In cammino incontro alla Luce - Caritas Diocesana Napoli dicembre 2013.pdf · spicio che arrivi al...

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vivere in nessun “giardino incantato”. La luce di Cristo è amore, pace. La luce di Cristo splende su di noi per- ché lui si fa povero per arricchire noi. Ecco il Natale: la festa dell’incontro. Non siamo più soli. L’attesa è finita, Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi. Natale, l’incontro tra Dio e l’uomo, tra il divino e l’umano. Un incontro che non imbarazza ma dona gioia. Augu- ri, amici miei. Mettiamoci anche noi in cammino per celebrare con la Chiesa il vero Natale. Per dire anche noi a tutti: ho visto la Stella che ha illuminato la mia vita e mi sono ingi- nocchiato per adorare il mio Signore. La gioia di Dio che si fa piccolo sciol- ga i nostri cuori invecchiati dall’egoismo e dall’indifferenza e ci faccia cantare, ogni giorno della no- stra vita, soprattutto nei momenti più tristi e bui: era notte, ma pareva miezzo juorn. Auguri, con affetto Il parroco P. Giuseppe Sorrentino, ofm Cari amici, in queste settimane di dicem- bre viviamo, come comunità cristiana, l’attesa per la venuta del Signore. Non siamo sola- mente noi ad attendere il Mes- sia: anche Dio attende noi. L’attesa allarga il cuore, per- ché quando attendiamo sentia- mo che non bastiamo a noi stessi. Nell’attesa usciamo da noi stessi verso colui che tocca il nostro cuore. L’Avvento ci invita ad allargare il cuore, a metterci in cammino per anda- re incontro al Signore. E dove possiamo incontrarlo? Nel quotidiano, in famiglia, al lavo- ro, nel silenzio della preghiera, nello straniero, nel povero….il Dio che viene non si nasconde ma Egli stesso ci attende e ci invita a porre attenzione alle piccole cose, ai semplici gesti. D’altra parte solo occhi di fede semplici e profondi fanno rico- noscere in “un bambino avvolte in fasce adagiato in una grep- pia”, il Salvatore. Attendiamo allora lo splendore della luce di Cristo, il nuovo astro che rifulge tra le tenebre del mondo. Attendiamo non una notte magi- ca di luci e illusioni ma la notte di Cristo, il sole che viene a visi- tarci dall’alto per rischiarare il buoi dei nostri cuori e delle no- stre vita senza più entusiamo. La luce di Cristo non si spegne mai, non ci abbaglia, non ci fa In cammino incontro alla Luce In cammino incontro alla Luce In cammino incontro alla Luce In cammino incontro alla Luce Uno dei segni dell’Avvento è la corona con quattro candele che simboleggiano le quattro settimane del tempo d’Avvento. La corona d’Avvento ha origine nel Nord d’Europa, precisamente in Scandinavia.. Queste can- dele simboleggiano le quattro settimane del tempo d’Avvento e vengono accese una ogni domenica. Si è soliti farla anche a casa e collocarla in luoghi particolari per significare l’attesa del Messia. In questo modo la celebrazione liturgica entra nel quotidiano, nella vita familiare, nelle abitudini do- mestiche e impregna di senso cristiano e di sapore messianico tutta la vita del cristiano. Carissime Famiglie del XII decanato, anche quest'anno desidero che vi giungano i miei auguri di un Santo e felice Natale, con l'au- spicio che arrivi al vostro cuore il gioioso e dolce canto degli Angeli: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama". Come ho indicato nella lettera pastorale, an- che noi, soprattutto in questo Natale, vogliamo can- tare e camminare non da solisti, ma in coro, tenendo fissa la speranza nel Bambino Gesù, che è nato per illuminare la nostra vita. Il Signore vi benedica e "A Maronna v'accumpagna" Crescenzio Card. Sepe Foglio informativo della Parrocchia S. Pasquale Baylon, Piazza Granatello 12, 80055 Portici (Na) Ciclostilato in proprio - distribuzione gratuita - DICEMBRE 2013

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vivere in nessun “giardino incantato”. La luce di Cristo è amore, pace. La luce di Cristo splende su di noi per-ché lui si fa povero per arricchire noi. Ecco il Natale: la festa dell’incontro. Non siamo più soli. L’attesa è finita, Gesù è l’Emmanuele, il Dio con noi. Natale, l’incontro tra Dio e l’uomo, tra il divino e l’umano. Un incontro che non imbarazza ma dona gioia. Augu-ri, amici miei. Mettiamoci anche noi in cammino per celebrare con la Chiesa il vero Natale. Per dire anche noi a tutti: ho visto la Stella che ha illuminato la mia vita e mi sono ingi-nocchiato per adorare il mio Signore. La gioia di Dio che si fa piccolo sciol-ga i nostri cuori invecchiati dall’egoismo e dall’indifferenza e ci faccia cantare, ogni giorno della no-stra vita, soprattutto nei momenti più tristi e bui: era notte, ma pareva miezzo juorn.

Auguri, con affetto Il parroco P. Giuseppe Sorrentino, ofm

Cari amici, in queste settimane di dicem-bre viviamo, come comunità cristiana, l’attesa per la venuta del Signore. Non siamo sola-mente noi ad attendere il Mes-sia: anche Dio attende noi. L’attesa allarga il cuore, per-ché quando attendiamo sentia-mo che non bastiamo a noi stessi. Nell’attesa usciamo da noi stessi verso colui che tocca il nostro cuore. L’Avvento ci invita ad allargare il cuore, a metterci in cammino per anda-re incontro al Signore. E dove possiamo incontrarlo? Nel quotidiano, in famiglia, al lavo-ro, nel silenzio della preghiera, nello straniero, nel povero….il Dio che viene non si nasconde ma Egli stesso ci attende e ci invita a porre attenzione alle piccole cose, ai semplici gesti.

D’altra parte solo occhi di fede semplici e profondi fanno rico-noscere in “un bambino avvolte in fasce adagiato in una grep-pia”, il Salvatore. Attendiamo allora lo splendore della luce di

Cristo, il nuovo astro che rifulge tra le tenebre del mondo. Attendiamo non una notte magi-ca di luci e illusioni ma la notte di Cristo, il sole che viene a visi-tarci dall’alto per rischiarare il buoi dei nostri cuori e delle no-stre vita senza più entusiamo. La luce di Cristo non si spegne mai, non ci abbaglia, non ci fa

In cammino incontro alla LuceIn cammino incontro alla LuceIn cammino incontro alla LuceIn cammino incontro alla Luce

Uno dei segni dell’Avvento è la corona con quattro candele che simboleggiano le quattro s e t t imane de l t empo d’Avvento. La corona d’Avvento ha origine nel Nord d’Europa, precisamente in Scandinavia.. Queste can-

dele simboleggiano le quattro settimane del tempo d’Avvento e vengono accese una ogni domenica. Si è soliti farla anche a casa e collocarla in luoghi particolari per significare l’attesa del Messia. In questo modo la celebrazione liturgica entra nel quotidiano, nella vita familiare, nelle abitudini do-mestiche e impregna di senso cristiano e di sapore messianico tutta la vita del cristiano.

Carissime Famiglie del XII decanato, anche quest'anno desidero che vi giungano i miei auguri di un Santo e felice Natale, con l'au-spicio che arrivi al vostro cuore il gioioso e dolce canto degli Angeli: "Gloria a Dio

nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama". Come ho indicato nella lettera pastorale, an-che noi, soprattutto in questo Natale, vogliamo can-tare e camminare non da solisti, ma in coro, tenendo fissa la speranza nel Bambino Gesù, che è nato per illuminare la nostra vita. Il Signore vi benedica e "A Maronna v'accumpagna" � Crescenzio Card. Sepe

Foglio informativo della Parrocchia S. Pasquale Baylon, Piazza Granatello 12, 80055 Portici (Na) Ciclostilato in proprio - distribuzione gratuita - DICEMBRE 2013

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ed accogliere sempre più ogni fra-tello, soprattutto i più poveri. Vorrei che questa parrocchia divenisse sempre più una grande fami-glia che si formi e si educhi ad una fede matura e responsabile. Una parrocchia che sappia uscire dalla sacrestia e sappia aprirsi alla novità dello Spirito, mettendosi in cammino e cantando con la vita l’amore di Cristo. ….. A tutti i miei fedeli e amici di questa Comunità Parrocchiale di S. Pa-squale Baylon un grazie per l’accoglienza e per i vostri cuori che avete aperto dandomi credito sen-za conoscermi bene e un grazie per tutto l’aiuto e la collaborazione che ancora vorrete donare con generosa disponibilità. Comunità di San Pasquale Baylon, canta e cammina e scrivi con me un’altra nuova e bella pagina della nostra Parrocchia, quella dei suoi quarant’anni!

(dal discorso del nuovo parroco P. Giuseppe)

….. Fratelli e sorelle, cari amici, oggi il nostro Vescovo, su indicazione del ministro provincia-le, mi chiama ad essere vostro pastore. Sostene-temi con la preghiera, siate pazienti e benevoli con me, come lo sarò io con voi. Cresciamo nel-la comunione, nella misericordia e nella pace. Un regno diviso non va da nessuna parte, una parrocchia che vive nella comunione è una par-rocchia che ha scelto di mettere al centro Cristo e non l’interesse di un singolo o di un gruppo in particolare. Una parrocchia che vive nel perdono e nella pace è una parrocchia che pur sperimen-tando fallimenti, tensioni e incomprensioni sa andare oltre e mettere in pratica i sentimenti del cuore di Cristo, nostra pace e nostra riconcilia-zione. L’Eucarestia e la preghiera, alla scuola del nostro patrono san Pasquale, saranno la forza per crescere nella fede e per imparare ad amare

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La nostra Parrocchia,

in occasione dei suoi 40 anni ,

MERCOLEDI’ 5 FEBBRAIO 2014

si recherà in Vaticano per partecipare

all’Udienza Generale di Papa Francesco

e per la benedizione

del nuovo ostensorio di S. Pasquale

TELEGRAMMA DAL VATICANO

In occasione dell’ingresso del reverendo Padre Giuseppe Sorrentino, ofm, come parroco della chiesa di San Pasquale Baylon in Portici, che quest’anno ricorda il 40° anniversario della sua erezione, Sua Santità Papa Francesco invoca dal Signore sul nuovo pastore luce e assistenza divina per annunciare Cristo, celebrarlo nella liturgia e testimoniarlo nella carità e mentre auspica generosa accoglienza da parte di code-sta comunità gli imparte di cuore implorata be-nedizione apostolica estendendola volentieri a Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Ar-civescovo di Napoli, che presiede la solenne cerimonia, ai confratelli, ai familiari ed a tutti i presenti.

Dal Vaticano, 1 dicembre 2013 Arciv. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità

Caro P. Giuseppe, a nome del Consiglio Pastorale ti do il

benvenuto in mezzo a noi. Il Signore ha voluto che le nostre

strade e i nostri percorsi si intrecciassero già dallo scorso

Settembre, quando sei venuto a vivere in mezzo a noi. Ciò

ci ha permesso di conoscerti . Ed è nostro auspicio e nostra

speranza che tale esperienza abbia altresì consentito a te di

sentirti, giorno dopo giorno, sempre più appartenente alla

nostra comunità. Ti offriamo la nostra calorosa accoglienza

… Sarai e ti sentirai pastore di tutti, senza eccezione alcuna.

Ti accogliamo come padre, come guida, come fratello: sei il

segno del Signore tra noi. Ti chiediamo di sostenerci conti-

nuamente nella fede, nella speranza e nella carità: aiutaci a

vivere in comunione con Dio e in comunione tra di noi. Sii

segno di unità sempre e ovunque e aiutaci ad essere una co-

munità unità, fraterna e solidale tra di noi. E laddove le no-

stre umane debolezze non lo favoriscano, sii sempre tra noi

strumento di perdono e riconciliazione. Ti offriamo buona

volontà, collaborazione, disponibilità a percorrere insieme il

cammino che tu vorrai indicarci, accogliendoci reciproca-

mente come dono della Divina Provvidenza. Caro P. Giu-

seppe, non resta che prenderci per mano ed iniziare il nostro

cammino insieme, fiduciosi al tuo fianco, illuminati dallo

Spirito Santo e costantemente sotto la protezione di Maria.

Benvenuto nella tua nuova casa, nella tua nuova famiglia:

aiutaci a tenere lo sguardo fisso sempre sul Signore Gesù e

sul suo volto, che sono gli uomini. Benvenuto!!!(dal saluto

di Assunta Garofalo, segretaria del Consiglio Pastorale)

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Un documento “programmatico e esortativo” in cui Papa Francesco indica alla Chiesa di farsi compa-gna di strada di quanti sono alla ricerca di Dio. Questa Esortazio-ne apostolica è stata scritta dal Pontefice di sua mano, in spa-gnolo, nel mese di agosto, dopo

la Gmg di Rio e si pone in continuità con l’insegnamento di Paolo VI nell’Evangelii nuntiandi, ribadendo la centra-lità della persona di Gesù come “primo evangelizzatore”. Un testo che invita a recuperare una visione profetica e positiva della realtà, senza distogliere lo sguardo dalle difficoltà. I sette punti, raccolti nei cinque capitoli dell’Esortazione, costituiscono le colonne fondanti della visione di Papa Francesco per la nuova evangelizzazio-ne: la riforma della Chiesa in uscita missionaria, le ten-tazioni degli agenti pastorali, la Chiesa intesa come to-talità del popolo di Dio che evangelizza, l’omelia e la sua preparazione, l’inclusione sociale dei poveri, la pace e il dialogo sociale, le motivazioni spirituali per l’impegno missionario. Centrale nel testo, è la “riforma in chiave missionaria della Chiesa” e l’impegno alla conversione permanente, che coinvolge anche il Successore di Pie-tro. Papa Francesco ripropone con forza la richiesta del-la 'conversione pastorale'. Ciò significa, passare da una visione burocratica, statica e amministrativa della pa-storale a una prospettiva missionaria; anzi, una pasto-rale in stato permanente di evangelizzazione. Il linguag-gio del Papa in questo documento è chiaro, immediato, senza retorica né sottintesi.

Giuseppe Fidanza nacque a Calvisi di Gioia Sannitica (CE) il 14 giugno 1910 in una numero-

sa famiglia (erano ben nove figli) di umili origini: il papà era sarto. Fu battezzato nel medesi-

mo giorno. Fin dall’ infanzia si sentì attratto da Dio, frequentando assiduamente la parroc-

chia di S. Liberato e formandosi sul piano spirituale sotto la guida dei parroci del tempo.

Nella prima giovinezza fu attratto dalla testimonianza dei frati cercatori del vicino convento di

S. Maria Occorrevole di Piedimonte Matese, i quali si recavano a chiedere l’elemosina anche a Calvisi,

perchè evidentemente la località era compresa nel distretto di questua del convento di Monte Muto. Iniziò,

pertanto, a frequentare il convento, trascorrendovi anche un tempo di discernimento vocazionale, interrot-

to per espletare il servizio militare a Cesena e presso l’ospedale militare di Bologna (1931-1932). Appena

congedato con un giudizio molto positivo del cappellano militare per il suo spirito di preghiera e di servi-

zio, chiese ed ottenne di entrare tra i frati minori, vestendo l’abito come frate terziario l’8 dicembre 1932

proprio presso il santuario di S. Maia Occorrevole.

Dopo la vestizione fu subito inviato al convento francescano di Portici, ove ha sempre dimorato tranne una

breve permanenza nel convento di Airola in provincia di Benevento (1942-1943), prima per svolgere servi-

zi interni alla fraternità, successivamente per fare la questua nei paesi della plaga vesuviana (S. Giovanni a

Teduccio, Ponticelli, Barra, Volla, S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio, Ercolano, S. Anastasia,

Somma Vesuviana) e della zona flegrea (Monte di Procida, Bacoli), nelle isole di Ischia e Procida, spingen-

dosi fin nel Casertano (S. Nicola La Strada, Marcianise) e nel Salernitano (Eboli, Teggiano). Iniziò così

l’apostolato di fra Umile, che seppe essere insieme questuante, consigliere e guida spirituale, un apostolato

che si è concluso con il suo transito all’eternità il 3 marzo 1990 a Calvisi (CE), presso i familiari, ove si era

trasferito negli ultimi tempi della sua vita per essere assistito nella sua infermità e nel cui cimitero riposa.

di P. Luigi Ortaglio

Ritiro di Natale per tuttiRitiro di Natale per tuttiRitiro di Natale per tuttiRitiro di Natale per tutti

15 dicembre Convento S. Antonio

Teano

Colazione a sacco

Prenotarsi in sacrestia

4-5 gennaio

Presepe vivente Presepe vivente Presepe vivente Presepe vivente

al Granatello

29 dicembre

Festa della FamigliaFesta della FamigliaFesta della FamigliaFesta della Famiglia presso lo

Sporting Portici

ore 20:00

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Per ricevere in formato digitale questo bollettino o per essere informato sugli appuntamenti della Parrocchia e del Convento scrivici a [email protected]

Diocesi di Napoli - XII Decanato Parrocchia S. Pasquale Baylon dei Frati Minori Piazza Granatello, 12 - 80055 Portici (Na)

tel. 081 7768380 - [email protected] Parroco: [email protected]

facebook: S. Pasquale al Granatello

Gli orari della giornata ferialeGli orari della giornata ferialeGli orari della giornata ferialeGli orari della giornata feriale:

Ore 8:00 Lodi Mattutine

ore 18:30 S. Rosario; ore 19:00 S. Messa: ore 19:30 Vespro

Gli orari della giornata festiva Gli orari della giornata festiva Gli orari della giornata festiva Gli orari della giornata festiva

SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00

La devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni meseLa devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni meseLa devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni meseLa devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni mese

Ore 8:00; 9:00; 10:00; 19:00 SS. Messe

Ore 10:30-12:00 / 17:30-19:00 Adorazione Eucaristica

Distribuzione pane di S. Pasquale alla fine di ogni Messa

L’adorazione Eucaristica L’adorazione Eucaristica L’adorazione Eucaristica L’adorazione Eucaristica ogni giovedì dalle ore 19:30 alle 20:30

Ufficio parrocchialeUfficio parrocchialeUfficio parrocchialeUfficio parrocchiale

Segreteria: mercoledì e venerdì dalle 17:00 alle 18:30

Parroco: martedì e giovedì dalle 17:00 alle 18:30 (salvo imprevisti dovuti al ministero sacerdotale)

1° estratto: Presepe artistico composto da nove pezzi

2° estratto: Coperta fatta a mano

3° estratto: Cesto natalizio

ESTRAZIONE 22 DICEMBRE

PROMESSA ARALDINI

I NEO PROFESSI NELL’OFS

IL NUOVO CONSIGLIO GI.FRA.

Per l’emergenza Filippine

sono stati raccolti 740 euro.

Grazie per la generosità.

PRIMA MESSA

P. VINCENZO

Ha ricevuto il Battesimo:

Moreno Aurora Elisa

Sono tornati alla Casa del Padre:

P. Cirillo Lombardi, ofm

Pucci Alfredo

Di Donato Pasquale

Torres Maria

Nocerino Raffaelina