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6110494.26.EU_ADMINISTRATION 1 In caso di dubbi circa il contenuto del presente Prospetto e del relativo Supplemento, è opportuno consultare il proprio agente di cambio o consulente finanziario. TT INTERNATIONL FUNDS PLC (un fondo multicomparto con autonomia patrimoniale tra i comparti) Una società a responsabilità limitata costituita come società d’investimento a capitale variabile multicomparto ai sensi della legge irlandese, numero di registro 346579 PROSPETTO Il presente Prospetto è datato 21 marzo 2018 Il presente Prospetto non può essere distribuito se non è accompagnato dal Supplemento del Fondo offerto, e deve essere letto unitamente a esso. Gli Amministratori di TT International Funds PLC i cui nomi figurano nel capitolo “Gli Amministratori della Società” si assumono la responsabilità per le informazioni contenute nel presente Prospetto. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che tali informazioni siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso.

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In caso di dubbi circa il contenuto del presente Prospetto e del relativo Supplemento, è

opportuno consultare il proprio agente di cambio o consulente finanziario.

TT INTERNATIONL FUNDS PLC

(un fondo multicomparto con autonomia patrimoniale tra i comparti)

Una società a responsabilità limitata costituita come società d’investimento a capitale

variabile multicomparto ai sensi della legge irlandese, numero di registro 346579

PROSPETTO

Il presente Prospetto è datato 21 marzo 2018

Il presente Prospetto non può essere distribuito se non è accompagnato dal Supplemento del

Fondo offerto, e deve essere letto unitamente a esso.

Gli Amministratori di TT International Funds PLC i cui nomi figurano nel capitolo “Gli

Amministratori della Società” si assumono la responsabilità per le informazioni contenute nel

presente Prospetto. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza

necessaria allo scopo) ritengono che tali informazioni siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e

non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso.

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___________________________________________________________________________

INTRODUZIONE

___________________________________________________________________________

Autorizzazione della Banca Centrale

La Società è una società di investimento a capitale variabile multicomparto costituita il 13

agosto 2001 ed è autorizzata in Irlanda ad agire come organismo di investimento collettivo in

valori mobiliari ai sensi dei Regolamenti. Di conseguenza, la Società è soggetta alla vigilanza

della Banca Centrale. L’autorizzazione concessa alla Società non costituisce approvazione

o garanzia a favore della Società da parte della Banca Centrale, né quest’ultima è

responsabile per il contenuto del Prospetto. L’autorizzazione concessa dalla Banca

Centrale alla Società non costituisce una garanzia per quanto riguarda le performance

della Società e la Banca Centrale non può essere ritenuta responsabile delle performance

o delle inadempienze della Società.

Costituzione

La Società è strutturata come fondo multicomparto di tipo aperto, con autonomia patrimoniale

fra i Fondi. Gli Amministratori possono emettere di volta in volta Azioni rappresentative di

partecipazioni in diversi Fondi e in relazione a un Fondo possono essere emesse Azioni di più

di una classe. Tutte le Azioni di ogni classe vanteranno gli stessi diritti, eccezion fatta per

quanto previsto nel relativo Supplemento. In occasione dell’introduzione di un nuovo Fondo

(per il quale è richiesta la preventiva approvazione della Banca Centrale) o di una nuova classe

di Azioni (che devono essere emesse in conformità con i requisiti della Banca Centrale), la

Società redigerà, e gli Amministratori pubblicheranno, un Supplemento riportante le

caratteristiche del nuovo Fondo o della nuova classe di Azioni. Sarà istituito un portafoglio

separato di attività per ciascun Fondo (e di conseguenza non per ciascuna classe di Azioni),

che sarà investito secondo l’obiettivo e le politiche d’investimento applicabili a tale Fondo. I

dettagli relativi ai singoli Fondi e le classi di Azioni per esso disponibili sono riportati nel

relativo Supplemento.

La Società prevede la separazione patrimoniale tra i Fondi e conseguentemente ogni

passività addebitata o attribuibile a un Fondo sarà assolta esclusivamente attraverso le

attività del Fondo in oggetto.

Responsabilità degli Investitori

I sottoscrittori e gli acquirenti potenziali di Azioni devono informarsi circa (a) le possibili

conseguenze fiscali, (b) i requisiti legali, (c) eventuali restrizioni valutarie o altri requisiti

in materia di controllo sui cambi, e (d) altri consensi o formalità, governativi o di altra

natura, che siano richiesti o che potrebbero essere loro imposti in base alle leggi dei paesi

in cui hanno sede legale, cittadinanza, residenza o domicilio e che potrebbero essere di

rilievo ai fini delle sottoscrizioni, dell’acquisto, della detenzione o della cessione di Azioni.

Rischio d’Investimento

Il valore ed il rendimento delle Azioni della Società potrebbero oscillare e potrebbe non

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essere possibile recuperare la somma investita nella Società. Le Azioni che costituiscono

ciascun Fondo sono descritte in un Supplemento al presente Prospetto per ciascun Fondo,

Supplementi che fanno parte integrante del presente Prospetto al quale sono acclusi in

riferimento al Fondo interessato. Si rimanda alla lettura dei fattori di rischio descritti nel

capitolo “Fattori di Rischio”.

Commissione d’Ingresso/Commissione di Riscatto

Laddove a fronte della sottoscrizione o del riscatto di determinate Azioni sia dovuta una

Commissione d’Ingresso e/o una Commissione di Riscatto, la differenza esistente in

qualsiasi momento tra il prezzo di emissione e il prezzo di riscatto significa che

l’investimento in tali Azioni deve essere considerato come un investimento a medio-lungo

termine.

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso fino allo 0,40% dell’importo sottoscritto

per l’emissione di Azioni. I dettagli di tale commissione (eventuale) sono riportati nel

Supplemento del Fondo in oggetto.

La Società può applicare una Commissione di Riscatto fino all’1% del Valore Patrimoniale

Netto per il riscatto di Azioni. I dettagli di tale commissione (eventuale) sono riportati nel

Supplemento.

Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto)

rinunciano alla Commissione d’Ingresso e/o alla Commissione di Riscatto salvo laddove,

in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione o di riscatto rappresentino

complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (calcolato nel

Momento di Valutazione prima dell’evasione della sottoscrizione o del riscatto richiesto).

In tali circostanze, la Commissione d’Ingresso e/o la Commissione di Riscatto è a carico

dell’Azionista interessato o del Gestore degli Investimenti, a totale discrezione di

quest’ultimo.

La Commissione d’Ingresso e la Commissione di Riscatto, ove applicabili, sono destinate

a coprire i costi di trading e di negoziazione sostenuti in relazione alle sottoscrizioni e ai

riscatti.

Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori

I Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori sono disponibili per i Fondi

della Società. Oltre a sintetizzare alcune informazioni importanti riportate nel presente

Prospetto, i Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori possono contenere

informazioni sulla performance storica e sulle spese correnti di ciascuno dei Fondi. I

Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori possono essere ottenuti presso

la Società o il Gestore degli Investimenti e sono inoltre scaricabili dal sito www.ttint.com.

Limitazioni alla Distribuzione e alla Vendita di Azioni

In alcune giurisdizioni possono esistere limitazioni in merito alla distribuzione del presente

Prospetto e all’offerta o all’acquisto delle Azioni. Il presente Prospetto non costituisce

un’offerta di vendita né una sollecitazione all’acquisto in qualsiasi giurisdizione in cui tale

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offerta o sollecitazione sia vietata o in cui il soggetto che effettua tale offerta o sollecitazione

non sia autorizzato a tal fine, oppure in cui il soggetto destinatario di tale offerta o sollecitazione

non sia legittimato a riceverla in base alla legge vigente.

Le Azioni sono offerte esclusivamente sulla base delle informazioni contenute nel presente

Prospetto, nel relativo Supplemento, nel Documento contenente le informazioni chiave per gli

investitori, nella più recente relazione annuale certificata e nelle relazioni semestrali

eventualmente pubblicate successivamente. Tali documenti sono a disposizione del pubblico

presso la sede legale dell’Agente Amministrativo.

Ulteriori informazioni o dichiarazioni fornite da qualsiasi soggetto devono essere ignorate e, di

conseguenza, non devono essere considerate attendibili.

Le dichiarazioni contenute nel presente Prospetto si fondano su leggi e prassi attualmente

vigenti in Irlanda alla data del presente Prospetto, le quali possono essere soggette a modifiche.

Si raccomanda di leggere integralmente il presente Prospetto prima di presentare richiesta di

sottoscrizione delle Azioni.

Il presente Prospetto può essere tradotto in altre lingue. Dette traduzioni devono contenere

esclusivamente le medesime informazioni ed avere lo stesso significato del presente documento

redatto in lingua inglese. Ove si rilevino incongruenze tra il documento redatto in lingua inglese

e il documento in altra lingua, prevarrà il documento in inglese salvo quanto disposto (e

soltanto nei limiti di tale disposizione) dalle leggi di una giurisdizione in cui le Azioni sono

vendute affinché in un’azione legale fondata sulle informazioni contenute in un documento

pubblicato in una lingua diversa dall’inglese prevalga la lingua del documento su cui tale

azione legale si fonda.

Qualunque informazione o dichiarazione proveniente da un intermediario, promotore

finanziario o altra persona che non sia contenuta nel presente Prospetto o nel relativo

Supplemento o in altra relazione e altro bilancio della Società che costituisce parte integrante

del presente documento deve ritenersi non autorizzata e, di conseguenza, inaffidabile. Né la

consegna del presente Prospetto, del relativo Supplemento, dell’ultima relazione annuale o del

più recente bilancio della Società (una volta pubblicati) né l’offerta, il collocamento,

l’assegnazione, l’emissione o la vendita delle Azioni sottintenderanno o costituiranno, in

alcuna circostanza, presunzione di correttezza delle informazioni contenute nel presente

Prospetto, nel relativo Supplemento o nella suddetta relazione in un momento successivo alla

data di tali documenti o di assenza di variazioni dell’attività della Società successivamente a

tale data. Il presente Prospetto o il relativo Supplemento possono essere aggiornati

periodicamente e i sottoscrittori interessati devono rivolgersi al Gestore degli Investimenti o

alla Società per informarsi circa l’eventuale pubblicazione di Prospetti successivi o di relazioni

e bilanci della Società.

Tutti gli Azionisti possono avvalersi di, sono vincolati da e sono ritenuti essere a conoscenza

delle disposizioni contenute nell’Atto Costitutivo, le cui copie sono disponibili come indicato

nel presente documento.

Il presente Prospetto e il relativo Supplemento sono disciplinati dal, e interpretati

conformemente al, diritto irlandese.

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I termini definiti utilizzati nel presente Prospetto hanno lo stesso significato ad essi attribuito

nel capitolo “Definizioni” che segue, salvo diversa esigenza del contesto.

Stati Uniti

Le Azioni non sono né saranno registrate ai sensi della Legge del 1933 né sono qualificate ai

sensi di qualsivoglia normativa statale statunitense; inoltre, le Azioni non potranno essere

trasferite, offerte o vendute negli Stati Uniti (inclusi i loro territori e possedimenti) ovvero a o

a beneficio diretto o indiretto di una U.S. Person (come definita nell’Appendice II), se non

subordinatamente alla registrazione o in forza di un’esenzione applicabile. La Società non è né

sarà registrata ai sensi della Legge del 1940, e gli investitori non avranno diritto ai benefici di

tale registrazione. La rivendita o il trasferimento di Azioni negli Stati Uniti o a U.S. Person

potrebbero costituire una violazione della legislazione statunitense e richiedono il preventivo

consenso scritto della Società. I sottoscrittori di Azioni saranno tenuti a certificare se sono U.S.

Person e a dichiarare se sono Residenti irlandesi.

Gli Amministratori hanno il potere di imporre limitazioni alla detenzione di Azioni da parte di

(e di conseguenza al riscatto di Azioni detenute da), o al trasferimento di Azioni a favore di

una U.S. Person (salvo quando ciò sia consentito per alcune eccezioni in base alle leggi degli

Stati Uniti) o da parte di un soggetto che risulti violare leggi o requisiti di un paese o autorità

governativa o da parte di uno o più soggetti in circostanze (che direttamente o indirettamente

incidano su tale soggetto o soggetti e siano o meno considerate individualmente o in relazione

ad altri soggetti, collegati o meno, o ad altre circostanze che gli Amministratori ritengano

rilevanti) che, secondo gli Amministratori, potrebbero rendere la Società soggetta a imposte o

ad oneri o ad altri svantaggi pecuniari cui essa non sarebbe stata altrimenti soggetta, come

indicato nel capitolo “Riscatto di Azioni: Riscatti obbligatori”.

Le Azioni non sono state approvate né disapprovate dalla SEC, da una commissione finanziaria

statale o da altra autorità di vigilanza statunitense, né alcuna delle suddette autorità si è

pronunciata su, o ha avallato i meriti della presente offerta o l’accuratezza o l’adeguatezza dei

presenti documenti di offerta. Qualsiasi dichiarazione attestante il contrario è da ritenersi

illegale.

Australia

Il presente Prospetto non è un prospetto informativo o una dichiarazione relativa a un prodotto

ai sensi del Corporations Act 2001 (Cth) (Corporations Act) e non costituisce una

raccomandazione ad acquistare, un invito a richiedere, un’offerta per richiedere o acquistare,

un’offerta per organizzare l’emissione o la vendita o un’offerta per l’emissione o la vendita di

titoli in Australia, salvo come di seguito descritto. La Società non è stata autorizzata né ha

intrapreso alcuna azione volta a redigere o presentare all’Australian Securities & Investments

Commission un prospetto o una dichiarazione relativi a un prodotto conforme al diritto

australiano.

Di conseguenza, il presente Prospetto non può essere emesso o distribuito in Australia e le

Azioni non possono essere offerte, emesse, vendute o distribuite in Australia dal Gestore degli

Investimenti, o da qualsiasi altro soggetto, ai sensi del presente Prospetto, se non sulla base di

un’offerta o di un invito che non necessiti di informazioni agli investitori ai sensi della Parte

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6D.2 o della Parte 7.9 del Corporations Act o altrimenti.

Il presente Prospetto non costituisce né include una raccomandazione ad acquistare, un’offerta

o un invito a emettere o vendere, un’offerta o un invito per organizzare l’emissione o la vendita

o un’emissione o una vendita di Azioni a un “retail client” (come definito nella sezione 761G

del Corporations Act e dei regolamenti applicabili) in Australia.

Belgio

L’offerta di Azioni non è stata né sarà notificata all’Autorité des services et marchés financiers

belga e il presente Prospetto non è stato né sarà approvato dall’Autorité des services et marchés

financiers. Le Azioni possono essere offerte in Belgio solo a un massimo di 149 investitori, a

investitori che investono almeno EUR 250.000 o a investitori professionali o istituzionali, in

conformità all’Articolo 5 della Legge del 3 agosto 2012. Il presente Prospetto può essere

distribuito in Belgio solo a tali investitori per il loro uso personale ed esclusivamente ai fini

della presente offerta di Azioni. Di conseguenza, il presente Prospetto non può essere utilizzato

per altri scopi né trasmesso ad altri investitori in Belgio.

Giappone

Le Azioni non sono state né saranno registrate ai sensi dell’Articolo 4, Paragrafo 1 della

Financial Instruments and Exchange Law giapponese (Legge n. 25 del 1948, e successive

modifiche) e, di conseguenza, né le Azioni né partecipazioni nelle medesime possono essere

offerte o vendute, direttamente o indirettamente, in Giappone, a o a beneficio di soggetti

giapponesi o ad altre persone per ulteriore offerta o rivendita, direttamente o indirettamente, in

Giappone o a qualsiasi soggetto giapponese, salvo in circostanze conformi a tutte le leggi, i

regolamenti e le linee guida applicabili emanate dalle autorità governative e regolamentari

giapponesi competenti e in vigore in quel momento. A tal fine, per “soggetto giapponese” si

intende qualsiasi persona residente in Giappone, comprese società o altre entità costituite ai

sensi delle leggi vigenti in Giappone.

Hong Kong

Il presente Prospetto non è stato registrato presso il Registrar of Companies di Hong Kong. La

Società è un organismo d’investimento collettivo del risparmio, come definito nella Securities

and Futures Ordinance di Hong Kong (l’“Ordinanza”), ma non è stata autorizzata dalla

Securities and Futures Commission ai sensi dell’Ordinanza. Di conseguenza, le Azioni possono

essere offerte o vendute a Hong Kong solo a persone che siano “investitori professionali” in

base alla definizione dell’Ordinanza e a eventuali norme promulgate ai sensi dell’Ordinanza o

in circostanze consentite ai sensi della Companies (Winding Up and Miscellaneous Provisions)

Ordinance di Hong Kong e dell’Ordinanza. Inoltre, il presente Prospetto non può essere emesso

o detenuto ai fini dell’emissione, a Hong Kong o altrove, e le Azioni non possono essere cedute

ad alcun soggetto che si trovi nel territorio di Hong Kong o a un soggetto diverso da un

“investitore professionale” in base alla definizione dell’Ordinanza, alle eventuali norme

promulgate ai sensi dell’Ordinanza o a quanto altrimenti consentito dall’Ordinanza.

Cina

Il presente Prospetto non costituisce un’offerta al pubblico dei Fondi della Società tramite

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vendita o sottoscrizione nella Repubblica Popolare Cinese. La Società non viene offerta o

venduta direttamente o indirettamente nella Repubblica Popolare Cinese a o a beneficio di

persone fisiche o giuridiche della Repubblica Popolare Cinese.

Inoltre, nessuna persona fisica o giuridica della Repubblica Popolare Cinese può acquistare

direttamente o indirettamente Azioni dei Fondi della Società o partecipazioni nelle medesime

senza ottenere prima tutte le approvazioni governative della Repubblica Popolare Cinese

richieste dalla legge o altrimenti. I soggetti che dovessero entrare in possesso del presente

documento sono tenuti a osservare tali restrizioni dall’emittente e dai suoi rappresentanti.

Brunei

Il presente Prospetto fa riferimento a un organismo d’investimento collettivo del risparmio

privato ai sensi del Securities Markets Order del 2013 e dei relativi regolamenti (l’“Ordine”).

Il presente Prospetto è destinato alla distribuzione solo a determinate categorie di investitori,

come specificato nell’Ordine, pertanto non deve essere consegnato a o usato come riferimento

da clienti retail.

La Monetary Authority of Brunei Darussalam (l’“Autorità”) non è responsabile della revisione

o della verifica del Prospetto o di altri documenti relativi al presente organismo di investimento

collettivo del risparmio. L’Autorità non ha approvato il presente Prospetto né gli altri

documenti associati, non ha effettuato verifiche delle informazioni riportante nel presente

Prospetto e non ne è in alcun modo responsabile.

Le quote cui il presente Prospetto si riferisce possono essere illiquide o soggette a restrizioni

alla rivendita. I potenziali acquirenti delle quote offerte devono svolgere un attento esame delle

quote.

Malaysia

Non è stata né sarà intrapresa alcuna azione per ottemperare alle leggi della Malaysia che

consentono di distribuire, offrire per la sottoscrizione o l’acquisto o invitare a sottoscrivere,

acquistare o vendere le Azioni in Malaysia o a persone in Malaysia, poiché l’emittente non

intende rendere le Azioni disponibili o oggetto di offerte o inviti alla sottoscrizione o

all’acquisto in Malaysia. Né il presente Prospetto né qualsiasi altro documento o materiale

relativo alle Azioni deve essere distribuito, fatto distribuire o messo in circolazione in

Malaysia. Nessun soggetto deve rendere disponibili le Azioni o trasmettere inviti o offerte di

vendita o acquisto delle Azioni in Malaysia se non ha intrapreso le azioni necessarie per

ottemperare alle leggi malesi.

Nuova Zelanda

Il presente Prospetto non è una dichiarazione relativa a un prodotto ai sensi del Financial

Markets Conduct Act del 2013 (“FMCA”) e non contiene tutte le informazioni di norma incluse

in tale documentazione di offerta.

Questa offerta di Azioni dei Fondi non costituisce un’“offerta regolamentata” ai sensi

dell’FMCA e, di conseguenza, non vi è né una dichiarazione relativa a un prodotto né una

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registrazione dell’offerta. Le Azioni possono essere offerte in Nuova Zelanda unicamente in

conformità con l’FMCA e le Financial Markets Conduct Regulations del 2014.

Tailandia

Il Prospetto non è stato approvato dalla Securities and Exchange Commission, che non si

assume alcuna responsabilità riguardo al suo contenuto. In Tailandia non sarà effettuata alcuna

offerta di acquisto di Azioni rivolta al pubblico e questo Prospetto deve essere letto unicamente

dal destinatario e non deve essere distribuito, pubblicato o mostrato al pubblico in generale.

Corea del Sud

Né la Società né il Gestore degli Investimenti rilascia dichiarazioni riguardo all’idoneità degli

eventuali destinatari del presente Prospetto all’acquisizione delle Azioni descritte ai sensi della

normativa coreana, tra cui, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, il Foreign

Exchange Transaction Act e i relativi Regolamenti. Le Azioni non sono state registrate ai sensi

del Financial Investment Services and Capital Markets Act coreano e nessuna delle Azioni può

essere offerta, venduta o consegnata, ovvero offerta o venduta a qualsiasi soggetto per rivendita

o nuova offerta, direttamente o indirettamente, in Corea o a qualsiasi residente in Corea, salvo

ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili in Corea.

Emirati Arabi Uniti (esclusi il Dubai International Financial Centre e l’Abu Dhabi Global

Market)

Il presente Prospetto e le informazioni in esso contenute non costituiscono e non intendono

costituire un’offerta al pubblico di titoli negli Emirati Arabi Uniti e, di conseguenza, non

devono essere interpretati come tali. Le Azioni sono offerte unicamente a un numero limitato

di investitori esenti negli Emirati Arabi Uniti che rientrano in una delle seguenti categorie di

Investitori Qualificati non persone fisiche: (1) un investitore che è in grado di gestire i propri

investimenti autonomamente, vale a dire: (a) il governo federale, le amministrazioni locali, gli

organismi e le autorità governative o società interamente controllate da tali soggetti; (b) entità

e organizzazioni internazionali; o (c) una persona autorizzata a svolgere un’attività

commerciale negli Emirati Arabi Uniti, a condizione che l’investimento sia uno degli oggetti

di tale persona; o (2) un investitore che è rappresentato da un gestore degli investimenti

autorizzato dalla SCA (ciascuno un “Investitore Qualificato non persona fisica”).

Le Azioni non sono state approvate, autorizzate o registrate presso la Banca centrale degli

Emirati Arabi Uniti, la Securities and Commodities Authority, la Dubai Financial Services

Authority, la Financial Services Regulatory Authority o presso altre autorità di licenza o

agenzie governative degli Emirati Arabi Uniti (“Autorità”). Le Autorità non si assumono

alcuna responsabilità per qualsiasi investimento che il destinatario specificato effettua come

Investitore Qualificato non persona fisica. Il Prospetto è riservato al destinatario designato e

non deve essere distribuito o mostrato ad altre persone (che non siano dipendenti, agenti o

consulenti che ne prendono visione per conto del destinatario).

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INDIRIZZI

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Sede legale della Società

3 George’s Dock

IFSC

Dublino D01 X5X0

Irlanda

Amministratori

John Broughan (Residente in Irlanda)

(Presidente)

David Burnett (Residente nel Regno

Unito)

Norbert Bannon (Residente in Irlanda)

Peter Blessing (Residente in Irlanda)

Gestore degli Investimenti e

Distributore

TT International

62 Threadneedle Street

Londra EC2R 8HP

Regno Unito

Gestore Delegato degli Investimenti

(in riferimento a TT Asia-Pacific Equity

Fund, TT Emerging Markets Equity Fund,

TT Emerging Markets Unconstrained

Fund, TT China Focus Fund e TT Asia ex

Japan Equity Fund)

TT International (Hong Kong) Limited

606-607 St. George’s Building

2, Ice House Street Central

Hong Kong

Segretario della Società

Dechert Secretarial Limited

3 George’s Dock

Dublino D01 X5X0

Banca Depositaria

Northern Trust Fiduciary Services

(Ireland) Limited

George’s Court

54-62 Townsend Street

Dublino D02 R156

Irlanda

Agente Amministrativo

Northern Trust International Fund

Administration Services (Ireland) Limited

George’s Court

54-62 Townsend Street

Dublino D02 R156

Irlanda

Revisori contabili

Deloitte & Touche, Chartered Accountants

Deloitte & Touche House

Earlsfort Terrace

Dublino D02 AY28

Irlanda

Consulenti Legali in materia di

legislazione irlandese

Dechert

3 George’s Dock

Dublino D01 X5X0

Irlanda

Irlanda

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___________________________________________________________________________

INDICE

Pagina

INTRODUZIONE...................................................................................................................... 2

INDIRIZZI ................................................................................................................................. 9

DEFINIZIONI.......................................................................................................................... 12

FONDI ..................................................................................................................................... 24

Obiettivo e Politiche d’investimento ................................................................................... 24 Limitazioni all’investimento ................................................................................................ 24

Utilizzo di SFD .................................................................................................................... 30 Tipi di SFD .......................................................................................................................... 31 Politica in materia di collaterale .......................................................................................... 36 Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti .................................................. 40

Politica di distribuzione ....................................................................................................... 40

FATTORI DI RISCHIO .......................................................................................................... 42

AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ ............................................................................ 61

Gli Amministratori della Società ......................................................................................... 61

Il Gestore degli Investimenti ................................................................................................ 62 Il Gestore Delegato degli Investimenti ................................................................................ 62

Il Depositario ....................................................................................................................... 62 L’Agente Amministrativo .................................................................................................... 64

I Distributori......................................................................................................................... 65 Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi ................................................................. 66

Soft Commission/Accordi di Ripartizione delle Commissioni ............................................ 67

NEGOZIAZIONE DI AZIONI ................................................................................................ 69

SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI ............................................................................................ 69

Acquisto di Azioni ............................................................................................................... 69 Prezzo di emissione.............................................................................................................. 70

Pagamento di Azioni ............................................................................................................ 70 Emissioni pagate in titoli ..................................................................................................... 70

Procedure Antiriciclaggio .................................................................................................... 71 Limitazioni agli acquisti ...................................................................................................... 72

RISCATTO DI AZIONI .......................................................................................................... 72

Riscatti di Azioni ................................................................................................................. 72 Prezzo di Riscatto ................................................................................................................ 73 Pagamento dei Proventi dei Riscatti .................................................................................... 74 Limitazioni ai Riscatti .......................................................................................................... 74

Riscatti obbligatori ............................................................................................................... 75 Conversione di Azioni ......................................................................................................... 75 Limitazioni alla Conversione ............................................................................................... 76 Protezione dei dati personali ................................................................................................ 76

Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi ........................................ 78 Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto ..................................................... 79

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Forma di Azioni, Certificati Azionari e Trasferimento di Azioni ....................................... 80 Pubblicazione dei prezzi ...................................................................................................... 81

COMMISSIONI E SPESE ....................................................................................................... 82

TASSAZIONE ......................................................................................................................... 84

Aspetti generali .................................................................................................................... 84

Irlanda .................................................................................................................................. 84 Altre giurisdizioni ................................................................................................................ 93 Regno Unito ......................................................................................................................... 94

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE ................................................................ 99

Relazione e bilancio ............................................................................................................. 99

Costituzione e capitale azionario ......................................................................................... 99 Atto Costitutivo .................................................................................................................... 99

Interessi degli Amministratori ........................................................................................... 104 Contratti importanti ............................................................................................................ 104 Documenti in visione ......................................................................................................... 106 La politica di remunerazione ............................................................................................. 106

APPENDICE I ....................................................................................................................... 108

APPENDICE II ...................................................................................................................... 111

APPENDICE III..................................................................................................................... 115

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___________________________________________________________________________

DEFINIZIONI

___________________________________________________________________________

“Legge del 1933” Indica lo U.S. Securities Act del 1933 (e

successive modifiche);

“Legge del 1940” indica l’Investment Company Act

statunitense del 1940 (e successive

modifiche);

“Contratto di

Amministrazione”

significa il Contratto datato 28

settembre 2012 tra la Società e l’Agente

Amministrativo;

“Agente Amministrativo” significa Northern Trust International

Fund Administration Services (Ireland)

Limited o qualunque suo successore

regolarmente incaricato in conformità ai

requisiti della Banca Centrale;

“Modulo di Sottoscrizione” significa il modulo per la sottoscrizione

delle Azioni;

“Valuta Base” significa, in relazione ad un Fondo, la

valuta specificata tale nel Supplemento

del Fondo interessato;

“Regolamento sugli Indici di Riferimento” indica il regolamento (UE) n. 2016/1011

del Parlamento europeo e del Consiglio

dell’8 giugno 2016 sugli indici usati

come indici di riferimento negli

strumenti finanziari e nei contratti

finanziari o per misurare la performance

di fondi di investimento e recante

modifica delle direttive 2008/48/CE e

2014/17/UE e del regolamento (UE) n.

596/2014.

“Giorno Lavorativo” significa, in relazione ad un Fondo, il

giorno o i giorni specificati nel

Supplemento del Fondo in questione;

“Banca Centrale” indica la Banca Centrale Irlandese o

qualsiasi altra autorità di vigilanza

subentrata a quest’ultima, con poteri di

autorizzazione e supervisione della

Società;

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 13

“Regolamentazione della Banca Centrale

sugli OICVM”

significa le Central Bank (Supervision

and Enforcement) Act 2013 (Section

48(1)) (Undertakings for Collective

Investment in Transferable Securities)

Regulations del 2015, come modificate

dalle Central Bank (Supervision and

Enforcement) Act 2013 (Section 48(1))

(Undertakings for Collective Investment

in Transferable Securities)

(Amendment) Regulations del 2016;

“Valuta della Classe” significa, in relazione a ciascuna classe

di Azioni del Fondo, la valuta in cui

sono designate le Azioni di tale classe,

come specificato nel Supplemento del

Fondo in questione;

“Società” significa TT International Funds PLC;

"Companies Act" significa la Irish Companies Act del

2014 (e suoi successivi emendamenti,

integrazioni o accorpamenti), compresi

eventuali regolamenti successivi

valevoli per le società d’investimento di

tipo aperto a capitale variabile;

“Soggetto Collegato” significa i soggetti definiti come tali nel

capitolo “Operazioni di Portafoglio e

Conflitti di Interesse”;

“Atto Costitutivo” significa il memorandum e lo statuto

della Società così come modificato di

volta in volta conformemente alle

disposizioni della Banca Centrale;

Protezione dei dati personali

significa il Data Protection Act del

1988, come modificato dal Data

Protection (Amendment) Act del 2003 e

sue eventuali modifiche, integrazioni,

supplementi o sostituzioni successive

unitamente a tutte le linee guida emanate

in riferimento a esso;

“Giorno di Negoziazione” significa, in relazione a ciascun Fondo,

quel o quei Giorni Lavorativi specificati

nel Supplemento del Fondo in

questione, fermo restando che il Fondo

deve avere almeno due Giorni di

Negoziazione ogni mese e almeno un

Giorno di Negoziazione ogni due

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 14

settimane;

“Termine Ultimo

di Negoziazione”

significa in relazione alle richieste di

sottoscrizione, riscatto o conversione di

Azioni in un Fondo, il giorno e l’ora

specificati nel Supplemento del Fondo

in questione;

“Depositario” significa Northern Trust Fiduciary

Services (Ireland) Limited o qualunque

suo successore regolarmente incaricato

con la preventiva approvazione della

Banca Centrale;

“Contratto di Deposito” significa il contratto inizialmente

stipulato il 28 settembre 2012 tra la

Società e il Depositario, modificato e

riformulato dal contratto di deposito

datato 29 settembre 2016, come

modificato, integrato o altrimenti

variato di volta in volta in conformità ai

requisiti previsti dalla Banca Centrale;

“Amministratori” significa i membri del Consiglio di

Amministrazione della Società,

ciascuno un “Amministratore”;

“Contratto di Distribuzione” significa l’accordo datato 9 febbraio

2004 tra la Società ed il Distributore così

come modificato, integrato o altrimenti

variato periodicamente in conformità ai

requisiti della Banca Centrale;

“Distributore” significa TT International, qualsiasi

distributore terzo o un suo successore

regolarmente incaricato in conformità ai

requisiti previsti dalla Banca Centrale;

“ESMA” indica l’Autorità europea degli

strumenti finanziari e dei mercati;

“UE” significa l’Unione Europea;

“Mercati della Zona Euro” indica i paesi che hanno adottato l’Euro

come valuta ufficiale;

“Commissione di Conversione”

significa la commissione, se prevista,

dovuta per la conversione di Azioni

come specificato nel Supplemento del

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 15

Fondo interessato;

“ETF”

indica i fondi negoziati in borsa

(exchange-traded fund);

“Azionista Irlandese Esente” indica:

(i) una società di gestione

qualificata ai sensi dell’articolo

739B TCA;

(ii) una società a responsabili

limitata ai sensi dell’articolo

739J del TCA;

(iii) un organismo di investimento ai

sensi dell’articolo 739B TCA;

(iv) un programma esente approvato

o un contratto di rendita

previdenziale o un organismo

fiduciario ai sensi delle

disposizioni degli articoli 774,

784 o 785 del TCA;

(v) una società di assicurazioni sulla

vita ai sensi dell’articolo 706

TCA;

(vi) un veicolo d’investimento

speciale ai sensi dell’articolo

737 TCA;

(vii) uno unit trust a cui si applica il

capitolo 731(5)(a);

(viii) un ente benefico esente dalle

imposte sui redditi o dalle

imposte sulle società ai sensi

dell’articolo 207(1)(b) TCA;

(ix) una persona esente dalle imposte

sui redditi e sui capital gain ai

sensi dell’articolo 784(2) TCA,

dell’articolo 787I TCA o

dell’articolo 848E TCA e le

quote detenute sono patrimonio

di un fondo pensionistico

approvato, di un fondo

pensionistico minimo approvato,

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 16

un conto speciale di incentivo al

risparmio o un conto individuale

di risparmio previdenziale (ai

sensi dell’articolo 787A TCA);

(x) i Servizi Giudiziari;

(xi) una Cooperativa di Credito;

(xii) una società soggetta alle imposte

sulle imprese ai sensi

dell’articolo 739G(2) TCA, ma

soltanto se si tratta di un fondo

del mercato monetario;

(xiii) una società soggetta alle imposte

sulle imprese ai sensi

dell’articolo 110(2) TCA;

(xiv) la National Asset Management

Agency;

(xv) la National Treasury

Management Agency o un

veicolo d’investimento ai sensi

dell’articolo 739D (6)(kb) del

TCA; e

(xvi) qualunque altro soggetto

eventualmente stabilito

periodicamente dagli

Amministratori purché la

detenzione di Azioni da parte di

tale soggetto non rischi di

assoggettare la Società ad

imposte ai sensi della Parte 27

Capitolo 1A del TCA,

rispetto a ciascuno dei quali

l’idonea dichiarazione prevista

nello Schema 2B TCA o altrove

ed altra simile informazione che

dimostri la sussistenza di tale

condizione siano in possesso

della Società alla data

opportuna;

“FATCA” significa gli articoli dal 1471 al 1474

dell’Internal Revenue Code statunitense

del 1986, e successive modifiche (il

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 17

“Codice”), ogni sua regolamentazione o

interpretazione ufficiale vigenti o future,

ogni accordo stipulato ai sensi

dell’articolo 1471(b) del Codice, e ogni

normativa fiscale o regolamentare,

regola o prassi adottate ai sensi di un

accordo intergovernativo stipulato in

relazione all’attuazione di tali articoli

del Codice;

“SFD” indica gli strumenti finanziari derivati

ammessi dai Regolamenti;

“Financial Conduct

Authority” o “FCA”

significa l’autorità per i servizi

finanziari nel Regno Unito;

“Azionista Straniero” significa (i) una persona che non è

Residente né Abitualmente Residente in

Irlanda (come definita nella sezione

“Tassazione - Irlanda”) ai fini fiscali che

ha fornito alla Società un’idonea

dichiarazione ai sensi dello Schema 2B

del TCA e la Società non è in possesso

di alcuna informazione che potrebbe

ragionevolmente far ritenere che la

dichiarazione sia o sia stata inesatta

ovvero (ii) la Società è in possesso della

comunicazione scritta di approvazione

da parte delle autorità tributarie irlandesi

nel senso che il requisito di essere stato

dotato di tale dichiarazione si considera

rispettato nei confronti di tale soggetto o

categoria di Azionisti a cui tale soggetto

appartiene, e che tale approvazione non

è stata revocata e le eventuali condizioni

cui tale approvazione è soggetta sono

state soddisfatte;

“Primo Momento di Valutazione” fine delle contrattazioni del primo

mercato a chiudere su cui sono negoziati

gli investimenti della Società nel Giorno

di Negoziazione di riferimento;

“Fondo”

significa un portafoglio di attività

investito in conformità agli obiettivi ed

alle politiche d’investimento previsti nel

Supplemento ed a cui sono applicate e

imputate tutte le passività, i proventi e le

spese attribuibili o stanziati per tale

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 18

Fondo, e “Fondi” significa tutti o alcuni

Fondi a seconda del contesto, o altri

fondi eventualmente costituiti dalla

Società periodicamente con la

preventiva approvazione della Banca

Centrale;

“Prezzo di emissione iniziale” significa il prezzo (al netto di eventuali

commissioni iniziali) per Azione al

quale le Azioni di un Fondo sono offerte

inizialmente durante il Periodo di offerta

iniziale specificato nel Supplemento del

Fondo interessato;

“Periodo di offerta iniziale” significa il periodo durante il quale le

Azioni di un Fondo sono inizialmente

offerte al Prezzo di offerta iniziale

specificato nel Supplemento del Fondo

in questione;

“Contratto di gestione degli investimenti” significa l’accordo datato 5 settembre

2001 tra la Società ed il Gestore degli

Investimenti così come modificato,

integrato o altrimenti variato

periodicamente in conformità ai

requisiti della Banca Centrale;

“Gestore degli Investimenti” significa TT International o un suo

successore regolarmente incaricato in

conformità ai requisiti previsti dalla

Banca Centrale;

“Residente in Irlanda” indica un soggetto “Residente” o

“Abitualmente Residente” in Irlanda,

come definito in “Tassazione -

Irlanda”;

“Irlanda” indica la Repubblica d’Irlanda;

“Mercati” significa le borse valori ed i mercati

regolamentati elencati nell’Appendice I;

“Stato

Membro”

significa uno Stato membro dell’UE;

“Investimento successivo

minimo”

significa l’importo (ove sussista) che gli

Amministratori potranno

periodicamente stabilire quale

investimento aggiuntivo minimo

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 19

richiesto ad un Azionista per Azioni di

una classe, come specificato nel

Supplemento del Fondo in questione;

“Valore patrimoniale netto minimo del

Fondo”

significa il livello (se previsto)

considerato dagli Amministratori e

specificato nel Supplemento del Fondo

interessato;

“Investimento iniziale

minimo”

significa il livello (se previsto) stabilito

dagli Amministratori periodicamente

quale sottoscrizione iniziale minima

richiesta a ciascun Azionista per Azioni

di ogni classe e specificato nel

Supplemento del Fondo in questione;

“Investimento minimo” significa quel numero o valore di Azioni

di una classe (se previsto) specificato nel

Supplemento per la classe di Azioni

interessata in un Fondo;

“Strumenti del mercato

monetario”

indica gli strumenti normalmente

negoziati sui mercati monetari che sono

liquidi, il cui valore può essere

determinato con accuratezza in qualsiasi

momento e che comprendono, a titolo

non esaustivo, titoli di Stato,

commercial paper, accettazioni

bancarie, certificati di deposito e altri

titoli di debito a breve termine come

attività liquide accessorie e che sono

descritti in maggior dettaglio nella

Regolamentazione sugli OICVM;

“Mese” significa mese solare;

“Valore Patrimoniale

Netto” o “Valore Patrimoniale

Netto per Azione”

significa, in relazione al patrimonio di

un Fondo o alle Azioni di un Fondo, la

somma definita in conformità ai principi

previsti nel capitolo “Calcolo del Valore

Patrimoniale Netto/Valutazione degli

Attivi” come Valore Patrimoniale Netto

di un Fondo o Valore Patrimoniale Netto

per Azione;

“OCSE” indica l’Organizzazione per la

Cooperazione e lo Sviluppo Economico;

“Derivati OTC” indica gli strumenti finanziari derivati

ammessi dai Regolamenti e negoziati

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 20

over-the-counter;

“Commissione

d’Ingresso”

significa in relazione ad un Fondo,

l’onere dovuto (ove sussista) al

momento della sottoscrizione di Azioni

specificato nel Supplemento del Fondo

interessato;

“Prospetto” indica il presente documento ed

eventuali supplementi o addenda emessi

dalla Società nel rispetto delle

disposizioni della Banca Centrale;

“Regolamenti” significa i Regolamenti delle Comunità

Europee (Organismi di investimento

collettivo in valori mobiliari) del 2011

(S.I. n. 352 del 2011), come modificati

dai Regolamenti dell’Unione europea

(Organismi di investimento collettivo in

valori mobiliari) (modifica) del 2016 e

successive modifiche, integrazioni,

rifusioni o altre modifiche di volta in

volta apportate, incluse le condizioni di

volta in volta imposte ai sensi di tali

Regolamenti dalla Banca Centrale;

“Commissione di

Riscatto”

significa, in relazione ad un Fondo, la

commissione dovuta (ove sussista) per il

riscatto di Azioni e specificato nel

Supplemento del Fondo in questione;

“SEC” indica la Securities and Exchange

Commission statunitense;

“Data di Regolamento” significa in relazione alla ricezione dei

corrispettivi per la sottoscrizione di

Azioni o all’invio dei corrispettivi per il

riscatto di Azioni, la data specificata nel

Supplemento del Fondo interessato. In

caso di riscatti tale data non supererà i

dieci Giorni Lavorativi dopo il Giorno di

Negoziazione in questione, a condizione

che tutta la documentazione necessaria

sia stata consegnata all’Agente

Amministrativo;

“Shanghai Stock Connect” indica il programma Shanghai-Hong

Kong Stock Connect;

“Azionista”

significa i detentori di Azioni, e

ciascuno di essi è un “Azionista”;

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 21

“Shenzhen Stock Connect” indica il programma Shenzhen-Hong

Kong Stock Connect;

“Azioni” significa le Azioni di partecipazione

nella Società rappresentativa degli

interessi in un Fondo e laddove il

contesto lo consenta o lo richieda una

classe di Azioni di partecipazione

rappresentativa degli interessi in un

Fondo;

“Stock Connect” indica lo Shanghai Stock Connect e lo

Shenzhen Stock Connect, che

consentono agli investitori non cinesi di

acquistare talune Azioni Cina A tramite

broker a Hong Kong e/o tramite

qualsiasi altro programma Stock

Connect simile tra le città della

Repubblica Popolare Cinese e Hong

Kong, una volta a disposizione e

utilizzabile dalla Società;

“Contratto di Gestione

Delegata degli Investimenti”

indica un contratto tra il Gestore degli

Investimenti e un Gestore Delegato

degli Investimenti, cui gli attivi di un

Fondo (o parte degli stessi) vengono

assegnati come indicato nel

Supplemento del Fondo in questione, e

successive modifiche;

“Gestore Delegato

degli Investimenti”

indica uno o più soggetti nominati dal

Gestore degli Investimenti ai sensi di un

Contratto di Gestione Delegata degli

Investimenti, come indicato nel

Supplemento del Fondo in questione, e

successive modifiche;

“Supplemento” significa un supplemento del Prospetto

pubblicato di volta in volta per conto

della Società;

“Azionista Irlandese Imponibile” significa una persona che non sia:

(i) un Azionista Straniero;

(ii) un Intermediario (come definito

nel capitolo “Tassazione -

Irlanda”), incluso un intestatario,

per un Azionista Straniero; e

(iii) un Azionista Irlandese Esente;

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 22

“TCA” significa l’Irish Taxes Consolidation

Act del 1997, così come modificato;

“Valori mobiliari” Indica

1. azioni di società e altri titoli

equivalenti ad azioni di società;

2. obbligazioni e altri titoli di debito;

3. altri titoli negoziabili che

conferiscono il diritto di acquistare

tali valori mobiliari mediante

sottoscrizione o scambio, diversi da

tecniche e strumenti di cui al

regolamento 48A dei Regolamenti;

e

4. i titoli specificati ai fini della Parte

2, Schema 2 dei Regolamenti.

“Regolamentazione sugli OICVM” indica la Regolamentazione della Banca

Centrale sugli OICVM e qualsiasi linea

guida o documento con domande e

risposte emesso di volta in volta dalla

Banca Centrale, conformemente alla

Regolamentazione della Banca Centrale

sugli OICVM; o qualsiasi documento

pubblicato dalla Banca Centrale che

stabilisce tutte le condizioni che la

Banca Centrale impone agli OICVM,

alle loro società di gestione e ai

depositari;

“Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del

Fondo multicomparto”

significa un conto per le sottoscrizioni e

i riscatti a livello della società

multicomparto intestato alla Società;

“Regno Unito” e

“GB”

significa il Regno Unito di Gran

Bretagna e Irlanda del Nord;

“Stati Uniti” e

“USA”

significa gli Stati Uniti d’America,

(incluso gli Stati, il Distretto di

Columbia ed il Commonwealth di Porto

Rico), i suoi territori, possedimenti e

tutte le altre aree soggette alla sua

giurisdizione;

“U.S. Person” Una “U.S. Person” come definita

nell’Appendice II del presente

Prospetto;

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 23

“Conto USA Oggetto di Comunicazione” indica un Conto Finanziario detenuto

da una Persona statunitense Oggetto di

Comunicazione;

“Persona statunitense Oggetto di

Comunicazione”

indica (i) un “Contribuente statunitense”

che non sia un Contribuente statunitense

Escluso o (ii) un’Entità Estera Passiva

statunitense Controllata. Si rimanda allo

Schema III per una definizione completa

di Persona statunitense Oggetto di

Comunicazione, Contribuente

statunitense Escluso ed Entità Estera

Passiva statunitense Controllata;

“Momento di

Valutazione”

significa la data e l’orario o gli orari in

cui viene calcolato il Valore

Patrimoniale Netto di un Fondo e il

Valore Patrimoniale Netto per Azione,

come specificato nel Supplemento del

Fondo in questione, fermo restando che

ogni Fondo deve avere almeno due

Momenti di Valutazione al mese.

Nel presente Prospetto, tutti i riferimenti a “euro”, “EUR” o “€” indicano la valuta di cui alla

seconda frase dell’Articolo 2 del regolamento (CE) del Consiglio n. 974/98 del 3 maggio 1998,

adottata come moneta unica degli Stati membri partecipanti e qualsiasi valuta successivamente

stabilita a discrezione degli Amministratori, tutti i riferimenti a “dollari USA”, “USD” o “$”

indicano la valuta avente corso legale negli Stati Uniti d’America e tutti i riferimenti a

“sterline” o “GBP” indicano la valuta avente corso legale nel Regno Unito.

Tutti i riferimenti contenuti nel presente Prospetto alle disposizioni di qualsiasi legge,

regolamento o codice sono da intendersi come riferimenti a tali disposizioni come di volta in

volta emendate, modificate, riemanate, riviste o sostituite.

Tutti i riferimenti contenuti nel presente Prospetto a qualsiasi accordo sono da intendersi come

riferimenti a tale accordo come di volta in volta modificato, riformulato, integrato o sostituito.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 24

__________________________________________________________________________

FONDI

___________________________________________________________________________

La Società prevede la separazione patrimoniale tra i Fondi e conseguentemente ogni passività

addebitata o attribuibile a un Fondo sarà assolta esclusivamente attraverso le attività del Fondo

in oggetto.

Obiettivo e Politiche d’investimento

L’Atto Costitutivo prevede che l’obiettivo e le politiche d’investimento di ciascun Fondo siano

formulati dagli Amministratori al momento della creazione del Fondo in oggetto. I dettagli

dell’obiettivo e delle politiche d’investimento di ciascun Fondo sono riportati nel Supplemento

del Fondo interessato.

Ogni variazione dell’obiettivo d’investimento o cambiamento significativo delle politiche

d’investimento di un Fondo rispetto a quanto riportato nel relativo Supplemento possono

avvenire soltanto tramite approvazione di una delibera ordinaria o con delibera unanime scritta

degli Azionisti del Fondo stesso. Fatto salvo e fermo restando quanto disposto nella frase

precedente del presente paragrafo, in caso di variazione dell’obiettivo e/o delle politiche

d’investimento di un Fondo, deve essere concesso a ciascun Azionista un ragionevole

preavviso affinché possa riscattare le sue Azioni prima dell’attuazione di tale modifica.

In attesa di investire i proventi di un’offerta di Azioni, in conformità con l’obiettivo e le

politiche d’investimento di un Fondo indicati nel relativo Supplemento, o laddove ciò sia

giustificato da fattori di mercato o di altra natura, un Fondo può, entro i limiti di investimento

indicati nella sezione “Limitazioni all’investimento”, investire in depositi di liquidità,

Strumenti del Mercato Monetario e in titoli a breve termine, come commercial paper,

accettazioni bancarie, certificati di deposito e titoli di Stato emessi da uno Stato membro

dell’OCSE o da un ente sovranazionale, a condizione che i titoli siano quotati, scambiati o

negoziati su un mercato regolamentato di uno Stato membro dell’OCSE e abbiano rating

investment grade o superiore secondo Moody’s o Standard & Poor’s. Sono ammessi anche gli

ETF in linea con le politiche d’investimento di un Fondo (salvo diversa disposizione nel

Supplemento, gli investimenti in ETF sono soggetti a un limite del 10% dell’investimento

complessivo del Fondo in altri organismi d’investimento collettivo del risparmio) e i futures su

indici azionari o obbligazionari (futures sui principali indici azionari o obbligazionari

conformemente alla politica d’investimento del Fondo interessato).

Limitazioni all’investimento

Le limitazioni all’investimento per ciascun Fondo sono formulate dagli Amministratori al

momento della creazione del Fondo, e gli investimenti consentiti e le limitazioni

all’investimento applicabili a ciascun Fondo ai sensi dei Regolamenti sono indicati di seguito.

Tuttavia, essi sono soggetti alle qualifiche ed esenzioni contenute nei Regolamenti e nella

Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM. Fermo restando quanto sopra, gli

Amministratori di ciascun Fondo possono formulare ulteriori limitazioni riguardanti

l’investimento ed i poteri di indebitamento al momento della creazione del Fondo in oggetto. I

dettagli di queste limitazioni aggiuntive (eventuali) sono riportati nel Supplemento del Fondo

interessato.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 25

1. Investimenti Consentiti

Gli investimenti di ciascun Fondo sono limitati a:

1.1 Valori mobiliari e Strumenti del Mercato Monetario ammessi alla quotazione ufficiale

in una borsa valori di uno Stato Membro o non Membro dell’UE, o negoziati in un

mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico in

uno Stato Membro o non Membro dell’UE.

1.2 Valori mobiliari emessi di recente che saranno ammessi alla quotazione ufficiale in una

borsa valori o altro mercato (come descritto sopra) entro un anno.

1.3 Strumenti del Mercato Monetario diversi da quelli negoziati in un mercato

regolamentato.

1.4 Quote di OICVM.

1.5 Quote di FIA.

1.6 Depositi presso istituti di credito.

1.7 Strumenti finanziari derivati.

2. Limitazioni all’investimento

2.1 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari e in

Strumenti del Mercato Monetario diversi da quelli cui si fa riferimento nel paragrafo 1.

2.2 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari emessi di

recente che saranno ammessi alla quotazione ufficiale in una borsa valori o altro

mercato (come descritto nel paragrafo 1.1) entro un anno. Questa limitazione non si

applicherà a quegli investimenti del Fondo in alcuni titoli USA conosciuti come titoli

della Rule 144A purché:

2.2.1 i titoli siano emessi con l’impegno di registrarli presso la SEC entro un anno

dall’emissione; e

2.2.2 i titoli non siano titoli illiquidi, vale a dire possano essere realizzati dal Fondo

entro sette giorni al prezzo della valutazione calcolato dal Fondo, o intorno a

tale prezzo.

2.3 Un Fondo può investire fino al 10% del patrimonio netto in valori mobiliari o Strumenti

del Mercato Monetario emessi dallo stesso organismo, purché il valore totale dei valori

mobiliari e degli strumenti del mercato monetario detenuti negli organismi emittenti in

cui ciascun Fondo investe più del 5% sia inferiore al 40%.

2.4 Subordinatamente all’approvazione preventiva della Banca Centrale, il limite del 10%

(di cui al precedente paragrafo 2.3) è elevato al 25% nel caso di obbligazioni emesse da

un istituto di credito avente sede legale in uno Stato Membro e soggetto per legge a

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 26

controllo pubblico speciale finalizzato a tutelare i detentori delle obbligazioni. Se un

Fondo investe più del 5% del proprio patrimonio netto in queste obbligazioni emesse

da un singolo emittente, il valore totale di questi investimenti non potrà superare l’80%

del valore patrimoniale netto del Fondo. La Società non può utilizzare questa

disposizione in relazione ai Fondi senza la preventiva approvazione della Banca

Centrale.

2.5 Il limite del 10% (di cui al precedente paragrafo 2.3) è elevato al 35% se i valori

mobiliari o gli strumenti del mercato monetario sono emessi o garantiti da uno Stato

Membro, da sue autorità locali, da uno Stato non Membro dell’UE o da un organismo

pubblico internazionale cui appartengono uno o più Stati Membri.

2.6 I valori mobiliari e gli Strumenti del Mercato Monetario cui si fa riferimento ai punti

2.4 e 2.5 non andranno considerati ai fini dell’applicazione del limite del 40% cui si fa

riferimento al punto 2.3.

2.7 Un Fondo non può investire più del 20% del patrimonio netto in depositi effettuati

presso lo stesso istituto di credito.

I depositi presso un istituto di credito diverso da

un istituto di credito autorizzato nel SEE (Stati Membri, Norvegia, Islanda,

Liechtenstein);

un istituto di credito autorizzato in uno Stato firmatario (diverso da uno Stato

membro del SEE) dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio

1988 (Svizzera, Canada, Giappone, Stati Uniti d’America); o

un istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey, nella Isola di Man, in

Australia o in Nuova Zelanda

detenuti come liquidità accessoria sussidiaria, non devono superare il 10% del

patrimonio netto.

Questo limite può essere elevato al 20% nel caso di depositi presso il Depositario.

2.8 L’esposizione al rischio di un Fondo nei confronti di una controparte di uno strumento

derivato OTC non può superare il 5% del patrimonio netto.

Questo limite è elevato al 10% nel caso di un istituto di credito autorizzato nel SEE; un

istituto di credito autorizzato in uno Stato firmatario (diverso da uno Stato membro del

SEE) dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio 1988; o un

istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey, nell’Isola di Man, in Australia o in

Nuova Zelanda.

2.9 Fatto salvo quanto disposto nei precedenti paragrafi 2.3, 2.7 e 2.8, una combinazione di

due o più elementi fra i seguenti, emessi da, o effettuati o assunti nei confronti dello

stesso organismo, non può superare il 20% del patrimonio netto:

2.9.1 investimenti in valori mobiliari o Strumenti del Mercato Monetario;

2.9.2 depositi, e/o

2.9.3 esposizioni al rischio derivanti da operazioni su derivati OTC.

2.10 I limiti di cui ai precedenti punti 2.3, 2.4, 2.5, 2.7, 2.8 e 2.9 non possono essere sommati,

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 27

cosicché l’esposizione ad un solo organismo non può superare il 35% del patrimonio

netto.

2.11 Le società del gruppo sono considerate un unico emittente ai fini dei punti 2.3, 2.4, 2.5,

2.7, 2.8 e 2.9. Tuttavia, un limite del 20% del patrimonio netto può essere applicato

all’investimento in valori mobiliari e Strumenti del Mercato Monetario all’interno dello

stesso gruppo.

2.12 Un Fondo può investire fino al 100% del patrimonio netto in diversi valori mobiliari e

Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da uno Stato Membro, dai suoi enti

locali, da Stati non membri dell’UE o organismi pubblici internazionali dei quali uno o

più Stati Membri fanno parte. I seguenti emittenti sono autorizzati ai fini di questa

limitazione all’investimento:

Stati membri dell’OCSE, ad esclusione dei paesi elencati in precedenza (purché le

emissioni interessate siano investment grade), Governo del Brasile (purché le emissioni

interessate siano investment grade), Governo dell’India (purché le emissioni interessate

siano investment grade), Governo di Singapore, Banca Asiatica per lo Sviluppo,

Euratom, Unione Europea, Banca Europea per gli Investimenti, Banca Inter-Americana

per lo Sviluppo, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Centrale

Europea, Consiglio d’Europa, Eurofima, Banca Africana per lo Sviluppo, Banca

Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (ovvero la Banca Mondiale),

International Finance Corporation, Federal National Mortgage Association (Fannie

Mae), Federal Home Loan Mortgage Corporation (Freddie Mac), Government

National Mortgage Association (Ginnie Mae), Fondo Monetario Internazionale,

Federal Home Loan Bank (FHLB), Federal Farm Credit Bank, Tennessee Valley

Authority (TVA), Student Loan Marketing Association (Sallie Mae) o Straight-A

Funding LLC.

Il Fondo deve detenere titoli provenienti da almeno 6 diverse emissioni, che non

superino per ogni emissione il 30% del patrimonio netto.

3. Investimenti in Organismi di Investimento Collettivo (“OIC”)

3.1 Un Fondo non può investire più del 10% del patrimonio netto in un singolo OIC.

3.2 L’investimento in FIA non può, complessivamente, superare il 10% del patrimonio

netto.

3.3 Agli OIC non è consentito investire più del 10% del patrimonio netto in altri OIC di

tipo aperto.

3.4 Quando un Fondo investe nelle quote di altri OIC gestiti, direttamente o per delega, da

altra società con la quale la Società condivide la gestione o il controllo, o alla quale è

legata per una partecipazione importante (almeno pari al 10% del capitale e dei diritti

di voto), diretta o indiretta, tale altra società non può richiedere commissioni di gestione,

sottoscrizione, conversione o riscatto in relazione all’investimento del Fondo nelle

quote di tali altri OIC.

3.5 Se il gestore degli investimenti del Fondo riceve una commissione (inclusa una

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commissione di retrocessione) in virtù di un investimento nelle quote di altro OIC, tale

commissione deve essere versata nel patrimonio del Fondo.

4. OICVM indicizzati

4.1 Un OICVM può investire fino al 20% del proprio patrimonio netto in azioni e/o titoli

di debito emessi da uno stesso organismo nel caso in cui la politica d’investimento

dell’OICVM consista nel replicare un indice che rispetta i criteri stabiliti nella

Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM ed è riconosciuto dalla Banca

Centrale.

4.2 Il limite indicato al paragrafo 4.1 può essere innalzato al 35% e applicato a un singolo

emittente, laddove ciò sia giustificato da condizioni di mercato eccezionali.

5. Disposizioni Generali

5.1 La Società operante nell’ambito di tutti gli OIC che gestisce non può acquisire azioni

con diritto di voto che le consentirebbero di esercitare un’influenza significativa sulla

gestione di un emittente.

5.2 Un Fondo non può acquisire più del:

5.2.1 10% delle azioni senza diritto di voto di un singolo organismo emittente;

5.2.2 10% delle obbligazioni di un singolo organismo emittente;

5.2.3 25% delle quote di un singolo OIC;

5.2.4 10% degli strumenti del mercato monetario di un singolo organismo emittente.

I limiti di cui ai precedenti punti 5.2.2, 5.2.3 e 5.2.4 possono essere disattesi al momento

dell’acquisto, qualora in tale momento non fosse possibile calcolare l’ammontare lordo

delle obbligazioni o degli Strumenti del Mercato Monetario, o l’ammontare netto dei

titoli in circolazione.

5.3 I punti 5.1 e 5.2 non si applicheranno:

5.3.1 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da

uno Stato Membro o dai suoi enti locali;

5.3.2 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da

uno Stato non Membro dell’UE;

5.3.3 ai valori mobiliari e agli Strumenti del Mercato Monetario emessi da organismi

pubblici internazionali cui appartengono uno o più Stati Membri;

5.3.4 alle azioni detenute da un Fondo nel capitale di una società costituita in uno

Stato non membro dell’UE che investe il proprio patrimonio principalmente nei

titoli di emittenti con sede legale in tale Stato, la cui legislazione restringe a tale

detenzione la possibilità per il Fondo di investire nei titoli di emittenti di quel

paese. Questa rinuncia è applicabile soltanto se, in base alle politiche

d’investimento interessate, la società dello Stato non membro dell’UE osserva

i limiti stabiliti ai punti da 2.3 a 2.11, 3.1, 3.2, 5.1, 5.2, 5.4, 5.5 e 5.6 e purché,

laddove detti limiti siano superati, si rispettino i successivi paragrafi 5.5 e 5.6;

5.3.5 alle azioni detenute da una società d’investimento nel capitale di una società

controllata che svolge solamente attività di gestione, consulenza o marketing

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nel paese in cui la controllata è situata, con riferimento al riscatto di quote su

richiesta degli Azionisti, esclusivamente per loro conto.

5.4 Un Fondo non è tenuto a rispettare le limitazioni all’investimento di cui al presente

documento se esercita i diritti di sottoscrizione collegati ai valori mobiliari o agli

Strumenti del Mercato Monetario che costituiscono parte del suo patrimonio.

5.5 La Banca Centrale può consentire a Fondi recentemente autorizzati di derogare alle

disposizioni dei punti da 2.3 a 2.12, 3.1 e 3.2 nei sei mesi successivi alla data della loro

autorizzazione, purché rispettino il principio della distribuzione del rischio.

5.6 Se i limiti stabiliti nel presente documento vengono superati per motivi che esulano dal

controllo degli Amministratori o in conseguenza dell’esercizio dei diritti di

sottoscrizione, gli Amministratori devono porsi quale obiettivo prioritario per le proprie

operazioni di vendita la regolarizzazione di tale situazione, tenendo in debita

considerazione gli interessi dei propri Azionisti.

5.7 Un Fondo può realizzare vendite allo scoperto di:

5.7.1 valori mobiliari;

5.7.2 Strumenti del Mercato Monetario;

5.7.3 quote di OIC; o

5.7.4 strumenti finanziari derivati.

5.8 Un Fondo può detenere attività liquide accessorie.

6. Strumenti Finanziari Derivati (“SFD”)

6.1 Un Fondo può investire in SFD negoziati OTC purché le controparti nelle operazioni

OTC siano istituti soggetti alla vigilanza prudenziale della Banca Centrale e rientranti

nelle categorie autorizzate dalla stessa.

6.2 L’esposizione alle attività sottostanti agli SFD, inclusi gli SFD incorporati in valori

mobiliari o Strumenti del Mercato Monetario, sommata - ove opportuno - a posizioni

derivanti da investimenti diretti, non può superare i limiti d’investimento previsti nella

Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM. (Questa disposizione non si

applica nel caso di SFD basati su indici purché l’indice sottostante soddisfi i criteri

previsti nella Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM.)

6.3 L’esposizione complessiva di un Fondo (come indicato nella Regolamentazione della

Banca Centrale sugli OICVM) relativa agli SFD non deve superare il suo Valore

Patrimoniale Netto complessivo.

6.4 Gli investimenti in SFD sono subordinati alle condizioni ed ai limiti stabiliti dalla Banca

Centrale.

È stabilito che ciascun Fondo debba avere la facoltà di avvalersi di eventuali modifiche della

legge, dei Regolamenti o delle linee guida che consentano gli investimenti in attività e titoli su

base più ampia, nel rispetto delle disposizioni della Banca centrale.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 30

Gli indici ai quali un Fondo può esporsi devono rispettare i requisiti della Banca Centrale e

comprenderanno indici i cui componenti rientrano nelle categorie di titoli nei quali un Fondo

può investire direttamente.

Utilizzo di SFD

La Società, per conto di un Fondo e conformemente alle condizioni e ai limiti fissati dalla

Banca Centrale, può utilizzare tecniche e strumenti relativi a valori mobiliari e/o ad altri

strumenti finanziari in cui investe a scopo d’investimento o a fini di copertura (per proteggere

le plusvalenze non realizzate del Fondo coprendole contro possibili fluttuazioni avverse dei

mercati finanziari o dalle variazioni dei tassi d’interesse o dei tassi di cambio, che possono

ridurre il valore di mercato del portafoglio del Fondo) o con finalità di efficiente gestione del

portafoglio. Se un Fondo utilizza SFD, le relative caratteristiche sono esposte nel Supplemento

del Fondo in oggetto.

Se un Fondo investe in SFD a fini d’investimento, di copertura o di efficiente gestione del

portafoglio, la Società deve adottare una procedura di gestione del rischio che le consenta di

monitorare, misurare e gestire in qualunque momento il rischio delle posizioni di un Fondo e

il loro contributo al profilo di rischio complessivo del suo portafoglio. Deve utilizzare un

processo di gestione del rischio per valutare in modo preciso ed autonomo il valore dei derivati

OTC. Prima di investire in SFD per conto di un Fondo, la Società deve consegnare alla Banca

Centrale una relazione sulla procedura di gestione dei rischi nella quale, in conformità con

particolari requisiti della Banca Centrale, deve specificare i tipi di strumenti derivati, i rischi

sottostanti, i limiti quantitativi ed i metodi scelti per valutare i rischi associati alle operazioni

in strumenti finanziari derivati applicabili ad un Fondo. La Società garantirà che l’esposizione

complessiva di un Fondo agli SFD non superi il valore patrimoniale netto complessivo del suo

portafoglio e che l’esposizione al rischio di controparte in relazione a una operazione in derivati

OTC non superi mai i limiti consentiti dai Regolamenti. Ciascun Fondo utilizza l’approccio

basato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva.

La Società fornirà, su richiesta, ulteriori informazioni agli Azionisti in relazione ai metodi

impiegati per la gestione del rischio, inclusi i limiti quantitativi applicati ed eventuali sviluppi

recenti nelle caratteristiche di rischio e rendimento delle principali categorie di investimenti.

La Società può utilizzare tali tecniche per ridurre il rischio, i costi o per generare capitale o

reddito aggiuntivo per ciascun Fondo con un livello di rischio appropriato, tenendo conto del

profilo di rischio della Società, come descritto nel presente Prospetto e nelle disposizioni

generali dei Regolamenti.

L’utilizzo di tecniche di efficiente gestione del portafoglio non dovrebbe incrementare il profilo

di rischio di un Fondo o tradursi in una volatilità più elevata.

Come è tenuta a indicare nel presente Prospetto ai sensi del Regolamento 58(1)(c) della

Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM, la Società deve assicurare che tutti i

proventi generati mediante queste tecniche, al netto dei costi operativi diretti ed indiretti,

saranno restituiti al Fondo interessato. Le spese e i costi operativi diretti e indiretti derivanti

dalle tecniche di efficiente gestione del portafoglio (che non devono includere proventi occulti)

saranno versati alla controparte del contratto, che non deve essere collegata alla Società, al

Gestore degli Investimenti o al Depositario. Le entità cui nel corso dell’esercizio finanziario

della Società sono state pagate tali spese e/o costi operativi diretti o indiretti (compreso

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 31

l’eventuale collegamento di dette entità al Gestore degli Investimenti o al Depositario) saranno

indicate nella relazione annuale relativa a tale periodo.

Tipi di SFD

I tipi di SFD che un Fondo può utilizzare sono principalmente:

Contratti Futures e Opzioni su Futures

Un Fondo può stipulare contratti futures e opzioni su contratti futures, che prevedono l’acquisto

o la vendita di un contratto di acquisto o vendita di un determinato titolo, indice o altro

strumento finanziario a una data futura e a un prezzo stabiliti in borsa o su mercati OTC. Un

Fondo può stipulare tali contratti in sostituzione dell’assunzione di una posizione in un

qualsiasi sottostante o per incrementare i rendimenti.

Warrant

Un warrant è un titolo che conferisce al suo detentore il diritto di acquistare azioni della società

emittente in una data futura e a un prezzo prefissato. I warrant hanno caratteristiche analoghe

a quelle delle opzioni call, ma sono di norma emessi insieme a obbligazioni o azioni privilegiate

o nell’ambito di operazioni societarie. Generalmente i warrant sono opzioni a più lunga

scadenza e vengono negoziati over-the-counter. L’obiettivo commerciale dei warrant può

essere la copertura contro le oscillazioni di un particolare mercato o strumento finanziario o

l’assunzione di un’esposizione a un particolare mercato o strumento finanziario in sostituzione

dell’utilizzo di un titolo fisico.

Un Fondo può acquistare warrant. I warrant non conferiscono il diritto a dividendi o diritti di

voto in riferimento ai titoli che permettono di acquistare e non rappresentano diritti sul

patrimonio dell’emittente. Di conseguenza, possono essere considerati più speculativi rispetto

ad altri titoli di tipo azionario. Inoltre, il valore dei warrant non varia necessariamente di pari

passo con quello dei titoli sottostanti e si annulla se essi non vengono esercitati prima delle loro

date di scadenza.

Titoli Convertibili

Le obbligazioni convertibili sono obbligazioni che conferiscono al loro detentore l’opzione di

convertirle in un determinato numero di azioni di una società. Questa opzione incorporata

incide sul rischio dell’obbligazione, che di conseguenza presenta caratteristiche simili sia ai

comuni titoli a reddito fisso sia alle azioni. Quando l’azione sottostante registra performance

deludenti, l’obbligazione convertibile continua a fruttare interessi, dunque tende a comportarsi

come un’obbligazione quando l’opzione è out-of-the-money; quando l’azione sottostante inizia

a evidenziare un buon andamento, il valore dell’opzione incorporata aumenta e, di

conseguenza, l’obbligazione convertibile inizia a comportarsi come l’azione sottostante,

poiché l’opzione va in-the-money. Un Fondo può investire in obbligazioni convertibili per

assumere un’esposizione a società ed emittenti in linea con la sua politica d’investimento.

I titoli privilegiati convertibili sono strumenti che conferiscono al detentore di azioni

privilegiate l’opzione di convertirle in un determinato numero di azioni ordinarie di una società.

Questa opzione incorporata consente al Fondo in oggetto di mantenere la propria strategia

azionaria e fornisce al tempo stesso alcuni elementi propri degli strumenti a reddito fisso, dal

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 32

momento che spesso le azioni privilegiate hanno dividendi fissi che devono essere pagati prima

di quelli spettanti ai detentori delle azioni ordinarie. Pertanto, il Fondo interessato può utilizzare

la caratteristica privilegiata del titolo quando la performance di una società sottostante è

deludente e optare per la conversione in azioni ordinarie quando il valore della società aumenta

in misura adeguata. Inoltre, la caratteristica privilegiata del titolo contribuisce a generare

reddito per il Fondo e anche la struttura del prezzo potrebbe creare valore per il portafoglio.

I titoli convertibili in cui un Fondo può investire possono incorporare un’opzione.

Operazioni di pronti contro termine attive e passive

Un Fondo può stipulare operazioni di pronti contro termine attive e passive con finalità di

efficiente gestione del portafoglio, nel rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti nei

Regolamenti e nella Regolamentazione sugli OICVM.

Un’operazione di pronti contro termine passiva prevede la vendita di titoli con l’accordo per il

venditore di riacquistarli in una data successiva. Ai sensi di un contratto di pronti contro termine

passivo, un Fondo vende titoli a una controparte con l’accordo di riacquistarli allo stesso

prezzo, maggiorato degli interessi, a un tasso specificato.

Un’operazione di pronti contro termine attiva prevede l’acquisto di titoli da una controparte

con l’accordo per l’acquirente di rivenderli alla controparte in una data successiva. Ai sensi di

un contratto di pronti contro termine attivo, un Fondo acquista titoli da una controparte con

l’accordo di rivenderli allo stesso prezzo, maggiorato degli interessi, a un tasso specificato. Il

titolo viene detenuto dal Fondo interessato come collaterale per l’obbligo di riacquisto della

controparte.

Per le operazioni di pronti contro termine passive, il Fondo deve assicurare di poter chiedere

in qualsiasi momento la restituzione dei titoli oggetto dell’operazione o di risolvere il contratto

che ha stipulato. Per quanto riguarda le operazioni di pronti contro termine passive, il Fondo

deve accertarsi di essere sempre in grado di chiedere la restituzione dell’intero ammontare di

contante o di poter risolvere il contratto sulla base degli importi maturati o al prezzo corrente

di mercato (mark-to-market). Le operazioni di pronti contro termine attive e passive a termine

fisso della durata di non oltre sette giorni devono essere considerate alla stregua di accordi che

consentono al Fondo di richiamare le attività in qualsiasi momento.

Opzioni

Un Fondo può acquistare opzioni call e put e vendere opzioni call e put coperte in conformità

con il proprio obiettivo e con le proprie politiche d’investimento. Un’“opzione call” prevede la

vendita di un contratto che conferisce al titolare il diritto di acquistare uno specifico numero di

titoli a un determinato prezzo prima di una data prestabilita. Un’“opzione call coperta” è

un’opzione call emessa su titoli già in possesso del venditore dell’opzione call per consegna al

detentore in caso di esercizio dell’opzione. Un’“opzione put” conferisce all’acquirente il diritto

di vendere (e obbliga il venditore ad acquistare) i titoli sottostanti al prezzo di esercizio

specificato in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Un’opzione put venduta

da un Fondo è coperta quando, tra l’altro, il Fondo mantiene separate attività liquide ammesse

di valore pari o superiore al prezzo di esercizio dell’opzione per adempiere all’obbligo assunto,

o copre altrimenti l’operazione. Un Fondo può acquistare e vendere opzioni call e put in

relazione a specifici titoli (o gruppi o “panieri” di titoli specifici) o indici di valori mobiliari,

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 33

valute o futures. Un Fondo può inoltre stipulare contratti di opzione OTC, che rispetto alle

opzioni quotate sono disponibili per un maggior numero di titoli e possono avere una più ampia

gamma di date di scadenza e prezzi di esercizio. L’utilizzo efficace di opzioni e di opzioni su

futures da parte di un Fondo dipende dalla capacità del Gestore degli Investimenti di prevedere

correttamente le oscillazioni dei prezzi dei singoli titoli, dei relativi mercati, dei tassi di cambio

o dei tassi d’interesse.

Contratti di swap

Un Fondo può stipulare swap su tassi d’interesse, swap su indici azionari, credit default swap,

swap su valute e total return swap con finalità di copertura o nel tentativo di ottenere un

particolare rendimento quando ciò è ritenuto auspicabile. Un’operazione di swap prevede un

accordo fra due parti finalizzato allo scambio di flussi di cassa diversi sulla base di un importo

nozionale specificato. I flussi di cassa scambiati nell’ambito di una specifica operazione

possono essere, tra l’altro, pagamenti equivalenti agli interessi su un capitale, pagamenti

finalizzati a compensare l’acquirente per le perdite su un titolo o paniere di titoli in default o

pagamenti che riflettono la performance di una o più valute, titoli o indici specificati.

I total return swap sono utilizzati per assumere un’esposizione a particolari titoli o mercati

finanziari nei casi in cui (1) assumere un’esposizione non è possibile a causa di restrizioni del

mercato locale o non è economicamente efficiente tramite il titolo sottostante o (2) il Gestore

degli Investimenti intende raggiungere un grado di leva in portafoglio o per la situazione

specifica. I Fondi possono utilizzare total return swap in relazione a titoli e indici di titoli, di

norma scambiando un flusso di cassa fisso basato sul rendimento totale di un titolo azionario

con flussi di cassa a tasso variabile. Questi contratti consentono ai Fondi di gestire la propria

esposizione a taluni titoli o indici di titoli. Per questi strumenti, il rendimento dei Fondi si basa

su quello delle azioni o dell’indice sottostante. Se un Fondo investe in total return swap o in

altri SFD con le stesse caratteristiche, l’attività o l’indice sottostante può essere costituito da

azioni, titoli di debito, Strumenti del Mercato Monetario o altri investimenti ammissibili

coerenti con l’obiettivo e le politiche d’investimento del Fondo, come indicato nel capitolo

“Politiche di investimento” del Supplemento del Fondo interessato. Le controparti di tali

operazioni sono di norma banche, società d’investimento, broker/dealer, organismi

d’investimento collettivo del risparmio o altre istituzioni o intermediari finanziari. Il rischio

che la controparte non adempia ai propri obblighi ai sensi del total return swap e il suo effetto

sul rendimento dell’Azionista sono descritti nel capitolo “Rischio connesso agli SFD - Rischio

di controparte”. Le controparti degli swap non violano i limiti di esposizione riportati nello

Schema II e sono conformi ai requisiti della Banca Centrale.

Le controparti dei total return swap stipulati da un Fondo non hanno alcuna discrezionalità

sulla composizione o sulla gestione del portafoglio del Fondo, sul sottostante dell’SFD o sulla

necessità che la controparte venga approvata in relazione a qualsiasi operazione nell’ambito

del portafoglio del Fondo.

Contratti a termine

Un contratto a termine obbliga una parte ad acquistare e l’altra a vendere uno specifico

ammontare di una valuta (di un titolo o di un altro strumento finanziario) in una data futura e

al prezzo stabilito nel contratto.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 34

I contratti a termine possono essere strutturati per il regolamento in contanti, anziché prevedere

la consegna fisica. Un Fondo può stipulare contratti a termine su valute senza facoltà di

consegna (“NDF”), che sono un particolare tipo di contratti a termine regolati in contanti che

possono essere utilizzati per assumere un’esposizione a una valuta (diversa dal dollaro USA)

non convertibile o con uno scarso volume di negoziazioni.

In relazione ai contratti futures o a termine che prevedono il regolamento in contanti, un Fondo

può accantonare attività liquide di importo pari al suo obbligo giornaliero netto calcolato mark-

to-market (ossia alla passività netta giornaliera del Fondo in oggetto) ai sensi dei contratti,

anziché l’intero valore nozionale di tali contratti. In relazione ai contratti futures o a termine

che non prevedono il regolamento in contanti, un Fondo è obbligato ad accantonare attività

liquide di importo pari all’intero valore nozionale di tali contratti (in genere, il valore numerico

complessivo dell’attività sottostante del contratto futures o a termine al momento della

valutazione) nel periodo in cui le posizioni in tali contratti risultano in essere.

Participatory Note (“P-Note”)

Le P-Note sono strumenti finanziari utilizzabili dal Fondo per assumere un’esposizione

indiretta a diversi mercati azionari. L’acquisto di P-Note da società di intermediazione o banche

conferisce a un Fondo accesso indiretto a titoli azionari e gli permette di assumere

un’esposizione a mercati azionari che potrebbero non essere accessibili direttamente senza che

scattino potenziali obblighi di registrazione. Le P-Note sono spesso quotate in borsa, ma di

solito sono negoziate su base OTC con l’intermediario o la banca emittente. Le P-Note su azioni

in genere forniscono un’esposizione alla pari al titolo sottostante (ossia hanno un delta di 1),

non sono acquistate a margine e non incorporano elementi derivati. Tali P-Note possono

soddisfare i criteri previsti per i valori mobiliari ai sensi dei Regolamenti, possono quindi essere

trattate come tali e non sono soggette alle regole applicabili agli SFD.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Ai sensi del Regolamento (UE) n. 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25

novembre 2015 sulla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e del

riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012, laddove il Fondo effettui operazioni

di pronti contro termine, di prestito titoli attive e passive, di buy-sell back o di sell-buy back,

di finanziamento con margini o total return swap, agli investitori devono essere fornite

informazioni aggiuntive prima della loro ammissione nel Fondo.

Il Fondo può effettuare di volta in volta operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine

attive e passive.

Il Fondo effettua SFT per conseguire il proprio obiettivo d’investimento e con finalità di

efficiente gestione del portafoglio e di copertura del rischio d’investimento (anche se non vi

sono garanzie che parte o la totalità di questi scopi venga raggiunta).

I tipi di attività del Fondo che possono essere oggetto di SFT includono tutte le attività di volta

in volta detenute dal Fondo, tra cui, a scopo meramente esemplificativo, azioni e titoli correlati

ad azioni quotati o meno, valute, quote di altri organismi d’investimento collettivo del

risparmio e derivati. La quota massima delle masse in gestione di ciascun Fondo che può essere

oggetto di SFT è riportata nel Supplemento del Fondo. Inoltre, si prevede che le SFT

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 35

costituiranno una determinata percentuale delle masse in gestione di ciascun Fondo, come

riportato in ciascun Supplemento. Si prevede che i total return swap costituiranno una

determinata percentuale delle masse in gestione di ciascun Fondo, come riportato in ciascun

Supplemento.

Per selezionare le controparti di ciascuna SFT, la Società utilizza i seguenti criteri: status

giuridico, paese di origine, rating di credito minimo e regolamentazione della controparte. Ad

esempio, la controparte potrebbe essere una persona giuridica situata in uno Stato membro del

SEE.

In generale, la Società accetterà i seguenti tipi di collaterale non in contanti: obbligazioni

emesse o garantite da Stati Uniti, Regno Unito e altri Stati membri dell’OCSE o dai loro

governi locali, agenzie, enti parastatali o autorità, obbligazioni emesse da organismi

sovranazionali, titoli di debito societari, inclusi commercial paper e titoli convertibili, emessi

da società statunitensi o meno, azioni incluse nei principali indici (tra cui, a titolo

esemplificativo ma non esaustivo, titoli di Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania,

Hong Kong, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti). La

data di scadenza non viene considerata ai fini dell’accettazione del collaterale.

La Società utilizza il seguente metodo di valutazione del collaterale: il collaterale deve poter

essere valutato almeno quotidianamente e su base mark-to-market da un team di professionisti

del prestito titoli. Questi ultimi raffrontano il valore dei titoli in prestito e il collaterale in

relazione ai valori di mercato e in valuta e verificano che il valore del collaterale detenuto, più

il collaterale aggiuntivo richiesto dalla valutazione mark-to-market, sia pari o superiore al

valore dei titoli concessi in prestito, maggiorato degli interessi maturati. I prezzi provenienti da

varie fonti, tra cui FT Interactive Data, Bloomberg e Standard & Poor’s, vengono confrontati

tra i fornitori e le differenze sostanziali vengono analizzate. Il Fondo utilizza margini di

variazione giornalieri. I livelli minimi di collaterale sono pari al 102-105% più gli interessi

maturati, con soglie minime di variazione del valore di mercato. Se il valore del collaterale

scende al di sotto di tale livello, i prestiti sono valutati giornalmente su base mark-to-market e

al prenditore viene richiesto un collaterale aggiuntivo. L’eventuale collaterale in eccesso viene

restituito al prenditore, conformemente al contratto di prestito. Tutti i prestiti di azioni sono

garantiti da un collaterale almeno pari al 105% (a eccezione delle azioni statunitensi con

collaterale a reddito fisso statunitense). Tutti i prestiti multivalutari, che si tratti di azioni o titoli

a reddito fisso, hanno un collaterale almeno pari al 105%.

Il collaterale deve essere accettato nel rispetto di limiti di diversificazione (che possono

includere, a titolo meramente esemplificativo, vincoli relativi all’emittente o alla liquidità), ai

sensi del Prospetto. Il valore del collaterale ricevuto non deve evidenziare una correlazione

elevata con la performance della controparte.

Una descrizione dei rischi connessi alle SFT e ai total return swap, nonché dei rischi legati alla

gestione del collaterale, ad esempio i rischi di mercato, di liquidità, commerciali e di credito,

di controparte, di custodia, giuridici e operativi, nella misura considerata ragionevolmente

rilevante dalla Società, è riportata nel capitolo “Fattori di rischio” del Prospetto e/o del

Supplemento. I rischi derivanti dall’utilizzo di SFT devono inoltre essere adeguatamente

rilevati nel processo di gestione del rischio della Società.

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Tutti i proventi generati da SFT, al netto delle spese operative dirette e indirette, saranno

rimessi al Fondo. Le spese e i costi operativi diretti e indiretti derivanti dall’utilizzo di SFT e

total return swap saranno versati alla controparte del contratto, che non deve essere collegata

al Gestore degli Investimenti.

Politica in materia di collaterale

Per limitare il rischio di credito dei Fondi in relazione alle operazioni OTC o di pronti contro

termine, per conto dei Fondi può essere ricevuto un collaterale dalle controparti o versato alle

medesime. Di norma il collaterale è in contanti e/o sotto forma di titoli emessi o garantiti da

alcuni Stati membri dell’OCSE, dai loro enti pubblici, autorità locali o istituzioni e

organizzazioni sovranazionali, a condizione che tale collaterale rispetti le disposizioni della

Banca Centrale.

Il collaterale ricevuto deve rispettare i seguenti criteri:

(i) Liquidità: Il collaterale ricevuto, a esclusione della liquidità, deve essere altamente

liquido e negoziato su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di

negoziazione con una struttura dei prezzi trasparente, in modo tale da poter essere

venduto rapidamente a un prezzo prossimo alla valutazione precedente alla vendita. Il

collaterale ricevuto dovrebbe inoltre rispettare le disposizioni dell’Articolo 74 dei

Regolamenti, relativo all’acquisizione di azioni con diritti di voto;

(ii) Valutazione: il collaterale ricevuto deve poter essere valutato almeno quotidianamente

su base mark-to-market per assicurare un’adeguata copertura del margine e gli attivi

che presentano un’elevata volatilità dei prezzi non devono essere accettati come

collaterale a meno che non siano previsti haircut prudenziali (come descritto in maggior

dettaglio alla voce “Politica in materia di haircut”);

(iii) Qualità creditizia dell’emittente: il collaterale ricevuto deve essere di alta qualità e sarà

valutato in conformità con i requisiti del processo di valutazione del credito

dell’emittente indicati nella Regolamentazione della Banca Centrale sugli OICVM;

(iv) Correlazione: il collaterale ricevuto deve essere emesso da un soggetto indipendente

dalla controparte e non deve ragionevolmente evidenziare una forte correlazione con la

performance della controparte;

(v) Diversificazione (concentrazione degli attivi): il collaterale deve essere

sufficientemente diversificato in termini di paesi, mercati ed emittenti, con

un’esposizione massima ad un dato emittente del 20% del Valore Patrimoniale Netto.

Quando un Fondo è esposto a controparti differenti, i diversi panieri di collaterale

devono essere aggregati per calcolare il limite di esposizione del 20% ad un singolo

emittente. Un Fondo può avere il 100% del collaterale in diversi valori mobiliari e

Strumenti del Mercato Monetario emessi o garantiti da uno Stato Membro, da uno o più

dei suoi enti locali, da paesi terzi o da organismi pubblici internazionali dei quali uno o

più Stati Membri fanno parte, a condizione che il Fondo riceva titoli provenienti da

almeno sei emissioni differenti e che una singola emissione non rappresenti oltre il 30%

del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Consultare il capitolo 2.12 alla voce

“Limitazioni all’investimento” per un elenco dei singoli emittenti; e

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 37

(vi) Disponibilità immediata: il collaterale ricevuto deve essere pienamente utilizzabile dal

Fondo interessato in qualsiasi momento, senza che sia necessario riferirsi alla

controparte o richiederne l’approvazione.

Livello del collaterale

In relazione ai derivati OTC il collaterale richiesto dovrà assicurare che l’esposizione alla

controparte sia gestita entro i limiti indicati nella sezione “Limitazioni all’investimento”.

Diversamente, un Fondo richiederà un collaterale laddove l’esposizione ad una controparte

abbia raggiunto una soglia minima. Tale soglia minima sarà stabilita caso per caso in funzione

della controparte e dipenderà da diversi fattori, inclusa la qualità creditizia della controparte.

Politica in materia di haircut

Di norma la Società accetta solamente collaterale non in contanti che non manifesta una elevata

volatilità dei prezzi; di conseguenza, una politica in materia di haircut non è necessaria. Se uno

dei Fondi detiene collaterale non in contanti che manifesta un’elevata volatilità dei prezzi, il

Gestore degli Investimenti interessato può negoziare opportuni haircut che tengano in

considerazione fattori come la qualità creditizia dell’emittente e la volatilità del prezzo del

collaterale e, laddove necessario, l’esito di eventuali stress test da effettuare conformemente

alla politica di stress testing. Il valore del collaterale, rettificato alla luce della politica in

materia di haircut, deve essere sempre pari o superiore all’esposizione della controparte.

Il collaterale non in contanti non può essere venduto, impegnato o reinvestito.

Il reinvestimento del collaterale in contanti deve rispondere sempre ai seguenti requisiti:

(i) Il denaro ricevuto come collaterale può essere investito solamente nei seguenti:

depositi presso un istituto di credito UE, una banca autorizzata negli altri Stati Membri

dello Spazio economico europeo (SEE) (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), una banca

autorizzata da uno Stato firmatario (diverso da uno Stato Membro UE o SEE)

dell’Accordo sulla Convergenza dei Capitali di Basilea del luglio 1988 (Svizzera,

Canada, Giappone e Stati Uniti) o un istituto di credito autorizzato a Jersey, a Guernsey,

nell’Isola di Man, in Australia o in Nuova Zelanda (gli Istituti Interessati);

titoli di Stato di alta qualità;

operazioni di pronti contro termine attive, a condizione che siano effettuate con istituti

di credito soggetti a vigilanza prudenziale e che il Gestore degli Investimenti e/o il

Gestore Delegato degli Investimenti siano in grado in qualsiasi momento di richiamare

l’intero importo del contante maturato;

fondi di mercato monetario a breve scadenza secondo la definizione delle Guidelines

on a Common Definition of European Money Market Funds dell’ESMA (rif. CESR/10-

049);

(ii) Il collaterale in contanti investito deve essere diversificato in conformità ai requisiti di

diversificazione applicabili al collaterale non in contanti;

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 38

(iii) Il collaterale in contanti investito non può essere depositato presso la controparte o un

soggetto collegato.

Un Fondo che riceve un collaterale per almeno il 30% del proprio patrimonio deve essere dotato

di una politica di stress testing appropriata che assicuri l’esecuzione di stress test regolari in

condizioni di liquidità normali ed eccezionali, allo scopo di consentire un’adeguata valutazione

del rischio di liquidità connesso al collaterale. La politica di stress testing della liquidità deve

prevedere almeno quanto segue:

l’elaborazione dell’analisi di scenari di stress test, tra cui analisi di sensibilità,

calibrazione e certificazione;

un approccio empirico alla valutazione dell’impatto, tra cui test retrospettivi delle stime

relative al rischio di liquidità;

la segnalazione della frequenza e delle soglie limite/di tolleranza per le perdite; e

misure di attenuazione volte a ridurre le perdite, tra cui una politica di haircut e una

protezione dal gap risk.

Tutte le controparti di operazioni in SFD OTC, di pronti contro termine attive e passive o di

prestito titoli rientrano in almeno una delle seguenti categorie indicate dalla Regolamentazione

della Banca Centrale sugli OICVM:

(i) un istituto di credito autorizzato:

a) nel SEE;

b) in uno stato firmatario, diverso da uno Stato membro del SEE, dell’Accordo di Basilea

sulla Convergenza dei Capitali del luglio 1988; o

c) a Jersey, a Guernsey, nell’Isola di Man, in Australia o in Nuova Zelanda.

(ii) una società d’investimento autorizzata ai sensi della direttiva MiFID; o

(iii) la controllata di un gruppo che abbia ricevuto una licenza di holding bancaria dalla

Federal Reserve degli Stati Uniti d’America e sia soggetta alla supervisione di

quest’ultima.

Laddove la controparte (che rientra in una delle categorie precedenti) di un’operazione di pronti

contro termine o di prestito titoli che è stata sottoscritta per conto dei Fondi:

a) abbia ricevuto un rating da un’agenzia registrata e soggetta alla supervisione dell’ESMA,

tale rating deve essere preso in considerazione nel processo di valutazione del credito; e

b) sia stata declassata a un rating pari o inferiore ad A2 (o rating comparabile) dall’agenzia di

cui alla lettera (a), la Società deve effettuare una nuova valutazione creditizia.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 39

La Società assicura di poter sempre richiedere la restituzione di eventuali titoli concessi in

prestito o la risoluzione del contratto di prestito titoli che ha stipulato.

Se sottoscrive un’operazione di pronti contro termine attiva, la Società deve accertarsi di essere

sempre in grado di richiamare l’intero ammontare di contante oppure di poter risolvere il

contratto sulla base degli importi maturati o al prezzo corrente di mercato (mark-to-market).

Quando la liquidità è richiamabile in qualsiasi momento sulla base del valore di mercato, il

valore di mercato dell’operazione di pronti contro termine attiva deve essere utilizzato per

calcolare il valore patrimoniale netto del Fondo.

Se la Società stipula un’operazione di pronti contro termine passiva, deve garantire di poter

richiedere in qualsiasi momento la restituzione dei titoli oggetto dell’accordo o la risoluzione

del medesimo.

I contratti di pronti contro termine attivi e passivi o di prestito titoli non costituiscono

assunzioni o concessioni di prestiti ai sensi dei Regolamenti.

Custodia

Il collaterale ricevuto nell’ambito di un trasferimento del titolo di proprietà deve essere tenuto

in custodia dal fiduciario. Per altri tipi di accordi di garanzia, il collaterale può essere detenuto

da un depositario terzo soggetto a vigilanza prudenziale e non collegato al fornitore del

collaterale. Le attività conferite in garanzia dai Fondi nell’ambito di tali operazioni continuano

a essere custodite dal Depositario.

Strategia di Copertura della Valuta del Portafoglio/Fondo

Ciascun Fondo gestisce il portafoglio nella propria Valuta Base. Fintanto che un Fondo detiene

valute o titoli denominati in una valuta diversa dalla sua Valuta Base, il valore del Fondo può

essere influenzato dal valore della valuta locale rispetto alla valuta di denominazione di tale

Fondo. La Società può utilizzare tecniche di copertura valutaria per eliminare l’esposizione

valutaria nei confronti del dollaro USA e limitare l’esposizione valutaria tra le valute degli

investimenti in portafoglio e la Valuta Base di un Fondo; tuttavia, ciò potrebbe non essere

sempre possibile o praticabile. Fintanto che un Fondo detiene titoli denominati in una valuta

diversa dalla sua Valuta Base, il suo Valore Patrimoniale Netto potrà essere influenzato dal

valore della valuta locale rispetto a tale Valuta Base.

Nessuna Copertura della Valuta di Classe

Ciascun Fondo ha una Valuta Base, come indicato nel Supplemento a esso relativo, e talune

classi di Azioni disponibili in un Fondo non saranno denominate in quella Valuta Base, bensì

nella rispettiva Valuta di Classe. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione

valutaria dei detentori della Valuta di Classe rispetto alla Valuta Base. In tali circostanze,

queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base.

In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi in Valuta della Classe, le

conversioni verranno effettuate nella Valuta Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il

valore delle classi in Valuta della Classe è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta

Base.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 40

Regolamento sugli Indici di Riferimento

Nelle circostanze in cui i Fondi utilizzano indici di riferimento in conformità con il

Regolamento sugli Indici di Riferimento, la Società è tenuta ad assicurare che l’indice di

riferimento sia fornito da un amministratore di indici incluso nel registro tenuto dall’ESMA o

sia un indice incluso nel registro tenuto dall’ESMA. Il Regolamento sugli Indici di Riferimento

contiene disposizioni transitorie che consentono agli amministratori di indici esistenti dell’UE

di chiedere l’autorizzazione o la registrazione ai sensi del Regolamento sugli Indici di

Riferimento fino al 1° gennaio 2020. Alla data del presente Prospetto, gli amministratori degli

indici che attualmente forniscono gli indici di riferimento ai Fondi hanno dichiarato in fonti di

pubblico dominio che chiederanno l’autorizzazione o la registrazione conformemente al

Regolamento sugli Indici di Riferimento e l’iscrizione nel registro tenuto dall’ESMA.

Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti

La Società può contrarre in qualsiasi momento prestiti non superiori al 10% del Valore

Patrimoniale Netto di un Fondo per conto di quest’ultimo e gli Amministratori possono

chiedere al Depositario di utilizzare le attività del Fondo come garanzia per tale prestito, purché

detta operazione abbia natura temporanea. Per stabilire la percentuale dei prestiti in essere, non

è ammessa la compensazione tra saldi attivi (per esempio, la liquidità) e prestiti. Fatto salvo il

potere della Società di investire in valori mobiliari, Strumenti del Mercato Monetario e altri

strumenti finanziari di cui al capitolo “Investimenti consentiti”, la Società non può concedere

prestiti a terzi, o agire in veste di garante per conto degli stessi. Un Fondo può acquistare

obbligazioni e titoli che non siano interamente liberati.

Un Fondo può acquisire valuta estera tramite accordi di finanziamento di garanzia. La valuta

estera ottenuta in questo modo non è classificata tra i prestiti ai fini dei Regolamenti, purché il

deposito in compensazione sia denominato nella Valuta Base del Fondo e sia pari o superiore

al valore del prestito in valuta estera in essere. Tuttavia, qualora i prestiti in valuta estera

superino il valore del deposito di garanzia, qualunque superamento sarà considerato un prestito

ai fini di detta restrizione.

Politica di distribuzione

Gli Amministratori decidono la politica e gli accordi di distribuzione relativi a ciascun Fondo

e i dettagli della politica di distribuzione di ciascun Fondo sono riportati nel relativo

Supplemento.

In base all’Atto Costitutivo, gli Amministratori hanno il diritto di dichiarare i dividendi relativi

al Fondo, pari ai ricavi accumulati (ossia al reddito complessivamente maturato inclusi interessi

e dividendi) meno le spese e altri fondi meno le minusvalenze accumulate, realizzate e non

realizzate del Fondo in oggetto. Gli Amministratori possono corrispondere integralmente o in

parte il dividendo spettante agli Azionisti mediante la distribuzione di titoli del Fondo in

oggetto, ed in particolare con la consegna di qualsiasi investimento di cui il Fondo sia titolare.

Nel selezionare tali investimenti, gli Amministratori consultano il Depositario per assicurare

che i restanti Azionisti non siano penalizzati. In tal caso, l’Azionista può chiedere alla Società,

invece di trasferirgli direttamente i titoli, di predisporne la vendita e versargli i proventi netti.

La Società sarà tenuta e legittimata a dedurre una somma relativa alla tassazione irlandese su

eventuali dividendi dovuti ad un Azionista di un Fondo che sia o si ritenga essere un Azionista

Irlandese Imponibile e a pagare tale somma alle autorità fiscali irlandesi.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 41

I dividendi non reclamati entro sei anni dalla loro data di maturazione si prescriveranno, e

saranno di spettanza del Fondo interessato.

I dividendi dovuti (e non utilizzati per l’acquisto di ulteriori Azioni della relativa Classe)

saranno pagati mediante bonifico bancario a rischio dell’Azionista. Il costo dell’operazione di

norma è a carico dell’Azionista, anche se gli Amministratori hanno la facoltà di stabilire che

tali oneri debbano essere sostenuti dal Fondo interessato. Il pagamento dei dividendi può essere

trattenuto, senza versare gli interessi, se l’identità del destinatario non è stata sufficientemente

verificata per fini antiriciclaggio in conformità con le procedure stabilite nel capitolo

“Procedure antiriciclaggio”.

Le Azioni a Capitalizzazione non conferiscono il diritto ai dividendi. Il reddito netto attribuibile

alle Azioni sarà trattenuto nel Fondo e il valore delle Azioni aumenterà di conseguenza.

La mancata presentazione della documentazione richiesta per fini antiriciclaggio alla Società o

all’Agente Amministrativo può comportare un ritardo nel regolamento delle eventuali

distribuzioni di dividendi. In tali circostanze, eventuali importi dovuti agli Azionisti sotto

forma di dividendi resteranno parte del patrimonio del Fondo fintanto che l’Agente

Amministrativo non avrà appurato che le procedure antiriciclaggio sono state pienamente

rispettate. Dopodiché tali dividendi saranno versati.

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___________________________________________________________________________

FATTORI DI RISCHIO

___________________________________________________________________________

I rischi descritti nel presente Prospetto non devono essere considerati un elenco esaustivo dei

rischi che i potenziali investitori devono considerare prima di investire in un Fondo. Si richiama

l’attenzione dei potenziali investitori sul fatto che l’investimento in un Fondo potrebbe essere

di volta in volta esposto ad altri rischi di natura eccezionale. Non vi sono garanzie che un Fondo

raggiunga l’obiettivo di investimento e gli investitori potrebbero perdere parte o la totalità del

loro investimento nella Società. Rischi diversi possono riguardare Fondi e/o Classi differenti.

Si raccomanda ai potenziali investitori di consultare il presente Prospetto attentamente in tutte

le sue parti.

Per sua natura, l’investimento in un Fondo potrebbe essere considerato speculativo e non

costituisce un piano d’investimento completo. La sottoscrizione di Azioni dovrebbe essere

presa in considerazione solo da soggetti finanziariamente in grado di mantenere il proprio

investimento e di tollerare il rischio di perdita associato all’investimento in un Fondo. Gli

investitori sono tenuti ad esaminare attentamente l’obiettivo e le politiche d’investimento del

Fondo prescelto, descritti nel presente documento e nel Supplemento pertinente, per acquisire

familiarità con i rischi associati all’investimento in un Fondo e sono altresì tenuti a consultare

i propri consulenti professionali prima di fare richiesta di sottoscrizione di Azioni. Gli

investitori rischiano di perdere parte o la totalità del proprio investimento nella Società.

I titoli e gli strumenti in cui la Società investe sono soggetti alle normali fluttuazioni del

mercato e agli altri rischi inerenti agli investimenti in titoli. Il valore degli investimenti e il

reddito che ne deriva, e pertanto il valore delle Azioni e l’eventuale reddito derivante dalle

Azioni di ogni Fondo possono aumentare o diminuire ed un investitore potrebbe non recuperare

la somma investita. Anche i cambiamenti dei tassi di cambio tra le valute o la conversione da

una valuta ad un’altra possono comportare una diminuzione o un aumento del valore

dell’investimento.

Inoltre, la Società fornirà, su richiesta, ulteriori informazioni agli Azionisti in relazione ai

metodi impiegati per la gestione del rischio, inclusi i limiti quantitativi applicati ed eventuali

sviluppi recenti nelle caratteristiche di rischio e rendimento delle principali categorie di

investimenti applicabili ai singoli Fondi.

Segue un elenco non esaustivo dei rischi applicabili a ciascun Fondo. I rischi specifici

considerati rilevanti per la politica d’investimento di un Fondo saranno indicati nel relativo

Supplemento.

RISCHI GENERALI

Rischio della Brexit

Il 23 giugno 2016 si è tenuto nel Regno Unito un referendum in cui la maggioranza degli

elettori ha votato a favore dell’uscita dall’UE. Il primo ministro del Regno Unito ha avviato

negoziati con il Consiglio dell’Unione europea e ha invocato l’articolo 50 del Trattato di

Lisbona il 29 marzo 2017. Il Trattato di Lisbona prevede un periodo massimo di due anni per

la negoziazione degli accordi di uscita, al termine dei quali (indipendentemente dal

raggiungimento o meno di un accordo) i trattati cessano di applicarsi allo Stato membro

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 43

uscente, a meno che il Consiglio europeo, in accordo con lo Stato membro, non decida

all’unanimità di prorogare questo periodo. Durante, e possibilmente anche in seguito a questo

periodo, è probabile che vi sia notevole incertezza circa la posizione del Regno Unito e le

disposizioni applicabili ai suoi rapporti con l’UE e con gli altri paesi in seguito alla sua uscita

dall’UE. Tale incertezza potrà interessare altri paesi, sia UE che extra-UE, che potranno o meno

essere influenzati da tali eventi.

L’impatto di tali eventi sulla Società è difficile da prevedere, ma esiste la possibilità che

abbiano un impatto negativo sul rendimento del Fondo e sui suoi investimenti. Potrebbero

verificarsi ripercussioni negative a scapito del valore di alcuni investimenti del Fondo, della

sua capacità di stipulare operazioni o di valorizzare o realizzare tali investimenti o comunque

di attuare i singoli programmi di investimento. Ciò potrà essere dovuto a una serie di fattori, di

cui presentiamo un elenco non esaustivo:

- aumento dell’incertezza e della volatilità nel Regno Unito, nell’Unione europea e in

altri mercati finanziari;

- oscillazioni dei valori degli attivi;

- oscillazioni dei tassi di cambio tra la sterlina, l’euro, il dollaro USA e altre valute;

- maggiore illiquidità degli investimenti situati, quotati o negoziati all’interno del Regno

Unito, dell’UE o altrove;

- cambiamenti nella disponibilità o capacità delle controparti finanziarie e di altra natura

di stipulare transazioni, o nel prezzo e nei termini in base ai quali sono disposti a

stipulare transazioni; e/o

- cambiamenti nei regimi giuridici e regolamentari a cui la Società, il Gestore degli

Investimenti e/o alcune attività pertinenti del Fondo sono soggetti.

Una volta stabilita la posizione del Regno Unito e le disposizioni che si applicheranno ai suoi

rapporti con l’UE e gli altri paesi extra-UE, o nel caso in cui il Regno Unito dovesse uscire

dall’UE senza avere accettato tali accordi o prima che tali accordi entrino in vigore, potrebbe

essere necessario modificare le modalità di distribuzione della Società, in modo da consentire

alla stessa di perseguire pienamente i propri obiettivi o di consentire al Distributore (o a

qualsiasi suo delegato) di commercializzare o promuovere la Società nel modo più efficace

possibile in qualsiasi giurisdizione. Ciò potrebbe anche indurre gli attuali Azionisti in quella o

in qualsiasi altra giurisdizione a voler riscattare i propri interessi nel Fondo prima del tempo, il

che potrebbe svantaggiare loro o altri Azionisti del Fondo.

Rischio regolamentare connesso alla direttiva MiFID II

La Normativa MiFID recepisce nell’ordinamento irlandese la direttiva dell’Unione europea

relativa ai mercati degli strumenti finanziari (direttiva 2014/65/UE) e il regolamento che la

accompagna, il regolamento sui mercati degli strumenti finanziari (“MiFIR”) (Regolamento

600/2014/UE), collettivamente noti come “MiFID II”. I Regolamenti e la MiFID II sono entrati

in vigore il 3 gennaio 2018. La MiFID II è una norma di ampio respiro che avrà un impatto

sulla struttura del mercato finanziario, sugli obblighi in materia di trading e di compensazione,

sulla governance dei prodotti e sulla tutela degli investitori. Il MiFIR e la maggior parte delle

cosiddette misure di “Livello 2” sono direttamente applicabili in tutta l’Unione europea (UE)

come normativa UE, mentre la direttiva MiFID modificata deve essere “recepita” nel diritto

nazionale degli Stati membri. Nel corso del processo di recepimento, i singoli Stati membri e

le loro autorità competenti nazionali (“ACN”) possono aver introdotto disposizioni che vanno

oltre quelle contenute nel testo di legge europeo e applicare le disposizioni MiFID II a operatori

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 44

di mercato che altrimenti non sarebbero rientrati nel campo di applicazione della MiFID II.

Alcuni aspetti relativi alla MiFID II e alla sua attuazione potrebbero essere poco chiari nel loro

ambito di applicazione e presentare differenze di interpretazione. Gli operatori di mercato che

non sono direttamente soggetti alla MiFID II possono essere indirettamente penalizzati dalle

sue disposizioni e dalle relative interpretazioni regolamentari. Non è possibile prevedere in che

modo questi aspetti possano influire sugli operatori di mercato, tra cui la Società e il Gestore

degli Investimenti, sull’operatività e sulla performance della Società e sulla capacità del

Gestore degli Investimenti di perseguire l’obiettivo d’investimento della Società.

Rischio di reati informatici e violazione della sicurezza

Con la diffusione dell’uso di sistemi telematici per l’esecuzione delle operazioni della Società,

quest’ultima è soggetta a maggiori rischi operativi e di sicurezza delle informazioni

riconducibili a violazioni di sicurezza informatica. Le violazioni di sicurezza informatica

interessano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’infezione da virus informatici e l’accesso

non autorizzato ai sistemi della Società mediante “hacking” o altri mezzi finalizzati

all’appropriazione indebita di attività o informazioni sensibili, alla corruzione di dati o alla

perturbazione volontaria delle operazioni. Le violazioni di sicurezza informatica possono

altresì verificarsi senza che sia necessario l’accesso non autorizzato, ad esempio mediante

attacchi DoS (acronimo di Denial of Service), o negazione del servizio, ovvero situazioni in

cui utenti autorizzati trasmettono, intenzionalmente o involontariamente, informazioni

riservate archiviate nei sistemi della Società. Una violazione di sicurezza informatica può

causare interruzioni e influire sulle attività commerciali della Società, con conseguenti perdite

finanziarie, incapacità di determinare il Valore Patrimoniale Netto di un Fondo, violazione

della legge applicabile, sanzioni e/o ammende regolamentari, costi legati alla compliance e di

altra natura. Tutto ciò potrebbe comportare conseguenze negativi sulla Società e sui suoi

Azionisti. Inoltre, poiché la Società opera a stretto contatto con fornitori di servizi terzi (ad

esempio, banche depositarie, agenti di trasferimento, agenzie di amministrazione e

distributori), le violazioni indirette della sicurezza informatica di cui potrebbero essere vittima

tali fornitori terzi possono esporre la Società, e i suoi Azionisti, agli stessi rischi associati alle

violazioni dirette di sicurezza informatica. Inoltre, le violazioni indirette della sicurezza

informatica presso un emittente di titoli in cui un Fondo investe possono avere effetti negativi

analoghi sulla Società e sui suoi Azionisti. Sebbene la Società, tramite i suoi fornitori di servizi,

abbia istituito sistemi di gestione dei rischi tesi a minimizzare i rischi correlati alle violazioni

della sicurezza informatica, non esistono garanzie che tali misure abbiano successo.

Oltre a considerare i rischi per la Società e il Fondo, gli Azionisti sono invitati ad assicurarsi

che i metodi di comunicazione con l’Agente Amministrativo e i consulenti finanziari, compresi

quelli utilizzati con il Gestore degli Investimenti e il Distributore, siano sicuri e idonei a

prevenire modifiche fraudolente dei dati.

Rischio della Banca depositaria

Se un Fondo investe in attività costituite da strumenti finanziari detenuti in custodia (“Attività

Custodite”), la Banca Depositaria è tenuta a svolgere pienamente le funzioni di custodia e sarà

responsabile per qualsiasi perdita delle attività detenute in custodia, a meno che dimostri che

la perdita sia stata originata a seguito di un evento esterno al di fuori del suo ragionevole

controllo, le cui conseguenze sarebbero state inevitabili nonostante tutti gli sforzi ragionevoli

compiuti per evitarle. In caso di perdita (e in assenza di prove del fatto che la perdita sia dovuta

a un evento esterno), la Banca Depositaria è tenuta a restituire attività identiche a quelle perse,

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 45

ovvero un importo corrispondente a tale Fondo senza ritardi ingiustificati. Se un Fondo investe

in attività che non sono strumenti finanziari detenibili in custodia (“Altre Attività”), la Banca

Depositaria è tenuta a verificare esclusivamente la proprietà del Fondo di tali attività e a

mantenere un registro delle attività che la Banca Depositaria ritenga essere di proprietà del

Fondo. In caso di perdita di tali attività, la Banca Depositaria sarà responsabile solo nella

misura in cui la perdita sia dovuta al mancato soddisfacimento, intenzionale o per negligenza,

delle proprie obbligazioni ai sensi del Contratto di Banca Depositaria.

Poiché è probabile che la Società sia investita sia in Attività Custodite che in Altre Attività, va

osservato che le funzioni di custodia della Banca Depositaria in relazione alle rispettive

categorie di attività e il corrispondente standard di responsabilità per tali funzioni differiscono

in maniera significativa.

La Società gode di un elevato livello di protezione in termini di responsabilità della Banca

Depositaria per la custodia delle Attività Custodite. Tuttavia, il livello di protezione per le Altre

Attività è sensibilmente inferiore. Di conseguenza, maggiore è la proporzione del Fondo

investita in categorie di Altre Attività, maggiore è il rischio che eventuali perdite siano

irrecuperabili. Sebbene la classificazione di un determinato investimento del Fondo in termini

di Attività Custodita o Altra Attività sia determinata caso per caso, in via generale va osservato

che gli strumenti derivati negoziati da un Fondo over-the-counter saranno considerati Altre

Attività. Anche altri tipi di attività investite di volta in volta da un Fondo sarebbero trattate in

modo analogo. Tenuto conto del quadro di responsabilità della Banca Depositaria ai sensi dei

Regolamenti OICVM, queste Altre Attività, dal punto di vista della custodia, espongono il

Fondo ad un livello di rischio superiore rispetto alle Attività Custodite, come ad esempio le

azioni e le obbligazioni quotate in borsa.

Rischio dei mercati emergenti

I Fondi che investono una quota significativa delle proprie attività nei titoli di emittenti situati

in paesi di economie emergenti, sono soggetti a livelli di rischio di investimento superiori

rispetto ai Fondi che investono prevalentemente in mercati più sviluppati non statunitensi, in

quanto i titoli dei mercati emergenti possono presentare rischi di credito, valutari, di liquidità,

legali, politici e altri rischi superiori ovvero rischi supplementari agli stessi, rispetto a quelli

cui sono soggetti gli investimenti in paesi sviluppati diversi dagli Stati Uniti. Tali rischi

comprendono i seguenti: elevate oscillazioni del tasso di cambio; maggiore rischio di default

(compreso quello per gli emittenti pubblici e privati); maggiore incertezza e instabilità sociale,

economica e politica (compreso il rischio di eventi bellici); maggiore coinvolgimento del

governo nell’economia; minore vigilanza governativa e regolamentazione dei mercati

mobiliari e dei relativi operatori; controlli sugli investimenti non statunitensi e limitazioni al

rimpatrio del capitale investito e alla capacità di un fondo di scambiare valute locali per dollari

USA o qualsiasi altra valuta non locale utilizzata come Valuta Base di un Fondo; mancata

disponibilità di tecniche di copertura valutaria in alcuni paesi emergenti; il fatto che le imprese

nei paesi emergenti possano essere di recente organizzazione, più piccole e meno affermate;

differenza o mancanza di standard di revisione contabile e di reporting finanziario, che

potrebbero implicare la mancata disponibilità di informazioni sostanziali sugli emittenti;

procedure di liquidazione e di regolamento differenti, che potrebbero non riuscire a far fronte

al volume di transazioni in titoli o che potrebbero comunque renderne difficile l’esecuzione;

difficoltà nel pronunciamento e/o nell’esecuzione delle sentenze giurisdizionali all’interno di

giurisdizioni non statunitensi; rischio di custodia ascrivibile al fatto che per definizione i

mercati emergenti sono “in evoluzione”, pertanto sono esposti al rischio di improvvisi

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 46

cambiamenti politici e di rallentamento dell’economia; e capitalizzazioni di mercato

considerevolmente inferiori delle emittenti nei mercati emergenti.

Rischio valutario

Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di

cambio poiché le posizioni valutarie detenute dalla Società potrebbero non corrispondere alle

posizioni in titoli detenute.

Rischio legale

I sistemi giuridici sono in continua evoluzione nei mercati emergenti e possono non presentare

un grado di sviluppo analogo a quello di un paese occidentale. Il contesto normativo può essere

incerto e l’emanazione della normativa non è sempre al passo con gli sviluppi del mercato, e

può quindi creare ambiguità e incoerenze. Potrebbero non esistere norme che disciplinino le

SFT, oppure, qualora esistano delle norme, queste potrebbero essere interpretate ed applicate

in maniera arbitraria o incoerente. Può sussistere un rischio di conflitto tra le norme e le

regolamentazioni degli enti locali, regionali e nazionali. L’indipendenza dei giudici

dall’influenza economica, politica o nazionale può essere sostanzialmente non dimostrata e

tribunali e giudici potrebbero non essere conoscitori esperti di diritto commerciale e societario.

La tutela dei diritti degli investitori esteri in sede giudiziaria può non essere garantita in caso

di violazione delle leggi, dei regolamenti o dei contratti locali.

Rischio di liquidità

Un Fondo è esposto al rischio di liquidità quando il volume di negoziazione, l’assenza di un

market maker o restrizioni legali riducono la capacità del Fondo di vendere particolari titoli o

di chiudere posizioni in derivati a un prezzo di mercato vantaggioso. I Fondi con strategie

d’investimento principali che prevedono investimenti in titoli di società a più bassa

capitalizzazione, titoli non statunitensi, derivati o titoli caratterizzati da un notevole rischio di

mercato e/o di credito tendono ad essere i più esposti al rischio di liquidità. L’esposizione al

rischio di liquidità può essere maggiore per i Fondi che investono in titoli dei mercati emergenti

e nei relativi derivati che non sono ampiamente negoziati e che possono essere oggetto di

restrizioni all’acquisto e alla vendita.

Rischio operativo

La Società è soggetta a rischi causati da fattori esterni agli strumenti in cui i Fondi investono,

come malfunzionamenti dei sistemi, malfunzionamento della tecnologia, errori umani e di

trattamento, ovvero difetti nell’organizzazione, nei processi interni o negligenza dei dipendenti

di un fornitore di servizi terzo. Tali eventi possono avere un impatto negativo sui Fondi.

Rischio connesso al riscatto

Un Fondo potrebbe avere la necessità di vendere le sue partecipazioni per soddisfare le richieste

di riscatto degli Azionisti. Un Fondo potrebbe subire una perdita al momento della vendita dei

titoli per soddisfare le richieste di riscatto se non dispone di livelli o fonti di liquidità adeguati

e se le richieste di riscatto sono insolitamente consistenti, frequenti o si verificano in fasi di

turbolenza del mercato o di ribasso dei prezzi dei titoli venduti, oppure quando i titoli che un

Fondo desidera o è tenuto a vendere sono illiquidi.

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Rischio connesso agli investimenti in Russia

Alcuni mercati dell’Europa centrale e orientale presentano rischi specifici relativi al

regolamento e alla custodia dei titoli. Tali rischi derivano dal fatto che in alcuni paesi (tra cui

la Russia) i titoli fisici potrebbero non esistere; di conseguenza, la proprietà dei titoli è

comprovata solo dal registro degli azionisti dell’emittente. Ciascun emittente è responsabile

della nomina di un proprio conservatore del registro. Nel caso della Russia, ciò si traduce in

un’ampia distribuzione geografica di diverse migliaia di conservatori dei registri in tutto il

territorio del paese. La Federal Commission for Securities and Capital Markets russa (la

“Commissione”) ha definito le responsabilità dei conservatori dei registri, tra cui ciò che

costituisce prova della proprietà e le procedure di trasferimento. Tuttavia, le difficoltà nel far

valere i regolamenti della Commissione fanno sì che il potenziale di perdita o di errori persista

e non vi è alcuna garanzia che i conservatori dei registri agiscano conformemente alle leggi e

ai regolamenti applicabili. Le prassi ampiamente accettate nel settore sono ancora in fase di

elaborazione.

All’atto della registrazione, il conservatore del registro emette un estratto del registro degli

azionisti in quel particolare momento. La proprietà delle azioni è dimostrata dalle annotazioni

del conservatore del registro, ma non dal possesso di un estratto del registro degli azionisti.

L’estratto è solo la prova dell’avvenuta registrazione, non è negoziabile e non ha un valore

intrinseco. Inoltre, di norma i conservatori dei registri non accettano un estratto come prova

della titolarità delle azioni e non sono obbligati a informare il Depositario o i suoi agenti locali

in Russia dell’eventuale o avvenuta modifica del registro degli azionisti. Di conseguenza, i

titoli russi non sono fisicamente custoditi presso il Depositario o i suoi agenti locali in Russia.

Pertanto, né il Depositario né i suoi agenti locali in Russia possono essere considerati custodi

fisici nel senso tradizionale. I conservatori dei registri non sono agenti né responsabili nei

confronti del Depositario o dei suoi agenti locali in Russia. Gli investimenti in titoli quotati o

negoziati in Russia interesseranno unicamente titoli azionari quotati o negoziati sul livello 1 o

2 della Borsa di Mosca. La responsabilità del Depositario riguarda la sua incapacità

ingiustificata di adempiere ai propri obblighi o di assolverli in maniera adeguata e non copre

le perdite dovute a liquidazione, bancarotta, negligenza o dolo dei conservatori dei registri. Nel

caso in cui dovessero verificarsi tali perdite, il Fondo dovrà esercitare i propri diritti

direttamente presso l’emittente e/o il conservatore dei registri da questi designato. I suddetti

rischi relativi alla custodia di titoli in Russia possono esistere, in maniera analoga, in altri paesi

dell’Europa centrale e orientale in cui un Fondo può investire.

Rischio legato all’autonomia patrimoniale

La Società è un fondo multicomparto con autonomia patrimoniale tra i Fondi. Di conseguenza,

ai sensi del diritto irlandese, eventuali passività attribuibili a un particolare Fondo possono

essere estinte unicamente attingendo al patrimonio di tale Fondo e le attività degli altri Fondi

non possono essere utilizzate per coprire le passività di tale Fondo. Tali disposizioni sono

vincolanti sia per i creditori sia in caso di insolvenza, ma non escludono l’applicazione di

decreti o norme di legge che richiedano l’utilizzo del patrimonio di un Fondo per coprire parte

o la totalità delle passività di un altro Fondo, ad esempio per motivi di frode o falsa

dichiarazione. Inoltre, pur essendo vincolanti in un tribunale irlandese, che sarebbe la sede

principale per un’azione legale finalizzata a far valere un debito nei confronti della Società, tali

disposizioni non sono state testate in altre giurisdizioni e rimane la possibilità che un creditore

cerchi di sequestrare o pignorare le attività di un Fondo per soddisfare un debito di un altro

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 48

Fondo in una giurisdizione che non riconosce il principio di autonomia patrimoniale tra i Fondi.

La Società e il Gestore degli Investimenti non avranno alcun controllo sulle attività di una

società o di un organismo di investimento collettivo in cui un Fondo abbia investito. I gestori

di organismi di investimento collettivo e di società in cui un Fondo può investire possono

rispettivamente gestire gli organismi di investimento collettivo o essere gestite con modalità

non previste dalla Società o dal Gestore degli Investimenti.

Rischio del Programma Stock Connect

Stock Connect è un programma correlato alla negoziazione di titoli e al regolamento operante

tra Stock Exchange of Hong Kong Limited (“SEHK”), la Borsa di Shanghai (“SSE”), la Borsa

di Shenzhen (“SZSE”) Hong Kong Securities Clearing Company Limited (“HKSCC”) e China

Securities Depository and Clearing Corporation Limited (“ChinaClear”), finalizzato a

consentire il reciproco accesso al mercato azionario tra la Cina continentale e Hong Kong.

Stock Connect comprende un Northbound Trading Link e un Southbound Trading Link. Grazie

al Northbound Trading Link, gli investitori di Hong Kong e quelli stranieri (tra cui un Fondo),

attraverso i loro broker di Hong Kong e la società di negoziazione titoli costituita dalla borsa

SEHK, potranno negoziare Azioni di classe A quotate sulla borsa SSE o sulla borsa SZSE

inoltrando gli ordini rispettivamente alla borsa SSE o alla borsa SZSE. Grazie al Southbound

Trading Link, gli investitori in Cina potranno negoziare determinate azioni quotate sulla borsa

SEHK.

Negoziazione e titoli ammissibili

La Società negozia Azioni cinesi di classe A attraverso un broker affiliato alla rete di sub-

depositari del Depositario, che è anche un operatore della borsa SEHK. In virtù del regolamento

da parte dei broker o dei depositari in qualità di operatori di compensazione, tali Azioni cinesi

di classe A saranno detenute all’interno di conti presso il Central Clearing and Settlement

System (CCASS) di Hong Kong (il sistema centrale di compensazione e regolamento gestito

da HKSCC per la compensazione dei titoli quotati o negoziati sulla borsa SEHK).

Grazie a Stock Connect, i Fondi, per tramite dei loro broker a Hong Kong, possono negoziare

determinate azioni ammissibili quotate sulla borsa SSE o sulla borsa SZSE.

Per quanto attiene alla SSE, queste comprendono attualmente tutte le azioni costituenti in un

determinato momento l’Indice SSE 180 e l’Indice SSE 380, e tutte le Azioni di classe A quotate

sulla borsa SSE, che non compongono gli indici interessati, ma che sono associate ad Azioni

corrispondenti quotate sulla borsa SEHK, tranne per le seguenti eccezioni:

- le azioni quotate sulla borsa SSE non negoziate in renminbi (“RMB”); e

- le azioni quotate sulla borsa SSE incluse nel “risk alert board”.

La SSE non accetta le ETF come titoli ammissibili.

Per quanto attiene alla borsa SZSE, queste includono tutte le azioni che compongono il

Component Index e il Small/Mid Cap Innovation Index della borsa SZSE e tutte le azioni

quotate sulla borsa SZSE di società che hanno emesso sia azioni A che azioni H. Tuttavia, la

borsa SZSE, a differenza della borsa SSE, limita gli investitori idonei a negoziare azioni

quotate sul ChiNext Board della borsa SZSE agli “investitori istituzionali professionisti”.

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La borsa SZSE accetta gli ETF come titoli ammissibili.

Si prevede che l’elenco dei titoli ammissibili sarà soggetto a revisione.

Quota di negoziazione

La negoziazione con Stock Connect è soggetta ad una quota di investimento massima

transfrontaliera (“Quota Aggregata”) nonché ad una quota giornaliera (“Quota

Giornaliera”). La negoziazione Northbound e Southbound sarà soggetta a serie diverse di

Quote Aggregate e Quote Giornaliere. La Quota Aggregata limita l’importo assoluto di afflussi

nella Repubblica Popolare Cinese nell’ambito della negoziazione Northbound, che attualmente

è fissato a 300 miliardi di renminbi. La Quota Giornaliera limita il valore massimo di acquisto

netto delle negoziazioni transfrontaliere eseguite ogni giorno nell’ambito del sistema Stock

Connect. La Quota Giornaliera Northbound è fissata a 13 miliardi di renminbi rispettivamente

per la borsa SZSE e la borsa SSE. Le quote non appartengono al Fondo e sono evase in ordine

cronologico di arrivo. La borsa SEHK monitora la quota e pubblica il saldo residuo della Quota

Aggregata e della Quota Giornaliera Northbound in orari prestabiliti sul sito web di Hong Kong

Exchanges and Clearing Limited (“HKEx”).

Giorno di negoziazione

Gli investitori (incluso il Fondo) saranno autorizzati ad operare sul mercato solo nei giorni in

cui entrambi i mercati sono aperti per le operazioni di negoziazione e i servizi bancari sono

disponibili in entrambi i mercati nei rispettivi giorni di regolamento.

Regolamento e custodia

HKSCC, una consociata interamente controllata di HKEx, e ChinaClear saranno responsabili

della compensazione, del regolamento e dell’erogazione di servizi di deposito, intestazione e

altri servizi correlati ai fini delle operazioni di negoziazione eseguite dai rispettivi operatori di

mercato e investitori. Le Azioni cinesi di classe A negoziate tramite il sistema Stock Connect

sono emesse in forma scriptless, pertanto gli investitori non detengono fisicamente alcuna

Azione cinese di Classe A. Gli investitori di Hong Kong ed esteri che hanno acquistato Azioni

A tramite negoziazione Northbound devono mantenere le Azioni A sui conti azionari dei propri

broker o depositari presso la CCASS. Per tutto il tempo in cui la HKSCC è “titolare

intestataria”, essa detiene i titoli per conto degli investitori che sono i proprietari effettivi dei

titoli. Secondo il Regolamento Stock Connect della Cina Securities Regulatory Commission, è

espressamente stabilito che gli investitori godano dei diritti e dei benefici dei titoli SSE e SZSE

acquisiti tramite Stock Connect in conformità alle leggi vigenti. Pertanto, gli investitori, e non

i broker, depositari o intermediari attraverso i quali gli investitori detengono i titoli SSE e

SZSE, dovrebbero essere riconosciuti dalle leggi e normative della Cina continentale come gli

effettivi proprietari dei titoli SSE e SZSE.

Valuta

Gli investitori di Hong Kong ed esteri (tra cui il Fondo) negoziano e regolano titoli SSE e SZSE

solo in renminbi (RMB).

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 50

Rischio di sospensione

Si rammenta agli investitori che, in determinate circostanze eccezionali, il loro diritto di

acquistare e vendere le Azioni può essere sospeso (si veda la sezione “Sospensione del Calcolo

del Valore Patrimoniale Netto”).

Utilizzo del Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del Fondo multicomparto

I corrispettivi ricevuti per la sottoscrizione a un Fondo prima dell’emissione di Azioni saranno

tenuti nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto a nome della Società

e saranno trattati come un attivo del Fondo interessato. Gli investitori saranno creditori non

garantiti del Fondo interessato in relazione all’importo sottoscritto e detenuto dalla Società fino

all’emissione delle Azioni nel Giorno di Negoziazione. Di conseguenza, gli investitori non

potranno beneficiare dell’eventuale apprezzamento del NAV del Fondo interessato né di altri

diritti dei sottoscrittori (come ad esempio il diritto a dividendi), fintantoché le Azioni non

vengono emesse nel Giorno di Negoziazione interessato. In caso di insolvenza del Fondo o

della Società, non vi è alcuna garanzia che il Fondo o la Società abbiano fondi sufficienti per

pagare appieno i creditori non garantiti.

Il pagamento dei proventi dei riscatti e dei dividendi in relazione ad un Fondo specifico è

subordinato alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo dei documenti di sottoscrizione

originali e al rispetto di tutte le procedure di contrasto al riciclaggio di denaro. Ciononostante,

gli Azionisti che richiedano il riscatto delle loro Azioni cesseranno di essere Azionisti e

diventeranno creditori non garantiti del Fondo in questione a partire dal Giorno di

Negoziazione interessato. I riscatti e le distribuzioni in sospeso, ivi compresi i riscatti e le

distribuzioni bloccate, in attesa di essere versati all’Azionista interessato, saranno tenuti nel

Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto a nome della Società. Gli

Azionisti che abbiano chiesto il riscatto o che abbiano diritto a tali distribuzioni saranno

creditori non garantiti del Fondo in questione e non potranno beneficiare dell’eventuale

apprezzamento del NAV del Fondo né di altri diritti dei sottoscrittori (come ad esempio il

diritto a ulteriori dividendi), in relazione all’importo del riscatto o della distribuzione detenuti

nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo multicomparto. In caso di insolvenza del

Fondo in questione o della Società, non vi è alcuna garanzia che il Fondo o la Società abbiano

fondi sufficienti per pagare appieno i creditori non garantiti. Gli Azionisti che abbiano chiesto

il riscatto o che abbiano diritto a distribuzioni devono accertarsi che l’Agente Amministrativo

riceva tempestivamente la documentazione e le informazioni eventualmente mancanti. Il loro

mancato invio è a rischio dell’Azionista.

Nel caso di insolvenza di un altro Fondo della Società (il Fondo insolvente), il recupero degli

importi eventualmente detenuti nel Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello

al quale ha diritto un altro Fondo (il Fondo titolare), ma che siano stati trasferiti al Fondo

Insolvente in conseguenza dell’esistenza del Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a

ombrello, sarà soggetto ai principi della legge fallimentare irlandese ed ai termini delle

procedure operative del Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello. Potrebbero

nascere ritardi nell’effettuazione e/o controversie sul recupero di tali importi, e il Fondo

Insolvente potrebbe non avere fondi sufficienti a ripagare gli importi dovuti al Fondo titolare.

Rischio connesso ai titoli non quotati

Nel rispetto dei Regolamenti, un Fondo può investire le proprie attività in investimenti non

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 51

quotati. I titoli non quotati tendono a essere più volatili e ad avere un profilo di rischio più

elevato rispetto a quelli quotati. L’assenza di un mercato riconosciuto per i titoli non quotati

può rendere difficile per il Fondo interessato reperire informazioni attendibili circa il valore di

tali titoli e l’entità dei rischi cui è esposto o cedere tale titolo rapidamente e/o a condizioni

vantaggiose.

Si richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che la valutazione dei titoli non quotati e

difficili da valutare dipende da fattori soggettivi e può essere difficile da effettuare con

precisione. L’Agente Amministrativo può basarsi su valutazioni dei titoli non quotati o difficili

da valutare fornite dal Gestore degli Investimenti. Ciò potrebbe dar luogo a potenziali conflitti

di interessi da parte del Gestore degli Investimenti, i cui compensi, al pari del rendimento per

gli investitori, aumentano all’aumentare del valore del Fondo. Tuttavia, il Gestore degli

Investimenti si adopererà per risolvere tali conflitti valutando tali titoli non quotati o difficili

da valutare in base al loro probabile valore di realizzo con prudenza e in buona fede.

RISCHI CONNESSI ALLE AZIONI

Rischio degli American e Global Depositary Receipt

Gli American Depositary Receipt (ADR) e Global Depositary Receipt (GDR) rappresentano

un’azione, piuttosto che una l’effettiva partecipazione in una società, e sono soggetti a rischi

particolari, tra cui il rischio di cambio, il rischio politico e il rischio di inflazione. Ad esempio,

se il valore del dollaro USA aumenta rispetto al valore della valuta locale della società, una

buona parte dell’utile intrinseco della società potrebbe andare perso nella transazione. Lo status

degli American Depositary Receipt (ADR) e dei Global Depositary Receipt (GDR) non

protegge il capitale sociale dal rischio intrinseco della stabilità politica locale. Rivoluzioni,

nazionalizzazioni, crolli valutari o altre possibili calamità possono rappresentare importanti

fattori di rischio in aree del mondo che non siano gli Stati Uniti, e tali rischi si saranno

chiaramente trasferiti agli American Depositary Receipt (ADR) e dei Global Depositary

Receipt (GDR) originati in un paese che ne dovesse essere colpito. Gli altri paesi del mondo

possono essere più o meno soggetti alle spinte inflazionistiche di quanto non accada in un dato

momento all’economia statunitense.

Rischio dei titoli convertibili e di altri titoli assimilabili alle azioni

I titoli convertibili sono soggetti ai rischi che interessano sia i titoli azionari che quelli a reddito

fisso, compresi il rischio di mercato, credito, liquidità e tasso di interesse. I titoli convertibili

offrono, in genere, un livello di rendimento inferiore in termini di interessi o dividendi rispetto

ai titoli non convertibili di qualità simile, e un potenziale di plusvalenza o apprezzamento del

capitale inferiore rispetto ai titoli azionari in presenza di un mercato azionario in rialzo. Essi

tendono ad essere più volatili di altri titoli obbligazionari, e i loro mercati possono risultare

meno liquidi rispetto ai mercati azionari od obbligazionari ordinari. Molti titoli convertibili

presentano rating di credito inferiori a investment grade e sono soggetti a maggiori rischi di

credito e di liquidità. I titoli convertibili sintetici e le obbligazioni convertibili strutturate

possono presentare un livello di rischio di mercato maggiore, ed essere più volatili, meno

liquidi e con un prezzo più difficile da stabilire correttamente rispetto ai titoli meno complessi.

Questi fattori possono penalizzare la performance del Fondo rispetto ad altri fondi, tra cui quelli

che investono esclusivamente in titoli a reddito fisso.

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Rischio dei titoli azionari

I titoli azionari sono i titoli emessi da una società o altra entità che attribuiscono al titolare una

quota proporzionale degli utili della società. I titoli azionari di un emittente in un portafoglio

del Fondo possono diminuire di prezzo se l’emittente non effettua pagamenti anticipati di

dividendi, tra l’altro, in via esemplificativa, perché la sua situazione finanziaria peggiora.

In caso di liquidazione o fallimento di un’emittente, le rivendicazioni dei titolari di

obbligazioni, di altri titolari di titoli di debito e dei titolari di azioni privilegiate hanno la

precedenza su quelle dei titolari di azioni ordinarie. Le azioni ordinarie sono sensibili alle

oscillazioni generali del mercato azionario e alle fluttuazioni di valore, per effetto della

variazione della fiducia del mercato e delle percezioni delle emittenti. Queste percezioni degli

investitori si basano su fattori diversi e imprevedibili, tra cui le aspettative in merito ai seguenti

aspetti: politiche governative, economiche, monetarie e fiscali; inflazione e tassi di interesse;

espansione o contrazione dell’economia e crisi politiche, economiche e bancarie globali o

regionali.

Gli investimenti azionari sono soggetti a maggiori oscillazioni del valore di mercato rispetto

ad altre classi di attività, a causa di fattori quali i risultati aziendali, le percezioni degli

investitori, le tendenze del mercato azionario e le condizioni economiche generali. Il Valore

Patrimoniale Netto di una Società potrebbe essere colpito di conseguenza.

RISCHI CONNESSI AI TITOLI A REDDITO FISSO

Rischio di credito e di controparte

È il rischio che l’emittente o il garante di un titolo a reddito fisso, la controparte di un contratto

derivato OTC, la controparte di un contratto di pronti contro termine o chi prende in prestito i

titoli di un Fondo non possa o non abbia l’intenzione di effettuare tempestivamente i pagamenti

di capitale, interessi o regolamento, ovvero di adempiere ai propri obblighi. Il rischio di credito

connesso agli investimenti in titoli a reddito fisso si riferisce alla capacità dell’emittente di

effettuare i pagamenti previsti del capitale e degli interessi relativi a un’obbligazione. Un

Fondo che investe in titoli a reddito fisso è soggetto a diversi gradi di rischio che gli emittenti

di tali titoli subiscano un declassamento del loro rating creditizio o risultino insolventi, il che

potrebbe causare una flessione della quotazione azionaria e del livello di reddito. Quasi tutti i

titoli a reddito fisso sono soggetti a un certo rischio di credito, che può variare se gli emittenti

dei titoli sono società, il governo statunitense o di un altro paese o le relative suddivisioni o

agenzie. I titoli di Stato statunitensi sono soggetti a diversi livelli di rischio di credito in

funzione della presenza di una garanzia totale (“full faith and credit”) degli Stati Uniti; della

capacità di ricorrere a prestiti del Tesoro statunitense; della presenza esclusiva della garanzia

dell’agenzia governativa, dell’ente parastatale o della società statunitense emittente; o di

un’altra garanzia degli Stati Uniti. Ad esempio, gli emittenti di molti tipi di titoli di Stato USA

(come la Federal Home Loan Mortgage Corporation (Freddie Mac), la Federal National

Mortgage Association (Fannie Mae) e le Federal Home Loan Bank), anche se riconosciuti o

sponsorizzati dal Congresso, non sono finanziati da stanziamenti di quest’ultimo e i loro titoli

a reddito fisso, inclusi gli asset-backed securities e i mortgage-backed securities, non sono né

garantiti né assicurati dal governo degli Stati Uniti. Un’agenzia del governo statunitense ha

posto in amministrazione controllata Fannie Mae e Freddie Mac, un processo legale volto a far

tornare tali organismi alle loro normali attività. Non è chiaro quale sarà l’effetto di tale

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 53

amministrazione controllata sui titoli emessi o garantiti da Fannie Mae o Freddie Mac. Di

conseguenza, questi titoli sono esposti a un rischio di credito maggiore rispetto a quello dei

titoli di Stato USA con garanzia totale (“full faith and credit”) degli Stati Uniti (come i

Treasury). Quando un titolo a reddito fisso è sprovvisto di rating, il Gestore degli Investimenti

può dover valutare in prima persona il rischio del titolo. Gli asset-backed securities, i cui

pagamenti di capitale e interessi provengono da pool di altre attività, come i crediti su carte di

credito e i finanziamenti auto, sono esposti a ulteriori rischi, tra cui il rischio d’insolvenza dei

debitori delle attività sottostanti.

I Fondi che investono in titoli con rating inferiore a investment grade, noti anche come

obbligazioni spazzatura (ad es. titoli a reddito fisso con rating pari o inferiore a Ba secondo

Moody’s Investors Service, Inc. (Moody’s) o BB secondo Standard & Poor’s Ratings Services

(S&P)) al momento dell’investimento o giudicati di qualità comparabile dal Gestore degli

Investimenti, sono soggetti a un rischio di credito più elevato. Il debito sovrano di molti governi

non statunitensi, incluse le loro suddivisioni e i loro enti parastatali, rientra in questa categoria.

I titoli con rating inferiore a investment grade offrono un potenziale di rendimento maggiore

rispetto ai titoli con rating più elevato, ma sono esposti a un più alto rischio di credito: la

capacità dei loro emittenti di far fronte ai pagamenti del capitale e degli interessi è considerata

speculativa, sono più sensibili a condizioni avverse reali o percepite dell’economia o del

contesto competitivo e possono essere meno liquidi rispetto ai titoli con rating più elevato.

Inoltre, un Fondo è esposto al rischio di credito nella misura in cui utilizza derivati OTC (come

contratti a termine su valute e/o swap) ed effettua operazioni di prestito titoli o di pronti contro

termine di importo significativo. Le operazioni in derivati OTC possono essere chiuse con la

controparte della transazione. Se la controparte risulta insolvente, un Fondo avrà vie di ricorso

contrattuali, ma non vi è alcuna garanzia che la controparte sarà in grado di adempiere ai propri

obblighi contrattuali o che, in caso d’insolvenza, un Fondo riesca a farli valere. Di

conseguenza, il Fondo si assume il rischio di non riuscire a ottenere gli importi dovutigli ai

sensi del contratto, di ritardi dei suddetti pagamenti o della corresponsione di questi ultimi solo

in seguito a un procedimento giudiziario e al pagamento delle relative spese. Sebbene il Gestore

degli Investimenti intenda monitorare l’affidabilità creditizia delle controparti, non è possibile

garantire che queste ultime saranno in grado di adempiere ai propri obblighi, soprattutto in

condizioni di mercato insolitamente avverse.

Rischio di tasso d’interesse

Un Fondo può essere esposto al rischio di tasso d’interesse. In generale, il valore dei titoli a

reddito fisso segue un andamento inverso rispetto a quello dei tassi d’interesse. Quando i tassi

d’interesse salgono, il valore di mercato tende a diminuire. Questo rischio sarà maggiore per i

titoli a lungo termine che non per quelli a breve termine. Fluttuazioni inattese dei tassi

d’interesse possono influire negativamente sul valore degli investimenti di un Fondo, in

particolare in relazione agli strumenti derivati. Gli SFD utilizzati da un Fondo possono essere

particolarmente sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 54

RISCHI CONNESSI AGLI SFD E ALL’EFFICIENTE GESTIONE DEL

PORTAFOGLIO

Rischio legato alla gestione del collaterale

La gestione del collaterale conferito/ricevuto nell’ambito delle operazioni OTC, di prestito

titoli e di pronti contro termine attive e passive al fine di ridurre il rischio di credito sarà

soggetta ai rischi di liquidità e di controparte associati agli strumenti da cui il collaterale è

costituito. Il collaterale è altresì soggetto ad altri tipi di rischi, come di seguito descritto:

Rischi operativi: tra cui quello che la valutazione dello strumento sottostante per il quale il

collaterale è stato conferito risulti inaccurata a causa di processi interni, personale o sistemi

inadeguati o manchevoli che possono far sì che il Fondo interessato abbia conferito o ricevuto

un livello di margine inesatto.

Rischi legali: tra cui i rischi associati ai contratti e alla modifica dei regolamenti nella relativa

giurisdizione, nonché il rischio che il collaterale fornito nell’ambito di operazioni

transfrontaliere possa provocare conflitti di leggi, impedendo al Fondo di recuperare il

collaterale perso o di far valere i propri diritti in relazione al collaterale ricevuto.

Rischio di custodia: il collaterale ricevuto dai Fondi mediante trasferimento del titolo di

proprietà viene custodito dal Depositario o da un depositario terzo soggetto a regolamentazione

prudenziale ed è esposto ai rischi di custodia associati a tali soggetti. Il collaterale conferito dai

Fondi continua a essere custodito dal Depositario.

Malgrado i ragionevoli sforzi compiuti dal punto di vista commerciale per assicurare l’efficacia

della gestione del collaterale, tali rischi non possono essere eliminati.

Rischio legato al collaterale

Il collaterale o il margine può essere trasferito dal Fondo interessato a una controparte di SFT.

Le attività depositate a titolo di collaterale o di margine presso una controparte potrebbero non

essere detenute in conti separati e quindi essere esposte alle pretese dei creditori di dette

controparti in caso d’insolvenza o fallimento delle medesime. In caso di conferimento del

collaterale a una controparte mediante trasferimento del titolo di proprietà, il collaterale può

essere riutilizzato da tale controparte per i suoi scopi, esponendo la Società o il Gestore degli

Investimenti a un rischio aggiuntivo. Inoltre, esiste è un rischio operativo associato alle

valutazioni giornaliere marked-to market e potenziali rischi di stabilità dei fornitori di garanzie

collaterali.

Contratti relativi agli SFD

La Società, per conto di un Fondo, può stipulare swap e futures, ai sensi dei quali il Fondo

interessato potrebbe essere obbligato a fornire un collaterale (costituito da una combinazione

di liquidità e titoli ammissibili) per coprire la perdita netta mark-to-market realizzata da tale

Fondo su operazioni in essere (o altri obblighi di pagamento netti) nei confronti delle

controparti. In ogni caso, il collaterale può essere detenuto in modo da conferire alla

controparte diritti di garanzia esigibili su tale collaterale che, in caso di default del Fondo,

possono essere fatti valere dalla controparte con estinzione del debito prelevata dal patrimonio

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 55

del Fondo. Tutte le attività relative al conferimento di collaterale saranno conformi ai

Regolamenti.

Rischio di deposito

Le attività oggetto di SFT e l’eventuale collaterale ricevuto sono custoditi dal Depositario o, se

del caso, dal sub-depositario nominato dal Depositario. Ciò espone il Fondo al rischio di

custodia. Ne deriva che il Fondo è esposto al rischio di perdita di tali attività a seguito di

insolvenza, negligenza o trading fraudolento da parte del Depositario e di tali soggetti terzi. Il

Fondo è inoltre esposto al rischio di perdita di tali attività a seguito di incendi o altre catastrofi

naturali. Laddove le attività del Fondo e quelle da esso conferite come collaterale siano

detenute dal Depositario o da depositari e sub-depositari terzi in giurisdizioni dei mercati

emergenti, i Fondi sono esposti a un rischio di custodia maggiore ascrivibile al fatto che i

mercati emergenti sono per definizione “in evoluzione”, pertanto sono esposti al rischio di

improvvisi cambiamenti politici e di rallentamento dell’economia. Negli ultimi anni, diversi

mercati emergenti hanno subito notevoli trasformazioni politiche, economiche e sociali. Spesso

i timori politici hanno causato tensioni economiche e sociali significative e, in alcuni casi,

instabilità sia politica che economica. L’instabilità politica o economica può incidere

negativamente sulla custodia delle attività del Fondo.

Rischio connesso all’efficiente gestione del portafoglio

Il Gestore degli Investimenti, per conto di un Fondo, può utilizzare tecniche e strumenti in

relazione a valori mobiliari, Strumenti del Mercato Monetario e/o altri strumenti finanziari in

cui investe con finalità di efficiente gestione del portafoglio. Molti dei rischi connessi

all’utilizzo di derivati, indicati nella sezione intitolata “Rischio connesso agli SFD” che segue,

saranno pertinenti anche in caso di utilizzo di tecniche di efficiente gestione del portafoglio.

Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che, di volta in volta, un Fondo può

effettuare operazioni con controparti di pronti contro termine attivi e passivi e/o con agenti di

prestito titoli collegati al Depositario o ad altri fornitori di servizi della Società. Tali impegni

possono talvolta causare conflitti di interessi con il ruolo del Depositario o di un altro fornitore

di servizi in relazione alla Società. Si rimanda al capitolo “Operazioni di Portafoglio e Conflitti

di Interessi” più avanti per ulteriori dettagli sulle condizioni applicabili alle operazioni con

parti correlate. L’identità di tali parti correlate è riportata nelle relazioni annuali e semestrali

della Società.

Rischio degli SFD

Liquidità: qualora la Società acquisisca o valuti titoli su mercati over-the-counter, non sussiste

alcuna garanzia che la Società sia in grado di realizzare tali titoli ad un prezzo maggiore a causa

della natura del mercato over-the-counter e della sua tendenza a presentare un livello di

liquidità contenuto e, al contrario, una volatilità dei prezzi relativamente elevata.

Rischio di controparte: la Società può presentare un’esposizione creditizia verso controparti in

virtù delle posizioni di investimento in opzioni e in tassi di cambio a pronti e a termine e di

altri contratti detenuti dalla Società. Qualora una controparte non onori i propri obblighi e la

Società subisca ritardi o sia impedita nell’esercizio dei propri diritti relativi agli investimenti

in portafoglio, potrà subire una perdita di valore della sua posizione, perdere introiti e sostenere

costi associati alla rivendicazione dei propri diritti.

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Rischio di regolamento: il rischio che la controparte della Società non riesca a rispettare i

termini di un contratto al momento del regolamento. Il rischio di regolamento può essere

associato al rischio di insolvenza al momento del regolamento e ad eventuali differenze

temporali nel regolamento fra le parti.

Rischi politici, legali e normativi: il valore delle attività della Società può risentire

negativamente delle incertezze, per esempio gli sviluppi politici ed economici internazionali, i

cambiamenti delle condizioni di mercato, le politiche governative o le prescrizioni legali,

regolamentari o fiscali o ancora in caso di adozione inattesa di una legge o di un regolamento,

oppure perché i contratti non sono giuridicamente vincolanti o documentati correttamente.

Rischio di base: il rischio che i derivati non siano perfettamente o fortemente correlati o

allineati ai titoli sottostanti di riferimento che dovrebbero replicare. Di conseguenza, l’uso da

parte del Gestore degli Investimenti di tecniche derivate, per conto della Società, potrebbe non

essere sempre un mezzo efficace e risultare, talvolta, controproducente rispetto agli obiettivi di

investimento della Società.

Rischio di mercato: il rischio generale cui sono soggetti tutti gli investimenti, che implica la

possibilità che il valore di un determinato derivato possa cambiare, danneggiando gli interessi

di un Fondo.

Rischio di correlazione: il rischio che possa esistere una correlazione incompleta tra la

copertura e la posizione opposta, che può comportare perdite impreviste o maggiori.

Rischio delle opzioni

Il Fondo può acquistare opzioni call o put. Affinché un’opzione call sia redditizia, il prezzo di

mercato del titolo sottostante deve superare il prezzo di esercizio in misura sufficiente per

coprire il premio e i costi di transazione. Tali costi riducono gli eventuali utili che il Fondo

avrebbe potuto realizzare se avesse acquistato il sottostante al momento dell’acquisto

dell’opzione call. Affinché un’opzione put sia redditizia, il prezzo di mercato del titolo

sottostante deve scendere sotto il prezzo di esercizio in misura sufficiente per coprire il premio

e i costi di transazione. Utilizzando le opzioni put in questo modo, il Fondo riduce gli utili che

avrebbe potuto realizzare dall’apprezzamento del sottostante di un importo pari al premio

pagato per l’opzione put e ai costi di transazione. Se il Fondo vende un’opzione put, rischia di

dover acquistare il sottostante a un prezzo svantaggioso. Se il Fondo vende un’opzione call,

rischia di dover vendere il sottostante a un prezzo svantaggioso. Se un Fondo vende un’opzione

call su un sottostante che possiede e quando l’opzione call viene esercitata il valore del

sottostante è aumentato, il Fondo è tenuto a vendere lo strumento al call price e non realizza

alcuna quota del valore del sottostante oltre il call price.

Rischio delle operazioni di pronti contro termine attive e passive

Le operazioni di pronti contro termine attive e passive sono soggette al rischio di controparte.

Nel caso di un’operazione di pronti contro termine passiva, la controparte potrebbe non essere

in grado di riacquistare i titoli, causando ritardi e costi al Fondo nell’esercizio dei suoi diritti ai

sensi del contratto. Inoltre, in caso di flessione del valore di mercato dei titoli detenuti dal

Fondo come collaterale per l’operazione, il Fondo può subire una perdita.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 57

Nel caso di un’operazione di pronti contro termine attiva, la controparte può venire meno

all’obbligo di restituire i titoli vendutile dal Fondo, che può subire perdite se non dovesse

riuscire a recuperare i titoli e il valore del collaterale detenuto (e se il valore dell’investimento

effettuato con il collaterale in contanti è inferiore al valore dei titoli).

Rischio delle operazioni di prestito titoli

Laddove un Fondo sottoscriva accordi per il prestito di titoli per una gestione efficiente di

portafoglio, sussistono rischi di esposizione ai movimenti del mercato ove sia necessario

ricorrere a garanzie collaterali, o in caso di dolo o colpa da parte del Depositario, del Gestore

degli Investimenti o dell’agente intermediario del prestito. Inoltre, vi è un rischio operativo

associato alle valutazioni giornaliere marked-to market e potenziali rischi di stabilità dei

fornitori di garanzie collaterali. Il rischio maggiore in tali accordi di prestito di titoli è

rappresentato dall’insolvenza del beneficiario. In caso di fallimento o di default di un

prenditore dei titoli, un Fondo potrebbe subire ritardi nella liquidazione del collaterale dei

prestiti o nel recupero dei titoli prestati e perdite, tra cui (a) il possibile calo del valore del

collaterale o dei titoli prestati nel periodo in cui il Fondo cerca di far valere i propri diritti, (b)

la possibilità di livelli di reddito inferiori alla norma e di mancato reddito nel corso di tale

periodo, e (c) le spese sostenute per far valere i propri diritti. Al fine di ridurre tali rischi, il

Gestore degli Investimenti monitora l’affidabilità creditizia delle imprese alle quali un Fondo

presta i titoli. Anche se non si tratta di una strategia d’investimento principale, un Fondo può

effettuare operazioni di prestito titoli in misura rilevante.

Rischio di P-Note

Le P-Note comportano rischi supplementari che vanno ad aggiungersi ai rischi normalmente

associati a un investimento diretto nei titoli azionari sottostanti. Il Fondo è soggetto al rischio

che l’emittente della P-Note (ossia la banca emittente o il broker-intermediario), che è l’unica

parte responsabile del titolo, non sia in grado o si rifiuti di adempiere alle proprie obbligazioni

ai sensi della Participatory Note (P-Note). Sebbene il titolare di una P-Note abbia diritto a

ricevere dalla banca emittente o dal broker-intermediario, eventuali dividendi o altre

distribuzioni versate in relazione ai titoli sottostanti, il titolare non gode degli stessi diritti del

proprietario dei titoli sottostanti, ad esempio quelli di voto. Inoltre, le P-Note non sono

negoziate in borsa, sono emesse privatamente e possono essere illiquide. Una P-Note

confermata come illiquida sarebbe soggetta alle limitazioni del Fondo sugli investimenti in

titoli illiquidi. Non è possibile garantire che il prezzo di negoziazione o il valore della P-Note

sia uguale al valore del sottostante dei titoli azionari che cerca di replicare.

RISCHIO DI CAMBIO

Rischio di cambio

Il rischio di cambio è il rischio che le fluttuazioni dei tassi di cambio possano influire

negativamente sul valore degli investimenti di un Fondo nella sua Valuta Base. Il rischio di

cambio include il rischio che le valute in cui gli investimenti di un Fondo sono negoziati o in

cui un Fondo ha assunto una posizione d’investimento attiva perdano valore rispetto alla Valuta

Base e, nel caso delle posizioni di copertura, il rischio che la Valuta Base perda valore rispetto

alla valuta coperta. I tassi di cambio possono registrare fluttuazioni significative per una serie

di motivi, tra cui le dinamiche della domanda e dell’offerta nei mercati valutari, le variazioni

effettive o percepite dei tassi d’interesse, l’intervento (o il mancato intervento) di governi o

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 58

banche centrali negli Stati Uniti e all’estero e controlli valutari o sviluppi politici negli Stati

Uniti o all’estero. Taluni Fondi possono ricorrere alla copertura per sostituzione (proxy

hedging), che prevede la stipula di operazioni in derivati in relazione a una valuta il cui valore

dovrebbe essere correlato a quello di una valuta che un Fondo detiene o desidera detenere. Tale

tecnica presenta il rischio che le due valute non si muovano di pari passo come previsto. In tal

caso, il Fondo può subire una perdita sull’investimento e anche sulla posizione volta a fungere

da copertura per sostituzione. Alcuni Fondi possono anche assumere posizioni valutarie attive

e ricorrere alla copertura incrociata dell’esposizione valutaria rappresentata dai titoli

denominati in una valuta diversa dal dollaro USA.

Ciò può far sì che l’esposizione valutaria di un Fondo differisca notevolmente da quella

suggerita dai suoi investimenti in titoli. Tutti i Fondi che detengono posizioni in valute diverse

dalla Valuta Base e/o che investono in titoli denominati in valute diverse dalla Valuta Base o

li scambiano, nonché i relativi strumenti derivati, possono risentire negativamente delle

variazioni dei tassi di cambio delle valute diverse dalla Valuta Base in cui sono denominate le

posizioni. Le operazioni in derivati in valute diverse dalla Valuta Base (come futures, contratti

a termine e swap) possono anche esporre al rischio legato all’effetto leva, oltre che al rischio

di cambio. L’effetto leva può incrementare in misura sproporzionata le perdite del portafoglio

di un Fondo e ridurre le opportunità di guadagno in caso di variazione dei tassi d’interesse, dei

corsi azionari o dei tassi di cambio.

Rischio associato alla valuta di denominazione delle azioni

Una Classe di Azioni di un Fondo può essere denominata in una valuta diversa dalla Valuta

Base del Fondo. Le variazioni del tasso di cambio tra la Valuta Base e la valuta di

denominazione possono comportare una riduzione del valore delle Azioni interessate come

espresso nella valuta di denominazione. L’investitore si assume il rischio di tale

deprezzamento.

TASSAZIONE

Rischio di Common Reporting Standard

Ricorrendo in misura massiccia all’approccio intergovernativo finalizzato all’applicazione

della normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), tesa a contrastare l’evasione

dei cittadini di nazionalità americana, l’OCSE ha elaborato il Common Reporting Standard

(“CRS”, Standard di comunicazione comune) per affrontare la questione dell’evasione fiscale

offshore a livello internazionale. Il CRS intende ottimizzare l’efficienza ridurre i costi per le

istituzioni finanziarie attraverso l’adozione di uno standard comune di due diligence,

rendicontazione e scambio di informazioni finanziarie. Ai sensi del CRS, le giurisdizioni che

vi aderiscono riceveranno dalle istituzioni finanziarie e scambieranno automaticamente su base

annua con le autorità fiscali di altre giurisdizioni che aderiscono a loro volta al CRS e in cui gli

investitori delle suddette istituzioni finanziarie hanno la propria residenza fiscale, informazioni

finanziarie relative a tutti i conti oggetto di informativa identificati dagli istituti finanziari in

base a procedure comuni di due diligence e rendicontazione. L’Irlanda ha recepito il CRS. Di

conseguenza, la Società sarà tenuta a rispettare i requisiti di due diligence e rendicontazione

previsti dallo standard CRS, nei termini in cui lo stesso standard è stato recepito dalla

Repubblica d’Irlanda. Gli investitori potrebbero dover comunicare informazioni supplementari

alla Società in modo da consentirle di soddisfare alle proprie obbligazioni a norma del CRS.

La mancata comunicazione delle informazioni richieste può comportare eventuali sanzioni o

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 59

altri addebiti in capo all’investitore e/o la cessazione obbligatoria della sua interessenza nella

Società.

Rischio fiscale

Ciascun Fondo può investire in titoli che generano reddito o plusvalenze soggetti a ritenuta alla

fonte e ad altre imposte sul reddito o sulle plusvalenze derivanti dagli investimenti nei paesi

sottostanti. Gli Azionisti e i potenziali investitori sono invitati a consultare i propri consulenti

professionali circa le possibili conseguenze in materia di tassazione e di altra natura della

sottoscrizione, detenzione, vendita, conversione o altra cessione delle Azioni dei Fondi ai sensi

della legislazione vigente nelle giurisdizioni in cui possono essere imponibili. La normativa e

la prassi fiscale, le aliquote, le basi imponibili e le eventuali esenzioni fiscali relative ai Fondi

e ai loro investitori possono variare di volta in volta. Inoltre, in genere i paesi emergenti o in

via di sviluppo hanno normative e procedure fiscali meno definite, che potrebbero consentire

la tassazione retroattiva ed eventualmente, in futuro, assoggettare un Fondo a obblighi fiscali

locali che non sarebbero stati ragionevolmente prevedibili nel corso delle sue attività

d’investimento o nella valutazione dei suoi interessi. La Società potrebbe non riuscire a

usufruire di una riduzione dell’aliquota di tali imposte estere in virtù di trattati sulla doppia

imposizione fiscale in vigore tra l’Irlanda e altri paesi. Pertanto è possibile che la Società non

sia in grado di recuperare eventuali ritenute alla fonte estere versate in determinati paesi. Se

questa situazione dovesse mutare e determinare una restituzione delle imposte estere a favore

della Società, il Valore Patrimoniale Netto della Società non sarebbe rideterminato e i benefici

verrebbero attribuiti proporzionalmente agli Azionisti esistenti al momento della restituzione.

Una sintesi di alcune delle conseguenze fiscali in Irlanda applicabili ai Fondi è riportata nel

capitolo “Tassazione”. Tuttavia, gli Azionisti e i potenziali investitori devono tenere presente

che le informazioni contenute in tale capitolo non trattano tutte le conseguenze fiscali

applicabili ai Fondi o a tutte le categorie di investitori, alcuni dei quali potrebbero essere

soggetti a norme speciali.

Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA) statunitense

Ai sensi del FATCA, la Società (o ciascun Fondo) deve rispettare ampie disposizioni in materia

di informativa e di ritenuta alla fonte finalizzate a informare il Dipartimento del Tesoro

statunitense dell’esistenza di conti d’investimento non statunitensi detenuti da U.S. Person. Il

mancato rispetto di queste norme (o la presunta non conformità) assoggetta la Società (o un

Fondo) a ritenute alla fonte statunitensi su taluni redditi e (a decorrere dal 1° gennaio 2019)

proventi lordi generati negli Stati Uniti. Ai sensi di un accordo intergovernativo tra gli Stati

Uniti e l’Irlanda, la Società (o ciascun Fondo) può essere considerata conforme e pertanto non

soggetta alla ritenuta alla fonte, se identifica e comunica le informazioni relative ai Conti

Oggetto di Comunicazione negli Stati Uniti direttamente al governo irlandese. Gli Azionisti

potrebbero dover comunicare informazioni supplementari alla Società (o al Fondo) in modo da

consentire a questi ultimi di adempiere ai propri obblighi. La mancata comunicazione delle

informazioni richieste o (ove del caso) il mancato rispetto degli obblighi in materia di FATCA

può comportare per l’Azionista sanzioni per eventuali ritenute alla fonte statunitensi, la

comunicazione delle informazioni fiscali statunitensi e/o il riscatto, il trasferimento o altra

cessazione obbligatoria della sua partecipazione azionaria. La Società potrebbe non essere in

grado di rispettare i propri obblighi ai sensi del FATCA se gli Azionisti non dovessero fornirle

le certificazioni o le informazioni richieste. In tali circostanze la Società potrebbe essere

assoggettata a ritenuta alla fonte ai sensi del FATCA sui redditi di fonte statunitense se

l’Internal Revenue Service USA dovesse qualificare la Società come “istituzione finanziaria

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 60

non partecipante” ai fini del FATCA. Una ritenuta alla fonte ai sensi del FATCA avrebbe un

impatto negativo sulla performance finanziaria della Società e tutti gli Azionisti potrebbero

risentirne in tali circostanze. Le indicazioni dettagliate sul meccanismo e sulla portata di questo

regime in materia di informativa e di ritenuta alla fonte sono in via di definizione. Non vi sono

garanzie riguardo ai tempi o all’impatto di tali indicazioni sulle operazioni future della Società

(e di ciascun Fondo). Il costo amministrativo del rispetto delle disposizioni del FATCA può

causare un aumento delle spese operative della Società (e di ciascun Fondo), riducendo i

rendimenti per gli investitori. Il FATCA può inoltre obbligare la Società (o ciascun Fondo) a

fornire al governo irlandese (per lo scambio con l’Internal Revenue Service statunitense)

informazioni private e riservate relative a taluni investitori. Si rimanda al capitolo intitolato

“Tassazione”.

Fattori di rischio non esaustivi

I rischi d’investimento descritti nel presente Prospetto non sono esaustivi e si richiama

l’attenzione dei potenziali investitori sul fatto che l’investimento nella Società o in un Fondo

potrebbe essere di volta in volta esposto ad altri rischi di natura eccezionale.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 61

___________________________________________________________________________

AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ

___________________________________________________________________________

TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Gli Amministratori della Società

Gli Amministratori della Società sono descritti qui di seguito:

John Broughan (irlandese) (Presidente) ha oltre 40 anni di esperienza nei servizi bancari e

finanziari e svolge attualmente la funzione di amministratore non esecutivo nei consigli di vari

fondi d’investimento e società di scopo con sede in Irlanda. È stato Presidente di Intesa Bank

(Ireland) Ltd (1999/2008) e, in precedenza, Responsabile capo dell’International Banking

presso la Allied Irish Banks plc. Si è laureato in Economia all’Università di Dublino, ha

conseguito un master in Modelli Organizzativi presso il Trinity College di Dublino ed è

Revisore Ufficiale del Conti e Socio dell’Institute of Bankers in Irlanda.

David Burnett (inglese) è un socio di TT International ed è stato Managing Partner dal gennaio

1999 al luglio 2005. Dal 1986 al settembre del 1988, ha ricoperto vari incarichi in SBC

Warburg, dove è stato anche responsabile dell’unità Azioni giapponesi e della Divisione

Tesoreria e Reddito Fisso di S.G. Warburg. Dal 1985 al 1986 David Burnett è stato socio di

Rowe & Pitman dopo avervi lavorato dal 1979. David Burnett ha conseguito un Master

all’Università di Cambridge.

Peter Blessing (irlandese) è Senior Advisor presso Duff & Phelps, Irlanda. Prima di entrare in

Duff & Phelps, ha lavorato come consulente presso Corporate Finance Ireland Limited, una

boutique indipendente di corporate finance, dove si è occupato, tra l’altro, di raccolta di fondi,

prestazione di consulenze strategiche a varie istituzioni e gestione di investimenti immobiliari.

Fa inoltre parte del consiglio di amministrazione di diverse società attive nei settori bancario,

della gestione di fondi e dell’assicurazione ramo vita. Peter Blessing è stato Amministratore

Delegato di Credit Lyonnais Financial Services Limited di Dublino (“CLYFS”) dalla sua

costituzione nel 1991 fino al 1995. CLYFS era la controllata dell’International Financial

Services Centre (“IFSC”) di Credit Lyonnais e svolge un’ampia varietà di attività finanziarie

inclusa la finanza patrimoniale, la gestione di tesoreria societaria e la negoziazione di

titoli. Prima di entrare in CLYFS, Peter Blessing ha lavorato con Allied Irish Banks plc come

amministratore della sua controllata nell’IFSC dal 1988 al 1991 e come dirigente senior nella

divisione di Corporate Finance dal 1982 al 1988. Peter Blessing è un ingegnere qualificato e

Revisore Ufficiale dei Conti.

Norbert Bannon (irlandese) è amministratore non esecutivo e consulente di diverse società

finanziarie. È inoltre presidente di un importante fondo pensione britannico a prestazioni

definite, di un importante piano pensionistico irlandese a contribuzione definita e di una società

di leasing quotata alla LSE. Fa parte dei consigli e presiede i comitati di audit e di rischio di

diverse altre società. Ha una lunga esperienza nel campo della finanza internazionale, avendo

rivestito la carica di CEO in banche a Singapore e New York. È stato CEO del maggior fondo

di venture capital irlandese, nonché Amministratore Finanziario e Responsabile Rischi in AIB

Capital Markets, che ha lasciato nel 2002. Ha rivestito l’incarico di consulente in materia di

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 62

rischi a livello internazionale. Ha conseguito la laurea in Economia alla Queen’s University di

Belfast e studiato alla Stanford Graduate School of Business; è Revisore Ufficiale dei Conti.

Ai fini del presente Prospetto il domicilio eletto di tutti gli Amministratori è la sede legale della

Società.

La Società ha delegato la gestione ordinaria degli investimenti, l’amministrazione e la custodia

del patrimonio di ciascun Fondo della Società rispettivamente al Gestore degli Investimenti,

all’Agente Amministrativo ed al Depositario. Di conseguenza, tutti gli Amministratori della

Società svolgono un ruolo non esecutivo in relazione alla Società stessa.

Il Gestore degli Investimenti

La Società ha nominato TT International quale Gestore degli Investimenti della Società stessa

in base ad un Contratto di gestione degli investimenti descritto nel capitolo “Contratti

importanti”.

Il Gestore degli Investimenti, attualmente costituito come partnership britannica, e il suo

predecessore sono in essere dal 1988 e operano come impresa d’investimento privata

specializzata in titoli internazionali. Il Gestore degli Investimenti è regolamentato nel Regno

Unito dall’FCA e ha sede principale al n. 62 di Threadneedle Street, Londra, EC2R 8HP.

Il Gestore Delegato degli Investimenti

Il Gestore degli Investimenti ha nominato TT International (Hong Kong) Limited quale Gestore

Delegato degli Investimenti dei Fondi TT Asia-Pacific Equity Fund e TT Emerging Markets

Equity Fund ai sensi di una Delega di Gestione descritta nel capitolo “Contratti Importanti”.

Il Gestore Delegato degli Investimenti è una società per azioni disciplinata dalle leggi di Hong

Kong, con sede centrale al n.606-607, St. George’s Building, 2 Ice House Street, Central Hong

Kong.

TT International (Hong Kong) Limited è una società interamente controllata dal Gestore degli

Investimenti.

Il Depositario

Northern Trust Fiduciary Services (Ireland) Limited è stato nominato Depositario delle attività

della Società ai sensi di un Contratto di Deposito (sintetizzato alla sezione “Contratti

Importanti”).

Il Depositario è una società privata a responsabilità limitata costituita in Irlanda il 15 giugno

1990 ed è interamente controllato in via indiretta da Northern Trust Corporation. Northern

Trust Corporation e le sue controllate formano il Gruppo Northern Trust, uno dei maggiori

fornitori mondiali di servizi di global custody e amministrazione per investitori istituzionali e

privati.

Il Depositario ha sede amministrativa principale all’indirizzo George’s Court, 54-62 Townsend

Street, Dublino, Irlanda ed è autorizzato e regolamentato dalla Banca Centrale.

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Il Depositario opera in veste di depositario della Società, pertanto è tenuto a rispettare le

disposizioni dei Regolamenti e i termini del Contratto di Deposito. In tale veste, le funzioni del

Depositario includono tra l’altro:

a) assicurare l’adeguato monitoraggio dei flussi di cassa della Società e che tutta la liquidità

della Società sia stata registrata in conti di liquidità aperti a nome della Società o del

Depositario che agisce per suo conto presso una banca regolamentata;

b) la custodia del patrimonio della Società, che include: (a) la custodia di tutti gli strumenti

finanziari che possono essere registrati in un conto di strumenti finanziari aperto nei libri

contabili del Depositario e di tutti gli strumenti finanziari che possono essere fisicamente

consegnati al Depositario; e (b) per le altre attività, la verifica della proprietà e la

conservazione di un registro, accertando che la Società sia titolare delle attività e mantenga

il registro aggiornato (la “Funzione di Custodia”);

c) assicurare che la vendita, l’emissione, il riacquisto, il riscatto e l’annullamento di Azioni

siano effettuati in conformità dei Regolamenti e dell’Atto Costitutivo;

d) accertare che il valore delle Azioni sia calcolato secondo quanto stabilito dai Regolamenti

e dall’Atto Costitutivo;

e) eseguire le istruzioni della Società, salvo quando esse siano in conflitto con i Regolamenti

e con l’Atto Costitutivo;

f) accertare che nelle operazioni che coinvolgono gli investimenti della Società il controvalore

sia rimesso a quest’ultima entro termini accettabili conformemente alle prassi di mercato

nel contesto della particolare operazione e, per le operazioni effettuate al di fuori dei

mercati regolamentati, entro i termini d’uso previsti tenendo conto delle condizioni che

corredano tali operazioni); e

g) accertare che il reddito della Società sia ripartito in conformità con i Regolamenti e con

l’Atto Costitutivo.

Conformemente ai Regolamenti, il Depositario non svolge attività in relazione alla Società che

possano creare conflitti di interesse tra lo stesso Depositario e (i) la Società e (ii) gli Azionisti,

a meno che non abbia separato lo svolgimento delle sue funzioni di depositario dagli altri suoi

compiti potenzialmente confliggenti, conformemente ai Regolamenti, e i potenziali conflitti di

interesse non siano adeguatamente identificati, gestiti, monitorati e comunicati agli Azionisti.

Per ulteriori informazioni sui potenziali conflitti che possono coinvolgere il Depositario si

rimanda alla sezione “Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi” del Prospetto.

In base a determinate condizioni, il Depositario può delegare il suo dovere di custodire gli

strumenti finanziari e di verificare la proprietà e conservare un registro delle altre attività a

terzi, in conformità con i Regolamenti. Fatto salvo quanto precede, il Depositario non delega

le sue funzioni di supervisione e di monitoraggio della liquidità a terzi. L’eventuale delega

degli obblighi di custodia lascia impregiudicata la responsabilità del Depositario in caso di

perdita di uno strumento finanziario. Il Depositario esercita tutta la competenza, la cura e la

diligenza dovute nella selezione e nella nomina dei suoi delegati e continua a esercitare tutta la

competenza, la cura e la diligenza dovute nel riesame periodico e nel costante monitoraggio

dei delegati e delle disposizioni da questi adottate in relazione ai compiti loro delegati.

Per consentire alla Società di conseguire i suoi obiettivi d’investimento, il Depositario può

nominare determinati soggetti come suoi delegati ai fini della fornitura di funzioni di custodia

delegate nei paesi in cui il Depositario non ha una presenza locale diretta. Possono insorgere

conflitti di interesse in circostanze in cui, a mero titolo esemplificativo, la Società intrattenga

altri rapporti commerciali con qualsiasi delegato del Depositario o suo sub-delegato, le attività

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 64

della Società includano investimenti o immobili detenuti o gestiti dal delegato o dal suo sub-

delegato, il delegato o il suo sub-delegato detenga una posizione in strumenti finanziari

acquistati o venduti dal delegato o dal suo sub-delegato per conto della Società, il delegato o il

suo sub-delegato abbia una relazione con un’altra parte che potrebbe entrare in conflitto con le

mansioni del delegato o del suo sub-delegato nei confronti della Società e con gli interessi della

Società. L’elenco dei delegati nominati dal Depositario e dei sub-delegati nominati dai delegati,

alla data del presente Prospetto, è riportato nell’Appendice II.

Informazioni aggiornate sull’identità del Depositario, le sue funzioni, i conflitti di interessi, le

funzioni di custodia delegate dal Depositario, l’elenco dei delegati e sub-delegati e gli eventuali

conflitti di interesse che potrebbero derivare dalla delega sono disponibili agli Azionisti su

richiesta.

L’Agente Amministrativo

Northern Trust International Fund Administration Services (Ireland) Limited è stata incaricata

di svolgere le funzioni di agente amministrativo, conservatore dei registri e agente di

trasferimento della Società e di ciascun Fondo ai sensi del Contratto di Amministrazione

(sintetizzati alla voce “Contratti importanti” che segue).

L’Agente Amministrativo è una società privata a responsabilità limitata costituita in Irlanda il

15 giugno 1990 e interamente controllata in via indiretta da Northern Trust Corporation.

Northern Trust Corporation e le sue controllate formano il Gruppo Northern Trust, uno dei

maggiori fornitori mondiali di servizi di global custody e amministrazione per investitori

istituzionali e privati. L’attività principale dell’Agente Amministrativo consiste

nell’amministrazione di organismi d’investimento collettivo.

L’Agente Amministrativo ha sede amministrativa principale all’indirizzo George’s Court, 54-

62 Townsend Street, Dublino, Irlanda ed è autorizzato e regolamentato dalla Banca Centrale.

L’Agente Amministrativo avrà la responsabilità dell’amministrazione ordinaria della Società e

di ciascun Fondo e della fornitura dei relativi servizi contabili e di reporting finanziario (incluso

il calcolo del Valore Patrimoniale Netto e del Valore Patrimoniale Netto per Azione), oltre che

della tenuta dei registri richiesti in relazione alla Società relativi agli obblighi assunti ai sensi

del Contratto di Amministrazione, fatta salva la supervisione generale degli Amministratori.

L’Agente Amministrativo è inoltre responsabile dell’elaborazione delle richieste di

sottoscrizione e di riscatto e delle istruzioni di trasferimento ricevute dalla Società in

riferimento alle Azioni; agisce in qualità di conservatore del registro e agente di trasferimento

in relazione alle Azioni e redige e distribuisce le relazioni annuali agli Azionisti.

L’Agente Amministrativo è un fornitore di servizi della Società e non ha alcuna responsabilità

o autorità nelle decisioni di investimento, né fornisce consulenza per gli investimenti

relativamente alle attività della Società. L’Agente Amministrativo non è responsabile del

monitoraggio della conformità della Società o del Gestore degli Investimenti con eventuali

politiche o restrizioni d’investimento cui essi sono soggetti. L’Agente Amministrativo declina

ogni responsabilità per eventuali perdite subite dalla Società a seguito di qualsiasi violazione

di tali politiche o restrizioni da parte della Società o del Gestore degli Investimenti.

L’Agente Amministrativo non è coinvolto direttamente o indirettamente negli affari,

nell’organizzazione, nella promozione o nella gestione della Società e non è responsabile della

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 65

redazione del presente documento, salvo della redazione della presente descrizione, e declina

ogni responsabilità per eventuali informazioni contenute nel presente documento, eccetto le

informazioni a esso relative.

Nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto di ciascun Fondo e del Valore Patrimoniale Netto

per Azione, l’Agente Amministrativo non può essere ritenuto responsabile di eventuali perdite

subite dalla Società a causa di errori derivanti da informazioni inesatte fornite da parte servizi

di quotazione. Ove possibile, l’Agente Amministrativo compie sforzi ragionevoli per verificare

con terzi le informazioni sui prezzi fornite dalla Società o da qualsiasi soggetto legato alla

medesima (tra cui un broker, un market maker o un altro intermediario) o dai suoi delegati.

Tuttavia, in determinate circostanze per l’Agente Amministrativo potrebbe non essere possibile

o praticabile verificare tali informazioni e, in tali casi, l’Agente Amministrativo non deve

essere accusato di negligenza, frode o dolo e non può essere ritenuto responsabile di eventuali

perdite subite dalla Società o dagli Azionisti a causa di errori nel calcolo del Valore

Patrimoniale Netto derivanti da informazioni inesatte fornite dalla Società o dai suoi delegati.

In circostanze in cui la Società chieda all’Agente Amministrativo di utilizzare particolari

servizi di quotazione, broker, market maker o altri intermediari, l’Agente Amministrativo non

può essere ritenuto responsabile di eventuali perdite subite dalla Società o dagli Azionisti a

causa di errori nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto derivanti da informazioni inesatte

fornite da tali servizi di quotazione, broker, market maker o altri intermediari.

In caso di errore nel calcolo del Valore Patrimoniale Netto di un Fondo o di una Classe in

seguito al quale un Azionista riceva proventi dalla Società, quest’ultima si riserva il diritto di

cercare di recuperare da tale Azionista gli eventuali importi in eccesso ricevuti o di emettere

una nota contrattuale con il Valore Patrimoniale Netto corretto del Fondo o della Classe.

Alla data del presente Prospetto, l’Agente Amministrativo non è a conoscenza di conflitti di

interessi nell’ambito della sua nomina come Agente Amministrativo per la Società. Qualora

dovesse insorgere un conflitto di interessi, l’Agente Amministrativo ne garantirà la risoluzione

in conformità con il Contratto di Amministrazione, le leggi applicabili e nel migliore interesse

degli Azionisti.

I Distributori

La Società ha incaricato TT International quale Distributore della Società stessa in base al

Contratto di Distribuzione descritto nel capitolo “Contratti importanti”. I dettagli relativi a TT

International sono esposti nel capitolo “Gestore degli Investimenti”.

Profilo di un investitore tipo e identificazione del mercato target

Secondo le disposizioni della Banca Centrale, la Società è tenuta a indicare nel Supplemento

di ciascun Fondo il profilo di un investitore tipo per cui il Fondo è concepito.

Separatamente, il Distributore o eventuali sub-distributori (che sono soggetti alle disposizioni

della direttiva MiFID II) nominati per offrire le Azioni sono tenuti a mettere in atto meccanismi

adeguati per ottenere tutte le informazioni appropriate su ciascun Fondo e sul suo mercato

target, ai sensi degli obblighi imposti ai distributori dalla direttiva MiFID II. Al fine di

agevolare il Distributore e gli eventuali sub-distributori nel rispetto dei loro obblighi a norma

della direttiva MiFID II, dal 3 gennaio 2018 la Società fornisce dettagli in merito al potenziale

mercato target di ciascun Fondo, che saranno disponibili sul sito www.ttint.com. Tali

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informazioni vengono fornite in aggiunta al profilo di un investitore tipo che la Società è tenuta

a fornire ai sensi delle disposizioni della Banca Centrale, come indicato sopra. La responsabilità

per la valutazione del mercato target e la conformità con le disposizioni della direttiva MiFID

II in generale spetta al Distributore e agli eventuali sub-distributori.

Operazioni di Portafoglio e Conflitti di Interessi

Subordinatamente alle disposizioni del presente capitolo, gli Amministratori, il Gestore degli

Investimenti, l’Agente Amministrativo, il Depositario, ogni Azionista e rispettivi/e controllate,

consociate, funzionari, amministratori, azionisti, associate, dipendenti, agenti o delegati

(ciascuno un “Soggetto Correlato”) possono stipulare accordi o effettuare qualunque

operazione finanziaria, bancaria o di altro tipo con un altro soggetto correlato o con la Società.

Sono inclusi, senza alcuna limitazione, gli investimenti da parte della Società in strumenti

finanziari di un Soggetto Correlato o gli investimenti ad opera di un Soggetto Correlato nelle

attività di una società o di un organismo presente nel portafoglio di un Fondo o che abbia

interesse a tali accordi o operazioni. Inoltre, un Soggetto Correlato può negoziare e investire in

Azioni relative ad un Fondo o una proprietà dello stesso tipo di quelli inclusi nella proprietà di

un Fondo per proprio conto o per conto di altri. Gli Amministratori si impegnano a fare in

modo che tali parti tengano conto in qualsiasi momento dei loro doveri nei confronti della

Società.

Laddove il “soggetto competente” che valuta i titoli non quotati sia una parte correlata della

Società, tra i conflitti di interesse che potrebbero insorgere figura il fatto che una valutazione

fornita da tale entità possa tradursi in una commissione più elevata percepita da tale soggetto,

se tale commissione è basata su una percentuale del Valore Patrimoniale Netto della Società.

Quando si tratta di una parte correlata della controparte OTC (anche di una che, nel rispetto

delle disposizioni della Banca Centrale, costituisce un’unità indipendente all’interno del

gruppo della controparte e non utilizza gli stessi modelli di valutazione impiegati da

quest’ultima), tra i possibili conflitti di interesse che potrebbero insorgere figura il fatto che

una valutazione fornita da tale entità possa tradursi in una maggiore o minore esposizione per

la controparte, compresi i relativi requisiti di margine. In questi scenari saranno effettuate

riconciliazioni mensili e le eventuali differenze significative saranno prontamente analizzate e

spiegate in tale fase. Tuttavia, esiste il rischio che nel frattempo si manifestino e persistano

differenze in grado di dare luogo ai rischi illustrati in precedenza.

La liquidità della Società può essere depositata in conformità alle disposizioni dei Central Bank

Acts 1942-2011 presso un Soggetto Correlato o investita in certificati di deposito o strumenti

bancari emessi da un Soggetto Correlato. Operazioni bancarie o equivalenti possono anche

essere concluse con o tramite un Soggetto Correlato.

Un Soggetto Correlato può anche operare in qualità di agente o di contraente in proprio nella

vendita o nell’acquisto di titoli e di altri investimenti alla o dalla Società. Non vi sarà alcun

obbligo da parte dei Soggetti Correlati di rendere conto alla Società o agli Azionisti di eventuali

utili o benefici conseguiti e tali utili o benefici possono essere trattenuti dal soggetto interessato,

purché dette operazioni siano negoziate a valore di mercato, siano coerenti con i migliori

interessi degli Azionisti e:

(a) sia stata ottenuta una valutazione certificata di tale operazione da parte di un soggetto

considerato dal Depositario (o in caso di una tale operazione conclusa dal Depositario,

dagli Amministratori) soggetto indipendente e competente; o

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(b) tale operazione sia stata conclusa alle condizioni migliori ragionevolmente possibili

nell’ambito delle regole vigenti in un mercato finanziario organizzato; o

(c) qualora (a) e (b) non fossero ragionevolmente praticabili, detta operazione sia stata

conclusa secondo termini che il Depositario (o in caso di una tale operazione conclusa

dal Depositario, gli Amministratori) ritiene conformi al principio che dispone

l’esecuzione di tali operazioni sulla base delle usuali condizioni commerciali negoziate

a valore di mercato.

Possono altresì insorgere conflitti di interesse fra la Società e il Gestore degli Investimenti, nel

corso della sua attività, in circostanze diverse da quelle appena citate. Tuttavia, in tal caso il

Gestore degli Investimenti deve tener conto dei suoi obblighi previsti dal Contratto di Gestione

degli Investimenti e, in particolare, l’obbligo di agire nel miglior interesse della Società per

quanto possibile, senza dimenticare i suoi obblighi verso gli altri clienti nell’intraprendere

investimenti in cui potrebbero nascere conflitti di interesse, e deve assicurare un’equa

risoluzione di tali conflitti tra la Società, i Fondi e gli altri clienti. Il Gestore degli Investimenti

deve assicurare che le opportunità di investimento siano ripartite in modo equo ed equilibrato

tra la Società e i suoi altri clienti. Nel caso in cui si generi un conflitto di interesse i soci del

Gestore degli Investimenti si impegneranno al fine di garantire un’equa risoluzione di tali

conflitti.

Poiché le commissioni del Gestore degli Investimenti si basano sul Valore Patrimoniale Netto

di un Fondo, se quest’ultimo aumenta cresceranno anche le commissioni dovute al Gestore

degli Investimenti e, di conseguenza, vi è un conflitto di interesse per il Gestore degli

Investimenti ove questi sia responsabile della determinazione del prezzo di valutazione degli

investimenti di un Fondo.

Di volta in volta, possono insorgere conflitti tra il Depositario e i suoi delegati, ad esempio se

un delegato nominato è una società affiliata del gruppo che riceve una remunerazione per altri

servizi di deposito forniti alla Società. In caso di potenziale conflitto di interesse eventualmente

insorto durante il normale svolgimento dell’attività, il Depositario si attiene alle leggi

applicabili.

Soft Commission/Accordi di Ripartizione delle Commissioni

Il Gestore degli Investimenti è tenuto a rispettare disposizioni equivalenti a quelle della

direttiva dell’UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (direttiva 2014/65/UE) e i suoi

atti delegati e regolamenti (collettivamente “direttiva MiFID II”) in relazione all’utilizzo delle

commissioni di negoziazione.

Rientra nella normale politica del Gestore degli Investimenti utilizzare broker che offrono

servizi completi e che, in aggiunta all’esecuzione degli ordini di routine, possono agevolare la

fornitura di ricerca per il Gestore degli Investimenti fornendola direttamente o rivolgendosi a

fornitori indipendenti (“ricerca di fornitori indipendenti”).

Il Gestore degli Investimenti intende acquistare ricerca di fornitori indipendenti senza attingere

alle proprie risorse e istituendo un apposito conto. Tale conto per il pagamento dei servizi di

ricerca sarà finanziato mediante una specifica commissione di ricerca che sarà prelevata dalle

risorse della Società durante l’anno. La commissione di ricerca si fonda su una politica scritta

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 68

del Gestore degli Investimenti e su un budget di ricerca annuale fissato da quest’ultimo sulla

base di una valutazione ragionevole del fabbisogno di ricerca di fornitori indipendenti.

Il Gestore degli Investimenti delegherà la gestione del conto per il pagamento dei servizi di

ricerca a terzi e disporrà il versamento della commissione di ricerca in tale conto con le

modalità che ritiene appropriate. Ciò può includere il prelievo del costo unitamente ai

pagamenti relativi alla commissione di transazione effettuati dal Gestore degli Investimenti ai

broker incaricati dell’esecuzione. La successiva attribuzione del budget di ricerca per l’acquisto

della ricerca di fornitori indipendenti sarà soggetta a una sorveglianza e a controlli adeguati da

parte del Gestore degli Investimenti per assicurare che il budget sia gestito e utilizzato nel

migliore interesse dei clienti del Gestore degli Investimenti, e comprenderà la valutazione

periodica della qualità della ricerca acquistata.

Il Gestore degli Investimenti fornirà alla Società le informazioni sull’importo previsto per la

ricerca iniziale, il costo di ricerca stimato da assegnare con la frequenza con cui sarà dedotto

ed eventuali successivi aumenti del budget. Su base annua, fornirà inoltre informazioni sui costi

effettivi sostenuti per tale ricerca di fornitori indipendenti. Il Gestore degli Investimenti invierà

inoltre alla Società e agli Azionisti comunicazioni relative a detti accordi su richiesta in

conformità con le regole dell’FCA.

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___________________________________________________________________________

NEGOZIAZIONE DI AZIONI

___________________________________________________________________________

SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI

Acquisto di Azioni

Le emissioni di Azioni avverranno normalmente con efficacia a partire dal Giorno di

Negoziazione per le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione. I

Giorni di Negoziazione e i Termini Ultimi di Negoziazione relativi a ciascun Fondo sono

specificati nel relativo Supplemento.

Le richieste di emissione iniziale di Azioni devono essere effettuate tramite il Modulo di

Sottoscrizione ed essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per

iscritto o via fax (con successivo invio dell’originale per posta laddove tale richiesta sia una

domanda iniziale). Le domande pervenute dopo il Termine Ultimo di Negoziazione previsto

per il Giorno di Negoziazione interessato, se non deciso diversamente dagli Amministratori e

purché pervenute prima del Primo Momento di Valutazione, si intenderanno ricevute entro il

Termine Ultimo di Negoziazione successivo. Le richieste sono irrevocabili a meno che gli

Amministratori, o un delegato, dispongano diversamente. Ogni ulteriore richiesta può essere

trasmessa via fax o a mezzo lettera. Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi e

nessuna richiesta può essere annullata dopo l’accettazione da parte dell’Agente

Amministrativo.

L’Investimento iniziale minimo per le Azioni di ciascun Fondo che può essere sottoscritto da

ciascun investitore con una domanda iniziale è indicato nel Supplemento del Fondo interessato.

Successivamente, gli Azionisti esistenti possono sottoscrivere Azioni aggiuntive di quel Fondo

rispettando le soglie relative agli Investimenti successivi minimi.

Possono essere emesse frazioni non inferiori allo 0,01 di un’Azione. I proventi delle

sottoscrizioni rappresentativi di frazioni minori di Azioni non sono restituiti al richiedente ma

sono trattenuti nel portafoglio del Fondo interessato.

Il Modulo di Sottoscrizione contiene alcune condizioni riguardanti la procedura di

sottoscrizione di Azioni della Società ed alcune clausole di indennizzo a favore della Società,

del Gestore degli Investimenti, dell’Agente Amministrativo e del Depositario.

La Società ha istituito un Conto per le Sottoscrizioni e i Riscatti del Fondo multicomparto a

nome della Società, tramite il quale saranno convogliati i corrispettivi di sottoscrizioni, riscatti

e dividendi o distribuzioni liquide dovuti a un Fondo o da un Fondo. La Società assicura che

in qualsiasi momento le registrazioni di questo conto identifichino la liquidità come

appartenente ai singoli Fondi.

Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di

sottoscrizione di Azioni, oppure accettarla interamente o in parte. Se una domanda di

sottoscrizione viene respinta, l’Agente Amministrativo potrà restituire i corrispettivi della

sottoscrizione o il relativo saldo mediante bonifico sul conto dal quale erano partiti in tempi

ragionevoli e a spese e a rischio del richiedente.

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Prezzo di emissione

Nel corso del Periodo di offerta iniziale per ciascun Fondo, il Prezzo di emissione iniziale per

le Azioni del Fondo sarà l’importo indicato nel relativo Supplemento.

Il prezzo di emissione al quale le Azioni di un Fondo sono emesse in un Giorno di Negoziazione

successivo al Periodo di offerta iniziale è calcolato determinando il Valore Patrimoniale Netto

per Azione della classe nel Giorno di Negoziazione in oggetto.

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alle sottoscrizioni di Azioni fino allo

0,40% del Valore Patrimoniale Netto dell’importo sottoscritto, ma si intende far sì che tale

contributo (ove presente) non superi, fino a nuova comunicazione, l’ammontare previsto nel

Supplemento del Fondo in oggetto.

Pagamento di Azioni

Le Azioni possono essere emesse in un Giorno di Negoziazione a favore degli investitori idonei

che abbiano compilato il Modulo di Sottoscrizione iniziale ovvero il fax o la lettera successivi,

che abbiano inoltrato la documentazione relativa alla sottoscrizione, compreso il Modulo di

Sottoscrizione compilato, all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società e che

abbiano trasmesso i fondi disponibili nella Valuta Base a saldo degli importi di sottoscrizione

entro e non oltre la Data di Regolamento. L’Agente Amministrativo può, a sua discrezione,

accettare pagamenti in altre valute, ma tali pagamenti sono convertiti nella relativa Valuta Base

al tasso di cambio prevalente al momento disponibile per l’Agente Amministrativo e soltanto

i proventi netti (dedotte le spese di conversione) sono presi in considerazione per il pagamento

della sottoscrizione. Ciò può comportare un ritardo nell’evasione della richiesta. In tali

circostanze, il costo e il rischio della conversione valutaria saranno a carico dell’investitore.

Se il pagamento complessivo non è stato ricevuto entro la Data di Regolamento, o in caso di

mancata disponibilità dei fondi, l’attribuzione di Azioni a fronte di tale richiesta può, a

discrezione degli Amministratori, essere annullata o, in alternativa, gli Amministratori possono

considerare tale richiesta come riferita al numero di Azioni acquistabili con tale pagamento

effettuato il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione del pagamento integrale o dei

fondi disponibili. In tali casi la Società può addebitare al sottoscrittore eventuali danni subiti

dal Fondo in questione.

Emissioni pagate in titoli

Gli Amministratori possono, a loro assoluta discrezione, purché certi che non deriverà alcun

danno materiale agli Azionisti esistenti e subordinatamente alle disposizioni del Companies

Act, attribuire Azioni di un Fondo in cambio del conferimento al Depositario, per conto della

Società, di investimenti che andrebbero a far parte delle attività del relativo Fondo. Il numero

di Azioni da emettere con questa modalità corrisponderà al numero di titoli che, nel giorno del

conferimento degli investimenti al Depositario per conto della Società, sarebbero stati emessi

a fronte del pagamento in denaro di un importo pari al valore degli investimenti. Il valore degli

investimenti da conferire presso il Depositario verrà stabilito secondo i criteri decisi dagli

Amministratori, ma tale valore non può superare la somma massima a cui sarebbero valutati

applicando i metodi di valutazione descritti di seguito nel capitolo intitolato “Calcolo del

Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi”.

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Procedure Antiriciclaggio

Verifica dell’identità

Le misure finalizzate a prevenire il riciclaggio di denaro e a contrastare il finanziamento del

terrorismo possono prevedere che un sottoscrittore fornisca alla Società e all’Agente

Amministrativo prova della propria identità e la provenienza del denaro utilizzato per la

sottoscrizione. L’Agente amministrativo della Società notifica ai richiedenti se sono necessarie

ulteriori prove della loro identità. Ad esempio, una persona fisica potrebbe essere tenuta a

produrre una copia del passaporto o della carta d’identità in corso di validità insieme a una

prova del proprio indirizzo, quale una bolletta recente di un’utenza o un estratto conto bancario.

Nel caso di investitori corporate tali misure potrebbero richiedere la produzione di una copia

del certificato di iscrizione al registro delle persone giuridiche (e di eventuali modifiche della

ragione sociale) e dell’atto costitutivo e dello statuto (o equivalenti), oltre ai nomi e agli

indirizzi di tutti gli amministratori della società e dei beneficiari effettivi (a quali potrebbe

essere richiesto di fornire una prova della propria identità).

A seconda delle circostanze di ciascuna richiesta, una verifica dettagliata potrebbe non essere

necessaria se (a) l’investitore è un’istituzione finanziaria o un istituto di credito regolamentato,

o (b) se la domanda di sottoscrizione viene presentata attraverso un intermediario finanziario

regolamentato. Queste eccezioni si applicheranno soltanto se l’istituzione finanziaria o

l’intermediario summenzionati hanno sede in un paese che abbia ratificato le raccomandazioni

del Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale ed abbia approvato una legislazione in materia

di contrasto al riciclaggio di denaro equivalente a quella irlandese. I sottoscrittori possono

contattare l’Agente Amministrativo per stabilire se rientrano tra le suddette eccezioni.

Agli Azionisti esistenti potrebbe essere richiesto di fornire di volta in volta documenti di

identificazione aggiuntivi o aggiornati nel rispetto degli obblighi di due diligence della Società

ai sensi della normativa antiriciclaggio.

I dettagli riportati sopra sono forniti a mero scopo esemplificativo e la Società e l’Agente

Amministrativo si riservano il diritto di richiedere la documentazione necessaria a verificare

l’identità del sottoscrittore e la provenienza del suo denaro, oltre che per rispetto degli obblighi

attribuiti loro dalla legislazione in materia di contrasto al riciclaggio di denaro e al

finanziamento del terrorismo.

Diritto di respingere richieste di sottoscrizione per motivi antiriciclaggio

Qualora il sottoscrittore non produca nei tempi necessari la documentazione e le informazioni

richieste ai fini della verifica, l’Agente Amministrativo per conto della Società o la Società

possono rifiutarsi di accettare o elaborare la domanda ed i corrispettivi della sottoscrizione, e

restituire questi ultimi ovvero riscattare forzosamente le Azioni del sottoscrittore e/o ritardare

il pagamento dei proventi di riscatto (non saranno pagati proventi di riscatto, che inoltre non

matureranno interessi, se l’Azionista non produce tali informazioni o documentazione), e la

Società, gli Amministratori, il Gestore degli Investimenti e l’Agente Amministrativo non

saranno responsabili e saranno tenuti indenni e indennizzati appieno dal sottoscrittore per

eventuali rivendicazioni, passività, perdite, danni, costi e spese (comprese a titolo non esaustivo

le spese legali) derivanti dall’impossibilità di elaborare la domanda di sottoscrizione o il

riscatto qualora le informazioni richieste non siano state fornite dal sottoscrittore o le Azioni

siano state forzosamente riscattate nelle circostanze appena descritte. Se una domanda di

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 72

sottoscrizione viene rifiutata, l’Agente Amministrativo dovrà – a spese e a rischio del

sottoscrittore e subordinatamente ad eventuali leggi in materia – restituire i corrispettivi della

sottoscrizione o il relativo saldo, trasferendoli sul conto dal quale erano partiti (al netto di

eventuali commissioni sostenute per il rimborso) mediante bonifico nel più breve tempo

possibile (ma senza interessi, costi o risarcimenti). I corrispettivi della sottoscrizione saranno

restituiti solamente se tale restituzione è permessa dalla legislazione irlandese in materia di

contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Non saranno versati

proventi di riscatto qualora non sia pervenuto il Modulo di Sottoscrizione in originale o qualora

la documentazione e le informazioni richieste a fini della verifica non siano state prodotte

dall’Azionista oppure siano state fornite in modo incompleto. Ogni modifica ai dati di

registrazione e alle istruzioni di pagamento di un investitore sarà apportata esclusivamente al

ricevimento della documentazione in originale. Gli ordini di riscatto saranno eseguiti sulla base

di istruzioni pervenute via fax solamente laddove il pagamento venga effettuato sul conto

bancario indicato nel Modulo di Sottoscrizione.

Fine della relazione

Qualora un investitore/un Azionista non fornisca la documentazione antiriciclaggio completa

entro un periodo di tempo ragionevole dopo la sottoscrizione, gli Amministratori possono

risolvere la relazione con tale Azionista e rimborsarne la partecipazione.

Laddove tale mancato invio della documentazione antiriciclaggio sia associato a un sospetto di

riciclaggio di denaro, gli Amministratori non potranno restituire i suddetti importi all’ex

Azionista fino a quando il sospetto di riciclaggio non sarà stato smentito.

Limitazioni agli acquisti

Le Azioni non possono essere emesse o vendute dalla Società durante un periodo in cui il

calcolo del Valore Patrimoniale Netto del Fondo interessato sia sospeso nel modo indicato nel

capitolo intitolato “Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. I richiedenti delle

Azioni saranno avvisati di tale differimento e, se non ritirate, le loro richieste saranno prese in

considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la fine di tale sospensione.

Le Azioni non possono essere offerte o vendute direttamente o indirettamente negli Stati Uniti

o acquistate o detenute da o per una U.S. Person (salvo se concesso in base ad alcune deroghe

secondo le leggi degli Stati Uniti).

RISCATTO DI AZIONI

Riscatti di Azioni

Le richieste di riscatto delle Azioni devono essere presentate alla Società presso l’Agente

Amministrativo per iscritto o via fax e devono citare il numero di conto del cliente interessato,

il/i Fondo/i in questione, la classe di Azioni ed ogni altra informazione che l’Agente

Amministrativo possa ragionevolmente richiedere.

Le domande pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono normalmente

trattate, subordinatamente a quanto previsto nel presente capitolo e nel relativo Supplemento,

il Giorno di Negoziazione interessato. Le domande di riscatto pervenute dopo il Termine

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Ultimo di Negoziazione sono considerate, se non deciso diversamente dagli Amministratori e

purché siano ricevute prima del Primo Momento di Valutazione, ricevute entro il Termine

Ultimo di Negoziazione successivo.

Una richiesta di riscatto non può essere annullata dopo l’accettazione da parte dell’Agente

Amministrativo. Se richiesto, gli Amministratori possono, a loro assoluta discrezione e previa

consultazione con l’Agente Amministrativo, e subordinatamente all’approvazione preventiva

del Depositario in conformità con i requisiti della Banca Centrale, decidere di indicare ulteriori

Giorni di Negoziazione e Momenti di Valutazione per il riscatto di Azioni relative a un Fondo

a disposizione di tutti gli Azionisti.

Gli Amministratori possono rifiutarsi di dar seguito ad una richiesta di riscatto che avrebbe

l’effetto di ridurre il valore della posizione detenuta in un Fondo al di sotto dell’Investimento

minimo previsto per quella classe di Azioni del Fondo e specificata nel Supplemento. Una

richiesta di riscatto che abbia tale effetto può essere considerata dalla Società come una

richiesta di riscatto dell’intera posizione detenuta dall’Azionista in tale classe di Azioni.

L’Agente Amministrativo non accetterà richieste di riscatto incomplete o non chiare fino a

quando non avrà ottenuto tutte le informazioni necessarie.

La Società ha istituito un Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello e non ha

istituito tali conti a livello dei singoli Fondi. Tutti i corrispettivi di sottoscrizioni, riscatti e

dividendi o distribuzioni liquide dovute a un Fondo o da un Fondo saranno convogliati e gestiti

attraverso il Conto per le sottoscrizioni e i riscatti del Fondo a ombrello.

Prezzo di Riscatto

Il prezzo a cui le Azioni sono riscattate in un Giorno di Negoziazione è calcolata anche

attraverso la determinazione del Valore Patrimoniale Netto per Azione della relativa classe nel

Giorno di Negoziazione in oggetto. Il metodo per stabilire il Valore Patrimoniale Netto di un

Fondo e il Valore Patrimoniale Netto per Azione delle classi di Azioni di un Fondo è specificato

nell’Atto Costitutivo e nel capitolo “Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli

Attivi”.

La Società può applicare una Commissione di Riscatto per il riscatto delle Azioni che in

condizioni di mercato normali comporti un costo di trading massimo dell’1% del Valore

Patrimoniale Netto delle Azioni vendute, ma è intenzione degli Amministratori che tale

commissione (eventuale) non superi, salvo successive comunicazioni, l’importo previsto nel

Supplemento del Fondo in oggetto.

Quando una richiesta di riscatto viene presentata da un investitore che sia, o si ritenga essere,

un Azionista Irlandese Imponibile o che agisca per conto di un Azionista Irlandese Imponibile,

la Società può dedurre dai proventi del riscatto una somma pari all’imposta dovuta dalla Società

alle autorità tributarie irlandesi per l’operazione in questione.

Inoltre, nel calcolare il prezzo di riscatto, la Società può dedurre la somma considerata

necessaria, con riferimento alle richieste di riscatto che costringano la Società a risolvere

contratti di deposito con applicazione di una penale o a liquidare investimenti in perdita al fine

di realizzare attività, per reperire la liquidità necessaria a far fronte a tali domande di riscatto

o, nel caso in cui la Società dovesse contrarre prestiti, che copra i costi di detti finanziamenti.

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Pagamento dei Proventi dei Riscatti

La somma dovuta in caso di riscatto di Azioni viene corrisposta con bonifico su un conto

intestato all’Azionista nella valuta della Classe di Azioni (o nell’altra valuta eventualmente

stabilita dagli Amministratori) entro la Data di Regolamento. Il pagamento dei proventi dei

riscatti viene effettuato a favore dell’Azionista iscritto nel registro o a favore dei detentori

congiunti di azioni iscritti nel registro, a seconda dei casi. I proventi del riscatto delle Azioni

sono corrisposti solamente a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto la

documentazione relativa al riscatto, incluso il Modulo di Sottoscrizione originale e tutta la

documentazione allegata, e che siano state completate le procedure previste per contrastare il

riciclaggio di denaro. Ogni modifica ai dati di registrazione e alle istruzioni di pagamento di

un Azionista è apportata esclusivamente al ricevimento della documentazione in originale.

Limitazioni ai Riscatti

La Società non può riscattare le Azioni di un Fondo nel periodo in cui il calcolo del Valore

Patrimoniale Netto del relativo Fondo sia sospeso nei modi descritti nel capitolo “Sospensione

del calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. Gli investitori che richiedono il riscatto di Azioni

sono avvertiti di tale differimento e, se non annullate, le loro richieste saranno prese in

considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la fine di tale sospensione.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero delle Azioni di un Fondo riscattate in

un Giorno di Negoziazione alle Azioni rappresentative del 10% del Valore Patrimoniale Netto

di tale Fondo emesso nel Giorno di Negoziazione in oggetto. In questo caso, la limitazione si

applica proporzionalmente cosicché tutti gli Azionisti che desiderano riscatto Azioni di tale

Fondo nel Giorno di Negoziazione in oggetto possano realizzare la stessa proporzione di

Azioni. Le Azioni non riscattate, ma che in circostanze diverse sarebbero state riscattate, sono

riportate a nuovo per essere riscattate il Giorno di Negoziazione successivo. In caso di riporto

a nuovo delle richieste di riscatto, l’Agente Amministrativo deve darne comunicazione agli

Azionisti interessati.

L’Atto Costitutivo contiene disposizioni speciali concernenti l’eventuale richiesta di riscatto di

un Azionista su un numero di Azioni rappresentative di oltre il 5% del Valore Patrimoniale

Netto delle Azioni emesse di un Fondo che vengono riscattate in un Giorno di Negoziazione.

In tal caso, la Società può soddisfare la richiesta di riscatto distribuendo titoli presenti nel

portafoglio del Fondo in questione, purché tale distribuzione non pregiudichi gli interessi dei

restanti Azionisti di tale Fondo. Se l’Azionista che richiede detto riscatto viene informato circa

l’intenzione della Società di soddisfare la richiesta di riscatto tramite detta distribuzione di

attività, tale Azionista può chiedere alla Società, in alternativa al trasferimento delle attività, di

organizzarne la vendita ed il pagamento dei proventi della vendita a suo favore al netto dei

costi eventualmente sostenuti per la vendita.

L’Atto Costitutivo prevede che la Società non possa effettuare un riscatto di Azioni se, dopo il

pagamento di una somma in relazione a tale riscatto, il Valore Patrimoniale Netto del capitale

sociale emesso della Società divenisse pari o inferiore a € 40.000 o a somma equivalente in

valuta estera. La norma non si applica ad una richiesta di riscatto accettata dagli Amministratori

in previsione dello scioglimento della Società.

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Riscatti obbligatori

La Società può procedere al riscatto forzoso di tutte le Azioni di un Fondo se il Valore

Patrimoniale Netto del Fondo è inferiore al Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

(eventuale) specificato nel Supplemento del Fondo in oggetto.

La Società si riserva il diritto di riscattare una Azione che sia o divenga di proprietà,

direttamente o indirettamente, di una U.S. Person (salvo casi di deroga in base alle leggi sui

valori mobiliari degli USA) oppure se la detenzione di Azioni da parte di un soggetto avvenga

in violazione di una legge o di un requisito di un paese o di un’autorità governativa o in virtù

dei quali tale soggetto non sia legittimato a detenere dette Azioni o potrebbe rendere la Società

soggetta a imposte o ad oneri pecuniari, legali o amministrativi altrimenti non spettanti.

Se gli Azionisti Irlandesi Imponibili acquistano e detengono Azioni, la Società deve, ove

necessario per l’esazione delle Imposte irlandesi, riscattare e annullare le Azioni detenute da

un soggetto che sia o si ritenga essere un Azionista Irlandese Imponibile o che agisca per conto

di un Azionista Irlandese Imponibile al verificarsi di un evento rilevante ai fini fiscali,

versandone i proventi alle autorità tributarie irlandesi.

Laddove un Azionista presenti una richiesta di riscatto che faccia scendere la sua

partecipazione sotto l’Investimento minimo applicabile, gli Amministratori hanno il diritto di

procedere al riscatto obbligatorio di tutte le Azioni detenute da tale Azionista.

Conversione di Azioni

Gli Azionisti possono chiedere di convertire in qualunque Giorno di Negoziazione la totalità o

una parte della loro partecipazione azionaria nella classe di un Fondo (la “Prima Classe”)

contro Azioni di un’altra classe la cui offerta abbia luogo in quel dato momento (la “Nuova

Classe”) (classe appartenente allo stesso Fondo o ad un altro), purché siano rispettati tutti i

criteri per richiedere Azioni della Nuova Classe e dandone comunicazione all’Agente

Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione di riferimento. Tuttavia,

gli Amministratori possono, a loro discrezione, decidere di accettare le richieste di conversione

pervenute dopo il Termine Ultimo di Negoziazione di riferimento, purché arrivate prima del

Momento di Valutazione interessato. Le disposizioni e le procedure generali relative

all’emissione ed al riscatto di Azioni si applicano in uguale misura alle conversioni, ad

esclusione delle commissioni dovute i cui dettagli sono illustrati qui di seguito e nel relativo

Supplemento.

Alla richiesta di conversione di Azioni come investimento iniziale in un Fondo, gli Azionisti

devono assicurarsi che il valore delle Azioni da convertire sia pari o superiore all’Investimento

iniziale minimo per la Nuova Classe di riferimento indicata nel Supplemento del Fondo in

oggetto. Nel caso di una conversione parziale, anche il valore della partecipazione restante deve

essere almeno pari all’Investimento minimo della Prima Classe.

Il numero di Azioni della Nuova Classe da emettere è calcolato secondo la formula seguente:

S = [R x (RP x ER)] – F

SP

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 76

dove:

R = il numero di Azioni della Prima Classe da convertire;

S = il numero di Azioni della Nuova Classe da emettere;

RP = il prezzo di riscatto per Azione della Prima Classe al Momento di

Valutazione del il Giorno di Negoziazione in oggetto;

ER = nel caso di una conversione di Azioni indicate nella Valuta Base è pari

a 1. In tutti gli altri casi, è il fattore di conversione valutario stabilito

dagli Amministratori al Momento di Valutazione del Giorno di

Negoziazione in questione, rappresentativo del tasso di cambio effettivo

applicabile al trasferimento di attività relativo alla Prima ed alla Nuova

Classe di Azioni, dopo aver adeguato tale tasso secondo necessità per

riflettere i costi effettivi di realizzazione di detto trasferimento;

SP = il prezzo di emissione per Azione della Nuova Classe al Momento di

Valutazione del Giorno di Negoziazione applicabile; e

F = la Commissione di Conversione (eventuale) dovuta al momento della

conversione di Azioni.

In caso di conversione di Azioni, le Azioni della Nuova Classe sono attribuite ed emesse in

relazione e in proporzione alle Azioni della Prima Classe nella proporzione di S a R.

La Società può applicare una Commissione di Conversione alla conversione di Azioni non

superiore all’1% del Valore Patrimoniale Netto per Azione, ma è intenzione degli

Amministratori che tale contributo (eventuale) non superi il livello previsto nel Supplemento

del Fondo in oggetto.

Limitazioni alla Conversione

Le Azioni non possono essere convertite con Azioni di altra classe nel periodo in cui il calcolo

del Valore Patrimoniale Netto del Fondo o Fondi in oggetto sia sospeso secondo le modalità

indicate nel capitolo “Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto”. Gli investitori

che richiedono la conversione di Azioni sono avvertiti di tale differimento e, se non annullate,

le loro richieste saranno prese in considerazione il primo Giorno di Negoziazione che segue la

fine di tale sospensione.

Protezione dei dati personali

Si ricorda ai potenziali Azionisti che con la compilazione del Modulo di Sottoscrizione

vengono fornite alla Società informazioni personali, che potrebbero costituire dati personali ai

sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati. Tali dati saranno utilizzati a fini di

amministrazione, agenzia di trasferimento, analisi statistica, ricerca e informazione alla

Società, ai suoi delegati e agenti. Firmando il Modulo di Sottoscrizione, gli investitori

acconsentono espressamente a che la Società, l’Agente Amministrativo, i loro delegati ed

agenti debitamente autorizzati, nonché le loro società collegate, associate o affiliate ottengano,

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detengano, utilizzino, divulghino ed elaborino le informazioni personali per una o più delle

seguenti finalità:

(a) per gestire e amministrare la posizione dell’Azionista nella Società ed eventuali conti

collegati in modo continuativo;

(b) per altri fini specifici laddove l’Azionista abbia fornito il suo espresso consenso;

(c) per effettuare analisi statistiche e ricerche di mercato;

(d) per rispettare obblighi legali, fiscali e regolamentari applicabili all’Azionista e alla

Società;

(e) per informazione o trasferimento in Irlanda o in paesi esterni al SEE, compresi tra gli

altri gli Stati Uniti, che potrebbero non avere leggi in materia di protezione dei dati

personali equivalenti a quelle irlandesi, a parti terze, compresi consulenti finanziari,

organismi di vigilanza, autorità fiscali, revisori dei conti, consulenti tributari, fornitori

di tecnologia oppure alla Società ed ai suoi delegati o ai loro agenti debitamente

incaricati nonché alle loro società collegate, associate o affiliate per le finalità descritte

in precedenza; e

(f) per altri legittimi interessi aziendali della Società.

Ai sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati, gli Azionisti hanno il diritto di

accedere ai propri dati personali tenuti dalla Società e di richiederne la modifica nonché la

rettifica di eventuali imprecisioni facendone richiesta scritta alla stessa Società. La Società è il

“Soggetto titolare dei Dati” ai sensi della Legislazione in materia di protezione dei dati e si

impegna a tenere riservate le informazioni personali fornite dagli investitori nel rispetto della

suddetta Legislazione. Firmando il Modulo di Sottoscrizione, i potenziali Azionisti

acconsentono alla registrazione delle telefonate effettuate e ricevute dagli investitori da parte

dalla Società, dei suoi delegati, dei suoi agenti debitamente incaricati e delle loro società

collegate, associate o affiliate a fini di mantenimento dei registri, di sicurezza e/o di

formazione.

Inoltre, firmando il Modulo di Sottoscrizione, i potenziali Azionisti riconoscono e accettano

che la Società e/o l’Agente Amministrativo, ai fini del rispetto del FATCA, possano essere

tenuti a comunicare i dati personali delle Persone statunitensi Oggetto di Comunicazione e, in

alcuni casi, dei loro Soggetti Controllanti statunitensi e FFI non partecipanti (come definite

nella normativa FATCA) all’Internal Revenue Service statunitense.

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (“RGPD”), ossia il Regolamento (UE)

2016/679, è stato adottato il 27 aprile 2016 ed entrerà in vigore negli Stati membri dell’UE, tra

cui l’Irlanda, il 25 maggio 2018, data in cui sostituirà la Legislazione in materia di protezione

dei dati. L’RGPD modificherà notevolmente l’attuale assetto giuridico in relazione alla

raccolta, al controllo e al trattamento dei dati personali. Introdurrà inoltre ammende

significative pari a un massimo del 4% del fatturato o a €20 milioni (il valore più elevato) per

i casi di non conformità con talune disposizioni. L’RGPD prevede ampi diritti individuali in

relazione ai dati personali, compresi i diritti d’accesso, correzione, cancellazione, blocco,

obiezione, eliminazione e portabilità dei dati. La Società applicherà procedure conformi

all’RGPD prima del 25 maggio 2018.

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Calcolo del Valore Patrimoniale Netto/Valutazione degli Attivi

Se il Fondo comprende più di una classe di Azioni, il Valore Patrimoniale Netto per Azione di

una classe è calcolato dall’Agente Amministrativo accertando il Valore Patrimoniale Netto del

Fondo in questione nel Momento di Valutazione del Giorno di Negoziazione in oggetto e

determinando l’ammontare del Valore Patrimoniale Netto attribuibile alla classe di Azioni in

questione. Il Valore Patrimoniale Netto per Azione della classe si ottiene dividendo la quota

del Valore Patrimoniale Netto del Fondo attribuibile a quella classe per il numero complessivo

di Azioni della classe in circolazione nel Momento di Valutazione in oggetto. Il Momento di

Valutazione di ciascun Fondo è indicato nel Supplemento del Fondo di riferimento. Il Valore

Patrimoniale Netto per Azione è l’importo risultante arrotondato al terzo decimale.

L’Atto Costitutivo prevede il metodo di valutazione delle attività e passività di ciascun Fondo

e del Valore Patrimoniale Netto di ogni Fondo.

L’Atto Costitutivo prevede che, se un investimento posseduto o negoziato dalla Società viene

quotato, negoziato o scambiato in un mercato o in base alle sue regole, il suo valore sarà

l’ultimo prezzo disponibile alla chiusura o, qualora non disponibile e in presenza di quotazioni

di acquisto e di vendita, l’ultima quotazione media disponibile di mercato (vale a dire il livello

medio tra gli ultimi prezzi di acquisto e di vendita presentati all’Agente Amministrativo) nel

Momento di Valutazione in oggetto. Se tale investimento viene quotato, negoziato o scambiato

in più Mercati o in base alle regole di più Mercati, gli Amministratori possono, a loro assoluta

discrezione, scegliere il Mercato che a loro avviso fornisce il criterio di valutazione più equo

per tale investimento ai fini suindicati.

L’Atto Costitutivo prevede inoltre che il valore di un investimento che non sia quotato,

negoziato o scambiato in un Mercato o in base alle sue regole, o di un investimento che sia

regolarmente quotato, negoziato o scambiato in un Mercato o in base alle sue regole, ma in

relazione al quale l’ultimo prezzo disponibile alla chiusura, oppure il prezzo medio di mercato,

a seconda del caso, sia momentaneamente indisponibile o il cui prezzo corrente non

rappresenti, secondo il parere degli Amministratori, il valore equo di mercato, corrisponderà al

suo probabile valore di realizzo stabilito con precisione ed in buona fede dagli Amministratori

o da persona competente, in ogni caso approvato a tal fine dal Depositario. Nello stabilire il

probabile valore di realizzo di un certo investimento, è sufficiente una valutazione certificata

fornita da una persona competente indipendente, o in sua assenza, dal Gestore degli

Investimenti, che in ogni caso sarà stata approvata a tali fini dal Depositario.

L’Atto Costitutivo prevede inoltre che le valutazioni di quote e azioni o di altre partecipazioni

analoghe in un organismo collettivo di investimento che preveda la possibilità di riscattare le

sue quote o azioni o altre partecipazioni equivalenti su richiesta del detentore tramite le attività

di tale organismo, siano stimate all’ultimo prezzo di riscatto per quota o azione o analoga

partecipazione disponibile dopo la deduzione di eventuali oneri di riscatto nel Momento di

Valutazione di riferimento.

L’Atto Costitutivo prevede inoltre che il valore della liquidità disponibile o depositata, delle

spese anticipate, dei dividendi in contanti e degli interessi dichiarati o maturati e non ancora

percepiti al Momento di Valutazione coincida con il loro valore nominale maggiorato degli

eventuali interessi maturati, salvo qualora gli Amministratori ritengano improbabile che gli

stessi siano pagati o percepiti integralmente; in tal caso il loro valore sarà determinato dopo

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aver applicato la riduzione che gli Amministratori riterranno adeguata al caso specifico per

riflettere il loro reale valore nel Momento di Valutazione di riferimento.

Contratti di cambio a termine negoziati in un Mercato sono stimati con riferimento al prezzo

nel Momento di Valutazione in cui un nuovo contratto a termine per la stessa quantità, valuta

e scadenza potrebbe essere concluso nel Momento di Valutazione di riferimento fermo restando

che, qualora detto prezzo non sia disponibile, il valore di detti contratti di cambio a termine è

pari alla quotazione della controparte degli stessi nel Momento di Valutazione e stimato con

cadenza almeno settimanale. La stima deve essere verificata con cadenza almeno mensile da

una parte indipendente rispetto alla controparte e autorizzata a tal fine dal Depositario.

Il valore di un contratto future negoziato in borsa, di contratti future su indici azionari e di

opzioni ed altri contratti derivati negoziati in un Mercato è il prezzo di regolamento fissato dal

Mercato in questione nel Momento di Valutazione di riferimento, fermo restando che, ove la

prassi del Mercato non preveda la quotazione di un prezzo di regolamento o detto prezzo di

regolamento non sia disponibile per qualsiasi motivo nel Momento di Valutazione in questione,

tale valore sarà il suo probabile valore di realizzo stimato con precisione ed in buona fede dagli

Amministratori o da altro soggetto competente approvato a tal fine dal Depositario.

Il valore di un contratto derivato negoziato fuori dai mercati regolamentati (ad esclusione dei

contratti di cambio a termine) sarà il prezzo di offerta calcolato dalla controparte per tali

contratti nel Momento di Valutazione e stimato quotidianamente. La valutazione ottenuta dalla

controparte deve essere verificata con cadenza almeno settimanale da un terzo indipendente

approvato a tal fine dal Depositario.

I buoni del tesoro e le cambiali sono stimati facendo riferimento ai prezzi vigenti sul Mercato

per titoli aventi scadenza, importo e rischio di credito analoghi nel Momento di Valutazione di

riferimento.

Ogni valore non espresso nella Valuta Base del Fondo (che si tratti di investimenti o di

liquidità) e ogni prestito non espresso nella Valuta Base sono convertiti nella Valuta Base ad

un tasso (ufficiale o meno) che gli Amministratori ritengano adeguato alle circostanze.

Fermo restando quanto precede, gli Amministratori possono, con l’approvazione del

Depositario, adeguare il valore di un titolo qualora, tenuto conto di valuta, tasso di interesse

applicabile, dividendi attesi, scadenza, commerciabilità, liquidità e/o di ogni altra

considerazione che ritengano opportuna, giudichino necessari tali adeguamenti al fine di

riflettere il suo valore equo nel Momento di Valutazione di riferimento.

Se in un determinato caso un certo valore non è determinabile come previsto in precedenza o

se gli Amministratori ritengono che un altro metodo di valutazione rifletta meglio il giusto

valore del relativo investimento, in tale caso il metodo di valutazione dell’investimento in

questione sarà stabilito dagli Amministratori a loro assoluta discrezione, con l’approvazione

del Depositario.

Sospensione del Calcolo del Valore Patrimoniale Netto

Gli Amministratori possono in qualunque momento sospendere temporaneamente il calcolo

del Valore Patrimoniale Netto di un Fondo e l’emissione, il riscatto e la conversione di Azioni,

nonché il pagamento dei proventi di riscatto:

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(i) in un periodo in cui uno dei Mercati in cui è quotata una parte sostanziale degli

investimenti del Fondo di riferimento sia chiuso, per motivi diversi dalle festività

ordinarie, o durante il quale le negoziazioni su quel mercato siano limitate o sospese; o

(ii) in un periodo in cui, a seguito di eventi di natura politica, economica, militare o monetaria

o di circostanze fuori dal controllo, dalla responsabilità e dal potere degli Amministratori,

la vendita o la valutazione di un quota sostanziale degli investimenti del Fondo non sia

ragionevolmente praticabile senza essere estremamente pregiudizievole per gli interessi

degli Azionisti del Fondo in questione o se, secondo il parere degli Amministratori, il

Valore Patrimoniale Netto del Fondo non possa essere calcolato in modo corretto; o

(iii) in caso di interruzione nei mezzi di comunicazione normalmente utilizzati per fissare il

prezzo di una quota sostanziale degli investimenti del Fondo o quando per qualsiasi altro

motivo i prezzi correnti sul Mercato di uno degli investimenti del Fondo non possano

essere stabiliti in modo preciso e immediato; o

(iv) in un periodo in cui un trasferimento di fondi coinvolti nella realizzazione o acquisizione

di investimenti del Fondo non possa, secondo il parere degli Amministratori, effettuarsi

ai normali prezzi o tassi di cambio; o

(v) in un periodo nel quale la Società non sia in grado di rimpatriare i fondi necessari ad

effettuare i pagamenti dovuti per il riscatto di Azioni nel Fondo; o

(vi) in un periodo in cui gli Amministratori lo ritengano nel migliore interesse del relativo

Fondo; o

(vii) dopo l’invio agli Azionisti dell’avviso di convocazione ad un’assemblea generale in cui

si debba discutere una delibera di scioglimento della Società o di chiusura del Fondo in

questione.

Ove possibile, sono adottate tutte le misure ragionevoli per porre termine il più rapidamente

possibile ad un periodo di sospensione.

Gli Azionisti che hanno chiesto l’emissione o il riscatto di Azioni di una classe o conversioni

di Azioni da una classe ad un’altra vengono avvisati della sospensione secondo le modalità

stabilite dagli Amministratori e, se non annullate, ma subordinatamente alle limitazioni cui si

è fatto riferimento in precedenza, le loro richieste saranno trattate il primo Giorno di

Negoziazione successivo all’interruzione della sospensione. Detta sospensione viene notificata

tempestivamente lo stesso Giorno Lavorativo alla Banca Centrale e comunicata

tempestivamente alle competenti autorità negli Stati Membri in cui le Azioni sono distribuite.

I dettagli di tale sospensione devono essere inoltre comunicati a tutti gli Azionisti e pubblicati

in un quotidiano diffuso all’interno dell’UE o in altra pubblicazione che gli Amministratori

dovessero stabilire, ove ritengano probabile che si superino i 14 giorni.

Forma di Azioni, Certificati Azionari e Trasferimento di Azioni

Le Azioni sono emesse in forma nominativa e senza certificati. La Società può emettere

frazioni di Azioni arrotondate al centesimo più prossimo. Conferma scritta relativamente

all’iscrizione sul registro degli Azionisti sarà di regola emessa entro 5 Giorni Lavorativi dal

Giorno di Negoziazione interessato. Non vengono emessi certificati azionari.

Le Azioni di ciascun Fondo sono trasferibili tramite atto scritto in forma semplice o in

qualunque altra forma approvata dagli Amministratori e apposizione di firma (o, in caso di

trasferimento ad opera di un organo societario, apposizione di firma per delega o convalida)

del cedente. Gli acquirenti sono invitati a compilare un Modulo di Sottoscrizione e fornire ogni

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altra documentazione ragionevolmente richiesta dalla Società o dall’Agente Amministrativo.

In caso di decesso di uno degli Azionisti cointestatari, i restanti Azionisti sono gli unici

riconosciuti dalla Società in qualità di titolari delle, o portatori di interessi nelle, Azioni

registrate a nome di tali Azionisti cointestatari.

Le Azioni non possono essere trasferite a (i) una U.S. Person (salvo in base ad una deroga

prevista ai sensi delle leggi degli USA sui valori mobiliari); o (ii) persone che risultino violare

la legge o la norma regolamentare di un Paese o autorità statale o in forza dei quali non siano

legittimate a detenere quelle Azioni; o (iii) persone che, secondo gli Amministratori,

potrebbero rendere la Società soggetta a imposte o ad oneri pecuniari, legali o amministrativi

o porla in violazione di leggi o regolamenti, cui la Società non sarebbe stata altrimenti soggetta,

che non avrebbe patito o violato; o (iv) minori o persone incapaci di intendere e volere; o (v)

qualunque soggetto a meno che l’acquirente di tali Azioni divenga, a seguito di detto

trasferimento, il detentore di Azioni pari o superiori all’Investimento iniziale minimo; o (vi) un

soggetto il quale, per effetto di tale trasferimento, verrebbe a detenere una quantità inferiore

all’Investimento minimo; o (vii) un soggetto che non abbia ancora provveduto, in relazione a

detto trasferimento, ad assolvere le imposte dovute. La registrazione di un trasferimento può

esser rifiutata dagli Amministratori se, a seguito del trasferimento, il cedente o l’acquirente

detengano Azioni con un valore inferiore all’Investimento minimo per la classe di Azioni in

oggetto specificata nel Supplemento del Fondo in oggetto.

Se il cedente è, o si ritiene sia, un Azionista Irlandese Imponibile o una persona che agisce per

conto dello stesso, la Società ha il diritto di riscattare e annullare un quota di Azioni

dell’acquirente sufficiente a consentirle di pagare alle autorità tributarie irlandesi le imposte

dovute per la cessione.

Pubblicazione dei prezzi

Il prezzo di emissione e riscatto di ciascuna classe di Azioni di ogni Fondo sarà reso disponibile

da parte dell’Agente Amministrativo e pubblicato ogni Giorno Lavorativo su www.ttint.com.

Tali prezzi saranno di norma i prezzi applicabili al Giorno di Negoziazione precedente.

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___________________________________________________________________________

COMMISSIONI E SPESE

___________________________________________________________________________

Commissioni e spese dei fornitori di servizi

La Società preleva dalle attività di ciascun Fondo le commissioni e le spese dovute al Gestore

degli Investimenti, al Depositario, all’Agente Amministrativo, al Distributore, le commissioni

e le spese dei subdepositari ai tassi normalmente applicati, le spese e le commissioni degli

Amministratori (come indicato qui di seguito), tutti i costi di ricerca degli investimenti, le

commissioni relative alla pubblicazione dei dati sul Valore Patrimoniale Netto, le imposte di

bollo, le tasse, gli oneri di segreteria societaria, i costi sostenuti per le assemblee degli

Azionisti, i costi di commercializzazione e di distribuzione, gli oneri relativi alle operazioni

d’investimento, i costi sostenuti per la distribuzione di reddito agli Azionisti, le commissioni e

le spese di un agente di pagamento o di un rappresentante incaricato in conformità ai requisiti

di un’altra giurisdizione, ai tassi normalmente applicati, gli importi dovuti in base a

disposizioni sulle indennità previste nell’Atto Costitutivo o in contratti con altri soggetti

incaricati dalla Società, tutte le somme dovute in relazione alla copertura assicurativa per la

responsabilità dei funzionari e degli amministratori, i costi di intermediazione o altre spese per

l’acquisto o la vendita di investimenti, le commissioni e le spese per i revisori, i consulenti

fiscali e legali, la registrazione della Società per l’offerta delle Azioni in altre giurisdizioni e il

deposito presso gli uffici di registrazione delle società e altri depositi e commissioni normative

e regolamentari. Anche i costi per la stampa e la distribuzione delle relazioni, dei rendiconti e

dell’atto costitutivo, eventuali costi di traduzione, di pubblicazione dei prezzi ed i costi

sostenuti a seguito di aggiornamenti periodici del Prospetto, o dovuti ad una modifica

normativa o all’introduzione di una nuova legge (inclusi i costi sostenuti per conformarsi ai

codici applicabili, aventi o meno forza di legge) sono di competenza della Società.

Tali commissioni, oneri e imposte sono imputati al Fondo per il quale sono stati sostenuti o,

qualora una spesa non sia considerata dagli Amministratori imputabile ad un Fondo specifico,

essa viene ripartita dagli Amministratori con l’approvazione del Depositario con le modalità e

secondo i criteri ritenuti corretti ed equi dagli Amministratori a loro discrezione. Nel caso di

commissioni o spese periodiche o ricorrenti, per esempio sostenute per la revisione contabile,

gli Amministratori possono calcolare tali commissioni e spese per un importo valutato

annualmente o per altri periodi in anticipo e accumularli in uguale proporzione per un certo

periodo di tempo.

Commissioni e spese del Gestore degli Investimenti

Le commissioni e le spese del Gestore degli Investimenti sono specificate nel Supplemento del

Fondo interessato.

Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e

delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Le spese sostenute

dal Gestore degli Investimenti che possono essere rimborsate dal Fondo includono le

commissioni legate a eventuali servizi specializzati di gestione del rischio, amministrazione o

ricerca ovvero ai software utilizzati dal Gestore degli Investimenti per la gestione del

patrimonio della Società.

Salvo che per talune classi di Azioni, come specificato nel Supplemento relativo a ciascun

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 83

Fondo, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha

ricevuto a favore di un Azionista e può differenziare a seconda dei potenziali

investitori/Azionisti l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per talune classi di

Azioni, come specificato nel Supplemento relativo a ciascun Fondo, il Gestore degli

Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni

che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una

piattaforma d’investimento. Talune classi di Azioni possono essere offerte solamente

attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o

collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli

Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli

Investimenti a loro sola discrezione.

Commissioni di deposito e di amministrazione

Il Depositario ha diritto a una commissione minima annua da ciascun Fondo della Società,

come indicato nel Supplemento di ciascun Fondo. L’Agente Amministrativo ha diritto a una

commissione minima annua da ciascun Fondo della Società, come indicato nel Supplemento

di ciascun Fondo, e riceve inoltre le commissioni di registrazione e le spese di transazione

concordate in linea con le normali tariffe commerciali. Per ulteriori dettagli sulle commissioni

specifiche spettanti al Depositario e all’Agente Amministrativo di ciascun Fondo si rimanda al

relativo Supplemento.

Onorari degli Amministratori

L’Atto Costitutivo prevede che gli Amministratori abbiano diritto a un compenso per i loro

servizi secondo un’aliquota stabilita di volta in volta dagli Amministratori stessi. Tuttavia, gli

Amministratori affiliati al Gestore degli Investimenti non hanno diritto a una retribuzione. Gli

emolumenti complessivi di ciascun Amministratore su base annuale non devono superare i

€25.000 (IVA esclusa, ove applicabile) o eventuale importo superiore eventualmente approvato

dal Consiglio di Amministrazione. John Broughan (Presidente) riceve un compenso di € 30.000

che è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, tutti gli Amministratori

hanno diritto al rimborso da parte della Società delle spese vive ragionevolmente sostenute

nell’ambito dell’attività della Società o per espletare le loro funzioni di Amministratori.

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___________________________________________________________________________

TASSAZIONE

___________________________________________________________________________

Aspetti generali

Le seguenti dichiarazioni devono intendersi quale guida generale per i potenziali investitori e

per gli Azionisti e non costituiscono consulenza fiscale. Gli Azionisti e i potenziali investitori

sono quindi invitati a consultare i propri consulenti professionali circa le possibili conseguenze

in materia di tassazione e di altra natura dell’acquisto, detenzione, vendita o cessione delle

Azioni ai sensi della legislazione vigente nel paese di costituzione, fondazione, cittadinanza,

residenza o domicilio delle stesse.

Le conseguenze fiscali di un investimento possono variare sensibilmente da una giurisdizione

all’altra e dipendono fondamentalmente dal regime fiscale della giurisdizione in cui un

soggetto risiede ai fini fiscali. Di conseguenza, gli Amministratori raccomandano

vivamente agli Azionisti di rivolgersi ad un consulente fiscale professionale per

informazioni sugli obblighi fiscali derivanti dalla detenzione di Azioni della Società e dalle

plusvalenze generate dalle Azioni. Gli Amministratori intendono gestire gli affari della

Società in modo tale che essa non divenga residente al di fuori dell’Irlanda ai fini fiscali.

Gli Azionisti ed i potenziali investitori devono tener presente che le seguenti dichiarazioni sulla

tassazione si fondano sulla consulenza fornita agli Amministratori riguardante la legislazione

e la prassi in vigore nelle diverse giurisdizioni alla data del presente Documento, nonché sulla

regolamentazione proposta e la legislazione in forma non definitiva. Come avviene per

qualunque investimento, non vi è garanzia alcuna che la posizione fiscale o la posizione fiscale

suggerita prevalente al momento in cui viene effettuato un investimento nella Società resti

valida a tempo indeterminato.

Irlanda

Tassazione della Società

La Società intende condurre i propri affari in modo da risultare Residente in Irlanda a fini

fiscali. Essendo Residente fiscale irlandese, la Società si qualifica come “organismo

d’investimento” ai sensi dell’articolo 739B(1) del TCA e, di conseguenza, è esente

dall’imposta irlandese sul reddito e sulle plusvalenze.

È tuttavia tenuta a rispondere dell’imposta sul reddito irlandese alle autorità tributarie irlandesi

in relazione alle Azioni detenute da Azionisti Irlandesi Imponibili (e in talune altre

circostanze), come di seguito descritto, al verificarsi di un “evento imponibile” per la Società.

Gli eventi imponibili comprendono le distribuzioni agli Azionisti o qualsiasi pagamento

ricevuto, riscatto, annullamento, trasferimento o cessione presunta (una cessione presunta si

verifica allo scadere di un “ottavo anniversario”) di Azioni oppure ogni appropriazione o

annullamento di Azioni di un Azionista da parte della Società al fine di saldare l’importo

dell’imposta sulle plusvalenze dovuta derivante da un trasferimento.

Non rientrano fra gli eventi imponibili:

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(a) Uno scambio di Azioni della Società con altre Azioni della Società da parte di un

Azionista, effettuato mediante un accordo alle normali condizioni di mercato senza che

sia stato versato alcun pagamento all’Azionista;

(b) Transazioni (che potrebbero altrimenti essere eventi imponibili) in relazione alle azioni

detenute in un sistema di compensazione riconosciuto;

(c) Un trasferimento di diritti su Azioni da parte di un Azionista, laddove detto

trasferimento avvenga tra coniugi ed ex coniugi, subordinatamente a determinate

condizioni; o

(d) Uno scambio di Azioni derivante da una particolare ristrutturazione o integrazione della

Società (ai sensi dell’Articolo 739H del Taxes Act) con un altro organismo

d’investimento.

Tassazione degli Azionisti Stranieri

Nel caso degli Azionisti che non sono né Residenti né Abitualmente Residenti in Irlanda a fini

fiscali irlandesi, la Società non deduce alcuna imposta irlandese in relazione alle Azioni

dell’Azionista una volta ricevuta la dichiarazione contenuta nel modulo di sottoscrizione

allegato al presente Prospetto, che conferma la qualifica dell’Azionista come non Residente in

Irlanda. Questa dichiarazione può essere fornita da un Intermediario che detiene Azioni per

conto di Azionisti Stranieri, a condizione che, per quanto a conoscenza dell’Intermediario, tali

Azionisti non siano Residenti in Irlanda. Per una definizione del termine “Intermediario” si

rimanda alla fine della presente sintesi.

In assenza di questa dichiarazione, la Società deduce le imposte irlandesi in relazione alle

Azioni dell’Azionista come se quest’ultimo fosse un Azionista Irlandese Imponibile (cfr. di

seguito). Tra l’altro, la Società deduce le imposte irlandesi in presenza di informazioni che

suggeriscono ragionevolmente che la dichiarazione di un Azionista è inesatta. Di norma,

l’Azionista non ha diritto a recuperare tali imposte irlandesi, a meno che non sia una società e

detenga le Azioni attraverso una filiale irlandese e in talune altre circostanze limitate. La

Società deve essere informata se un Azionista diventa Residente in Irlanda.

In generale, gli Azionisti Stranieri non hanno nessun altro obbligo fiscale irlandese in

riferimento alle loro Azioni. Tuttavia, se un Azionista è una società che detiene le proprie

Azioni tramite una filiale o agenzia irlandese, l’Azionista potrebbe essere soggetto all’imposta

irlandese sulle società in relazione agli utili e alle plusvalenze derivanti dalle Azioni (in base

all’autovalutazione).

Tassazione degli Azionisti Irlandesi Esenti

La Società non deduce alcuna imposta irlandese in relazione alle Azioni di Azionisti Irlandesi

Esenti una volta ricevuta la dichiarazione contenuta nel modulo di sottoscrizione allegato al

presente Prospetto, che conferma l’esenzione dell’Azionista.

Gli Azionisti Residenti in Irlanda che dichiarano di essere Azionisti Irlandesi Esenti sono tenuti

a rispondere di eventuali imposte irlandesi dovute in relazione alle Azioni in base

all’autovalutazione.

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In assenza di questa dichiarazione, la Società deduce le imposte irlandesi in relazione alle

Azioni dell’Azionista come se quest’ultimo fosse un Azionista Irlandese Imponibile (cfr. di

seguito). Di norma, l’Azionista non ha diritto a recuperare tali imposte irlandesi, a meno che

non sia una società soggetta all’imposta irlandese sulle società e in talune altre circostanze

limitate.

Tassazione degli Azionisti Irlandesi Imponibili

La Società deduce l’imposta irlandese al verificarsi di un “evento imponibile”, tra cui le

distribuzioni, i riscatti, i trasferimenti e gli “ottavi anniversari” relativi alle Azioni degli

Azionisti Irlandesi Imponibili, come descritto di seguito.

Distribuzioni effettuate dalla Società

Se la Società effettua una distribuzione a un Azionista Irlandese Imponibile, deduce le imposte

irlandesi dalla distribuzione. L’ammontare dell’imposta irlandese dedotta è pari:

1. al 25% della distribuzione, per le distribuzioni effettuate a un Azionista che sia una società

che ha depositato la dichiarazione appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e

2. al 41% della distribuzione in tutti gli altri casi.

La Società versa tale imposta dedotta alle autorità tributarie irlandesi.

Di norma, un Azionista non ha altri obblighi fiscali irlandesi in relazione alla distribuzione.

Tuttavia, se l’Azionista è una società per la quale la distribuzione è un ricavo commerciale, la

distribuzione lorda (compresa l’imposta irlandese dedotta) rientra nel suo reddito imponibile

in base all’autovalutazione e l’Azionista può compensare l’imposta dedotta con l’onere fiscale

relativo all’imposta sulle società.

Riscatti e trasferimenti di Azioni

Se la Società riscatta le Azioni detenute da un Azionista Irlandese Imponibile, deduce le

imposte irlandesi dall’importo del riscatto versato all’Azionista. Analogamente, se tale

Azionista Irlandese Imponibile trasferisce (tramite vendita o altrimenti) la proprietà delle

Azioni, la Società risponde delle imposte irlandesi in relazione a tale trasferimento.

L’ammontare delle imposte irlandesi dedotte o considerate viene calcolato facendo riferimento

al guadagno eventualmente maturato dall’Azionista sulle Azioni riscattate o trasferite ed è pari:

1. al 25% del guadagno, se l’Azionista è una società che ha depositato la dichiarazione

appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e

2. al 41% del guadagno in tutti gli altri casi.

La Società versa tale imposta dedotta alle autorità tributarie irlandesi. Nel caso di un

trasferimento di Azioni, per sostenere questo onere fiscale irlandese la Società potrebbe

appropriarsi di altre Azioni detenute dall’Azionista o annullarle. Ciò può comportare l’addebito

di ulteriori imposte irlandesi.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 87

Di norma, un Azionista non ha altri obblighi fiscali irlandesi in relazione al riscatto o al

trasferimento. Tuttavia, se l’Azionista è una società per la quale il riscatto o il trasferimento è

un ricavo commerciale, il pagamento lordo (compresa l’imposta irlandese dedotta) al netto del

costo di acquisto delle Azioni rientra nel suo reddito imponibile in base all’autovalutazione e

l’Azionista può compensare l’imposta dedotta con l’onere fiscale relativo all’imposta sulle

società.

Laddove le Azioni non siano denominate in euro, un Azionista può essere soggetto (in base

all’autovalutazione) all’imposta irlandese sulle plusvalenze, attualmente pari al 33%, sulle

plusvalenze derivanti dal riscatto o dal trasferimento di Azioni.

Eventi relativi all’ottavo anniversario

Laddove un Azionista Irlandese Imponibile non ceda le Azioni entro otto anni dalla loro

acquisizione, per fini fiscali irlandesi tali Azioni saranno considerate come cedute alla data

dell’ottavo anniversario della loro acquisizione (e a ogni ottavo anniversario successivo). Su

tale cessione presunta, la Società risponde delle imposte irlandesi in relazione all’incremento

di valore (eventuale) di tali Azioni oltre tale periodo di otto anni. L’ammontare dell’imposta

irlandese dedotta è pari:

1. al 25% dell’aumento di valore, se l’Azionista è una società che ha depositato la

dichiarazione appropriata per l’applicazione dell’aliquota del 25%; e

2 al 41% dell’aumento di valore in tutti gli altri casi.

La Società versa tale imposta alle autorità tributarie irlandesi. Per sostenere questo onere fiscale

irlandese, la Società potrebbe appropriarsi di altre Azioni detenute dall’Azionista o annullarle.

Tuttavia, se meno del 10% delle Azioni della Società (in base al valore) è detenuto da Azionisti

residenti in Irlanda non esenti, la Società può decidere di non rispondere delle imposte irlandesi

su tale cessione presunta. A tal fine, la Società deve:

1. confermare alle autorità tributarie irlandesi, su base annua, che tale requisito del 10% è

soddisfatto e fornire loro i dettagli relativi a eventuali Azionisti Irlandesi Imponibili

(compreso il valore delle loro Azioni e i loro codici fiscali irlandesi); e

2. comunicare agli eventuali Azionisti Irlandesi Imponibili che la Società intende

richiedere tale esenzione.

Se la Società richiede l’esenzione, gli Azionisti Irlandesi Imponibili devono pagare alle

autorità tributarie irlandesi in base all’autovalutazione l’imposta irlandese che sarebbe

altrimenti stata dovuta dalla Società all’ottavo anniversario (e a ogni ottavo anniversario

successivo).

L’imposta irlandese eventualmente pagata in relazione all’aumento del valore delle Azioni nel

periodo di otto anni può essere compensata in misura proporzionale con le future imposte

irlandesi altrimenti dovute in relazione a tali Azioni, ed eventuali importi in eccesso possono

essere recuperati alla cessione finale delle Azioni.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 88

Conversione di Azioni

Se un Azionista converte le proprie Azioni al prezzo di mercato con altre Azioni della Società

e non riceve alcun pagamento, la Società non deduce le imposte irlandesi in relazione alla

conversione.

Imposte di Bollo

Nessuna imposta di bollo (o altra imposta irlandese sui trasferimenti) sarà dovuta per la

sottoscrizione, il trasferimento o il riscatto di Azioni. Laddove un Azionista riceva dalla Società

una distribuzione in natura di attività, potrebbe essere addebitata un’imposta di bollo irlandese.

Imposta sulle donazioni e sulle successioni

L’imposta irlandese sulle acquisizioni di capitale (a un’aliquota del 33%) si può applicare a

donazioni o successioni di attività situate in Irlanda, se il cedente è un soggetto domiciliato,

residente o abitualmente residente in Irlanda o se il cessionario è un soggetto residente o

abitualmente residente in Irlanda.

Le Azioni potrebbero essere trattate come attività situate in Irlanda in quanto emesse da una

Società irlandese. Tuttavia, le donazioni o successioni di Azioni sono esenti dall’imposta

irlandese sulle donazioni e sulle successioni, purché:

1. le Azioni siano comprese nella donazione o successione sia alla data dell’atto dispositivo

che alla “data di valutazione” (come definita ai fini dell’imposta irlandese sulle donazioni

e sulle successioni);

2. il cedente non sia domiciliato né abitualmente residente in Irlanda alla data dell’atto

dispositivo; e

3. il cessionario non sia domiciliato né abitualmente residente in Irlanda alla data dell’atto

dispositivo.

FATCA

Applicazione della normativa FATCA alla Società

Le disposizioni in materia di Foreign Account Tax Compliance contenute nelle Sezioni da 1471

a 1474 dello United States Internal Revenue Code e nei regolamenti promulgati nell’ambito di

tale legge (“FATCA”) impongono un regime di segnalazione e possono comportare

l’applicazione di una ritenuta alla fonte del 30% su taluni pagamenti da fonti statunitensi, tra

cui interessi (e sconti all’emissione), dividendi, altri guadagni, utili e redditi fissi o

determinabili su base annuale o periodica e (a decorrere dal 1° gennaio 2019) proventi lordi di

trasferimenti di proprietà che possono generare interessi o dividendi di fonte statunitense

(collettivamente “Withholdable Payments”), se versati a talune istituzioni finanziarie non

statunitensi (istituzioni finanziarie estere (non statunitensi) o “FFI”) che non stipulino o non

rispettino, dopo la stipula, un accordo con l’Internal Revenue Service statunitense che prevede

la trasmissione di alcune informazioni sui loro titolari di conti statunitensi, incluse le posizioni

dirette e indirette. Si prevede che la Società (o ciascun Fondo) sarà considerata un’FFI.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 89

Gli Stati Uniti e il governo irlandese hanno stipulato un accordo intergovernativo volto ad

agevolare l’attuazione del FATCA (l’“IGA”). Nel Finance Act 2013 è stata inclusa una

disposizione relativa all’attuazione dell’IGA Irlandese, che consente anche alle autorità

tributarie irlandesi di emettere regolamenti in merito ai requisiti di registrazione e di reporting

derivanti dall’IGA Irlandese. In tale contesto, le autorità tributarie irlandesi (in collaborazione

con il Department of Finance) hanno emesso i Regolamenti – S.I. n. 292 del 2014 in vigore dal

1° luglio 2014. Un’FFI (come la Società) che si conformi ai termini dell’IGA e alle leggi locali

applicabili è esente dalla ritenuta alla fonte prevista dal FATCA sui redditi di fonte statunitense

(compresi dividendi e interessi) e sui proventi lordi della vendita o della cessione di proprietà

che possono generare interessi o dividendi di fonte statunitense (ossia Withholdable Payments)

ricevuti. Inoltre, un’FFI che si conformi ai termini dell’IGA non è tenuta effettuare ritenute ai

sensi del FATCA sui pagamenti che effettua ai titolari dei propri conti (salvo consenso ai sensi

dei regimi statunitensi “qualified intermediary”, “withholding foreign partnership” o

“withholding foreign trust”).

La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) ha il diritto di chiedere agli Azionisti di

fornire informazioni riguardanti il loro status fiscale, la loro identità o la loro residenza ai fini

del rispetto degli obblighi di segnalazione cui la Società può essere soggetta ai sensi dell’IGA

o di qualunque legge emanata nell’ambito dell’accordo e la partecipazione azionaria degli

investitori è considerata equivalente a un’autorizzazione alla comunicazione automatica di tali

informazioni da parte della Società (o di qualsiasi fornitore di servizi nominato) o di qualsiasi

altro soggetto alle autorità fiscali competenti.

La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) conviene che tali informazioni (tra cui

l’identità degli Azionisti) fornite ai fini del rispetto del FATCA sono destinate all’uso da parte

della Società (o del fornitore di servizi nominato) al fine di soddisfare i requisiti del FATCA e

la Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) accetta, entro i limiti consentiti dalla legge

applicabile, di adottare misure ragionevoli per trattare tali informazioni in modo riservato,

salvo il fatto che la Società può comunicare tali informazioni (i) ai suoi funzionari,

amministratori, agenti e consulenti, (ii) nella misura ragionevolmente necessaria o opportuna

in ambito fiscale, tra cui il raggiungimento della conformità al FATCA, (iii) a qualsiasi soggetto

con il consenso dell’Azionista interessato, o (iv) come altrimenti richiesto dalla legge, in

seguito a un’ingiunzione del tribunale o su consiglio dei suoi consulenti.

La prima segnalazione alle autorità tributarie irlandesi ai sensi del FATCA è stata fissata entro

il 31 luglio 2015 in riferimento ai dati del 2014. In futuro sarà effettuata entro il 30 giugno

dell’anno successivo all’anno solare cui i dati si riferiscono.

Applicazione della normativa FATCA agli investitori

Ogni investitore esistente e potenziale della Società è tenuto a fornire all’Agente

Amministrativo le informazioni che quest’ultimo ritiene necessarie per stabilire se tale

Azionista si qualifichi come Conto Oggetto di Comunicazione ai fini del FATCA o se sia

idoneo all’esenzione.

Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al proprio consulente fiscale riguardo

all’applicazione del FATCA al proprio investimento e alla documentazione da fornire alla

Società.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 90

Common Reporting Standard

La procedura relativa allo Standard di comunicazione comune (Common Reporting Standard,

CRS) è stata emanata dall’OCSE nel mese di febbraio 2014 in seguito alla forte volontà politica

dei membri del G20. Ad oggi, oltre 90 giurisdizioni si sono pubblicamente impegnate ad

applicarla, molte delle quali sono i primi paesi ad averla adottata, Irlanda compresa. Meno di

sei mesi dopo, il 21 luglio 2014, è stato pubblicato lo Standard per lo Scambio automatico di

informazioni finanziarie su questioni fiscali (lo “Standard”), che prevede l’utilizzo di due

elementi principali: l’Accordo fra Autorità competenti (CAA) e lo Standard di comunicazione

comune (CRS). L’obiettivo dello Standard è rendere possibile lo scambio annuale automatico

tra governi delle informazioni finanziarie a loro comunicate dagli Istituti Finanziari (IF) locali

in relazione ai conti detenuti da soggetti residenti fiscalmente in altri paesi aderenti. L’OCSE

ha fatto leva sul FATCA per elaborare il CAA e il CRS, di conseguenza lo Standard è piuttosto

simile ai requisiti FATCA, seppure con varie modifiche. Ne risulta un numero notevolmente

più elevato di persone da segnalare a causa dell’incremento dei casi di conti potenzialmente

interessati e dell’inclusione di diverse giurisdizioni ai quali i conti devono essere comunicati.

Il CRS contiene le norme di comunicazione e adeguata verifica alla base dello scambio

automatico di informazioni in materia fiscale relative ai conti finanziari. Una giurisdizione che

adotta il CRS deve implementare norme che obbligano gli istituti finanziari a comunicare

informazioni coerenti con l’ambito della segnalazione e a seguire le procedure di adeguata

verifica definite dallo Standard.

Gli istituti finanziari coperti dallo Standard includono istituti di custodia, istituti di deposito,

società d’investimento (inclusi i fondi) e talune compagnie di assicurazione, salvo laddove essi

presentino un rischio ridotto di essere utilizzati a scopi di evasione fiscale e siano esclusi dalla

segnalazione. Le informazioni finanziarie da comunicare relativamente ai conti oggetto di

comunicazione includono interessi, dividendi, saldo o valore del conto, reddito da determinati

prodotti assicurativi, proventi delle vendite di attività finanziarie e altri redditi generati in

relazione alle attività detenute nel conto o a pagamenti effettuati in relazione al conto. I Conti

oggetto di comunicazione includono i conti detenuti da persone fisiche e giuridiche (inclusi

trust e fondazioni) e lo Standard include l’obbligo di esaminare le entità passive per fornire

informazioni sui loro soggetti controllanti.

Le procedure di adeguata verifica che devono essere seguite dalle istituzioni finanziarie tenute

alla comunicazione per l’identificazione dei conti oggetto di comunicazione sono illustrate in

dettaglio nello Standard. Esse distinguono tra conti privati e societari. Ai nuovi investitori sarà

richiesto di compilare autocertificazioni per confermare vari aspetti fiscali, inclusa la loro

residenza fiscale.

Lo Standard espone inoltre le norme e le procedure amministrative che le giurisdizioni aderenti

devono adottare al fine di garantire l’efficace attuazione e il rispetto del CRS.

L’Irlanda ha adottato il CRS attraverso l’articolo 891F del TCA e le Returns of Certain

Information by Reporting Financial Institutions Regulations 2015. A decorrere dal 1° gennaio

2016, le Istituzioni Finanziarie Irlandesi come la Società sono tenute a ottenere talune

informazioni fiscali e a seguire procedure di adeguata verifica in relazione a investitori nuovi

e preesistenti, assicurandosi inoltre che i nuovi investitori inviino autocertificazioni adeguate

in fase di apertura del conto. La segnalazione alle autorità tributarie irlandesi va effettuata su

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 91

base annua, la prima deve essere inviata entro il 4 settembre 2017, in riferimento all’esercizio

chiuso al 31 dicembre 2016.

Le informazioni che devono essere comunicate relativamente ai conti oggetto di

comunicazione includono nome, indirizzo, codice/i fiscale/i del contribuente (“TIN”), luogo di

residenza e, nel caso di investitori persone fisiche, data e luogo di nascita, unitamente ai dettagli

finanziari in relazione all’investimento nella Società, come il saldo o il valore del conto, i

proventi della vendita e altri pagamenti di reddito. I Conti oggetto di comunicazione includono

i conti detenuti da persone fisiche e giuridiche (inclusi trust e fondazioni) e il CRS include

l’obbligo di esaminare le entità passive per fornire informazioni sui loro soggetti controllanti.

Il CRS ha sostituito il precedente regime europeo di condivisione delle informazioni in

relazione ai redditi da risparmio ai sensi della direttiva 2003/48/CE (comunemente noto come

Regime della Direttiva sul risparmio).

Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al proprio consulente fiscale riguardo

all’applicazione del CRS al proprio investimento e alla documentazione da fornire alla Società.

Requisiti in materia di informativa per gli Azionisti ai sensi del FATCA e del CRS

La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) ha il diritto di richiedere agli Azionisti di

fornire informazioni riguardanti il loro status fiscale, la loro identità o la loro residenza ai fini

del rispetto degli obblighi di segnalazione cui la Società può essere soggetta ai sensi del FATCA

e del CRS. La partecipazione azionaria degli investitori è considerata equivalente a

un’autorizzazione alla comunicazione automatica di tali informazioni da parte della Società (o

di qualsiasi fornitore di servizi nominato) o di qualsiasi altro soggetto alle autorità fiscali

competenti.

La Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) conviene che tali informazioni (tra cui

l’identità degli Azionisti) fornite ai fini del rispetto del FATCA e del CRS sono destinate all’uso

da parte della Società (o del fornitore di servizi nominato) al fine di soddisfare i requisiti del

FATCA e del CRS e la Società (o qualsiasi fornitore di servizi nominato) accetta, entro i limiti

consentiti dalla legge applicabile, di adottare misure ragionevoli per trattare tali informazioni

in modo riservato, salvo il fatto che la Società può comunicare tali informazioni (i) a funzionari,

amministratori, agenti e consulenti, (ii) nella misura ragionevolmente necessaria o opportuna

in ambito fiscale, tra cui il raggiungimento della conformità al FATCA e al CRS, (iii) a qualsiasi

soggetto con il consenso degli Azionisti interessati, o (iv) come altrimenti richiesto dalla legge

o in seguito a un’ingiunzione del tribunale.

Si raccomanda ai potenziali investitori di rivolgersi al consulente fiscale di riferimento riguardo

alla possibile applicazione del FATCA e del CRS.

Principali definizioni in materia di imposte irlandesi

Significato di “Residente” per le società

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Una società con gestione e direzione centrale in Irlanda è considerata residente nello Stato

indipendentemente dal luogo in cui è stata costituita. Una società con direzione e controllo

centrali fuori dall’Irlanda, ma costituita nello Stato prima del 1° gennaio 2015 è residente nello

Stato salvo quando:

la società o una società correlata svolge un’attività nello Stato e il

controllore ultimo della società risiede in Stati membri o in paesi con cui

lo Stato ha sottoscritto una convenzione in materia di doppia

imposizione, oppure quando la società o la società correlata sono quotate

in una Borsa Valori riconosciuta nell’UE o in un Paese firmatario di una

convenzione in materia di doppia imposizione; o

la società è considerata non residente nello Stato ai sensi di una

convenzione in materia di doppia imposizione stipulato fra lo Stato ed

un altro paese.

Le società costituite in Irlanda a decorrere dal 1° gennaio 2015 e quelle non costituite ma gestite

e controllate in Irlanda sono fiscalmente residenti in Irlanda, tranne nel caso in cui le società in

questione, in virtù di un trattato sulla doppia imposizione fiscale stipulato tra l’Irlanda e un

altro paese, siano considerate residenti in un territorio diverso dall’Irlanda (e quindi non

residenti in Irlanda). Per le società costituite prima di tale data, queste nuove regole non

entreranno in vigore fino al 1° gennaio 2021 (salvo in circostanze limitate).

Si noti che, in taluni casi, la determinazione della residenza di una società a fini fiscali può

essere complessa e si consiglia ai potenziali investitori di consultare le specifiche disposizioni

legislative contenute nell’articolo 23A del TCA.

Significato di “Residente” per i privati cittadini

Un privato cittadino sarà considerato residente in Irlanda per un anno solare se:

1. trascorre almeno 183 giorni nello Stato nel corso di tale anno solare; o

2. è stato presente complessivamente per 280 giorni in Irlanda prendendo

in considerazione il numero di giorni trascorsi in Irlanda nel corso

dell’anno solare unitamente al numero di giorni trascorsi in Irlanda

nell’anno precedente.

La presenza in Irlanda in un anno solare di un privato cittadino per non più di 30 giorni non

sarà considerata ai fini dell’applicazione della verifica dei “due anni”.

Per presenza in Irlanda per un giorno si intende la presenza personale di un individuo in Irlanda

in qualsiasi momento della giornata.

Significato di “Abitualmente Residente” per i privati cittadini

Il termine “residenza abituale” (distinto da quello di “residenza”) fa riferimento al normale

modello di vita di un soggetto e indica la residenza in un luogo con un certo grado di continuità.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 93

Un privato cittadino che ha risieduto nello Stato per tre anni fiscali consecutivi diventa

residente abituale con efficacia a partire dall’inizio del quarto anno fiscale.

Un cittadino privato che ha risieduto abitualmente nello Stato cessa di essere residente abituale

alla fine del terzo anno fiscale consecutivo in cui non è residente. Ad esempio, un privato che

risiede e risiede abitualmente nello Stato nel 2017 e lo abbandona in tale anno fiscale rimane

residente abituale fino alla fine dell’anno fiscale nel 2020.

Significato di “Intermediario”

Un “intermediario” è un soggetto che:

(a) svolge un’attività consistente nella, o comprensiva della ricezione di pagamenti da parte

di un organismo di investimento residente in Irlanda per conto di altri soggetti; o

(b) detiene quote in un’organismo d’investimento per conto di altri soggetti.

Altre giurisdizioni

Come gli Azionisti certamente sanno, le conseguenze fiscali di un investimento possono variare

sensibilmente da una giurisdizione all’altra e dipendono in ultima analisi dal regime fiscale

delle giurisdizioni in cui un soggetto è residente fiscalmente. Di conseguenza, gli

Amministratori raccomandano vivamente agli Azionisti di rivolgersi ad un consulente fiscale

professionale per informazioni sugli obblighi fiscali derivanti dalla detenzione di Azioni della

Società e dalle plusvalenze generate dalle Azioni. Gli Amministratori intendono gestire gli

affari della Società in modo tale che essa non divenga residente al di fuori dell’Irlanda ai fini

fiscali.

Rispetto dei requisiti in materia di rendicontazione e di ritenute d’acconto negli Stati

Uniti

Ai sensi della legge adottata nel 2010 e comunemente nota come “Foreign Account Tax

Compliance Act” o “FATCA”, una ritenuta d’acconto generalmente non recuperabile pari al

30% verrà applicata su: (a) taluni pagamenti di fonte statunitense (compresi interessi e

dividendi), (b) proventi lordi della liquidazione di investimenti azionari o obbligazionari

statunitensi realizzata dopo il 31 dicembre 2018 ((a) e (b) sono quindi collettivamente

denominati “pagamenti soggetti a ritenuta”) e (c) con decorrenza solo a partire dal 1° gennaio

2019, alcuni pagamenti effettuati da talune entità estere nella misura in cui i pagamenti siano

considerati come imputabili a ritenuta dai regolamenti futuri, salvo qualora il Fondo stipuli

tempestivamente un accordo (“accordo FFI”) con le autorità tributarie statunitensi (IRS) o sia

soggetto all’applicazione dell’accordo intergovernativo (“IGA”) relativo al FATCA fra Irlanda

e Stati Uniti (o altro accordo intergovernativo applicabile). L’accordo FFI o l’IGA irlandese (o

altro accordo applicabile) obbliga la Società (o ciascun Fondo) a comunicare alle autorità

tributarie statunitensi o irlandesi di riferimento (o ad altre autorità competenti), con cadenza

annuale, l’identità e talune altre informazioni riguardanti investitori statunitensi diretti e

indiretti. L’investitore che non fornisce le informazioni richieste alla Società o al Fondo (o, nel

caso di un investitore che rientra nella definizione di “istituzione finanziaria estera” ai fini del

FATCA, che non stipula un accordo FFI con le autorità tributarie statunitensi, che non rispetta

un accordo IGA applicabile o, comunque, che si definisce esente dal FATCA) potrebbe subire

la liquidazione degli investimenti nel Fondo, essere soggetto a sanzioni ai sensi dei regolamenti

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 94

irlandesi (o di altre normative applicabili) ed essere assoggettato alla ritenuta d’acconto del

30% con riferimento alla propria quota di tali pagamenti direttamente o indirettamente

attribuibili agli investimenti statunitensi del Fondo. Nonostante l’emanazione dei regolamenti

statunitensi definitivi di recepimento del FATCA, i dettagli relativi ai requisiti effettivi per

ottemperare al FATCA non sono al momento del tutto noti in quanto, pur avendo il governo

irlandese sottoscritto un accordo IGA con gli Stati Uniti ed emanato linee guida preliminari, il

governo statunitense e il governo irlandese (o altri governi competenti) potrebbero emanare

linee guida integrative inerenti il FATCA. I requisiti attuali in materia di rendicontazione

possono imporre ulteriori oneri al Fondo o sugli Azionisti.

Gli Amministratori e il Gestore degli Investimenti della Società si impegneranno a soddisfare

ogni obbligo imposto sulla Società, al fine di evitare l’applicazione di questa ritenuta d’acconto.

Si raccomanda agli Azionisti di rivolgersi al consulente fiscale di riferimento riguardo

alle possibili implicazioni del FATCA sugli investimenti effettuati nella Società.

Regno Unito

Aspetti generali

La seguente sintesi sul trattamento fiscale atteso nel Regno Unito, applicabile esclusivamente

nei confronti di società e persone fisiche residenti nel Regno Unito a fini fiscali, le quali

detengano le Azioni in qualità di beneficiari assoluti a titolo di investimento (a differenza di

quanto avviene quando le Azioni sono acquistate da un intermediario), non costituisce una

consulenza di tipo legale o fiscale ed è basata sul sistema fiscale inglese e sulla prassi dell’HM

Revenues and Customs (HMRC) in vigore ed applicata alla data del presente Prospetto,

entrambi soggetti a modifiche. La presente sintesi è inoltre soggetta all’eventuale mancato

rispetto delle attuali intenzioni degli Amministratori nonché ad eventuali cambiamenti nelle

attività proposte della Società. Determinate categorie di Azionisti possono essere soggette a

regole speciali e quindi non essere interessati dalla presente sintesi. Si invitano i potenziali

Azionisti a rivolgersi ai propri consulenti professionali in merito alle implicazioni di un

investimento, della detenzione e della disposizione delle Azioni ai sensi delle leggi dei paesi in

cui gli stessi siano soggetti a tassazione. Le aliquote, le basi imponibili e le eventuali esenzioni

fiscali sono soggetti a modifiche.

La Società

Come OICVM, la Società non è trattata come residente nel Regno Unito a fini fiscali. Di

conseguenza, e a condizione che la Società non conduca alcuna attività nel Regno Unito

attraverso un’organizzazione stabile nel Regno Unito ai fini dell’imposta sulle società o

attraverso una filiale o agenzia situata nel Regno Unito e soggetta all’imposta sul reddito, la

Società non è soggetta all’imposta britannica sul reddito o sulle società per il reddito e le

plusvalenze generati, salvo come descritto di seguito in relazione a una possibile ritenuta alla

fonte su taluni redditi di fonte britannica. Gli Amministratori intendono condurre l’attività della

Società in modo da non dare luogo a un’organizzazione stabile, una filiale o un’agenzia, per

quanto rientri nel loro controllo, ma non vi sono garanzie che le condizioni necessarie per

evitare tale organizzazione stabile, filiale o agenzia saranno sempre soddisfatte.

Gli interessi e gli altri redditi di fonte britannica ricevuti dalla Società possono essere soggetti

a ritenute alla fonte nel Regno Unito.

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 95

Gli Azionisti

A seconda delle rispettive circostanze personali, gli Azionisti che siano persone fisiche

residenti nel Regno Unito ai fini fiscali sono soggetti a imposta sul reddito rispetto ai dividendi

o alle altre forme di distribuzione (inclusi i redditi dichiarabili) effettuate dalla Società

indipendentemente dal fatto che tali distribuzioni vengano reinvestite.

Le società soggette all’imposta britannica sulle società sono di norma esenti da tale imposta

sulle distribuzioni effettuate, ma occorre tenere presente che tale esenzione è soggetta a

determinate esclusioni e regole specifiche anti-elusione (in particolare nel caso delle “società

di piccole dimensioni”, come definite nell’articolo 931S del Corporation Tax Act 2009 (“CTA

2009”).

Ogni classe di Azioni di un Fondo è considerata un “fondo offshore” ai fini della normativa sui

fondi offshore nella Parte 8 del Taxation (International and Other Provisions) Act del 2010

(“TIOPA 2010”). Ai sensi di tale normativa, le eventuali plusvalenze derivanti dalla vendita,

dal riscatto o da altra cessione di azioni di un fondo offshore (tra cui un riscatto in natura da

parte della Società) detenute da soggetti residenti nel Regno Unito a fini fiscali sono tassate al

momento di tale vendita, cessione o riscatto come reddito e non come plusvalenze. Tuttavia,

ciò non avviene se la classe risulta accettata dall’HM Revenue & Customs come “reporting

fund” nel corso del periodo in cui le Azioni della Società sono state detenute.

L’intenzione della Società è che tutte le classi di Azioni siano approvate come “reporting fund”

e rispettino gli obblighi di segnalazione del reddito riportati a seguire. Si consiglia ai potenziali

investitori di consultare l’elenco dei “reporting fund” pubblicato dall’HM Revenue & Customs

per ottenere conferma dell’approvazione di tali classi come “reporting fund”. Anche se gli

Amministratori si adopereranno per far sì che l’approvazione come “reporting fund” venga

ottenuta e mantenuta, ciò non può essere garantito.

Affinché una classe di Azioni possa essere approvata come “reporting fund”, la Società deve

presentare all’HM Revenue & Customs richiesta di ammissione della classe nel regime dei

“reporting fund” e per ciascun periodo contabile deve comunicare agli investitori il 100% del

reddito netto attribuibile a tale Classe entro sei mesi dalla fine del periodo contabile pertinente.

Gli investitori persone fisiche residenti nel Regno Unito sono imponibili su tale reddito

segnalato, indipendentemente dal fatto che quest’ultimo venga effettivamente distribuito. Per

tali finalità, il reddito è calcolato in riferimento al reddito per fini contabili e rettificato per il

capitale e altre voci.

A condizione che una classe di Azioni sia approvata come “reporting fund” per tutto il periodo

in cui le Azioni di tale classe sono state detenute, a esclusione di eventuali importi che

rappresentano proventi maturati per il periodo di cessione, i guadagni realizzati alla cessione

di Azioni da parte di contribuenti britannici sono imponibili come capitale e non come reddito,

salvo laddove l’investitore sia un intermediario in titoli. Detti guadagni possono pertanto essere

ridotti da un’esenzione britannica generale o specifica disponibile a un Azionista, pertanto

taluni investitori possono essere soggetti a oneri fiscali britannici nettamente inferiori.

Ai sensi dei regolamenti menzionati di seguito, nel regime dei “reporting fund” il reddito da

dichiarare è attribuito esclusivamente agli investitori che rimangono Azionisti alla fine del

periodo contabile pertinente. Ciò significa che, soprattutto se i dividendi effettivi non vengono

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 96

dichiarati in relazione a tutto il reddito di una classe di Azioni, in determinate circostanze gli

Azionisti potrebbero ricevere una quota del reddito da dividendi maggiore o minore del

previsto, ad esempio quando le dimensioni della classe diminuiscono o aumentano. I

regolamenti consentono a un “reporting fund” di decidere di effettuare perequazioni dei

dividendi o rettifiche del reddito per ridurre al minimo questo effetto. Gli Amministratori si

riservano il diritto di compiere tale scelta in relazione a qualsiasi classe di Azioni che si

qualifichi come “reporting fund”.

Il Capitolo 6 della Parte 3 delle Offshore Funds (Tax) Regulations del 2009 (le “Tax

Regulations”) prevede che le operazioni specificate effettuate da un OICVM come la Società

non siano di norma considerate come operazioni di trading ai fini del calcolo del reddito da

dichiarare dei “reporting fund” che soddisfano una condizione di effettiva diversificazione

della proprietà. Gli Amministratori confermano che tutte le classi di Azioni qualificate come

“reporting fund” sono principalmente destinate e distribuite agli investitori istituzionali e al

dettaglio. Ai fini delle Tax Regulations, gli Amministratori si adoperano affinché tutte le classi

di Azioni della Società qualificate come “reporting fund” siano ampiamente disponibili e siano

distribuite e rese disponibili in misura sufficientemente ampia da raggiungere le categorie di

investitori cui sono destinate e in modo appropriato per attrarre tali investitori.

Un Azionista residente nel Regno Unito e che, successivamente alla sottoscrizione, desideri

convertire le Azioni di una classe in Azioni di una classe differente (conformemente alla

procedura descritta nella sezione “Conversione di Azioni” del Prospetto) deve tenere presente

che tale conversione può dare luogo a una cessione assoggettandolo potenzialmente all’imposta

sul reddito o sulle società come appropriato (nel caso di una classe non approvata come

“reporting fund”) o all’imposta sulle plusvalenze o sulle società (nel caso di una classe

approvata come “reporting fund”), in ciascun caso in funzione del valore della partecipazione

alla data di conversione.

Il Capitolo 3 della Parte 6 del CTA 2009 prevede che, se in qualsiasi momento in un periodo

contabile un investitore persona giuridica soggetto all’imposta britannica sulle società detiene

una partecipazione in un fondo offshore e in parte di tale periodo detto fondo non supera il “test

sugli investimenti non qualificati”, la partecipazione detenuta da tale investitore persona

giuridica viene trattata per il periodo contabile in questione come se fosse un diritto nell’ambito

di una relazione di credito ai sensi delle norme relative alla tassazione della maggior parte del

debito societario previste dal CTA 2009 (il “Regime fiscale del debito societario”). Le Azioni

(come spiegato in precedenza) rappresentano partecipazioni in un fondo offshore. Nei casi in

cui il test non viene superato (ad esempio se una classe di Azioni investe in liquidità, titoli o

strumenti di debito ovvero società di tipo aperto che a loro volta non superano il “test sugli

investimenti non qualificati” e il valore di mercato di tali investimenti supera il 60% del valore

di mercato di tutti i suoi investimenti in qualsiasi momento), le Azioni di tale classe di Azioni

sono assimilate al Regime fiscale del debito societario ai fini dell’imposta sulle società. Di

conseguenza, tutti i rendimenti delle Azioni in relazione a ciascun periodo contabile

dell’investitore persona giuridica durante il quale il test non sia stato superato (inclusi

guadagni, utili e perdite e utili e perdite su cambi) sono tassati o esentati come redditi ricevuti

o versati sulla base del valore equo. Pertanto, a seconda della propria situazione, un investitore

persona giuridica della Società può essere soggetto all’imposta sulle società su un aumento non

realizzato del valore della sua partecipazione azionaria (e, analogamente, ottenere l’esenzione

dall’imposta sulle società per una riduzione non realizzata del valore della sua partecipazione

azionaria). Le disposizioni relative ai “non-reporting fund” (illustrate sopra) non si

applicherebbero quindi a tali azionisti persone giuridiche, il che mitigherebbe notevolmente

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l’effetto delle disposizioni relative alle posizioni in società estere controllate (illustrate di

seguito).

Si richiama l’attenzione degli Azionisti persone fisiche residenti nel Regno Unito sulle

disposizioni del Capitolo 2 della Parte 13 dell’Income Tax Act del 2007, ai sensi delle quali il

reddito maturato dalla Società può essere attribuito a tali Azionisti assoggettandoli a imposte

sui redditi e sugli utili non distribuiti della Società. Tuttavia, questa normativa non si applica

se l’Azionista dimostra all’HM Revenue & Customs che:

(i) non sarebbe ragionevole concludere, da tutte le circostanze del caso, che le operazioni in

oggetto o parte di esse siano state effettuate al fine di evitare la tassazione e per altri scopi;

(ii) tutte le operazioni in oggetto sono operazioni commerciali reali e non sarebbe ragionevole

concludere, da tutte le circostanze del caso, che le operazioni in oggetto o parte di esse

siano state pianificate in modo non casuale al fine di evitare la tassazione;

(iii) tutte le operazioni in oggetto sono operazioni autentiche condotte in regime di libero

mercato e, se l’Azionista fosse soggetto a imposta ai sensi del Capitolo 2 della Parte 13 in

relazione a dette operazioni, tale onere costituirebbe una restrizione ingiustificata e

sproporzionata a una libertà protetta dal Titolo II o IV della Parte III del Trattato sul

funzionamento dell’Unione europea o della Parte II o III dell’Accordo sul SEE.

La Parte 9A del TIOPA 2010 assoggetta determinate società residenti nel Regno Unito a

imposta sui profitti di società non residenti (come la Società) in cui le stesse detengano una

partecipazione. Nel complesso, le disposizioni hanno un impatto sulle società residenti nel

Regno Unito che detengono, individualmente o con soggetti associati, azioni che conferiscono

un diritto ad almeno il 25% dei profitti di una società non residente (un “Interesse del 25%”)

(o, nel caso di un fondo multicomparto, di un suo fondo) se tale società non residente (o fondo)

è controllata da persone residenti nel Regno Unito e soggette a una tassazione minore nel

proprio luogo di residenza. La citata legislazione non è rivolta alla tassazione delle plusvalenze.

Inoltre, tali disposizioni non si applicano se l’Azionista ritiene ragionevolmente di non detenere

un Interesse del 25% nella Società (o nel fondo) durante tutto il periodo contabile pertinente.

Si richiama l’attenzione dei soggetti residenti nel Regno Unito ai fini fiscali sulle disposizioni

del capitolo 13 del Taxation of Chargeable Gains Act del 1992 (“capitolo 13”). Il capitolo 13

si applica a un “cointeressato” ai fini del fisco britannico (espressione che include un azionista)

se, nel momento in cui un certo reddito che costituisce un provento imponibile a tali fini spetta

a una società, la stessa società è controllata da un numero di persone sufficientemente ristretto

da rendere tale società una persona giuridica che avrebbe, ove residente nel Regno Unito ai fini

fiscali, natura di società “ad azionariato ristretto” a tali fini. Se applicate, le disposizioni del

capitolo 13 potrebbero portare tale soggetto “cointeressato” nella Società ad essere trattato ai

fini della tassazione dei redditi nel Regno Unito come se parte di un reddito spettante alla

Società fosse maturata direttamente in capo a tale soggetto; tale parte è pari alla quota di reddito

proporzionalmente corrispondente alla partecipazione di detto soggetto nella Società in qualità

di “cointeressato” secondo criteri di equità e ragionevolezza. Tuttavia, ai sensi del capitolo 13

non potrebbe derivare alcuna responsabilità in capo a tale soggetto, qualora la quota non fosse

superiore a un quarto del guadagno. Inoltre, possono applicarsi esenzioni se né l’acquisto, né

la detenzione, né la cessione di attività aveva come scopo principale l’elusione fiscale o se i

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 98

guadagni derivano dalla cessione di attività utilizzate solo ai fini di un’attività economica

autentica ed economicamente significativa condotta al di fuori del Regno Unito.

Nel caso di persone fisiche residenti nel Regno Unito domiciliate fuori dal territorio britannico,

il capitolo 13 si applica esclusivamente ai guadagni relativi alle attività situate nel Regno Unito

della Società e ai guadagni relativi alle attività non situate nel Regno Unito, qualora questi

ultimi siano versati al Regno Unito.

Common Reporting Standard

Gli Azionisti sono pregati di consultare la sezione intitolata “Common Reporting Standard” a

pagina 91.

M-36467534-6

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___________________________________________________________________________

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

___________________________________________________________________________

Relazione e bilancio

L’esercizio della Società termina il 30 settembre di ogni anno. La relazione annuale e il bilancio

certificato della Società sono inviati agli Azionisti entro quattro mesi dalla conclusione di

ciascun esercizio contabile e almeno 21 giorni prima dell’assemblea generale della Società

nella quale sono sottoposti all’approvazione.

La relazione e il bilancio conterranno una dichiarazione attestante il Valore Patrimoniale Netto

di ciascun Fondo e degli investimenti ivi compresi alla fine dell’anno o del semestre di

riferimento.

Costituzione e capitale azionario

La Società è stata costituita e registrata in Irlanda ai sensi del Companies Act e dei Regolamenti

come società di investimento a capitale variabile di tipo aperto con autonomia patrimoniale tra

i Fondi il 13 agosto 2001 con il numero di registro 346579.

Alla data del presente documento, il capitale azionario autorizzato della Società è pari a

1.000.000.000.000 di Azioni senza valore nominale, inizialmente designate come azioni non

classificate. Le Azioni non classificate sono disponibili per l’emissione come Azioni. Il prezzo

di emissione deve essere pagato interamente all’accettazione. Non vi sono diritti di prelazione

collegati alle Azioni della Società.

Atto Costitutivo

L’Articolo 2 dell’Atto Costitutivo prevede che l’unico scopo della Società sia l’investimento

collettivo in valori mobiliari e/o altri strumenti finanziari liquidi di capitali raccolti presso il

pubblico sulla base del principio della distribuzione del rischio in conformità con i

Regolamenti.

L’Atto Costitutivo contiene disposizioni con i seguenti effetti:

(a) Potere degli Amministratori di assegnare Azioni. Gli Amministratori sono

generalmente e incondizionatamente autorizzati ad esercitare tutti i poteri della Società

per assegnare i relativi titoli, incluse le loro frazioni, fino ad un importo pari al capitale

azionario autorizzato ma non ancora emesso della Società;

(b) Variazione dei diritti. I diritti collegati ad una classe di Azioni possono essere

modificati o abrogati con il consenso scritto dei possessori di tre quarti delle Azioni in

circolazione di tale classe, o con delibera straordinaria approvata in un’assemblea

generale separata dagli Azionisti della classe, e possono così essere modificati o

abrogati durante la regolare attività della Società o durante o in previsione di uno

scioglimento. Il quorum per tale assemblea generale separata, diversa da un’assemblea

in seconda convocazione, sarà rappresentato da due soggetti che posseggano o

rappresentino per delega almeno un terzo delle Azioni in circolazione della classe in

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 100

questione e il quorum ad un’assemblea in seconda convocazione sarà di una persona

che detenga Azioni della classe in questione o la sua delega;

(c) Diritti di Voto. Salvo laddove non sussistano diritti o restrizioni al momento collegati

ad una o più classi di Azioni, con alzata di mano ogni Azionista presente in prima

persona o per delega ha a disposizione un voto, il/i titolare/i di azioni di sottoscrizione

presente/i di persona o per delega dispone/dispongono di un voto per tutte le azioni di

sottoscrizione in circolazione e, in caso di votazione per appello nominale, ogni

Azionista presente in prima persona o per delega dispone di un voto per ogni Azione

posseduta, mentre un titolare di un’azione di sottoscrizione presente di persona o per

delega ha diritto ad un voto per il possesso di azioni di sottoscrizione. Gli Azionisti che

detengono una frazione di un’Azione non possono esercitare alcun diritto di voto, per

alzata di mano o per votazione per appello nominale, in relazione a tale frazione di

un’Azione;

(d) Variazione del capitale azionario. La Società può periodicamente con delibera

ordinaria aumentare il capitale azionario nella quantità e/o nel numero stabiliti dalla

delibera.

La Società può anche con delibera ordinaria:

(i) accorpare e frazionare la totalità o parte del suo capitale azionario in Azioni di

importo maggiore;

(ii) suddividere le sue Azioni, o alcune di esse, in Azioni di importo o valore

minore;

(iii) annullare le Azioni che, alla data di adozione della delibera, non sono state

sottoscritte o accettate per essere sottoscritte da un soggetto e ridurre l’importo

del capitale azionario autorizzato della quantità delle Azioni annullate; o

(iv) modificare la denominazione della valuta di una classe di Azioni.

(e) Interessi degli Amministratori. A condizione che la natura e la portata dei suoi interessi

siano comunicate come previsto qui di seguito, a nessun Amministratore effettivo o

Amministratore di fatto sarà impedito in virtù del suo incarico di concludere contratti

con la Società, né tali contratti o altri contratti o accordi firmati da o per conto di un’altra

società in cui un Amministratore abbia un interesse sono annullati, e un Amministratore

che contratti nel modo descritto o che sia a ciò interessato non deve rendere conto alla

Società dei profitti realizzati tramite i suddetti contratti o accordi a motivo dell’incarico

da lui ricoperto in qualità di Amministratore o della relazione fiduciaria così stabilita.

La natura dell’interesse di un Amministratore deve essere da questi dichiarata in

occasione della prima riunione degli Amministratori che affronterà la questione della

stipula del contratto o dell’accordo o, se l’Amministratore al momento in cui si è tenuta

tale riunione non era interessato al contratto o accordo proposto, alla successiva

riunione degli Amministratori tenutasi dopo il sopravvenuto interesse

dell’Amministratore, e nel caso in cui l’Amministratore divenga interessato ad un

contratto o accordo dopo la sua stipula, alla prima riunione degli Amministratori

tenutasi dopo il sopravvenuto interesse dell’Amministratore.

Un Amministratore non voterà alla riunione degli Amministratori o di uno dei comitati

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istituiti dagli Amministratori in merito ad una delibera che riguardi un argomento in cui

egli abbia, direttamente o indirettamente, un interesse che sia sostanziale (diverso da un

interesse derivante dai suoi interessi nelle Azioni o obbligazioni o altri titoli, o

comunque nella Società o per il suo tramite) o un obbligo in conflitto o in potenziale

conflitto con gli interessi della Società. Un Amministratore non sarà conteggiato ai fini

del quorum presente in una riunione in relazione alla delibera rispetto alla quale non ha

diritto di voto.

(f) Poteri di indebitamento. Subordinatamente ai Regolamenti, gli Amministratori

possono esercitare tutti i poteri per conto della Società a fini di indebitamento o raccolta

di capitali e di accensione di ipoteche, costituzione di pegni o imputazione di gravami

a carico della società, della proprietà e delle attività proprie (sia attuali che future) e del

capitale non richiamato, o parte di esso, e per emettere obbligazioni, certificati

obbligazionari e altri titoli, sia direttamente che in forma di garanzia collaterale per un

debito, una passività o un impegno della Società, purché questi prestiti rispettino tutti i

limiti e le condizioni stabiliti dalla Banca Centrale;

(g) Deleghe al Comitato. Gli Amministratori possono delegare qualsiasi potere ad un

comitato di cui gli Amministratori possono o meno fare parte. Tale delega può essere

soggetta alle condizioni imposte dagli Amministratori, in via accessoria o con

l’esclusione dei loro stessi poteri, e sarà revocabile. Subordinatamente a tali condizioni,

le procedure di un comitato con due o più componenti sono regolate dalle disposizioni

dell’Atto Costitutivo che disciplinano le procedure degli Amministratori laddove

applicabili;

(h) Dimissioni degli Amministratori. Gli Amministratori non sono tenuti alle dimissioni

per avvicendamento o per raggiunti limiti d’età;

(i) Remunerazione degli Amministratori. Salvo decisione contraria della Società e finché

non si stabilirà diversamente in assemblea generale, la remunerazione ordinaria di

ciascun Amministratore sarà stabilita periodicamente tramite delibera degli

Amministratori. Un Amministratore nominato amministratore esecutivo (incluso a tal

fine l’incarico di presidente o vicepresidente) o che operi in un comitato o comunque

sia impegnato in servizi che, a parere degli Amministratori, non rientrano delle normali

funzioni di un Amministratore, può ricevere una remunerazione supplementare, sotto

forma di onorari, commissioni o altra modalità che gli Amministratori stabiliranno.

Agli Amministratori sono pagate tutte le spese di viaggio, alloggio e di altro tipo da essi

ragionevolmente sostenute per partecipare alle riunioni degli Amministratori o dei

comitati istituiti dagli Amministratori o alle assemblee generali o distinte dei possessori

di una classe di Azioni della Società o per quanto altro sia collegato all’assolvimento

delle loro funzioni;

(j) Trasferimento di Azioni. Subordinatamente alle condizioni previste di seguito, le

Azioni di un Azionista possono essere trasferite con atto scritto in una delle forme

comuni o in uso o in altra forma che gli Amministratori potranno approvare.

Gli Amministratori, a loro assoluta discrezione e senza dover fornire alcuna spiegazione

al riguardo, possono rifiutare: la registrazione di un trasferimento di Azioni a favore di

una U.S. Person, di un soggetto che, attraverso la detenzione di Azioni, violerebbe una

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legge o un regolamento di un Paese o di un’autorità governativa o in forza del quale

tale soggetto non sia abilitato a detenere tali Azioni o che potrebbe determinare

l’applicazione alla Società di una tassazione o comportarle oneri pecuniari, legali o

amministrativi sostanziali o causare alla stessa la violazione di una legge o di un

regolamento (tassazione, oneri e violazione che diversamente la Società avrebbe potuto

evitare), un trasferimento a favore o ad opera di un minore o una persona incapace di

intendere e volere, un trasferimento a meno che l’acquirente di tali Azioni divenga a

seguito di detto trasferimento Azionista con un valore al prezzo corrente di

sottoscrizione pari o superiore all’Investimento iniziale minimo, un trasferimento in

circostanze che portino il cedente o l’acquirente a detenere una quota inferiore

all’Investimento minimo e un trasferimento di cui il pagamento delle relative imposte

non sia stato saldato.

Gli Amministratori possono rifiutarsi di riconoscere un atto di cessione salvo ove sia

accompagnato dal certificato per le Azioni cui fa riferimento (se emesso), riguardi

soltanto una classe di Azioni, sia a favore di non più di quattro aventi causa e sia

depositato presso la sede legale o nel luogo che gli Amministratori vorranno stabilire;

(k) Diritto di Riscatto. Gli Azionisti hanno diritto di chiedere alla Società di riscattare le

loro Azioni secondo le disposizioni dell’Atto Costitutivo;

(l) Dividendi. L’Atto Costitutivo consente agli Amministratori di dichiarare dividendi su

una classe di Azioni nella misura che gli Amministratori ritengano giustificata dai

profitti del relativo Fondo. Gli Amministratori possono soddisfare un dividendo dovuto

agli Azionisti attraverso la distribuzione in tutto o in parte di attività del Fondo e, in

particolare, di investimenti intestati al Fondo. In tal caso, anziché farsi trasferire attività

in titoli, un Azionista può chiedere al liquidatore di provvedere alla loro vendita ed al

pagamento a proprio favore dei proventi netti della stessa. Un dividendo non

rivendicato per sei anni dalla data di dichiarazione dello stesso si prescriverà e sarà

versato a favore del Fondo interessato;

(m) Fondi. Gli Amministratori sono tenuti a costituire un portafoglio distinto di attività per

ciascun Fondo istituito di volta in volta dalla Società, a cui si applicheranno i seguenti

criteri:

(i) per ciascun Fondo la Società deve tenere libri e registri contabili distinti e

separati in cui sono annotate tutte le operazioni riguardanti il Fondo in questione

e, in particolare, i proventi derivanti dall’assegnazione e dall’emissione di

Azioni di ciascuna classe del Fondo o dei Fondi, e gli investimenti e le passività

e il reddito e le spese ad esso attribuibili sono assegnati a tale Fondo in base alle

disposizioni dell’Atto Costitutivo;

(ii) un attivo derivante da un altro attivo del portafoglio (liquido o di altro tipo) del

Fondo sarà imputato nei libri e nelle registrazioni contabili della Società allo

stesso Fondo dell’attivo da cui deriva, così come un aumento o una diminuzione

del valore di tale attivo sarà attribuito al Fondo stesso;

(iii) ove vi siano attivi della Società che gli Amministratori non considerino

attribuibili ad uno o più Fondi specifici, gli Amministratori assegneranno tali

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attivi, con l’approvazione del Depositario, a uno o più Fondi con la modalità e

sulla base dei criteri che a loro discrezione riterranno corretti ed equi; e gli

Amministratori hanno il potere di, e possono periodicamente, con

l’approvazione del Depositario, modificare i criteri di base in relazione agli

attivi precedentemente assegnati;

(iv) a ciascun Fondo si imputano le passività, le spese, i costi, gli oneri o gli

accantonamenti della Società in relazione, o attribuibili, a tale Fondo mentre

passività, spese, costi, oneri o accantonamenti della Società non attribuibili ad

uno o più Fondi specifici sono assegnati e imputati dagli Amministratori, previa

approvazione del Depositario, con la modalità e sulla base dei criteri che gli

Amministratori, a discrezione esclusiva e assoluta, ritengono corretti ed equi, e

gli Amministratori hanno facoltà e possono periodicamente e in qualsiasi

momento, con l’approvazione del Depositario, modificare tali criteri di base

anche, ove le circostanze lo consentano, mediante riassegnazione di tali

passività, spese, costi, oneri e accantonamenti;

(v) nel caso in cui un’attività attribuibile ad un Fondo sia posta sotto sequestro per

soddisfare passività non attribuibili a quel Fondo, si applicheranno le norme del

Companies Act;

(n) Conversione di Fondi. Subordinatamente alle disposizioni dell’Atto Costitutivo, un

Azionista che detiene Azioni di una classe di un Fondo in un Giorno di Negoziazione

ha il diritto di volta in volta di convertire la totalità o parte di tali Azioni con Azioni di

un’altra classe (che sia esistente o che gli Amministratori abbiano deciso di creare a

decorrere da tale Giorno di Negoziazione);

(o) Liquidazione. L’Atto Costitutivo contiene disposizioni con i seguenti effetti:

(i) Se la Società è posta in liquidazione, il liquidatore assegnerà, in base alle

disposizioni del Companies Act, le attività di ciascun Fondo con la modalità e

secondo l’ordine che ritiene possano soddisfare le pretese dei creditori in

rapporto a tale Fondo;

(ii) Le attività disponibili per la distribuzione tra gli Azionisti sono assegnate nel

modo seguente: in primo luogo, la quota delle attività di un Fondo attribuibile a

ciascuna classe di Azioni sarà distribuita agli Azionisti della relativa classe

secondo la proporzione fra il numero di Azioni detenute da ciascun Azionista e

il numero totale di Azioni relative a tale classe di Azioni circolanti alla data

dell’inizio della liquidazione; in secondo luogo, tramite pagamento a favore

dell’Azionista o degli Azionisti di importi fino alla somma nozionale versata

attingendo alle attività della Società non attribuibili ad alcuna classe di Azioni.

Nel caso in cui non vi siano attività sufficienti a consentire tale pagamento in

forma integrale non si ricorrerà alle attività della Società attribuibili a ciascuna

classe di Azioni; e terzo, il saldo restante e non attribuibile ad alcuna classe di

Azioni sarà ripartito proporzionalmente fra le classi di Azioni basandosi sul

Valore Patrimoniale Netto attribuibile a ciascuna classe di Azioni alla data di

inizio della liquidazione e la somma così assegnata ad una classe sarà distribuita

6110494.26.EU_ADMINISTRATION 104

proporzionalmente agli Azionisti in base al numero di Azioni da essi detenuto

in tale classe di Azioni;

(iii) Un Fondo può essere posto in liquidazione ai sensi del Companies Act e in tal

caso si applicano al Fondo, fatte le dovute differenze, le disposizioni del

presente paragrafo (o);

(iv) Se la Società è posta in liquidazione (nel caso di liquidazione volontaria, sotto

supervisione o giudiziale), con il potere conferitogli da una delibera

straordinaria degli Azionisti interessati e da eventuali altre autorizzazioni

previste dal Companies Act, il liquidatore può ripartire in titoli fra gli Azionisti

di una o più classi di un Fondo la totalità o parte delle attività della Società

relative a tale Fondo, a prescindere dal fatto che le attività siano o meno

costituite da un unico tipo di proprietà, può a tal fine stabilire il valore che riterrà

equo per una o più classi di attività e può decidere in quale modo detta divisione

debba avvenire fra tutti gli Azionisti o i detentori di diverse classi di Azioni di

un Fondo a seconda del caso. Il liquidatore può, con la stessa autorità, affidare

parte degli attivi a soggetti fiduciari nella forma di trust a favore degli Azionisti

che il liquidatore riterrà adeguati e la liquidazione della Società può essere

conclusa e la Società sciolta, ma in modo tale che nessun Azionista sia obbligato

ad accettare attività gravate da passività. Anziché farsi trasferire attività in titoli,

un Azionista può chiedere al liquidatore di provvedere alla loro vendita ed al

pagamento a proprio favore dei proventi netti della stessa.

(p) Riserva di Azioni. L’Atto Costitutivo non prevede una riserva di Azioni a favore degli

Amministratori.

Interessi degli Amministratori

(a) Gli Amministratori o le società di cui essi sono funzionari o dipendenti, fra cui il

Gestore degli Investimenti, possono sottoscrivere Azioni di un Fondo. Le loro richieste

di Azioni ricevono un trattamento analogo a quello accordato a tutte le altre richieste;

(b) Alla data del presente Prospetto nessun Amministratore ha alcun interesse, diretto o

indiretto, in alcuna attività che sia stata acquistata o venduta o emessa o di cui la Società

propone l’acquisto, la vendita o l’emissione e salvo quanto disposto alla successiva

lettera (c) nessun Amministratore è concretamente interessato ad alcun contratto o

accordo sussistente alla data del presente atto che sia inconsueto per sua natura e

condizioni o significativo in relazione agli affari della Società;

(c) David Burnett è Amministratore della Società e socio del Gestore degli Investimenti. I

suoi dati biografici sono riportati nel capitolo “Gli Amministratori della Società”.

Contratti importanti

I contratti che seguono non sono stati conclusi durante il normale svolgimento delle attività che

la Società intendeva condurre e sono o potrebbero essere rilevanti.

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(a) Contratto di Deposito fra la Società e il Depositario (in origine stipulato sotto forma

di contratto di banca depositaria datato 28 settembre 2012, come modificato e

riformulato dal contratto di deposito datato 29 settembre 2016), in base al quale il

Depositario è stato nominato custode delle attività della Società, fatta salva la

supervisione generale degli Amministratori. Il Contratto di Deposito può essere

rescisso da entrambe le parti tramite comunicazione scritta con un preavviso non

inferiore a 180 giorni (o preavviso più breve accettato dall’altra parte) o con risoluzione

scritta immediata in alcune circostanze, quali l’insolvenza di una delle parti o la grave

violazione non riparata a seguito di avviso, se la frode di una delle parti è dimostrata o

se per qualsivoglia motivo la prosecuzione del Contratto di Deposito cessa di essere

legittima, fermo restando che il Depositario continuerà a fungere da custode sino a

quando la Società non provvederà a nominare un nuovo custode autorizzato dalla Banca

Centrale o sino a quando la Banca Centrale non revocherà l’autorizzazione alla Società.

Il Depositario ha facoltà di delegare alcune sue funzioni senza tuttavia che

l’affidamento in custodia di una parte o della totalità delle sue attività ad una parte

esterna modifichi le sue responsabilità. Il Contratto dispone che la Società risarcisca e

tenga indenni il Depositario e i suoi amministratori, funzionari e dipendenti prelevando

eventuali importi dal patrimonio del Fondo interessato, da ogni azione, procedura,

danno, rivendicazione, costo, pretesa e spesa di terzi avanzati, patiti o sostenuti dal

Depositario nell’espletamento o nel mancato espletamento delle sue funzioni, ai sensi

dei Regolamenti e del Contratto di Deposito. Il Depositario è responsabile per la perdita

degli strumenti finanziari detenuti in custodia da parte del Depositario o di un terzo al

quale è stata delegata la custodia, ai sensi dell’articolo 34(4) (a) dei Regolamenti. Il

Depositario non è responsabile qualora possa dimostrare che la perdita è imputabile a

un evento esterno al di fuori del suo ragionevole controllo, le cui conseguenze sarebbero

state inevitabili nonostante ogni ragionevole sforzo per evitarle;

(b) Contratto di Gestione degli investimenti, datato 5 settembre 2001, come modificato,

tra la Società e il Gestore degli Investimenti; questo Contratto dispone che l’incarico

del Gestore degli Investimenti continuerà a meno che, e fino a quando, vi venga posto

termine da una o dall’altra parte tramite comunicazione scritta all’altra con un preavviso

non inferiore a 90 giorni, benché in alcune circostanze ne sia possibile la risoluzione

immediata con comunicazione scritta da una parte all’altra; tale Contratto contiene certi

meccanismi di indennizzo a favore del Gestore degli Investimenti applicabili

nell’espletamento o mancato espletamento delle sue funzioni ai sensi del Contratto di

Gestione degli investimenti e che non si applicano nei casi di frode, malafede,

negligenza, dolo o imprudente incuria del Gestore degli Investimenti nell’esecuzione o

mancata esecuzione dei propri obblighi ai sensi di detto Contratto;

(c) Contratto di Amministrazione datato 28 settembre 2012 tra la Società e l’Agente

Amministrativo; questo Contratto dispone che l’Agente Amministrativo sia incaricato

dell’amministrazione delle attività della Società, nel rispetto di termini e condizioni del

Contratto di Amministrazione e fatta salva la supervisione generale degli

Amministratori. Il Contratto di Amministrazione può essere rescisso da entrambe le

parti tramite comunicazione scritta con un preavviso non inferiore a 90 giorni o con

risoluzione immediata in alcune circostanze, quali l’insolvenza di una delle parti, una

grave violazione non riparata a seguito di avviso o se la prosecuzione del Contratto di

Amministrazione cessa di essere legittima per qualsivoglia motivo. Il Contratto di

Amministrazione dispone che la Società risarcisca e tenga indenni l’Agente

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Amministrativo e i suoi funzionari e dipendenti da ogni responsabilità, perdita, pretesa,

costo, danno, penale, multa o spesa, incluse le spese legali e professionali, avanzati,

patiti o sostenuti dall’Agente Amministrativo o dai suoi funzionari o dipendenti

nell’espletamento delle loro funzioni, qualora non dovuti a negligenza, frode o dolo

dell’Agente Amministrativo o dei suoi funzionari o dipendenti;

(d) Contratto di Distribuzione datato 9 febbraio 2004 tra la Società e TT International. Il

Contratto di Distribuzione dispone che l’incarico di TT International rimarrà in vigore

a meno che e sino a quando non venga risolto da una o dall’altra parte con un preavviso

scritto all’altra non inferiore a 90 giorni, benché in alcune circostanze, quali

l’insolvenza di una parte o la grave violazione non riparata a seguito di avviso, sia

possibile la risoluzione immediata mediante comunicazione scritta di una parte all’altra;

detto Accordo contiene meccanismi di indennizzo a favore di TT International che non

si applicano nei casi di negligenza, malafede, frode o dolo di TT International

nell’esecuzione, o mancata esecuzione, dei suoi obblighi e doveri.

Si invita a far riferimento ai Supplementi per i dettagli di eventuali contratti significativi, ove

presenti, relativi ad un Fondo.

Documenti in visione

Copie dell’Atto Costitutivo della Società, del Prospetto, del Documento contenente le

informazioni chiave per gli investitori e, dopo la loro pubblicazione, dei bilanci e delle relazioni

periodiche, possono essere ottenute gratuitamente su richiesta presso la Società o il Gestore

degli Investimenti e sono altresì disponibili sul sito www.ttint.com.

In conformità con il paragrafo 9.4 della raccolta documentale sugli Organismi di investimento

collettivo della Financial Conduct Authority, pro-forma della documentazione è altresì

conservata presso gli uffici di TT International, 62 Threadneedle Street, Londra EC2R 8HP,

Regno Unito. Essa include i prezzi di emissione e riscatto delle Azioni, i documenti costitutivi

della Società, il Documento contenente informazioni chiave per gli investitori, il Prospetto e i

Supplementi e le più recenti relazioni annuali e semestrali della Società.

Le persone nel Regno Unito che desiderino presentare un reclamo relativo alla gestione della

Società o di un suo Fondo possono presentare tale reclamo all’agente di servizio affinché lo

trasmetta alla Società.

La Società può fornire relazioni aggiuntive (anche rispetto a talune misure di performance e di

rischio o informazioni generali sul portafoglio) e/o materiale contabile su richiesta agli

Azionisti esistenti o potenziali e, se ritenuto necessario dalla Società, previa la firma di un

accordo di riservatezza e/o di non utilizzo.

La politica di remunerazione

Tenendo in considerazione l’organizzazione interna e la natura, dimensione e complessità delle

attività della Società, gli Amministratori hanno istituito una politica di remunerazione (la

Politica di Remunerazione) finalizzata ad assicurare sempre la gestione adeguata di eventuali

conflitti di interesse, prendendo in considerazione la necessità di allineare i rischi in termini di

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 107

gestione del rischio ed esposizione al rischio, e di rendere le politiche coerenti alla strategia

aziendale agli obiettivi e agli interessi della Società.

Gli Amministratori ritengono che la Politica di Remunerazione e le pratiche per gli

Amministratori, le cui attività possono avere un impatto significativo sul profilo di rischio della

Società, siano compatibili con - e promuovano - una sana ed efficace gestione del rischio, e

non incoraggino una assunzione dei rischi incompatibile con il profilo di rischio della Società.

Le Politiche di Remunerazione della Società sono costruite in coerenza con i requisiti dei

Regolamenti e delle Linee guida dell’ESMA sulle politiche di remunerazione sane ai sensi

della Direttiva UCITS e dell’AIFMD. La Società non ha dipendenti da remunerare. Gli

Amministratori ricevono onorari fissi in conformità al presente Prospetto informativo e per

nessuno di essi è prevista una componente variabile di remunerazione basata sui risultati. Le

componenti di eventuali elementi variabili di accordi di remunerazione saranno conformi ai

Regolamenti.

Il Gestore degli Investimenti è soggetto al codice sulle remunerazioni dell’FCA; di

conseguenza implementa politiche di remunerazione pensate per gestire conflitti d’interesse.

L’ammontare complessivo dei compensi per l’esercizio finanziario pagati dalla Società al suo

personale identificato sarà comunicato nel bilancio d’esercizio certificato della Società, così

come l’ammontare complessivo degli onorari dettagliato per il senior management (ossia gli

Amministratori) le cui azioni hanno un impatto significativo sul profilo di rischio della Società.

Dettagli sulla Politica di Remunerazione aggiornata, ivi compresa - pur senza limitarvisi - una

descrizione su come vengono calcolati la remunerazione e i premi, l’identità delle persone

responsabili dell’assegnazione della remunerazione e dei premi, sono a disposizione su

www.ttint.com. Una copia cartacea della Politica di Remunerazione sarà messa a disposizione

gratuitamente su richiesta.

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 108

___________________________________________________________________________

APPENDICE I

I MERCATI

___________________________________________________________________________

Fatte salve le condizioni imposte dalla Banca Centrale e con l’eccezione degli investimenti

consentiti in titoli non quotati, la Società investirà unicamente in titoli quotati o

commercializzati sulle borse valori e sui mercati regolamentati di seguito indicati che siano

conformi ai criteri regolamentari (cioè regolamentati, regolarmente operativi, riconosciuti e

aperti al pubblico). La Banca Centrale non pubblica alcun elenco di borse o mercati approvati.

(a) senza limitazioni, una borsa valori che sia:

- ubicata in uno Stato membro; o

- situata in uno Stato membro del SEE (con l’eccezione del Liechtenstein); o

- situata in Australia, Canada, Hong Kong, Giappone, Nuova Zelanda, Svizzera,

Stati Uniti d’America; o

(b) senza limitazioni, in una borsa valori compresa nel seguente elenco:

Argentina Bolsa de Comercio de Buenos Aires;

Argentina Bolsa de Comercio de Cordoba;

Argentina Mercado Abierto Electronico S.A.;

Bahrain Bahrain Stock Exchange;

Bangladesh Dhaka Stock Exchange;

Bermuda Bermuda Stock Exchange;

Botswana Botswana Stock Exchange;

Brasile Bolsa de Valores do Rio de Janeiro;

Brasile Bolsa de Valores de Sao Paulo;

Cile La Bolsa Electronica de Chile;

Cile Bolsa de Comercio de Santiago;

Cina Shanghai Securities Exchange;

Cina Shenzhen Stock Exchange;

Colombia Bolsa de Valores de Colombia;

Croazia Zagreb Stock Exchange;

Egitto Cairo and Alexandria Stock Exchange;

Ghana Ghana Stock Exchange;

India Bangalore Stock Exchange;

India Calcutta Stock Exchange;

India Delhi Stock Exchange;

India The Stock Exchange, Mumbai;

India National Stock Exchange of India;

Indonesia Jakarta Stock Exchange;

Israele Tel Aviv Stock Exchange;

Giordania Amman Stock Exchange;

Kazakhstan (Rep. del) Kazakhstan Stock Exchange;

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 109

Kenya Nairobi Stock Exchange;

Corea Korea Stock Exchange;

Corea KOSDAQ;

Kuwait Kuwait Stock Exchange;

Malaysia Bursa Malaysia;

Maurizio Stock Exchange of Mauritius;

Messico Bolsa Mexicana de Valores;

Marocco Société de la Bourse des Valeurs de Casablanca;

Namibia Namibian Stock Exchange;

Nigeria Nigerian Stock Exchange;

Oman Muscat Securities Market;

Pakistan Islamabad Stock Exchange;

Pakistan Karachi Stock Exchange;

Pakistan Lahore Stock Exchange;

Perù Bolsa de Valores de Lima;

Filippine Philippine Stock Exchange;

Qatar Doha Securities Market;

Federazione russa Moscow Stock Exchange;

Arabia Saudita Saudi Stock Exchange;

Serbia Belgrade Stock Exchange;

Singapore Singapore Exchange;

Sud Africa JSE Securities Exchange;

Sri Lanka Colombo Stock Exchange;

Taiwan (Repubblica di Cina) Taiwan Stock Exchange Corporation;

Taiwan (Repubblica di Cina) Gre Tai Securities Market

Thailandia Stock Exchange of Thailand;

Tunisia Bourse des Valeurs Mobilières de Tunis ;

Turchia Istanbul Stock Exchange;

Emirati arabi uniti Abu Dhabi Stock Exchange;

Emirati arabi uniti Dubai International Financial Exchange ;

Uruguay Bolsa de Valores de Montevideo;

Vietnam Ho Chi Minh City Securities Trading Centre;

Zambia Lusaka Stock Exchange;

(c) uno dei seguenti:

Mercati dei derivati approvati in uno Stato membro del SEE

Il mercato organizzato dalla International Capital Market Association;

(i) Il mercato gestito da banche ed altre istituzioni regolato dalla FCA e soggetto alle

disposizioni sugli Obblighi di Condotta Interprofessionale del Market Conduct Sourcebook

della FCA e (ii) il mercato in prodotti non di investimento che è soggetto alle regole del Non-

Investment Products Code redatto dai partecipanti del mercato di Londra, incluse la FCA e la

Banca d’Inghilterra;

Il mercato di titoli di Stato statunitensi gestito da operatori primari e regolato dalla Federal

Reserve Bank di New York e dalla US Securities and Exchange Commission;

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 110

Il mercato over-the-counter degli Stati Uniti gestito da operatori primari e secondari regolato

dalla Securities and Exchange Commission e dalla National Association of Securities Dealers

(e da istituti bancari regolati dall’US Comptroller of the Currency, dal Federal Reserve System

o dalla Federal Deposit Insurance Corporation);

Il NASDAQ Stock Market LLC;

Il Gretai Market;

Il Chicago Board of Trade;

La Chicago Mercantile Exchange;

Il mercato over-the-counter in Giappone regolato dalla Securities Dealers Association of Japan;

Il mercato over-the-counter dei titoli di Stato canadesi regolato dall’Investment Dealers

Association of Canada;

Il mercato francese dei Titres de Créance Négociables (Mercato over-the-counter di titoli di

debito negoziabili);

(d) Inoltre, in relazione a un contratto finanziario derivato, un mercato o una borsa su cui

tale contratto possa essere acquistato o venduto e che sia regolamentato, regolarmente

funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico e che sia (i) situato in uno Stato membro

del SEE (ad eccezione del Liechtenstein), (ii) situato in Australia, Canada, Hong Kong,

Giappone, Nuova Zelanda, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Brasile, Russia, Turchia, Sud

Africa, Ungheria, Hong Kong, Cina, Corea, Taiwan, Malaysia, India, Thailandia,

Indonesia, Singapore, Filippine, (iii) la Channel Islands Stock Exchange, o (iv)

elencato/a ai punti precedenti.

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__________________________________________________________________________

APPENDICE II

DEFINIZIONE DI U.S. PERSON E DI PERSONA STATUNITENSE OGGETTO DI

COMUNICAZIONE

___________________________________________________________________________

Ai fini del presente Prospetto, una “U.S. Person” è una persona che rientra in una delle seguenti

categorie: (a) un soggetto incluso nella definizione di “U.S. Person” ai sensi della Rule 902 del

Regolamento S della Legge del 1933 o (b) un soggetto escluso dalla definizione di “Non-

United States person” utilizzata nella Rule 4.7 dellaU.S. Commodity Futures Trading

Commission (“CFTC”). A scanso di equivoci, una persona è esclusa da questa definizione di

U.S. Person solo se non rientra in nessuna delle definizioni di “U.S. Person” della Rule 902 e

si qualifica come “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC.

Definizione di U.S. Person ai sensi della Regulation S

1. Ai sensi della Rule 902 della Regulation S della Legge del 1933, per “U.S. Person” si

intende:

(i) qualsiasi persona fisica residente negli Stati Uniti;

(ii) qualsiasi società di persone o di capitali organizzata o costituita ai sensi della

normativa statunitense;

(iii) qualunque proprietà il cui esecutore o amministratore sia una U.S. Person;

(iv) qualsiasi trust il cui fiduciario sia una U.S. Person;

(v) qualunque agenzia o filiale di un’entità non statunitense ubicata negli Stati Uniti;

(vi) qualsiasi conto non discrezionale o altro conto analogo (esclusi gli assi patrimoniali

e i trust) detenuto da un intermediario o da un altro fiduciario a favore o per conto di

una U.S. Person;

(vii) qualsiasi conto discrezionale o altro conto analogo (esclusi gli assi patrimoniali e i

trust) detenuto da un intermediario o da un altro fiduciario organizzato, costituito o

(nel caso di persone fisiche) residente negli Stati Uniti, oppure

(viii) qualsiasi società di persone o di capitali purché sia:

a) organizzata o costituita secondo le leggi di una giurisdizione non statunitense; e

b) costituita da una U.S. Person principalmente con finalità d’investimento in valori

mobiliari non registrati ai sensi della Legge, salvo qualora essa sia organizzata o

costituita e posseduta da investitori qualificati (secondo la definizione di cui alla

Rule 501(a) della Legge) che non siano persone fisiche, assi patrimoniali o trust.

2. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi conto discrezionale o altro conto analogo

(esclusi gli assi patrimoniali e i trust) detenuto a favore o per conto di una persona non

statunitense da un intermediario o da un altro fiduciario professionale organizzato,

costituito o (nel caso di persone fisiche) residente negli Stati Uniti, non sarà considerato

una “U.S. Person”;

3. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi asse patrimoniale il cui fiduciario

professionale operante in qualità di esecutore o amministratore sia una U.S. Person, non

sarà considerato una U.S. Person se:

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 112

(i) un esecutore o amministratore dell’asse patrimoniale che non sia una U.S. Person abbia

discrezionalità esclusiva o condivisa in materia di investimenti dei beni dell’asse

patrimoniale, e

(ii) l’asse patrimoniale sia disciplinato da una legislazione non statunitense.

4. Fatto salvo il precedente punto (1), un trust in cui un fiduciario professionale che svolga la

funzione di trustee sia una U.S. Person non sarà considerato una U.S. Person qualora un

trustee che non sia una U.S. Person abbia discrezionalità esclusiva o condivisa sul

patrimonio del trust e nessun beneficiario del trust (e nessun disponente se il trust è

revocabile) sia una U.S. Person;

5. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi piano a benefici per i dipendenti costituito e

amministrato in conformità alla normativa di un paese diverso dagli Stati Uniti, nonché alla

documentazione e alle prassi consuete in tale paese, non sarà considerato una U.S. Person;

6. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi agenzia o filiale di una U.S. Person ubicata al

di fuori degli Stati Uniti non sarà considerata una U.S. Person a condizione che:

(i) l’agenzia o la filiale operi per validi motivi commerciali; e

(ii) l’agenzia o la filiale svolga attività in campo assicurativo o bancario e sia effettivamente

soggetta alla normativa assicurativa o bancaria, a seconda dei casi, nella giurisdizione

in cui ha sede.

7. Il Fondo monetario internazionale, la Banca internazionale per la ricostruzione e lo

sviluppo, la Banca interamericana di sviluppo, la Banca asiatica di sviluppo, la Banca

africana di sviluppo, le Nazioni Unite e le loro rispettive agenzie, affiliate e piani

pensionistici, nonché qualsiasi altra organizzazione internazionale analoga e le sue agenzie,

affiliate e piani pensionistici, non saranno considerati “U.S. Person”.

8. Fatto salvo il precedente punto (1), qualsiasi entità esclusa o esentata dalla definizione di

“U.S. Person” al precedente punto (1) in conformità o con riferimento a interpretazioni o

posizioni della SEC o del suo personale, in base alla definizione di tale termine di volta in

volta modificata dalla normativa, dalle norme, dai regolamenti o dalle interpretazioni di

enti giudiziari o amministrativi.

Definizione di “Residente” ai sensi della Regulation S

Ai fini della definizione di “U.S. Person” di cui al precedente punto (1) in relazione alle persone

fisiche, una persona fisica è considerata residente negli Stati Uniti se (i) è in possesso di

un’Alien Registration Card (“green card”) emessa dall’Immigration and Naturalization Service

statunitense o (ii) supera un “test di presenza significativa”. Di norma, il “test di presenza

significativa” viene superato in relazione all’anno solare corrente se (i) l’individuo si è trovato

nel territorio degli Stati Uniti per almeno 31 giorni nel corso di tale anno e (ii) la somma del

numero di giorni in cui tale individuo si trovava negli Stati Uniti nell’anno in corso, di 1/3 del

numero di giorni nel primo anno precedente e di 1/6 del numero di giorni nel secondo anno

precedente è pari o superiore al 180 giorni.

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 113

Definizione di “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC

La Rule 4.7 del Commodity Exchange Act statunitense attualmente prevede nella sezione

pertinente che le seguenti persone siano considerate “Non-United States person”: (a) una

persona fisica non residente negli Stati Uniti; (b) una società di persone, di capitali o altra entità,

diversa da un’entità costituita principalmente con finalità d’investimento passivo, organizzata

secondo le leggi di una giurisdizione non statunitense e che abbia quale principale sede di

attività una giurisdizione non statunitense; (c) un asse patrimoniale o trust il cui reddito non sia

soggetto a imposta sul reddito statunitense, indipendentemente dalla fonte; (d) un’entità

costituita principalmente con finalità d’investimento passivo, come un pool, una società

d’investimento o un’altra entità simile, a condizione che le quote di partecipazione nell’entità

detenute da soggetti che non si qualificano come U.S. Person o altrimenti come persone idonee

(ai sensi della Rule 4.7(a) della CFTC) rappresentino complessivamente meno del 10%

dell’interesse beneficiario nell’entità, e che tale entità non sia stata costituita principalmente

allo scopo di facilitare gli investimenti da parte di persone che non si qualificano come “Non-

United States person” in un pool in relazione al quale l’operatore sia esente da taluni requisiti

regolamentari della CFTC in virtù della qualifica di “Non-United States person” dei suoi

partecipanti; ed (e) un piano pensionistico per i dipendenti, i funzionari o i dirigenti di un’entità

organizzata e con sede amministrativa principale al di fuori degli Stati Uniti.

Definizione di “Persona statunitense Oggetto di Comunicazione”

1. “Persona statunitense Oggetto di Comunicazione” indica (i) un “Contribuente statunitense”

che non sia un Contribuente statunitense Escluso o (ii) un’Entità Estera Passiva statunitense

Controllata.

2. “Contribuente statunitense” indica:

(i) un cittadino statunitense o uno straniero residente negli Stati Uniti (come definito ai

fini dell’imposta federale sul reddito USA);

(ii) un’entità trattata come una società di persone o di capitali ai fini fiscali statunitensi,

costituita o organizzata negli Stati Uniti o ai sensi delle leggi statunitensi di qualsiasi

loro Stato federale (tra cui il District of Columbia);

(iii) un asse patrimoniale il cui reddito sia soggetto a imposta sul reddito statunitense

indipendentemente dalla fonte; e

(iv) un trust sulla cui amministrazione un tribunale statunitense svolga vigilanza primaria

e tutte le decisioni sostanziali del quale siano sotto il controllo di uno o più fiduciari

statunitensi.

Un investitore che non è considerato una “U.S. Person” ai sensi della Regulation S ed è

considerato una “Non-United States person” ai sensi della Rule 4.7 della CFTC può comunque

essere considerato un “Contribuente statunitense” a seconda della sua situazione specifica.

3. Per “Contribuente statunitense Escluso” si intende un Contribuente statunitense che sia: (i)

una società di capitali i cui titoli sono regolarmente scambiati su uno o più mercati dei

valori mobiliari consolidati; (ii) una società di capitali che è membro del medesimo gruppo

affiliato, come definito nella Sezione 1471(e)(2) del Codice, come una società di capitali

di cui al punto (i); (iii) gli Stati Uniti o qualsiasi agenzia o ente parastatale interamente

controllato dal governo statunitense; (iv) qualsiasi Stato degli Stati Uniti, qualsiasi territorio

6110494.25.EU_ADMINISTRATION 114

statunitense o suddivisione politica dei medesimi, o qualsiasi agenzia o ente parastatale

interamente controllato da uno o più dei medesimi; (v) qualsiasi organizzazione esente da

imposizione fiscale ai sensi della Sezione 501(a) o piano pensionistico individuale secondo

la definizione di cui alla Sezione 7701(a)(37) del Codice; (vi) qualsiasi banca secondo la

definizione di cui alla Sezione 581 del Codice; (vii) qualsiasi real estate investment trust

come definito nella Sezione 856 del Codice; (viii) qualsiasi società d’investimento

regolamentata come definita nella Sezione 851 del Codice o qualunque altra entità

registrata presso la Securities and Exchange Commission ai sensi della Legge del 1940;

(ix) qualsiasi fondo comune d’investimento (“common trust fund”) secondo la definizione

di cui alla sezione 584(a) del Codice; (x) qualsiasi trust esente da imposizione fiscale ai

sensi della Sezione 664(c) del Codice; (xi) un intermediario in titoli, materie prime o

strumenti finanziari derivati (inclusi contratti a capitale nozionale, futures, contratti a

termine e opzioni) registrato come tale ai sensi delle leggi degli Stati Uniti o di qualsiasi

Stato degli stessi; o (xii) un broker come definito nella Sezione 6045(c) del Codice.

4. Per “Entità Estera Passiva statunitense Controllata” si intende ogni entità che non sia un

Contribuente statunitense o un’Istituzione Finanziaria e che abbia uno o più “Soggetti

Controllanti statunitensi” in possesso del capitale di tale entità, trattata come “entità estera

non finanziaria passiva” ai fini del FATCA. A tal fine, Soggetto Controllante statunitense

indica una persona fisica che sia un Contribuente statunitense ed eserciti il controllo su

un’entità. Nel caso di un trust, questo termine si riferisce al disponente, ai trustee, al

protettore (se del caso), ai beneficiari o alla classe di beneficiari e a qualsiasi altra persona

fisica che eserciti un effettivo controllo finale sul trust e, in caso di accordi legali diversi da

un trust, tale termine indica soggetti con ruoli equivalenti o analoghi.

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_________________________________________________________________________

APPENDICE III

SUB-DEPOSITARI

___________________________________________________________________________

Elenco degli agenti sub-depositari incaricati dal Depositario.

Per ciascuno dei singoli mercati elencati sono state incaricate come sub-depositari le seguenti

società. L’elenco può essere periodicamente aggiornato ed è disponibile su richiesta inviata per

iscritto all’Agente Amministrativo o al Depositario. Il Depositario non prevede che possano

sorgere particolari conflitti di interesse in conseguenza alla delega a The Northern Trust

Company o ad uno dei sub-depositari elencati di seguito. Qualora invece dovesse sorgere un

conflitto di interesse, il Depositario ne darà comunicazione al consiglio d’amministrazione

della Società.

Paese Subdepositario

1 Argentina* Citibank, N.A.

2 Australia HSBC Bank Australia Limited

3 Austria UniCredit Bank Austria A.G

4 Bahrein HSBC Bank Middle East Limited

5 Bangladesh Standard Chartered Bank

6 Belgio Deutsche Bank AG

7 Benin Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

8 Bermuda HSBC Bank Bermuda Limited

9 Bosnia-Erzegovina - Federazione

B-E

Raiffeisen Bank International AG

10 Bosnia-Erzegovina - Repubblica

Srpska

Raiffeisen Bank International AG

11 Botswana Standard Chartered Bank Botswana

Limited

12 Brasile Citibank, N.A.

13 Bulgaria Citibank Europe plc

14 Burkina Faso Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

15 CD USD**** Deutsche Bank AG, Filiale di Londra

16a Canada The Northern Trust Company, Canada

16b Canada** Royal Bank of Canada

17 Cile Banco de Chile

18 China A HSBC Bank (China) Company Limited

19 China B HSBC Bank (China) Company Limited

20 Colombia Cititrust Colombia S.A. Sociedad

Fiduciaria

21 Costarica Banco Nacional de Costa Rica

22 Croazia UniCredit Bank Austria A.G.

23 Cipro Citibank Europe plc, Filiale Grecia

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24 Repubblica Ceca UniCredit Bank Czech Republic and

Slovakia, a.s.

25 Danimarca Nordea Bank Danmark A/S

26 Egitto Citibank, N.A.

27 Estonia Swedbank AS

28 Euroclear Bank*** Euroclear Bank S.A./N.V.

29 Finlandia Nordea Bank Finland plc

30 Francia Deutsche Bank AG

31 Germania Deutsche Bank AG

32 Ghana Standard Chartered Bank Ghana Limited

33 Grecia Citibank Europe plc, Filiale Grecia

34 Guinea Bissau Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

35 Hong Kong SAR The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

36 Ungheria UniCredit Bank Hungary Zrt

37 Islanda* Landsbankinn hf

38 India Citibank, N.A.

39 Indonesia Standard Chartered Bank

40 Irlanda The Northern Trust Company, London

41 Israele Banca Leumi Le-Israele BM

42 Italia Deutsche Bank SpA

43 Costa d’Avorio Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

44 Giappone The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

45 Giordania Standard Chartered Bank

46 Kazakistan JSC Citibank Kazakhstan

47 Kenya Standard Chartered Bank Kenya Limited

48 Kuwait HSBC Bank Middle East Limited

49 Lettonia Swedbank AS

50 Lituania AB SEB Bankas

51 Lussemburgo*** Euroclear Bank S.A./N.V.

52 Malaysia HSBC Bank Malaysia Berhad

53 Mali Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

54 Mauritius The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

55 Messico Banco Nacional de Mexico, S.A.

56 Marocco Société Générale Marocaine de Banques

57 Namibia Standard Bank Namibia Ltd

58 Paesi Bassi Deutsche Bank AG

59 Nuova Zelanda The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

60 Niger Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

61 Nigeria Stanbic IBTC Bank Plc

62 Norvegia Nordea Bank Norge ASA

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63 Oman HSBC Bank Oman SAOG

64 Pakistan Citibank, N.A.

65 Panama Citibank, N.A., Filiale di Panama

66 Perù Citibank del Peru S.A.

67 Filippine The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

68 Polonia Bank Polska Kasa Opieki SA

69 Portogallo BNP Paribas Securities Services

70 Qatar HSBC Bank Middle East Limited

71 Romania Citibank Europe plc

72 Russia AO Citibank

73 Arabia Saudita HSBC Saudi Arabia Limited

74 Senegal Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

75 Serbia UniCredit Bank Austria A.G.

76 Singapore DBS Bank Ltd

77 Slovacchia Citibank Europe plc

78 Slovenia UniCredit Banka Slovenija d.d.

79 Sud Africa The Standard Bank of South Africa

Limited

80 Corea del Sud The Hongkong and Shanghai Banking

Corporation Limited

81 Spagna Deutsche Bank SAE

82 Sri Lanka Standard Chartered Bank

83 Swaziland Standard Bank Swaziland Limited

84 Svezia Svenska Handelsbanken AB (publ)

85 Svizzera Credit Suisse AG

86 Taiwan Bank of Taiwan

87 Tanzania Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

88 Tailandia Citibank, N.A.

89 Togo Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

90 Tunisia Banque Internationale Arabe de Tunisie

91 Turchia Deutsche Bank A.S.

92 Uganda Standard Chartered Bank Uganda

Limited

93 Ucraina PJSC Citibank

94 Emirati Arabi Uniti - ADX HSBC Bank Middle East Limited

95 Emirati Arabi Uniti - DFM HSBC Bank Middle East Limited

96 Emirati Arabi Uniti - NASDAQ

Dubai

HSBC Bank Middle East Limited

97 Regno Unito The Northern Trust Company, London

98 Stati Uniti The Northern Trust Company

99 Uruguay Banco Itau Uruguay S.A.

100 Venezuela Citibank, N.A.

101 Vietnam HSBC Bank (Vietnam) Ltd

102 Zambia Standard Chartered Bank Zambia plc

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103 Zimbabwe Standard Chartered Bank (Mauritius)

Limited

* Mercato Sospeso

** Royal Bank of Canada funge da subdepositario di Northern Trust per i titoli non ammessi al regolamento da parte del

depositario centrale titoli locale del Canada

*** Euroclear è classificato come Depositario Centrale di Titoli Internazionale (ICSD), e non come subdepositario

**** Deutsche Bank AG opera come Depositario Centrale di Titoli per i CD in USD e non è classificato come subdepositario

1 24416842.11.EU_BUSINESS

TT ASIA EX JAPAN EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Asia ex Japan Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc, fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data 21 marzo 2018 e perciò deve essere letto congiuntamente allo stesso.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi compaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.

21 marzo 2018

24416842.11.EU_BUSINESS 2

Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è realizzare una crescita del capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo d’investimento investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili, come:

- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e indici (“P-Notes”), descritti in maggior dettaglio nel

capitolo seguente “Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)”; - altri titoli legati alle azioni come strumento sottostante, ossia equity linked note e obbligazioni

convertibili; e - warrant

che sono, o i cui rispettivi titoli sottostanti: (i) sono inclusi nell’indice MSCI AC Asia ex Japan (l’“Indice”); (ii) sono quotati su un Mercato e (a) hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice; o che (b) non hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice ma che, a giudizio del Gestore degli Investimenti, svolgono una parte prevalente della propria attività economica in paesi inclusi nell’Indice.

Il Fondo può inoltre ottenere un’esposizione indiretta alla Cina tramite Stock Connect, come descritto più avanti nel capitolo “Definizioni” del Prospetto.

Il Fondo può inoltre essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.

Il Fondo può essere investito anche in titoli obbligazionari convertibili a tasso variabile e ibridi a tasso fisso, compresi titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e non societari di tutto il mondo (non oltre il 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in tali titoli obbligazionari). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.

Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato nel Prospetto alla voce “Tipi di SFD”), non si prevede che ciò incida sensibilmente sul grado di leva o sulla volatilità del Fondo.

Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio (nei termini di seguito descritti). Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte

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del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno allo scopo di conseguire l’obiettivo d’investimento del Fondo, quest’ultimo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Il Fondo può detenere liquidità a carattere accessorio, di cui fino al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo in contanti (limite da non applicarsi nel caso in cui i contanti vengano detenuti per agevolare rimborsi di importo significativo).

L’Indice è un indice finanziario costruito per misurare la performance del mercato azionario asiatico, Giappone escluso. L’Indice rappresenta le società large e mid-cap di due paesi sviluppati su tre (Giappone escluso) e di nove mercati emergenti dell’Asia.https://www.msci.com/documents/10199/27561c18-c30e-4d12-9321-5c83094e0d65. Il Gestore degli Investimenti ritiene che l’avere un’esposizione ai titoli compresi nell’Indice agevoli l’attuazione della strategia d’investimento del Fondo.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti utilizza una strategia “bottom-up” per la costruzione del portafoglio. Utilizza anche un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentino un’opportunità di investimento o per escludere aree ad alto rischio, identificare società con alte barriere all’ingresso, una generazione solida di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e un management competente.

Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli idonei attraverso la documentazione dell’emittente in questione e le informazioni disponibili sull’Indice (se applicabile), oltre che attraverso una combinazione dei metodi seguenti:

1. selezione bottom-up dei titoli; 2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato; 3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down; 5. confrontandosi con altri componenti del team di gestione degli investimenti che stanno gestendo e

studiando altri prodotti e regioni; e 6. confrontandosi con broker e fornitori di ricerca indipendenti.

Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli che non sono quotati o negoziati nell’Indice) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo in tre fasi per:

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1. Verificare che i titoli presentano una valutazione interessante nel contesto degli asset e/o degli utili.

2. Verificare l’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso una discussione nell’ambito del team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificare il fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in un rinnovamento del management della società in oggetto o in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale che possono interessare la società stessa.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto (o al di sopra) del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti swap a scopo di investimento, copertura e di efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. Per ottenere un’esposizione a tali azioni è possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento, comportando una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, dando luogo a contenziosi legali. Benché l’utilizzo di swap e future per aumentare l’effetto leva sia possibile, il Fondo non intende far ricorso alla leva investendo in swap o future.

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In base alla natura dell’SFD utilizzato, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati SFD per investire in importanti indici azionari come l’Indice, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Tali indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.

Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono strumenti finanziari utilizzabili dal Fondo per assumere un’esposizione indiretta a diversi mercati dell’Asia (Giappone escluso), tra cui India, Pakistan, Sri Lanka, Vietnam, Cina, Corea del Sud e Taiwan. L’acquisto di P-Note da società di intermediazione o banche dà al Fondo accesso indiretto a titoli azionari e permette al Fondo di assumere un’esposizione a mercati azionari che potrebbero non essere accessibili direttamente, senza che scattino potenziali obblighi di registrazione. Le P-Note sono spesso quotate in borsa, ma di solito sono negoziate su base OTC con l’intermediario o la banca emittente. Le P-Note su azioni in genere forniscono un’esposizione alla pari al titolo sottostante (ossia hanno un delta di 1), non sono acquistate a margine e non incorporano elementi derivati.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura e di efficiente gestione del portafoglio, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo e subordinatamente alle limitazioni pertinenti indicate nel Prospetto nei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte allo scoperto. Il Fondo può assumere posizioni sia lunghe che corte, ed è previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e massimo 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.

Finanziamenti

Nel rispetto delle disposizioni generali riportate nel Prospetto al capitolo “Fondi – Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti”, il Fondo può prendere provvisoriamente in prestito un ammontare non superiore al 10% del suo patrimonio netto.

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Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio composto principalmente da azioni e titoli assimilabili dell’Asia (Giappone escluso) e che siano pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

I fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto si applicano al Fondo.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in euro e sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei titolari di classi di Azioni denominate in euro e in sterline rispetto alla Valuta base (USD). In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base. In sede di sottoscrizione, rimborso, scambio e distribuzione dalle classi di Azioni denominate in euro o sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in euro o sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 8% 0%

Rischio valutario

Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo.

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto

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sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti Iniziali Minimi e gli Investimenti Successivi Minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di Gestione e Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione, il Periodo di Offerta e il Periodo di Offerta Iniziale per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella sottostante.

Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di

emissio-ne

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/

Capitalizzazione

Comm.ne annuale

di gestione1

Total Expense

Ratio massimo

Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe A2

Capitalizzazione

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe B2*

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe C1

Euro €3.000.000 €100.000 €3.000.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe C2

Capitalizzazione

Azioni di Classe D1*

Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe E1

Sterline £1.000.000 £100.000 £1.000.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe E2

Capitalizzazione

1 O altri importi che la Società potrà stabilire e, in caso di aumento di tali importi che causi una violazione del Total Expense Ratio, con preventiva approvazione degli Azionisti e comunicazione agli stessi.

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Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di

emissio-ne

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/

Capitalizzazione

Comm.ne annuale

di gestione1

Total Expense

Ratio massimo

Azioni di Classe F1*

Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe G1*

USD $10.000 $10.000 $10.000 $10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe G2*

Distribuzione

Azioni di Classe H1*

Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe H2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe I1*

Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe I2*

Capitalizzazione

*Le Azioni di Classe B, le Azioni di Classe D, le Azioni di Classe F, le Azioni di Classe G, le Azioni di Classe H e le Azioni di Classe I sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale

Il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

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Commissione di Rimborso

La Società può applicare una Commissione di Rimborso in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Rimborso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di rimborso rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del rimborso pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Rimborso.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.

Data di Regolamento

In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riacquisto o rimborso, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

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Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella che precede. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno liquidate con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe G, per le Azioni di Classe H e per le Azioni di Classe I, il Gestore degli Investimenti può ridurre una parte delle commissioni percepite da un investitore e applicare riduzioni diverse tra gli investitori. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe G, per le Azioni di Classe H e per le Azioni di Classe I, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o scontare una parte delle commissioni percepite da un broker, distributore, consulente finanziario e/o piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H e I possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

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Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 10.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Il Distributore non ha il diritto di ricevere una commissione o un rimborso dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di distributore delle Azioni del Fondo.

Costi di Costituzione

Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.

Si prevede che le spese sostenute per la costituzione del Fondo non saranno superiori a €30,000 e saranno sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori dopo essersi consultati con la Banca Depositaria).

Modalità di Acquisto delle Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.

Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta, e non potranno essere revocate in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.

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Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Modalità di Vendita delle Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.

L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Varie

TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.

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TT ASIA-PACIFIC EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto per datato 21 marzo 2018 TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Asia-Pacific Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti come:

- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da

banche o intermediari il cui rendimento – positivo o negativo – riflette la performance delle azioni o dell’indice azionario sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e

- altri titoli legati alle azioni come strumento sottostante, ossia equity linked note e obbligazioni convertibili

negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nella regione Asia-Pacifico, prevalentemente ad esclusione del Giappone, e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.

Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli fuori indice, che possono includere: (a) titoli azionari quotati o negoziati su qualsiasi borsa asiatica (anche giapponese) fuori indice; (b) qualsiasi titolo su una borsa riconosciuta il cui emittente derivi oltre il 50% del suo patrimonio, delle vendite o dei profitti da paesi compresi nell’indice MSCI AC Asia Pacific ex Japan (“l’Indice di riferimento”); o (c) qualsiasi titolo su una borsa riconosciuta il cui emittente impieghi oltre il 50% della sua forza lavoro - e ricavi oltre il 50% dei suoi costi lordi del lavoro da operazioni - in paesi compresi nell’Indice di riferimento. Il processo di identificazione e selezione di titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

L’Indice di Riferimento è un indice finanziario costruito per misurare la performance del mercato azionario asiatico, Giappone escluso. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/0df2ed3c-5fea-4414-b875-55dcd31705ad.

Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato di seguito), non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo.

In condizioni di mercato normali, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti di società incluse nell’Indice di riferimento, o i cui titoli sottostanti sono negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice di riferimento, ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi, a tasso fisso e variabile, che comprendono i titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (non più del 5% del Patrimonio Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli

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obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.

Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici azionari ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice di Riferimento sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio come di seguito descritto. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato. Il Gestore degli Investimenti può inoltre sottoscrivere opzioni di vendita (put) e opzioni d’acquisto (call) coperte per generare proventi addizionali per il Fondo.

Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categorie suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi di investimento collettivo a capitale variabile conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti utilizza principalmente una strategia “bottom-up” nella costruzione del portafoglio. Utilizza anche un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentino un’opportunità di investimento o per escludere aree ad alto rischio, identificare settori con alte barriere all’ingresso, una generazione solida di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e un management competente.

Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli idonei attraverso la documentazione dell’emittente in questione e le informazioni disponibili sull’Indice di riferimento (se applicabile), oltre che attraverso una combinazione dei metodi seguenti:

1. selezione titoli bottom up;

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.

2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato;

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3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down;

Nell’ambito del processo di ricerca e costruzione del portafoglio, il Gestore degli Investimenti utilizza tematiche macro di tipo top-down per generare idee d’investimento e per la gestione del rischio. A titolo di esempio, la tendenza alla digitalizzazione globale porta ad un aumento del consumo di dati e dispositivi per la generazione delle idee. Al contempo, la tendenza globale alla digitalizzazione comporta una serie di rischi legati alla sicurezza informatica, ai diritti individuali alla privacy e alle modifiche delle strutture industriali esistenti. Nell’ambito di questo esempio in particolare, il trend top-down ha suggerito al gestore del portafoglio l’idea di cercare produttori di componenti di dispositivi digitali o una società di sicurezza informatica quotati in borsa.

5. confrontandosi con altri componenti del team di gestione degli investimenti che stanno gestendo e studiando altri prodotti e regioni; e

6. confrontandosi con broker sell-side e fornitori di ricerca indipendenti.

Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli che non sono quotati o negoziati sull’Indice di riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte per:

1. Verificare che i titoli presentano una valutazione interessante nel contesto dei loro asset e/o utili.

2. Verificare l’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso una discussione nell’ambito del team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificare il fattore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti politici, legali o fiscali attesi, che possono influire sulla società in oggetto o un cambiamento del management nella società.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation determinate dall’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap (inclusi swap su indici e su valute) a scopo di copertura, di investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come modo più efficace di ottenere un’esposizione ad azioni o a titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati SFD per investire in importanti indici azionari come l’Indice di Riferimento, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Questi indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti sugli OICVM, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.

Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.

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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo, investendo in un portafoglio principalmente composto da azioni o titoli assimilabili della regione Asia-Pacifico (Giappone escluso) compresi nell’Indice di Riferimento, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 8% 0%

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Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

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Classe di Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di Emissione

Iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/

Capitalizzazione

Comm.ne annuale di

gestione

Total Expense

Ratio Max

Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

N/A. Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe A2

USD 10 Capitalizzazione

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe B2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe C1

Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe C2

Capitalizzazione

Azioni di Classe D1*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe E1

Sterlina £ 3.000.000 £ 100.000 £ 3.000.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe E2

N/A Capitalizzazione

Azioni di Classe F1*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe G*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe G2*

Distribuzione

Azioni di Classe H*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe H2*

£ 10 Capitalizzazione

Azioni di Classe I1*

Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe I2*

Capitalizzazione

* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di offerta iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe E2, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo

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successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe E2, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni

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scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.

Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

US$5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a

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ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I1 e I2,, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I1 e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Depositario

Il Depositario ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. Il Depositario ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

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Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

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Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Varie

TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.

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TT CHINA FOCUS FUND

Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT China Focus Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Fund Pls (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale tra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale tra i comparti disciplinata dalle leggi d’Irlanda e autorizzata dalla Banca Centrale d’Irlanda.

Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi appaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.

21 marzo 2018

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Obiettivo e politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo consiste nel produrre una crescita del capitale a lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo d’investimento investendo principalmente in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili, come:

- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e indici (“P-Notes”), descritti in maggior dettaglio nel

capitolo seguente “Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)”; - altri titoli aventi le azioni come strumento sottostante, ossia obbligazioni convertibili; e - warrant

che sono, o i cui rispettivi titoli sottostanti: (i) sono quotati o negoziati sull’indice MSCI China (l’“Indice”); (ii) sono quotati su un Mercato e (a) hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice; o che (b) non hanno la propria sede legale o domicilio nei paesi elencati nell’Indice ma svolgono una parte prevalente della propria attività economica in paesi inclusi nell’Indice.

Il Fondo può inoltre ottenere un’esposizione diretta alla Cina tramite Stock Connect, come descritto più avanti nel capitolo “Definizioni” del Prospetto. Il Fondo non investe direttamente in Azioni cinesi di classe A.

Il Fondo può inoltre essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.

Il Fondo può inoltre investire fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo in titoli obbligazionari non investment grade di emittenti societarie e governative in tutto il mondo. I titoli obbligazionari non investiment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli Investimenti hanno qualità comparabile.

Il processo di identificazione e selezione di titoli ammissibili è descritto di seguito nel capitolo intitolato “Identificazione e selezione dei titoli ammissibili”.

L’Indice rileva il rendimento del mercato azionario dei titoli cinesi a grande e media capitalizzazione e dei titoli esteri negoziati sulle borse cinesi, di Hong Kong ed estere. Maggiori informazioni sull’Indice sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.

Il Fondo può acquistare opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e stock option) fino ad un valore del 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini di una gestione efficiente del portafoglio, nei termini di seguito descritti. Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi

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momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato. Il Gestore degli Investimenti può inoltre sottoscrivere opzioni di vendita (put) e opzioni d’acquisto (call) per generare proventi addizionali per il Fondo.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del proprio Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e selezione di titoli ammissibili

Il Gestore degli Investimenti utilizza una strategia “bottom-up” per la costruzione del portafoglio. Inoltre, utilizza un approccio “top-down” per identificare temi che rappresentano un’opportunità d’investimento o per escludere aree ad alto rischio, per identificare settori caratterizzati da alte barriere d’ingresso, una solida generazione di flussi di cassa, rendimenti elevati sul capitale investito e una gestione competente.

Inoltre, il Gestore degli Investimenti può individuare titoli ammissibili attraverso la documentazione distribuita dall’emittente e dalle informazioni disponibili sull’Indice, ove pertinente, oltre che attraverso una combinazione dei seguenti metodi:

1. selezione bottom-up dei titoli;

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.

2. esperienza e conoscenza delle società e del loro mercato; 3. analisi dei risultati della società in questione; 4. trend e idee di tipo top-down;

Nell’ambito del processo di ricerca e costruzione del portafoglio, il Gestore degli Investimenti utilizza tematiche macro di tipo top-down per generare idee d’investimento e per la gestione del rischio. A titolo di esempio, la tendenza alla digitalizzazione globale porta ad un aumento del consumo di dati e dispositivi per la generazione delle idee. Al contempo, la tendenza globale alla digitalizzazione comporta una serie di rischi legati alla sicurezza informatica, ai diritti individuali alla privacy e alle modifiche delle strutture industriali esistenti. Nell’ambito di questo esempio in particolare, il trend top-down ha suggerito al gestore del portafoglio l’idea di cercare produttori di componenti di dispositivi digitali o una società di sicurezza informatica quotati in borsa.

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5. confrontandosi con altri membri del team di gestione degli investimenti che si occupano della gestione e dello studio di altri prodotti e regioni; e

6. confrontandosi con broker e fornitori di ricerca indipendenti.

Una volta identificati, i titoli ammissibili (compresi i titoli non quotati o negoziati sull’Indice) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte:

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili. 2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad

esempio parlando con il management della società, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso un confronto nell’ambito del team di gestione degli investimenti al fine di convalidare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto o influire su un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto, o al di sopra, del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o che il Gestore degli Investimenti considera un fair value del titolo in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o titoli il cui prezzo è ritenuto erroneo in base a fattori di natura statistica, tecnica o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le sollecitazioni di mercato, come una crisi finanziaria, o una crisi politica che andrebbero ad impattare sensibilmente i mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi - Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti FSD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti swap (inclusi swap su indici e valute), a scopo di investimento, copertura e ai fini di un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in

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titoli detenute dal Fondo. Per ottenere un’esposizione a tali azioni è possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a contenziosi legali.

In base alla natura dell’SFD utilizzato, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Come sopra descritto, il Fondo può utilizzare determinati FSD per investire in importanti indici azionari come l’Indice, che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Questi indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti sugli OICVM, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.

Inoltre, il Fondo può investire in P-Note, come descritto nel precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui normalmente gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e normalmente non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 30% lungo e 30% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo, investendo in un portafoglio principalmente composto da azioni o titoli assimilabili dell’Indice, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

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Fattori di rischio

Al fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della valuta della classe

La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in euro e sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in euro e in sterline rispetto alla Valuta base (USD). In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzione dalle classi di Azioni denominate in euro o sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in euro o sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 8% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno Lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate alla voce “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine Ultimo di Negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti Iniziali Minimi, gli Investimenti Successivi Minimi, nonché gli Investimenti Minimi per ciascuna classe di Azioni sono descritti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti Iniziali Minimi e gli Investimenti Successivi Minimi applicabili a una classe di Azioni. Anche la Commissione Annuale di

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Gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione Iniziale, il Periodo di Offerta e il Periodo di Offerta Iniziale per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella sottostante.

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Classe di

azioni

Valuta della

Classe

Investimenti Iniziali Minimi e Successivi

Investimento Minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni a Distribuzione/

Capitalizzazione

CommissioneAnnuale di Gestione

Total Expense

Ratio Max

Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe A2

N/A Capitalizzazione

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe B2*

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe C1

Euro €3.000.000

€100.000 €3.000.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe C2

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe D1*

Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe E1

Sterline £3.000.000

£100.000 £3.000.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe E2

Capitalizzazione

Azioni di Classe F1*

Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe G1*

USD $10.000 $10.000 $10.000 $10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe G2 *

Capitalizzazione

Azioni di Classe H1*

Sterline £10.000 £10.000 £10.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

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Classe di

azioni

Valuta della

Classe

Investimenti Iniziali Minimi e Successivi

Investimento Minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni a Distribuzione/

Capitalizzazione

CommissioneAnnuale di Gestione

Total Expense

Ratio Max

Azioni di Classe H2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe I1*

Euro €10.000 €10.000 €10.000 €10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe I2*

Capitalizzazione

*Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori di volta in volta approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne che in relazione alle Azioni di Classe A2, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e darne comunicazione alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A2, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso , la Classe è continuamente aperta alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione

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pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.

Data di Regolamento

In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10 percento del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

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Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del un Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella che precede. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a percepire dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’esercizio delle proprie funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno liquidate con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe G, H e I, il Gestore degli Investimenti può ridurre una parte delle commissioni percepite da un investitore e applicare riduzioni diverse tra gli investitori. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe G, H e I, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o scontare una parte delle commissioni percepite da un broker, distributore, consulente finanziario e/o piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H e I possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha a percepire ulteriori commissioni o rimborsi dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che le il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superi la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria esclusiva discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

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Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 10.000 l’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% delle attività nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata con frequenza mensile in via differita. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni e gli oneri di transazione concordati, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, che dovranno essere corrisposti su base mensile in via differita.

Costi di Costituzione

Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.

Le spese sostenute per la costituzione del Fondo non hanno superato i 25.000 EUR e sono sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori).

Modalità di Acquisto delle Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.

Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta e non potranno essere revocato in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.

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Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Modalità di Vendita delle Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.

L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Varie

TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.

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TT EMERGING MARKETS EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Emerging Markets Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.

25 giugno 2018

Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto da titoli azionari ed equivalenti come di seguito descritto:

- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da

banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti). Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e

- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), swap su azioni interamente finanziati e obbligazioni convertibili,

negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nei Mercati emergenti (definiti in riferimento all’Indice MSCI Emerging Markets (l’“Indice di Riferimento”) – si veda nel seguito per maggiori dettagli), e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.

Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia. Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant, obbligazioni convertibili e opzioni, non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo

Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti di società incluse nell’Indice di Riferimento, e/o in titoli azionari ed equivalenti di società non incluse nell’Indice di Riferimento, ma il cui emittente abbia sede legale, sia domiciliato, ubicato o, secondo il Gestore degli Investimenti, eserciti la maggior parte della propria attività economica nei paesi dell’Indice di riferimento, e/o in azioni o titoli legati ad azioni negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti siano negoziati, nelle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice di Riferimento, ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi e convertibili, a tasso fisso e variabile, che comprenderanno titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.

Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF e opzioni su azioni) allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio di seguito descritti. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.

Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categoria suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto complessivo) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi di investimento collettivo a capitale variabile conformemente con i requisiti dei Regolamenti.

L’Indice di Riferimento è un indice finanziario che include una serie di mercati globali che esso classifica come mercati emergenti (“Mercati Emergenti”). Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/c0db0a48-01f2-4ba9-ad01-226fd5678111

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti utilizza una combinazione di analisi “top-down” e strategia di selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. Questa analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare aree idonee nelle quali allocare le proprie risorse nella ricerca di opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli idealmente destinati a beneficiare di favorevoli tendenze top-down. L’analisi top-down si avvale di:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società;

3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati nell’Indice di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i suoi fornitori o concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap con finalità di investimento, di copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni

In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni emergenti, e disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro, Sterline e Corone Norvegesi, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro, Sterline e Corone Norvegesi è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 6% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito e in relazione alla classe di Azioni denominata in Corone Norvegesi sotto la voce “Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore”

Classe di Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione

iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/

Capitalizzazione

Comm.ne annuale di

gestione

Total Expense

Ratio Max Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe A2

Capitalizzazione

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000 USD 10.000

USD 10.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe B2*

USD 10 Capitalizzazione

Classe di Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione

iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/

Capitalizzazione

Comm.ne annuale di

gestione

Total Expense

Ratio Max Azioni di Classe C1

Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe C2

N/A Capitalizzazione

Azioni di Classe D1*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe E1

Sterlina £ 1.000.000 £ 100.000 £ 1.000.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe E2

Capitalizzazione

Azioni di Classe F1*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe G*

USD USD 10.000 USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe G2*

Distribuzione

Azioni di Classe H*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

Azioni di Classe H2*

£ 10 Distribuzione

Azioni di Classe I*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe I2*

€ 10 Distribuzione

Azioni di Classe N1

Corona Norvegese

Kr 400.000.000

Kr 830.000

Kr 400.000.000

Kr 83 Come descritto sotto

Capitalizzazione V. sotto V. sotto

* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 sono disponibili soltanto tramite sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2, delle Azioni di Classe B1, delle Azioni di Classe C2, delle Azioni di Classe E2, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe I, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 dicembre 2018, o (iii) una data precedente o

successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2, alle Azioni di Classe B1, alle Azioni di Classe C2, alle Azioni di Classe E2, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe I, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente) e la Commissione di Conversione rifletta la politica del Fondo. In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente (o, nel caso delle Azioni di Classe N1, come descritto di seguito). Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore o di un distributore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I, I2 e N1, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I, I2 e N1 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (o, nel caso delle Azioni di Classe N1, come descritto di seguito) (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

La commissione di gestione annuale per le Azioni di Classe N1 dovrà essere addebitata su base scaglionata e ridotta in base al Valore Patrimoniale Netto della partecipazione di ciascun Azionista nelle Azioni di Classe N1 come segue:

L’ammontare dell'investimento sarà calcolato per Azionista in ogni Giorno di negoziazione con riferimento al Valore patrimoniale netto in Azioni di Classe N1 detenuto da ogni singolo azionista. La Limitazione delle Spese in relazione alle Azioni di Classe N1 avrà un tetto massimo pari a 0,50% annuo per l’ammontare della commissione oltre la commissione di gestione annua dovuta da ciascun azionista di Azioni di Classe N1, come indicato nella tabella sopra.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Valore dell’investimento Commissione di gestione annuale NOK < 400 m (incluso) 0,80%

NOK 400 m – 800 m (incluso) 0,75% NOK 800 m – 1.600 m ((incluso) 0,70%

NOK 1.600 m + 0,65%

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Varie

TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.

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TT EMERGING MARKETS UNCONSTRAINED FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Emerging Markets Unconstrained Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti con i fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto avranno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato composto da titoli azionari ed equivalenti come:

- certificati di deposito, American Depositary Receipt, Global Depositary Receipt; - titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da

banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti; questi strumenti permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente e generalmente sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e

- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), swap su azioni interamente finanziati e obbligazioni convertibili

negoziati o i cui rispettivi titoli sottostanti siano compresi nei paesi dell’indice MSCI Emerging Markets Horizon o nelll’indice MSCI Emerging Markets (gli “Indici di Riferimento”) e che il Gestore degli Investimenti ritiene possiedano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore sotto forma di attività e redditi. Maggiori informazioni sugli Indici di Riferimento sono disponibili sui siti https://www.msci.com/documents/10199/2df2e8a3-fdab-4dc5-b7c9-77175ea5adcc e https://www.msci.com/documents/10199/c0db0a48-01f2-4ba9-ad01-226fd5678111.

Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Il Fondo può investire anche in titoli non inclusi negli Indici di Riferimento, tra cui titoli azionari o equivalenti: (a) il cui emittente abbia sede legale o sia domiciliato in paesi inclusi negli Indici di Riferimento; o (b) quotati o negoziati su qualsiasi borsa globale riconosciuta e il cui emittente, secondo il Gestore degli Investimenti, derivi oltre il 50% del suo patrimonio, delle vendite o dei profitti da paesi compresi negli Indici di Riferimento; o (c) qualsiasi titolo quotato o negoziato su una borsa globale riconosciuta il cui emittente, secondo il Gestore degli Investimenti, svolga oltre il 50% della sua attività economica in paesi compresi negli Indici di Riferimento.

Benché il Fondo possa investire anche in titoli correlati alle azioni come warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni, non si prevede che ciò incida sensibilmente sulla leva finanziaria o sulla volatilità del Fondo.

Il Fondo può investire in titoli obbligazionari a reddito fisso ibridi e convertibili, a tasso fisso e variabile, che comprenderanno titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo (ma non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli

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obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.

Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni (comprese opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e agli Indici di Riferimento sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio come di seguito descritto. La vendita di un contratto futureinstaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto futureinstaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto ad acquistare i titoli sottostanti l’opzione, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione call, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo esercizio. Un’opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente, a fronte del versamento di un premio, il diritto a vendere i titoli sottostanti, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione put, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti può utilizzare una combinazione di analisi “top-down” e selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli che beneficiano di favorevoli tendenze top-down. L’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società;

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3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati negli Indici di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al gestore degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi di diversi importanti volani, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicheranno le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap a scopo di investimento, copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio, subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future saranno utilizzati principalmente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso potranno essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione a tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale, in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni.

In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”. Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e swap.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni emergenti, e che sono disposti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta della Classe e la Valuta Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta Base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 9% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta Base del Fondo

USD

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Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono indicati nella tabella che segue. Gli Amministratori potranno ridurre gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi e gli Investimenti minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti iniziali minimi, Investimenti successivi minimi e Investimenti minimi. Il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta iniziale, la Commissione annuale di gestione e il Total Expense Ratio per ciascuna classe di Azioni sono parimenti indicati nella tabella che segue.

Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio max.

Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe A2

Capitalizzazione

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000

USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

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Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio max.

Azioni di Classe B2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe C1

Sterlina £ 3.000.000

£ 100.000 £ 3.000.000

£ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe C2

N/A Capitalizzazione

Azioni di Classe D1*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe E1

Euro € 3.000.000

€ 100.000 € 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe E2

Distribuzione

Azioni di Classe F1*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe G*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000

N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe G2*

USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione

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Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazione

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio max.

Azioni di Classe H*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe H2*

£ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione

Azioni di Classe I*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00% 1,50%

Azioni di Classe I2*

€ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione

* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2, delle Azioni di Classe C2, delle Azioni di Classe E1, delle Azioni di Classe E2, delle Azioni di Classe G, delle Azioni di Classe H e delle Azioni di Classe I, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale per le Classi di Azioni ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2, alle Azioni di Classe C2, alle Azioni di Classe E1, alle Azioni di Classe E2, alle Azioni di Classe G, alle Azioni di Classe H e alle Azioni di Classe I, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

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La Commissione di Conversione applicata alle conversioni potrà essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili dovranno pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

US$3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti avrà diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti avrà altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni matureranno e saranno calcolate ogni Giorno di Negoziazione e saranno pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli

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investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G, G2, H, H2, I e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G, G2, H, H2, I e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei subdepositari e tutti gli oneri di transazione concordati, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

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Agente amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Costi di costituzione Il costo per la costituzione del Fondo non ha superato USD 25.410,04 e sarà ammortizzato durante i primi cinque anni di operatività del Fondo (o nel più breve periodo eventualmente deciso dagli Amministratori a loro discrezione).

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e dalla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax saranno trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta potrà essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo dovrà rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento Minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione saranno eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax saranno trattate come ordini definitivi. Una volta

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presentata, una domanda di riscatto non potrà essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista avrà il diritto di realizzare una parte soltanto della sua partecipazione in una classe del Fondo ove tale realizzo determinasse una riduzione delle sue Azioni in tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un’Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avverranno su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Varie

TT International (Hong Kong) Limited agisce come sub-gestore degli investimenti del Fondo.

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TT EUROPE EX-UK EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Europe Ex-UK Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori di TT International Funds PLC, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati in Europa, escluso il Regno Unito, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.

In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI Europe Ex-UK (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). Fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

L’Indice di Riferimento è un indice finanziario che comprende alcuni mercati avanzati d’Europa, escluso il Regno Unito. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.

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Il Gestore degli Investimenti anche utilizza una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti.

Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili;

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali;

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra

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natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni sono utilizzate unicamente per la copertura di posizioni esistenti. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a

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qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Copertura della Valuta della Classe

La Valuta di base del Fondo è la sterlina. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Dollari statunitensi. Ad eccezione delle Azioni di Classe I e di Classe J, il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e USD rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni sono esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni in riferimento alle classi di Azioni senza copertura denominate in Euro e USD, i cambi valutari sono effettuati verso la Valuta di Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il valore delle classi di Azioni senza copertura denominate in Euro e USD è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 6% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

Sterlina

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

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Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e

successivi

Investi-mento

minimo

Prezzo di emissione iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni a distribuzione

/ capitalizzazio

-ne

Comm.ne

annuale di

gestione

Total Expense

Ratio max

Azioni di Classe A

Sterlina £ 3,000,000

£ 100,000

£ 3,000,000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 1,00% 1,20%

Azioni di Classe B*

Sterlina £ 10,000 £ 10,000

£ 10,000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe C

Euro € 3.000.000

€ 100.000

€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,00% 1,20%

Azioni di Classe D*

Euro € 10.000 € 10.000

€ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,50% 1,70%

Azioni di Classe E

USD USD 3.000.000

USD 100,000

USD 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,00% 1,20%

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Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e

successivi

Investi-mento

minimo

Prezzo di emissione iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni a distribuzione

/ capitalizzazio

-ne

Comm.ne

annuale di

gestione

Total Expense

Ratio max

Azioni di Classe F*

USD USD 10,000

USD 10,000

USD 10,000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,50% 1,70%

Azioni di Classe G*

USD USD 10,000

USD 10,000

USD 10,000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe H*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000

£ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe I

USD USD 3.000.000

USD 100,000

USD 3.000.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,00% 1,20%

Azioni di Classe J*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,50% 1,70%

Azioni di Classe K*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione

0,60% 0,80%

Azioni di Classe L*

Euro € 10.000 € 10.000

€ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

0,60% 0,80%

Azioni di Classe M

Sterlina £ 3.000.000

£ 100.000

£ 3.000.000 £10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,00% 1,20%

* Le Azioni di Classe B, di Classe D, di Classe F, di Classe G, di Classe H, di Classe J, di Classe K e di Classe L sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne nel caso delle Azioni di Classe A, delle Azioni di Classe C, delle Azioni di Classe D, delle Azioni di Classe E, delle Azioni di Classe F e delle Azioni di Classe H, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

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Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A, alle Azioni di Classe C, alle Azioni di Classe D, alle Azioni di Classe E, alle Azioni di Classe F e alle Azioni di Classe H, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto)

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rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

£ 3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

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Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe H, K e L, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe H, K e L, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B, D, F, G, H, J, K e L possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”).

Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni

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concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

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L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

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TT EUROPEAN EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT European Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc la (“Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati europei elencati nell’Appendice 1 del Prospetto, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.

In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI Europe (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia.

L’Indice di Riferimento è un indice pensato per misurare la performance dei mercati azionari sviluppati in Europa. Maggiori informazioni sull’Indice di riferimento sono disponibili sul sito www.msci.com/europe.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti può utilizzare una combinazione di analisi “top-down” e selezione “bottom-up” dei titoli per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti può prendere in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Il Gestore degli Investimenti può inoltre analizzare i cambiamenti di regime a livello politico e il relativo impatto sulle politiche e sulle riforme economiche. Questa analisi top-down può non tradursi in un’asset

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allocation formale, ma può aiutare il Gestore degli Investimenti a identificare aree idonee nelle quali allocare le proprie risorse nella ricerca di opportunità d’investimento interessanti. Il Gestore degli Investimenti tende a privilegiare i titoli idealmente destinati a beneficiare di favorevoli tendenze top-down.

L’analisi top-down si avvale di una combinazione di:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. All’universo degli investimenti vengono applicati filtri di “selezione bottom-up delle azioni” in base al seguente elenco non esaustivo delle caratteristiche finanziarie desunte dal rendiconto finanziario certificato della società: (i) generazione del flusso di cassa; (ii) solidità di bilancio; e (iii) crescita della redditività e degli utili.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, i titoli ammissibili (compresi quelli non quotati o negoziati nell’Indice di Riferimento) possono essere selezionati dal Gestore degli Investimenti attraverso un processo rigoroso e sistematico suddiviso in tre fasi distinte, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi

e/o utili.

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad

esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o

i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli

investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali

rischi potenziali;

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore

può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che

possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di

prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui

crescita, valore, liquidità, valuta e management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Nei casi in cui impiega una

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strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, stock option e opzioni su indici ed ETF), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni sono utilizzate unicamente per la copertura di posizioni esistenti. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta di base del Fondo è l’Euro. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Sterline rispetto all’Euro, che è la Valuta Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio al momento prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta Base.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 8% 0%

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Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

Euro

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

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* Le Azioni di Classe B, le Azioni di Classe D, le Azioni di Classe E e le Azioni di Classe F sono disponibili soltanto per il tramite dei sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

In relazione alle Azioni di Classe E e alle Azioni di Classe F, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A, alle Azioni di Classe B, alle Azioni di Classe C e alle Azioni di Classe D, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente

Classe di Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni di Distribuzione

/ Capitalizza-

zione

Comm.ne

annuale di

gestione

Total Expense

Ratio max

Azioni di Classe A

Euro € 3.000.000

€ 100.000

€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 1,00% 1,20%

Azioni di Classe B*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe C

Euro € 3.000.000

€ 100.000

€ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,00% 1,20%

Azioni di Classe D*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione

1,50% 1,7%

Azioni di Classe E*

Sterline £ 10.000. £ 10.000 £ 10.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe F*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 €10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione

0,60% 0,80%

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aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella

misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione,

che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle

Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro

conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di

Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del

Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione

precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli

Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si

fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

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Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

€ 4.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/del Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata alla tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe E e di Classe F, il Gestore degli

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Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe E e di Classe F possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-despositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

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Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il

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pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

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TT EURO ZONE EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Euro Zone Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto (contestualmente il “Prospetto").

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato costituito principalmente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati dell’Eurozona che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.

In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori dei paesi inclusi nell’Indice MSCI EMU (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Nettodel Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Inoltre, fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari che siano quotati o negoziati sul livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia.

L’Indice di Riferimento è un indice di società large e mid cap che fornisce la copertura dei mercati industrializzati dell’Eurozona. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito https://www.msci.com/documents/10199/aa99c3a4-d48b-44ac-8caa-49522caa9021.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le

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cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.

Il Gestore degli Investimenti può anche utilizzare una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti.

Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side;

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili;

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali;

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, della crescita, del valore, della liquidità, della valuta e del management.

Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito

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assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate esclusivamente per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Benché l’utilizzo di CFD per aumentare l’effetto leva sia possibile, il Fondo non intende far ricorso alla leva investendo in CFD.

I warrant e le obbligazioni convertibili in cui investe il Fondo possono incorporare derivati e/o leva finanziaria.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non

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supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni cortesintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option e opzioni su future), contratti a termine e swap.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni europee, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano i fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta di base del Fondo è l’Euro. Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in USD e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in USD e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, riscatto, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in USD o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in USD o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.

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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 0% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

Euro

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori, comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione

iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni a distribuzione/ capitalizzazio-

ne

Comm.ne annuale

di gestione

Total Expense

Ratio max

Azioni di Classe A

Sterlina £ 3.000.000 £ 100.000 £ 3.000.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe B

Euro € 3.000.000 € 100.000 € 3.000.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,60% 0,80%

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Classe di

Azioni

Valuta della

Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione

iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni a distribuzione/ capitalizzazio-

ne

Comm.ne annuale

di gestione

Total Expense

Ratio max

Azioni di Classe C*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe D

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe E*

USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10,000 USD 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe H*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 1,70%

Azioni di Classe I*

USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe J*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,60% 0,80%

Azioni di Classe K*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,60% 0,80%

* Le Azioni di Classe C, E, H, I, J e K sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Il Periodo di Offerta Iniziale per le Classi di Azioni elencate nella tabella precedente ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.

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Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

€ 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di Azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe I, J e K, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe I, J e K, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una

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piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe C, E, H, I, J e K possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Agente Amministrativo

Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le

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commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

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Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

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TT GLOBAL EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT Global Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile con separazione patrimoniale fra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nei mercati azionari del mondo elencati nell’Appendice 1 del Prospetto, che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.

In normali condizioni di mercato, il Fondo investe almeno l’85% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse dei paesi inclusi nell’Indice MSCI ACWI (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant e titoli obbligazionari convertibili a tasso fisso e variabile, fra cui obbligazioni di emittenti societari e pubblici di tutto il mondo. Fino al 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca in Russia. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Il Fondo può anche investire in:

- titoli di partecipazione a singoli titoli e ad indici (“P-Note”) (ossia titoli emessi da banche o intermediari il cui rendimento - positivo o negativo - riflette la performance delle azioni o dell’indice sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance delle azioni o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili); e

- altri titoli aventi come sottostante le azioni, ossia equity linked note (non contenenti derivati incorporati), e swap su azioni interamente finanziati,

negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati, nei mercati azionari del mondo (definiti in riferimento all’Indice di Riferimento - si veda nel seguito per maggiori dettagli), e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.

Il Fondo può acquistare e vendere future (compresi future su indici) allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere un’esposizione agli strumenti e all’Indice sopra elencati, nonché ai fini una gestione efficiente del portafoglio di seguito descritti. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito.

Il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali di azioni o titoli legati alle azioni delle categorie suddette se il Gestore degli investimenti lo ritiene opportuno. Il Fondo può anche

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investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

L’Indice di Riferimento è un indice pensato per misurare la performance dei mercati azionari del mondo. Ulteriori informazioni su questo indice sono reperibili sul sito http://www.msci.com/products/indexes/country_and_regional/all_country/.

Le obbligazioni in cui il Fondo può investire possono essere a tasso fisso o variabile e non-investment grade. I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

Il Gestore degli Investimenti pratica principalmente la selezione “bottom-up” dei titoli per individuare titoli di alta qualità con valutazioni interessanti. Il Gestore degli Investimenti adotta una strategia long-only per identificare le società che hanno conseguito regolarmente rendimenti eccellenti lungo l’intero spettro delle capitalizzazioni di mercato, tra cui società mid, large e mega cap.

L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti inizia con il ridurre l’universo di titoli a circa 600 imprese globali che hanno costantemente dimostrato la capacità di generare ottimi rendimenti negli ultimi 10 anni. A questo universo viene applicata l’analisi bottom-up per individuare titoli sottovalutati, che vengono poi classificati utilizzando una combinazione di criteri di valutazione e di crescita. Questo processo viene potenziato con una combinazione dei seguenti elementi:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con broker sell-side selezionati.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, si procede con un’ulteriore analisi comprendente la valutazione di temi ESG (ambientali, sociali e di governance), trend di mercato e panorama competitivo al fine di stimare il valore di equilibrio (“fair value”) di ciascun titolo.

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

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Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future (compresi future su indici), opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e swap a scopo di copertura e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per facilitare una raccolta di liquidità più rapida e meno costosa per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità degli swap deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. Gli swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali. Sebbene sia possibile utilizzare swap e future per ottenere una leva finanziaria, il Gestore degli Investimenti non utilizzerà la leva finanziaria nell’ambito della sua strategia d’investimento, se non laddove la leva sia incorporata in warrant, obbligazioni convertibili, future e opzioni.

In aggiunta, le P-Note possono essere strutturate come contratti derivati il cui valore è determinato dai titoli azionari sottostanti e che possono pertanto incorporare un effetto leva. Le P-Note sono destinate a riflettere l’andamento dei titoli azionari sottostanti alla pari, per cui in genere gli investitori non ottengono un rendimento più elevato in termini assoluti di quanto non avrebbero ottenuto se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti, e in genere non perdono più di quanto non avrebbero perso se avessero investito direttamente nei titoli sottostanti. Pertanto, sebbene in teoria una P-Note possa essere considerata alla stregua di un SFD, non incorpora alcun effetto leva.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

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I warrant e le obbligazioni convertibili in cui il Fondo investe possono incorporare derivati e/o leva finanziaria.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a pronti e a termine.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni globali, e disposti ad accettare un elevato grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano ifattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Nessuna copertura della Valuta della Classe

La Valuta di Base del Fondo è il dollaro statunitense (USD). Nel Fondo sono disponibili anche classi di Azioni denominate in Euro e Sterline. Il Gestore degli Investimenti non intende coprire l’esposizione valutaria dei detentori di classi di Azioni denominate in Euro e Sterline rispetto alla Valuta di Base. In tali circostanze, queste classi di Azioni saranno esposte alle fluttuazioni tra la Valuta di Classe e la Valuta di Base. In sede di sottoscrizione, rimborso, scambio e distribuzioni dalle classi di Azioni espresse in Euro o Sterline, le conversioni verranno effettuate nella Valuta di Base al tasso di cambio prevalente. Il valore delle classi di Azioni denominate in Euro o Sterline è soggetto ad un rischio di cambio rispetto alla Valuta di Base.

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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 8% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di Gestione eil Total Expense Ratio, il Prezzo di Emissione iniziale e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio Max

Azioni di Classe A1

USD USD 3.000.000

USD 100.000

USD 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe A2

Distribuzione

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Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio Max

Azioni di Classe B1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe B2*

Distribuzione

Azioni di Classe C1

Sterlina £ 3.000.000

£ 100.000 £ 3.000.000

N/A Come descritto di seguito

Distribuzione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe C2

Capitalizzazione

Azioni di Classe D1*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Distribuzione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe D2*

Capitalizzazione

Azioni di Classe E1

Euro € 3.000.000

€ 100.000 € 3.000.000

€ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe E2

Distribuzione

Azioni di Classe F1*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50% 2,00%

Azioni di Classe F2*

Distribuzione

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Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investi-mento minimo

Prezzo di Emissione iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni di Distribuzione/ Capitalizzazio-ne

Comm.ne annuale di gestione

Total Expense Ratio Max

Azioni di Classe G1*

USD USD 10.000

USD 10.000

USD 10.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe G2*

Distribuzione

Azioni di Classe H1*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe H2*

Distribuzione

Azioni di Classe I1*

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 0,80% 1,30%

Azioni di Classe I2*

Distribuzione

* Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

Tranne nel caso delle Azioni di Classe A1, delle Azioni di Classe A2 e delle Azioni di Classe C1, che sono state già lanciate, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in una Classe non ancora lanciata sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere Classi di Azioni non ancora lanciate al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

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Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A1, alle Azioni di Classe A2 e alle Azioni di Classe C1, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In seguito al lancio, ogni Classe emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

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Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

US$2.500.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe G1, G2, H1, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe G1, G2, H1, H2, I1 e I2, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere

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una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B1, B2, D1, D2, F1, F2, G1, G2, H1, H2, I1 e I2 possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa

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commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Costi di Costituzione

Il costo per la costituzione del Fondo non ha superato $ 30.472 ed è ammortizzato durante i primi cinque anni di operatività del Fondo (o nel più breve periodo eventualmente deciso dagli Amministratori a loro discrezione).

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere effettuata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione originale e alla documentazione necessaria per le verifiche in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro), affinché l’Agente Amministrativo possa riceverla entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione interessato. Ogni ulteriore richiesta può essere inviata via fax o a mezzo lettera.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche se non confermate successivamente per iscritto e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il

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pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

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TT UK EQUITY FUND

Supplemento al Prospetto datato 21 marzo 2018 per TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT UK Equity Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile e separazione patrimoniale tra i comparti disciplinata dalle leggi dell’Irlanda ed autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento fa parte integrante del Prospetto datato 21 marzo 2018, contestualmente al quale deve essere letto.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi figurano nel capitolo del Prospetto intitolato “Gli Amministratori della Società”, si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che le informazioni contenute nel presente Supplemento siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

21 marzo 2018

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Obiettivo e Politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è produrre una crescita di capitale nel lungo termine.

Politiche d’investimento:

Il Fondo persegue il proprio obiettivo investendo in un portafoglio diversificato composto prevalentemente da titoli azionari ed equivalenti, negoziati nel Regno Unito che il Gestore degli investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali.

In normali condizioni di mercato il Fondo investe almeno l’80% del suo Valore Patrimoniale Netto in titoli azionari ed equivalenti negoziati sulle borse valori incluse nell’indice FTSE All Share (l’“Indice di Riferimento”), ivi incluse azioni ordinarie, azioni privilegiate, warrant (per non oltre il 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo) e titoli obbligazionari convertibili, inclusi i titoli obbligazionari non investment grade (non più del 5% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in tali titoli). I titoli obbligazionari non investment grade sono titoli obbligazionari con rating BB+ o inferiore assegnato da un’agenzia di rating, o titoli obbligazionari privi di rating, che secondo il parere del Gestore degli investimenti hanno qualità comparabile. Resta inteso che questo dato può includere titoli azionari ed equivalenti legati ad azioni quotati su due listini, ossia negoziati sulle borse valori incluse nell’Indice di Riferimento nonché sulle altre borse valori specificate nell’Appendice I del Prospetto. In tali circostanze, può risultare opportuno investire nelle azioni o negli strumenti finanziari legati ad azioni che non sono negoziati su una borsa valori inclusa nell’Indice di Riferimento. Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno, il Fondo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire indirettamente (fino al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto) in tali titoli attraverso partecipazioni in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti.

Inoltre, fino al 5% del patrimonio netto del Fondo può essere investito in titoli azionari quotati o negoziati al livello 1 o 2 della Borsa di Mosca.

L’Indice di Riferimento è un indice di azioni ordinarie di società aventi sede nel Regno Unito. Maggiori informazioni sull’Indice di Riferimento sono disponibili sul sito http://www.ftserussell.com/.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice 1 del Prospetto.

Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili

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Il Gestore degli Investimenti pratica essenzialmente la selezione “bottom-up” dei titoli, prendendo in considerazione anche fattori e temi “top-down”. L’analisi bottom-up si concentra sulle singole azioni di una determinata società, piuttosto che sul settore o sull’economia nel suo complesso. Il Gestore degli Investimenti ricerca principalmente titoli sottovalutati, ma le cui società sono soggette a cambiamenti significativi destinati in definitiva ad accrescere il valore dei titoli. Spesso il cambiamento è scarsamente compreso dal mercato e, con un’analisi diligente, può fornire al Gestore degli Investimenti opportunità derivanti da anomalie di prezzo.

Il Gestore degli Investimenti può anche utilizzare una combinazione di analisi “top-down” per la costruzione del portafoglio. A livello top-down, il Gestore degli Investimenti prende in considerazione l’andamento della crescita economica, della crescita degli utili, delle valutazioni (sia assolute che relative), del saldo dei conti pubblici e delle partite correnti, e dei tassi d’interesse reali. Ogni due settimane il Gestore degli Investimenti tiene una riunione aziendale “top-down” con tutti i team d’investimento che operano al suo interno. Si tratta di una preziosa opportunità per esaminare i principali volani globali dei mercati dei capitali con l’apporto e le analisi di specialisti regionali. L’analisi top-down può non tradursi in un’asset allocation formale, ma aiuta il Gestore degli Investimenti a identificare temi, tendenze e settori che potrebbero meritare un’analisi più dettagliata allo scopo di trovare opportunità d’investimento entusiasmanti. Per individuare nuovi titoli in cui investire, l’analisi top-down si avvale di una combinazione dei seguenti metodi:-

1. Una conoscenza approfondita dell’universo; 2. Riunioni e colloqui regolari con le società; 3. L’applicazione di filtri all’universo di titoli per l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita; e 4. Confronti con i broker sell-side.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, segue un rigoroso processo di analisi fondamentale che utilizza la rigorosa e sistematica procedura in tre fasi descritta di seguito, unitamente a una considerazione integrata di fattori ESG (ambientali, sociali e di governance):

1. Verifica che i titoli presentino una valutazione interessante nel contesto dei relativi attivi e/o utili.

2. Verifica dell’idea d’investimento: in primo luogo attraverso una varietà di fonti diverse (ad esempio parlando con il management della società in questione, oltre che con i fornitori o i concorrenti) e in secondo luogo attraverso discussioni interne al team di gestione degli investimenti per confermare i principali motivi alla base dell’investimento ed eventuali rischi potenziali.

3. Identificazione del fattore catalizzatore che stimolerà la creazione di valore. Questo fattore può consistere, ad esempio, in cambiamenti attesi di natura politica, legale o fiscale, che possono interessare la società in oggetto, o in un cambiamento del suo management.

Questo processo di identificazione e selezione permette al Gestore degli Investimenti di prendere decisioni di asset allocation sulla base di un’analisi dei volani principali, tra cui crescita, valore, liquidità, valuta e management.

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Benché si preveda che il portafoglio sia investito prevalentemente in posizioni long-only, laddove il Gestore degli Investimenti lo ritenga opportuno è ammessa l’assunzione di posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di Strumenti Finanziari Derivati, come descritto ulteriormente di seguito alla voce “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte. Nei casi in cui impiega una strategia long/short, il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza o in base all’analisi dei fondamentali dell’emittente, o ancora in base a fattori statistici, tecnici o di altra natura (inclusa la liquidità del singolo titolo, le tensioni di mercato, come una crisi finanziaria o una crisi politica che andrebbero a incidere sensibilmente sui mercati del credito).

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati (“SFD”)

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future, opzioni (incluse opzioni su future, opzioni su indici ed ETF, e stock option), contratti a pronti e a termine su valute e contratti differenziali (“CFD”) a scopo di copertura, investimento e per un’efficiente gestione del portafoglio subordinatamente alle relative restrizioni indicate nel Prospetto alle voci “Limitazioni all’investimento” e “Utilizzo di SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido e meno costoso per il Fondo, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. Le opzioni saranno utilizzate esclusivamente per coprire posizioni esistenti, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati per la copertura, compresa la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più conveniente per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD deve essere pari a quella delle azioni sottostanti. I CFD comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.

In base alla natura degli SFD utilizzati, il Fondo utilizza l’approccio fondato sugli impegni per misurare la propria esposizione complessiva. Il Gestore degli Investimenti non impiega leva finanziaria come strategia di investimento; tuttavia, l’utilizzo di SFD può generare un effetto leva nel Fondo. L’esposizione alla leva finanziaria del Fondo attraverso l’impiego di

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SFD non supererà il 100% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, calcolato in base all’approccio agli impegni.

Laddove il Fondo investa in opzioni basate su indici finanziari azionari, questi sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non sono ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento.

Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di perseguire una strategia azionaria long-only, con la capacità di assumere posizioni corte sintetiche con finalità di copertura, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo. È previsto che tali posizioni si mantengano di norma entro una forbice del 20% lungo e 20% corto del Valore Patrimoniale Netto del Fondo. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future, opzioni (compresi stock option e opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono future, opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), contratti a termine e CFD.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il loro capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio di azioni britannico, pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

Al Fondo si applicano fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto.

Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e Total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa delle SFT in % dell’AUM

Quota attesa dei TRS in % dell’AUM

27,5% 10% 0%

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta base del Fondo

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Sterlina

Giorno lavorativo

Un giorno, diverso dal sabato o dalla domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in anticipo agli Azionisti e riportato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine ultimo di negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 16.00 (ora irlandese) del Giorno lavorativo immediatamente precedente un Giorno di Negoziazione.

La Valuta della Classe, gli Investimenti iniziali minimi, gli Investimenti successivi minimi, nonché gli Investimenti minimi per ciascuna classe di Azioni sono previsti nella tabella di seguito. Gli Amministratori possono ridurre gli Investimenti minimi, gli Investimenti iniziali minimi e gli Investimenti successivi minimi applicabili a una classe di Azioni. Gli Azionisti saranno informati in merito alla riduzione di Investimenti minimi, Investimenti iniziali minimi e Investimenti successivi minimi. La Commissione Annuale di gestione e il Total Expense Ratio, il Prezzo di emissione iniziale, il Periodo di offerta e il Periodo di offerta iniziale per ciascuna classe di Azioni sono stabiliti nella tabella di seguito.

Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimenti iniziali minimi e successivi

Investimento minimo

Prezzo di emissione

iniziale

Periodo di offerta iniziale

Azioni di Distribu-

zione/ Capitalizzazione

Comm.ne annuale

di gestione

Total Expense

Ratio Max

Azioni di Classe A

Sterlina £ 3.000.000

£ 100.000 £ 3.000.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione

1,00% 1,20%

Azioni di Classe B*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 N/A Come descritto di seguito

Distribuzione

1,50% 1,70%

Azioni di Classe C*

Sterlina £ 10.000 £ 10.000 £ 1.000.000 £10 Come descritto di seguito

Distribuzione

0,60% 0,80%

* Le Azioni di Classe B e le Azioni di Classe C sono disponibili soltanto tramite i sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale – Classi di Azioni non ancora lanciate

In relazione alle Azioni di Classe C, il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per

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prima una delle seguenti due condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le ore 9:00 (ora irlandese) del 21 settembre 2018, o (iii) una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale d’Irlanda.

Gli investitori che desiderano investire in Azioni di Classe C sono invitati a contattare il Gestore degli Investimenti, che potrebbe deliberare l’apertura della Classe a fronte di un interesse sufficiente. L’elenco delle Classi di Azioni aperte è disponibile su richiesta presso il Gestore degli Investimenti.

Gli investitori possono sottoscrivere le Azioni di Classe C durante il Periodo di Offerta Iniziale al Prezzo di Emissione Iniziale descritto nella tabella di cui sopra.

Dopo il Periodo di Offerta Iniziale

In relazione alle Azioni di Classe A e alle Azioni di Classe B, il Periodo di Offerta Iniziale è chiuso, le Classi sono continuamente aperte alle sottoscrizioni e il prezzo di emissione corrisponde al Valore Patrimoniale Netto della Classe di Azioni pertinente nel relativo Giorno di Negoziazione.

In Seguito al lancio, la Classe di Azioni C emetterà Azioni al prezzo di emissione del Giorno di Negoziazione pertinente.

Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Riscatto

La Società può applicare una Commissione di Riscatto in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Riscatto, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di riscatto rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del riscatto pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Riscatto.

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Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che sarebbero spettate al sottoscrittore a seguito della conversione.

Data di Regolamento

Per le richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione interessato. Per le domande di sottoscrizione che rappresentino una quota pari o superiore al 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, al momento della richiesta stessa, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15.00 (ora irlandese) nel Giorno di Negoziazione (o altro orario o altro giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda viene trattata il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riscatto, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione della documentazione relativa al riscatto debitamente compilata e firmata, e a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera nel mercato di riferimento del Giorno di Negoziazione in oggetto.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

£3.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori. Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accoglienza e rifiuto di domande di sottoscrizione

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Gli Amministratori possono a propria assoluta discrezione rifiutarsi di accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del un Fondo, oppure accettarla in tutto o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti/Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a ricevere dalla Società una commissione annuale di gestione specificata nella tabella precedente. Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese vive ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni. Tali commissioni maturano e sono calcolate ogni Giorno di Negoziazione e sono pagate mensilmente in via posticipata. Salvo che per le Azioni di Classe C, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, salvo che per le Azioni di Classe C, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe B e C possono essere offerte solamente attraverso alcuni grandi distributori e/o piattaforme che offrono servizi di consulenza e/o collegati agli investitori retail con accordi distinti, incaricati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto deciso diversamente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti a loro sola discrezione.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

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Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di spesa.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,50% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 10.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate per i sub-depositari e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto di tale Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Deposito, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, ferma restando una soglia minima di USD 39.000 all’anno (più le eventuali imposte applicabili). Questa commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Come Acquistare le Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento.

Le richieste via fax sono trattate come ordini definitivi anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta e nessuna richiesta può essere revocata dopo l’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

Ciascun investitore del Fondo deve rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) l’Investimento minimo a seguito di riscatto parziale, conversione o trasferimento di Azioni.

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Salvo quanto diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Come Vendere le Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste ricevute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono eseguite nel Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di riscatto inviate via fax sono trattate come ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di riscatto non può essere revocata senza il consenso degli Amministratori.

L’importo dovuto per il riscatto delle Azioni di una classe del Fondo sarà normalmente pagato entro la Data di Regolamento mediante bonifico sul conto bancario specificato nel Modulo di Sottoscrizione o successivamente comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo. Il pagamento dei proventi del riscatto avverrà solo alla ricezione da parte dell’Agente Amministrativo del Modulo di Sottoscrizione originale e della relativa documentazione allegata, nonché di eventuale documentazione per il riscatto, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure di contrasto del riciclaggio di denaro.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della sua quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo ove da tale realizzo determini una riduzione della sua quota di Azioni di tale classe al di sotto dell’Investimento minimo.

Lo Statuto contiene disposizioni speciali qualora una domanda di riscatto inviata da un Azionista comporti un riscatto superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di limitare il numero di Azioni del Fondo riscattate in un Giorno di Negoziazione alle Azioni che rappresentino il 10% del Valore Patrimoniale Netto totale delle Azioni del Fondo circolanti nel medesimo Giorno di Negoziazione. I riscatti effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, con le modalità descritte nel capitolo “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatto di Azioni” del Prospetto.

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TT EUROPEAN OPPORTUNITIES LONG/SHORT FUND

Supplemento al Prospetto di TT INTERNATIONAL FUNDS PLC

Questo Supplemento contiene informazioni specifiche su TT European Opportunities Long/Short Fund (il “Fondo”), un comparto di TT International Funds Plc (la “Società”), fondo multicomparto con separazione patrimoniale fra i comparti e società d’investimento a capitale variabile disciplinata dalle leggi dell’Irlanda autorizzata dalla Banca Centrale.

Il presente Supplemento costituisce parte integrante del Prospetto pubblicato in data mercoledì 21 marzo 2018 e perciò deve essere letto congiuntamente allo stesso.

Gli Amministratori della Società, i cui nomi compaiono nel capitolo del Prospetto intitolato “Amministratori della Società” si assumono la responsabilità delle informazioni contenute nel Prospetto e nel presente Supplemento. In coscienza e in fede, gli Amministratori (che hanno usato tutta la diligenza necessaria allo scopo) ritengono che tali informazioni siano coerenti ai fatti cui si riferiscono e non omettano nulla che potrebbe alterarne il senso. Gli Amministratori si assumono ogni responsabilità al riguardo.

I termini e le espressioni definiti nel Prospetto hanno lo stesso significato quando utilizzati nel presente Supplemento, a meno che il contesto non richieda altrimenti.

Gli investitori sono invitati a leggere il capitolo “Fattori di rischio” nel Prospetto prima di investire nel Fondo. L’investimento nel Fondo non deve costituire una quota significativa di un portafoglio d’investimento e potrebbe non essere idoneo per tutti gli investitori.

Gli investitori devono tener presente che il Fondo intende investire principalmente in SFD. Il Fondo può anche investire prevalentemente in depositi e Strumenti del Mercato Monetario. In quanto tali, gli investitori devono tener presente la differenza tra la natura di un deposito e la natura di un investimento nel Fondo. Il valore dell’importo investito nel Fondo può fluttuare.

L’investimento nel Fondo deve essere considerato come investimento di medio-lungo termine.

Il Fondo è gestito attivamente.

Datato: 5 settembre 2019

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Obiettivo e politiche d’investimento

Obiettivo d’investimento:

L’obiettivo d’investimento del Fondo è conseguire la crescita del capitale nel lungo periodo.

Politiche d’investimento:

Il Fondo si propone di conseguire il suo obiettivo di investimento investendo in un portafoglio diversificato di posizioni sia lunghe che corte sintetiche soprattutto in titoli azionari (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili alle azioni (quali depository receipt, American Depositary Receipt e Global Depositary Receipt), unitamente ad altri strumenti, tra cui:

- stock option su singoli titoli e opzioni su indici (ossia opzioni il cui rendimento, positivo o negativo, riflette la performance dei titoli o dell’indice sottostanti. Essi permettono di partecipare alla performance dei titoli o degli indici sottostanti senza possederli direttamente. Generalmente questi strumenti sono utilizzati per ottenere un’esposizione a mercati nei quali gli accordi di regolamento sono difficili);

- future (compresi, ma non solo, future su azione singola, future su panieri e future su indici) e opzioni (comprese, ma non solo, opzioni su indici e opzioni su azioni singole);

- contratti differenziali (“CFDs”); - spot e forward in valuta estera; - swap; - Strumenti del Mercato Monetario; e - altri titoli il cui strumento sottostante siano azioni, ossia titoli equity-linked (obbligazioni con

una opzione call incorporata (descritta infra) o frazione di interesse variabile che dipende dall’andamento del titolo azionario sottostante) e obbligazioni convertibili (che possono contenere una leva finanziaria)

negoziati, o i cui rispettivi titoli sottostanti sono negoziati prevalentemente nella regione europea e che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano solide prospettive di crescita sostenibile e rappresentino valore da un punto di vista sia patrimoniale che reddituale.

Fino al 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo può essere investito in titoli azionari e assimilabili quotati a livello globale, che potrebbero non soddisfare i criteri di cui sopra ma che il Gestore degli Investimenti ritiene abbiano ragionevoli prospettive di crescita sostenibile e costituiscano valore in termini sia patrimoniali che reddituali, per consentire al Fondo di raggiungere i propri obiettivi d’investimento.

Il processo di identificazione e selezione dei titoli ammissibili è descritto di seguito al capitolo intitolato “Identificazione e Selezione di Titoli Ammissibili”.

Benché il Fondo possa essere investito anche in titoli correlati alle azioni come warrant (come indicato nel Prospetto alla voce “Tipi di SFD”), non si prevede che ciò incida sensibilmente sul grado di leva o sulla volatilità del Fondo.

Il Fondo può essere investito anche in titoli obbligazionari convertibili a tasso variabile e ibridi a tasso fisso (titoli obbligazionari che combinano caratteristiche di obbligazioni e di azioni, che possono contenere una leva, come nel caso delle obbligazioni convertibili) compresi titoli obbligazionari non-investment grade di emittenti societari e non societari di tutto il mondo (non oltre il 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in titoli obbligazionari non-investment grade). I titoli di debito non-investment grade sono titoli di debito con rating BB+ o inferiore attribuito

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da un’agenzia di rating o sprovvisti di rating ma giudicati di qualità equivalente dal Gestore degli investimenti.

Il Fondo deterrà posizioni sia lunghe che corte, come descritto più avanti nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Il Gestore degli Investimenti adeguerà le posizioni lunghe e corte del Fondo senza vincoli e questo rispecchierà le opinioni fondamentali del Gestore degli Investimenti riguardo alla valutazione delle posizioni rilevanti (ossia, sottovalutate o sopravalutate). Tali posizioni possono essere prese in diverse classi di attività contemplate nell’obiettivo e nelle politiche d’investimento del Fondo, come indicato nel presente Prospetto.

Il Fondo può acquistare e vendere future e opzioni allo scopo di perseguire l’obiettivo d’investimento e ottenere esposizione lunga e corta agli strumenti sopra elencati, a scopo di copertura. Ulteriori dettagli rispetto all’uso di future e opzioni sono riportati più avanti nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. La vendita di un contratto future instaura un obbligo del venditore a consegnare il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. L’acquisto di un contratto future instaura un obbligo dell’acquirente a pagare e ricevere in consegna il tipo di strumento finanziario indicato nel contratto nel mese di consegna pattuito e al prezzo definito. Un’opzione d’acquisto od opzione call su un titolo è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto ad acquistare, a fronte del versamento di un premio, i titoli sottostanti l’opzione al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore (venditore) dell’opzione d’acquisto, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di consegnare i titoli sottostanti a fronte del pagamento del prezzo di esercizio. Un’opzione di vendita od opzione put è un contratto che conferisce all’acquirente il diritto a vendere i titoli sottostanti, a fronte del versamento di un premio, al prezzo di esercizio specificato, in qualsiasi momento durante la vita dell’opzione stessa. Il sottoscrittore dell’opzione di vendita, che riceve il premio, ha l’obbligo, all’atto dell’esercizio dell’opzione, di acquistare i titoli sottostanti al prezzo di esercizio specificato.

Se il Gestore degli Investimenti lo ritiene opportuno allo scopo di conseguire l’obiettivo d’investimento del Fondo, quest’ultimo può partecipare a offerte pubbliche iniziali (IPO) di azioni o titoli assimilabili delle categorie suddette. Il Fondo può anche investire fino al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo in organismi d’investimento collettivo a capitale variabile, conformemente ai requisiti dei Regolamenti (che include fondi del mercato monetario ed ETF).

Fino al 100% del Valore Patrimoniale Netto complessivo del Fondo può essere investito in disponibilità liquide e mezzi equivalenti (che possono includere Strumenti del mercato monetario) laddove, a titolo esemplificativo, sia necessario per sostenere l’esposizione agli SFD o laddove, tenuto conto delle condizioni di mercato, il Gestore degli investimenti possa cercare di adottare una strategia di investimento difensivo. Il Fondo può essere investito in tali attivi per un periodo prolungato di tempo se il Gestore degli Investimenti ritiene necessario soddisfare i requisiti dell’obiettivo e delle politiche d’investimento del Fondo.

Nei limiti consentiti dai Regolamenti, tutti i titoli saranno quotati o negoziati sui Mercati di cui all’Appendice I del Prospetto.

Identificazione e selezione di titoli ammissibili

Il Gestore degli Investimenti adotta principalmente una selezione “bottom-up” dei titoli nel rispetto dell’ambiente macroeconomico “top-down”.

Nello specifico, saranno generate idee (lunghe e corte) grazie a:

1. una conoscenza approfondita dell’universo d’investimento in cui il Fondo investirà;

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2. riunioni e colloqui regolari con le società obiettivo;

3. applicazione di filtri all’universo dei titoli basati su dati di mercato usati per filtrare l’universo degli investimenti grazie all’adozione di specifici criteri azionari, quali valutazioni e redditi, e per consentire l’individuazione di società sottovalutate candidate alla crescita (lungo) e di modelli di attività troppo cari e vulnerabili (corto); e

4. confronti con i broker sell-side per valutare la loro opinione del mercato. Questi broker possono fornire una preziosa risorsa supplementare nella valutazione di una società obiettivo.

Una volta identificate le potenziali idee d’investimento, si attiva il seguente processo, rigoroso e disciplinato, strutturato in tre fasi:

1. Valutazione – il Gestore degli Investimenti stabilirà se i titoli sono sottovalutati o sopravalutati nel contesto dei loro attivi e/o redditi come emerso, tra l’altro, da ricerca sell-side, riunioni di gestione e conti registrati.

2. Verifica – il Gestore degli Investimenti verificherà la tesi degli investimenti interni attraverso molteplici modi, tra cui il confronto con il management delle società in oggetto, con esperti del settore del sell-side, e, a seconda delle particolari circostanze del caso, il Gestore degli Investimenti potrà anche confrontarsi con fornitori, o concorrenti, della società in questione e definire fonti di dati a sostegno della tesi di investimento. L’analisi di verifica che accompagna il Gestore degli investimenti nella sua valutazione della società in questione sarà completata da una valutazione di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

3. Fattore catalizzatore – si tratta degli eventi che secondo il Gestore degli Investimenti dovrebbero causare una cristallizzazione delle previsioni della valutazione, quali i risultati della società, le riunioni di analisti, i lanci di nuovi prodotti e gli annunci di ristrutturazioni. Il Gestore degli Investimenti avvia questo processo nell’ambito dell’analisi di ciascuna società, nell’ottica di valutare se sia interessante possedere o detenere posizioni (sinteticamente) corte.

Benché si preveda che il portafoglio abbia una posizione lunga, il Gestore degli Investimenti ha la capacità di variare l’esposizione corta del Fondo, come descritto di seguito. L’esposizione corta del Fondo sarà raggiunta assumendo posizioni corte sintetiche tramite l’utilizzo di SFD, come indicato di seguito nel capitolo “Utilizzo di strumenti finanziari derivati”. Il Gestore degli Investimenti individua titoli negoziati al di sotto o al di sopra del loro valore fondamentale, determinato in base al processo d’investimento descritto in precedenza.

Limitazioni all’investimento

Si applicano le limitazioni generali all’investimento specificate nel capitolo “Fondi – Limitazioni all’Investimento” del Prospetto.

Utilizzo di strumenti finanziari derivati

Il Fondo può utilizzare i seguenti SFD: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), spot e forward in valuta estera, CFD e swap a scopo di copertura e di investimento, subordinatamente alle restrizioni in materia indicate nel Prospetto nel quadro dei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”. I future sono utilizzati prevalentemente per la copertura di posizioni esistenti e a scopo di investimento. Inoltre, in mercati in fase di ribasso possono essere venduti future sugli indici anziché azioni per favorire una raccolta di liquidità in modo più rapido

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e meno costoso per il Fondo. Le opzioni saranno utilizzate per coprire posizioni esistenti e a scopo di investimento, o come strumento più efficace per ottenere un’esposizione ad azioni o titoli assimilabili alle azioni, oppure al mercato. I contratti a pronti e a termine su valute possono essere utilizzati ai fini di copertura e a scopo di investimento, tra cui la copertura incrociata, dell’esposizione valutaria del Fondo, in qualunque valuta in cui gli investimenti siano altrimenti permessi. Si ricorda agli investitori che il rendimento del Fondo può essere fortemente influenzato dalle variazioni dei tassi di cambio, poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. È possibile acquistare CFD e swap anziché investire nelle azioni sottostanti come modalità più efficace per ottenere un’esposizione su tali azioni. La liquidità dei CFD e degli swap sarebbe pari a quella delle azioni sottostanti. CFD e swap comportano un rischio generico analogo ai future, oltreché un rischio di controparte e un rischio legale in quanto è possibile che la controparte non sia in grado di far fronte ai suoi obblighi di pagamento, il che comporterebbe una perdita irrecuperabile per il Fondo; è inoltre possibile che una modifica nelle normative del mercato non sia esplicitamente contemplata nel contratto applicabile, il che potrebbe dare luogo a controversie legali.

Il Gestore degli Investimenti cercherà di contenere la volatilità del Fondo nonché di generare rendimenti. Il Fondo userà diverse tecniche di “copertura” (che significa ridurre il rischio di un investimento assumendo una posizione in compensazione) per gestire il rischio e ridurre la volatilità a breve termine. Il Fondo deterrà sinteticamente posizioni corte attraverso l’utilizzo degli SFD di seguito descritti. Al Fondo non è consentito assumere direttamente posizioni corte allo scoperto. Il Fondo può assumere posizioni sia lunghe che corte, ed è previsto che tali posizioni rientrino di norma entro un range netto compreso tra il 60% (long) e il -30% al massimo (short) del Valore Patrimoniale Netto del Fondo.

Fatta salva la comunicazione nel capitolo “Utilizzo degli SFD” del Prospetto, il rischio di mercato associato con l’utilizzo degli SFD per il Fondo sarà coperto e sarà gestito usando una metodologia nota come valore a rischio (“VaR”) conforme ai requisiti della Banca Centrale. VaR è una metodologia statistica che prevede, sulla base di dati storici, la massima perdita giornaliera che il Fondo potrebbe registrare rispetto a un livello di confidenza a una coda del 99%. Sussiste tuttavia una possibilità statistica dell’1% che il VaR giornaliero possa essere superato. L’approccio VaR si basa su un periodo storico di osservazione e pertanto il suo risultato può essere distorto se non prevalgono condizioni di mercato anormali o se sono omesse dal periodo in questione. Di conseguenza, il Fondo potrebbe subire perdite finanziarie significative in condizioni di mercato anormali. Il Gestore degli Investimenti tenterà di ridurre al minimo tali rischi effettuando regolari test retrospettivi e stress testing del modello VaR nel rispetto dei requisiti della Banca Centrale.

Il Fondo intende usare il modello di VaR Assoluto, quindi il VaR del portafoglio del Fondo non supererà il 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo stesso e il periodo di detenzione sarà di 20 giorni. Il periodo storico di osservazione è come minimo un anno. Occorre osservare che il limite del VaR di cui sopra è quello attualmente richiesto dalla Banca Centrale. Tuttavia, se il modello VaR per il Fondo o i limiti della Banca Centrale dovessero cambiare, il Fondo avrà la capacità di avvalersi del modello o dei limiti nuovi aggiornando di conseguenza il presente Supplemento e il Processo di Gestione del Rischio della Società. Il rilevamento e il monitoraggio di tutte le esposizioni relative all’uso di SFD saranno condotti almeno su base giornaliera.

Il Fondo può intervenire con un effetto leva sulle sue posizioni per generare un’esposizione nozionale in eccesso del Valore Patrimoniale Netto del Fondo se calcolata usando l’approccio VaR conformemente ai requisiti della Banca Centrale. In normali condizioni di mercato, il Fondo prevede di ricorrere a una leva finanziaria compresa tra l’80% e il 200%; talvolta, però, è possibile che la soglia sia superiore o inferiore a tali livelli. Il dato della leva è calcolato partendo dalla somma del valore nozionale degli SFD usati come imposto dalla Banca Centrale. Il calcolo in questione non considera alcun accordo di compensazione e copertura che il Fondo abbia in corso in qualsiasi momento.

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Sulla base delle politiche d’investimento del Fondo, il Gestore degli Investimenti prevede di norma di perseguire una posizione lunga parziale netta, ma con la capacità di variare l’esposizione corta del Fondo (come descritto in precedenza), assumendo posizioni corte sintetiche con finalità di copertura e di gestione degli investimenti, ove ritenuto opportuno dal Gestore degli Investimenti agendo nel miglior interesse del Fondo e subordinatamente alle limitazioni pertinenti indicate nel Prospetto nei capitoli “Limitazioni all’Investimento” e “Utilizzo degli SFD”.

Le posizioni corte vengono assunte mediante l’impiego di: future (compresi future sugli indici), opzioni (compresi stock option, opzioni su future, indici ed ETF), spot e forward in valuta estera, CFD e swap che possano fornire esposizione a qualsiasi tipo di titolo in cui il Fondo è autorizzato a investire, conformemente al precedente capitolo “Politiche di investimento”.

Le posizioni lunghe vengono assunte attraverso investimenti diretti nei titoli azionari e assimilabili elencati nel capitolo “Investimenti diretti”, tra cui l’acquisto diretto di obbligazioni convertibili, o attraverso l’utilizzo di SFD come mezzo alternativo di esposizione a detti strumenti. Gli SFD utilizzati per fornire mezzi alternativi di esposizione lunga sono i seguenti: future (tra cui i future sugli indici), opzioni (tra cui stock option, opzioni su future, indici ed ETF), forward, CFD e swap.

Il Fondo può utilizzare determinati FSD per investire in indici che possono offrire un’esposizione più efficiente alle classi di attività sopra elencate. Tali indici finanziari soddisfano i requisiti dei Regolamenti, sono coerenti con le politiche di investimento del Fondo e, in genere, non saranno ribilanciati più di una volta al mese. Non si prevede che tale ribilanciamento aumenti i costi del Fondo o influenzi la capacità del Fondo di rispettare le limitazioni all’investimento. I dettagli relativi o un qualsiasi indice o agli indici investiti saranno riportati nelle relazioni annuali e semestrali.

Finanziamenti

Nel rispetto delle disposizioni generali riportate nel Prospetto al capitolo “Fondi – Poteri di indebitamento e di concessione di finanziamenti”, il Fondo può prendere provvisoriamente in prestito un ammontare non superiore al 10% del suo Valore Patrimoniale Netto.

Profilo di un investitore tipo

Il Fondo è indicato per investitori che mirano ad accrescere il proprio capitale nel lungo periodo investendo in un portafoglio diversificato composto da posizione lunghe e corte in titoli (ossia azioni ordinarie e privilegiate) e titoli assimilabili alle azioni e che siano pronti ad accettare un certo grado di volatilità, soprattutto per brevi periodi.

Fattori di rischio

I fattori generali di rischio descritti alla voce “Fattori di Rischio” del Prospetto si applicano al Fondo.

Volatilità

I movimenti del Valore Patrimoniale Netto per Azione possono essere volatili di mese in mese. Le posizioni assunte dal Gestore degli Investimenti possono essere solidamente basate sulle sue previsioni di movimenti dei prezzi su un periodo di diversi mesi successivi alla negoziazione. Nel frattempo, il valore di mercato delle posizioni potrebbe non aumentare e, in realtà, potrebbe diminuire, il che si ripercuoterebbe sul Valore Patrimoniale Netto per Azione. L’impatto della volatilità dei prezzi può essere più grave in quanto il portafoglio del Fondo potrebbe presentare di tanto in tanto una concentrazione relativamente elevata di investimenti (in linea con i Regolamenti) che, a propria volta, possono generare un impatto più aggressivo sul Fondo.

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Copertura della Valuta della Classe

La Valuta Base del Fondo è il dollaro USA e nel Fondo sono disponibili classi di Azioni denominate in euro e sterline. A tale proposito, e fatti salvi i termini del Prospetto, il Fondo effettuerà transazioni di copertura in valuta estera per le classi di Azioni non espresse nella Valuta Base nell’ottica di mitigare, per quanto possibile, l’effetto dei movimenti di valuta tra le classi di Azioni non espresse nella Valuta Base rispetto a quelle nella Valuta Base. I benefici, le perdite e le spese in relazione a tali transazioni di copertura saranno ascritte alla classe di Azioni interessata. Non esistono garanzie che queste transazioni di copertura abbiano successo.

Benché non intenzionalmente, potrebbero venirsi a creare posizioni con sovracopertura o sottocopertura dovute a fattori che trascendono il controllo del Fondo. Il Gestore degli Investimenti garantirà che le posizioni con sottocopertura non saranno inferiori al 95% della quota del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessata da coprire e che riesaminerà tutte le posizioni di sottocopertura per assicurarsi che non siano riportate a nuovo di mese in mese.

Il Gestore degli Investimenti disporrà di procedure atte a monitorare le posizione coperte per garantire che le posizioni con sovracopertura non superino la soglia del 105% del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessata. Come parte della sua procedura, il Gestore degli Investimenti riesaminerà le posizioni con copertura che superano il 100% del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessate e verificherà che le posizioni materialmente in eccesso del 100% del Valore Patrimoniale Netto della classe non siano riportate a nuovo di mese in mese.

Ove tali strategie di copertura risultassero efficaci, la performance delle classi di azioni non espresse nella Valuta Base potrebbe evolversi in linea con il rendimento delle attività sottostanti. L’adozione di queste strategie può ridurre in modo sostanziale i benefici dei detentori delle classi di azioni non espresse nella Valuta Base, se la valuta di tale classe si deprezza rispetto al dollaro USA e/o alla valuta di denominazione delle attività del Fondo, ma è anche concepita per proteggere in modo sostanziale i detentori delle classi di azioni non espresse nella Valuta di Base se la valuta di tale classe si apprezza rispetto alla Valuta di Base. Tutti i costi, i guadagni o le perdite di tali operazioni di copertura saranno sostenuti dalle classi di azioni non espresse nella Valuta Base, non saranno imputati alle attività del Fondo nel suo insieme e non costituiranno una passività generale del Fondo.

Tutte queste transazioni saranno chiaramente attribuibili a una specifica classe e le esposizioni valutarie delle diverse classi non saranno combinate o bilanciate.

Il Gestore degli Investimenti può avvalersi dell’assistenza di terzi per quanto riguarda la copertura che non gode dell’approvazione discrezionale del management, a condizione che in tali circostanze il Gestore degli Investimenti prenda tutte le decisioni di investimento.

Rischio valutario

Il rendimento di alcune classi di Azioni può risentire fortemente delle variazioni dei tassi di cambio poiché le posizioni valutarie detenute dal Fondo potrebbero non corrispondere alle posizioni in titoli detenute dal Fondo. Inoltre, il Valore Patrimoniale Netto per Azione sarà calcolato nella Valuta Base del Fondo, mentre gli investimenti del Fondo saranno acquisiti in un ampio ventaglio di valute, alcune delle quali possono essere influenzate da movimenti valutari di natura più volatile rispetto a quelle dei paesi sviluppati e non essere liberamente convertibili. La copertura dalla conseguente esposizione al rischio di cambio potrebbe non risultare possibile o praticabile e in taluni casi il Gestore degli Investimenti potrebbe ritenere opportuno non effettuare alcuna copertura da tale rischio.

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Operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) e total return swap (TRS)

Quota massima delle SFT in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo

Quota attesa delle SFT in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo

Quota massima del TRS in % del Valore Patrimoniale Netto del Fondo

60% 30% 0%

I dati di cui sopra includono il collaterale costituito dal Fondo rispetto ai CFD.

Informazioni chiave per le operazioni di compravendita

Valuta Base del Fondo

USD

Giorno lavorativo

Un giorno, che non sia il sabato o la domenica, in cui le banche sono aperte al pubblico a Dublino e a Londra.

Giorno di Negoziazione

Salvo quanto diversamente stabilito dagli Amministratori e comunicato in un Supplemento, ogni Giorno lavorativo è un Giorno di Negoziazione, tranne quando la determinazione del Valore Patrimoniale Netto sia stata temporaneamente sospesa nelle circostanze indicate nel capitolo “Sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto” nel Prospetto.

Termine Ultimo di Negoziazione

In relazione ad un Giorno di Negoziazione, le ore 12:00 (ora irlandese) del Giorno Lavorativo immediatamente precedente al Giorno di Negoziazione.

Di seguito sono riportati la Valuta della Classe, l’Investimento Iniziale minimo, l’Investimento Successivo Minimo, l’Investimento Minimo, il Prezzo di Emissione Iniziale, il Periodo di Offerta Iniziale e il Total Expense Ratio massimo per ogni classe di Azioni. Gli Amministratori possono ridurre l’Investimento Minimo, l’Investimento Iniziale Minimo e l’Investimento Successivo Minimo applicabile a una classe di Azioni.

Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimento Iniziale Minimo

Investimento Successivo Minimo

Investimento Minimo

Prezzo di Emissione Iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni a Distribuzione/ Capitalizzazione

Total Expense Ratio massimo

Azioni di Classe A1

USD USD 100.000 USD 50.000 USD 100.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00%

Azioni di Classe A2

USD USD 100.000 USD 50.000 USD 100.000

USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50%

Azioni di Classe A3

USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 2,00%

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Classe di Azioni

Valuta della Classe

Investimento Iniziale Minimo

Investimento Successivo Minimo

Investimento Minimo

Prezzo di Emissione Iniziale

Periodo di Offerta Iniziale

Azioni a Distribuzione/ Capitalizzazione

Total Expense Ratio massimo

Azioni di Classe B1

Euro € 100.000 € 50.000 € 100.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00%

Azioni di Classe B2

Euro € 100.000 € 50.000 € 100.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,5%

Azioni di Classe B3

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 2,00%

Azioni di Classe C1

Sterline £ 100.000 £ 50.000 £ 100.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,00%

Azioni di Classe C2

Sterline £ 100.000 £ 50.000 £ 100.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50%

Azioni di Classe C3

Sterline £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 2,00%

Azioni di Classe D

USD USD 10.000 USD 10.000 USD 10.000 USD 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50%

Azioni di Classe E

Euro € 10.000 € 10.000 € 10.000 € 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50%

Azioni di Classe F

Sterline £ 10.000 £ 10.000 £ 10.000 £ 10 Come descritto di seguito

Capitalizzazione 1,50%

Le Azioni di Classe A3, B3, C3, D, E e F sono disponibili soltanto per il tramite dei sub-distributori periodicamente approvati dal Distributore.

Periodo di Offerta Iniziale

Il Periodo di Offerta Iniziale ha inizio il Giorno Lavorativo successivo alla data del presente Supplemento e si conclude quando si verifica per prima una delle seguenti condizioni: (i) il primo investimento in una Classe da parte di un Azionista; (ii) le 9:00 (ora irlandese) del 6 marzo 2020, o (iii) in una data precedente o successiva che gli Amministratori dovessero stabilire e comunicare alla Banca Centrale.

Gli Amministratori possono chiudere, definitivamente o temporaneamente, le sottoscrizioni per le Azioni nel Fondo o per qualsiasi classe di Azioni, a loro discrezione. Le Azioni di Classe A1, B1 e C1 (le “Classi del Fondatore”) sono state create per la gestione di investimenti da parte di investitori iniziali. Le Classi del Fondatore saranno precluse a nuovi investitori quando avranno raggiunto in investimenti i 100 milioni di dollari USA (o l’equivalente in altra valuta) o un altro importo che gli Amministratori possono stabilire a loro discrezione.

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Commissione d’Ingresso

La Società può applicare una Commissione d’Ingresso alla sottoscrizione delle Azioni nella misura dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore allo 0,40% dell’importo sottoscritto. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione d’Ingresso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di sottoscrizione rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della sottoscrizione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione d’Ingresso.

Commissione di Rimborso

La Società può applicare una Commissione di Rimborso in seguito al riscatto di Azioni, nella misura (in presenza di condizioni di mercato normali) dell’effettivo costo di negoziazione, che non potrà essere comunque superiore all’1,00% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni sottoscritte. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Rimborso, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di rimborso rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione del rimborso pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Rimborso.

Commissione di Conversione

La Società può applicare una Commissione di Conversione in seguito alla conversione di Azioni nella misura massima dello 0,40% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni scambiate. Generalmente, gli Amministratori (o il Gestore degli Investimenti per loro conto) rinunciano alla Commissione di Conversione, salvo laddove, in un Giorno di Negoziazione, le richieste di conversione rappresentino complessivamente almeno 20% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo (come calcolato nel Momento di Valutazione precedente all’effettuazione della conversione pertinente). In tali circostanze, l’Azionista o gli Azionisti interessati ovvero il Gestore degli Investimenti, a discrezione assoluta di quest’ultimo, si fanno carico della Commissione di Conversione.

La Commissione di Conversione applicata alle conversioni può essere soddisfatta riducendo il numero di Azioni che spettano all’Azionista a seguito della conversione.

Data di Regolamento

In relazione alle richieste di sottoscrizione, entro due Giorni Lavorativi dal Giorno di Negoziazione di riferimento. Per le domande di sottoscrizione che rappresentano almeno il 10% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo al momento della richiesta, i fondi disponibili devono pervenire entro le ore 15:00 (ora irlandese) del Giorno di Negoziazione (ovvero altro orario o giorno stabilito dagli Amministratori o dal Gestore degli Investimenti per loro conto), altrimenti la domanda sarà evasa il Giorno di Negoziazione successivo alla ricezione dei fondi disponibili.

Nel caso di richieste di riacquisto o rimborso, di norma tre Giorni Lavorativi dopo il Giorno di Negoziazione che segue la ricezione completa della documentazione relativa al rimborso debitamente compilata e firmata, a condizione che l’Agente Amministrativo abbia ricevuto tutta la documentazione necessaria.

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Momento di Valutazione

Chiusura giornaliera del mercato di riferimento nel Giorno di Negoziazione di riferimento.

Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo

USD 5.000.000 (gli Amministratori possono discrezionalmente autorizzare importi inferiori) Qualora gli Amministratori decidano di ridurre il Valore Patrimoniale Netto Minimo del Fondo, una nota al riguardo viene inclusa nel bilancio di esercizio per informare gli Azionisti).

Accettazione e rifiuto di domande di sottoscrizione

Gli Amministratori possono, a propria esclusiva discrezione, non accettare una domanda di sottoscrizione di azioni del Fondo, oppure accettarla interamente o in parte.

Commissioni e Spese

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Commissioni e Spese” del Prospetto. Il Fondo sosterrà la quota imputabile delle commissioni e spese operative della Società. Le commissioni e spese della Società sono riportate nel capitolo “Commissioni e Spese” del Prospetto.

Commissioni del Gestore degli Investimenti e del Distributore

Il Gestore degli Investimenti ha diritto a percepire dalla Società una commissione annuale di gestione, calcolata in riferimento alla percentuale della Commissione di gestione interessata, come specificato di seguito (la “Commissione di gestione”). Il Gestore degli Investimenti ha altresì diritto a ricevere dalla Società il rimborso dei costi e delle spese ragionevolmente sostenuti nell’espletamento delle sue funzioni.

Classe di Azioni Percentuale della Commissione di gestione interessata

Azioni di Classe A1 0,50%

Azioni di Classe A2 1,00%

Azioni di Classe A3 1,50%

Azioni di Classe B1 0,50%

Azioni di Classe B2 1,00%

Azioni di Classe B3 1,50%

Azioni di Classe C1 0,50%

Azioni di Classe C2 1,00%

Azioni di Classe C3 1,50%

Azioni di Classe D 1,00%

Azioni di Classe E 1,00%

Azioni di Classe F 1,00%

La Commissione di gestione maturerà e sarà calcolata ogni Giorno di Negoziazione e sarà liquidata con frequenza mensile in via differita. Fatta eccezione per le Azioni di Classe D, Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un

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investitore e può differenziare a seconda degli investitori l’importo di tale retrocessione. Inoltre, fatta eccezione per le Azioni di Classe D, Classe E e di Classe F, il Gestore degli Investimenti può pagare commissioni di vendita e/o retrocedere una parte delle commissioni che ha ricevuto a favore di un broker, di un distributore, di un consulente finanziario e/o di una piattaforma d’investimento. Le Azioni di Classe A3, Classe B3, Classe C3, Classe D, Classe E e Classe F possono essere offerte ai propri investitori retail esclusivamente attraverso grandi distributori e/o piattaforme di servizi di consulenza e/o servizi correlati sottoscrivendo accordi separati, in base a incarichi distinti assegnati di volta in volta dal Gestore degli Investimenti, e/o secondo quanto altrimenti stabilito discrezionalmente dalla Società e/o dal Gestore degli Investimenti.

In qualità di Distributore del Fondo, il Gestore degli Investimenti non ha diritto a percepire dalla Società ulteriori commissioni o rimborsi per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di Distributore delle Azioni del Fondo.

Il Gestore degli investimenti si impegna, ove richiesto, a rimborsare talune spese operative del Fondo, al fine di impedire che il Total Expense Ratio del Fondo (incluse le commissioni del Gestore degli Investimenti, dell’Amministratore e della Banca Depositaria) superino la percentuale annua del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Fondo indicata nella tabella di cui sopra per ciascuna Classe di Azioni (la “Limitazione di Spesa”). Il Total Expense Ratio non comprende la Commissione legata al rendimento (come definita di seguito), il costo della ricerca di fornitori indipendenti e altre spese correnti quali: il costo di compravendita degli investimenti, le spese correnti associate agli investimenti in organismi di investimento collettivo sottostanti (compresi gli ETF), le ritenute alla fonte, l’imposta di bollo o altre imposte sugli investimenti, le provvigioni e le commissioni di intermediazione sostenute in relazione agli investimenti, nonché i costi e le spese straordinari o eccezionali (ove pertinenti) che possono insorgere di volta in volta, nei termini stabiliti dagli Amministratori a propria discrezione. Il Gestore degli Investimenti può modificare o sospendere tali accordi in qualsiasi momento previa comunicazione agli Azionisti.

Nella misura in cui il Gestore degli Investimenti rimborsa talune spese operative complessive del Fondo secondo la Limitazione di Spesa, il Total Expense Ratio complessivo del Fondo sarà inferiore a quello che sarebbe stato senza la Limitazione di Spesa. Questa riduzione delle spese del Fondo può aumentare il rendimento degli investimenti del Fondo e tali rendimenti potrebbero non essere possibili in assenza della Limitazione di Spesa.

Commissione legata al rendimento

Oltre alla Commissione di Gestione, il Gestore degli Investimenti ha diritto a una commissione legata al rendimento, calcolata in riferimento alla percentuale della Commissione legata al rendimento interessata (“Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata”), come specificato di seguito (la “Commissione legata al rendimento interessata”).

Classe di Azioni Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata

Azioni di Classe A1 12,5%

Azioni di Classe A2 15%

Azioni di Classe A3 15%

Azioni di Classe B1 12,5%

Azioni di Classe B2 15%

Azioni di Classe B3 15%

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Azioni di Classe C1 12,5%

Azioni di Classe C2 15%

Azioni di Classe C3 15%

Azioni di Classe D 15%

Azioni di Classe E 15%

Azioni di Classe F 15%

La Commissione legata al rendimento sarà calcolata e maturerà in ogni Momento di Valutazione e il suo ammontare si rifletterà nel Valore Patrimoniale Netto per Azione della Classe di Azioni interessata. La Commissione legata al rendimento (se presente) sarà pagata annualmente in via posticipata non appena possibile nel Giorno Lavorativo che segue la fine del Periodo di Rendimento in oggetto.

La Commissione legata al rendimento sarà calcolata in riferimento a ogni periodo di 12 mesi che termina il 31 dicembre (un “Periodo di Rendimento”). Il primo Periodo di Rendimento inizierà dal termine del Periodo di Offerta Iniziale della classe di Azioni interessata e finirà il 31 dicembre rispetto a quell’anno (il “Primo Periodo di Prestazione”).

La Commissione legata al rendimento per ogni Periodo di Rendimento sarà pari alla Percentuale della Commissione legata al rendimento interessata della differenza, se positiva, tra il Valore Patrimoniale Netto (prima del prelievo della stessa Commissione legata al rendimento) della Classe di Azioni interessata e l’High Water Mark (vedi definizione più avanti) di tale Classe di Azioni nell’ultimo giorno del Periodo di Rendimento. Inoltre, la Commissione legata al rendimento riferita a riscatti di Azioni effettuati durante il Periodo di Rendimento si cristallizzerà e sarà dovuta entro 14 giorni dalla data di riscatto.

“High Water Mark” indica, rispetto al Primo Periodo di Rendimento di una Classe di Azioni, il Prezzo di Emissione iniziale della classe di Azioni interessata moltiplicato per il numero di Azioni di detta classe emesso nel corso del Periodo di Offerta Iniziale, aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Offerta Iniziale. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate).

Per ogni successivo Periodo di Rendimento di una classe di Azioni, l’“High Water Mark” significa:

se la Commissione legata al rendimento era dovuta per il precedente Periodo di Rendimento, il Valore Patrimoniale Netto per Azione della classe di Azioni interessata all’inizio del Periodo di Rendimento moltiplicato per il numero di Azioni di detta classe emesso all’inizio di tale Periodo di Rendimento, aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Rendimento. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate); oppure

se la Commissione legata al rendimento non era dovuta per il precedente Periodo di Rendimento, l’High Water Mark della classe di Azioni interessata al termine del precedente Periodo di Rendimento aumentato, a ogni Momento di Valutazione, del valore delle sottoscrizioni o diminuito, a ogni Momento di Valutazione su base proporzionale, del valore di riscatti di Azioni avvenuti dal Periodo di Rendimento. L’High Water Mark sarà rettificato per tenere conto delle distribuzioni (qualora vengano erogate).

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La Commissione legata al rendimento sarà calcolata dall’Agente Amministrativo e verificata dalla Banca Depositaria.

Se il Contratto di Gestione degli investimenti termina prima dell’ultimo giorno del Periodo di Rendimento di un anno, la Commissione legata al rendimento sarà calcolata in riferimento al Periodo di Rendimento di allora e pagata come se la data di conclusione determinasse la fine del Periodo di Rendimento interessato.

Gli Amministratori possono, con il consenso del Gestore degli Investimenti, rinunciare o ridurre una parte della Commissione legata al rendimento.

Ogni classe di Azioni è gravata di una Commissione legata al rendimento che è proporzionale al rendimento di quella classe di Azioni nel complesso. La Commissione legata al rendimento è calcolata sulla base del Valore Patrimoniale Netto della classe di Azioni interessate senza procedere alcuna equalizzazione del livello degli azionisti. Ne possono conseguire disparità tra Azionisti diversi sul fronte della Commissione effettiva legata al rendimento che essi devono caricare sul Rendimento dei loro investimenti nel Fondo per tutta la durata del loro investimento.

Le Commissioni legate al rendimento si possono versare su plusvalenze realizzate e non, tenendo conto delle perdite realizzate e non realizzate al termine del Periodo di Rendimento. Di conseguenza, è possibile che le Commissioni legate al rendimento siano pagate su plusvalenze non realizzate che potrebbero non realizzarsi mai successivamente. Si ricorda agli Azionisti che è possibile che le Commissione legata al rendimento sia dovuta a causa di movimenti del mercato anziché al rendimento del Gestore degli Investimenti.

Banca Depositaria

La Banca Depositaria ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annua che non superi lo 0,50% del Valore della Attività Nette del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 22.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. La Banca Depositaria ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni dei sub-depositari concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più eventuali imposte applicabili) che dovesse ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’esercizio delle proprie funzioni ai sensi del Contratto della Banca Depositaria, che dovranno essere corrisposti con frequenza mensile in via differita.

Agente Amministrativo

L’Agente Amministrativo ha il diritto di prelevare dagli attivi del Fondo una commissione annuale che non superi lo 0,06% del Valore Patrimoniale Netto del Fondo, in subordine a una soglia minima pari a USD 39.000 l’anno (più eventuali imposte applicabili). Tale commissione matura ed è calcolata ogni Giorno di Negoziazione e viene pagata mensilmente in via posticipata. L’Agente Amministrativo ha altresì il diritto di addebitare al Fondo tutte le commissioni concordate e gli oneri di transazione, alle normali condizioni di mercato, unitamente alle spese vive (più le eventuali imposte applicabili) che debba ragionevolmente sostenere per conto del Fondo nell’espletamento delle proprie funzioni ai sensi del Contratto di Amministrazione, da pagarsi mensilmente in via posticipata.

Il Distributore non ha il diritto di ricevere una commissione o un rimborso dalla Società per i costi e le spese vive sostenuti in relazione ai servizi resi in qualità di distributore delle Azioni del Fondo.

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Costi di Costituzione

Il Fondo si farà carico dei costi di costituzione e della relativa quota imputabile alla Società.

Si prevede che le spese sostenute per la costituzione del Fondo non saranno superiori a USD 97.000,00 e saranno sostenute dal Fondo e ammortizzate nei primi cinque anni di attività del Fondo (ovvero in un periodo più breve che potrà essere stabilito discrezionalmente dagli Amministratori dopo essersi consultati con la Banca Depositaria).

Modalità di Acquisto delle Azioni

La richiesta iniziale di Azioni deve essere perfezionata utilizzando il Modulo di Sottoscrizione da inoltrare all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società, per iscritto o via fax (seguito tempestivamente dal Modulo di Sottoscrizione in originale accompagnato dalla documentazione necessaria per le opportune verifiche anti-riciclaggio), affinché possa pervenire all’Agente Amministrativo entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione per il Giorno di Negoziazione di riferimento. Ogni ulteriore richiesta può essere trasmessa via fax o a mezzo lettera.

Le richieste trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi, anche in assenza di alcuna successiva conferma scritta, e non potranno essere revocate in seguito all’accettazione da parte dell’Agente Amministrativo.

In seguito a rimborso parziale, conversione o trasferimento di Azioni, ciascun investitore del Fondo è tenuto a rispettare (a discrezione del Gestore degli Investimenti, per conto degli Amministratori) i requisiti dell’Investimento Minimo.

Salvo diversamente accordato dagli Amministratori, il pagamento delle Azioni del Fondo deve pervenire entro la Data di Regolamento, in fondi disponibili nella Valuta Base indicata nel Modulo di Sottoscrizione.

Il presente capitolo deve essere letto congiuntamente al capitolo intitolato “Sottoscrizione di Azioni” del Prospetto.

Modalità di Vendita delle Azioni

Le richieste di vendita di Azioni devono essere inoltrate all’attenzione dell’Agente Amministrativo della Società per iscritto o via fax. Le richieste pervenute entro e non oltre il Termine Ultimo di Negoziazione sono evase il Giorno di Negoziazione di riferimento. Le domande di rimborso trasmesse via fax saranno considerate ordini definitivi. Una volta presentata, una domanda di rimborso non può essere revocata senza l’autorizzazione degli Amministratori.

L’importo dovuto per il rimborso delle Azioni di una classe del Fondo deve essere, in genere, versato entro la Data di Regolamento, a mezzo bonifico bancario sul conto specificato nel Modulo di Sottoscrizione o comunicato per iscritto all’Agente Amministrativo in un secondo momento. Il pagamento dei proventi del rimborso avverrà solo una volta che l’Agente Amministrativo avrà ricevuto il Modulo di Sottoscrizione originale e la relativa documentazione allegata, nonché eventuale documentazione per il rimborso, e a condizione che siano state rispettate tutte le procedure pertinenti in materia di anti-riciclaggio.

Nessun Azionista ha il diritto di realizzare una parte soltanto della propria quota di Azioni di qualsiasi classe del Fondo laddove tale realizzo comporti una riduzione della propria quota di Azioni nella suddetta classe al di sotto dell’Investimento Minimo.

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Lo Statuto contiene disposizioni speciali nel caso in cui una domanda di rimborso trasmessa da un Azionista risulti superiore al 5% del Valore Patrimoniale Netto delle Azioni in circolazione del Fondo in un Giorno di Negoziazione; dette disposizioni sono riassunte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.

Gli Amministratori hanno il diritto di imporre un limite al numero di Azioni del Fondo rimborsabili in un Giorno di Negoziazione pari al 10% del Valore Patrimoniale Netto complessivo delle Azioni del Fondo circolanti in quel dato Giorno di Negoziazione. I rimborsi effettuati in quel Giorno di Negoziazione avvengono su base proporzionale, secondo le modalità descritte nel capitolo “Rimborso di Azioni” del Prospetto.

Il presente capitolo deve essere letto unitamente al capitolo intitolato “Riscatti di Azioni” del Prospetto.