presenza locale diretta. Possono insorgere
conflitti di interesse in circostanze in cui, a mero titolo esemplificativo, la Società intrattenga
altri rapporti commerciali con qualsiasi delegato del Depositario o suo sub-delegato, le attività
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della Società includano investimenti o immobili detenuti o gestiti dal delegato o dal suo sub-
delegato, il delegato o il suo sub-delegato detenga una posizione in strumenti finanziari
acquistati o venduti dal delegato o dal suo sub-delegato per conto della Società, il delegato o il
suo sub-delegato abbia una relazione con un’altra parte che potrebbe entrare in conflitto con le
mansioni del delegato o del suo sub-delegato nei confronti della Società e con gli interessi della
Società. L’elenco dei delegati nominati dal Depositario e dei sub-delegati nominati dai delegati,
alla data del presente Prospetto, è riportato nell’Appendice II.
Informazioni aggiornate sull’identità del Depositario, le sue funzioni, i conflitti di interessi, le
funzioni di custodia delegate dal Depositario, l’elenco dei delegati e sub-delegati e gli eventuali
conflitti di interesse che potrebbero derivare dalla delega sono disponibili agli Azionisti su
richiesta.
L’Agente Amministrativo
Northern Trust International Fund Administration Services (Ireland) Limited è stata incaricata
di svolgere le funzioni di agente amministrativo, conservatore dei registri e agente di
trasferimento della Società e di ciascun Fondo ai sensi del Contratto di Amministrazione
(sintetizzati alla voce “Contratti importanti” che segue).
L’Agente Amministrativo è una società privata a responsabilità limitata costituita in Irlanda il
15 giugno 1990 e interamente controllata in via indiretta da Northern Trust Corporation.
Northern Trust Corporation e le sue controllate formano il Gruppo Northern Trust, uno dei
maggiori fornitori mondiali di servizi di global custody e amministrazione per investitori
istituzionali e privati. L’attività principale dell’Agente Amministrativo consiste
nell’amministrazione di organismi d’investimento collettivo.
L’Agente Amministrativo ha sede amministrativa principale all’indirizzo George’s Court, 54-
62 Townsend Street, Dublino, Irlanda ed è autorizzato e regolamentato dalla Banca Centrale.
L’Agente Amministrativo avrà la responsabilità dell’amministrazione ordinaria della Società e
di ciascun Fondo e della fornitura dei relativi servizi contabili e di reporting finanziario (incluso
il calcolo del Valore Patrimoniale Netto e del Valore Patrimoniale Netto per Azione), oltre che
della tenuta dei registri richiesti in relazione alla Società relativi agli obblighi assunti ai sensi
del Contratto di Amministrazione, fatta salva la supervisione generale degli Amministratori.
L’Agente Amministrativo è inoltre responsabile dell’elaborazione delle richieste di
sottoscrizione e di riscatto e delle istruzioni di trasferimento ricevute dalla Società in
riferimento alle Azioni; agisce in qualità di conservatore del registro e agente di trasferimento
in relazione alle Azioni e redige e distribuisce le relazioni annuali agli Azionisti.
L’Agente Amministrativo è un fornitore di servizi della Società e non ha alcuna responsabilità
o autorità nelle decisioni di investimento, né fornisce consulenza per gli investimenti
relativamente alle attività della Società. L’Agente Amministrativo non è responsabile del
monitoraggio della conformità della Società o del Gestore degli Investimenti con eventuali
politiche o restrizioni d’investimento cui essi sono soggetti. L’Agente Amministrativo declina
ogni responsabilità per eventuali perdite subite dalla Società a seguito di qualsiasi violazione
di tali politiche o restrizioni da parte della Società o del Gestore degli Investimenti.
L’Agente Amministrativo non è coinvolto direttamente o indirettamente negli affari,
nell’organizzazione, nella promozione o nella gestione della Società e non è responsabile della
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redazione del presente documento, salvo della redazione della presente descrizione, e declina
ogni responsabilità per eventuali informazioni contenute nel presente documento, eccetto le
informazioni a esso relative.
Nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto di ciascun Fondo e del Valore Patrimoniale Netto
per Azione, l’Agente Amministrativo non può essere ritenuto responsabile di eventuali perdite
subite dalla Società a causa di errori derivanti da informazioni inesatte fornite da parte servizi
di quotazione. Ove possibile, l’Agente Amministrativo compie sforzi ragionevoli per verificare
con terzi le informazioni sui prezzi fornite dalla Società o da qualsiasi soggetto legato alla
medesima (tra cui un broker, un market maker o un altro intermediario) o dai suoi delegati.
Tuttavia, in determinate circostanze per l’Agente Amministrativo potrebbe non essere possibile
o praticabile verificare tali informazioni e, in tali casi, l’Agente Amministrativo non deve
essere accusato di negligenza, frode o dolo e non può essere ritenuto responsabile di eventuali
perdite subite dalla Società o dagli Azionisti a causa di errori nel calcolo del Valore
Patrimoniale Netto derivanti da informazioni inesatte fornite dalla Società o dai suoi delegati.
In circostanze in cui la Società chieda all’Agente Amministrativo di utilizzare particolari
servizi di quotazione, broker, market maker o altri intermediari, l’Agente Amministrativo non
può essere ritenuto responsabile di eventuali perdite subite dalla Società o dagli Azionisti a
causa di errori nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto derivanti da informazioni inesatte
fornite da tali servizi di quotazione, broker, market maker o altri intermediari.
In caso di errore nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto di un Fondo o di una Classe in
seguito al quale un Azionista riceva proventi dalla Società, quest’ultima si riserva il diritto di
cercare di recuperare da tale Azionista gli eventuali importi in eccesso ricevuti o di emettere
una nota contrattuale con il Valore Patrimoniale Netto corretto del Fondo o della Classe.
Alla data del presente Prospetto, l’Agente Amministrativo non è a conoscenza di conflitti di
interessi nell’ambito della sua nomina come Agente Amministrativo per la Società. Qualora
dovesse insorgere un conflitto di interessi, l’Agente Amministrativo ne garantirà la risoluzione
in conformità con il Contratto di Amministrazione, le leggi applicabili e nel migliore interesse
degli Azionisti.
I Distributori
La Società ha incaricato TT International quale Distributore della Società stessa in base al
Contratto di Distribuzione descritto nel capitolo “Contratti importanti”. I dettagli relativi a TT
International sono esposti nel capitolo “Gestore degli Investimenti”.
Profilo di un investitore tipo e identificazione del mercato target
Secondo le disposizioni della Banca Centrale, la Società è tenuta a indicare nel Supplemento
di ciascun Fondo il profilo di un investitore tipo per cui il Fondo è concepito.
Separatamente, il Distributore o eventuali sub-distributori (che sono soggetti alle disposizioni
della direttiva MiFID II) nominati per offrire le Azioni sono tenuti a mettere in atto meccanismi
adeguati per ottenere tutte le informazioni appropriate su ciascun Fondo e sul suo mercato
target, ai sensi degli obblighi imposti ai distributori dalla direttiva MiFID II. Al fine di
agevolare il Distributore e gli eventuali sub-distributori nel rispetto dei loro obblighi a norma
della direttiva MiFID II, dal 3 gennaio 2018 la Società fornisce dettagli in merito al potenziale
mercato target di ciascun Fondo, che saranno disponibili sul sito www.ttint.com. Tali
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informazioni vengono fornite in aggiunta al profilo di un investitore tipo che la Società è tenuta
a fornire ai sensi delle disposizioni della Banca Centrale, come indicato sopra. La responsabilità
per la valutazione del mercato target e la conformità con le disposizioni della direttiva MiFID
II in generale spetta al Distributore e agli eventuali sub-distributori.
Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi
Subordinatamente alle disposizioni del presente capitolo, gli Amministratori, il Gestore degli
Investimenti, l’Agente Amministrativo, il Depositario, ogni Azionista e rispettivi/e controllate,
consociate, funzionari, amministratori, azionisti, associate, dipendenti, agenti o delegati
(ciascuno un “Soggetto Correlato”) possono stipulare accordi o effettuare qualunque
operazione finanziaria, bancaria o di altro tipo con un altro soggetto correlato o con la Società.
Sono inclusi, senza alcuna limitazione, gli investimenti da parte della Società in strumenti
finanziari di un Soggetto Correlato o gli investimenti ad opera di un Soggetto Correlato nelle
attività di una società o di un organismo presente nel portafoglio di un Fondo o che abbia
interesse a tali accordi o operazioni. Inoltre, un Soggetto Correlato può negoziare e investire in
Azioni relative ad un Fondo o una proprietà dello stesso tipo di quelli inclusi nella proprietà di
un Fondo per proprio conto o per conto di altri. Gli Amministratori si impegnano a fare in
modo che tali parti tengano conto in qualsiasi momento dei loro doveri nei confronti della
Società.
Laddove il “soggetto competente” che valuta i titoli non quotati sia una parte correlata della
Società, tra i conflitti di interesse che potrebbero insorgere figura il fatto che una valutazione
fornita da tale entità possa tradursi in una commissione più elevata percepita da tale soggetto,
se tale commissione è basata su una percentuale del Valore Patrimoniale Netto della Società.
Quando si tratta di una parte correlata della controparte OTC (anche di una che, nel rispetto
delle disposizioni della Banca Centrale, costituisce un’unità indipendente all’interno del
gruppo della controparte e non utilizza gli stessi modelli di valutazione impiegati da
quest’ultima), tra i possibili conflitti di interesse che potrebbero insorgere figura il fatto che
una valutazione fornita da tale entità possa tradursi in una maggiore o minore esposizione per
la controparte, compresi i relativi requisiti di margine. In questi scenari saranno effettuate
riconciliazioni mensili e le eventuali differenze significative saranno prontamente analizzate e
spiegate in tale fase. Tuttavia, esiste il rischio che nel frattempo si manifestino e persistano
differenze in grado di dare luogo ai rischi illustrati in precedenza.
La liquidità della Società può essere depositata in conformità alle disposizioni dei Central Bank
Acts 1942-2011 presso un Soggetto Correlato o investita in certificati di deposito o strumenti
bancari emessi da un Soggetto Correlato. Operazioni bancarie o equivalenti possono anche
essere concluse con o tramite un Soggetto Correlato.
Un Soggetto Correlato può anche operare in qualità di agente o di contraente in proprio nella
vendita o nell’acquisto di titoli e di altri investimenti alla o dalla Società. Non vi sarà alcun
obbligo da parte dei Soggetti Correlati di rendere conto alla Società o agli Azionisti di eventuali
utili o benefici conseguiti e tali utili o benefici possono essere trattenuti dal soggetto interessato,
purché dette operazioni siano negoziate a valore di mercato, siano coerenti con i migliori
interessi degli Azionisti e:
(a) sia stata ottenuta una valutazione certificata di tale operazione da parte di un soggetto
considerato dal Depositario (o in caso di una tale operazione conclusa dal Depositario,
dagli Amministratori) soggetto indipendente e competente; o
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(b) tale operazione sia stata conclusa alle condizioni migliori ragionevolmente possibili
nell’ambito delle regole vigenti in un mercato finanziario organizzato; o
(c) qualora (a) e (b) non fossero ragionevolmente praticabili, detta operazione sia stata
conclusa secondo termini che il Depositario (o in caso di una tale operazione conclusa
dal Depositario, gli Amministratori) ritiene conformi al principio che dispone
l’esecuzione di tali operazioni sulla base delle usuali condizioni commerciali negoziate
a valore di mercato.
Possono altresì insorgere conflitti di interesse fra la Società e il Gestore degli Investimenti, nel
corso della sua attività, in circostanze diverse da quelle appena citate. Tuttavia, in tal caso il
Gestore degli Investimenti deve tener conto dei suoi obblighi previsti dal Contratto di Gestione
degli Investimenti e, in particolare, l’obbligo di agire nel miglior interesse della Società per
quanto possibile, senza dimenticare i suoi obblighi verso gli altri clienti nell’intraprendere
investimenti in cui potrebbero nascere conflitti di interesse, e deve assicurare un’equa
risoluzione di tali conflitti tra la Società, i Fondi e gli altri clienti. Il Gestore degli Investimenti
deve assicurare che le opportunità di investimento siano ripartite in modo equo ed equilibrato
tra la Società e i suoi altri clienti. Nel caso in cui si generi un conflitto di interesse i soci del
Gestore degli Investimenti si impegneranno al fine di garantire un’equa risoluzione di tali
conflitti.
Poiché le commissioni del Gestore degli Investimenti si basano sul Valore Patrimoniale Netto
di un Fondo, se quest’ultimo aumenta cresceranno anche le commissioni dovute al Gestore
degli Investimenti e, di conseguenza, vi è un conflitto di interesse per il Gestore degli
Investimenti ove questi sia responsabile della determinazione del prezzo di valutazione degli
investimenti di un Fondo.
Di volta in volta, possono insorgere conflitti tra il Depositario e i suoi delegati, ad esempio se
un delegato nominato è una società affiliata del gruppo che riceve una remunerazione per altri
servizi di deposito forniti alla Società. In caso di potenziale conflitto di interesse eventualmente
insorto durante il normale svolgimento dell’attività, il Depositario si attiene alle leggi
applicabili.
Soft Commission/Accordi di Ripartizione delle Commissioni
Il Gestore degli Investimenti è tenuto a rispettare disposizioni equivalenti a quelle della
direttiva dell’UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (direttiva 2014/65/UE) e i suoi
atti delegati e regolamenti (collettivamente “direttiva MiFID II”) in relazione all’utilizzo delle
commissioni di negoziazione.
Rientra nella normale politica del Gestore degli Investimenti utilizzare broker che offrono
servizi completi e che, in aggiunta all’esecuzione degli ordini di routine, possono agevolare la
fornitura di ricerca per il Gestore degli Investimenti fornendola direttamente o rivolgendosi a
fornitori indipendenti (“ricerca di fornitori indipendenti”).
Il Gestore degli Investimenti intende acquistare ricerca di fornitori indipendenti senza attingere
alle proprie risorse e istituendo un apposito conto. Tale conto per il pagamento dei servizi di
ricerca sarà finanziato mediante una specifica commissione di ricerca che sarà prelevata dalle
risorse della Società durante l’anno. La commissione di ricerca si fonda su una politica scritta
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del Gestore degli Investimenti e su un budget di ricerca annuale fissato da quest’ultimo sulla
base di una valutazione ragionevole del fabbisogno di ricerca di fornitori indipendenti.
Il Gestore degli Investimenti delegherà la gestione del conto per il pagamento dei servizi di
ricerca a terzi e disporrà il versamento della commissione di ricerca in tale conto con le
modalità che ritiene appropriate. Ciò può includere il prelievo del costo unitamente ai
pagamenti relativi alla commissione di transazione effettuati dal Gestore degli Investimenti ai
broker incaricati dell’esecuzione. La successiva attribuzione del budget di ricerca per l’acquisto
della ricerca di fornitori indipendenti sarà soggetta a una sorveglianza e a controlli adeguati da
parte del Gestore degli Investimenti per assicurare che il budget sia gestito e utilizzato nel
migliore interesse dei clienti del Gestore degli Investimenti, e comprenderà la valutazione
periodica della qualità della ricerca acquistata.
Il Gestore degli Investimenti fornirà alla Società le informazioni sull’importo previsto per la
ricerca iniziale, il costo di ricerca stimato da assegnare con la frequenza con cui sarà dedotto
ed eventuali successivi aumenti del budget. Su base annua, fornirà inoltre informazioni sui costi
effettivi sostenuti per tale ricerca di fornitori indipendenti. Il Gestore degli Investimenti invierà
inoltre alla Società e agli Azionisti comunicazioni relative a detti accordi su richiesta in
conformità con le regole dell’FCA.
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___________________________________________________________________________
NEGOZIAZIONE DI AZIONI
___________________________________________________________________________
SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI
Acquisto di Azioni
Le emissioni di Azioni avverranno normalmente con efficacia a partire dal Giorno di
Negoziazione per le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione. I
Giorni di Negoziazione e i Termini Ultimi di Negoziazione relativi a ciascun Fondo sono
specificati nel relativo Supplemento.
Le richieste di emissione iniziale di Azioni devono essere effettuate tramite il Modulo di
Sottoscrizione ed essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per
iscritto o via fax (con successivo invio dell’originale per posta laddove tale richiesta sia una
domanda iniziale). Le domande pervenute dopo il Termine Ultimo di Negoziazione previsto
per il Giorno di Negoziazione interessato, se non deciso diversamente dagli Amministratori e
purché pervenute prima del Primo Momento di Valutazione, si intenderanno ricevute entro il
Termine Ultimo di Negoziazione successivo. Le richieste sono irrevocabili a meno che gli
Amministratori, o un delegato, dispongano diversamente. Ogni ulteriore richiesta può essere
trasmessa via fax o a mezzo lettera. Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi e
nessuna richiesta può essere annullata dopo l’accettazione da parte dell’Agente
Amministrativo.
L’Investimento iniziale minimo per le Azioni di ciascun Fondo che può essere sottoscritto da
ciascun investitore con una domanda iniziale è indicato nel Supplemento del Fondo interessato.
Successivamente, gli Azionisti esistenti possono sottoscrivere Azioni aggiuntive di quel Fondo
rispettando le soglie relative agli Investimenti successivi minimi.
Possono essere emesse frazioni non inferiori allo 0,01 di un’Azione. I proventi delle
sottoscrizioni rappresentativi di frazioni minori di Azioni non sono restituiti al richiedente ma
sono trattenuti nel portafoglio del Fondo interessato.
Il Modulo di Sottoscrizione contiene alcune condizioni riguardanti la procedura di
sottoscrizione di Azioni della Società ed alcune clausole di indennizzo a favore della Società,
del Gestore degli Investimenti, dell’Agente Amministrativo e del Depositario.
La Società ha istituito un Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del Fondo multicomparto a
nome della Società, tramite il quale saranno convogliati i corrispettivi di sottoscrizioni, riscatti
e dividendi o distribuzioni liquide dovuti a un Fondo o da un Fondo. La Società assicura che
in qualsiasi momento le registrazioni di questo conto identifichino la liquidità come
appartenente ai singoli Fondi.
Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di
sottoscrizione di Azioni, oppure accettarla interamente o in parte. Se una domanda di
sottoscrizione viene respinta, l’Agente Amministrativo potrà restituire i corrispettivi della
sottoscrizione o il relativo saldo mediante bonifico sul conto dal quale erano partiti in tempi
ragionevoli e a spese e a rischio del richiedente.
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Prezzo di emissione
Nel corso del Periodo di offerta iniziale per ciascun Fondo, il Prezzo di emissione iniziale per
le Azioni del Fondo sarà l’importo indicato nel relativo Supplemento.
Il prezzo di emissione al quale le Azioni di un Fondo sono emesse in un Giorno di Negoziazione
successivo al Periodo di offerta iniziale è calcolato determinando il Valore Patrimoniale Netto
per Azione della classe nel Giorno di Negoziazione in oggetto.
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alle sottoscrizioni di Azioni fino allo
0,40% del Valore Patrimoniale Netto dell’importo sottoscritto, ma si intende far sì che tale
contributo (ove presente) non superi, fino a nuova comunicazione, l’ammontare previsto nel
Supplemento del Fondo in oggetto.
Pagamento di Azioni
Le Azioni possono essere emesse in un Giorno di Negoziazione a favore degli investitori idonei
che abbiano compilato il Modulo di Sottoscrizione iniziale ovvero il fax o la lettera successivi,
che abbiano inoltrato la documentazione relativa alla sottoscrizione, compreso il Modulo di
Sottoscrizione compilato, all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società e che
abbiano trasmesso i fondi disponibili nella Valuta Base a saldo degli importi di sottoscrizione
entro e non oltre la Data di Regolamento. L’Agente Amministrativo può, a sua discrezione,
accettare pagamenti in altre valute, ma tali pagamenti sono convertiti nella relativa Valuta Base
al tasso di cambio prevalente al momento disponibile per l’Agente Amministrativo e soltanto
i proventi netti (dedotte le spese di conversione) sono presi in considerazione per il pagamento
della sottoscrizione. Ciò può comportare un ritardo nell’evasione della richiesta. In tali
circostanze, il costo e il rischio della conversione valutaria saranno a carico dell’investitore.
Se il pagamento complessivo non è stato ricevuto entro la Data di Regolamento, o in caso di
mancata disponibilità dei fondi, l’attribuzione di Azioni a fronte di tale richiesta può, a
discrezione degli Amministratori, essere annullata o, in alternativa, gli Amministratori possono
considerare tale richiesta come riferita al numero di Azioni acquistabili con tale pagamento
effettuato il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione del pagamento integrale o dei
fondi disponibili. In tali casi la Società può addebitare al sottoscrittore eventuali danni subiti
dal Fondo in questione.
Emissioni pagate in titoli
Gli Amministratori possono, a loro assoluta discrezione, purché certi che non deriverà alcun
danno materiale agli Azionisti esistenti e subordinatamente alle disposizioni del Companies
Act, attribuire Azioni di un Fondo in cambio del conferimento al Depositario, per conto della
Società, di investimenti che andrebbero a far parte delle attività del relativo Fondo. Il numero
di Azioni da emettere con questa modalità corrisponderà al numero di titoli che, nel giorno del
conferimento degli investimenti al Depositario per conto della Società, sarebbero stati emessi
a fronte del pagamento in denaro di un importo pari al valore degli investimenti. Il valore degli
investimenti da conferire presso il Depositario verrà stabilito secondo i criteri decisi dagli
Amministratori, ma tale valore non può superare la somma massima a cui sarebbero valutati
applicando i metodi di valutazione descritti di seguito nel capitolo intitolato “Calcolo del
Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi”.
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Procedure Antiriciclaggio
Verifica dell’identità
Le misure finalizzate a prevenire il riciclaggio di denaro e a contrastare il finanziamento del
terrorismo possono prevedere che un sottoscrittore fornisca alla Società e all’Agente
Amministrativo prova della propria identità e la provenienza del denaro utilizzato per la
sottoscrizione. L’Agente amministrativo della Società notifica ai richiedenti se sono necessarie
ulteriori prove della loro identità. Ad esempio, una persona fisica potrebbe essere tenuta a
produrre una copia del passaporto o della carta d’identità in corso di validità insieme a una
prova del proprio indirizzo, quale una bolletta recente di un’utenza o un estratto conto bancario.
Nel caso di investitori corporate tali misure potrebbero richiedere la produzione di una copia
del certificato di iscrizione al registro delle persone giuridiche (e di eventuali modifiche della
ragione sociale) e dell’atto costitutivo e dello statuto (o equivalenti), oltre ai nomi e agli
indirizzi di tutti gli amministratori della società e dei beneficiari effettivi (a quali potrebbe
essere richiesto di fornire una prova della propria identità).
A seconda delle circostanze di ciascuna richiesta, una verifica dettagliata potrebbe non essere
necessaria se (a) l’investitore è un’istituzione finanziaria o un istituto di credito regolamentato,
o (b) se la domanda di sottoscrizione viene presentata attraverso un intermediario finanziario
regolamentato. Queste eccezioni si applicheranno soltanto se l’istituzione finanziaria o
l’intermediario summenzionati hanno sede in un paese che abbia ratificato le raccomandazioni
del Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale ed abbia approvato una legislazione in materia
di contrasto al riciclaggio di denaro equivalente a quella irlandese. I sottoscrittori possono
contattare l’Agente Amministrativo per stabilire se rientrano tra le suddette eccezioni.
Agli Azionisti esistenti potrebbe essere richiesto di fornire di volta in volta documenti di
identificazione aggiuntivi o aggiornati nel rispetto degli obblighi di due diligence della Società
ai sensi della normativa antiriciclaggio.
I dettagli riportati sopra sono forniti a mero scopo esemplificativo e la Società e l’Agente
Amministrativo si riservano il diritto di richiedere la documentazione necessaria a verificare
l’identità del sottoscrittore e la provenienza del suo denaro, oltre che per rispetto degli obblighi
attribuiti loro dalla legislazione in materia di contrasto al riciclaggio di denaro e al
finanziamento del terrorismo.
Diritto di respingere richieste di sottoscrizione per motivi antiriciclaggio
Qualora il sottoscrittore non produca nei tempi necessari la documentazione e le informazioni
richieste ai fini della verifica, l’Agente Amministrativo per conto della Società o la Società
possono rifiutarsi di accettare o elaborare la domanda ed i corrispettivi della sottoscrizione, e
restituire questi ultimi ovvero riscattare forzosamente le Azioni del sottoscrittore e/o ritardare
il pagamento dei proventi di riscatto (non saranno pagati proventi di riscatto, che inoltre non
matureranno interessi, se l’Azionista non produce tali informazioni o documentazione), e la
Società, gli Amministratori, il Gestore degli Investimenti e l’Agente Amministrativo non
saranno responsabili e saranno tenuti indenni e indennizzati appieno dal sottoscrittore per
eventuali rivendicazioni, passività, perdite, danni, costi e spese (comprese a titolo non esaustivo
le spese legali) derivanti dall’impossibilità di elaborare la domanda di sottoscrizione o il
riscatto qualora le informazioni richieste non siano state fornite dal sottoscrittore o le Azioni
siano state forzosamente riscattate nelle circostanze appena descritte. Se una domanda di
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sottoscrizione viene rifiutata, l’Agente Amministrativo dovrà – a spese e a rischio del
sottoscrittore e subordinatamente ad eventuali leggi in materia – restituire i corrispettivi della
sottoscrizione o il relativo saldo, trasferendoli sul conto dal quale erano partiti (al netto di
eventuali commissioni sostenute per il rimborso) mediante bonifico nel più breve tempo
possibile (ma senza interessi, costi o risarcimenti). I corrispettivi della sottoscrizione saranno
restituiti solamente se tale restituzione è permessa dalla legislazione irlandese in materia di
contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Non saranno versati
proventi di riscatto qualora non sia pervenuto il Modulo di Sottoscrizione in originale o qualora
la documentazione e le informazioni richieste a fini della verifica non siano state prodotte
dall’Azionista oppure siano state fornite in modo incompleto. Ogni modifica ai dati di
registrazione e alle istruzioni di pagamento di un investitore sarà apportata esclusivamente al
ricevimento della documentazione in originale. Gli ordini di riscatto saranno eseguiti sulla base
di istruzioni pervenute via fax solamente laddove il pagamento venga effettuato sul conto
bancario indicato nel Modulo di Sottoscrizione.
Fine della relazione
Qualora un investitore/un Azionista non fornisca la documentazione antiriciclaggio completa
entro un periodo di tempo ragionevole dopo la sottoscrizione, gli Amministratori possono
risolvere la relazione con tale Azionista e rimborsarne la partecipazione.
Laddove tale mancato invio della documentazione antiriciclaggio sia associato a un sospetto di
riciclaggio di denaro, gli Amministratori non potranno restituire i suddetti importi all’ex
Azionista fino a quando il sospetto di riciclaggio non sarà stato smentito.
Limitazioni agli acquisti
Le Azioni non possono essere emesse o vendute dalla Società durante un periodo in cui il
calcolo del Valore Patrimoniale Netto del Fondo interessato sia sospeso nel modo indicato nel
capitolo intitolato “Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. I richiedenti delle
Azioni saranno avvisati di tale differimento e, se non ritirate, le loro richieste saranno prese in
considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la fine di tale sospensione.
Le Azioni non possono essere offerte o vendute direttamente o indirettamente negli Stati Uniti
o acquistate o detenute da o per una U.S. Person (salvo se concesso in base ad alcune deroghe
secondo le leggi degli Stati Uniti).
RISCATTO DI AZIONI
Riscatti di Azioni
Le richieste di riscatto delle Azioni devono essere presentate alla Società presso l’Agente
Amministrativo per iscritto o via fax e devono citare il numero di conto del cliente interessato,
il/i Fondo/i in questione, la classe di Azioni ed ogni altra informazione che l’Agente
Amministrativo possa ragionevolmente richiedere.
Le domande pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono normalmente
trattate, subordinatamente a quanto previsto nel presente capitolo e nel relativo Supplemento,
il Giorno di Negoziazione interessato. Le domande di riscatto pervenute dopo il Termine
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Ultimo di Negoziazione sono considerate, se non deciso diversamente dagli Amministratori e
purché siano ricevute prima del Primo Momento di Valutazione, ricevute entro il Termine
Ultimo di Negoziazione successivo.
Una richiesta di riscatto non può essere annullata dopo l’accettazione da parte dell’Agente
Amministrativo. Se richiesto, gli Amministratori possono, a loro assoluta discrezione e previa
consultazione con l’Agente Amministrativo, e subordinatamente all’approvazione preventiva
del Depositario in conformità con i requisiti della Banca Centrale, decidere di indicare ulteriori
Giorni di Negoziazione e Momenti di Valutazione per il riscatto di Azioni relative a un Fondo
a disposizione di tutti gli Azionisti.
Gli Amministratori possono rifiutarsi di dar seguito ad una richiesta di riscatto che avrebbe
l’effetto di ridurre il valore della posizione detenuta in un Fondo al di sotto dell’Investimento
minimo previsto per quella classe di Azioni del Fondo e specificata nel Supplemento. Una
richiesta di riscatto che abbia tale effetto può essere considerata dalla Società come una
richiesta di riscatto dell’intera posizione detenuta dall’Azionista in tale classe di Azioni.
L’Agente Amministrativo non accetterà richieste di riscatto incomplete o non chiare fino a
quando non avrà ottenuto tutte le informazioni necessarie.
La Società ha istituito un Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello e non ha
istituito tali conti a livello dei singoli Fondi. Tutti i corrispettivi di sottoscrizioni, riscatti e
dividendi o distribuzioni liquide dovute a un Fondo o da un Fondo saranno convogliati e gestiti
attraverso il Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello.
Prezzo di Riscatto
Il prezzo a cui le Azioni sono riscattate in un Giorno di Negoziazione è calcolata anche
attraverso la determinazione del Valore Patrimoniale Netto per Azione della relativa classe nel
Giorno di Negoziazione in oggetto. Il metodo per stabilire il Valore Patrimoniale Netto di un
Fondo e il Valore Patrimoniale Netto per Azione delle classi di Azioni di un Fondo è specificato
nell’Atto Costitutivo e nel capitolo “Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli
Attivi”.
La Società può applicare una Commissione di Riscatto per il riscatto delle Azioni che in
condizioni di mercato normali comporti un costo di trading massimo dell’1% del Valore
Patrimoniale Netto delle Azioni vendute, ma è intenzione degli Amministratori che tale
commissione (eventuale) non superi, salvo successive comunicazioni, l’importo previsto nel
Supplemento del Fondo in oggetto.
Quando una richiesta di riscatto viene presentata da un investitore che sia, o si ritenga essere,
un Azionista Irlandese Imponibile o che agisca per conto di un Azionista Irlandese Imponibile,
la Società può dedurre dai proventi del riscatto una somma pari all’imposta dovuta dalla Società
alle autorità tributarie irlandesi per l’operazione in questione.
Inoltre, nel calcolare il prezzo di riscatto, la Società può dedurre la somma considerata
necessaria, con riferimento alle richieste di riscatto che costringano la Società a risolvere
contratti di deposito con applicazione di una penale o a liquidare investimenti in perdita al fine
di realizzare attività, per reperire la liquidità necessaria a far fronte a tali domande di riscatto
o, nel caso in cui la Società dovesse contrarre prestiti, che copra i costi di detti finanziamenti.
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Pagamento dei Proventi dei Riscatti
La somma dovuta in caso di riscatto di Azioni viene corrisposta con bonifico su un conto
intestato all’Azionista nella valuta della Classe di Azioni (o nell’altra valuta eventualmente
stabilita dagli Amministratori) entro la Data di Regolamento. Il pagamento dei proventi dei
riscatti viene effettuato a favore dell’Azionista iscritto nel registro o a favore dei detentori
congiunti di azioni iscritti nel registro, a seconda dei casi. I proventi del riscatto delle Azioni
sono corrisposti solamente a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto la
documentazione relativa al riscatto, incluso il Modulo di Sottoscrizione originale e tutta la
documentazione allegata, e che siano state completate le procedure previste per contrastare il
riciclaggio di denaro. Ogni modifica ai dati di registrazione e alle istruzioni di pagamento di
un Azionista è apportata esclusivamente al ricevimento della documentazione in originale.
Limitazioni ai Riscatti
La Società non può riscattare le Azioni di un Fondo nel periodo in cui il calcolo del Valore
Patrimoniale Netto del relativo Fondo sia sospeso nei modi descritti nel capitolo “Sospensione
del calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. Gli investitori che richiedono il riscatto di Azioni
sono avvertiti di tale differimento e, se non annullate, le loro richieste saranno prese in
considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la fine di tale sospensione.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero delle Azioni di un Fondo riscattate in
un Giorno di Negoziazione alle Azioni rappresentative del 10% del Valore Patrimoniale Netto
di tale Fondo emesso nel Giorno di Negoziazione in oggetto. In questo caso, la limitazione si
applica proporzionalmente cosicché tutti gli Azionisti che desiderano riscatto Azioni di tale
Fondo nel Giorno di Negoziazione in oggetto possano realizzare la stessa proporzione di
Azioni. Le Azioni non riscattate, ma che in circostanze diverse sarebbero state riscattate, sono
riportate a nuovo per essere riscattate il Giorno di Negoziazione successivo. In caso di riporto
a nuovo delle richieste di riscatto, l’Agente Amministrativo deve darne comunicazione agli
Azionisti interessati.
L’Atto Costitutivo contiene disposizioni speciali concernenti l’eventuale richiesta di riscatto di
un Azionista su un numero di Azioni rappresentative di oltre il 5% del Valore Patrimoniale
Netto delle Azioni emesse di un Fondo che vengono riscattate in un Giorno di Negoziazione.
In tal caso, la Società può soddisfare la richiesta di riscatto distribuendo titoli presenti nel
portafoglio del Fondo in questione, purché tale distribuzione non pregiudichi gli interessi dei
restanti Azionisti di tale Fondo. Se l’Azionista che richiede detto riscatto viene informato circa
l’intenzione della Società di soddisfare la richiesta di riscatto tramite detta distribuzione di
attività, tale Azionista può chiedere alla Società, in alternativa al trasferimento delle attività, di
organizzarne la vendita ed il pagamento dei proventi della vendita a suo favore al netto dei
costi eventualmente sostenuti per la vendita.
L’Atto Costitutivo prevede che la Società non possa effettuare un riscatto di Azioni se, dopo il
pagamento di una somma in relazione a tale riscatto, il Valore Patrimoniale Netto del capitale
sociale emesso della Società divenisse pari o inferiore a € 40.000 o a somma equivalente in
valuta estera. La norma non si applica ad una richiesta di riscatto accettata dagli Amministratori
in previsione dello scioglimento della Società.
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Riscatti obbligatori
La Società può procedere al riscatto forzoso di tutte le Azioni di un Fondo se il Valore
Patrimoniale Netto del Fondo è inferiore al Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
(eventuale) specificato nel Supplemento del Fondo in oggetto.
La Società si riserva il diritto di riscattare una Azione che sia o divenga di proprietà,
direttamente o indirettamente, di una U.S. Person (salvo casi di deroga in base alle leggi sui
valori mobiliari degli USA) oppure se la detenzione di Azioni da parte di un soggetto avvenga
in violazione di una legge o di un requisito di un paese o di un’autorità governativa o in virtù
dei quali tale soggetto non sia legittimato a detenere dette Azioni o potrebbe rendere la Società
soggetta a imposte o ad oneri pecuniari, legali o amministrativi altrimenti non spettanti.
Se gli Azionisti Irlandesi Imponibili acquistano e detengono Azioni, la Società deve, ove
necessario per l’esazione delle Imposte irlandesi, riscattare e annullare le Azioni detenute da
un soggetto che sia o si ritenga essere un Azionista Irlandese Imponibile o che agisca per conto
di un Azionista Irlandese Imponibile al verificarsi di un evento rilevante ai fini fiscali,
versandone i proventi alle autorità tributarie irlandesi.
Laddove un Azionista presenti una richiesta di riscatto che faccia scendere la sua
partecipazione sotto l’Investimento minimo applicabile, gli Amministratori hanno il diritto di
procedere al riscatto obbligatorio di tutte le Azioni detenute da tale Azionista.
Conversione di Azioni
Gli Azionisti possono chiedere di convertire in qualunque Giorno di Negoziazione la totalità o
una parte della loro partecipazione azionaria nella classe di un Fondo (la “Prima Classe”)
contro Azioni di un’altra classe la cui offerta abbia luogo in quel dato momento (la “Nuova
Classe”) (classe appartenente allo stesso Fondo o ad un altro), purché siano rispettati tutti i
criteri per richiedere Azioni della Nuova Classe e dandone comunicazione all’Agente
Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione di riferimento. Tuttavia,
gli Amministratori possono, a loro discrezione, decidere di accettare le richieste di conversione
pervenute dopo il Termine Ultimo di Negoziazione di riferimento, purché arrivate prima del
Momento di Valutazione interessato. Le disposizioni e le procedure generali relative
all’emissione ed al riscatto di Azioni si applicano in uguale misura alle conversioni, ad
esclusione delle commissioni dovute i cui dettagli sono illustrati qui di seguito e nel relativo
Supplemento.
Alla richiesta di conversione di Azioni come investimento iniziale in un Fondo, gli Azionisti
devono assicurarsi che il valore delle Azioni da convertire sia pari o superiore all’Investimento
iniziale minimo per la Nuova Classe di riferimento indicata nel Supplemento del Fondo in
oggetto. Nel caso di una conversione parziale, anche il valore della partecipazione restante deve
essere almeno pari all’Investimento minimo della Prima Classe.
Il numero di Azioni della Nuova Classe da emettere è calcolato secondo la formula seguente:
S = [R x (RP x ER)] – F
SP
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dove:
R = il numero di Azioni della Prima Classe da convertire;
S = il numero di Azioni della Nuova Classe da emettere;
RP = il prezzo di riscatto per Azione della Prima Classe al Momento di
Valutazione del il Giorno di Negoziazione in oggetto;
ER = nel caso di una conversione di Azioni indicate nella Valuta Base è pari
a 1. In tutti gli altri casi, è il fattore di conversione valutario stabilito
dagli Amministratori al Momento di Valutazione del Giorno di
Negoziazione in questione, rappresentativo del tasso di cambio effettivo
applicabile al trasferimento di attività relativo alla Prima ed alla Nuova
Classe di Azioni, dopo aver adeguato tale tasso secondo necessità per
riflettere i costi effettivi di realizzazione di detto trasferimento;
SP = il prezzo di emissione per Azione della Nuova Classe al Momento di
Valutazione del Giorno di Negoziazione applicabile; e
F = la Commissione di Conversione (eventuale) dovuta al momento della
conversione di Azioni.
In caso di conversione di Azioni, le Azioni della Nuova Classe sono attribuite ed emesse in
relazione e in proporzione alle Azioni della Prima Classe nella proporzione di S a R.
La Società può applicare una Commissione di Conversione alla conversione di Azioni non
superiore all’1% del Valore Patrimoniale Netto per Azione, ma è intenzione degli
Amministratori che tale contributo (eventuale) non superi il livello previsto nel Supplemento
del Fondo in oggetto.
Limitazioni alla Conversione
Le Azioni non possono essere convertite con Azioni di altra classe nel periodo in cui il calcolo
del Valore Patrimoniale Netto del Fondo o Fondi in oggetto sia sospeso secondo le modalità
indicate nel capitolo “Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. Gli investitori
che richiedono la conversione di Azioni sono avvertiti di tale differimento e, se non annullate,
le loro richieste saranno prese in considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la
fine di tale sospensione.
Protezione dei dati personali
Si ricorda ai potenziali Azionisti che con la compilazione del Modulo di Sottoscrizione
vengono fornite alla Società informazioni personali, che potrebbero costituire dati personali ai
sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati. Tali dati saranno utilizzati a fini di
amministrazione, agenzia di trasferimento, analisi statistica, ricerca e informazione alla
Società, ai suoi delegati e agenti. Firmando il Modulo di Sottoscrizione, gli investitori
acconsentono espressamente a che la Società, l’Agente Amministrativo, i loro delegati ed
agenti debitamente autorizzati, nonché le loro società collegate, associate o affiliate ottengano,
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detengano, utilizzino, divulghino ed elaborino le informazioni personali per una o più delle
seguenti finalità:
(a) per gestire e amministrare la posizione dell’Azionista nella Società ed eventuali conti
collegati in modo continuativo;
(b) per altri fini specifici laddove l’Azionista abbia fornito il suo espresso consenso;
(c) per effettuare analisi statistiche e ricerche di mercato;
(d) per rispettare obblighi legali, fiscali e regolamentari applicabili all’Azionista e alla
Società;
(e) per informazione o trasferimento in Irlanda o in paesi esterni al SEE, compresi tra gli
altri gli Stati Uniti, che potrebbero non avere leggi in materia di protezione dei dati
personali equivalenti a quelle irlandesi, a parti terze, compresi consulenti finanziari,
organismi di vigilanza, autorità fiscali, revisori dei conti, consulenti tributari, fornitori
di tecnologia oppure alla Società ed ai suoi delegati o ai loro agenti debitamente
incaricati nonché alle loro società collegate, associate o affiliate per le finalità descritte
in precedenza; e
(f) per altri legittimi interessi aziendali della Società.
Ai sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati, gli Azionisti hanno il diritto di
accedere ai propri dati personali tenuti dalla Società e di richiederne la modifica nonché la
rettifica di eventuali imprecisioni facendone richiesta scritta alla stessa Società. La Società è il
“Soggetto titolare dei Dati” ai sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati e si
impegna a tenere riservate le informazioni personali fornite dagli investitori nel rispetto della
suddetta Legislazione. Firmando il Modulo di Sottoscrizione, i potenziali Azionisti
acconsentono alla registrazione delle telefonate effettuate e ricevute dagli investitori da parte
dalla Società, dei suoi delegati, dei suoi agenti debitamente incaricati e delle loro società
collegate, associate o affiliate a fini di mantenimento dei registri, di sicurezza e/o di
formazione.
Inoltre, firmando il Modulo di Sottoscrizione, i potenziali Azionisti riconoscono e accettano
che la Società e/o l’Agente Amministrativo, ai fini del rispetto del FATCA, possano essere
tenuti a comunicare i dati personali delle Persone statunitensi Oggetto di Comunicazione e, in
alcuni casi, dei loro Soggetti Controllanti statunitensi e FFI non partecipanti (come definite
nella normativa FATCA) all’Internal Revenue Service statunitense.
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (“RGPD”), ossia il Regolamento (UE)
2016/679, è stato adottato il 27 aprile 2016 ed entrerà in vigore negli Stati membri dell’UE, tra
cui l’Irlanda, il 25 maggio 2018, data in cui sostituirà la Legislazione in materia di protezione
dei dati. L’RGPD modificherà notevolmente l’attuale assetto giuridico in relazione alla
raccolta, al controllo e al trattamento dei dati personali. Introdurrà inoltre ammende
significative pari a un massimo del 4% del fatturato o a €20 milioni (il valore più elevato) per
i casi di non conformità con talune disposizioni. L’RGPD prevede ampi diritti individuali in
relazione ai dati personali, compresi i diritti d’accesso, correzione, cancellazione, blocco,
obiezione, eliminazione e portabilità dei dati. La Società applicherà procedure conformi
all’RGPD prima del 25 maggio 2018.
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Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi
Se il Fondo comprende più di una classe di Azioni, il Valore Patrimoniale Netto per Azione di
una classe è calcolato dall’Agente Amministrativo accertando il Valore Patrimoniale Netto del
Fondo in questione nel Momento di Valutazione del Giorno di Negoziazione in oggetto e
determinando l’ammontare del Valore Patrimoniale Netto attribuibile alla classe di Azioni in
questione. Il Valore Patrimoniale Netto per Azione della classe si ottiene dividendo la quota
del Valore Patrimoniale Netto del Fondo attribuibile a quella classe per il numero complessivo
di Azioni della classe in circolazione nel Momento di Valutazione in oggetto. Il Momento di
Valutazione di ciascun Fondo è indicato nel Supplemento del Fondo di riferimento. Il Valore
Patrimoniale Netto per Azione è l’importo risultante arrotondato al terzo decimale.
L’Atto Costitutivo prevede il metodo di valutazione delle attività e passività di ciascun Fondo
e del Valore Patrimoniale Netto di ogni Fondo.
L’Atto Costitutivo prevede che, se un investimento posseduto o negoziato dalla Società viene
quotato, negoziato o scambiato in un mercato o in base alle sue regole, il suo valore sarà
l’ultimo prezzo disponibile alla chiusura o, qualora non disponibile e in presenza di quotazioni
di acquisto e di vendita, l’ultima quotazione media disponibile di mercato (vale a dire il livello
medio tra gli ultimi prezzi di acquisto e di vendita presentati all’Agente Amministrativo) nel
Momento di Valutazione in oggetto. Se tale investimento viene quotato, negoziato o scambiato
in più Mercati o in base alle regole di più Mercati, gli Amministratori possono, a loro assoluta
discrezione, scegliere il Mercato che a loro avviso fornisce il criterio di valutazione più equo
per tale investimento ai fini suindicati.
L’Atto Costitutivo prevede inoltre che il valore di un investimento che non sia quotato,
negoziato o scambiato in un Mercato o in base alle sue regole, o di un investimento che sia
regolarmente quotato, negoziato o scambiato in un Mercato o in base alle sue regole, ma in
relazione al quale l’ultimo prezzo disponibile alla chiusura, oppure il prezzo medio di mercato,
a seconda del caso, sia momentaneamente indisponibile o il cui prezzo corrente non
rappresenti, secondo il parere degli Amministratori, il valore equo di mercato, corrisponderà al
suo probabile valore di realizzo stabilito con precisione ed in buona fede dagli Amministratori
o da persona competente, in ogni caso approvato a tal fine dal Depositario. Nello stabilire il
probabile valore di realizzo di un certo investimento, è sufficiente una valutazione certificata
fornita da una persona competente indipendente, o in sua assenza, dal Gestore degli
Investimenti, che in ogni caso sarà stata approvata a tali fini dal Depositario.
L’Atto Costitutivo prevede inoltre che le valutazioni di quote e azioni o di altre partecipazioni
analoghe in un organismo collettivo di investimento che preveda la possibilità di riscattare le
sue quote o azioni o altre partecipazioni equivalenti su richiesta del detentore tramite le attività
di tale organismo, siano stimate all’ultimo prezzo di riscatto per quota o azione o analoga
partecipazione disponibile dopo la deduzione di eventuali oneri di riscatto nel Momento di
Valutazione di riferimento.
L’Atto Costitutivo prevede inoltre che il valore della liquidità disponibile o depositata, delle
spese anticipate, dei dividendi in contanti e degli interessi dichiarati o maturati e non ancora
percepiti al Momento di Valutazione coincida con il loro valore nominale maggiorato degli
eventuali interessi maturati, salvo qualora gli Amministratori ritengano improbabile che gli
stessi siano pagati o percepiti integralmente; in tal caso il loro valore sarà determinato dopo
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aver applicato la riduzione che gli Amministratori riterranno adeguata al caso specifico per
riflettere il loro reale valore nel Momento di Valutazione di riferimento.
Contratti di cambio a termine negoziati in un Mercato sono stimati con riferimento al prezzo
nel Momento di Valutazione in cui un nuovo contratto a termine per la stessa quantità, valuta
e scadenza potrebbe essere concluso nel Momento di Valutazione di riferimento fermo restando
che, qualora detto prezzo non sia disponibile, il valore di detti contratti di cambio a termine è
pari alla quotazione della controparte degli stessi nel Momento di Valutazione e stimato con
cadenza almeno settimanale. La stima deve essere verificata con cadenza almeno mensile da
una parte indipendente rispetto alla controparte e autorizzata a tal fine dal Depositario.
Il valore di un contratto future negoziato in borsa, di contratti future su indici azionari e di
opzioni ed altri contratti derivati negoziati in un Mercato è il prezzo di regolamento fissato dal
Mercato in questione nel Momento di Valutazione di riferimento, fermo restando che, ove la
prassi del Mercato non preveda la quotazione di un prezzo di regolamento o detto prezzo di
regolamento non sia disponibile per qualsiasi motivo nel Momento di Valutazione in questione,
tale valore sarà il suo probabile valore di realizzo stimato con precisione ed in buona fede dagli
Amministratori o da altro soggetto competente approvato a tal fine dal Depositario.
Il valore di un contratto derivato negoziato fuori dai mercati regolamentati (ad esclusione dei
contratti di cambio a termine) sarà il prezzo di offerta calcolato dalla controparte per tali
contratti nel Momento di Valutazione e stimato quotidianamente. La valutazione ottenuta dalla
controparte deve essere verificata con cadenza almeno settimanale da un terzo indipendente
approvato a tal fine dal Depositario.
I buoni del tesoro e le cambiali sono stimati facendo riferimento ai prezzi vigenti sul Mercato
per titoli aventi scadenza, importo e rischio di credito analoghi nel Momento di Valutazione di
riferimento.
Ogni valore non espresso nella Valuta Base del Fondo (che si tratti di investimenti o di
liquidità) e ogni prestito non espresso nella Valuta Base sono convertiti nella Valuta Base ad
un tasso (ufficiale o meno) che gli Amministratori ritengano adeguato alle circostanze.
Fermo restando quanto precede, gli Amministratori possono, con l’approvazione del
Depositario, adeguare il valore di un titolo qualora, tenuto conto di valuta, tasso di interesse
applicabile, dividendi attesi, scadenza, commerciabilità, liquidità e/o di ogni altra
considerazione che ritengano opportuna, giudichino necessari tali adeguamenti al fine di
riflettere il suo valore equo nel Momento di Valutazione di riferimento.
Se in un determinato caso un certo valore non è determinabile come previsto in precedenza o
se gli Amministratori ritengono che un altro metodo di valutazione rifletta meglio il giusto
valore del relativo investimento, in tale caso il metodo di valutazione dell’investimento in
questione sarà stabilito dagli Amministratori a loro assoluta discrezione, con l’approvazione
del Depositario.
Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto
Gli Amministratori possono in qualunque momento sospendere temporaneamente il calcolo
del Valore Patrimoniale Netto di un Fondo e l’emissione, il riscatto e la conversione di Azioni,
nonché il pagamento dei proventi di riscatto:
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(i) in un periodo in cui uno dei Mercati in cui è quotata una parte sostanziale degli
investimenti del Fondo di riferimento sia chiuso, per motivi diversi dalle festività
ordinarie, o durante il quale le negoziazioni su quel mercato siano limitate o sospese; o
(ii) in un periodo in cui, a seguito di eventi di natura politica, economica, militare o monetaria
o di circostanze fuori dal controllo, dalla responsabilità e dal potere degli Amministratori,
la vendita o la valutazione di un quota sostanziale degli investimenti del Fondo non sia
ragionevolmente praticabile senza essere estremamente pregiudizievole per gli interessi
degli Azionisti del Fondo in questione o se, secondo il parere degli Amministratori, il
Valore Patrimoniale Netto del Fondo non possa essere calcolato in modo corretto; o
(iii) in caso di interruzione nei mezzi di comunicazione normalmente utilizzati per fissare il
prezzo di una quota sostanziale degli investimenti del Fondo o quando per qualsiasi altro
motivo i prezzi correnti sul Mercato di uno degli investimenti del Fondo non possano
essere stabiliti in modo preciso e immediato; o
(iv) in un periodo in cui un trasferimento di fondi coinvolti nella realizzazione o acquisizione
di investimenti del Fondo non possa, secondo il parere degli Amministratori, effettuarsi
ai normali prezzi o tassi di cambio; o
(v) in un periodo nel quale la Società non sia in grado di rimpatriare i fondi necessari ad
effettuare i pagamenti dovuti per il riscatto di Azioni nel Fondo; o
(vi) in un periodo in cui gli Amministratori lo ritengano nel migliore interesse del relativo
Fondo; o
(vii) dopo l’invio agli Azionisti dell’avviso di convocazione ad un’assemblea generale in cui
si debba discutere una delibera di scioglimento della Società o di chiusura del Fondo in
questione.
Ove possibile, sono adottate tutte le misure ragionevoli per porre termine il più rapidamente
possibile ad un periodo di sospensione.
Gli Azionisti che hanno chiesto l’emissione o il riscatto di Azioni di una classe o conversioni
di Azioni da una classe ad un’altra vengono avvisati della sospensione secondo le modalità
stabilite dagli Amministratori e, se non annullate, ma subordinatamente alle limitazioni cui si
è fatto riferimento in precedenza, le loro richieste saranno trattate il primo Giorno di
Negoziazione successivo all’interruzione della sospensione. Detta sospensione viene notificata
tempestivamente lo stesso Giorno Lavorativo alla Banca Centrale e comunicata
tempestivamente alle competenti autorità negli Stati Membri in cui le Azioni sono distribuite.
I dettagli di tale sospensione devono essere inoltre comunicati a tutti gli Azionisti e pubblicati
in un quotidiano diffuso all’interno dell’UE o in altra pubblicazione che gli Amministratori
dovessero stabilire, ove ritengano probabile che si superino i 14 giorni.
Forma di Azioni, Certificati Azionari e Trasferimento di Azioni
Le Azioni sono emesse in forma nominativa e senza certificati. La Società può emettere
frazioni di Azioni arrotondate al centesimo più prossimo. Conferma scritta relativamente
all’iscrizione sul registro degli Azionisti sarà di regola emessa entro 5 Giorni Lavorativi dal
Giorno di Negoziazione interessato. Non vengono emessi certificati azionari.
Le Azioni di ciascun Fondo sono trasferibili tramite atto scritto in forma semplice o in
qualunque altra forma approvata dagli Amministratori e apposizione di firma (o, in caso di
trasferimento ad opera di un organo societario, apposizione di firma per delega o convalida)
del cedente. Gli acquirenti sono invitati a compilare un Modulo di Sottoscrizione e fornire ogni
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altra documentazione ragionevolmente richiesta dalla Società o dall’Agente Amministrativo.
In caso di decesso di uno degli Azionisti cointestatari, i restanti Azionisti sono gli unici
riconosciuti dalla Società in qualità di titolari delle, o portatori di interessi nelle, Azioni
registrate a nome di tali Azionisti cointestatari.
Le Azioni non possono essere trasferite a (i) una U.S. Person (salvo in base ad una deroga
prevista ai sensi delle leggi degli USA sui valori mobiliari); o (ii) persone che risultino violare
la legge o la norma regolamentare di un Paese o autorità statale o in forza dei quali non siano
legittimate a detenere quelle Azioni; o (iii) persone che, secondo gli Amministratori,
potrebbero rendere la Società soggetta a imposte o ad oneri pecuniari, legali o amministrativi
o porla in violazione di leggi o regolamenti, cui la Società non sarebbe stata altrimenti soggetta,
che non avrebbe patito o violato; o (iv) minori o persone incapaci di intendere e volere; o (v)
qualunque soggetto a meno che l’acquirente di tali Azioni divenga, a seguito di detto
trasferimento, il detentore di Azioni pari o superiori all’Investimento iniziale minimo; o (vi) un
soggetto il quale, per effetto di tale trasferimento, verrebbe a detenere una quantità inferiore
all’Investimento minimo; o (vii) un soggetto che non abbia ancora provveduto, in relazione a
detto trasferimento, ad assolvere le imposte dovute. La registrazione di un trasferimento può
esser rifiutata dagli Amministratori se, a seguito del trasferimento, il cedente o l’acquirente
detengano Azioni con un valore inferiore all’Investimento minimo per la classe di Azioni in
oggetto specificata nel Supplemento del Fondo in oggetto.
Se il cedente è, o si ritiene sia, un Azionista Irlandese Imponibile o una persona che agisce per
conto dello stesso, la Società ha il diritto di riscattare e annullare un quota di Azioni
dell’acquirente sufficiente a consentirle di pagare alle autorità tributarie irlandesi le imposte
dovute per la cessione.
Pubblicazione dei prezzi
Il prezzo di emissione e riscatto di ciascuna classe di Azioni di ogni Fondo sarà reso disponibile
da parte dell’Agente Amministrativo e pubblicato ogni Giorno Lavorativo su www.ttint.com.
Tali prezzi saranno di norma i prezzi applicabili al Giorno di Negoziazione precedente.
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___________________________________________________________________________
COMMISSIONI E SPESE
___________________________________________________________________________
Commissioni e spese dei fornitori di servizi
La Società preleva dalle attività di ciascun Fondo le commissioni e le spese dovute al Gestore
degli Investimenti, al Depositario, all’Agente Amministrativo, al Distributore, le commissioni
e le spese dei subdepositari ai tassi normalmente applicati, le spese e le commissioni degli
Amministratori (come indicato qui di seguito), tutti i costi di ricerca degli investimenti, le
commissioni relative alla pubblicazione dei dati sul Valore Patrimoniale Netto, le imposte di
bollo, le tasse, gli oneri di segreteria societaria, i costi sostenuti per le assemblee degli
Azionisti, i costi di commercializzazione e di distribuzione, gli oneri relativi alle operazioni
d’investimento, i costi sostenuti per la distribuzione di reddito agli Azionisti, le commissioni e
le spese di un agente di pagamento o di un rappresentante incaricato in conformità ai requisiti
di un’altra giurisdizione, ai tassi normalmente applicati, gli importi dovuti in base a
disposizioni sulle indennità previste nell’Atto Costitutivo o in contratti con altri soggetti
incaricati dalla Società, tutte le somme dovute in relazione alla copertura assicurativa per la
responsabilità dei funzionari e degli amministratori, i costi di intermediazione o altre spese per
l’acquisto o la vendita di investimenti, le commissioni e le spese per i revisori, i consulenti
fiscali e legali, la registrazione della Società per l’offerta delle Azioni in altre giurisdizioni e il
deposito presso gli uffici di registrazione delle società e altri depositi e commissioni normative
e regolamentari. Anche i costi per la stampa e la distribuzione delle relazioni, dei rendiconti e
dell’atto costitutivo, eventuali costi di traduzione, di pubblicazione dei prezzi ed i costi
sostenuti a seguito di aggiornamenti periodici del Prospetto, o dovuti ad una modifica
normativa o all’introduzione di una nuova legge (inclusi i costi sostenuti per conformarsi ai
codici applicabili, aventi o meno forza di legge) sono di competenza della Società.
Tali commissioni, oneri e imposte sono imputati al Fondo per il quale sono stati sostenuti o,
qualora una spesa non sia considerata dagli Amministratori imputabile ad un Fondo specifico,
essa viene ripartita dagli Amministratori con l’approvazione del Depositario con le modalità e
secondo i criteri ritenuti corretti ed equi dagli Amministratori a loro discrezione. Nel caso di
commissioni o spese periodiche o ricorrenti, per esempio sostenute per la revisione contabile,
gli Amministratori possono calcolare tali commissioni e spese per un importo valutato
annualmente o per altri periodi in anticipo e accumularli in uguale proporzione per un certo
periodo di tempo.
Commissioni e spese del Gestore degli Investimenti
Le commissioni e le spese del Gestore degli Investimenti sono specificate nel Supplemento del
Fondo interessato.
Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e
delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Le spese sostenute
dal Gestore degli Investimenti che possono essere rimborsate dal Fondo includono le
commissioni legate a eventuali servizi specializzati di gestione del rischio, amministrazione o
ricerca ovvero ai software utilizzati dal Gestore degli Investimenti per la gestione del
patrimonio della Società.
Salvo che per talune classi di Azioni, come specificato nel Supplemento relativo a ciascun
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Fondo, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha
ricevuto a favore di un Azionista e può differenziare a seconda dei potenziali
investitori/Azionisti l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per talune classi di
Azioni, come specificato nel Supplemento relativo a ciascun Fondo, il Gestore degli
Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni
che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una
piattaforma d’investimento. Talune classi di Azioni possono essere offerte solamente
attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o
collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli
Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli
Investimenti a loro sola discrezione.
Commissioni di deposito e di amministrazione
Il Depositario ha diritto a una commissione minima annua da ciascun Fondo della Società,
come indicato nel Supplemento di ciascun Fondo. L’Agente Amministrativo ha diritto a una
commissione minima annua da ciascun Fondo della Società, come indicato nel Supplemento
di ciascun Fondo, e riceve inoltre le commissioni di registrazione e le spese di transazione
concordate in linea con le normali tariffe commerciali. Per ulteriori dettagli sulle commissioni
specifiche spettanti al Depositario e all’Agente Amministrativo di ciascun Fondo si rimanda al
relativo Supplemento.
Onorari degli Amministratori
L’Atto Costitutivo prevede che gli Amministratori abbiano diritto a un compenso per i loro
servizi secondo un’aliquota stabilita di volta in volta dagli Amministratori stessi. Tuttavia, gli
Amministratori affiliati al Gestore degli Investimenti non hanno diritto a una retribuzione. Gli
emolumenti complessivi di ciascun Amministratore su base annuale non devono superare i
€25.000 (IVA esclusa, ove applicabile) o eventuale importo superiore eventualmente approvato
dal Consiglio di Amministrazione. John Broughan (Presidente) riceve un compenso di € 30.000
che è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, tutti gli Amministratori
hanno diritto al rimborso da parte della Società delle spese vive ragionevolmente sostenute
nell’ambito dell’attività della Società o per espletare le loro funzioni di Amministratori.
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___________________________________________________________________________
TASSAZIONE
___________________________________________________________________________
Aspetti generali
Le seguenti dichiarazioni devono intendersi quale guida generale per i potenziali investitori e
per gli Azionisti e non costituiscono consulenza fiscale. Gli Azionisti e i potenziali investitori
sono quindi invitati a consultare i propri consulenti professionali circa le possibili conseguenze
in materia di tassazione e di altra natura dell’acquisto, detenzione, vendita o cessione delle
Azioni ai sensi della legislazione vigente nel paese di costituzione, fondazione, cittadinanza,
residenza o domicilio delle stesse.
Le conseguenze fiscali di un investimento possono variare sensibilmente da una giurisdizione
all’altra e dipendono fondamentalmente dal regime fiscale della giurisdizione in cui un
soggetto risiede ai fini fiscali. Di conseguenza, gli Amministratori raccomandano
vivamente agli Azionisti di rivolgersi ad un consulente fiscale professionale per
informazioni sugli obblighi fiscali derivanti dalla detenzione di Azioni della Società e dalle
plusvalenze generate dalle Azioni. Gli Amministratori intendono gestire gli affari della
Società in modo tale che essa non divenga residente al di fuori dell’Irlanda ai fini fiscali.
Gli Azionisti ed i potenziali investitori devono tener presente che le seguenti dichiarazioni sulla
tassazione si fondano sulla consulenza fornita agli Amministratori riguardante la legislazione
e la prassi in vigore nelle diverse giurisdizioni alla data del presente Documento, nonché sulla
regolamentazione proposta e la legislazione in forma non definitiva. Come avviene per
qualunque investimento, non vi è garanzia alcuna che la posizione fiscale o la posizione fiscale
suggerita prevalente al momento in cui viene effettuato un investimento nella Società resti
valida a tempo indeterminato.
Irlanda
Tassazione della Società
La Società intende condurre i propri affari in modo da risultare Residente in Irlanda a fini
fiscali. Essendo Residente fiscale irlandese, la Società si qualifica come “organismo
d’investimento” ai sensi dell’articolo 739B(1) del TCA e, di conseguenza, è esente
dall’imposta irlandese sul reddito e sulle plusvalenze.
È tuttavia tenuta a rispondere dell’imposta sul reddito irlandese alle autorità tributarie irlandesi
in relazione alle Azioni detenute da Azionisti Irlandesi Imponibili (e in talune altre
circostanze), come di seguito descritto, al verificarsi di un “evento imponibile” per la Società.
Gli eventi imponibili comprendono le distribuzioni agli Azionisti o qualsiasi pagamento
ricevuto, riscatto, annullamento, trasferimento o cessione presunta (una cessione presunta si
verifica allo scadere di un “ottavo anniversario”) di Azioni oppure ogni appropriazione o
annullamento di Azioni di un Azionista da parte della Società al fine di saldare l’importo
dell’imposta sulle plusvalenze dovuta derivante da un trasferimento.
Non rientrano fra gli eventi imponibili:
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(a) Uno scambio di Azioni della Società con altre Azioni della Società da parte di un
Azionista, effettuato mediante un accordo alle normali condizioni di mercato senza che
sia stato versato alcun pagamento all’Azionista;
(b) Transazioni (che potrebbero altrimenti essere eventi imponibili) in relazione alle azioni
detenute in un sistema di compensazione riconosciuto;
(c) Un trasferimento di diritti su Azioni da parte di un Azionista, laddove detto
trasferimento avvenga tra coniugi ed ex coniugi, subordinatamente a determinate
condizioni; o
(d) Uno scambio di Azioni derivante da una particolare ristrutturazione o integrazione della
Società (ai sensi dell’Articolo 739H del Taxes Act) con un altro organismo
d’investimento.
Tassazione degli Azionisti Stranieri
Nel caso degli Azionisti che non sono né Residenti né Abitualmente Residenti in Irlanda a fini
fiscali irlandesi, la Società non deduce alcuna imposta irlandese in relazione alle Azioni
dell’Azionista una volta ricevuta la dichiarazione contenuta nel modulo di sottoscrizione
allegato al presente Prospetto, che conferma la qualifica dell’Azionista come non Residente in
Irlanda. Questa dichiarazione può essere fornita da un Intermediario che detiene Azioni per
conto di Azionisti Stranieri, a condizione che, per quanto a conoscenza dell’Intermediario, tali
Azionisti non siano Residenti in Irlanda. Per una definizione del termine “Intermediario” si
rimanda alla fine della presente sintesi.
In assenza di questa dichiarazione, la Società deduce le imposte irlandesi in relazione alle
Azioni dell’Azionista come se quest’ultimo fosse un Azionista Irlandese Imponibile (cfr. di
seguito). Tra l’altro, la Società deduce le imposte irlandesi in presenza di informazioni che
suggeriscono ragionevolmente che la dichiarazione di un Azionista è inesatta. Di norma,
l’Azionista non ha diritto a recuperare tali imposte irlandesi, a meno che non sia una società e
detenga le Azioni attraverso una filiale irlandese e in talune altre circostanze limitate. La
Società deve essere informata se un Azionista diventa Residente in Irlanda.
In generale, gli Azionisti Stranieri non hanno nessun altro obbligo fiscale irlandese in
riferimento alle loro Azioni. Tuttavia, se un Azionista è una società che detiene le proprie
Azioni tramite una filiale o agenzia irlandese, l’Azionista potrebbe essere soggetto all’imposta
irlandese sulle società in relazione agli utili e alle plusvalenze derivanti dalle Azioni (in base
all’autovalutazione).
Tassazione degli Azionisti Irlandesi Esenti
La Società non deduce alcuna imposta irlandese in relazione alle Azioni di Azionisti Irlandesi
Esenti una volta ricevuta la dichiarazione contenuta nel modulo di sottoscrizione allegato al
presente Prospetto, che conferma l’esenzione dell’Azionista.
Gli Azionisti Residenti in Irlanda che dichiarano di essere Azionisti Irlandesi Esenti sono tenuti
a rispondere di eventuali imposte irlandesi dovute in relazione alle Azioni in base
all’autovalutazione.
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In assenza di questa dichiarazione, la Società deduce le imposte irlandesi in relazione alle
Azioni dell’Azionista come se quest’ultimo fosse un Azionista Irlandese Imponibile (cfr. di
seguito). Di norma, l’Azionista non ha diritto a recuperare tali imposte irlandesi, a meno che
non sia una società soggetta all’imposta irlandese sulle società e in talune altre circostanze
limitate.
Tassazione degli Azionisti Irlandesi Imponibili
La Società deduce l’imposta irlandese al verificarsi di un “evento imponibile”, tra cui le
distribuzioni, i riscatti, i trasferimenti e gli “ottavi anniversari” relativi alle Azioni degli
Azionisti Irlandesi Imponibili, come descritto di seguito.
Distribuzioni effettuate dalla Società
Se la Società effettua una distribuzione a un Azionista Irlandese Imponibile, deduce le imposte
irlandesi dalla distribuzione. L’ammontare dell’imposta irlandese dedotta è pari:
1. al 25% della distribuzione, per le distribuzioni effettuate a un Azionista che sia una società
che ha depositato la dichiarazione appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e
2. al 41% della distribuzione in tutti gli altri casi.
La Società versa tale imposta dedotta alle autorità tributarie irlandesi.
Di norma, un Azionista non ha altri obblighi fiscali irlandesi in relazione alla distribuzione.
Tuttavia, se l’Azionista è una società per la quale la distribuzione è un ricavo commerciale, la
distribuzione lorda (compresa l’imposta irlandese dedotta) rientra nel suo reddito imponibile
in base all’autovalutazione e l’Azionista può compensare l’imposta dedotta con l’onere fiscale
relativo all’imposta sulle società.
Riscatti e trasferimenti di Azioni
Se la Società riscatta le Azioni detenute da un Azionista Irlandese Imponibile, deduce le
imposte irlandesi dall’importo del riscatto versato all’Azionista. Analogamente, se tale
Azionista Irlandese Imponibile trasferisce (tramite vendita o altrimenti) la proprietà delle
Azioni, la Società risponde delle imposte irlandesi in relazione a tale trasferimento.
L’ammontare delle imposte irlandesi dedotte o considerate viene calcolato facendo riferimento
al guadagno eventualmente maturato dall’Azionista sulle Azioni riscattate o trasferite ed è pari:
1. al 25% del guadagno, se l’Azionista è una società che ha depositato la dichiarazione
appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e
2. al 41% del guadagno in tutti gli altri casi.
La Società versa tale imposta dedotta alle autorità tributarie irlandesi. Nel caso di un
trasferimento di Azioni, per sostenere questo onere fiscale irlandese la Società potrebbe
appropriarsi di altre Azioni detenute dall’Azionista o annullarle. Ciò può comportare l’addebito
di ulteriori imposte irlandesi.
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Di norma, un Azionista non ha altri obblighi fiscali irlandesi in relazione al riscatto o al
trasferimento. Tuttavia, se l’Azionista è una società per la quale il riscatto o il trasferimento è
un ricavo commerciale, il pagamento lordo (compresa l’imposta irlandese dedotta) al netto del
costo di acquisto delle Azioni rientra nel suo reddito imponibile in base all’autovalutazione e
l’Azionista può compensare l’imposta dedotta con l’onere fiscale relativo all’imposta sulle
società.
Laddove le Azioni non siano denominate in euro, un Azionista può essere soggetto (in base
all’autovalutazione) all’imposta irlandese sulle plusvalenze, attualmente pari al 33%, sulle
plusvalenze derivanti dal riscatto o dal trasferimento di Azioni.
Eventi relativi all’ottavo anniversario
Laddove un Azionista Irlandese Imponibile non ceda le Azioni entro otto anni dalla loro
acquisizione, per fini fiscali irlandesi tali Azioni saranno considerate come cedute alla data
dell’ottavo anniversario della loro acquisizione (e a ogni ottavo anniversario successivo). Su
tale cessione presunta, la Società risponde delle imposte irlandesi in relazione all’incremento
di valore (eventuale) di tali Azioni oltre tale periodo di otto anni. L’ammontare dell’imposta
irlandese dedotta è pari:
1. al 25% dell’aumento di valore, se l’Azionista è una società che ha depositato la
dichiarazione appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e
2 al 41% dell’aumento di valore in tutti gli altri casi.
La Società versa tale imposta alle autorità tributarie irlandesi. Per sostenere questo onere fiscale
irlandese, la Società potrebbe appropriarsi di altre Azioni detenute dall’Azionista o annullarle.
Tuttavia, se meno del 10% delle Azioni della Società (in base al valore) è detenuto da Azionisti
residenti in Irlanda non esenti, la Società può decidere di non rispondere delle imposte irlandesi
su tale cessione presunta. A tal fine, la Società deve:
1. confermare alle autorità tributarie irlandesi, su base annua, che tale requisito del 10% è
soddisfatto e fornire loro i dettagli relativi a eventuali Azionisti Irlandesi Imponibili
(compreso il valore delle loro Azioni e i loro codici fiscali irlandesi); e
2. comunicare agli eventuali Azionisti Irlandesi Imponibili che la Società intende
richiedere tale esenzione.
Se la Società richiede l’esenzione, gli Azionisti Irlandesi Imponibili devono pagare alle
autorità tributarie irlandesi in base all’autovalutazione l’imposta irlandese che sarebbe
altrimenti stata dovuta dalla Società all’ottavo anniversario (e a ogni ottavo anniversario
successivo).
L’imposta irlandese eventualmente pagata in relazione all’aumento del valore delle Azioni nel
periodo di otto anni può essere compensata in misura proporzionale con le future imposte
irlandesi altrimenti dovute in relazione a tali Azioni, ed eventuali importi in eccesso possono
essere recuperati alla cessione finale delle Azioni.
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Conversione di Azioni
Se un Azionista converte le proprie Azioni al prezzo di mercato con altre Azioni della Società
e non riceve alcun pagamento, la Società non deduce le imposte irlandesi in relazione alla
conversione.
Imposte di Bollo
Nessuna imposta di bollo (o altra imposta irlandese sui trasferimenti) sarà dovuta per la
sottoscrizione, il trasferimento o il riscatto di Azioni. Laddove un Azionista riceva dalla Società
una distribuzione in natura di attività, potrebbe essere addebitata un’imposta di bollo irlandese.
Imposta sulle donazioni e sulle successioni
L’imposta irlandese sulle acquisizioni di capitale (a un’aliquota del 33%) si può applicare a
donazioni o successioni di attività situate in Irlanda, se il cedente è un soggetto domiciliato,
residente o abitualmente residente in Irlanda o se il cessionario è un soggetto residente o
abitualmente residente in Irlanda.
Le Azioni potrebbero essere trattate come attività situate in Irlanda in quanto emesse da una
Società irlandese. Tuttavia, le donazioni o successioni di Azioni sono esenti dall’imposta
irlandese sulle donazioni e sulle successioni, purché:
1. le Azioni siano comprese nella donazione o successione sia alla data dell’atto dispositivo
che alla “data di valutazione” (come definita ai fini dell’imposta irlandese sulle donazioni
e sulle successioni);
2. il cedente non sia domiciliato né abitualmente residente in Irlanda alla data dell’atto
dispositivo; e
3. il cessionario non sia domiciliato né abitualmente residente in Irlanda alla data dell’atto
dispositivo.
FATCA
Applicazione della normativa FATCA alla Società
Le disposizioni in materia di Foreign Account Tax Compliance contenute nelle Sezioni da 1471
a 1474 dello United States Internal Revenue Code e nei regolamenti promulgati nell’ambito di
tale legge (“FATCA”) impongono un regime di segnalazione e possono comportare
l’applicazione di una ritenuta alla fonte del 30% su taluni pagamenti da fonti statunitensi, tra
cui interessi (e sconti all’emissione), dividendi, altri guadagni, utili e redditi fissi o
determinabili su base annuale o periodica e (a decorrere dal 1° gennaio 2019) proventi lordi di
trasferimenti di proprietà che possono generare interessi o dividendi di fonte statunitense
(collettivamente “Withholdable Payments”), se versati a talune istituzioni finanziarie non
statunitensi (istituzioni finanziarie estere (non statunitensi) o “FFI”) che non stipulino o non
rispettino, dopo la stipula, un accordo con l’Internal Revenue Service statunitense che prevede
la trasmissione di alcune informazioni sui loro titolari di conti statunitensi, incluse le posizioni
dirette e indirette. Si prevede che la Società (o ciascun Fondo) sarà considerata un’FFI.
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Gli Stati Uniti e il governo irlandese hanno stipulato un accordo intergovernativo volto ad
agevolare l’attuazione del FATCA (l’“IGA”). Nel Finance Act 2013 è stata inclusa una
disposizione relativa all’attuazione dell’IGA Irlandese, che consente anche alle autorità
tributarie irlandesi di emettere regolamenti in merito ai requisiti di registrazione e di reporting
derivanti dall’IGA Irlandese. In tale contesto, le autorità tributarie irlandesi (in collaborazione
con il Department of Finance) hanno emesso i Regolamenti – S.I. n. 292 del 2014 in vigore dal
1° luglio 2014. Un’FFI (come la Società) che si conformi ai termini dell’IGA e alle leggi locali
applicabili è esente dalla ritenuta alla fonte prevista dal FATCA sui redditi di fonte statunitense
(compresi dividendi e interessi) e sui proventi lordi della vendita o della cessione di proprietà
che possono generare interessi o dividendi di fonte statunitense (ossia Withholdable Payments)
ricevuti. Inoltre, un’FFI che si conformi ai termini dell’IGA non è tenuta effettuare ritenute ai
sensi del FATCA sui pagamenti che effettua ai titolari dei propri conti (salvo consenso ai sensi
dei regimi statunitensi “qualified intermediary”, “withholding foreign partnership” o
“withholding foreign trust”).
La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) ha il diritto di chiedere agli Azionisti di
fornire informazioni riguardanti il loro status fiscale, la loro identità o la loro residenza ai fini
del rispetto degli obblighi di segnalazione cui la Società può essere soggetta ai sensi dell’IGA
o di qualunque legge emanata nell’ambito dell’accordo e la partecipazione azionaria degli
investitori è considerata equivalente a un’autorizzazione alla comunicazione automatica di tali
informazioni da parte della Società (o di qualsiasi fornitore di servizi nominato) o di qualsiasi
altro soggetto alle autorità fiscali competenti.
La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) conviene che tali informazioni (tra cui
l’identità degli Azionisti) fornite ai fini del rispetto del FATCA sono destinate all’uso da parte
della Società (o del fornitore di servizi nominato) al fine di soddisfare i requisiti del FATCA e
la Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) accetta, entro i limiti consentiti dalla legge
applicabile, di adottare misure ragionevoli per trattare tali informazioni in modo riservato,
salvo il fatto che la Società può comunicare tali informazioni (i) ai suoi funzionari,
amministratori, agenti e consulenti, (ii) nella misura ragionevolmente necessaria o opportuna
in ambito fiscale, tra cui il raggiungimento della conformità al FATCA, (iii) a qualsiasi soggetto
con il consenso dell’Azionista interessato, o (iv) come altrimenti richiesto dalla legge, in
seguito a un’ingiunzione del tribunale o su consiglio dei suoi consulenti.
La prima segnalazione alle autorità tributarie irlandesi ai sensi del FATCA è stata fissata entro
il 31 luglio 2015 in riferimento ai dati del 2014. In futuro sarà effettuata entro il 30 giugno
dell’anno successivo all’anno solare cui i dati si riferiscono.
Applicazione della normativa FATCA agli investitori
Ogni investitore esistente e potenziale della Società è tenuto a fornire all’Agente
Amministrativo le informazioni che quest’ultimo ritiene necessarie per stabilire se tale
Azionista si qualifichi come Conto Oggetto di Comunicazione ai fini del FATCA o se sia
idoneo all’esenzione.
Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al proprio consulente fiscale riguardo
all’applicazione del FATCA al proprio investimento e alla documentazione da fornire alla
Società.
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Common Reporting Standard
La procedura relativa allo Standard di comunicazione comune (Common Reporting Standard,
CRS) è stata emanata dall’OCSE nel mese di febbraio 2014 in seguito alla forte volontà politica
dei membri del G20. Ad oggi, oltre 90 giurisdizioni si sono pubblicamente impegnate ad
applicarla, molte delle quali sono i primi paesi ad averla adottata, Irlanda compresa. Meno di
sei mesi dopo, il 21 luglio 2014, è stato pubblicato lo Standard per lo Scambio automatico di
informazioni finanziarie su questioni fiscali (lo “Standard”), che prevede l’utilizzo di due
elementi principali: l’Accordo fra Autorità competenti (CAA) e lo Standard di comunicazione
comune (CRS). L’obiettivo dello Standard è rendere possibile lo scambio annuale automatico
tra governi delle informazioni finanziarie a loro comunicate dagli Istituti Finanziari (IF) locali
in relazione ai conti detenuti da soggetti residenti fiscalmente in altri paesi aderenti. L’OCSE
ha fatto leva sul FATCA per elaborare il CAA e il CRS, di conseguenza lo Standard è piuttosto
simile ai requisiti FATCA, seppure con varie modifiche. Ne risulta un numero notevolmente
più elevato di persone da segnalare a causa dell’incremento dei casi di conti potenzialmente
interessati e dell’inclusione di diverse giurisdizioni ai quali i conti devono essere comunicati.
Il CRS contiene le norme di comunicazione e adeguata verifica alla base dello scambio
automatico di informazioni in materia fiscale relative ai conti finanziari. Una giurisdizione che
adotta il CRS deve implementare norme che obbligano gli istituti finanziari a comunicare
informazioni coerenti con l’ambito della segnalazione e a seguire le procedure di adeguata
verifica definite dallo Standard.
Gli istituti finanziari coperti dallo Standard includono istituti di custodia, istituti di deposito,
società d’investimento (inclusi i fondi) e talune compagnie di assicurazione, salvo laddove essi
presentino un rischio ridotto di essere utilizzati a scopi di evasione fiscale e siano esclusi dalla
segnalazione. Le informazioni finanziarie da comunicare relativamente ai conti oggetto di
comunicazione includono interessi, dividendi, saldo o valore del conto, reddito da determinati
prodotti assicurativi, proventi delle vendite di attività finanziarie e altri redditi generati in
relazione alle attività detenute nel conto o a pagamenti effettuati in relazione al conto. I Conti
oggetto di comunicazione includono i conti detenuti da persone fisiche e giuridiche (inclusi
trust e fondazioni) e lo Standard include l’obbligo di esaminare le entità passive per fornire
informazioni sui loro soggetti controllanti.
Le procedure di adeguata verifica che devono essere seguite dalle istituzioni finanziarie tenute
alla comunicazione per l’identificazione dei conti oggetto di comunicazione sono illustrate in
dettaglio nello Standard. Esse distinguono tra conti privati e societari. Ai nuovi investitori sarà
richiesto di compilare autocertificazioni per confermare vari aspetti fiscali, inclusa la loro
residenza fiscale.
Lo Standard espone inoltre le norme e le procedure amministrative che le giurisdizioni aderenti
devono adottare al fine di garantire l’efficace attuazione e il rispetto del CRS.
L’Irlanda ha adottato il CRS attraverso l’articolo 891F del TCA e le Returns of Certain
Information by Reporting Financial Institutions Regulations 2015. A decorrere dal 1° gennaio
2016, le Istituzioni Finanziarie Irlandesi come la Società sono tenute a ottenere talune
informazioni fiscali e a seguire procedure di adeguata verifica in relazione a investitori nuovi
e preesistenti, assicurandosi inoltre che i nuovi investitori inviino autocertificazioni adeguate
in fase di apertura del conto. La segnalazione alle autorità tributarie irlandesi va effettuata su
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base annua, la prima deve essere inviata entro il 4 settembre 2017, in riferimento all’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2016.
Le informazioni che devono essere comunicate relativamente ai conti oggetto di
comunicazione includono nome, indirizzo, codice/i fiscale/i del contribuente (“TIN”), luogo di
residenza e, nel caso di investitori persone fisiche, data e luogo di nascita, unitamente ai dettagli
finanziari in relazione all’investimento nella Società, come il saldo o il valore del conto, i
proventi della vendita e altri pagamenti di reddito. I Conti oggetto di comunicazione includono
i conti detenuti da persone fisiche e giuridiche (inclusi trust e fondazioni) e il CRS include
l’obbligo di esaminare le entità passive per fornire informazioni sui loro soggetti controllanti.
Il CRS ha sostituito il precedente regime europeo di condivisione delle informazioni in
relazione ai redditi da risparmio ai sensi della direttiva 2003/48/CE (comunemente noto come
Regime della Direttiva sul risparmio).
Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al proprio consulente fiscale riguardo
all’applicazione del CRS al proprio investimento e alla documentazione da fornire alla Società.
Requisiti in materia di informativa per gli Azionisti ai sensi del FATCA e del CRS
La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) ha il diritto di richiedere agli Azionisti di
fornire informazioni riguardanti il loro status fiscale, la loro identità o la loro residenza ai fini
del rispetto degli obblighi di segnalazione cui la Società può essere soggetta ai sensi del FATCA
e del CRS. La partecipazione azionaria degli investitori è considerata equivalente a
un’autorizzazione alla comunicazione automatica di tali informazioni da parte della Società (o
di qualsiasi fornitore di servizi nominato) o di qualsiasi altro soggetto alle autorità fiscali
competenti.
La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) conviene che tali informazioni (tra cui
l’identità degli Azionisti) fornite ai fini del rispetto del FATCA e del CRS sono destinate all’uso
da parte della Società (o del fornitore di servizi nominato) al fine di soddisfare i requisiti del
FATCA e del CRS e la Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) accetta, entro i limiti
consentiti dalla legge applicabile, di adottare misure ragionevoli per trattare tali informazioni
in modo riservato, salvo il fatto che la Società può comunicare tali informazioni (i) a funzionari,
amministratori, agenti e consulenti, (ii) nella misura ragionevolmente necessaria o opportuna
in ambito fiscale, tra cui il raggiungimento della conformità al FATCA e al CRS, (iii) a qualsiasi
soggetto con il consenso degli Azionisti interessati, o (iv) come altrimenti richiesto dalla legge
o in seguito a un’ingiunzione del tribunale.
Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al consulente fiscale di riferimento riguardo
alla possibile applicazione del FATCA e del CRS.
Principali definizioni in materia di imposte irlandesi
Significato di “Residente” per le società
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Una società con gestione e direzione centrale in Irlanda è considerata residente nello Stato
indipendentemente dal luogo in cui è stata costituita. Una società con direzione e controllo
centrali fuori dall’Irlanda, ma costituita nello Stato prima del 1° gennaio 2015 è residente nello
Stato salvo quando:
la società o una società correlata svolge un’attività nello Stato e il
controllore ultimo della società risiede in Stati membri o in paesi con cui
lo Stato ha sottoscritto una convenzione in materia di doppia
imposizione, oppure quando la società o la società correlata sono quotate
in una Borsa Valori riconosciuta nell’UE o in un Paese firmatario di una
convenzione in materia di doppia imposizione; o
la società è considerata non residente nello Stato ai sensi di una
convenzione in materia di doppia imposizione stipulato fra lo Stato ed
un altro paese.
Le società costituite in Irlanda a decorrere dal 1° gennaio 2015 e quelle non costituite ma gestite
e controllate in Irlanda sono fiscalmente residenti in Irlanda, tranne nel caso in cui le società in
questione, in virtù di un trattato sulla doppia imposizione fiscale stipulato tra l’Irlanda e un
altro paese, siano considerate residenti in un territorio diverso dall’Irlanda (e quindi non
residenti in Irlanda). Per le società costituite prima di tale data, queste nuove regole non
entreranno in vigore fino al 1° gennaio 2021 (salvo in circostanze limitate).
Si noti che, in taluni casi, la determinazione della residenza di una società a fini fiscali può
essere complessa e si consiglia ai potenziali investitori di consultare le specifiche disposizioni
legislative contenute nell’articolo 23A del TCA.
Significato di “Residente” per i privati cittadini
Un privato cittadino sarà considerato residente in Irlanda per un anno solare se:
1. trascorre almeno 183 giorni nello Stato nel corso di tale anno solare; o
2. è stato presente complessivamente per 280 giorni in Irlanda prendendo
in considerazione il numero di giorni trascorsi in Irlanda nel corso
dell’anno solare unitamente al numero di giorni trascorsi in Irlanda
nell’anno precedente.
La presenza in Irlanda in un anno solare di un privato cittadino per non più di 30 giorni non
sarà considerata ai fini dell’applicazione della verifica dei “due anni”.
Per presenza in Irlanda per un giorno si intende la presenza personale di un individuo in Irlanda
in qualsiasi momento della giornata.
Significato di “Abitualmente Residente” per i privati cittadini
Il termine “residenza abituale” (distinto da quello di “residenza”) fa riferimento al normale
modello di vita di un soggetto e indica la residenza in un luogo con un certo grado di continuità.
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Un privato cittadino che ha risieduto nello Stato per tre anni fiscali consecutivi diventa
residente abituale con efficacia a partire dall’inizio del quarto anno fiscale.
Un cittadino privato che ha risieduto abitualmente nello Stato cessa di essere residente abituale
alla fine del terzo anno fiscale consecutivo in cui non è residente. Ad esempio, un privato che
risiede e risiede abitualmente nello Stato nel 2017 e lo abbandona in tale anno fiscale rimane
residente abituale fino alla fine dell’anno fiscale nel 2020.
Significato di “Intermediario”
Un “intermediario” è un soggetto che:
(a) svolge un’attività consistente nella, o comprensiva della ricezione di pagamenti da parte
di un organismo di investimento residente in Irlanda per conto di altri soggetti; o
(b) detiene quote in un’organismo d’investimento per conto di altri soggetti.
Altre giurisdizioni
Come gli Azionisti certamente sanno, le conseguenze fiscali di un investimento possono variare
sensibilmente da una giurisdizione all’altra e dipendono in ultima analisi dal regime fiscale
delle giurisdizioni in cui un soggetto è residente fiscalmente. Di conseguenza, gli
Amministratori raccomandano vivamente agli Azionisti di rivolgersi ad un consulente fiscale
professionale per informazioni sugli obblighi fiscali derivanti dalla detenzione di Azioni della
Società e dalle plusvalenze generate dalle Azioni. Gli Amministratori intendono gestire gli
affari della Società in modo tale che essa non divenga residente al di fuori dell’Irlanda ai fini
fiscali.
Rispetto dei requisiti in materia di rendicontazione e di ritenute d’acconto negli Stati
Uniti
Ai sensi della legge adottata nel 2010 e comunemente nota come “Foreign Account Tax
Compliance Act” o “FATCA”, una ritenuta d’acconto generalmente non recuperabile pari al
30% verrà applicata su: (a) taluni pagamenti di fonte statunitense (compresi interessi e
dividendi), (b) proventi lordi della liquidazione di investimenti azionari o obbligazionari
statunitensi realizzata dopo il 31 dicembre 2018 ((a) e (b) sono quindi collettivamente
denominati “pagamenti soggetti a ritenuta”) e (c) con decorrenza solo a partire dal 1° gennaio
2019, alcuni pagamenti effettuati da talune entità estere nella misura in cui i pagamenti siano
considerati come imputabili a ritenuta dai regolamenti futuri, salvo qualora il Fondo stipuli
tempestivamente un accordo (“accordo FFI”) con le autorità tributarie statunitensi (IRS) o sia
soggetto all’applicazione dell’accordo intergovernativo (“IGA”) relativo al FATCA fra Irlanda
e Stati Uniti (o altro accordo intergovernativo applicabile). L’accordo FFI o l’IGA irlandese (o
altro accordo applicabile) obbliga la Società (o ciascun Fondo) a comunicare alle autorità
tributarie statunitensi o irlandesi di riferimento (o ad altre autorità competenti), con cadenza
annuale, l’identità e talune altre informazioni riguardanti investitori statunitensi diretti e
indiretti. L’investitore che non fornisce le informazioni richieste alla Società o al Fondo (o, nel
caso di un investitore che rientra nella definizione di “istituzione finanziaria estera” ai fini del
FATCA, che non stipula un accordo FFI con le autorità tributarie statunitensi, che non rispetta
un accordo IGA applicabile o, comunque, che si definisce esente dal FATCA) potrebbe subire
la liquidazione degli investimenti nel Fondo, essere soggetto a sanzioni ai sensi dei regolamenti
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irlandesi (o di altre normative applicabili) ed essere assoggettato alla ritenuta d’acconto del
30% con riferimento alla propria quota di tali pagamenti direttamente o indirettamente
attribuibili agli investimenti statunitensi del Fondo. Nonostante l’emanazione dei regolamenti
statunitensi definitivi di recepimento del FATCA, i dettagli relativi ai requisiti effettivi per
ottemperare al FATCA non sono al momento del tutto noti in quanto, pur avendo il governo
irlandese sottoscritto un accordo IGA con gli Stati Uniti ed emanato linee guida preliminari, il
governo statunitense e il governo irlandese (o altri governi competenti) potrebbero emanare
linee guida integrative inerenti il FATCA. I requisiti attuali in materia di rendicontazione
possono imporre ulteriori oneri al Fondo o sugli Azionisti.
Gli Amministratori e il Gestore degli Investimenti della Società si impegneranno a soddisfare
ogni obbligo imposto sulla Società, al fine di evitare l’applicazione di questa ritenuta d’acconto.
Si raccomanda agli Azionisti di rivolgersi al consulente fiscale di riferimento riguardo
alle possibili implicazioni del FATCA sugli investimenti effettuati nella Società.
Regno Unito
Aspetti generali
La seguente sintesi sul trattamento fiscale atteso nel Regno Unito, applicabile esclusivamente
nei confronti di società e persone fisiche residenti nel Regno Unito a fini fiscali, le quali
detengano le Azioni in qualità di beneficiari assoluti a titolo di investimento (a differenza di
quanto avviene quando le Azioni sono acquistate da un intermediario), non costituisce una
consulenza di tipo legale o fiscale ed è basata sul sistema fiscale inglese e sulla prassi dell’HM
Revenues and Customs (HMRC) in vigore ed applicata alla data del presente Prospetto,
entrambi soggetti a modifiche. La presente sintesi è inoltre soggetta all’eventuale mancato
rispetto delle attuali intenzioni degli Amministratori nonché ad eventuali cambiamenti nelle
attività proposte della Società. Determinate categorie di Azionisti possono essere soggette a
regole speciali e quindi non essere interessati dalla presente sintesi. Si invitano i potenziali
Azionisti a rivolgersi ai propri consulenti professionali in merito alle implicazioni di un
investimento, della detenzione e della disposizione delle Azioni ai sensi delle leggi dei paesi in
cui gli stessi siano soggetti a tassazione. Le aliquote, le basi imponibili e le eventuali esenzioni
fiscali sono soggetti a modifiche.
La Società
Come OICVM, la Società non è trattata come residente nel Regno Unito a fini fiscali. Di
conseguenza, e a condizione che la Società non conduca alcuna attività nel Regno Unito
attraverso un’organizzazione stabile nel Regno Unito ai fini dell’imposta sulle società o
attraverso una filiale o agenzia situata nel Regno Unito e soggetta all’imposta sul reddito, la
Società non è soggetta all’imposta britannica sul reddito o sulle società per il reddito e le
plusvalenze generati, salvo come descritto di seguito in relazione a una possibile ritenuta alla
fonte su taluni redditi di fonte britannica. Gli Amministratori intendono condurre l’attività della
Società in modo da non dare luogo a un’organizzazione stabile, una filiale o un’agenzia, per
quanto rientri nel loro controllo, ma non vi sono garanzie che le condizioni necessarie per
evitare tale organizzazione stabile, filiale o agenzia saranno sempre soddisfatte.
Gli interessi e gli altri redditi di fonte britannica ricevuti dalla Società possono essere soggetti
a ritenute alla fonte nel Regno Unito.
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Gli Azionisti
A seconda delle rispettive circostanze personali, gli Azionisti che siano persone fisiche
residenti nel Regno Unito ai fini fiscali sono soggetti a imposta sul reddito rispetto ai dividendi
o alle altre forme di distribuzione (inclusi i redditi dichiarabili) effettuate dalla Società
indipendentemente dal fatto che tali distribuzioni vengano reinvestite.
Le società soggette all’imposta britannica sulle società sono di norma esenti da tale imposta
sulle distribuzioni effettuate, ma occorre tenere presente che tale esenzione è soggetta a
determinate esclusioni e regole specifiche anti-elusione (in particolare nel caso delle “società
di piccole dimensioni”, come definite nell’articolo 931S del Corporation Tax Act 2009 (“CTA
2009”).
Ogni classe di Azioni di un Fondo è considerata un “fondo offshore” ai fini della normativa sui
fondi offshore nella Parte 8 del Taxation (International and Other Provisions) Act del 2010
(“TIOPA 2010”). Ai sensi di tale normativa, le eventuali plusvalenze derivanti dalla vendita,
dal riscatto o da altra cessione di azioni di un fondo offshore (tra cui un riscatto in natura da
parte della Società) detenute da soggetti residenti nel Regno Unito a fini fiscali sono tassate al
momento di tale vendita, cessione o riscatto come reddito e non come plusvalenze. Tuttavia,
ciò non avviene se la classe risulta accettata dall’HM Revenue & Customs come “reporting
fund” nel corso del periodo in cui le Azioni della Società sono state detenute.
L’intenzione della Società è che tutte le classi di Azioni siano approvate come “reporting fund”
e rispettino gli obblighi di segnalazione del reddito riportati a seguire. Si consiglia ai potenziali
investitori di consultare l’elenco dei “reporting fund” pubblicato dall’HM Revenue & Customs
per ottenere conferma dell’approvazione di tali classi come “reporting fund”. Anche se gli
Amministratori si adopereranno per far sì che l’approvazione come “reporting fund” venga
ottenuta e mantenuta, ciò non può essere garantito.
Affinché una classe di Azioni possa essere approvata come “reporting fund”, la Società deve
presentare all’HM Revenue & Customs richiesta di ammissione della classe nel regime dei
“reporting fund” e per ciascun periodo contabile deve comunicare agli investitori il 100% del
reddito netto attribuibile a tale Classe entro sei mesi dalla fine del periodo contabile pertinente.
Gli investitori persone fisiche residenti nel Regno Unito sono imponibili su tale reddito
segnalato, indipendentemente dal fatto che quest’ultimo venga effettivamente distribuito. Per
tali finalità, il reddito è calcolato in riferimento al reddito per fini contabili e rettificato per il
capitale e altre voci.
A condizione che una classe di Azioni sia approvata come “reporting fund” per tutto il periodo
in cui le Azioni di tale classe sono state detenute, a esclusione di eventuali importi che
rappresentano proventi maturati per il periodo di cessione, i guadagni realizzati alla cessione
di Azioni da parte di contribuenti britannici sono imponibili come capitale e non come reddito,
salvo laddove l’investitore sia un intermediario in titoli. Detti guadagni possono pertanto essere
ridotti da un’esenzione britannica generale o specifica disponibile a un Azionista, pertanto
taluni investitori possono essere soggetti a oneri fiscali britannici nettamente inferiori.
Ai sensi dei regolamenti menzionati di seguito, nel regime dei “reporting fund” il reddito da
dichiarare è attribuito esclusivamente agli investitori che rimangono Azionisti alla fine del
periodo contabile pertinente. Ciò significa che, soprattutto se i dividendi effettivi non vengono
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dichiarati in relazione a tutto il reddito di una classe di Azioni, in determinate circostanze gli
Azionisti potrebbero ricevere una quota del reddito da dividendi maggiore o minore del
previsto, ad esempio quando le dimensioni della classe diminuiscono o aumentano. I
regolamenti consentono a un “reporting fund” di decidere di effettuare perequazioni dei
dividendi o rettifiche del reddito per ridurre al minimo questo effetto. Gli Amministratori si
riservano il diritto di compiere tale scelta in relazione a qualsiasi classe di Azioni che si
qualifichi come “reporting fund”.
Il Capitolo 6 della Parte 3 delle Offshore Funds (Tax) Regulations del 2009 (le “Tax
Regulations”) prevede che le operazioni specificate effettuate da un OICVM come la Società
non siano di norma considerate come operazioni di trading ai fini del calcolo del reddito da
dichiarare dei “reporting fund” che soddisfano una condizione di effettiva diversificazione
della proprietà. Gli Amministratori confermano che tutte le classi di Azioni qualificate come
“reporting fund” sono principalmente destinate e distribuite agli investitori istituzionali e al
dettaglio. Ai fini delle Tax Regulations, gli Amministratori si adoperano affinché tutte le classi
di Azioni della Società qualificate come “reporting fund” siano ampiamente disponibili e siano
distribuite e rese disponibili in misura sufficientemente ampia da raggiungere le categorie di
investitori cui sono destinate e in modo appropriato per attrarre tali investitori.
Un Azionista residente nel Regno Unito e che, successivamente alla sottoscrizione, desideri
convertire le Azioni di una classe in Azioni di una classe differente (conformemente alla
procedura descritta nella sezione “Conversione di Azioni” del Prospetto) deve tenere presente
che tale conversione può dare luogo a una cessione assoggettandolo potenzialmente all’imposta
sul reddito o sulle società come appropriato (nel caso di una classe non approvata come
“reporting fund”) o all’imposta sulle plusvalenze o sulle società (nel caso di una classe
approvata come “reporting fund”), in ciascun caso in funzione del valore della partecipazione
alla data di conversione.
Il Capitolo 3 della Parte 6 del CTA 2009 prevede che, se in qualsiasi momento in un periodo
contabile un investitore persona giuridica soggetto all’imposta britannica sulle società detiene
una partecipazione in un fondo offshore e in parte di tale periodo detto fondo non supera il “test
sugli investimenti non qualificati”, la partecipazione detenuta da tale investitore persona
giuridica viene trattata per il periodo contabile in questione come se fosse un diritto nell’ambito
di una relazione di credito ai sensi delle norme relative alla tassazione della maggior parte del
debito societario previste dal CTA 2009 (il “Regime fiscale del debito societario”). Le Azioni
(come spiegato in precedenza) rappresentano partecipazioni in un fondo offshore. Nei casi in
cui il test non viene superato (ad esempio se una classe di Azioni investe in liquidità, titoli o
strumenti di debito ovvero società di tipo aperto che a loro volta non superano il “test sugli
investimenti non qualificati” e il valore di mercato di tali investimenti supera il 60% del valore
di mercato di tutti i suoi investimenti in qualsiasi momento), le Azioni di tale classe di Azioni
sono assimilate al Regime fiscale del debito societario ai fini dell’imposta sulle società. Di
conseguenza, tutti i rendimenti delle Azioni in relazione a ciascun periodo contabile
dell’investitore persona giuridica durante il quale il test non sia stato superato (inclusi
guadagni, utili e perdite e utili e perdite su cambi) sono tassati o esentati come redditi ricevuti
o versati sulla base del valore equo. Pertanto, a seconda della propria situazione, un investitore
persona giuridica della Società può essere soggetto all’imposta sulle società su un aumento non
realizzato del valore della sua partecipazione azionaria (e, analogamente, ottenere l’esenzione
dall’imposta sulle società per una riduzione non realizzata del valore della sua partecipazione
azionaria). Le disposizioni relative ai “non-reporting fund” (illustrate sopra) non si
applicherebbero quindi a tali azionisti persone giuridiche, il che mitigherebbe notevolmente
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l’effetto delle disposizioni relative alle posizioni in società estere controllate (illustrate di
seguito).
Si richiama l’attenzione degli Azionisti persone fisiche residenti nel Regno Unito sulle
disposizioni del Capitolo 2 della Parte 13 dell’Income Tax Act del 2007, ai sensi delle quali il
reddito maturato dalla Società può essere attribuito a tali Azionisti assoggettandoli a imposte
sui redditi e sugli utili non distribuiti della Società. Tuttavia, questa normativa non si applica
se l’Azionista dimostra all’HM Revenue & Customs che:
(i) non sarebbe ragionevole concludere, da tutte le circostanze del caso, che le operazioni in
oggetto o parte di esse siano state effettuate al fine di evitare la tassazione e per altri scopi;
(ii) tutte le operazioni in oggetto sono operazioni commerciali reali e non sarebbe ragionevole
concludere, da tutte le circostanze del caso, che le operazioni in oggetto o parte di esse
siano state pianificate in modo non casuale al fine di evitare la tassazione;
(iii) tutte le operazioni in oggetto sono operazioni autentiche condotte in regime di libero
mercato e, se l’Azionista fosse soggetto a imposta ai sensi del Capitolo 2 della Parte 13 in
relazione a dette operazioni, tale onere costituirebbe una restrizione ingiustificata e
sproporzionata a una libertà protetta dal Titolo II o IV della Parte III del Trattato sul
funzionamento dell’Unione europea o della Parte II o III dell’Accordo sul SEE.
La Parte 9A del TIOPA 2010 assoggetta determinate società residenti nel Regno Unito a
imposta sui profitti di società non residenti (come la Società) in cui le stesse detengano una
partecipazione. Nel complesso, le disposizioni hanno un impatto sulle società residenti nel
Regno Unito che detengono, individualmente o con soggetti associati, azioni che conferiscono
un diritto ad almeno il 25% dei profitti di una società non residente (un “Interesse del 25%”)
(o, nel caso di un fondo multicomparto, di un suo fondo) se tale società non residente (o fondo)
è controllata da persone residenti nel Regno Unito e soggette a una tassazione minore nel
proprio luogo di residenza. La citata legislazione non è rivolta alla tassazione delle plusvalenze.
Inoltre, tali disposizioni non si applicano se l’Azionista ritiene ragionevolmente di non detenere
un Interesse del 25% nella Società (o nel fondo) durante tutto il periodo contabile pertinente.
Si richiama l’attenzione dei soggetti residenti nel Regno Unito ai fini fiscali sulle disposizioni
del capitolo 13 del Taxation of Chargeable Gains Act del 1992 (“capitolo 13”). Il capitolo 13
si applica a un “cointeressato” ai fini del fisco britannico (espressione che include un azionista)
se, nel momento in cui un certo reddito che costituisce un provento imponibile a tali fini spetta
a una società, la stessa società è controllata da un numero di persone sufficientemente ristretto
da rendere tale società una persona giuridica che avrebbe, ove residente nel Regno Unito ai fini
fiscali, natura di società “ad azionariato ristretto” a tali fini. Se applicate, le disposizioni del
capitolo 13 potrebbero portare tale soggetto “cointeressato” nella Società ad essere trattato ai
fini della tassazione dei redditi nel Regno Unito come se parte di un reddito spettante alla
Società fosse maturata direttamente in capo a tale soggetto; tale parte è pari alla quota di reddito
proporzionalmente corrispondente alla partecipazione di detto soggetto nella Società in qualità
di “cointeressato” secondo criteri di equità e ragionevolezza. Tuttavia, ai sensi del capitolo 13
non potrebbe derivare alcuna responsabilità in capo a tale soggetto, qualora la quota non fosse
superiore a un quarto del guadagno. Inoltre, possono applicarsi esenzioni se né l’acquisto, né
la detenzione, né la cessione di attività aveva come scopo principale l’elusione fiscale o se i
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guadagni derivano dalla cessione di attività utilizzate solo ai fini di un’attività economica
autentica ed economicamente significativa condotta al di fuori del Regno Unito.
Nel caso di persone fisiche residenti nel Regno Unito domiciliate fuori dal territorio britannico,
il capitolo 13 si applica esclusivamente ai guadagni relativi alle attività situate nel Regno Unito
della Società e ai guadagni relativi alle attività non situate nel Regno Unito, qualora questi
ultimi siano versati al Regno Unito.
Common Reporting Standard
Gli Azionisti sono pregati di consultare la sezione intitolata “Common Reporting Standard” a
pagina 91.
M-36467534-6
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___________________________________________________________________________
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
___________________________________________________________________________
Relazione e bilancio
L’esercizio della Società termina il 30 settembre di ogni anno. La relazione annuale e il bilancio
certificato della Società sono inviati agli Azionisti entro quattro mesi dalla conclusione di
ciascun esercizio contabile e almeno 21 giorni prima dell’assemblea generale della Società
nella quale sono sottoposti all’approvazione.
La relazione e il bilancio conterranno una dichiarazione attestante il Valore Patrimoniale Netto
di ciascun Fondo e degli investimenti ivi compresi alla fine dell’anno o del semestre di
riferimento.
Costituzione e capitale azionario
La Società è stata costituita e registrata in Irlanda ai sensi del Companies Act e dei Regolamenti
come società di investimento a capitale variabile di tipo aperto con autonomia patrimoniale tra
i Fondi il 13 agosto 2001 con il numero di registro 346579.
Alla data del presente documento, il capitale azionario autorizzato della Società è pari a
1.000.000.000.000 di Azioni senza valore nominale, inizialmente designate come azioni non
classificate. Le Azioni non classificate sono disponibili per l’emissione come Azioni. Il prezzo
di emissione deve essere pagato interamente all’accettazione. Non vi sono diritti di prelazione
collegati alle Azioni della Società.
Atto Costitutivo
L’Articolo 2 dell’Atto Costitutivo prevede che l’unico scopo della Società sia l’investimento
collettivo in valori mobiliari e/o altri strumenti finanziari liquidi di capitali raccolti presso il
pubblico sulla base del principio della distribuzione del rischio in conformità con i
Regolamenti.
L’Atto Costitutivo contiene disposizioni con i seguenti effetti:
(a) Potere degli Amministratori di assegnare Azioni. Gli Amministratori sono
generalmente e incondizionatamente autorizzati ad esercitare tutti i poteri della Società
per assegnare i relativi titoli, incluse le loro frazioni, fino ad un importo pari al capitale
azionario autorizzato ma non ancora emesso della Società;
(b) Variazione dei diritti. I diritti collegati ad una classe di Azioni possono essere
modificati o abrogati con il consenso scritto dei possessori di tre quarti delle Azioni in
circolazione di tale classe, o con delibera straordinaria approvata in un’assemblea
generale separata dagli Azionisti della classe, e possono così essere modificati o
abrogati durante la regolare attività della Società o durante o in previsione di uno
scioglimento. Il quorum per tale assemblea generale separata, diversa da un’assemblea
in seconda convocazione, sarà rappresentato da due soggetti che posseggano o
rappresentino per delega almeno un terzo delle Azioni in circolazione della classe in
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questione e il quorum ad un’assemblea in seconda convocazione sarà di una persona
che detenga Azioni della classe in questione o la sua delega;
(c) Diritti di Voto. Salvo laddove non sussistano diritti o restrizioni al momento collegati
ad una o più classi di Azioni, con alzata di mano ogni Azionista presente in prima
persona o per delega ha a disposizione un voto, il/i titolare/i di azioni di sottoscrizione
presente/i di persona o per delega dispone/dispongono di un voto per tutte le azioni di
sottoscrizione in circolazione e, in caso di votazione per appello nominale, ogni
Azionista presente in prima persona o per delega dispone di un voto per ogni Azione
posseduta, mentre un titolare di un’azione di sottoscrizione presente di persona o per
delega ha diritto ad un voto per il possesso di azioni di sottoscrizione. Gli Azionisti che
detengono una frazione di un’Azione non possono esercitare alcun diritto di voto, per
alzata di mano o per votazione per appello nominale, in relazione a tale frazione di
un’Azione;
(d) Variazione del capitale azionario. La Società può periodicamente con delibera
ordinaria aumentare il capitale azionario nella quantità e/o nel numero stabiliti dalla
delibera.
La Società può anche con delibera ordinaria:
(i) accorpare e frazionare la totalità o parte del suo capitale azionario in Azioni di
importo maggiore;
(ii) suddividere le sue Azioni, o alcune di esse, in Azioni di importo o valore
minore;
(iii) annullare le Azioni che, alla data di adozione della delibera, non sono state
sottoscritte o accettate per essere sottoscritte da un soggetto e ridurre l’importo
del capitale azionario autorizzato della quantità delle Azioni annullate; o
(iv) modificare la denominazione della valuta di una classe di Azioni.
(e) Interessi degli Amministratori. A condizione che la natura e la portata dei suoi interessi
siano comunicate come previsto qui di seguito, a nessun Amministratore effettivo o
Amministratore di fatto sarà impedito in virtù del suo incarico di concludere contratti
con la Società, né tali contratti o altri contratti o accordi firmati da o per conto di un’altra
società in cui un Amministratore abbia un interesse sono annullati, e un Amministratore
che contratti nel modo descritto o che sia a ciò interessato non deve rendere conto alla
Società dei profitti realizzati tramite i suddetti contratti o accordi a motivo dell’incarico
da lui ricoperto in qualità di Amministratore o della relazione fiduciaria così stabilita.
La natura dell’interesse di un Amministratore deve essere da questi dichiarata in
occasione della prima riunione degli Amministratori che affronterà la questione della
stipula del contratto o dell’accordo o, se l’Amministratore al momento in cui si è tenuta
tale riunione non era interessato al contratto o accordo proposto, alla successiva
riunione degli Amministratori tenutasi dopo il sopravvenuto interesse
dell’Amministratore, e nel caso in cui l’Amministratore divenga interessato ad un
contratto o accordo dopo la sua stipula, alla prima riunione degli Amministratori
tenutasi dopo il sopravvenuto interesse dell’Amministratore.
Un Amministratore non voterà alla riunione degli Amministratori o di uno dei comitati
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istituiti dagli Amministratori in merito ad una delibera che riguardi un argomento in cui
egli abbia, direttamente o indirettamente, un interesse che sia sostanziale (diverso da un
interesse derivante dai suoi interessi nelle Azioni o obbligazioni o altri titoli, o
comunque nella Società o per il suo tramite) o un obbligo in conflitto o in potenziale
conflitto con gli interessi della Società. Un Amministratore non sarà conteggiato ai fini
del quorum presente in una riunione in relazione alla delibera rispetto alla quale non ha
diritto di voto.
(f) Poteri di indebitamento. Subordinatamente ai Regolamenti, gli Amministratori
possono esercitare tutti i poteri per conto della Società a fini di indebitamento o raccolta
di capitali e di accensione di ipoteche, costituzione di pegni o imputazione di gravami
a carico della società, della proprietà e delle attività proprie (sia attuali che future) e del
capitale non richiamato, o parte di esso, e per emettere obbligazioni, certificati
obbligazionari e altri titoli, sia direttamente che in forma di garanzia collaterale per un
debito, una passività o un impegno della Società, purché questi prestiti rispettino tutti i
limiti e le condizioni stabiliti dalla Banca Centrale;
(g) Deleghe al Comitato. Gli Amministratori possono delegare qualsiasi potere ad un
comitato di cui gli Amministratori possono o meno fare parte. Tale delega può essere
soggetta alle condizioni imposte dagli Amministratori, in via accessoria o con
l’esclusione dei loro stessi poteri, e sarà revocabile. Subordinatamente a tali condizioni,
le procedure di un comitato con due o più componenti sono regolate dalle disposizioni
dell’Atto Costitutivo che disciplinano le procedure degli Amministratori laddove
applicabili;
(h) Dimissioni degli Amministratori. Gli Amministratori non sono tenuti alle dimissioni
per avvicendamento o per raggiunti limiti d’età;
(i) Remunerazione degli Amministratori. Salvo decisione contraria della Società e finché
non si stabilirà diversamente in assemblea generale, la remunerazione ordinaria di
ciascun Amministratore sarà stabilita periodicamente tramite delibera degli
Amministratori. Un Amministratore nominato amministratore esecutivo (incluso a tal
fine l’incarico di presidente o vicepresidente) o che operi in un comitato o comunque
sia impegnato in servizi che, a parere degli Amministratori, non rientrano delle normali
funzioni di un Amministratore, può ricevere una remunerazione supplementare, sotto
forma di onorari, commissioni o altra modalità che gli Amministratori stabiliranno.
Agli Amministratori sono pagate tutte le spese di viaggio, alloggio e di altro tipo da essi
ragionevolmente sostenute per partecipare alle riunioni degli Amministratori o dei
comitati istituiti dagli Amministratori o alle assemblee generali o distinte dei possessori
di una classe di Azioni della Società o per quanto altro sia collegato all’assolvimento
delle loro funzioni;
(j) Trasferimento di Azioni. Subordinatamente alle condizioni previste di seguito, le
Azioni di un Azionista possono essere trasferite con atto scritto in una delle forme
comuni o in uso o in altra forma che gli Amministratori potranno approvare.
Gli Amministratori, a loro assoluta discrezione e senza dover fornire alcuna spiegazione
al riguardo, possono rifiutare: la registrazione di un trasferimento di Azioni a favore di
una U.S. Person, di un soggetto che, attraverso la detenzione di Azioni, violerebbe una
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legge o un regolamento di un Paese o di un’autorità governativa o in forza del quale
tale soggetto non sia abilitato a detenere tali Azioni o che potrebbe determinare
l’applicazione alla Società di una tassazione o comportarle oneri pecuniari, legali o
amministrativi sostanziali o causare alla stessa la violazione di una legge o di un
regolamento (tassazione, oneri e violazione che diversamente la Società avrebbe potuto
evitare), un trasferimento a favore o ad opera di un minore o una persona incapace di
intendere e volere, un trasferimento a meno che l’acquirente di tali Azioni divenga a
seguito di detto trasferimento Azionista con un valore al prezzo corrente di
sottoscrizione pari o superiore all’Investimento iniziale minimo, un trasferimento in
circostanze che portino il cedente o l’acquirente a detenere una quota inferiore
all’Investimento minimo e un trasferimento di cui il pagamento delle relative imposte
non sia stato saldato.
Gli Amministratori possono rifiutarsi di riconoscere un atto di cessione salvo ove sia
accompagnato dal certificato per le Azioni cui fa riferimento (se emesso), riguardi
soltanto una classe di Azioni, sia a favore di non più di quattro aventi causa e sia
depositato presso la sede legale o nel luogo che gli Amministratori vorranno stabilire;
(k) Diritto di Riscatto. Gli Azionisti hanno diritto di chiedere alla Società di riscattare le
loro Azioni secondo le disposizioni dell’Atto Costitutivo;
(l) Dividendi. L’Atto Costitutivo consente agli Amministratori di dichiarare dividendi su
una classe di Azioni nella misura che gli Amministratori ritengano giustificata dai
profitti del relativo Fondo. Gli Amministratori possono soddisfare un dividendo dovuto
agli Azionisti attraverso la distribuzione in tutto o in parte di attività del Fondo e, in
particolare, di investimenti intestati al Fondo. In tal caso, anziché farsi trasferire attività
in titoli, un Azionista può chiedere al liquidatore di provvedere alla loro vendita ed al
pagamento a proprio favore dei proventi netti della stessa. Un dividendo non
rivendicato per sei anni dalla data di dichiarazione dello stesso si prescriverà e sarà
versato a favore del Fondo interessato;
(m) Fondi. Gli Amministratori sono tenuti a costituire un portafoglio distinto di attività per
ciascun Fondo istituito di volta in volta dalla Società, a cui si applicheranno i seguenti
criteri:
(i) per ciascun Fondo la Società deve tenere libri e registri contabili distinti e
separati in cui sono annotate tutte le operazioni riguardanti il Fondo in questione
e, in particolare, i proventi derivanti dall’assegnazione e dall’emissione di
Azioni di ciascuna classe del Fondo o dei Fondi, e gli investimenti e le passività
e il reddito e le spese ad esso attribuibili sono assegnati a tale Fondo in base alle
disposizioni dell’Atto Costitutivo;
(ii) un attivo derivante da un altro attivo del portafoglio (liquido o di altro tipo) del
Fondo sarà imputato nei libri e nelle registrazioni contabili della Società allo
stesso Fondo dell’attivo da cui deriva, così come un aumento o una diminuzione
del valore di tale attivo sarà attribuito al Fondo stesso;
(iii) ove vi siano attivi della Società che gli Amministratori non considerino
attribuibili ad uno o più Fondi specifici, gli Amministratori assegneranno tali
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attivi, con l’approvazione del Depositario, a uno o più Fondi con la modalità e
sulla base dei criteri che a loro discrezione riterranno corretti ed equi; e gli
Amministratori hanno il potere di, e possono periodicamente, con
l’approvazione del Depositario, modificare i criteri di base in relazione agli
attivi precedentemente assegnati;
(iv) a ciascun Fondo si imputano le passività, le spese, i costi, gli oneri o gli
accantonamenti della Società in relazione, o attribuibili, a tale Fondo mentre
passività, spese, costi, oneri o accantonamenti della Società non attribuibili ad
uno o più Fondi specifici sono assegnati e imputati dagli Amministratori, previa
approvazione del Depositario, con la modalità e sulla base dei criteri che gli
Amministratori, a discrezione esclusiva e assoluta, ritengono corretti ed equi, e
gli Amministratori hanno facoltà e possono periodicamente e in qualsiasi
momento, con l’approvazione del Depositario, modificare tali criteri di base
anche, ove le circostanze lo consentano, mediante riassegnazione di tali
passività, spese, costi, oneri e accantonamenti;
(v) nel caso in cui un’attività attribuibile ad un Fondo sia posta sotto sequestro per
soddisfare passività non attribuibili a quel Fondo, si applicheranno le norme del
Companies Act;
(n) Conversione di Fondi. Subordinatamente alle disposizioni dell’Atto Costitutivo, un
Azionista che detiene Azioni di una classe di un Fondo in un Giorno di Negoziazione
ha il diritto di volta in volta di convertire la totalità o parte di tali Azioni con Azioni di
un’altra classe (che sia esistente o che gli Amministratori abbiano deciso di creare a
decorrere da tale Giorno di Negoziazione);
(o) Liquidazione. L’Atto Costitutivo contiene disposizioni con i seguenti effetti:
(i) Se la Società è posta in liquidazione, il liquidatore assegnerà, in base alle
disposizioni del Companies Act, le attività di ciascun Fondo con la modalità e
secondo l’ordine che ritiene possano soddisfare le pretese dei creditori in
rapporto a tale Fondo;
(ii) Le attività disponibili per la distribuzione tra gli Azionisti sono assegnate nel
modo seguente: in primo luogo, la quota delle attività di un Fondo attribuibile a
ciascuna classe di Azioni sarà distribuita agli Azionisti della relativa classe
secondo la proporzione fra il numero di Azioni detenute da ciascun Azionista e
il numero totale di Azioni relative a tale classe di Azioni circolanti alla data
dell’inizio della liquidazione; in secondo luogo, tramite pagamento a favore
dell’Azionista o degli Azionisti di importi fino alla somma nozionale versata
attingendo alle attività della Società non attribuibili ad alcuna classe di Azioni.
Nel caso in cui non vi siano attività sufficienti a consentire tale pagamento in
forma integrale non si ricorrerà alle attività della Società attribuibili a ciascuna
classe di Azioni; e terzo, il saldo restante e non attribuibile ad alcuna classe di
Azioni sarà ripartito proporzionalmente fra le classi di Azioni basandosi sul
Valore Patrimoniale Netto attribuibile a ciascuna classe di Azioni alla data di
inizio della liquidazione e la somma così assegnata ad una classe sarà distribuita
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proporzionalmente agli Azionisti in base al numero di Azioni da essi detenuto
in tale classe di Azioni;
(iii) Un Fondo può essere posto in liquidazione ai sensi del Companies Act e in tal
caso si applicano al Fondo, fatte le dovute differenze, le disposizioni del
presente paragrafo (o);
(iv) Se la Società è posta in liquidazione (nel caso di liquidazione volontaria, sotto
supervisione o giudiziale), con il potere conferitogli da una delibera
straordinaria degli Azionisti interessati e da eventuali altre autorizzazioni
previste dal Companies Act, il liquidatore può ripartire in titoli fra gli Azionisti
di una o più classi di un Fondo la totalità o parte delle attività della Società
relative a tale Fondo, a prescindere dal fatto che le attività siano o meno
costituite da un unico tipo di proprietà, può a tal fine stabilire il valore che riterrà
equo per una o più classi di attività e può decidere in quale modo detta divisione
debba avvenire fra tutti gli Azionisti o i detentori di diverse classi di Azioni di
un Fondo a seconda del caso. Il liquidatore può, con la stessa autorità, affidare
parte degli attivi a soggetti fiduciari nella forma di trust a favore degli Azionisti
che il liquidatore riterrà adeguati e la liquidazione della Società può essere
conclusa e la Società sciolta, ma in modo tale che nessun Azionista sia obbligato
ad accettare attività gravate da passività. Anziché farsi trasferire attività in titoli,
un Azionista può chiedere al liquidatore di provvedere alla loro vendita ed al
pagamento a proprio favore dei proventi netti della stessa.
(p) Riserva di Azioni. L’Atto Costitutivo non prevede una riserva di Azioni a favore degli
Amministratori.
Interessi degli Amministratori
(a) Gli Amministratori o le società di cui essi sono funzionari o dipendenti, fra cui il
Gestore degli Investimenti, possono sottoscrivere Azioni di un Fondo. Le loro richieste
di Azioni ricevono un trattamento analogo a quello accordato a tutte le altre richieste;
(b) Alla data del presente Prospetto nessun Amministratore ha alcun interesse, diretto o
indiretto, in alcuna attività che sia stata acquistata o venduta o emessa o di cui la Società
propone l’acquisto, la vendita o l’emissione e salvo quanto disposto alla successiva
lettera (c) nessun Amministratore è concretamente interessato ad alcun contratto o
accordo sussistente alla data del presente atto che sia inconsueto per sua natura e
condizioni o significativo in relazione agli affari della Società;
(c) David Burnett è Amministratore della Società e socio del Gestore degli Investimenti. I
suoi dati biografici sono riportati nel capitolo “Gli Amministratori della Società”.
Contratti importanti
I contratti che seguono non sono stati conclusi durante il normale svolgimento delle attività che
la Società intendeva condurre e sono o potrebbero essere rilevanti.
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(a) Contratto di Deposito fra la Società e il Depositario (in origine stipulato sotto forma
di contratto di banca depositaria datato 28 settembre 2012, come modificato e
riformulato dal contratto di deposito datato 29 settembre 2016), in base al quale il
Depositario è stato nominato custode delle attività della Società, fatta salva la
supervisione generale degli Amministratori. Il Contratto di Deposito può essere
rescisso da entrambe le parti tramite comunicazione scritta con un preavviso non
inferiore a 180 giorni (o preavviso più breve accettato dall’altra parte) o con risoluzione
scritta immediata in alcune circostanze, quali l’insolvenza di una delle parti o la grave
violazione non riparata a seguito di avviso, se la frode di una delle parti è dimostrata o
se per qualsivoglia motivo la prosecuzione del Contratto di Deposito cessa di essere
legittima, fermo restando che il Depositario continuerà a fungere da custode sino a
quando la Società non provvederà a nominare un nuovo custode autorizzato dalla Banca
Centrale o sino a quando la Banca Centrale non revocherà l’autorizzazione alla Società.
Il Depositario ha facoltà di delegare alcune sue funzioni senza tuttavia che
l’affidamento in custodia di una parte o della totalità delle sue attività ad una parte
esterna modifichi le sue responsabilità. Il Contratto dispone che la Società risarcisca e
tenga indenni il Depositario e i suoi amministratori, funzionari e dipendenti prelevando
eventuali importi dal patrimonio del Fondo interessato, da ogni azione, procedura,
danno, rivendicazione, costo, pretesa e spesa di terzi avanzati, patiti o sostenuti dal
Depositario nell’espletamento o nel mancato espletamento delle sue funzioni, ai sensi
dei Regolamenti e del Contratto di Deposito. Il Depositario è responsabile per la perdita
degli strumenti finanziari detenuti in custodia da parte del Depositario o di un terzo al
quale è stata delegata la custodia, ai sensi dell’articolo 34(4) (a) dei Regolamenti. Il
Depositario non è responsabile qualora possa dimostrare che la perdita è imputabile a
un evento esterno al di fuori del suo ragionevole controllo, le cui conseguenze sarebbero
state inevitabili nonostante ogni ragionevole sforzo per evitarle;
(b) Contratto di Gestione degli investimenti, datato 5 settembre 2001, come modificato,
tra la Società e il Gestore degli Investimenti; questo Contratto dispone che l’incarico
del Gestore degli Investimenti continuerà a meno che, e fino a quando, vi venga posto
termine da una o dall’altra parte tramite comunicazione scritta all’altra con un preavviso
non inferiore a 90 giorni, benché in alcune circostanze ne sia possibile la risoluzione
immediata con comunicazione scritta da una parte all’altra; tale Contratto contiene certi
meccanismi di indennizzo a favore del Gestore degli Investimenti applicabili
nell’espletamento o mancato espletamento delle sue funzioni ai sensi del Contratto di
Gestione degli investimenti e che non si applicano nei casi di frode, malafede,
negligenza, dolo o imprudente incuria del Gestore degli Investimenti nell’esecuzione o
mancata esecuzione dei propri obblighi ai sensi di detto Contratto;
(c) Contratto di Amministrazione datato 28 settembre 2012 tra la Società e l’Agente
Amministrativo; questo Contratto dispone che l’Agente Amministrativo sia incaricato
dell’amministrazione delle attività della Società, nel rispetto di termini e condizioni del
Contratto di Amministrazione e fatta salva la supervisione generale degli
Amministratori. Il Contratto di Amministrazione può essere rescisso da entrambe le
parti tramite comunicazione scritta con un preavviso non inferiore a 90 giorni o con
risoluzione immediata in alcune circostanze, quali l’insolvenza di una delle parti, una
grave violazione non riparata a seguito di avviso o se la prosecuzione del Contratto di
Amministrazione cessa di essere legittima per qualsivoglia motivo. Il Contratto di
Amministrazione dispone che la Società risarcisca e tenga indenni l’Agente
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Amministrativo e i suoi funzionari e dipendenti da ogni responsabilità, perdita, pretesa,
costo, danno, penale, multa o spesa, incluse le spese legali e professionali, avanzati,
patiti o sostenuti dall’Agente Amministrativo o dai suoi funzionari o dipendenti
nell’espletamento delle loro funzioni, qualora non dovuti a negligenza, frode o dolo
dell’Agente Amministrativo o dei suoi funzionari o dipendenti;
(d) Contratto di Distribuzione datato 9 febbraio 2004 tra la Società e TT International. Il
Contratto di Distribuzione dispone che l’incarico di TT International rimarrà in vigore
a meno che e sino a quando non venga risolto da una o dall’altra parte con un preavviso
scritto all’altra non inferiore a 90 giorni, benché in alcune circostanze, quali
l’insolvenza di una parte o la grave violazione non riparata a seguito di avviso, sia
possibile la risoluzione immediata mediante comunicazione scritta di una parte all’altra;
detto Accordo contiene meccanismi di indennizzo a favore di TT International che non
si applicano nei casi di negligenza, malafede, frode o dolo di TT International
nell’esecuzione, o mancata esecuzione, dei suoi obblighi e doveri.
Si invita a far riferimento ai Supplementi per i dettagli di eventuali contratti significativi, ove
presenti, relativi ad un Fondo.
Documenti in visione
Copie dell’Atto Costitutivo della Società, del Prospetto, del Documento contenente le
informazioni chiave per gli investitori e, dopo la loro pubblicazione, dei bilanci e delle relazioni
periodiche, possono essere ottenute gratuitamente su richiesta presso la Società o il Gestore
degli Investimenti e sono altresì disponibili sul sito www.ttint.com.
In conformità con il paragrafo 9.4 della raccolta documentale sugli Organismi di investimento
collettivo della Financial Conduct Authority, pro-forma della documentazione è altresì
conservata presso gli uffici di TT International, 62 Threadneedle Street, Londra EC2R 8HP,
Regno Unito. Essa include i prezzi di emissione e riscatto delle Azioni, i documenti costitutivi
della Società, il Documento contenente informazioni chiave per gli investitori, il Prospetto e i
Supplementi e le più recenti relazioni annuali e semestrali della Società.
Le persone nel Regno Unito che desiderino presentare un reclamo relativo alla gestione della
Società o di un suo Fondo possono presentare tale reclamo all’agente di servizio affinché lo
trasmetta alla Società.
La Società può fornire relazioni aggiuntive (anche rispetto a talune misure di performance e di
rischio o informazioni generali sul portafoglio) e/o materiale contabile su richiesta agli
Azionisti esistenti o potenziali e, se ritenuto necessario dalla Società, previa la firma di un
accordo di riservatezza e/o di non utilizzo.
La politica di remunerazione
Tenendo in considerazione l’organizzazione interna e la natura, dimensione e complessità delle
attività della Società, gli Amministratori hanno istituito una politica di remunerazione (la
Politica di Remunerazione) finalizzata ad assicurare sempre la gestione adeguata di eventuali
conflitti di interesse, prendendo in considerazione la necessità di allineare i rischi in termini di
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gestione del rischio ed esposizione al rischio, e di rendere le politiche coerenti alla strategia
aziendale agli obiettivi e agli interessi della Società.
Gli Amministratori ritengono che la Politica di Remunerazione e le pratiche per gli
Amministratori, le cui attività possono avere un impatto significativo sul profilo di rischio della
Società, siano compatibili con - e promuovano - una sana ed efficace gestione del rischio, e
non incoraggino una assunzione dei rischi incompatibile con il profilo di rischio della Società.
Le Politiche di Remunerazione della Società sono costruite in coerenza con i requisiti dei
Regolamenti e delle Linee guida dell’ESMA sulle politiche di remunerazione sane ai sensi
della Direttiva UCITS e dell’AIFMD. La Società non ha dipendenti da remunerare. Gli
Amministratori ricevono onorari fissi in conformità al presente Prospetto informativo e per
nessuno di essi è prevista una componente variabile di remunerazione basata sui risultati. Le
componenti di eventuali elementi variabili di accordi di remunerazione saranno conformi ai
Regolamenti.
Il Gestore degli Investimenti è soggetto al codice sulle remunerazioni dell’FCA; di
conseguenza implementa politiche di remunerazione pensate per gestire conflitti d’interesse.
L’ammontare complessivo dei compensi per l’esercizio finanziario pagati dalla Società al suo
personale identificato sarà comunicato nel bilancio d’esercizio certificato della Società, così
come l’ammontare complessivo degli onorari dettagliato per il senior management (ossia gli
Amministratori) le cui azioni hanno un impatto significativo sul profilo di rischio della Società.
Dettagli sulla Politica di Remunerazione aggiornata, ivi compresa - pur senza limitarvisi - una
descrizione su come vengono calcolati la remunerazione e i premi, l’identità delle persone
responsabili dell’assegnazione della remunerazione e dei premi, sono a disposizione su
www.ttint.com. Una copia cartacea della Politica di Remunerazione sarà messa a disposizione
gratuitamente su richiesta.
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___________________________________________________________________________
APPENDICE I
I MERCATI
___________________________________________________________________________
Fatte salve le condizioni imposte dalla Banca Centrale e con l’eccezione degli investimenti
consentiti in titoli non quotati, la Società investirà unicamente in titoli quotati o
commercializzati sulle borse valori e sui mercati regolamentati di seguito indicati che siano
conformi ai criteri regolamentari (cioè regolamentati, regolarmente operativi, riconosciuti e
aperti al pubblico). La Banca Centrale non pubblica alcun elenco di borse o mercati approvati.
(a) senza limitazioni, una borsa valori che sia:
- ubicata in uno Stato membro; o
- situata in uno Stato membro del SEE (con l’eccezione del Liechtenstein); o
- situata in Australia, Canada, Hong Kong, Giappone, Nuova Zelanda, Svizzera,
Stati Uniti d’America; o
(b) senza limitazioni, in una borsa valori compresa nel seguente elenco:
Argentina Bolsa de Comercio de Buenos Aires;
Argentina Bolsa de Comercio de Cordoba;
Argentina Mercado Abierto Electronico S.A.;
Bahrain Bahrain Stock Exchange;
Bangladesh Dhaka Stock Exchange;
Bermuda Bermuda Stock Exchange;
Botswana Botswana Stock Exchange;
Brasile Bolsa de Valores do Rio de Janeiro;
Brasile Bolsa de Valores de Sao Paulo;
Cile La Bolsa Electronica de Chile;
Cile Bolsa de Comercio de Santiago;
Cina Shanghai Securities Exchange;
Cina Shenzhen Stock Exchange;
Colombia Bolsa de Valores de Colombia;
Croazia Zagreb Stock Exchange;
Egitto Cairo and Alexandria Stock Exchange;
Ghana Ghana Stock Exchange;
India Bangalore Stock Exchange;
India Calcutta Stock Exchange;
India Delhi Stock Exchange;
India The Stock Exchange, Mumbai;
India National Stock Exchange of India;
Indonesia Jakarta Stock Exchange;
Israele Tel Aviv Stock Exchange;
Giordania Amman Stock Exchange;
Kazakhstan (Rep. del) Kazakhstan Stock Exchange;
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Kenya Nairobi Stock Exchange;
Corea Korea Stock Exchange;
Corea KOSDAQ;
Kuwait Kuwait Stock Exchange;
Malaysia Bursa Malaysia;
Maurizio Stock Exchange of Mauritius;
Messico Bolsa Mexicana de Valores;
Marocco Société de la Bourse des Valeurs de Casablanca;
Namibia Namibian Stock Exchange;
Nigeria Nigerian Stock Exchange;
Oman Muscat Securities Market;
Pakistan Islamabad Stock Exchange;
Pakistan Karachi Stock Exchange;
Pakistan Lahore Stock Exchange;
Perù Bolsa de Valores de Lima;
Filippine Philippine Stock Exchange;
Qatar Doha Securities Market;
Federazione russa Moscow Stock Exchange;
Arabia Saudita Saudi Stock Exchange;
Serbia Belgrade Stock Exchange;
Singapore Singapore Exchange;
Sud Africa JSE Securities Exchange;
Sri Lanka Colombo Stock Exchange;
Taiwan (Repubblica di Cina) Taiwan Stock Exchange Corporation;
Taiwan (Repubblica di Cina) Gre Tai Securities Market
Thailandia Stock Exchange of Thailand;
Tunisia Bourse des Valeurs Mobilières de Tunis ;
Turchia Istanbul Stock Exchange;
Emirati arabi uniti Abu Dhabi Stock Exchange;
Emirati arabi uniti Dubai International Financial Exchange ;
Uruguay Bolsa de Valores de Montevideo;
Vietnam Ho Chi Minh City Securities Trading Centre;
Zambia Lusaka Stock Exchange;
(c) uno dei seguenti:
Mercati dei derivati approvati in uno Stato membro del SEE
Il mercato organizzato dalla International Capital Market Association;
(i) Il mercato gestito da banche ed altre istituzioni regolato dalla FCA e soggetto alle
disposizioni sugli Obblighi di Condotta Interprofessionale del Market Conduct Sourcebook
della FCA e (ii) il mercato in prodotti non di investimento che è soggetto alle regole del Non-
Investment Products Code redatto dai partecipanti del mercato di Londra, incluse la FCA e la
Banca d’Inghilterra;
Il mercato di titoli di Stato statunitensi gestito da operatori primari e regolato dalla Federal
Reserve Bank di New York e dalla US Securities and Exchange Commission;
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Il mercato over-the-counter degli Stati Uniti gestito da operatori primari e secondari regolato
dalla Securities and Exchange Commission e dalla National Association of Securities Dealers
(e da istituti bancari regolati dall’US Comptroller of the Currency, dal Federal Reserve System
o dalla Federal Deposit Insurance Corporation);
Il NASDAQ Stock Market LLC;
Il Gretai Market;
Il Chicago Board of Trade;
La Chicago Mercantile Exchange;
Il mercato over-the-counter in Giappone regolato dalla Securities Dealers Association of Japan;
Il mercato over-the-counter dei titoli di Stato canadesi regolato dall’Investment Dealers
Association of Canada;
Il mercato francese dei Titres de Créance Négociables (Mercato over-the-counter di titoli di
debito negoziabili);
(d) Inoltre, in relazione a un contratto finanziario derivato, un mercato o una borsa su cui
tale contratto possa essere acquistato o venduto e che sia regolamentato, regolarmente
funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico e che sia (i) situato in uno Stato membro
del SEE (ad eccezione del Liechtenstein), (ii) situato in Australia, Canada, Hong Kong,
Giappone, Nuova Zelanda, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Brasile, Russia, Turchia, Sud
Africa, Ungheria, Hong Kong, Cina, Corea, Taiwan, Malaysia, India, Thailandia,
Indonesia, Singapore, Filippine, (iii) la Channel Islands Stock Exchange, o (iv)
elencato/a ai punti precedenti.
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__________________________________________________________________________
APPENDICE II
DEFINIZIONE DI U.S. PERSON E DI PERSONA STATUNITENSE OGGETTO DI
COMUNICAZIONE
___________________________________________________________________________
Ai fini del presente Prospetto, una “U.S. Person” è una persona che rientra in una delle seguenti
categorie: (a) un soggetto incluso nella definizione di “U.S. Person” ai sensi della Rule 902 del
Regolamento S della Legge del 1933 o (b) un soggetto escluso dalla definizione di “Non-
United States person” utilizzata nella Rule 4.7 dellaU.S. Commodity Futures Trading
Commission (“CFTC”). A scanso di equivoci, una persona è esclusa da questa definizione di
U.S. Person solo se non rientra in nessuna delle definizioni di “U.S. Person” della Rule 902 e
si qualifica come “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC.
Definizione di U.S. Person ai sensi della Regulation S
1. Ai sensi della Rule 902 della Regulation S della Legge del 1933, per “U.S. Person” si
intende:
(i) qualsiasi persona fisica residente negli Stati Uniti;
(ii) qualsiasi società di persone o di capitali organizzata o costituita ai sensi della
normativa statunitense;
(iii) qualunque proprietà il cui esecutore o amministratore sia una U.S. Person;
(iv) qualsiasi trust il cui fiduciario sia una U.S. Person;
(v) qualunque agenzia o filiale di un’entità non statunitense ubicata negli Stati Uniti;
(vi) qualsiasi conto non discrezionale o altro conto analogo (esclusi gli assi patrimoniali
e i trust) detenuto da un intermediario o da un altro fiduciario a favore o per conto di
una U.S. Person;
(vii) qualsiasi conto discrezionale o altro conto analogo (esclusi gli assi patrimoniali e i
trust) detenuto da un intermediario o da un altro fiduciario organizzato, costituito o
(nel caso di persone fisiche) residente negli Stati Uniti, oppure
(viii) qualsiasi società di persone o di capitali purché sia:
a) organizzata o costituita secondo le leggi di una giurisdizione non statunitense; e
b) costituita da una U.S. Person principalmente con finalità d’investimento in valori
mobiliari non registrati ai sensi della Legge, salvo qualora essa sia organizzata o
costituita e posseduta da investitori qualificati (secondo la definizione di cui alla
Rule 501(a) della Legge) che non siano persone fisiche, assi patrimoniali o trust.
2. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi conto discrezionale o altro conto analogo
(esclusi gli assi patrimoniali e i trust) detenuto a favore o per conto di una persona non
statunitense da un intermediario o da un altro fiduciario professionale organizzato,
costituito o (nel caso di persone fisiche) residente negli Stati Uniti, non sarà considerato
una “U.S. Person”;
3. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi asse patrimoniale il cui fiduciario
professionale operante in qualità di esecutore o amministratore sia una U.S. Person, non
sarà considerato una U.S. Person se:
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(i) un esecutore o amministratore dell’asse patrimoniale che non sia una U.S. Person abbia
discrezionalità esclusiva o condivisa in materia di investimenti dei beni dell’asse
patrimoniale, e
(ii) l’asse patrimoniale sia disciplinato da una legislazione non statunitense.
4. Fatto salvo il precedente punto (1), un trust in cui un fiduciario professionale che svolga la
funzione di trustee sia una U.S. Person non sarà considerato una U.S. Person qualora un
trustee che non sia una U.S. Person abbia discrezionalità esclusiva o condivisa sul
patrimonio del trust e nessun beneficiario del trust (e nessun disponente se il trust è
revocabile) sia una U.S. Person;
5. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi piano a benefici per i dipendenti costituito e
amministrato in conformità alla normativa di un paese diverso dagli Stati Uniti, nonché alla
documentazione e alle prassi consuete in tale paese, non sarà considerato una U.S. Person;
6. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi agenzia o filiale di una U.S. Person ubicata al
di fuori degli Stati Uniti non sarà considerata una U.S. Person a condizione che:
(i) l’agenzia o la filiale operi per validi motivi commerciali; e
(ii) l’agenzia o la filiale svolga attività in campo assicurativo o bancario e sia effettivamente
soggetta alla normativa assicurativa o bancaria, a seconda dei casi, nella giurisdizione
in cui ha sede.
7. Il Fondo monetario internazionale, la Banca internazionale per la ricostruzione e lo
sviluppo, la Banca interamericana di sviluppo, la Banca asiatica di sviluppo, la Banca
africana di sviluppo, le Nazioni Unite e le loro rispettive agenzie, affiliate e piani
pensionistici, nonché qualsiasi altra organizzazione internazionale analoga e le sue agenzie,
affiliate e piani pensionistici, non saranno considerati “U.S. Person”.
8. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi entità esclusa o esentata dalla definizione di
“U.S. Person” al precedente punto (1) in conformità o con riferimento a interpretazioni o
posizioni della SEC o del suo personale, in base alla definizione di tale termine di volta in
volta modificata dalla normativa, dalle norme, dai regolamenti o dalle interpretazioni di
enti giudiziari o amministrativi.
Definizione di “Residente” ai sensi della Regulation S
Ai fini della definizione di “U.S. Person” di cui al precedente punto (1) in relazione alle persone
fisiche, una persona fisica è considerata residente negli Stati Uniti se (i) è in possesso di
un’Alien Registration Card (“green card”) emessa dall’Immigration and Naturalization Service
statunitense o (ii) supera un “test di presenza significativa”. Di norma, il “test di presenza
significativa” viene superato in relazione all’anno solare corrente se (i) l’individuo si è trovato
nel territorio degli Stati Uniti per almeno 31 giorni nel corso di tale anno e (ii) la somma del
numero di giorni in cui tale individuo si trovava negli Stati Uniti nell’anno in corso, di 1/3 del
numero di giorni nel primo anno precedente e di 1/6 del numero di giorni nel secondo anno
precedente è pari o superiore al 180 giorni.
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Definizione di “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC
La Rule 4.7 del Commodity Exchange Act statunitense attualmente prevede nella sezione
pertinente che le seguenti persone siano considerate “Non-United States person”: (a) una
persona fisica non residente negli Stati Uniti; (b) una società di persone, di capitali o altra entità,
diversa da un’entità costituita principalmente con finalità d’investimento passivo, organizzata
secondo le leggi di una giurisdizione non statunitense e che abbia quale principale sede di
attività una giurisdizione non statunitense; (c) un asse patrimoniale o trust il cui reddito non sia
soggetto a imposta sul reddito statunitense, indipendentemente dalla fonte; (d) un’entità
costituita principalmente con finalità d’investimento passivo, come un pool, una società
d’investimento o un’altra entità simile, a condizione che le quote di partecipazione nell’entità
detenute da soggetti che non si qualificano come U.S. Person o altrimenti come persone idonee
(ai sensi della Rule 4.7(a) della CFTC) rappresentino complessivamente meno del 10%
dell’interesse beneficiario nell’entità, e che tale entità non sia stata costituita principalmente
allo scopo di facilitare gli investimenti da parte di persone che non si qualificano come “Non-
United States person” in un pool in relazione al quale l’operatore sia esente da taluni requisiti
regolamentari della CFTC in virtù della qualifica di “Non-United States person” dei suoi
partecipanti; ed (e) un piano pensionistico per i dipendenti, i funzionari o i dirigenti di un’entità
organizzata e con sede amministrativa principale al di fuori degli Stati Uniti.
Definizione di “Persona statunitense Oggetto di Comunicazione”
1. “Persona statunitense Oggetto di Comunicazione” indica (i) un “Contribuente statunitense”
che non sia un Contribuente statunitense Escluso o (ii) un’Entità Estera Passiva statunitense
Controllata.
2. “Contribuente statunitense” indica:
(i) un cittadino statunitense o uno straniero residente negli Stati Uniti (come definito ai
fini dell’imposta federale sul reddito USA);
(ii) un’entità trattata come una società di persone o di capitali ai fini fiscali statunitensi,
costituita o organizzata negli Stati Uniti o ai sensi delle leggi statunitensi di qualsiasi
loro Stato federale (tra cui il District of Columbia);
(iii) un asse patrimoniale il cui reddito sia soggetto a imposta sul reddito statunitense
indipendentemente dalla fonte; e
(iv) un trust sulla cui amministrazione un tribunale statunitense svolga vigilanza primaria
e tutte le decisioni sostanziali del quale siano sotto il controllo di uno o più fiduciari
statunitensi.
Un investitore che non è considerato una “U.S. Person” ai sensi della Regulation S ed è
considerato una “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC può comunque
essere considerato un “Contribuente statunitense” a seconda della sua situazione specifica.
3. Per “Contribuente statunitense Escluso” si intende un Contribuente statunitense che sia: (i)
una società di capitali i cui titoli sono regolarmente scambiati su uno o più mercati dei
valori mobiliari consolidati; (ii) una società di capitali che è membro del medesimo gruppo
affiliato, come definito nella Sezione 1471(e)(2) del Codice, come una società di capitali
di cui al punto (i); (iii) gli Stati Uniti o qualsiasi agenzia o ente parastatale interamente
controllato dal governo statunitense; (iv) qualsiasi Stato degli Stati Uniti, qualsiasi territorio
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statunitense o suddivisione politica dei medesimi, o qualsiasi agenzia o ente parastatale
interamente controllato da uno o più dei medesimi; (v) qualsiasi organizzazione esente da
imposizione fiscale ai sensi della Sezione 501(a) o piano pensionistico individuale secondo
la definizione di cui alla Sezione 7701(a)(37) del Codice; (vi) qualsiasi banca secondo la
definizione di cui alla Sezione 581 del Codice; (vii) qualsiasi real estate investment trust
come definito nella Sezione 856 del Codice; (viii) qualsiasi società d’investimento
regolamentata come definita nella Sezione 851 del Codice o qualunque altra entità
registrata presso la Securities and Exchange Commission ai sensi della Legge del 1940;
(ix) qualsiasi fondo comune d’investimento (“common trust fund”) secondo la definizione
di cui alla sezione 584(a) del Codice; (x) qualsiasi trust esente da imposizione fiscale ai
sensi della Sezione 664(c) del Codice; (xi) un intermediario in titoli, materie prime o
strumenti finanziari derivati (inclusi contratti a capitale nozionale, futures, contratti a
termine e opzioni) registrato come tale ai sensi delle leggi degli Stati Uniti o di qualsiasi
Stato degli stessi; o (xii) un broker come definito nella Sezione 6045(c) del Codice.
4. Per “Entità Estera Passiva statunitense Controllata” si intende ogni entità che non sia un
Contribuente statunitense o un’Istituzione Finanziaria e che abbia uno o più “Soggetti
Controllanti statunitensi” in possesso del capitale di tale entità, trattata come “entità estera
non finanziaria passiva” ai fini del FATCA. A tal fine, Soggetto Controllante statunitense
indica una persona fisica che sia un Contribuente statunitense ed eserciti il controllo su
un’entità. Nel caso di un trust, questo termine si riferisce al disponente, ai trustee, al
protettore (se del caso), ai beneficiari o alla classe di beneficiari e a qualsiasi altra persona
fisica che eserciti un effettivo controllo finale sul trust e, in caso di accordi legali diversi da
un trust, tale termine indica soggetti con ruoli equivalenti o analoghi.
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_________________________________________________________________________
APPENDICE III
SUB-DEPOSITARI
___________________________________________________________________________
Elenco degli agenti sub-depositari incaricati dal Depositario.
Per ciascuno dei singoli mercati elencati sono state incaricate come sub-depositari le seguenti
società. L’elenco può essere periodicamente aggiornato ed è disponibile su richiesta inviata per
iscritto all’Agente Amministrativo o al Depositario. Il Depositario non prevede che possano
sorgere particolari conflitti di interesse in conseguenza alla delega a The Northern Trust
Company o ad uno dei sub-depositari elencati di seguito. Qualora invece dovesse sorgere un
conflitto di interesse, il Depositario ne darà comunicazione al consiglio d’amministrazione
della Società.
Paese Subdepositario
1 Argentina* Citibank, N.A.
2 Australia HSBC Bank Australia Limited
3 Austria UniCredit Bank Austria A.G
4 Bahrein HSBC Bank Middle East Limited
5 Bangladesh Standard Chartered Bank
6 Belgio Deutsche Bank AG
7 Benin Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
8 Bermuda HSBC Bank Bermuda Limited
9 Bosnia-Erzegovina - Federazione
B-E
Raiffeisen Bank International AG
10 Bosnia-Erzegovina - Repubblica
Srpska
Raiffeisen Bank International AG
11 Botswana Standard Chartered Bank Botswana
Limited
12 Brasile Citibank, N.A.
13 Bulgaria Citibank Europe plc
14 Burkina Faso Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
15 CD USD**** Deutsche Bank AG, Filiale di Londra
16a Canada The Northern Trust Company, Canada
16b Canada** Royal Bank of Canada
17 Cile Banco de Chile
18 China A HSBC Bank (China) Company Limited
19 China B HSBC Bank (China) Company Limited
20 Colombia Cititrust Colombia S.A. Sociedad
Fiduciaria
21 Costarica Banco Nacional de Costa Rica
22 Croazia UniCredit Bank Austria A.G.
23 Cipro Citibank Europe plc, Filiale Grecia
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24 Repubblica Ceca UniCredit Bank Czech Republic and
Slovakia, a.s.
25 Danimarca Nordea Bank Danmark A/S
26 Egitto Citibank, N.A.
27 Estonia Swedbank AS
28 Euroclear Bank*** Euroclear Bank S.A./N.V.
29 Finlandia Nordea Bank Finland plc
30 Francia Deutsche Bank AG
31 Germania Deutsche Bank AG
32 Ghana Standard Chartered Bank Ghana Limited
33 Grecia Citibank Europe plc, Filiale Grecia
34 Guinea Bissau Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
35 Hong Kong SAR The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
36 Ungheria UniCredit Bank Hungary Zrt
37 Islanda* Landsbankinn hf
38 India Citibank, N.A.
39 Indonesia Standard Chartered Bank
40 Irlanda The Northern Trust Company, London
41 Israele Banca Leumi Le-Israele BM
42 Italia Deutsche Bank SpA
43 Costa d’Avorio Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
44 Giappone The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
45 Giordania Standard Chartered Bank
46 Kazakistan JSC Citibank Kazakhstan
47 Kenya Standard Chartered Bank Kenya Limited
48 Kuwait HSBC Bank Middle East Limited
49 Lettonia Swedbank AS
50 Lituania AB SEB Bankas
51 Lussemburgo*** Euroclear Bank S.A./N.V.
52 Malaysia HSBC Bank Malaysia Berhad
53 Mali Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
54 Mauritius The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
55 Messico Banco Nacional de Mexico, S.A.
56 Marocco Société Générale Marocaine de Banques
57 Namibia Standard Bank Namibia Ltd
58 Paesi Bassi Deutsche Bank AG
59 Nuova Zelanda The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
60 Niger Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
61 Nigeria Stanbic IBTC Bank Plc
62 Norvegia Nordea Bank Norge ASA
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63 Oman HSBC Bank Oman SAOG
64 Pakistan Citibank, N.A.
65 Panama Citibank, N.A., Filiale di Panama
66 Perù Citibank del Peru S.A.
67 Filippine The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
68 Polonia Bank Polska Kasa Opieki SA
69 Portogallo BNP Paribas Securities Services
70 Qatar HSBC Bank Middle East Limited
71 Romania Citibank Europe plc
72 Russia AO Citibank
73 Arabia Saudita HSBC Saudi Arabia Limited
74 Senegal Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
75 Serbia UniCredit Bank Austria A.G.
76 Singapore DBS Bank Ltd
77 Slovacchia Citibank Europe plc
78 Slovenia UniCredit Banka Slovenija d.d.
79 Sud Africa The Standard Bank of South Africa
Limited
80 Corea del Sud The Hongkong and Shanghai Banking
Corporation Limited
81 Spagna Deutsche Bank SAE
82 Sri Lanka Standard Chartered Bank
83 Swaziland Standard Bank Swaziland Limited
84 Svezia Svenska Handelsbanken AB (publ)
85 Svizzera Credit Suisse AG
86 Taiwan Bank of Taiwan
87 Tanzania Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
88 Tailandia Citibank, N.A.
89 Togo Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
90 Tunisia Banque Internationale Arabe de Tunisie
91 Turchia Deutsche Bank A.S.
92 Uganda Standard Chartered Bank Uganda
Limited
93 Ucraina PJSC Citibank
94 Emirati Arabi Uniti - ADX HSBC Bank Middle East Limited
95 Emirati Arabi Uniti - DFM HSBC Bank Middle East Limited
96 Emirati Arabi Uniti - NASDAQ
Dubai
HSBC Bank Middle East Limited
97 Regno Unito The Northern Trust Company, London
98 Stati Uniti The Northern Trust Company
99 Uruguay Banco Itau Uruguay S.A.
100 Venezuela Citibank, N.A.
101 Vietnam HSBC Bank (Vietnam) Ltd
102 Zambia Standard Chartered Bank Zambia plc
6110494.25.EU_ADMINISTRATION 118
103 Zimbabwe Standard Chartered Bank (Mauritius)
Limited
* Mercato Sospeso
** Royal Bank of Canada funge da subdepositario di Northern Trust per i titoli non ammessi al regolamento da parte del
depositario centrale titoli locale del Canada
*** Euroclear è classificato come Depositario Centrale di Titoli Internazionale (ICSD), e non come subdepositario
**** Deutsche Bank AG opera come Depositario Centrale di Titoli per i CD in USD e non è classificato come subdepositario
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TT ASIA EX JAPAN EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Asia ex Japan Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc, fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data 21 marzo 2018 e perciò deve essere letto congiuntamente allo stesso.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi compaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è realizzare una crescita del capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo d’investimento investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili, come:
- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e indici (“P-Notes”), descritti in maggior dettaglio nel
capitolo seguente “Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)”; - altri titoli legati alle azioni come strumento sottostante, ossia equity linked note e obbligazioni
convertibili; e - warrant
che sono, o i cui rispettivi titoli sottostanti: (i) sono inclusi nell’indice MSCI AC Asia ex Japan (l’“Indice”); (ii) sono quotati su un Mercato e (a) hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice; o che (b) non hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice ma che, a giudizio del Gestore degli Investimenti, svolgono una parte prevalente della propria attività economica in paesi inclusi nell’Indice.
Il Fondo può inoltre ottenere un’esposizione indiretta alla Cina tramite Stock Connect, come descritto più avanti nel capitolo “Definizioni” del Prospetto.
Il Fondo può inoltre essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.
Il Fondo può essere investito anche in titoli obbligazionari convertibili a tasso variabile e ibridi a tasso fisso, compresi titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e non societari di tutto il mondo (non oltre il 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in tali titoli obbligazionari). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.
Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato nel Prospetto alla voce “Tipi di SFD”), non si prevede che ciò incida sensibilmente sul grado di leva o sulla volatilità del Fondo.
Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio (nei termini di seguito descritti). Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte
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del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno allo scopo di conseguire l’obiettivo d’investimento del Fondo, quest’ultimo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Il Fondo può detenere liquidità a carattere accessorio, di cui fino al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo in contanti (limite da non applicarsi nel caso in cui i contanti vengano detenuti per agevolare rimborsi di importo significativo).
L’Indice è un indice finanziario costruito per misurare la performance del mercato azionario asiatico, Giappone escluso. L’Indice rappresenta le società large e mid-cap di due paesi sviluppati su tre (Giappone escluso) e di nove mercati emergenti dell’Asia.https://www.msci.com/documents/10199/27561c18-c30e-4d12-9321-5c83094e0d65. Il Gestore degli Investimenti ritiene che l’avere un’esposizione ai titoli compresi nell’Indice agevoli l’attuazione della strategia d’investimento del Fondo.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti utilizza una strategia “bottom-up” per la costruzione del portafoglio. Utilizza anche un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentino un’opportunità di investimento o per escludere aree ad alto rischio, identificare società con alte barriere all’ingresso, una generazione solida di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e un management competente.
Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli idonei attraverso la documentazione dell’emittente in questione e le informazioni disponibili sull’Indice (se applicabile), oltre che attraverso una combinazione dei metodi seguenti:
1. selezione bottom-up dei titoli; 2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato; 3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down; 5. confrontandosi con altri componenti del team di gestione degli investimenti che stanno gestendo e
studiando altri prodotti e regioni; e 6. confrontandosi con broker e fornitori di ricerca indipendenti.
Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli che non sono quotati o negoziati nell’Indice) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo in tre fasi per:
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1. Verificare che i titoli presentano una valutazione interessante nel contesto degli asset e/o degli utili.
2. Verificare l’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso una discussione nell’ambito del team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificare il fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in un rinnovamento del management della società in oggetto o in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale che possono interessare la società stessa.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto (o al di sopra) del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti swap a scopo di investimento, copertura e di efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. Per ottenere un’esposizione a tali azioni è possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento, comportando una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, dando luogo a contenziosi legali. Benché l’utilizzo di swap e future per aumentare l’effetto leva sia possibile, il Fondo non intende far ricorso alla leva investendo in swap o future.
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In base alla natura dell’SFD utilizzato, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati SFD per investire in importanti indici azionari come l’Indice, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Tali indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.
Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono strumenti finanziari utilizzabili dal Fondo per assumere un’esposizione indiretta a diversi mercati dell’Asia (Giappone escluso), tra cui India, Pakistan, Sri Lanka, Vietnam, Cina, Corea del Sud e Taiwan. L’acquisto di P-Note da società di intermediazione o banche dà al Fondo accesso indiretto a titoli azionari e permette al Fondo di assumere un’esposizione a mercati azionari che potrebbero non essere accessibili direttamente, senza che scattino potenziali obblighi di registrazione. Le P-Note sono spesso quotate in borsa, ma di solito sono negoziate su base OTC con l’intermediario o la banca emittente. Le P-Note su azioni in genere forniscono un’esposizione alla pari al titolo sottostante (ossia hanno un delta di 1), non sono acquistate a margine e non incorporano elementi derivati.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura e di efficiente gestione del portafoglio, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo e subordinatamente alle limitazioni pertinenti indicate nel Prospetto nei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte allo scoperto. Il Fondo può assumere posizioni sia lunghe che corte, ed è previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e massimo 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.
Finanziamenti
Nel rispetto delle disposizioni generali riportate nel Prospetto al capitolo “Fondi – Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti”, il Fondo può prendere provvisoriamente in prestito un ammontare non superiore al 10% del suo patrimonio netto.
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Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio composto principalmente da azioni e titoli assimilabili dell’Asia (Giappone escluso) e che siano pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
I fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto si applicano al Fondo.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in euro e sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei titolari di classi di Azioni denominate in euro e in sterline rispetto alla Valuta base (USD). In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base. In sede di sottoscrizione, rimborso, scambio e distribuzione dalle classi di Azioni denominate in euro o sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in euro o sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 8% 0%
Rischio valutario
Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo.
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto
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sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti Iniziali Minimi e gli Investimenti Successivi Minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di Gestione e Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione, il Periodo di Offerta e il Periodo di Offerta Iniziale per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella sottostante.
Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di
emissio-ne
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/
Capitalizzazione
Comm.ne annuale
di gestione1
Total Expense
Ratio massimo
Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe A2
Capitalizzazione
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe B2*
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe C1
Euro €3.000.000 €100.000 €3.000.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe C2
Capitalizzazione
Azioni di Classe D1*
Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe E1
Sterline £1.000.000 £100.000 £1.000.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe E2
Capitalizzazione
1 O altri importi che la Società potrà stabilire e, in caso di aumento di tali importi che causi una violazione del Total Expense Ratio, con preventiva approvazione degli Azionisti e comunicazione agli stessi.
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Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di
emissio-ne
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/
Capitalizzazione
Comm.ne annuale
di gestione1
Total Expense
Ratio massimo
Azioni di Classe F1*
Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe G1*
USD $10.000 $10.000 $10.000 $10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe G2*
Distribuzione
Azioni di Classe H1*
Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe H2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe I1*
Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe I2*
Capitalizzazione
*Le Azioni di Classe B, le Azioni di Classe D, le Azioni di Classe F, le Azioni di Classe G, le Azioni di Classe H e le Azioni di Classe I sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale
Il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
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Commissione di Rimborso
La Società può applicare una Commissione di Rimborso in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Rimborso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di rimborso rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del rimborso pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Rimborso.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.
Data di Regolamento
In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riacquisto o rimborso, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
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Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella che precede. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno liquidate con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe G, per le Azioni di Classe H e per le Azioni di Classe I, il Gestore degli Investimenti può ridurre una parte delle commissioni percepite da un investitore e applicare riduzioni diverse tra gli investitori. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe G, per le Azioni di Classe H e per le Azioni di Classe I, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o scontare una parte delle commissioni percepite da un broker, distributore, consulente finanziario e/o piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H e I possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
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Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 10.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Il Distributore non ha il diritto di ricevere una commissione o un rimborso dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di distributore delle Azioni del Fondo.
Costi di Costituzione
Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.
Si prevede che le spese sostenute per la costituzione del Fondo non saranno superiori a €30,000 e saranno sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori dopo essersi consultati con la Banca Depositaria).
Modalità di Acquisto delle Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.
Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta, e non potranno essere revocate in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.
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Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Modalità di Vendita delle Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.
L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Varie
TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.
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TT ASIA-PACIFIC EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto per datato 21 marzo 2018 TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Asia-Pacific Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti come:
- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da
banche o intermediari il cui rendimento – positivo o negativo – riflette la performance delle azioni o dell’indice azionario sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e
- altri titoli legati alle azioni come strumento sottostante, ossia equity linked note e obbligazioni convertibili
negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nella regione Asia-Pacifico, prevalentemente ad esclusione del Giappone, e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.
Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli fuori indice, che possono includere: (a) titoli azionari quotati o negoziati su qualsiasi borsa asiatica (anche giapponese) fuori indice; (b) qualsiasi titolo su una borsa riconosciuta il cui emittente derivi oltre il 50% del suo patrimonio, delle vendite o dei profitti da paesi compresi nell’indice MSCI AC Asia Pacific ex Japan (“l’Indice di riferimento”); o (c) qualsiasi titolo su una borsa riconosciuta il cui emittente impieghi oltre il 50% della sua forza lavoro - e ricavi oltre il 50% dei suoi costi lordi del lavoro da operazioni - in paesi compresi nell’Indice di riferimento. Il processo di identificazione e selezione di titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
L’Indice di Riferimento è un indice finanziario costruito per misurare la performance del mercato azionario asiatico, Giappone escluso. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/0df2ed3c-5fea-4414-b875-55dcd31705ad.
Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato di seguito), non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo.
In condizioni di mercato normali, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti di società incluse nell’Indice di riferimento, o i cui titoli sottostanti sono negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice di riferimento, ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi, a tasso fisso e variabile, che comprendono i titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (non più del 5% del Patrimonio Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli
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obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.
Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici azionari ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice di Riferimento sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio come di seguito descritto. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato. Il Gestore degli Investimenti può inoltre sottoscrivere opzioni di vendita (put) e opzioni d’acquisto (call) coperte per generare proventi addizionali per il Fondo.
Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categorie suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi di investimento collettivo a capitale variabile conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti utilizza principalmente una strategia “bottom-up” nella costruzione del portafoglio. Utilizza anche un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentino un’opportunità di investimento o per escludere aree ad alto rischio, identificare settori con alte barriere all’ingresso, una generazione solida di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e un management competente.
Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli idonei attraverso la documentazione dell’emittente in questione e le informazioni disponibili sull’Indice di riferimento (se applicabile), oltre che attraverso una combinazione dei metodi seguenti:
1. selezione titoli bottom up;
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.
2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato;
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3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down;
Nell’ambito del processo di ricerca e costruzione del portafoglio, il Gestore degli Investimenti utilizza tematiche macro di tipo top-down per generare idee d’investimento e per la gestione del rischio. A titolo di esempio, la tendenza alla digitalizzazione globale porta ad un aumento del consumo di dati e dispositivi per la generazione delle idee. Al contempo, la tendenza globale alla digitalizzazione comporta una serie di rischi legati alla sicurezza informatica, ai diritti individuali alla privacy e alle modifiche delle strutture industriali esistenti. Nell’ambito di questo esempio in particolare, il trend top-down ha suggerito al gestore del portafoglio l’idea di cercare produttori di componenti di dispositivi digitali o una società di sicurezza informatica quotati in borsa.
5. confrontandosi con altri componenti del team di gestione degli investimenti che stanno gestendo e studiando altri prodotti e regioni; e
6. confrontandosi con broker sell-side e fornitori di ricerca indipendenti.
Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli che non sono quotati o negoziati sull’Indice di riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte per:
1. Verificare che i titoli presentano una valutazione interessante nel contesto dei loro asset e/o utili.
2. Verificare l’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso una discussione nell’ambito del team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificare il fattore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti politici, legali o fiscali attesi, che possono influire sulla società in oggetto o un cambiamento del management nella società.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation determinate dall’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap (inclusi swap su indici e su valute) a scopo di copertura, di investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come modo più efficace di ottenere un’esposizione ad azioni o a titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati SFD per investire in importanti indici azionari come l’Indice di Riferimento, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Questi indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti sugli OICVM, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.
Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.
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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo, investendo in un portafoglio principalmente composto da azioni o titoli assimilabili della regione Asia-Pacifico (Giappone escluso) compresi nell’Indice di Riferimento, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 8% 0%
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Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
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Classe di Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di Emissione
Iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/
Capitalizzazione
Comm.ne annuale di
gestione
Total Expense
Ratio Max
Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
N/A. Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe A2
USD 10 Capitalizzazione
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe B2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe C1
Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe C2
Capitalizzazione
Azioni di Classe D1*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe E1
Sterlina £ 3.000.000 £ 100.000 £ 3.000.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe E2
N/A Capitalizzazione
Azioni di Classe F1*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe G*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe G2*
Distribuzione
Azioni di Classe H*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe H2*
£ 10 Capitalizzazione
Azioni di Classe I1*
Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe I2*
Capitalizzazione
* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di offerta iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe E2, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo
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successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe E2, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni
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scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.
Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
US$5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a
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ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I1 e I2,, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I1 e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Depositario
Il Depositario ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. Il Depositario ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
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Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
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Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Varie
TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.
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TT CHINA FOCUS FUND
Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT China Focus Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Fund Pls (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale tra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale tra i comparti disciplinata dalle leggi d’Irlanda e autorizzata dalla Banca Centrale d’Irlanda.
Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi appaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.
21 marzo 2018
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Obiettivo e politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo consiste nel produrre una crescita del capitale a lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo d’investimento investendo principalmente in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili, come:
- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e indici (“P-Notes”), descritti in maggior dettaglio nel
capitolo seguente “Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)”; - altri titoli aventi le azioni come strumento sottostante, ossia obbligazioni convertibili; e - warrant
che sono, o i cui rispettivi titoli sottostanti: (i) sono quotati o negoziati sull’indice MSCI China (l’“Indice”); (ii) sono quotati su un Mercato e (a) hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice; o che (b) non hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice ma svolgono una parte prevalente della propria attività economica in paesi inclusi nell’Indice.
Il Fondo può inoltre ottenere un’esposizione diretta alla Cina tramite Stock Connect, come descritto più avanti nel capitolo “Definizioni” del Prospetto. Il Fondo non investe direttamente in Azioni cinesi di classe A.
Il Fondo può inoltre essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.
Il Fondo può inoltre investire fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo in titoli obbligazionari non investment grade di emittenti societarie e governative in tutto il mondo. I titoli obbligazionari non investiment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.
Il processo di identificazione e selezione di titoli ammissibili è descritto di seguito nel capitolo intitolato “Identificazione e selezione dei titoli ammissibili”.
L’Indice rileva il rendimento del mercato azionario dei titoli cinesi a grande e media capitalizzazione e dei titoli esteri negoziati sulle borse cinesi, di Hong Kong ed estere. Maggiori informazioni sull’Indice sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.
Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio, nei termini di seguito descritti. Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi
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momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato. Il Gestore degli Investimenti può inoltre sottoscrivere opzioni di vendita (put) e opzioni d’acquisto (call) per generare proventi addizionali per il Fondo.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del proprio Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e selezione di titoli ammissibili
Il Gestore degli Investimenti utilizza una strategia “bottom-up” per la costruzione del portafoglio. Inoltre, utilizza un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentano un’opportunità d’investimento o per escludere aree ad alto rischio, per identificare settori caratterizzati da alte barriere d’ingresso, una solida generazione di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e una gestione competente.
Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli ammissibili attraverso la documentazione distribuita dall’emittente e dalle informazioni disponibili sull’Indice, ove pertinente, oltre che attraverso una combinazione dei seguenti metodi:
1. selezione bottom-up dei titoli;
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.
2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato; 3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down;
Nell’ambito del processo di ricerca e costruzione del portafoglio, il Gestore degli Investimenti utilizza tematiche macro di tipo top-down per generare idee d’investimento e per la gestione del rischio. A titolo di esempio, la tendenza alla digitalizzazione globale porta ad un aumento del consumo di dati e dispositivi per la generazione delle idee. Al contempo, la tendenza globale alla digitalizzazione comporta una serie di rischi legati alla sicurezza informatica, ai diritti individuali alla privacy e alle modifiche delle strutture industriali esistenti. Nell’ambito di questo esempio in particolare, il trend top-down ha suggerito al gestore del portafoglio l’idea di cercare produttori di componenti di dispositivi digitali o una società di sicurezza informatica quotati in borsa.
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5. confrontandosi con altri membri del team di gestione degli investimenti che si occupano della gestione e dello studio di altri prodotti e regioni; e
6. confrontandosi con broker e fornitori di ricerca indipendenti.
Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli non quotati o negoziati sull’Indice) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte:
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili. 2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad
esempio parlando con il management della società, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso un confronto nell’ambito del team di gestione degli investimenti al fine di convalidare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto o influire su un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto, o al di sopra, del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o che il Gestore degli Investimenti considera un fair value del titolo in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o titoli il cui prezzo è ritenuto erroneo in base a fattori di natura statistica, tecnica o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le sollecitazioni di mercato, come una crisi finanziaria, o una crisi politica che andrebbero ad impattare sensibilmente i mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi - Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti FSD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti swap (inclusi swap su indici e valute), a scopo di investimento, copertura e ai fini di un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in
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titoli detenute dal Fondo. Per ottenere un’esposizione a tali azioni è possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a contenziosi legali.
In base alla natura dell’SFD utilizzato, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati FSD per investire in importanti indici azionari come l’Indice, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Questi indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti sugli OICVM, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.
Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui normalmente gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e normalmente non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 30% lungo e 30% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo, investendo in un portafoglio principalmente composto da azioni o titoli assimilabili dell’Indice, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
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Fattori di rischio
Al fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della valuta della classe
La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in euro e sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in euro e in sterline rispetto alla Valuta base (USD). In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzione dalle classi di Azioni denominate in euro o sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in euro o sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 8% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno Lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate alla voce “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine Ultimo di Negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti Iniziali Minimi, gli Investimenti Successivi Minimi, nonché gli Investimenti Minimi per ciascuna classe di Azioni sono descritti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti Iniziali Minimi e gli Investimenti Successivi Minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di
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Gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione Iniziale, il Periodo di Offerta e il Periodo di Offerta Iniziale per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella sottostante.
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Classe di
azioni
Valuta della
Classe
Investimenti Iniziali Minimi e Successivi
Investimento Minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni a Distribuzione/
Capitalizzazione
CommissioneAnnuale di Gestione
Total Expense
Ratio Max
Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe A2
N/A Capitalizzazione
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe B2*
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe C1
Euro €3.000.000
€100.000 €3.000.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe C2
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe D1*
Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe E1
Sterline £3.000.000
£100.000 £3.000.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe E2
Capitalizzazione
Azioni di Classe F1*
Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe G1*
USD $10.000 $10.000 $10.000 $10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe G2 *
Capitalizzazione
Azioni di Classe H1*
Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
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Classe di
azioni
Valuta della
Classe
Investimenti Iniziali Minimi e Successivi
Investimento Minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni a Distribuzione/
Capitalizzazione
CommissioneAnnuale di Gestione
Total Expense
Ratio Max
Azioni di Classe H2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe I1*
Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe I2*
Capitalizzazione
*Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori di volta in volta approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne che in relazione alle Azioni di Classe A2, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e darne comunicazione alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A2, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso , la Classe è continuamente aperta alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione
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pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.
Data di Regolamento
In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10 percento del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
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Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del un Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella che precede. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a percepire dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’esercizio delle proprie funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno liquidate con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe G, H e I, il Gestore degli Investimenti può ridurre una parte delle commissioni percepite da un investitore e applicare riduzioni diverse tra gli investitori. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe G, H e I, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o scontare una parte delle commissioni percepite da un broker, distributore, consulente finanziario e/o piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H e I possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha a percepire ulteriori commissioni o rimborsi dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che le il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superi la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria esclusiva discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
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Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 10.000 l’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni e gli oneri di transazione concordati, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, che dovranno essere corrisposti su base mensile in via differita.
Costi di Costituzione
Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.
Le spese sostenute per la costituzione del Fondo non hanno superato i 25.000 EUR e sono sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori).
Modalità di Acquisto delle Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.
Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta e non potranno essere revocato in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.
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Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Modalità di Vendita delle Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.
L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Varie
TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.
TT EMERGING MARKETS EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Emerging Markets Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.
25 giugno 2018
Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto da titoli azionari ed equivalenti come di seguito descritto:
- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da
banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti). Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e
- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), swap su azioni interamente finanziati e obbligazioni convertibili,
negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nei Mercati emergenti (definiti in riferimento all’Indice MSCI Emerging Markets (l’“Indice di Riferimento”) – si veda nel seguito per maggiori dettagli), e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.
Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia. Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant, obbligazioni convertibili e opzioni, non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo
Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti di società incluse nell’Indice di Riferimento, e/o in titoli azionari ed equivalenti di società non incluse nell’Indice di Riferimento, ma il cui emittente abbia sede legale, sia domiciliato, ubicato o, secondo il Gestore degli Investimenti, eserciti la maggior parte della propria attività economica nei paesi dell’Indice di riferimento, e/o in azioni o titoli legati ad azioni negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti siano negoziati, nelle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice di Riferimento, ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi e convertibili, a tasso fisso e variabile, che comprenderanno titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.
Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e opzioni su azioni) allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio di seguito descritti. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.
Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categoria suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi di investimento collettivo a capitale variabile conformemente con i requisiti dei Regolamenti.
L’Indice di Riferimento è un indice finanziario che include una serie di mercati globali che esso classifica come mercati emergenti (“Mercati Emergenti”). Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/c0db0a48-01f2-4ba9-ad01-226fd5678111
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti utilizza una combinazione di analisi “top-down” e strategia di selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. Questa analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare aree idonee nelle quali allocare le proprie risorse nella ricerca di opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli idealmente destinati a beneficiare di favorevoli tendenze top-down. L’analisi top-down si avvale di:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società;
3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati nell’Indice di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i suoi fornitori o concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap con finalità di investimento, di copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni
In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni emergenti, e disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro, Sterline e Corone Norvegesi, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 6% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito e in relazione alla classe di Azioni denominata in Corone Norvegesi sotto la voce “Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore”
Classe di Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione
iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/
Capitalizzazione
Comm.ne annuale di
gestione
Total Expense
Ratio Max Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe A2
Capitalizzazione
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000 USD 10.000
USD 10.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe B2*
USD 10 Capitalizzazione
Classe di Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione
iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/
Capitalizzazione
Comm.ne annuale di
gestione
Total Expense
Ratio Max Azioni di Classe C1
Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe C2
N/A Capitalizzazione
Azioni di Classe D1*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe E1
Sterlina £ 1.000.000 £ 100.000 £ 1.000.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe E2
Capitalizzazione
Azioni di Classe F1*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe G*
USD USD 10.000 USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe G2*
Distribuzione
Azioni di Classe H*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
Azioni di Classe H2*
£ 10 Distribuzione
Azioni di Classe I*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe I2*
€ 10 Distribuzione
Azioni di Classe N1
Corona Norvegese
Kr 400.000.000
Kr 830.000
Kr 400.000.000
Kr 83 Come descritto sotto
Capitalizzazione V. sotto V. sotto
* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 sono disponibili soltanto tramite sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2, delle Azioni di Classe B1, delle Azioni di Classe C2, delle Azioni di Classe E2, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe I, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 dicembre 2018, o (iii) una data precedente o
successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2, alle Azioni di Classe B1, alle Azioni di Classe C2, alle Azioni di Classe E2, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe I, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente) e la Commissione di Conversione rifletta la politica del Fondo. In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente (o, nel caso delle Azioni di Classe N1, come descritto di seguito). Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore o di un distributore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I, I2 e N1, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I, I2 e N1 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (o, nel caso delle Azioni di Classe N1, come descritto di seguito) (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
La commissione di gestione annuale per le Azioni di Classe N1 dovrà essere addebitata su base scaglionata e ridotta in base al Valore Patrimoniale Netto della partecipazione di ciascun Azionista nelle Azioni di Classe N1 come segue:
L’ammontare dell'investimento sarà calcolato per Azionista in ogni Giorno di negoziazione con riferimento al Valore patrimoniale netto in Azioni di Classe N1 detenuto da ogni singolo azionista. La Limitazione delle Spese in relazione alle Azioni di Classe N1 avrà un tetto massimo pari a 0,50% annuo per l’ammontare della commissione oltre la commissione di gestione annua dovuta da ciascun azionista di Azioni di Classe N1, come indicato nella tabella sopra.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Valore dell’investimento Commissione di gestione annuale NOK < 400 m (incluso) 0,80%
NOK 400 m – 800 m (incluso) 0,75% NOK 800 m – 1.600 m ((incluso) 0,70%
NOK 1.600 m + 0,65%
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Varie
TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.
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TT EMERGING MARKETS UNCONSTRAINED FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Emerging Markets Unconstrained Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti con i fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto avranno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.
21 marzo 2018
2
Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto da titoli azionari ed equivalenti come:
- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da
banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti; questi strumenti permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente e generalmente sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e
- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), swap su azioni interamente finanziati e obbligazioni convertibili
negoziati o i cui rispettivi titoli sottostanti siano compresi nei paesi dell’indice MSCI Emerging Markets Horizon o nelll’indice MSCI Emerging Markets (gli “Indici di Riferimento”) e che il Gestore degli Investimenti ritiene possiedano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore sotto forma di attività e redditi. Maggiori informazioni sugli Indici di Riferimento sono disponibili sui siti https://www.msci.com/documents/10199/2df2e8a3-fdab-4dc5-b7c9-77175ea5adcc e https://www.msci.com/documents/10199/c0db0a48-01f2-4ba9-ad01-226fd5678111.
Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Il Fondo può investire anche in titoli non inclusi negli Indici di Riferimento, tra cui titoli azionari o equivalenti: (a) il cui emittente abbia sede legale o sia domiciliato in paesi inclusi negli Indici di Riferimento; o (b) quotati o negoziati su qualsiasi borsa globale riconosciuta e il cui emittente, secondo il Gestore degli Investimenti, derivi oltre il 50% del suo patrimonio, delle vendite o dei profitti da paesi compresi negli Indici di Riferimento; o (c) qualsiasi titolo quotato o negoziato su una borsa globale riconosciuta il cui emittente, secondo il Gestore degli Investimenti, svolga oltre il 50% della sua attività economica in paesi compresi negli Indici di Riferimento.
Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni, non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo.
Il Fondo può investire in titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi e convertibili, a tasso fisso e variabile, che comprenderanno titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (ma non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli
3
obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.
Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e agli Indici di Riferimento sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio come di seguito descritto. La vendita di un contratto futureinstaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto futureinstaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti può utilizzare una combinazione di analisi “top-down” e selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli che beneficiano di favorevoli tendenze top-down. L’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società;
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3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati negli Indici di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al gestore degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi di diversi importanti volani, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicheranno le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap a scopo di investimento, copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future saranno utilizzati principalmente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso potranno essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione a tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni.
In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e swap.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni emergenti, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta della Classe e la Valuta Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta Base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 9% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta Base del Fondo
USD
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Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella che segue. Gli Amministratori potranno ridurre gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi e gli Investimenti minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti iniziali minimi, Investimenti successivi minimi e Investimenti minimi. Il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta iniziale, la Commissione annuale di gestione e il Total Expense Ratio per ciascuna classe di Azioni sono parimenti indicati nella tabella che segue.
Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio max.
Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe A2
Capitalizzazione
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000
USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
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Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio max.
Azioni di Classe B2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe C1
Sterlina £ 3.000.000
£ 100.000 £ 3.000.000
£ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe C2
N/A Capitalizzazione
Azioni di Classe D1*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe E1
Euro € 3.000.000
€ 100.000 € 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe E2
Distribuzione
Azioni di Classe F1*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe G*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000
N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe G2*
USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione
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Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio max.
Azioni di Classe H*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe H2*
£ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione
Azioni di Classe I*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00% 1,50%
Azioni di Classe I2*
€ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione
* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2, delle Azioni di Classe C2, delle Azioni di Classe E1, delle Azioni di Classe E2, delle Azioni di Classe G, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe I, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale per le Classi di Azioni ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2, alle Azioni di Classe C2, alle Azioni di Classe E1, alle Azioni di Classe E2, alle Azioni di Classe G, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe I, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
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La Commissione di Conversione applicata alle conversioni potrà essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili dovranno pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
US$3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti avrà diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti avrà altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli
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investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei subdepositari e tutti gli oneri di transazione concordati, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
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Agente amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Costi di costituzione Il costo per la costituzione del Fondo non ha superato USD 25.410,04 e sarà ammortizzato durante i primi cinque anni di operatività del Fondo (o nel più breve periodo eventualmente deciso dagli Amministratori a loro discrezione).
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e dalla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax saranno trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta potrà essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo dovrà rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento Minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione saranno eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax saranno trattate come ordini definitivi. Una volta
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presentata, una domanda di riscatto non potrà essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista avrà il diritto di realizzare una parte soltanto della sua partecipazione in una classe del Fondo ove tale realizzo determinasse una riduzione delle sue Azioni in tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un’Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avverranno su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Varie
TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.
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TT EUROPE EX-UK EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Europe Ex-UK Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori di TT International Funds PLC, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati in Europa, escluso il Regno Unito, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.
In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI Europe Ex-UK (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). Fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
L’Indice di Riferimento è un indice finanziario che comprende alcuni mercati avanzati d’Europa, escluso il Regno Unito. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.
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Il Gestore degli Investimenti anche utilizza una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti.
Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili;
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali;
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra
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natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni sono utilizzate unicamente per la copertura di posizioni esistenti. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a
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qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Copertura della Valuta della Classe
La Valuta di base del Fondo è la sterlina. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Dollari statunitensi. Ad eccezione delle Azioni di Classe I e di Classe J, il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e USD rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni sono esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni in riferimento alle classi di Azioni senza copertura denominate in Euro e USD, i cambi valutari sono effettuati verso la Valuta di Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il valore delle classi di Azioni senza copertura denominate in Euro e USD è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 6% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
Sterlina
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
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Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e
successivi
Investi-mento
minimo
Prezzo di emissione iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni a distribuzione
/ capitalizzazio
-ne
Comm.ne
annuale di
gestione
Total Expense
Ratio max
Azioni di Classe A
Sterlina £ 3,000,000
£ 100,000
£ 3,000,000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 1,00% 1,20%
Azioni di Classe B*
Sterlina £ 10,000 £ 10,000
£ 10,000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe C
Euro € 3.000.000
€ 100.000
€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,00% 1,20%
Azioni di Classe D*
Euro € 10.000 € 10.000
€ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,50% 1,70%
Azioni di Classe E
USD USD 3.000.000
USD 100,000
USD 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,00% 1,20%
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Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e
successivi
Investi-mento
minimo
Prezzo di emissione iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni a distribuzione
/ capitalizzazio
-ne
Comm.ne
annuale di
gestione
Total Expense
Ratio max
Azioni di Classe F*
USD USD 10,000
USD 10,000
USD 10,000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,50% 1,70%
Azioni di Classe G*
USD USD 10,000
USD 10,000
USD 10,000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe H*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000
£ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe I
USD USD 3.000.000
USD 100,000
USD 3.000.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,00% 1,20%
Azioni di Classe J*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,50% 1,70%
Azioni di Classe K*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione
0,60% 0,80%
Azioni di Classe L*
Euro € 10.000 € 10.000
€ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
0,60% 0,80%
Azioni di Classe M
Sterlina £ 3.000.000
£ 100.000
£ 3.000.000 £10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,00% 1,20%
* Le Azioni di Classe B, di Classe D, di Classe F, di Classe G, di Classe H, di Classe J, di Classe K e di Classe L sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne nel caso delle Azioni di Classe A, delle Azioni di Classe C, delle Azioni di Classe D, delle Azioni di Classe E, delle Azioni di Classe F e delle Azioni di Classe H, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
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Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A, alle Azioni di Classe C, alle Azioni di Classe D, alle Azioni di Classe E, alle Azioni di Classe F e alle Azioni di Classe H, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto)
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rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
£ 3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
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Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe H, K e L, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe H, K e L, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H, J, K e L possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”).
Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni
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concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
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L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
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TT EUROPEAN EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT European Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc la (“Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati europei elencati nell’Appendice 1 del Prospetto, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.
In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI Europe (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia.
L’Indice di Riferimento è un indice pensato per misurare la performance dei mercati azionari sviluppati in Europa. Maggiori informazioni sull’Indice di riferimento sono disponibili sul sito www.msci.com/europe.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti può utilizzare una combinazione di analisi “top-down” e selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. Questa analisi top-down può non tradursi in un’asset
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allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare aree idonee nelle quali allocare le proprie risorse nella ricerca di opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli idealmente destinati a beneficiare di favorevoli tendenze top-down.
L’analisi top-down si avvale di una combinazione di:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati nell’Indice di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi
e/o utili.
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad
esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o
i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli
investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali
rischi potenziali;
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore
può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che
possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di
prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui
crescita, valore, liquidità, valuta e management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una
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strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, stock option e opzioni su indici ed ETF), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni sono utilizzate unicamente per la copertura di posizioni esistenti. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta di base del Fondo è l’Euro. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Sterline rispetto all’Euro, che è la Valuta Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta Base.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 8% 0%
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Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
Euro
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
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* Le Azioni di Classe B, le Azioni di Classe D, le Azioni di Classe E e le Azioni di Classe F sono disponibili soltanto per il tramite dei sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
In relazione alle Azioni di Classe E e alle Azioni di Classe F, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A, alle Azioni di Classe B, alle Azioni di Classe C e alle Azioni di Classe D, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente
Classe di Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni di Distribuzione
/ Capitalizza-
zione
Comm.ne
annuale di
gestione
Total Expense
Ratio max
Azioni di Classe A
Euro € 3.000.000
€ 100.000
€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 1,00% 1,20%
Azioni di Classe B*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe C
Euro € 3.000.000
€ 100.000
€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,00% 1,20%
Azioni di Classe D*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione
1,50% 1,7%
Azioni di Classe E*
Sterline £ 10.000. £ 10.000 £ 10.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe F*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 €10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione
0,60% 0,80%
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aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella
misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione,
che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle
Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro
conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di
Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del
Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione
precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli
Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si
fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
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Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
€ 4.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/del Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata alla tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe E e di Classe F, il Gestore degli
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Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe E e di Classe F possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-despositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
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Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il
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pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
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TT EURO ZONE EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Euro Zone Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto (contestualmente il “Prospetto").
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato costituito principalmente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati dell’Eurozona che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.
In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI EMU (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Nettodel Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia.
L’Indice di Riferimento è un indice di società large e mid cap che fornisce la copertura dei mercati industrializzati dell’Eurozona. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le
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cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.
Il Gestore degli Investimenti può anche utilizzare una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti.
Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side;
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili;
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali;
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.
Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito
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assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate esclusivamente per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Benché l’utilizzo di CFD per aumentare l’effetto leva sia possibile, il Fondo non intende far ricorso alla leva investendo in CFD.
I warrant e le obbligazioni convertibili in cui investe il Fondo possono incorporare derivati e/o leva finanziaria.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non
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supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni cortesintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta di base del Fondo è l’Euro. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in USD e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in USD e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in USD o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in USD o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.
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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 0% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
Euro
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione
iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni a distribuzione/ capitalizzazio-
ne
Comm.ne annuale
di gestione
Total Expense
Ratio max
Azioni di Classe A
Sterlina £ 3.000.000 £ 100.000 £ 3.000.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe B
Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,60% 0,80%
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Classe di
Azioni
Valuta della
Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione
iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni a distribuzione/ capitalizzazio-
ne
Comm.ne annuale
di gestione
Total Expense
Ratio max
Azioni di Classe C*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe D
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe E*
USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10,000 USD 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe H*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 1,70%
Azioni di Classe I*
USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe J*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,60% 0,80%
Azioni di Classe K*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,60% 0,80%
* Le Azioni di Classe C, E, H, I, J e K sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Il Periodo di Offerta Iniziale per le Classi di Azioni elencate nella tabella precedente ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.
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Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
€ 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe I, J e K, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe I, J e K, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una
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piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe C, E, H, I, J e K possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Agente Amministrativo
Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le
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commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
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Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
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TT GLOBAL EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Global Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati azionari del mondo elencati nell’Appendice 1 del Prospetto, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.
In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’85% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse dei paesi inclusi nell’Indice MSCI ACWI (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari convertibili a tasso fisso e variabile, fra cui obbligazioni di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo. Fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Il Fondo può anche investire in:
- titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e
- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), e swap su azioni interamente finanziati,
negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nei mercati azionari del mondo (definiti in riferimento all’Indice di Riferimento - si veda nel seguito per maggiori dettagli), e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.
Il Fondo può acquistare e vendere future (compresi future su indici) allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio di seguito descritti. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito.
Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categorie suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche
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investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
L’Indice di Riferimento è un indice pensato per misurare la performance dei mercati azionari del mondo. Ulteriori informazioni su questo indice sono reperibili sul sito http://www.msci.com/products/indexes/country_and_regional/all_country/.
Le obbligazioni in cui il Fondo può investire possono essere a tasso fisso o variabile e non-investment grade. I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
Il Gestore degli Investimenti pratica principalmente la selezione “bottom-up” dei titoli per individuare titoli di alta qualità con valutazioni interessanti. Il Gestore degli Investimenti adotta una strategia long-only per identificare le società che hanno conseguito regolarmente rendimenti eccellenti lungo l’intero spettro delle capitalizzazioni di mercato, tra cui società mid, large e mega cap.
L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti inizia con il ridurre l’universo di titoli a circa 600 imprese globali che hanno costantemente dimostrato la capacità di generare ottimi rendimenti negli ultimi 10 anni. A questo universo viene applicata l’analisi bottom-up per individuare titoli sottovalutati, che vengono poi classificati utilizzando una combinazione di criteri di valutazione e di crescita. Questo processo viene potenziato con una combinazione dei seguenti elementi:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con broker sell-side selezionati.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, si procede con un’ulteriore analisi comprendente la valutazione di temi ESG (ambientali, sociali e di governance), trend di mercato e panorama competitivo al fine di stimare il valore di equilibrio (“fair value”) di ciascun titolo.
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future (compresi future su indici), opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap a scopo di copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni.
In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
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I warrant e le obbligazioni convertibili in cui il Fondo investe possono incorporare derivati e/o leva finanziaria.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni globali, e disposti ad accettare un elevato grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano ifattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Nessuna copertura della Valuta della Classe
La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, rimborso, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.
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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 8% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di Gestione eil Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione iniziale e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio Max
Azioni di Classe A1
USD USD 3.000.000
USD 100.000
USD 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe A2
Distribuzione
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Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio Max
Azioni di Classe B1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe B2*
Distribuzione
Azioni di Classe C1
Sterlina £ 3.000.000
£ 100.000 £ 3.000.000
N/A Come descritto di seguito
Distribuzione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe C2
Capitalizzazione
Azioni di Classe D1*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Distribuzione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe D2*
Capitalizzazione
Azioni di Classe E1
Euro € 3.000.000
€ 100.000 € 3.000.000
€ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe E2
Distribuzione
Azioni di Classe F1*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50% 2,00%
Azioni di Classe F2*
Distribuzione
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Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investi-mento minimo
Prezzo di Emissione iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne
Comm.ne annuale di gestione
Total Expense Ratio Max
Azioni di Classe G1*
USD USD 10.000
USD 10.000
USD 10.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe G2*
Distribuzione
Azioni di Classe H1*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe H2*
Distribuzione
Azioni di Classe I1*
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 0,80% 1,30%
Azioni di Classe I2*
Distribuzione
* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2 e delle Azioni di Classe C1, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2 e alle Azioni di Classe C1, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
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Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
US$2.500.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G1, G2, H1, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G1, G2, H1, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere
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una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa
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commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Costi di Costituzione
Il costo per la costituzione del Fondo non ha superato $ 30.472 ed è ammortizzato durante i primi cinque anni di operatività del Fondo (o nel più breve periodo eventualmente deciso dagli Amministratori a loro discrezione).
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il
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pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
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TT UK EQUITY FUND
Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT UK Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale tra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
21 marzo 2018
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Obiettivo e Politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.
Politiche d’investimento:
Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nel Regno Unito che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.
In normali condizioni di mercato il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori incluse nell’indice FTSE All Share (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile. Resta inteso che questo dato può includere titoli azionari ed equivalenti legati ad azioni quotati su due listini, ossia negoziati sulle borse valori incluse nell’Indice di Riferimento nonché sulle altre borse valori specificate nell’Appendice I del Prospetto. In tali circostanze, può risultare opportuno investire nelle azioni o negli strumenti finanziari legati ad azioni che non sono negoziati su una borsa valori inclusa nell’Indice di Riferimento. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.
Inoltre, fino al 5% del patrimonio netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca.
L’Indice di Riferimento è un indice di azioni ordinarie di società aventi sede nel Regno Unito. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito http://www.ftserussell.com/.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.
Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili
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Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.
Il Gestore degli Investimenti può anche utilizzare una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto e le analisi di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti. Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-
1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):
1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.
2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.
3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.
Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.
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Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate esclusivamente per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.
In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di
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SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.
Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.
Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni britannico, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
Al Fondo si applicano fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.
Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa delle SFT in % dell’AUM
Quota attesa dei TRS in % dell’AUM
27,5% 10% 0%
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta base del Fondo
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Sterlina
Giorno lavorativo
Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine ultimo di negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.
La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.
Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimenti iniziali minimi e successivi
Investimento minimo
Prezzo di emissione
iniziale
Periodo di offerta iniziale
Azioni di Distribu-
zione/ Capitalizzazione
Comm.ne annuale
di gestione
Total Expense
Ratio Max
Azioni di Classe A
Sterlina £ 3.000.000
£ 100.000 £ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione
1,00% 1,20%
Azioni di Classe B*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito
Distribuzione
1,50% 1,70%
Azioni di Classe C*
Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 1.000.000 £10 Come descritto di seguito
Distribuzione
0,60% 0,80%
* Le Azioni di Classe B e le Azioni di Classe C sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate
In relazione alle Azioni di Classe C, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per
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prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.
Gli investitori che desiderano investire in Azioni di Classe C sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.
Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni di Classe C durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.
Dopo il Periodo di Offerta Iniziale
In relazione alle Azioni di Classe A e alle Azioni di Classe B, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.
In Seguito al lancio, la Classe di Azioni C emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.
Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Riscatto
La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.
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Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.
Data di Regolamento
Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
£3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione
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Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del un Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe C, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe C, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B e C possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
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Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Come Acquistare le Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento.
Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.
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Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Come Vendere le Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.
L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.
Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.
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TT EUROPEAN OPPORTUNITIES LONG/SHORT FUND
Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONAL FUNDS PLC
Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT European Opportunities Long/Short Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile disciplinata dalle leggi dell’Irlanda autorizzata dalla Banca Centrale.
Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data mercoledì 21 marzo 2018 e perciò deve essere letto congiuntamente allo stesso.
Gli Amministratori della Società, i cui nomi compaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che tali informazioni siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.
I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.
Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” nel Prospetto prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.
Gli investitori devono tener presente che il Fondo intende investire principalmente in SFD. Il Fondo può anche investire prevalentemente in depositi e Strumenti del Mercato Monetario. In quanto tali, gli investitori devono tener presente la differenza tra la natura di un deposito e la natura di un investimento nel Fondo. Il valore dell’importo investito nel Fondo può fluttuare.
L’investimento nel Fondo deve essere considerato come investimento di medio-lungo termine.
Il Fondo è gestito attivamente.
Datato: 5 settembre 2019
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Obiettivo e politiche d’investimento
Obiettivo d’investimento:
L’obiettivo d’investimento del Fondo è conseguire la crescita del capitale nel lungo periodo.
Politiche d’investimento:
Il Fondo si propone di conseguire il suo obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato di posizioni sia lunghe che corte sintetiche soprattutto in titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili alle azioni (quali depository receipt, American Depositary Receipt e Global Depositary Receipt), unitamente ad altri strumenti, tra cui:
- stock option su singoli titoli e opzioni su indici (ossia opzioni il cui rendimento, positivo o negativo, riflette la performance dei titoli o dell’indice sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance dei titoli o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili);
- future (compresi, ma non solo, future su azione singola, future su panieri e future su indici) e opzioni (comprese, ma non solo, opzioni su indici e opzioni su azioni singole);
- contratti differenziali (“CFDs”); - spot e forward in valuta estera; - swap; - Strumenti del Mercato Monetario; e - altri titoli il cui strumento sottostante siano azioni, ossia titoli equity-linked (obbligazioni con
una opzione call incorporata (descritta infra) o frazione di interesse variabile che dipende dall’andamento del titolo azionario sottostante) e obbligazioni convertibili (che possono contenere una leva finanziaria)
negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati prevalentemente nella regione europea e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.
Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.
Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.
Benché il Fondo possa essere investito anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato nel Prospetto alla voce “Tipi di SFD”), non si prevede che ciò incida sensibilmente sul grado di leva o sulla volatilità del Fondo.
Il Fondo può essere investito anche in titoli obbligazionari convertibili a tasso variabile e ibridi a tasso fisso (titoli obbligazionari che combinano caratteristiche di obbligazioni e di azioni, che possono contenere una leva, come nel caso delle obbligazioni convertibili) compresi titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e non societari di tutto il mondo (non oltre il 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in titoli obbligazionari non-investment grade). I titoli di debito non-investment grade sono titoli di debito con rating BB+ o inferiore attribuito
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da un’agenzia di rating o sprovvisti di rating ma giudicati di qualità equivalente dal Gestore degli investimenti.
Il Fondo deterrà posizioni sia lunghe che corte, come descritto più avanti nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Il Gestore degli Investimenti adeguerà le posizioni lunghe e corte del Fondo senza vincoli e questo rispecchierà le opinioni fondamentali del Gestore degli Investimenti riguardo alla valutazione delle posizioni rilevanti (ossia, sottovalutate o sopravalutate). Tali posizioni possono essere prese in diverse classi di attività contemplate nell’obiettivo e nelle politiche d’investimento del Fondo, come indicato nel presente Prospetto.
Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere esposizione lunga e corta agli strumenti sopra elencati, a scopo di copertura. Ulteriori dettagli rispetto all’uso di future e opzioni sono riportati più avanti nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.
Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno allo scopo di conseguire l’obiettivo d’investimento del Fondo, quest’ultimo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire fino al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti (che include fondi del mercato monetario ed ETF).
Fino al 100% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in disponibilità liquide e mezzi equivalenti (che possono includere Strumenti del mercato monetario) laddove, a titolo esemplificativo, sia necessario per sostenere l’esposizione agli SFD o laddove, tenuto conto delle condizioni di mercato, il Gestore degli investimenti possa cercare di adottare una strategia di investimento difensivo. Il Fondo può essere investito in tali attivi per un periodo prolungato di tempo se il Gestore degli Investimenti ritiene necessario soddisfare i requisiti dell’obiettivo e delle politiche d’investimento del Fondo.
Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.
Identificazione e selezione di titoli ammissibili
Il Gestore degli Investimenti adotta principalmente una selezione “bottom-up” dei titoli nel rispetto dell’ambiente macroeconomico “top-down”.
Nello specifico, saranno generate idee (lunghe e corte) grazie a:
1. una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento in cui il Fondo investirà;
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2. riunioni e colloqui regolari con le società obiettivo;
3. applicazione di filtri all’universo dei titoli basati su dati di mercato usati per filtrare l’universo degli investimenti grazie all’adozione di specifici criteri azionari, quali valutazioni e redditi, e per consentire l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita (lungo) e di modelli di attività troppo cari e vulnerabili (corto); e
4. confronti con i broker sell-side per valutare la loro opinione del mercato. Questi broker possono fornire una preziosa risorsa supplementare nella valutazione di una società obiettivo.
Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, si attiva il seguente processo, rigoroso e disciplinato, strutturato in tre fasi:
1. Valutazione – il Gestore degli Investimenti stabilirà se i titoli sono sottovalutati o sopravalutati nel contesto dei loro attivi e/o redditi come emerso, tra l’altro, da ricerca sell-side, riunioni di gestione e conti registrati.
2. Verifica – il Gestore degli Investimenti verificherà la tesi degli investimenti interni attraverso molteplici modi, tra cui il confronto con il management delle società in oggetto, con esperti del settore del sell-side, e, a seconda delle particolari circostanze del caso, il Gestore degli Investimenti potrà anche confrontarsi con fornitori, o concorrenti, della società in questione e definire fonti di dati a sostegno della tesi di investimento. L’analisi di verifica che accompagna il Gestore degli investimenti nella sua valutazione della società in questione sarà completata da una valutazione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
3. Fattore catalizzatore – si tratta degli eventi che secondo il Gestore degli Investimenti dovrebbero causare una cristallizzazione delle previsioni della valutazione, quali i risultati della società, le riunioni di analisti, i lanci di nuovi prodotti e gli annunci di ristrutturazioni. Il Gestore degli Investimenti avvia questo processo nell’ambito dell’analisi di ciascuna società, nell’ottica di valutare se sia interessante possedere o detenere posizioni (sinteticamente) corte.
Benché si preveda che il portafoglio abbia una posizione lunga, il Gestore degli Investimenti ha la capacità di variare l’esposizione corta del Fondo, come descritto di seguito. L’esposizione corta del Fondo sarà raggiunta assumendo posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di SFD, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza.
Limitazioni all’investimento
Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.
Utilizzo di strumenti finanziari derivati
Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), spot e forward in valuta estera, CFD e swap a scopo di copertura e di investimento, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti e a scopo di investimento. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido
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e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti e a scopo di investimento, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura e a scopo di investimento, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD e swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più efficace per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD e degli swap sarebbe pari a quella delle azioni sottostanti. CFD e swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.
Il Gestore degli Investimenti cercherà di contenere la volatilità del Fondo nonché di generare rendimenti. Il Fondo userà diverse tecniche di “copertura” (che significa ridurre il rischio di un investimento assumendo una posizione in compensazione) per gestire il rischio e ridurre la volatilità a breve termine. Il Fondo deterrà sinteticamente posizioni corte attraverso l’utilizzo degli SFD di seguito descritti. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte allo scoperto. Il Fondo può assumere posizioni sia lunghe che corte, ed è previsto che tali posizioni rientrino di norma entro un range netto compreso tra il 60% (long) e il -30% al massimo (short) del Valore Patrimoniale Netto del Fondo.
Fatta salva la comunicazione nel capitolo “Utilizzo degli SFD” del Prospetto, il rischio di mercato associato con l’utilizzo degli SFD per il Fondo sarà coperto e sarà gestito usando una metodologia nota come valore a rischio (“VaR”) conforme ai requisiti della Banca Centrale. VaR è una metodologia statistica che prevede, sulla base di dati storici, la massima perdita giornaliera che il Fondo potrebbe registrare rispetto a un livello di confidenza a una coda del 99%. Sussiste tuttavia una possibilità statistica dell’1% che il VaR giornaliero possa essere superato. L’approccio VaR si basa su un periodo storico di osservazione e pertanto il suo risultato può essere distorto se non prevalgono condizioni di mercato anormali o se sono omesse dal periodo in questione. Di conseguenza, il Fondo potrebbe subire perdite finanziarie significative in condizioni di mercato anormali. Il Gestore degli Investimenti tenterà di ridurre al minimo tali rischi effettuando regolari test retrospettivi e stress testing del modello VaR nel rispetto dei requisiti della Banca Centrale.
Il Fondo intende usare il modello di VaR Assoluto, quindi il VaR del portafoglio del Fondo non supererà il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo stesso e il periodo di detenzione sarà di 20 giorni. Il periodo storico di osservazione è come minimo un anno. Occorre osservare che il limite del VaR di cui sopra è quello attualmente richiesto dalla Banca Centrale. Tuttavia, se il modello VaR per il Fondo o i limiti della Banca Centrale dovessero cambiare, il Fondo avrà la capacità di avvalersi del modello o dei limiti nuovi aggiornando di conseguenza il presente Supplemento e il Processo di Gestione del Rischio della Società. Il rilevamento e il monitoraggio di tutte le esposizioni relative all’uso di SFD saranno condotti almeno su base giornaliera.
Il Fondo può intervenire con un effetto leva sulle sue posizioni per generare un’esposizione nozionale in eccesso del Valore Patrimoniale Netto del Fondo se calcolata usando l’approccio VaR conformemente ai requisiti della Banca Centrale. In normali condizioni di mercato, il Fondo prevede di ricorrere a una leva finanziaria compresa tra l’80% e il 200%; talvolta, però, è possibile che la soglia sia superiore o inferiore a tali livelli. Il dato della leva è calcolato partendo dalla somma del valore nozionale degli SFD usati come imposto dalla Banca Centrale. Il calcolo in questione non considera alcun accordo di compensazione e copertura che il Fondo abbia in corso in qualsiasi momento.
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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di norma di perseguire una posizione lunga parziale netta, ma con la capacità di variare l’esposizione corta del Fondo (come descritto in precedenza), assumendo posizioni corte sintetiche con finalità di copertura e di gestione degli investimenti, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo e subordinatamente alle limitazioni pertinenti indicate nel Prospetto nei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”.
Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), spot e forward in valuta estera, CFD e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.
Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), forward, CFD e swap.
Il Fondo può utilizzare determinati FSD per investire in indici che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Tali indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.
Finanziamenti
Nel rispetto delle disposizioni generali riportate nel Prospetto al capitolo “Fondi – Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti”, il Fondo può prendere provvisoriamente in prestito un ammontare non superiore al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto.
Profilo di un investitore tipo
Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio diversificato composto da posizione lunghe e corte in titoli (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili alle azioni e che siano pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.
Fattori di rischio
I fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto si applicano al Fondo.
Volatilità
I movimenti del Valore Patrimoniale Netto per Azione possono essere volatili di mese in mese. Le posizioni assunte dal Gestore degli Investimenti possono essere solidamente basate sulle sue previsioni di movimenti dei prezzi su un periodo di diversi mesi successivi alla negoziazione. Nel frattempo, il valore di mercato delle posizioni potrebbe non aumentare e, in realtà, potrebbe diminuire, il che si ripercuoterebbe sul Valore Patrimoniale Netto per Azione. L’impatto della volatilità dei prezzi può essere più grave in quanto il portafoglio del Fondo potrebbe presentare di tanto in tanto una concentrazione relativamente elevata di investimenti (in linea con i Regolamenti) che, a propria volta, possono generare un impatto più aggressivo sul Fondo.
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Copertura della Valuta della Classe
La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA e nel Fondo sono disponibili classi di Azioni denominate in euro e sterline. A tale proposito, e fatti salvi i termini del Prospetto, il Fondo effettuerà transazioni di copertura in valuta estera per le classi di Azioni non espresse nella Valuta Base nell’ottica di mitigare, per quanto possibile, l’effetto dei movimenti di valuta tra le classi di Azioni non espresse nella Valuta Base rispetto a quelle nella Valuta Base. I benefici, le perdite e le spese in relazione a tali transazioni di copertura saranno ascritte alla classe di Azioni interessata. Non esistono garanzie che queste transazioni di copertura abbiano successo.
Benché non intenzionalmente, potrebbero venirsi a creare posizioni con sovracopertura o sottocopertura dovute a fattori che trascendono il controllo del Fondo. Il Gestore degli Investimenti garantirà che le posizioni con sottocopertura non saranno inferiori al 95% della quota del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessata da coprire e che riesaminerà tutte le posizioni di sottocopertura per assicurarsi che non siano riportate a nuovo di mese in mese.
Il Gestore degli Investimenti disporrà di procedure atte a monitorare le posizione coperte per garantire che le posizioni con sovracopertura non superino la soglia del 105% del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessata. Come parte della sua procedura, il Gestore degli Investimenti riesaminerà le posizioni con copertura che superano il 100% del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessate e verificherà che le posizioni materialmente in eccesso del 100% del Valore Patrimoniale Netto della classe non siano riportate a nuovo di mese in mese.
Ove tali strategie di copertura risultassero efficaci, la performance delle classi di azioni non espresse nella Valuta Base potrebbe evolversi in linea con il rendimento delle attività sottostanti. L’adozione di queste strategie può ridurre in modo sostanziale i benefici dei detentori delle classi di azioni non espresse nella Valuta Base, se la valuta di tale classe si deprezza rispetto al dollaro USA e/o alla valuta di denominazione delle attività del Fondo, ma è anche concepita per proteggere in modo sostanziale i detentori delle classi di azioni non espresse nella Valuta di Base se la valuta di tale classe si apprezza rispetto alla Valuta di Base. Tutti i costi, i guadagni o le perdite di tali operazioni di copertura saranno sostenuti dalle classi di azioni non espresse nella Valuta Base, non saranno imputati alle attività del Fondo nel suo insieme e non costituiranno una passività generale del Fondo.
Tutte queste transazioni saranno chiaramente attribuibili a una specifica classe e le esposizioni valutarie delle diverse classi non saranno combinate o bilanciate.
Il Gestore degli Investimenti può avvalersi dell’assistenza di terzi per quanto riguarda la copertura che non gode dell’approvazione discrezionale del management, a condizione che in tali circostanze il Gestore degli Investimenti prenda tutte le decisioni di investimento.
Rischio valutario
Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. Inoltre, il Valore Patrimoniale Netto per Azione sarà calcolato nella Valuta Base del Fondo, mentre gli investimenti del Fondo saranno acquisiti in un ampio ventaglio di valute, alcune delle quali possono essere influenzate da movimenti valutari di natura più volatile rispetto a quelle dei paesi sviluppati e non essere liberamente convertibili. La copertura dalla conseguente esposizione al rischio di cambio potrebbe non risultare possibile o praticabile e in taluni casi il Gestore degli Investimenti potrebbe ritenere opportuno non effettuare alcuna copertura da tale rischio.
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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e total return swap (TRS)
Quota massima delle SFT in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo
Quota attesa delle SFT in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo
Quota massima del TRS in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo
60% 30% 0%
I dati di cui sopra includono il collaterale costituito dal Fondo rispetto ai CFD.
Informazioni chiave per le operazioni di compravendita
Valuta Base del Fondo
USD
Giorno lavorativo
Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.
Giorno di Negoziazione
Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.
Termine Ultimo di Negoziazione
In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12:00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.
Di seguito sono riportati la Valuta della Classe, l’Investimento Iniziale minimo, l’Investimento Successivo Minimo, l’Investimento Minimo, il Prezzo di Emissione Iniziale, il Periodo di Offerta Iniziale e il Total Expense Ratio massimo per ogni classe di Azioni. Gli Amministratori possono ridurre l’Investimento Minimo, l’Investimento Iniziale Minimo e l’Investimento Successivo Minimo applicabile a una classe di Azioni.
Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimento Iniziale Minimo
Investimento Successivo Minimo
Investimento Minimo
Prezzo di Emissione Iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni a Distribuzione/ Capitalizzazione
Total Expense Ratio massimo
Azioni di Classe A1
USD USD 100.000 USD 50.000 USD 100.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00%
Azioni di Classe A2
USD USD 100.000 USD 50.000 USD 100.000
USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50%
Azioni di Classe A3
USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 2,00%
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Classe di Azioni
Valuta della Classe
Investimento Iniziale Minimo
Investimento Successivo Minimo
Investimento Minimo
Prezzo di Emissione Iniziale
Periodo di Offerta Iniziale
Azioni a Distribuzione/ Capitalizzazione
Total Expense Ratio massimo
Azioni di Classe B1
Euro € 100.000 € 50.000 € 100.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00%
Azioni di Classe B2
Euro € 100.000 € 50.000 € 100.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,5%
Azioni di Classe B3
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 2,00%
Azioni di Classe C1
Sterline £ 100.000 £ 50.000 £ 100.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,00%
Azioni di Classe C2
Sterline £ 100.000 £ 50.000 £ 100.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50%
Azioni di Classe C3
Sterline £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 2,00%
Azioni di Classe D
USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50%
Azioni di Classe E
Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50%
Azioni di Classe F
Sterline £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito
Capitalizzazione 1,50%
Le Azioni di Classe A3, B3, C3, D, E e F sono disponibili soltanto per il tramite dei sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.
Periodo di Offerta Iniziale
Il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 6 marzo 2020, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale.
Gli Amministratori possono chiudere, definitivamente o temporaneamente, le sottoscrizioni per le Azioni nel Fondo o per qualsiasi classe di Azioni, a loro discrezione. Le Azioni di Classe A1, B1 e C1 (le “Classi del Fondatore”) sono state create per la gestione di investimenti da parte di investitori iniziali. Le Classi del Fondatore saranno precluse a nuovi investitori quando avranno raggiunto in investimenti i 100 milioni di dollari USA (o l’equivalente in altra valuta) o un altro importo che gli Amministratori possono stabilire a loro discrezione.
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Commissione d’Ingresso
La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.
Commissione di Rimborso
La Società può applicare una Commissione di Rimborso in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Rimborso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di rimborso rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del rimborso pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Rimborso.
Commissione di Conversione
La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.
La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.
Data di Regolamento
In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.
Nel caso di richieste di riacquisto o rimborso, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.
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Momento di Valutazione
Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.
Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo
USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori) Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).
Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione
Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.
Commissioni e Spese
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.
Commissioni del Gestore degli Investimenti e del Distributore
Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione, calcolata in riferimento alla percentuale della Commissione di gestione interessata, come specificato di seguito (la “Commissione di gestione”). Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni.
Classe di Azioni Percentuale della Commissione di gestione interessata
Azioni di Classe A1 0,50%
Azioni di Classe A2 1,00%
Azioni di Classe A3 1,50%
Azioni di Classe B1 0,50%
Azioni di Classe B2 1,00%
Azioni di Classe B3 1,50%
Azioni di Classe C1 0,50%
Azioni di Classe C2 1,00%
Azioni di Classe C3 1,50%
Azioni di Classe D 1,00%
Azioni di Classe E 1,00%
Azioni di Classe F 1,00%
La Commissione di gestione maturerà e sarà calcolata ogni Giorno di Negoziazione e sarà liquidata con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe D, Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un
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investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe D, Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe A3, Classe B3, Classe C3, Classe D, Classe E e Classe F possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.
In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.
Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende la Commissione legata al rendimento (come definita di seguito), il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.
Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di Spesa.
Commissione legata al rendimento
Oltre alla Commissione di Gestione, il Gestore degli Investimenti ha diritto a una commissione legata al rendimento, calcolata in riferimento alla percentuale della Commissione legata al rendimento interessata (“Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata”), come specificato di seguito (la “Commissione legata al rendimento interessata”).
Classe di Azioni Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata
Azioni di Classe A1 12,5%
Azioni di Classe A2 15%
Azioni di Classe A3 15%
Azioni di Classe B1 12,5%
Azioni di Classe B2 15%
Azioni di Classe B3 15%
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Azioni di Classe C1 12,5%
Azioni di Classe C2 15%
Azioni di Classe C3 15%
Azioni di Classe D 15%
Azioni di Classe E 15%
Azioni di Classe F 15%
La Commissione legata al rendimento sarà calcolata e maturerà in ogni Momento di Valutazione e il suo ammontare si rifletterà nel Valore Patrimoniale Netto per Azione della Classe di Azioni interessata. La Commissione legata al rendimento (se presente) sarà pagata annualmente in via posticipata non appena possibile nel Giorno Lavorativo che segue la fine del Periodo di Rendimento in oggetto.
La Commissione legata al rendimento sarà calcolata in riferimento a ogni periodo di 12 mesi che termina il 31 dicembre (un “Periodo di Rendimento”). Il primo Periodo di Rendimento inizierà dal termine del Periodo di Offerta Iniziale della classe di Azioni interessata e finirà il 31 dicembre rispetto a quell’anno (il “Primo Periodo di Prestazione”).
La Commissione legata al rendimento per ogni Periodo di Rendimento sarà pari alla Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata della differenza, se positiva, tra il Valore Patrimoniale Netto (prima del prelievo della stessa Commissione legata al rendimento) della Classe di Azioni interessata e l’High Water Mark (vedi definizione più avanti) di tale Classe di Azioni nell’ultimo giorno del Periodo di Rendimento. Inoltre, la Commissione legata al rendimento riferita a riscatti di Azioni effettuati durante il Periodo di Rendimento si cristallizzerà e sarà dovuta entro 14 giorni dalla data di riscatto.
“High Water Mark” indica, rispetto al Primo Periodo di Rendimento di una Classe di Azioni, il Prezzo di Emissione iniziale della classe di Azioni interessata moltiplicato per il numero di Azioni di detta classe emesso nel corso del Periodo di Offerta Iniziale, aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Offerta Iniziale. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate).
Per ogni successivo Periodo di Rendimento di una classe di Azioni, l’“High Water Mark” significa:
se la Commissione legata al rendimento era dovuta per il precedente Periodo di Rendimento, il Valore Patrimoniale Netto per Azione della classe di Azioni interessata all’inizio del Periodo di Rendimento moltiplicato per il numero di Azioni di detta classe emesso all’inizio di tale Periodo di Rendimento, aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Rendimento. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate); oppure
se la Commissione legata al rendimento non era dovuta per il precedente Periodo di Rendimento, l’High Water Mark della classe di Azioni interessata al termine del precedente Periodo di Rendimento aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Rendimento. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate).
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La Commissione legata al rendimento sarà calcolata dall’Agente Amministrativo e verificata dalla Banca Depositaria.
Se il Contratto di Gestione degli investimenti termina prima dell’ultimo giorno del Periodo di Rendimento di un anno, la Commissione legata al rendimento sarà calcolata in riferimento al Periodo di Rendimento di allora e pagata come se la data di conclusione determinasse la fine del Periodo di Rendimento interessato.
Gli Amministratori possono, con il consenso del Gestore degli Investimenti, rinunciare o ridurre una parte della Commissione legata al rendimento.
Ogni classe di Azioni è gravata di una Commissione legata al rendimento che è proporzionale al rendimento di quella classe di Azioni nel complesso. La Commissione legata al rendimento è calcolata sulla base del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessate senza procedere alcuna equalizzazione del livello degli azionisti. Ne possono conseguire disparità tra Azionisti diversi sul fronte della Commissione effettiva legata al rendimento che essi devono caricare sul Rendimento dei loro investimenti nel Fondo per tutta la durata del loro investimento.
Le Commissioni legate al rendimento si possono versare su plusvalenze realizzate e non, tenendo conto delle perdite realizzate e non realizzate al termine del Periodo di Rendimento. Di conseguenza, è possibile che le Commissioni legate al rendimento siano pagate su plusvalenze non realizzate che potrebbero non realizzarsi mai successivamente. Si ricorda agli Azionisti che è possibile che le Commissione legata al rendimento sia dovuta a causa di movimenti del mercato anziché al rendimento del Gestore degli Investimenti.
Banca Depositaria
La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% del Valore della Attività Nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 22.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.
Agente Amministrativo
L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.
Il Distributore non ha il diritto di ricevere una commissione o un rimborso dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di distributore delle Azioni del Fondo.
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Costi di Costituzione
Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.
Si prevede che le spese sostenute per la costituzione del Fondo non saranno superiori a USD 97.000,00 e saranno sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori dopo essersi consultati con la Banca Depositaria).
Modalità di Acquisto delle Azioni
La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.
Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta, e non potranno essere revocate in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.
In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.
Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.
Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.
Modalità di Vendita delle Azioni
Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.
L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.
Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.
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Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.
Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.
Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatti di Azioni” del Prospetto.